antropologia · evoluzionismo critico k. lorenz: e. baumgarten ; evoluzionismo cognitivista. una...
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Antropologia
Luca M. Bucci
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Introduzione
� Antropologia filosofica.
� E’ lo studio sull’uomo condotto da un punto di
vista della sua auto-comprensione razionale
(emotiva e simbolica).
� Anticamente non era distinta dalla:
psychologìa.
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Gradi della conoscenza sensibile o dell’esperienza
� Esperienza o conoscenza empirica; descrittiva, immediata e non critica; il sorgere del sole, un organo anatomico…
� Le scienze moderne partono dall’empirismo, ma in realtàsono platoniche (J. Monod), perché riconoscono un pensiero logico a monte.
� Il rapporto causa-effetto: la conoscenza sperimentale; nihil in intellectu nisi in sensu; o nihil in sensu nisi per intellectum. Esperimento: porre la natura e dunque imporre (M. Heidegger); tolgo la libertà per studiare la cosa; riduzionismi. Veritas = Adaequatio…
� Conoscenza esperienziale o esperienza esistenziale; riconoscimento della libertàcon cui si interagisce.
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Evoluzionismo critico
� K. Lorenz: E. Baumgarten; evoluzionismo cognitivista. Una conoscenza a priori che “pone”l’evoluzionismo.
� R. Riedel: selezione a partire dalle condizioni interne e dunque comportamentali dell’organismo stesso.
� E. Oeser: filogenesi ed ontogenesi concorrono; dotazione cerebrale e formazione culturale sinergiche.
Circolo di Altenberg: 1977
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Antichità
� Platone.
� Aristotele.
� Pitagora (Ippocrate).
� Antropologia dualista.
� Riconoscimento di una funzione umana soprannaturale e tuttavia incompleta.
� Difficile sintesi e ricomposizione delle varie parti in cui l’uomo si trova inevitabilmente suddiviso.
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Platone� Platone.
� Atene, 428 a.C. - 347a.C.
� Antropologia dualista.
� Il corpo è la prigione dell’anima.
� La Verità si coglie solo nel pensiero, espressione dell’anima.
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La malattia nella visione platonica.
� La malattia èdovuta ad un
demone cattivo.
� La malattia è
concepita come
qualcosa di astratto.
� Non è la stessa cosa col soggetto
ammalato.
� E’ tutto il corpo ad essere
considerato
negativo.
� La liberazione
dalla malattia èresa possibile da
qualcosa di divino o al più di
psichico.
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Il ripetersi dell’errore platonico.
� E’ l’errore di certa psicosomatica o di
certa psicologia.
� Eccessiva divisione
tra anima (psyche) e
corpo.
� La malattia è
pensata come una cosa a sé e non un
tutt’uno con l’uomo.
� Un corretta antropologia non permette questo
primato assoluto della
psyche.
� L’uomo non può
prescindere dalla sua corporeità.
� La Verità per l’uomo non èdi sola pertinenza del
mondo delle idee.
La malattia è un momento della vita corporea
e insieme psichica dell’uomo.
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Aristotele
� 384-322 a.C.
� Figlio di un medico.
� Dalla professione del padre, Aristotele riceve
probabilmente un incentivo
verso l’interesse per le scienze della natura che
rimase costante in tutta la sua attività di ricerca.
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La filosofia di Aristotele.
� Aristotele concepisce la filosofia non tanto
come un esercizio di
sapienza, bensì come un’attività scientifica,
articolata in un sistema di discipline
distinte, e mirante ad abbracciare tutti gli
aspetti della realtà.
� Il sapere è inteso come la conoscenza delle cause e dei principi.
� Prima di lui, quando non si riusciva ad interpretare un fenomeno naturale, si credeva che intervenisse una forza soprannaturale. Egli dimostrò che con il ragionamento si potevano spiegare i fenomeni dell’Universo.
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La concezione aristotelica della malattia
� Ricerca causa-effetti.
� Distinzione del post-hoc dal propter-hoc.
� La scienza (e la filosofia) inclina al nominalismo.
� Tutto è concepito in modo razionalista ed astratto.
� La verità razionale percepita dalla ragione soggettiva inclina al soggettivismo e all’autonomia.
