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PLP programmazione asl novara annuale 2016 1 ASL “NO” di NOVARA “PIANO LOCALE DI PREVENZIONE” (P.L.P. 2015 - 2018) PROGRAMMA ATTIVITA’ - ANNO 2016 REGIONE PIEMONTE A.S.L. “NO” Azienda Sanitaria Locale di Novara P. IVA 01522670031 Sede Legale: Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374111 - fax 0321 374519 www.asl.novara.it Azienda Sanitaria Locale “NO” di Novara DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374334/304 - fax 0321 374301 [email protected]

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 1

ASL “NO” di NOVARA

“PIANO LOCALE DI PREVENZIONE”

(P.L.P. 2015 - 2018)

PROGRAMMA ATTIVITA’ - ANNO 2016

REGIONE PIEMONTE

A.S.L. “NO” Azienda Sanitaria Locale di Novara P. IVA 01522670031

Sede Legale: Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374111 - fax 0321 374519

www.asl.novara.it

Azienda Sanitaria Locale “NO” di Novara DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374334/304 - fax 0321 374301 [email protected]

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INDICE Premessa pag. 3

1. Guadagnare Salute Piemonte Scuole che promuovono la salute pag. 6

2. Guadagnare Salute Piemonte Comunità ed ambienti di vita pag. 17

3. Guadagnare Salute Piemonte Comunità ed ambienti di lavoro pag. 33

4. Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario pag. 37

5. Screening di popolazione pag. 52

6. Lavoro e salute pag. 55

7. Ambiente e salute pag. 74

8. Prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili pag. 87

9. Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare pag. 98 10. Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano Regionale di Prevenzione pag. 106

Appendice: Indicatori quantitativi degli obiettivi PNP pag. 114

Allegati: “Programmazione Attività S.I.S.P. ASL NO 2016” “Programmazione Attività P.A.I.S.A. ASL NO 2016”

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PREMESSA

Premesso che: - con D.G.R. n. 25-6992 del 30.12.2013 ad oggetto: “Approvazione Programmi Operativi 2013-2015

predisposti ai sensi dell'art. 15, comma 20, del D.L. n. 95/2012 convertito, con modificazioni, in Legge n. 135/2012”, la Regione Piemonte ha approvato i Programmi Operativi 2013-2015 e che il Programma 11 (Sanità pubblica) all’Intervento 11.1 Declina le “Azioni coerenti con il Piano Locale di Prevenzione”;

- con DGR n. 25-1513 del 03.06.2015 la Regione Piemonte ha approvato il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, fornendo indirizzi operativi alle Aziende Sanitarie Locali;

- con D.D. n. 309 del 01.06.2016 della Direzione Sanità - Settore Prevenzione e Veterinaria la Regione Piemonte ha approvato obiettivi e programmi di attività del Piano Regionale di Prevenzione 2016, come previsto dalla DGR n. 25-1513 del 03.06.2015.

Richiamata: - la Deliberazione del Direttore Generale n. 616 del 4.7.2014 relativa al Piano Locale della Prevenzione

2014-2018, con la quale era stato istituito a livello locale, un Tavolo di Coordinamento della Governance del Piano Locale di Prevenzione, presieduto dal Direttore Sanitario dell’ASL NO ed erano stati definiti il coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione ed i gruppi di lavoro per la stesura del PLP.

Valutata: - la necessità di garantire la predisposizione del Piano Locale della Prevenzione secondo le indicazioni

fornite con la predetta DGR n. 25-1513 del 03.06.2015, aggiornando ed adattando i gruppi di lavoro di cui sopra;

- la necessità di ratificare, ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e nell’applicazione del Piano Locale di Prevenzione;

l’ASL NO, con la Deliberazione n. 708 del 27.07.2015, avente ad oggetto “ Piano Locale della Prevenzione: indirizzi operativi ”, aveva individuato ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e nell’applicazione del Piano Locale di Prevenzione che di seguito si rappresentano. Tavolo di Coordinamento per la Governance del PLP: Presieduto dal Direttore Sanitario ASL NO, dott.ssa Arabella Fontana.

Componenti:

- per l’ASL NO:

Direttore F.F. del Dipartimento di Prevenzione, dott. Maurizio Roceri

Dirigente Medico s.s. Epidemiologia, dott.ssa Maria Chiara Antoniotti

Dirigente Medico Responsabile Promozione della salute, dott. Lorenzo Brusa

Coordinatore dei Distretti, dott. Francesco Grazioli

Direttore Medico F.F. P.O. Borgomanero, dott.ssa Daniela Kozel

Responsabile Comunicazione, dott. Paolo Garavana

- per l’AOU MAGGIORE DELLA CARITÀ DI NOVARA:

Direttore Sanitario AOU Maggiore della Carità di Novara, dott. Gianenrico Guida o suo delegato

- per l’UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE convenzionata con AOU:

Professore statistica medica UPO e Direttore SCDU Epidemiologia dei Tumori, prof. Corrado Magnani

- per L’UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE:

Professore Associato di Igiene del Dipartimento di Medicina Traslazionale, prof. Fabrizio Faggiano.

Il tavolo potrà di volta in volta essere integrato da ulteriori soggetti in relazione agli argomenti in discussione. Poiché il tavolo è funzionale alla realizzazione del PLP, i tempi delle sue convocazioni saranno gestiti d’intesa con il Coordinatore del Piano.

Mandato: individuare e promuovere possibili sinergie dell’ASL NO ed in particolare del Dipartimento di Prevenzione con altre Strutture sanitarie sia dell’ASL NO sia dell’AOU al fine di sviluppare una rete organizzativa

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che agisca quale insieme armonico e finalizzato ad obiettivi comuni e condivisi, implementando integrazione e complementarietà fra attività consolidate ed attività innovative. Favorire l’integrazione operativa degli aspetti trasversali al Piano, quali la valorizzazione dei dati, la promozione della salute e la comunicazione.

Coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione: Direttore F.F. del Dipartimento di Prevenzione della ASL NO, dott. Maurizio Roceri. Sostituto: Dirigente Medico del Servizio di Epidemiologia della ASL NO, dott.ssa Maria Chiara Antoniotti.

Mandato: garantire il coordinamento degli Operatori e dei Servizi aziendali nella stesura del documento di pianificazione locale di prevenzione, nel rispetto delle linee di indirizzo e secondo la tempistica regionale; garantire la stesura e l’applicazione del documento medesimo.

“Gruppi di lavoro per ciascun obiettivo di salute (Programma)”, con componenti rappresentativi delle diverse realtà aziendali ed extra aziendali che svolgono o possono svolgere azioni di prevenzione riconducibili all’obiettivo ed un coordinatore scelto anche in ragione del maggior coinvolgimento della Struttura di appartenenza nelle azioni previste dal Piano. I Gruppi di lavoro, che coinvolgono una quarantina di Operatori appartenenti a circa venti diverse Strutture aziendali ed i relativi Coordinatori sono riportati di seguito.

La composizioni dei gruppi di lavoro per la stesura e l’attuazione del PLP 2015-2018, definita dai Coordinatori, potrà essere modificata o integrata secondo necessità con altre figure aziendali od extra aziendali per l’approfondimento di specifici argomenti, sempre d’intesa con il Coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione e previa comunicazione scritta al Direttore Sanitario.

Mandato dei gruppi di lavoro: declinare localmente il capitolo del piano relativo all’obiettivo di salute assegnato, nel rispetto delle linee di indirizzo regionale e promuoverne l’attuazione.

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GRUPPI Dl LAVORO PROGRAMMI DEL PIANO LOCALE Dl PREVENZIONE 2015 - 2018

n° PROGRAMMA Coordinatore del Gruppo Gruppo di lavoro

1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che promuovono salute

Lorenzo Brusa (RePES) Gruppo PEAS Asl NO

2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità ed ambienti di vita

Lorenzo Brusa (RePES) Laurita Tanzi (DMI)

Elisabetta Dessì (SISP) Patrizia Grossi (SIAN) Roberta Grossi (SPreSAL) Mauro Guerriero (Med. Sportiva) Daniela Lucchi (SPreSAL) Fabio Previtali (SISP) Maria Cristina Vallone (SerT)

3 Guadagnare Salute Piemonte Comunità ed ambienti di lavoro

Roberta Grossi (SPreSAL)

Carmen Ceffa (DMI) Patrizia Grossi (SIAN) Mauro Guerriero (Med. Sportiva) Marco Rudoni (DSMI) Maria Cristina Vallone (SerT)

4

Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario

Lorenzo Brusa (RePES) Edoardo Moia (SISP)

Marco Buschini (MMD) Mariangela Dairaghi (Farm.Terr.) Maria Luisa Demarchi (DMPO) Licia Galli (DMI) Mauro Guerriero (Med. Sportiva) Daniela Lucchi (SPreSAL) Anna Rita Pedroni (DMI) Giovanni Pistone (SerT) Incoronata Romaniello (Oncologia) Marco Rudoni (DSMI) Ilaria Viaro (DMI)

5 Screening di popolazione Corrado Magnani (UPO)

Piero Bestagini (UVOS) Daniela Kozel (DMPO) Patrizia Musco (DMI) Giorgio Pretti (DMPO)

6 Lavoro e salute Ivana Cucco (SPreSAL) Flaminio Cicconi (SPreSAL) Walter Lazzarotto (SPreSAL)

7 Ambiente e salute Aniello Esposito (SISP)

Ivana Cucco (SPreSAL) Alberto Diana (SISP) Edoardo Moia (SISP) Fabio Previtali (SISP)

8 Prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili

Aniello Esposito (SISP)

Francesco Grazioli (Distretti) Daniela Kozel (DMPO) Pierangelo Obezzi (Epid. Vet.) Maria Grazia Tacca (SISP) Laurita Tanzi (DMI)

9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

Silvana Pitrolo (SIAN) Franco Tinelli (SIAV A)

Angela Maria Allegra (SIAV B) Alberto Borella (SIAV A) Cristina Leonardi (SIAV C) Ivana Rigoni (SIAN)

10 Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano regionale di Prevenzione

Tavolo di Coordinamento per la Governance

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Programma 1

Guadagnare Salute Piemonte

Scuole che Promuovono Salute

Situazione Una stabile e produttiva politica di promozione della salute nel setting scolastico è certamente un elemento basilare per la programmazione della prevenzione, preliminare anche allo sviluppo delle altre politiche per la salute. Per progettare e sperimentare programmi e interventi multi-componente e multi-fattoriali per la promozione di stili di vita salutari nei setting scolastici, l’elemento decisivo è rappresentato da una solida strategia integrata tra le politiche pubbliche dell’istruzione e della sanità. Mettere a “sistema” due grandi funzioni pubbliche in un momento di crisi del welfare risulta una delle più forti scommesse della prevenzione. In relazione a ciò, un ottimo punto di partenza è rappresentato dall’Intesa Regione Piemonte - Assessorato regionale alla Sanità e all’Istruzione, Formazione professionale, Lavoro e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, formalizzata in un protocollo. È stato inoltre approvato con DD 10/11/15 n. 863 il “piano di lavoro relativo alla programmazione degli interventi previsti per l’anno scolastico 2015/16 e 2016/17”, ovvero le Linee Guida 2015/16 e 2016/17. Con tale strumento il Gruppo Tecnico Regionale intende programmare e realizzare attività intorno a tre azioni cardine: l’offerta di “livelli minimi” di attività di promozione della salute, l’offerta di iniziative di informazione, aggiornamento e ricerca/azione finalizzate allo sviluppo di programmi di promozione della salute nel “setting scuola”, la partecipazione al Network Europeo delle “Scuole che promuovono salute”. Va registrato però che il processo di attivazione di una strategia integrata tra gli Assessorati Regionali e il Miur, nel corso del 2015, ha avuto un ritardo dovuto soprattutto alla discontinuità dei lavori del GTR. Anche sul livello locale non sono mancate le criticità basate sulla difficoltà di rendere più stabile ed efficace la relazione tra le ASL e gli Istituti Scolastici e di conseguenza la programmazione di interventi in grado di sostenere le comunità scolastiche nella promozione di stili di vita sani e attivi. Non sempre le scelte autonome degli Istituti Scolastici si riconducono alla cornice stabilita dal protocollo di accordo regionale e le frequenti riorganizzazioni dei ruoli dirigenziali rappresentano anch’esse un ostacolo alla pianificazione. Va considerato fra gli elementi positivi l’avvio di un processo omogeneo di offerta di buone pratiche da parte delle ASL su tutto il territorio regionale con un “catalogo” di azioni ispirate ai principi stabiliti dalla cornice dell’accordo regionale e dalle Linee Guida. Le funzioni di valutazione e di reporting degli operatori impegnati in progetti con le scuole prevedono l’uso della banca dati “ProSa”; vi è la necessità di migliorare tale strumento allo scopo di mettere in grado il sistema di descrivere un più chiaro quadro delle attività presenti nei vari territori e nei vari plessi scolastici.

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Nel corso del 2016 sarà necessario recuperare il ritardo sul processo per l’attivazione di una strategia integrata tra gli Assessorati Regionali della Scuola e della Salute e il MIUR allo scopo di mantenere gli standard previsti in tema di formazione congiunta e di produzione di pubblicazioni destinate agli operatori su un tema previsto dalle linee guida. Si dovranno mantenere e migliorare i risultati prodotti in tema di disseminazione e di adozione di buone pratiche e di attivazione di azioni sui temi considerati prioritari dalle Linee Guida regionali. Allo scopo di ottenere un dato regionale efficace e omogeneo, si rende necessario ridefinire il significato di “scuola” quando questa rappresenta l’unità di misura degli indicatori di processo (azione 1.3.1. e 1.4.1.): pertanto, in tale sede il termine “scuola” si riferisce all’Istituto comprensivo o, in assenza di questo, alla Direzione didattica. Si renderebbe infine necessario porre allo studio un intervento sullo strumento rappresentato dalla banca dati ProSa allo scopo di renderla maggiormente funzionale alla raccolta dei dati e alla rappresentazione delle attività del Programma 1.

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Azione 1.1.1 Consolidamento dell’alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute

Obiettivi dell’azione Coinvolgere tutti gli attori interessati in un percorso di alleanza.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per

OSR Standard

OC. 1.3 Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile adulta OC. 3.1 Rafforzare le capacità di resilienza e promozione dei processi di empowerment personali e sociali OC. 4.1 Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui

OSR 1.1 Consolidare, attivare e valorizzare le alleanze a livello centrale e territoriale utili alla programmazione congiunta e alla coprogettazione

Indicatore OSR 1.1 N. di alleanze attivate a livello centrale o territoriale

Standard OSR 1.1 Almeno una alleanza a livello centrale o territoriale

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Le alleanze definite da atti formali e i gruppi di lavoro già esistenti (GTR) saranno coadiuvati da iniziative di consultazione allargata su temi specifici e con periodicità utile. È quindi necessario che Scuola, Sanità, Enti Territoriali, Agenzie educative presenti sul territorio, famiglie e giovani cooperino per individuare priorità e modalità di intervento.

Livello regionale Messa in atto del Protocollo interistituzionale Sanità-Scuola. Popolazione target: popolazione scolastica. Attori coinvolti/ruolo: componenti del Gruppo Tecnico Regionale.

Livello locale Attivazione contatti formali con enti e associazioni locali.

� ASL NO - DMI - PEAS Il DMI (consultorio e Neuropsichiatria Infantile) dal 2009 ha attivo il “Progetto per Tommaso” che si occupa di sicurezza per l’utilizzo della rete negli adolescenti, cyber bullismo, disagio giovanile a scuola, attraverso la Peer Education (O.C. 1.3 - 3.1- 4.1). Continueranno i percorsi già avviati con il coinvolgimento dei diversi attori territoriali: ASL NO (DMI-PEAS), Fondazione della Comunità del Novarese, Scuole di Novara, Rotary Club Val Ticino, Gruppo “NOI (Torino). Continua la collaborazione con le altre scuole per i progetti iniziati negli anni precedenti per la promozione dei fattori di protezione, dell’empowerment personale e l’adozione di comportamenti sani relativi ai temi della sessualità per la popolazione adolescenziale. PEAS. Continua il percorso per “Donatori si cresce” e “Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di te” per la donazione del sangue e la donazione organi nelle scuole primarie e medie di secondo grado di Novara.

� SIAN La promozione del consumo di alimenti sani in ambito scolastico è da anni oggetto dei progetti di promozione della salute per il SIAN dell’ASL NO. Utilizzare i distributori automatici per favorire l'adozione di sani stili di vita permette di usare in modo integrato e sinergico diversi mezzi di promozione della salute, associando a strumenti di informazione e comunicazione, la possibilità di scegliere alimenti salutari; inoltre consente di entrare in

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contatto con un numero molto elevato di persone, e di intervenire nel momento stesso in cui si sceglie quali alimenti consumare, potenziando quindi l’efficacia dei messaggi di sensibilizzazione nell’orientare i comportamenti. In questo ambito, in collaborazione con la Provincia e le scuole secondarie di secondo grado di Novara, si collaborerà per la stesura di capitolati d’appalto mirati a fornire alimenti sani nelle scuole.

� MEDICINA DELLO SPORT Elemento decisivo è rappresentato da una solida strategia integrata tra le politiche pubbliche dell’istruzione e della sanità. A livello locale non sono mancate le criticità basate sulla difficoltà di rendere più stabile ed efficace la relazione tra le ASL e gli Istituti Scolastici e di conseguenza la programmazione di interventi in grado di sostenere le comunità scolastiche nella promozione di stili di vita sani e attivi. Va considerato fra gli elementi positivi l’avvio di un processo omogeneo di offerta di buone pratiche da parte delle ASL su tutto il territorio regionale con il catalogo “Esperienza e strumenti per la Promozione dell’attività fisica nelle scuole” e “Esperienza e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro”.

Popolazione target: tutti i soggetti/enti formali e informali interessati ad un’alleanza, dirigenti scolastici, insegnanti, studenti scuole secondarie di secondo grado di Novara.

Attori coinvolti/ruolo: ASL NO (DMI-PEAS), Fondazione della Comunità del Novarese, Scuole di Novara (Liceo Scientifico Antonelli, Liceo Classico e Linguistico C. Alberto, IISS Pascal di Romentino, Liceo Scienze Umane Bellini, Liceo Artistico, Musicale e Coreutico F. Casorati, Scuola Media M. HACK, I.C. Italo Calvino di Galliate, I.C. Bellini di Novara, I.C. Bottacchi di Novara, Scuola Media di Cameri, I.C. Statale Behar di Trecate, Rotary Club Val Ticino, Gruppo NOI (Torino) .

Attori coinvolti/ruolo: SIAN ASL NO, Provincia, Dirigenti Scolastici delle scuole secondarie di secondo grado di Novara, Dirigente scolastico scuola primaria “Rodari” di Trecate.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Funzionamento a regime degli accordi per una collaborazione interistituzionale

Almeno 2 incontri del GTR NO

Presenza di regole condivise nella collaborazione interistituzionale

- -

Presenza di contatti formali con Enti e Associazioni identificate (es: convocazione incontri)

Contatti formali per lo studio di fattibilità di un organo consultivo a livello regionale

-Contatti formali per lo studio di fattibilità di un organo consultivo a livello locale: almeno 2 incontri dei gruppi congiunti costituiti a livello locale -DMI incontra gli altri Enti e Club di Servizio per la prosecuzione dei percorsi avviati e per l’organizzazione di un evento destinato alla popolazione -Incontro “Gruppo NOI” di Torino con DMI e Liceo Scientifico Antonelli -SIAN: almeno 1 incontro con i Dirigenti Scolastici delle scuole secondarie di Novara -MED SPORT: Progetto “Tutti in Forma” scuola Rodari di Trecate

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Azione 1.2.1 CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DI UNA FORMAZIONE CONGIUNTA

Obiettivi dell’azione Condividere i criteri per la definizione di Scuola che promuove salute e implementare le attività attraverso una formazione congiunta.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico

regionale Indicatore per

OSR Standard

OC. 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile adulta OC. 3.1. Rafforzare le capacità di resilienza e promozione dei processi di empowerment personali e sociali OC 3.2. Identificare tempestivamente i soggetti con problemi emozionali e/o comportamentali e di disagio sociale OC. 4.1. Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui OC. 5.3. Aumentare i soggetti con comportamenti corretti alla guida OC. 6.3. Aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle misure di prevenzione attuabili nella popolazione generale e a rischio, nei genitori e nei care giver

OSR 1.2. Progettare e strutturare percorsi formativi congiunti sui diversi temi di salute che sostengano le competenze di operatori sanitari, dirigenti scolastici e insegnanti per costruire una Scuola che Promuove Salute (formazione dei formatori) OSR 1.5. Informare e sensibilizzare la popolazione scolastica rispetto al tema dell’espressione del disagio psicosociale

Indicatore OSR 1.2 N. di iniziative o progetti formativi realizzati a livello regionale o locale Indicatore OSR 1.5 N. incontri tra professionisti sanitari e professionisti della scuola volti a sensibilizzare rispetto al tema dell’espressione del disagio psicosociale

Standard OSR 1.2 Almeno due iniziative o progetti formativi regionali o locali all’anno Standard OSR 1.5 Almeno 1 incontro / anno

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Il Gruppo Tecnico regionale, in continuità con i risultati già ottenuti dal gruppo di lavoro che ha curato l’avvio e la realizzazione della fase sperimentale, dovrà definire percorsi di formazione congiunta, sia in presenza che attraverso la lettura di materiali di autoapprendimento, a sostegno del percorso, con approfondimenti su temi e azioni prioritarie.

Livello locale I tavoli di lavoro nei singoli territori dovranno prevedere il sostegno e il consolidamento delle azioni formative locali o la partecipazione a iniziative regionali (percorso dei profili di salute della scuola, costruzione delle policy integrate, media education, gamblig, ecc.) da parte di operatori sanitari, dirigenti scolastici e insegnanti.

� ASL NO - PEAS A seguito dell’obiettivo regionale (O.S.R. 1.2) di consolidare le alleanze tra il settore scolastico e quello sanitario, l’ASL NO, nell’anno 2015, ha effettuato un corso di formazione congiunto Scuola-Sanità, al quale hanno partecipato Operatori Sanitari, Dirigenti Scolastici e Docenti con i seguenti obiettivi:

• Condividere il PRP e il PLP

• Presentare il catalogo di Buone Pratiche (BP)

• Analizzare criticità e punti di forza rispetto alla fattibilità di attivazione /proseguimento di percorsi di BP. Per la seconda metà del 2016 è programmato il corso congiunto “Dalla progettazione alla realizzazione di iniziative capaci di sostenere la scuola e promuovere la salute ” avente l’obiettivo di implementare nei formatori sanitari e scolastici le competenze utili per l’introduzione delle azioni rivolte alla promozione della Salute secondo quanto previsto dal PLP.

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Popolazione target Dirigenti, insegnanti, operatori SSR.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo tecnico regionale o gruppi tematici per la costruzione di pubblicazioni operative e per la progettazione di giornate formative. Tavoli di lavoro locali o gruppi tematici per la progettazione di giornate formative. Nella organizzazione del corso di formazione verranno coinvolti Dirigenti scolastici, Docenti e il Gruppo PEAS dell’ASL NO.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Calendario e verbali delle riunioni di programmazione

Almeno 4 riunioni annue con i relativi verbali

NO

Pubblicazioni operative sui diversi temi

Almeno 1 pubblicazione operativa su un tema affrontato e previsto nelle linee guida

NO

N. giornate di formazione Almeno 2 giornate annue

Effettuazione di 2 giornate formative “Dalla progettazione alla realizzazione di iniziative capaci di sostenere la scuola e promuovere la salute ”

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Azione 1.3.1 Il Catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche

Obiettivi dell’azione Le scuole adottano Buone Pratiche, per la promozione di stili di vita sani, proposte nel catalogo e messe a disposizione di tutte le scuole interessate.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per

OSR Standard

OC. 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile adulta OC. 3.1. Rafforzare le capacità di resilienza e promozione dei processi di empowerment personali e sociali OC. 4.1. Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui OC. 5.3. Aumentare i soggetti con comportamenti corretti alla guida OC. 6.3. Aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle misure di prevenzione attuabili nella popolazione generale e a rischio, nei genitori e nei care giver

OSR 1.3. Inserire nel catalogo dell’offerta educativa e formativa almeno un progetto sul tema di: sana alimentazione, attività fisica/capacità motorie, fumo, alcol, benessere delle relazioni, media education, gambling, cultura della sicurezza, dipendenze, sicurezza stradale e/o della promozione dei comportamenti di guida responsabile, incidenti domestici OSR 1.3A. Informare e sensibilizzare la popolazione scolastica sul corretto rapporto uomo/animale anche ai fini della prevenzione del fenomeno del randagismo

Indicatore OSR 1.3. % di ASL con catalogo contenente un progetto di BP per ogni tema definito Indicatore OSR 1.3A. Predisposizione e realizzazione di un piano di informazione/ comunicazione rivolto alla popolazione scolastica target

Standard OSR 1.3. 100% delle ASL Standard OSR 1.3A. Almeno una iniziativa regionale o locale all’anno

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno

Livello locale Le ASL AL, AT, BI, CN1, CN2, NO, TO1-2, TO3, TO4 e VC hanno prodotto nel 2015 il Catalogo dell’offerta formativa; mentre le ASL TO5 e VCO lo produrranno nell’anno 2016, cosicché sarà raggiunto l’obiettivo del 100%. La presenza del catalogo è necessaria al fine di garantire la promozione e disseminazione delle buone pratiche. 1. Il catalogo deve rispecchiare le scelte che la Regione riterrà prioritarie e che sono definite nelle “linee guida”

prodotte dal GTR (Gruppo Tecnico Regionale). 2. Le ASL che hanno già un catalogo dovranno curarne l’aggiornamento. 3. Il catalogo dovrà essere accessibile a tutte le scuole del territorio per garantire l’equità dell’informazione. 4. I programmi proposti dovranno seguire criteri di buona pratica ed essere orientati allo sviluppo delle life skill.

� ASL NO - PEAS - DMI Nell’anno in corso è stato rivisto e presentato, a tutte le scuole di Novara e Provincia, il Catalogo delle offerte educative e formative. Le scuole avevano già adottato alcuni progetti di BP proposti dal catalogo, altri a seguito del percorso formativo congiunto svoltosi nel 2015.

� SPRESAL Cosi come indicato nel Catalogo dell’ASL NO, collaborerà con le scuole di ogni ordine e grado che provvederanno ad inserire nel proprio PTOF un progetto dedicato ai temi della salute e sicurezza sul lavoro (SSL). Tale attività vuole favorire negli studenti la conoscenza e consapevolezza dei rischi al fine di promuovere le più idonee misure di prevenzione, così come previsto dall’O.C. 4.1. In ordine di priorità, secondo quanto previsto nel programma 6 “Lavoro e salute” all’azione 6.6.1 “Interventi formativi rivolti al mondo della scuola”, sarà privilegiata l’attuazione di

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progetti specifici che vedono coinvolti le scuole secondarie di secondo grado ad indirizzo professionale e tecnico, quest’ultima attività verrà dettagliata nel programma 6

� SIAN Provvederà a continuare i progetti, come da catalogo, che promuovono comportamenti alimentari corretti a scuola attraverso la collaborazione nella stesura dei capitolati d’appalto per i distributori automatici, nelle scuole secondarie di Novara, e attraverso la divulgazione del progetto “contratto merenda” che prevede il consumo di frutta e verdura durante l’intervallo nelle scuole primarie e secondarie di primo grado dell’ASL NO

� MEDICINA DELLO SPORT L’invio del catalogo alle scuole primarie di Novara e Provincia potrebbe essere un elemento positivo per l’avvio di un processo omogeneo di offerta di buone pratiche da parte delle ASL su tutto il territorio regionale. A livello locale l’ASL NO verificherà che le scuole abbiano ricevuto il catalogo attraverso una telefonata al Dirigente scolastico.

Popolazione Target - Target intermedio: Dirigenti scolastici e insegnanti - Target finale: Insegnanti e allievi

Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: Gruppo Tecnico Regionale (GTR). Livello locale: Coordinatori PLP, Gruppo PEAS, altri Dipartimenti ASL, Uffici Territoriali del MIUR, Operatori SPRESAL, operatori SIAN.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Diffusione del Catalogo 1 catalogo in almeno l’80% delle ASL

Presenza del Catalogo

Indicatore sentinella: Numero di scuole che hanno adottato almeno 1 progetto di buona pratica/numero di scuole a cui è stato inviato o presentato il catalogo

Almeno 20% ASL NO: il catalogo sarà rivisto con le scelte che la Regione ritiene prioritarie seguendo criteri di Buona Pratica e orientati allo sviluppo di life skills ASL NO: il catalogo sarà accessibile a tutte le scuole

Numero di scuole che hanno adottato almeno 1 progetto di buona pratica/numero di scuole a cui è stato inviato o presentato il catalogo (almeno 20%) Verrà dichiarato il n. delle scuole che hanno adottato un progetto di BP

SPRESAL: attuazione di almeno 1 intervento, tra quelli richiesti dalle scuole della Provincia di Novara (escluse secondarie di secondo grado), che hanno inserito nel PTOF quanto previsto nel catalogo dell’ASL NO. SIAN:Almeno 4 scuole che adotteranno i progetti facenti parte del catalogo. MED SPORT: verifica ricezione catalogo 70% scuole primarie di Novara e Provincia.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 13

Azione 1.4.1 Programmazione annuale delle azioni prioritarie in coprogettazione

Obiettivi dell’azione Individuare le azioni prioritarie che le scuole dovranno attivare nell’anno scolastico in riferimento ai temi prioritari identificati dal protocollo d’intesa e definiti all’interno delle linee guida, sostenute dal MIUR e cogenti per le ASL.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile adulta 3.1. Rafforzare le capacità di resilienza e promozione dei processi di empowerment personali e sociali 4.1. Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui

OSR 1.4. Selezionare e definire priorità per la programmazione annuale nelle linee guida, coerenti con il protocollo d’intesa (prevenzione del gioco d’azzardo,...) e i bisogni regionali/territoriali

Indicatore per OSR 1.4. N. di strumenti di programmazione, con identificazione di priorità, elaborati e diffusi

Standard per OSR 1.4. Almeno 4 strumenti (linee guida,..)

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno

La rendicontazione 2015 dimostra come in molte ASL le azioni in coprogettazione con la scuola siano ben radicate: 12 Aziende dichiarano percentuali superiori al 40% di progetti rispondenti ai criteri dell’Azione: rispondere ai diversi bisogni, ma soprattutto far riferimento ai temi prioritari identificati dal protocollo d’intesa e definiti all’interno delle linee guida.

Livello regionale Diffondere ed eventualmente aggiornare le linee guida come previsto dalla DD 10 novembre 2015, n. 863 “L.r. 28/07, art. 21 Attività di promozione ed educazione alla salute nelle scuole piemontesi: approvazione del piano di lavoro relativo alla programmazione degli interventi previsti per l’anno scolastico 2015/2016 e 2016/2017” che all’allegato 1 declina gli ambiti di priorità nella programmazione pluriennale.

Livello locale Aumentare il numero di scuole che attivano azioni prioritarie in coprogettazione anche tramite il coinvolgimento delle Reti locali e degli UST.

� ASL NO - PEAS – DMI

Per il 2016 la priorità sarà data alle scuole che coprogetteranno sulle life skills e l’empowerment attraverso la peer education.

� SIAN Aumentare il numero di scuole che adotteranno capitolati d’appalto mirati a migliorare gli alimenti sani nelle scuole attraverso la coprogettazione con i Dirigenti Scolastici e la Provincia.

� MEDICINA DELLO SPORT Coinvolgere nella coprogettazione sui temi prioritari almeno una scuola della provincia di Novara per l’attività fisica e motoria

� DPD - Fumo di sigaretta

L'abitudine tabagica è pressoché assente a 11 anni di età, mentre inizia ad essere ben presente a 15 anni dove il 40% delle ragazze fuma, anche solo occasionalmente (il 23% quotidianamente), rispetto al "solo" 14% dei ragazzi. La presenza di minori di 14 anni nelle abitazioni si associa ad una maggiore attenzione al fumo passivo (83% le persone che riferiscono il divieto di fumare nella propria abitazione).

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- Consumo di alcol Dopo la riduzione osservata nei quattro anni precedenti, in ambedue i generi (nei maschi si è passati dall’87,7% del 2008 all’84% del 2011, nelle femmine dall’83,8% del 2008 al 79,3% del 2011), nell’ultimo anno si registra un aumento delle prevalenze del consumo di alcol: 84,9% dei maschi e 81,4% delle femmine ha bevuto alcolici almeno una volta nei 12 mesi precedenti (Fig.1). Anche il dato complessivo nazionale mostra un aumento delle prevalenze d’uso di alcol negli ultimi dodici mesi nelle femmine (passano dal 77,5% del 2011 al 78,1% del 2012), mentre nei maschi continua il trend in diminuzione, (84,8% del 2011 rispetto all’84,1% del 2011). Tra tutti gli studenti piemontesi che hanno riferito il consumo di alcolici nell’ultimo anno, il 19% dei maschi e il 6% delle femmine lo ha consumato 40 o più volte, mentre, rispettivamente, il 28% ed il 44% da una a 5 volte. Se consideriamo i consumi negli ultimi trenta giorni, distinti per categorie di alcolici, si può osservare che la birra continua ad essere, come nelle rilevazioni precedenti, la sostanza più utilizzata tra i ragazzi (65%) e in egual misura i drink leggeri e i liquori tra le ragazze (45%) Una pratica diffusa tra gli adolescenti è il binge drinking, ovvero assumere 5 o più volte bevande alcoliche in un’unica occasione. Nella regione Piemonte, la prevalenza degli studenti che riferisce di aver praticato il binge drinking nei 30 giorni antecedenti la somministrazione del questionario è passata dal 40,5% del 2007 al 34% del 2012, prevalenza leggermente inferiore rispetto a quella nazionale (2012: 35%).

