antincendi dei servizi centrali le scuole · sia in tempo di pace che in tempo di guerra. ......
TRANSCRIPT
MINISTERO DELL’INTERNODIREZIONE GENERALE DEI SERVIZI ANTINCENDI
LE SCUOLEC E N T R A L IDEI SERVIZIANTINCENDI
R O M A - 1 9 4 3 A N N O X X I
MINISTERO DELL’INTERNODIREZIONE GENERALE DEI SERVIZI ANTINCENDI
LE SCUOLEC E N T R A L IDEI SERVIZIANTINCENDI
R O M A - 1 9 4 3 A N N O X X I
«L’AVVENIRE È NOSTRO, È NELLE MANI SICURE, POICHÈ SARÀ IL PRODOTTO DEL NOSTRO
CORAGGIO E DELLA INESAURIBILE VOLONTÀ DI VITA E DI VITTORIA». MUSSOLINI
Le Scuole Centrali dei Servizi Antincendi, sorte
a Roma, inaugurate durante il nuovo conflitto mondia-
le, nel quale tutte le forze della Nazione sono impegna-
te con la fede che distingue l’Italia Fascista e le assi-
cura la certezza della vittoria finale, sono una realizza-
zione che mette il nostro paese all’avanguardia anche
in questo settore, che tanto peso ha nella vita sociale,
sia in tempo di pace che in tempo di guerra.
Questa imponente opera non ha precedenti nelle
analoghe organizzazioni straniere: si tratta di un com-
plesso veramente degno delle massime espressioni del
nostro tempo, sia nel suo meccanismo interno, sia nella
mole stessa che, con il suo aspetto, con la sua austera
semplicità, esprime altamente lo spirito innovatore che
anima l’Italia di oggi.
Il fatto che le scuole siano sorte durante questa
guerra, che ha scopi ben definiti e fondati sulla volon-
tà e sulla fede del popolo italiano, ha un altissimo
significato; rappresenta, infatti, l’organizzazione e la
preparazione razionale con cui il fronte interno è
disposto con salda disciplina ad affrontare la guerra
con lo steso spirito del guerriero.
Le Scuole dei vigili del fuoco sono veramente
realizzazioni esemplari degli ideali che hanno rinnova-
to attraverso il Fascismo lo spirito del popolo italiano.
Roma, 10 giugno 1943-XXI
Cartina
9
IL COMPLESSO ARCHITETTONICOIl grandioso complesso architettonico
ove hanno sede le Scuole Centrali deiServizi Antincendi, desta subito meravi-glia ed ammirazione per l’imponenzadegli edifici e per il suo assieme ritmico,degno delle più belle tradizioni artisti-che italiane. Queste Scuole rappresenta-no, nel loro campo, una superba realiz-zazione, sia per l’ordine funzionale concui sono state concepite, sia per la orga-nicità raggiunta, nonostante gli innume-revoli e disparati elementi di cui dove-vano necessariamente essere composte,per corrispondere all’importanza delloro scopo. Sorte per volontà del Duce,sono destinate all’addestramento tecni-co, militare e sportivo degli ufficiali egregari dei vigili del fuoco, i quali tro-vano in esse la possibilità di una educa-zione scientificamente conformata allepiù disparate esigenze dei còmpiti sem-pre più complessi tanto in pace che inguerra.
Della grande opera è stato fervidoanimatore il Sottosegretario di Statoall’Interno che nel Direttore Generaledei Servizi Antincendi, ha trovato unrealizzatore dinamico ed entusiasta.
Le Scuole si presentano, nell’assie-
me, composte di due grandi edifici didiversa forma, ma armonizzati da unastessa proporzione e da un unitario ordi-ne architettonico, nonchè da altri edificiminori, tra i quali due che fanno corpocon il porticato del cortile d’onore.
Adiacente è il Centro sportivo conl’edificio della palestra e della piscina;il carattere di questa costruzione èampio e decorativo come si conviene adun complesso edilizio del genere ornatoda diverse grandi statue marmoree nelleesedre che cingono la piscina.
L’edificio principale il cui prospettoè racchiuso dalla fuga di due portici concolonne a sezione quadrata, è caratteriz-zato dalla forma stessa e dalla misuracon cui sono realizzati questi portici chesi ripetono all’ingresso dell’edificio,nella ritmica fila delle finestre del primopiano e nella terrazza che addolcisce lalinea verso l’alto.
L’altro grande edificio è caratterizza-to dalla sua lunghezza, la quale sviluppail suo ritmo architettonico nel simmetri-co ripetersi delle aperture del primo edel secondo piano, proporzionale traloro.
