artroscopia base ed avanzata sigascot

32
Continuazione di Ortopedia News Quadrimestrale - ISSN 2281-258X In caso di mancato recapito inviare a Roma Romanina Stam pe per la restituzione al mittente previo pagamen- to resi. sigasCOt NEWs - Anno XX - N. 3 - dicembre 2014 Direttore scientifico Pietro Randelli Direttore Unità Operativa Complessa Ortopedia 2 Università degli Studi di Milano IRCCS Policlinico San Donato Direttore Responsabile ed Editoriale Andrea Salvati segreteria scientifica Nives Sagramola segreteria di Redazione Antonella Onori, [email protected] area Pubblicità Patrizia Arcangioli, responsabile [email protected] grafica e impaginazione Daniela Manunza autorizzazione del trib. di Roma n. 181 del 4/4/1995 R.O.C.: 6905/90141 Direzione, Redazione, amministrazione: CiC EDiZiONi iNtERNaZiONaLi s.r.l. Lungotevere Michelangelo, 9 - 00192 Roma Tel. 06 8412673 r.a. - Fax 06 8412688 E-mail: [email protected] www.gruppocic.com Stampa: LITOGRAFTODI srl - Todi (PG) Finito di stampare nel mese di dicembre 2014 Tutti i diritti riservati. È vietato riprodurre, archiviare in un sistema di riproduzione o trasmettere sotto qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per fotocopia, registrazione o altro, qualsiasi parte di questa pubblicazione senza autorizzazione scritta dell’Editore. È obbligatoria la citazione della fonte. La massima cura possibile è stata prestata per la corretta indicazione dei dosaggi dei farmaci eventualmente citati nel testo, ma i lettori sono ugualmente pregati di consultare gli schemi posologici contenuti nelle schede tecniche approvate dal Ministero della Salute. Prezzo a copia € 1,50 - L’IVA, condensata nel prezzo di ven- dita, è assol ta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, primo comma, lett. c), D.P.R. 633/72 e D.M. 29-12-1989. Il periodico viene anche inviato ad un indirizzario di specialisti predisposto dall’Editore. Ai sensi del De creto Legislativo 30/06/03 n. 196 (Art. 13), informiamo che l’Editore è il Titolare del trattamento e che i dati in nostro possesso sono oggetto di trattamenti informatici e manuali; sono altresì adottate, ai sensi dell’Art. 31, le misure di sicurezza previste dal l a legge per garantirne la riservatezza. I dati so no gestiti internamente e non vengono mai ceduti a terzi, possono esclusivamente essere comunicati ai propri fornitori, ove impiegati per l’adem- pimento di obblighi contrattuali (ad es. le Poste Ita l iane). Informiamo inoltre che in qualsiasi momento, ai sensi dell’Art. 7, si può richiedere la conferma dell’esistenza dei dati trattati e richiederne la cancellazione, la trasformazione, l’aggiorna- mento ed op porsi al trattamento per finalità commerciali o di ri cerca di mercato con comunicazione scritta. La pubblicazione dei testi e delle immagini pubblicitarie è su- bordinata all’approvazione della direzione del giornale ed in ogni caso non coinvolge la responsabilità dell’Editore. Il contenuto degli articoli rispecchia esclusivamente l’e- sperienza degli autori. © Copyright 2014 news Organo ufficiale della SIGASCOT All’interno: Lettera del Presidente Stefano Zaffagnini Report: Hol Young - 2a Edizione successo confermato Master Class 2014 European Arthroscopy Fellowship EAF 2014 Fellowship SIGASCOT-GOTS 2014 Articoli: Comitato Ginocchio: B. Violante Comitato Ricerca: M. F. Saccomanno Comitato Cartilagine: G. Di Vico Comitato Sport: A. Vascellari Coming soon: Eventi ufficiali locandine Attività editoriali: La libreria SIGASCOT Manuale di Riabilitazione ortopedica post-chirurgica Il tendine e il muscolo La rivista: l’Orange Journal EDITORS Pietro Randelli , Claudio Mazzola Paolo Adravanti, Claudio Zorzi, Matteo Denti Volume di 944 pagine F.to 21x29 150,00 Società Italiana di Chirurgia del Ginocchio Artroscopia • Sport • Cartilagine e Tecnologie Ortopediche ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA

Upload: others

Post on 25-Oct-2021

3 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

newsSIGASCOT

Continuazione di Ortopedia News

Quadrimestrale - ISSN 2281-258XIn caso di mancato recapito inviare a Roma RomaninaStam pe per la restituzione al mittente previo pagamen-to resi.

sigasCOt NEWs - Anno XX - N. 3 - dicembre 2014

Direttore scientificoPietro RandelliDirettore Unità Operativa Complessa Ortopedia 2Università degli Studi di MilanoIRCCS Policlinico San Donato

Direttore Responsabile ed EditorialeAndrea Salvati

segreteria scientificaNives Sagramola

segreteria di RedazioneAntonella Onori, [email protected]

area PubblicitàPatrizia Arcangioli, [email protected]

grafica e impaginazioneDaniela Manunza

autorizzazione del trib. di Roman. 181 del 4/4/1995R.O.C.: 6905/90141

Direzione, Redazione, amministrazione:CiC EDiZiONi iNtERNaZiONaLi s.r.l.Lungotevere Michelangelo, 9 - 00192 RomaTel. 06 8412673 r.a. - Fax 06 8412688E-mail: [email protected] www.gruppocic.com

Stampa: LITOGRAFTODI srl - Todi (PG)

Finito di stampare nel mese di dicembre 2014

Tutti i diritti riservati. È vietato riprodurre, archiviare in unsistema di riproduzione o trasmettere sotto qualsiasi forma ocon qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per fotocopia,registrazione o altro, qualsiasi parte di questa pubblicazionesenza autorizzazione scritta dell’Editore. È obbligatoria lacitazione della fonte.La massima cura possibile è stata prestata per la correttaindicazione dei dosaggi dei farmaci eventualmente citati neltesto, ma i lettori sono ugualmente pregati di consultare glischemi posologici contenuti nelle schede tecniche approvatedal Ministero della Salute.Prezzo a copia € 1,50 - L’IVA, condensata nel prezzo di ven-dita, è assol ta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, primo comma,lett. c), D.P.R. 633/72 e D.M. 29-12-1989.Il periodico viene anche inviato ad un indirizzario di specialistipredisposto dall’Editore. Ai sensi del De creto Legislativo30/06/03 n. 196 (Art. 13), informiamo che l’Editore è il Titolaredel trattamento e che i dati in nostro possesso sono oggettodi trattamenti informatici e manuali; sono altresì adottate, aisensi dell’Art. 31, le misure di sicurezza previste dal la leggeper garantirne la riservatezza. I dati so no gestiti internamentee non vengono mai ceduti a terzi, possono esclusivamenteessere comunicati ai propri fornitori, ove impiegati per l’adem-pimento di obblighi contrattuali (ad es. le Poste Ita liane).Informiamo inoltre che in qualsiasi momento, ai sensi dell’Art.7, si può richiedere la conferma dell’esistenza dei dati trattatie richiederne la cancellazione, la trasformazione, l’aggiorna-mento ed op porsi al trattamento per finalità commerciali o diri cerca di mercato con comunicazione scritta.La pubblicazione dei testi e delle immagini pubblicitarie è su -bordinata all’approvazione della direzione del giornale ed inogni caso non coinvolge la responsabilità dell’Editore.Il contenuto degli articoli rispecchia esclusivamente l’e -sperienza degli autori.

© Copyright 2014

newsOrgano ufficiale della

SIGASCOT

All’interno:Lettera del Presidente Stefano Zaffagnini

Report:Hol Young - 2a Edizione successo confermatoMaster Class 2014European Arthroscopy Fellowship EAF 2014Fellowship SIGASCOT-GOTS 2014

Articoli:Comitato Ginocchio: B. ViolanteComitato Ricerca: M. F. SaccomannoComitato Cartilagine: G. Di VicoComitato Sport: A. Vascellari

Coming soon:Eventi ufficiali locandine

Attività editoriali: La libreria SIGASCOTManuale di Riabilitazione ortopedica post-chirurgicaIl tendine e il muscoloLa rivista: l’Orange Journal

EDITORSPietro Randelli , Claudio MazzolaPaolo Adravanti, Claudio Zorzi, Matteo Denti

Volume di 944 pagineF.to 21x29€ 150,00

Società Italiana di Chirurgia del Ginocchio Artroscopia • Sport • Cartilagine e Tecnologie Ortopediche

ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA

Page 2: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

2

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

Cari Soci,

con queste poche righe vorrei esprimere,anche a nome dei Presidenti del Pro -gramma Scientifico, del Direttore Ese -cutivo e dei Presidenti di comitato, lanostra grande soddisfazione per essereriusciti a rendere, anche questa volta, ilcongresso Nazionale SigAScot unimportante evento ricco di contenuti edi elevato livello scientifico. La prestigiosa sede dell’AuditoriumPaganini di Parma ha consentito il per-fetto svolgimento dei lavori congressua-li, articolati su tre sale, la principale dellequali dedicata alle sessioni plenarie. intre giorni di attività congressuale i parte-cipanti hanno potuto confrontarsi contanti illustri colleghi del settore su tema-tiche attuali e in alcuni casi ancora moltodibattute, a partire dai corsi pre-con-gressuali che hanno registrato un buonnumero di partecipanti impegnati ininteressanti discussioni. Le letture magistrali, tenute da esperti difama internazionale, hanno offertoesaurienti overview su tutto il panorama dicompetenza della Società, a partire dallaspalla, passando per la chirurgia dei lega-menti, dei difetti condrali, del menisco eprotesica del ginocchio, fino alla caviglia,e dunque un’occasione di arricchimentoper tutti noi. Da sottolineare la presenza del Pro -fessor Mitsuo ochi, presidente dellaSocietà giapponese di chirurgia Artro -scopica del ginocchio e di Medicinadello Sport (JoSKAS), il quale, oltre adaver tenuto un’interessantissima lettura,ha permesso di suggellare, dopo la miavisita nella rovente Hiroshima in lugliodurante il con gresso NazionaleJoSKAS, il gemellaggio tra le nostreSocietà che promuoverà scambi di sog-

giorno di giovani chirurghi italiani egiapponesi presso centri qualificati dientrambi i Paesi. Durante i Simposi specifici, organizzatida ciascun comitato SigAScot, sonostate approfondite alcune tra le princi-pali problematiche cliniche che ognigiorno ci troviamo a dover affrontare,come ad esempio i fallimenti nella chi-rurgia delle lesioni condrali, il trattamen-to delle lesioni periferiche durante laricostruzione del legamento crociatoanteriore, le infezioni periprotesiche e lagestione dei traumi sportivi in pazientidi età pediatrica. È stato altresì soddisfa-cente ap prezzare la qualità dei contribu-ti presentati durante le numerose sessio-ni di comunicazioni libere, che le hannopertanto rese momenti di alto interesse espessore, confermando il valore scienti-fico dei nostri Soci. Proprio al fine di riconoscere questimeriti, anche quest’anno SigAScot havoluto premiare il Best Paper presentatoal congresso, sponsorizzando la parteci-pazione del primo Autore al 17°congresso ESSKA a Barcellona nel2016 dove rappresenterà la SigAScotalla National Society Award Session, e il Best

Poster, al cui Autore sarà offerta la parte-cipazione gratuita al corso Watch and Try,una nuova avventura SigAScot incalendario nei prossimi mesi. inoltre, per la prima volta, durante ilcongresso è stato conferito il Paolo

Aglietti Award, un prestigioso riconosci-mento in ricordo del nostro compiantoFondatore e primo Presidente dellaSocietà, che permetterà al giovane spe-cializzando di Bologna che lo ha ricevu-to di svolgere un progetto di ricerca conil Professor La Prade in colorado(USA).

come nella migliore tradizione deicongressi Nazionali SigAScot, ad unintenso programma scientifico è statoaffiancato un ricco programma sociale,partendo dall’inaugurazione del con -gresso, seguita da una degna dimostra-zione della pregiata cultura enogastro-nomica di Parma, e culminato nellacena Sociale tenutasi al teatro Regio,tempio della musica che da sempre rap-presenta una delle anime pulsanti ecaratteristiche di Parma. in un periodo difficile sia dal punto divista economico che socio-culturalecome quello che stiamo attraversando,non è stato semplice preparare un even-to di questa portata, ma il lavoro, l’impe-gno e la passione di tutti l’hanno resopossibile. E per questo vorrei rivolgereun sincero grazie a coloro che hannocontribuito, a vario titolo, alla realizza-zione del congresso, sottolineando cheil congresso è stato un successo dellaSocietà, ma anche un successo di ognisingolo che ha condiviso questa espe-rienza.il 2014 è stato un anno molto importan-te per SigAScot, non solo per le tantenovità e proposte che lo hanno caratte-rizzato, ma anche perché segna i 10 annidalla costituzione della Società. in questianni SigAScot è cresciuta molto, rag-giungendo eccellenti risultati sia in ter-mini di valore scientifico, sia di diffusio-ne, tanto che ad oggi la società vantacirca 1.000 iscritti, molti dei quali under

EditorialePaolo Adravanti

Presidente SigAScot 2012-2014

Paolo Adravanti

Page 3: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

3news

SIGASCOT

45. E grazie all’idea e all’impegno delnostro Direttore Esecutivo, Nives Sa -gramola, per festeggiare questo impor-tante compleanno abbiamo voluto offri-re ai nostri Soci un breve video riassun-tivo di quanto fatto insieme in questi 10anni, un video che sottolinea quanti tra-guardi abbia raggiunto la Società, maanche lo spirito di squadra che ci hasempre contraddistinto e che mi auguronon ci abbandonerà mai. Ho avuto infatti l’onore di presiedereuna Società vivace, in fermento ed increscita, una Società composta da validiprofessionisti che condividono la passio-ne per il proprio lavoro, ma soprattuttocomposta da amici, colleghi, personeintellettualmente serie tra le quali mai èmancata la stima e il rispetto reciproco. Non posso congedarmi senza ringrazia-

re nuovamente tutti i componenti dellasquadra che mi ha affiancato in questaavventura, preziosissimi consiglieri neimomenti difficili e piacevolissimi amicinei momenti di distensione. Un pensiero particolare va nuovamente,come già espresso, agli amici con i qualiho diviso la maggior parte del mio cam-mino claudio, Stefano, Pietro, giu -seppe, Andrea e gigi, nonché a Nives,perfetta direttrice d’orchestra di musici-sti indubbiamente talentuosi, ma nonsempre “disciplinati”. Prima di concludere ricordo che laSocietà non è del Presidente, né delconsiglio Direttivo o dei Presidenti deicomitati, ma è di tutti i Soci, dal più gio-vane al più “esperto”. A tutti è quindi chiesto di prendereparte attivamente alla vita della Società

attraverso la partecipazione alle tanteattività proposte, e di non far mancare ilsupporto anche economico mediante ilversamento regolare della quota associa-tiva, strumento indispensabile per lasopravvivenza della Società. concludo facendo i più sinceri auguri dibuon lavoro al mio caro amico StefanoZaffagnini, che raccoglie l’onere e l’ono-re di dirigere per i prossimi due anniquesto gruppo affiatato, che sono certogli darà tante soddisfazioni, contribuen-do a rendere ancora più forte la SigA-Scot. tanti sono i progetti in corso, tante lescommesse che dobbiamo ancora vince-re, e sono certo che la SigAScot abbiatutte le carte in regola per riuscirci anchequesta volta.

Volume di 1008 pagineNUOVO PREZZO!