� E’ oggettivata anche la soggettività(razionalizzata) e dunque la malattia ègestita autonomamente.
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Decadenza del metodo aristotelico
� Il metodo èprincipalmente basato sulla ricerca delle “cause” dei fenomeni.
� Ciò comporta il riferimento a concetti intellettuali astratti.
� Si insinua qui il pericolo di un nominalismo e per di più
soggettivista.
� La ragione del singolo individuo
viene assunta ad unico
parametro di confronto della Verità (neo-kantismo).
� La malattia è considerata un fatto ugualmente soggettivo, e
troppo autonomamente gestita.
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Pitagora
� Scienziato e sciamano (guaritore), legislatore ed oligarca, taumaturgo e filosofo, anzi inventore dello stesso termine di filosofia, mago e oratore, liberatore di città e musico, iniziatore della razionalità greca ed erede della sapienza esoterica dell’Oriente.
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Il metodo scientifico empirico-narrativo di scuola
pitagorica
� Un procedimento epistemologico a posteriori.
� Meno preoccupato del rapporto cause-effetto, il quale del resto è sempre rivedibile.
� Valore anamnestico del racconto della malattia.
� Completamento della razionalità scientifica.
� Interazione con gli elementi fisiologici e naturali.
� Terapie biologiche.
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Ippocrate.� Ippocrate Coo 460 a.C. - Larissa 377
a. C. ca.
� Appartenente ad una famiglia di medici, insegnò la disciplina medica a Coo, compiendo viaggi in Egitto, Libia, Abdera, Atene e Tessaglia. Al suo nome si richiama l'insieme delle conoscenze acquisite dalla medicina greca dalla metà del V secolo fino alla fine del IV secolo a. C. Il Corpus hippocraticum, composto da circa 60 trattati, influenzò lo sviluppo delle scienze medico-biologiche fino al XVI secolo. Il principio della vita (pneuma o soffio) e l'equilibrio dei quattro umori sono, secondo la visione ippocratica, fondamento della salute e dell'unitàdell'organismo.
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Giuramento di Ippocrate� Affermo con giuramento per Apollo medico e per Esculapio,
per Igea e per Panacea – e ne siano testimoni tutti gli Dei e le Dee – che per quanto me lo consentiranno le mie forze e il mio pensiero, adempirò questo mio giuramento che prometto qui per iscritto.
� Considererò come padre colui che mi iniziò e mi fu maestro in quest’arte, e con gratitudine lo assisterò e gli fornirò quanto possa occorrergli per il nutrimento e per le necessitàdella vita; considererò come miei fratelli i suoi figli, e se essi vorranno apprendere quest’arte, insegnerò loro senza compenso e senza obbligazioni scritte, e farò partecipi delle mie lezioni e spiegazioni di tutta intera questa disciplina tanto i miei figli quanto quelli del mio maestro, e così i discepoli che abbiano giurato di volersi dedicare a questa professione, e nessun altro all’infuori di essi.
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Giuramento di Ippocrate� Prescriverò soltanto quei rimedi che, secondo le mie forze e il mio
discernimento, saranno di beneficio ai malati, che guarderò da ogni male, da ogni pericolo e dalla falsa via.
Giammai, mosso dalle premurose insistenze di alcuno, propinerò medicamenti letali né commetterò mai cose di questo genere. Per lo stesso motivo mai ad alcuna donna suggerirò prescrizioni che possano farla abortire, ma serberò casta e pura da ogni delitto sia la vita sia la mia arte. Non opererò i malati di calcoli, lasciando tal compito agli esperti di quell’arte.
In qualsiasi casa entrato, baderò soltanto alla salute degli infermi, rifuggendo ogni sospetto di ingiustizia e di corruzione, e soprattutto dal desiderio di illecite relazioni con donne o con uomini sia liberi che schiavi.
Tutto quello che durante la cura ed anche all’infuori di essa avrò visto e avrò ascoltato sulla vita comune delle persone e che non dovrà essere divulgato, tacerò come cosa sacra.