Sul lato sud del piazzale, delimitato a estdal fianco della costruzione principale e
10
dalla autorimessa e ad ovest dal grande
edificio ove è la Scuola dei vigili, sorge
il castello di manovra, che si scorge da
ogni parte per la sua considerevole altez-
za e che col suo taglio rigido, con le sue
particolarità costruttive di eccezione, dà
la nota caratteristica agli edifici delle
Scuole. Sul lato oppposto del piazzale,
di fronte al castello di manovra si ergo-
no a considerevole altezza i tre alberi di
una goletta con tutte le attrezzature: su
detto piazzale si svolgono le principali
esercitazioni a cui sono sottoposti,
durante il corso, gli allievi delle Scuole.
La creazione di edifici destinati ad
una scuola di questo genere rappresenta-
va un problema quasi del tutto nuovo;
non vi sono infatti veri e propri prece-
denti del genere in architettura, almeno
concepiti in una completezza simile.
Prima difficoltà era salvare l’imponenza
e la unità architettonica di un insieme
così vasto e destinato ad unire dispara-
tissimi elementi, dal più tradizionale a
quello nuovissimo suggerito dalle più
recenti e complicate conquiste della tec-
nica moderna; occorreva inoltre rag-
giungere una disposizione urbanistica
Visione panoramica delle Scuole Centrali dei Servizi
11
perfettamente aderente ai servizi delle
Scuole, era necessario infine che tutto
l’assieme rispondesse degnamente allo
spirito del tempo fascista, alla magnifica
tradizione d’arte con cui l’Italia in ogni
tempo ha contraddistinto la sua architet-
tura.
CONQUISTE MODERNE
DEL CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO
Se si dà uno sguardo a ciò che rap-
presenta attualmente l’attività del vigile
del fuoco, anche se sottilizzare e scende-
re a particolari, ben ci si accorge quale
maggiore importanza abbia assunto oggi
il suo còmpito rispetto ad un recente
passato. I còmpiti di questo giovane e
benemerito Corpo sono aumentati e
divenuti sempre più difficoltosi con lo
svilupparsi delle grandi città, delle indu-
strie, e con il potenziarsi della tecnica
bellica sia offensiva che protettiva. La
quotidiana salvaguardia dell’attività di
una nazione in ogni settore, dal nucleo
più piccolo rappresentato dalla famiglia
al più grande rappresentato dalle indu-
strie, dai grandi complessi civili e mili-
tari, ha richiesto una organizzazione di
Antincendi sorte a Roma nella località Capannelle
12
Le Scuole Centrali dei Servizi Antincendi
Il Centro Sportivo
13
Il Duce, accompagnato dal Sottosegretario all’interno Buffarini Guidi e dal Direttore Generale dei Servizi Antincendi Prefetto Giombini, inaugura le Scuole Centrali
14
proporzioni veramente imponenti, affi-data ad uomini preparati ad una discipli-na scientifica e morale che non puòessere improvvisata nemmeno nelle suemanifestazioni più elementari. Nellemansioni del vigile i còmpiti sono oggidivisi a seconda delle diverse necessità,ed uniti in una disciplina morale saldache lega il Corpo in un blocco compattoin cui ognuno ha còmpiti ben definiti
che rispondono a precise e diverse pre-parazioni.
La vulnerabilità dell’uomo e della suaopera è divenuta sempre più grave: ilfuoco, l’acqua, le immense attrezzatureindustriali che, spesso, rappresentano uncontinuo pericolo latente, le catastrofiinevitabili della guerra e quelle fataliche provengono dai misteri della natura,debbono tutte essere affrontate con
Ingresso delle Scuole - Prospetto dell’edificio principale
15
mezzi adeguati, capaci di neutralizzalenel più breve tempo possibile e nelmodo più rispondente alla caratteristicaparticolare di ognuna; per questo i modidi prevenire, di proteggere e di affronta-re tutte queste cose sono trasformati inuna scienza vera e propria, e l’elementoumano destinato a tale scopo deve avereuna preparazione che non poteva esserecompletata senza la realizzazione di un
grande organismo. Il bonario e generosopompiere dei tempi andati, al qualebastava una buona dose di coraggio e diforza, ha così ceduto il posto all’odiernovigile del fuoco, ed è divenuto una figu-ra di vecchi ricordi; il vigile del nostrotempo affina nella disciplina delle pale-stre e delle aule di insegnamento il pro-prio coraggio e la propria forza.