- Cannabis La cannabis continua ad essere la sostanza illecita più diffusa. Nel 2012 sono circa 31.000 gli studenti della regione Piemonte che hanno utilizzato cannabis almeno una volta nell’anno antecedente l’indagine, pari al 21,8% e in aumento rispetto all’ultima rilevazione del 2011 (19,8%). L’andamento dei consumi tra i giovani piemontesi risulta in calo fino al 2011, per mostrare una leggera ripresa nel corso dell’ultimo anno. Andamento che risulta abbastanza simile a quello che osservato a livello nazionale. Sono più i maschi ad utilizzare la cannabis (27% contro 17% delle coetanee), con prevalenze che aumentano in corrispondenza dell’età: dal 9% dei 15enni al 32% dei 19enni. Le prevalenze per genere ed età risultano abbastanza simili a quelle nazionali. L’età media del primo approccio con la sostanza è intorno ai 15 anni e poco più, senza particolari differenze di genere (15,3 anni per i maschi e 15,6 per le femmine), le stesse mediamente osservate a livello nazionale.

- Altre sostanze illegali L’andamento dei consumi delle altre sostanze illecite si mostra diverso da quello descritto per la cannabis. Se per eroina e allucinogeni dal 2007 al 2009 si osservava una tendenza al decremento e una successiva ripresa nel 2010, per poi stabilizzarsi nel corso del biennio successivo, per cocaina e stimolanti sintetici si registrano andamenti più altalenanti. E’ interessante rilevare che nel corso dell’ultimo anno, al leggero aumento delle prevalenze riferite al consumo di stimolanti sintetici (dal 2,3% del triennio 2009-2011 al 2,8% del 2012) corrisponde una tendenza al decremento dell’uso di cocaina, che dal 3% del 2010 passa al 2,3% nel 2012. La situazione regionale è abbastanza simile a quella osservata in Italia, con prevalenze d’uso che si sono stabilizzate negli ultimi quattro anni.

- Cocaina Il 2,3% degli studenti piemontesi ha utilizzato cocaina nell’ultimo anno, circa 3.300 ragazzi (in Italia il 2,7%). Anche in questo caso sono soprattutto i maschi ad averne utilizzata, con prevalenze che risultano quasi doppie di quelle femminili (3,2% nei maschi e 1,4% nelle femmine), come osservato anche a livello nazionale (3,8% nei maschi; 1,6% nelle femmine). In entrambi i generi, inoltre, le prevalenze aumentano in corrispondenza dell’età e le differenze di genere più rilevanti si osservano tra i 18 e 19enni, con un rapporto di genere di circa 3 maschi per ogni coetanea femmina che ha consumato cocaina.

- Eroina, Stimolanti e Allucinogeni Anche per quanto riguarda l’uso di eroina, stimolanti e allucinogeni negli ultimi 12 mesi, sono i maschi ad essere maggiormente interessati dall’utilizzo delle stesse, riferendo un rischio doppio di farne uso rispetto alle coetanee. Non si osservano particolari differenze con le prevalenze rilevate nel resto d’Italia.

- Consumi di farmaci senza prescrizione medica

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Per semplicità di comprensione i farmaci psicoattivi sono stati suddivisi in 4 grandi macro-categorie: farmaci per dormire, farmaci per l’umore, farmaci per le diete, farmaci per l’iperattività/attenzione. Il 6,1% degli studenti piemontesi, poco meno di 9.000 ragazzi, ha utilizzato farmaci per dormire nel corso dell’anno antecedente la rilevazione, prevalenza che risulta superiore a quella nazionale, pari al 5,2%. Prevalenze inferiori si riscontrano, invece, rispetto al consumo delle altre tipologie di farmaci: sempre in Piemonte il 3,2% degli studenti, circa 4.600 ragazzi, ha fatto uso di farmaci per l’iperattività/attenzione, mentre sono il 2% e 2,5% quelli che hanno utilizzato farmaci rispettivamente per l’umore e per le diete, equivalenti a circa 2.800 e 3.600 studenti. Le quote di consumatori sono del tutto simili a quelle riscontrate a livello nazionale, pari al 2,9% per quanto riguarda i farmaci per l’iperattività/attenzione, 1,8% quelli per l’umore e 2,5% per le diete.

Descrizione delle attività previste nell’anno Al fine di promuovere insieme alle scuole il consolidamento dei progetti nazionali e regionali proposti dal programma “Guadagnare salute” e orientati allo sviluppo delle life skill il DPD dell’ASL NO partecipa alla realizzazione del progetto “Unplugged” sul territorio aziendale, e intende continuare tale attività per l’anno 2016

Unplugged è un programma di prevenzione delle dipendenze e promozione della salute basato sul modello dell’influenza sociale, formulato e validato da un team di esperti a livello europeo, rivolto a ragazzi da 12 a 14 anni. Il programma è articolato in 12 unità di 1 ora ciascuna ed è condotto dall’insegnante con metodologia interattiva. Obiettivo del corso è formare gli insegnanti interessati alla conduzione nelle proprie classi del programma “Unplugged”. La metodologia del corso si basa sull’utilizzo del gruppo come strumento e prevede in modo prevalente, oltre a lezioni teoriche, il coinvolgimento attivo dei partecipanti con la sperimentazione diretta delle singole unità di Unplugged e delle tecniche da utilizzare nelle classi.

Curriculum Genitori. Il programma Unplugged prevede un “Curriculum genitori”, basato sulle evidenze scientifiche per cui comportamenti ed atteggiamenti dei genitori possono essere posti in diretta relazione con l’uso di sostanze stupefacenti da parte dei figli, e quindi sulla necessità di coinvolgere i genitori nei programmi di prevenzione.

Progetto: Parents’ meetings “Unplugged” L’obiettivo generale degli incontri per i genitori è accrescere in loro la consapevolezza riguardo ai fattori di rischio e ai fattori di protezione familiari che sono correlabili all’uso di droghe in adolescenza. Di seguito si illustrano gli argomenti e gli obiettivi specifici di ciascun incontro. Primo incontro “Capire meglio gli adolescenti”. Obiettivi:

• aiutare i genitori a capire i cambiamenti in atto nei propri figli in termini di sviluppo e formazione dell’identità durante l’adolescenza e a capire l’uso di sostanze stupefacenti in questo contesto.

• Sensibilizzare i genitori sull’impatto preventivo che la famiglia può avere nell’uso di sostanze stupefacenti da parte dei genitori.

Secondo incontro “Essere genitori di un adolescente significa crescere insieme”. Obiettivi:

• Aiutare i genitori a capire i cambiamenti che la famiglia deve necessariamente mettere in atto durante l’adolescenza dei figli.

• Sensibilizzare i genitori riguardo strategie che permettono di migliorare i legami familiari. Terzo incontro “Una buona relazione con mio figlio/a significa anche porre dei limiti e delle regole”. Obiettivi:

• Discutere coi genitori circa i diversi stili educativi.

• Incoraggiare i genitori ad essere fermi ed assertivi.

• Aiutare i genitori a definire chiare regole in famiglia e a migliorare le proprie capacità di negoziazione. Destinatari: Genitori di scuola secondaria di primo grado Il DPD ASL NO intende inoltre proseguire, per l’anno 2016 le attività previste dal progetto “LASCIATECI PULITI”. Attori: S.C. Ser.T. - Alunni scuole secondarie di primo grado, classi seconde , genitori ed insegnanti.

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Il progetto prevede la realizzazione di 3 incontri di 2 ore rivolto alle classi seconde della scuola secondaria di primo grado della Provincia di Novara. Durante i 3 incontri (2 condotti dal docente e 1 dall’operatore Ser.T.) gli studenti metteranno in comune le opinioni e le esperienze che hanno nei confronti del fumo e saranno aiutati ad identificare le ragioni per le quali i giovani cominciano a fumare. Sarà realizzata anche una discussione sulle situazioni di pressione in generale, su quella esercitata dai coetanei e sulle strategie di rifiuto, valutando in previsione la percentuale di fumatori nei diversi gruppi di età e impareranno che fumare non è statisticamente il comportamento più diffuso per la loro età. Gli studenti, inoltre, impareranno a riconoscere i tipi di influenze esercitate dai coetanei, i messaggi persuasivi che potrebbero spingere a fumare e discuteranno sulle possibili argomentazioni contrarie.

Popolazione Target - Target intermedio: Dirigenti scolastici e insegnanti. - Target finale: Insegnanti e allievi.

Attori coinvolti/ruolo Livello locale: Repes Aziendale, Scuole del territorio che hanno attivato azioni su temi prioritari.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Presenza delle linee guida con indicazione di priorità per almeno 3 dei temi dichiarati nel piano

SI/NO NO

Scuole che hanno attivato azioni su temi prioritari nelle classi target/classi target delle scuole partecipanti

Almeno il 40%

-Suole che attivano azioni sui temi prioritari copro gettati: dipendenze, sana alimentazione, fumo, alcol, benessere delle relazioni, cultura della sicurezza, incidenti domestici, attività fisica/capacità motoria -Progetto AFFY FIUTAPERICOLI -DMI: benessere delle relazioni con Peer Education -SIAN: Almeno 1 scuola secondaria di secondo grado adotterà un capitolato d’appalto adeguato. Presentazione, in collaborazione con la Provincia di Novara, del progetto ai Dirigenti Scolastici delle scuole di Novara -MED SPORT: almeno una scuola adotterà un progetto di BP da catalogo. -DPD: Progetti Unplugged, Parents’ meeting, Lasciateci Puliti.

AZIONE LOCALE Governo dell’offerta di azioni dl promozione di corretti stili di vita La ASL NO nel 2016 ha inserito tra gli obiettivi aziendali dei PLS (area governo dell’offerta) l’obiettivo di contribuire al miglioramento di corretti stili di vita, attraverso la loro promozione in ambito scolastico. In particolare l’indicatore e lo standard individuati prevedono che le azioni di promozione della salute effettuate nel 2016 debbano essere tra quelle previste dal PLP e condivise ed approvate dal referente per la Promozione della Salute.

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Programma 2

Guadagnare Salute Piemonte

Comunità e ambienti di vita

Situazione Sono numerose le ASL che hanno avviato virtuosi processi partecipativi con attori del territorio di riferimento, sui diversi temi affrontati nel programma 2 Guadagnare Salute Piemonte - Comunità e ambienti di vita. Sono evidenti alcuni passaggi culturali. È condiviso il concetto di setting approach: pare assodato che la salute vada promossa nei contesti in cui le persone vivono, lavorano, amano, si divertono. Non una proposta che nasce dai servizi e invita le persone a frequentarli, ma la capacità di promuovere obiettivi di salute nelle occasioni e cogliendo le opportunità che il territorio esprime. È condiviso, o almeno costantemente ricercato, l’utilizzo di un modello partecipativo: gli interventi non sono imposti, ma neanche offerti. Prevale lo sforzo di costruire insieme, di promuovere il confronto per declinare a livello locale la migliore strategia di intervento. È crescente la convinzione che vadano sostenute le scelte personali e favorito uno sviluppo dell’empowerment individuale e di comunità: le persone modificano i loro comportamenti attraverso apprendimenti collettivi, attraverso il confronto tra pari e con esperti, se vedono un vantaggio dal cambiamento proposto, se possono ancorare le nuove conoscenze sulle precedenti esperienze, se si attuano azioni di contesto, che possano rendere facili le scelte più salutari. È convinzione crescente che vi è la necessità di un approccio ecologico nel campo della promozione della salute, che veda le persone nel loro sistema di vita, in relazione con l’ambiente e gli altri esseri viventi che lo abitano. Il rapporto con gli animali necessita di essere studiato non solo in rapporto alla salute delle persone e degli animali stessi, ma per meglio conoscere relazioni e comportamenti derivanti dall’interazione persona/animale. È esigenza condivisa potersi confrontare con le migliori conoscenze scientifiche disponibili, ma anche con esperienze maturate da altri operatori, per promuovere una trasferibilità che permetta non solo economie di scala, ma faccia crescere e moltiplicare il capitale sociale e degli operatori e i decisori locali e favorisca la disseminazione di buone pratiche. Agire sulla Comunità significa favorire azioni con uno sguardo di equità per proporre interventi appropriati e adeguati alle diverse età. Le fasce di età verso cui prestare particolare attenzione sono tre: - i primi 1000 giorni di vita dei piccoli, ovvero il tempo tra il concepimento e il secondo anno di vita, è un tempo prezioso per efficacia degli interventi di prevenzione e promozione della salute. Proporre l’adozione di corretti stili di vita in gravidanza e l’allattamento al seno è risultato particolarmente efficace per un impatto positivo sulla salute; - l’adolescenza, con azioni di prevenzione del consumo dannoso di alcolici e promozione della guida responsabile; gli adulti ultra sessantaquattrenni, con l’obiettivo di mantenere un buon livello di attività fisica, in particolare attraverso programmi di cammino in gruppi, in quanto la dimensione sociale favorisce l’adesione a tali attività. L’invecchiamento attivo è ambito di attenzione per molte iniziative presenti in Regione Piemonte.

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva A partire, quindi, dalle azioni realizzate nel 2015, c’è la necessità di estendere i risultati raggiunti, di diffondere una cultura della salute nelle comunità, attraverso i seguenti obiettivi e le relative attività, che si intendono così sintetizzare: - azioni di sostegno e sviluppo di quei progetti locali che sono diventati una risorsa per gli abitanti dei territori; - consolidare accordi con associazioni e imprese alimentari per la riduzione del contenuto di sale nel pane; - attivare e/o consolidare collaborazioni:

� con le associazioni di artigiani che operano nelle case e nei luoghi del tempo libero per diffondere informazioni sul corretto utilizzo delle attrezzature e degli impianti per ambienti di vita sicuri;

� con le strutture di riferimento per gli anziani (centri ricreativi, sindacati di categoria, RSA,…) per concordare e attivare momenti informativi sui rischi domestici;

- favorire una lettura consapevole delle etichette dei prodotti confezionati attraverso la messa a disposizione di informazioni e strumenti;

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 18

- favorire l’adozione di uno stile di vita attivo attraverso: � la diffusione della “Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica”; sia a livello adulto che a livello

adolescenziale; � il consolidamento e la messa a sistema, sul territorio regionale, dei progetti di “walking programs” e in

particolare dei gruppi di cammino per gli over64; � la messa a disposizione di strumenti di monitoraggio e valutazione per i “walking programs”;

- mantenere l’attenzione alla prima età della vita e al “sostegno alla genitorialità”: � sviluppare azioni e politiche mirate; � promuovere comportamenti favorevoli al benessere dei neonati e dei bambini attraverso l’accrescimento

delle conoscenze e delle competenze dei genitori; - sviluppare empowerment attraverso:

� azioni di sensibilizzazione (eventi, pubblicazioni di materiale informativo divulgativo,…) in occasione delle giornate tematiche celebrate dall’OMS;

� una rete regionale di programmi di empowerment della comunità locale per contrastare il consumo di alcol a rischio nei contesti ricreativi e i comportamenti di guida in stato di ebbrezza alcolica con l’attivazione di progetti multi-componente;

- promuovere una corretta relazione persona/animale e prevenire il randagismo attraverso: � attività di informazione e divulgazione rivolta a proprietari di animali, professionalmente e non

professionalmente esposti, popolazione sensibile; � verifica e revisione dei dati di identificazione presenti nella banca dati anagrafe canina regionale,

aggiornamento e allineamento delle informazioni, adeguamento dei sistemi di elaborazione e standardizzazione dei programmi di vigilanza sulle strutture di ricovero dei cani senza proprietario;

� incentivazione delle iscrizioni in anagrafe.

Tutti i materiali prodotti saranno diffusi e valorizzati attraverso i canali istituzionali, quali ad esempio www.regione.piemonte.it, www.dors.it.

Questo programma, in particolare, prevede il coinvolgimento regionale e locale della struttura Promozione della Salute e di almeno i seguenti servizi sanitari: Materno infantile, Salute Mentale, SerT, SIAN, Medicina dello Sport, Servizi veterinari (A/C), SISP, Distretti, che saranno coinvolti nelle diverse azioni sulla base delle specificità territoriali e delle esperienze già svolte.

Le diverse attività, in cui si declineranno le azioni, saranno coordinate dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP), dal gruppo di lavoro regionale Genitori Più e interventi precoci, dalla Rete Attività fisica Piemonte (RAP) in sinergia con altri soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 19

Azione 2.1.1 Linee guida per l’adozione della “Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica”

Obiettivi dell’azione Favorire l’adozione della Carta di Toronto attraverso l’elaborazione di Linee guida regionali, ricercando e studiando la trasferibilità delle esperienze locali e nazionali

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta OC 1.9. Aumentare l’attività fisica delle Persone OC 6.1. Ridurre gli incidenti domestici e del tempo libero OC 6.2. Aumentare il livello di attività fisica negli ultra 64enni

OSR 2.1 Trasferire le migliori prove di efficacia – disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute – agli operatori e ai decisori per orientare le azioni e le politiche

Indicatore OSR 2.1 N. di azioni o di politiche che tengono conto delle raccomandazioni

Standard OSR 2.1 Almeno 1 azione o 1 politica a livello regionale o locale

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Le attività di ricerca e scrittura delle Linee guida saranno realizzate da un gruppo di lavoro regionale formato da rappresentanti della Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e dal gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP). La ricerca e l’analisi di materiali e documenti per l’elaborazione delle Linee Guida è stata avviata nel 2015 e sarà completata nel 2016. Parallelamente si stabiliscono contatti con le Amministrazioni più “sensibili” per l’adozione sperimentale delle stesse.

Livello regionale - condivisione dei criteri per valutare la trasferibilità delle esperienze locali e nazionali - elaborazione delle linee guida.

Livello locale Non previsto se non per la partecipazione al gruppo regionale degli operatori coinvolti: ASL NO – MEDICINA DELLO SPORT: parteciperà alle riunioni di gruppo in attesa di ulteriori indicazioni regionali. ASL NO DPD : nessun intervento previsto a livello locale, funzionale all’azione 2.4.1, per l’anno 2016

Popolazione target Decisori tecnici e politici (destinatari finali).

Attori coinvolti/ruolo Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP).

Indicatori di processo Nome dell’indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

N. riunioni gruppo di lavoro Almeno 2 riunioni

MED SPORT: Partecipazione ad almeno una riunione di gruppo

ASL NO DPD : nessun intervento previsto a livello locale, funzionale all’azione 2.4.1, per l’anno 2016

Linee guida per l’adozione della Carta di Toronto Elaborazione NO

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Azione 2.1.2 Primi 1.000 giorni: quali azioni, quali politiche

Obiettivi dell’azione Nel 2015 il gruppo di lavoro regionale “Genitori Più e interventi precoci” ha lavorato su più fronti contemporaneamente e pertanto non ha concluso tutte le attività previste dall’azione, che verranno riprese nel 2016. Tuttavia si è consolidato il dialogo con i settori regionali coinvolti a vario titolo sui temi dell’azione 2.1.2, pertanto nell’anno in corso e nei prossimi due anni si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati e concorrere agli Obiettivi centrali. L’azione viene sviluppata prioritariamente a livello regionale con la validazione di uno strumento nuovo come l’indice del “Profilo dei primi 1000 giorni” e il coordinamento della sperimentazione in due ASL. L’attività che vede coinvolti operatori dei settori educativi per la prima infanzia va coordinata a livello centrale, per garantire un modello partecipativo nella costruzione di strumenti formativi per gli operatori di Asili Nido. Sarà cura del livello centrale individuare anche la sede in cui avviare il percorso formativo.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.2. Aumentare i bambini in allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita) OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 2.1. Trasferire le migliori prove di efficacia – disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute – agli operatori e ai decisori per orientare le azioni e le politiche OSR 2.2. Trasferire le migliori prove di efficacia – disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute – alla popolazione per orientare le scelte OSR 2.4. Sviluppare iniziative e progetti di empowerment

Indicatore OSR 2.1. N. di azioni o politiche che tengono conto delle raccomandazioni Indicatore OSR 2.2 N. di strumenti di comunicazione elaborati e diffusi Indicatore OSR 2.4 N. di iniziative o progetti realizzati a livello regionale o locale

Standard OSR 2.1 Almeno 1 azione o 1 politica a livello regionale o locale Standard OSR 2.2 Almeno 4 strumenti Standard OSR 2.4 Almeno 8 iniziative o progetti regionali o locali

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno

(O.S.R. 2.4) L’ASL NOVARA da alcuni anni collabora con le Biblioteche di Novara, Galliate e Cameri per il progetto “Nati per Leggere”, che prevede un intervento di un’educatrice della Biblioteca all’interno dei Corsi di Accompagnamento alla Nascita sia pre che post parto. La cadenza degli incontri è trimestrale e prevede la presentazione della modalità di leggere o far conoscere un libro adatto a bambini di diverse fasce di età, oltre a consegnare una Bibliografia ragionata.

Continuano i Corsi di Massaggio Infantile svolti da Operatori con specifica formazione.

All’interno dei CAN, inoltre, si ricordano i temi di “Genitori Più”, ripresi anche dall’intervento gestito dalla Pediatra di Consultorio. Gli obiettivi ASL NO 2016 dei PLS prevedono la loro partecipazione ad incontri post partum per la promozione della salute nei “primi mille giorni” (1-2 eventi pilota nel corso dell’anno). Sono a disposizione anche gli opuscoli informativi in diverse lingue per le varie fasce di età.

Continuano i corsi per soli papà “Figli si nasce, papà si diventa” condotti da due Psicologi e un’Ostetrica.

Programmazione di corso di formazione interaziendale ASL NO – AOU Maggiore della Carità: “Condivisione Corso Can ASL - AOU per un buon sviluppo e crescita del nuovo nato nei suoi primi 1000 giorni”.

Progetto “Sostegno alle responsabilità genitoriali nell’ambito della rete dei servizi per la prima infanzia”: fino ad agosto 2016 sarà presente una psicologa per 10 ore settimanali con un finanziamento esterno per il sostegno alla genitorialità per la fascia d’infanzia 0-5 anni.

Intervento di un operatore del DMI nella settimana dell’allattamento al Centro Famiglie Comune di Novara rivolto ai nuovi genitori.

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Popolazione target: Operatori DMI, Neo genitori, Neo Padri

Attori coinvolti/ruolo:

• DMI, NPI: sensibilizzazione e sostegno alla genitorialità all’interno dei CAN e dei corsi per i papà; corso formazione per i primi 1000 giorni del neonato

• NPI: gestione del concorso per una psicologa

• PEAS, SISP: gestione delle informazioni di “Genitori Più” e “Nati per Leggere”

• Biblioteca di Novara, Galliate e Cameri: “Nati per Leggere nei CAN

• Enti gestori di Novara, NPI

• Fondazione della Comunità del Novarese: organizzatore convegno prevenzione cyberbullismo

• Centro famiglie Comune di Novara: organizzatore di evento nella settimana dell’allattamento

Indicatori di processo

Nome dell’indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Costruzione sperimentale di un profilo di salute “primi 1000 giorni”

Disponibile un profilo in almeno due ASL della Regione

Per ASL TO1 e ASL TO3: Attivazione di almeno un profilo 1000 giorni nel territorio ASL. Per le altre ASL: avvio a partire dal 2017

Numero di strumenti informativi prodotti

Almeno uno strumento prodotto NO

Valorizzazione e diffusione degli strumenti prodotti

Diffusione degli strumenti prodotti attraverso almeno un sito ed una newsletter regionale

NO

Formazione per educatori di asili nido Progettazione del modulo formativo e almeno una edizione sperimentale del corso

NO

Studio di “trasferibilità” di progetti di sviluppo di comunità

Report su definizione modello di analisi e documento di trasferibilità

NO

Produzione di uno strumento di comunicazione e sua diffusione

Almeno uno strumento prodotto NO

Azione 2.1.3 Ambienti sicuri

Obiettivi dell’azione Creare una rete di tecnici sensibili ai problemi della prevenzione che, operando nelle case (ristrutturazioni e manutenzioni) e nei luoghi del tempo libero (parchi gioco e palestre) sfruttino l’occasione per informare gli utenti sul corretto utilizzo degli impianti e delle attrezzature.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 6.1 Ridurre gli incidenti domestici e del tempo libero

OSR 2.1. Trasferire le migliori prove di efficacia, disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute, agli operatori e ai decisori per orientare le azioni e le politiche

Indicatore OSR 2.1. N. incontri con i responsabili delle associazioni/uffici tecnici per definire collaborazioni e attività

Standard OSR 2.1. Almeno 2 incontri con i referenti di associazioni/uffici tecnici

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale 1. Sono stati individuati quali interlocutori prioritari:

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- Per le installazioni nelle case di civile abitazione, l’associazione CNA e l’associazione ANIM che contano tra i loro associati impiantisti e installatori.

- Per le aree gioco, gli uffici comunali che si occupano del verde pubblico. 2. Il Tavolo regionale lavora per individuare i messaggi che nelle occasioni opportune il personale tecnico potrà

dare agli utenti. 3. Saranno calendarizzati almeno 2 incontri nell’anno per condividere le informazioni da dare e definire le

modalità dell’azione. 4. Si porranno le basi per stipulare un accordo tra i diversi soggetti interessati. 5. Si valuterà la possibilità di una formazione congiunta tra i tecnici della sanità, i tecnici impiantisti e i tecnici

comunali.

Popolazione Target - Target intermedio: tecnici impiantisti e tecnici comunali. - Target finale: la popolazione che nelle occasioni opportune (lavori di manutenzione e ristrutturazione;

frequenza nelle aree gioco) avrà contatti con gli stessi tecnici.

Attori coinvolti/ruolo Tavolo dei referenti ASL/ Rappresentanti regionali Associazioni/Associazioni locali.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

N. incontri con i responsabili delle associazioni/uffici tecnici per definire collaborazioni e attività

Almeno 2 incontri con i referenti di associazioni/uffici tecnici

NO

Azione 2.2.1 Come leggere l’etichetta dei prodotti confezionati per bambini: una guida all’uso

Obiettivi dell’azione Favorire una lettura consapevole delle etichette. Nel 2015 si è proceduto all’aggiornamento della banca dati con l’inserimento del 50% delle etichette raccolte.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale

Indicatore per OSR

Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta OC 1. 7. Aumentare il consumo di frutta e verdura OC 1. 8. Ridurre il consumo eccessivo di sale

OSR 2.2. Trasferire le migliori prove di efficacia – disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute – alla popolazione per orientare le scelte

Indicatore OSR 2.2 N. di strumenti di comunicazione elaborati e diffusi

Standard OSR 2.2 Almeno 4 strumenti

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno

Livello regionale Completamento dell’inserimento in Banca dati regionale delle etichette dei prodotti confezionati raccolte nell’edizione 2014 di “Okkio alla salute”. In concomitanza con la raccolta dati 2016 di “Okkio alla salute”, è prevista una nuova raccolta etichette, cui le ASL contribuiranno.

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Realizzazione di un corso di formazione regionale per operatori SIAN, delle varie ASL del Piemonte, che si occupano di nutrizione, relativo all’utilizzo delle informazioni presenti nella banca dati. Tali informazioni, insieme alle migliori esperienze sviluppate sul territorio, saranno utilizzate per la definizione di interventi condivisi sul miglioramento della qualità nutrizionale degli spuntini e della capacità di scelta da parte dei consumatori. Le azioni previste nel 2016 permetteranno nel 2017 l’elaborazione di materiale informativo (Guida) per i consumatori (genitori e nonni) e sua divulgazione. Livello locale ASL NO - SIAN In Piemonte è stata realizzata una banca dati etichette che viene utilizzata per migliorare le conoscenze sui prodotti più consumati dai bambini In questi anni la banca dati si è dimostrata utile per realizzare materiale informativo e indirizzare programmi ed interventi educativi. La banca dati necessita di periodici aggiornamenti e per tale motivo, nelle scuole selezionate per la Sorveglianza “Okkio alla Salute” 2016, saranno raccolte le etichette dei prodotti confezionati più consumati dai bambini. Il SIAN ASL NO parteciperà alla raccolta etichette in occasione dell’edizione 2016 di Okkio alla Salute nelle 29 classi campionate dalla Regione per l’ASL NO, inviando le stesse secondo le procedure previste. Gli operatori del SIAN coinvolti nella raccolta parteciperanno ai percorsi informativi organizzati a livello regionale.

Popolazione target Target intermedio: operatori sanitari del SIAN dell’ASL NO delle ASL che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare. Target finale: scuole (insegnanti e studenti), genitori e popolazione generale.

Attori coinvolti/ruolo A livello locale: operatori sanitari del SIAN dell’ ASL NO che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare; scuole coinvolte nella raccolta etichette.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella: Etichette caricate in Banca dati

Completamento del caricamento di tutte le etichette raccolte

NO

Corso di formazione Erogazione corso NO

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Azione 2.2.2 Incidenti domestici: quali informazioni

Obiettivi dell’azione Attivare percorsi informativi presso le strutture che accolgono gli anziani nel tempo libero, ad esempio i centri ricreativi, o presso le strutture residenziali, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle misure di prevenzione. Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 6.1 Ridurre gli incidenti domestici e del tempo libero

OSR 2.2. Trasferire le migliori prove di efficacia disponibili su interventi specifici di prevenzione e promozione della salute alla popolazione per orientare le scelte

Indicatore OSR 2.2. N. di strumenti di comunicazione elaborati e diffusi

Standard OSR 2.2. Almeno 4 strumenti

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Individuazione dei messaggi prioritari da trasmettere agli anziani da parte del Tavolo regionale.

Livello locale Tutte le ASL hanno individuato e preso contatti con le strutture del territorio potenzialmente interessate a percorsi informativi per gli anziani. Sarà organizzato un percorso informativo rivolto agli anziani in almeno il 50% delle ASL.

ASL NO - SISP L’ASL NO organizza un corso di formazione per Operatori Sanitari,“ La promozione della sicurezza in casa con particolare riguardo alla popolazione anziana” della durata di una giornata in due edizioni. Inoltre, al fine di promuovere la prevenzione delle cadute da incidente domestico negli anziani, l’ASL NO nel 2016 ha inserito tra gli obiettivi aziendali dei Distretti e del SISP l’attuazione di un programma di gestione del rischio cadute nelle RSA promosso dall’UGR. In particolare i Distretti ed il SISP sono chiamati a contestualizzare nella realtà territoriale la Procedura per la prevenzione delle cadute nelle strutture sanitarie afferenti all’ASL NO già in uso nella realtà ospedaliera, che comprende anche una fase informativa/formativa rivolta sia all’anziano sia agli operatori che lo assistono nelle strutture residenziali tramite uno specifico opuscolo.

Popolazione target Target intermedio: Operatori Sanitari - Le strutture che sul territorio si occupano di anziani. Target finale: la popolazione anziana afferente ai centri anziani presenti sul territorio o residente in strutture.

Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: Gruppo tecnico “Incidenti domestici” coordinato dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL TO1. Livello locale: Referenti ASL, Enti Locali, Consorzi, Terzo Settore.

Indicatori di processo Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella: N. percorsi informativi attivati

Attivazione di almeno 1 percorso informativo sperimentale nel 50% delle ASL

ASL NOVARA: Attivazione di almeno 1 percorso informativo sperimentale

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Azione 2.3.1 Con meno sale la salute sale

Obiettivi dell’azione Aumentare la disponibilità di alimenti a ridotto contenuto di sale e l’informazione al consumatore. Nel 2015 è stato definito l’accordo Regione Piemonte - Associazione Panificatori per l’attuazione del progetto “Con meno sale la salute sale”. Sono stati prodotti i materiali per la comunicazione dell’iniziativa, è stata creata una pagina dedicata sul sito web della Regione Piemonte. Tutte le ASL hanno organizzato incontri di informazione con i panificatori e in alcuni casi con i MMG, e sono state avviate iniziative di comunicazione a livello locale.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta OC 1. 8. Ridurre il consumo eccessivo di sale

OSR 2.3. Aumentare la disponibilità di alimenti a ridotto contenuto di sale e l’informazione al consumatore (Progetto regionale “Con meno sale la salute sale”)

Indicatore OSR 2.3 Attuazione del progetto

Standard OSR 2.3 Realizzazione del progetto in tutte le ASL

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Raccolta e pubblicazione sul sito regionale dell’elenco panificatori aderenti all’iniziativa. Coordinamento delle attività di monitoraggio e supporto alle iniziative di implementazione del progetto.

ASL NO - SIAN Un elevato consumo di sale può rappresentare un rischio per la salute; il consumo medio di sale nella popolazione italiana rappresenta quasi il doppio della quantità raccomandata dall’OMS. Il pane rappresenta un alimento presente sulla tavola di adulti e bambini ed è una delle principali fonti di sale, per questo, nell’ambito del programma Guadagnare Salute, si è scelto di agire sui panificatori per ottenere la produzione di un pane a basso contenuto di sale da offrire ai consumatori attraverso l’organizzazione di corsi di formazione specifici, iniziati lo scorso anno.

Livello locale Proseguiranno le iniziative di informazione rivolte ai panificatori organizzando almeno un corso per i nuovi aderenti e si procederà a una valutazione/monitoraggio dell’andamento dell’iniziativa con i panificatori già coinvolti lo scorso anno. Si attueranno anche corsi di formazione rivolti agli studenti della scuola alberghiera.

Popolazione target Target intermedio: operatori del settore alimentare, studenti e docenti della scuola alberghiera. Target finale: popolazione generale, scuole (insegnanti e studenti), operatori alimentari .