� Che io possa, se avrò con ogni scrupolo osservato questo mio giuramento senza mai trasgredirlo, vivere a lungo e felicemente nella piena stima di tutti, e raccogliere copiosi frutti della mia arte. Che se invece lo violerò e sarò quindi spergiuro, possa capitarmi tutto il contrario.
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Antropologia della medicina secondo la scuola pitagorica
� Aspetti critici:
� Risente del dualismo greco
� Tende a non curare gl’inguaribili
� physiofilia (pietas
phyisiologica)
� medicina naturale (limite all’intervento dell’uomo)
� Aspetti positivi:
� Sviluppa una
filantropia ed
altre virtù.
� Non provoca
direttamente la
morte del
nascituro, né
l’eutanasia.
� Rispetta la
natura.
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Conseguenze Negative dell’Antropologia Dualista.
� Il corpo è negativo già in sé, ancora di
più se malato.
� Non è giusto che
viva, perché è meglio liberarsi di questa
negatività.
� Non si curano i malati inguaribili, né gli
handicappati.
� Il medico cura
eliminando il male oggettivamente e
nominalisticamente inteso.
Non sempre distingue il “male”, rispetto
all’“uomo malato”.
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Antropologia giudaica
� Uomo èimmagine della divinità.
� Partecipa della ruah, che è lo spirito primordiale e originario.
� Possiede un nefesh, ovvero uno spirito vitale, che deriva dal nishmath o neshamah. (anima)
� Ha un substrato di carne, bazar.
LA HIRE, Laurent de; Abraham Sacrificing Isaac
1650 - Musée Saint-Denis, Reims
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Punti nevralgici dell’antropologia giudaica.
Punti critici:
� Nesso troppo stretto tra colpa e malattia.
� Eccessivo significato dell’aspetto materialistico dato al corpo, alla natura, alla biologia.
Punti propositivi:
� Concezione unitaria
dell’uomo.
� Equilibrio
dell’uomo col resto della
natura: principio antropico.
WERFF, Adriaen van der; Sarah Presenting Hagar to Abraham
1699 - Staatsgalerie, Schleissheim
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Il rischio del fondamentalismo
� L’eccessivo valore dato all’Uomo nella sua esperienza religiosa o del suo pensiero, concepiti in modo assoluto.
� L’assolutizzazione di ciò che si pensa, della verità che si scopre o si conosce, del dato scientifico etc. etc.
� Fondamentalismo
� Religioso
� Esoterico
� Filosofico
� Teista
� Laicista
� Scientista
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Il male antropologico e naturale.
� Il male conseguenza
della colpa.
� Il male della
natura.
� Il male come possibilità del
bene di affermarsi. CARAVAGGIO
Sick Bacchus
c. 1593
Galleria Borghese, Rome
METSU, Gabriel
The Sick Child
c. 1660
Rijksmuseum, Amsterdam
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Dualismo del principio
� Entrambe queste antropologie (greca
e giudaica), sono
comunque unitarie nel principio del
bene e del male.
� Il bene ha comunque un
vantaggio, un primato sul male.
� Il Dualismo del principio si ritrova invece solamente nel Manicheismo mesopotamico, nel Zoroastrismo persiano e nel Gianismo indiano.
� Per questi filoni il principio del male èequiparato a quello del bene.
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Dualismo: conseguenze.
� La liberazione dal male consiste nel
liberarsi dalla
materia.
� Il dualismo è tra
spirito e materia.
� Se si ammette il dualismo dei principi ne consegue:
� Il male ha dunque la sua ragion d’essere e non ècarico di moralità.
� La malattia e la sofferenza hanno una spiegazione solamente naturale e non morale; non implicano mai una scelta morale, ma solo naturalistica.
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Cartesio e modernità
� 1596-1650.
� Res cogitans e res extensa.
� Primato del pensiero.
� Apre la strada ad una
manipolazione del corpo.
� Caratterizza tutto il pensiero moderno.
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Spinoza e la Natura� 1632-1677.
Ebreo: concezione antropologica più unitaria, ma che nega l’immortalitàdell’anima.
� Dio solo è sostanza.
� Sposta l’accento sulla natura (= Dio): le creature sono solo accidenti.
� Panteismo e “idolatria”della natura, che ruba il primato all’uomo.
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Antropologia bi-partita : cultura greca
� Anima: intelletto, volontà.
