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Comune di Morbegno (So) Asilo nido “La Tartaruga” PROGETTO EDUCATIVO 2018/2019

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Comune di Morbegno (So)

Asilo nido “La Tartaruga” PROGETTO EDUCATIVO 2018/2019

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L'Asilo Nido, soprattutto negli ultimi anni, è diventato molto più di una scelta obbligata dettata dall’esigenza lavorativa dei genitori. Il Nido rappresenta oggi una scelta pedagogica consapevole, un servizio di supporto alle famiglie attraverso figure professionali qualificate e uno spazio accogliente e affidabile in cui i bambini possano vivere serenamente le prime esperienze. Il progetto educativo del Nido “La tartaruga” nasce da una precisa intenzionalità pedagogica e da un'esperienza professionale attenta a delineare, con chiarezza e flessibilità, gli scenari, le metodologie e gli strumenti dell'agire educativo. L'osservazione del bambino, l'auto-osservazione dell'educatore, la formazione e l'aggiornamento professionale diventano strumenti indispensabili per creare un servizio educativo di qualità, rivolto ai bisogni del bambino e della famiglia. L’approccio seguito dalla équipe educativa si fonda sull’idea di bambino come individuo sociale, come essere competente: un bambino attivo e protagonista delle proprie esperienze e conoscenze.

Il nostro nido accoglie 30 bambini suddivisi in 3 gruppi, eterogenei per età:

il GIROTONDO con Daniela (educatrice con funzioni di coordinatrice) il MARE con Nadia (educatrice)

l’ORSETTO con Sara (educatrice)

Quest’anno il gruppo “Girotondo” sarà composto da 11 bambini e sarà seguito dall’educatrice di riferimento Daniela e da Orlanda;

il gruppo “Orsetto” sarà composto da 11 bambini e sarà seguito dall’educatrice di riferimento Sara e da Giulia, educatrice assunta dal comune di Morbegno anche per

l’anno 2018//2019 per n.30 ore settimanali; il gruppo “Mare” sarà composto da 8 bambini e seguito dall’educatrice di riferimento Nadia.

A partire dal mese di gennaio ci si avvarrà dell’aiuto di 2 nuove figure, una che

effettuerà servizio civile per 30 ore settimanali fino a dicembre 2018 e una per il progetto Dote Comune, per 20 ore settimanali, per 3 mesi.

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Ogni gruppo ha a disposizione una saletta con bagno adiacente.

All’interno delle sale, gli angoli strutturati a disposizione dei bambini sono:

o Angolo della cucina per stimolare il gioco simbolico e d’identificazione, favorire lo sviluppo del linguaggio e della motricità fine, lo sviluppo affettivo, l’espressione

dei sentimenti. o Angolo della lettura per favorire la verbalizzazione, aiutando i bambini ad

associare sempre più parole alle immagini; inoltre incentiva al racconto

rispettando le sequenze delle storie. o Angolo della bambola per stimolare il gioco simbolico e offrire la possibilità di

esplicitare e rivivere esperienze di vita quotidiana. o Angolo del garage. Il gioco con le macchinine stimola l’imitazione sonora e

rappresentativa.

o Angolo delle costruzioni per permettere al bambino, attraverso il fare e il disfare, di capire come la realtà può essere modificata; favorisce inoltre la

creatività ed il coordinamento della motricità fine. o In ogni spazio sono inoltre a disposizione animali (fattoria), giochi musicali,

sonagli, peluches, telefoni, palle.

E’ cura delle educatrici lavare e cambiare periodicamente i giochi nelle diverse sale

quando scade l’interesse da parte dei bambini o quando si ritiene di dover sviluppare diverse abilità

E’ nostra intenzione, tempo permettendo, effettuare delle uscite in giardino, anche nel periodo autunnale o invernale, per portare il bambino alla conoscenza della natura e dell’ambiente esterno, attraverso l’osservazione del mutare della natura con il

trascorrere delle stagioni.

