arci report n.30

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6 settembre 2011 anno IX - n. 30 [email protected] www.arci.it arci report settimanale a cura dell’Arci IL tragicomico parto della manovra da oggi all'esame dell'aula del Senato dimostra quale sia lo stato confu- sionale di un governo ormai allo sbando, senza una strategia per fronteggiare la crisi, capace di giocarsi in un colpo solo il consen- so del Paese e la fiducia dei mercati. Dopo una grottesca girandola di annunci e smenti- te e infinite stesure una peggiore dell'altra, hanno prodotto un testo abborracciato e inu- tile agli scopi dichiarati. Del tutto priva di misure strutturali, questa manovra non basta a risanare i conti pubblici, non libera risorse per gli investimenti, l'occupazione e lo svilup- po, avrà effetti recessivi sulla nostra econo- mia, e soprattutto è scandalosamente iniqua sul piano sociale. Si sono limitati a far cassa coi tagli alla spesa pubblica e particolarmen- te a quella sociale, con la riduzione dei tra- sferimenti a Regioni, Province e Comuni, con un massiccio aumento delle imposte, delega- to oltretutto agli Enti Locali. Il tutto avrà effet- ti devastanti sul reddito di lavoratori e pensio- nati, sulla condizione delle famiglie, sull'ac- cessibilità e la qualità dei servizi di welfare. Annunciano la riforma dell'assistenza preve- dendo un risparmio di 40 miliardi in tre anni: o ci prendono in giro (e allora i conti non tor- neranno) o sarà un vero massacro sociale. Ancora una volta si è scelto di far pagare i più deboli per non toccare gli interessi dei più forti. Si continua a tutelare chi si è arricchito con la speculazione a danno degli onesti che vivono del proprio lavoro. Tassare i veri ricchi e i grandi patrimoni immobiliari sarebbe stato il primo provvedimento serio ed efficace da prendere, ma non si è fatto per non dispia- cere al blocco sociale in cui la destra trova ancora consensi. Anche sul terreno della lotta all'evasione fiscale o della riduzione dei costi della politica, dietro gli annunci c'è in realtà molto fumo e poca sostanza. Tutta la manovra è viziata da una chiara impronta classista. Lascia trasparire il di- sprezzo per i ceti popolari e una volontà di scontro con le rappresentanze sociali, come appare chiaro dall'accanimento contro le cooperative o dall'inserimento dell'articolo 8 che cancella di fatto i contratti nazionali e scardina le tutele dello Statuto dei lavoratori L’Arci in piazza con la Cgil contro una manovra iniqua e sbagliata LIBERATE FRANCESCO Sono passate tre settimane dal rapimento di Francesco Azzarà, operatore di Emergency sequestrato a Nyala, in Darfur, il 14 agosto scorso. Da allora non se ne hanno notizie. L’Arci si unisce a quanti ne chiedono l’immediata liberazione in tema di licenziamenti. L'inserimento di quell'articolo, che non ha alcun peso sui saldi di bilancio, non si spiega altrimenti se non con la volontà di usare la manovra come pretesto per punire il sindacato, in primis la Cgil. Scelte che tradiscono il profilo antide- mocratico di un governo che nega il principio della dialettica fra le parti sociali e considera la Carta costituzionale una variabile a sua disposizione. La situazione è grave. È a rischio la tenuta del Paese sul piano economico, sociale, democratico. In questo quadro la Cgil ha giustamente indetto lo sciopero chiamando i lavoratori e le forze sociali alla mobilitazione. Da più parti, e non solo a destra, si è gridato allo scandalo: non sarebbe il momento di protestare, bensì di garantire la coesione di tutto il paese contro la minaccia della crisi. Ce lo chiede l'Europa, ce lo chiedono i mer- cati - si dice. Noi ci dissociamo dal coro, per- ché siamo convinti che la crisi non sia un fatto neutro prodotto dal destino, ma il frutto delle scellerate politiche liberiste di questi anni. E pensiamo che non se ne possa usci- re accettando come un dogma le compatibi- lità imposte proprio da quei poteri finanziari che ne sono i primi responsabili. È il momento di cambiare strada, con scelte nette e rigorose verso un modello di svilup- po diverso da quello che ci ha portato in que- sto disastro. Non è vero che la crescita eco- nomica sia incompatibile con l'equità, la giu- stizia sociale, la partecipazione democratica. È questione di scelte. È possibile un'alterna- tiva che rimetta al centro del sistema econo- mico e sociale il lavoro, i beni comuni, i ser- vizi pubblici di welfare, la sostenibilità ambientale, la cultura e l'istruzione, una vera democrazia al servizio delle persone e delle comunità.

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Arci Report è il settimanale on line dell'Arci. Numero 30 del 6 settembre 2011

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Page 1: Arci Report n.30

6 settembre 2011anno IX - n. 30

[email protected]

arcireports e t t i m a n a l e a c u r a d e l l ’ A r c i

IL tragicomico parto della manovra daoggi all'esame dell'aula del Senatodimostra quale sia lo stato confu-

sionale di un governo ormai allo sbando,senza una strategia per fronteggiare la crisi,capace di giocarsi in un colpo solo il consen-so del Paese e la fiducia dei mercati. Dopouna grottesca girandola di annunci e smenti-te e infinite stesure una peggiore dell'altra,hanno prodotto un testo abborracciato e inu-tile agli scopi dichiarati. Del tutto priva dimisure strutturali, questa manovra non bastaa risanare i conti pubblici, non libera risorseper gli investimenti, l'occupazione e lo svilup-po, avrà effetti recessivi sulla nostra econo-mia, e soprattutto è scandalosamente iniquasul piano sociale. Si sono limitati a far cassacoi tagli alla spesa pubblica e particolarmen-te a quella sociale, con la riduzione dei tra-sferimenti a Regioni, Province e Comuni, conun massiccio aumento delle imposte, delega-to oltretutto agli Enti Locali. Il tutto avrà effet-ti devastanti sul reddito di lavoratori e pensio-nati, sulla condizione delle famiglie, sull'ac-cessibilità e la qualità dei servizi di welfare.Annunciano la riforma dell'assistenza preve-dendo un risparmio di 40 miliardi in tre anni:o ci prendono in giro (e allora i conti non tor-neranno) o sarà un vero massacro sociale. Ancora una volta si è scelto di far pagare i piùdeboli per non toccare gli interessi dei piùforti. Si continua a tutelare chi si è arricchitocon la speculazione a danno degli onesti chevivono del proprio lavoro. Tassare i veri ricchie i grandi patrimoni immobiliari sarebbe statoil primo provvedimento serio ed efficace daprendere, ma non si è fatto per non dispia-cere al blocco sociale in cui la destra trovaancora consensi. Anche sul terreno dellalotta all'evasione fiscale o della riduzione deicosti della politica, dietro gli annunci c'è inrealtà molto fumo e poca sostanza.Tutta la manovra è viziata da una chiaraimpronta classista. Lascia trasparire il di-sprezzo per i ceti popolari e una volontà discontro con le rappresentanze sociali, comeappare chiaro dall'accanimento contro lecooperative o dall'inserimento dell'articolo 8che cancella di fatto i contratti nazionali escardina le tutele dello Statuto dei lavoratori

L’Arci in piazza con la Cgil contro una manovra iniqua e sbagliata

LIBERATE FRANCESCOSono passate tre settimane dal rapimento di Francesco Azzarà,

operatore di Emergency sequestrato a Nyala, in Darfur, il 14 agosto scorso. Da allora non se ne hanno notizie.

L’Arci si unisce a quanti ne chiedono l’immediata liberazione

in tema di licenziamenti. L'inserimento diquell'articolo, che non ha alcun peso suisaldi di bilancio, non si spiega altrimenti senon con la volontà di usare la manovra comepretesto per punire il sindacato, in primis laCgil. Scelte che tradiscono il profilo antide-mocratico di un governo che nega il principiodella dialettica fra le parti sociali e considerala Carta costituzionale una variabile a suadisposizione. La situazione è grave. È a rischio la tenutadel Paese sul piano economico, sociale,democratico. In questo quadro la Cgil ha giustamenteindetto lo sciopero chiamando i lavoratori ele forze sociali alla mobilitazione. Da più parti, e non solo a destra, si è gridatoallo scandalo: non sarebbe il momento diprotestare, bensì di garantire la coesione ditutto il paese contro la minaccia della crisi.Ce lo chiede l'Europa, ce lo chiedono i mer-

cati - si dice. Noi ci dissociamo dal coro, per-ché siamo convinti che la crisi non sia unfatto neutro prodotto dal destino, ma il fruttodelle scellerate politiche liberiste di questianni. E pensiamo che non se ne possa usci-re accettando come un dogma le compatibi-lità imposte proprio da quei poteri finanziariche ne sono i primi responsabili. È il momento di cambiare strada, con sceltenette e rigorose verso un modello di svilup-po diverso da quello che ci ha portato in que-sto disastro. Non è vero che la crescita eco-nomica sia incompatibile con l'equità, la giu-stizia sociale, la partecipazione democratica.È questione di scelte. È possibile un'alterna-tiva che rimetta al centro del sistema econo-mico e sociale il lavoro, i beni comuni, i ser-vizi pubblici di welfare, la sostenibilitàambientale, la cultura e l'istruzione, una verademocrazia al servizio delle persone e dellecomunità.

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2manovrafinanziaria

arcireport

S ono settimane di forte apprensione! IlGoverno e la maggioranza dimostra-no tutto il loro disorientamento e

incapacità a gestire un'emergenza che haradici antiche, ma nella caotica discussionesulla Manovra bis, una sola decisione sem-bra intangibile: la riforma fiscale e assisten-ziale che consenta di drenare 40 miliardidalle tasche delle famiglie e dai servizi allepersone. Lo prevede già la Manovra di luglio:4 miliardi nel 2012, 16 nel 2013, 20 nel2014. La riforma dell'assistenza necessarianon è certo quella che il Governo propone.Servizi migliori, più efficienti e vicini ai dirittie ai bisogni delle persone, moderni e voltiall'inclusione anziché alla segregazione,sono lontanissimi dalla volontà di chi inten-de comprimere ancora l'assistenza sociale,piegandola alle esigenze di cassa, sacrifi-candola per evitare decisioni che possanodisturbare altre e più forti categorie di citta-dini. Il danno non sarà immediato, cioè nonall'indomani dell'approvazione di questaManovra (sempre che venga approvata esempre che sia l'ultima), ma è già confezio-nato nelle bozza di Legge delega sulla rifor-ma fiscale e assistenziale che il Governo hadepositato alla Camera. Nella superficiale