� Corpo: appetito irascibile e concupiscibile (desiderabile).
� Virtù dell’Anima: prudenza e giustizia.
� Virtù del Corpo: fortezza e temperanza.
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Antropologia tri-partita: cultura giudaica
� Bios o soma
� Psyché
� Logos o pneuma
� Terapia: biologica o farmacologica.
� Psicoterapia: terapia dei meccanismi causali che ammalano la psyche.
� Logoterapia: terapia che fornisce valori e senso dell’esistenza.
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Simboli della vita� Fecondità, dono, benedizione.
� Malattia, prova, deserto, silenzio di Dio.
� Vita, dono, carisma.
� Morte, passaggio, transito, Pasqua.
� Cibo, manna (=man hu?), domanda di senso, corpo di Dio.
� Per non ridurre o violare, è necessario venerare: ciò è possibile cogliendo il senso.
� Rapporto tra senso e verità.
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Il riconoscimento del senso.� “Tutto è violabile (manipolabile),
almeno in progetto, dalla conoscenza e dal potere. Può essere violato un embrione, un malato, un idiota, un vecchio; ma anche un giovane corpo desiderabile, o uno spirito indipendente. I deboli come i forti, i miseri come gli splendidi, diventano inviolabili se percepiti col cuore, ma la presenza del cuore si rivela solo al cuore; inviolabile è ciò che si attinge dentro l’ordine del cuore”. (L. Lombadi Vallauri)
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Post-modernità� Caduta della metafisica e delle coordinate “aprioristiche”.
� Filosofie giusnaturaliste, empiriste e liberiste (matrice anglofona): vedi principi della bioetica (principlism).
� Etica della Comunicazione (matrice germanica);
comunicabilità come parametro oggettivo del valore.
� Esistenzialismo, Fenomenologia e Costruttivismo.
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Antropologia post-moderna. � Crisi del concetto di persona, sostituita con l’Essere
Umano (Human Being).
� Dialettica negativa e tendenza al nichilismo.
� Antropologia affermativa pur a partire dal “male”.
� Ogni affermazione infatti conclude per l’esistenza dell’essere e dunque del bene almeno possibile.
� Evoluzionismo: affermazione del bene naturale e
fisico, ma di conseguenza anche personale; non contraddice l’evoluzionismo creazionista.
� Ermeneutica e fenomenologia: etica dell’interpretazione, dell’intenzione, della
“comunicazione” e del “consenso”.
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Elementi antropologici
� Filosofici:� Individuo
� Società
� Relazione
� Linguaggio
� Azione
� Contratto
� Corporeità
� Scienza
� Persona
... la fisica è una forma di
poesia, cioè di fantasia
di una fantasia mutevole che oggi immagina
un mondo fisico diverso da
quello di ieri e domani
ne immaginerà un altro
ancora, diverso da quello di oggi.
José Ortega y Gasset: El
hombre y la gente.
“Scienza” come interpretazione
(ermeneutica) del reale.
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Individuo, società e linguaggio
� Da un soggettivismo individualistico e solipsistico, ad una concezione di soggetto relazionale e processuale.
� Principio soggettivistico riformato.
� Fenomenologia strutturale.
� Costruttivismo.
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Psicosomatica
� Corpo, prigione dell’anima.
� Platone e neo-platonismo.
� Manicheismo nelle sue varie forme anche contemporanee.
� Concezione negativa del corpo.
� Bazar, nephesh, ruah.
� Carne, respiro, spirito.
� Giudaismo
rabbinico e farisaico.
� Identificazione malattia e
peccato.
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Antropologia psico-somaticaJ. F. Malherbe
� Abbiamo un corpo?
� Dimentica la
profonda connessione tra
anima e corpo.
� Necessita di una
distinzione senza
separazione.
� Siamo un corpo?
� Dimentica che siamo anche “altro che”corpo.
� Necessita di una coscienza di non perfetta coincidenza.
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Il progetto della psicosomatica
� Tende ad una medicina olistica.
� Cerca il soggetto al di là della “patologia”.
� Costruisce relazioni soggettive tra psicologia e malattia.
� Compie una nuova “cosificazione” del malato.