€ 150,00

www.gruppocic.it

Manuale di riabilitazione

ortopedica post-chirurgica

Editor

Stefano Respizzi

Volume di 256 pagine € 75,00

Versione Android € 29,99

Versione iPad € 29,99

Il tendine e il muscolo

Editors

Giuseppe M. Peretti

Gian Luigi Canata

Volume di 448 pagine € 110,00

Versione Android € 29,99

��������������������������������� ��������������� ������������������������ ��������������� ������������������������������������������������������ �

����������������� �� �� ������� ����������

���

��������������

��

� �� �

������

������

����

���

���

���

�� ���

���

�����

����������� ������ ������

�� � ������� ��� ������ ���������

������

�����

������

�������

��� �

€ ������������

����������� ��

��������������������������������� ��������������� ������������������������ ��������������� ������������������������������������������������������ �

����������������������������� ���������������������������������������������� �����������������������������������������

����

���

�����������������������������������������������������������

��

��

www.gruppocic.it

Page 4: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

4

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

4

Mi trovo a cagliari, oggi, per un conve-gno con gli ortopedici Sardi. Le nuvole di una giornata di novembreappannano il sole e l’alba timidamenteillumina una città che è triste, come me ecome tutte le persone che sono statescosse dall’improvvisa perdita del Prof.giovanni Peretti giovedì 20 novembre2014. All’inizio del congresso tutti inpiedi per un minuto di silenzio in ricor-do del Professor Peretti, un lungo minu-to, tutti a testa bassa e tutti immersi nellamemoria, nel ricordo di un collega, di unMaestro per molti e di un padre affet-tuoso.cagliari è la prima tappa della vita delProfessore; qui nacque il 26 luglio del1937 in una famiglia di tradizione uni-versitaria; il padre giuseppe è rettoredell’Università dal 1955 al 1970. È qui che si laurea in Medicina e si spe-cializza prima in ortopedia, nel 1965, epoi in chirurgia generale, nel 1967.Ricordo l’abilissima mano chirurgica delProfessore, le sue dissezioni anatomicheche mostravano a noi giovani il rispettodei piani, dell’anatomia e degli organi,quasi si stesse sfogliando un libro“vivente”. È guardandolo che ho imparato a fare ledissezioni con le forbici, senza sporcarsile dita o tagliare qualcosa di troppo conil bisturi. Nel 1969 il Prof. Peretti si trasferisce aMilano con la moglie, la Signora MariaLuisa ed i suoi quattro bambini, seguen-do il Prof. Vincenzo Pietrogrande, chesaliva in cattedra all’istituto ortopedicogaetano Pini. Sono anni burrascosi e lascuola del Prof. Pietrogrande si trasferi-sce al cto di via Bignami ove il Prof.Peretti, primo aiuto della clinica orto -pedica, mostra subito il suo valore nel-l’ortopedia in generale ed in particolarequella pediatrica, elevandosi ed acqui-sendo notevole autonomia per cui nel1979 viene posto alla guida di una sezio-ne di ortopedia Pediatrica. Nel 1980, a soli 43 anni, diviene Pro -fessore Straordinario e 3 anni dopoordinario, iniziando una gloriosa carrie-ra di Direttore di clinica orto pedica, la

terza prima e poi la seconda, in ripetutispostamenti tra il cto e l’ospedale Sangerardo dei tintori di Monza, ove hoavuto il privilegio di essere tra i suoiallievi durante la specializzazione, neglianni ’90.Erano anni in cui il Professore divenivaanche Presidente della Società italiana diortopedia Pediatrica (SitoP) e mem-bro del direttivo della Società Europeadi ortopedia Pediatrica (EPoS), portan-do infine il congresso Europeo a Milanonel 2000.Altro privilegio che ho avuto è statoquello di poterlo seguire quando nel1999 il Professore corona il suo “sogno”di carriera, cioè tornare all’istitutogaetano Pini da Direttore della clinicaortopedica dell’Università di Milano eDirettore Scientifico. Ero l’unico della squadra di Monza alsuo fianco nei primi 2 anni di questa suanuova avventura e nonostante fossiappena specialista il Professore credettein me e mi permise di sviluppare un’au-tonomia chirurgica di cui ancora oggi glisono grato. Questa era una sua dote di Maestro,quello di permettere ai tanti che gli siavvicinavano, di esprimere la loro perso-nalità, di vincere le paure e di affrontareil nostro lavoro di petto. La sua semplicità nell’affrontare chirur-gie varie e difficili mostrava l’elasticità el’estro che ogni chirurgo deve avere, ed

era l’esempio per tutti noi.Un giorno aveva inserito nella lista dellamia sala operatoria una brutta fratturascomposta del terzo distale d’omero diuna ragazza di 20 anni ed io, primo ope-ratore, che ne avevo solo 30! Sgranai gliocchi e lui mi guardò sereno, sorridendoe mi disse: Randelli stai tranquillo, faiuna bella dissezione, isola il n. radiale edil gioco è fatto. Quel giorno ho iniziato ad avere qualchecapello bianco ma d’incanto, isolato il n.radiale la frattura era ridotta!Era questo lo spirito sereno del Pro -fessore, sempre con il sorriso davanti atanti bimbi che di fronte a Lui eranotranquilli e con i loro genitori che miglia-ia di volte hanno stretto la mano delProf. giovanni Peretti nelle loro conl’idea di affidargli tutto quanto c’è di piùcaro. Ed era sempre la sua famiglia alcentro della sua vita; la “regola” per cuialle ore 20 era a cena con tutti loro ci hatrasmesso il valore della famiglia.L’eredità del Professore, socio di SigA -Scot dalla fondazione, si concretizzapoi con l’aver trasmesso la passione perl’ortopedia a suo figlio giuseppe che harispettato gloriosamente la tradizioneanche nell’ambito accademico milaneseed a cui tutta SigAScot si stringe.Ed insieme a giuseppe il Prof. giovanniPeretti si era dedicato, negli ultimi annidi attività, al volontariato in togo,costruendo una valida struttura ortope-dica, come sempre, con l’umiltà e lasemplicità che lo hanno caratterizzato.Doveva proprio in questi giorni partireper una missione e mentre il mio aereo ènel cielo da cagliari verso Milano rivedonel buio notturno il suo sorriso e sentoil suo affetto per l’essere umano, malatoe non, che pervade tutti quelli che l’han-no conosciuto.

Buon viaggio Professor PerettiAd Maiora

Pietro Randellicagliari

29 novembre 2014

In memoria del Professor Giovanni Peretti1937-2014

Page 5: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

5news

SIGASCOTLettera del PresidenteRicorda

Page 6: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

Parma 25 settembre 2014Esecutivo sigasCot 2014-2016

6

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

CD sigasCott 2014-2016

Alcuni Membri del nuovo consiglioDirettivo Da sn a dx. Vincenzo condello(cartilagine) Mario Ronga (Segretario-tesoriere) Alfredo Schiavone Panni (SigA-Scot responsabile con le società scientifi-che) Nives Sagramola (Direttore Esecutivo)Stefano Respizzi (dietro, Riabilitazione)Pietro Randelli (1°Vice Presidente) StefanoZaffagnini (Presidente) Paolo Adravanti(Past President) giuseppe Milano (2° VicePresidente) Massimo Berruto (dietro,Delegato del Presidente) Vincenzo Ma -donna (dietro, Artroscopia) claudio Maz -zola (davanti, Formazione) giuseppe Peretti(Ricerca) Bruno Violante (ginocchio)

Page 7: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

7news

SIGASCOT

Parma 25 settembre 2014Consiglio Direttivo sigasCot 2014-2016: Presidenti Comitati

Page 8: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

8

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014 Report from...

Sabato 28 giugno 2014 si è svolta pressola sede icLo di Arezzo, la seconda edi-zione del corso su cadavere HOL(Hands on Lab) for Young Surgeons, orga-nizzato dal comitato cartilagine dellaSigAScot.Nato dall’idea di utilizzare ginocchia dicadavere non vergini, quindi già in partesfruttate per corsi precedenti, in mododa poter offrire ad un nutrito gruppo dispecializzandi la possibilità di eseguiretutte le tecniche chirurgiche di tratta-mento delle lesioni cartilaginee delginocchio, al costo del solo viaggio perArezzo, il corso, alla sua seconda edizio-ne, ha ottenuto un grande successo.trentadue specializzandi, selezionati percurriculum e titoli fra i più di 50 che ave-vano presentato la propria preiscrizione,divisi in 2 gruppi da 16, hanno avutoaccesso a 8 postazioni, gestite, cometutor, dai membri del comitato carti -lagine della SigAScot,dove hanno potuto speri-mentare tutte le piùmoderne tecniche di trat-tamento chirurgico dellelesioni cartilaginee, dallemicrofratture e nanofrat-ture agli oAtS, finoall’AMic, agli scaffoldsmeniscali e osteocondrali. tutto grazie al supportotecnico diSmith&Nephew, Mitek,geistlich, Fin ceramica eArthrosurface che hannofornito gratuitamentetutto il materiale con cui igiovani chirurghi hannopotuto esercitarsi.Poter impiantare uno scaf-fold osteocondrale seguen-do i consigli e le istruzionidi un tutor di livello interna-zionale come la Dott.ssaElizaveta Kon, prenderedimestichezza con unoscaffold meniscale guidatidall’esperienza del Prof.Mario Ronga, oltre a poter

imparare come eseguire correttamentetecniche apparentemente semplici comele microfratture e gli oAtS dalle manidel Prof. Manunta e dei dottoriDelcogliano e Di Vico, in modo total-mente gratuito, ha rappresentato una’oc-casione assolutamente unica e irripetibileper tanti volenterosi giovani al terzo,quarto o quinto anno di specialità.in più, fra un turno e l’altro, tutti hannopotuto vedere come si può preparare unPRP e ascoltare dal Dott. Filardo, massi-mo esperto in materia, tutto quanto adoggi si sa ed è stato scientificamenteprodotto sugli estratti piastrinici. Unulteriore arricchimento e approfondi-mento su una materia in cui le conoscen-ze sono spesso molto frammentarie e incui vi sono tutt’oggi ancora poche cer-tezze.grazie al concreto aiuto di Eon medica,di igea e di geistlich, il comitato carti -

lagine e il suo Presidente, MassimoBerruto, interpretando lo spirito dellaSigAScot, hanno potuto realizzare unsogno: quello di offrire a dei giovani spe-cializzandi l’opportunità di accedere a un

corso di alto livello scientifico e pratico,in modo totalmente gratuito, concen-trando al massimo le attività, e offrendol’occasione di accrescere la propria espe-rienza interfacciandosi con alcuni dei piùimportanti esperti, sia sul palcosceniconazionale che internazionale, di patolo-gia e chirurgia cartilaginea.Visto il grande successo, HOL forYOUNG Surgeons, proseguirà anche ilprossimo anno. tutte le informazioni saranno pubblica-te su www.facebook.com/groups/siga-scotcartilagine, la pagina facebook che ilcomitato cartilagine dedica alle proprieattività, e a cui consigliamo a tutti diiscriversi.

HOL YOUNG - 2a EDIZIONESUCCESSO CONFERMATO

Page 9: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

9news

SIGASCOT

Management delle lesioni muscolari e tendinee dell’arto inferiore Recupero e ritorno all’attività sportiva ed agonistica

Si è svolto a torino, il 7 novembre 2014, il Master class SigAScotsulle patologie muscolari e tendinee dell’arto inferiore. Duecento parte-cipanti, in gran parte medici, ma anche fisioterapisti e laureati in Scienzemotorie erano presenti al convegno organizzato presso l’HotelAmbasciatori. Stefano Zaffa gnini ha inaugurato il biennio presidenzialeaprendo le sessioni con gian Luigi canata, presidente del Master class. i migliori specialisti italiani hanno presentato lo stato dell’arte in questocampo: carlo Faletti, Francesco oliva e Alberto Vascellari, nella primasessione moderata da Piero Astegiano e Alberto Vascellari, hanno espo-sto la classificazione radiologica e clinica. Sono state pubblicate interes-santi proposte di linee guida ma è auspicato un accordo fra le varie Societàspecialistiche per addivenire a criteri univoci. gian Pasquale ganzit,Alberto combi e gianfranco Monetti hanno esposto i criteri di valutazio-ne medico sportiva, ortopedica e radiologica. Maurizio giacchino ha sot-tolineato l’importanza di una valida prevenzione. Nella seconda sessione moderata da giuseppe gerbi, Mario Ronga eLuca tomaello hanno ricordato all’uditorio la necessità di ricorrere a pro-cedure validate scientificamente. giuseppe Peretti ha illustrato le prospet-tive future che si estendono sino alla terapia genica seppure in tempiancora non prossimi. Nella terza e quarta sessione moderate, rispettivamente, da FrancoBenazzo, Mau ro guicciardi e Davide Blonna con Renato Misischi,Roberto Rossi, Alessan dro Aprato, Davide Bonasia, gian Luigi canata eStefano Zaffagnini, Franco Benazzo, Piero Volpi, Alessandro Bistolfi,Pietro Spennacchio e Angelo Bertelli hanno fatto il punto sulle varie spe-cifiche patologie dell’arto inferiore. Maria cri sti na D’Agostino ha comuni-cato le nuove prospettive delle onde d’urto con interessanti potenzialitàsulla rigenerazione tissutale. Nella quinta sessione moderata da gian franco Beltrami e Francescooliva, Marco Davico, Stefano Suraci, Filippo castoldi e giuseppe Longohanno dimostrato la possibilità di valutare e studiare i processi riparativi. infine nella sesta sessione moderata da Marcello Martore e PietroSpennacchio, Stefano Respizzi e Fabrizio tencone hanno presentato uninteressante update sulla riabilitazione e sui criteri da seguire per autoriz-zare il rientro in campo dell’atleta infortunato. Al termine StefanoRespizzi, co-presidente del convegno, e gian Luigi canata hanno rias-sunto gli aspetti principali della giornata e concluso i lavori, di fronte aun pubblico ancora numeroso, auspicando un’intensificazione dei rap-porti interdisciplinari, indispensabile via di progresso in patologie cherichiedono l’intervento di diverse figure professionali: solo lavorando incoordinazione è possibile giungere a risultati ottimali. Quanto discussopuò essere approfondito nel volume SigAScot “il tendine e ilMuscolo”, edito da giuseppe Peretti e gian Luigi canata.

gian Luigi canataPresidente comitato Sport

Stefano RespizziPresidente comitato Riabilitazione Per informazioni dettagliate accedere al sito www-sigascot.com