Il piazzale d’onore
16
Un lato del porticato che fa ala all’edificio principale
17
Ingresso dell’edificio principale col busto del Duce dello scultore Gregori - Sull’architrave esterno del porticato campeggia lascritta: «MICANTE, VELUT ORBIS TERRARUM LUX, MUSSOLINIANA MENTE, URBE IMPERATORIA DIGNISSIMAE
ORIUNTUR AEDES, UBI VIGILES ARTEM DISCENT, AD MAIUS FIRMAANDUM APTAM EORUM STUDIUM OPUSQUEPRO PATRIAE BONO ET VITA CIVIUM DIU INPENSUM; NOSCENT PRAESERTIM AUDENTIAM, ANIMUM, FIDEMQUE
FASCIBUS INCONCUSSAM» dettata dal dott. Fortunato Messa
18
STRUTTURADEL COMPLESSO DELLE SCUOLE
Lo studio del progetto è stato partico-larmente laborioso ed acurato, affinchèle funzioni delle varie parti fosseroarmonicamente coordinate per risponde-re con precisione allo scopo. Questocoordinamento delle esigenze funzionalisi è presentato delicato anche per viadegli speciali vincoli di ordine architet-
tonico e paesistico che presiedono allatutela della zona archeologica nellaquale sono sorte le Scuole. Tutti gli edi-fici sono di una architettura ispirata agrande semplicità, anche per non turbarel’armonia del paesaggio ed anzi fondersiil più possibile con esso. I volumi archi-tettonici sono prevalentemente bassi,tranne il castello di manovra che si elevaa 23 metri.
Il cortile per le esperienze all’aperto
19
L’edificio principale visto dal fianco sinistro
Un altro aspetto dello stesso edificio; in primo piano l’autorimessa
20
I materiali prescelti per i rivestimentisono stati soltanto due: intonaco pertutte le facciate e travertino romano peril portico ed i due ordini di pilastri dellafacciata dell’edificio principale; ilcastello di manovra ha per ragioni tecni-che una rivestitura in legno soltantodella facciata interna.
Tutta la costruzione sorge al latoovest del campo delle Corse delle
Capannelle, è accessibile dalla ViaAppia Nuova con un largo viale sul cuiasse è stata impostata la composizionevolumetrica dei vari edifici che poi siestendono, con ricercato equilibrio,verso l’interno dell’area. Su questo assesorge l’edificio principale delle Scuolepreceduto a destra e a sinistra dallapalazzina del circolo insegnanti, daglialloggi per ufficiali e dall’edificio delle
Il castello di manovra
21
Particolare del porticato e del piazzale d’onore
22
autorimesse che, in linee simmetriche,delimitano con il portico il cortiled’onore. Parallelamente a questo piazza-le rappresentativo e adiacente alle auto-rimesse si svolge il piazzale delle eser-citazioni delimitato a nord dalla goletta,a sud dal castello manovra a ad ovestdalla scuola di istruzione allievi vigilidel fuoco, al di là della quale si sviluppatutto il vasto centro sportivo dominato
dalla palestra con la piscina scoperta.L’area in cui sorgono tutti gli edifici
misura 65.000 metri quadrati di cui unametà è riservata agli edifici delle Scuolee l’altra al Centro Sportivo.
L’EDIFICIO DELLA SCUOLAALLIEVI UFFICIALI E DEL COMANDO
L’edificio principale destinato allascuola allievi ufficiali ha un grande atrio
La scuola vigili
23
Prospetto del lato sinistro dell’edificio principale
24
La goletta per le manovre antincendi dei vigili portuali
25
Il Duce sulla goletta il giorno della inaugurazione delle Scuole Centrali
26
Fianco del castello di manovra
27
Il castello di manovra visto dall’interno dell’autorimessa
28
d’ingresso chiuso da una lunga vetrata edecorato nelle due pareti laterali da duegrandi mosaici dei quali descriveremoappresso le caratteristiche assieme atutte le opere d’arte che formano ladecorazione dei saloni e degli edificidelle Scuole e del Centro Sportivo.Nell’atrio si accede dal portico di tra-vertino, che lo fronteggia in tutta la sualunghezza. Le vetrate sono incastonate
tra pilastri preceduti da quelli che for-mano il porticato. Lo scalone a doppiarampa che si trova al centro dell’atrio èuna ardita concezione costruttiva: hadue rampe a tenaglia sorrette da quattrocolonne centrali ed i parapetti rivestiti inmosaico di marmo bianco di Carrara; ilprimo ripiano porta ad un ballatoio checorre lungo la parete dell’atrio e condu-ce con le sue estremità ai diversi interni.
Il piazzale di manovra
29
Il Sacrario
Lo scalone d’onore dell’edificio principale
30
Lo studio del Direttore Generale dei Servizi Antincendi
L’ufficio del Comandante
31
Sala convegno allievi vigili
Sala mensa allievi vigili
32
La mescita
Sala mensa allievi ufficiali
33
Sala convegno allievi ufficiali
Parlatorio allievi ufficiali
34
Una sala del Circolo insegnanti
La biblioteca
35
Il salone per le conferenze e proiezioni cinematografiche
L’altro lato del salone per le conferenze e proiezioni cinematografiche
36
Il Sacrario dei Caduti dei vigili delfuoco è a pianta semiellittica con unaparete affrescata. Adiacente vi è unmuseo storico dove sono raccolti i cime-li dei mezzi contro l’incendio usati dalleprime organizzazioni fino ai nostritempi. Un grande salone, nelle linee benproporzionate e ispirate ad un vivosenso di modernità, serve per le confe-renze e per le proiezioni cinematografi-
che sonore; anche in questo ambiente viè una parete affrescatta.
