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Anno XVI N. 5 28 MAGGIO 2017 “Io sarò con te” (Festa Patronale 2017) Io sarò con te” dice il Signore a Mosè sul monte Oreb (Es 3,1-15). Leggeremo così nella liturgia della Parola il giorno della Festa patronale. Le stesse parole il Signore le rivolge a noi oggi nei giorni in cui prepariamo la Festa di S.Marcellina. Il Signore è con noi e sarà per sempre con noi! Dal 9 all’11 giugno la nostra Comunità cristiana sarà in festa per condividere la gioia della fede, del vivere lo spazio e il tempo nella stessa comunità cristiana, guidati dalla presenza del Risorto. Un tratto più o meno lungo della nostra vita, questi nostri giorni compresi, lo trascorreremo insieme sotto la protezione di S.Marcellina. Il Papa ci ricorda spesso, a più riprese, che il tempo è più im- portante dello spazio! La nostra bella Chiesa, l’accogliente Oratorio e gli ambienti parrocchiali so- no le occasioni per vivere il nostro tempo, il vero tesoro della nostra vita. E proprio per questo fac- ciamo festa: abbiamo l’occasione di regalare e ricevere giorni sicuramente irripetibili. Non torne- ranno più questi giorni ed è nostra gioia e responsabilità renderli belli e ricchi. La Festa Patronale è organizzata dalla comunità cristiana e si apre a tutti gli amici di Muggiano. La festa della nostra famiglia parrocchiale porta nella preghiera tutti i nostri vicini di casa; ci portiamo a vicenda nel cuore e prepariamo il futuro insieme. Le parole del Signore a Mosè (“Io sarò con te”), sono formu- late al futuro e ci aiutano a dilatare il nostro cuore. Troviamo la forza per guardare in avanti e ci togliamo la paura di ciò che ci attende. E’ proprio incoraggiante notare che il Signore non solo ci abbraccia oggi, ma desidera stare con noi nei giorni futuri. Il Papa ha chiesto ai genitori dei cresimandi, il 25 marzo allo stadio San Siro: “Voi giocate con i vostri figli?” Sarebbe proprio bello tenere nel cuore questa domanda e riformularla così: noi tutti, principalmente gli adulti, abbiamo il desiderio di dedicare gratuitamente del tempo agli altri per crescere insieme? Gesù lo ha fatto. Trent’anni passati nella non evidenza a Nazareth fanno da scuola. Non serve apparire, andare in tv o sui social, per rendere la nostra vita bella e degna di esse- re vissuta. La vita nascosta di Gesù a Nazareth potrebbe essere l’icona della nostra Festa: nelle cose di tutti i giorni far risplendere la bellezza dello stare insieme, del volersi bene, dell’aiutarsi a vivere, del sostenersi nel cammino di fede. Maria, la Madre, ha custodito gelosamente la vita del Figlio, fino all’ultimo: lei sotto la croce c’era. Giuseppe, non da meno, ha cresciuto da uomo solido e giusto la preziosa creatura. Potremmo anche noi fare così, sotto lo sguardo di S.Marcellina: costruire quoti- dianamente, insieme, il futuro, nostro e delle persone che amiamo. “Io sarò con te” ci dice il Signore; io sarò con te pos- siamo dire al nostro vicino di casa. d Pal

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Anno XVI N. 5 28 MAGGIO 2017

“Io sarò con te” (Festa Patronale 2017)

“Io sarò con te” dice il Signore a Mosè sul monte Oreb (Es 3,1-15). Leggeremo così nella liturgia della Parola il giorno della Festa patronale. Le stesse parole il Signore le rivolge a noi oggi nei giorni in cui prepariamo la Festa di S.Marcellina. Il Signore è con noi e sarà per sempre con noi! Dal 9 all’11 giugno la nostra Comunità cristiana sarà in festa per condividere la gioia della fede, del vivere lo spazio e il tempo nella stessa comunità cristiana, guidati dalla presenza del Risorto. Un tratto più o meno lungo della nostra vita, questi nostri giorni compresi, lo trascorreremo insieme sotto la protezione di S.Marcellina. Il Papa ci ricorda spesso, a più riprese, che il tempo è più im-portante dello spazio! La nostra bella Chiesa, l’accogliente Oratorio e gli ambienti parrocchiali so-no le occasioni per vivere il nostro tempo, il vero tesoro della nostra vita. E proprio per questo fac-ciamo festa: abbiamo l’occasione di regalare e ricevere giorni sicuramente irripetibili. Non torne-ranno più questi giorni ed è nostra gioia e responsabilità renderli belli e ricchi. La Festa Patronale è organizzata dalla comunità cristiana e si apre a tutti gli amici di Muggiano. La festa della nostra famiglia parrocchiale porta nella preghiera tutti i nostri vicini di casa; ci portiamo a vicenda nel cuore e prepariamo il futuro insieme. Le parole del Signore a Mosè (“Io sarò con te”), sono formu-late al futuro e ci aiutano a dilatare il nostro cuore. Troviamo la forza per guardare in avanti e ci togliamo la paura di ciò che ci attende. E’ proprio incoraggiante notare che il Signore non solo ci abbraccia oggi, ma desidera stare con noi nei giorni futuri. Il Papa ha chiesto ai genitori dei cresimandi, il 25 marzo allo stadio San Siro: “Voi giocate con i vostri figli?” Sarebbe proprio bello tenere nel cuore questa domanda e riformularla così: noi tutti, principalmente gli adulti, abbiamo il desiderio di dedicare gratuitamente del tempo agli altri per crescere insieme? Gesù lo ha fatto. Trent’anni passati nella non evidenza a Nazareth fanno da scuola. Non serve apparire, andare in tv o sui social, per rendere la nostra vita bella e degna di esse-re vissuta. La vita nascosta di Gesù a Nazareth potrebbe essere l’icona della nostra Festa: nelle cose di tutti i giorni far risplendere la bellezza dello stare insieme, del volersi bene, dell’aiutarsi a vivere, del sostenersi nel cammino di fede. Maria, la Madre, ha custodito gelosamente la vita del Figlio,