Master Class 2014Tendini e Muscoli protagonisti a Torino

Page 10: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

10

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

L’European Arthroscopy Fellowship (EAF)quest’anno ha avuto inizio nella bellissi-ma cittadina di innsbruck che ha ospita-to l’annuale congresso AGA (Society forArthroscopy and Joint Surgery). L’amicizianata con i quattro colleghi fellows prove-nienti da Spagna, Francia, Austria einghilterra che con me hanno condivisoquesta esperienza e il desiderio di con-fronto reciproco ha reso ogni istante diquesto viaggio un’avventura. Arrivati a innsbruck l’accoglienza dellostaff organizzatore è stata fantastica, inparticolare nella persona di Eva Mariache si è preoccupata della nostra perma-nenza in ogni suo dettaglio (Fig. 1). il congresso AgA è stato prevalente-mente in lingua tedesca ma abbiamopotuto partecipare alle numerose sessio-ni internazionali in inglese con video didissezione chirurgica, varie tecniche diricostruzione del legamento crociatoanteriore e trattamento dell’instabilità dispalla con tecniche che vanno dallaBankart, alla Latarjet fino al “J” bone block. È stato inoltre un piacere incontrare inquest’occasione e dopo molti anni ilProf. Friederich Niklauscon con cui ho

trascorso diversi mesi durante la miaspecializzazione nell’ospedale di Bruder -holz a Basilea nell’estate del 2008. Dalla montuosa innsbruck ci siamo spo-stati nella capitale Vienna per fare visita alKrankenhaus der Barmherzigen SchwesternWien ospiti del Dott. Werner Anderl e delDott. Philipp Heuberer. La sosta è statabreve ma intensa. La seduta operatoriache ci avevano preparato era interamentededicata alla spalla con un programmavario che comprendeva casi di instabilitàgleno-omerale, lesioni della cuffia deirotatori, transfert artroscopico del grandorsale, protesi anatomica e protesi inver-sa di spalla. Programma sociale altrettan-to interessante con visita al Prater tour sul-sightseeing bus, una sosta all’Hotel “Sacher”e una cena a base di Wiener Schnitzel in untipico ristorante.tappa successiva è stata Parigi, ospiti delDott. Nicola gravelau presso la CliniqueParis V. Quattro giorni intensi di chirur-gia di alto livello con interventi artrosco-pici e sessioni scientifiche molto profi-cue. Degna di nota è la tecnica che ilDott. gravelau usa per la ricostruzionedel legamento crociato anteriore con

associata ricostruzione del legamentoantero-laterale mediante un tunnel pas-sante nel femore e impiegando cometrapianto il semitendine triplicato per illegamento crociato anteriore e il tendinegracile raddoppiato per il legamentoantero-laterale (Fig. 2). Altri casi sonostati un trapianto meniscale con allograft,artroscopie di anca con il Dott. FredericLaude, artroscopie di polso e di gomito.Anche il programma sociale è statodegno di nota con visita alla città diParigi, a Notre Dame, e un’indimentica-bile cena sul battello lungo la Senna allespalle della torre Eiffel. Lasciata Parigi ci siamo diretti versoLione al Centre Orthopé́dique Santy, FIFAMedical Center. Qui risuonano nomi importanti dell’or-topedia mondiale come Michel Bonnin,giles Walch, Pierre chambat, BertrandSonnery-cottet e molti altri. L’accoglienza è stata subito calorosa e ilDott. Bertrand Sonnery-cottet e il Dott.Mathieu thaunat ci hanno ospitatoall’incontro del team di rugby del LyonLoU. Dopo la partita abbiamo disputa-to un “terzo tempo” insieme alla squa-dra per una cena fantastica con dibattitie confronti molto interessanti sul nostrolavoro. Arrivato il giorno lavorativo abbiamoassistito alle sedute operatorie piene dicasi interessanti organizzate in modoincredibilmente efficiente. ogni chirur-go ruotava su due sale operatorie a ritmivertiginosi. Nella quasi totalità dei casi laricostruzione del legamento crociatoanteriore è stata eseguita con associataricostruzione del legamento anterolate-rale impiegando il tendine gracile. ilDott. Sonnery-cottet ci ha fatto vedere irisultati preliminari di questa sua tecnicache impiega da oltre due anni e in corsodi pubblicazione sulla rivista AJSM conuna importante riduzione delle recidivesu atleti professionisti. L’accesso artro-

EUROPEAN ARTHROSCOPYFELLOWSHIP EAF 2014Fabrizio Matassi

Figura 1. Da destra a sinistra: Yves Bojou (Francia - fellow), Michael Liebsteiner (Austria - fel-low), Fabrizio Matassi (italia - fellow) Eva Maria Pinz (AgA -Secretary), Javier Azores (Spagna -fellow), Atif Malik (inghilterra - fellow).

Report from...

Page 11: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

11news

SIGASCOT

scopico postero-mediale eseguito di rou-tine per esplorare il compartimentoposteriore ha permesso di identificaredelle disinserzioni capsulari del meniscomediale altrimenti non visibili con icomuni portali ed in questi casi è stataeseguita una sutura artroscopica all-insidemediante uncini da spalla. Un ringrazia-mento va a Mathieu thaunat e JeanMarie Fayard che ci hanno mostratoqueste tecniche e condiviso con noi leloro sessioni chirurgiche (Fig. 3).Nonostante il programma della fellowshipfosse puramente artroscopico, non èmancato uno sguardo alla chirurgia pro-tesica approfittando della presenza delDott. Michel Bonnin che in una sola ses-sione chirurgica aveva in programmacinque protesi di ginocchio, una protesidi caviglia, due protesi di anca e una revi-sione di anca: il tutto concluso alle 16.00!interventi di chirurgia artroscopica dispalla sono stati eseguiti con estremapulizia chirurgica dal Dott. Arnaudgodneche, mentre un ricco programmadi revisioni di protesi inverse e di stranicasi di protesizzazioni primarie difficiliin esiti di fratture malconsolidate ci èstato offerto dal Dott. giles Walch.terminati i quattro giorni di Lione,intensi e ricchi di contenuti, ci siamo

diretti a Roma per una breve tappa di duegiorni con il Prof. Andrea Ferrettiall’ospedale Sant’Andrea. il professoreaveva preparato per noi una sessionescientifica in cui le nostre relazioni sisono interfacciate a relazioni preparatedai suoi assistenti. A seguire cena pressoil roof garden dell’Hotel Michelangelocon visuale su Roma durante un nubifra-

gio. il giorno seguente sessione chirurgi-ca con interventi di osteotomia valgiz-zante navigata, una ricostruzione prima-ria del legamento crociato anteriore asso-ciata ad un’ispezione del compartimentolaterale, che viene eseguita di routine, eritensionamento della capsula antero-laterale o postero-laterale a seconda del-l’instabilità, poi un caso di revisione dilegamento crociato anteriore con asso-ciata tenodesi laterale. Dopo un brevepranzo in una trattoria occasionaleabbiamo di corsa raggiunto la stazione. tappa successiva genova, ospiti delDott. claudio Mazzola presso l’ospedaledella galliera. Nonostante l’ora tardadella sera in cui siamo arrivati i medicidell’équipe ci hanno atteso, prelevato allastazione e accompagnato all’hotel. ilgiorno seguente sessione chirurgica conun programma vario dalle protesi mono-compartimentale di ginocchio, protesitotali di ginocchio e nel pomeriggio ses-sione artroscopica con ricostruzione dellegamento crociato anteriore, artrosco-pia di caviglia e artroscopia di spalla.interessante la guida transtibiale dise-gnata dal Dott. Mazzola che permette diorientare il tunnel femorale più orizzon-talmente in una posizione più anatomi-ca. La sera indimenticabile cena lungo-mare a Boccadasse da Dindi il cui pro-prietario operato dal Dott. Mazzola peruna lesione distale del tendine del bicipi-te ci ha riservato un trattamento d’ono-re (Fig. 4).il sabato visita al Laboratorio di biomec-canica dotato di moderne apparecchia-ture e di un tecnico che lavora lì valutan-do numerosi atleti professionisti. Aseguire discussione delle nostre presen-tazioni con tutta l’équipe, ottimo pranzocon immancabile pesto e visita al salonenautico in una splendida giornata conclima da fine estate. grazie davvero alDott. claudio Mazzola e alla sua equipe,al Dott. guido Damiani, Dott. FedericoRoncagliolo e Dott. Davide Mantovaniper una tre giorni fantastica ricca di chi-rurgia, discussioni e dibattiti in unambienta davvero familiare. giorno seguente partenza per Madriddove ad attenderci c’era il Dott. ManuelLeyes che ci ha ospitato in una visitad’onore al Santiago Bernabeu, con suc-cessiva visione della partita di campiona-to Real Madrid - Atletic Bilbao. il Dott.

Figura 3. Sutura all-inside di una disinserzio-ne menisco-capsulare con uncino da spallaintrodotto attraverso il portale postero-mediale.

Figura 2. Ricostruzione del legamento crociato anteriore mediante tecnica out-in con tunnelcon associata ricostruzione del legamento antero-laterale. Per la ricostruzione del legamentocrociato anteriore viene impiegato il semitendinoso triplicato per il legamento antero-laterale iltendine gracile raddoppiato.

Page 12: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

12

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

Pedro guillen, fondatore della Clinica duCemtro, ci ha accolto il giorno seguente.Appena arrivati tutto il personale medi-co della clinica era ad attenderci sospen-dendo ogni attività lavorativa per poterassistere alla nostra sessione scientifica. il Dott. guillen ci ha poi ospitato in salaoperatoria mostrandoci il prototipo diartroscopio wireless da lui ideato. Si trattadi un artroscopio dotato di una batteriadi 6 ore che alimenta la sorgente lumino-sa e collegato ad un computer per il tra-sferimento delle immagini ad una risolu-zione sorprendente. Un ingegnere inol-tre nelle pause tra gli interventi ci hamostrato il prototipo di una suturatriceartroscopica da loro ideata per la suturadelle membrane MAci. La coltura deicondrociti avviene direttamente nel

laboratorio della clinica, uno dei piùgrandi laboratori della Spagna (Fig. 5).interessanti anche le sedute con il Dott.Manuel Leyescon trattamento artrosco-pico di instabilità di spalla e ricostruzio-ni del crociato anteriore con un caso diassociata ricostruzione del legamentocollaterale mediale per una lesione croni-ca. La tecnica del Dott. Leyes che ci hamostrato anche in molti altri casi preve-de l’utilizzo di un unico trapianto per ilcrociato anteriore e il legamento collate-rale mediale. casi di artroscopia di ancasono stati trattati dal Dott. Raúl torres,che ci ha mostrato le sue tecniche disutura del labbro e trattamento dellelesioni condrali. Dopo questo interessantissimo e profi-cuo triduo ci siamo spostati per la tappa

finale di Lisbona dove ad attenderci c’erail Dott. Riccardo Varatojo. Nonostante lapartenza ad un’ora improponibile dellamattina e l’immediato arrivo in sala ope-ratoria il Dott. Varatojo è riuscito a man-tenerci desti con dei casi molto interes-santi di ricostruzione anatomica del LcAcon frese flessibili introdotte da via AMe un caso di ricostruzione del legamentocrociato anteriore eseguito magistral-mente. La sera cena in un tipico ristoran-te portoghese con ottimo baccalà e ungruppo di chitarristi e cantanti di Fado. ilgiorno seguente abbiamo visitatol’ospedale universitario curry cabralospiti del Dott. Luis Amaral. Appenaarrivati presentazione dei casi clinici esuccessiva visita in sala operatoria. Èstata una giornata totalmente preparataper noi con dei casi di instabilità di ginoc-chio per lesione del legamento crociatoanteriore, instabilità di spalla con lussa-zione gleno-omerale anteriore trattatacon Bankart artroscopica, instabilità dicaviglia trattata con ritensionamento dellegamento peroneo-astragalico anterioreper via artroscopica ed un caso di insta-bilità di polso con instabilità scafo-luna-ta. Ultima serata a cena ospiti del Dott.Riccardo Varatojo con la sua splendidafamiglia e tutti i componenti dell’équipe.Ultimo giorno in mattinata visita allacittà di Lisbona, pranzo con il Dott.Varatojo e partenza per il ritorno alleproprie destinazioni. Vorrei concludere ringraziando tutti ichirurghi che ci hanno ospitato nellevarie tappe e che hanno con noi condi-viso le loro sale operatorie, discusso,dato attenzione e cercato un confronto.Ringrazio inoltre tutte le segretarie dellevarie società aderenti a questa fellowshipper l’organizzazione impeccabile di ognipassaggio, spostamento, pernottamento.in particolare un doveroso grazie allanostra segretaria, Nives Sagramola chemi ha motivato e suggerito di sottomet-tere la domanda per questa fellowship e alDott. Luigi Pederzini per avermi per-messo di partecipare a questo evento.Ringrazio inoltre i miei colleghi fellows,per l’amicizia instaurata, il loro confron-to, la condivisione di ogni aspetto diquesta fellowship, dalle sessioni chirurgi-che alla vita di tutti i giorni che ha resoquesta esperienza un punto di crescitaprofessionale, culturale e umano.

Figura 4. cena sul lungomare di Bocadasse a genova con il Dott. Mazzola e la sua équipe.

Figura 5. Visita alla Clinica du Cemtro. Da sinistra a destra: Michael Liebsteiner, FabrizioMatassi, Javier Azores, Atif Malik, Pedro guillen, Manuel Leyes, Raúl torres.

Report from...

Page 13: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

13news

SIGASCOT

Per prima cosa vorremmo ringraziareSigAScot e gotS per la splendidaesperienza passata nei centri di eccellen-za di Svizzera, Austria e germania.L’accoglienza calorosa e la professionali-tà delle nostre guide nelle varie tappe èstata eccezionale, con particolare men-zione per il Dott. Rosso di Basilea, iDottori ott e Smith di Heidelberg e delDott. grimm di osnabruck.il piacevole ambiente è stato accompa-gnato da interessantissimi casi chirurgi-ci, preparati in alcuni centri per ilnostro arrivo e dalla visita di centrisportivi di alto livello, sia di società cal-cistiche della serie A tedesca che diHockey su ghiaccio. tra gli interventi che ci hanno partico-larmente colpiti citiamo la protesizza-zione di femoro-rotulea associata aricostruzione del MPFL e distalizzazio-ne ttA presso il centro di Basilea, laLatarjet e ricostruzione del MPFL pres-so l’ospedale di osnabruck e la didatti-ca osteotomia di tibia presso la clinicauniversitaria di Heidelberg.Molto interessante presso tale centroanche il laboratorio sulla dinamica del

passo nei bambini con paralisi cerebraliinfantili e gli istruttivi incontri mattutinitra specializzandi e strutturati, sia adHeidelberg che a Bonn.È stato istruttivo il confronto con colle-ghi di altri Paesi, sia per quanto riguardal’organizzazione del lavoro che l’approc-cio alle diverse patologie di traumatolo-gia sportiva.con un po’ di nostalgia, consigliamo

un’esperienza come la nostra a tutti igiovani colleghi: si tratta di occasioni chelasciano un ricordo indelebile nellamente e aiutano a dare quegli stimoli inpiù a migliorare che sono fondamentalinella nostra professione.Un ringraziamento speciale all’organiz-zazione italiana, Nives in primis, e a quel-la tedesca del puntualissimo thomasMuschol.

FELLOWSHIP SIGASCOT-GOTS 2014Basilea - Vienna - Salisburgo - Heidelberg - Bonn - Osnabruck

Erica Bulgheroni, Matteo Marullo, Riccardo Compagnoni

Dott.ssa Bulgheroni e Dott. compagnoni in sala operatoria con Dott. grim a osnabruck.

Riccardo compagnoni con Prof. Smith, Dott. ott e specializzandi Dott.ssa Bulgheroni adHeidelberg.

Dott.ssa Bulgheroni e Dott. Marullo conDott. oberthaler e Dott. obrist di Salisburgo.

Page 14: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

14

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

trattiamo un argomento di grande inte-resse e che ultimamente ha conosciutoun’enfasi essendo associato al ridottoperiodo di degenza e ad una minoremorbidità del paziente.La perdita ematica perioperatoria nellaprotesi totale di ginocchio può variare da300 ml a 1 Lt con picchi isolati maggio-ri di 1.500 ml. L’anemia che ne conseguepuò produrre effetti avversi come incre-mento degli accidenti cardiovascolaricon aumento della mortalità, incrementodelle infezioni ed incremento del perio-do di degenza post-operatorio, con con-seguenti danni per il paziente e per icosti sanitari.il BLM (Blood Loss Management) puòessere caratterizzato da interventi che sipossono suddividere in: 1 - Preoperato -ri, 2 - intraoperatori 3 - Post-operatori. Partendo dal fatto che in materia diBLM esiste una scarsa peer-lecterature,proviamo a riassumere le varie modalitàche si possono attuare.