Attori coinvolti/ruolo A livello locale: operatori sanitari del SIAN delle ASL NO che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Incontri di informazione/formazione nelle ASL indirizzati a panificatori

Almeno uno per ASL Attuazione di almeno una iniziativa di formazione

Indicatore sentinella: Attività di implementazione/monitoraggio

Almeno un’azione per ASL Attuazione di almeno un’attività di implementazione/monitoraggio

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 26

Azione 2.4.1 Prevenzione del consumo dannoso di alcolici nel contesto del divertimento e

Promozione della guida responsabile: Rete Regionale e Progetti multi - componente

Obiettivi dell’azione - sviluppare una rete regionale che coordini e indirizzi programmi di empowerment di comunità locale per

contrastare il consumo di alcol a rischio nei contesti del divertimento e i comportamenti di guida in stato di ebbrezza alcolica;

- promuovere alleanze a livello locale tra gestori dei locali pubblici, prefettura, associazionismo, decisori e operatori della sanità al fine di sviluppare empowerment di comunità sul problema;

- migliorare nei destinatari finali la percezione del proprio stato psicofisico dopo assunzione di alcol e modificare l’intenzione di guidare anche se in stato di ebbrezza a seguito degli interventi di counselling e informativi realizzati nei contesti del divertimento.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.6. Ridurre il consumo di alcol a rischio OC n. 3.1. Rafforzare la capacità di resilienza e promozione dei processi di empowerment personali e sociali OC 4.1. Aumentare la percezione del rischi e l’empowerment degli individui OC 5.3. Aumentare i soggetti con comportamenti corretti alla guida

OSR 2.4. Sviluppare iniziative e progetti di empowerment

Indicatore per OSR 2.4. n. iniziative o progetti realizzati a livello regionale o locale

Standard per OSR 2.4. Almeno 8 iniziative o progetti regionali o locali

Descrizione delle attività previste nell’anno 2016 Livello regionale Costituzione e formalizzazione di una rete regionale di coordinamento e d’indirizzo, in continuità con quanto realizzato dal coordinamento Safe Night Piemonte nato con il programma CCM GSA, che sulla base del lavoro di confronto tra esperienze territoriali diverse ha consentito la costruzione di una visione comune circa la mission e gli obiettivi degli interventi nei contesti del divertimento giovanile notturno. Formalizzazione della Rete (attività 2015 da recuperare in quanto non erano stati prodotti gli atti utili alla sua formalizzazione), per l’anno 2016 si prevede: - condivisione criteri standard strumenti, obiettivi, metodologie conoscenze e valutazione con gli operatori dei

progetti attivi tramite lavori di gruppo e produzione di un questionario condiviso per la somministrazione dell’etilometro;

- revisione della bozza del report prodotto dal SSEPI sui dati 2012/2013 del progetto “Safe night”; - ampliamento della rete delle ASL con il coinvolgimento dei referenti locali del programma; Pianificazione di progetti multicomponente coordinati a livello regionale che prevedono: - formazione-sensibilizzazione dei gestori del divertimento giovanile notturno; - advocacy con gli amministratori locali; - counseling individuali svolti da parte degli operatori delle postazioni mobili con l’ausilio di etilometri,

simulatori di guida, occhiali alcolemici, materiali informativi ecc.; - avvio di strategie per la costruzione di alleanze con le associazioni dei gestori dei locali pubblici; - implementazione delle attività di counselling da parte degli operatori delle postazioni mobili attualmente

attive; - implementazione dell’utilizzo di social network e APP specifiche.

Livello locale Realizzazione di progetti multicomponente coordinati a livello regionale almeno in 4 ASL: TO1/TO2/TO4/VCO 1 progetto TO3 2 progetti Altre ASL: coinvolgimento dei referenti locali del Programma 2 per l’avvio di azioni specifiche territoriali o di collaborazioni con i progetti attivi.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 27

Popolazione target Operatori dei SERD del territorio piemontese (Rete Regionale) e delle Cooperative Sociali che attivano azioni nel mondo del divertimento e peer educator. Gestori del divertimento, amministratori locali. Giovani che frequentano il contesto del divertimento (destinatari finali); prevalentemente nella fascia 16/34 anni (dati PASSI: 20% di persone che guidano dopo aver bevuto almeno due unità alcoliche).

Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: Rete Regionale di coordinamento e indirizzo (coordinamento e indirizzo dei progetti/ interventi nei contesti del divertimento), gestori del divertimento, amministratori locali (alleanze/partnership per advocacy).

Livello locale: operatori ASL (elaborazione, implementazione, valutazione e valorizzazione dei progetti/ interventi); associazioni del privato sociale, del volontariato, del mondo giovanile – Peer Educator – (implementazione dei progetti/interventi soprattutto per quanto riguarda la gestione delle postazioni nei contesti del divertimento), gestori del divertimento, amministratori locali (alleanze/partnership per advocacy).

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella Formalizzazione Rete

Formalizzazione, mantenimento e sviluppo della rete

NO

N. riunioni annuali della Rete Riunioni bimestrali NO

Indicatore sentinella N. di ASL che attivano progetti nel contesto del divertimento

Almeno 4 ASL che partecipano alla rete attivano progetti multi-componente

Per le ASL coinvolte (TO1/TO2, TO3, TO4, VCO): Attivazione di almeno un progetto multicomponente nel territorio ASL Per le altre ASL: coinvolgimento dei referenti locali del Programma 2 per l’avvio di azioni specifiche territoriali o di collaborazioni con i progetti attivi

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 28

Azione 2.4.2 Save the date

Obiettivi dell’azione Promuovere azioni di sensibilizzazione in occasione delle giornate tematiche celebrate dall’OMS (quali ad esempio la Settimana della salute mentale, la Settimana mondiale dell’allattamento del seno, la Giornata mondiale dell’attività fisica, fumo, …) per sviluppare l’empowerment e mantenere viva l’attenzione della popolazione, e non solo degli addetti ai lavori, su: gli sviluppi della ricerca; l’importanza e la promozione di uno stile di vita salutare; l’importanza e la promozione del benessere mentale oltre a quello fisico, con particolare attenzione a contrastare lo stigma e l’idea di “inguaribilità” che da sempre accompagna la sofferenza mentale.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico

regionale Indicatore per OSR Standard

1.6. Ridurre il consumo di alcol a rischio 3.1. Rafforzare le capacità di resilienza e promozione dei processi di empowerment personali e sociali 4.1. Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui 5.3. Aumentare i soggetti con comportamenti corretti alla guida

OSR 2.4 Sviluppare iniziative e progetti di empowerment

Indicatore per OSR 2.4. N. di iniziative o progetti realizzati a livello regionale o locale

Standard per OSR 2.4. Almeno 8 iniziative o progetti regionali o locali

Descrizione delle attività previste nell’anno Nell’anno 2015 è stato realizzata l’iniziativa “Robe da matti” (5-10 ottobre) organizzata dall’ASL TO1 in concomitanza con la settimana Mondiale per la Salute Mentale ed è stato pubblicato un articolo/documento “Cambia il tuo passo!” in occasione della giornata mondiale dell’attività fisica (6 aprile). Il GSP, tutti i settori e i gruppi di lavoro regionali direttamente coinvolti metteranno in atto iniziative di sensibilizzazione, in collaborazione con quelle messe in atto a livello locale dalle ASL. È prevista la realizzazione di un calendario delle principali giornate tematiche per favorire la diffusione a livello regionale e locale anche attraverso un veste grafica riconoscibile ed uniforme.

Livello regionale Realizzazione del calendario degli eventi. Azioni di sensibilizzazione per le Giornate Mondiali maggiormente significative. Messa a disposizione, attraverso i siti istituzionali, di materiale documentale e divulgativo.

Livello locale Realizzazione di eventi.

ASL NO - DPD Il quadro complessivo per quanto attiene alle conseguenze sulla salute collegate al fumo evidenzia come il problema in Piemonte rimanga tuttora rilevante pur in presenza di una diminuzione della proporzione dei fumatori e delle conseguenze del fumo in termini di morbosità e mortalità, diminuzione che però è rallentata negli anni più recenti per tutti e tre gli indicatori. Più nello specifico, per il territorio dell’ASL NO

Fonte dati: Sistema di sorveglianza Okkio alla salute –2014 HBSC - Indagine sui comportamenti di salute tra gli 11 e i 15 anni - 2008 Sistema di Sorveglianza PASSI- pop.18-69 anni: dati 2007-2013 Sistema di Sorveglianza PASSI d’Argento- pop>64anni: ASL NO 2010

� FUMO DI SIGARETTA L'abitudine tabagica è pressoché assente a 11 anni di età, mentre inizia ad essere ben presente a 15 anni dove il 40% delle ragazze fuma, anche solo occasionalmente (il 23% quotidianamente), rispetto al "solo" 14% dei ragazzi.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 29

Tra gli adulti (18 e i 69 anni) si dichiara fumatore poco meno di un terzo dei soggetti (29%) con la prevalenza più elevata tra i 25 ed i 34 anni (34% in ASL; 33% in Piemonte). Dai 50 anni in su la quota di fumatori si riduce significativamente (24%), mentre il 30% delle persone si dichiara ex-fumatore. Tra gli ultra 64enni la prevalenza di fumatori si riduce ulteriormente (6%), mentre aumenta la quota di chi si dichiara ex-fumatore (35%). Per quanto riguarda gli adulti, nel periodo 2010-2013 l’ASL NO si caratterizza rispetto alla Regione per una quota minore, ma non significativa, di non fumatori e per una presenza di fumatori maggiormente orientata alle persone con difficoltà economiche e con bassi livelli di istruzione. I medici e gli altri operatori sanitari rivestono un ruolo importante nell’informare gli assistiti circa i rischi del fumo. Nell’ASL NO poco meno della metà (49%) degli adulti e poco più della metà (57%) dei fumatori dichiara di aver ricevuto da un medico o un operatore sanitario rispettivamente domande sul proprio comportamento tabagico e il consiglio di smettere. Questi valori osservati nell’ASL NO sono sicuramente migliorabili ma risultano comunque superiori a quelli regionali. I rischi per la salute connessi al fumo di tabacco sono molto conosciuti e la comparsa di segni di malattia contribuisce al tentativo di smettere di fumare: si tratta di un tentativo che in un anno fanno 4 fumatori su 10, quasi sempre (93%) in maniera individuale, senza supporto di corsi o farmaci; complessivamente la percentuale di successo di questi tentativi risulta inferiore al 10%. Il confronto tra il triennio 2008-2010 e quello 2011-2013 non ha mostrato significative variazioni nelle caratteristiche dei fumatori o degli ex fumatori, mentre risulta in significativo calo (da 68% a 56%) la percentuale di fumatori cui un operatore sanitario ha consigliato di smettere di fumare, al contrario la percentuale di operatori sanitari che si informano sull’abitudine al fumo dei propri assistiti è in lieve aumento.

� FUMO PASSIVO NEGLI AMBIENTI DI VITA Sono quasi 8 su 10 (77%) gli adulti residenti nell’ASL NO che riferiscono sia vietato fumare nella propria abitazione. Questa prevalenza è analoga a quella regionale (78%) e in aumento significativo rispetto al periodo 2007-2009 (71%). Questo comportamento è influenzato dall’abitudine tabagica: non è permesso fumare in più di 9 case su 10 di non fumatori ma solo in meno di 5 case su 10 di fumatori. Solo il 15% dei fumatori riferisce comunque che è permesso fumare liberamente nella propria abitazione. Anche la presenza di minori di 14 anni nelle abitazioni si associa ad una maggiore attenzione al fumo passivo (83% le persone che riferiscono il divieto di fumare nella propria abitazione). Il divieto di fumare nei luoghi pubblici è generalmente rispettato e, nell’ASL NO, coloro che lo ritengono rispettato sempre o quasi sempre sono il 95%, valore corrispondente a quello osservato in Piemonte.

� L’USO DELLA SIGARETTA ELETTRONICA I dati 2014 rilevano che l’uso della sigaretta elettronica riguarda circa il 2% delle persone tra 18 e 69 anni ma la prevalenza cambia in maniera significativa in relazione all’abitudine tabagica. L’uso è più frequente tra fumatori 5,9% ed ex fumatori (2,8%) ma esiste una piccolissima quota di utilizzatori anche tra i non fumatori. La situazione del Piemonte è complessivamente sovrapponibile a quella del Pool nazionale..

Quadro normativo di riferimento: Deliberazione della Giunta Regionale n. 18-1216 del 23 marzo 2015 (BU12S1 26/03/2015)

Sinergie con altri programmi del PRP 2014-2018: Comunità e ambienti di vita

Livello locale Intervento di pubblicizzazione dell’offerta diagnostico terapeutica del CTT, rivolto alla popolazione di Novara, mediante posizionamento di unità mobile ad hoc, in collaborazione con LILT , avente per oggetto l'offerta dell' ASL NO per la diagnosi e terapia del tabagismo alla popolazione di competenza; saranno effettuate inoltre spirometrie e carbossimetrie gratuite agli interessati, distribuito del materiale informativo cartaceo e saranno realizzate delle consulenze tossicologiche ed interventi di counselling breve.

Popolazione target Popolazione generale (destinatario finale).

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 30

Attori coinvolti/ruolo Operatori CTT ASL NO (medico e psicologo), operatore LILT.

Indicatori di processo Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Azioni di sensibilizzazione (eventi e/o materiali su siti istituzionali)

- Almeno 1 evento sul territorio regionale - Pubblicazione di almeno 1 documento divulgativo di approfondimento/ aggiornamento

Distribuzione di materiale informativo cartaceo: sì / no Effettuazione spirometrie e carbossimetrie: sì / no

Azione 2.5.1 Walking programs

Obiettivi dell’azione Sostenere la pratica dell’attività fisica e contribuire al raggiungimento dei livelli raccomandati per fascia di età attraverso i ‘walking programs’ - fit o nordic walking, gruppi di cammino - attività spontanee e accessibili a tutti.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico

regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.9. Aumentare l’attività fisica delle persone OC 6.2. Aumentare il livello di attività fisica negli ultra 64enni

OSR 2.5. Incoraggiare la pratica dell’attività fisica nella popolazione adulta e anziana

Indicatore OSR 2.5. N. di walking programs che valutano l’aumento dei livelli di attività fisica

Standard OSR 2.5. Almeno 1 walking program nel 40% delle ASL

I “walking programs” sono la tipologia di intervento più diffusa per la promozione dell’attività fisica a livello locale. Con quest’azione si vuole mettere a disposizione dei professionisti, sanitari e non, strumenti di progettazione e di valutazione per la realizzazione di “walking programs” destinati alla popolazione adulta e, in particolare, agli ultra 64enni e favorirne l’attivazione su tutto il territorio regionale: nell’anno 2015 è stata realizzata la raccolta dei materiali ed avviata l’analisi che sarà completata nel 2016.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello regionale Conclusione dell’analisi ed elaborazione del piano di valutazione a cura della RAP.

Livello locale Attivazione dei gruppi di cammino nelle ASL AL, NO, VCO. Implementazione delle attività dei gruppi di cammino nelle ASL che li hanno già attivati (AT, BI, CN1, CN2, TO1-2, TO3, TO4, TO5, VC).

ASL NO - MEDICINA DELLO SPORT A seguito di difficoltà ad attivare un gruppo di cammino per l’anno 2016, l’attività prevede la presentazione del manuale dell’attività fisica in ambienti di lavoro e comunità all’Ente Locale del paese dove è coinvolta la scuola primaria (Trecate) nel progetto “Tutti in Forma”

Popolazione target Operatori SSR, popolazione adulta e anziana (destinatari finali).

Attori coinvolti/ruolo Rete Attività fisica Piemonte (RAP), gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), ASL, Associazioni, Comuni.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 31

Indicatori di processo Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

N. riunioni gruppo di lavoro Almeno 2 riunioni del gruppo di lavoro NO

Piano di valutazione Piano di valutazione elaborato NO

N. di gruppi di cammino attivati Attivazione di almeno 1 gruppo di cammino in tutte le ASL

ASL NO- MED SPORT: presentazione manuale a un Ente Locale

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 32

Azione 2.6.1. Rapporto uomo-animale: strategie d’informazione e attività di controllo

Obiettivi dell’azione - Educare, informare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche relative al fenomeno del randagismo, al

corretto rapporto uomo/animale e alle zoonosi. - Armonizzare a livello regionale l’utilizzo dell’anagrafe canina per migliorarne le performance. - Attuare l’attività programmata di controllo sulle strutture che accolgono cani senza proprietario (canili e

rifugi).

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

10.8. Prevenire il randagismo, comprese misure che incentivino le iscrizioni in anagrafe degli animali da affezione ed i relativi controlli sui canili e rifugi

OSR 2.6. Prevenire il randagismo, attraverso strategie d’informazione e comunicazione per la popolazione e attività di controllo su canili e rifugi

Indicatore OSR 2.6. Proporzione controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti sul territorio

Standard OSR 2.6. 100% di almeno 1 controllo/anno per ciascun rifugio e canile pubblico o privato

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello regionale A livello regionale occorre recuperare il leggero ritardo nell’elaborazione del piano di comunicazione.

Livello locale Sul grado di identificazione e registrazione dei cani, raggiunto in anticipo lo standard di riferimento per il quadriennio, è importante che ogni ASL consolidi il risultato ottenuto nel 2015, in modo da garantire un ulteriore miglioramento complessivo. I controlli sulle strutture proseguiranno secondo quella che è già la programmazione prevista sulla base della legislazione regionale: corretta relazione uomo-animale per tutelare il benessere degli animali, la salute e l'incolumità pubblica, contrastare e prevenire maltrattamenti, abbandoni e randagismo.

Popolazione target Proprietari di animali da affezione, veterinari LL.PP., gestori di strutture di ricovero per animali da affezione.

Attori coinvolti/ruolo Settore Prevenzione e Veterinaria della Regione, Servizi Veterinari delle ASL, SSD Informatica Area di Prevenzione dell’ASL CN1, Ordini Provinciali dei Medici Veterinari.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Predisposizione e realizzazione di un piano di informazione/comunicazione rivolto alle popolazioni target

Completamento definizione delle strategie di comunicazione e dei sistemi di valutazione dei risultati; predisposizione piano informazione

NO

Proporzione cani identificati ed iscritti all’anagrafe regionale, restituiti al proprietario, rispetto ai cani catturati

Raggiungimento del 53,5% Consolidamento dei risultati 2015 (69% dei catturati)

Proporzione controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti sul territorio

100% dei controlli previsti dal programma

100% dei controlli previsti dal programma: 1 controllo/anno canili privati 1 controllo/trim. canili sanitari e rifugio

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 33

Programma 3

Guadagnare Salute Piemonte

Comunità e ambienti di lavoro

Situazione Le azioni del programma per il 2016 sono previste prevalentemente a livello Regionale e sono focalizzate su:

- l’elaborazione e la diffusione di materiali e strumenti per lo sviluppo delle conoscenze, la progettazione, la valutazione e la valorizzazione di interventi e progetti di WHP;

- l’elaborazione e la sperimentazione di progetti multi-componente e multi-fattoriale di WHP; - lo studio di fattibilità per la creazione di una rete WHP Piemonte.

L’ambiente di lavoro è un setting strategico per promuovere la salute in età adulta. La promozione della salute nei luoghi di lavoro - Workplace Health Promotion (WHP) - si prefigge di tutelare e migliorare la sicurezza, la salute e il benessere di tutti i lavoratori combinando i seguenti fattori: il miglioramento dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro, l’incoraggiamento della partecipazione attiva dei lavoratori a tutto il processo riguardante la promozione della salute, la possibilità di compiere scelte salutari e l’incoraggiamento dello sviluppo personale. La WHP si basa sulla cooperazione multisettoriale e multidisciplinare e prevede il coinvolgimento e l’impegno di tutti i soggetti direttamente coinvolti. Le attività previste devono tener conto e adattarsi alla natura del lavoro, alle condizioni di salute e sicurezza necessarie, alle dimensioni dell’azienda, alle necessità e alle condizioni fisiche dei lavoratori. Le azioni multi - componente di WHP hanno ormai convincenti evidenze di efficacia per i determinanti comportamentali degli stili di vita (attività fisica, alimentazione, consumo di alcol, fumo). Anche l’azione sul benessere organizzativo risulta efficace per la promozione della salute. I progetti WHP, se bene articolati, rientrano a pieno titolo nel concetto di responsabilità sociale dell’impresa, di cui alla norma UNI-ISO 26000 “Guida alla responsabilità sociale”. Inoltre va ricordato, come fattore facilitante, che l'Inail premia con uno "sconto" denominato "oscillazione per prevenzione" (OT/24), le aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia (d.l. 81/2008 e s.m.i.).Tra gli interventi di miglioramento che comportano lo sconto, e che possono variare da un anno all'altro, vi sono:

- raccogliere e analizzare sistematicamente i quasi infortuni; - interventi per la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici; - interventi per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e/o oncologiche, - interventi per la prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope o stupefacenti o dell’abuso di alcol.

Infine il tema 2016/2017 della Campagna Europea per la sicurezza organizzata dall'EU-OSHA è “Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età” e persegue quattro obiettivi principali:

- promuovere il lavoro sostenibile e l'invecchiamento in buona salute fin dall'inizio della vita lavorativa; - prevenire i problemi di salute nel corso dell'intera vita lavorativa; - offrire ai datori di lavoro e ai lavoratori modalità per gestire la sicurezza e la salute sul lavoro nel contesto

di una forza lavoro che invecchia; - incoraggiare lo scambio d'informazioni e buone prassi.

La struttura produttiva del territorio novarese (Fonte dati: REPORT DESCRITTIVO DEI RISCHI E DANNI NEI LUOGHI DI LAVORO - SPRESAL, aggiornato al 2015) è composta soprattutto da aziende di piccole o piccolissime dimensioni (83,6% ha meno di 10 addetti) e la metà sono ditte individuali o con 1 addetto. Il numero di aziende nel territorio della ASL, assicurate all’INAIL nel 2013, sono 23.546 e rappresentano il 7,4% delle aziende del Piemonte. Gli addetti stimati dall’INAIL attraverso la massa salariale sono 107.226 (7,8% degli addetti del Piemonte). Tuttavia la maggior parte degli addetti (58,5%) è impiegata in aziende di medie e grandi dimensioni (sopra i 10 addetti). I comparti maggiormente rappresentati (più di 5.000 addetti) sono Servizi (il più rappresentato), Metalmeccanica, Costruzioni, Sanità e Commercio.

Nel 2013 nel territorio dell’ASL NO tra i cinque comparti produttivi più rappresentati, quelli con il più alto numero di infortuni sono i Servizi (445 nel 2013) e la Metalmeccanica (204), seguita dalle Costruzioni (201); quelli a più

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 34

alto rischio infortunistico, ossia con la proporzione più alta di infortuni per 1000 lavoratori, si confermano essere i Trasporti e le Costruzioni.

Nel 2013 sono state denunciate 101 malattie professionali allo SPreSAL dell’ASL NO, pari a circa 29 casi ogni 100.000 residenti in età attiva (15-64 anni), valore inferiore alla media regionale. Tra le malattie segnalate acquistano rilevanza le patologie muscolo scheletriche che sono le malattie più denunciate (49 casi), sia a carico del rachide da movimentazione manuale dei carichi che a carico degli arti superiori (soprattutto patologie della spalla o sindrome del tunnel carpale) da movimenti ripetitivi.

I contesti lavorativi appaiono protetti rispetto al fumo passivo di sigaretta. Infatti dai dati PASSI 2011/2014 si rileva che, analogamente a quanto si osserva in Piemonte, anche tra i residenti dell’ASL NO il 93.2 % delle persone che lavorano in ambienti chiusi riferiscono che il divieto di fumare sul luogo di lavoro è rispettato sempre o quasi sempre. A livello locale nel 2015 nell’ambito del presente programma è stato attuato quanto segue:

� attivazione del gruppo di lavoro dell’ASL NO, con componenti SPRESAL, SIAN, Medicina Sportiva, Dipartimento Patologia delle Dipendenze, Dipartimento Interaziendale di salute Mentale, Dipartimento materno Infantile. Il gruppo ha effettuato una verifica dell’esistenza di buone pratiche, progetti, letteratura relativa alla promozione della salute negli ambienti di lavoro attuata dai Servizi a livello locale, regionale, nazionale.

� Avvio del progetto SPRESAL-CPT (Comitato Paritetico Territoriale per l’edilizia di Novara) per la promozione della salute in edilizia “IN-FORMA AL LAVORO A TUTTE LE ETA’: sicurezza, salute & cantiere, per cantieri sicuri e lavoratori in salute”. Il progetto si proponeva, attraverso un approccio coordinato e unitario, di:

- rafforzare la rete di soggetti impegnati nella promozione della salute - favorire l’adozione di stili di vita sani nell’ottica di migliorare la qualità della vita riducendo i

comportamenti a rischio al fine di lavorare più a lungo in salute - migliorare il grado di coinvolgimento attivo delle persone (empowerment) - aumentare le conoscenze dei lavoratori in merito alla legislazione vigente e sulle misure preventive

adottate in azienda sia in tema di prevenzione dei rischi specifici della mansione sia al fine della promozione della salute.

Sono state trattate le seguenti tematiche, anche in relazione all’attività lavorativa svolta: - promozione del benessere osteoarticolare e dell’attività fisica, - promozione di una corretta alimentazione, - promozione della disassuefazione dal fumo di tabacco - rischi derivanti dall'assunzione di bevande alcoliche - prevenzione infortuni � Nell’ambito della IV° edizione dell’evento: “Promuoviamo la cultura della tutela della salute e sicurezza

negli ambienti di lavoro: un percorso per conoscere chi fa prevenzione nel territorio novarese”, sono stati organizzati diversi incontri sul tema della Settimana Europea, stress lavoro correlato e benessere organizzativo, rivolti ai Medici Competenti, datori di lavoro RSPP, RSPP/ASPP, RLS/RLST, coordinatori per la sicurezza, coinvolgendo come relatori i vari rappresentanti di associazioni, enti e scuole.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 35

Azione 3.2.1 Progetti WHP

Obiettivi dell’azione Realizzare, localmente, nei luoghi di lavoro progetti multi-componente e multi-fattoriali per la promozione di stili vita salutari, partendo dalle esperienze consolidate realizzate da aziende pubbliche e/o private che vedono le ASL capofila o partner dei progetti. Per favorire l’elaborazione e l’attivazione di progetti WHP multi-componente e multi-fattoriali realizzati dalle ASL all’interno delle stesse aziende sanitarie o come partner in altre aziende pubbliche o private, il gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP) prevede di:

• realizzare una ricognizione e un’analisi degli interventi e dei progetti WHP esistenti per individuare le azioni “trasferibili”;

• attivare una “comunità di pratica” per accompagnare l’ideazione di progetti WHP multi-componente e multi-fattoriale.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico

regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta OC 1.5. Estendere la tutela del fumo passivo OC 1.6. Ridurre il consumo di alcol a rischio OC 1.7. Aumentare il consumo di frutta e verdura OC 1.8. Ridurre il consumo eccessivo di sale OC 1.9. Aumentare l’attività fisica delle persone

OSR 3.2. Favorire l’adozione di comportamenti salutari nella popolazione adulta che lavora

Indicatore OSR 3.2. N. di progetti WHP multi-componente e multi-fattoriale attivati a livello locale

Standard OSR 3.2 Attivazione di almeno 1 progetto nel 100% dei territori locali

Descrizione delle attività previste nell’anno 2016

Livello regionale Definizione e costituzione della comunità di pratica. Livello locale A livello locale il PRP non prevede attività specifiche, se non il caricamento in Pro.Sa di tutti gli interventi/ progetti WHP eventualmente attuati al 2016.

Il gruppo di lavoro dedicato a questo programma al fine di iniziare a sviluppare strategie per supportare l’implementazione di azioni efficaci volte a prevenire le malattie cronico - degenerative e i rischi di patologie correlate al lavoro, nonché per favorire eventualmente la costruzione a livello locale di una Rete delle aziende che promuovono salute prevede di attuare quanto segue:

• utilizzare l’evento organizzato dallo SPreSAL in occasione della settimana europea della sicurezza per diffondere le buone pratiche in tema di promozione della salute nei luoghi di lavoro e per promuovere e stimolare, a livello locale, nuove forme di collaborazione su questo tema;

• continuare il progetto attuato nel comparto edilizia sulla base dell’esperienza avviata nel 2015 con il CPT, coinvolgendo anche altri portatori di interesse.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 36

Popolazione target - Medici Competenti, Datori di lavoro RSPP, RSPP/ASPP, RLS/RLST, associazioni di categoria e sindacali, - Lavoratori del comparto edile

Attori coinvolti/ruolo Gruppo di lavoro ASL NO programma3; REPES, operatori SPRESAL, CPT e altri portatori di interesse.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Progetto “IN-FORMA AL LAVORO A TUTTE LE ETA’: sicurezza, salute e cantiere, per cantieri sicuri e lavoratori in salute” Verifica possibilità di coinvolgere ulteriori portatori di interesse Riedizione della proposta attuata con il CPT previa verifica e messa a punto del progetto

Protocollo di intesa per un progetto di promozione della salute con un altro Ente/associazione (sì/no) Proposta del progetto alle imprese edili della Provincia di Novara (sì/no)

Organizzare un incontro/corso/seminario nell'ambito della Settimana Europea sul tema della WHP

Almeno 1 incontro/corso/seminario nell’ambito Settimana Europea.

Indicatore sentinella: Progetti realizzati localmente sul territorio di ciascuna ASL

Caricamento in Pro.Sa. di tutti gli interventi/ progetti WHP attuati al 2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 37

Programma 4

Guadagnare Salute Piemonte

Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario

Situazione Il programma 4 “Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario” sta rappresentando una vera sfida programmatoria a livello centrale: le azioni previste, minuziosamente descritte e pianificate, rispondono a criteri di logica e coerenza più interna che di setting. Scontano, inoltre, il disallineamento temporale tra il Piano di Prevenzione ed alcune condizioni organizzativo/normative incompiute a livello regionale (vedi Gruppi regionali su alcol e tabagismo, Tavolo Incidenti Stradali ecc.) che avrebbero dovuto garantire la necessaria cornice per lo sviluppo delle azioni. Per l’anno 2016 occorrerà ricercare una maggiore omogeneità di setting finalizzata all’eventuale accorpamento di azioni collegate e sostenuta dai livelli locali laddove il territorio mostra spunti di maggiore coerenza rispetto all’organizzazione centrale.

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva

- Rispetto alle azioni che riguardano il sostegno della genitorialità, per l’anno 2015 erano previste attività di formazione per gli operatori dei DMI per la promozione dell’allattamento al seno (il cui svolgimento è documentato in oltre la metà delle ASL) nonché iniziative propedeutiche al monitoraggio sistematico dell’allattamento al seno, non avviate e pertanto da recuperare nel 2016. Le azioni collegate al gruppo Genitori+ sono state svolte appropriatamente dal tavolo regionale e sono programmate le strategie per le attività di diffusione dei messaggi e la realizzazione del primo “processo”.

- Le azioni centrate sul contrasto al tabagismo hanno presentato notevoli criticità per quanto riguarda l’obiettivo della ricognizione, tali criticità sono dovute alla difficoltà di individuare i soggetti e gli interlocutori a causa del mancato rilancio di un Piano a livello regionale. Come ipotesi di miglioramento per l’anno 2016 il compito potrebbe essere affidato ai gruppi fumo aziendali formalizzati in nove ASL su 13, mentre le rimanenti quattro ASL ne dichiarano l’attivazione entro l’anno. Tale modalità potrebbe consentire anche ai gruppi aziendali di partire con una fotografia aggiornata dell’esistente utile alle successive programmazioni locali.

- Le azioni previste dal programma 4 sul tema alcol vertono sull’identificazione precoce del suo consumo, a rischio e dannoso, e sull’utilizzo dell’intervento specifico breve tramite momenti formativi ad hoc, produzione di materiale e supporto tecnico organizzativo del costituendo gruppo di coordinamento interdisciplinare regionale. Questo gruppo prevede la presenza di operatori dei dipartimenti Patologie delle dipendenze, medici di medicina generale, esperti del settore, rappresentanti del privato sociale, per il coordinamento e lo sviluppo di eventi formativi per la prevenzione del consumo rischioso e dannoso di alcol a livello regionale. Nel 2015 è stata effettuata una analisi di fattibilità e avviati i contatti preliminari per la costituzione del gruppo, tuttavia, trattandosi di un gruppo di lavoro intersettoriale, il cui avvio non dipende esclusivamente dal settore sanitario, nelle more della sua costituzione si è deciso di garantire l’implementazione del percorso formativo regionale “a cascata”, attraverso il know how professionale specifico di operatori sanitari dei servizi coinvolti sul fronte dell’alcologia. In questo modo si potranno avviare i successivi interventi specifici brevi, a livello delle aziende sanitarie piemontesi, nei tempi previsti dalla programmazione PRP 2015-18.

- Per quel che riguarda le azioni concernenti l’attività fisica nelle persone con patologie, sono state svolte tutte le attività previste, sia per incrementare abilità e motivazioni degli operatori sanitari, sia per lo sviluppo di specifiche metodologie di percorsi preventivi e/o diagnostico-terapeutici organizzati, nonostante alcune criticità inerenti la fluidità operativa, suscitando anche un buon interesse nel setting sanitario, in diversi ambiti clinici. Sono previste attività documentali e report sui dati esistenti nell’ambito dei percorsi educativi dedicati agli stili di vita, momenti formativi e avvio di progetti interdisciplinari con la

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 38

Rete Oncologica e con il Coordinamento regionale Trapianti. Per quel che riguarda le attività rispetto agli interventi per il diabete mellito, pur in presenza di una buona normativa e di solide esperienze, il censimento svolto nel 2015 rileva che la domanda posta per valutare l’attività di educazione terapeutica è piuttosto generica; altra ulteriore criticità è rappresentata dalla mancata conferma del gruppo regionale PDTA-DM. Per l’anno in corso sono previste attività di valutazione sui percorsi educativo terapeutici e, arguito dei dati desunti dalle ricognizioni, l’identificazione degli elementi minimi qualificanti (CRITERI) sia organizzativi che operativi che di contenuto per la strutturazione di percorsi educativo - terapeutici appropriati.

- Per quel che riguarda il benessere mentale, nel corso del 2015 si è sviluppato il progetto CCM relativo all’applicabilità e alla trasferibilità dell’approccio innovativo “Dialogo Aperto” nei DSM della Città di Torino e negli altri DSM italiani coinvolti. Il progetto biennale presentato e finanziato dal Ministero della Salute dà una particolare e concreta risposta al Piano Nazionale della Prevenzione, andando oltre “l’identificazione precoce” di soggetti con problemi emozionali e comportamentali in esso raccomandata, privilegiando la tempestività dell’intervento, il coinvolgimento del nucleo familiare, il contesto domiciliare, l’approccio dialogico. Nel corso dell’anno 2015 è stata organizzata una formazione propedeutica, fornendo una base comune a tutti gli operatori su elementi di terapia sistemico - familiare, come preparazione necessaria per poter dare avvio, a partire dal mese di dicembre 2015, alla formazione specifica con il team finlandese, individuato dal prof. Jaakko Seikkula, ideatore del metodo. In questo primo anno di realizzazione si sono considerate le criticità organizzative da affrontare e risolvere, per rendere possibile la trasferibilità di un metodo che impatta non solo sulla formazione del singolo, ma richiede nuove modalità organizzative all’interno dei DSM.