fino all’ultimo: lei sotto la croce c’era. Giuseppe, non da meno, ha cresciuto da uomo solido e giusto la preziosa creatura. Potremmo anche noi fare così, sotto lo sguardo di S.Marcellina: costruire quoti-dianamente, insieme, il futuro, nostro e delle persone che amiamo. “Io sarò con te” ci dice il Signore; io sarò con te pos-siamo dire al nostro vicino di casa.

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La vita della parrocchia

Il raccoglitore 2 maggio -giugno 2017

Vacanze estive per bambini e ragazzi

“Ti voglio regalare la formula della santità” disse Don Bosco a Domenico Savio “ Stai bene atten-to. Primo: allegria. Ciò che ti turba e ti toglie la pace non viene dal Signore. Non l’allegria dei monelli ma la gioia che nasce dalla pace con Dio e con gli altri”

D’estate le opportunità di vivere il proprio tempo in modo significativo sono davve-ro tante. La pausa dalla scuola, dallo studio, dalla routine ci dà modo di vivere me-glio i luoghi, gli incontri, le persone, le opportunità di crescita. Ogni estate imprime “ a fuoco” nella memoria un’ esperienza particolare vissuta. La Parrocchia e i suoi collaboratori sono felici di poter offrire questa opportunità ai nostri bambini e ragazzi in due turni.

TURNO 1 dal 2 all’8 luglio per elementari e medie Casa Tabor Fobello (Vc) TURNO 2 dal 9 al 15 luglio dalla 3^media alla 4^ superiore Casa Clara Passo

Cereda (Tn).

SOMMARIO

La parola del Parroco

Pag.1 Io sarò con te

Pag.3 Dettofatto…

Pag 3 Il monastero invisibile

La vita della parrocchia Pag.2 Vacanze estive per bimbie ragazzi Pag 4 Tu va e annuncia il loro regno

Pag 5 In cammino verso la prima comunione

Pag 6 Al via i lavori di ripristino dell’organo

Pag 7 Festa di S. Marcellina

Papa Francesco

Pag 9 Papa Francesco a chi governa l’econo mia

Economia

Pag.9 Ottanta Sindaci per il modello Milano di integrazione Pag.10 Reddito di inclusione

Pag.11 Verbale del Consiglio Pastorale dell’8 maggio2017 Pag 7 Verbale del Consiglio Pastorale

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La parola del Parroco

Il raccoglitore 3 maggio -giugno 2017

IL MONASTERO INVISIBILE

Con la festa del Corpus Domini, giovedì 15 giugno, inizia il cammino del “Monastero invisibile” nella nostra parroc-chia. Condividiamo il cammino di preghiera di altre parrocchie nel desiderio di imparare a pregare e di offrire la pre-ghiera di intercessione a favore di altri fratelli e sorelle. La proposta: scegliere un giorno del mese (ad esempio, il pr imo mar tedì di ogni mese) e offr ire un’ora di pre-ghiera in Chiesa, con un duplice obiettivo: custodire e far crescere la preghiera personale, pregare a favore di tutti i parrocchiani: Le gioie e i dolori, gli eventi positivi e negativi dei fratelli e delle sorelle che conosciamo diventano og-getto della preghiera. Tra le finalità dell’iniziativa, mettiamo particolare attenzione alla crescita della qualità della preghiera di ognuno di noi. Abitare la Chiesa con le nostre preghiere e non solo con la semplice presenza, pregare la Parola di Dio e non fer-marci alla semplice lettura, far passare nel cuore e nella mente le situazioni di chi vive vicino a noi, custodire i tempi di silenzio interiore ed esteriore, sono i frutti che chiediamo allo Spirito santo, vero Maestro interiore. Invitiamo tutti gli aderenti all’iniziativa a comunicare la propria disponibilità a don Paolo. Tutti i partecipanti all’iniziativa sono invitati ad essere presenti alla S.Messa di giovedì 15 giugno (Festa del Corpus Domini), alle ore 21.00, per pregare insieme e per confermare di fronte alla Comunità la propria partecipazione . Ogni mese comunicheremo le preghiere di cui si faranno carico, in modo particolare, gli amici del Monastero invisibi-le. Vi aspetto per donare alla nostra Comunità, ogni giorno, la certezza che un fratello o una sorella sta pregando per tutti noi. don Paolo

Preghiere per il mese di giugno • Preghiamo per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie: il Signore accompagni la crescita cristiana e umana di grandi e

piccoli. • Preghiamo per tutti gli ammalati: dona Signore a tutti loro una pronta guarigione e sostieni i gesti d’amore di chi si

prende cura di loro.