Preoperatorio Prima considerazione riguarda lo statodel paziente, il suo livello di Hb, il peso,eventuali diatesi emorragiche, lo statocardiovascolare ed anche quello renale ecerebrale usualmente compromesso neidiabetici, soprattutto di lunga data, conmaggiore sensibilità allo stato ipoperfu-sivo dei tessuti.L’obiettivo nel preoperatorio è quello diraggiungere un livello di Hb stabile ingrado di ben sopportare la perdita ema-tica e di migliorare la risposta produttivadi eritropoietina.incrementare almeno 5 settimane primala dieta con ferro (256 mg/die), folati (5mg/die), Vit. B12 e Vit. c (1,000 mg/die)permette di ottenere una diminuitanecessità di trasfusioni del 6% circa!L’uso di supplementi vitaminici e ferropuò determinare effetti collaterali addo-

minali come crampi e costipazione.Eritropoietina (EPo): è una naturale gli-coproietina prodotta dalle cellure perica-pillari renali che agisce sul midollo incre-mentando i livelli di produzione dei glo-buli rossi, così come la loro differenzia-zione e maturazione. Sono consigliati inletteratura differenti schemi terapeuticisia nel pre- che nel post-operatorio adosi raccomandate come segue:600 Ui/Kg, 4 dosi, rispettivamente, neigiorni preoperatori 21-14-7-0;300 Ui/Kg, 15 dosi giornaliere, parten-do dal 10° giorno preoperatorio al 5°post-operatorio;150 Ui/Kg, 9 dosi giornaliere, partendodal 5° giorno preoperatorio al 3° post-operatorio.L’EPo in differenti studi ha dimostratouna relativa superiore efficacia rispettoalla Donazione Ematica Autologa Preo -peratoria (PAD); la combinazione peròdi EPo e PAD nel preoperatorio si èdimostrata fortemente efficace nel ripri-stinare un adeguato livello ematico intermini di quantità e qualità delle emazie.L’uso in combinazione di EPo e PADrisulta incidere sui costi in modo note-vole, considerando il fatto che la EPocosta circa 2 o 3 sacche di PAD e deveavere un passaggio dal Medico curante,in genere abituato a prescriverla apazienti neuropatici che presentanolivelli di Hb < 9; comunque l’uso dellaEPo è fortemente raccomandato aipazienti con basso livello di Hb, in casodi sospetta risposta allergica al PAD edin caso di peso del paziente ≤ 50 Kg.PAD: la trasfusione autologa deve esse-re eseguita almeno 3 settimane primadella chirurgia in modo da consentire unadeguato recupero ematico da parte delpaziente; inoltre non è consentita perlivelli di partenza di Hb < 11 od a pesodel paziente ≤ 50 Kg; può presentareeffetti avversi potenziali come contami-nazione ed infezione oltre che disguidi

burocratici durante la preparazione. Laletteratura non suggerisce l’uso routina-rio della PAD nelle protesi primarie,mentre può avere certamente un ruolonelle grosse revisioni o nella chirurgiabilaterale.

IntraoperatorioVi sono numerose opzioni tese a ridurreil sanguinamento durante ed immediata-mente dopo l’atto chirurgico. tali opzio-ni includono:Emodiluizione, uso del tourniquet, uso dielettrobisturi bipolari, uso di irradiazio-ne all’argon, agenti antifibrinolitici,agenti ad effetto emostatico topico.

Emodiluizione: una quantità di sangue dialcune unità legate al livello di Hb ed alpeso del paziente viene prelevata e dilui-ta con colloidi in modo da rimpiazzare leperdite ematiche durante l’intervento;queste unità così formate fino a 1,000 mlvengono reinfuse al paziente nel perio-peratorio. Vantaggi nei confronti del trattamentocon PAD sono i ridotti rischi di erroriburocratici e minori contaminazioni bat-teriche associati ad un minore tempo dipreparazione del paziente rispetto allaPAD che deve partire alcune settimaneprima dell’intervento; dall’altra parte,però, vi è un aumento del tempo duran-te l’intervento e quindi dei costi di salaoperatoria.Tourniquet: l’uso del tourniquet in tKA èroutinario ed abbracciato dalla maggio-ranza dei chirurghi che usano la cemen-tazione. Fattori a favore del suo usosono un campo chirurgico privo di san-gue, quindi più pulito, una miglioreinterdigitazione del cemento ed unminor tempo chirurgico; usualmente lapressione deve essere da 100 a 150 mmHg più alta della pressione sistolica delpaziente. Per quanto riguarda la durata,

Blood Management in TKABruno Violante

Responsabile ortopedia 2 istituti clinici Zucchi gSD, Monza; Presidente comitato ginocchio SigAScot; Sport Medicine and Adult Joint Reconstructive Surgery

La parola ai Comitati

Page 15: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

15news

SIGASCOT

se rilasciarlo a fine impianto prima dellachiusura capsulare con relativa emostasio alla fine dell’intervento con ferita chiu-sa e bendaggio compressivo, sembra chenon vi siano differenze a 6 mesi dall’in-tervento, secondo alcuni studi compara-tivi tra le due tecniche. in virtù di questidati si consiglia di rilasciarlo alla finedella cementazione in modo da potercontrollare l’emostasi adeguatamente eridurre il tempo dell’ischemia.A sfavore dell’uso del tourniquet vi sonoargomenti riguardanti il danno ischemi-co muscolare, che aumenta la rispostadolorosa nell’immediato post-operatorioed una ipotrofia relativa del quadricipite,con necessità di un maggior tempo diriabilitazione. inoltre altera comunque iltracking rotuleo durante l’interventononostante lo si gonfi con il ginocchio inflessione e ciò determina un potenzialeaumento di lateral release. Una metanalisipubblicata nel 2011 ha evidenziato comeeventi avversi tromboembolici occorra-no nel 13% dei casi con uso del tourniquete nel 6.1% dei casi senza. Pazienti che presentano delle patologiearteriose, deficit di polsi periferici o cal-cificazioni ampie dovrebbero avere unachirurgia priva del tourniquet, comemostra un’ampia review del registro dellaMayo Clinic.La mia personale idea è che tale praticascenderà drasticamente nel suo uso rou-tinario nella tKA.Elettrobisturi bipolare: il bisturi bipolaresealants richiede l’uso di radiofrequenzebipolari in grado di coniugare l’uso con-tinuo dell’elettrocauterio con il flusso disoluzione salina; il vantaggio che ne con-segue è di avere la punta relativamentefredda con minor distruzione dei tessuti,mentre produce un effetto shrinkage delcollageno.La considerazione del suo uso in tKAnon è però suffragata da alcuni studi benfatti, che non mostrano alcun vantaggioin termini di perdite ematiche o altriparametri funzionali come uso di narco-tici, livello di Hb, dolore e risultati fun-zionali, mentre aumenta considerevol-mente i costi chirurgici.Irradiazione con argon: questa metodologiausa gas all’argon ionizzato per trasporta-re radiofrequenze dall’elettrocauterio aitessuti, risultando una minore formazio-ne di escara in superficie ed in profondi-

tà. Viene utilizzato con successo in altrebranche chirurgiche, visto anche il costolimitato del dispositivo.Non esistono dati, però, in letteratura,riguardo il suo uso in ortopedia, quindinon vi sono dati.Agenti antifibrinolitici: tra questi quello piùusato è l’acido tranexamico (tA), unalisina che compete con la plasmina ridu-cendo il suo effetto fibrinolitico; la suaattività è maggiore se si usa il tourniquetvisto che il danno ischemico muscolarestimola la liberazione della plasminacome risposta ad un evento potenzial-mente trombizzante.Vi è un generale consenso suffragato dadiversi lavori in letteratura sulla sua effi-cacia, così come non esistono in lettera-tura evidenze di un aumento delle trom-bosi venose o embolie polmonari dovu-te al suo uso. L’acido tranexamico puòessere usato per via endovenosa o intra-articolare e non vi è ancora un protocol-lo definito su dosaggio e tempi di som-ministrazione in quanto vi sono diversipareri in studi diversi; sembra checomunque esso debba essere legato alpeso del paziente. il dosaggio endoveno-so consigliato in genere è di 1,000 mg ditA in singola dose, 20 min prima delrilascio del tourniquet; si tende ad esclude-re il suo uso in pazienti con gravi malat-tie cardiovascolari ed allergie.il suo uso intra-articolare resta attualecon minore invasività sistemica, maanche in questo caso non vi sono datiunanimi in letteratura; si consiglia dimantenersi tra 500 e 1.000 mg ed iniet-tarlo una volta chiusa la capsula: in que-sti casi il drenaggio dovrebbe essere atti-vato alcuni minuti dopo per evitare lasua completa aspirazione.Agenti emostatici locali: colla di fibrina:costituita dalla fusione di due differentiproteine umane da un lato fibrinogeno efattore Xiii sono combinati con trombi-na e calcio per creare una membrana cheuna volta spruzzata sui tessuti aderiscebloccando di fatto il sanguinamento.tale metodica va utilizzata dopo accura-to lavaggio del campo in modo da nonrimuoverla successivamente.Vi sono molti studi che dimostrano undiscreto livello di efficacia nel ridurre ilsanguinamento, purtroppo però in lette-ratura vi sono lavori a doppio cieco su97 pazienti trattati con colla di fibrina e

99 di controllo in cui non si rileva unasignificativa differenza in quantità didrenaggio, livelli di Hb, percentuali ditrasfusioni. Basandoci sui conflitti deirisultati in letteratura presentati nei livel-li 1, 2 e 3 e considerando l’elevato costodei prodotti non sembra prudente il suouso routinario in tKA.Spugne di collageno: usate prevalente-mente in altre specialità, non vi sonomolti lavori che le suffragano in ortope-dia; sono spesso usate come carrier perantibiotici, prevalentemente la gentami-cina.A mio avviso sono utili maggiormentein campi chirurgici ristretti, meno inquello ampio del ginocchio. tecnica chirurgica: enfasi deve esseredata a come si affronta un intervento diProtesi di ginocchio, la riduzione deitempi operatori, il rispetto dei tessutimolli limitando per quanto possibile illoro release o stress in tensione e l’usoattento dei divaricatori da parte degliaiuti al campo limita molto l’indulto chi-rurgico, con relativa diminuzione di per-dite ematiche e dolore post-operatorio.Anche le manovre di sublussazione olussazione devono essere costanti ed atempi limitati così da preservare i tessu-ti molli, avere una visione anterioreall’articolazione e lavorare a minori gra -di di flessione aiuta molto il rispettoanatomico.Piccolo tip è quello di eseguire l’emo-stasi prima di inserire l’inserto definitivo.

Post-operatorio Recupero intra- e post- operatorio: ilsangue recuperato viene filtrato, lavato ereinfuso solitamente entro le 6 ore post-operatorie; tale metodica è fortementespinta nelle nostre strutture per l’ipoteti-ca qualità delle emazie reinfuse.in letteratura anche in questo campo esi-stono lavori profondamente discordanti:sembra che il sistema di suzione dellamacchina aumenti di fatto il sanguina-mento creando una pressione negativaintra-articolare; inoltre la stessa qualitàdel sangue reinfusa sembra presentareuna variazione degli attivatori del pla-sminogeno con relativo aumento dellaquantità di sangue drenata dal sistema; viè anche una possibile contaminazionesistemica di derivati ematici o batteri a

Page 16: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

localizzazione prevalentemente intra-articolare. Un ampio lavoro retrospettivo comparai risultati di tre metodiche: drenaggiosemplice a suzione; sistema di reinfusio-ne con filtraggio e lavaggio; nulla.Non vi sono differenze significative invalori di Hg, percentuali di trasfusione odifferenze di punteggio nella scala del -l’American Knee Society!

Trasfusioni, quandotrasfondere? Studi controllati dimostrano che non viè alcuna utilità a trasfondere pazienti convalori di Hg >8g/dl; altrettanti studi, cherappresentano le basi delle linee guidadella Società Americana, concludonoche per valori <6g/dl è consigliata la tra-sfusione; da qui risulta che nella fasciatra 6 e 8 g/dl la scelta se trasfondere omeno è legata alle condizioni cardiova-scolari del paziente, alle previsioni diulteriore sanguinamento, alla presenza omeno di sintomi legati all’anemia. Sull’attendere o meno i sintomi vi èampio dibattito; personalmente la strate-gia che adotto in combinazione coninternisti ed anestesisti è quella di non

attendere che lo stato anemico delpaziente diventi sintomatico.ginocchio flesso nel post-operatorio tale metodica, instaurata ormai da moltianni nei casi di ginocchio valgo impor-tante, in modo da ridurre nelle prime orepost-operatorie la tensione a carico delloSPE e quindi prevenire o ridurre ilrischio di una stretching palsy, ha mostratouna riduzione del sanguinamento nelleprime ore post-operatorie.D’altro canto, però, suscita un dubbio ilridurre di fatto l’afflusso ematico alginocchio incrementando la tensionesuperficiale cutanea in modo costante eprolungato e nello stesso tempo la pres-sione del bendaggio post-operatorio.Vi sono dei punti non chiari della meto-dica:1. quanto deve essere la tensione della

medicazione post-operatoria? Questoè un parametro non controllabile chepuò influire sul sanguinamento post-operatorio

2. quanti sono i gradi di flessione a cuitenere il ginocchio? Questo è unparametro non controllabile che puòinfluire sul sanguinamento post-ope-ratorio.

inoltre fattori come adiposità e pressio-

ne arteriosa del paziente sono altrevariabili. considerando che una flessione prolun-gata del ginocchio nel primo post-opera-torio determina tensione cutanea, è pos-sibile che si vada ad indurre un dannoischemico della cute; inoltre la possibileattivazione di fattori potenzialmentetrombizzanti, come riduzione della velo-cità del flusso ematico e compressioneaccidentale diretta del bendaggio sulcavo popliteo, possono causare eventitrombizzanti a valle.Non esiste una letteratura a riguardo benchiara.La mia personale opinione è quella dilimitare tale gesto solo in casi selettivi esotto il controllo di personale infermie-ristico specializzato.in conclusione, la moderna gestione delsanguinamento nelle tKA vede unamultimodalità con coinvolgimento del-l’internista, anestesista ed ortopedicoper “vestire” il trattamento più idoneoper quel paziente.L’obiettivo è di limitare le perdite emati-che riducendo la necessità di trasfusioni,mantenendo un saggio equilibrio deicosti sanitari.

Letture consigliate• Al-Zaid S, Davies AP. closed suction

drains, reinfusion drains or no drains inprimary total knee arthroplasty? Ann Rcoll Surg England. 2012:95.

• Berry DJ, Bozic KJ. current practice pat-terns in primary Hip and Knee arthropla-sty among members of the AmericanAssociation of Hip and Knee Surgeons. JArthroplasty. 2010;25(6 suppl).

• Bezwada HR, Nazarian Dg, Henry DH,Booth RE Jr., Mont MA. Blood manage-ment in total joint arthroplasty. Am Jorthop. 2006;35.

• Klein Hg. How safe is blood, really?Biologicals. 2010;38.

• Sei Jg, Moon YW, Park SH, Kim SM, KoKR. the comparative efficacies of intraarti-cular and 4 tranexamic acid for reducingblood loss during tKA. Knee Surg Sporttraumatology Arthrosc. 2013;21.

