applicazioni wireless nel settore turistico

69
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA IN PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL TURISMO CULTURALE TESI DI LAUREA APPLICAZIONI WIRELESS NEL SETTORE TURISTICO Relatore: Ch.ma Prof.ssa LAURA BAZZANELLA Laureando: STEFANO BARTOLUCCI 501351-PGT ANNO ACCADEMICO 2007-2008

Upload: stebarto

Post on 07-Jun-2015

722 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

tesi di laurea - Febbraio 2008

TRANSCRIPT

Page 1: Applicazioni wireless nel settore turistico

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

CORSO DI LAUREA IN

PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL TURISMO CULTURALE

TESI DI LAUREA

APPLICAZIONI WIRELESS NEL SETTORE TURISTICO

Relatore: Ch.ma Prof.ssa LAURA BAZZANELLA

Laureando: STEFANO BARTOLUCCI

501351-PGT

ANNO ACCADEMICO 2007-2008

Page 2: Applicazioni wireless nel settore turistico

2

Page 3: Applicazioni wireless nel settore turistico

3

0. Indice ………….………….………….………….………….…………….. pag. 3 1. Introduzione ………….………….………….………….………………….. pag. 5 2. Presentazione supporti digitali / tecnologia invisibile …….…….. pag. 7 2.1 Introduzione alle tecnologie invisibili ………….………….…….…….. pag. 7 2.2 Bluetooth ………….………….………….………….………….……….. pag. 8 2.3 Wi-Fi ………….………….………….………….………….…………….. pag. 10 2.4 RFID ………….………….………….………….………….…………….. pag. 12 3.Applicazioni in ambito turistico ………….………….………….…….. pag. 16 3.1 Applicazioni in ambito urbano ………….………….………………….. pag. 19

A) H-Umus ………….………….…………….. pag. 19 B) History Unwired ………….……………….. pag. 23

C) Surf in the City ………….…………..…….. pag. 31 D) Viaggio in Roma ………….………..…….. pag. 33

3.3 Applicazioni in ambito museale ………….………….………….…….. pag. 36

A) Multimuseo ………….……………..…….. pag. 36 B) Museo Wireless ………….………..…….. pag. 39 C) Cicerone hi-tech ………….………..…….. pag. 43 D) Tguide ………….………….………..…….. pag. 46 E) Museo Diffuso ………….…………..…….. pag. 48 F) I-Muse ………….………….……………….. pag. 54

4. Il mio progetto ………….………….………….………….………..…….. pag. 58 Wi-Fi a Treviso………….………….………….. pag. 58 5 .Conclusione lavoro svolto ………….………….………….…….…….. pag. 65 6. Bibliografia / Sitografia ………….………….………….………...…….. pag. 67

Page 4: Applicazioni wireless nel settore turistico

4

Page 5: Applicazioni wireless nel settore turistico

5

1.1 Introduzione

Scopo della tesi è descrivere applicazioni informatiche di ultima generazione in

campo turistico-museale. In particolare, si intende analizzare l’uso di

apparecchiature telematiche come il cellulare e il palmare come ricevitori di

informazioni turistiche attraverso le cosiddette “tecnologie invisibili” (cioè senza

cavi: Wi-fi, Bluetooth…).

In particolare si analizzerà come alcune innovazioni tecnologiche, ormai presenti

in tutti gli ultimi modelli di cellulari, possano permettere lo sviluppo di nuove

soluzioni che portino ad un miglioramento della distribuzione dell’informazione nel

settore turistico, in maniera economica e interessante.

L’idea innovativa sta nel cambiamento del concetto di distribuzione delle

informazioni.

Con questo approccio, al turista viene fornita la possibilità di accedere ai dati di

interesse utilizzando la propria apparecchiatura che si collega ad un’unità centrale

configurata in precedenza. Questa tematica, che rapporta turismo e tecnologia,

sta suscitando un notevole interesse in diversi campi. Un esempio lampante è il

Page 6: Applicazioni wireless nel settore turistico

6

Touristech Summit, giunto alla seconda edizione, una manifestazione periodica di

risonanza internazionale, dove vengono presentate tutte le novità hi-tech

realizzate per il mondo del turismo e dell’ospitalità in generale, delle mostre, degli

allestimenti multimediali e degli eventi culturali, sportivi e aziendali.

L’interesse per questa tematica è verificabile anche dalla nascita di diverse

aziende, la cui attività consiste proprio nello studiare le soluzioni migliori di

convivenza e utilizzo dei nuovi media come video, musica, ipertesti con le

tecnologie invisibili.

Verranno presentati alcuni progetti già realizzati e alcune proposte in fase di

sperimentazione, sia per quanto riguarda il settore urbano che l’ambito museale,

che permettono al viaggiatore di interagire con la città o il museo.

Questi sistemi consentono una diversa e moderna fruibilità delle informazioni

turistiche, che può rendere piacevole e interattivo il percorso turistico.

Questa tesi punta quindi ad analizzare alcuni casi già esistenti, per poi concludersi

con una proposta personale: un esempio di applicazione per il tessuto urbano di

Treviso, che dimostri le enormi potenzialità di questi nuovi mezzi che sono a

disposizione del turismo.

La scelta di questo argomento è motivata dalla mia passione per la tecnologia. Ho

voluto parlare di questa idea innovativa che sta nascendo, perché rappresenta al

meglio il mio concetto di progettazione e gestione turistica e perché credo che un

uso corretto delle novità tecnologiche possa portare solo benefici nella fruizione e

diffusione del patrimonio storico-culturale.

Page 7: Applicazioni wireless nel settore turistico

7

2.1 Le tecnologie invisibili

Con il nome di tecnologie invisibili note anche con il nome di Wireless, intendiamo

i sistemi di comunicazione tra dispositivi elettronici, che non fanno uso di cavi a

differenza dei sistemi tradizionali, basati su connessioni cablate, che sono detti

wired. Generalmente il wireless utilizza onde radio a bassa potenza, tuttavia la

definizione si estende anche ai dispositivi, meno diffusi, che sfruttano la radiazione

infrarossa o il laser.

Le reti wireless sono, e ci si aspetta che saranno sempre più, una importante

forma di connessione per molte attività, soprattutto per le imprese. Il mercato dei

dispositivi senza fili è stimato in crescita, tanto che il giro d'affari, di 300 milioni di

dollari nel 1998, è passato ad 1,6 miliardi nel 2005 e le installazioni di queste reti

stanno nascendo soprattutto negli aeroporti, nelle università, nei parchi pubblici

delle grandi città.

Un tempo, a causa del prezzo di queste apparecchiature, la tecnologia wi-fi veniva

utilizzata solo in caso di condizioni in cui l'uso di cavi era difficile o impossibile.

Con la diminuzione dei prezzi, però, le WLAN stanno entrando anche nelle case,

permettendo la condivisione di dati e della connessione Internet (mediante Router)

tra i computer di una famiglia.

Le reti locali Wireless possono utilizzare come mezzo trasmissivo le onde radio, la

luce infrarossa o i sistemi laser. Le onde radio vengono utilizzate dalle reti tipo Wi-

Fi e Bluetooth, reti che devono coprire ambienti eterogenei, dove le diverse

postazioni da collegare non sono necessariamente visibili, infatti possono essere

anche separate da muri. Le reti basate su infrarossi vengono invece utilizzate per

collegare dispositivi visibili direttamente, sono lente e spesso utilizzano dispositivi

dedicati; infatti sono in disuso, sostituite quasi totalmente dai dispositivi Bluetooth.

Page 8: Applicazioni wireless nel settore turistico

8

2.2 Bluetooth

Bluetooth è una specifica industriale per reti personali senza fili. Fornisce un

metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi

diversi, attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio.

Negli anni 90 si è sentita l’esigenza di dare libertà all’utente di poter posizionare i

vari dispositivi di cui era circondato nel modo più comodo possibile, senza il

vincolo di dover essere uno di fronte all’altro a portata del raggio infrarosso che

veniva trasmesso con la tecnologia IrDa precedente, quindi la realizzazione di un

nuovo sistema più veloce, in grado di supportare in maniera adeguata l’attuale e

soprattutto futuro ammontare di dati, che si faceva via via sempre più consistente.

La risposta fu trovata dalla Ericsson nel 1997 e,successivamente, si aggiunsero

aziende come la IBM, Intel, Toshiba, Nokia e altre minori che costituirono nel 1999

la Bluetooth Special Interest Gruop (SIG) che creò il Bluetooth.

Questa soluzione tecnologica può essere trovata in dispositivi quali ad esempio

palmari, telefoni, cellulari, personal computer, portatili, stampanti, fotocamere

digitali, console per videogiochi.

Il Bluetooth cerca i dispositivi coperti dal segnale fino a 10 metri circa in ambienti

chiusi e li mette in comunicazione tra loro.

Il nome è ispirato a Harald Blatand, re Aroldo I di Danimarca, abiile diplomatico,

conosciuto con il soprannome di “dente blu”. Gli inventori della tecnologia devono

aver ritenuto che fosse un nome adatto per un protocollo capace di mettere in

comunicazione dispositivi diversi (così come il re unì i popoli della penisola

scandinava).

Page 9: Applicazioni wireless nel settore turistico

9

Il logo della tecnologia unisce infatti le rune nordiche analoghe alle moderne H e

B.

Questo standard è stato progettato con l’obiettivo primario di ottenere bassi

consumi, un corto raggio di azione (da 10 a 100 metri) e un basso costo di

produzione per i dispositivi compatibili.

Lo standard doveva consentire il collegamento wireless tra periferiche come

stampanti, tastiere, telefoni, microfoni ecc a computer o PDA o tra PDA e PDA.

Attualmente più di un miliardo di dispositivi montano un’interfaccia Bluetooth.

I telefoni cellulari che integrano chip Bluetooth sono venduti in milioni di esemplari

e sono abilitati a riconoscere e utilizzare periferiche Bluetooth in modo da

svincolarsi dei cavi. BMW è stato il primo produttore di autoveicoli a integrare

tecnologia Bluetooth nelle sue automobili, in modo da consentire ai guidatori di

rispondere al proprio telefono cellulare, senza dover staccare le mani dal volante.

Attualmente molti altri produttori di autoveicoli forniscono di serie o in opzione

vivavoce Bluetooth che, integrati con l'autoradio dell'automobile, permettono di

utilizzare il cellulare mantenendo le mani sul volante, quindi aumentando la

sicurezza della guida.