arroganza di chi l'ha elaborata c'è la presun-zione che la riforma debba restituire unavalanga di miliardi alle casse dello Stato,riportandone il bilancio in pareggio. Con unpunto fermo: spendere ancora meno diquello che è già pochissimo, anche se com-parato ai Paesi europei più avari. Una pre-messa inaccettabile. Solo quando gli eva-sori avranno pagato senza sconti e condò-ni, quando gli sprechi della politica sarannoazzerati, quando gli stanziamenti per lespese militari saranno annullati, e quandochi è ricco pagherà qualche euro di tasse inpiù, solo allora potremo affrontare la rifor-ma assistenziale, cambiare le regole edestinarvi risorse maggiori e migliori idee.Quando i bambini disabili potranno cresce-re senza l'incubo di futuri tagli alla scuola;quanto tutte le donne potranno lavorarenonostante una menomazione; quandoogni anziano potrà essere certo di non mori-re sporco, piagato e in solitudine, allorasaremo pronti per riformare - su ben altrebasi - questo sbilenco welfare italiano chesempre meno e sempre peggio ci garanti-sce. Prima di allora, è immorale arrovellarsisu come e dove tagliare sull'assistenza aglianziani non autosufficienti, alle persone con

disabilità, ai bambini, ai poveri, nel misere-vole stato in cui le politiche sociali nonriescono nemmeno a scalfire quei bisogni. Inquesto desolante panorama, non esistono idiritti umani, non c'è caparbia ricerca di solu-zioni civili, non c'è volontà di prendere incarico i bisogni, tanto meno di promuoverel'autonomia personale, ma neanche di sal-vaguardare la dignità umana che non puòdipendere dalla carità altrui, ma solo dallacivica organizzazione di una collettività chesi impegna per chi potrebbe rimanere indie-tro, chi è rimasto indietro, chi è discriminato,chi è segregato o lo sarà presto e chi nongode di pari opportunità civili e sociali. Alcontrario, con quelle premesse nell'Italia didomani le migliori idee non avranno fiato eil fiato verrà tolto alle migliori idee. Giustiziasociale, equità, diritti non avranno più citta-dinanza senza le premesse di cui hannonecessità per sussistere. Le risorse perscongiurare la riforma taglia-assistenzavanno trovate oggi. Assieme a quelle pertranquillizzare la BCE, si trovino anchequelle per 'tranquillizzare' noi e milioni di ita-liani. Non può esserci crescita e svilupposenza equità!Info: www.fishonlus.it

D a oggi siamo tutti meno soli. Anchese la Cgil ha deciso di scioperareancora una volta senza Cisl e Uil,

è evidente la crescita di consenso intornoalla battaglia contro una manovra econo-mica ingiusta e depressiva. Questo con-senso e questo nuovo e proficuo rapportotra Cgil e associazionismo - a partire dalletante iniziative comuni realizzate in questimesi con l'Arci - ci rende più forti e ci rica-rica. Forse la novità di questo scioperogenerale sta proprio nella rottura deglisteccati. Si sono espresse organizzazionisindacali che non condividono le posizionidella Cgil, si sono espressi intellettuali epolitici, si sono espressi delegati e lavora-tori che non hanno la nostra tessera. Emolti di loro, anche contro le indicazionidelle loro organizzazioni di appartenenza,hanno scioperato. Eppure, nonostantequesto clima, lo sciopero, il gruppo dirigen-te della Cgil e il suo segretario generalehanno ricevuto bordate di critiche da partedi chi pensa siano superati i conflitti tradi-zionali. C'è chi ha definito lo sciopero un'i-nutile messa in scena, chi addirittura un'a-zione dannosa e irresponsabile.

Ma la Cgil ha chiaro un punto. Per sconfig-gere la politica miope e antidemocraticadel governo non bisogna rassegnarsi e peraffrontare una crisi economica pesantissi-ma non si devono ridurre ancora i diritti. Ilmessaggio delle ‘cento piazze’ dello scio-pero è stato esplicito: per sconfiggere lacrisi globale è necessario ripensare dallefondamenta il nostro modello di sviluppo, apartire da misure che riducano l'ingiustiziasociale che ci colloca ormai ai vertici delleclassifiche mondiali della diseguaglianza.Per questo lo sciopero generale ha avutoin sé un forte contenuto di trasformazione,un programma. Abbiamo presentato pro-poste che insieme compongono una veracontromanovra rispetto a quella in discus-sione. Non si tratta quindi di perdersi indibattiti astratti sulla fine del conflitto. Sitratta di unire il più possibile le forze percambiare una manovra brutale e pericolo-sa. Brutale perché, pur con qualche(importante) emendamento accolto inCommissione, il segno è indiscutibile: sicontinua a colpire giovani, lavoratori dipen-denti, pensionati. Dopo ben cinque mano-vre targate Berlusconi, moltissime persone

sono ormai alla disperazione, spesso sor-rette solo da una grande dignità personale.I tanti che si sono arricchiti in questi anni,che non hanno mai pagato sono solo inpiccolissima parte toccati o non lo sono perniente. Ma la manovra è soprattutto pericolosaperché smantella lo stato sociale, il territo-rio come luogo di comunità, la scuola, per-ché fa avanzare ulteriormente una grandeprivatizzazione del sistema pubblico.E poi l'articolo 8. inaccettabile perché ridi-segna la contrattazione e il ruolo del sinda-cato, introduce la libertà di licenziare, rega-la all’accordo separato alla Fiat un soccor-so ora per allora, modifica la costruzioneconcreta della nostra democrazia per ilrapporto strettissimo che lega la democra-zia nei luoghi di lavoro e la democrazia nelPaese. Con un accordo aziendale saràpossibile stravolgere contratti nazionali eleggi. Siamo al far west contrattuale.Contro questo ci stiamo battendo e conti-nueremo. Senza rassegnarci. E soprattuttoin compagnia di tutti coloro che oggi hannomanifestato con noi o ci hanno espresso laloro solidarietà.

Cento piazze per l’alternativa

La stagione buia dei diritti

arci

n. 30 6 settembre 2011

di Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap

Articolo di Enrico Panini, della segreteria nazionale Cgil

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Tutto rimane uguale a Lampedusa per imigranti trattenuti presso il Centro di contra-da Imbriacola. Condizioni igienico abitativealimentari pessime, informazione sui drittilimitata e talvolta orientata a compiacere idisegni di un governo che volutamente haadottato un trattamento discriminatorio neiconfronti dei migranti magrebini, in partico-lare tunisini, costretti a condizioni di deten-zione ancora più dure. I tunisini, infatti, nonavrebbero dovuto 'permettersi' di chiederela protezione internazionale perché desti-nati, in base a un accordo 'segreto'Italia/Tunisia, al rimpatrio. Le richieste d'asilo sono state invece rac-colte dai volontari dell'Arci finchè gli è statopermesso di accedere alla grande 'gabbia'dove sono trattenuti i tunisini. Improvvisa-mente, però, l'accesso è stato negato e laPrefettura di Agrigento non ha più rilascia-to autorizzazioni. Malgrado il palese ostru-zionismo, si è riusciti a seguire decine dirichiedenti asilo nei trasferimenti daLampedusa verso il continente. Si è cosìconstatato che i richiedenti asilo sono statitrasferiti nei Cara, ad eccezione di tunisini,marocchini, egiziani e algerini trasportati nei

Cie. Le loro richieste sono state infattiacquisite 'formalmente' dalla Questura solodopo la notifica del provvedimento di espul-sione che giustificherebbe la detenzione neiCie, con un comportamento che viola lanormativa sul respingimento del TestoUnico Immigrazione e quella sul diritto diasilo. La palese violazione di legge, tuttavia,non è stata volutamente rilevata dai Giudicidi Pace nell'udienza di convalida del tratte-nimento presso il Cie, nonostante l'interven-to dei legali della rete Arci. Le motivazioniadottate dall'autorità giudiziaria per la con-valida del trattenimento sono state sconcer-tanti e prive di fondamenti giuridici, in lineacon la volontà già espressa dal ministroMaroni di negare la protezione internazio-nale, compresa quella umanitaria, alla mag-gior parte dei richiedenti, nonostante l'attua-le situazione in Maghreb-Mashrek richiede-rebbe invece un esame più attento, unatteggiamento scevro da pregiudizi basatisulla nazionalità. D'altra parte, cosa ci sipuò aspettare da un governo che sollecita irespingimenti collettivi, nonostante l'esplici-to divieto delle convenzioni internazionali? Info: [email protected]

migranti

arcireport

Discriminazioni e rimpatri collettivi per chi arriva dal nord Africa

Il blog del Numeroverde per rifugiatiARCIdiario da Lampedusa e dintorni è ilnome del blog curato dal Numero verdeper richiedenti e titolari di protezione inter-nazionale dell'Arci nazionale che ad ago-sto ha aperto le pagine del suo diario a tutticoloro che sono interessati alle sorti deimigranti che arrivano nel nostro Paese.Uno spazio nel quale far convergere ireport dei volontari Arci coinvolti diretta-mente sull'isola, le segnalazioni quotidianesull'eterogeneo sistema di accoglienza chearrivano al centralino del Numero Verde, icomunicati stampa, le denunce di mancatetutele e le immagini che spesso racconta-no meglio di mille parole.Una finestra sempre aperta sul lavorodell'Arci nella tutela dei diritti dei migranti.Uno spazio informale nel quale raccontaree commentare quello accade ai e allemigranti in cerca di protezione che arriva-no in Italia. Aperto da neanche un mese, il blog ha giàall'attivo 3 sessioni: Report da Lampedusa,Accoglienza italiana e Diario di un volonta-rio Arci. È solo l'inizio di un aggiornamentoin tempo reale. arcinumeroverderifugiati.blogspot.com

n. 30 6 settembre 2011

arci

Una settimana breve, ma intensa. Perpochi giorni ho incrociato le loro vite,entrando nell'initimità delle loro sto-

rie, ascoltando le loro speranze, scovando iloro punti deboli, osservando le loro paureo smascherando le loro menzogne. Di loroho conservato i nomi e ho fatto da messag-gero quando esprimevano un bisogno, par-lando con i gestori del Centro di PrimoSoccorso ed Accoglienza, con l'UfficioImmigrazione, la Squadra Mobile, oppurecon le organizzazioni internazionali cheoperano nel Centro. Abbiamo raccoltodomande di asilo e spiegato cosa prevedela legge italiana per gli immigrati che sbar-cano a Lampedusa. Abbiamo anche assi-stito ai momenti di tensione, come la ribel-lione del 29 agosto, quando, a quanto rife-ritoci da molti immigrati, un gruppo di ragaz-zi venne rimpatriato a Tunisi senza passareper altri centri della Penisola, scatenando larabbia collettiva. Un volontario Arci fa que-sto ed altro a Lampedusa, insieme aFrancesca Materozzi, la coordinatrice loca-le. Quella dell'Arci è una presenza impor-tante, per il lavoro di osservazione, di