• Span DR. Anemia and patient bloodmanagment in Hip and Knee Surgery, asistematic review of the literature. Ane -stesiology. 2010;113.

• Stulberg BN, Zadzilka JD. Blood manage-ment issues using blood management stra-tegies. J Arthroplasty. 2007;22(4suppl 1).

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

16

La parola ai Comitati

Page 17: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

17news

SIGASCOTFlashes from Parma

Page 18: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

18

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014 Flashes from Parma

Page 19: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

IntroduzioneLe lesioni della cuffia dei rotatori rap-presentano la patologia di spalla di piùfrequente riscontro e, probabilmente, lapiù frequente causa di indicazione altrattamento chirurgico. Sebbene, grazieal progresso delle tecniche chirurgiche,sia ora possibile eseguire la riparazionedi queste lesioni mediante tecnicheartroscopiche, che consentono tempioperatori più brevi e una più rapida ria-bilitazione rispetto alle tecniche chirurgi-che open e mini-open, la letteratura corren-te non è stata in grado di dimostrare lasuperiorità di una di queste tecniche chi-rurgiche sulle altre (1). È stato ipotizzato che gli interventiartroscopici con tecnica a doppia filafossero in grado di migliorare la stabilitàmeccanica e la tenuta della riparazione,ma recenti revisioni di letteratura nonmostrano differenze nel risultato clinicotra la riparazione con tecnica a singola oa doppia fila (2-4). inoltre, un recente studio ha messo indiscussione la convenienza, in termini dirapporto costo-beneficio, della tecnica adoppia fila (5). A prescindere dalla tecni-ca di riparazione, non è ancora chiaro seesista una correlazione tra l’integritàstrutturale del tendine ed il risultato cli-nico. Una recente revisione sistematica di let-teratura e metanalisi di studi di livello i-ii ha messo in evidenza che, sebbene lecuffie ancora integre ad un follow-up dialmeno un anno dalla riparazionemostrino migliori risultati funzionalirispetto a quelle ri-rotte, le differenzestatistiche non raggiungono le differen-ze cliniche minime importanti; il dibatti-

to è pertanto ancora aperto (6). Di con-seguenza, per parlare di fattori predittividell’outcome dopo riparazione della cuffiadei rotatori non possiamo non conside-rare in maniera indipendente i due outco-mes, quello clinico e quello strutturale.L’interesse sulla ricerca di tali variabili èattualmente talmente elevato che ben trerevisioni di letteratura sono state recen-temente pubblicate sull’argomento (7-9).

Fattori predittiviL’interesse sulla ricerca dei possibili fat-tori predittivi del risultato dopo ripara-zione della cuffia dei rotatori è attual-mente talmente elevato che ben tre revi-sioni di letteratura sono state recente-mente pubblicate sull’argomento (7-9).tutte hanno considerato l’outcome clinicoe strutturale separatamente. Differenticriteri di inclusione ed esclusione sonostati adottati per la selezione degli artico-li, pertanto ciò ha portato ad una sostan-ziale differenza nel numero di studiinclusi e di conseguenza nel numero difattori prognostici presi in esame. Fermont et al. (7) hanno consideratosolo riparazioni artroscopiche della cuf-fia dei rotatori effettuate tra il 1995 ed il2013 e hanno ulteriormente ristretto icriteri di inclusione tenendo in conside-razione solo studi che avessero unabuona qualità metodologica; Lambers-Heerspink et al. (8) non hanno postoalcuna restrizione per ciò che riguarda ladata di pubblicazione e la tecnica chirur-gica, ma hanno incluso solo studi pro-spettici, che avessero riportato l’outcomedopo riparazione della cuffia dei rotato-ri e che avessero analizzato i risultati conun modello statistico di regressione; infi-

ne, McElvany et al. (9) non hanno inalcun modo limitato i criteri di inclusio-ne. inoltre, Fermont et al. (7) e Lamber-Heerspink et al. (8) hanno fornito unasintesi qualitativa dei risultati degli studiinclusi, mentre McElvany et al. (9)hanno fatto un pooling dei dati, senzavalutare la qualità degli studi inclusi. L’outcome strutturale è stato valutato condifferenti metodiche di imaging: indaginiecografiche, risonanza magnetica (RM),tomografia computerizzata (tc), ecc.L’outcome clinico è stato valutato conmolteplici schede di valutazione sogget-tive ed oggettive, sebbene gli Autoriabbiano poi riportato un’analisi com-plessiva dei fattori che possono influen-zare il risultato clinico.

Integrità strutturaleSebbene nessuna revisione sia giunta aconclusioni definitive data la scarsa qua-lità metodologica degli studi inclusi,spesso non strutturati su un disegnoprognostico, la maggior parte degli studiinclusi nelle revisioni sopracitate ritieneche l’età avanzata, ampie dimensionidella lesione (valutate intraoperatoria-mente o su metodiche di imaging), pre-senza di elevati gradi di infiltrazione adi-posa dei muscoli, procedure correlatesul bicipite e/o sull’articolazione acro-mion-claveare siano i principali fattori dirischio di ri-rottura. inoltre, degna di nota è anche la presen-za di osteoporosi, indagata da soli duestudi (10, 11) e ripresa in considerazionedalla revisione di McElvany et al. (9) chehanno dimostrato che la riduzione delladensità minerale ossea (BMD) rappre-senta un altro importante fattore di

19news

SIGASCOT

Fattori predittivi dell’outcome nella riparazione della cuffia dei rotatoriMaristella F. Saccomanno, Giuseppe Sircana, Luca Fresta, Giuseppe Milano

istituto di clinica ortopedica, Università cattolica del Sacro cuore, Roma

La parola ai Comitati

Page 20: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

20

rischio di fallimento strutturale dellariparazione. tra le caratteristiche intra-operatorie delle lesioni, Fermont et al.(7) hanno inoltre messo in evidenza chela retrazione tendinea e la delaminazionedei margini possono essere altresì consi-derati fattori predittivi negativi. Ulterioristudi sono necessari per chiarire l’impat-to di questi fattori sull’outcome.

Risultato funzionaleMolteplici schede di valutazione oggetti-ve e soggettive sono state riportate inletteratura per la valutazione dell’artosuperiore, quali: Disabilities of the Arm,Shoulder and Hand (DASH) score, Constant-Murley score, American Shoulder and ElbowSurgeons Standardized Shoulder (ASES)score, Medical Outcomes Study 36-Item Short-Form Health Survey (SF-36), MedicalOutcomes Study 12-Item Short-Form HealthSurvey (SF-12), Shoulder Subjective Value(SSV), Simple Shoulder Test (SST),WesternOntario Rotator Cuff (WORC). L’assenzadi un reale accordo sulla valutazione delrisultato funzionale contribuisce alladispersione dei risultati. Pertanto, sebbe-ne il risultato funzionale sia stato presoin considerazione da molteplici studi,una sintesi dei risultati è pressochéimpossibile. Le revisioni di letteratura disponibilihanno infatti fornito risultati contrastan-ti, probabilmente dovuti al differentenumero di studi inclusi da ciascuna revi-sione. Possibili fattori predittivi del risul-tato clinico sembrano essere: età, sesso,attività sportiva, sindromi da indennizzo,comorbidità quali obesità e diabete, rigi-dità preoperatoria, presenza di infiltra-zione adiposa di grado elevato, dimen-sioni delle lesioni, procedure associatesull’articolazione acromion-claveare. Èimportante sottolineare che per nessunavariabile vi è accordo assoluto in lettera-tura. inoltre, è interessante notare cheMcElvany et al. (9) hanno addiritturamostrato un effetto protettivo del fumo.come discusso anche dagli Autori, tale

dato è certamente meritevole di ulterio-re approfondimento e probabilmentefrutto di un data pooling non rappresenta-tivo di reali associazioni. infine le aspet-tative del paziente sembrano esseredeterminanti la valutazione soggettivapost-operatoria (8).

ConclusioniSulla base della letteratura disponibile,età avanzata, osteoporosi, dimensionidella lesione, presenza di elevati gradi diinfiltrazione adiposa dei muscoli, retra-zione tendinea, delaminazione dei mar-gini, procedure correlate sul bicipitee/o sull’articolazione acromion-clavea-re sembrano essere i principali fattoripredittivi negativi dell’outcome strutturale.Sebbene molteplici variabili siano statevalutate come possibili fattori predittividel risultato funzionale, non vi è attual-mente accordo su nessuna di queste. talirisultati contribuiscono ad alimentare ildibattito su un’eventuale correlazione traoutcome clinico e strutturale. Ulterioristudi prognostici con un’adeguata nume-rosità campionaria e un’analisi statisticamirata sono necessari per confermare idati attualmente discussi e per chiarire ilruolo di variabili unanimemente ritenutedannose, come il fumo, ma la cui asso-ciazione con il risultato dopo riparazio-ne della cuffia dei rotatori non è stataancora approfondita.

Bibliografia1. Lindley K, Jones gL. outcomes of

arthroscopic versus open rotator cuffrepair: a systematic review of the litera-ture. Am J orthop Belle Mead NJ.2010;39:592-600.

2. DeHaan AM, Axelrad tW, Kaye E,Silvestri L, Puskas B, Foster tE . Doesdouble-row rotator cuff repair improvefunctional outcome of patients compa-red with single-row technique? A syste-matic review. Am J Sports Med.2012;40:1176-1185.

3. Pauly S, gerhardt c, chen J, Scheibel M.Single versus double-row repair of the

rotator cuff: does double-row repair withimproved anatomical and biomechanicalcharacteristics lead to better clinical out-come? Knee Surg Sports traumatolArthrosc off J. ESSKA 2010;18:1718-1729.

4. Sheibani-Rad S, giveans MR, ArnoczkySP, Bedi A. Arthroscopic single-row ver-sus double-row rotator cuff repair: ameta-analysis of the randomized clinicaltrials. Arthrosc J Arthrosc Relat Surg.off. Publ Arthrosc Assoc N Am intArthrosc Assoc. 2013;29:343-348.

5. genuario JW, Donegan RP, Hamman D,Bell J-E, Boublik M, Schlegel t,tosteson ANA. the cost-effectivenessof single-row compared with double-row arthroscopic rotator cuff repair. JBone Joint Surg Am. 2012;94:1369-1377.

6. Russell RD, Knight JR, Mulligan E,Khazzam MS. Structural integrity afterrotator cuff repair does not correlatewith patient function and pain: a meta-analysis. J Bone Joint Surg Am.2014;96:265-271.

7. Fermont AJM, Wolterbeek N, WesselRN, Baeyens J-P, de Bie RA. Prognosticfactors for successful recovery afterarthroscopic rotator cuff repair: a syste-matic literature review. J orthop SportsPhys ther. 2014;44:153-163.

8. Lambers Heerspink Fo, Dorrestijn o,van Raay JJAM, Diercks RL. Specificpatient-related prognostic factors forrotator cuff repair: a systematic review. JShoulder Elb Surg. Am. Shoulder ElbSurg Al. 2014;23:1073-1080.

9. McElvany MD, Mcgoldrick E, gee Ao,Neradilek MB, Matsen FA. Rotator cuffRepair: Published Evidence on FactorsAssociated With Repair integrity andclinical outcome. Am J Sports Med.2014.

10. chung SW, Kim JY, Kim MH, Kim SH,oh JH. Arthroscopic Repair of MassiveRotator cuff tears: outcome andAnalysis of Factors Associated WithHealing Failure or Poor PostoperativeFunction. Am J Sports Med. 2013;41:1674-1683.

11. chung SW, oh JH, gong HS, Kim JY,Kim SH. Factors affecting rotator cuffhealing after arthroscopic repair: osteo-porosis as one of the independent riskfactors. Am J Sports Med. 2011;39:2099-2107.

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014 La parola ai Comitati

Page 21: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

IntroduzioneL’osteocondrite dissecante (ocD) ècausa comune di dolore di ginocchiooltre che di limitazione funzionale neisoggetti in accrescimento e nei giovaniadulti. L’ocD è una lesione idiopaticaacquisita dell’osso subcondrale con dela-minazione e sequestro osseo, con osenza coinvolgimento della cartilaginearticolare (1-3).La causa dell’ocD rimane controversa:microtraumi ripetuti associati ad insuffi-cienza vascolare sembrano essere l’ezio-logia più frequente, come supportatodalla classica localizzazione della lesionea livello della faccia laterale del condilofemorale mediale, ove avverrebbe il con-tatto con una spina tibiale ipertrofica (4).Altre possibili cause sono: difetti di ossi-ficazione, stress meccanici ripetitivi estress ischemici (5). La lesione può gua-rire spontaneamente o distaccarsi com-pletamente dalla sede nativa, formandocorpi mobili intra-articolari (5). Se la lesione non viene riconosciuta etrattata adeguatamente, può portare adartrosi secondaria con dolore e limita-zione funzionale ingravescente.

ClassificazioneL’ocD è classicamente suddivisa in unaforma “giovanile” e una dell’“adulto” inrelazione alla presenza delle cartilagini diaccrescimento.Si pensa che la maggioranza dei casi diocD dell’adulto sia la persistenza diuna ocD giovanile irrisolta, anche sesono descritti casi di ocD dell’adultoex novo (1).Le lesioni dell’adulto sono spesso insta-bili, con un decorso clinico progressivoed ingravescente, a differerenza delle

lesioni giovanili, che hanno un elevatopotenziale riparativo (6).Sulla base dell’osservazione artroscopi-ca, la International Cartilage Repair Society(ICRS) ha elaborato una stadiazionedella ocD in 4 stadi (7).

Classificazione dellaOCD secondo ICRS - icRS ocD i: lesione stabile con car-

tilagine articolare integra, ma sofficee deprimibile in alcune aree;

- icRS ocD ii: lesione parziale della

cartilagine articolare ma stabile allapalpazione;

- icRS ocD iii: lesione demarcatacompletamente, ma non dislocata(dead in situ);

- icRS ocD iV: nicchia vuota conframmento completamente separatoo con corpo mobile intra-articolare(Fig.1).

La prognosi per la guarigione di unalesione dipende sia dalla maturità schele-trica sia dalla gravità della lesione. Neipazienti più giovani con fisi aperte, laprognosi è più favorevole.

21news

SIGASCOT

Osteocondrite dissecante di ginocchioGiovanni di Vico

casa di cura S. Michele Maddaloni (cE)

Figura 1. classificazione icRS della ocD.

Page 22: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

22

EpidemiologiaAnche se l’esatta prevalenza dell’ocDnon è ben conosciuta, alcuni lavoririportano un’incidenza tra 15 e 29 casi su100.000, con una prevalenza tra imaschi, con un rapporto di 5:3 (8). La crescente partecipazione a competi-zioni sportive di una popolazione sem-pre più giovane, ha portato ad un abbas-samento dell’età media di insorgenzadella ocD, insieme ad una maggioreprevalenza tra le adolescenti (1).Più del 70% delle lesioni è localizzatonella regione postero-laterale del condilofemorale mediale. il coinvolgimentorotuleo è raro (5-10%).