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Per quanto riguarda il personale ausiliario, il nido dispone di una cuoca, Bruna,

dipendente comunale, e di due inservienti, Anna e Renata, dipendenti della Cooperativa “Orizzonte”, affidataria del servizio di pulizia del nido.

Ci si avvale altresì della collaborazione:

dei medici del servizio di pediatria dell’ospedale di Sondrio che

effettueranno le visite di ammissione e, al bisogno si potrà contare sulla loro consulenza.

di una psicologa incaricata dal Comune, la dottoressa Lucilla

Libera, che sarà presente al nido, a inizio anno, una volta la settimana e, successivamente, ogni 15 giorni per le osservazioni dei bambini e una volta al mese per gli incontri con le educatrici e durante alcuni incontri a tema con i

genitori.

La coordinatrice del nido (Daniela) è disponibile per le famiglie previo appuntamento.

Le educatrici si relazionano con le famiglie attraverso:

Colloqui iniziali individuali di conoscenza (a cui partecipa anche la psicologa);

Raccolta di ulteriori informazioni durante e dopo il periodo di inserimento di ogni bambino;

Colloqui individuali con l’educatrice di riferimento: per i bambini nuovi il primo

colloquio è a distanza di un mese circa dal termine dell’inserimento, mentre per gli altri bambini saranno fissate le date nei mesi di novembre e aprile/maggio;

La riunione delle educatrici si tiene settimanalmente per programmazione e verifica delle attività e mensilmente con la psicologa.

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Anche quest’anno è previsto un incontro di gruppo per i genitori dei bimbi che hanno terminato l’inserimento.

Al fine di condividere l’esperienza dell’asilo nido si organizzano delle feste in cui

vengono invitati genitori e fratelli (festa dell’accoglienza a settembre e festa di

fine anno a giugno), oltre ad un laboratorio in cui genitori e bimbi avranno modo di mettersi in gioco insieme.

In questa occasione ci sarà anche un incontro a tema tenuto dalla psicologa Lucilla Libera e da Daniela (coordinatrice del nido)

A Natale e a carnevale le feste si svolgono durante la mattinata tra bambini ed educatrici.

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Per favorire una migliore comunicazione fra nido e famiglia viene utilizzato

giornalmente un quadernetto personale dov’è possibile condividere momenti e vissuti particolari dei bambini sia a casa che al nido.

Proseguirà il progetto di continuità educativa tra asilo nido e scuola dell’infanzia “Arcobaleno”. Essendo un momento di crescita importante

riteniamo significativo accompagnare i bimbi in questa esperienza.

Vi sarà anche uno scambio di informazioni con le insegnanti della scuola dell’infanzia “Girasole, per aiutare nella conoscenza dei bimbi che

frequenteranno la suddetta scuola.

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A fine anno le famiglie vengono invitate ad una serata di condivisione di emozioni e vissuti, sia da parte delle educatrici che dei genitori.

Durante la serata verrà proiettato un video con le fotografie dell’anno educativo trascorso.

GIORNATA SPECIALE

Viene data la possibilità ai genitori dei bimbi “grandi” di vivere una mattinata al nido

con i propri bambini.

Gli obiettivi di questo progetto sono:

Aumentare le occasioni di scambio con e tra i genitori;

Ritrovarsi e condividere esperienze tra bambini, educatrici e genitori; Dare la possibilità ai genitori di vivere con il proprio bambino la quotidianità

all’asilo, condividendo momenti di routine, di gioco e la vita nel gruppo.

In questa giornata il bambino è il protagonista ed il genitore è tenuto ad

assecondarlo; questo in antitesi con quanto viene richiesto durante l’inserimento in cui mamma o papà sono invitati a rimanere seduti per infondere sicurezza al proprio bimbo e sostenerlo nell’esplorazione del nuovo ambiente.