segnalazione di disfunzioni, maltrattamentied eventuali operazioni di respingimento orimpatrio, ma anche di accompagnamentodi richieste e necessità; per questo, vorreiraccomandare continuità a questa presen-za e consigliare la partenza per Lampedusaa persone volonterose, preparate e convin-te. È una missione non facile, ma che regalacose a chi la compie e apre una finestrasulle contraddizioni della politica europeasull'immigrazione, e sul vissuto personale ecollettivo dei ragazzi venuti dal mare. Dopouna settimana, ho imparato che dobbiamoaccettare il fatto che è più forte il bisogno diarrivare che le leggi scritte per impedirlo.Non si può andare contro la volontà di moltipopoli e il corso della storia. L'integrazionetra Europa e Mediterraneo sta già scritta, ipopoli della riva sud vogliono convivere connoi nell'uguaglianza, offrono la loro ereditàculturale, il senso dell'ospitalità e la forzalavoro. Non c'è futuro per noi in unMediterraneo tagliato in due. Quando holasciato Lampedusa, mi sono sentito un po’solo, non solamente per aver abbandonato

la bellezza selvaggia dell'isola, ma ancheper un certo senso di ineluttabilità dellecose che ti fa sentire fragile e piccolo.«Quanto tempo staremo qui? Ci caccianoindietro? Come posso restare in Italia?Riuscirò a raggiungere i miei parenti?» -erano alcune delle domande di quei ragaz-zi a cui non sapevo o non potevo risponde-re. Se ora sapessi che sono riuscito ad aiu-tarne anche uno solo, come Saïd, quelragazzo dell'arido meridione tunisino chenel giro di un mese e mezzo per tre volte èsalito su un'imbarcazione di fortuna perLampedusa, e per due volte è stato rimpa-triato, mi sentirei più tranquillo. Per fortunache questi ragazzi ti aiutano a ridare sensoalle cose, rovesciandole con nonchalance,quando ad esempio uno di loro ha gridato:«Anche se ci rimandate a Tunisi, ritornerò,ed andrò a Milano, a Roma, a Chievo». Oquando intonavano: «Lasciatemi cantare,con la chitarra in mano». O quando uno diloro è sbarcato senza soldi, né bisaccia, macon un falco sulla spalla. Come un principedel deserto. Il diario completo è sul blog del Numeroverde dell’Arci.

Una settimana a Lampedusa con i volontari ArciPubblichiamo la testimonianza di Gianluca Solera, coordinatore delle retidella Fondazione Anna Lindh

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4migranti

arcireport

È toccata all'Umbria, il 30 e 31 agosto, lavisita del Gruppo di Monitoraggio eAssistenza nazionale (GMA), composto daProtezione Civile, UNHCR, Sprar-ServizioCentrale (Anci). Il compito di questi GMA èquello di monitorare, attraverso le visite allestrutture di accoglienza, il corretto svolgi-mento delle attività previste nell'ambito delleconvenzioni sottoscritte dai Soggetti Gestoricon i Soggetti Attuatori. Il GMA è giunto aFerentillo, presso la struttura gestita da Arcisolidarietà Terni, il 31. Ad accoglierlo lo staffal completo. Un gruppo composto da per-sonale che collabora ormai da anni con l'as-sociazione nel campo dell'immigrazione,affiancato da personale appositamenteselezionato e da un gruppo di almeno 15volontari. Grazie alla disponibilità delComune, quella di Ferentillo è stata la primastruttura che Arci Terni ha allestito perl'Emergenza Nord Africa. È così che dall'11aprile si sono di nuovo aperte le porte del-l'ostello Il Tiglio, struttura a lungo rimastainutilizzata, per accogliere 12 tunisini che,ottenuti i documenti, hanno proseguito illoro viaggio altrove. Dal 17 maggio, poi, lastruttura è tornata di nuovo attiva per ospi-

tare i richiedenti asilo. Oggi sono 19 gli ospi-ti presenti, provenienti da Mali, Senegal,Mauritania, Nigeria, Angola e Bangladesh. L'esperienza pluriennale maturata nella co-gestione del Progetto Sprar del Comune diTerni ha permesso ad Arci Terni di ripropor-re un modello di accoglienza per piccolinumeri diffuso sul territorio che va ben oltrela fornitura di un posto letto e di pasti, pre-vedendo servizi di alfabetizzazione, infor-mazione, segretariato sociale, sostegnolegale, orientamento e inclusione sociale.Un modello volto alla costruzione di unsistema d'accoglienza e d'integrazioneunico e che ha permesso di superare posi-tivamente la visita dello scorso 31 agosto.Le verifiche sono state molto puntuali (rece-pendo anche diverse buone prassi messein campo in questa struttura per esportarlealtrove), ma chi non sta rispettando di fatto icontratti è proprio lo Stato Italiano, in tutte lediverse articolazioni, che oltre a pretenderedovrebbe anche dar seguito agli impegnieconomico-finanziari sottoscritti nelle con-venzioni. E così l'emergenza rischia diesplodere…Info: [email protected]

L a campagna sulla cittadinanza,L'Italia sono anch'io, promossa daun nutrito gruppo di organizzazioni

della società civile e sindacati, sostenutadall'editore Feltrinelli e presieduta dal sin-daco di Reggio Emilia, è entrata finalmentenel vivo. Venerdì scorso siamo andati allaCorte Generale di Cassazione a consegna-re i testi e i titoli delle due leggi: quella suldiritto di voto e la partecipazione e quella diriforma della cittadinanza. Forse sembreràinopportuno - con la crisi economico finan-ziaria e quella politica che pervadono ogniangolo dello spazio pubblico - occuparsi deidiritti delle minoranze e delle persone di ori-gine straniera, cioè in concreto della quali-tà della nostra democrazia. Ma in tempicosì bui è indispensabile continuare a staredalla parte giusta e non dimenticare qualisono le fondamenta del nostro stare insie-me. Quasi 5 milioni di persone che vivonoin una condizione di discriminazione'socialmente accettata' o 'compatibile con lademocrazia', come forse qualcuno pensa,sono il segno che la nostra società nongode di buona salute. Noi non possiamosempre aspettare il momento giusto,

rischiando che non arrivi mai. Questa crisipolitico culturale, che è una crisi che inve-ste tutta la società, dura da molti anni e nonsembra emergere una soluzione, una viad'uscita, nel breve periodo. È nostra responsabilità quindi continuare afare la nostra parte sperando che il lavoroche facciamo, spesso in solitudine e tramille ostacoli, sia parte della soluzione.L'obiettivo della campagna è promuoverel'articolo 3 della Costituzione, ossia quelloche parla di uguaglianza. L'abbiamo dettoin tutte le occasioni e scritto nell'appello perla campagna (www.litaliasonoanchio.it):oggi c'è il rischio concreto che il rapporto tralo Stato e gli stranieri si definisca attraversoun processo di discriminazione collettivasenza precedenti nella nostra storia pergravità e dimensioni. È necessario metterein campo ogni strumento per ricostruire unampio consenso intorno al principio diuguaglianza. Il diritto di voto e la partecipa-zione, così come lo strumento della natura-lizzazione per gli stranieri e della cittadi-nanza per nascita, cioè i contenuti principa-li della nostra campagna, possono rappre-sentare due pilastri per una modifica del

rapporto tra le persone di origine stranierae lo Stato, nonché per il modo nel qualel'immigrazione viene rappresentata nel dis-corso pubblico. La raccolta di firme sulledue leggi di iniziativa popolare è una occa-sione straordinaria per proporre, in manieraconcreta, ad ogni italiano e italiana, diesprimersi tra due alternative: una societàchiusa e razzista, costruita sulla negazionedei diritti degli altri o una società aperta erealmente democratica, costruita sulla par-tecipazione e su relazioni tra pari. UnPaese dove chiunque possa sentirsi italia-no, senza dover negare le sue origini, edare il proprio contributo nella costruzionedi un futuro comune.Info: [email protected]

Depositate in Cassazione le due proposte di leggesulla cittadinanza. Comincia la raccolta firme

Il GMA promuove il modello di accoglienza di Arci solidarietà Terni

Scrittori stranieriraccontano l’ItaliaUn muro costruito per tener fuori gli immi-grati, alzato grazie al lavoro degli stessistranieri: è questa la storia più simbolica diun'Italia che non accoglie e spesso discri-mina con ipocrisia, contenuta nel libroPermesso di soggiorno. Gli scrittori stranie-ri raccontano l'Italia edito da Ediesse, acura di Angelo Ferracuti, scrittore e giorna-lista. Sedici storie di scrittori migranti che vengo-no da Romania, Argentina, India, Cina,Egitto, Palestina, Algeria, Eritrea, Senegal,Congo, Togo: tutti risiedono in Italia e tuttiscrivono in italiano. Nei loro racconti affron-tano temi molti diversi, dalla condizione disradicamento sociale e culturale, al lavoroassoggettato e sfruttato, fino a tematichepiù interiori o legate ai paesi d'origine. Al centro del libro le foto degli emigranti ita-liani negli anni '50 e '60 di Mario Dondero,fotografo 'etnico' come lo definisce lo stes-so Ferracuti. Negli scatti italiani a Eboli, dadove partivano, poveri e affamati, o in mar-cia durante uno sciopero alla Renault inpieno sessantotto francese, oppure aMarcinelle, nella miniera dove nel 1956 nemorirono 136.

L’Arci ha aderito all’appello di attori,registi e produttori contro la xenofobiae le politiche discriminatorie lanciato

durante il Festival del Cinema diVenezia. Tra i primi firmatari,

Andrea Segre e Daniele Vicari

APPELLO

notizieflash

arci

n. 30 6 settembre 2011

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M entre la CGIL era impegnata neipreparativi per lo sciopero genera-le del 6 settembre, in aperta prote-

sta contro la manovra finanziaria delGoverno, giudicata ‘iniqua e ingiusta’, ementre Giulio Tremonti, a Cernobbio per ilworkshop Ambrosetti, sulla manovra-bis diagosto varata dal governo affermava:«Errori? È stata fatta in quattro giorni», auto-denunciando il livello di improvvisazione nelquale da tempo si esercita l’attuale governoe lo stato di sciatteria in cui versano le isti-tuzioni nel nostro paese, a Lamezia Terme,in Calabria, andava in scena la controcer-nobbio, la IX edizione del Forum Sbilan-ciamoci! con tanto di ‘contromanovra finan-ziaria’ illustrata dal portavoce della campa-gna Giulio Marcon.Per tre giorni (1-3 settembre) il titolo delForum, Gioventù sprecata?, è stato declina-to e approfondito da oltre 50 relatori traricercatori, esponenti delle organizzazionidella società civile, amministratori e sinda-calisti in vari focus tematici.Attesissimo al termine della prima giornata,l’incontro tra il sindaco di Lamezia Terme,Gianni Speranza, e il sindaco di Napoli,Luigi De Magistris. In una piazza con annes-sa chiesa e convento seicenteschi, gremitadi partecipanti, il duetto tra i sindaci più