EziologiaLa causa dell’ocD rimane sempre con-troversa: traumatica, ischemica ed ere-ditaria. La maggior parte degli Autori conside-ra l’insorgenza dell’ocD come il risul-tato di cause multifattoriali.Trauma: è riconosciuto come la causa piùfrequente. Nel ginocchio, un trauma diretto potreb-be determinare una frattura trans-con-drale; la localizzazione classica dell’ocDnella regione postero-laterale del condilofemorale mediale suggerirebbe un trau-ma indiretto come causa probabile. Altra possibile causa micro-traumaticasembrerebbe il conflitto della spina

tibiale sulla faccia laterale del condilofemorale mediale durante la rotazioneinterna della tibia (4).Ischemia: Enneking ha ipotizzato chel’apporto vascolare all’osso subcondralefosse simile a quello del mesentere inte-stinale, con poche anastomosi tra le arte-riole (9). Questa insufficiente rete vascolare pre-disporrebbe l’osso subcondrale ad unacatena di eventi: ischemia post-traumati-ca, formazione di aree di necrosi, frattu-ra e potenziale distacco osteocondrale.Rogers e gladstone hanno studiato lavascolarizzazione della parte distale delfemore e hanno, invece, descritto nume-rose anastomosi a livello dell’osso spon-gioso intramidollare (10).Genetica: diversi Autori hanno ipotizzatouna possibile predisposizione genetica.

ClinicaAll’inizio della comparsa della sintoma-tologia, i sintomi sono vaghi e mal defi-niti, con dolore e tumefazione variabili.Al progredire della lesione, i sintomi,come i blocchi ed i cedimenti articolari,diventano più frequenti. i sintomi diven-tano importanti e costanti quando asso-ciati alla comparsa di corpi liberi. La pre-senza di corpi liberi endoarticolari èassociata a blocchi articolari. Raramentel’esordio è acuto, con episodi di bloccoarticolare.

ImagingL’imaging è fondamentale per classificarela lesione e per formulare una prognosi,oltre a guidare il chirurgo nella sceltadell’eventuale trattamento chirurgico.La radiografia tradizionale conserva lasua efficacia diagnostica. La posizione ele dimensioni della lesione possonoessere ottenute facilmente da una radio-grafia convenzionale, in AP, LL ed assia-le di rotula (Fig. 2). La Risonanza Magnetica Nucleare(RMN) aggiunge importanti informa-zioni sull’integrità della cartilagine arti-colare, sulle dimensioni della lesione,sullo stato della cartilagine e dell’ossosubcondrale, oltre che rilevare la presen-za di corpi mobili (Fig. 3) (11).L’iniezione intra-articolare di gadolinio

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

Figura 2. corpo mobile in una Rx in LL.

Figura 3. RMN in sagittale ed assiale di ocD della troclea. La lesione è chiaramente demarcata rispettoall’osso subcondrale con separazione dalla cartilagine articolare.

La parola ai Comitati

Page 23: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

aumenta la sensibilità e la specificità deirisultati della RMN (12).La scintigrafia ossea con tecnezio è unostrumento importante per valutare laguarigione potenziale del frammentoosteocondrale e nel rivelare il coinvolgi-mento occulto bilaterale. Un maggioreassorbimento è correlato con l’attivitàosteoblastica: l’aumento dell’attivitàosteoblastica è predittivo di guarigionenel 100% dei pazienti con fisi femoraliaperte, ma non negli adolescenti con fisichiuse (13).La tAc può essere utile nella pianifica-zione preoperatoria e nel guidare il trat-tamento se la RMN non è disponibile oè controindicata.

Trattamentoconservativo Le forme giovanili, con lesioni stabili,rispondono frequentemente ad un tratta-mento non chirurgico, come astensioneassoluta dal carico, limitazione funzionaleed eventuale immobilizzazione (13).cahill (1) ha riportato che il 50% dellelesioni nelle forme giovanili guarisceentro un periodo compreso tra i 10 ed i18 mesi, a condizione che le fisi sianoaperte. Le lesioni sintomatiche nei bambi-ni, o nei pazienti scheletricamente imma-turi, dovrebbero essere inizialmente trat-tate con misure conservative per 3 mesi,se in assenza di corpi liberi. tuttavia, il trattamento chirurgico è indi-cato se il trattamento conservativo ha fal-lito per un periodo prolungato di tempo

(di solito 6 mesi per la forma giovanile oun periodo più breve per le forme del-l’adulto) o se vi è una lesione instabile. Lelesioni dell’adulto, invece, raramenterispondono a misure conservative.

Trattamento chirurgico il trattamento chirurgico dovrebbe esse-re riservato ai pazienti con immaturitàscheletrica, con lesioni instabili o chenon rispondono al trattamento conser-vativo (1) e alla maggior parte delle lesio-ni dell’adulto (14). i pazienti con lesioni minori di 3 cm didiametro dovrebbero essere sottopostiad intervento artroscopico con perfora-zioni subcondrali ed eventuale stabiliz-zazione del frammento dopo debridement. i pazienti con lesioni maggiori di 3 cmdi diametro o con corpi liberi (Fig. 4)possono richiedere la stabilizzazionedella lesione o la rimozione dei corpimobili attraverso una procedura open. Quando il frammento osteocondralenon può essere stabilizzato, esistono di -verse opzioni chirurgiche che tendono aripristinare il difetto: trapianto di con-drociti autologhi, mosaicoplastica o scaf-folds osteocondrali. i pazienti con lesioni maggiori di 8 cmpossono essere sottoposti ad interventodi rimozione dell’osso sclerotico coninnesto osseo più trapianto di condroci-ti autologhi (sandwich technique).

Bibliografia1. cahill BR. osteochondritis dissecans of

the knee: treatment of juvenile and adultforms. J Am Acad orthop Surg. 1995;3:237-247.

2. clanton to, DeLee Jc. osteochondritisdissecans: history, patho-physiology andcurrent treatment concepts. clin orthopRelat Res. 1982;167:50-64.

3. glancy gL. Juvenile osteochondritis dis-secans. Am J Knee Surg. 1999;12:120-124.

4. Pape D, et al. Disease-specific clinicalproblems associated with the subcondralbone. Knee Surg Sports traumatolArthrosc. 2010;18:448-62.

5. Schenck Rc Jr, goodnight JM. osteo -chondritis dissecans. J Bone Joint SurgAm. 1996;78:439-456.

6. Hefti F, Beguiristain J, Krauspe R, et al.osteochondritis dissecans: a multicenterstudy of the European Pediatric ortho -pedic Society. J Pediatr orthop B.1999;8:231-245.

7. Brittberg M, Winalski cS. Evaluation ofcartilage injuries and repair. J Bone JointSurg Am. 2003;85:58-69 (suppl 2).

8. Hughston Jc, Hergenroeder Pt, cour -tenay Bg. osteochondritis dissecans ofthe femoral condyles. J Bone Joint SurgAm. 1984;66:1340-1348.

9. Enneking, WF. clinical MusculoskeletalPathology. Ed. 3. gainseville, Florida:University of Florida Press. 1990:166.

10. Rogers WM, gladstone H. Vascularforamina and arterial supply of the distalend of the femur. J Bone Joint Surg Am.oct 1950;32(A:4):867-74.

11. Hefti F, Beguiristain J, Krauspe R, et al.osteochondritis dissecans: a multicenterstudy of the European Pediatric ortho -pedic Society. J Pediatr orthop B. 1999;8:231-245.

12. Bohndorf K. osteochondritis (osteo-chondrosis) dissecans: a review and newMRi classification. Eur Radiol. 1998;8:103-112.

13. Linden B. osteochondritis dissecans ofthe femoral condyle.J Bone Joint SurgAm. 1977;59:769-776.

14. garrett Jc. osteochondritis dissecans.clin Sports Med. 1991;10:569-593.

23news

SIGASCOT

Figura 4. Escissione di corpo mobile.

Le fratture del calcagnoGuest Editors: Moretti B., Vittore D.

Assistant Editor: Vicenti G.

Volume di 122 pagineF.to 21x29

€ 45,00!�� ���� ������������ ��� �������� ���� ���

����� �� ���� ������"���������� �

��� ����������� ��������� ��������������������������� ������������� ����� � ������� �������� �����

��������������� ������������������������

��

��

����

���

����� #�� ��������������"�����������������

Page 24: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

24

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

La spalla è il distretto più frequentemen-te sog getto ad infortuni correlati allapratica del nuoto, con percentuali ripor-tate in letteratura che vanno dal 40 al91%, indipendentemente dalla specialitàpraticata. Questo dato non è sorpren-dente, se consideriamo che il 90% dellaforza propulsiva nel nuoto è data dall’ar-to superiore, e che un nuotatore agonistapuò percorrere fino a 80 chilometri allasettimana eseguendo fino a 30.000 cir-convoluzioni della spalla, esponendoevidentemente a ripetuti stress il cingoloscapolo-omerale. i ripetuti stress sonostati proposti come primum movens di unpercorso eziologico che comportamicrolesioni traumatiche, quindi lassitàarticolare, instabilità ed infine impinge-ment. infatti il reperto più frequentemen-te associato alla spalla del nuotatore è

una tendinopatia del sovraspinato, conuna maggiore incidenza associata a mag-giori carichi di lavoro, intesi come tempoe distanza di nuoto, ed a maggiori livellidi competitività.Ma sarebbe troppo semplicistico consi-derare solamente l’impingement estrinseco,ovvero legato al conflitto con il com-plesso osteolegamentoso coraco-acro-miale durante gli ampi archi di movi-mento richiesti nel nuoto, senza conside-rare altri fattori eziologici, come la lassi-tà e la fatica muscolare. L’impingementnello stile libero, che è la specialità piùpraticata ed anche la più sottoposta astudi biomeccanici, si realizza durantetutta la fase di recupero, durante quelloche è stato definito da Neer “l’arco dolo-roso”, in cui si realizza una combinazio-ne di elevati gradi di elevazione, addu-

zione e rotazione interna. inoltre l’impin-gement può essere accentuato all’iniziodella fase propulsiva, quando l’impattodella mano con l’acqua genera un brac-cio di leva che sposta la testa dell’omeroverso l’alto. È stata registrata una grandevariabilità tra diversi atleti nella durata enell’entità dell’impingement durante levarie fasi della nuotata; questa variabilitàpuò essere legata a variazioni antropo-metriche o a variazioni di tecnica. Unaretrazione del piccolo pettorale, o unarigidità del gran dorsale, ad esempio,sono state associate a maggiore inciden-za di sintomatologia dolorosa. L’impingement può essere aumentato daun ridotto tilt scapolare durante la fase diingaggio con l’acqua, che costringel’atleta ad aumentare l’elevazione dellaspalla; un altro metodo per ridurre l’im-

La spalla del nuotatore: cosa? A chi? Perché? Alberto Vascellari

Unità operativa di ortopedia e traumatologia, ospedale “P. tomitano”, oderzo (tV)

Orthogazza

Page 25: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

pingement consiste nel ridurre al minimol’intrarotazione durante la fase di recu-pero, riportando il prima possibile ilpolso davanti al gomito. Un altro accor-gimento consiste nell’alternare il lato delrespiro, visto che è stata registrata unamaggiore incidenza di sintomatologiaalla spalla omolaterale al lato del respiro.Queste frequenti situazioni di conflittosi traducono in un’alta frequenza sia disegni clinici di impingement nei pazientiaffetti da spalla del nuotatore, che disegni RMN di tendinopatia del sovraspi-nato, che di reperti artroscopici di impin-gement in pazienti sottoposti a trattamen-to chirurgico.il conflitto subacromiale può essereaccentuato dalla fatica muscolare, chenel nuoto si verifica soprattutto a caricodi alcuni muscoli che vengono utilizzatidurante tutta la fase propulsiva, come ilgran dorsale ed il gran pettorale. È ben noto che un ridotto livello di con-trazione muscolare, che può essereindotto dalla fatica, influisce sulla stabili-tà della spalla; infatti la spalla dolorosanei nuotatori è stata associata ad unaridotta core endurance, e ad una ridottadurabilità della performance isocinetica dimuscoli come il dentato anteriore e iltrapezio. inoltre il conflitto subacromiale puòessere causato da una discinesia scapolo-toracica, come dimostrato da Burkhartnella presentazione del quadro dellaSICK (Scapular malposition, Inferior medialborder prominence, Coracoid pain and malposi-tion, and dysKinesis of scapular movement)scapula. il malposizionamento della scapola, equindi la discinesia, è stato associato allafatica muscolare negli atleti: uno studiodi confronto tra nuotatori sani e nuota-tori affetti da spalla del nuotatore ha rile-vato la presenza, nei soggetti con dolore,di discinesia scapolo-toracica che si veri-ficava dopo la sessione di allenamento,mentre prima dell’allenamento non vierano differenze tra i due gruppi. La fatica muscolare può ridurre anche lapropriocezione negli atleti, componentefondamentale al controllo della stabilitàdella spalla.L’instabilità della spalla è stata chiamatain causa da diversi Autori che hanno rile-vato un’alta frequenza di test clinici posi-tivi per lassità gleno-omerale in nuotato-

ri con spalla dolorosa, ma l’unico studioche ha analizzato oggettivamente la las-sità di nuotatori sani e nuotatori affettinon ha rilevato differenze significative.Più probabilmente l’alterata stabilitàdella spalla nei nuotatori è da attribuiread una retrazione delle componenti cap-sulari e muscolari posteriori della spalla,con conseguente traslazione anterioredella testa dell’omero. Questo quadrotipico dei lanciatori e degli sport overheadè stato descritto da Burkhart comeGIRD (Glenohumeral Internal RotationDeficit), ed è stato rilevato più frequente-mente in nuotatori con spalla dolorosarispetto a nuotatori sani.in conclusione, la spalla del nuotatore èun quadro clinico legato essenzialmentead un conflitto subacromiale, su cui pos-sono influire alterazioni di tecnica diesecuzione del gesto atletico, difetti diallenamento e squilibri muscolari.

Letture consigliate • Allegrucci M, Whitney SL, iitgang JJ.

clinical implications of secondary impin-gement of the shoulder in freestyle swim-mers. J orthop Sports Phys ther.1994;20(6);307-318.

• Bak K, Faunø P. clinical findings in compe-

titive swimmers with shoulder pain. Am JSports Med. 1997;25:254–60.

• Bak K. the practical management ofswimmer’s painful shoulder: etiology, dia-gnosis, and treatment. clin J Sport Med.2010;20(5):386-390.

• Beach ML, Whitney SL, Dickoff-HoffmanS. Relationship of shoulder flexibility,strength and endurance to shoulder painin competitive swimming. J orthop SportsPhys ther. 1992;16:262-68.

• Borsa PA, Scibek JS, Jacobson JA, et al.Sonographic stress measurement of gle-nohumeral joint laxity in collegiate swim-mers and age matched controls. Am JSports Med. 2005;33:1077-84.

• Brushøj c, Bak K, Johannsen HV, et al.Swimmers’ painful shoulder arthroscopicfindings and return rates to sports. Scand JMed Sci Sports. 2007;17:373-7.

• Burkhart SS, Morgan cD, Kibler WB. thedisabled throwing shoulder: spectrum ofpathology. Part i: pathoanatomy and bio-mechanics. Arthroscopy. 2003;19:404-420.

• Burkhart SS, Morgan cD, Kibler WB. thedisabled throwing shoulder: spectrum ofpathology. Part iii: the SicK scapula, sca-pular dyskinesis, the kinetic chain, and reha-bilitation. Arthroscopy. 2003;19:641-661.

• McMaster Wc, Roberts A, Stoddard t. Acorrelation between shoulder laxity andinterfering shoulder pain in competitiveswimmers. Am J Sports Med. 1998;26:83-6.

• Neer cS ii. impingement lesions. clinorthop Relat Res. 1983;173: 70-77.

• Sein ML, Walton J, Linklater J, et al.Shoulder pain in elite swimmers: primarilydue to swim-volume-induced supraspina-tus tendinopathy. Br J Sports Med.2010;44(2):105-113.