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Viene riproposto il progetto

SCATOLA FOTOGRAFICA

Raccoglieremo, con l’aiuto dei genitori, alcune fotografie dei bambini, dei loro familiari,

eventuali animali domestici, educatrici e foto del nido. Una volta plastificate saranno poste in una scatola (una per ogni gruppo). Lo scopo è di proporle al gruppo in alcuni momenti tranquilli della giornata. Per i bambini

avranno una forte valenza affettiva essendo rappresentative della vita quotidiana a casa e al nido e saranno da stimolo al linguaggio e alla condivisione, oltre che rafforzare il

collegamento nido/famiglia.

IL PIACERE DI STARE INSIEME A TAVOLA

Il ritrovarsi a tavola dopo il gioco della mattinata diventa, per il bambino, un momento

privilegiato di comunicazione verbale e di condivisione dell’esperienza olfattiva e gustativa.

I bambini partecipano attivamente alla preparazione di questo momento. Si è creata la figura del “cameriere” . I bimbi “grandi”, a turno, hanno la possibilità di sparecchiare per i propri compagni,

portando via piatti, bicchieri, bavaglie, posate… Per mantenere costante il clima di tranquillità durante il pranzo è necessario introdurre

delle regole, poche, chiare e costanti: aspettare il proprio turno, non alzarsi e andare in giro se non si è camerieri, ringraziare e non disturbare i compagni vicini.

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“PROGETTO BIBLIOTECA”

I bimbi ‘grandi’ avranno la possibilità di partecipare ad uscite presso la

biblioteca comunale di Morbegno in piccoli gruppi. Il progetto sarà finalizzato:

Alla conoscenza di persone nuove in un ambiente diverso dal nido All’imparare a relazionarsi con estranei

Ad appassionarsi sempre di più alla lettura con modalità giocose.

Le educatrici, durante il mese di settembre partecipano ad un incontro

di aggiornamento/formazione sul progetto “nati per leggere”.

Sarà importante condividere tale progetto anche con la pediatra del nido, oltre che con la psicologa, al fine di portare avanti un programma

di coinvolgimento delle famiglie per favorire la lettura ad alta voce

nella primissima infanzia.

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“PROGETTO ORTO”

Visto il successo della coltivazione del nostro orto verrà ripetuta l’esperienza. Gli obiettivi saranno:

Riconoscere le erbacce e strapparle Bagnare le piantine Controllarne la crescita

Utilizzo di attrezzi specifici in modo corretto Osservare il passaggio semi/frutti

Scoperta di alimenti vegetali Osservazione dei cambi stagionali Osservazione del tempo e dei cambiamenti

Raccolta e assaggio dei prodotti.

*****************

Proseguirà anche il progetto di ATTIVITÀ ESPLORATIVA SONORA.

Attraverso strumenti sonori costruiti con materiali diversi nelle forme e nelle dimensioni, facili da manipolare, che producono suoni interessanti, verrà stimolata la produzione spontanea di suoni con scoperta e invenzioni musicali.

Con l’uso di strumenti musicali veri e propri invece, verrà favorito il coordinamento audio-oculo-manuale; con la sperimentazione e la ripetizione continua dei suoni si attua

il potenziamento della capacità ritmica. Il progetto verrà rivolto a diverse fasce di età. E’ prevista anche la costruzione di semplici strumenti musicali.

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PROGETTO “EMOZIONI IN CORSO”

Questo progetto è rivolto ai bimbi dai 2 ai 3 anni.

La conoscenza riguarda quattro emozioni che si toccano quotidianamente nel rapporto con i bambini: gioia, tristezza, rabbia e paura.

Verranno utilizzati strumenti quali immagini, canzoncine, fotografie, racconto di brevi storie, gioco tipo “memory”, con faccine stilizzate, disegno, mimica

facciale e corporea, ascolto di brani musicali, pasta di sale… Gli obiettivi sono la conoscenza, la scoperta e la denominazione delle proprie

emozioni, riconoscere e riconoscersi e riconoscere come il viso e il corpo manifestano le proprie emozioni. E’ stata inventata e utilizzata la storia di

Farfallina che servirà da filo conduttore dell’esperienza.