popolari delle rispettive regioni è stato viva-ce, frizzante, ricco di bordate polemiche algoverno, alla politica del centrodestra e allamanovra finanziaria. Il leitmotiv della serata,com’era prevedibile, è stato il tema dellalotta agli sprechi e della riduzione dei costidella politica. Molto interessante è sembratal’iniziativa intrapresa da De Magistris di atti-vare a Napoli l’Assessorato alla Gestionedei Beni Comuni per favorire la partecipa-zione, per ridare voce al popolo napoletanoraccogliendo i segnali arrivati dai referen-dum e da nuovi scenari politici che pongonoal centro delle comunità e dei territori i benicomuni e la democrazia partecipata. «Ilmomento è difficile - ha cocluso DeMagistris - ma non bisogna arrendersi. Ènecessario fare rete tra sindaci e teneresempre desta la lezione di Gramsci, di nonsmarrire mai il rapporto con la gente».Occorre ripartire dai diritti e dalle persone eoccorre ripensare radicalmente i modelli diconsumo. Alex Zanotelli è stato icastico: «Noi possia-mo ancora permetterci di vivere con questistandard quantitativi solo perché viviamosulle spalle dell’80% della popolazionemondiale. Dobbiamo ripensare tutto!Bisogna smetterla di misurare il benesserein base ai nostri beni materiali e prendere

sempre più in considerazione la qualitàdella vita». Oggi si affermano nuovi concet-ti, nuove parole chiave. Lo sviluppo, ha riba-dito Fabio Renzi della Fondazione Symbola,si attiva attraverso l'affermazione della ‘cul-tura’ e della ‘bellezza’, valori fondanti di unasocietà sostenibile, armoniosa e coesasocialmente, nella quale si pone fine allosfruttamento del territorio, allo sfregio delpaesaggio tramite l’abusivismo e la cemen-tificazione selvaggia. Va in archivio la IX edizione del forumSbilanciamoci! sperando che la prossimaedizione veda un’Italia in ripresa socialmen-te ed economicamente. Intanto chiosiamocon le parole del nostro presidente PaoloBeni: «Gli effetti della crisi si esplicano in uncontesto di squilibri economici e sociali fra levarie parti d’Italia, inasprendo, in situazionigià precarie, lo scollamento sociale con unvero e proprio imbarbarimento culturale». Èurgente, afferma Paolo Beni, contenere glieffetti della crisi finanziando lo stato socialee usando la leva fiscale: «è fondamentaleinvestire in diritti e reti sociali e creare unwelfare strumento di partecipazione» perdare una prospettiva alla società italiana dalmomento che «le persone hanno bisogno diun’altra visione e di un’altra idea di società».Info: [email protected]

sbilanciamoci!

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Q uest'anno Sbilanciamoci individuanettamente due priorità nel Paesee ne fa l'asse portante della sua

nona edizione: i giovani e il mezzogiorno.Così decide di collocare la tre giorni didibattiti, incontri e approfondimenti per l'i-dea di un'economia diversa a LameziaTerme - città simbolo della buona ammini-strazione, della rinascita della società civi-le e della resistenza alla 'ndrangheta - e diintitolare la controcernobbio Gioventùsprecata?, proprio perché sono e sarannole giovani generazioni a sopportare il pesomaggiore di questa crisi e delle iniquemisure contenute nella manovra di bilancioche questo Governo si accinge a varare.Tutte molto affollate le 13 sessioni chehanno visto oltre 60 tra esperti, studiosi erappresentanti della società civile alternar-si nei dibattiti per la proposta di una con-tromanovra all'insegna di un'economia chesappia puntare su sostenibilità ecologica,innovazione, coesione sociale, diritti, fron-teggiando contemporaneamente gli effetti

di questa crisi: difesa del lavoro e dei red-diti, allargamento dello spettro degliammortizzatori sociali, protezione dellefasce più deboli. Alla sera le proiezionicinematografiche organizzate dall'Arci diLamezia al Castello Normanno-Svevochiudevano gli appuntamenti della giorna-ta. Impossibile anche solo elencare i temiche hanno percorso questa edizione: citia-mo solo il dibattito di apertura su econo-mia, lavoro e giovani, il bagno di folla per ilconfronto tra il Sindaco della città ospiteGianni Speranza - uno dei ‘nostri’ - e quel-lo di Napoli Luigi De Magistris, il partecipa-tissimo incontro sui giovani e il serviziocivile, quello sul modello di sviluppo per ilmezzogiorno, il dibattito serale sulla crisidel neoliberismo e per un'altra globalizza-zione con Paolo Beni tra i relatori. La chiu-sura dedicata alle proposte, un vero e pro-prio ‘piano per i giovani’, 10 idee presenta-te da Giulio Marcon - coordinatore di Sbi-lanciamoci - che, se portate avanti concoerenza e determinazione, possono por-

tare ad un aumento del 1% del Pil attraver-so la messa in campo di politiche di prote-zione sociale ed investimenti nel futuro perla creazione di un nuovo modello di svilup-po nel quale il protagonismo giovanile saràl'ingrediente essenziale. Sbilanciamoci vadunque a confermarsi come una tra le ini-ziative della società civile di maggior quali-tà e pregio. Il lavoro svolto dallo staff dellacampagna, che ad oggi conta ben 43 orga-nizzazioni, è robusto e competente, svolgeun'analisi approfondita e formula delle pro-poste concrete e realizzabili. È una cam-pagna che meriterebbe maggior attenzionee orecchie sensibili da parte delle forzepolitiche, delle istituzioni e dei media,anche attraverso la costruzione di momen-ti di confronto prima, durante e dopo lamanifestazione che, senza ledere l'autono-mia di nessuno, sappiano far interloquirediversi soggetti propositori e riconoscanoai corpi sociali intermedi un ruolo attivonella costruzione dell'alternativa.Info: [email protected]

‘Gioventù sprecata?’: a Lamezia Terme la controcernobbio di Sbilanciamoci!

Dieci proposte per un’altra società e un’altra economia

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24 settembre 1961. 25 settembre 2011. In piedi, costruttori di pace! Un grido cherisuona oggi come 50 anni fa, quando per laprima volta centinaia di persone percorseroa piedi i 24 chilometri che separano la cittàdi Perugia da quella di Assisi, in una Marcianonviolenta che a distanza di anni non perdeil suo fascino e nemmeno la sua attualità.Promossa dalla Tavola della Pace e dalCoordinamento nazionale Enti locali per lapace e i diritti umani, la Marcia per la fratel-lanza dei popoli non manca, anche questavolta, di denunciare situazioni croniche d'in-giustizia, di povertà, di violenza e di soffe-renza che non possono più essere tollerate. Giovani che non riescono a trovare un lavo-ro, altri che vivono nella precarietà, ragazzee ragazzi che non si possono permettere distudiare, gente intimidita e ricattata dallemafie e dalla criminalità organizzata, fami-glie che faticano ad arrivare alla terza setti-mana, gente senza casa, operai che muoio-no sul lavoro, anziani soli e abbandonati,giovani che perdono la vita per difendere idiritti umani, bambini strappati all'infanzia ealle proprie famiglie, donne violentate, abu-sate e sfruttate, persone terrorizzate dalla

guerra e dalla violenza, gente che muoreammazzata in carcere, altra che muore neldeserto o nel Mediterraneo cercando disfuggire alla guerra, alle persecuzioni e allamiseria. Per tutti loro e con loro i partecipan-ti alla Marcia potranno camminare insieme:perché, come tanti giovani del Mediterraneoe dell'Europa, c'è un bisogno forte di cam-biamento; perché libertà vuol dire piùresponsabilità e partecipazione di ciascuno;per rimettere al centro della nostra società ivalori della nonviolenza, della giustizia, dellalibertà, della pace, dei diritti umani, dellaresponsabilità e della speranza per riscoprir-ne il significato autentico, per costruire insie-me una nuova cultura; perché, nel 150°anniversario dell'Unità d'Italia, vogliamodifendere e attuare la nostra Costituzione ericordare a tutti che «L'Italia ripudia la guer-ra come strumento di offesa alla liberta deglialtri popoli e come mezzo di risoluzione dellecontroversie internazionali». I comitati Arci che parteciperanno allaMarcia possono comunicare la loro presen-za ad Alessandra Vacca ([email protected]) inmodo da essere aggiornati sulle modalità dipartecipazione dell'associazione.

L'ultimo gruppo è rientrato il 17 ago-sto dal Rwanda, concludendo così icampi di lavoro all'estero per l'esta-

te 2011. Quest'anno, a fronte di richieste diinformazioni e contatti molto numerosi,sono stati quattro i campi che hanno rag-giunto il numero minimo di partecipanti equindi si sono potuti realizzare. Nonostante ciò, l'obiettivo di dare continui-tà al lavoro dei comitati territoriali Arci sudeterminati paesi e intorno a temi di inte-resse per tutta l'associazione è stato rag-giunto e ci ha dato delle grandi soddisfa-zioni. Il campo di lavoro in Palestina haattirato come sempre molti giovani (di cuialcuni con qualche capello bianco). Dodici persone hanno preso parte al work-camp estivo del nostro partner localeOPGAI, incontrando coetanei palestinesi epartecipando a meeting e workshopstematici e visitando in seguito i progetti diArci e Arcs nel territorio. A questo campohanno partecipato anche giovani del comi-tato Arci di Collegno che sono stati parzial-mente sostenuti economicamente dalComune di Collegno. Una relazione delcampo è pubblicata sul sito Arcs all'indiriz-

zo www.arciculturaesviluppo.it/2011/08/di-ritorno-dal-campo-di-lavoro-in-palestina-la-testimonianza-di-una-tutor/.Il campo di lavoro in Rwanda è stato carat-terizzato dall'impronta di genere. Giovanidonne guidate da una tutor che era statapartecipante al campo in Rwanda dell'annoprecedente, hanno lavorato e vissuto insie-me alle donne di SEVOTA, la nostra asso-ciazione partner rwandese. Come semprel'esperienza è stata coinvolgente, come lariassume Cristina «Sono passati ormaigiorni da quando siamo ritornati ma i pen-sieri sono ancora in Rwanda...veramentegrazie di cuore per la bella opportunità eper le emozioni che mi ha portato ilcampo!!!». In Brasile tutti con la macchina fotograficain mano per scattare i momenti più intensidell'incontro con i Sem Terra, partner diArci e Arcs nei progetti sul territorio. Ilworkshop fotografico è stato guidato daGiulio Di Meo, fotografo che da anni ci offreil suo sguardo sui territori a cui siamo lega-ti. Giovani appassionati di fotografia hannotrovato storie da raccontare con l'immagi-ne. Il reportage di una partecipante al

campo, Laura, è stato pubblicato dalNational Geographic, ecco il link:www.arciculturaesviluppo.it/2011/08/tra-i-sem-terra-del-brasile/. In Colombia i cam-pisti hanno avuto la possibilità di incontra-re e partecipare alle attività dei partnersArci ed Arcs nei progetti: Corporación Vivala Ciudadanía, Fundación Bosque deNieblas, ELD mujeres de DialogoDemocrático. Il nostro lavoro per dare pos-sibilità ai nostri soci di incontrare e cono-scere i partner e i paesi in cui realizziamoprogetti continuerà anche nell'autunnoinverno 2011-2012 e naturalmente nell'e-state prossima. Per rimanere informati visi-tate il sito www.arciculturaesviluppo.it.Info: [email protected]

Estate 2011, quattro campi di lavoro all’estero. I giovani volontari tornano a casa

In piedi, costruttori di pace! Il 25 settembrela Perugia-Assisi compie 50 anni

A Bastia Umbrai giovani per la paceNei due giorni precedenti alla Marcia, il 23e 24 settembre, si svolgerà a Bastia Umbrail Meeting 1000 giovani per la pace, unmomento di riflessione e approfondimentoche vedrà protagoniste le giovani genera-zioni e i temi a esse cari. PaceLavoroFuturoè il titolo dato all'evento, che proporrà unaserie di laboratori, lezioni e seminari chepotranno essere un'occasione di confrontoe approfondimento sui problemi della pacee uno strumento per condividere con gli altrile proprie idee ed esperienze, speranze epreoccupazioni e per progettare insiemecosa fare per la pace. Ben 16 e tutte inte-ressanti le proposte laboratoriali: dall'osser-vatorio sui tg a fare pace a scuola, dalle 10occasioni per diventare nonviolenti al dirittoallo studio nel Mediterraneo. Il Meeting sisvolgerà presso l'Umbria fiere, uno spazioin cui sarà possibile discutere e progettareinsieme, fare e ascoltare musica e teatro,mangiare e dormire con il sacco a pelo. Lepersone o i gruppi dell'Arci interessati a par-tecipare al Meeting devono inviare appenapossibile il modulo di adesione alla segrete-ria della Tavola ([email protected] )e, per conoscenza, a [email protected].