• torres RR, gomes JL. Measurement ofglenohumeral internal rotation in asym-ptomatic tennis players and swimmers.Am J Sports Med. 2009;37:1017-23.

• Wolf BR, Ebinger AE, Lawler MP, et al.injury patterns in division 1 collegiate swim-mers. Am J Sports Med. 2009;37: 2037-42.

• Yanai t, Hay Jg, gerot Jt. three-dimen-sional videography of swimming techni-ques. J Biomech. 1996;29:673- 678.

• Yanai t, Hay Jg, Miller gF. Shoulderimpingement in front-crawl swimming: i.a method to identify impingement. MedSci Sports Exerc. 2000;32:21-29.

• Yanai t, Hay Jg. Shoulder impingement infront-crawl swimming. ii: analysis of stro-king technique. Med Sei Sports Exerc.2000:32(1):30-40.

25news

SIGASCOT

Page 26: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

26

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

!"#$!%&'()*&+,&-.(/0.1,%$2"&3.(!%".3'"4"%$(1."(#"&-$3"(!&%"($''*$-.*!&('*$-.//"3#(4.//&5!6")(

4.//&5!6")(17&(*.$%'"&3(84.+&*&9*&',/.$!! Dal 2015, in collaborazione con DJO GLOBAL, SIGASCOT ha istituito una nuova borse di studio per una Fellowship in un centro d’eccellenza in Europa. Questa borsa di studio di 2500 euro è connessa al Percorso di Formazione sulla Femoro-Rotulea e verrà conferita al candidato che avra’ conseguito a giudizio della Commissione il miglior punteggio ottenuto considerando i seguenti parametri:

1. Pubblicazioni che abbiano come oggetto la patologia femoro-rotulea 2. .Presentazione di un progetto di ricerca sulla valutazione e sul

trattamento della patologia femoro-rotulea La Commissione giudicante sara’ formata dai Responsabili Scientifici del Percorso di Formazione sulla patologia Femoro-Rotulea,dal Presidente del 3° Corso Teorico-Pratico sulla patologia femoro-rotulea e dal Presidente SIGASCOT Al giovane vincitore sarà offerto un soggiorno breve presso la struttura di uono stimato professionista europeo esperto nell trattamento dela patolgia femoro-rotulea Il vincitore della borsa di studio verrà reso noto e verra’ premiato il 4 luglio 2015 durante il prossimo 3°Corso Teorico Pratico su: Femoro-rotulea che si terra’ ad Ancona. Tutti i Giovani Soci SIGASCOT potranno usufruire di questa opportunità. Gli interessati dovranno inviare la propria candidatura e la relativa documentazione a mezzo posta elettronica (e-mail: [email protected]) entro e non oltre il entro il 31 maggio 2015 Requisiti per la partecipazione al bando:

• Età inferiore a 40 anni (non compiuti al 31 dicembre 2013) • Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia • Buona conoscenza della lingua inglese

I candidati devono essere iscritti alla SIGASCOT ed essere in regola con il pagamento delle quote sociali.

• Documenti da inviare per la partecipazione al bando: • Domanda di partecipazione (Allegato A) • Curriculum vitae (Allegato B) • Progetto di ricerca (Allegato C) • Foto tessera formato .jpg • Lettera di presentazione del candidato da parte del Responsabile della

struttura di appartenenza del candidato, ovvero di un chirurgo ortopedico esperto nel settore inerente lo studio proposto

La Segreteria inoltrerà tutti i documenti al Responsabile delle Fellowship SIGASCOT. Al candidato scelto sarà comunicato il suo programma di viaggio.

$#!"

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

.1/0.(-&,+&*)'&!%$

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

.3&2"$%,.1 4""'.3"!%

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

"3$-&"#."1$%4" %!&

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

"%

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

$#!"

20Dal 15, nuova serbo

steuQ rboaomeFFea lla lllusldeoizdiugi

eguse patin

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

.1/0.(-&,+&*)'&!%$*!$''*$-.71)"!654.//&

ncoenoizarboallconinurpeodistudise a F

odistudisar 0052dioro - uleatRo àrreve

mlienossiimmoCall:itremarpa

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

.3&2"$%,.1 4""'.3"!%&*! #3"/./'*$- 4.//&

3&'"%.$*& 8 *&4.+

AGIS,LABOLGOJDnpishwolleF ncenuni tr

orue lassaenncoè Pdadincalatairefncoà

tteooggitenpuroigli

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

"3$-&"#."1$%4" %!&)"!654.//&

&* 9 $.',/*&

toitustiiahTOCSA una uEniaznellcceed’otr

azmrrmoFFoiddiosrrsocrePgusenco’arvaechtodaidonardesincotoun

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

"%

una .paor

enoiazatoigu

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

1. P bblu2. . seePr

ttaatr

ssiimmoCaLdisorcorPeroeTsoroCTOASCSIG

enavogilAptoamsti or

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

onabbiaechinoizcaibblgeopr

lnudienoiztanse

giolprtopaalldetonemtta

arsatencadiugienossipaallsuenoizamroF

coi - topaallsucotiaPr

toreffoàrsaertocinivopeoruestainossiefo

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

paalttoggeoemcooallsucarceirdittoge

oromefagi - aeltuor

spoeRidataamrof’aoromeFagioltopa - tuoR

oromefagiolto - aeltuor

onroggisonuto evebremttaatrllentorspee

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

oromefagiolto - ltuorlsueenoiztaulav

tineciSilbisan ldeciifdetendesiePrlda,aeltu

tendesiePrldaea

diarttuustralssoepregltopaaldetone efia

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

ae

° 3lde

onoudiorom -

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

ptoamsti oraeltuor

ertocinivlInardu5102

’arrte nAd a

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

opeoruestainossiefo

odistudisarboalldero°C3omssioprliten

.ancon

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

emttaatrllentorspee

toonsoeràrrevo evesucotiaPrcoiroeTsor

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

gltopaaldetone efia

toaimepr’arre il glchul4

oromeF:su - aeltuor chgl

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

orom -

oiglch siech

gl

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

( ( ( ( ( (( ( (

( ( ( !!

!"#$!%&'()*&+,&-.(/0.1,%$2"&3.(!%".3'"4"%$(1."(#"&-$3"(!&%"($''*$-.*!&('*$-.//"3#(4.//&5!6")!

! Dal 2004, la SIGASCOT bandisce ogni anno due borse di studio DJO-AIRCAST per un soggiorno di circa due settimane in un centro d’eccellenza in Europa. Quest’ occasione permette ai giovani di ampliare le loro conoscenze e di confrontare le loro idee in amicizia con coloro che hanno una lunga e riconosciuta esperienza clinica e scientifica internazionale. Tutti i Giovani Soci SIGASCOT potranno usufruire di questa opportunità . La Fellowship, dalla durata di circa due settimane, avrà luogo nella seconda metà dell’anno a Heidelberg presso il centro d’eccellenza del Professor Rainer Siebold. Ai candidati scelti saranno offerti il viaggio, i trasferimenti e l’alloggio durante il periodo della fellowship. I candidati devono avere un età inferiore a 40 anni entro il 31 dicembre 2014. I candidati devono parlare correntemente inglese (necessario per la comunicazione e per la presentazione dei propri lavori scientifici). I candidati devono essere iscritti alla SIGASCOT ed essere in regola con il pagamento delle quote sociali 2014-2015. I candidati che desiderano approfittare di questa esperienza di lavoro dovranno inviare la loro richiesta alla Segreteria SIGASCOT entro il 31 marzo 2015. Nella domanda dovranno indicare oltre ai dati anagrafici e personali, anche:

- il percorso formativo, - l’esperienza professionale, - l’elenco delle presentazioni scientifiche e/o poster presentati ai congressi negli ultimi

tre anni , - l’elenco di tutte le pubblicazioni e la descrizione dell’ attuale ricerca clinica o scienza

di base Inoltre dovranno allegare il Curriculum Vitae, una foto formato jpg ed una lettera di presentazione a nome del proprio Direttore o Primario oppure di un esperto chirurgo ortopedico. Dovranno essere acclusi alla domanda anche i titoli di tre presentazioni scientifiche in lingua inglese (approssimativamente 20 min) che i fellow vorranno presentare durante la loro fellowship. La Segreteria inoltrerà tutti i documenti al Responsabile delle Fellowship SIGASCOT . Una volta accettata la domanda al candidato scelto sarà comunicato il suo programma di viaggio.

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

$#!"

l,4002lDa aidornoiggos

’ otseQu sccarool eeid ni

( ( ( ( ( (( ( !

!

.1/0.(-&,+&*)'&!%$*!$''*$-.

cesidnabTOCSAGISanienamitteseudrcaci

ettermepenois nvaoigiaechroolconcoaizciima

( ( ( ( ( (( ( !

!

.3&2"$%,.1 4""'.3"!%&*! #3"/./'*$- 4.//&

donnaingoce ue ersobiaznellccee’drotncenu

ncoroolelreailpmaidincorieagnulanuonnahe

( ( ( ( ( (( ( !

!

"3$-&"#."1$%4" %!&)"!654.//&

OJDoidutsid - TSACRIA.aprouEni

eeznceson atnrofncoidclazneriepseatucisonco

( ( ( ( ( (( ( !

!

"%

nur epT

elreaecainicl

( ( ( ( ( (( ( !

!

tnicaifitnecis.àtinurtoppo

hsowlelFLaonna’llde a H

A itadidncaihswollefallde

editadidncaI

( ( ( ( ( (( ( !

!

vaoiGiittuT.elanoizarnet

pih rcaciidatraudallad,rgebledieH nceliossrep

itlces liirteffoonnraas.pih

efniàtenureveaonvoe

( ( ( ( ( (( ( !

!

cioSinva TOSCAGSI p

,enamitteseudrca vràaroPledaznellccee’drot

tnemriefsrati,oiggavil

4areorie 3lirotneinna0

( ( ( ( ( (( ( !

!

euqidreirufusuonnrato

vrà ogolu ncoesallenrossefro dlobeiSr eniaR .lla’leit ietnraudoiggo

4102rebmceid13

( ( ( ( ( (( ( !

!

tse a

àtemad

odoriepl

( ( ( ( ( (( ( !

!

editadidncaIditadidncaIizatnesrepal

ditadidncaIsetouqelled

chitadidncaIatseichrirool

( ( ( ( ( (( ( !

!

efniàtenureveaonvoeetnrrecorearlaponvoecisrivoalripropiedenoi

aittcrisireesseonvoed4102ilacios -2015.

ech onraedised ttifroppaa AGISarietregeSalla SC

( ( ( ( ( (( ( !

!

4areorie 3lirotneinna0asscee(neselgnietnem

fitneci ).cii

alla TOSCAGSI essede

zneriepseatseuqidreaTOSC am13lirotne orz

( ( ( ( ( (( ( !

!

4102rebmceid13 . oizcainumcoalr eporia

aplincoalogreniree

rovoalidaz ionnvraod102 5.

( ( ( ( ( (( ( !

!

r epeeno

otnemaga

alreavin

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

( ( ( ( ( (( ( !

!

SIGASCOT PROMUOVE L’EDUCAZIONE SCIENTIFICA DEI GIOVANI SOCI ATTRAVERSO TRAVELLING FELLOWSHIP

SIGASCOT ha istituito a partire dal 2015, insieme alla società JOSKAS,

una travelling fellowship. Questa fellowship darà la possibilità a due Fellow scelti da entrambe le Nazioni di visitare, ad anni alterni, i centri altamente qualificati delle due Nazioni e permetterà loro di conoscere la realtà accademica, scientifica e lavorativa dei due paesi. Essi visiteranno per due settimane i prestigiosi centri scelti dalla società scientifica JOSKAS e viaggeranno insieme ad un Godfather che sarà in questa prima edizione SIGASCOT-JOSKAS 2015 il nostro responsabile per i rapporti con le società scientifiche, il Prof. Alfredo Schiavone Panni. Tutti i giovani Soci SIGASCOT potranno usufruire di questa splendida opportunità. Ai candidati saranno offerti il viaggio, i trasferimenti e l’alloggio durante il periodo dell’ intera fellowship. La fellowship, due settimane circa, inizierà verso il 4 Giugno 2015 è finirà al SAPPORO MEETING del Congress, il 18 giugno 2015. I candidati devono avere un età inferiore a 40 anni entro il 31 dicembre 2014. I candidati devono parlare correntemente inglese (necessario per la comunicazione e per la presentazione dei propri lavori scientifici). I candidati devono essere iscritti alla SIGASCOT ed essere in regola con il pagamento delle quote sociali 2013-2014-2015. I candidati che desiderano approfittare di questa esperienza di lavoro dovranno inviare la loro richiesta alla Segreteria SIGASCOT entro il 31 dicembre 2014. Nella domanda dovranno indicare oltre ai dati anagrafici e personali, anche: - il percorso formativo - l’esperienza professionale - l’elenco delle presentazioni scientifiche e/o poster presentati ai congressi negli ultimi tre anni - l’elenco di tutte le pubblicazioni e la descrizione dell’ attuale ricerca clinica o scienza di base Inoltre dovranno allegare il Curriculum Vitae, una foto formato jpg ed una lettera di presentazione a nome del proprio Direttore o Primario oppure di un esperto chirurgo in artroscopia. Dovranno essere acclusi alla domanda anche i titoli di tre presentazioni scientifiche, in inglese (approssimativamente 20 min) che i Fellow vorranno presentare durante la loro fellowship. La Segreteria inoltrerà tutti i documenti al Responsabile delle Fellowship SIGASCOT . Una volta accettata la domanda al candidato sarà comunicato il suo programma di viaggio.

TOSCAGSI

TOSCAGSI ha

wsollefatseQunteci,niretal

sa,cimeadcac

ZACUDE’LEVOUMORPTATR

eritarpa otiutitsiha lda

daàtilibissopalàradpihwsiatcifialuqenteamtalir de

ea cifinteics dativarovla ei

IEDACIFITNEISCENOIZPIHSWOLLEFGNILLEVA

5102 llaemeisni, a icso

lloefgllinevartaun wsartneaditlecsw olleFeud

inoizNaeduellde etmerpe edu p .isae

VARTTAICSOINAVOIGIP

àte ,SAKSJO

.pihwseratisividinoizaNelebma

e ercosoncido orlàertet

SOREV

innada,eàtlearale

sa,cimeadcac

Essi retisvi annorggeavi anno

ortsnoli2015 .innPa

giittTu i naviositadidnacAi

.pihswollfe

ea cifinteics dativarovla ei

anno ienamitteseudrpeaemiesin ehtadfoGnud

paprirepeliabnsopsero

onnatropTOCSAGISi coSoiggaivliitreffoonnaras

edu p .isae

ditlecsirtnecisoigitseprr irpatsequniàrasech

nteicsà teicoseln ocitrop

o lepsatsueqi deuirrufusgolla’leitnemirefsarti,

OJacifitneicsàteicosallaTOCSAGISenoizdieam

nt SoderlfA.forPil ,ehicif

àituntroppoaiddn . dodoireplietnarudoig

eSAKSO- SAKSJO

enoviahcS

aretni’lle

pihsowlelfLa ,lde ,ssregnCo

ve ditadidnaI c

,carcienamittesedu izin, 1il 8 5102ognugi .

roirfen iàt en uerev aonov

àrie 102ognuiG4liosrve

i d1 3l iortn einn a0 4 aer ce(

àrinifè51 Sal AP MORPO

102erbmce 4.

GNIEETM

CLICCA www.sigascot.comLEGGI I BANDI DI TUTTE LE FELLOWSHIP E ISCRIVITI!!!