Secondo recenti statistiche che riguardano la diffusione di cellulari che dispongono

di questa recente tecnologia :

Page 10: Applicazioni wireless nel settore turistico

10

- Nel 2006 circa il 50% dei telefonini cellulari venduti sarà Bluetooth (fonte :

Nokia)

- Nel 2008 circa il 75% dei telefoni cellulari venduti sarà Bluetooth (fonte :

Forrester Research)

Oggi il 10% della popolazione tra 20 e 35 anni mantiene volontariamente attivata la funzione Bluetooth sul proprio telefono. Chi non lo fa è solo perché esistono poche applicazioni che invoglino a farlo.

2.3 Wi-fi

Il Wi-fi è una tecnologia via radio (sulle frequenze di 2,45 Ghz) che, basata sugli

standard 802.11, permette di collegarsi velocemente a Internet senza fili: basta

installare sul portatile l'apposita scheda wireless, cercare un'antenna che irradi il

segnale (HotSpot), e iniziare a navigare a banda larga.

Wi-fi sta per Wireless Fidelity e consiste nella possibilità di scambiare dati ad una

velocità impressionante (dagli 11 ai 54 Mbit al secondo), il tutto senza utilizzare

alcun cavo di rete, mantenendo quindi una completa libertà di movimento.

Le tecnologie sfruttate nella realizzazione di reti wireless sono sostanzialmente

due: Narrowband e Spread Spectrum. La prima è meno diffusa e vincolata dal

fatto che gli utenti sfruttano frequenze radio ben definite, limitando la banda entro

un range molto ridotto. Queste frequenze necessitano di una opportuna licenza

associata all'assegnazione di una particolare frequenza. La seconda, invece, è più

diffusa nella realizzazione di WLAN. Questa tecnologia utilizza una banda

maggiore e questo si traduce automaticamente in un segnale più forte. I dispositivi

di invio e ricezione del segnale audio devono risultare opportunamente

sincronizzati tra loro altrimenti il segnale verrà "visto" come un rumore di fondo.

Page 11: Applicazioni wireless nel settore turistico

11

La tecnologia Spread Spectrum può garantire due differenti tipologie di

trasmissione che vengono denominate FHSS (Frequency Hopping Spread

Spectrum) e DSSS (Direct Sequence Spread Spectrum). Il segnale trasmesso con

la modalità FHSS è caratterizzato dal fatto che la sua frequenza si modifica

costantemente nel tempo, secondo una ben definita sequenza nota soltanto a chi

deve, ovviamente, ricevere i dati trasmessi, il quale dovrà "sincronizzarsi" con chi li

trasmette; in pratica, è come essere collegati a una rete informatica, ma non serve

nessun cavo. Permette di distribuire il collegamento a Internet in qualsiasi stanza

di casa, e tutto senza prese telefoniche.

E' Wi-fi, la tecnologia di connessione digitale senza filo che estende e moltiplica le

funzionalità delle reti locali. La massima diffusione Wi-fi si avrà proprio fra le mura

domestiche, laddove passare un cavo da una stanza all'altra è spesso un

problema e a volte un incubo.

Il primo standard della famiglia IEEE 802.11 ( IEEE Institute of Electrical and

Electronics Engineers), il protocollo di riferimento per le WLAN, risale al 1977 e

garantiva una velocità nella trasmissioni dati assai limitata e pari a circa 1 o 2

Mbps. Dal 1977 questo protocollo ha subito continue evoluzioni fino ad approdare

all'attuale versione, IEEE 802.11b, detto anche Wi-fi , cioè il marchio che indica i

dispositivi che permettono di effettuare comunicazioni digitali proprio con questo

protocollo.

Page 12: Applicazioni wireless nel settore turistico

12

2.4 RFID

Rfid significa Radio Frequency Identification, ovvero identificazione a

radiofrequenza. Con questo termine si indicano quelle tecnologie che consentono

il riconoscimento a distanza di oggetti, animali e persone sfruttando le onde radio.

Un sistema di identificazione a radiofrequenza è costituito da due componenti

principali: un trasponder o tag, e un reader.

Il tag è l'etichetta che si appone all'oggetto. È qui che sono contenute tutte le

informazioni ad esso relative e che lo identificano in modo univoco. I dati,

memorizzati in un microchip, possono essere letti grazie a un'antenna che riceve e

trasmette i segnali radio da e verso il reader Rfid. Il microchip e l'antenna, insieme

formano il tag Rfid e sono tenuti insieme su un supporto fisico.

Il reader è il dispositivo, fisso o portatile, deputato alla lettura del tag Rfid, in grado

di convertire le onde radio del tag in un segnale digitale che può essere trasferito

su un computer. Per comunicare fra loro il tag e il reader devono essere

sintonizzati alla stessa frequenza.

Page 13: Applicazioni wireless nel settore turistico

13

I sistemi Rfid utilizzano varie frequenze, che possono essere classificate come:

- basse frequenze (LF, tra 125 e 134 kHz)

- alte frequenze (HF, intorno ai 15 MHz)

- altissime frequenze (UHF, tra 860 e 960 MHz)

- micro-onde (superiori ai 2,45 GHz)

Le diverse bande di frequenze presentano caratteristiche diverse e sono quindi

indicate per applicazioni differenti. In generale, al crescere della frequenza

crescono la distanza di lettura e la quantità di informazioni che si possono

trasferire nell'unità di tempo, diminuiscono la capacità di resistenza alle condizioni

operative e i costi. I tag a bassa frequenza utilizzano poca potenza, sono capaci di

attraversare materiali non metallici e liquidi, ma il segnale per la lettura non supera

i 30-40 centimetri. Le etichette ad alta frequenza lavorano meglio con oggetti

metallici e arrivano a coprire una distanza di circa un metro. Le altissime

frequenze offrono range di lettura più ampi e permettono di trasferire i dati

velocemente, ma non attraversano facilmente i materiali. Le soluzioni con tag a

2,45 GHz sono impiegate nei telepass, interporti e simili.

Page 14: Applicazioni wireless nel settore turistico

14

I tag Rfid possono essere di tre tipi:

- passivi,

- semiattivi

- attivi.

I tag passivi non hanno alcuna fonte di alimentazione interna e traggono la

potenza necessaria ad attivare i circuiti dalle onde radio inviate dal reader che li

interroga e induce una corrente nell'antenna. Secondo le norme Iso, i tag LF e HF

possono essere solo passivi, mentre i tag a frequenze UHF e micro-onde possono

essere anche semiattivi o attivi. Un tag semiattivo ha una sorgente di

alimentazione, che non serve però ad alimentare i circuiti radio, ma funzioni

aggiuntive come sensori di temperatura o di movimento. I tag attivi, infine, sono

alimentati da batterie ed offrono una maggiore portata al segnale radio e una

maggiore distanza di lettura. I tag attivi sono più costosi dei tag passivi e sono più

indicati per tracciare il trasporto di beni di valore sulle lunghe distanze.

Esistono diversi tipi di etichette “read only” (sola lettura), “write once & read many”

o WORM (una scrittura, tante letture), “read & write” (lettura e scrittura). Nelle

prime due forme, il tag Rfid rappresenta un'evoluzione tecnologica del codice a

barre, in quanto le informazioni immagazzinate nel microchip, una volta scritte,

non possono essere modificate. Nella modalità “read & write”, invece, il tag può

essere utilizzato come una memoria dinamica. In genere sono poco più costosi dei

tag di sola lettura.

Rispetto al codice a barre e altre tecnologie di identificazione, la tecnologia a

radiofrequenza offre numerosi vantaggi: in particolare, la lettura non richiede

contatto diretto e vista ottica, non c'è bisogno quindi dell'orientazione verso lo

scanner. I tag possono essere letti contemporaneamente e possono lavorare in

Page 15: Applicazioni wireless nel settore turistico

15

ambienti sporchi, contaminati e resistere anche a condizioni (agenti ambientali,

sollecitazioni termiche, chimiche, meccaniche) molto difficili. Sono quindi più

durevoli.

Contengono più dati rispetto al codice a barre e possono essere riscritti e

aggiornati con nuove informazioni. Operano anche immersi in un fluido, dentro

l'oggetto che si vuole identificare o all'interno di un contenitore. I tag Rfid sono più

costosi rispetto ai codici a barre, ma il rapporto costi/benefici è generalmente

vantaggioso. Sarebbe comunque sbagliato pensare che la tecnologia Rfid

soppianterà il codice a barre. Molto più verosimilmente, le due coesisteranno.

Page 16: Applicazioni wireless nel settore turistico

16

3.1 Applicazioni in ambito turistico

Come anticipato nel primo capitolo, si sta sviluppando un particolare interesse nei

confronti della tematica che riguarda turismo e tecnologia e questo si sta

manifestando negli ultimi anni con la nascita di eventi come il Touristech Summit o

attraverso la nascita di sempre più frequenti progetti realizzati da società come H-

Umus o Wireless Museum, il cui lavoro consiste nel fondere tecnologia e turismo

per una migliore fruizione del contenuto culturale.

I due settori legati all’ambito turistico, di cui si parlerà, riguardano possibili

applicazioni wireless all’interno di contesti urbani e museali. In entrambi i casi i

lavori realizzabili si rifanno ad un’unica soluzione tecnologica, che parte da un

punto centrale e si dirama per le vie delle città o i corridoi e sale dei musei.

Il concetto base di questa soluzione riguarda la trasmissione dell’informazione e

quindi di diversi contenuti.

Nel contesto urbano ambito:

- Turistico (orari di apertura di musei, chiese, informazioni legate ai mezzi di

trasporto nel caso di interruzioni dovute a lavori momentanei…)

- Sicurezza (informazioni istantanee in casi di emergenza o, nel caso di

Venezia, legate al problema dell’acqua alta)

Nel contesto museale:

- Contenuti Multimediali complementari (video esplicativi, musiche adeguate

al contesto, informazioni aggiuntive separate per differenti interessi per

varie tipologie di utenti).

Page 17: Applicazioni wireless nel settore turistico

17

La gestione dei contenuti multimediali avviene tramite un server centrale, una

sorta di grande computer, in cui vengono inserite le informazioni che si vogliono

diffondere nell'area desiderata, che sia il centro urbano o l’interno del museo in

questione. Da questo punto iniziale partono le informazioni che vengono

trasmesse, grazie ad una serie di antenne sparse nel territorio, solitamente

chiamate HotSpot, che riescono a coprire una superficie di circa 20 metri quadrati.

Queste antenne possono quindi essere disposte in posizioni strategiche, ad

esempio nelle vicinanze dei principali punti di interesse turistico delle città, dai

monumenti ai punti di incontro più comuni per i turisti. Gli HotSpot hanno il compito

di inviare il segnale in qualsiasi momento, un segnale che può essere captato da

qualsiasi dispositivo che disponga del protocollo Bluetooth.