Rete italiana per il disarmo e Sbilanciamoci! lanciano

la campagna NO F35 contro le spese militari. Appuntamento il 12 settembre alle 15 presso la Città dell’Altra Economia

ROMA

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Si apre venerdì 23 settembre a Faenza, apartire dalla Galleria della Molinella perarrivare a Piazza del Popolo ed al TeatroMasini, quello che possiamo definire il'nuovo Mei'. A partire da quest'anno infatti'raddoppia', anticipando a settembre, con ilSupersound, la parte fatta di musica 'suo-nata' e rimandando al Medimex (Bari,Fiera del Levante dal 24 al 27 novembre)gli aspetti più 'fieristici' e di incontro fradomanda ed offerta nel mondo della musi-ca. Viene abbandonata l'area fiera per'conquistare' il centro cittadino: oltre allelocation di cui sopra, il Supersound avrà ilsuo cuore nel Palazzo delle Esposizioni edil consueto 'galà' delle premiazioni alTeatro Masini. Come sempre la kermessenon tradirà le aspettative del pubblico diappassionati cercando di fornire uno spac-cato della musica indipendente ai tempidella crisi. Ma veniamo alla presenza diArci ReAL. Anche quest'anno la nostraassociazione si caratterizzerà attraverso lapresenza delle band indipendenti delroster, di ArciReAL Radio (le web radioArci), con la partecipazione ai momenti diconfronto. Si parte venerdì sera, al Teatro

Masini, con l'esibizione di Nicolas Roncea,raffinato cantautore under 25, scelto perinaugurare un lavoro di ReAL volto allaricerca, all'ascolto ed alla promozione digiovani e giovanissimi talenti. Si proseguenelle due giornate successive al Palazzodelle Esposizioni, dove troveranno spaziole band del roster di ReAL: Nebbia,Universo, Post no bills, Big charlie,Physique du roll. Sempre sabato, ore 15(Palazzo civico) è la volta della presenta-zione di Isofestival, il catalogo realizzatodal Mei sui festival musicali italiani chevedrà l'intervento di Lorenzo Siviero (coor-dinatore Arci ReAL). Sempre sabato, dalle17, Carlo Testini (coordinatore politicheculturali Arci) interverrà all'incontro dal tito-lo La Siae (e il Nuovo Imaie) che vorrem-mo. In serata l'esibizione dei genovesi Tuamadre in Piazza del Popolo.Lo stand Arci, con la radio, gli showcase, leinterviste, i materiali promozionali di festi-val, rassegne e circoli della Rete, si tra-sformerà in un vero e proprio 'circolo dellamusica' che animerà la presenza Arcidurante la 3 giorni.Info: www.arcireal.com

cultura

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T empi duri per la Cultura. Tempi duriper il cinema. Di fronte allo smantel-lamento graduale del Ministero dei

Beni Culturali, ai continui rischi di ridimen-sionamento dei fondi per lo spettacolo, alladecurtazione certa dei fondi per la culturadi Comuni e Regioni, non c'è nessunsegnale neppure sul fronte della tuteladei lavoratori di questo settore così com-plesso. Ultimo provvedimento indecente è quellocontenuto nella circolare Inps dove si diceaddio al sussidio di disoccupazione per glioperatori dello spettacolo. Vengono infattiescluse dall'indennità di disoccupazionetutte le figure artistiche (registi, scenografi,coreografi, lighting designer, attori, musici-sti, cantanti, danzatori). Il sussidio restasolo per le categorie tecniche e ammini-strative. Una vergogna. Mentre il TeatroValle occupato di Roma continua la suastraordinaria battaglia per una ‘CulturaBene Comune’, allargando la protestanegli spazi abbandonati del TeatroMarinoni del Lido di Venezia, la storica ecombattiva Anac (Associazione NazionaleAutori Cinematografici) sfida il caldo soffo-

cante e il glamour posticcio della Mostradel Cinema di Venezia con un convegnodal titolo Il senso dello Stato all'internodelle Giornate degli Autori. Domenica 4 settembre, ospiti dello spazioCinecittà Luce, Citto Maselli, Ugo Gre-goretti, Nino Russo e molti altri hanno chie-sto al mondo del cinema di pronunciarsisulla necessità che lo Stato promuova esostenga il settore culturale, il cinema inparticolare, attraverso interventi diretti,indiretti, correttivi delle storture di un siste-ma cinema che sembra premiare solopochi film di cassetta. Lo Stato ha tra i suoi compiti quello di tute-lare le diversità culturali, promuovere il plu-ralismo, sostenere l'accesso al più vastonumero possibile di 'occasioni' culturali? Ovviamente sì, sostengono i promotori del-l'iniziativa insieme a molti degli intervenuti,l'Arci compresa. Lo deve fare perché losancisce la Costituzione nel suo articolo 9. Lo deve fare perché la qualità della demo-crazia di un Paese si misura sulla possibi-lità dei suoi cittadini di partecipare alla'cosa pubblica' avendo gli strumenti percapire quello che gli succede intorno.

Valori, memoria, futuro: solo con più cultu-ra per tutti possiamo sperare in un Paesemigliore. Un aspetto in particolare sembra trovar tuttid'accordo: c'è bisogno che il legislatoreriscriva le regole antitrust per quantoriguarda i media e l'informazione. Il sistema è bloccato in un duopolio nelladistribuzione e nella fruizione dell'operacinematografica. È necessario trovare gli strumenti persostenere gli spazi per il cinema e per lacultura in generale. Ma che fare in tempo dicrisi economica? È proprio ora che è necessario investire inconoscenza e saperi e allargare gli oriz-zonti culturali. In un pianeta sempre piùinterconnesso, dove tante diverse culturesi trovano ad abitare le stesse città, glistessi quartieri, c'è bisogno di rafforzare ildialogo tra di esse proprio attraverso l'arte.Solo se il 'senso dello stato' verrà rafforza-to e il ruolo dei soggetti pubblici rimarrà agaranzia di pluralismo e accesso alla cultu-ra, potremo sperare in un Paese ed unmondo migliori.Info: [email protected]

‘Il senso dello Stato’, a Venezia un convegnodell’Anac per il sostegno a cinema e cultura

Dal 23 settembre Supersound a Faenzacon la partecipazione di Arci ReAl

Le proposte di Cantieri d’arteCantieri d’arte, piattaforma di Arte pubblicafinalizzata al recupero in senso culturale,spirituale e formale di alcuni luoghi storici diViterbo, si affaccia alla sua VI edizione contre appuntamenti all’insegna di una forteidentità itinerante e della la collaborazionecon la Biennale dei giovani artisti d’Europa edel Mediterraneo (BJCEM) con cui condivi-de intenti e finalità. Tra gli eventi, la mostraDrawing a new memory vol.2, che intendeindagare la possibilità di archiviare, scom-porre e ricomporre la memoria collettiva,l’immaginario urbano, l’identità; la Forma,progetto di editoria fai da te low-cost e low-ficurato in collaborazione con Tothi Folisi delLaboratorio Saccardi; infine, il workshop dipublic art La Ville Ouverte, promosso da Arcie CasaMemoire, che si terrà dal 20 al 25 set-tembre. Dopo una prima sessione di appro-fondimento svoltasi a Casablanca, le sessio-ni di discussione tra artisti e curatori si ter-ranno a Viterbo in un soggiorno realizzato inuno spazio pubblico occupato appositamen-te per la performance Permesso di soggior-no (Visa Card) di Alessandro NassiriTabibzadeh.Info: www.cantieridarte.org

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8legalitàdemocratica

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S iamo giunti a tre quarti della nostraavventura per la stagione 2011. Unaprogrammazione iniziata a fine apri-

le che si concluderà a fine ottobre.Un'attività composita: Liberarci dalle Spinein Sicilia, Toscana e Umbria; Terre del Solein Calabria, Campi di Hiso in Puglia e Terradi Lavoro in Campania, il tutto legato al filorosso della nostra Stella Arci. Molti i comita-ti Arci impegnati in Toscana, Emilia Ro-magna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia,Umbria e molte realtà territoriali. Non solovolontariato, non solo impegno sociale. Anoi spetta pensare un sinonimo modernodella militanza, ma di questo si sta parlando!Infatti queste ragazze e ragazzi, che que-st'anno toccheranno la soglia di 1000, conetà prevalentemente tra i 16 e i 19 anni eoltre il 76% composto da ragazze, fannoessenzialmente tre cose: la mattina collabo-rano con i soci lavoratori delle cooperativenei terreni confiscati alle mafie nella gestio-ne di agricoltura biologica, il pomeriggiosono in viaggio nelle comunità locali allaricerca di verità per acquisire preziose testi-monianze e la sera si trasformano in anima-tori sociali di comunità creando o favorendo

relazioni sociali attraverso reti complesse,difficili ma possibili anche in luoghi ad altadensità mafiosa. Quest'anno abbiamo deci-so anche di inserire una dinamica di prati-che di stili di vita quali la raccolta differen-ziata dei rifiuti, l'uso di cibo provenientedalle filiere corte, la scomparsa della plasti-ca per la somministrazione di alimenti ebevande e la possibilità di dissetarsi solocon acqua potabile pubblica. Come puòessere definito tutto questo? Noi, membridell'associazione di promozione sociale piùrilevante nel nostro paese, abbiamo a mioparere l'opportunità di elaborare una nuova‘evoluzione di pensiero’ dove l'antimafiasociale, condivisa fino ad oggi con Libera,Cgil, Lega Coop, Fondazione Caponnettopossa divenire un sentire comune di cam-biamento culturale del nostro paese. Maabbiamo anche un dovere in più in qualità diassociazione di sinistra, che è quello diavviare un percorso di partecipazione attivacon tutte queste risorse giovanili per gene-rare un moderno strumento di pratica socia-le, dove il fare sia legato al pensare e doveil concetto di legalità non possa che pre-scindere dai valori di giustizia sociale.