La bibblioteca è contenuta in un vastoed arioso salone, come pure ariose eluminose sono: un’aula per l’insegna-mento, un’aula per le lezioni di chimica,un’aula per il disegno ed un’aula perradiotelegrafisti.
Gli attrezzatissimi laboratori didatticie per ricerche scientifiche sono cinque:
L’aula di fisica e chimica della scuola allievi vigili
37
Un’aula della scuola allievi sottoufficiali
Aula di chimica per allievi ufficiali
38
Aula radiotelegrafisti
Sala del materiale didattico di fisica e chimica della scuola allievi vigili
39
Una sala del museo storico
La sala nautica
40
(chimica industriale, meccanica indu-striale, idraulica, scienza delle costru-zioni e prove materiali, elettrotecnica).Nello steso edificio si trovano il parlato-rio per gli allievi ufficiali, gli uffici delcomando ed il reparto alloggi per gliallievi ufficiali a camerette separate, conannesse sale di lettura e di musica, ilrefettorio ed un notevole modernissimoimpianto di cucina, nonchè un attrezza-
tissimo impianto per i servizi vari.Anche il centro cinefotografico si trovanello stesso edificio; si tratta di unacompleta attrezzatura per la fotografia ela cinematografia, destinata a forniredocumentazioni e materiale di studio perle Scuole.
Vi è inoltre una vasta sala attrezzataper le prove delle maschere antigas eegli autoprotettori.
Sala del materiale didattico antincendi
41
Un’altra vista della sala del materiale didattico antincendi
La sala del materiale didattico di edilizia
42
Sala motori e pompe
Un’altra vista della sala motori e pompe
43
Un ampio cortile interno all’edificioed un vasto piazzale esterno sono destina-ti alle esperienze da eseguirsi all’aperto.
L’EDIFICIO DELLA SCUOLA ALLIEVIVIGILI ED ALLIEVI SOTTOUFFICIALI
Il piazzale delle esercitazioni, comeabbiamo già detto, si sviluppa lungo ilfronte dell’edificio destinato a Scuola
allievi vigili ed allievi sottoufficiali edai vari corsi di specializzazione per vigi-li. Questo edificio è il più vasto dopoquello principale, ha tre piani compresoil seminterrato ed è lungo 120 metri.
In esso si trovano le due grandi ebelle aule di insegnamento e quelle difisica e di chimica; vi sono poi le saleper il materiale didattico antincendi, e
Il laboratorio di meccanica - Freno idraulico e banco prova motori
44
quelle di fisica e chimica e delle costruzio-ni; una sala nautica; una sala motori epompe; una armeria; poi le ampie e ariosecamerate, le camere per i sottoufficiali disorveglianza, le docce ed ogni altro servi-zio; il refettorio con annessa mescita è ungran salone che si trova al centro dell’edifi-cio e può contenere parecchie centinaia divigili; per essi poi vi sono accoglienti e
vaste sale di ritrovo e di musica; anche quila cucina è corredata di vari servizi edattrezzata con i sistemi più moderni. Da unlato si trovano gli uffici di fureria per lacompagnia servizi, la stanza per l’ufficialedi picchetto e quella per i sottoufficialiistruttori.
Nello stesso edificio si trovano inoltreattrezzatissime officine meccaniche e di
Il laboratorio di meccanica - Le cisterne per la prova delle pompe
45
falegnameria, un’officina armaiuoli, vastimagazzini ed i laboratori di artigianato.Con ingresso a parte, all’estremità di questofabbricato è l’infermeria, dotata di una saladi visita, di gabinetti di radiologia, odonto-iatria, di terapia fisica, di psicotecnica, oltretre separati reparti di degenza destinati unoagli allievi ufficiali, uno ai sottoufficiali eduno ai vigili ed allievi vigili.
IL CASTELLLO DI MANOVRAE GLI ALTRI EDIFICI
Di fronte a questo edificio facentecorpo con una delle ali del porticato delcortile d’onore, è situata l’autorimessa perle macchine antincendi, composta di unvasto ambiente per il ricovero delle mac-chine, di un locale per la stazione servizioe di un locale attrezzato nella maniera più
Officina meccanica
46
Laboratorio di chimica organica
Laboratorio di chimica - Una sala esperienze
47
Altra veduta del laboratorio di chimica inorganica
Laboratorio di chimica inorganica
48
Sala prove del materiale antigas
Laboratorio di chimica - Sala delle bilance
49
moderna per la manutenzione e la ripara-zione delle macchine stesse. Addossatiall’altra ala del porticato si trovano il cir-colo insegnanti e gli alloggi per ufficiali.