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PROGETTO EDUCAZIONE MOTORIA

Questa attività viene svolta in una sala appositamente allestita con grandi

tappeti, cuscini e la piscina con le palline. Vengono utilizzati: stoffe, teli, palle, palloni, corde, palloncini, foulard ecc.

L’esperienza del corpo come strumento di conoscenza, di comunicazione e di relazione prevede sia attività di solo movimento, sia di attività con oggetti e

materiali, eventualmente accompagnate da musiche di sottofondo, adeguate al momento.

I bambini si accostano all’attività motoria entrando nella stanza ed

esplorando: strisciano, gattonano, rotolano, saltano, corrono liberamente conquistando

tutto lo spazio disponibile. Si crea così una situazione di libero movimento e successivamente l’educatrice può arricchirla introducendo nuovi elementi ed

eventuali semplici percorsi...

Con l’attività motoria i bambini hanno modo di scoprire le potenzialità del

loro corpo, prendono confidenza con il proprio Sè corporeo e acquisiscono

sicurezza nel movimento.

Attraverso giochi strutturati si apprendono i concetti topologici dentro-fuori;

sopra-sotto; vicino- lontano; si possono inoltre dare ai bambini:

l’opportunità di migliorare le proprie potenzialità, avere stimoli per stare in

gruppo, imparare a condividere, saper aspettare il proprio turno, conoscere

e controllare l’aggressività.

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Verranno ancora proposte attività legate alla

NARRAZIONE/LETTURA

LEGGERE CON UN BAMBINO E' IMPORTANTE PERCHE’... Fin da quando nasce (e anche prima di nascere) il bambino è in grado ed è contento di ascoltare la voce umana, sia che questa gli parli, gli canti, gli racconti o gli legga una storia Leggere e raccontare a un bambino significa creare con lui un rapporto di speciale intimità e intensità. Attraverso il libro si offre al bambino la possibilità di aumentare la durata dei suoi tempi di attenzione, si crea l'abitudine all'ascolto, si sollecita la sua capacità immaginativa. Nei primi anni di vita le capacità di apprendimento linguistico del bambino sono straordinariamente elevate, ma lo sviluppo del linguaggio è tanto più ricco quanto più numerose, variegate e interessanti sono le occasioni di scambio verbale che gli sono offerte. Attraverso il libro il bambino è invogliato a ripetere le parole che ascolta, a memorizzarle e a farle entrare nel suo lessico abituale. Le storie ascoltate rafforzano nel bambino la capacità di riconoscere nessi logici tra gli avvenimenti, le relazioni tra causa ed effetto e la capacità di ampliare i propri orizzonti assumendo il punto di vista altrui. Attraverso le storie il bambino impara a creare collegamenti tra il proprio vissuto e gli avvenimenti raccontati e capisce quindi (precocemente e inequivocabilmente) che i libri e le storie lo riguardano molto da vicino. Il rapporto quotidiano con il libro, la familiarità con il tempo lento e quieto della lettura costituiscono la premessa ideale per la lettura individuale che verrà in seguito. Condividendo libri e storie l'adulto cresce insieme al bambino.

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ESPERIENZA SENSORIALE DI MANIPOLAZIONE

Verranno utilizzati materiali quali legumi, farine bianca e gialla, pasta, riso, riso soffiato…

Verranno proposte attività di manipolazione e scoperta dei diversi cibi.

La manipolazione sviluppa competenze motorie, cognitive, sensoriali ed espressive e possiede

un alto valore affettivo; aiuta il bambino ad incrementare la manualità, a scoprire le possibili

trasformazioni della materia attraverso l’esplorazione, a riconoscere le differenze percettive e a

consolidare la relazione tra causa ed effetto.