Questo nuovo movimento giovanile dovràtrovare nei circoli Arci e nelle Case delpopolo i luoghi ideali per le proprie azioniprovocando così dinamiche propositive alleattività culturali dei nostri luoghi di aggrega-zione popolare. Ce la faremo? Noi pensia-mo di sì, anche perché la società civile el'impegno culturale del nostro paese è allaricerca di nuovi riferimenti utili per l'utilizzo diinnovazione. L'Arci potrebbe essere il con-tenitore giusto e ideale; spetta a noi decide-re se far partire questo treno. Intanto con-cludiamo nel migliore dei modi questa pro-grammazione 2011 anche perché c' è anco-ra un pezzo di strada da fare ed è fonda-mentale, come sempre, farla bene.Info: [email protected]

Campi antimafie: un moderno strumento di praticasociale che ha coinvolto più di mille giovani

Dal 9 all’11 settembre a Marzabotto il terzo campeggio delle Resistenze:

tre giorni di dibattiti, spettacoli, presentazioni di libri e concerti live

per dire no a mafia e fascismo. Tra gli ospiti, Ascanio Celestini

BOLOGNA

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D opo un torrido agosto in cui il preoc-cupante stato di salute dell'econo-mia mondiale si è posto con prepo-

tenza sotto gli occhi di tutti, il mese di set-tembre è forse il momento migliore percapirci un po' di più sui giochi e gli schemiche da lontano regolano le nostre vite. Eccoquindi una buona occasione per chiarirsi unpo' le idee e porsi le domande giuste: laOtranto Legality Experience (OLE) è eventoche punta proprio a chiamare a raccolta igiovani di tutto il mondo per prenderecoscienza di alcune realtà ancora troppooscure ai più. Organizzata da Flare Networke da Libera, OLE è da un lato una summerschool per studenti di tutta Europa (dal 5all'8 settembre), dall'altra un public forumaperto a tutti (dal 9 all'11 settembre) sultema della legalità, della globalizzazionefinanziaria e della giustizia sociale.Un filo diretto tra la Puglia e il restodell'Europa, ma il bandolo della matassa staa Torino. È qui infatti che nasce Flare(Freedom, Legality and Rights in Europe;ma anche Fight, Learn, Act, Report, Explore,che è un po' il mantra d'azione di Flare),un'associazione composta in gran parte da

giovani, che punta a creare una rete inter-nazionale per contrastare la criminalità orga-nizzata. Attualmente ne fanno parte 38 Ongprovenienti da 25 diversi paesi d'Europa,unite in un lavoro coordinato per informarela società civile su tematiche come il trafficodi droga, quello di esseri umani, la corruzio-ne e il riciclaggio di denaro, e per richiederealla Commissione Europea di continuare avigilare e a legiferare contro questi fenome-ni. Perché la realtà è che le mafie hanno unadimensione sempre meno locale e, al passocon i tempi, si sono attivate per allargare iloro traffici. «La globalizzazione finanziaria èdiventata uno dei canali di maggiore pene-trazione della criminalità organizzata - spie-ga Vittorio Agnoletto, curatore culturale diOLE - perciò è fondamentale un forte con-trollo da parte dell'Unione Europea, che nonha ancora strumenti di lotta sufficientementeefficaci in questo senso». Per questo aOtranto si parlerà anche e soprattutto di eco-nomia (il titolo dell'edizione 2011 è proprio‘Economia illegale, mafie e globalizzazionefinanziaria’) con un parterre di ospiti interna-zionali di grande rilievo, dal sociologoMaurizio Ambrosini, all'economista Susan

George, fino a Pedro Paez, ex ministro dellefinanze dell'Ecuador che interverrà sullo spi-noso e sempre attuale tema Banche, finan-za internazionale e bene comune. Perché ineffetti è proprio questo uno dei punti cardineche si trova sempre sotto gli occhi di tutti: lostretto legame tra bene comune e sistemaeconomico. In tempi in cui si sta finalmentepercependo quanto l'economia mondiale siapoi così saldamente collegata alla vita diogni singola persona, è forse il momentoideale per approfittare di questa fresca spin-ta di coscienza per capirci un po' di più. Eovviamente cercare di comprendere anchein che modo ognuno di noi può cambiare lecose nel suo piccolo. Infatti il rapporto, perquanto sembri sempre così lontano daambo i lati, è comunque reciproco: il sistemaeconomico mondiale influisce sulla nostravita di tutti i giorni in meglio e peggio, maanche noi nella vita di tutti i giorni influiamosull'economia mondiale. Pare proprio un'oc-casione per sfruttare in maniera cultural-mente proficua gli ultimi scampoli d'estate,anziché rimanere seduti sul divano in attesache riaprano le università e gli uffici. Info: www.ole2011.org

Economia illegale, mafie e globalizzazione finanziaria: dal 5 all’11 settembre Otranto Legality Experience

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Un concorso per valorizzare le buonepratiche amiche dell'ambiente esi-stenti sul territorio padovano e

insieme per diffondere la cultura dellasostenibilità. A promuovere Impatto Zero! è ArciPadova, all'interno del progetto Ambien-tAzioni, insieme all’Assessorato all'Am-biente del Comune di Padova, con il soste-gno di Acegas-APS, Coop Adriatica,Fairtrade Italia e Nuova Grafica e in colla-borazione con il Centro Servizi per il volon-tariato e Legambiente. Il premio è rivoltoad associazioni, cooperative e altre realtàdel terzo settore impegnate in iniziative,progetti e azioni rispettosi dell'ambiente,ma anche a quei cittadini che compiono

gesti responsabili per ridurre la propriaimpronta ecologica. L'iniziativa prendespunto dall'Anno europeo del volontariatoe della cittadinanza attiva e dall'Anno inter-nazionale delle foreste proclamatodall'Onu, e vuole così evidenziare qualefondamentale contributo abbia finora por-tato la società civile organizzata nellacostruzione di percorsi e modelli di vita, dieconomia e di consumo in chiave ecocom-patibile. Quattro le aree delle buone prati-che ammesse al concorso: risparmio ener-getico, rifiuti, mobilità sostenibile, scelte diconsumo. Tre invece le categorie che con-corrono: Premio Associazioni, Cooperativee Terzo Settore, Premio Cittadini. Menzione speciale con il Premio Eco-origi-nalità, volto a valorizzare un'idea nuova eoriginale, capace ad esempio di inventarenuove funzioni per materiali di scarto o direcupero o per gli oggetti in disuso, incen-tivando così modi anche creativi di viverel'ambiente e l'ecologia. Le candidature pervenute saranno valutateda una commissione costituita ad hoc, chele valuterà considerando in particolarmodo l'impatto ambientale e la sostenibili-

tà di azioni, iniziative e prassi proposte; laloro efficacia in termini di promozione diuna cultura della sostenibilità, di migliora-mento della qualità della vita sociale, diattenzione alle pari opportunità e ai princi-pi della solidarietà; l'impegno complessiva-mente necessario per mettere in pratica leprassi; la potenziale loro 'esportabilità' adaltre realtà del territorio; infine, l'originalitàe la creatività della proposta candidata. I vincitori saranno proclamati a Padovadomenica 25 settembre, in occasione dellaFesta provinciale del volontariato e dellasolidarietà, una data che - coincidenza par-ticolarmente significativa per il progetto -vede anche il 50° anniversario della Marciaper la pace Perugia-Assisi. La partecipa-zione è gratuita. Le candidature dovrannopervenire sull'apposito modulo entro e nonoltre il 20 settembre 2011, via mail all'indi-rizzo [email protected], con oggetto Premioimpatto zero.Per ulteriori informazioni sul regolamento esulle modalità di candidatura e per scarica-re i moduli consultare il sito dell'Arci diPadova.Info: www.arcipadova.org

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A Padova il concorso Impatto Zero! per valorizzarebuone pratiche ambientali ed ecosostenibili

Il 9 settembre alle 21 pressoCastello Malgrà sarà presentato lo spettacolo teatrale Vita per vita.Unità mica tanto promosso dal circolo Arci Artemuda

RIVAROLO CANAVESE (TO)

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Arci Jazz ClubBOLOGNA - Alla Festa dell'Unità,in programma fino al 15 settembre,torna il tradizionale spazio dell'Ar-

ci Jazz Club, con una programmazio-ne, a cura del musicista MarcoCoppi, ricca di concerti e grandi nomidella musica jazz. Prossimi appunta-menti con Gabriele Deiana quartet il7 settembre, Faxtet l'8, Carlo Attiquartet il 9. Le serate, che si svolgo-no al Parco Nord, iniziano alle 23 e siconcludono, dopo i concerti, condelle jam session.Info: www.arcibologna.it

50 lireVITERBO - All’interno del FestivalStorie di lavoro, promosso tra gli altridal circolo Arci Percorsi, sarà presen-tato l’8 settembre alle 21 presso ilPalazzo della Provincia lo spettacoloteatrale 50 lire di e con FerdinandoVaselli. Vincitore del Premio EnricoMaria Salerno per la drammaturgiaeuropea, lo spettacolo è costruito apartire dai racconti dei soci-operai dialcune aziende padronali di CivitaCastellana nel secondo dopoguerra,in un viaggio nel loro passato ma

anche nel loro presente.Info: [email protected]

Circoli senza confiniVIMERCATE (MB) - Terza edizioneper Circoli senza confini, la Festa deicircoli autogestiti di Monza e Brianza,dal 9 all’11 settembre presso l’exarea feste dell’Arci Acropolis. Tra gliingredienti di quest’anno, la festaantirazzista propone concerti, tavolerotonde, videobox, questionari sulprecariato e storie dal capitalismoreale meneghino\brianzolo. Ingressogratuito.Info: www.arciacropolis.it

Festival delle due roccheARONA (NO) - Appuntamenti dedi-cati alla letteratura e spettacoli di tea-tro per bambini ed adulti: questo ilprogramma del Festival delle duerocche, incontri internazionali di tea-tro e parola del Lago Maggiore, dal 9all’11 settembre. In convenzione conArci Piemonte, i soci Arci godranno diun biglietto ridotto a 10 euro per glispettacoli serali. Il Festival ospiteràtra gli altri, oltre alla sua direttriceartistica, Dacia Maraini, Emma

Dante, Mario Calabresi, Beppe Se-vergnini, Michela Murgia, PiergiorgioOdifreddi. Tutte le informazioni e ilprogramma sul sito del Festival.Info: www.festivalduerocche.it