Il tipico castello di manovra, che siscorge da ogni lato delle Scuole, rilevaanche da lungi l’uso a cui è destinato: sudi esso i vigili si esercitano con i vari tipidi scale e tutti i dispositivi per i salti sui
teli e le varie manovre di soccorso. Difronte al castello è la goletta a tre alberi,sulla quale i vigili fanno le esercitazioniper il servizio nei porti.
Un piccolo edificio situato all’ingressodell’area è destinato al corpo di guardia;in esso vi è, oltre ai locali per gli uominidi guardia, anche il centralino telefonicoed un parlatorio per i vigili.
Laboratorio di scienza delle costruzioni - Sala strumenti
50
Laboratorio di scienza delle costruzioni - Macchina universale da 60 t. con pulsatore
51
Laboratorio di elettrotecnica - Una delle sale per esperienze
Laboratorio di idraulica - Il salone principale
52
Laboratorio di idraulica - Stramazzo triangolare
Laboratorio di idraullica - Il gruppo delle elettropompe
53
Laboratorio di idraulica - Gli sfioratori
Centro cinefotografico - L’ufficio del Direttore
54
Centro cinefotografico - Sala macchine da presa
Laboratorio montaggio del negativo
55
Laboratorio montaggio positivi
Laboratorio per gli ingrandimenti fotografici
56
Gabinetto radiologico
Gabinetto odontoiatrico
57
Infermeria - Sala di visita medica
Infermeria - Gabinetto di terapia fisica
58
IL CENTRO SPORTIVOQuanto si attiene alla atletica
all’aperto comprende: un campo di cal-cio, un campo di palla ovale, un campodi tennis, un campo di pallacanestro, duegiuochi di bocce, una pedana per il saltoin alto, una pedana per il salto in lungoe triplo, una pedana per il salto conl’asta, una pedana per il lancio del gia-vellotto, sei pedane per il getto del peso,
due pedane per il lancio del disco, duepedane per il lancio del martello, duepedane per il lancio del peso con mani-glia, una pista podistica a sei corsie coningresso di maratona e con rettifilo perla corsa dei cento metri e centodieci conostacoli, e una tribunetta.
Speciale cura è stata posta alle strut-ture di sottofondo dei campi per quantoconcerne lo smaltimento delle acque
Infermeria - Camerata per allievi vigili
59
Veduta del campo sportivo
Un altro lato del campo sportivo
60
Ingresso di maratona
Particolare della pista a sei corsie
61
La pedana del salto in alto e quelle dei lanci
Il centro sportivo
62
Veduta aerea della piscina
La piscina, la palestra e il campo sportivo
63
piovane e di quelle di innaffiamento.Nell’edificio, a cui fanno ala due
emicicli che racchiudono lo stadio nauti-co ornato di grandi statue di marmo raf-figuranti atleti in diversi atteggiamenti,vi sono sale per il pugilato, per la scher-ma, la lotta, la pesistica, nonchè la gran-de palestra con tutti gli annessi d’usonelle più attrezzate costruzioni del gene-re, compresi una infermeria, un «bagno
finnico» e quant’altro può presentare ilmoderno impianto d’un Centro Sportivo.
Per i vigili del fuoco, lo sport è unelemento fondamentale della loro vita, èl’elemento base che li forgia all’ardi-mento e alla resistenza fisica, qualitàche rifulgono ogni qualvolta essi si tro-vano ad adempiere il proprio dovere. Levarie mansioni affidate ai reparti trova-no nello sport l’elemento unificatore;
Un’esedra della piscina
64
La piscina vista dal lato dei trampolini
Un’esedra
65
Particolare
66
Un’esedra
Particolare dei trampolini
67
La piattaforma e i trampolini
68
La piscina e la palestra
L’impianto di coagulazione, filtrazione e sterilizzazione dell’acqua della piscina
69
qui unica per tutti è la prontezza ed unol’ardimento, anche quando diversi sono icòmpiti affidati. L’educazione scientifi-ca del lavoro del vigile del fuoco trovanello sport quella compattezza spiritualeche viene da una educazione generosa dislanci e di spiegamento della forzasecondo le forme intelligenti delle disci-pline atletiche. Per questo la zona spor-tiva delle Scuole occupa addirittura
metà dello spazio di esse.Tutto ciò che riguarda la parte sporti-
va, può stare a raffronto con le più noteattrezzature d’Italia, anche con quelleche sono fine a se stesse. L’aspettoimponente, l’eleganza determinata dallebelle statue modellate da valorosi scul-tori italiani, ne fanno un modello diclassicità.