E’ un gioco creativo, libero, una possibilità offerta al bambino di dare forma concreta alla sua

immaginazione, senza richiedere il prodotto finito o l’esecuzione di un compito.

L’obiettivo di questa attività è quello di mettere il bambino in condizioni di esperire, di provare

a entrare in contatto con le cose, in maniera tale da crescere ampliando la gamma delle sue

esperienze e sviluppando la sua capacità di intervenire sugli oggetti che ha di fronte, in maniera

creativa.

IL LABORATORIO DI CUCINA

Cucinare, unita ad altre esperienze che ogni giorno si fanno, è un’attività che consente di raggiungere in modo divertente, ma soprattutto creativo e piacevole, gli obiettivi del Nido, attraverso l’acquisizione di competenze legate a:

Autonomia emotiva

Sviluppo motorio

Conoscenza di sé

Socializzazione

Sviluppo cognitivo All’interno di questi macro obiettivi si creano anche le buone abitudini, come il lavarsi le mani prima e dopo aver cucinato… I bambini per apprendere e costruire le loro competenze, devono poter fare e provare piacere nel fare, ripetere le esperienze, sperimentare la loro creatività il più possibile. Attraverso questo laboratorio si possono conquistare competenze estremamente importanti per la costruzione dell’autonomia e dell’autostima.

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Le attività proposte quest’anno avranno come

filo conduttore

I QUATTRO MAGNIFICI AMICI

TERRA ACQUA ARIA FUOCO

Giochiamo con l’acqua, l’aria, la terra ed il fuoco…

Interpretiamo i 4 elementi attraverso un mondo di colori e di emozioni per guardare la realtà con occhi diversi ed osservare le cose con un po’ di

curiosità in più.

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La natura offre al bambino molte esperienze irrinunciabili, travolgenti, ma spesso in nome della sicurezza assoluta, gli mettiamo un guinzaglio, gli impediamo di essere l’esploratore che è e che è necessario che sia. Proprio per rispondere all’esigenza naturale del bambino di indagare l’ambiente in cui vive abbiamo pensato di proporre l’esplorazione dei 4 elementi. Gli elementi naturali fanno parte della nostra vita fin da quando rivolgiamo il primo sguardo al mondo. Veniamo a contatto con l’acqua in ogni momento della giornata, dalla semplice azione di bere a quella del bagnetto. Sentiamo l’aria sul nostro viso e sappiamo che è abitata da tanti animaletti che vediamo girarci attorno. Sulla terra ci si cammina e prima ancora ci si gattona. Il fuoco lo vediamo molto volentieri quando dobbiamo spegnere le candeline su di una bella torta di compleanno. Il bambino vive immerso nel mondo della natura, ha bisogno di essere condotto per mano per osservare, analizzare e comprendere tutto ciò che lo circonda. La motivazione dell’argomento scelto nasce dall’esigenza di fornire risposte stimolanti ed adeguate alle curiosità tipiche del bambino. TERRA ARIA ACQUA FUOCO non sono solo oggetto di attenzione, fonte di scoperta, occasione per manipolare, toccare, sentire... ma anche elementi fondamentali per stimolare il sentire, l’immaginazione e l’espressione di sè. Il contatto con la natura concorre al raggiungimento di uno stato di maggiore benessere psico-fisico: il bambino gioisce nel trovare piccoli tesori, ascolta i rumori e i suoni che la natura offre, guarda, osserva, ascolta, si gusta la semplicità e la bellezza della natura, immagina, immagazzina dentro di sé tutto quanto i suoi sensi registrano, conserva preziosi questi vissuti, li elabora e rielabora in un particolare stato d’animo di serenità. Gli OBIETTIVI del progetto sono:

Avvicinare fin da piccoli alla natura, ai suoi ritmi, ai suoi tempi, alle sue manifestazioni

Conoscere le caratteristiche di terra, fuoco, aria, acqua.

Trovare un ambiente da esplorare, manipolare, rispettare e amare.