Biciclettata resistenteCREMONA - Il 10 settembre ritrovoalle 15 in piazza del Comune per laBiciclettata resistente. Storia ememoria di una giornata di battagliaper le strade di Cremona, organizza-ta dall’Anpi provinciale in collabora-zione con Arci Cremona. In occasio-ne del 68esimo anniversario dellabattaglia di Cremona del 9 settembre1943, è stata organizzata una visitain bici nei luoghi cittadini in cui avven-nero gli scontri, in totale una decinadi tappe, in ognuna della quali verràricordato l’evento, anche con breviletture di diario. L’evento si conclude-rà con l’arrivo in piazza Roma alle 18.Info: www.arcicremona.org

Corso di fotografiaCARRARA (MS) - A settembre ria-prono le iscrizioni per il corso base difotografia digitale e fotoritocco che siterrà a partire dal mese di ottobre

presso la sede dell’Arci in via LorisGiorgi 3. Il corso, tenuto da AliceLamberti e Massimo Geloni, avràdurata bimestrale con un incontrosettimanale della durata di due ore. Ipartecipanti potranno accedere almondo della fotografia realizzandoscatti secondo la propria sensibilità,imparando a recuperare fotografieimperfette o a correggere piccolidifetti attraverso il fotoritocco.Info: [email protected]

Passeggiata naturalisticaTAVARNELLE VAL DI PESA (FI) - Inprogramma per domenica 11 settem-bre con partenza da piazza Matteottialle 9 la passeggiata naturalisticanelle colline del Chianti promossa dalcircolo Arci La rampa. Attraversandocaratteristici borghi, saranno allestitelungo il percorso delle soste conintrattenimenti gastronomici e nonsolo. Le iscrizioni devono pervenireentro giovedì 8 settembre. Il ricavatosarà interamente utilizzato per l’ac-quisto di attrezzature e giochi per ilParco del Mocale.Info: [email protected]

Notizie Brevi

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Con la collaborazione di Arci Reggio,l'associazione Botteghe del mondo,insieme alla cooperativa sociale

Ravinala, si appresta a organizzare, con ilpatrocinio del Comune e della Provincia diReggio Emilia e della Regione EmiliaRomagna, la XVII edizione della FieraTuttaunaltracosa, che quest’anno avrà sedea Reggio Emilia alle ex officine Reggiane, il30 settembre, 1 e 2 ottobre. L'associazioneitaliana Botteghe del mondo è l'unica a rac-cogliere oltre 300 gruppi che commercializ-zano i prodotti del Commercio equo e soli-dale, offrendo a circa 1.700.000 persone deipaesi del sud del mondo la possibilità di unavita dignitosa grazie al commercio dei loroprodotti artigianali. Tuttaunaltracosa vede lapartecipazione di gran parte del movimentodel commercio equo e negli ultimi anni si ècaratterizzata per una forte presenza di pub-blico, ospitando fino a 40mila visitatori e glistand di 70 espositori. L'edizione del 2011vuole concentrare la sua attenzione sulla'conoscenza'. Infatti, dicono gli organizzatori,«Crediamo sia giunto il momento per com-prendere che l'equo è un modo di pensare,

una relazione, un modo di porsi verso la vitae i consumi indipendentemente dall'originegeografica dei prodotti che acquistiamo.Comperare con coscienza, con consapevo-lezza, che è il tratto essenziale del commer-cio equo e solidale, non solo un movimentodi opinione ma piuttosto uno strumento cherende il nostro fare un gesto politico, nonsolo un prodotto che arriva dal ‘sud delmondo’ ma piuttosto la storia del prodottoche acquistiamo, sia che venga dal sud siache arrivi da piccoli produttori italiani, sia bioo a km zero». Dunque una vera e propriaFiera dei Saperi. L'edizione di quest'annovedrà poi realizzarsi un'altra iniziativa parti-colarmente significativa: il V campo europeodel Commercio equo per i giovani, che sisvolgerà nei giorni precedenti e si conclude-rà con la partecipazione alla fiera. Sono atte-si 40 giovani provenienti da tutto il mondo.Inoltre, l'associazione Botteghe del mondo siavvale di numerose partnership, per renderel'evento un'occasione concreta di riflessionee conoscenza per tutta la cittadinanza ma inparticolare per le scuole grazie alle numero-se iniziative dedicate agli studenti. All'interno

di Tuttaunaltracosa vi saranno, grazie allacollaborazione di Reggio Children, Reggionel mondo, Arci Solidarietà e Cies, percorsistrutturati per i bimbi e i ragazzi per aiutarliad affrontare e conoscere i temi del com-mercio internazionale, delle differenze tranord e sud e dello sfruttamento del lavorominorile. Inoltre, in collaborazione con ilcoordinamento dei Gas ci sarà uno spaziodedicato al tessile equo, etico e bio che oltread un grande spazio espositivo vedrà la pre-senza di laboratori tematici e performancededicate ad adulti e bambini. Ancora, verràallestita la mostra Io viaggio Equo e sarannoorganizzate visite delle scolaresche, deigruppi scout e dei gruppi parrocchiali. Info: www.tuttaunaltracosa.it

10incircolo

arcireport

A Reggio Emilia con la collaborazione dell’Arci la Fiera dell’equo e solidale ‘Tuttaunaltracosa’

Il 10 settembre alle 13 appuntamentoal circolo Arci di Ponte alle Tavole

con il pranzo di solidarietà, il cui ricavato sarà destinato

al progetto di adozioni a distanza in Brasile Il cuore si scioglie

PISTOIA

notizieflash

Costituzione tourcon l’Arci TrevisoL'Arci di Treviso ripropone nel mese di set-tembre, dopo il primo ciclo di presentazionia maggio e giugno, Costituzione Tour:Quattro presentazioni a Vittorio Veneto,Montebelluna e Treviso, del volume Leparole della Costituzione, piccola antologiadegli interventi dei Padri Costituenti, corre-data dal testo integrale della CostituzioneItaliana, progetto realizzato per il 150°dell'Unità d'Italia. Le serate di presentazione sono condottedallo storico Daniele Ceschin e dal musici-sta e scrittore Ricky Bizzarro, con interven-ti, letture, dialoghi e canzoni, tratte dalrepertorio della canzone popolare e pop ita-liana, sui temi dei diritti e doveri costituzio-nali. Nel corso delle serate il libro Le paroledella Costituzione verrà donato ai presenti.Primo appuntamento il 9 settembre alle 21a Vittorio Veneto, presso il Museo della bat-taglia, in piazza Giovanni Paolo I, temadella serata: La Resistenza. Il secondoappuntamento è in programma il 16 set-tembre a Montebelluna a Villa Pisani. Siapprofondirà la storia della Repubblica.L'ingresso a tutte le serate è gratuito.Info: www.arcitv.org

‘15 anni in Tilt’: al Teatro Lolli di Imolaspettacoli, laboratori e attività formativeA partire da venerdì 9 settembre, con lospettacolo Que viva Anita! di e con MartaDalla Via e Massimiliano Buldrini, dedicatoalla figura di Anita Garibaldi, riprendono leattività del Teatro Lolli di Imola, gestito dal2006 dal circolo Arci Tilt (TrasgressivoImola Laboratorio Teatro). Tilt ha dato vitaa esperienze di lavoro con professionistidel teatro e attori-registi realizzando ani-mazioni, percorsi di formazione, laboratoriteatrali, producendo in proprio performan-ce e spettacoli, ospitando artisti provenien-ti da varie parti del mondo e contribuendocosì alla nascita di nuove realtà artistiche.

In occasione dei 15 anni dall’inizio dellesue attività (Tilt nasce infatti nel luglio del1996), i soci dell’associazione culturalehanno deciso di reagire al periodo di crisieconomica, in cui la cultura è spesso sacri-ficata, con un ricco e articolato programmadi eventi, spettacoli e formazione. Oltre aglispettacoli gratuiti che saranno presentatinei mesi di settembre e ottobre, sono pre-visti laboratori teatrali (per adulti, ragazzi ebambini), seminari intensivi di teatro,danza e canto, danze e percussioni africa-ne Uongai e altri laboratori.Info: www.tiltonline.org

arci

n. 30 6 settembre 2011

A Orbassano presso i giardini di viaAllende torna, dall’8 all’11 settembre, laFesta del rione della Bassa , tradizional-mente considerata la festa di fine estate,promossa dall’Arci Puzzle e dall’associa-zione Quelli del Quetzal con il patrociniodella Città di Orbassano e la partecipazio-ne di Arci Valle Susa. Si comincia l’8 set-tembre alle 21 con i concerti degliScarecrows e a seguire The storm. Il 9

settembre apre la serata Filippo Sottile, aseguire l’orchestra di ritmi moderni ArturoPiazza. Il 10 e 11 ballo liscio e non so-lo...con l'orchestra Beppe Giotto e seratedi ballo a cura dei The Angels. L’8 inoltre èin programma anche una serata di giochida tavola e play games, mentre tutti i gior-ni sono previsti tornei sportivi, area banca-relle e animazione per bambini.Info: [email protected]

La Festa del rione della Bassa a Orbassano

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A rcs è stata accreditata dall'AgenziaNazionale Giovani come ente diinvio e coordinamento di volontari

per il Servizio Volontario Europeo (SVE). IlServizio Volontario Europeo offre ai giova-ni dai 18 ai 30 anni un'esperienza diapprendimento interculturale in un conte-sto non formale, promuovendo la loro inte-grazione sociale e la partecipazione attiva.I giovani possono svolgere un'attività divolontariato in un paese del programma oal di fuori dell'Europa, per un periodo cheva da 2 a 12 mesi, lavorando come 'volon-tari europei' in progetti locali in vari settorio aree di intervento: cultura, gioventù,sport, assistenza sociale, patrimonio cultu-rale, arte, tempo libero, protezione civile,ambiente, sviluppo cooperativo. La partecipazione allo SVE è gratuita per ivolontari. Il viaggio viene rimborsato al90%, per il vitto e l'alloggio è l'associazio-ne di accoglienza che vi provvede, è previ-sta l'assicurazione e una piccola indenni-tà mensile per il volontario (dipende dalpaese ma si aggira tra gli 80 e i 100 Euroal mese).Lo SVE è gestito dalla Commissione