SIGASCOT InFORMA

FELLOWSHIP DJO-REACTION FEMORO-ROTULEAdead-line 30 aprile 2015

FELLOWSHIP SFA - AGA - SIGASCOT - AEA - SPA - ESSKAdead-line 31 marzo 2015

Travelling Fellowship SIGASCOT-JOSKASdead line 31 dicembre 2014 - inizio 4 giugno 2015

FELLOWSHIP DJO-AIRCAST dead line 31 marzo 2015

Page 27: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

27news

SIGASCOT

Coming soon - Eventi ufficiali

Troverete i

l Il calenda

rio aggiorn

ato di tutto

gli eventi s

u

www.SIGA

SCOT.com

o seguend

oci su

www.faceb

ook.com/s

igascot o su

www.twitte

r.com/sigas

cot

gli oRtHosPRitZ

saranno riunioni pome-ridiane con la formula 3- 2- 1 (come lo spritz): 3casi clinici o relazionibrevi, 2 una minibattle

su un argomento, 1lezione magistrale o una

relive surgery. ogni Riunione sarà impostata su uno specificoTOPIC, e saranno organizzati da un local host. Per il 2015 leRegioni dove si svolgeranno i primi oRtHoSPRitZ saran-no Sardegna.

Sardegna15 maggio 2015

Alghero- Porto ConteFEMoRo-RotULEA

E cARtiLAgiNE

Sicilia - Taormina25 Settembre 2015

ARtRoSi MoNocoMPARtiMENtALi Di giNoccHio

i sigasCotiME-oUt

saran no incontri di unagiornata in cui si rifletterà sidiscuterà e si tratterà diuno o due topics. La formula è più tipica diuna Riunione Scientificabreve, con relazioni, relive

surgery, tavole rotonde.

Puglia16 Maggio 2015 - Bari

PREVENZioNE E gEStioNE DELLE coMPLicANZE iN Ptg

Sardegna - Carloforte26 settembre 2015

EBM NELLA RicoStRUZioNE DEL LcA EtRAUMAtoLogiA DELLo SPoRt

E V E N T I R E G I O N A L I

Page 28: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

Manuale di riabilitazioneortopedica post-chirurgica

Il tendine e il muscoloun libro firmato SIGASCOT

28

A marzo 2015 uscirà su e-sigasCot il video del libro. Per presen-tare questa monografia sono sufficienti tre parole: gioco di squadra. il fine delle cure in ortopedia è il recupero del movimento e soloattraverso un gioco di squadra ben pianificato si può raggiungerequesto risultato. come si può già comprendere leggendo l’indice diquesto manuale, è il lavoro ben coordinato dell’ortopedico, del fisia-tra e del fisioterapista che permette al paziente di essere accompagna-to verso il miglior recupero funzionale possibile. Un obiettivo ambizioso, diverso da paziente a paziente, che nella vitadi oggi molto spesso diventa anche recupero sportivo, quindi allasquadra terapeutica si aggiungono spesso il medico dello sport e illaureato in Scienze motorie, perché attraverso la loro professionalitàpermettono di alzare ulteriormente l’asticella del recupero.Questa monografia ha un’impostazione molto attuale perché punta alrecupero della salute, dopo un intervento ortopedico, nel senso piùnobile del concetto di Salute, definita dall’organizzazione Mondialedella Sanità non come semplice assenza di malattia, ma come com-pleto recupero del benessere fisico, psichico e sociale. in altre parole,se nella tua vita sociale sei abituato a giocare a tennis con gli amici,recuperare salute significa riprendere a farlo esattamente come face-vi prima dell’intervento chirurgico. Questo è l’obiettivo finale.Le descrizioni delle tecniche chirurgiche più attuali, i capitoli sul pro-getto riabilitativo, le spiegazioni su come trasformarlo in un program-ma di terapie da eseguire in modo progressivo e finalizzato per lediverse patologie, rendono questo manuale anche facilmente fruibilenell’attività clinica di tutti i giorni.Ultimo tassello, che forse può trovare solo in questa presentazione lasua sede, rimane l’invito al lettore di cercare di applicare con determi-nazione quest’approccio del gioco di squadra anche all’interno dellapropria rete di collaborazioni professionali. La storia delle nostre pro-fessioni in italia tende spesso a farci lavorare in autonomia, a compe-tere, a creare confini, mentre il paziente ci chiede solo di lavorareuniti e coordinati per offrire le migliori cure possibili, esattamentecome presentate in questa monografia.

Stefano Della Villa

Durante il primo Board Meeting della SigAScot, il primo del bien-nio di Presidenza di Paolo Adravanti, il comitato Ricerca ed ilcomitato Sport si sono presentati indipendentemente con due pro-poste molto simili: una monografia dal titolo iL tENDiNE E iLMUScoLo con due diversi sottotitoli: “Scienza di base e ricercatraslazionale” e “Management delle lesioni muscolo-tendinee”. cisono voluti pochi secondi per capire che quella era l’occasione permettere insieme le forze e presentare per la fine del biennio 2012-2014 un’opera molto più ampia e completa, che includesse l’anato-mia funzionale e la biomeccanica dei tendini e dei muscoli, maanche ricerca di base e traslazionale e la clinica delle diverse lesionimuscolo-tendinee nei vari distretti corporei.così siamo partiti.E così comincia la Presentazione del nostro libro. E per nostro nonintendiamo di noi Editors, giuseppe Peretti e gian Luigi canata,ma nostro perché della nostra Società SigAScot e del nostroPresidente Paolo Adravanti, in carica nel biennio 2012-2014. Paoloha voluto da subito che l’opera fosse unica e ci ha appoggiati, sti-molati e supportati, fino all’uscita dell’opera, presentata in esclusivadirettamente al congresso Nazionale a Parma. grazie Paolo!E grazie agli Autori, più di cento, che hanno accettato con entusia-smo e professionalità l’incarico, presentando al comitato Editoriale43 bellissimi capitoli che spaziano dalla morfologia e scienza di basedel tendine e del muscolo al management conservativo, chirurgico estrumentale più fine ed aggiornato delle varie lesioni muscolo-ten-dinee nei diversi distretti corporei. Particolare attenzione è stata poiposta nella ripresa funzionale, fase cruciale per il recupero e per ilritorno in campo dell’atleta, riducendo il rischio di recidive con unaltrettanto importante lavoro di prevenzione.E così finiva la nostra Presentazione: dopo due anni di intenso lavo-ro da parte dell’Editorial Board e degli Autori […], riteniamo final-mente il libro pronto nella speranza che per voi sia una piacevolelettura.

grazie a tutti!giuseppe M. Peretti

gian Luigi canata

��������������������������������� ��������������� ������������������������ ��������������� ������������������������������������������������������ �

����������������������������� ���������������������������������������������� �����������������������������������������

����

���

�����������������������������������������������������������

��

��

Attività editoriali: la libreria SIGASCOT

FRESCH

I

DI STA

MPA

Page 29: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

29news

SIGASCOT

L’Orange Journal: da giovane promessa a splendida realtà

Attività editoriali: la rivista

Page 30: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

30

newsSIGASCOT

Anno XX - n. 3 - Dicembre 2014

SIGASCOTChe cos’è la e letter Un nuovo strumento di SIGASCOT per informare e non solo... Pag. 1

Lettera del Presidente Stefano Zaffagnini, nostro nuovo Presidente, saluta i soci ed espone il suo programma. Pag. 1

Prossimi eventi Memorizza i prossimi eventi SIGASCOT a breve scadenza !Pag. 3

SIGASCOT su FB Cari Soci, la comunicazione moderna passa anche attraverso i social network…noi ci siamo Pag. 4

e L E T T E R

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

!

SIGASCOT

SIGASCOT

I like

like

www

k.ooebfac.www

I likecom/k. ascotsig

likeascot

Follow

Follow us!

GASCOT@SI

GASCOT

GASCOT

wittet.www

com/r.witte ascotsig

ascot

SIGASCOT comunica

ON LINE... nelle vostre mail

SEGUICI SU...

Page 31: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

31news

SIGASCOT

il nuovo progetto tende a sottolineare lacomponente fortemente informatica edidattica (e-learning) della piattaformavideo che andremo a realizzare. Sarà unnuovo modo di divulgare tecniche chi-rurgiche, metodologia applicativa dellestesse, filosofie di gestione di problema-tiche chirurgiche, protocolli pre- intra epost-operatori e relazioni su specifichetematiche, come se si assistesse ad uncongresso comodamente seduti da casa.

taRgEt DEL PRogEttoStimolare la crescita della nostra co mu -nità Scientifica integrando attraverso lapiattaforma di e-sigascot il più am pionumero di chirurghi eliminando ogniforma di barriera intellettuale e rappre-sentativa vincolo a volte forte delle riu-nioni scientifiche congressuali, esse perloro natura hanno spazi limitati e costi-tuiscono un fisiologico imbuto permolti...Anche a volte la timidezza o la scarsaconoscenza diretta dei Presidenti riducequesta importante osmosi di conoscenzae di rappresentanza.Attraverso la pubblicazione dei Videonoi daremo voce ed evidenza scientificaa tutti i nostri amici soci di Sigascot ren-dendo sempre più interattiva la nostraamata Società.

L’iNVio:Si possono trovare le linee guida sul sitowww.e-sigascot.com sotto:“modalitàper l’invio” sulla piattaforma

CaRattERistiCHE DEL ViDEo

PUNti CHiaVE:- Durata video 8-10 minuti- presentazione caso con rx- pre op- video con integrate eventuali slides e

commento orale sulla filosofia diapproccio chirurgico e steps chirurgici

- rx post op con eventuale video delrecupero funzionale

NotE:- L’autore dovrà specificare all’inizio

del video se questo è stato supporta-to da un’azienda.

- L’autore dovrà specificare se una par -te di video o comunque di immaginipubblicate non sono di sua originebensì prese in concessione.

ViDEo: REQUisiti tECNiCi- Formati Supportati: mp4, m4v,

webmv, webm, ogv, flv - Massimo 100 mb di dimensione del

file video- consigliata risoluzione Full HD

(1080 p)

immagine anteprima video (tHUM-BNAiL):- Formati Supportati: jpg, png, gif- Dimensione consigliata 960 x 540

pixel

E Poi?

A questo punto il suo video verrà presoin carico ed analizzato dal comitato rela-tivo.Verranno valutati vari aspetti dello stes-so:- Valore scientifico- Qualità tecnica del video- Livello di esposizione dello stessoNel caso in cui il comitato e il presiden-te ritengano la sua proposta valida verràresa pubblica nella categoria relativa, lei(come tutti gli altri utenti di e-sigascot)verrà informato via email della pubblica-zione del video.

Vi asPEttiaMo

sU E-sigasCot!

tutti i Soci SigAScot, se in regola eregistrati sul portale SigAScot.coMpotranno accedere con le loro attualicredenziali

www.e-sigascot.com

SIGASCOT MULTIMEDIA

La fragilità scheletrica nell’osteoporosi

e sue conseguenzeGuest Editors U. Tarantino, B. Moretti

Volume di 174 pagine

F.to 21x29

€ 45,00

�)�'(� �!(%&'���#��&(%���&�$(!$%���!� !%��%&�((!

��� ����������� ��������� ����������������%""�$���!&�((������������ ����� ��� �� ������� ����

������� ������������������������� ������������������������� �������

��������������������������������

���������

���� �����

���

����

� ��

�����

�������

���

���

��)�'(� �!(%&'��������&�$(!$%���

���%&�((!

Page 32: ARTROSCOPIA BASE ED AVANZATA SIGASCOT

QUOTA SOCIALE SIGASCOT

caro SocioSe non hai ancora provveduto al paga-mento della quota sociale 2014 entro il 31marzo 2014 e non sei riuscito a partecipa-re al 5° congresso Nazionale di Parma, tipreghiamo di ottemperare al tuo doverestatutario pagando la quota usando sulnostro sito www.sigascot.com ._______________________________Per qualsiasi ulteriore esigenza ti pre-ghiamo di rivolgerti a [email protected] oppure chiamaci al 0039 0552399112

Come iscriversi Proud to be

caro Socio,La quota sociale SigAScot, MembroAttivo, Specializzandi, Neo Specializzati eFisioterapista,è rimasta invariata negli ultimiquattro anni e da diritto ai soci in regolaentro il 31 Marzo 2015:• partecipazione a tutti gli Eventi SigA-

Scot con iscrizioni ridotte• spedizione gratuita della rivista Joints

cartacea, ogni 4 mesi• spedizione gratuita della Newsletter car-

tacea, ogni 4 mesi• recapito di SigAScot HigHLigHtS:

nuova iniziativa trimestrale• recapito di Papers in Pills (cartilagine)

trimestrale• partecipazione tramite bando a tutte le

Fellowship SigAScot• partecipazione ai posti gratuiti tramite

bando o iscrizione al corso try delMaster WAtcH & tRY

• partecipazione ai posti gratuiti tramitebando ai cadaverlab SigAScot diArezzo

• frequentazione dei teaching centerSigAScot previa richiesta scritta edinvio di cV e lettera di presentazione

• Borse di Studio e di Ricerca SigAScotprevia richiesta scritta ed invio di cV elettera di presentazione

• accesso gratuito all’area E-learning delnostro sito

• accesso gratuito al nuovo sito e- SigA-Scot

• abbonamento della rivista dell’ESSKA“KSStA”a prezzo agevolato di 155 € anzi-ché 255 €

• accesso della versione elettronica delJournal “KSStA” ad un prezzo agevola-to di 55€.

• quota socio ESSKA a 120€ invece 140€(valido dal 1-1-2015 fino al 31-3-2015) con“KSStA Journal” e accesso elettronico allarivista, gratis (solo per i soci ordinari)

SigAScot ha investito molto nel suo sitoe nelle pubblicazioni che desidera inviareregolarmente ai suoi soci e pertanto èimportante che tutti i recapiti nel databasedella società siano coretti. Perciò si invitanoi Soci a effettuare il rinnovo dell’iscrizionealla Società sul sito www.sigascot.com aquesto link: iScRiZioNi confermando ocompletando i dati anagrafici che trovereteriportati sul Vostro PRoFiLo seguendoQUEStA semplice guida del sito.i vostri dati sono importanti! ci permettonodi mantenervi aggiornati su iniziative dellaSocietà e di mantenere un corretto contattocon Voi! Aiutateci a mantenere aggiornato ilnostro database! i soci sono inoltre pregati di

compilare dettagliatamente la scheda d’iscri-zione di seguito e che troverete sempre sulnostro sito www.sigascot.com.i soci specializzandi dovranno indicare lascuola e l’anno di specializzazione.QUotE 20151. QUotA 2015 - Membro Attivo - € 702. QUotA 2015 - Specializzando e Fisio -

terapista - € 503. Abbonamento cartaceo - ESSKA Jour -

nal “KSStA” - € 1554. Abbonamento Elettronico - ESSKA

Journal “KSStA” - € 55il pagamento potrà essere effettuato in unodei seguenti metodi:• tramite il servizio PAgoNLiNE del sito

www.sigascot.com• con Assegno bancario intestato alla

Società italiana ginocchio, Artroscopia,Sport, cartilagine, tecnologie ortope -diche ScARicA MoDULo B

• con bonifico bancario intestato a SigA-Scot it 29 E 05728 02801 448570849577 ScARicA MoDULo B

• con bonifico bancario intestato a SigA-Scot it 70 L 07601 02800 000094185212 ScARicA MoDULo B

• con bonifico o bollettino postale SigA-Scot conto corrente n° 94185212ScARicA MoDULo B

BUON ANNOA TUTTI!!!