Passare dall’esplorazione senso-percettiva alla rappresentazione simbolica.

Utilizzare diverse tecniche espressive e comunicative.

Sviluppare la capacità di lavorare insieme. Verranno utilizzate diverse attività: PER L’ACQUA:

le trasformazioni con il freddo (ghiacciolo) con il caldo (fumo del vapore)

travasare in diversi recipienti

percepire il proprio corpo nell’acqua

i vari usi dell’acqua: lavare, cucinare, innaffiare...

percepire l’acqua nel nostro corpo (la saliva, le lacrime)

giochi d’acqua con l’utilizzo di vari materiali in relazione all’acqua (bicchieri, spugne, cucchiai, bottiglie ecc.)

le gocce di pioggia sui vetri delle finestre

l’acqua che scorre dai rubinetti

fare le bolle di acqua con l’uso della cannuccia e del sapone

Non dimenticate che la terra si diletta a

sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli.

Kahil Gibran

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PER IL FUOCO:

percepire il calore del corpo ponendo le due mani sul viso

strofinare le mani e i piedi finché non diventano caldi

accendere una candela per vedere la fiamma e gli oggetti illuminati attorno

i colori del fuoco

il pericolo del fuoco: scottarsi, bruciarsi

l’incendio

i vigili del fuoco PER L’ARIA:

Esplorare diversi modi per produrre aria: battere le proprie mani e utilizzare oggetti vari

sentire l’aria che il nostro corpo produce (es: lo starnuto, lo sbadiglio)

fare bolle di sapone

gonfiare e sgonfiare i palloncini

percepire il vento

cose che volano: aerei, mongolfiere, elicotteri... e animali che volano

costruzione di girandole, aquiloni, ventagli… PER LA TERRA

Piantare semi e nuove piantine

Riempire e svuotare i secchielli con terra o sabbia

La terra che offre le cose che mangiamo

Seminare l’orto e strappare le erbacce

Incollare la terra sul foglio

Annusare la terra dopo la pioggia

Bagnare le piante e l’orto

Piantare fiori e piante aromatiche TUTTE LE ATTIVITA’ PROPOSTE DURANTE L’ANNO AVRANNO A CHE FARE CON I 4 ELEMENTI E….

L’ALBERO LEO

CI SEGUIRA’ DURANTE TUTTE LE ESPERIENZE

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Nei primi anni di vita del bambino si formano le strutture di base della

personalità, dell’affettività e delle capacità cognitive e sociali. Il nido rappresenta per il bambino il primo ingresso in un contesto sociale che

gli consente di vivere un’esperienza ricca di stimoli realizzando le condizioni che favoriscono una crescita sana e orientata all’autonomia, nel rispetto dei suoi tempi, della sua individualità e delle scelte che la famiglia ha fatto per lui.

FINALITA’ Il nido vuole essere un servizio educativo e sociale diretto a favorire lo sviluppo psico-fisico e relazionale del bambino nei primi tre anni di vita, in collaborazione con i genitori o con chi ne svolge le funzioni. Per il raggiungimento di tali finalità il nido è organizzato in modo da garantire:

Un armonico sviluppo globale del bambino attraverso stimolazioni sensoriali, motorie e affettive atte a ridurre eventuali svantaggi socio-culturali e/o psico-fisici.

Uno spazio in grado di offrire al bambino esperienze sostanzialmente diverse da quelle vissute a casa completando la vita in famiglia e allargandola verso il sociale.

Un equilibrio tra attività guidata e attività liberamente scelta dal bambino, affinché quest’ultimo non si sente costretto ma, anzi, interlocutore attivo nei suoi rapporti con il mondo, gli adulti e gli altri bambini.

Attività presentate con modalità e materiali diversi a seconda delle età, al fine di proporre stimoli maggiormente rispondenti ai reali bisogni dei bambini.

Rapporti di calda fiducia con gli adulti in grado di rispondere ai bisogni di protezione e di autonomia propri di questa età.