DETTOFATTO…

…e siamo già giunti all’estate!!! Il 12 giugno inizierà l’oratorio estivo con tanta voglia di stare insieme….agli amici ed in particolare a Gesù! I nostri animatori che hanno condiviso un cammino di gruppo durante l’anno ora si stanno preparando ad un compito molto importante nella comunità cristiana: prendersi cura dei più piccoli e dei ragazzi in uno dei momenti più attesi dell’anno. Questa è un’occasione per educare con stile e trasmettere dei contenuti e contemplare le meraviglie di Dio. Il tema di quest’anno sarà “Dettofatto – Meravigliose le tue opere” dove si tornerà all’origine, alla Creazio-ne. All’inizio di tutto sta il dono gratuito di Dio, il suo Amore. Vi aspettiamo con tanto entusiasmo e voglia di crescere insieme a Gesù! Vi ricordo perciò che le iscrizioni sono già iniziate e termineranno venerdì 26 maggio. Affrettatevi!

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La vita della parrocchia

Il raccoglitore 4 maggio -giugno 2017

Momento formativo del Gruppo liturgico

“Tu va e annuncia loro il Regno di Dio” Lc 9,60

I tre «gesti dell’annuncio » – scheda 1

a cura del SERVIZIO PER LA PASTORALE LITURGICA

Nella liturgia della parola le pagine della Sacra Scrittura sono sempre lette da due libri: il Leziona-rio, che contiene tutte le letture della messa, e l’E-vangeliario che riporta soltanto i Vangeli. Il Messa-lino o il foglietto domenicale, che pure sono stru-menti utili ai fedeli per prepararsi alla celebrazione e per seguirne lo svolgimento, non devono dunque sostituire l’uso del Lezionario o dell’Evangeliario. E questo non solo per motivi pratici (il testo, scritto a caratteri più grandi, ben leggibile), ma anche, e soprattutto, per la sua qualità di manufatto nobile e dignitoso (il testo, ben curato nella sua disposizione grafica, corredato di immagini pertinenti e raccolto in un volume ben rilegato), che dispone a ricono-scere la preziosità del suo contenuto: la distribuzio-ne secondo i tempi liturgici delle pagine bibliche che rivelano il mistero della salvezza che si è com-piuto in Gesù Cristo, simultaneamente l’annuncia-tore e l’annunciato. Perché i fedeli colgano con maggiore immediatezza il valore del Libro in uso nella liturgia della Parola, la Chiesa, specialmente alla proclamazione del Vangelo, lo circonda di molteplici gesti di venera-zione, alcuni presenti in ogni liturgia, sia festiva che feriale, altri attivabili nelle liturgie più solenni. Rientrano tra i primi il segno di croce e il bacio; rientrano tra i secondi, il trasporto processionale con ostensione e intronizzazione, l’incensazione e i candelieri accesi.

a) Il segno di croce. Mentre annuncia il nome del Vangelo da cui è tratta la pagina del giorno [Lettura del Vangelo secondo N. (ambrosiano); dal Vangelo secondo N. (romano)] il sacerdote (o il diacono), prima di segnarsi in fronte, sulla bocca e sul petto «segna il Libro», cioè traccia il segno di croce con il pollice sul Libro aperto. Questo segno di croce esprime in estrema sintesi il compito del Libro: es-sere il tramite della rivelazione dell’infinito amore del Padre che, mediante la croce del Figlio, dona salvezza e vita a ogni uomo che crede in Lui; esso è anche gesto di benedizione del Libro, che dal Libro si diffonde su tutti coloro che si dispongono ad

ascoltare il Vangelo come «parola del Signore».

b) Il bacio. Al termine della proclamazione evangeli-ca, il sacerdote (o il diacono) «bacia il Libro». Come già avviene per l’altare, anche qui la liturgia usa un gesto altamente espressivo della relazione amorosa, che annuncia l’intimità della comunione nuziale. Poiché – come dice la Costituzione concilia-re sulla sacra liturgia – «quando nella Chiesa si leg-gono le Sacre Scritture è lo stesso Cristo a parlare», la Chiesa sposa, in questo bacio esprime la sua gioio-sa fedeltà a Cristo sposo, Colui che le ha rapito il cuore con parole di verità e di vita e che l’invita a entrare nell’intimità insuperabile del mistero eucari-stico, dove non saranno più due, ma un solo corpo.