- Il tema della prevenzione degli incidenti stradali prevedeva il collegamento con il gruppo di lavoro

regionale Incidentalità stradale: tale gruppo di lavoro, però, non è stato costituito. Si è resa opportuna, anche alla luce di significative riorganizzazioni che hanno interessato importanti Amministrazioni Pubbliche del territorio, nonché la maggiore complessità della materia da disciplinare legata alle ultime novità legislative (introduzione di nuove fattispecie di reato quali l’omicidio stradale e le lesioni personali stradali), la preliminare costituzione (avvenuta nel 2015) di un gruppo di lavoro ristretto denominato “Tutela del singolo e dei terzi in riferimento all’uso di sostanze psicoattive con particolare riguardo agli ambiti della sicurezza stradale e nei luoghi di lavoro” a supporto della Direzione Sanità della Regione Piemonte. È invece a disposizione la raccolta delle principali evidenze e delle esperienze nazionali più significative.

- Per gli incidenti domestici il gruppo di lavoro regionale ha consolidato le procedure di monitoraggio e organizzato i corsi di formazione degli operatori. Rispetto agli avvelenamenti, oltre alla produzione di un report dedicato si sono avviate le procedure per uno studio insieme con il SSEPI e si è calendarizzato un momento di confronto con gli operatori dei PS piemontesi sull’attendibilità e la solidità dei dati storicamente raccolti. Gli incidenti in ambiente domestico colpiscono, com’è noto, in particolare bambini e anziani che, quindi, rappresentano i target privilegiati degli interventi; negli anni il ricorso al PS ha subito qualche oscillazione, ma, sostanzialmente, il fenomeno interessa una percentuale che nei bambini sotto i 10 anni sfiora il 7,5% e negli anziani il 5,2% che, in termini di accesso, si concretizzano in 27.915 bambini e 57.339 anziani. Pertanto, sembra necessario continuare a considerare prioritario l’intervento di informazione e di monitoraggio intrapreso, aumentando, per quanto possibile, la sensibilità della rete di operatori sanitari e non.

- Il progetto innovativo di cui all’Azione 4.1.6 presenta obiettivi annuali derivati dallo stesso impianto del progetto, in quanto coincidono con le scadenze previste dal Grant Agreement firmato con la U.E. che prevede dead-lines predefinite per la presentazione di documenti inerenti allo stato di avanzamento del progetto. Il primo anno di progetto (maggio 2015 - maggio 2016) è stato dedicato alla preparazione e programmazione della sperimentazione (protocollo di studio, profiling tools, approvazione del Comitato Etico, impostazione del sito web, preparazione di modulistica, acquisto di strumenti, formazione del

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 39

personale). Tutte le scadenze sono state rispettate e le deliverables presentate alla UE regolarmente approvate. Nel 2016 sarà completata le formazione del personale di cui la ASL di Biella è referente coordinatore responsabile anche per il personale dei partner esteri e inizierà la sperimentazione del modello a Biella, a Valencia ed in Lituania.

- Per il secondo progetto innovativo, di cui all’Azione 4.2.6, nel 2015 l’intervento si è rivolto prevalentemente al diabete articolandosi in due percorsi separati.

1. Percorso prevenzione. Agli utenti adulti della farmacia, a rischio di sviluppare il diabete, è stato proposto di misurare l’indice di rischio attraverso il questionario Findrisc, il cui punteggio permette di discriminare soggetti a nessuno o basso rischio da soggetti a rischio moderato, alto o molto alto. Ai soggetti a basso rischio è stato proposto solo un intervento di counselling sullo stile di vita, mentre ai soggetti a rischio moderato/alto/molto alto si consigliava una misurazione della glicemia in farmacia e quindi, in base ai valori risultanti, una visita dal medico curante per l’eventuale conferma diagnostica. 2. Percorso aderenza. Alle persone con diabete di tipo 2 noto, arruolate quando si presentavano in farmacia con una ricetta per farmaci antidiabetici, è stato somministrato un questionario rivolto alla valutazione di aderenza alle terapie e ai controlli indicati dalle linee guida (LG) per la gestione della malattia. Il progetto, che si è sviluppato in due riprese, la prima nel 2013 (come fase pilota) e la seconda nel 2015, ha visto complessivamente la partecipazione di circa 900 farmacie (oltre il 25% della farmacie del Piemonte), che hanno arruolato nei due percorsi di prevenzione e aderenza rispettivamente 6616 e 4891 utenti delle farmacie su tutto il territorio piemontese (eccetto la provincia di Novara che non ha partecipato alla fase operativa del percorso prevenzione). Per entrambi i percorsi è stato realizzato un database che raccoglie tutte le informazioni cliniche e sociali, che consentiranno la valutazione degli esiti dell’intervento.

- Per quel che riguarda il counselling nutrizionale nel 2015 le ASL sono state invitate a raccogliere su apposita scheda le esperienze aziendali relative alla gestione di attività ambulatoriali, interventi di prevenzione individuali/di gruppo indirizzati a soggetti a rischio. Una prima analisi delle esperienze delle ASL in quest’ambito, condivisa anche in occasione di una riunione con i referenti nutrizione dei SIAN, ha evidenziato alcune criticità relative all’inquadramento delle attività svolte e alla difficoltà a raccogliere le esperienze in maniera completa. Tra l’altro, anche in funzione dell’obiettivo specifico regionale cui l’azione 4.1.8 deve contribuire, occorrerà considerare come soggetti target la popolazione generale, le neomamme e i soggetti a rischio verso cui indirizzare interventi di prevenzione e counselling in ambito nutrizionale.

Tutti i materiali prodotti saranno diffusi e valorizzati attraverso i canali istituzionali, quali ad esempio www.regione.piemonte.it. Questo programma prevede il coinvolgimento regionale e locale della struttura Promozione della Salute e dei servizi sanitari, locali e regionali: Materno infantile, Salute Mentale, SIAN, Medicina dello Sport, Dipendenze Patologiche, CTT, SSEPI, Rete Oncologica Piemonte - Valle d’Aosta, CPO Piemonte, che saranno coinvolti nelle diverse azioni sulla base delle specificità territoriali e delle esperienze già svolte. Le diverse attività in cui si declineranno le azioni saranno gestite e realizzate dal gruppo di coordinamento regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP) coadiuvato dal gruppo di lavoro regionale Genitori Più, dalla Rete Attività fisica Piemonte (RAP), dal CPO Piemonte, dal Gruppo Regionale Incidenti Domestici, dalla rete Safe Night e da altri soggetti o gruppi opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche. Qualora si prevedano attività da realizzarsi a livello centrale, per esempio costituzione di gruppi o tavoli di lavoro, occorre sottolineare che al livello locale (ASL) compete garantire la partecipazione ai gruppi al fine di raggiungere gli obiettivi regionali.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 40

Azione 4.1.1 Sostegno all’allattamento al seno

Obiettivi dell’azione Dare continuità al Progetto Regionale di Protezione, promozione e sostegno all’allattamento al seno.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skills, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo, alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 4.1. Incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani nella popolazione generale, nelle neomamme e nei soggetti a rischio attraverso specifiche metodologie (counselling breve, tecniche di identificazione precoce, dialogo aperto, MET ecc.)

Indicatore OSR 4.1 % operatori sanitari dei servizi coinvolti formati alle metodologie individuate

Standard OSR 4.1 30%

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale Prosecuzione del consolidamento delle conoscenze teoriche e pratiche, relative alla protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno, di tutti gli operatori del DMI per fare in modo che l’assistenza lungo tutto il Percorso Nascita poggi su solide e condivise basi EBM e che le donne ricevano informazioni/risposte univoche indipendentemente dall’operatore.

Livello locale Prosecuzione dei corsi 20 ore e corsi per allattamenti difficili. Indicazione, nel PLP, del numero dei nuovi assunti, di quanti di essi sono stati formati e del n. di operatori esperti per i quali è stata realizzata la formazione specifica. Prevedere la formazione per allattamenti difficili degli operatori di almeno un punto di sostegno per ogni distretto.

ASL NOVARA - DMI Nell’ambito della programmazione della formazione per l’anno 2016 è stato inserito un corso per Operatori Sanitari territoriali “Confronto sulle competenze acquisite negli anni rispetto al sostegno all’allattamento al seno: continuità del progetto regionale. Declinazione delle indicazioni riguardo il puerperio da parte dell’OMS.

Popolazione target Operatori dei DMI , PLS, MMG

Attori coinvolti/ruolo Personale Dipartimento Materno Infantile.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Numero di nuovi operatori formati entro 6 mesi dalla assunzione (anche in collaborazione tra DMI)

Almeno 50% dei nuovi assunti dedicati

Numero di nuovi operatori formati entro 6 mesi dalla assunzione (anche in collaborazione tra DMI)

Indicatore sentinella: N. punti di sostegno in cui è stata realizzata la formazione per gli allattamenti difficili sul totale punti

Almeno 50% N. punti di sostegno in cui è stata realizzata la formazione per gli allattamenti difficili

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 41

Azione 4.3.1 Allattamento al seno: monitoraggio dell’andamento

Obiettivi dell’azione Raccogliere sistematicamente e inserire nel profilo di salute materno-infantile i dati che consentono di monitorare localmente e a livello regionale le curve di decadimento dell’allattamento al seno.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skills, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo, alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 4.3. Attivare procedure per la razionalizzazione di flussi informativi e produrre raccomandazioni, linee d’indirizzo e indicazioni procedurali negli ambiti previsti dal sistema organizzativo e dalla normativa

Indicatore OSR 4.3 N. procedure attivate/programmate

Standard OSR 4.3 80%

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale Verranno individuate le modalità di raccolta dati sull’allattamento al seno a 6 mesi attualmente in atto o passibili di essere attivate a livello dipartimentale (DMI).

Livello locale - Il monitoraggio dell’allattamento viene effettuato presso il punto nascita attraverso la compilazione della

scheda dimissioni CEDAP, secondo lo standard OMS; altri dati di monitoraggio vengono raccolti attraverso i periodici bilanci di salute effettuati dai PLS, che inviano al Distretto di riferimento per il monitoraggio.

- La referente DMI per il sostegno all’allattamento al seno partecipa al gruppo di lavoro regionale.

Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Assistenza Sanitaria e sociosanitaria territoriale, Distretti, Pediatri di libera scelta, DMI.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella: Numero di DMI che dispongono del dato allattamento al seno a 6 mesi

60% Disponibilità del dato allattamento al seno a 6 mesi (sì/no)

Individuazione modalità di raccolta dati Report NO

Proposta ai DMI del set di indicatori da raccogliere

Elaborazione e invio del questionario, Valutazione risposte

Collaborazione alla raccolta dati

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 42

Azione 4.1.2 0 - 6 anni: quali messaggi per promuovere la salute?

Obiettivi dell’azione Mettere a disposizione strumenti uniformi e multilingue per la comunicazione delle azioni di promozione della salute in grado di rinforzare l’attenzione all’integrazione delle varie azioni in tutti i servizi sanitari e non, che entrano in contatto con il bambino/genitori.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

1.3 Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skills, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo, alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 4.1. Incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani nella popolazione generale, nelle neomamme e nei soggetti a rischio attraverso specifiche metodologie (counselling breve, tecniche di identificazione precoce, dialogo aperto, MET ecc.)

Indicatore OSR 4.1. % operatori sanitari dei servizi coinvolti formati alle metodologie individuate

Standard OSR 4.1. 30%

Descrizione delle attività previste nell’anno Sono stati individuati una serie di messaggi già veicolati in passato, il calendario delle azioni ed il manifesto multilingue da riproporre nell’anno 2016. Tra i messaggi individuati nel sito GENITORI + occorre scegliere un messaggio di promozione della salute per promuovere comportamenti favorevoli al benessere dei neonati aumentando competenze e conoscenze nei genitori.

Livello locale Nell’agenda di gravidanza si inserisce l’opuscolo redatto dall’ACI per la sicurezza dei neonati in auto, l’opuscolo dell’alimentazione redatto con la consulenza del SIAN, SIAV, DMI e RePES e dell’allattamento al seno redatto dal DMI e dal RePES. All’interno dei CAN nella giornata dedicata all’igiene in gravidanza l’ostetrica tratta i temi relativi all’alimentazione della mamma e del futuro bambino, il fumo, l’alcol e l’attività fisica, con particolare attenzione ai soggetti a rischio per i quali si prevedono incontri individuali. Gli obiettivi ASL NO 2016 dei PLS prevedono sia la loro partecipazione ad incontri post partum per la promozione della salute nei “primi mille giorni” (1-2 eventi pilota nel corso dell’anno), sia l’affissione di appositi posters nei propri studi realizzati con il contributo della FIMP relativi a vaccinazioni, incidenti domestici, etc. È organizzato un corso di formazione interaziendale ASL NO - AOU Maggiore della Carità: “Condivisione Corso Can ASL - AOU per un buon sviluppo e crescita del nuovo nato nei suoi primi 1000 giorni”

Popolazione target: utenti dei consultori, neomamme, genitori, bambini 0-6 anni

Attori coinvolti/ruolo: DMI/ Consultorio familiare/PLS

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Numero strumenti di comunicazione prodotti

Almeno 1 NO

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Azione 4.2.1 Sostegno/implementazione degli interventi di prevenzione/riduzione/cessazione

tabagismo realizzati dalle ASL/ASO in autonomia e/o nell’ambito di progetti regionali

consolidati

Obiettivo e descrizione dell’azione Implementare gli interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo realizzati dalle ASL e dalle ASO, rivolti a specifici target, autonomi e/o afferenti a progetti regionali consolidati.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.4 Ridurre il numero dei fumatori OC 1.5 Estendere la tutela del fumo passivo

OSR 4.2. Sostenere e implementare le azioni validate di prevenzione/riduzione/cessazione di comportamenti a rischio all’interno di specifici percorsi preventivi e/o diagnostico-terapeutici

Indicatore OSR 4.2. N. percorsi preventivi e/o diagnostico terapeutici in cui sono inserite azioni validate di prevenzione/ riduzione/ cessazione di comportamenti a rischio/principali MCNT

Standard OSR 4.2. - Almeno uno per ogni MCNT

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello regionale Pianificazione della ricognizione degli interventi (attività 2015 da recuperare) e sua realizzazione anche avvalendosi della collaborazione dei Gruppi Fumo Aziendali già formalizzati. Attivazione di almeno un corso di formazione programmato sulla pianificazione dell’anno 2015.

Livello locale Verifica della costituzione/formalizzazione dei gruppi fumo aziendali. Attualmente sono costituiti gruppi fumo nelle ASL AL, AT, BI, CN1, CN2, TO3, TO4, TO5, VC (70%). ASL NO formalizzerà nel 2016.

Attori coinvolti Gruppo fumo CPO, operatori esperti di CTT ed altri Servizi sanitari, Gruppi fumo Aziendali già deliberati, Servizi di promozione della Salute, SERT.

Popolazione target Operatori sanitari, donne in gravidanza, neo genitori fumatori (in particolare mamme).

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Ricognizione: programmazione, realizzazione, diffusione di interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo

Avvio Programmazione e realizzazione della ricognizione

NO

Corsi di formazione realizzati Almeno 1 corso di formazione attivato/corsi programmati

NO

Indicatore sentinella Costituzione/formalizzazione gruppi fumo aziendali/ASL

50% delle ASL costituiscono i gruppi (gruppi già costituiti nelle ASL AL, AT, BI, CN1, CN2, TO3, TO4, TO5, VC)

Formalizzazione gruppo fumo

Interventi realizzati dalle ASL/ASO Almeno 2 interventi attivati che utilizzino la metodologia del counseling

N. interventi attivati

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Azione 4.2.3

Progettazione e realizzazione di percorsi formativi aziendali sull’identificazione precoce

del consumo rischioso e dannoso di alcol e di interventi specifici brevi, col

coordinamento del gruppo di lavoro regionale alcol

Obiettivi dell’azione Costituire un gruppo di lavoro alcol interdisciplinare con la presenza di operatori dei dipartimenti Patologie delle dipendenze, medici di medicina generale, esperti del settore, rappresentanti del privato sociale, per il coordinamento e lo sviluppo di eventi formativi per la prevenzione del consumo rischioso e dannoso di alcol a livello regionale. Garantire percorsi di training basati sull’identificazione precoce del consumo rischioso e dannoso di alcol e di interventi specifici brevi, nelle aziende sanitarie piemontesi.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.6 Ridurre il consumo di alcol a rischio

OSR 4.1. Incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani nella popolazione generale, nelle neomamme e nei soggetti a rischio attraverso specifiche metodologie (counselling breve, tecniche di identificazione precoce, dialogo aperto, MET ecc.).

Indicatore OSR 4.1. % operatori sanitari dei servizi coinvolti formati alle metodologie individuate

Standard OSR 4.1. 30%

Descrizione delle attività previste nell’anno 2016 Livello regionale

• Insediamento del gruppo di lavoro alcol interdisciplinare e relativa formalizzazione.

• Definizione di un format specifico per i training.

• Realizzazione di un evento formativo a livello regionale per formatori ASL.

Livello locale - DPD Fonte dati: Sistema di sorveglianza Okkio alla salute –2014 HBSC - Indagine sui comportamenti di salute tra gli 11 e i 15 anni - 2008 Sistema di Sorveglianza PASSI- pop.18-69 anni: dati 2007-2013 Sistema di Sorveglianza PASSI d’Argento- pop>64anni: ASL NO 2010 Rapporto AC I - ISTAT sugli incidenti stradali 2013

- Consumo di alcol PASSI stima che tra i residenti dell’ASL NO con età compresa tra 18 e 69 anni poco meno di due terzi (65%) consumi bevande alcoliche e un quarto (25%) lo faccia con modalità considerate a maggior rischio per la salute. Entrambi questi valori sono significativamente superiori a quelli osservati in ambito regionale, segnalando per il nostro Territorio una specificità che si dettaglia in particolare con una maggiore diffusione dell’assunzione di alcol con modalità binge e prevalentemente fuori pasto (per ciascuna di queste 2 categorie 12% vs 9%), mentre non si osservano differenze per un consumo di alcol abituale elevato (5% sia nell’ASL NO che in Piemonte). Nell’ASL NO il consumo con modalità binge a rischio di assunzione di alcol riguarda, più che in Piemonte, le persone di sesso maschile, senza o con poche difficoltà economiche; il consumo prevalentemente fuori pasto mostra, rispetto alla situazione regionale, una maggiore diffusione in entrambi i generi, tra le persone senza difficoltà economiche. Il confronto tra il periodo 2010-2013 rispetto al periodo 2007-2009 non mostra significative variazioni nell’abitudine al consumo di alcool nei residenti nell’ASL NO. L’attenzione degli operatori sanitari dell’ASL NO al consumo di bevande alcoliche è migliore di quanto si registra a livello regionale, ma nel complesso risulta molto bassa: solo 1 adulto su 4 riferisce che gli sono state poste domande sull’argomento e solo 1 bevitore a maggior rischio su 10 riferisce che un operatore sanitario gli ha consigliato di ridurre il consumo di alcol. Nel 2010 la sorveglianza PASSI d’Argento aveva stimato che il consumo di bevande alcoliche riguardava oltre la metà

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(51%) della popolazione con più di 64 anni e che oltre la metà (52%) dei consumatori dichiarava un consumo di più di un’unità alcolica al giorno, dose considerata assunzione a rischio per questa età. In questa più ampia popolazione a rischio, il consiglio degli operatori sanitari di bere meno, risultava ancora meno diffuso che tra gli adulti (4% vs 11%).

- Incidenti stradali Nel territorio della Provincia di Novara, nel 2013, gli incidenti sono stati 1.063, i morti 19 e i feriti 1.444; il numero di incidenti stradali per 100.000 abitanti è di 286 (in Piemonte 253), il numero di feriti a seguito di incidente per 100.000 abitanti risulta pari a 388 (in Piemonte 368), mentre il numero di morti per incidente stradale per 100.000 abitanti è di 5,1 (in Piemonte 5,8). Tutti i valori hanno fatto registrare rispetto al 2011 una diminuzione, sia a livello Provinciale che Regionale; a livello provinciale la diminuzione degli incidenti è stata del 12%, quella dei morti è stata del 32% e quella dei feriti del 12% (a livello regionale la diminuzione è rispettivamente del 15%, dell’ 11% e del 15%). Particolarmente rilevante appare la diminuzione della mortalità per incidente in Provincia, anche rispetto al dato nazionale che fa registrare nel periodo 2011-2013 un -12%. In relazione alla guida in stato di ebbrezza, dal sistema di sorveglianza PASSI emerge che il 12% dei guidatori nel territorio dell’ASL NO dichiara di aver guidato almeno una volta sotto l’effetto dell’alcol, prevalenza superiore a quella regionale (10%). La guida sotto l’effetto di alcool è appannaggio quasi esclusivo del sesso maschile (18% contro 1% nelle donne), anche in questo caso il valore dell’ASL NO è significativamente superiore alla media regionale. Tale comportamento risulta inoltre più diffuso tra le persone con livello di istruzione elevato. Poco più di un terzo degli intervistati riferisce di essere stato fermato dalle Forze dell’Ordine nell’ultimo anno: in un quinto dei casi il guidatore è stato sottoposto anche ad alcool test, corrispondente all’8% dei guidatori: i controlli delle forze dell’Ordine riferiti dai residenti nell’ASL NO risultano più frequenti della media regionale. Le variazioni temporali (2007-2009/2010-2013) osservabili per la guida sotto l’effetto dell’alcool nell’ASL NO complessivamente vanno nel senso di una maggiore attenzione alle problematiche della sicurezza stradale ma non risultano statisticamente significative

� Partecipazione al gruppo di lavoro alcol. � Partecipazione all’ evento formativo regionale per formatori ASL. � Partecipazione, ove possibile, compatibilmente con le risorse disponibili, al gruppo di lavoro alcol � Prosecuzione anche nel 2016 degli interventi specifici brevi (counselling breve) attuati sistematicamente

in commissione patenti su tutti i soggetti trovati alla guida in stato di ebbrezza alcolica (identificati come tali i soggetti che fanno un consumo rischioso e dannoso di alcool): oltre 850/900 all’anno.

Attori coinvolti Operatori dei dipartimenti Patologie delle Dipendenze/ s.s.v.d. alcologia,

Popolazione target Operatori sanitari: operatori SERD, MMG, operatori sanitari del territorio e ospedalieri. Soggetti che fanno un consumo rischioso e dannoso di alcool.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella Coordinamento delle iniziative di prevenzione

Insediamento gruppo di coordinamento e sua formalizzazione Definizione di un format specifico per i training

NO

Indicatore sentinella Realizzazione corsi di formazione da parte delle ASL

Almeno 1 evento formativo a livello regionale per formatori delle ASL

NO

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Azione 4.2.4 Diffusione e messa in pratica all’interno delle ASL degli interventi specifici brevi per la

riduzione del consumo rischioso e dannoso di alcol

Obiettivi dell’azione L’azione vuole incrementare il numero di soggetti con consumo rischioso e dannoso di alcol che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di bere meno (durante interveti di counseling breve). Ridurre, di conseguenza, la prevalenza di consumatori di alcol a maggior rischio.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.6. Ridurre il consumo di alcol a rischio

OSR 4.2. Sostenere e implementare le azioni validate di prevenzione/ riduzione/ cessazione di comportamenti a rischio all’interno di specifici percorsi preventivi e/o diagnostico-terapeutici

Indicatore OSR 4.2. N. percorsi preventivi e/o diagnostico terapeutici in cui sono inserite azioni validate di prevenzione/ riduzione/ cessazione di comportamenti a rischio/principali MCNT

Standard OSR 4.2 Almeno uno per ogni MCNT

Descrizione delle attività previste nell’anno 2016 Livello regionale Implementare almeno 1 corso a livello regionale per formatori delle ASL. Promuovere la partecipazione multiprofessionale agli eventi formativi organizzati a livello regionale per formatori. Livello locale Promuovere la partecipazione all’evento formativo regionale degli operatori sanitari locali a cui è rivolto. Attori coinvolti MMG, Operatori sanitari territoriali, operatori sanitari ospedalieri.

Popolazione target Consumatori di bevande alcoliche a maggior rischio:

• consumatori binge;

• consumatori prevalentemente fuori pasto;

• consumatori abituali di elevate quantità di alcol.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Proporzione di consumatori di alcol a rischio che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di bere meno

Non sono previsti scostamenti della prevalenza dei bevitori a maggior rischio che hanno ricevuto il consiglio di bere meno

NO

Prevalenza dei consumatori di alcol a maggior rischio (indicatore di impatto)

Non sono previsti scostamenti della prevalenza dei bevitori a maggior rischio

NO

Eventi formativi implementati a livello regionale

Almeno 1 corso a livello regionale per formatori delle ASL

NO

Partecipazione multidisciplinare ai percorsi formativi aziendali

Partecipazione multiprofessionale agli eventi formativi organizzati a livello regionale per formatori

Partecipazione multiprofessionale agli eventi formativi organizzati a livello regionale per formatori

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Azione 4.1.4 Ricognizione dei percorsi educativo - terapeutici attivati localmente nelle strutture

diabetologiche, nell’ambito del PDTA-DM

Obiettivi dell’azione • Valutare la tipologia di percorsi educativo - terapeutici inerenti l’alimentazione e l’attività fisica, attivati

localmente nelle strutture diabetologiche regionali.

• L’azione prevede un’interazione con il gruppo regionale del PDTA-DM per valutare i dati a disposizione attraverso i database regionali esistenti, inerenti il diabete mellito e la strutturazione, l’attuazione e la elaborazione di una ricognizione dedicata alla tematica di questo tipo di percorsi educativo - terapeutici in ambito regionale.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per

OSR Standard

OC 1.3 Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skills, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo, alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 4.1 Incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani nella popolazione generale, nelle neomamme e nei soggetti a rischio attraverso specifiche metodologie (counselling breve, tecniche di identificazione precoce, dialogo aperto, MET ecc.)

Indicatore OSR 4.1 % operatori sanitari dei servizi coinvolti formati alle metodologie individuate

Standard OSR 4.1 30%

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale La ricerca su banche dati messa in atto nel 2015 non ha prodotto risultati sufficientemente validi ed utilizzabili, pertanto si rende necessaria per l’anno 2016 un’ulteriore disamina dei data base regionali in collaborazione con la referente del gruppo regionale che si era occupato del PDTA-DM, attualmente non riconfermato. Formalizzazione della richiesta di segnalazione (anche nel caso di assenza di percorsi) e descrizione dei percorsi educativo - terapeutici attivati e seguiti nelle strutture di Malattie Metaboliche e Diabetologie. Atteso: 30% di strutture rispondenti. Elaborazione dei dati ottenuti dalla ricognizione.

Livello locale Partecipazione alla ricognizione. Come negli anni precedenti, rispetto al trattamento del Diabete presso il CAP di Arona, viene eseguito il counselling al diabetico su terapia, dieta e benefici dello stile di vita sano (promozione di una dieta corretta e di attività fisica).

Popolazione target • Operatori dei servizi di Malattie Metaboliche e Diabetologia di tutte le ASL e ASO regionali.

• Pazienti con Diabete Mellito (fruitori finali).

Attori coinvolti/ruolo Diabetologia ASL TO1, Tavolo interaziendale metropolitano.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Ricognizione percorsi Strutturazione e attuazione della ricognizione a livello regionale Elaborazione dei dati ottenuti dalla ricognizione

Adesione alla ricognizione regionale

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 48

Azione 4.1.5 Definizione delle caratteristiche minime necessarie per percorsi educativo - terapeutici

efficaci nell’ambito dell’alimentazione e del corretto utilizzo dell’attività fisica a scopo

terapeutico e preventivo, da svolgersi nelle strutture diabetologiche regionali

Obiettivi dell’azione Incrementare nei pazienti con diabete mellito le life skills e l’empowerment nell’ambito dell’alimentazione e del corretto utilizzo dell’attività fisica a scopo terapeutico e preventivo, definire le caratteristiche minime essenziali per strutturare percorsi educativo - terapeutici efficaci (evidence - based), ripetibili e sostenibili da parte delle strutture diabetologiche. Avvio di percorsi educativo - terapeutici, con le caratteristiche qualificanti identificate, in alcune strutture diabetologiche regionali.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skills, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo, alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 4.1. Incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani nella popolazione generale, nelle neomamme e nei soggetti a rischio attraverso specifiche metodologie (counselling breve, tecniche di identificazione precoce, dialogo aperto, MET ecc.) OSR 4.2. Sostenere e implementare le azioni validate di prevenzione/ riduzione/ cessazione di comportamenti a rischio all’interno di specifici percorsi preventivi e/o diagnostico-terapeutici

OSR 4.1. % operatori sanitari dei servizi coinvolti formati alle metodologie individuate OSR 4.2. N. percorsi preventivi e/o diagnostico terapeutici in cui sono inserite azioni validate di prevenzione/ riduzione/ cessazione di comportamenti a rischio/principali MCNT

OSR 4.1 30% OSR 4.2 Almeno uno per ogni MCNT

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale Report sulle attività di interazione con le azioni 4.2.5 e 4.1.3 in collaborazione con la referente del pregresso gruppo sul PDTA-DM. Raccolta, a livello regionale, delle buone pratiche e identificazione dei criteri (elementi minimi qualificanti per i percorsi educativo - terapeutici efficaci), sulla base delle evidenze di letteratura sia teoriche sia di modelli operativi sviluppati. Livello locale Adesione alla raccolta di BP

Popolazione target Target intermedio: Operatori dei servizi di Malattie Metaboliche e Diabetologia di tutte le ASL e ASO regionali. Target finale: Pazienti con Diabete Mellito. Attori coinvolti/ruolo Diabetologia ASL TO1, Responsabili dei servizi di Malattie Metaboliche e Diabetologia di tutte le ASL e ASO regionali e/o responsabili di progetti/modelli di educazione terapeutica.

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Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella: Avvio percorsi evidence based

• Report sulle attività di interazione con la referente del pregresso gruppo sul PDTA-DM

• Un report sulla raccolta di buone pratiche e identificazione dei criteri (elementi minimi qualificanti per i percorsi educativo - terapeutici efficaci)

Adesione alla raccolta di BP

Azione 4.3.5 Formazione sugli incidenti domestici

Obiettivi dell’azione Per migliorare la conoscenza del fenomeno e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari, MMG, PLS, l’azione si svilupperà attraverso la realizzazione in ogni ASL di un corso di formazione per operatori sanitari sul tema della prevenzione dei rischi domestici, l’invio annuale ai MMG e PLS dei dati di ricorso al PS per incidente domestico e l’invio trimestrale di note informative sui rischi presenti in casa.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 6.4. Migliorare la conoscenza del fenomeno e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari, MMG, PLS

OSR 4.3. Consolidare le procedure per la razionalizzazione di flussi informativi e produrre raccomandazioni, linee di indirizzo e indicazioni procedurali negli ambiti previsti dal sistema organizzativo e dalla normativa

Indicatore OSR 4.3. N. procedure attivate/programmate

Standard OSR 4.3 80%

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale

1. Sarà messo a punto il materiale didattico per un aggiornamento agli operatori delle ASL. 2. Sarà organizzato un corso per gli operatori sanitari almeno nel 50% delle ASL. 3. Saranno inviati i dati del PS ai MMG e ai PLS.

Livello locale Prosegue nelle scuole primarie il percorso formativo “AFFY FIUTAPERICOLI”. Realizzazione del corso “ La promozione della sicurezza in casa con particolare riguardo alla popolazione anziana” della durata di una giornata in due edizioni. invio dati ai MMG e ai PLS.

Popolazione Target Target finale: Operatori sanitari, MMG, PLS, docenti, genitori e alunni scuole primarie

Attori coinvolti/ruolo REPES, SISP: formatori

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella: Realizzazione prima edizione corso nelle ASL

Preparazione materiali didattici. Corso nel 50% delle ASL

ASL NO: Realizzazione corso

Evidenza dell’invio dei dati di PS Una volta nell’anno NO

Evidenza dell’invio delle note informative

4 volte nell’anno Evidenza dell’invio delle note informative

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 50

Azione 4.1.8 Monitoraggio e implementazione degli interventi di prevenzione e counselling

nutrizionale in soggetti a rischio

Obiettivi dell’azione Obiettivo dell’azione è monitorare l’offerta di prevenzione e counselling in ambito nutrizionale presente nelle ASL sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, socializzare e diffondere le migliori esperienze aziendali relative alla gestione di attività ambulatoriali/ interventi di prevenzione individuali/di gruppo indirizzati a soggetti a rischio, implementare tali attività nelle ASL migliorandone l’efficacia e l’appropriatezza. Sarà necessario in particolare migliorare i livelli di integrazione tra i Servizi associando agli interventi individuali/di gruppo “politiche territoriali” multilivello tese a promuovere azioni di contesto favorevoli all’aumento dell’attività fisica ed al miglioramento quali/quantitativo dei comportamenti alimentari.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per

OSR Standard

OC 1.3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 4.1. Incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani nella popolazione generale, nelle neomamme e nei soggetti a rischio attraverso specifiche metodologie (counselling breve, tecniche di identificazione precoce, dialogo aperto, MET ecc.).

Indicatore OSR 4.1 % operatori sanitari dei servizi coinvolti formati alle metodologie individuate

Standard OSR 4.1. 30%

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Partecipare agli incontri regionali previsti, effettuare incontri di ricaduta formativa per gli operatori che si occupano di interventi di prevenzione e counselling in ambito nutrizionale. Definire ed avviare programmi/interventi di implementazione migliorando i livelli di integrazione tra i Servizi e associando agli interventi individuali/di gruppo “politiche territoriali” multilivello tese a promuovere azioni di contesto favorevoli all’aumento dell’attività fisica ed al miglioramento quali/quantitativo dei comportamenti alimentari. Nel 2016 come negli anni precedenti l’ASL NO ha implementato un programma di counselling nutrizionale per i soggetti afferenti alla SSD Oncologia, che prosegue dal 2014 Protocollo FUCSAM, protocollo della rete oncologica. Come negli anni precedenti, rispetto al trattamento del Diabete, viene eseguito il counselling al diabetico su terapia, dieta e benefici dello stile di vita sano sulla patologia diabetica (promozione di una dieta corretta e di attività fisica). Nei pazienti uremici nell’ambito dell’ambulatorio MAREA, il soggetto uremico in stadio avanzato, è seguito da dietista e psicologiche che provvedono a fornire consigli sulla dieta consigliando il miglior approccio nutrizionale in base al livello di avanzamento della patologia renale nonché indicazioni sulla attività fisica al fine di affiancare al trattamento farmacologico anche un corretto stile di vita.