L’interno della palestra
70
LA PISCINALa piscina che misura 50 metri di lun-
ghezza e 15,50 di larghezza, ha duetrampolini, una piattaforma ed unimpianto per la depurazione delle acque.Interressanti sono gli accorgimenti tec-nici riguardanti i trattamenti dell’acqua,che viene aspirata nella zona di maggio-re profondità della piscina da due elet-tropompe, adatte al servizio di circola-
zione e di lavaggio dei filtri; la portatadi esse è di circa 70 metri cubi all’ora.L’acqua prelevata dal fondo, prima diritornare in piscina subisce i segunetiprocedimenti: prefiltrazione, coagula-zione, filtrazione meccanica e sterilizza-zione batteriologica. Il prefiltro è inseri-to nella tubazione aspirante, entro laquale si trovano diversi dischi forati chehanno il còmpito di arrestare tutte le
La sala della pesistica e allenamento pugili
71
particelle solide di maggiori dimensioniin modo da alleggerire il lavoro dei filtri.
Il coagulatore è costituito da un ser-batoio cilindrico di ferro, verticale, rive-stito internamente di piombo, entro ilquale si introduce il solfato di alluminain pezzi, che in soluzione satura vieneimmessa sotto pressione nell’acqua aspi-rata dalle pompe.
La quantità della soluzione viene
regolata a mezzo di apposito misuratoreistantaneo di portata. Il funzionamentodi esso è studiato i modo che, all’arre-starsi della circolazione, la erogazionedella soluzione si arresta pure automati-camente. La soluzione di solfato di allu-mina nell’acqua di circolazione, precipi-ta allo stato fioccoso, trascinandosi die-tro le minutissime particelle solide checonferiscono torbidezza e colorazione
La palestra con il tappeto per la lotta, il campo per la pallacanestro e le attrazzature
72
all’acqua, e nello stesso tempo fa coagu-lare le sostanze organiche e grasse, chel’acqua stessa può contenere, permetten-done la completa eliminazione a mezzodella successiva filtrazione.
La filtrazione meccanica e la chiarifi-cazione dell’acqua si ottengono a mezzodi due filtri rapidi e pressione, costituitida due serbatoi in ferro, contenentinumerosi strati filtranti di ghiaia e sab-
bia di quarzo di diversa granulazione.Nell’interno dei filtri — nei quali passal’acqua aspirata dalle pompe dal fondodella piscina, dopo aver subito il tratta-mento col coagulante — esiste un siste-ma collettore dell’acqua filtrata, costi-tuito da diversi filtrini, posti su un pianoorizzontale, in modo che tutto lo stratofiltrante intervenga uniformamenteall’operazione di filtrazione, consenten-
Particolare della palestra
73
La sala del pugilato
Gli spogliatoi singoli per gli atleti
74
Scuole Centrali, bassorilievo situato all’ingresso; opera dello scultore Fortunato Longo
Un particolare del bassorilievo
75
Scuole Centrali, bassorilievo situato all’ingresso; opera dello scultore Cosmo Sorgi
Particolare del bassorilievo
76
do in pari tempo il lavaggio dello stratomedesimo con un consumo limitato diacqua.
Il lavaggio dei filtri si effettua amezzo delle stesse pompe di circolazio-ne invertendo il senso di entrata e diuscita dell’acqua, con opportuna mano-vra delle saracinesche applicateall’esterno. La sterilizzazione batterio-logica dell’acqua avviene a base di cloro
e di ammoniaca mediante due apparec-chi dosatori di composti di cloro (ipo-clorito) e di composti di ammoniaca(cloruro di ammonio).
Trattandosi di piscina scoperta, equindi aerata, si rende indispensabile, iltrattamento dell’acqua con solfato dirame per l’eliminazione e la distruzionedelle alghe. Tale trattamento si ottiene amezzo di speciale dosatore che è inseri-
Scuole Centrali, atrio, mosaico del pittore Ziveri
77
to nella tubazione di riempimento del-l’acqua della piscina.
La piscina ha una capacità di metricubi 1.700, il ciclo completo di steriliz-zazione si compie in 24 ore.
GLI INTERNIDELLA SCUOLA ALLIEVI UFFICIALI
Il museo, adiacente al Sacrario deiCaduti dei vigili del fuoco, accoglie
macchine, attrezzi, disegni che docu-mentano l’evoluzione della lotta controil fuoco e contro gli elementi che metto-no in pericolo la vita dell’uomo. I piùoriginali cimeli si trovano qui raccolti erappresentano il perfezionamento dellatecnica antincendi dai secoli scorsi aiprimi annni del secolo nostro.