c) Il trasporto processionale con ostensione e intro-nizzazione. Quando inizia la celebrazione eucar i-stica di solito il Lezionario è già all’ambone. Nulla vieta però che esso venga portato in processione da un lettore, che lo mostra alla venerazione dei fedeli (ostensione) per deporlo poi all’ambone come su un trono regale (intronizzazione). Ancor più significati-va è la processione con la quale il diacono (o il sa-cerdote), accompagnato dai ministranti con i cande-lieri accesi e il turibolo fumigante, porta l’Evangelia-rio dall’altare (o dalla sacrestia) all’ambone, mentre l’assemblea acclama al Vangelo con il canto dell’Al-leluia. Con questa processione, che evoca l’ingresso di Gesù nella Città Santa tra l’osanna festante dei presenti, si dà modo ai fedeli di venerare il Libro dei vangeli quale icona di Cristo, che dall’ambone (o dal pulpito) si rivolgerà al suo popolo con l’autorità di “Colui che viene nel nome del Signore” (cfr. Gv 12, 13).

d) L’incensazione. Dopo l’acclamazione «Gloria a te, o Signore» e prima di proclamare la pagina evan-gelica il diacono (o il sacerdote) «incensa il Libro». Le volute di fumo profumato, che si sprigionano dai grani d’incenso gettati sulla brace e sono spinte ver-

(Continua a pagina 5)

Il lettore dei testi liturgici imprime nel suo cuore il messaggio di Dio da trasmettere alla comunità. È con questa intenzione che il gruppo liturgico ha avviato degli incontri di formazione con chi desidera offrire un valido supporto al momento della liturgia domenicale

La venerazione del Libro

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La vita della parrocchia

Il raccoglitore 5 maggio -giugno 2017

In cammino verso la prima comunione

Nel nostro cammino in vista della Prima Comunio-ne coi bimbi di 4° elementare abbiamo esaminato i testi dell’istituzione dell’Eucarestia nei Vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca) e nel vangelo di Giovanni partendo dalla lavanda dei piedi (Gv. 13,1-17). Abbiamo cercato di comprendere l’insegnamento di Gesù in quel momento decisivo della sua vita, la sua “ora” nella quale dice ”ho tanto desiderato man-giare questa Pasqua con voi” (Lc. 22,14) storica-mente i 12 di cui uno lo tradirà e 11 scappano, ma che oggi siamo noi, allora Gesù la vuole mangiare con noi non perché siamo bravi, ma perché siamo noi a cui lui vuole bene, è il motivo del perché cre-dere in Dio: mi affido a chi mi vuole bene e imparo da Lui a dividere la mia vita con gli altri. Simile è l’insegnamento che emerge dalla lavanda dei piedi: “Capite cosa io ho fatto a voi?” “Se dun-que io Signore e maestro vi lavo i piedi anche voi dovete lavarveli l’un l’altro” forse la comunione è sciogliersi gli uni gli altri: non ha valore la Messa e la Comunione se non si diventa amici e non si im-para ad aiutarsi e a rispettarsi. Una giornata particolare abbiamo poi vissuto nel giorno del ritiro della prima comunione con un mo-mento del mattino in cui a coppie ci siamo fatti il ritratto reciproco a sottolineare proprio l’importanza ed il valore dell’altro. Ma è stato il pomeriggio a riservarci delle vere sorprese con la visita alla Gal-leria d’arte sacra dei contemporanei a Villa Clerici in zona Niguarda. In un percorso guidato da perso-nale molto competente siamo stati invitati a mettere

in pratica quello che abbiamo imparato nel catechi-smo attraverso opere d’arte contemporanea con te-matica sacra. Abbiamo visto rappresentata l’ultima cena, il pane per essere condiviso va spezzato così per condividere la sua vita coi suoi discepoli Gesù morirà in croce. Di rispetto a questa ultima cena siamo stati richiamati da un’altra opera molto sug-gestiva: “Tutto è compiuto” che raffigura Gesù mor-to che allarga le braccia come per cercare il Padre, e Dio che a sua volta allarga le braccia nel gesto di accoglierlo. Dio e Gesù hanno un particolare in co-mune: il volto, triste e sofferente a sottolineare la loro vicinanza e solidarietà. Questo dovrebbe farci pensare al dispiacere che diamo a Dio quando arre-chiamo male agli altri. La visita ha coinvolto i bimbi con domande ed inter-venti sulle opere d’arte e si è conclusa con un labora-torio pratico. Il 7 e il 14 maggio, domeniche di Prima Comunione, abbiamo portato a Gesù queste esperienze chieden-dogli di essere capaci di farne memoria. Eucarestia significa “rendimento di grazie”. Sappiamo sempre dire grazie per i doni che il Signore ci fa con la Sua Parola, con i suoi Sacramenti, con la nostra bella comunità di Muggiano, assieme all’impegno di vive-re nell’amore che conduce alla vita senza fine.