Popolazione target Target intermedio: operatori sanitari delle ASL che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare. Target finale: popolazione generale, soggetti a rischio. A livello locale: operatori sanitari delle ASL che si occupano di promozione di comportamenti salutari in ambito alimentare.

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Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Produrre un monitoraggio qual i- quantitativo delle attività esistenti con analisi e socializzazione delle buone pratiche

Evento formativo di socializzazione delle informazioni raccolte e condivisione indirizzi con i referenti delle ASL

NO

Indicatore sentinella: Attuare un programma di implementazione degli interventi di prevenzione e counselling nutrizionale nelle ASL

30% delle ASL adottano il programma

Definizione/avvio di programmi di implementazione coerenti con gli indirizzi regionali

AZIONI A LIVELLO REGIONALE

� Azione 4.1.3 Inserimento della tematica dell’esercizio fisico a scopo terapeutico nei percorsi educativi dedicati agli stili di vita per pazienti con patologie croniche e per operatori dei relativi servizi

� Azione 4.1.6 Sperimentazione di un modello di lavoro ospedale-territorio con interventi di promozione di corretti stili di vita per pazienti ricoverati

� Azione 4.1.7 Testare la trasferibilità nei DSM del metodo del “Dialogo Aperto” per il trattamento dei sintomi di esordio in pazienti con crisi psichiatrica (Progetto finanziato dal Ministero della Salute - CCM con fondi 2014)

� Azione 4.2.2 Implementazione dell’offerta terapeutica dei CCT e di altri servizi di disassuefazione

� Azione 4.2.5 Consolidamento delle modalità operative del MET (modello operativo di esercizio -terapia) e ampliamento delle integrazioni con i Servizi specialistici per le MCNT

� Azione 4.2.6 Farmacia di comunità

� Azione 4.3.2 Stesura e validazione delle linee di indirizzo regionali in tema di accertamenti ai sensi degli articoli 186, 186 bis, 187 C.d.S.

� Azione 4.3.3 Definizione di indicazioni procedurali per la strutturazione di corsi info-educativi per la prevenzione e la riduzione dell’incidentalità stradale correlata all’uso di sostanze psicoattive

� Azione 4.3.4 Monitoraggio dell’andamento del fenomeno “Incidenti domestici” attraverso la raccolta ed elaborazione dati di ricorso al PS per incidente domestico

� Azione 4.3.6 Migliorare la conoscenza del fenomeno degli avvelenamenti in ambiente domestico.

� Azione 4.4.1 Utilizzo di tecniche partecipate per la verifica di efficacia e fattibilità di interventi rivolti all’utenza fragile

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 52

Programma 5

Screening di popolazione

La programmazione relativa agli screening oncologici verrà effettuata e trasmessa successivamente alla Delibera regionale di revisione organizzativa di Prevenzione Serena. L’attività comunque prosegue alla luce degli attuali obiettivi nazionali, regionali e locali.

Azione 5.11.1 Ricognizione screening neonatali

Obiettivi dell’azione Verificare e orientare l’effettiva attuazione degli screening in tutti i punti nascita, in particolare per i percorsi di presa in carico dei neonati positivi ai test di screening.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale Attivazione di un tavolo regionale di esperti ed operatori dei singoli DMI. Definizione di una griglia per la raccolta delle informazioni relative al percorso screening audiologico e oftalmologico.

Livello locale Partecipazione al tavolo regionale. Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi. Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo Standard per l’anno 2016

Partecipazione al tavolo non appena verrà convocato Compilazione griglia resa disponibile il

20/05/2016

Azione 5.12.1 Test con riflesso rosso

Obiettivi dell’azione Effettuare il test con riflesso rosso in tutti i Punti Nascita per i neonati senza fattori di rischio.

Descrizione delle attività previste nell’anno. Livello locale Si proseguirà nello screening con riflesso rosso per i neonati senza fattori di rischio in tutti i Punti Nascita che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazione eventualmente carenti.

Popolazione target Punti nascita sul territorio dell’ASL.

Attori coinvolti/ruolo Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, personale Dipartimenti Materno Infantili.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 53

Indicatori di processo

Indicatore sentinella Standard per l’anno 2016

N. di punti nascita che effettuano lo screening del riflesso rosso sul totale dei Punti Nascita

90%

Azione 5.12.2 Screening della Retinopatia

Obiettivi dell’azione Effettuare lo screening della retinopatia del pretermine in tutti i neonati pretermine

Descrizione delle attività previste nell’anno. Livello locale Si proseguirà nello screening della retinopatia del prematuro in tutti i Punti Nascita/ TIN che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazioni eventualmente carenti

Popolazione target Punti nascita sul territorio dell’ASL.

Attori coinvolti/ruolo Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Indicatore sentinella Standard per l’anno 2016

N. di punti nascita che effettuano lo screening della retinopatia del pretermine sul totale dei Punti Nascita /TIN

90%

Azione 5.11.2 Screening audiologico con otoemissioni

Obiettivi dell’azione Effettuare lo screening audiologico con otoemissioni in tutti i neonati

Descrizione delle attività previste nell’anno. Livello locale Si proseguirà nello screening audiologico in tutti i Punti Nascita che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazioni eventualmente carenti

Popolazione target Punti nascita sul territorio dell’ASL.

Attori coinvolti/ruolo Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Indicatore sentinella Standard per l’anno 2016

N. di punti nascita che effettuano lo screening audiologico sul totale dei Punti Nascita

90%

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 54

Azione 5.11.3 Screening audiologico con otoemissioni e ABR

Obiettivi dell’azione Effettuare lo screening audiologico con otoemissioni e ABR in tutti i neonati che hanno richiesto terapia intensiva neonatale

Descrizione delle attività previste nell’anno. Livello locale Si proseguirà nello screening audiologico con otoemissioni e ABR per i neonati in terapia intensiva in tutti i Punti Nascita che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazioni eventualmente carenti

Popolazione target Punti nascita sul territorio dell’ASL.

Attori coinvolti/ruolo Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Indicatore sentinella Standard per l’anno 2016

N. di punti nascita che effettuano lo screening audiologico con otoemissioni e ABR per i neonati in terapia intensiva sul totale dei Punti Nascita

90%

Azione 5.13.1 Monitoraggio del TSH neonatale

Obiettivi dell’azione Verificare e mettere a regime le modalità di comunicazione dei risultati del monitoraggio del TSH neonatale all’Osservatorio Nazionale Iodoprofilassi.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale Verifica della qualità di funzionamento del sistema di trasmissione dei dati e stesura report.

Livello locale Partecipazione alla ricognizione.

Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, settore regionale Prevenzione e Veterinaria, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Standard per l’anno 2016

Partecipazione alla ricognizione non appena il Report sarà disponibile e inviato

Compilazione Report disponibile

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Programma 6

Lavoro e salute

Situazione

La struttura produttiva del territorio novarese è composta, secondo gli ultimi disponibili derivanti dal Flussi INAIL -Regioni aggiornati al 31.12.2013, soprattutto da aziende di piccole o piccolissime dimensioni (83,6% ha meno di 10 addetti) e la metà sono ditte individuali o con 1 solo addetto. Il numero di aziende nel territorio della ASL, assicurate all’INAIL nel 2013, sono 23.546 e rappresentano il 7,4% delle aziende del Piemonte. Gli addetti stimati dall’INAIL attraverso la massa salariale sono 103.678 (7,8% degli addetti del Piemonte), la maggior parte degli addetti (58,5%) è impiegata in aziende di medie e grandi dimensioni (sopra i 10 addetti). I comparti maggiormente rappresentati (più di 5.000 addetti) sono quello dei Servizi (il più rappresentato), la Metalmeccanica, le Costruzioni, la Sanità e il Commercio. Il territorio dell’ASL di Novara è inoltre caratterizzato dalla presenza di un numero elevato (14) di stabilimenti a rischio di incidente rilevante sopra soglia, ai sensi del D.Lgs 105/15

TABELLA 1 - Ditte e Addetti suddivisi per comparto

Comparti Ditte Addetti

n % n %

01 Agrindustria e pesca 268 1,1 348 0,3

02 Estrazioni minerali 15 0,1 102 0,1

03 Industria Alimentare 346 1,5 2.512 2,4

04 Industria Tessile 614 2,6 3.710 3,6

05 Industria Conciaria 15 0,1 58 0,1

06 Industria Legno 342 1,5 672 0,6

07 Industria Carta 199 0,8 885 0,9

08 Industria Chimica e Petrolio 197 0,8 4.779 4,6

09 Industria Gomma 45 0,2 385 0,4

10 Ind. Trasf. non Metalliferi 104 0,4 401 0,4

11 Industria Metalli 35 0,1 465 0,4

12 Metalmeccanica 1.948 8,3 12.613 12,2

13 Industria Elettrica 210 0,9 1.451 1,4

14 Altre Industrie 210 0,9 1.451 1,4

15 Elettricità Gas Acqua 15 0,1 106 0,1

16 Costruzioni 5.481 23,3 10.706 10,3

17 Commercio 2.797 11,9 8.871 8,6

18 Trasporti 676 2,9 2.561 2,5

19 Sanità 609 2,6 8.879 8,6

20 Servizi 8.837 37,5 42.332 40,8

99 Comparto non determinabile 351 1,5 425 0,4

TOTALE INDUSTRIA 23.546 100,0 103.678 100,0

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 56

Grafico 1 – Percentuale di ditte e addetti nell’anno per dimensione aziendale

Grafico 2- Numero di addetti nell’anno per i cinque comparti più rappresentati

Grafico 3 - Numero di addetti nell’anno per i cinque comparti più rappresentati

Comparto servizi su asse secondario (a destra)

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 57

Nel 2013 nel territorio dell’ASL NO sono stati denunciati è 3.979 infortuni dei quali 1.694 sono stati definiti. Sono “infortuni definiti” quelli per i quali si è concluso l’iter sanitario e amministrativo da parte dell’INAIL, che corrispondono alla definizione prevista dall’art. 2 del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 (Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro). L’andamento temporale del numero degli infortuni è in netto calo registrando un -9% rispetto al 2012. Dal confronto con i dati regionali, tenendo conto della diversa composizione della popolazione lavorativa, gli infortuni nell’ASL registrano nell’ultimo triennio (periodo 2010-2012) valori più bassi di quelli regionali e nazionali. Tra i cinque comparti produttivi più rappresentati, quelli con il più alto numero di infortuni sono i Servizi (445 nel 2013) e la Metalmeccanica (204), seguita dalle Costruzioni (201); quelli a più alto rischio infortunistico, ossia con la proporzione più alta di infortuni per 1000 lavoratori, si confermano essere i Trasporti e le Costruzioni.

TABELLA 2 - Numero e percentuale di infortuni in occasione di lavoro per tipo di definizione

Tipo Definizione 2000 2006 2013

n % n % n %

TEMPORANEA 3.381 96,2 2.885 91,3 1.543 91,1

PERMANENTE 85 2,4 165 5,2 71 4,2

MORTE 7 0,2 10 0,3 1 0,1

REGOLARE SENZA INDENIZZO 42 1,2 101 3,2 79 4,7

TOTALE 3.515 100,0 3.161 100,0 1.694 100,0

TABELLA 3 - Numero di infortuni totali (esclusi studenti)e in itinere

Tipo Definizione 2000 2006 2013

n % n % n %

ITINERE 19 0,5 511 13,8 345 16,7

TOTALE (esclusi studenti) 3.540 100,0 3.701 100,0 2.063 100,0

TABELLA 4 - Numero e percentuale di infortuni gravi in occasione di lavoro per comparto

Tipo Definizione 2000 2006 2013

n % n % n %

01 Agrindustria e pesca 4 0,6 9 1,1 3 0,7

02 Estrazioni minerali 3 0,4 1 0,1 1 0,2

03 Industria Alimentare 32 4,5 19 2,3 14 3,4

04 Industria Tessile 47 6,6 20 2,4 1 0,2

05 Industria Conciaria 0 0,0 0 0,0 1 0,2

06 Industria Legno 14 2,0 8 1,0 6 1,5

07 Industria Carta 11 1,5 6 0,7 5 1,2

08 Industria Chimica e Petrolio 21 2,9 31 3,7 11 2,7

09 Industria Gomma 3 0,4 3 0,4 1 0,2

10 Ind. Trasf. non Metalliferi 5 0,7 8 1,0 4 1,0

11 Industria Metalli 10 1,4 10 1,2 4 1,0

12 Metalmeccanica 111 15,5 97 11,7 57 13,9

13 Industria Elettrica 12 1,7 7 0,8 2 0,5

14 Altre Industrie 10 1,4 14 1,7 7 1,7

15 Elettricità Gas Acqua 3 0,4 3 0,4 2 0,5

16 Costruzioni 126 17,6 158 19,0 73 17,8

17 Commercio 43 6,0 39 4,7 31 7,6

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18 Trasporti 52 7,3 69 8,3 42 10,3

19 Sanità 37 5,2 39 4,7 37 9,0

20 Servizi 151 21,1 268 32,3 96 23,5

99 Comparto non determinabile 20 2,8 22 2,6 11 2,7

TOTALE INDUSTRIA 715 100,0 831 100,0 409 100,0

Agricoltura 52 49 33

Conto Stato 7 5 3

TOTALE 774 885 445

Grafico 4 - Numero di infortuni in occasione di lavoro per genere

Grafico 5 - Numero di infortuni in occasione di lavoro nell’anno per i cinque comparti più rappresentati

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 59

Grafico 6 - Andamento del numero di infortuni in occasione di lavoro per i cinque comparti più rappresentati

Grafico 7 - Tasso standardizzato su base quinquennale di infortuni in occasione di lavoro

Grafico 8 - Tasso grezzo di infortuni in occasione di lavoro nell’attività economica edilizia

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Grafico 9 - Numero degli infortuni stradali – itinere

Grafico 10 - Numero degli infortuni mortali secondo fonti informative INAIL e SPreSAL

Nel 2013 sono state denunciate 101 malattie professionali allo SPreSAL dell’ASL NO, pari a circa 29 casi ogni 100.000 residenti in età attiva (15-64 anni), valore inferiore alla media regionale. Tra le malattie segnalate acquistano rilevanza le patologie muscolo scheletriche che sono le malattie più denunciate (49 casi), sia a carico del rachide da movimentazione manuale dei carichi che a carico degli arti superiori (soprattutto patologie della spalla o sindrome del tunnel carpale) da movimenti ripetitivi. Al secondo posto si trova l’ipoacusia da rumore (12 casi), e poi i tumori (9). La maggior parte delle patologie tumorali denunciate sono rappresentate da casi di mesotelioma della pleura (7 casi), attribuibili a pregresse esposizioni ad amianto.

0 INAIL

6

SPRESAL

1

TOT Notizie INAIL 1 TOT Notizie SPRESAL 7

64 Itinere NON stradali

107 Stradali NON itinere 281

Stradali IN Itinere

TOTALI ITINERE 345 TOTALE STRADALI 388

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 61

TABELLA 5 - Numero e percentuale di malattie professionali denunciate e riconosciute

Malattie Professionali 2007 2010 2013

n % n % n %

RICONOSCIUTE 42 42,0 36 40,0 40 39,6

TOTALE DENUNCIATE 100 90 101

TABELLA 6 - Numero di malattie professionali riconosciute per codice ICD X

Codice ICD X n.

Mesoteliomi 6

Tumori maligni dell'apparato respiratorio 0

Tumori maligni dell'apparato urinario 0

Altri tumori (non inclusi nelle precedenti classificazioni) 1 0

Malattie del sistema nervoso periferico 5

Ipoacusia da rumore 9

Patologia non neoplastica apparato respiratorio 0

Patologia non neoplastica della cute 3

Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 17

Altre patologie e non determinate 0

TOTALE 40

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Azione 6.1.1 Consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi già in uso (Flussi Inail - Regioni, Informo, SPRESALWeb, comunicazioni dei medici competenti ex art. 40, DLgs 81/08) nell’ambito della programmazione regionale e locale Azione 6.1.2 Predisporre un sistema di archiviazione informatizzato dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni Azione 6.2.1 Avviare iniziative atte al miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di malattia professionale Azione 6.2.2 Consolidare e implementare i sistemi di registrazione dei tumori professionali Azione 6.3.1 Svolgere attività di supporto a RLS/RLST Azione 6.4.1 Fornire indicazioni operative per la formazione in materia di igiene e sicurezza del lavoro Azione 6.4.2 Promuovere iniziative di formazione e assistenza alle imprese ed ai soggetti della prevenzione Azione 6.5.1 Promuovere iniziative in materia di stress lavoro-correlato Azione 6.6.1 Interventi formativi rivolti al mondo della scuola Azione 6.7.1 Promuovere il coordinamento della attività di vigilanza fra Enti Azione 6.7.2 Applicazione del piano mirato di sicurezza in edilizia Azione 6.7.3 Applicazione del piano mirato di sicurezza in agricoltura Azione 6.8.1 Definizione di linee di indirizzo operativo e check list per l’attività di vigilanza

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 62

Azione 6.1.1 Consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi già in uso (flussi Inail - Regioni, Informo,

SPRESALWeb, comunicazioni dei medici competenti ex art. 40/81) nell’ambito della

programmazione regionale e locale

Obiettivi dell’azione Inserire l’analisi dei bisogni e la programmazione tra le attività routinarie degli SPreSAL

Descrizione delle attività previste nell’anno Nel 2015 è stata garantita la partecipazione di un dirigente medico SPRESAL alla “cabina di regia” per la gestione del Sistema informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di Lavoro della Regione Piemonte (SIRP Piemonte); nonché la partecipazione di un dirigente medico e di un TdP SPRESAL alle attività di aggiornamento sull’utilizzo dei Flussi INAIL - Regioni, per la definizione dei contenuti minimi dei report locali contenenti la descrizione dei rischi e danni da lavoro anche ai fini della programmazione delle attività svolte dal Servizio. E’ stata garantita la partecipazione degli operatori alle iniziative di formazione organizzate a livello regionale e locale volte al consolidamento dell’utilizzo dei sistemi informativi. Nel 2016 verrà stilato il report descrittivo sui rischi e danni secondo lo standard concordato e definito nel 2015. e saranno sperimentate sul campo le schede di programmazione delle attività proposte dai Flussi, in particolare la scheda 3 (elenchi di aziende con tassi di infortuni gravi superiori alla media). Per quanto riguarda il Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali Infor.Mo, si proseguirà, l'attività di implementazione del sistema attraverso l'invio allo SPreSAL di Alessandria di tutti gli infortuni mortali nonché di quelli gravi, indagati e ricostruiti con il modello “Sbagliando si Impara”, secondo l’obiettivo attribuito dal livello regionale alo SPRESAL di Novara (n. 4) Proseguirà, inoltre, la partecipazione alle iniziative di aggiornamento e approfondimento organizzate dallo SPreSAL di Alessandria. Verrà consolidato l’utilizzo del sistema SPRESALWeb per la gestione e la rendicontazione di tutte le attività del Servizio. Verrà garantita la partecipazione di un TdP, che da anni partecipa al Gruppo regionale Informatizzazione, per il perfezionamento/implementazione dell’applicativo Relativamente alle comunicazioni inviate dai medici competenti ex art. 40 DLgs 81/08, gli SPreSAL accederanno ai dati inseriti nell’applicativo INAIL dedicato, al fine di utilizzarli per la definizione della mappa dei principali rischi occupazionali presenti sul territorio, la programmazione dell’attività e la valutazione della sorveglianza sanitaria effettuata. sarà garantita la partecipazione al seminario organizzato entro la fine dell’anno a livello regionale per gli operatori degli SPreSAL, al fine anche di condividere le esperienze locali di utilizzo dei dati.

Popolazione target Operatori SPreSAL, medici competenti, cittadini e imprese. Attori coinvolti/ruolo Regione, ASL, INAIL, Comuni.

Indicatori di processo Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Report locale descrittivo dei rischi e danni da lavoro Report locale descrittivo dei rischi e danni da lavoro disponibile per la ASL NO

Partecipazione di un operatore SPRESAL alla cabina di regia per la gestione del Sistema Informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro della Regione Piemonte (SIRP Piemonte)

80% delle riunioni

Partecipazione di un operatore SPRESAL alle attività di aggiornamento sull’utilizzo dei Flussi INAIL - Regioni per la definizione dei contenuti minimi dei report locali

80% delle riunioni

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 63

Azione 6.1.2 Predisporre un sistema di archiviazione informatizzato dei Registri di esposizione ad

agenti cancerogeni

Obiettivi dell’azione Incrementare il numero dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni trasmessi alle ASL e migliorare la qualità delle informazioni contenute.

Descrizione delle attività previste nell’anno Nel 2015 è stata definita la struttura del sistema di registrazione informatizzato che permetterà la raccolta e l’elaborazione dei dati dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni a livello sia locale sia regionale, al fine della costruzione dell’Anagrafe aziende con rischio cancerogeni. La proposta del Gruppo regionale “Rischio Chimico”, composto anche da un rappresentante dello SPreSAL di Novara è stata condivisa ed approvata con tutti gli SPreSAL regionali. Nel 2016 lo SPreSAL ASL NO garantirà la partecipazione del dirigente medico, suo rappresentante, al Gruppo di lavoro regionale, per lo sviluppo del software, per la definizione di lavoratore esposto ai sensi dell’art.243 del D.Lgs 81/08 e dei criteri di minima qualità della compilazione dei registri.

Popolazione target Operatori SPreSAL.

Attori coinvolti/ruolo Operatori del tavolo di lavoro regionale; SPreSAL.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Partecipazione di un operatore SPRESAL al Gruppo Regionale “Rischio Chimico” per la definizione del sistema di registrazione informatizzato delle aziende con lavoratori esposti a cancerogeni occupazionali

90% delle riunioni

Azione 6.2.1 Avviare iniziative atte al miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di

malattia professionale

Obiettivi dell’azione Attivare un sistema standardizzato di registrazione e aumentare le notizie delle malattie professionali.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Nel 2016 si rafforzerà l’utilizzo dell’applicativo SPRESALWeb relativamente alla sezione dedicata alla gestione delle attività inerenti le malattie professionali, avviando anche in Piemonte il progetto MALPROF, che si pone come obiettivo primario l’attivazione sul territorio nazionale di un sistema di registrazione, secondo criteri e procedure omogenee, delle patologie correlate al lavoro segnalate agli SPreSAL. Sarà garantita la partecipazione di almeno un operatore al corso di formazione mirato al personale medico e sanitario degli SPreSAL, per l’approfondimento relativo all’assegnazione dei nessi di causa secondo i criteri del sistema MALPROF, specificamente riguardante i casi di malattia muscoloscheletrica. Sarà inoltre garantita la partecipazione del dirigente medico facente parte della “cabina di regia” per la gestione del Sistema informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di Lavoro della Regione Piemonte (SIRP Piemonte) e del TdP, facente parte del Gruppo di lavoro regionale “Informatizzazione” ai lavori per il

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 64

miglioramento della sezione specifica dell’applicativo SPRESALWeb, in modo da renderlo più congruente con il sistema MALPROF e da rendere più agevole la gestione delle segnalazioni di malattia professionale.

Popolazione target Operatori SPreSAL. Attori coinvolti/ruolo Regione, operatori SPreSAL, CSI Piemonte.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

N. di operatori sanitari formati all’utilizzo del sistema MALPROF /numero di operatori da formare

Almeno 1 operatore sanitario

Azione 6.2.2 Consolidare e implementare i sistemi di registrazione dei tumori professionali

Obiettivi dell’azione Coordinare i sistemi di registrazione di tumori ad alta frazione eziologica e attivare un sistema orientato all’emersione dei tumori a media/bassa frazione eziologica

Descrizione delle attività previste nell’anno Non sono previste azioni a livello locale per il 2016. Tuttavia il Servizio proseguirà la fattiva collaborazione con il COR istituito presso l’ASL CN1 e con il Registro Mesoteliomi del Piemonte, rispettivamente per i casi di tumore naso-sinusale e mesotelioma, con compilazione per ogni caso del questionario specifico, con intervista diretta al paziente a domicilio o durante ricovero ospedaliero. Sarà garantita la partecipazione di almeno un operatore sanitario agli incontri informativi e di aggiornamento organizzati presso ASL CN1

Popolazione target SPreSAL, medici ospedalieri.

Attori coinvolti/ruolo Regione, COR.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Somministrazione del questionario anamnestico per i casi di tumore naso-sinusale

90% dei casi

Somministrazione del questionario anamnestico per i casi di tumore naso-sinusale

90% dei casi

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 65

Azione 6.3.1 Svolgere attività di supporto a RLS/RLST

Obiettivi dell’azione Incrementare la consapevolezza del ruolo e le conoscenze degli RLS e RLST.

Descrizione delle attività previste nell’anno Non sono previste azioni a livello locale per il 2016. Tuttavia il Servizio proseguirà la consolidata attività di supporto e di formazione a RLS/RLST attraverso la collaborazione con Enti di formazione presenti sul territorio di competenza, la partecipazione e organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento a livello locale e il coinvolgimento degli RLS nel corso dell’attività di vigilanza svolta dai Servizi, per consentire loro di formulare osservazioni di merito circa le condizioni di sicurezza aziendali.

Popolazione target RLS e RLST. Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, Organizzazioni sindacali.

Indicatori di processo (non sono previsti indicatori applicabili nel 2016)

Azione 6.4.1 Fornire indicazioni operative per la formazione in materia di igiene e sicurezza del

lavoro

Obiettivi dell’azione Fornire indicazioni utili alla progettazione, alla realizzazione, alla fruizione e al controllo dei corsi di formazione previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.

Descrizione delle attività previste nell’anno A livello regionale:

� si proseguirà con l’aggiornamento e la pubblicazione degli elenchi dei soggetti formatori abilitati all’erogazione dei corsi, mediante il lavoro della commissione regionale per la verifica dei requisiti dei soggetti formatori, costituito in seno al Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del DLgs 81/08 e rappresentativo delle forze sociali, degli enti e degli organi di vigilanza;

� si definirà e diffonderà presso gli SPreSAL apposite procedure per l’accertamento degli adempimenti relativi alla formazione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con il duplice fine di individuare le azioni di vigilanza maggiormente efficaci e di rendere il più possibile omogenea sul territorio regionale questa attività di controllo.

Non sono previste azioni a livello locale per il 2016. Tuttavia il Servizio, sulla base delle indicazioni fornite dal livello regionale, inizierà una attività di vigilanza sulle attività formative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che si svolgono nel territorio di competenza. Verrà garantita la partecipazione di un TdP ai lavori del Gruppo Regionale “Vigilanza sulla Formazione” Verrà inoltre garantita la partecipazione di un TdP alla commissione regionale per la verifica dei requisiti dei soggetti formatori, costituito in seno al Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del DLgs 81/08 e rappresentativo delle forze sociali, degli enti e degli organi di vigilanza.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 66

Popolazione target SPreSAL, soggetti della prevenzione (datori di lavoro, RSPP, coordinatori per la sicurezza, lavoratori, ecc.).

Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, CRC, Enti di Formazione.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Partecipazione di un operatore SPRESAL ai Gruppi Regionali “Commissione CRC Formazione” e “Vigilanza sulla Formazione”

80% delle riunioni

Azione 6.4.2 Promuovere iniziative di formazione e assistenza alle imprese ed ai soggetti della

prevenzione

Obiettivi dell’azione Incrementare la conoscenza e diffondere le buone prassi.

Descrizione delle attività previste nell’anno Non sono previste azioni a livello locale per il 2016. Tuttavia, il Servizio implementerà le azioni di sostegno ai soggetti della prevenzione, in particolare datori di lavoro, RSPP, professionisti, associazioni datoriali e di categoria, attraverso: � alimentazione e diffusione delle “storie di infortunio” corredate di indicazioni per la prevenzione, volte agli

operatori SPreSAL, alle parti sociali e ad altri soggetti di volta in volta interessati; � diffusione delle informazioni derivanti dai sistemi informativi e di sorveglianza (ad es: implementare il sito

ASL NO con le informazioni divulgabili presenti nei flussi). � mantenimento delle attività di informazione e assistenza, attraverso partecipazione ai Tavoli tecnici già

istituiti e incontri con le associazioni datoriali, di categoria e gli ordini professionali; � partecipazione e organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento a livello locale.

Popolazione target Soggetti della prevenzione (datori di lavoro, RSPP, medici competenti, coordinatori per la sicurezza, lavoratori, lavoratori autonomi, associazioni datoriali e di categoria, ordini professionali, ecc.). Attori coinvolti/ruolo Regione, ASL, CRC.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per il 2016

Organizzazione di corsi/seminari di aggiornamento per i soggetti della prevenzione aziendale

1 evento

Partecipazione a Tavoli tecnici di confronto con associazioni datoriali, di categoria e ordini professionali

1 evento

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 67

Azione 6.5.1 Promuovere iniziative in materia di stress lavoro-correlato Livello regionale

Azione 6.6.1 Interventi formativi rivolti al mondo della scuola

Obiettivi dell’azione Supportare le scuole nella gestione e sicurezza del lavoro.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Non sono previste azioni a livello locale per il 2016. Tuttavia, relativamente agli studenti verranno consolidate e proseguiranno le positive esperienze di formazione diretta degli allievi delle scuole promosse dallo SPreSAL dell’ASL NO. In tale ambito nel 2016 verrà privilegiata l’attuazione di progetti specifici che vedono coinvolti gli istituti ad indirizzo professionale e tecnico. Verrà riservata una particolare attenzione ai progetti mirati sui settori a maggior rischio infortunistico (edilizia ed agricoltura), quindi verrà data priorità agli istituti agrari e CAT. L’attività svolta verrà rendicontata sulla base delle indicazioni fornite dal Settore regionale competente e sulla banca dati Pro.Sa. Allo stato attuale il Servizio ha sviluppato le seguenti proposte per le scuole di ogni ordine e grado (dettaglio dei progetti ed attività attuata reperibili sulla banca dato Pro.Sa.):

� “LA PREVENZIONE COMINCIA DAI BANCHI DI SCUOLA: ” DOMANI FARÒ IL GEOMETRA: TECNICO DELL’IMPRESA O DELLA SICUREZZA?”, progetto, attuato in collaborazione con il comitato Paritetico Territoriale (CPT) per l’Edilizia della provincia di Novara e la Scuola Edile di Novara (SEN), è rivolto agli studenti Istituto di Istruzione Superiore CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) ex Geometri;

� PROPOSTA DI ACCORDO DI PROGETTO “SPRESAL & SCUOLE: FORMAZIONE DEGLI STUDENTI EQUIPARATI A LAVORATORI E PROMOZIONE DELLA SALUTE NELL’AMBITO DEL POF” (in breve SPRESAL & SCUOLE), che vede coinvolte le scuole di ogni ordine e grado aderenti alla proposta SPRESAL, al fine di realizzare una progettazione congiunta di interventi sul tema della SSL. Attualmente è stata creata una comunità di pratica delle scuole che hanno aderito al progetto sulla piattaforma della Sanità MEMOOD per condividere in tempo reale sia l’evoluzione del progetto sia i materiali necessari al suo sviluppo. in questa prima fase si sarà privilegiato il percorso di formazione generale dello studente equiparato a lavoratore, nelle scuole secondarie di secondo grado, con la modalità e_learning prevista dall’accordo Stato Regione.

Inoltre, verrà garantita la partecipazione di un TdP ai lavori del Gruppo Regionale “Promozione della sicurezza delle scuole”.

Popolazione target Studenti e Personale della scuola di ogni ordine e grado.

Attori coinvolti/ruolo ASL, USR-MIUR, INAIL, Regione, docenti delle scuole.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Partecipazione TdP ai lavori del Gruppo Regionale “Promozione della sicurezza delle scuole”.

80% delle riunioni

Attuare interventi formativi specifici rivolti agli studenti degli istituti ad indirizzo tecnico e professionale

1 evento formativo

Prosecuzione del Progetto “SPRESAL & SCUOLE” sul tema della SSL

Almeno 1 incontro/anno di coordinamento con le scuole aderenti

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 68

Prosecuzione del Progetto rivolto all’IIS CAT in collaborazione con CPT e Scuola Edile

80% delle classi terze, quarte e quinte

Predisposizione della piattaforma MOODLE dedicata al progetto SPRESAL & SCUOLE

SI

Predisposizione del materiale formativa che le scuole utilizzeranno per la formazione generale dello studente equiparato a lavoratore

SI

Azione 6.7.1 Promuovere il coordinamento della attività di vigilanza fra Enti

Obiettivi dell’azione Coordinare l’attività di vigilanza per una maggiore efficacia degli interventi.

Descrizione delle attività previste nell’anno

A livello locale , verrà convocato, organizzato e gestito l’OPV della provincia di Novara, con i seguenti compiti: - programmare l’attività di vigilanza sulla base delle specificità territoriali. Gli ambiti prioritari di intervento

sono: edilizia, agricoltura, ambienti confinati, ambienti a rischio esplosine e incendio. I controlli potranno essere effettuati anche in ambiti diversi da quelli citati, individuati di volta in volta da parte dei componenti OPV, sulla base di criteri definiti;

- operare per rafforzare lo scambio di informazioni tra Enti, nell’ambito dell’attività coordinata e congiunta, per raggiungere una maggior efficacia degli interventi, evitare sovrapposizioni e ottimizzare l’utilizzo delle risorse;

- rafforzare l’attività di vigilanza coordinata e congiunta con altri enti e organi di controllo (ARPA, Polizia Municipale, Questura, Carabinieri, NAS, Procura della Repubblica);

- rendicontare al Settore regionale competente l’attività svolta nell’anno precedente.

Popolazione target Aziende pubbliche e private, lavoratori autonomi, coordinatori per la sicurezza, medici competenti, altri soggetti sottoposti a vigilanza.

Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, Direzioni Regionali e Territoriali del Lavoro, INPS, INAIL (con la componente ex - ISPESL), Direzione Regionale, Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, altri enti e organi di controllo.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Convocazione, organizzazione e gestione dell’Organismo Provinciale per l’attuazione dei Piani Operativi di Vigilanza (OPV)

1 riunione/anno con relativo report

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 69

Azione 6.7.2 Applicazione del piano mirato di sicurezza in edilizia

Obiettivi dell’azione Promuovere piani mirati di prevenzione.