Organizzazione degli spazi in grado di rispondere ai bisogni individuali di ogni bambino pure all’interno di regole comuni.

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L’INSERIMENTO DEL BAMBINO AL NIDO

L’inserimento è un momento molto delicato e importante nella vita di un bambino che deve imparare a conoscere

persone e ambienti nuovi e diversi da quelli famigliari.

Affinché il bambino possa affrontare il “nuovo mondo” in una condizione di sicurezza e gradualità è importante che

il genitore rimanga con lui per i primi giorni, per un periodo variabile da bambino a bambino.

In questo modo si facilita l’instaurarsi di una relazione anche fra genitore e educatore, attraverso un reciproco

scambio di informazioni, opinioni e pensieri.

Successivamente il genitore si allontana dal nido per periodi sempre più lunghi fino a che il bambino non è in grado

di sostenere la frequenza ad orario completo.

Proprio in considerazione di questo delicato momento, è richiesta, di norma, la presenza del genitore.

Tenuto conto, comunque, che ogni bambino è diverso dagli altri, si prevede che siano le educatrici, in collaborazione

con i genitori, ad individuare le condizioni e i tempi più favorevoli per ogni inserimento.

ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA

Accoglienza (dalle 7.30 alle 9.30)

E’ il momento fondamentale che favorisce il distacco del bambino dal genitore. Ogni

bambino viene ricevuto dall’educatrice all’ingresso con atteggiamento affettuoso e

disponibile; è anche il momento per un’eventuale trasmissione di informazioni tra

genitore ed educatrice.

Spuntino e igiene personale (dalle 9.30 alle 10.00)

E’ il momento in cui viene offerto al bambino un piccolo spuntino a base di frutta e ci si

occupa dell’igiene personale.

Attività (dalle 10.15 alle 11.00)

E’ il momento in cui le educatrici propongono ai bambini attività che possono essere di

vario tipo: manipolative, grafico-pittoriche, psico-motorie, di gioco simbolico e di

imitazione.

Pranzo (dalle 11.15 alle 12.00)

Prima del pasto il bambino, con l’aiuto delle educatrici si occupa della propria igiene

personale. Le educatrici condividono questo momento con il proprio gruppo di bambini in

modo da sottolineare l’importanza non solo alimentare ma anche relazionale.

Il menù, trisettimanale, approvato da novembre 2013 dal Servizio Alimenti ex ASL di

Sondrio, è condiviso dal medico Pediatra del Nido e viene variato in caso di intolleranze

o allergie alimentari.

Riposo e risveglio (dalle 12.45 alle 15.30)

Prima del riposo un momento viene dedicato all’igiene personale di ogni bambino. Le

educatrici facilitano il sonno attraverso filastrocche, canzoncine e ninna nanna. Al

momento del risveglio, che segue i ritmi individuali, il bambino trova accanto a se le

educatrici.

Merenda (dalle 15.30 alle 16.00)

La merenda (latte, yogurt, succo di frutta, budino) varia ogni giorno in base al menù.

Ricongiungimento (dalle 16.00 alle 17.30)

Nel pomeriggio i bambini vivono momenti di gioco spontaneo o guidato muovendosi

liberamente nello spazio a loro disposizione. All’arrivo dei genitori le educatrici, oltre a

salutare affettuosamente i bambini, danno ai genitori informazioni utili sull’andamento

della giornata dei propri figli.

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LE ROUTINES

I rituali messi in atto durante questi momenti costituiscono dei punti fermi e rassicuranti

per il bambino perché in essi si sente accolto, accettato e protetto. Questi momenti di cura, quali il pasto, il sonno e il cambio non devono essere

sottovalutati, ma anzi trattati con estrema professionalità, in quanto è durante questi, più che nei momenti delle attività, che si costruisce una relazione emotivamente intensa con il bambino.