Roberto Restelli

so l’alto dal sapiente movimento circolare del turibolo, esprimono la preghiera di lode e di adorazione della Chiesa per Cristo, la Parola vivente del Padre, e per le sue «parole di vita eterna» (cfr. Gv 6, 68). Come scriveva Romano Guardini: «Simbolo della preghiera è l’incenso, e proprio di quella preghiera che non mi-ra ad alcuno scopo... che adora e vuole ringraziare Dio, perché è così grande e magnifico».

e) I candelieri accesi. Durante la proclamazione del Vangelo due ministranti, uno alla destra e uno alla sini-stra dell’ambone, tengono in mano candelieri accesi. Questo gesto, che anticamente poteva avere una fun-zione pratica, ora esprime una doppia valenza spirituale: la luce della fede, che illumina l’animo di chi proclama la Parola e di chi l’ascolta perché tutti riconoscano ciò che essa veramente è, non «parola di uo-mini», ma «parola di Dio» (cfr. 1Ts 2, 13); la luce dello Spirito Santo che, illuminando la Chiesa alla piena comprensione della verità, la guida nell’ascolto della Parola.

Il Gruppo Lettori

(Continua da pagina 4)

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La vita della parrocchia

Il raccoglitore 6 maggio -giugno 2017

AL VIA I LAVORI DI RIPRISTINO DELL’ORGANO

Appena conclusi i lavori di restauro della chiesa, sono iniziate a cura del GORM (Gruppo Organario Muggiano) le operazioni di rimontaggio dell’organo a canne.

E’ con lo stesso entusiasmo di alcuni anni fa che i volontari della nostra comunità hanno ripreso l’attività complessa di riassemblaggio; lo strumento prima dell’inizio lavori in chie-sa era stato accuratamente smontato e messo in sicurezza proprio per evitare che potesse subire danni dovuti principalmente alle polveri generate dal cantiere.

Ora, con l’esperienza maturata e grazie agli inse-gnamenti ed alla direzione dell’organaro Leonardo Trotta – che sovrintende l’intera operazione -, An-gelo, Antonio, Bianca, Carlo, Claudio, Franco, Gabriele, Pietro, Pino, Renzo… sono più che mai motivati a far risuonare in tempi brevi (speriamo entro la fine del mese di maggio) le note di questo meraviglioso strumento che unito al canto ci aiute-rà a completare e solennizzare le celebrazioni li-turgiche e ci farà gustare presto anche della buona musica.

Diverse persone hanno aderito alla proposta di de-dicare una canna dell’organo ad una persona cara effettuando una donazione (la comunità parroc-chiale ne ha dedicate una ad ogni parroco che è stato a Muggiano.) Ricordiamo a tutti coloro fos-sero interessati che l’iniziativa è tutt’ora possibile chiedendo informazioni direttamente presso l’uffi-cio parrocchiale.

GORM (Gruppo Organario Muggiano)

Aperto il Centro di Ascolto della Caritas Parrocchiale

Ha preso avvio la vita della Caritas parrocchiale. Dopo i momenti di formazione predisposti dalla Diocesi, chi si è reso disponibile a partecipare al gruppo ha deciso di aprire i battetti di uno spor-tello per incontrare i bisogni di “chi non ce la fa”. Non si tratta solo di difficoltà economiche, spesso il bisogno delle persone coinvolge l’area delle relazioni, in casa e fuori casa, e di un mi-gliore inserimento nella società per tutti i membri della famiglia. Si tratta quindi di considerare i bisogni relativamente a abitazione, scuola, sanità ed altri aspetti del mondo delle relazioni.

Il gruppo Caritas di Muggiano si rende ben conto delle difficoltà che la risposta alle esigenze espresse dalle persone in condizioni disagiate presenteranno loro, ma hanno deciso di cimentarsi in questa sfida. Il Centro di Ascolto apre ogni venerdì dalle 16,30 alle 18,30 presso la Sala incontri parrocchiale.

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La vita della parrocchia

Il raccoglitore 7 maggio -giugno 2017

Occasione di festa e di riscoperta delle radici del passato e delle affinità del

presente

FESTA DI SANTA MARCELLINA

La festa patronale è festa di quartiere, porta momenti di incontro e occasioni per sentirci parte di una comunità.

Santa Marcellina nostra patrona lo è da antica data. I documenti d’archivio ad ora consultati non ci datano a quando esattamente risalga la festa ma il “ Liber Notitiæ Sanctorum Mediola-ni,” in cui sono inventariate le chiese e gli altari della diocesi, un importante manoscritto redatto intorno al 1289, da Goffredo da Bussero, storio-grafo e cronista del XIII secolo, ci fa conoscere con certezza che a Muggiano, oltre alla chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano era già presente anche una chiesa dedicata a Santa Marcellina. Pertanto il legame della nostra comunità con Santa Marcellina ha radici profonde. Negli anti-chi registri degli atti di battesimo, e sino al seco-lo scorso, a molte bambine veniva imposto il nome di Marcellina, questa è certamente una bella testimonianza di affetto, di affidamento ad una richiesta di protezione verso una santa ama-ta dai muggianesi. Possiamo quindi asserire con certezza che la festa patronale fosse sentita e ben partecipata ancor prima di quel 23 dicembre 1898 in cui il cardinale A. Ferrari decretava la nascita della parrocchia di Santa Marcellina in Muggiano. Una lettura “ del cronicum” pone in evidenza quanto per i nostri padri fosse impor-tante la loro santa patrona.