Descrizione delle attività previste nell’anno A livello regionale opera un gruppo di lavoro per l’aggiornamento del piano mirato di prevenzione in edilizia, costituito da rappresentanti delle ASL TO1, TO4, TO5, AT, NO, CN2. Per il corretto funzionamento del gruppo le ASL previste, devono garantire la partecipazione del loro rappresentante. Il Settore competente effettuerà il monitoraggio sull’applicazione del Piano regionale edilizia.

A livello locale, sarà garantita la partecipazione del TdP, rappresentante per la ASL NO, al Gruppo di lavoro regionale e nazionale “Edilizia”. In relazione al piano mirato di sicurezza in edilizia approvato dalla Regione Piemonte, lo SPreSAL continuerà l’attività di vigilanza nei cantieri edili, mantenendo gli standard di attività raggiunti nel 2015, garantendo così le proporzioni tra cantieri ispezionati e notifiche pervenute (circa il 10%) L’attività di vigilanza dovrà riguardare sia gli aspetti di sicurezza che di salute, garantire la copertura del territorio, fornire controlli omogenei e mirati a ridurre i rischi più rilevanti, con soluzioni di prevenzione condivise, coordinate anche con gli altri enti. La scelta dei cantieri da ispezionare avverrà sulla base dei criteri: � esame delle notifiche preliminari che pervengono alle Strutture ai sensi dell’art. 99 del DLgs 81/08; � individuazione dei cantieri per avvistamento ; � selezione dei cantieri di rimozione e bonifica amianto; � piani mirati di prevenzione, quali quelli riguardanti le Grandi Opere e il settore degli spettacoli e delle fiere; � richiesta di altri soggetti (AG, esposti, segnalazioni di altri enti, ecc.); � intervento in cantiere per infortunio. L’attività di vigilanza su avvistamento consentirà di intervenire sui cantieri al di sotto del “minimo etico di sicurezza” come definito dal Piano Regionale di Prevenzione in Edilizia per gli anni 2014-2015 sopra citato. I rischi prioritari sulla base dei quali si effettueranno i controlli, sono quelli individuati a seguito delle analisi effettuate nell’ambito del Progetto nazionale INFORMO: caduta dall’alto - compreso lo sprofondamento - caduta di materiali dall’alto, elettrocuzione, seppellimento, ribaltamento e investimento da macchine operatrici. Relativamente a quest’ultimo rischio, in caso di utilizzo di macchine e attrezzature per cui è prevista specifica abilitazione, la stessa dovrà essere necessariamente verificata. Per la prevenzione della caduta dall’alto verrà utilizzata la scheda “Aspetti minimi di controllo finalizzato al contenimento del rischio di caduta dall’alto nei lavori in quota”. Dovrà altresì essere verificato il rispetto del divieto di somministrare e assumere alcool a tutti gli addetti in cantiere. Una priorità importante sarà anche la vigilanza e il controllo in materia di amianto, nei casi di lavori di rimozione/bonifica, ma anche in caso di esposizione per altri fattori (ambienti di lavoro con presenza di manufatti contenenti amianto, quali pannelli, tubazioni, controsoffitti, rivestimenti, caldaia, ecc.). Nel caso di lavori di rimozione/bonifica, sarà esercitata anche una importante funzione preventiva, sia dei lavoratori che della popolazione e l’ambiente in generale, attraverso la valutazione dei piani di lavoro ex art. 256 DLgs 81/08 predisposti ed inviati dalle imprese autorizzate che eseguiranno i lavori e delle notifiche ex art. 250 DLgs. 81/08 che ricevono. Le attività di prevenzione per la tutela dei lavoratori dal rischio da amianto saranno perseguite nel corso dell’anno 2016 tenendo conto delle indicazioni che perverranno dall’applicazione del nuovo “Piano Regionale Amianto” approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2016 n. 124 – 7279. In merito alla sorveglianza sanitaria si dovrà mantenere anche nell’anno 2016 l’obiettivo di verificare, nel corso dell’attività di vigilanza, l’attivazione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori dei cantieri edili. Verrà pertanto verificata, in tutte le aziende controllate, la nomina del medico competente e l’esecuzione dell’attività di sorveglianza sanitaria mediante il controllo dei giudizi di idoneità. Riguardo all’attività coordinata e congiunta con gli altri Enti in ambito OPV, in particolare DTL, VV.FF., INPS, INAIL, le linee di intervento che si dovranno seguire per l’anno 2016 saranno verosimilmente condizionate

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 70

dall’istituzione della Agenzia Unica per le Ispezioni, le cui attività inizieranno nel secondo semestre dell’anno 2016; tuttavia all’interno dei singoli OPV si concorrerà affinché: � venga effettuato un numero di interventi di vigilanza congiunta pari almeno al 5% del numero dei cantieri da

controllare assegnati dalla programmazione regionale alle ASL; � la scelta dei cantieri da vigilare congiuntamente, avvenga prioritariamente sulla base delle notifiche

preliminari pervenute alle strutture SPreSAL, valutate con DTL e INPS sulla base delle informazioni presenti negli archivi informatici di questi enti, che consentono di individuare i cantieri in cui operano le aziende più critiche relativamente all’irregolarità contributiva ed in cui si presume, quindi, che sussistano anche irregolarità in materia di igiene e sicurezza del lavoro;

� venga garantita l’attività di vigilanza in modalità coordinata fra gli enti preposti al controllo, basata sullo scambio di informazioni relative alla programmazione dell’attività di vigilanza e i controlli effettuati sul territorio, la condivisione di informazioni provenienti da banche dati.

� venga effettuata la vigilanza congiunta ai VV.FF. nei cantieri in cui sono presenti attività comprese in categoria C dell’elenco delle attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi di cui al DPR n. 151/2011.

� vengano adottati programmi mirati di controllo nelle attività fieristiche e di montaggio/smontaggio palchi; Tutta l’attività di vigilanza in edilizia sarà gestita attraverso l’utilizzo dell’applicativo SPRESALWeb, che mette a disposizione strumenti di rilevazione e di rendicontazione delle attività effettuate comuni, consentendo così la raccolta delle informazioni necessarie alla redazione del report annuale di attività che costituisce l’indicatore di processo del PRP 2014-2018. In termini di vigilanza, oltre a poter specificare la quota di vigilanza coordinata/congiunta, il sistema consente di rilevare, tra l’altro, gli indicatori previsti dal Piano Nazionale Edilizia 2014-2018 quali : � cantieri in cui è stata rilevata la presenza di cantieri al di sotto del minimo etico di sicurezza; � le irregolarità di tipo organizzativo riconducibili alla violazione del Capo I del Titolo IV del D.Lgs. 81/08; � il numero di imprese dove è stata verificata la sorveglianza sanitaria. Per quanto riguarda l’attività di informazione e assistenza Il Servizio continuerà la sua attività di diffusione delle buone pratiche e informazione e assistenza alle figure strategiche della prevenzione, sulla base delle risorse disponibili e delle esigenze che scaturiscono dal territorio. In particolare ai Servizi viene richiesto di promuovere sia l’attività di assistenza cosiddetta “programmata e continuata” che quella “diretta”, svolta a seguito di un’azione di vigilanza, così come definite nel Piano Regionale di Prevenzione in Edilizia per gli anni 2014-2015. Inoltre, sarà garantita la partecipazione degli operatori alle attività formative relative al piano mirato di prevenzione in edilizia, al fine di aumentare l’omogeneità di intervento tra i Servizi SPreSAL, con particolare riguardo all’attività di vigilanza.

Popolazione target Committenti, imprese affidatarie, imprese esecutrici, lavoratori autonomi, preposti, coordinatori per la sicurezza, medici competenti, altri soggetti sottoposti a vigilanza.

Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, DTL, VV.FF., INPS, INAIL, altri enti e organi di controllo.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Cantieri da ispezionare secondo il programma assegnato dal Piano di Prevenzione in Edilizia per l’anno 2016

n. 155 cantieri ispezionati (80% del valore tendenziale di 194 calcolato a livello regionale sulla base delle 4 variabili di popolazione, addetti, notifiche, infortuni)

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Regionale “Edilizia”

80% delle riunioni

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Nazionale “Edilizia”

80% delle riunioni

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 71

Azione 6.7.3 Applicazione del piano mirato di sicurezza in agricoltura

Obiettivi dell’azione Promuovere piani mirati di prevenzione.

Descrizione delle attività previste nell’anno

A livello locale, nel 2016 lo SPreSAL continuerà l’attività di controllo nel settore agricolo, rivolto in particolare ad aziende agricole, contoterzisti, aziende di commercio e riparazione di macchine agricole. la programmazione delle attività tiene conto delle indicazioni regionali, sia nel numero complessivo che riguardo la ripartizione: i controlli sono previsti per il 70% nelle imprese tra 50 e 500 giornate e per il 30% nelle imprese superiori a 500 giornate. Inoltre il 5% del totale dei controlli dovrà essere destinato alla verifica del commercio delle macchine nuove o usate e il 10% agli allevamenti bovini o suini. Per una migliore selezione delle aziende sulle quali effettuare i controlli le ASL potranno utilizzare gli elenchi aggiornati delle aziende estratte dall’anagrafe agricola ripartite in base alle giornate lavorate e all’orientamento economico prevalente, forniti dal Settore regionale Prevenzione e Veterinaria. Per quanto attiene l’attività di verifica dei requisiti strutturali degli allevamenti bovini e suini si dovrà tener conto della programmazione dei controlli previsti dai Servizi Veterinari conducendo dove possibile i controlli congiuntamente e in modo coordinato. L’attività di verifica dell’utilizzo di fitosanitari, sarà effettuata secondo le indicazioni derivanti dal PRISA 2016, che prevede di coinvolgere, oltre ai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN), altri Servizi del Dipartimento di Prevenzione con competenze diverse, conducendo dove possibile i controlli congiunti e coordinati. L’ attività di controllo dello SPreSAL dovrà tener conto della programmazione dei SIAN, favorendo il più possibile l’attività congiunta (in almeno il 50% dei controlli) nelle aziende con dipendenti e che utilizzano i prodotti più pericolosi per la salute degli operatori, evitando duplicazioni e sovrapposizioni nell’attività di vigilanza. Nell’attività di controllo gli operatori dovranno utilizzare la “scheda di sopralluogo”, predisposta a livello nazionale e recepita a livello regionale e garantire l’inserimento dei dati nell’applicativo specifico per la successiva estrazione ed invio al Settore competente. Le linee di intervento che si intendono seguire nell’attività coordinata e congiunta in ambito OPV per la vigilanza con gli altri Enti, in particolare DTL, VV.FF., INPS, INAIL, sono: � effettuazione di un numero di interventi di vigilanza congiunta pari almeno al 5% del numero delle aziende da

controllare assegnato dalla programmazione regionale alle ASL; � attività di controllo mirata prioritariamente a macchine e attrezzature agricole, allevamenti (in particolare

bovini, suini), impiego dei prodotti fitosanitari, ambienti confinati e lavoro stagionale; � utilizzo dei dati aggiornati dell’anagrafe agricola regionale relativi alla superficie agricola utilizzata, alle colture

e ai capi allevati, delle Unità Lavorative Annue (ULA), incrociati con i dati della DTL e INPS relativi alle imprese che potenzialmente risultano utilizzatrici di manodopera irregolare, per l’individuazione delle aziende agricole da sottoporre a controllo congiunto.

Gli ambiti di intervento che si intendono promuovere per la vigilanza coordinata e congiunta in ambito Dipartimento di Prevenzione (DP) riguarderanno: � fitosanitari: definizione di protocolli per l’attivazione di modalità di collaborazione organica con i SIAN per

l’esecuzione dei controlli su commercio e impiego dei prodotti fitosanitari; � allevamenti: raccordo con i Servizi Veterinari per l’attività di controllo rischi sulle strutture utilizzate negli per

allevamento bovino e suino con particolare riguardo agli aspetti di sicurezza degli impianti e alle vie di fuga; � formazione del personale SPreSAL: le ASL devono garantire la partecipazione degli operatori SPreSAL alle

attività formative relative al piano agricoltura. Sarà garantita la partecipazione al corso di formazione organizzato a livello regionale sulle attività del Piano.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 72

Per il corretto funzionamento dei gruppi regionali “Agricoltura” e “Selvicoltura” sarà garantita la partecipazione dei componenti individuati e dei referenti alle attività programmatorie o divulgative del piano agricoltura.

Popolazione target Aziende agricole, lavoratori autonomi, contoterzisti, aziende di commercio e riparazione di macchine agricole.

Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, DTL, VV.FF., INPS, INAIL.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Ispezioni in aziende agricole secondo il programma e le modalità assegnati dal Piano di Prevenzione in Agricoltura, con compilazione della “scheda agricoltura” per ogni intervento

n. 28 aziende di cui 1 commercio di cui 3 allevamenti

Verifiche per il controllo dell’uso dei prodotti fitosanitari in collaborazione con SIAN

n.5 (50% della programmazione PRISA)

Ispezioni in aziende agricole secondo il programma e le modalità assegnati dal Piano di Prevenzione in Agricoltura, con compilazione della “scheda agricoltura” per ogni intervento

n. 28 aziende di cui 1 commercio di cui 3 allevamenti

Attività coordinata e/o congiunta con altri Enti n. 2 (5% della aziende vigilate)

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Regionale “Agricoltura”

80% delle riunioni

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Regionale “Selvicoltura”

80% delle riunioni

Partecipazione al corso di formazione regionale sule attività del Piano Agricoltura

Almeno 1 operatore

Azione 6.8.1 Definizione di linee di indirizzo operativo e check list per l’attività di vigilanza

Obiettivi dell’azione Predisporre linee di indirizzo operativo e adottare strumenti comuni nell’attività di vigilanza.

Descrizione delle attività previste nell’anno

A livello locale lo SPreSAL effettuerà la funzione di controllo e vigilanza sulle aziende Pubbliche e private di tutti i comparti, compresa l’edilizia e l’agricoltura. Tale attività viene esercitata anche nei confronti dei lavoratori autonomi e degli altri soggetti che hanno obblighi in materia di igiene e sicurezza del lavoro. Rispetto agli obiettivi numerici da conseguire, sulla base degli interventi finora effettuati e dei LEA nazionali, che stabiliscono un numero di aziende da controllare pari al 5% delle unità locali presenti sul territorio, si tenderà al mantenimento degli standard di attività programmati per l’anno 2014. Riguardo gli infortuni occorsi, si interverrà a seguito di eventi infortunistici gravi e mortali nell’immediatezza, in coordinamento con il sistema di emergenza del 118, e sulla base della scelta degli infortuni più gravi, applicando l’ormai consolidato Protocollo concordato con la Procura Generale della Repubblica per la gestione delle denunce di infortunio. Si svolgerà, oltre che attività di controllo in azienda, accurata attività di indagine a fini di giustizia penale. Si intendono complessivamente mantenere gli standard di attività finora raggiunti. Per le malattie professionali, proseguirà l’attività di indagine ai fini di individuare il nesso causale e le responsabilità connesse, nonché l’attività di vigilanza nelle aziende attive in cui si è avuta l’esposizione dei lavoratori a fattori di rischio. Si rende necessaria una riduzione degli standard di attività raggiunti negli anni passati a fronte di una progressiva perdita di personale medico del Servizio.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 73

Popolazione target SPreSAL, aziende pubbliche e private, RSPP, lavoratori autonomi, medici competenti, professionisti, altri soggetti della prevenzione.

Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, Autorità giudiziaria.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Ispezioni e controlli in luoghi di lavoro al fine di assicurare una copertura di almeno il 5% delle unità locali (tale obiettivo rappresenta un LEA nazionale).

n. 717

Effettuazione delle inchieste infortuni selezionate sulla base dei criteri contenuti nel Protocollo Procura Generale/Regione

n. 83

Lettura critica delle segnalazioni di malattia professionale con effettuazione di accertamenti e inchieste con successiva trasmissione all’Autorità Giudiziaria e/o all’INAIL nei casi positivi

n. 50

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 74

Programma 7

Ambiente e salute

Situazione Nel corso dell’anno 2015 nell’ASL NOVARA sono state condotte azioni finalizzate a contrastare i possibili impatti negativi sulla salute umana legati a determinanti di origine ambientale, in accordo alla programmazione locale e Appare quindi opportuno richiamare innanzitutto le principali problematiche, riferibili a questi ambiti, che sono riconosciute come di maggior rilevanza nel territorio di competenza. ARIA Le situazioni di criticità già evidenziate negli anni precedenti relativamente ai diversi inquinanti atmosferici permangono sostanzialmente invariate con le peculiarità negative riscontrabili, in alcuni periodi dell’anno, in diverse aree della Provincia. Rimane innanzitutto preoccupante la situazione relativa alla conurbazione di Novara, malgrado i miglioramenti conseguiti attraverso gli interventi volti alla riduzione del traffico veicolare nel centro cittadino realizzati dal Comune di Novara. La mancanza di interventi analoghi nei Comuni limitrofi ed il ripetersi di condizioni meteo climatiche sfavorevoli hanno comunque determinato nel periodo invernale episodi di superamento dei livelli di diversi inquinanti, in particolare PM10 e NOX, con la persistenza delle situazioni di rischio per la popolazione esposta, già a suo tempo oggetto di indagini. Allo stesso modo, malgrado il protrarsi della crisi economica che ha determinato una contrazione delle emissioni di origine industriale legata alla riduzione del numero delle unità produttive, persistono le situazioni di criticità correlate ai due poli industriali prossimi al Comune capoluogo (polo di Sant’Agabio - Novara polo di San Martino - Trecate), con i conseguenti possibili impatti sulla popolazione residente. Sostanzialmente invariate risultano infine le condizioni che rendono possibili i frequenti incrementi dei livelli di ozono, riscontrabili oltre che nell’area urbana di Novara anche nei centri maggiormente soleggiati situati nel nord della Provincia. SITI CONTAMINATI La Provincia di Novara lamenta la presenza di un notevole numero di siti contaminati: dai dati disponibili (Relazione 2015 sullo stato dell’ambiente di ARPA Piemonte) si evince infatti che il territorio Novarese segue immediatamente la Provincia di Torino per il numero di siti censiti rispetto alla media piemontese. Appare pertanto necessario garantire, nell’ambito dei procedimenti previsti ed in collaborazione con gli altri Enti interessati, le valutazioni inerenti i possibili impatti correlati a contaminanti quali idrocarburi e metalli pesanti che interessano aree sparse su tutto il territorio Provinciale. RIFIUTI Le due discariche presenti nella Provincia di Novara, una esaurita in Comune di Ghemme e l’altra tuttora in esercizio in Comune di Barengo, rappresentano due siti di interesse per i Servizi di Prevenzione, soprattutto in relazione alla necessità di fornire risposte adeguate e coerenti alle preoccupazioni, più volte manifestate dalle popolazioni residenti nelle aree limitrofe e dalle istituzioni locali, circa i possibili impatti sulla salute umana riconducibili ad eventuali fenomeni di contaminazione delle diverse matrici ambientali. SOSTANZE CHIMICHE Nel territorio della Provincia di Novara rimangono di particolare rilievo i rischi correlati alla diffusa contaminazione da pesticidi e fitosanitari delle falde acquifere, in particolare nella pianura novarese, ed alla conseguente necessità di valutare le possibili ripercussioni sulle fonti di approvvigionamento idrico potabile. La presenza poi di industrie a rischio di incidente rilevante, che nella Provincia di Novara sono rappresentate in numero di 14, impone l’esigenza di assicurare la partecipazione alle attività del Comitato Tecnico Regionale previsto dal Dlgs 105/2015. Infine, sempre in ambito di rischio chimico, sono da considerare i diversi adempimenti da assicurare per l’applicazione della normativa europea rappresentata dal Regolamento REACH. RUMORE In quest’ambito le problematiche di maggior rilievo vanno ricondotte alla presenza, in territorio confinante con la Provincia di Novara, dell’aeroporto internazionale di Malpensa ed alla conseguente necessità di mantenere costante l’attenzione sulle esigenze di valutazione dei livelli di rumore e dei conseguenti possibili dannosi sulla popolazione residente nei Comuni di competenza della ASL.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 75

AMIANTO L’attività di maggior rilievo, in riferimento a questo rischio specifico, riguarda le attività di rimozione dei materiali contenenti amianto. In quest’ambito, a parte le attività di competenza SPRESAL, per gli ambienti di vita l’impegno prevalente è relativo alle valutazioni previste per la valutazione dei rischi correlati alla presenze di coperture contenti amianto di cui alla D.G.R. 40-5094 del 18/12/12. AGENTI FISICI Per quanto riguarda infine gli agenti fisici, la maggiore attenzione è rivolta aolla necessità di contrastare i rischi correlati all’abitudine, sempre più diffusa in diversi segmenti di popolazione, di utilizzare apparecchiature per l’abbronzatura artificiale. In quest’ambito i Servizi (in particolare il SISP) del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Novara, sono impegnati nei programmi di controllo condotti in collaborazione con ARPA Piemonte e nello sviluppo di iniziative di comunicazione finalizzate alla diffusione delle conoscenze sui rischi specifici tra la popolazione esposta, in particolare giovani e soggetti di sesso femminile.

SINTESI RISULTATI In relazione all’esigenza di operare nella situazione prima descritta, le diverse attività svolte nel corso del 2015 sono state orientate, in sintesi, alla realizzazione delle seguenti azioni correlabili ai diversi obiettivi centrali:

- partecipazione degli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NOVARA alle attività del Gruppo di Lavoro Regionale costituito per la redazione del Programma Regionale Ambiente Salute ed i relativi documenti di indirizzo;

- conferma delle nomine dei Referenti Locali per la rete Regionale Ambiente Salute; (OC 8.1 Realizzare attività di supporto alle politiche ambientali di miglioramento qualità aria, acqua, suolo secondo il modello della “Salute in tutte le politiche”)

- partecipazione alle Conferenze dei Servizi indotte dagli Enti Locali (Regione, Provincia, Comuni) finalizzata alla valutazione dei possibili impatti sulla salute umana derivanti dalle modifiche ambientali correlate ai diversi interventi (progetti, impianti ecc.) oggetto di valutazione e conseguente trasmissione dei dati relativi alla Regione;

- valutazione delle istanze relative a problematiche in materia ambientale con redazione della specifica casistica da trasmettere alla Regione circa le modalità operative adottate e particolare impegno nelle attività relative alla valutazione degli impianti e delle attività a maggior rischio presenti nel territorio (Polo industriale di Trecate, discarica di Ghemme, attività estrattive);

(OC 8.3 Sviluppare percorsi e strumenti interdisciplinari per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute delle modifiche ambientali e OC 8.4 Sviluppare modelli, relazioni interistituzionali per la valutazione degli impatti sulla salute dei fattori inquinanti)

- partecipazione dei Referenti locali alle attività, relativamente agli obblighi previsti dal regolamento REACH, organizzate dal Nucleo Tecnico Regionale nel territorio di competenza;

- partecipazione degli operatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica alle attività previste dai programmi Regionali per il controllo di diversi prodotti chimici (cosmetici, inchiostri per tatuaggi ecc.), e per assicurare una pronta risposta alle allerte;

(OC 8.7 Realizzare programmi di controllo in materia di REACH/CLP su sostanze chimiche/miscele contenute nei fitosanitari, cosmetici, biocidi, detergenti e sulle sostanze chimiche/miscele, in genere, pericolose per l’uomo e per l’ambiente basati sulla priorità del rischio secondo i criteri europei e sulla categorizzazione dei rischi) (OC 8.8 Formare gli operatori dei servizi pubblici sui temi della sicurezza chimica e prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche con la finalità di informare e assistere le imprese e i loro Responsabili dei servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP) e ambientali interessati all’uso e alla gestione delle sostanze chimiche)

- prosecuzione delle attività di gestione del rischio connesse alla presenza di amianto in ottemperanza alle disposizioni delle Delibere Regionali in materia DGR 40-5094 del 18/12/12 e DGR 25-6899 del 18/12/13;

(OC 8.9 Contribuire alla conoscenza dell’impatto della problematica amianto sulla popolazione) - conseguimento degli standard previsti per gli indicatori di attività correlati al programma formulato per il

SISP e sviluppo delle attività di consulenza e supporto per Enti ed operatori del settore; (OC 8.10 Promuovere le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione e/o ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio radon)

- esecuzione degli interventi di controllo congiunti con ARPA sulle apparecchiature per abbronzatura artificiale e realizzazione degli interventi previsti per la campagna informativa sui rischi correlati alle stesse attività;

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 76

(OC 8.12 Sensibilizzare la popolazione, soprattutto i giovani ed i giovanissimi ed i professionisti coinvolti, sui rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV)

Azioni previste - Sintesi complessiva Sarà garantita la partecipazione degli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. “NO”, eventualmente coinvolti, alle riunioni del gruppo regionale “Ambiente-Salute”. Sarà costituito un Tavolo di lavoro nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO, Il Tavolo, coordinato dal Referente Ambiente-Salute avrà il compito di affrontare le situazioni più problematiche nei diversi procedimenti al fine di affrontare in modo efficace e coordinato la valutazione dei percorsi di esposizione della popolazione a contaminanti ambientali. Il Dipartimento di Prevenzione garantirà la partecipazione dei Servizi e degli operatori coinvolti alla Conferenze dei servizi/tavoli di lavoro promossi dai vari Enti competenti, su cui sarà redatto un report annuale da trasmettere successivamente alla Regione. Sarà sviluppata la valutazione trasversale di problematiche ambientali ed emergenze anche con l’aiuto del tavolo locale Ambiente-Salute, applicando tale approccio integrato innanzitutto ad alcune problematiche ambientali di particolare rilievo locale rappresentate da: discarica di Ghemme, discarica di Barengo, cave ed attività estrattive; anche su questi aspetti sarà redatto e trasmesso in Regione un report annuale trasmesso. L’ASL NO garantirà la partecipazione di almeno due operatori del Dipartimento di Prevenzione al Corso Regionale di formazione regionale sulla VIS. Al fine di realizzare le attività di controllo previste dal Piano Regionale dei Controlli (PRC) REACH-CLP, nell’ASL NO sarà garantita la partecipazione del Referente REACH ai controlli previsti dal NTR e la partecipazione dello stesso Referente (e/o dei sostituti) all’annuale corso regionale di aggiornamento; per quanto riguarda invece i controlli dei rischi derivanti dalla contaminazione chimica dei prodotti, questi saranno assicurati dal SISP con le modalità indicate nel piano di campionamento redatto in accordo alle specifiche indicazioni regionali e nazionali. Proseguiranno, nel territorio di competenza dell’ASL, le attività di gestione del rischio connesso alla presenza di amianto in applicazione delle disposizioni previste nelle deliberazioni regionali di riferimento (DGR 40-5094 del 18/12/12 e DGR 25-6899 del 18/12/13). Sarà data piena attuazione al programma di controllo e vigilanza negli ambienti di vita affidato al SISP dell’ASL NO e proseguiranno le attività di informazione e consulenza nei confronti dei tecnici comunali, progettisti e vari portatori di interesse al fine di promuovere buone pratiche nelle costruzioni per la sostenibilità ambientale ed il benessere dei cittadini. Proseguiranno le attività di vigilanza su apparecchiature generanti UV e sulle loro modalità di gestione e di sviluppo della campagna informativa rivolta ai giovani e agli adolescenti.

Azione 7.1.1 Costituire e promuovere l’operatività di un gruppo di lavoro regionale di

coordinamento Ambiente-Salute

Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.1 Realizzare attività di supporto alle politiche ambientali di miglioramento qualità aria, acqua, suolo secondo il modello della “Salute in tutte le politiche”

OSR 7.1 Integrare le azioni dei settori istituzionali dell’Ambiente e della Sanità a livello regionale e locale

Indicatore per OSR 7.1 Disponibilità di documenti annuali di programmazione integrata

Obiettivi dell’azione Identificare ruoli e responsabilità Integrare competenze e professionalità Integrare la programmazione ASL, IZS, ARPA

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 77

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale La programmazione locale delle attività 2016 (Piano Locale della Prevenzione) sarà integrata, ove possibile, fra Servizi e con ARPA. Integrazione e trasversalità nella conduzione delle attività appaiono prioritarie nei seguenti ambiti:

� Valutazione dei progetti relativi a nuovi insediamenti produttivi � Gestione delle problematiche relative all’amianto � Gestione delle problematiche relative alle radiazioni UV � Gestione delle problematiche relative all’impatto ambiente – salute nell’ambito delle conferenze dei

Servizi. Il programma annuale di vigilanza e controllo negli ambienti di vita sarà declinato secondo le indicazioni regionali fornite con specifico documento (vedi anche successivo punto 7.11.1). L’ASL NO garantirà la partecipazione degli operatori del Dipartimento di Prevenzione alle riunioni del Gruppo di Lavoro Regionale “Ambiente - salute”.

Popolazione target Gli operatori dell’Ambiente e della Sanità.

Attori coinvolti/ruolo Operatori del Gruppo di lavoro regionale e del Tavolo di lavoro locale.

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Garantire la partecipazione degli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. “NO”, eventualmente coinvolti, alle riunioni del gruppo regionale.

Partecipazione ad almeno il 90% delle riunioni

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 78

Azione 7.1.2 Sostenere la Rete territoriale dei referenti del progetto Ambiente e Salute di cui alla DD

n. 37 del 15/3/2007

Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.1 Realizzare attività di supporto alle politiche ambientali di miglioramento qualità aria, acqua, suolo secondo il modello della “Salute in tutte le politiche”

OSR 7.1 Integrare le azioni dei settori istituzionali dell’Ambiente e della Sanità a livello regionale e locale

Indicatore per OSR 7.1 Disponibilità di report annuali di attività della rete dei referenti locali

Obiettivi dell’azione Facilitare la comunicazione verticale tra Regione e ASL. Promuovere l’integrazione tra i diversi Servizi del Dipartimento di Prevenzione delle ASL.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale Nell’ASL NO è identificato un referente locale “Ambiente e Salute” e sarà formalizzato con Determina del Direttore di Dipartimento un tavolo di lavoro integrato all’interno del Dipartimento di Prevenzione. Il referente locale sarà il coordinatore del tavolo di lavoro locale e garantirà il raccordo con le istituzioni del territorio, con ARPA e con Regione. Al tavolo di lavoro saranno rappresentate almeno le strutture SISP, SIAN, SPRESAL e Aree Veterinarie, affinché sia garantita l’integrazione multidisciplinare delle diverse competenze e il referente REACH. Il Tavolo avrà il compito di affrontare le situazioni più problematiche che possono presentarsi nei diversi procedimenti affinché il percorso di esposizione della popolazione a contaminanti ambientali possa essere tracciato e controllato in modo efficace e coordinato; a titolo di esempio: � valutazione integrata dell’impatto da importanti insediamenti produttivi o grandi opere � contaminazione importante di matrici ambientali e/o alimentari o situazioni di emergenza � applicazione del regolamento R.E.A.C.H. � controllo di rischi diffusi e trasversali (es. fitosanitari, amianto, ecc.) Il provvedimento di costituzione del tavolo sarà trasmesso alla Regione Piemonte.

Popolazione target Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione.

Attori coinvolti/ruolo Operatori del Tavolo di lavoro regionale e del Tavolo di lavoro locale.

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Determina del Direttore di Dipartimento dell’ASL NO di istituzione del Tavolo di lavoro “Ambiente-Salute”

Entro il 15 Luglio 2016

Nota di trasmissione alla Regione della Determina di istituzione del Tavolo di lavoro

Entro il 30 Luglio 2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 79

Azione 7.2.1 Predisporre un programma di monitoraggio degli inquinanti ambientali a cui è esposta la popolazione

del Piemonte

Livello regionale Azione 7.2.2 Predisporre un piano pluriennale di sorveglianza epidemiologica delle patologie correlate a

esposizioni ambientali

Livello regionale

Azione 7.3.1 Adottare documenti di indirizzo per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute

delle modifiche ambientali

Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.3 Sviluppare percorsi e strumenti interdisciplinari per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute delle modifiche ambientali

OSR 7.3 Migliorare la valutazione dell’impatto ambiente-salute a livello locale

Indicatore per OSR 7.3 Definizione di un atto di indirizzo regionale a supporto di valutatori e proponenti in recepimento delle linee guida nazionali

SI

Obiettivi dell’azione Ottimizzare il contributo fornito da ASL e ARPA alla valutazione preventiva di impatto Ambiente - Salute nell’ambito delle Conferenze dei Servizi.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale Il referente locale Ambiente-Salute dell’ASL NO:

- Proseguirà la raccolta dei dati relativi alle valutazioni di impatto nell’ambito delle Conferenze dei Servizi, con le modalità indicate dalla Regione;

- Fornirà alla Regione le informazioni sulle casistiche delle istanze che pervengono dagli Enti locali (province, comuni) e sulle modalità di interazione adottate nelle Conferenze dei Servizi.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO, inoltre, garantirà la partecipazione dei Servizi e degli operatori coinvolti alla conferenze dei servizi/tavoli di lavoro ambiente-salute e la partecipazione degli operatori coinvolti al corso di formazione regionale.

Popolazione target Operatori dell’Ambiente e della Sanità. Attori coinvolti/ruolo Operatori del Tavolo di lavoro regionale. Operatori del Tavolo di lavoro locale. Dipartimento ARPA di Novara, Provincia, Comuni.

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Partecipazione alle Conferenze dei servizi indette dei vari Enti

Pareri espressi/richieste pervenute >= 60%

Redazione report attività svolta in ambito Conferenze dei Servizi con compilazione format regionale

Entro 31 Dicembre 2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 80

Azione 7.4.1 Definire un percorso per lo sviluppo di un modello per la valutazione integrata degli

impatti sulla salute dei fattori inquinanti Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.4 Sviluppare modelli, relazioni interistituzionali per la valutazione degli impatti sulla salute dei fattori inquinanti

OSR 7.4 Migliorare la valutazione degli impatti sulla salute dei fattori inquinanti a livello locale

Indicatore per OSR 7.4 Definizione di modello organizzativo minimo per la gestione locale delle istanze provenienti dalla popolazione

SI

Obiettivi dell’azione Rendere sostenibile la gestione integrata delle istanze provenienti dalla popolazione su problematiche di tipo ambientale.