Il pranzo ha più di una valenza: cura fisica del bambino attraverso

un’assunzione corretta del cibo; esperienza senso-motoria importante per la scoperta e la

manipolazione del cibo; esperienza fondamentale per l’acquisizione dell’autonomia; esperienza

sociale di condivisione.

Il gioco manipolativo-esplorativo del cibo ha pieno diritto di esistere in quanto permette al bambino

di entrare in confidenza con esso. Inoltre il piacere di pasticciare non dura a lungo, se non viene

costantemente frustrato, e subentra ben presto la soddisfazione di maneggiare le posate come i grandi.

L’alimentazione del bambino costituisce, inoltre uno degli aspetti della vita del nido che suscita

maggiori ansie nei genitori, è per questo che il momento del pasto deve essere gestito correttamente

dall’educatrice che potrà tranquillizzare la mamma, non solo con consigli e parole ma anche con

l’esempio concreto e quotidiano di una valida impostazione del pranzo al nido.

Il cambio ha molteplici valenze: momento di intimità e di intenso

rapporto affettivo; momento di stimolazione verbale-cognitiva; momento di avvio all’autonomia. E’

per questo che deve esse trattato con la massima cura, mai con fretta e confusione.

Il sonno è un momento di forte valenza emotiva, affettiva e cognitiva

per il bambino; non è un caso che il riposo al nido costituisca l’ultima fase dell’inserimento, la più

delicata perché si chiede al bambino di addormentarsi fuori dal suo ambiente abituale senza la

presenza rassicurante dei genitori. Il sonno è un momento individuale. Ogni bambino ha strategie,

oggetti, posizioni, richieste personali che, nei limiti del possibile, verranno rispettate. L’individualità

deve essere rispettata anche nel risveglio per questo ogni bambino deve svegliarsi spontaneamente

secondo i suoi tempi.

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IL GIOCO

All’interno dello svolgimento della giornata si collocano le attività di gioco che offrono, attraverso la strutturazione degli ambienti, la possibilità di conoscere, esplorare, scoprire, relazionare.. Il gioco è un’attività centrale della vita dl bambino, molto seria ed impegnativa, che possiamo considerare al pari del lavoro, se non fosse per la spontaneità che lo caratterizza e che lo distingue. Il ruolo del nido è quello di esser promotore del gioco dei bambini, creando spazi e tempi idonei. La presenza dell’educatrice garantisce la possibilità di giocare: le regole, pur semplici, che le diverse situazioni di gioco richiedono, non potrebbero essere accolte senza la presenza costante di un adulto. Al mattino, nei momenti di massima compresenza delle educatrici, si strutturano piccoli gruppi, omogenei per età, che giocano in spazi delimitati, nei quali si stabilisce un clima di intimità. I materiali variano ma i bambini chiedono quasi ritualmente lo stesso gioco. Il clima tranquillo permette di parlare, ma anche semplicemente di agire a scoprire. Molti materiali informali sono spesso più graditi di giochi sofisticati. La ritmicità con cui si propongono questi momenti permette di organizzare i primi riferimenti temporali (“prima giochiamo, poi andiamo a pranzo, oppure a riposare”). Questi momenti permettono di arrivare al pranzo o al sonno tranquilli, dopo aver stabilito rapporti sereni con l’adulto o con il gruppetto di amici. Durante il gioco è possibile anche un’osservazione privilegiata dei bambini: molti progressi nel linguaggio, nei movimenti o nell’organizzazione del pensiero risultano particolarmente evidenti.

Ciò che si respira in un nido è il clima che gli adulti sanno stabilire;

un clima di unità e di fiducia tra genitori ed educatori è ciò che maggiormente può recare benessere al bambino. Pur nell’indiscutibile diversità dei ruoli è compito degli adulti trasformare la necessità di una scelta in un momento di

crescita e di apertura alla realtà

Dicembre 2018

Le educatrici Daniela Nadia Orlanda Sara Giulia

“Giocare significa allenare la mente

alla vita. Un gioco non è mai solo un gioco”

S. Littleword