� Tende ad oggettivare anche la coscienza.
� Rischia di sopprimere l’interrogativo morale.
� Finisce per oggettivare l’inoggettivabile.
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L’errore della medicina olistica.
� “E’ vero che l’uomo intero non è oggettivabile. E’però sbagliato voler includere come oggetto di una nuova scienza questo non-oggettivabile. E’vero che il soggetto, meglio, la personalità del medico al pari di quella del malato, sono essenziali nell’agire umano del medico, e che ciò va chiarito filosoficamente. E’ però errato, perchéimpossibile, voler rendere questa realtà oggetto di ricerca e includerla come fattore scientificamente conoscibile nell’operare scientificamente fondato del medico”.
– K. Jaspers, Il medico nell’età della tecnica, München, 1986.
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L’errore della psicosomatica.
� “L’errore fondamentale di tutta la cosiddetta rivoluzione della medicina si rivela nella contraddizione, che sempre si ripete, consistente dapprima nel rivolgersi a buon diritto contro l’oggettivazione dell’inoggettivabile, e poi nel realizzare a propria volta questa oggettivazione nell’oggetto delle nuova scienza medica”.
K. Jaspers, Il medico nell’età delle tecnica, München1986.
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Il panorama tedesco di filosofia della scienza
� E. Bloch: Hoffnung Prinzip, ottimistico
sviluppo scientista. (Speranza)
� H. Jonas: Verantwortung Prinzip, euristica del
timore e del rispetto. (Responsabilità)
� H. M. Sass: Risikomundigkeit, capacità e
necessità di assumere il rischio, come
elemento squisitamente umano. (Rischio)
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Natura e libertà
� L’uomo ha il compito di dominare la natura con la sua libertà, ma può compiere due errori:
� 1) Razionalismo dualistico e cartesiano, apre la via alla “manipolazione” della natura da parte dell’uomo.
� 2) Appiattimento bio-naturalista, senza piùlibertà; diventa un riduzionismo biologico.
05/05/2011 43
Victor Frankl
� Evoluzione della Psicanalisi freudiana.
� Behaviorismo, Gestalt, Cognitivismo.
� Antropologia complessa e relazionale.
� Cognitivismo etico (comunicazione)
� H. B. = Bios, psyche, logos.
Logos: parola, valore, senso.
� Libertà: resta il margine di azione libera dell’uomo, non circoscrivibile in nessun tipo di riduzionismo.
� Oggettività del valore e soggettività intenzionale della scelta.
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Riduzionismi denunciati da Victor Frankl
� Biologismo: l’uomo non è solo materia sottostante ai meccanismi biochimici, i quali sono semmai conseguenza del suo comportamento libero.
� Sociologismo: lo studio delle cosiddette costanti sociologiche non tolgono all’uomo la possibilità di un libero intervento d’azione nel contesto sociale.
� Psicologismo: i meccanismi psicologici, pur studiabili nel loro nesso di causalità, non impediscono all’uomo di uscirne con la libera volontà.
• Logoterapia: fornire il SENSO.
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Antropologia bio-filosofica� Genetica e neuro-
biologia: le 10.000 sinapsi per 100 miliardi di neuroni.
� Un milione di miliardi di sinapsi a disposizione per una plasmabilitàdel SNC.
� Componente casuale.
� Componente ambientale e comportamentale.
� Libertà, volontàintelletto agente, ragion pratica (legge naturale)
Raffaello: La Scuola di Atene(1509-1510)
Palazzo Vaticano, Stanza della Segnatura
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Neuroscienze e Scienze Umane� Atteggiamenti
rudimentali:
� Localizzazionismo: aree corticali
� Monismo: tutto è
biologico
� Dualismo: corpo e
coscienza
� Meccanicismo
neuronale dei riflessi
� Atteggiamenti complessi:
� Impostazione neo-frenologica: embodied mind (mente incarnata)
� Soggettivitàfenomenologica
� Natura anche biologica della libertà
� Coscienza fenomenica libero-intenzionale
G. Edelman (Neurosciens Institue, San Diego – CA) –
G. Tononi (Fisiologia Umana, PI-Italia), Un universo
di coscienza, Einaudi, Torino 2000.