Così dice la tradizione Nella nostra Muggiano già nei giorni antecedenti la festa ci si predisponeva con sacre funzioni e momenti di preghiera. Il giorno della festa era solennizzato da larga partecipazione di popolo. Si invitavano, e si dava ampia comunicazione della cosa, autorità non solo religiose ma anche civili. Leggiamo che a celebrare la santa messa della festa erano invitati a volte canonici del duomo, altre i prevosti della vicina pieve di Ce-sano Boscone, assiduamente erano presenti alcu-ne suore Marcelline, inoltre, autorità civili quali i sindaci dei paesi confinanti, ecc. Alla sera so-lenne processione con le reliquie della santa e accompagnate dal suono di bande musicali. La più gettonata la banda di S. Pietro all’Olmo. Tutto ciò appartiene ad un tempo passato e pro-porre oggi queste manifestazioni avrebbe natura anacronistica. Anche la festa patronale, come

gran parte delle feste religiose, la nostra contem-poraneità le ha spinte e le colloca in un orizzonte sempre più lontano se non addirittura verso un tramonto. Oggi per molti giovani persino il ter-mine patrona è irrilevante o poco conosciuto quando non oscuro. Hanno maggior seguito fe-ste commerciali, se ne inventano e se ne impor-tano da altri paesi di ogni tipo, ma ai soli fini consumistici. Persino il Natale festa cristiana per eccellenza, appare sempre più asettico e slegato dalla sua religiosa motivazione. Sui bigliettini d’auguri le immagini sacre che ricordino l’even-to sono sempre più rare, scomparse persino le natività.

Oggi rimane la bellezza dell’incontro Scrivo queste considerazioni, non tanto per auspi-care un ritorno ingiustificato al passato che come tutto ciò che è passato non ha più lo stesso gusto e valore di quel tempo, questo tanto nell’arte quanto nel modo di vivere. Ma anche in forza di questo non possiamo non considerare la bellezza e tutta la sua positività che ci aiuta ad identificar-ci in una comunità che festeggia una propria pa-trona. Ovviamente, sono festeggiamenti che av-vengono all’insegna del nostro modo di vivere e di concepire il modo di fare festa. Pertanto, rima-ne bello e importante il ritrovarsi insieme anche per mangiare delle salamelle o delle patatine frit-te. Questo non deve però limitarsi ad avvenire in modo esclusivamente materiale ma necessità di momenti spirituali, la Messa, un momento di pre-ghiera, un elevare il pensiero a qualcosa di più grande, sono il giusto valore aggiunto, per cui è bello festeggiare colei che presso Dio è nostra interceditrice, la santa patrona Marcellina.

Amadio

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La vita della parrocchia

Il raccoglitore 8 maggio -giugno 2017

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Papa Francescochia

Il raccoglitore 9 maggio -giugno 2017

Ancora un intervento su economia e giustizia

Papa Francesco a chi governa l’economia:

le persone e le famiglie devono essere coinvolte nello sviluppo economi-co per sostenere la loro dignità umana

Nell’udienza ai partecipanti a un convegno della Fondazione “Centesimus Annus”, Francesco chiede di ripensare le strutture economiche “mettendo insieme persone e risorse e iniziando processi in cui i poveri siano i protagonisti principali e i benefi-ciari”

C’è una sproporzione enorme tra le decisioni in campo economico che riguardano – si fanno carico – dei problemi delle categorie forti, quelle delle persone che stanno bene, quelle di chi è già arriva-to, e delle famiglie che invece soffrono dell’incer-tezza del lavoro e della stabilità e possibilità di tira-re grandi i figli.

Il Papa fa riferimento ad un passo della Amoris Laetitia per sottolineare che “l’incertezza delle condizioni lavorative spesso finisce per aumentare la pressione e i problemi delle famiglie ed ha un effetto sulla capacità della famiglia a partecipare alla vita della società in modo soddisfacente” . Questa considerazione porta il Papa a chiedere un cambiamento delle logiche che governano la mate-ria economica e il mondo del lavoro. “La lotta con-tro la povertà esige una migliore comprensione di essa come fenomeno umano e non meramente eco-

nomico”. L’intento di promuovere lo sviluppo umano integrale richiede dialogo e sforzo di ascol-tare e conoscere il mondo delle persone in difficol-tà nella loro quotidiana esperienza di vita.

Francesco è convinto che si debbano creare delle “strutture di mediazione” cioè iniziative capaci di tenere in conto innanzitutto la persona nel suo bi-sogno di vivere bene nella società con una adegua-ta partecipazione alle opportunità di lavoro e di impresa. Solo queste occasioni favoriranno l’inclu-sione sociale e la crescita di una cultura di solida-rietà.

