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Ri-pensare il Fare. L’uomo artigiano di fronte alle sfide della modernità Tecnologie dell'informazione, lavoro e sistemi organizzativi neo-artigianali Novembre 2012 Patrizio Di Nicola

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Page 1: Artigiani digitali

Ri-pensare il Fare. L’uomo artigiano di fronte alle sfide della modernità

Tecnologie dell'informazione, lavoro e sistemi organizzativi neo-artigianali

Novembre 2012

Patrizio Di Nicola

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Artigiani e macchine

• Sul finire del 1700 si inizia a fare un uso intensivo delle macchine, nate dall’arguzia di alcuni bravi artigiani che, stanchi dei lavori più duri (e noiosi) si erano ingegnati per eliminarli.

• «Le macchine non sono altro che perfezionati strumenti di produzione con i quali l’umanità accresce l’efficienza del suo lavoro» [Braverman, 1978, p. 228]

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Foreman Empire

• Nel corso dell’800, i progressi tecnologici si accompagnarono a un progressivo ampliamento dei complessi industriali.

• L’intera gestione della produzione era lasciata nelle mani delle gerarchie intermedie, di estrazione artigiana, e il management – laddove esisteva - si limitava a controllare che le quote di produzione contrattate fossero rispettate. Era un sistema che Daniel Nelson [1975] definisce “impero dei capireparto” (foreman empire)

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Nuove fabbriche, oltre l’artigiano

• Cento anni dopo, sul finire dell’800 gli ingegneri industriali raccolti nell’ASME si candidano a dirigere le fabbriche.

• Per far ciò debbono immettere nel ciclo produttivo tecnologie e soprattutto sistemi organizzativi che non siano facilmente “addomesticabili” dagli operai di mestiere.

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Oltre il mestiere

• Da questa filosofia emerge il taylor –fordismo ed un uso della conoscenza come strumento di contenimento delle abilità interstiziali degli operai

• Il nuovo sistema colpisce la capacità degli operai di invadere gli spazi lasciati liberi dall’organizzazione del lavoro e di piegare le procedure a loro favore. In qualche modo, quindi, toglie ogni possibilità di creatività e di controllo sul lavoro

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Abilità organizzative

• «Prima il lavoratore in possesso di un paio di mani capaci e di una batteria di buoni utensili era in rapporti di quasi assoluta parità con il padrone; produceva direttamente per il consumo, ed egli stesso consumava gran parte del suo prodotto. (…) Nascevano fabbriche immense che impiegavano migliaia di uomini, donne, bambini. All'improvviso, le macchine diventavano più importanti delle mani.»

[Adamic, 1931]

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ICT Analisti simbolici

• La “rivoluzione informatica” favorisce la rinascita di nuove forme di lavoro basate sulla conoscenza con forti connotazioni neo-artigianali: programmatori; analisti simbolici, web designer, network analist, program manager, ecc.

• Richard Florida nel 2002 parla dell’ascesa di una “Nuova Classe Creativa”, e la quantifica in circa il 30% dei lavoratori americani (12% Supercreativi; 18% Professionisti creativi)

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Secondo Pekka Himanen (L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione)

• Con Internet si pongono le basi per lo sviluppo di una cultura nuova che nasce da quattro componenti:– La cultura tecno-meritocratica– La cultura hacker– La cultura comunitaria-virtuale– La cultura imprenditoriale

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Artigiani Digitali

• Gli artigiani digitali hanno caratteristiche professionali molto definite: – Estrema competenza tecnica, che permette di

padroneggiare gli strumenti del lavoro, piegandoli ed adattandoli, tramite la riprogettazione e l’invenzione, alle loro esigenze

– Forte “manualità cognitiva”, che nasce dalla necessità di interagire con strumenti molto complessi che richiedono competenze specialistiche, ma al contempo estrema flessibilità e cura dei dettagli

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Page 10: Artigiani digitali

Le caratteristiche dei neo-artigiani del Web

• Estrema competenza tecnica• “Manualità cognitiva”• Lavoro come sfida e miglioramento continuo• Ampia autonomia professionale, spesso

all’interno di team interaziendali• Tecnosocialità e reti spontanee• Inserimento in circuiti globalizzati di innovazione

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A partire dalla rete di computer

le persone creano una rete

di personeKnowledgeCommunity

Page 12: Artigiani digitali

Verso un modello di organizzazione del lavoro neo-artigianale?

Dimensioni ModelloTaylor-Fordista

Organizzazione Flessibile

Organizzazione Bazaar (neo-artigianale)

Tempo Organizzazione formale del tempo

Organizzazione flessibile del tempo

Auto-organizzazione del tempo

SpazioLuogo di lavoro definito e stabile (Place)

Luogo di lavoroDelocalizzato(No Place)

Spazio di lavoro indefinito ed instabile (Work Space)

AutonomiaDipendenza gerarchica Self-employment Self-involvement

Appartenenza ImpresaCategorie e associazioni

Comunità professionali

MotivazioniEconomiche e distabilità dellavoro

Indipendenza e flessibilità

Gioia e soddisfazione personale

EticaEtica protestante:dovere professionale

Etica freelancer:network di relazioni

Etica hacker:Piacere, passione e ozio creativo

Page 13: Artigiani digitali

La creazione di Linux? Solo per divertirmi (in realtà era la sua tesi di laurea…) Linus Torvalds

Page 14: Artigiani digitali

…Grazieper

l‘attenzione...

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