Secondo una stima della Forrester Research, nel 2008 il 75% dei telefoni cellulari

disporrà di un collegamento Bluetooth, quindi quello che si prospetta è un futuro in

cui questo tipo di tecnologia sarà a disposizione della maggioranza della

popolazione. È per questo che stanno nascendo, con sempre più insistenza,

soluzioni tecnologiche che legano il wireless al settore turistico.

Page 18: Applicazioni wireless nel settore turistico

18

Per spiegare al meglio quanto detto fin qui, verrà presentata la proposta fatta da

H-umus al Comune di Venezia, città che più di ogni altra, nella sua storia, si è fatta

promotrice di nuove tendenze artistiche e architettoniche, dimostrando di essere

sempre all’avanguardia, per poi passare all’analisi di altri progetti legati anche al

settore museale, come nel caso del museo del cinema di Torino.

Page 19: Applicazioni wireless nel settore turistico

19

3.2 Progetti realizzati in ambito urbano

A) Il progetto di H-Umus – Venezia

Il progetto è stato presentato nel giugno 2007 al Comune di Venezia dalla società

H-Umus, ed è partito dal desiderio di applicare, per la prima volta in assoluto, ciò

che rappresenta quanto di meglio la ricerca oggi offre, per dotare Venezia di

adeguati dispositivi, in grado di realizzare una rete di informazioni utili per

chiunque.

La proposta di H-umus consiste principalmente nella realizzazione di una rete di

informazioni capillare, che si estende su tutta la città e che permetta ai turisti di

poter ottenere tutto ciò di cui hanno bisogno durante la loro passeggiata per le calli

veneziane. La proposta di H-umus si basa sulla possibilità di inviare messaggi

informativi e contenuti multimediali direttamente sui cellulari dei turisti e dei

cittadini, quindi un diverso concetto di trasmissione e acquisizione

dell’informazione:

non è più il turista che deve, a volte in maniera anche affannosa, rincorrere le

persone o cercare punti specifici, per poter conoscere alcuni dettagli riguardanti

l’orario di partenza dei traghetti, per sapere come orientarsi nel caso in cui una

Page 20: Applicazioni wireless nel settore turistico

20

linea di traghetti sia sospesa o qualche calle sia momentaneamente chiusa per

lavori.

Le moderne tecnologie permettono quindi di sviluppare una comunicazione

innovativa e differenziante che generi anche curiosità e stupore negli utenti.

Questo è possibile attraverso la collocazione sul territorio veneziano di una serie

di HotSpot, ovvero delle antenne che coprano tutta la città e il cui segnale venga

captato dai cellulari.

Il Bluecasting è una applicazione hardware/software che permette di trasmettere

contenuti multimediali (immagini, filmati, brani…) in modo del tutto gratuito ai

cellulari raggiungibili nelle immediate vicinanze, utilizzando il protocollo di

comunicazione Bluetooth.

Il sistema rispetta la privacy: un messaggio sul telefono chiede al passante se

vuole accettare i contenuti multimediali. L’utente, prima di accettare la richiesta di

connessione, può quindi verificarne l’origine.

Il servizio potrebbe presentarsi ai turisti attraverso dei pannelli informativi che

verrebbero posizionati nei vari punti di accesso della città:

Page 21: Applicazioni wireless nel settore turistico

21

- Piazzale Roma

- Stazione Santa Lucia

- Aeroporto Marco Polo

- Aeroporto Nicelli

Una soluzione integrata di Bluecasting rappresenta un modo efficace, versatile e

non intrusivo di raggiungere cittadini e turisti con informazioni sempre aggiornate e

contestualizzate alle loro immediate necessità.

Agli utenti basta entrare nel raggio di un punto di trasmissione (pari a circa 20

metri), per essere contattati per l’invio di un messaggio.

La massima efficacia può essere raggiunta tramite l’abbinamento di segnaletica

off-line (cartelli, paline, etc.) ai punti di trasmissione, in modo da invitare i passanti

ad attivare la funzionalità bluetooth sui propri cellulari e ad accettare in sicurezza il

messaggio che viene loro proposto.

Page 22: Applicazioni wireless nel settore turistico

22

“Benvenuto a Venezia! Attiva il Bluetooth sul tuo cellulare per ricevere informazioni

utili”

Il bluecasting offre la possibilità di creare percorsi personalizzati per le diverse

esigenze informative (ad es. totem blu per le informazioni turistiche, totem verdi

per legate ai cittadini, totem rossi per le informazioni relative alla città)

Quello che ha realizzato H-Umus quindi è un supporto :

- utile

- di facile fruizione

Page 23: Applicazioni wireless nel settore turistico

23

- a costo zero per l’Amministrazione

- a costo zero per l’Utente

capace di :

- fornire informazioni in modo capillare

- ottimizzare la gestione dei flussi turistici

- dare alla città un’immagine dinamica e

- coordinata

La proposta realizzata da H-Umus è stata presentata al Comune di Venezia ed è

attualmente in attesa di approvazione.

B) Il progetto di History Unwired

History Unwired, realizzato a Venezia tra l’estate del 2004 e 2005, è un progetto

sperimentale nato dalla collaborazione di ricercatori specializzandi del

Massachusset Institute of Technology (MIT) di Boston, Dipartimento di

Comparative Media Studies (studi comparativi sui media) e dell’Università Cà

Foscari di Venezia, Centro Interateneo di Eccellenza per la formazione avanzata.

L’obiettivo primario dello studio è stato far convergere entità diverse, quali imprese

private e istituzioni governative e accademiche verso il rinnovamento delle

modalità, attraverso cui i turisti accedono all’informazione pratica e a una

comprensione più approfondita rispetto alla storia e all’attualità di Venezia. In

sintesi, si è trattato di progettare approcci e strumenti per abilitare una nuova

modalità di esplorazione urbana.

Page 24: Applicazioni wireless nel settore turistico

24

Il gruppo di lavoro ha preso forma a partire da un interesse comune rispetto

l’utilizzo dei terminali mobili per la comunicazione e l’informazione (cellulari,

palmari) attraverso applicazioni con valore formativo ed educativo. Attraverso le

tecnologie mobili, si può fornire informazione su richiesta (on demand) su fatti,

località, edifici, siti storici, eventi e tecnologie personali che hanno costituito il

motivo predominante per l’avvio del progetto di ricerca su Venezia.

Ma la vita che i turisti ammirano, o meglio, lo stesso atto di vedere e fare turismo,

sta mettendo a repentaglio la vita cittadina. Le calli sovraffollate, l’incuria con cui i

turisti trattano la città, gli alloggi sovra-prezzo e altri problemi, generati da un

afflusso turistico imponente, rendono la vita a Venezia sempre più difficoltosa e

molti Veneziani preferiscono rimanere in terraferma.

Le tecnologie mobili presentano sicuramente un ottimo potenziale per fornire ai

turisti un’informazione personalizzata, attraverso cui veicolare una serie di regole

e comportamenti da tenere quando si visita la città, dando inoltre l’opportunità di

superare la problematica legata al contatto e all’interazione con la cultura locale

che risulta, per la maggior parte dei turisti, più o meno scarsa.

Il progetto di History Unwired si posiziona nel punto di incontro tra il flusso turistico

verso una città di fama mondiale e il crescente utilizzo delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione (nonché delle competenze relative), per

organizzare le attività di ogni giorno, per ricercare informazione su quello che ci

circonda, per muoversi nei labirinti delle città complesse.

Venezia è adatta allo scopo: è piccola, ha una concentrazione molto densa di

artefatti culturali, una posizione centrale in Europa, e una urbanistica interamente

basata sui pedoni. Queste caratteristiche la rendono un luogo ideale per

sperimentare un’ecologia dell’apprendimento, che potrebbe essere in molti

Page 25: Applicazioni wireless nel settore turistico

25

contesti abilitata e accresciuta dalle tecnologie. Si posiziona a questo livello una

delle sfide maggiori per lo sviluppo delle tecnologie: fornire informazione accurata

ma che possa rimanere fonte di ispirazione, senza sottrarre al visitatore la libertà e

la fantasia di trovarsi in una città straniera.

Il gruppo di ricerca, coordinato dagli ideatori Michael Epstein (direttore creativo) e

Filippo Dal Fiore (project manager), ha inizialmente condotto per due mesi (giugno

e luglio 2003) un’indagine sul campo a Venezia rispetto a quello che accade nella

vita di ogni giorno di turisti e cittadini locali. È stata effettuata un’indagine su un

campione random di 100 turisti, utilizzando un questionario a risposta chiusa

comprendente 16 domande a risposta multipla. Successivamente, è stata

arricchita l’indagine con circa 10 interviste in profondità (one to one), effettuate ad

alcuni turisti che si sono dimostrati disponibili a compilare il questionario e sono

stati realizzati 4 incontri rispettivamente con :

- cittadini veneziani

- operatori alberghieri

- guide turistiche

- addetti ai chioschi informativi.

Infine la ricerca è stata completata con alcune analisi dell’interazione e studi

etnografici della tecnologia in uso, in relazione agli spazi turistici.

Terminata la fase iniziale di indagine nel luglio 2003, il gruppo di ricerca è passato

allo sviluppo pratico del software e della integrazione dei dispositivi mobili col

territorio.

Il prodotto finale è risultato più che soddisfacente. È stato realizzato un

documentario multimediale che guida il visitatore attraverso una delle zone meno

Page 26: Applicazioni wireless nel settore turistico

26

conosciute di Venezia e utilizza il palmare, per metterlo in contatto con le persone,

gli eventi e la storia della città.

Obiettivo del progetto era incoraggiare la scoperta del sestiere di Castello, una

delle tante zone affascinanti di Venezia poco frequentate dai turisti, usando il

supporto di palmari UMTS, per raccontare l'identità storica della città, ma anche il

modo in cui si vive a Venezia oggi.

Il curioso turista culturale cui è rivolto il progetto, è condotto attraverso Venezia da

una guida audio attraverso un percorso arricchito da mappe, foto, video e

animazioni multimediali possibili grazie a sistemi Bluetooth integrati; ad

accompagnarlo sono i racconti di cinque personaggi noti della comunità locale,

che gli svelano segreti e tradizioni degli angoli solitamente sconosciuti al turismo

di massa, che tipicamente si concentra solo in determinate aree “istituzionali” della

città.

Page 27: Applicazioni wireless nel settore turistico

27

- Dario (responsabile delle visite guidate alla Biennale di Arti Visive),

- Furio (sassofonista del gruppo musicale veneziano Pitura Freska),

- Fabio (vetraio della Scuola di Murano),

- Alberto (pescatore) e

- Gianfranco “Il Crea” (vincitore di numerose regate)

sono le guide che raccontano al visitatore il loro modo personale di vivere Venezia

da veri veneziani, trasmettendo la cultura secolare della vita quotidiana, di cui

sono depositari e che, invece, resta solitamente nascosta al turismo di massa.