Da Avvenire del 21/5/17

Ottanta sindaci per il modello Milano

di accoglienza

Quello firmato a Milano è un protocollo che può rappresentare un modello «per l’Italia e per l’Europa» e «può servire a superare i centri d’accoglienza». Così il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha definito il Protocollo per la distribuzione di migranti nei Comuni milanesi, firmato giovedì in Prefettura a Milano. Già a fine aprile il ministro aveva fatto intuire quanto il Viminale puntasse sul protocollo per «un’accoglienza equilibrata, sostenibile e dif-fusa» voluto dal prefetto Luciana Lamorgese. E lo ha ribadito giovedì, quando in corso Mon-forte hanno sfilato 76 sindaci dell’hinterland e Beppe Sala per la firma ufficiale di quel docu-

mento che inaugura un nuovo «modello Mila-no» da esportazione, prima della marcia anti-razzista «Insieme senza muri» che sabato farà sfilare diecimila persone. «Noi sindaci — ha detto — la possiamo vedere in maniera diversa politicamente ma non si possono svincolare i problemi. Cioè girarci dall’altra parte». Lamor-gese ha comunque chiarito che «sono più di 80 i sindaci che hanno dato disponibilità alla fir-ma» su 134 comuni che fanno parte dell’area metropolitana.

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Economia

Il raccoglitore 10 maggio -giugno 2017

Reddito di inclusione. Per la prima volta in Ita-

lia uno strumento di contrasto alla povertà

La buona notizia è questa: per la prima volta nella storia del no-stro paese il parlamento ha definito, per legge, una reale misura di contrasto alla povertà assoluta.

Da qualche settimana infatti l’Italia ha finalmente la sua legge che si occupa di povertà. Il 9 marzo scorso il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge delega sul contrasto della povertà, senza modifiche rispetto al testo già passato alla Camera nel luglio 2016. Cosa dice la legge? In estrema sintesi introduce la misura nazionale di contrasto della povertà assolu-ta, denominata Rei, cioè Reddito di inclusione, che consiste in un trasferimento monetario riservato alle famiglie con un reddito molto basso, insieme a forme di presa in carico da parte dei servizi territo-riali. È un passo in avanti davvero molto significativo, che traccia una via precisa per i successivi decreti attuativi che dovranno essere “all’altezza” del provvedimento. L’approvazione della legge è un risultato impor-tante anche per l’Alleanza contro la povertà, della quale Caritas fa parte, che si è spesa molto affinché si potesse approvare in tempi certi uno strumento di inclusione completo come è il Rei.

L’Alleanza ha sempre sollecitato l’adozione di uno strumento fondato su due pilastri: il sostegno eco-nomico a chi vive in povertà assoluta e la presa in carico da parte dei servizi territoriali. Lo strumento adottato dal Parlamento va in questa direzione. Il reddito di inclusione sarà una misura che dovrà essere garantita in ogni regione, a ogni cittadino che si trovi in determinate condizioni di povertà. Potrà essere erogata anche alle famiglie straniere, purché con un requisito minimo di residenza in Italia. E questa misura dovrà essere resa nel tempo universale, ovvero non riservata a specifiche cate-gorie, ma subordinata alla verifica dei mezzi eco-nomici, da effettuarsi sulla base dell’Isee. Come sarà erogata? Qui entrano in gioco i servizi territoriali, che avranno un compito decisivo. Il Rei sarà infatti erogato sulla base dell’effettivo impe-gno, da parte del soggetto interessato, a rispettare un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo, che sarà appunto predisposto dalla rete dei servizi sociali territoriali. Certamente la sfida non si ferma qui. Sarà necessa-

rio, infatti, predisporre, così come sollecitato dall’Alleanza, un Piano nazionale contro la povertà che definisca strategie attuative e di finanziamento incrementali, che consentano il progressivo am-pliamento dell’utenza sino a raggiungere tutta la popolazione in povertà assoluta. Perché la legge di contrasto alla povertà deve essere effettivamente universale, così da superare anche gli attuali e drammatici differenziali territoriali. Fatta la legge, ora si guarda alla sua attuazione. E ai decreti che la disciplineranno. Sarà una sfida decisiva che dovrà rendere comple-mentari i servizi alla persona e i contributi effetti-vamente erogati, affinché si possano realmente modificare le condizioni di vita delle persone più povere.

Sarà una sfida sul piano dell’equità, perché si do-vranno trovare eque condizioni di accesso al Rei. Sarà infine una sfida da giocare anche sul piano delle amministrazioni locali, che saranno i veri protagonisti dei percorsi di inclusione. Molto, dunque, è stato fatto. E molto ancora resta da fare. Siamo sulla buona strada. Il paese aveva ed ha urgente bisogno di risposte e misure contro la povertà. La legge delega è un primo passo importante, forse storico, di un per-corso che, per ora siamo solo alle buone intenzio-ni, potrà permettere nel tempo – e lo speriamo – percorsi di inclusione certi.

Luciano Gualzetti direttore della Caritas diocesana

Leggi tutto l'inserto di Farsi Prossimo sul Segno di Aprile 2017

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La vita della parrocchia

Il raccoglitore 11 maggio -giugno 2017

CONSIGLIO PASTORALE Verbale dell’8 maggio 2017

Verifica del Tempo quaresimale: buona la partecipazione agli incontri di riflessione condotti da Luca Mo-scatelli nei mercoledì di quaresima. La Via Crucis per le vie del borgo ha visto una buona partecipazione di fedeli. In riferimento alle iniziative intraprese per tutto il mese mariano, si sta notando particolare interesse per la recita del rosario nei cortili, oltre che in Chiesa.