Descrizione delle attività previste nell’anno Le amministrazioni si trovano sempre più spesso ad affrontare l’allarme su problematiche ambientali vere o presunte. Si tratta in questo caso non di valutare a priori impatti di modifiche ambientali in progetto, ma di gestire a posteriori situazioni di rischio (importanti inquinamenti di matrici) o evidenza/percezione di danno (eccessi di patologie ambiente – correlate o cluster) A fronte di attese sociali sempre più complesse, spesso emotivamente connotate o sproporzionate all’entità del problema, la risposta istituzionale può risultare difficile anche in relazione alle potenzialità locali e alla disponibilità di risorse. Livello locale Sulla base del format regionale, l’ASL NO fornirà informazioni sulle casistiche delle istanze che pervengono dalla popolazione residente e sulle modalità di risposta. Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO, inoltre, faciliterà la valutazione trasversale di problematiche ambientali ed emergenze anche con l’aiuto del tavolo locale Ambiente-Salute. Ovviamente, tale approccio integrato sarà innanzitutto applicato ad alcune problematiche ambientali già note come particolarmente rilevanti per il territorio di competenza e rappresentate da: discarica di Ghemme, discarica di Barengo, cave ed attività estrattive.

Popolazione target Operatori dell’Ambiente e della Sanità.

Attori coinvolti/ruolo Operatori del Tavolo di lavoro regionale. Operatori del Tavolo di lavoro locale. Dipartimento ARPA di Novara, Provincia, Comuni.

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Redazione report annuale di segnalazione casistiche su istanze ambientali con compilazione format regionale

Entro 31 Dicembre 2016

Almeno 1 incontro del Tavolo di Lavoro sulle problematiche ambientali indicate

Entro 31 Dicembre 2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 81

Azione 7.5.1 Definire un piano di formazione per gli operatori sanitari e dell’ambiente Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.5 Sviluppare le conoscenze tra gli operatori della salute e dell’ambiente, MMG e PLS, sui temi di integrazione ambiente-salute, della valutazione di impatto e di danno sanitario e della comunicazione del rischio

OSR 7.5 Formare gli operatori della sanità e dell’ambiente sui temi dell’impatto ambiente salute

Indicatori per OSR 7.5 Atto di recepimento del curriculum formativo redatto a livello nazionale Adesione al corso nazionale di formazione per formatori Proporzione di operatori della Sanità e dell’Ambiente formati

≥ 50%

Obiettivi dell’azione Aggiornamento degli operatori sui temi della epidemiologia ambientale e della valutazione d’impatto sulla salute (VIS).

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale L’ASL NO garantirà la partecipazione di almeno due operatori del Dipartimento di Prevenzione al Corso Regionale di formazione regionale sulla VIS.

Popolazione target Operatori dell’Ambiente e della Sanità, Operatori del Tavolo di lavoro regionale

Attori coinvolti/ruolo Referente scientifico e collaboratori progetto CCM T4HIA (Regione Emilia-Romagna), IFC CNR Pisa, Area Epidemiologia Ambientale ARPA Piemonte, Università di Torino, Dip. Di Scienze Cliniche e Biologiche

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Garantire la partecipazione al corso di formazione regionale sulla VIS

Partecipazione di almeno due operatori ASL

Azione 7.6.1 Sviluppare competenze per la comunicazione del rischio

Livello regionale.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 82

Azione 7.7.1 Attuare programmi di controllo in materia di REACH/CLP con individuazione di un

sistema di indicatori per il monitoraggio delle situazioni di non conformità

Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.7 Realizzare programmi di controllo in materia di REACH/CLP su sostanze chimiche/miscele contenute nei fitosanitari, cosmetici, biocidi, detergenti e sulle sostanze chimiche/miscele, in genere, pericolose per l’uomo e per l’ambiente basati sulla priorità del rischio secondo i criteri europei e sulla categorizzazione dei rischi

OSR 7.7 Predisporre programmi di controllo in materia di REACH/CLP ed individuare indicatori

Indicatore per OSR 7.7 Esistenza di un sistema di indicatori documentato e monitorato

SI

Obiettivi dell’azione Migliorare la sicurezza chimica della popolazione e dei lavoratori con la verifica del rispetto dei regolamenti REACH/CLP

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale Al fine di realizzare le attività di controllo previste dal Piano Regionale dei Controlli (PRC) REACH-CLP, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO garantirà la collaborazione alle attività previste dal NTR con particolare riferimento alla gestione dei verbali conclusivi derivanti dalle ispezioni ed i successivi rapporti con le aziende. Per quanto riguarda i controlli dei rischi derivanti dalla contaminazione chimica dei prodotti, l’ASL NO proseguirà, con le modalità indicate nell’ambito del programma di attività SISP allegato, nel piano di campionamento e nella risposta alle allerte, secondo i programmi previsti dalle specifiche indicazioni regionali e nazionali.

Popolazione target Operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, popolazione lavorativa esposta al rischio di sostanze chimiche e popolazione generale presente nel territorio di competenza.

Attori coinvolti/ruolo Nucleo Tecnico Regionale Competente per REACH-CLP, referenti REACH-CLP delle ASL piemontesi e Dipartimenti di Prevenzione (SISP e SPRESAL).

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Partecipazione del Referente REACH ai controlli previsti dal NTR nel territorio di competenza dell’ASL NO

≥ 80% dei controlli effettuati

Redazione report campionamenti effettuati Entro 31 Dicembre 2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 83

Azione 7.8.1 Realizzare iniziative di formazione degli operatori sul tema della sicurezza chimica Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.8 Formare gli operatori dei servizi pubblici sui temi della sicurezza chimica e prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche con la finalità di informare e assistere le imprese e i loro Responsabili dei servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP) e ambientali interessati all’uso e alla gestione delle sostanze chimiche

OSR 7.8 Sviluppare adeguate conoscenze tra tutti gli operatori dei servizi pubblici interessati all’uso e alla gestione delle sostanze chimiche

Indicatore per OSR 7.8 Realizzazione di corsi di formazione per operatori

Almeno un corso effettuato a livello regionale

Obiettivi dell’azione Aumentare la conoscenza e la consapevolezza in tema di sicurezza chimica

Descrizione delle attività previste nell’anno Il problema della sicurezza chimica è ampio e trasversale e interessa le attività quotidiane dei servizi di prevenzione più capillarmente ed estensivamente rispetto ai programmi di controllo in ambito REACH/CLP. Questa azione, pertanto, interseca e completa anche gli obiettivi di altre azioni del presente piano. Livello locale L’ASL NO garantirà la partecipazione del Referente (e/o dei sostituti) REACH-CLP al corso regionale di aggiornamento.

Popolazione target Operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL (SISP e SPRESAL).

Attori coinvolti/ruolo Nucleo Tecnico Regionale Competente REACH-CLP.

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Partecipazione del Referente REACH (e/o sostituti) al corso regionale di aggiornamento

Partecipazione di almeno un operatore

Azione 7.9.1 Definire ed approvare il nuovo Piano Regionale Amianto

Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.9 Contribuire alla conoscenza dell’impatto della problematica amianto sulla popolazione

OSR 7.9 Realizzare un registro di lavoratori ex esposti all’amianto e definire un protocollo e dei programmi di sorveglianza sanitaria

Indicatore per OSR 7.9 Esistenza presso il COR Piemonte del registro dei lavoratori ex esposti all’amianto

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 84

Obiettivi dell’azione Definire un forte strumento programmatorio che consenta di elaborare ed attuare un insieme sinergico di attività, sia sul piano ambientale che su quello sanitario, in grado di minimizzare l’impatto sulla salute della presenza sul territorio di amianto naturale e di materiali contenenti amianto.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale Le ASL interessate dovranno garantire la partecipazione degli operatori coinvolti ai tavoli regionali. Nell’ASL NO proseguiranno le attività di gestione del rischio connesso alla presenza di amianto in applicazione delle disposizioni previste nelle deliberazioni regionali di riferimento (DGR 40-5094 del 18/12/12 e DGR 25-6899 del 18/12/13).

Popolazione target Totalità dei cittadini residenti nel territorio di competenza dell’ASL.

Attori coinvolti/ruolo Comitato di Direzione Amianto, Comitato Strategico, Consulta tecnico-scientifica, Operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL.

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

N. interventi eseguiti/N. esposti pervenuti per valutazione coperture in amianto (DGR 40-5094 del 18/12/12)

>= 90 %

Relazione finale attività svolta per autorimozione amianto (DGR 25-6899 del 18/12/13)

Entro il 31/12/2016

Azione 7.11.1 Promuovere buone pratiche per la tutela della salute in ambiente indoor, e mappare il

rischio radon Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.10 Promuovere le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione e/o ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio radon

OSR 7.11 Promuovere buone pratiche in materia di sicurezza e qualità dell’ambiente indoor anche in relazione al rischio radon

Indicatore per OSR 7.11 Disponibilità di 1 linea di indirizzo per la costruzione/ristrutturazione degli edifici

SI

Obiettivi dell’azione Disporre di linee di indirizzo per la costruzione e/o ristrutturazione di edifici in chiave di salubrità ed eco-compatibilità. Riorientare l’utilizzo delle risorse umane dei Servizi ASL alla luce dell’efficacia.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale A livello locale, nell’ASL NO l’utilizzo delle risorse sarà orientato ad � attività di informazione e assistenza rivolte a tecnici progettisti per la promozione dell'utilizzo delle forme di

procedimento semplificate; ad operatori dei Servizi di Edilizia e Urbanistica Comunali per promuovere l'utilizzo dello strumento dell'autocertificazione, anche attraverso la diffusione di un Regolamento Locale di Igiene uniforme ed aggiornato; ai vari portatori di interesse per l’illustrazione del documento di revisione (una

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 85

volta che sia stato trasmesso alle ASL) delle linee guida per la costruzione e modifica di locali ed ambienti di lavoro

� attuazione del programma annuale di vigilanza e controllo negli ambienti di vita (strutture sociosanitarie, scolastiche, ricettive, carcerarie, sportive e ricreative, manufatti in cemento-amianto, ecc.) secondo le indicazioni regionali fornite con specifico documento ed esplicitate nell’allegato “Programmazione attività di competenza S.I.S.P.” in cui sono elencate le attività che saranno assicurate dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica nell’anno 2016.

Popolazione target Operatori del Dipartimenti di Prevenzione, tecnici progettisti, SUAP, popolazione generale

Attori coinvolti/ruolo Operatori del Dipartimento di Prevenzione, portatori di interesse (Ordini e Collegi Professionali, Settori regionali competenti, Politecnico, VVF, CRC)

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Riunioni del Dipartimento di Prevenzione di discussione ed illustrazione della bozza di linee guida per locali ed ambienti di lavoro

Almeno un verbale di riunione con i portatori di interesse

Redazione di report sull’attività svolta di informazione ed assistenza esterna per progettisti e tecnici comunali

Entro 31 Dicembre 2016

Indicatori previsti nel documento allegato attività S.I.S.P.

Standard previsti nel documento allegato attività S.I.S.P.

Azione 7.12.1 Definire un pacchetto formativo sull’uso della telefonia cellulare destinato alla fascia di età pediatrica

Livello regionale

Azione 7.13.1 Prevenire i rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV attraverso la vigilanza e

l’informazione

Obiettivo centrale OS regionale Indicatore al 2018 Standard

OC 8.12 Sensibilizzare la popolazione, soprattutto i giovani ed i giovanissimi ed i professionisti coinvolti, sui rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV

OSR 7.13 Prevenire i rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV di origine artificiale attraverso la vigilanza e la sensibilizzazione della popolazione

Indicatore per OSR 7.13 Interventi informativi alla popolazione giovanile

Sperimentazione del pacchetto in almeno 1 ASL

Obiettivi dell’azione Garantire la prosecuzione delle attività di vigilanza presso i centri di estetica/solarium ed attuare un programma di comunicazione anche utilizzando i risultati ottenuti nell’ambito delle attività di controllo.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale � Vigilanza presso centri estetica - solarium - Prosecuzione delle attività di vigilanza su apparecchiature generanti UV e sulle loro modalità di gestione

(scheda n. 7 D.M. Ministero dello Sviluppo Economico n. 110 del 12/5/2011).

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 86

- Effettuazione di 2 interventi congiunti con ARPA per la misurazione strumentale delle emissioni ultraviolette delle apparecchiature generanti UV in esercizi presenti nel territorio dell’ASL NO

� Campagna informativa - Utilizzo del monitor informativi collocato presso l’ambulatorio SISP della sede di Novara per la diffusione di

una presentazione elettronica illustrativa dei principali rischi da RUV artificiali - Sviluppo della campagna informativa già avviata in collaborazione con l’Ufficio stampa dell’ASL NO, volta a

definire ulteriori momenti per la diffusione (in particolare attraverso i social media) di contenuti inerenti i rischi da esposizioni a RUV artificiali, con particolare riferimento ad adolescenti e donne.

Popolazione target Utenti e gestori di centri estetici / solarium nel territorio di competenza dell’ASL NO

Attori coinvolti/ruolo Operatori del tavolo di lavoro regionale. Operatori del SISP e dell’Ufficio Stampa dell’ASL NO.

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Interventi di controllo congiunti ARPA-ASL su apparecchi abbronzanti per la misurazione di emissioni U.V.

Almeno 2 interventi

Redazione di report annuale sull’attività svolta Entro il 31 Dicembre 2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 87

Programma 8

Prevenzione e controllo delle malattie infettive

Situazione La prevenzione ed il controllo delle malattie infettive, rappresentano ad oggi interventi prioritari per la promozione e la tutela della salute individuale e collettiva. L’obiettivo strategico che informa molte delle azioni previste nel Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018 si traduce nella pianificazione, sviluppo ed applicazione di attività rivolte alla sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive, in modo da favorire intersettorialità e multidisciplinarietà a vari livelli: metodologico, organizzativo ed operativo. L’ASL di Novara, in conformità alle indicazioni regionali, ha realizzato durante l’anno 2015 gli interventi previsti dal Piano Locale di Prevenzione. In sintesi, tali azioni hanno riguardato:

- Miglioramento dei sistemi di sorveglianza dei casi di malattia infettiva, attraverso l’avvio dell’azione di un gruppo di lavoro multidisciplinare coordinato dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica al fine di uniformare procedure e metodi di segnalazione.

- Inserimento puntuale, relativamente al sistema di notifica, sorveglianza, screening e trattamento della malattia tubercolare dei contatti di un caso di TB contagiosa in una sezione dedicata della nuova piattaforma GEMINI.

- Monitoraggio delle antibiotico-resistenze in ambito ospedaliero e territoriale mediante l’efficace collaborazione tra le diverse strutture interessate in ambito medico e veterinario.

- Prevenzione e controllo delle infezioni in ambito ospedaliero e territoriale, secondo quanto previsto dal Programma Aziendale. Presso l’ASL NO sono stati istituiti, su delibera, il Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) ed il Gruppo Operativo Ristretto (GOR) che collaborano attivamente all’Unita di Gestione del Rischio Clinico aziendale.

- Infezioni correlate all’assistenza e antibioticoresistenza Nel settore specifico della prevenzione del rischio infettivo, sono proseguite le azioni finalizzate alla prevenzione e al controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) sia a livello ospedaliero come previsto da Programma Aziendale annuale, sia a livello territoriale, secondo quanto esplicitato nel Piano Locale della Prevenzione. In ottemperanza alle indicazioni regionali e secondo gli indicatori trasmessi annualmente dalla Direzione Sanità, la S.S. Prevenzione e Gestione del Rischio redige ogni anno il Programma Aziendale per il Controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza, in continuità con il Programma dell’anno precedente e a seguito dell’analisi dei rischi presenti nella realtà del Presidio Ospedaliero e del territorio dell’ASL NO. La realizzazione del programma aziendale avviene grazie alla collaborazione ed integrazione di tutte le strutture dell’ASL NO alle quali viene assegnato l’obiettivo dalla Direzione Generale (100% Dipartimenti Sanitari coinvolti) in tema di prevenzione, sorveglianza e controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza. All’interno delle azioni previste a livello sia regionale che aziendale, la prevenzione ed il controllo dell’antibiotico resistenza rivestono un ruolo centrale interessando sia l’ambito ospedaliero che territoriale. A tal fine, le attività svolte dall’ASL di Novara sono trasversalmente orientate a:

- redazione di un report sui microrganismi alert inviato ai reparti mensilmente al fine di informare gli operatori sul rischio infettivo presente

- redazione dei report di sorveglianza regionale su antibiotico resistenze e sui microrganismi alert (Klebsielle, E.Coli, Clostridium, ecc)

- redazione di report su antibiotico resistenze in ambito ospedaliero in collaborazione con la Farmacia e richiesta motivata da parte del clinico in caso di prescrizione di antibiotico soggetto a sorveglianza;

- pianificazione ed implementazione, secondo le linee guida regionali, di programmi di controllo sull’impiego degli antibiotici ad uso veterinario e sulla presenza di residui di antibiotici negli alimenti di origine animale.

- Prosecuzione e potenziamento delle attività di prevenzione vaccinale, mediante il supporto di strumenti quali l’informatizzazione degli archivi e la pianificazione di strategie comunicative finalizzate alla corretta informazione sui vaccini e sulle malattie prevenibili mediante vaccinazioni.

La vaccinazione rappresenta infatti uno degli strumenti di Sanità Pubblica più efficaci e sicuri. L’ASL di Novara attenendosi ad una rigorosa applicazione delle indicazioni regionali, ha ottenuto in passato ottimali coperture vaccinali nell’attuazione del calendario delle vaccinazioni prioritarie, compresa la anti MPR. Esiti di pari rilievo

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sono stati sinora aggiunti e mantenuti anche per le altre coorti di età che, ogni anno, vengono coinvolti attivamente nelle proposte previste. Il raggiungimento degli obiettivi previsti rende testimonianza di un costante ed esaustivo impegno degli operatori che lavorano in questo settore. Tuttavia, proprio grazie ad un attento monitoraggio dell’attività svolta si è evidenziato, nel passato più recente, un preoccupante decremento delle coperture vaccinali, soprattutto nei primi anni di vita. Tale fenomeno è strettamente collegato all’aumento della cultura del rifiuto vaccinale tra i genitori. Per cercare in qualche modo di “arginare” questo fenomeno, dallo scorso anno si è intrapresa una politica di condivisione della responsabilità operativa con Pediatri di libera scelta (PLS) e Medici di Medicina Generale (MMG), trasmettendo loro l’elenco dei pazienti che, coinvolti nell’offerta vaccinale, non hanno risposto positivamente alla proposta. Relativamente alla campagna di vaccinazione antinfluenzale, tenuto conto che nell’ASL NO sono stati sempre conseguiti buoni risultati (malgrado le difficoltà insorte dopo l’evento della vaccinazione contro la “pandemia” da virus H1N1 e conseguente decremento del numero di dosi somministrate), anche quest’anno è stata raggiunta una copertura vaccinale negli ultra sessantacinquenni di oltre il 65%. Tale valore, pur essendo lontano dall’obiettivo indicato dall’OMS (75%) è risultato il migliore nel territorio regionale ed è stato ottenuto grazie all’azione di collaborazione da tempo consolidata con i MMG Le buone coperture vaccinali dell’ASL NO hanno consentito il contenimento delle malattie infettive per cui è prevista la vaccinazione; i casi, infatti, in questo ambito, sono risultati pochi e con incidenze inferiori a quelle osservate a livello regionale; per la rosolia nel biennio 2014-15 nell’ASL NO non si sono verificati casi a fronte dei 3 casi verificatisi nel 2014 in Piemonte (incidenza dello 0.069 casi/100.000 abitanti). Per il morbillo nel 2014 si sono verificati n° 2 casi sospetti sui quali sono stati eseguiti i test di laboratorio previsti che hanno confermato la malattia per uno solo; nel 2015 non si sono verificati casi di morbillo nell’ASL NO. Sempre per quanto riguarda la rosolia, dai dati della sorveglianza PASSI 2007-2010 emerge che, nell’ASL NO la percentuale di donne in età fertile (18-49 anni) ancora suscettibili o che non conosce il proprio stato immunitario è minore di quella osservata a livello regionale (44%), pur essendo pari al 31%. Per contrastare questo fenomeno, l’ASL NO, insieme con l’AOU di Novara ed il Presidio ospedaliero di Borgomanero, ha avviato, sin dal 2009 un programma di vaccinazione anti - MPR per le donne suscettibili nel post - partum; attraverso questa procedura sono state vaccinate n° 686, delle quali n° 284 straniere.

� Consolidamento delle attività di prevenzione della TUBERCOLOSI L’incidenza della TB nella ASL NO è coerente con quella regionale, paragonabile a quella dei Paesi a bassa endemia tubercolare. Nell’anno 2015 sono stati diagnosticati n° 25 casi di TB, 17 dei quali hanno interessato soggetti extra comunitari in prevalenza. Per mantenere bassi questi valori di incidenza sono fondamentali la tempestività e la completezza degli interventi di controllo e cura. A tal fine sono stati rafforzati i rapporti tra le strutture ospedaliere ed il territorio, condividendo esperienze e professionalità e consentendo di ottimizzare gli interventi di sorveglianza e controllo; in questo modo da una parte è stato possibile affrontare e gestire anche eventi che hanno coinvolto un gran numero di persone, dall’altra si sono gettate le basi per rendere più facilmente operativi eventuali aggiornamenti di protocolli. Molto importanti anche gli interventi di prevenzione e controllo che, in ambito veterinario, hanno consentito di raggiungere e mantenere alla provincia di Novara la dichiarazione provincia ufficialmente indenne da TB bovina. L’attività dell’anno 2016 si muoverà nelle conferma delle attività di consolidata efficacia, introducendo le indicazioni innovative proposte a livello regionale e ponendo particolare attenzione alla diffusione della loro conoscenza tra gli operatori interessati.

� Prevenzione delle malattie da importazione. Per contrastare le malattie da importazione che rappresentano una dei rischi più importanti per i viaggiatori, nella ASL NO è attivo, dal 1996, l’Ambulatorio di Profilassi del Viaggiatore Internazionale, riconosciuto dal Ministero della Salute quale Centro autorizzato a praticare la vaccinazione antifebbre gialla. Dal 2007 tutti i dati relativi ai viaggiatori e viaggi vengono inseriti, durante l’attività ambulatoriale, nel software comune a tutti gli ambulatori regionali per la Profilassi del Viaggiatore Internazionale, che consente di monitorare l’attività nelle varie sedi e di riconoscere eventuali rischi per la salute individuale e pubblica. Nel corso del 2015 sono stati registrati 1014 nuovi viaggi da parte di 1003 viaggiatori (per il 44% cittadini stranieri che facevano ritorno al paese d’origine, per il 32% viaggiatori a scopo turistico e per il 9% circa a scopo di lavoro o studio, per un altro 9% per missione o adozioni internazionali, per il 3,5% per pellegrinaggio alla Mecca ed infine un piccolo numero di “viaggiatori abituali” quali piloti, etc.) con destinazioni che hanno riguardato l’Africa (>50%), l’Asia (32%), l’America Centrale e Meridionale (15%). Nello stesso anno sono inoltre state prescritte più di 500 profilassi antimalariche.

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Un particolare aspetto da richiamare riguarda le attività svolte in occasione dell’arrivo di persone migranti. Nel corso del 2015 sono state assegnate alla Prefettura di Novara 884 persone. Di queste, sono state sottoposte a vaccinazione 769 persone, pari all’87% dei soggetti arrivati, 17 persone (2%) non sono state sottoposte a vaccinazione antipoliomielitica a causa del loro stato di salute, 99 (11%) si sono allontanate da Novara ancora prima di essere sottoposte a visita medica e vaccinazione. Tutti i soggetti sono stati vaccinati con antipolio Salk e 5 hanno ricevuto anche la vaccinazione anti DT, in quanto affetti da condizioni patologiche (ferite o escoriazioni) che rendevano opportuna tale vaccinazione. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a RX Torace per la valutazione del rischio per TB. Sono state pertanto organizzate complessivamente 69 sedute di visita e vaccinazione, corrispondenti a oltre una seduta per settimana; alcune sedute molto numerose sono state sdoppiate in due sedi ASL, rendendo necessaria l’attivazione di una seconda equipe.

� Prevenzione e controllo delle zoonosi Nel territorio della ASL NO sono attivi progetti in aree urbane ed extraurbane di lotta integrata alle zanzare facenti capo ai comuni di Novara e Veruno; in tali aree è stato potenziato il monitoraggio della zanzara tigre (Aedes Albopictus). E’proseguita inoltre l’attività di prevenzione della West Nile Disease (WND), attraverso un piano di controllo selettivo per gli avicoli selvatici ed interventi di controllo sulle scuderie e sulla popolazione equina, nonché l’attività di prevenzione della Blue Tongue, con controlli su animali sentinella di specie bovina nelle stagioni favorevoli agli insetti vettori.

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Nell’ASL NO nel 2016 verranno adottate misure di intervento mirate al potenziamento delle azioni di promozione della salute collettiva e prevenzione delle malattie infettive già in atto, garantendo agli operatori sanitari interessati la partecipazione ai momenti formativi previsti a livello regionale. Nello specifico, saranno sviluppate azioni di supporto all’utilizzo della piattaforma informatizzata GEMINI, per la notifica e le sorveglianze speciali delle malattie infettive, compresi i casi di tubercolosi, mediante l’inserimento dei dati relativi all’attività di screening e al profilo di sensibilità/resistenza al trattamento farmacologico. Parallelamente proseguiranno: attività di rinforzo della notifica e sorveglianza degli esantemi sospetti per la ricerca e conferma di laboratorio dei casi di morbillo e rosolia congenita; interventi di prevenzione e sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) mediante redazione di report annuale come previsto dal Programma Aziendale; attività di sorveglianza sull’appropriato uso degli antibiotici soggetti a monitoraggio, sia in ambito ospedaliero che territoriale, mediante la sorveglianza ed il controllo delle antibioticoresistenze, con gestione informatizzata in ospedale dei profili di antibiotico resistenza di alcuni microorganismi “alert” (Acinetobacter, Escherichia coli) isolati dal laboratorio, ed aggiornamento annuale del report relativo alle antibiotico resistenze e semestrale di quello sugli enterobatteri produttori di carbapenemasi. L’attenzione sarà rivolta particolarmente all’attuazione dei piani di emergenza già sviluppati ed alla progettazione di nuovi piani per fronteggiare l’introduzione di nuovi patogeni (Zyka Virus). In ambito veterinario le azioni di sorveglianza sull’appropriato uso degli antibiotici, si completeranno mediante campionamenti per la ricerca sistematica dei residui. In riferimento alle vaccinazioni, verranno avviate le seguenti attività:

� pianificazione di strategie comunicative (contatto diretto con le neo-mamme in Consultorio o rappresentazioni video) finalizzate a rimarcare il ruolo sociale delle vaccinazioni come strumento sia di promozione della salute individuale e collettiva, che di prevenzione delle malattie infettive;

� potenziamento dell’utilizzo del programma per l’informatizzazione degli archivi vaccinali e completamento degli interventi per la gestione informatizzata delle attività vaccinali;

� prosecuzione della vaccinazione MPR delle donne in età fertile e dei neonati a rischio (pretermine o SGA), attraverso l’efficace collaborazione delle strutture ospedaliere A.O.U. Maggiore della Carità di Novara e del Presidio Ospedaliero di Borgomanero;

� contrasto al fenomeno di rifiuto vaccinale, attraverso l’analisi dei determinanti alla base del fenomeno e, ove possibile dopo contatto diretto con gli inadempienti, alla segnalazione degli stessi ai PLS o MMG del territorio afferente ’Asl di Novara

� aggiornamento operativo, secondo le indicazioni regionali, delle attività dell’ambulatorio del viaggiatore internazionale per la prevenzione delle malattie da importazione, sempre con particolare attenzione alle nuove “emergenze” infettive quali Zyka virus

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 90

Per quanto riguarda la comunicazione, gli argomenti dell’antibioticoresistenza e dell’adesione consapevole alle vaccinazioni rappresentano i riferimenti principali per l’attività di comunicazione. A tal proposito, saranno avviate attività focalizzate alla sensibilizzazione sull’uso degli antibiotici da parte di MMG e PLS, la cui prescrizione sarà, a livello quantitativo, oggetto di controllo da parte dell’ASL NO.

Azione 8.1.1 Sviluppo e integrazione dei sistemi di sorveglianza e potenziamento sistemi informativi

Obiettivi dell’azione Il miglioramento dei sistemi di sorveglianza esistenti e lo sviluppo di ulteriori sistemi di sorveglianza per le malattie infettive prioritarie o emergenti sono gli obiettivi dell’azione, insieme ad analisi e utilizzo dei dati rilevati attraverso le sorveglianze.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 9.1 Aumentare la frequenza di identificazione e caratterizzazione dell’agente patogeno per le malattie prioritarie

OSR 8.1 Aumentare la frequenza di identificazione e caratterizzazione dell’agente patogeno per le malattie prioritarie

Indicatore OSR 8.1 Proporzione di casi di morbillo e rosolia notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio

Standard OSR 8.1 82,1

OC 9.2 Identificare tempestivamente i casi e i rischi infettivi anche mediante sistemi di allerta precoce

OSR 8.2 Rendere più efficiente l’attivazione delle attività di controllo per alcune malattie infettive comprese le zoonosi e le MTA

Indicatore OSR 8.2 Integrazione nella piattaforma web di segnalazione di un sistema automatizzato di avviso/alert via mail per i referenti regionali e locali dei sistemi di sorveglianza

Standard OSR 8.2

OC 9.3 Informatizzare i sistemi di sorveglianza per le malattie infettive in modo interoperabile

OSR 8.3 Consolidare il sistema informativo regionale delle malattie infettive

Indicatore OSR 8.3 Proporzione di notifiche inserite nel sistema informativo per le malattie infettive

Standard OSR 8.3

100%

OC 9.4 Aumentare la segnalazione delle malattie infettive da parte di operatori sanitari

OSR 8.4 Aumentare la segnalazione delle malattie infettive da parte di operatori sanitari

Indicatore OSR 8.4 Proporzione di casi di malattia batterica invasiva notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio e per i quali esista una diagnosi eziologica

Standard OSR 8.4 73

OC 9.6 Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali interoperabili a livello regionale e nazionale tra di loro e con altre basi di dati

OSR 8.6 Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali interoperabili a livello regionale e nazionale tra di loro e con altre basi di dati

Indicatore OSR 8.6 Proporzione della popolazione regionale coperta da anagrafe vaccinale informatizzata

Standard OSR 8.6

100%

OC 9.7 Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

OSR 8.7 Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

Indicatori OSR 8.7 Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

Standard OSR 8.7 V. dettaglio nel

Piano di monitoraggio e

valutazione

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 91

OC 9.10 Migliorare la qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da enterobatteri produttori di carbapenemasi

OSR 8.10 Migliorare la qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da Enterobatteri produttori di carbapenemasi

Indicatore OSR 8.10 Proporzione di ASR in cui è stata attivata la sorveglianza delle CPE

Standard OSR 8.10

100%

OC 9.11 Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale

OSR 8.11 Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale sia in medicina umana che veterinaria

Indicatore OSR 8.11 Restituzione annuale delle informazioni relative al consumo di antibiotici alle ASR

Standard OSR 8.11

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Le azioni previste al livello locale saranno:

1) Partecipazione ai momenti formativi e riunioni tecniche, richiesti a livello regionale (OC 9.3) verrà garantita la partecipazione del Referente SIMI e del personale dedicato alla sorveglianza delle malattie infettive alle iniziative proposte dalla Regione

2) Inserimento nella nuova piattaforma GEMINI di tutte le notifiche e sorveglianze speciali previste (OC 9.3) continuerà l’attività di inserimento di tutte le notifiche e sorveglianze speciali sia nella piattaforma GEMINI che nelle piattaforme dell’ISS (Malattie batteriche Invasive, Epatiti)

3) Adesione al sistema di sorveglianza regionale delle attività di screening e trattamento dei contatti di TB (OC 9.3) proseguirà l’ inserimento nella piattaforma GEMINI dei dati relativi all’attività di screening nei casi di TB eseguita dal SISP dell’ASL NO e dall’Ambulatorio di Pneumologia dell’A.O.U. Maggiore di Novara, nonché dei dati relativi ai trattamenti farmacologici dei casi e dei contatati condotti dallo stesso Ambulatorio di Pneumologia.

4) Rafforzamento delle attività di sensibilizzazione verso la sorveglianza e la notifica degli esantemi sospetti per la ricerca e conferma di laboratorio dei casi di morbillo e rosolia congenita (OC 9.1): -potenziamento della collaborazione con le Direzioni Mediche Ospedaliere (Presidio ospedaliero di Borgomanero e A.O.U. Maggiore della Carità di Novara) per garantire la puntuale e tempestiva segnalazione dei casi di esantemi sospetti ai fini della ricerca e conferma di laboratorio per la diagnosi di morbillo e rosolia; -sviluppo di azioni di coinvolgimento dei MMG e dei PLS per ribadire la necessità di segnalazione tempestiva dei casi di morbillo e rosolia

5) Ricognizione dei flussi informativi sull’uso degli antibiotici a livello locale (strutture ospedaliere e territoriali) (OC 9.11): in ambito ospedaliero prosecuzione della attività di reportistica sull’uso degli antibiotici con redazione di report annuale sul consumo degli antibiotici e gestione informatizzata dei profili di antibioticoresistenza per alcuni “microorganismi alert” (Acinetobacter, Escherichia coli); in ambito territoriale avvio di attività di monitoraggio, a cura del Servizio Farmaceutico Territoriale, sull’uso degli antibiotici da parte dei MMG e PLS dei Distretti dell’ASL NO; in ambito veterinario -attuazione del piano di farmacosorveglianza per la verifica del corretto impiego e rispetto del tempo di sospensione del farmaco veterinario negli allevamenti come previsto dal "Piano Regionale di Farmacosorveglianza Veterinaria 2016-2018 (art. 88 - D.L.vo 6 Aprile 2006, n° 193)". In occasione dei controlli , il personale ispettivo avrà cura di sensibilizzare i titolari ed il personale addetto al governo degli animali sul delicato tema dell'antibiotico resistenza e sull’uso prudente e responsabile dei medicinali veterinari, consegnando agli stessi il materiale divulgativo messo a punto dalla Regione Piemonte; -attuazione del piano per la ricerca dei residui dei farmaci mediante l’esecuzione dei campionamenti previsti;

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 92

-attuazione al Piano Integrativo Regionale per la ricerca di chinoloni e tetracicline nel latte bovino alla stalla, con metodica multi residuo.