Il visitatore è così incoraggiato ad interagire con la popolazione locale, entrando

anche in spazi come circoli ricreativi in cui ha la possibilità di parlare con i veri

abitanti della città lagunare. E' stato infatti rilevato che il classico turismo

veneziano, con le sue concentrazioni e limitazioni a determinate aree cittadine,

non solo appesantisce la gestione delle risorse da parte dell'amministrazione

comunale, ma crea una distorsione nella percezione che i turisti hanno della città –

e anche in quella che i veneziani hanno dei visitatori.

L'aspetto più originale e creativo del percorso è l'attivazione automatica e a

sorpresa, al passaggio del visitatore, di determinate installazioni multimediali

Page 28: Applicazioni wireless nel settore turistico

28

collocate in angoli particolari della città: ecco che il turista potrà vedere una tipica

fila di panni stesi sopra la sua testa magicamente colorarsi ed assumere disegni e

decorazioni storiche di Castello, o ancora una vetrata dell'ex serra di Viale

Garibaldi decorarsi come un tempo di rigogliosa edera fiorita: è il risultato di una

futuristica interazione tra materiali tecnologici sapientemente lavorati (fibre

elettriche e coloranti speciali) ed i sensori dei dispositivi Bluetooth, di cui il

visitatore è munito per il tour.

Una volta acceso il palmare, il turista entra in un mondo multimediale

accompagnato da una voce guida, supportata da un video realizzato in flash, alla

riscoperta dell’originalità di Venezia. Inizialmente viene analizzata la situazione

della città dalla sua nascita, esplorando la sua evoluzione per finire alle

problematiche legate al turismo di massa, spiegando quale sia lo scopo di questo

progetto alternativo. Successivamente viene spiegato con semplici ed efficaci

parole come è strutturato il menù del palmare utilizzato dall’utente.

Viene visualizzata una cartina del sestiere di Castello con un punto di partenza (i

Giardini) e un punto di arrivo del tour (l’Arsenale).

Nel cartina sono visualizzate 5 facce di 5 personaggi originari di Venezia che

accompagneranno il turista con le loro testimonianze verso questa esperienza.

Page 29: Applicazioni wireless nel settore turistico

29

Ciccando su un viso partirà il tour legato al personaggio selezionato. La voce

guida accompagnerà il turista, descrivendo in maniera dettagliata le strade da

prendere, come se fosse il percorso per raggiungere un ipotetico punto di incontro

con il personaggio selezionato.

Arrivati nel punto indicato, il gps del palmare, una volta capito che l’utente è nel

punto corretto, farà partire il video del personaggio selezionato e questo, una

volta presentatosi, renderà partecipe il turista di alcuni momenti della sua vita

quotidiana o passata vissuti in quelle calli da autentico veneziano.

Page 30: Applicazioni wireless nel settore turistico

30

Durante il racconto del cittadino Veneziano è possibile, in qualsiasi momento,

cliccando sulla freccia in alto a sinistra, accedere ad un altro menù interattivo:

- cliccando sull’occhio è possibile visualizzare, mentre si ascolta la guida audio,

contenuti complementari come immagini e animazioni flash.

- cliccando sulla stella polare è possibile visualizzare la mappa del luogo e capire

in che punto ci si trova del tour del personaggio selezionato.

- cliccando sull’orologio è possibile vedere la propria posizione nel percorso

generale ed è possibile, cliccando sul volto di uno dei 5 personaggi Veneziani,

cambiare tour per sentire una nuova esperienza di vita veneziana.

Page 31: Applicazioni wireless nel settore turistico

31

La sperimentazione del progetto è rimasta attiva dal 2 Settembre al 7 Novembre

2005 durante la Biennale d’Arte e purtroppo non ha trovato applicazione concreta

nel territorio veneziano tanto che la regione Veneto che aveva finanziato il

progetto ha archiviato la pratica.

C) Il progetto “Surf The City”

Il servizio offerto nel comune di Torino, chiamato Surf The City è uno dei primi

sistemi al mondo che organizza la mobilità del turista nel territorio cittadino, un

servizio innovativo che vede la fusione della tecnologia mobile-wireless con il

settore turistico.

Il progetto è stato presentato all’European Mobility Forum nell’aprile 2007 ed offre

ai turisti l’opportunità di essere consigliati nei loro spostamenti alla scoperta della

città, grazie alla tecnologia Bluetooth. Il sistema, denominato BlueD è realizzato,

con il finanziamento della Fondazione Torino Wireless, dall’impresa Rivetti Grafica,

in collaborazione con l’Istituto Superiore Mario Boella e il Politecnico di Torino.

Per usufruire di Surf the City, basta accendere il cellulare e inserire la funzione

Bluetooth, un gesto molto comune tra i più giovani e i più attenti all’evoluzione

tecnologica.

Qualunque turista in visita a Torino potrà contare su 10 dispositivi che invieranno

messaggi e informazioni turistiche direttamente al telefono cellulare del turista che

potrà così scoprire bellezze e servizi utili nell’immediate vicinanze (infatti il

messaggio è ricevibile fino a una distanza massima di 100 metri).

Page 32: Applicazioni wireless nel settore turistico

32

I dieci HotSpot Bluetooth oggi disponibili sono:

• Via Giuseppe Verdi angolo Via Montebello

• Stazione di Porta Susa Piazza XVIII Dicembre

• Piazza Castello fronte Teatro Regio

• Piazza Castello angolo Via Accademia delle Scienze

• Piazza Solferino angolo Corso Re Umberto - ingresso parcheggio GTT

• Piazza C.L.N. angolo Via Roma

• Piazza Castello angolo Via Po

• Via Principe Amedeo angolo Piazza Carlo Alberto

• Piazza Solferino fronte Teatro Alfieri

• Lingotto - Via Nizza angolo Via Vado

Il servizio non transita attraverso alcun operatore telefonico ed è gratuito e non

invasivo, una volta ricevuto sul cellulare il messaggio che segnala la possibilità di

scaricare le informazioni, si potrà decidere di accogliere o meno il flusso

informativo riguardante monumenti, musei, eventi, curiosità e promozioni

turistiche.

Page 33: Applicazioni wireless nel settore turistico

33

D) Il Caso “Viaggio in Roma”

Il progetto è stato curato da RomaWireless, un Consorzio senza scopo di lucro,

uno spin-off del Distretto dell'Audiovisivo e dell'ICT di Roma che opera in stretto

accordo con l'Amministrazione Comunale con l'obiettivo di stendere una maglia

wi-fi che copra un'ampia parte dell'area urbana della Capitale.

Al primo progetto “Ville Storiche”, che prevedeva la predisposizione di una rete di

hot-spot per garantire l'accesso Internet senza fili nei luoghi simbolo della

Città, caratterizzati da una forte capacità di aggregazione come le Ville

Storiche, è seguito “Viaggio in Roma”.

Il progetto “Viaggio in Roma” è stato presentato in una conferenza stampa il 14

Marzo 2006, nella suggestiva cornice del Tempio di Adriano e alla presenza del

Sindaco Walter Veltroni, del Presidente della Camera di Commercio, Andrea

Mondello, e dell'assessore regionale Raffaele Ranucci.

Il progetto prevedeva l'estensione della copertura Wi-Fi, già iniziata dal Consorzio,

dalle Ville Storiche a tutta l'Ansa Barocca allargata del centro storico della Città: il

più ricco e importante sedimento archeologico, artistico, storico del Mondo, da

qualche anno anche quinta formidabile di continui eventi culturali di rilevanza

internazionale.

La rete senza fili, grazie a questo progetto, non solo si è estesa, ma si è riempita

di contenuti che rendono l’utilizzatore della rete wi-fi protagonista delle proprie

emozioni e del proprio tempo di vita, durante il suo percorso turistico della Città;

quindi, un progetto di grande spessore culturale che sottende un avanzato piano

industriale e di innovazione e ricerca tecnologica, contenutistica e di nuovi format

e soluzioni di usabilità dei new media.

Page 34: Applicazioni wireless nel settore turistico

34

Un progetto al servizio del turismo colto, quello che vuole vivere la visita a Roma

lasciandosi coinvolgere dalla sua storia, dalla sua civiltà, dai suoi stili di vita, dalla

sua vivacità e dalla sua ospitalità, un progetto che coniuga cultura e tecnologia al

servizio di un più completo appagamento del turista e di una maggiore saturazione

e più sviluppo della nostra vitale e decisiva industria ricettiva.

La rete wi-fi per sua natura permette la localizzazione geografica e le esigenze

dell’utente relative a ciascun specifico luogo, in questo modo i contenuti si

dispiegano in maniera capillare e si adeguano per ciascun hot-spot attraverso

portali di prossimità.

La possibilità di ottenere una caratterizzazione (profilazione) di base del turista, si

arricchisce così per le caratteristiche specifiche della rete, permettendo l’offerta

ottimale di contenuti sulla base del luogo che, in quel momento, lo ospita, del

tempo che vi trascorre e degli interessi che esprime.

L’analisi complessiva delle profilazioni permette a Roma Wireless, gestore della

rete, l’identificazione della domanda aggregata di contenuti, che viene così

valutata permettendo di rimodulare un’offerta di contenuti con la facilità e la

flessibilità permesse dalla tecnologia wi-fi.

I contenuti vengono proposti anche attraverso ricostruzioni 3D. Si realizza in

questo modo un appagamento completo delle esigenze di conoscenza, di

contestualizzazione e di comprensione del luogo vissuto dal turista. Nello stesso

tempo si facilita la ricognizione conoscitiva dei luoghi di interesse e dei servizi

necessari al turista.

I portali di prossimità e la possibilità di navigare in tridimensionale permettono di

vivere il viaggio come scelta di approfondimento e crescita delle esperienze del

vissuto. È possibile in questo modo vivere ciascun sito archeologico, museo,

Page 35: Applicazioni wireless nel settore turistico

35

piazza e strada testimone di vicende storiche e sociali, in maniera completa, come

nessuna guida cartacea, targa segnaletica, etc, per forza di cose è in grado di

fare.

Le informazioni di prossimità di natura turistica o di servizio per il turista,

renderanno la sua esperienza e il suo rapporto con la città unico.

Viaggio in Roma, quindi può essere definito uno strumento per far vivere la città in

profondità e con più facilità, tale da evidenziare i suoi contenuti culturali e con una

maggiore fruibilità.

Il vantaggio competitivo per la città è evidente: la rende più vivibile attraverso la

possibilità di fruirla con una maggiore facilità di comunicazione. La rende più

attrattiva, più capace di farsi vivere in profondità e inoltre crea il desiderio/la

domanda di viverla su più giorni e di tornare a visitarla di nuovo, permettendo di

viverla anche nelle sue angolazioni meno usuali e proprio per questo meno

percorse.

Page 36: Applicazioni wireless nel settore turistico

36

3.3 Progetti realizzati in ambito museale

A) IL CASO MULTIMUSEO – Museo Nazionale del Cinema di Torino

Multumuseo è un progetto sperimentale che è stato condotto sul Museo Nazionale

del Cinema di Torino, che aveva come scopo il miglioramento e l’ampliamento

della fruizione museale, attraverso un sistema di comunicazione integrato e

multicanale.

MultiMuseo è nato dalla sinergia tra Museo Nazionale del Cinema di Torino e

CSP, laboratorio di ricerca torinese (riconosciuto dal Miur) che opera nel campo

delle tecnologie innovative informatiche e telematiche. Si tratta di un consorzio no

profit di cui fanno parte enti locali (CSI Piemonte e Città di Torino), Università

(Politecnico e Università degli Studi) e organizzazioni industriali (Unione

industriale e Federpiemonte). Tra le varie iniziative il CSP ha attivato un

osservatorio sull’applicazione di risorse tecnologiche in ambito culturale e museale

e svolge attività di monitoraggio, consulenza e sviluppo di iniziative per la

diffusione delle ICT in tale campo. E’ in questo contesto che è nato il progetto

MultiMuseo sviluppato nel 2001 con la collaborazione di Telecom Italia, HP e

Netbrain.

Con questo progetto è stato innovato lo strumento di supporto alla visita: in primo

luogo è stata messa in atto una sperimentazione che utilizza dispositivi palmari in

sostituzione delle audio-guide tradizionali, attraverso l’utilizzo di un sito internet

opportunamente progettato è stata consentita la fruizione virtuale del bene ed

infine attraverso il canale Resau (iniziativa Telecom Italia) è stato aperto uno

spazio dedicato per “utenti sperimentatori”, dove si possono esplorare alcune

Page 37: Applicazioni wireless nel settore turistico

37

caratteristiche che animeranno il cinema digitale del futuro.

Il progetto di valorizzazione ha lavorato su tre livelli attraverso l’ausilio di

tecnologie differenti, tre ambiti principali di progetto e di sperimentazione:

- un canale Web evoluto;

- un canale PDA;

- un canale RESEAU.

Il primo obiettivo è stato estendere la fruibilità del bene, superando i limiti derivanti

dai confini geografici. Per questo è stata impiegata una piattaforma Web evoluta,

attraverso la quale fosse possibile accedere in modo rapido alle informazioni di

servizio, ma in cui fosse soprattutto consentito di viaggiare all’interno del museo e

di accederne ai contenuti, nel corso di una navigazione virtuale.

Il secondo obiettivo è stato lavorare sui temi riguardanti la portabilità

dell’informazione. A tal fine sono state attivate due sperimentazioni impieganti

dispositivi palmari: Wireless Museum con l’utilizzazione di un PDA (Personal

Digital Assistent), come strumento di supporto alla visita dell’Aula del Tempio del

Museo, in sostituzione delle tradizionali audioguide. Con l’introduzione di questi

supporti, e grazie ad una connessione Wireless, è stato possibile veicolare

contenuti continuamente aggiornabili di natura multimediale, ossia testi, immagini,

filmati o audio e fornire così una comunicazione di tipo integrato. In questo caso,

l’informazione all’interno dello spazio del museo, costantemente aggiornata, era in

grado di essere recepita dagli stessi palmari di proprietà degli utenti.

Nella seconda sperimentazione, attivata in fase successiva, denominata Avant go,

la portabilità dell’informazione venne estesa anche al di fuori del museo, grazie ad

un canale appositamente attivato, tramite il quale l’utente poteva avere sempre

Page 38: Applicazioni wireless nel settore turistico

38

accesso alle informazioni riguardanti il museo, le news, gli eventi e la

programmazione cinematografica.

Il terzo obiettivo prevedeva di poter dedicare uno spazio alla sperimentazione.

Questo è stato possibile grazie ad un’iniziativa congiunta con Telecom Italia,

attraverso l’utilizzo di una rete ad altissime prestazioni con l’apertura del canale

Resau. In esso è stato creato una sorta di laboratorio virtuale in cui gli “utenti

sperimentatori” potessero avere accesso agli scenari futuribili del mondo del

cinema. Essi venivano introdotti in un percorso virtuale, attraverso le fasi di

realizzazione dei film (montaggio, scenografia, effetti speciali, ecc.), con

esemplificazioni di come, attraverso la tecnologia digitale e l’uso dei suoi strumenti

(frame, link, finestre, banner ecc.), si potessero incrementare le potenzialità

espressive del cinema.

Delle tre iniziative, rimane attivo solo il sito web. Le altre sperimentazioni sono

Page 39: Applicazioni wireless nel settore turistico

39

durate pochi mesi, per l’assenza di un piano di sostenibilità economica e, forse,

per la mancanza di un programma di intenti condiviso da tutti i partners. Ma il

successo dell’esperimento resta, tanto che la sperimentazione condotta rimane

tutt’ora tra i progetti all’avanguardia per l’applicazione di nuove tecnologie per il

miglioramento della fruizione museale, sia in ambito nazionale che internazionale.

C) PROGETTO MUSEO WIRELESS – Museo Minatori Siena

Il Museo Wireless delle miniere di mercurio del Monte Amiata a Santa Fiora, in

provincia di Grosseto, nasce da una precisa strategia di sviluppo che

l’associazione Minatori per il museo, a seguito di un progetto innovativo finanziato

dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, sta perseguendo da quando si è

presa carico della gestione del Museo. Si tratta di un percorso di guide

multimediali integranti la visita classica alla struttura museale con raccolte di

documenti, testimonianze dirette e ricerche storico antropologiche sulla vita di

miniera, le problematiche sociali, le lotte operaie.

La soluzione innovativa è stata quella di trovare il modo per rendere fruibile al

pubblico tutta una serie di testimonianze scritte e orali, raccolte presso ex minatori

e istituzioni locali che potessero descrivere nel miglior modo possibile la vita dei

borghi minerari dell’Amiata. E’ stato così ideato il sistema di videoguide palmari di

cui è dotato il museo a partire dai primi di dicembre del 2005.

Esso sfrutta le nuove tecnologie per la comunicazione di rete che si basano sulla

trasmissione dati in onde radio (standard 802.11) grazie a 5 antenne D-Link

dislocate allʼinterno del museo. Il terminale palmare interattivo è in grado di

Page 40: Applicazioni wireless nel settore turistico

40

accedere alla rete intranet del museo e di visualizzare eventuali testimonianze

dirette come le interviste video fatte agli ex minatori, oppure ricerche effettuate e

disponibili in documenti scritti oltre che foto e immagini e documenti originali; il

tutto integrato con la possibilità di accesso rapido ad Internet per approfondimenti

personali sugli argomenti trattati.

Il sistema si basa quindi su una rete interna che interagisce direttamente con il

palmare che durante il percorso all’interno del museo riconosce la propria

posizione ed interagisce con il sistema centrale.

Una volta selezionato il piano in cui il turista si trova, il menù interattivo inizia ad

interagire con le 5 antenne wireless dislocate lungo le stanze dell’edificio.

Page 41: Applicazioni wireless nel settore turistico

41

Grazie all’aiuto di un software, installato al suo interno, il pocket pc calcola le

differenze di segnale con le postazioni wi-fi e presenta nella schermata del

dispositivo il menù contestuale a quella determinata sala.

Quindi nel passaggio da una stanza all’altra, il visitatore vedrà cambiare il menù

del proprio palmare assieme ai relativi contenuti e potrà, quindi, usufruire delle

informazioni multimediali più adatte alla sala espositiva in cui si trova in maniera

semplice e funzionale, senza dover navigare affannosamente all’interno del

software del dispositivo.

Page 42: Applicazioni wireless nel settore turistico

42

La tecnologia touch del pocket pc, rende la fruizione delle notizie molto semplice

ed intuitiva anche per chi non è molto pratico con la tecnologia. È possibile, infatti,

con semplici tocchi sullo schermo avviare e visualizzare i vari contenuti

multimediali (video, foto, documenti di testo) ed altrettanto facilmente è fermare

quello che si sta vedendo e tornare al menù principale.

Page 43: Applicazioni wireless nel settore turistico

43

Il sistema adottato risulta essere innovativo per quanto riguarda il panorama

museale italiano, in quanto solo il Museo del cinema di Torino adotta un sistema

basato sulla stessa tecnologia per streaming video; oltretutto rispetto ad esso il

sistema studiato per il Museo delle Miniere del Monte Amiata presenta una

semplificazione della navigazione, legandola in automatico all’esposizione

presente in una determinata sala, poiché viene sfruttata la capacità di

triangolazione del segnale, per sapere esattamente dove sia il visitatore nel

museo e quindi fornirgli i contenuti giusti per quella sezione espositiva.

D) Il Cicerone hi-tech

Cicerone hi-tech è un’idea innovativa che è stata presentata nell’ottobre 2007, a

Firenze, presso la Borsa della Ricerca e dell'Innovazione. È un progetto sviluppato

nel Laboratorio di Interfacce Utenti da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di

Scienza e Tecnologia dell’Informazione (Isti-Cnr), coordinato da Fabio Paternò.

Esso consiste in un sistema di guide multimediali che utilizzano un software

integrato in un dispositivo, come un computer palmare, messo a punto per

permettere la visita di musei e siti archeologici in modo semplice, interessante ed

interattivo.

È un sistema che permette di evitare il girovagare disperato nelle sale affollate e il

dover aguzzare la vista sulle didascalie per capire chi è l’autore o il soggetto

dell’opera che si ha di fronte: il palmare identifica la posizione del visitatore e gli

permette automaticamente di vedere sul monitor l’opera a lui più vicina, dando la

possibilità al turista di poter decidere se leggere e ascoltare le informazioni relative

all’opera che si trova davanti.

Page 44: Applicazioni wireless nel settore turistico

44

La capacità del software di localizzare e di identificare velocemente il manufatto, è

dovuta alla presenza, vicino agli oggetti, di piccoli circuiti integrati (chip, tag RFID)

che vengono rilevati da un lettore installato nella guida portatile. Il turista davanti o

nelle vicinanze di una statua la può osservare contemporaneamente dal vivo e sul

suo monitor, dove compaiono: soggetto, autore, data.

Page 45: Applicazioni wireless nel settore turistico

45

Il connubio di audio e lettura è una novità di questa tecnologia, a differenza degli

attuali supporti di visita, che si limitano a guide sonore; il software presente

all’interno del palmare fornisce entrambe le modalità.

Se poi a visitare il museo è un gruppo, il palmare può essere collegato a un

grande schermo dove vengono trasferiti i contenuti che, in questo modo, sono

condivisi da più persone. Il Cicerone hi-tech, inoltre, interroga il visitatore

attraverso giochi interattivi, per verificare se ha veramente appreso la "lezione",

rendendo in questo modo piacevole e stimolante la visita al museo.

Il palmare è in fase di sperimentazione presso il Museo del Marmo di Carrara e il

Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci, ma è disponibile per essere

provato anche nei musei che ne facciano richiesta.

Page 46: Applicazioni wireless nel settore turistico

46

E) Tguide – Orto Botanico di Catania

Un’applicazione analoga a quella precedentemente descritta è Tguide installata

nel novembre 2007 all’Orto Botanico di Catania. Essa permette ai suoi visitatori di

accedere alle informazioni di ogni pianta, semplicemente avvicinando l'apposito

palmare (PDA) a specifici sensori. Questi ultimi sono dotati di apposite etichette, a

loro volta provviste di tecnologia RFId (Radio Frequency Identification). Si può

anche accedere all'informazione desiderata digitando sull'apposita tastiera il

codice identificativo corrispondente alla pianta, soddisfacendo ulteriormente le

curiosità dell'appassionato di botanica o del visitatore innamorato della natura

presente all'interno dell'Orto Botanico catanese.

TGuide germoglia all'interno di un progetto di ricerca chiamato SEALSPAW

(Servizi Avanzati per la localizzazione dei beni culturali e turistici sparsi),

finalizzato alla creazione di una piattaforma tecnologicamente avanzata, basata su

un'architettura integrata e distribuita per l'erogazione di servizi innovativi. In

generale i propositi di SEALSPAW evidenziano la capacità di poter diversificare i

servizi offerti all'utente nelle fasi che vanno dalla iniziale richiesta, tramite Internet,

a quella finale di fruizione del servizio con dispositivi mobili come palmari PDA e

Smartphone.

I responsabili tecnici del progetto di ACSE Spa (System Integrator e Innovatore

Tecnologico che sviluppa e realizza soluzioni informatiche all'avanguardia) hanno

fra i loro intenti: ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, per

ottimizzare la fruizione dei beni culturali ed ambientali presenti in Sicilia; propositi

rispondenti alle politiche regionali degli assessorati interessati per valorizzare

bellezze paesaggistiche, naturali, culturali.

Page 47: Applicazioni wireless nel settore turistico

47

Gli stessi progetti fungono da leva all'attivazione di offerte turistiche integrate, i

servizi erogati si individuano nella localizzazione dei beni culturali, grazie al

percorso cartografico in dotazione già sul proprio device mobile, nella

visualizzazione di contenuti multimediali 3D con grafica avanzata, nell'esecuzione

di censimento, catalogazione, georeferenziazione dei cosiddetti "PDI" (Punti di

Interesse).

TGuide è il software che individua i "PDI" e i punti di interesse oggetto di

attenzione dell'utente che, in un personale contesto di navigazione, seleziona per

avviarsi alla sua visita. Tale visita può essere effettuata in maniera virtuale,

comodamente da una postazione, o in forma reale, interagendo lungo i percorsi

identificati, grazie alle etichette RFId.

Con l'apposito palmare è possibile visualizzare la mappa identificativa dell'Orto

Botanico, i tragitti e le peculiarità delle piante presenti. Di ogni pianta, corredata da

apposito sensore, l'utente può rendere individuabile l'immagine e la relativa

descrizione, in forma audiovisiva, accostando il palmare al dispositivo.

L'Orto è aperto ai cittadini, agli studiosi, agli artisti e a tutti coloro che si

definiscono amanti della natura. Chiunque lo volesse, può richiedere il servizio

della TGuide, che informa e amplia le nozioni conoscitive delle piante.

Page 48: Applicazioni wireless nel settore turistico

48

F) Museo Diffuso - Torino

Torino, da sempre una città laboratorio, ci spinge con questo progetto a

sperimentare un nuovo modello di rapporto tra quei monumenti della nostra

memoria collettiva e le nuove generazioni. Un nuovo rapporto che diventa

necessità in una storia che sta perdendo gli ultimi testimoni di fatti, speranze e

atrocità che non hanno ancora compiuto settant’anni e che già svaniscono.

Il PerformingMediaLab, per le Universiadi invernali di Torino, ha proposto delle

iniziative legate al social networking con l’obiettivo di rinnovare l’immagine di

Torino e del Piemonte come Laboratorio diffuso per la Società dell’Informazione,

capace d’armonizzare l’evoluzione tecnologica con lo sviluppo della conoscenza.

La città di Torino, drammaticamente segnata dagli orrori del nazifascismo e della

seconda guerra mondiale, racconta quelle vicende attraverso i luoghi che ne

portano i segni e ne raccontano la storia.

Il progetto del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra,

dei Diritti e della Libertà nasce nell’ottica di creare una memoria sociale che possa

rimanere intatta al passare del tempo e consiste nella collocazione di codici a

matrice sui luoghi della memoria che, se fotografati con il cellulare, condurranno

virtualmente all’interno del luogo stesso, permettendo a chi lo vorrà di "entrare",

vivere e recuperare le storie, di cui questi luoghi sono intrisi. E poi commentare,

aggiungere, integrare.

Il rapporto tra il virtuale e il reale è potenzialmente un’enorme possibilità di

condivisione di saperi: da questo rapporto nascono nuove possibilità di interazione

con il passato, per coniugare storia, memoria e impegno.

Page 49: Applicazioni wireless nel settore turistico

49

Si tratta di un nuovo format d’intervento culturale che viene definito di “real social

tagging” perché rileva sul campo i marcatori (tag) disseminati con l’intenzione di

mettere in relazione, attraverso i nuovi media, l’immaterialità delle reti con il

territorio vissuto da cittadini, attraverso un'esperienza emozionale.

Tecnologie mobili (come il sistema matrix-code per gli smart-phone e il moblog) e

web (come il geoblog e il wiki) permetteranno di creare su questo sito una mappa

tematica ed emozionale di Torino.

Un’azione di digital story telling urbano quindi, dove a parlare sono i luoghi e le

emozioni che questi luoghi attraversano; dove i contributi di ognuno contribuiscono

alla creazione di una narrazione non ufficiale, senza intermediari, che tenta di

restituire la memoria e tracciare il futuro.

Page 50: Applicazioni wireless nel settore turistico

50

Il Social Networking Territoriale vive sia nella rete che per le strade della città di

Torino e la sua provincia, lungo le direttrici che conducono al Museo della

Resistenza utilizzando soluzioni bluetooth, Wi Fi, shotcode e semacode, anche sui

mezzi pubblici.

I shotcode e i semacode sono la rivisitazione tecnologica del codice a barre. Si

tratta di codici grafici standardizzati che possono essere letti invece che da un

raggio laser, da un normale cellulare con fotocamera.

Questi codici a barre sono stati disseminati per la città su una serie di sticker

adesivi. Per usufruire del servizio basta scattare una foto con un cellulare munito

di fotocamera ad uno di questi codici per ottenete maggiori informazioni relative al

luogo a cui si riferiscono, per leggere la scheda di informazioni o per ottenere un

link ad un sito di approfondimento visualizzabile direttamente sul display del

cellulare.

Per poter utilizzare questa soluzione tecnologica è sufficiente scaricare sul

proprio telefonino un software gratuito che consente di leggere ed interpretare i

Matrix Code attraverso la fotocamera integrata (http://reader.kaywa.com/register).

L'espressione "museo diffuso" è un concetto italiano e relativamente recente, nato

per esprimere lo stretto rapporto con il territorio che caratterizza i musei del nostro

paese. Rielaborato dall'architetto Fredi Drugman sul finire degli anni Novanta, tale

concetto è stato impiegato ufficialmente per la prima volta in una legge della

Page 51: Applicazioni wireless nel settore turistico

51

Regione Marche del 1997.

La scelta di uscire dal museo, rinunciando alla ricostruzione in un contenitore

simbolico di luoghi, situazioni, eventi, ma proponendone la ricerca sul territorio e

collegandoli con un centro di interpretazione, è una risposta possibile alla curiosità

che tuttavia sussiste da parte del pubblico nei confronti delle vicende storiche che

il museo si propone di affrontare. Partendo dal territorio, inteso come deposito di

tracce del passato, noi possiamo innanzitutto riconoscerle e decifrarle,

comprendendo il loro significato nel contesto locale e stabilendo un rapporto con

la storia generale.

Le città conservano nel loro tessuto molteplici testimonianze dei diversi momenti

della loro storia. Talvolta si tratta di luoghi ed edifici che gli avvenimenti successivi

hanno cancellato, trasformato o convertito ad altre funzioni. Riscoprire questi

luoghi – spesso dimenticati, talvolta affatto sconosciuti - può aiutare a rileggere le

vicende storiche della comunità cittadina della quale si fa parte, ricostruendone,

attraverso la memoria, l'identità.

Si tratta, in altre parole, di interrogare la memoria dei luoghi.

Dal punto di vista del pubblico, l'impatto con la dimensione diacronica di luoghi

conosciuti solo nella dimensione del presente provoca un certo interesse per la

storia, stimola il collegamento fra il presente e il passato ignoto, fra il particolare e

il generale, e fa apparire cose tangibili e visibili in una dimensione temporale che

deve essere esplorata, col sussidio di altre fonti.

Per la gestione di questo Museo si è data vita a un'Associazione senza fine di

lucro, costituita nel marzo 2006 di cui sono soci fondatori: la Città di Torino, la

Regione Piemonte, la Provincia di Torino, l'Archivio Nazionale Cinematografico

della Resistenza e l'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società

Page 52: Applicazioni wireless nel settore turistico

52

Contemporanea. La scelta della forma associativa consente al Museo di godere

di piena autonomia scientifica, culturale e gestionale; di far convergere verso uno

scopo comune un insieme di attività, coerenti con il suo ambito d'azione e finora

svolte da altri soggetti; di promuovere l'adesione di Comuni, Comunità Montane,

istituzioni ed enti pubblici e privati, che desiderino contribuire a creare nuclei

museali, a valorizzare luoghi di memoria, a intraprendere attività culturali.

L'associazione è inoltre aperta al contributo e all'adesione di singoli cittadini che

condividono le finalità del Museo. In quest'ottica, negli articoli 5 e 6 dello Statuto,

è prevista la figura degli "Aderenti", che offre agli stessi la possibilità di esprimere,

nel loro insieme, tre rappresentanti nel Consiglio Direttivo e nel Comitato

Operativo dell'Associazione.

La costituzione del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della

Guerra, dei Diritti e della Libertà nasce dalla confluenza di due distinti progetti

intorno ai quali la Città è stata impegnata negli scorsi anni, in attuazione di due

differenti mozioni del Consiglio Comunale approvate, rispettivamente, nel

novembre 1997 e nel gennaio 1998.

Il primo progetto riguardava la realizzazione a Torino di un museo dedicato ai temi

della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze; il secondo era

finalizzato a individuare gli strumenti più utili di cui dotarsi per documentare

permanentemente i crimini contro l'umanità. In entrambi i casi, la fase di

elaborazione progettuale è stata coordinata dalla Città di Torino con l'attiva

partecipazione del Comitato di Coordinamento fra le Associazioni della Resistenza

del Piemonte, dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società

contemporanea (ISTORETO), dell'Archivio Nazionale Cinematografico della

Resistenza (ANCR), dell'Università di Torino - Dipartimento di Storia e in stretta e

Page 53: Applicazioni wireless nel settore turistico

53

costante collaborazione con la Provincia di Torino.

Per quanto riguarda il primo progetto, si è scelto di lavorare nella direzione di un

"museo diffuso", che facesse dei luoghi di memoria del territorio cittadino e

provinciale altrettanti elementi di un percorso museale. Il progetto di "museo

diffuso" ha iniziato a prendere vita e a condurre una prima verifica delle proprie

ipotesi di lavoro attraverso le iniziative organizzate a partire dal 1999 in occasione

della ricorrenza del 25 aprile ("Festa della Liberazione") e, dal 2001, del Giorno

della Memoria (27 gennaio).

Nel corso del Novecento i musei hanno conosciuto la loro massima espansione,

mostrando, al tempo stesso, i loro limiti e le loro contraddizioni. L'essere chiamati

a rispondere ai bisogni nuovi della società contemporanea, a far fronte alla

concorrenza dei nuovi media ha posto con forza la necessità di ripensare e

reinterpretare alla base la propria funzione educativa, affrancandosi da modelli di

presentazione concepiti in precedenza per rivolgersi a un pubblico caratterizzato

da una forte prossimità culturale. La questione della rappresentazione della storia

e della sua traduzione museografica non può dunque prescindere dalla

constatazione che il pubblico a cui ci si rivolge, se è quantitativamente aumentato,

è anche caratterizzato da una discontinuità che la rivoluzione tecnologica e della

comunicazione hanno straordinariamente accentuato, affermando con forza una

simbolica rottura culturale, una sempre maggiore distanza, non solo temporale ma

anche emotiva, nei confronti della memoria.

Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e

della Libertà di Torino è stato pensato innanzitutto come un progetto di attività, che

si sviluppa nel tempo e utilizza mezzi e forme di comunicazione differenti: uno

spazio per il confronto e la riflessione, in cui si incontrano la ricerca e la

Page 54: Applicazioni wireless nel settore turistico

54

comunicazione. Un museo che si propone di crescere e modificarsi, coinvolgendo

e facendo partecipare i pubblici ai quali si rivolge e mostrandosi capace di stabilire

un dialogo attivo con la società presente.

G) I-Muse – Museo didattico della seta, Como

Nel luglio 2007 ha preso vita al Museo Didattico della Seta di Como il progetto I-

Muse (Interactive Museum), un sistema di guide multimediali basato su tecnologia

palmare e RFID.

Il progetto I-Muse nasce dall'idea di Davide Orlando che ha visto nelle potenzialità

dei moderni dispositivi palmari un'opportunità concreta per sviluppare una guida

innovativa per i visitatori di mostre ed eventi d'arte, realizzando pertanto uno

strumento che punti alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale e

nazionale che abbia nella facilità d'uso il suo principale elemento distintivo. Lo

scopo di Davide Orlando è stato quello di realizzare un prodotto standard

adattabile alla maggioranza delle realtà museali.

I destinatari di I-Muse, la guida su palmare, sono sia il visitatore che il curatore del

museo o mostra temporanea con vantaggi per entrambi.

Al visitatore viene messo a disposizione uno strumento innovativo in grado di

assisterlo lungo il percorso di visita all'interno dell'allestimento e contribuire ad

arricchire la propria esperienza didattica attraverso la fruizione di contenuti

multimediali ad alto impatto sensoriale, di facile usabilità e accessibilità.

Ai curatori di mostre e ai gestori di musei viene messo a disposizione un nuovo

canale di comunicazione ad alto contenuto tecnologico, al fine di trasmettere i

messaggi culturali alla base dei contenuti dell'allestimento nella maniera più

Page 55: Applicazioni wireless nel settore turistico

55

flessibile e naturale possibile, grazie alle opportunità di interazione offerte dai

moderni dispositivi mobili palmari.

I punti di forza di I-Muse sono costituiti dalla scelta dell'utilizzo della migliore

tecnologia disponibile sul mercato dei dispositivi palmari, la selezione della

tecnologia RFID da abbinare a tali dispositivi, per garantire l'interazione del

visitatore con l'ambiente che lo circonda, nonché la realizzazione di un software

che combini al meglio gli aspetti di usabilità dell'interfaccia utente con le

potenzialità di interazione del dispositivo palmare stesso. La realizzazione dei

contenuti multimediali può avvenire tramite la stretta collaborazione tra i curatori e

le risorse interne dedicate allo scopo oppure fornendo direttamente ai curatori un

software di Content Management System (CMS), che permetta loro di produrli in

totale autonomia.

L'innovazione di prodotto è garantita dal fatto che I-Muse offre la migliore

combinazione tra le tecnologie mobili attualmente disponibili: palmari di ultima

generazione, cuffie stereo senza fili e tecnologia RFID per la localizzazione del

visitatore e la selezione automatica dei contenuti. Il tutto unito ad un software che

ha nella facilità d'uso, derivante da un accurato studio di design e usabilità, il suo

elemento distintivo principale.

Un prodotto come I-Muse è chiaramente volto alla valorizzazione del patrimonio

artistico e culturale. L'impostazione del software, quale strumento facile da usare

per visitatori di ogni tipologia e livello di preparazione, abbatte la barriera costituita

dalla ripida curva di apprendimento che spesso si frappone tra le persone e le

nuove tecnologie.

Il Museo Didattico della Seta di Como ha aderito a questo progetto di I-Muse e da

metà luglio offre un servizio innovativo e complementare per una nuova modalità

Page 56: Applicazioni wireless nel settore turistico

56

di fruibilità museale ai propri turisti.

Con questo nuovo servizio non serve essere esperti, basta lasciarsi guidare, il

palmare fa tutto da sè e il meccanismo è assolutamente intuitivo.

Facendolo scorrere sui pannelli numerati del percorso di guida, sul piccolo

schermo si visualizza istantaneamente l’immagine virtuale della stazione in cui vi

trovate e contemporaneamente parte la voce narrante, che in cuffia vi racconta

ovviamente quello che state vedendo. A quel punto scatta il processo di

interazione vero e proprio, ogni oggetto o macchinario prende vita sul piccolo

schermo e tramite il palmare è possibile vederlo come se fosse realmente in

funzione, attraverso una serie di immagini proiettate.

È come immergersi nel passato e fare un salto indietro nel tempo. Tutti i passaggi

che dall’allevamento del baco da seta portavano poi al prodotto finale, lavorato fin

nei più piccoli dettagli, tinto e stampato sul palmare diventano dei veri e propri

filmati.

Il rischio di rimanere incollati allo schermo, perdendo il contatto con quello che

circonda il turista, non c’è perché la guida I-Muse è discreta e soprattutto

Page 57: Applicazioni wireless nel settore turistico

57

intelligente. Un segnale sonoro indica di volta in volta il cambiare delle immagini

sul piccolo schermo, quindi il rischio di rimanere ipnotizzati è minimo: basta

guardare quanto basta a capire come funziona il telaio, piuttosto che il processo di

stampa o la lavorazione dei bozzoli di seta, per poi staccare gli occhi dal piccolo

schermo e puntarli sulla macchina o gli attrezzi esposti in questione. Quando c’è

da riportare l’attenzione sul piccolo schermo, sarà il palmare stesso a segnalarlo.

Se una stazione non interessa, basta passare a quella successiva, facendo

sempre scorrere il palmare sul numero del pannello che interessa approfondire

lungo il percorso museale. Inoltre è possibile, man mano che si procede per il

percorso, registrare sul palmare le stazioni preferite dando così la possibilità, alla

fine, con un semplice click di poterle rivedere visualizzate in ordine progressivo

sullo schermo del mini pc-guida e magari ripercorrerle. La logica dell'opzione

"Preferiti" sta proprio nel cercare di evitare che un visitatore si aggiri disorientato

tra le sale del museo per cercare quello che più lo ha colpito. Il monitor proietta in

presa diretta tutto l'itinerario da seguire.

Page 58: Applicazioni wireless nel settore turistico

58

5. Il mio progetto: “TREVISO WIRELESS”

Ho realizzato un progetto che consiste nella realizzazione di un’ipotetica

applicazione Wireless attuabile nella città di Treviso che tenda a valorizzare al

massimo quanto la città offre, al fine di dimostrare le enormi potenzialità di questi

nuovi mezzi che sono a disposizione del turismo.

Dopo una iniziale fase di ricognizione sul territorio, ho studiato come realizzare

quattro itinerari che evidenziassero al meglio le bellezze della città, aiutandomi

con la consultazione di una guida del posto e del materiale che mi è stato

consegnato dall’Agenzia di Promozione Turistica di Treviso.

Una volta stabilita la parte culturale e di contenuti del mio progetto, sono passato a

quella tecnica.

Ho selezionato quelli che ho ritenuto essere i maggiori punti di interesse della

città, stabilendoli come i punti dove installare una ipotetica antenna Bluetooth o

Wi-Fi che inviasse il segnale informativo nell’area circostante.

Come già illustrato durante l’analisi dei casi elencati nelle precedenti pagine, il

sistema che propongo, si basa sulla possibilità di inviare messaggi informativi e

contenuti multimediali direttamente sui cellulari dei turisti e dei cittadini, grazie alla

realizzazione di una rete di informazioni capillare, che si estende su tutta la città e

che permetta di ottenere informazioni sempre aggiornate per l’ambito turistico e

legato alla sicurezza.

Un sistema, quindi, che si basa su un diverso concetto di trasmissione e

acquisizione dell’informazione.

Page 59: Applicazioni wireless nel settore turistico

59

La gestione dei contenuti multimediali avviene tramite un server centrale, una

sorta di grande computer in cui vengono inserite le informazioni che si vogliono

diffondere nell’area del centro urbano. Da questo punto partono le informazioni

che vengono trasmesse grazie ad una serie di antenne sparse in posizioni

strategiche nel territorio, chiamate HotSpot, che riescono a coprire una superficie

di circa 20 metri quadrati.

Essi hanno il compito di inviare il segnale in qualsiasi momento, un segnale che

può essere captato da qualsiasi dispositivo che disponga del protocollo Bluetooth.

Treviso Wireless è una applicazione software che permette di trasmettere

contenuti multimediali (immagini, filmati, brani…), in modo del tutto gratuito, ai

cellulari raggiungibili nelle immediate vicinanze che abbiano il Bluetooth attivato.

Il sistema rispetta la privacy: un messaggio sul telefono chiede al passante se

vuole accettare i contenuti multimediali. L’utente, prima di accettare la richiesta di

Page 60: Applicazioni wireless nel settore turistico

60

connessione, può quindi verificarne l’origine.

Il servizio si presenta ai turisti attraverso dei pannelli informativi che sono stati

posizionati nei vari punti di accesso della città:

- Aeroporto

- Stazione delle corriere

- Stazione dei treni

- Parcheggi esterni alle mura (ex foro boario, zona stadio...)

Una soluzione integrata di Treviso Wireless rappresenta un modo efficace,

versatile e non intrusivo di raggiungere cittadini e turisti con informazioni sempre

aggiornate e contestualizzate alle loro immediate necessità.

Agli utenti basta entrare nel raggio di un punto di trasmissione (pari a circa 20

metri) per essere contattati per l’invio di un messaggio. La massima efficacia è

raggiunta tramite l’abbinamento di segnaletica off-line (cartelli, paline, etc.) ai punti

di trasmissione, che invita i passanti ad attivare la funzionalità bluetooth sui propri

cellulari e ad accettare in sicurezza il messaggio che viene loro proposto.

Page 61: Applicazioni wireless nel settore turistico

61

“Benvenuto a Treviso!

Attiva il Bluetooth sul tuo cellulare per ricevere informazioni utili”

Una volta attivato il Bluetooth, si potranno ricevere in qualsiasi momento,

informazioni di tipo:

- Turistico (orari di apertura di musei, chiese, informazioni legate ai mezzi di

trasporto nel caso di interruzioni dovute a lavori momentanei…)

- Sicurezza (informazioni istantanee in casi di emergenza o, nel caso di

Venezia, legate al problema dell’acqua alta)

- Contenuti Multimediali complementari (video esplicativi, musiche adeguate

al contesto, informazioni complementari a rendere più piacevole l’apprendimento

di un pezzo di storia trevigiana).

Page 62: Applicazioni wireless nel settore turistico

62

Le moderne tecnologie permettono, quindi, di sviluppare una comunicazione

innovativa e differenziante che generi anche curiosità e stupore negli utenti.

Questo tipo di intervento sul territorio risulta poco invasivo ed economicamente

facilmente sostenibile, in quanto questo tipo di tecnologia non ha costi di gestione,

se non quello di aggiornare le notizie legate ai servizi di trasporto, mostre

temporanee..

Inoltre ho realizzato un dvd e un sito web (http://trevisowireless.altervista.org), con

l’intento di promuovere tale iniziativa in cui è possibile consultare i quattro itinerari

che fanno parte del servizio TrevisoWireless e conoscere i punti in cui collocare gli

HotSpot che sono:

Itinerario 1

- Piazza dei Signori

- Pescheria

- Ca’ dei Carraresi

- Piazzetta Santa Caterina

Page 63: Applicazioni wireless nel settore turistico

63

- Buranelli

Itinerario 2

- Piazza Duomo

- Calmaggiore

- Loggia dei Cavalieri

- Ponte Dante

- Piazza Università

Itinerario 3

- Piazza San Francesco

- Ponte Fra’ Giocondo

- Porta Santi Quaranta

- Porta San Tommaso

- Piazza Matteotti / Piazza del Grano

- Piazza Santa Maria Maggiore

Itinerario 4

- Via San Nicolò

- Piazza della Vittoria

- Corso del Popolo

- Ponte De Gasperi

- Via Alzaia / Restera

Page 64: Applicazioni wireless nel settore turistico

64

Per la realizzazione di questo progetto ho utilizzato una macchina fotografica della

Nikon, una Telecamera della Panasonic e un portatile MacBook con relativi

programmi di grafica, video editing come: Photoshop, iMovie, Final Cut, iWeb.

Page 65: Applicazioni wireless nel settore turistico

65

5. Conclusioni

L’intento di questa tesi è dimostrare come stia evolvendo il settore turistico in

questi ultimi anni, sottolineandone il rapporto crescente con la tecnologia,

attraverso la descrizione di applicazioni informatiche di ultima generazione.

Si è visto come, il principale sintomo di questo cambiamento sia la sempre più

frequente nascita di aziende il cui lavoro consiste nella realizzazione di

applicazioni Wireless che si integrino con il settore turistico.

In particolare, è stato analizzato come, attraverso l’uso di apparecchiature di cui

ormai dispone la maggioranza della popolazione (come il cellulare), sia possibile

realizzare un tipo di turismo diverso, innovativo, che si basi su un diverso concetto

di trasmissione della notizia. I casi concreti analizzati hanno dimostrato come,

grazie alle moderne tecnologie senza fili come Bluetooth, Wi-Fi e Rfid, sia

possibile realizzare un servizio turistico semplice, funzionale, che consenta una

diversa e moderna fruibilità delle informazioni, rendendo piacevole e interattivo il

percorso turistico.

La prima parte dell’elaborato è stata dedicata all’analisi delle tecnologie senza fili

che costituiscono l’elemento tecnico principale che rende possibile la

comunicazione e l’approfondimento di contenuti culturali in formato multimediale in

qualsiasi momento, in modo semplice e stimolante per l’utente che ne usufruisce.

Successivamente sono stati presentati e analizzati progetti già esistenti per

l’ambito urbano e museale, alcuni attualmente in funzione e altri che si sono

fermati alla fase di sperimentazione.

Infine ho sviluppato un progetto che consiste nella realizzazione di un’ipotetica

applicazione Wireless attuabile nella città di Treviso, a cui ho associato un sito

Page 66: Applicazioni wireless nel settore turistico

66

Web e un dvd, con l’intento di promuovere tale iniziativa, al fine di farla conoscere

al turista o al cittadino di Treviso.

La scelta di questo argomento è stata motivata dalla mia passione per la

tecnologia. Ho voluto parlare di questa idea innovativa che sta nascendo, perché

rappresenta al meglio il mio concetto di progettazione e gestione turistica e perché

credo che un uso corretto delle novità tecnologiche possa portare solo benefici

nella fruizione e diffusione del patrimonio storico-culturale.

Page 67: Applicazioni wireless nel settore turistico

67

6. BIBLIOGRAFIA

- Libreria Canova (2006) Guida di Treviso, Milano: Canova Edizioni. - Vittorino Andreoli (2007) La vita digitale, Milano: Rizzoli.

SITOGRAFIA

http://web.mit.edu/frontiers/

http://web.mit.edu/frontiers/tour.html

http://www.yellowarrow.org/

http://bluetooth.interfree.it/

http://www.bluetooth.com/bluetooth/

http://www.pcworld.it/showPage.php?template=attualita&id=3797&art_corr=1&sez

=mo

http://www.guideurope.it/index.php?/archives/68-Surf-the-city-Torino.html

http://www.ictblog.it/index.php?/archives/2512-Surf-the-City.html

http://www.torinowireless.it/index.php?IDpage=5780&rscod=23747888&lang=ita

http://www.vnunet.it/it/vnunet/news/2006/06/07/finalmente-emergono-citt

http://italy2.peacelink.org/buone/articles/art_16793.html

http://www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo/internet_2000/html/testo/26_testo.htm

http://scholar.google.it/

http://www.liberliber.it/biblioteca/tesi/

https://s3.amazonaws.com/ppt-download/servizio-bluemarketing-bv113105.pdf

http://www.musei-it.net/aziende.php?regione=Emilia%20Romagna

Page 68: Applicazioni wireless nel settore turistico

68

http://www.minieredimercurio.it/brochure_progetto.pdf

http://www.idearium.org/2002/05/01/killer-wireless-museum/

http://www.museonazionaledelcinema.net/it/statica/solo_testo/pda.htm

http://www.csp.it/it

http://www.fizz.it/argomenti/newmedia/2003/cigliano_print.htm

http://www.sistemamusealeamiata.it/news/view.php?id=3

http://www.apogeonline.com/webzine/2002/11/21/01/200211210101

http://www.wirelessmuseum.it/

http://www.lagazzettaweb.it/Pages/art_gazz/2003/mainpage/multimuseo_cinema.h

tml

http://216.25.88.211/news1.asp?Id=1986

http://www.archimuse.com/ichim2001/index.html

http://www.didatticaadistanza.com/brochure_iwt.pdf

http://www.touristech.com/

http://clubturista.blogspot.com/2007/11/web-20-opportunit-e-minacce-nel-

turismo.html

http://www.touristech.com/it/images/stories//touristech12ott_davidecasaleggio.pdf

http://www.wireless2006.net/pagine/funzionamento_ita.htm

http://www.ismb.it/

http://www.ariannaguide.com/index.php?lang=it_IT

http://www.blued.eu/surfthecity/

http://www-05.ibm.com/it/ol3/number10/ol10_moma.pdf

Page 69: Applicazioni wireless nel settore turistico

69

http://hcilab.uniud.it/t4t/

http://peach.itc.it/home.html

http://www.acoustiguide.com/what/newest.html

http://www.polesineinnovazione.it/Article101.phtml

http://www.musei-it.net/tesi/galassi/galassi.pdf

http://miranda.fitzcarraldo.it/miranda.pdf

http://www.comune.torino.it/musei/pag/resistenza.htm

http://www.istoreto.it/museo_lab.htm

http://www.tafter.it/dettaglio.asp?id=3139

http://www.albegor.com/articles/i-museLaProvincia2.pdf

http://www.beniculturali.it/pdf/ComStampaBorsa2007.pdf

http://www.comune.bologna.it/primopiano/liberazione/imp-palm.pdf

http://www.mobileblog.it/post/1769/personalguide-la-guida-turistica-nel-telefono

http://www.travelblog.it/post/1549/accessibilita-e-guide-turistiche-per-palmare

http://www.musei.unipd.it/geologia/museo_racconta.html

Si ringrazia per la collaborazione H-umus Srl - www.h-umus.it