Appuntamenti prossimi:

Si conferma per il 19 maggio il pellegrinaggio decanale al Santuario di Corbetta. 20 maggio raccolta e spedizione degli indumenti in parrocchia, per la Caritas. 26 maggio il rosario verrà recitato alla Guascona. 29 maggio ore 21.00 riunione per organizzare la festa Patronale dell’11 giugno. Mercoledì 31 maggio processione mariana decanale; con la celebrazione si concluderà ufficialmente la vi-sita pastorale decanale. Presentazione e valutazione della Settimana di vacanza in montagna per elementari e medie. Alcuni studenti del liceo Marconi di Milano con l'ausilio di un loro insegnante guideranno i ragazzi in un percorso didattico alla scoperta del mondo floreale che si terrà nel mese di luglio, prima e durante la setti-mana in montagna. L’iniziativa sarà possibile grazie al progetto scolastico: "Alternanza scuola lavoro". Sono finiti i lavori di restauro strutturale in chiesa e a giorni si procederà con il montaggio dell'organo a canne.

La riunione si è conclusa con un brindisi di saluto offerto da Vittorio Giacovelli, che ha comunicato che a breve cambierà casa e di conseguenza uscirà dal Consiglio Pastorale. A nome del consiglio lo ringraziamo per il suo prezioso contributo dato per diversi anni alla parrocchia e lo salutiamo con un forte abbraccio.

Mercoledì 31 maggio

Processione mariana decanale a conclusione della visita pastorale decanale

Presiede la preghiera Mons.Carlo Faccendini,Vicario Episcopale della Zona 1

Percorso: Piazza Fontane (Via Mosca, 180), Via Mosca, Via Jemolo, Via Moltoni, Via Titta Rosa, Percorso nel parco, Via Funi, Via Casorati, Via Jemolo, Via Mosca, Largo don Saturnino Villa, Conclusione in Chiesa par-rocchiale.

partenza ore 21.00

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Segreteria di redazione: Antonio Rossi, Franco Rivolta, Romana Melzi, Claudio Galbiati, don Paolo

Hanno collaborato: Amadio, Gruppo Liturgico, GORM, Franco R., Rober to Restelli

CALENDARIO DEL MESE VITA PARROCCHIALE

CONTATTI Parroco Don Paolo Rota tel. 02 48911197 [email protected] cell. 3358022541 Segreteria parrocchia tel.+Fax 02 48911197 (da Lun. a Ven. 9,30 - 11,30 / 15,30 - 17,30)[email protected]

S.MESSE Lunedì e Giovedì 17,30 Martedì-Mercoledì -Venerdì 8,30 Sabato vigiliare domenicale 18,00 Parrocchiale 10,30 - 18,00

APERTURA ORATORIO da Lunedì a Venerdì dalle 16,30 alle 19,00 Sabato e Domenica dalle 15,30 alle 19,00

NEGOZIO EQUO SOLIDALE Lunedì chiusura Mar-Mer-Gio 15,30 — 19,30 Venerdì e Sabato 9,30-13 e 15,30-19,30 Domenica 9,30 - 13,00

SERVIZIO PENSIONI Lunedì dalle 17,30 alle 18,30 _________________________________ BIBLIOTECA Mar-Mer-Gio-Ven dalle 16 alle 18 Domenica dalle 11,30 alle 12,30

APPUNTAMENTI FISSI DEL MESE Lunedì Adorazione Eucaristica 18 - 19 1^ Cons.Past.Parrocch. 21 3^ Commss.Affari Econom.18,30 Martedì Catechismo 3^ e 4^ elem. 17 Mercoledì Lavoro insieme donne 14,30 Catechismo 5^el. 1^media 17 1^e 3^ ADO Gruppo Adolescenti

2^e 4^ Gruppo Giovani Giovedì Lettura della Parola di Dio 18 Venerdì 1^e 3^ PREADO Gruppo preadolescenti Sabato Recita S. Rosario 17,30

MESE DI MAGGIO

DOM 28 Ascensione S.Cresime

LUN 29 20,30 Rosario in chiesa

MAR 20 19 Rosario via Aterno 6

MER 31 21 processione decanale

MESE DI GIUGNO

GIO 1

VEN 2 Festa della Repubblica

SAB 3

DOM 4 Pentecoste

LUN 5 Consiglio Pastorale Parr.

MAR 6

MER 7

GIO 8

VEN 9 Festa Muggiano

SAB 10 Festa Muggiano

DOM 11 SS.Trinità Festa Muggiano

LUN 12 Inizio oratorio estivo 1 sett.

MAR 13 Incontro 7 gg. 1 turno

MER 14 21,00 gruppo lettori

GIO 15 Corpus Domini 21,00 S.Messa

VEN 16

SAB 17

DOM 18 SS.Corpo e Sangue di Cristo

LUN 19 Oratorio estivo 2 sett.

MAR 20 Incontro 7 gg. 2 turno

MER 21

GIO 22

VEN 23

SAB 24

DOM 25

LUN 26 Oratorio estivo 3 sett.

MAR 27

MER 28

GIO 29

VEN 30 Conclusione oratorio estivo