appello dell'a.n.p.i. lombardia

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L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Milano, ha lanciato una denuncia pubblica per impedire il raduno europeo dei nazifascisti, figli, anzi nipoti di coloro che per anni hanno tenuto sotto scacco militare la nostra Nazione reprimendo nel e col sangue la voglia di libertà della maggior parte dei nostri connazionali. A Milano, città liberata quel giorno lontano dalle nostre memorie quale il 25 Aprile 1945 dai Partigiani e dagli antifascisti uniti dallo spirito comune di creare una democrazia unitaria e non totalitaria ed insignita successivamente la sua liberazione della medaglia d’oro della Resistenza, si terrà, in una località non ancora ben dichiarata dagli organizzatori e dalle forze dell’ordine forse in una zona periferica a nord della stessa, da giovedì 12 a sabato 14 Settembre, caso strano a pochi giorni esatti dal settantesimo anniversario dell’armistizio firmato dal Regno d’Italia con le forze alleate, un raduno neonazista promosso da una delle forze politiche italiane che ad ogni elezione presenta una propria lista autonoma e regolare rispondente al nome di Forza Nuova, la quale vedrà la partecipazione di formazioni o per meglio chiamarle squadracce di natura antisemita, xenofoba e razzista provenienti da tutta Europa. L’ANPI ha prontamente sollecitato le autorità competenti e le istituzioni italiane chiedendo loro che il suddetto raduno venga vietato nel rispetto e non per dispetto dei sani principi fissati in calce dalla Costituzione Italiana nata all’indomani della caduta di Benito Mussolini e del suo apparato gerarchico-fascista e dalla cosiddetta legge Scelba del 1952 riguardante l’apologia di fascismo, contenuta nella XII disposizione transitoria e finale (comma primo) inserita proprio a margine della nostra amata e invidiata (cit. R. Benigni) Costituzione Italiana e ribadita nel 1993 dalla legge Mancino riguardante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Chiamata in causa, l’associazione ha così subito dichiarato: "Nel malaugurato caso di autorizzazione del raduno neonazista, l'ANPI Lombardia propone fin d'ora che si tenga una grande unitaria e democratica manifestazione antifascista a livello regionale le cui modalità verranno comunicate tempestivamente". Nel frattempo il suo Presidente, Sig. Tullio Montagna, ha inviato una lettera ai consiglieri regionali, ai parlamentari lombardi, a Cgil, Cisl, Uil, alle segreterie regionali dei partiti e alle associazioni a loro vicine come l’Acli e a tutte le altre associazioni partigiane affinché si mobilitino per una manifestazione democratica e soprattutto antifascista. Questo il loro appello circolato anche su internet quest’oggi: Come avrete appreso dalla stampa, si sta tentando di organizzare un raduno neo-nazifascista europeo in Lombardia nei giorni 12,13 e 14 settembre. L’infezione nazi-fascista, con i miti del capo, della forza, della razza, degli “eletti” e dei reietti, intrisi di intolleranza, violenza, razzismo, xenofobia, omofobia, e nostalgia dei regimi del ‘900 nei quali tutto ciò si era fatto Stato, sta

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Page 1: Appello dell'A.N.P.I. Lombardia

L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Milano, ha lanciato una denuncia pubblica per impedire il raduno europeo dei nazifascisti, figli, anzi nipoti di coloro che per anni hanno tenuto sotto scacco militare la nostra Nazione reprimendo nel e col sangue la voglia di libertà della maggior parte dei nostri connazionali.

A Milano, città liberata quel giorno lontano dalle nostre memorie quale il 25 Aprile 1945 dai Partigiani e dagli antifascisti uniti dallo spirito comune di creare una democrazia unitaria e non totalitaria ed insignita successivamente la sua liberazione della medaglia d’oro della Resistenza, si terrà, in una località non ancora ben dichiarata dagli organizzatori e dalle forze dell’ordine forse in una zona periferica a nord della stessa, da giovedì 12 a sabato 14 Settembre, caso strano a pochi giorni esatti dal settantesimo anniversario dell’armistizio firmato dal Regno d’Italia con le forze alleate, un raduno neonazista promosso da una delle forze politiche italiane che ad ogni elezione presenta una propria lista autonoma e regolare rispondente al nome di Forza Nuova, la quale vedrà la partecipazione di formazioni o per meglio chiamarle squadracce di natura antisemita, xenofoba e razzista provenienti da tutta Europa.

L’ANPI ha prontamente sollecitato le autorità competenti e le istituzioni italiane chiedendo loro che il suddetto raduno venga vietato nel rispetto e non per dispetto dei sani principi fissati in calce dalla Costituzione Italiana nata all’indomani della caduta di Benito Mussolini e del suo apparato gerarchico-fascista e dalla cosiddetta legge Scelba del 1952 riguardante l’apologia di fascismo, contenuta nella XII disposizione transitoria e finale (comma primo) inserita proprio a margine della nostra amata e invidiata (cit. R. Benigni) Costituzione Italiana e ribadita nel 1993 dalla legge Mancino riguardante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Chiamata in causa, l’associazione ha così subito dichiarato: "Nel malaugurato caso di autorizzazione del raduno neonazista, l'ANPI Lombardia propone fin d'ora che si tenga una grande unitaria e democratica manifestazione antifascista a livello regionale le cui modalità verranno comunicate tempestivamente". Nel frattempo il suo Presidente, Sig. Tullio Montagna, ha inviato una lettera ai consiglieri regionali, ai parlamentari lombardi, a Cgil, Cisl, Uil, alle segreterie regionali dei partiti e alle associazioni a loro vicine come l’Acli e a tutte le altre associazioni partigiane affinché si mobilitino per una manifestazione democratica e soprattutto antifascista.

Questo il loro appello circolato anche su internet quest’oggi:

“Come avrete appreso dalla stampa, si sta tentando di organizzare un raduno neo-nazifascista europeo in Lombardia nei giorni 12,13 e 14 settembre. L’infezione nazi-fascista, con i miti del capo, della forza, della razza, degli “eletti” e dei reietti, intrisi di intolleranza, violenza, razzismo, xenofobia, omofobia, e nostalgia dei regimi del ‘900 nei quali tutto ciò si era fatto Stato, sta riprendendo virulenza in Europa. I drammi della crisi economico-finanziaria, la paura della globalizzazione e dei “pericoli e danni” che ci arrecherebbe–complice una politica che poco governa, elabora, propone–risvegliano il “fondo nero” degli individui e dei popoli, fanno riemergere gli istinti ancestrali dell’assalto e della fuga, dell’aggressività e della paura. La Lombardia sta diventando un territorio “privilegiato” per le nuove destre eversive, anche per le “distrazioni e le minimizzazioni di troppi, nella società e nelle istituzioni. Vi chiediamo pertanto di farvi carico anche di questo problema e di operare, ciascuno secondo ruolo e possibilità, perché non solo questo convegno dell’inciviltà e dell’intolleranza non abbia luogo, ma anche perché non trovino più spazi e agibilità in Lombardia rigurgiti nazifascisti più o meno travestiti. L’ANPI Lombardia Vi ringrazia dell’attenzione e, consapevole che su questi temi è indispensabile l’unità di tutte le forze democratiche, chiede di avere (e di dare) notizie sulle iniziative che ciascuno vorrà intraprendere.

Cordiali saluti,

ANPI Lombardia”

Page 2: Appello dell'A.N.P.I. Lombardia

E per concludere con le parole di Antonio Gramsci: “E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime”