aprile 2011

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Gli uffici provinciali trasferiti da Andria a Barletta e a Trani gli Andriesi continuano a chiedersi: <<PERCHE'?>> Il trasferimento degli uffici provinciali allocati presso la Sede Legale della Provincia di Barletta- Andria-Trani ad Andria in altri comuni non trova giustificazione alcuna. Non convince una certa interpretazione del concetto di Policentrismo perché in questo modo invece di razionalizzare si creano solo ulteriori disagi e disorientamento per gli utenti né convincono altre frottole portate a giustificazione di costi esorbitanti inopportuni in questo particolare momento economico. Trasferire uffici allocati presso una Sede di proprietà dell'Ente, senza costi di locazioni, in altri locali privati di enormi dimensioni, esageratamente spropositati ed inopportuni è la cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato da parte dell'Amministrazione Provinciale. Oltre un milione di euro: tanto costerà questo "giochetto" alla collettività che dovrà sostenere i costi per queste scelte compiute in nome di non si quale mandato in bianco che taluni ritengono di aver ricevuto. Il comune di Barletta, nonostante le sollecitazioni del Presidente della Provincia Ventola, non è stato in grado o forse non ha voluto mettere a disposizione immobili di proprietà comunale, pur essendone in possesso ed invece di essere sollecitato a farlo è stato premiato con l'individuazione e l'inaugurazione di immobili privati costosissimi. A Trani, invece, si sono fittati enormi edifici le cui dimensioni difficilmente saranno completamente ed organicamente utilizzate. Sprechi di pubblico denaro che tutti, a parole, ma solo a parole condannano. invia il tuo libero pensiero a: [email protected] il ruolo della Città di Andria nella BAT Bollettino informativo delle Libere Associazioni Civiche Andriesi aprile 2011 5.000 copie divulgate www.libereassociazioni.it QUELLA TARGA SEMPRE NEGATA AD ANDRIA Non è vero, non può essere vero. Eppure è così. Quella Targa con su scritto "Provincia Barletta-Andria-Trani" ancor oggi, a distanza di due anni, negata alla Sede Legale dell'Ente, ad Andria, è stata l'oggetto più fotografato e il più umiliante per la nostra città e per tutti gli andriesi. Non è bastato per i politici andriesi non esserci alle inaugurazioni degli Uffici scippati alla città di Andria e trasferiti in altri comuni, per lavare la loro coscienza. Di quelli che invece c'erano, sorridenti, esaltati, quasi inebriati per il "risultato raggiunto", non sappiamo proprio cosa pensare. Ora tocchera' alla Sede della ASL? I consiglieri regionali della città di Barletta Giovanni Alfarano (PdL), Ruggiero Mennea (Pd), Filippo Caracciolo (Pd) e Franco Pastore (Gruppo Misto) tornano a chiedere la discussione in Consiglio del trasferimento della Sede Legale della ASL BAT da quella attuale di Andria a Barletta. Un’altra trovata elettorale consumata ai danni della città di Andria da parte dei signori barlettani i quali continuano a provocare nella certezza che i politici andriesi non replicheranno perché impegnati in altre faccende. Poiché per rendere ulteriormente ridicola e senza senso la Sesta Provincia si continuano ad utilizzare le furberie più impensabili, che superano addirittura quelle poste in essere da taluni personaggi durante le campagne elettorali, invitiamo nuovamente tutti i politici andriesi, di qualsiasi colore, ordine e grado a seguire con attenzione le vicende che si stanno consumando ai danni della città di Andria; nella fattispecie tentando di evitare che compagni di merenda, compagnuzzi, amici e parenti si ritrovino uniti nel reiterare l’affondo con ulteriori massicce dosi di umiliazione nei confronti della Città di Andria ormai rimasta al palo, indifesa e disorientata. Non dite che non lo sapevate. Attenti ai Lupi. Si sveglino le pecore. ANDRIA VI GUARDA, ANDRIA VI CAMBIA Quell'imperdonabile SILENZIO dei politici andriesi Continuano a chiederselo ogni giorno. I Cittadini andriesi, rappresentati da un elevato numero di esponenti in seno al Consiglio provinciale e alla Giunta continuano a chiedersi perché, perché di fronte a tutte queste umiliazioni ed emarginazioni non reagiscono, perché non dicono e fanno niente, perché , perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perchè, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché.

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Bollettino Informativo Aprile 2011

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Page 1: Aprile 2011

Gli uffici provinciali trasferiti da Andria a Barletta

e a Trani

gli Andriesi continuano a chiedersi:

<<PERCHE'?>>Il trasferimento degli uffici provinciali allocati presso la Sede Legale della Provincia di Barletta-Andria-Trani ad Andria in altri comuni non trova giustificazione alcuna. Non convince una certainterpretazione del concetto di Policentrismo perché in questo modo invece di razionalizzare si creanosolo ulteriori disagi e disorientamento per gli utenti né convincono altre frottole portate a giustificazionedi costi esorbitanti inopportuni in questo particolare momento economico. Trasferire uffici allocatipresso una Sede di proprietà dell'Ente, senza costi di locazioni, in altri locali privati di enormidimensioni, esageratamente spropositati ed inopportuni è la cosa che nessuno si sarebbe maiaspettato da parte dell'Amministrazione Provinciale. Oltre un milione di euro: tanto costerà questo"giochetto" alla collettività che dovrà sostenere i costi per queste scelte compiute in nome di nonsi quale mandato in bianco che taluni ritengono di aver ricevuto. Il comune di Barletta, nonostantele sollecitazioni del Presidente della Provincia Ventola, non è stato in grado o forse non ha volutomettere a disposizione immobili di proprietà comunale, pur essendone in possesso ed invece diessere sollecitato a farlo è stato premiato con l'individuazione e l'inaugurazione di immobili privaticostosissimi. A Trani, invece, si sono fittati enormi edifici le cui dimensioni difficilmente sarannocompletamente ed organicamente utilizzate. Sprechi di pubblico denaro che tutti, a parole, ma soloa parole condannano.

invia il tuo libero pensiero a: [email protected]

il ruolo della Città di Andria nella BATBollettino informativo delle

Libere Associazioni Civiche Andriesi

aprile 2011

5.000 copie divulgate

www.libereassociazioni.it

QUELLA TARGA SEMPRENEGATA AD ANDRIA

Non è vero, non può essere vero.Eppure è così. Quella Targa con suscritto "Provincia Barletta-Andria-Trani"ancor oggi, a distanza di due anni,negata alla Sede Legale dell'Ente, adAndria, è stata l'oggetto più fotografatoe il più umiliante per la nostra città eper tutti gli andriesi.Non è bastato per i politici andriesi nonesserci alle inaugurazioni degli Ufficiscippati alla città di Andria e trasferitiin altr i comuni, per lavare la lorocoscienza.Di quelli che invece c'erano, sorridenti,esaltati, quasi inebriati per il "risultatoraggiunto", non sappiamo proprio cosapensare.

Ora tocchera' allaSede della ASL?

I consiglieri regionali della città diBar letta Giovanni Al farano (PdL),Ruggiero Mennea (Pd), Filippo Caracciolo(Pd) e Franco Pastore (Gruppo Misto)tornano a chiedere la discussione inConsiglio del trasferimento della SedeLegale della ASL BAT da quella attualedi Andria a Barletta. Un’altra trovataelettorale consumata ai danni della cittàdi Andria da parte dei signori barlettanii quali continuano a provocare nellacertezza che i politici andriesi nonreplicheranno perché impegnati in altref a c c e n d e . Po i c h é p e r r e n d e r eulteriormente ridicola e senza senso laSesta Provinc ia s i cont inuano adutilizzare le furberie più impensabili,che superano addirittura quelle postein essere da taluni personaggi durantele campagne elettoral i , invi t iamonuovamente tutti i politici andriesi, diqualsiasi colore, ordine e grado a seguirecon attenzione le vicende che si stannoconsumando ai danni della città diAndria; nella fattispecie tentando dievitare che compagni di merenda,compagnuzzi, amici e parenti si ritrovinouniti nel reiterare l’affondo con ulteriorimass icce dos i d i umi l iaz ione neiconfronti della Città di Andria ormairimasta al palo, indifesa e disorientata.Non d i te che non l o sapeva te .Attenti ai Lupi. Si sveglino le pecore.

ANDRIA VI GUARDA, ANDRIA VI CAMBIA

Quell'imperdonabile SILENZIOdei politici andriesi

Continuano a chiederselo ogni giorno.I Cittadini andriesi, rappresentati daun elevato numero di esponenti in senoal Consiglio provinciale e alla Giuntacontinuano a chiedersi perché, perchédi fronte a tutte queste umiliazioni edemarginazioni non reagiscono, perchénon dicono e fanno niente, perché ,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perchè,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perché,perché, perché, perché, perché.

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Lo Statuto della Provincia di Barletta-Andria-Trani è uno strumento che più volte viene utilizzato a proprio piacimento, a

seconda delle circostanze, come è stato usato per giustificare i costi sostenuti per affittare immobili di lusso ove allocarci non

si sa che. Dal momento che i soldi per fittare gli immobili degli illustrissimi Assessori e Dirigenti provinciali ci sono, perché

nessuno ha ancora pensato di realizzare uno dei pochi concetti chiari che proprio lo Statuto ha definito in maniera inequivocabile?

Esso prevede che "Il Polo dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica" è individuato nella città di Andria ove è prevista l'allocazione

sia della Questura che della Prefettura, oggi impropriamente localizzata a Barletta. La scelta più naturale e logica nonché

quella che veramente fugherebbe qualsiasi dubbio circa la volontà di estromettere completamente la città di Andria dalla Sesta

Provincia, sarebbe quella di provvedere con la massima urgenza al trasferimento della Prefettura-UTG da Barletta ad Andria

e, contestualmente, di quel che resta della Sede Legale da Andria a Barletta, proprio come già previsto dal vigente Statuto

della Bat. Se si assumesse questa decisione che è la norma e non una concessione, allora si potrebbe tornare a pensare che

questo nuovo Ente sia fondato veramente sui principi di pari dignità e di pari opportunità per le popolazioni e per le città che

lo costituiscono.

Ed ora la Prefettura ad Andria. Lo dice lo Statuto

Restare o non RestareEcco perché i Cittadini

vogliono discuterne, nella SalaConsiliare

Ora in città lo si capisce, lo si sente nell'aria e se ne sono accorti anchei polit ici che, in termini di gradimento, sono al minimo storico.Ora che è chiara la strategia distruttiva appositamente studiata ai dannidella città di Andria, la Popolazione ne vuole discutere apertamente,democraticamente e in sede istituzionale.Proprio per garantire questo fondamentale diritto di partecipazione e pertrovarsi faccia a faccia con gli autori dello scempio e dei silenzi che stannoaccompagnando l'intera vicenda, è stato più volte richiesto l'utilizzo dellaSala Consiliare del Comune di Andria, già concessa negli anni passati perle medesime finalità.Ad oggi non è ancora pervenuta l'autorizzazione della concessione di quelluogo pubblico.Se tale autorizzazione dovesse ancora tardare o addirittura non arrivaremai, allora si aprirebbe un "caso istituzionale" senza precedenti con lainevitabile presa di posizione per l'affermazione di un diritto di partecipazionericonosciuto dallo Statuto Comunale e dalla Costituzione Italiana.

L'Amministrazione Comunale decide direcintare i nuovi Parchi cittadini

Sulla recinzione di tutta la villa comunale,alla fine, abbiamo avuto ragione noi e le oltre

5 mila firme raccolte

Oltre 5 mila firme: tanto si riuscì a fare inp o c h i s s i m o t e m p o . U n s e g n a l einequivocabi le del la c ittadinanza checontinua a chiedere la recinzione di tuttala villa comunale di Andria. Sono risultatidel tutto vani gli appelli della PubblicaAmministrazione. La sfida di Civiltà è statapersa ed ecco che la stessa AmministrazioneComunale di Andria decide di recintare tuttii nuovi parchi cittadini. Una decisione saggiache ora sarà inevitabilmente adottata ancheper la villa comunale di Andria i cui lavoridi riqualificazione non si sa ancora benequando termineranno mentre cresce l'ansiaed il timore dei cittadini andriesi di dovertrascorrere un'altra estate senza poterusufruire della bella villa comunale, costrettia recarsi altrove per trovare refrigerio eper godere di una passeggiata all'aperto.Le tante vicende ambigue che hannointeressato la più grande area verdecittadina saranno ricordate come l'ennesimosmacco alla città e alla consapevolezza dellapopolazione, ancora una volta soggettopassivo delle decisioni assunte in stanzechiuse da pochi “eletti”.La Questura ad Andria:

serviranno ancora anni per la suarealizzazione

Il 2 settembre 2010, a Bari, una delegazione di rappresentanti delle AssociazioniCiviche Andriesi incontrò il Sottosegretario all'Interno, On. Alfredo Mantovano,il Prefetto di Bari, S.E. dott. Carlo Schilardi e il Questore di Bari, dott. GiorgioManari.Nel corso dell'incontro si discusse dell'avvio dei lavori per la realizzazionedella Questura della Provincia Barletta-Andria-Trani e dell 'emergenza"Sicurezza". L'emergenza sicurezza non è stata superata, anzi si è ulteriormenteaggravata mentre per quanto riguarda la Questura ci vorranno ancora anniprima che si possa vedere la realizzazione della struttura in Via Indipendenzaad Andria.Eppure il Prefetto della Bat, dott. Carlo Sessa ha assicurato che ci sono ifondi per attivarla subito in immobili in locazione.Perché aspettare tanto?

Durissima la protesta dei cittadini andriesiper la decisione di affidare la riscossionedei tributi non versati alla Equitalia S.p.A..In questi giorni sono tantissimi gli andriesiche si stanno recando presso l'UfficioTr ibut i de l Comune d i Andr ia perl'annullamento di cartelle esattoriali conle quali si chiedono somme relative atasse e tributi già regolarmente pagati oin fase di regolarizzazione. Intanto èenorme il disagio arrecato ai cittadiniandriesi che devono recarsi a Barletta peravere spiegazioni da parte di Equitalia.

Cittadini stretti nella morsa di Equitalia