Europea e dalle Agenzie Nazionali attra-verso il programma Youth in Action. Arcsha appena presentato i seguenti progetti diinvio: in Kosovo, invio di due volontaripresso il nostro partner Centro Ardhmeiraa Klina. La partenza per i volontari è prevista per il1 febbraio 2012 e il ritorno per il 1 agosto2012. Le attività che andranno a svolgeresono di supporto a quelle ordinarie delCentro Ardhmeira: corsi di computer, corsidi lingua inglese e italiana, corsi di mate-matica, attività sportive e musicali, laborato-rio di prevenzione contro Hiv/Aids. In esta-te i volontari saranno coinvolti nei campi dianimazione per bambini. I giovani, inoltre,saranno anche impegnati nella costruzionedi un campo di lavoro internazionale aKlina. La risposta sull'approvazione del progettoarriverà entro novembre 2011. Il secondo progetto si svolge in Rwanda,con l'invio di quattro volontari, due pressoil partner SEVOTA e due presso il partnerSANGWA, la durata è di 6 mesi. i volonta-ri partiranno il 1 aprile 2012 e torneranno il1 ottobre 2012. Le attività che svolgeranno

saranno attinenti ai progetti ordinari localidelle due associazioni: laboratori condonne e bambini, corsi e laboratori cultura-li, incontri con il governo locale, visite alleassociazioni di comunità e gruppi, sviluppodi moduli di formazione, progettazione,gestione e valutazione dei progetti in corsoo programmati, stesura di materiale pro-mozionale per le associazioni. I giovanisaranno inoltre di supporto nell'organizza-zione del campo di lavoro estivo. La risposta circa l'approvazione del proget-to dovrebbe arrivare a dicembre 2011. Per candidarsi e saperne di più sui dueprogetti, sui bandi e le modalità di parteci-pazione visitare il sito di Arcs al link ripor-tato di seguito.www.arciculturaesviluppo.it/2011/08/1994/

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Il Servizio Volontario Europeo con Arcs: presentati progetti per Rwanda e Kosovo

Hanno collaborato a questo numeroPietro Barbieri, Simona Botondi, Carmen Cordaro,Moira D’Amelio, Gennaro Di Cello, Enzo Di Rienzo, Valentina Itri, Filippo Miraglia,Enrico Panini, Maurizio Pascucci, Lorenzo Siviero, Gianluca Solera, Franco Uda

In redazioneAndreina Albano, Maria Ortensia Ferrara, Carlo Testini

Direttore responsabileEmanuele Patti

Direttore editorialePaolo Beni

Impaginazione e graficaClaudia Ranzani

Progetto graficoSectio - RomaCristina Addonizio

EditoreAssociazione Arci

RedazioneRoma, via dei Monti di Pietralata n.16

Registrazione Tribunale di Roman. 13/2005 del 24 gennaio 2005

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n. 30 6 settembre 2011

Cultura... scontata / convenzioni editoriali i tanti vantaggi di avere in tasca la tessera Arci

Animazione socialePeriodico del Gruppo Abele, dal 1971 è larivista per chi chi lavora nel sociale. Edu-catori e assistenti sociali, psicologi e inse-gnanti, formatori e animatori. Professionistiche a vario titolo lavorano nei servizi, nellecooperative sociali, nelle associazioni, suproblemi sociali ed educativi. 112 pagineogni mese, 1.120 pagine ogni anno. Damasticare e rimuginare. E magari discuterein équipe.Info: www.gruppoabele.org

Re NudoTrimestrale tematico per la rivoluzione del-l’essere. La rivista è la stessa pubblicazioneche circolò negli anni ’70, riedita alla fine del1996 dopo 10 anni d’interruzione. Re Nudodegli anni 2000 si pone come espressionedell’area di ricerca etico spirituale, dell’am-biente, del settore olistico, del benessere,della salute, per far conoscere tecniche,metodologie, pratiche che aiutino coloro chevogliono crescere in consapevolezza, al di làdell’appartenenza o meno a scuole spirituali.Info: www.renudo.it

La nuova ecologia - EditorialeSocietà cooperativa senza fini di lucro, costi-tuita nel 1995 da Legambiente per la gestionedelle proprie riviste e di numerose altre inizia-tive a esse collegate. Le riviste editate sono Lanuova ecologia, mensile di Legambiente riccodi notizie, inchieste, approfondimenti, QualE-nergia che si occupa di tematiche energeti-che, fonti rinnovabili, efficienza e svilupposostenibile e Rifiuti Oggi, semestrale che sioccupa di temi connessi al recupero e allagestione dei rifiuti, offre novità normative eaggiornamenti tecnici.Info: www.lanuovaecologia.it

NarcomafieMensile di informazione, analisi e documen-tazione del Gruppo Abele cui collaboranogiornalisti, docenti universitari, magistrati,centri di documentazione italiani e stranieri,gruppi e associazioni del privato sociale. Larivista, realizzata in collaborazione con l’as-sociazione Libera, è stata fondata nel feb-braio del 1993, all’indomani delle stragi in cuivennero uccisi i giudici Falcone e Borsellino.Info: www.narcomafie.it

www.arci.it/associarsi - [email protected]

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12speciale15ottobre

arcireport

15 OTTOBREGiornata di mobilitazione europea e internazionale

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n. 30 6 settembre 2011

Lettera aperta della Rete Italiana del Forum Sociale Mondiale sul 15 ottobre - Giornata di mobilitazione europea e internazionale

LA COSTRUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA RETELa Rete Italiana del FSM si impegna a lavorare nei prossimi mesi inmodo aperto e inclusivo per facilitare la più larga comunicazione econnessione fra la dimensione internazionale dei movimenti alter-mondialisti e antiliberisti e la dimensione locale, territoriale e naziona-le. Il prossimo 16 ottobre si discuteranno le modalità e gli strumenti perrendere possibile questo impegno.

LA PARTECIPAZIONE ALLA MOBILITAZIONE IN FRANCIADURANTE IL G20 DI CANNESNella riunione di ottobre si definiranno gli ultimi dettagli in merito allapartecipazione italiana all'Alter Forum e alle iniziative europee previ-ste a Nizza dall'1 al 4 novembre, quando a Cannes si riunirà il G20,con l'obiettivo di contrapporre le alternative sociali e democratiche allericette liberiste.

A GENNAIO IN ITALIA IL SEMINARIO SULLA RICOSTRUZIONEDEL FORUM SOCIALE EUROPEONella riunione del 16 di ottobre si definirà compiutamente l'invito atutte le organizzazioni e le reti europee al seminario di discussione sulrilancio del Forum Sociale Europeo, che verrà organizzato in Italia,come proposto dal Consiglio Internazionale del FSM. Un largo e rin-novato spazio pubblico europeo è infatti in questo momento unanecessità assoluta. Il seminario si terrà a gennaio a Milano.

MAGHREB-MASHREK: INCONTRO SUL SOSTEGNO ALLE RIVOLUZIONI,CONTRO LA REPRESSIONE, LE GUERRE E LE OCCUPAZIONILe organizzazioni maggiormente attive su questi temi (repressione inSiria, guerra in Libia, occupazione in Palestina, sostegno alle rivolu-zioni in Tunisia ed Egitto...) hanno preso l'impegno di convocare nelle

prossime settimane una riunione unitaria per fare il punto delle diver-se iniziative in corso, e per definire possibili iniziative comuni.

GLI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI DEI PROSSIMI MESILa mobilitazione sul clima a Durban in occasione della COP sul climafra fine novembre e dicembre, quella in occasione della ministerialeWTO a Ginevra dopo Durban, la giornata di azione globale dei migran-ti il 18 dicembre, il Forum Mondiale Alternativo dell'Acqua a Marsiglianel marzo 2012, la realizzazione in Italia nel 2012 del Forum Euro-Maghreb-Mashrek, la grande mobilitazione a Rio de Janeiro in occa-sione del vertice Onu Rio +20 sullo sviluppo sostenibile, la prepara-zione del primo Forum Sociale Mondiale che si realizzerà nel 2013nella regione Mediterranea (in Tunisia o in Egitto).A questi appuntamenti comuni promossi nell'ambito del FSM, siaccompagneranno molte altre iniziative specifiche di reti e coalizioniinternazionali ed europee, fra cui la creazione della rete europea perl'acqua bene comune e le Iniziative dei Cittadini Europei (con la rac-colta di un milione di firme) per il basic income, la cittadinanza di resi-denza, l'acqua pubblica.

UTILITÀ DI UNA RETE UNITARIAL'impegno della Rete Italiana del FSM è di facilitare la possibilità dicoinvolgimento su queste iniziative per tutti i soggetti sociali attivi, sulterritorio e a livello nazionale, secondo i propri interessi e disponibili-tà, nonché di costruire insieme gli appuntamenti e le campagne comu-ni. Le dimensioni internazionale, europea, nazionale e territoriale sonostrettamente connesse. Il grandissimo numero di organizzazioni e retiitaliane che si riconoscono nel FSM può fare della Rete una sede dav-vero unitaria di discussione e iniziativa.

Gli altri impegni dell'agenda decisi nella riunione del 4 settembre dalla Rete Italiana del Forum Sociale Mondialee

G li indignad@s spagnoli invitano a scendere in piazza, diversi/e e insieme, per dare vita a una grande manifestazione europea einternazionale il 15 ottobre. Nel nostro continente, come in altre aree del mondo, nel Mediterraneo e anche nel nostro paese, tantie tante stanno raccogliendo e rilanciando il loro appello perché, nella tremenda crisi in cui siamo, nessuno può salvarsi da solo.

Non è tollerabile la distruzione sociale e democratica che ci viene imposta con il ricatto del debito, a livello europeo e nazionale, da istitu-zioni subalterne alle banche, alla finanza, alle multinazionali, a pochi gruppi di privilegiati. Abbiamo bisogno di rafforzare le alleanze, lacapacità della cittadinanza europea di opporsi e di conquistare una vera alternativa. In Italia bisogna fermare Governo e Confindustria, questa manovra e i suoi effetti devastanti. Ancora una volta e sempre di più, mantieneintatte rendite e privilegi e aggrava l'impoverimento della maggioranza della popolazione. Bisogna impedire le ulteriori privatizzazioni che negano la volontà popolare espressa con i referendum, lo smantellamento dellaCostituzione e la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio. Bisogna opporsi alla cancellazione dei diritti e delle garanzie sociali, allaprecarizzazione del lavoro e della vita delle persone. Bisogna respingere l'aggressione alle rappresentanze sindacali e ai diritti del lavoro,la cancellazione del contratto nazionale e dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Bisogna fermare la distruzione di beni comuni, di ambien-te e territorio, di relazioni sociali, di cultura e istruzione. Bisogna contrastare il razzismo, fermare le guerre, le spese militari e la militarizza-zione.Non intendiamo lasciare il nostro futuro nelle mani di una classe politica privilegiata e schiava dei mercati finanziari. Dobbiamo riconqui-stare il nostro potere di cittadinanza, una democrazia reale in cui donne e uomini, comunità, lavoratrici e lavoratori abbiano il diritto di deci-dere liberamente sulle scelte che riguardano tutte e tutti. Le alternative esistono e vanno conquistate, insieme. In tanti e tante, diversi ediverse, uniti. È il solo modo per vincere.La Rete Italiana del FSM, al termine del suo primo incontro a Roma il 4 settembre, propone a tutte le organizzazioni, le reti, lealleanze, i gruppi e le persone interessate di verificare la possibilità di una grande convergenza unitaria nella giornata europea einternazionale di mobilitazione del 15 ottobre e di costruire insieme un Comitato Unitario 15 ottobre.Propone quindi a tutti e a tutte di incontrarsi martedì 13 settembre alle ore 11.00 in Via dei Monti di Pietralata 16 a Roma.