Il più antico oggetto è rappresentatoda un secchio di cuoio donato dal corpo
Scuole Centrali, atrio, mosaico del pittore Micheli
78
di Firenze e che risale ai primi delCinquecento. Interessante è poi unmodellino di pompa romana costruito inlegno dai vigili del fuoco di Palermosecondo la descrizione di Vitruvio.Caratteristica è la prima autopompa che,pur risalendo appena al principio delnostro secolo, e a confronto con le rea-lizzazioni moderne, dà l’impressioneche si tratti di cimelio di antica data.
L’evoluzione del costume dei vigili delfuoco è singolarmente interessante edocumentata nella esposizione che siinizia dal vigile romano, il cui strumen-to era quasi esclusivamente costituito daun’ascia per delimitare la zona d’incen-dio, si arriva al vigile medioevale, senzadimostrare grandi progressi. Il costumedella epoca moderna comincia con pom-pose divise e gradatamente assume
Affresco del pittore Schiavina nel salone delle riunioni
79
Particolare dell’affresco, prima parte a sinistra
Affresco del pittore Antonio Achilli nel Sacrario dei vigili del fuoco
80
Parte centrale dell’affresco nel Sacrario: apoteosi della S. Barbara, patrona del Corpo
Il Sacrario: particolare
81
Il Sacrario: particolare dell’affresco
82
aspetto militare e tecnico per la strutturaatta a combattere gli aggressivi chimicie le scottature, con le maschere ed altriapparecchi del genere. Anche le scaledimostrano il grande progresso dell’evo-luzione moderna e sopratutto le pompe,che vanno dai minuscoli apparecchi asiringa, a quelle gigantesche dei nostrigiorni.
I vasti laboratori scientifici sono
naturalmente attrezzati nel modo piùcompleto; ognuno, a seconda della suadestinazione, ha grandi impianti didatti-ci e scientifici, fra i quali son degni diparticolare menzione il laboratorio dichimica, il laboratorio di idraulica, illaboratorio di elettrotecnica e telecomu-nicazioni, il laboratorio di meccanicaindustriale e quello per la scienza dellecostruzioni e prove di materiali.
Un altro particolare dell’affresco
83
Il Sacrario: altro particolare
84
Affresco sulla parete di fondo della palestra, del pittore Roberto Baldassari
Particolare dell’affresco
85
Roberto baldassari: particolare della decorazione eseguita sulla parete longitudinale della palestra
86
La piscina con le esedre decorate di grandi statue
87
Una delle statue della piscina
88
Il centro cinefotografico è situatoall’altezza della balconata che si trovain alto sull’edificio centrale, è nel suogenere, completo per qualsiasi esigenzacinematografica e fotografica.
PITTURA E SCULTURAA DECORAZIONE DEGLI EDIFICI
Varie sono le opere d’arte che decora-no l’esterno e gli interni degli edifici
delle Scuole.All’ingresso, ai lati del cortile d’ono-
re, sono situati due grandi bassorilievi,uno che rappresenta varie scene di vitadei vigili del fuoco nelle loro funzioni, el’altro, che rappresenta i vigili del fuoconel mito e nella tecnica dei legionaridell’impero romano e dei nostri giorni;al centro di queste figurazioni si ammirauna Santa Barbara che divide le rappre-
Scultore Campitelli - Calciatore Scultore Castelli - Schermitore
89
sentazioni antiche da quelle moderne inuna composizione ben riuscita.
Davanti al fabbricato principale, nelcortile d’onore si ammira un busto delDuce, opera dello scultore Gregori. Duegrandi mosaici sono posti ai lati delsalone d’ingresso, in una composizioneequilibratissima, di evidente ispirazioneromana, rivissuta con sensibilità moder-na e misurata. Il primo rappresenta la
Minerva in armi disegnata con una certagrandiosità circondata, vari scomparti,da alcuni simboli; l’intonazione caldadella figura contrasta con i freddi tonidel fondo e con i simboli circostanti,dandole una bella evidenza adatta alcarattere dell’ambiente, con il suo spiri-to che ricorda i più belli e vigorosiesempi dell’arte romana. L’altro mosai-co, rappresenta in diverse scene, sovrap-
Scultore Colla - Giucatore di sfratto Scultore Cozzo - Pugile
90
poste ma divise l’una dall’altra, le atti-vità dei vigili del fuoco; tutte le figura-zioni sono composte con toni caldi esobri che si accentuano e si rendono evi-denti nel largo ed arioso ordine con cui èconcepito l’ambiente dell’ingresso.
Nell’aula delle conferenze è un gran-de dipinto eseguito a tempera; in esso èil trionfo dell’Italia, che ha da un lato lefigure dei vigili del fuoco di Roma
imperiale, e dall’altro i moderni vigilianche essi intenti alla loro opera benefi-ca; sullo sfondo si vede da una parte lafigurazione d’una città romana e dall’al-tra quella delle Scuole Centrali e dellaCasa del Vigile del Fuoco «TullioBaroni» a Borgo Buggiano.
La più grande oopera di pittura che sitrova nel complesso edilizio delleScuole è stata eseguita sulla parete del
Scultore Monteleone - Nuotatore Scultore Olivo - Vogatore
91
Sacrario dei vigili del fuoco. Misura 80metri quadrati ed è eseguita con criteriappropriati al mistico ambiente, rag-giungendo effetti di alta drammaticità.
Si tratta di una imponente raffigura-zione pittorica che sviluppa in sintesinarrativa il concetto drammatico del-l’ausilio all’umanità colpita dalla furiadegli elementi e percossa dalle sciagure.Inquadrato in una vigorosa descrizione
di episodi che ci ricordano le tragicheansietà con cui l’uomo dei primordiabbandonato a sè stesso subìva le vio-lenze della natura, sta l’edificio del soc-corso organizzato, che dalla solidarietàumana fondamentale si eleva per subli-mazione di virtù e per generoso impulsodi cuore verso le forme estreme dell’ar-dimento e del rischio volontario e culmi-na nella luce del sacrificio.
Scultore Rosatelli - Giucatore di palla ovale Scultore Spampinato - Pesista
92
L’assieme è costituito da tre parti chepotrebbbe considerarsi distinte da unpunto di vista pittorico, ma che invece siintegrano in una perfetta armonia diritmi e di toni e sopratutto si compendia-no nel significato concettuale.
Sulla sinistra abbiamo le scene delfuoco e del vento: sono case rudimentalidi uomini primitivi, che crollano e s’in-cendiano seppellendo persone e beni,
mentre nel fondo fuggono impazziti glianimali dalle selve ardenti. Sulla destravi è il dramma dell’acqua e della folgo-re, con le alluvioni, i nubifragi, gli alla-gamenti e la povera gente senza dimora,che erra. La c’è una giovane coppiasmarrita verso l’ignoto, una famiglia cherimane in muta perplessità interrogandoil cielo, altri che giacciono sotto le rovi-ne, qualche altro che raccoglie l’ultimo
Scultore Ticò - Lanciatore di disco Scultore Vignilini - Sciatore
93
respiro del congiunto, due animosi chetrasportano a braccia un ferito, un caneche ulula lugubremente. Qua, fragili zat-tere che portano gli scampati, un gruppodi derelitti, mamme sconvolte coi loropiccoli aggrappati al collo, un cieco chesegue la sua eterna oscurità, un alberoschiantato dal fulmine e due braccia chesi elevano tremanti ma fiduciose, e laserenità di un vecchio morente che acco-glie a rifugio una giovane vita. Nel cen-tro in basso, ritroviamo la stessa umani-tà, non più dissolta e perseguita da undestino senza pietà, ma raccolta e soste-nuta dal braccio dei nostri eroi civili.
La forte allegoria di due bestie sel-
vaggie, un poderoso toro ed un cavalloimbizzarrito, che vengono soggiogati dadue atleti, vuole testimoniare la vittoriadella volontà umana sulla natura bruta, ece ne da tutto il senso e l’emozione.
In alto, tra le rocce, è ricavato iltrionfo degli spiriti intorno alla SantaBarbara protettrice.
Questo complesso di opere, sortementre la guerra liberatrice è in corsoper l’affermazione delle idealità delnostro popolo di cui tali realizzazioni nesono la più concreta immagine, viene adarricchire la Roma di Mussolini di unnuovo elemento in tutto degno di essa edel suo glorioso avvenire.
ELENCO DEI TECNICI CHE HANNO COLLABO-
RATO ALLA REALIZZAZIONE DELLE SCUOLE
C E N T R A L I D E I S E RV I Z I A N T I N C E N D I
SCUOLE CENTRALI:
Ing. Fortunato Cini, Comandante delle Scuole
arch. Carlo Di Maria e arch. Claudio Longo, progettisti
ing. Pasquale Mecca, direttore dei lavori
Impresa costruttrice: ing. Daniele Castiglioni
CENTRO SPORTIVO:
prof. ing. arch. Dagoberto Ortensi, progettista
ing. Giulio Testa, direttore dei lavori
Impresa costruttrice. ingg. Pompeo Villa - Angelo Maggioni
•
Le fotografie sono state eseguite dal centro cinefotografico
della Direzione Generale dei Servizi Antincendi
Edizione curata dall’arch. Dagoberto Ortensi
NOVISSIMA - ROMA