6) Potenziamento dell’attività di sorveglianza delle infezioni invasive da Enterobatteri produttori di Carbapenemasi (OC 9.10): prosecuzione dell’inserimento nella piattaforma GEMINI dei casi segnalati di infezioni invasive da batteri produttori di CPE con redazione di report semestrale sugli isolamenti degli stessi Enterobatteri.

7) Completamento delle attività per la gestione informatizzata delle attività vaccinali (OC 9.6): inserimento sistematico dei dati relativi agli atti vaccinali eseguiti in età pediatrica nell’applicativo informatico utilizzato negli ambulatori dell’ASL NO

Popolazione target Popolazione residente nel territorio di competenza dell’ASL NO

Attori coinvolti/ruolo SEREMI ASL AL, Direzione Medica P.O. e AOU Maggiore della Carità, Laboratorio di analisi Cliniche ASL e AOU Maggiore della Carità, Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Servizi Veterinari ASL NO, Referenti SIMI, RAV e CED e Operatori dei Distretti dell’ASL NO, Reparti di Infettivologia e Pneumologia dell’A.O.U. Maggiore di Novara, Istituto Zooprofilattico, Ambulatorio di Medicina dei Viaggi Internazionali dell’ASL NO.

Indicatori di processo

Indicatori locali Standard per l’anno 2016

Partecipazione operatori interessati a iniziative regionali Secondo indicazioni regionali

Percentuale notifiche inserite in piattaforma Gemini compresi casi e contatti TB

100%

Numero notifiche esantemi sospetti avviati a conferma di laboratorio per morbillo/rosolia

100%

Redazione report attività congiunte MMG e dei PLS per diagnosi tempestiva di morbillo/rosolia

Entro 31 Dicembre 2016

Report annuale sorveglianza uso degli antibiotici soggetti a monitoraggio in ambito ospedaliero e territoriale

Secondo indicazioni regionali

Report annuale su antibiotico resistenze di alcuni microrganismi alert isolati dal laboratorio (Acinetobacter, Escherichia coli, ecc…)

Secondo indicazioni regionali

Analisi dei report di attività di farmacosorveglianza in ambito veterinario con compilazione Scheda rilevazione dati farmacovigilanza

Entro 31 Dicembre 2016

Inserimento delle segnalazioni di infezioni invasive da enterobatteri CPE produttori nella piattaforma Gemini Report semestrale enterobatteri produttori carbapenemasi

100% Secondo indicazioni regionali

Registrazione informatizzata atti vaccinali eseguiti in età pediatrica 100%

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 93

Azione 8.5.1 Definizione di programmi regionali di prevenzione e controllo.

Obiettivi dell’azione

Lo sviluppo di azioni di prevenzione, mirate alla riduzione dei rischi, e di interventi di preparazione alle emergenze sono gli obiettivi di questa azione, attraverso la preparazione e l’adozione di piani e procedure per la gestione di eventuali emergenze, integrando il livello nazionale, quello regionale e quello regionale.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 9.1 Aumentare la frequenza di identificazione e caratterizzazione dell’agente patogeno per le malattie prioritarie

OSR 8.1 Aumentare la frequenza di identificazione e caratterizzazione dell’agente patogeno per le malattie prioritarie

Indicatore OSR 8.1 Proporzione di casi di morbillo e rosolia notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio

Standard OSR 8.1 82

OC 9.2 Identificare tempestivamente i casi e i rischi infettivi anche mediante sistemi di allerta precoce

OSR 8.2 Rendere più efficiente l’attivazione delle attività di controllo per alcune malattie infettive comprese le zoonosi e le MTA

Indicatore OSR 8.2 Integrazione nella piattaforma web di segnalazione di un sistema automatizzato di avviso/alert via mail per i referenti regionali e locali dei sistemi di sorveglianza

Standard OSR 8.2 SI

OC 9.5 Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive croniche o di lunga durata

OSR 8.5 Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive quali Tubercolosi e infezione da HIV e IST

Indicatori OSR 8.5 Proporzione di casi di TB polmonare e infezione tubercolare latente che sono stati persi al follow-up Proporzione di nuove diagnosi di HIV late presenter

Standard OSR 8.5 13 53

OC 9.7 Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

OSR 8.7 Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

Indicatori OSR 8.7 Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

Standard OSR 8.7 V. dettaglio nel Piano di monitoraggio e valutazione

OC 9.9 Predisporre piani nazionali condivisi tra i diversi livelli istituzionali per la preparazione e la risposta alle emergenze infettive

OSR 8.9 Aggiornamento del Piano regionale delle emergenze infettive nell’ambito della definizione del piano delle emergenze regionale

Indicatore OSR 8.9 Esistenza del Piano regionale delle emergenze infettive

Standard OSR 8.9 SI

OC 9.13 Definire un programma di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza

OSR 8.13 Consolidare il programma regionale di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza

Indicatore OSR 8.13 Disponibilità di informazioni sull’andamento delle infezioni correlate all’assistenza in tutte le ASR

Standard OSR 8.13 SI

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 94

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale 1) Partecipazione ai momenti formativi e riunioni tecniche, richiesti a livello regionale (O.C. 9.3).

Verrà garantita la partecipazione del Referente SIMI e del personale dedicato alla sorveglianza delle malattie infettive alle iniziative proposte dalla Regione

2) Rafforzamento delle attività delle reti degli operatori coinvolti del territorio e delle strutture sanitarie dedicate alla prevenzione e controllo delle malattie e del rischio infettivo (O.C. 9.9)

Con delibera ASL NO n°822 del 23.12.2015 è stato aggiornato il Piano locale per le Emergenze infettive. Nel corso del 2016 sarà condiviso con tutti gli attori coinvolti, provvedendo alla sua trasmissione, con specifica nota del Dipartimento di Prevenzione, a tutti i Servizi ed Enti interessati.

3) Adesione alle indicazioni regionali per la prevenzione della TB nei migranti (O.C. 9.5) Si proseguirà con i consueti accertamenti (visite mediche, Rx torace) per la precoce individuazione di casi di TB tra i migranti secondo il protocollo approvato tra l’ASL NO, la Prefettura e l’A.O.U. di Novara nel 2014 e aggiornato nel 2015. In caso di Diagnosi di TB si procederà all’individuazione tempestiva dei contatti e all’attività di screening, avvalendosi della collaborazione dell’Ambulatorio di Pneumologia AOU di Novara.

4) Attuazione delle indicazioni del PPPV, con particolare riguardo alle misure adottate per mantenere le coperture vaccinali e limitare il fenomeno del rifiuto vaccinale; alla vaccinazione dei soggetti a rischio per cui è prevista una offerta attiva; al coinvolgimento dei PLS per le segnalazioni dei prematuri e delle Neonatologie per le vaccinazioni dei grandi prematuri prima della dimissione (O.C. 9.7)

Al fine di perseguire l'obiettivo di mantenere e migliorare le coperture vaccinali e di conseguire i livelli di copertura a 24 mesi e per la vaccinazione anti MPR previsti dal PNV 2016-2018, si intende operare attraverso interventi multidisciplinari e multiprofessionali quali:

� completamento dell'anagrafe vaccinale informatizzata e, ove possibile, inserimento dello storico vaccinale per le coorti a chiamata attiva;

� verifica e monitoraggio della causa del rifiuto mediante contatto diretto; � monitoraggio delle mancate risposte alle convocazioni per le sedute vaccinali; � attento controllo degli eventi avversi successivi alla vaccinazione; � Incremento dell’offerta vaccinale nelle categorie a rischio mediante la sistematica collaborazione con i

reparti di neonatologia, in particolare per la chiamata attiva dei soggetti che necessitano di calendari speciali in quanto prematuri (Rotavirus), nati da madri HBsAg+ etc…;

� incontri periodici, nei consultori, con i neo-genitori nei corsi post - partum, per presentare le attività dei servizi vaccinali, le diverse vaccinazioni, il calendario vaccinale

� contrasto al fenomeno del rifiuto vaccinale mediante stretta attività di collaborazione con PLS e MMG 5) Ambulatorio del Viaggiatore internazionale: aggiornamenti operativi secondo indicazioni regionali (OC 9.7)

Le azioni previste punteranno ad una risposta efficiente alle richieste dell’utenza, facilitando l’accesso agli interventi di profilassi da parte dei viaggiatori stessi ed a garantire la partecipazione degli operatori alle iniziative proposte dalla Regione con particolare riferimento alle emergenze infettive come l’epidemia determinata dallo Zika virus.

6) Mantenimento del flusso informativo sui rifiuti vaccinali a 24 mesi di vita segnalati ai PLS o MMG (O.C. 9.7) L’attività di segnalazione da parte del SISP dell’ASL NO ai PLS del territorio dei Distretti di Arona e Borgomanero dei rifiuti vaccinali a 24 mesi di vita, sarà estesa a tutto il territorio dell’ASL. Dopo specifico incontro con i PLS degli altri due Distretti, si procederà alla spedizione via posta elettronica, ogni sei mesi, degli elenchi degli assistiti di ogni PLS che risultano inadempienti alle convocazioni per le vaccinazioni. Il raggiungimento delle coperture vaccinali infantili è tra gli obiettivi attribuiti ai PLS dalla ASL NO nel 2016.

7) Prosecuzione della sorveglianza delle ICA tramite il sistema regionale degli indicatori (O.C. 9.13). Proseguirà l’implementazione delle attività di sorveglianza e di controllo delle infezioni correlate all’assistenza mediante redazione del programma annuale basato sia sulla individuazione delle aree di rischio infettivo e sulla definizione delle azioni volte per contenerlo, sia sugli indicatori 2016 proposti dal coordinamento regionale (a cui l’ASL dà massima adesione). Il Programma, deliberato dalla Direzione Generale, prevederà il coinvolgimento delle strutture ASL NO sia ospedaliere che territoriali.

8) Avvio delle iniziative con PLS e Neonatologie Bambini nati prima della 37° settimana vaccinati per rotavirus (O.C. 9.7)

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 95

Sarà avviata, in collaborazione con i Dipartimenti Materno - Infantili dell’ASL NO e dell’A.O.U. Maggiore della Carità, nonché con i PLS presenti sul territorio, l’attività di vaccinazione dei neonati a rischio con vaccino anti - rotavirus.

9) Prosecuzione della vaccinazione MPR delle donne in età fertile secondo il percorso già avviato con l’AOU ed il Presidio ospedaliero di Borgomanero (O.C. 9.7)

Proseguirà l’attività di vaccinazione delle donne in età fertile svolta in collaborazione con il Reparto di Ginecologia del Presidio ospedaliero di Borgomanero e con il Dipartimento materno-infantile dell’A.O.U. Maggiore della carità di Novara, al fine di intercettare tempestivamente donne suscettibili da inviare ai servizi vaccinali.

10) Vigilanza e prevenzione delle malattie trasmesse da vettori (O.C. 9.9): BLUE-TONGUE - Proseguirà il programma di monitoraggio sulla presenza di culicoidi a mezzo di trappole posizionate presso aziende agricole georeferenziate; continuerà il monitoraggio sierologico degli animali sentinella. WEST NILE DESEASE - proseguirà la sorveglianza clinica e sierologica a campione sugli equidi, nonché la sorveglianza virologica in caso di mortalità anomale tra l’ avifauna selvatica, continuerà il posizionamento di gabbie trappola per insetti vettori con ricerca RNA virale sul catturato.

Popolazione target Popolazione residente nel territorio di competenza dell’ASL NO, gruppi a rischio per patologia, popolazione migrante, donne in età fertile suscettibili alla rosolia

Attori coinvolti/ruolo SEREMI ASL AL, Direzione Medica P.O. e AOU Maggiore della Carità, Laboratorio di analisi Cliniche ASL e AOU Maggiore della Carità, Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Servizi Veterinari ASL NO, Referenti SIMI, RAV e CED e Operatori dei Distretti dell’ASL NO, Reparti e Dipartimenti dell’A.O.U. Maggiore di Novara e del Presidio Ospedaliero di Borgomanero, Istituto Zooprofilattico, Ambulatorio di Medicina dei Viaggi Internazionali dell’ASL NO. PLS e MMG.

Indicatori di processo

Indicatori locali Standard per l’anno 2016

Partecipazione operatori interessati alle iniziative regionali Secondo indicazioni regionali

Trasmissione nota Dipartimentale per condivisione Piano Emergenze Infettive

Entro 30 ottobre 2016

Redazione della procedura per la gestione dei casi sospetti di malattia da virus Zyka

Entro 31 Dicembre 2016

Redazione report annuale gestione sanitaria dei migranti Entro 31 Dicembre 2016

Attuazione degli aggiornamenti operativi indicati dalla regione nell’ambito dell’Ambulatorio per il Viaggiatore internazionale

100% delle indicazioni regionali

Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

Secondo indicazioni del Piano di monitoraggio e valutazione

Redazione Report vaccinazioni MPR in donne suscettibili Entro 31 Dicembre 2016

Redazione Report vaccinazioni anti Rotavirus in neonati a rischio Entro 31 Dicembre 2016

Trasmissione elenchi inadempienti ai PLS dell’ASL Almeno 1elenco/semestre per i PLS in

tutti i Distretti

Implementazione Programma ICA Entro 31 Dicembre 2016

Redazione Report ICA secondo indicazioni regionali Entro 31 Dicembre 2016

Aggiornamento della procedura per la gestione del casi sospetti di malattia da vettore Redazione report attività svolta per West Nile Disease e Blue Tongue

Entro 31 Dicembre 2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 96

Azione 8.5.2 Azioni di comunicazione

Obiettivi dell’azione

La promozione della conoscenza del fenomeno della antibioticoresistenza, dell’uso consapevole degli antibiotici e l’adesione consapevole ai programmi vaccinali costituiscono gli obiettivi dell’azione di comunicazione.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 9.7 Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

OSR 8.7 Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

Indicatori OSR 8.7 Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

Standard OSR 8.7 V. dettaglio nel Piano di monitoraggio e valutazione

OC 9.8 Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione

OSR 8.8 Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione

Indicatore OSR 8.8 Esistenza di un programma di comunicazione basato sulla evidenza per la gestione della corretta informazione sui vaccini ai fini della adesione consapevole

Standard OSR 8.8 Sì

OC 9.12 Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso di antibiotici

OSR 8.12 Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso di antibiotici con azioni coordinate in medicina umana e veterinaria

Indicatore OSR 8.12 Esistenza di un programma regionale di comunicazione basato sulla evidenza per aumentare la consapevolezza nell’uso di antibiotici

Standard OSR 8.12 Sì

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Le attività previste a livello locale saranno:

1) Partecipazione ai momenti formativi e riunioni tecniche, richiesti a livello regionale (O.C. 9.3) Verrà garantita la partecipazione del Referente SIMI e del personale dedicato alla sorveglianza delle malattie infettive alle iniziative proposte dalla Regione

2) Progettazione e /o sviluppo di iniziative, compreso l’ambito veterinario, per una miglior conoscenza del fenomeno dell’antibiotico-resistenza (O.C. 9.12)

In ambito veterinario: in occasione dei controlli finalizzati alla farmacosorveglianza, il personale ispettivo avrà cura di sensibilizzare i titolari ed al personale addetto agli allevamenti sul delicato tema dell'antibiotico resistenza e dell'uso prudente e responsabile dei medicinali veterinari, consegnando agli stessi il materiale divulgativo messo a punto dalla Regione Piemonte.

3) Progettazione e /o sviluppo di iniziative di comunicazione finalizzate a contrastare il fenomeno del rifiuto alla vaccinazione (O.C. 9.8)

Nella seconda metà dell’anno si darà avvio ad una serie di incontri, condotti da operatori dei Servizi vaccinali in collaborazione con il Dipartimento Materno-Infantile dell’ASL NO, presso i consultori al fine di sensibilizzare le neomamme sull’importanza delle vaccinazioni quale strumento di promozione della salute e di prevenzione delle malattie infettive.

Popolazione target

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 97

Popolazione residente nel territorio di competenza dell’ASL NO.

Attori coinvolti/ruolo Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Dipartimento Materno-Infantile e Servizi Veterinari dell’ASL NO, Direzione Medica Presidio Ospedaliero di Borgomanero (ASLNO)

Indicatori di processo

Indicatore per il livello locale Standard per l’anno 2016

Partecipazione ai momenti formativi e riunioni tecniche, richiesti a livello regionale

Secondo indicazioni regionali

Sviluppo attività di comunicazione campagna antibiotico resistenze

Report annuale di attività riguardo antibioticoresistenze

Iniziativa di comunicazione relativa al contrasto del rifiuto alla vaccinazione

Almeno una iniziativa attivata per raggiungere popolazioni target per ASL

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 98

Programma 9

Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

Situazione Nel 2015 sia il livello regionale che il livello locale hanno fornito risultati soddisfacenti in merito alle azioni ed agli indicatori previsti dal programma. Nel dettaglio, con riferimento al livello regionale, per quanto riguarda il punto 9.1.1, è stato istituito un apposito gruppo di lavoro con DD n.146 del 15 marzo 2016. Per quanto concerne l’Azione 9.1.2 il 7 ottobre 2015 si è svolto un incontro al fine di definire la disponibilità e le modalità di costituzione di un Nucleo di valutazione regionale per il PRISA finalizzato ad integrare i controlli delle Autorità competenti con quelli svolti dagli altri organi di controllo che operano con programmi e obiettivi diversi lungo la filiera alimentare. Il Tavolo di confronto e collaborazione tra le Autorità Competenti e gli altri organi di controllo è stato formalizzato con D.D. 5 febbraio 2016, n. 62. Inoltre, tutte le ASL hanno rispettato la scadenza per la trasmissione del documento di programmazione e di rendicontazione dei PAISA aziendali. Il 16/12/2015 si è tenuta una riunione con i referenti del gruppo di coordinamento regionale MTA ed i referenti MTA delle ASL nel corso della quale si è discusso del potenziamento del sistema di sorveglianza e gestione delle MTA (Azione 9.1.3). Nel corso dell’incontro sono state rilevate alcune importanti criticità legate sostanzialmente a questioni tecniche di utilizzo del sistema informativo regionale ed alla necessità di creare un allineamento/interfaccia con il sistema SIMI. Resta irrisolto il problema della sottonotifica dei casi di MTA, problema per il quale si è concordato sulla necessità di programmare iniziative per una sensibilizzazione dei medici di medicina generale e di quelli del pronto soccorso. Nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Piemonte, al fine di indirizzare le ricerche diagnostiche da parte dei clinici in caso di malattia a trasmissione alimentare, è stato realizzato lo strumento Matrice MTA - Matrice sulle malattie a trasmissione alimentare e sui valori di riferimento microbiologico negli alimenti consultabile all’indirizzo: http://www.ceirsa.org/matrice.php L’adeguamento delle anagrafi gestite dalle ACL alla “Masterlist Regolamento CE 852/2004” (Azione 9.4.1) è stato valutato positivamente a fronte del fatto che tutte le ASL hanno raggiunto la percentuale di copertura pari al 50%. Sono state organizzate tre giornate di formazione/addestramento finalizzate alla diffusione dei protocolli per la gestione delle emergenze epidemiche e non epidemiche in medicina veterinaria (Azione 9.6.1), in collaborazione con la Croce Rossa Italiana “Centro polifunzionale Teobaldo Fenoglio” di Settimo Torinese e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva. E’ stato attuato sul territorio regionale il Piano di prevenzione delle malattie infettive della fauna selvatica. L’attività di controllo ha avuto come obiettivo la valutazione della presenza e della diffusione nella fauna selvatica delle infezioni che possono costituire un pericolo per la salute umana e per il patrimonio zootecnico. I risultati del piano di monitoraggio dei selvatici forniscono il supporto per le valutazioni del rischio a livello locale, in particolare per quegli specifici allevamenti che non forniscono garanzie di biosicurezza adeguate (allevamenti a carattere familiare o allo stato brado). Sul fronte del miglioramento della qualità nutrizionale e della sicurezza dell’offerta alimentare (Azione 9.8.1) si è tenuto nel mese di dicembre 2015 un corso di formazione sul tema “Intolleranze ed allergie alimentari nell’ambito della ristorazione scolastica”. Inoltre è stato attuato uno specifico programma di formazione regionale rivolto alle AC, allegato al PRISA 2015. In ultimo, in ottemperanza agli obiettivi previsti dall’Azione 9.10.1, con Determinazione Dirigenziale n. 13 del 14/01/2016 sono state approvate le Linee di indirizzo e la modulistica a supporto dello svolgimento degli audit sulle Autorità Competenti sulla Sicurezza Alimentare in conformità alle DGR n. 25-1513 del 03/06/2015 e n. 31-1747 del 27/07/2015.

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Gran parte delle azioni previste dal programma perseguono obiettivi di miglioramento del sistema di tutela della sicurezza alimentare e della sanità pubblica veterinaria implementando le azioni di coordinamento, di sorveglianza, di formazione degli operatori e di informazione e comunicazione. Alcune azioni sono indirizzate verso problematiche rilevanti ed attuali quali l’antibioticoresistenza e le malattie trasmesse da alimenti o da agenti zoonotici. Altre azioni puntano a migliorare la gestione del controllo ufficiale aggiornando e adeguando l’anagrafica delle imprese, la capacità dei laboratori e la risposta alle emergenze. Tutte le azioni sono in coerenza

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 99

e in stretta relazione con quanto previsto dal Piano Regionale Integrato di sicurezza alimentare. Il programma è organizzato in 11 azioni e la programmazione 2016 prende in considerazione, oltre allo sviluppo di attività iniziate nel 2015, alcune nuove azioni.

Azione 9.1.1

Costituire e promuovere l’operatività di un Gruppo di lavoro regionale per la

valutazione del rischio nel campo della sicurezza alimentare a supporto del Settore

Regionale Prevenzione Veterinaria

Obiettivi dell’azione Integrare competenze e professionalità, valutare e monitorare criticità e problematiche emergenti, proporre opzioni gestionali appropriate rispetto a rischi definiti.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Costituzione/revisione di un gruppo di lavoro che sia rappresentativo di tutte le componenti aziendali coinvolte nella predisposizione ed attuazione del Piano locale della prevenzione; attribuzione compiti al gruppo. Partecipazione degli operatori ASL NO individuati al gruppo regionale.

Popolazione target Popolazione residente nel territorio dell’ASL NO

Attori coinvolti/ruolo Livello locale: Gruppo PAISA, composto dai Servizi dipartimentali di sicurezza alimentare integrato, se necessario, da altri componenti.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella: Evento regionale di sensibilizzazione e informazione/formazione sull’informatizzazione della gestione del farmaco

1 evento formativo da parte di almeno il 30% delle ASL (n. 4)

Non previsto in quanto non rientrante nel piano formativo dipartimentale dell’ASL NO

Azione 9.1.2 Migliore il livello di coordinamento tra Autorità Competente e Organi Controllo

Obiettivi dell’azione

Promuovere e migliorare il livello di coordinamento tra le diverse Autorità ed i diversi organi di controllo.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Redigere un Piano dei controlli della Sicurezza Alimentare che tenga conto delle possibili integrazioni tra servizi e con i diversi Organi di Controllo, sulla base delle indicazioni previste dal PNI. Su proposta della Direzione Marittima di Genova è iniziata una collaborazione che prevede l’attività di controlli congiunti, Dipartimento di Prevenzione ASL NO/Capitaneria di Porto di Genova, sulla filiera ittica; la finalità è quella di favorire l’armonizzazione e l’ottimizzazione delle risorse disponibili e una maggiore efficacia dei controlli pubblici sulle imprese. Nel 2016 sono previste due giornate di controlli congiunti.

Popolazione target Imprese alimentari, popolazione generale del territorio dell’ASL NO.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 100

Attori coinvolti/ruolo Gruppo PAISA composto dai Servizi dipartimentali di sicurezza alimentare. Altri organi di controllo, enti/istituzioni interessate.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello

locale

Documento programmazione e rendicontazione PAISA

100% delle ASL producono 1 documento di programmazione e rendicontazione PAISA

Produrre un documento di programmazione e

rendicontazione PAISA

Percentuale degli eventi formativi aperti a organi di controllo esterni.

1 evento formativo aperto a organi di controllo esterni da parte di almeno il 30% delle ASL (n. 4)

Non previsto dal Piano Formativo Dipartimentale

Azione 9.3.1

Potenziare il sistema di sorveglianza e gestione MTA

Obiettivi dell’azione

Aggiornare e implementare gli strumenti per potenziare le indagini epidemiologiche sulle MTA.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello regionale, locale Definire e attuare interventi di informazione, formazione, aggiornamento per gli operatori coinvolti nella gestione delle MTA.

Popolazione target Popolazione residente nel territorio dell’ASL NO

Attori coinvolti/ruolo Referenti e gruppo locale MTA ASL NO.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Numero interventi di informazione/formazione sulla gestione degli episodi di MTA, a livello locale

Garantire la partecipazione dei referenti e/o operatori del gruppo locale MTA all’evento di informazione/formazione sulla gestione degli episodi di MTA organizzato dall'ASL TO5. Effettuare la formazione a cascata per gli altri operatori coinvolti (medici, veterinari, tecnici della prevenzione, assistenti sanitari).

Azione 9.11.1 Definire strategie di comunicazione

Obiettivi dell’azione Miglioramento della comunicazione a soggetti istituzionali e portatori di interesse.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 101

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale Definizione e implementazione di una strategia di comunicazione dell'ACL; Elaborazione, sulla base di uno schema regionale predisposto secondo quanto indicato nell’azione 9.1.1, di una relazione sintetica dei risultati di controllo ufficiale da divulgare.

Popolazione target Soggetti istituzionali e portatori di interesse del territorio dell’ASL NO.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo regionale attività di comunicazione. Servizi veterinari, SIAN.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Elaborazione di una relazione sintetica dei risultati di controllo ufficiale

1 relazione da divulgare

Azione 9.4.1 Completare i sistemi anagrafici delle imprese alimentari e del settore dei mangimi

Obiettivi dell’azione

Assicurare l’affidabilità dei sistemi anagrafici delle imprese alimentari e del settore dei mangimi.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Garantire la prosecuzione dell’allineamento ed adeguamento delle anagrafiche regionali degli OSA e OSM.

Popolazione target Imprese afferenti agli Operatori del Settore Alimentare ed agli Operatori del Settore dei Mangimi del territorio dell’ASL NO.

Attori coinvolti/ruolo Referenti sistemi informativi Gruppo di Lavoro Locale PAISA dell’ASL NO – Servizi dipartimentali

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Percentuale di conformità delle anagrafi locali. 80%

Azione 9.5.1

Gestire le emergenze in medicina veterinaria

Obiettivi dell’azione

Gestire le emergenze epidemiche veterinarie e non e gli eventi straordinari.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 102

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello regionale e locale Promuovere la diffusione, a livello regionale ed a livello locale, dei protocolli per la gestione delle emergenze epidemiche e non epidemiche in medicina veterinaria ed eventuali interventi straordinari attraverso l’organizzazione di interventi di formazione con simulazione sul campo per gli operatori in modo che i servizi siano preparati ad impiegare i protocolli. A livello locale è previsto un evento di divulgazione delle procedure aggiornate e partecipazione a corsi di formazione inerenti le emergenze di almeno un operatore SIAV, se organizzati.

Popolazione target Operatori Servizi veterinari.

Attori coinvolti/ruolo Operatori regionali e dei servizi veterinari dell’ ASL NO e altri servizi/enti emergenza.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Numero incontri di divulgazione/formazione per la diffusione dei protocolli

Almeno 1 incontro a livello locale

Azione 9.6.1 Prevenzione malattie infettive della fauna selvatica

Obiettivi dell’azione

Implementare protocolli e programmi di sorveglianza della fauna selvatica per la prevenzione delle malattie infettive trasmissibili al patrimonio zootecnico e all’uomo.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Dare attuazione al piano di sorveglianza aziendale previsto nel PAISA sulla base dell’esperienza degli anni precedenti garantendo la raccolta dei campioni ed il recapito degli stessi all’IZS PLV, incaricato dell’esecuzione degli accertamenti, in attesa dell’avvio di un nuovo piano nazionale da parte del Ministero della Salute o di indicazioni regionali.

Popolazione target Popolazione animale selvatica nel territorio ASL NO

Attori coinvolti/ruolo Servizi veterinari ASL NO in collaborazione con IZS, Università, Agricoltura, Enti parco ed altri soggetti interessati.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Numero malattie dei selvatici monitorate 4 malattie dei selvatici monitorate

Proporzione dei campioni prelevati/campioni programmati

100% campioni prelevati/campioni programmati

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 103

Azione 9.7.1

Assicurare un’appropriata capacità di laboratorio per i controlli

Obiettivi dell’azione

Assicurare la capacità di laboratorio per i controlli nel settore della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare e garantire l’utilizzo di eventuali nuove tecniche analitiche, previo parere condiviso tra Laboratorio e Autorità competente regionale per la sicurezza alimentare.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Partecipazione alle iniziative di formazione previste dal livello regionale

Popolazione target Servizi sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare in Regione Piemonte.

Attori coinvolti/ruolo Servizi veterinari, SIAN, IZS, ARPA ed altri soggetti interessati.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Protocollo tecnico revisionato per le analisi microbiologiche che attesti che il processo di pianificazione dei campionamenti per l’analisi soddisfa le esigenze previste (comunitarie, nazionali e locali, ivi incluse quelle laboratoristiche).

Utilizzo del Protocollo tecnico revisionato

Corso di formazione ASL VC “Attività di campionamento degli alimenti: dal prelievo all’interpretazione dei risultati”

Partecipazione operatori dei Servizi di sicurezza alimentare al corso di formazione organizzato dalla ASL VC

Azione 9.8.1

Migliorare la qualità nutrizionale e la sicurezza dell’offerta alimentare

Obiettivi dell’azione

Migliorare la conoscenza e la capacità di gestione dei rischi nutrizionali e da allergeni da parte degli operatori del settore alimentare. Aumentare la disponibilità di alimenti salutari.

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale Organizzare interventi informativi /formativi finalizzati ad aumentare l’offerta di alimenti idonei a soggetti allergici o intolleranti. Corsi di formazione per operatori del settore alimentare e per operatori del settore sanitario. Interventi per verificare la disponibilità/utilizzo di sale iodato nei centri vendita e ristorazione collettiva secondo gli indirizzi regionali.

Popolazione target Operatori del settore alimentare e sanitario, Popolazione residente nel territorio dell’ASL NO

Attori coinvolti/ruolo Operatori SIAN/ Veterinari dell’ASL NO.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 104

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Indicatore sentinella: Raccolta annuale dei dati relativi ai controlli effettuati nelle verifiche di sale iodato

1 documento di sintesi relativo agli interventi per verificare la disponibilità/utilizzo di sale iodato secondo gli indirizzi regionali

Eventi informativi/formativi per gli operatori del settore alimentare o sanitario /anno

Organizzare almeno 1 evento informativo/formativo per gli operatori del settore alimentare o sanitario

Interventi di vigilanza/valutazione nutrizionale nella ristorazione collettiva

Almeno 20

Azione 9.9.1

Formazione del personale delle Autorità competenti

Obiettivi dell’azione

Assicurare che il personale delle autorità competenti regionale e locali sia adeguatamente formato.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Collaborare con la Regione per predisporre ed attuare un evento formativo fruibile dagli operatori addetti al controllo ufficiale di tutte le AA.SS.LL. regionali.

Popolazione target Operatori sicurezza alimentare dell’ASL NO.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo regionale e locale ASL NO.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Numero eventi formativi/anno Organizzazione di almeno 1 evento formativo

Completamento programma di formazione ACL del personale addetto ai controlli ufficiali

90% del programma di formazione ACL completato

Percentuale di personale addetto al controllo ufficiale delle ACL formato per il corso base (approfondimento del pacchetto igiene) previsto dall’Accordo/totale del personale afferente ai servizi dell’Autorità competente

95% del personale addetto al controllo ufficiale delle ACL formato per il corso base

Presenza della programmazione della formazione del personale precedentemente formato sugli argomenti del percorso base

Presenza del programma dipartimentale della formazione del personale

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 105

Azione 9.10.1

Audit sulle Autorità competenti

Obiettivi dell’azione

Assicurare che vengano effettuati gli audit sulle autorità competenti.

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Realizzare gli audit previsti dall’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento CE 882/2004.

Popolazione target Personale delle autorità competenti locali ASL NO.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo audit e auditors Servizi dipartimentali di sicurezza alimentare ASL. NO

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016

Numero audit interni 1

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 106

Programma 10

Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano regionale di

prevenzione

Situazione La rendicontazione del PLP 2014 e la programmazione PLP 2015 si sono svolte secondo i tempi richiesti dalla Regione, precedute da riunioni del Comitato di Dipartimento di Prevenzione allargate ai responsabili dei gruppi di lavoro PLP . Il Coordinatore PLP inoltra prontamente via mal alle persone che partecipano a queste riunioni, tutti gli aggiornamenti che provengono dalla regione in merito al PLP e alle riunioni del CORP,al quale egli partecipa insieme al rappresentante del SSEPI. Sul versante delle strutture organizzative (azione 10.3.1) l’ ASL NO con Del. DG n. 708 del 27 luglio 2015 aveva individuato indirizzi operativi per la realizzazione del PLP 2015-2018 che ha ritenuto in linea con quanto richiesto dalla DD regionale 751 del 19/11/2015. In realtà nel corso del 2015 si è evidenziata la necessità di modificare la composizione di alcuni gruppi ma si è deciso effettuare l’aggiornamento solo al termine delle procedure che renderanno operativo il nuovo Atto Aziendale nel 2016 (per esempio i concorsi per Direttori di SIAN e SPreSAL). L’azione 10.1.1 (Censimento fonti informative ed eventuale revisione/adattamento dei flussi) ha visto l’ASL NO coinvolta a livello regionale attraverso 3 suoi operatori partecipanti al gruppo governance e ai gruppi che hanno lavorato sui programmi “Ambiente e salute” e “Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare”. Le sorveglianze (azione 10.1.2) sono state attuate a livello locale secondo gli indirizzi previsti e, per aumentare la visibilità delle attività di sorveglianza, gli operatori PASSI hanno collaborato con il SSEPI alla predisposizione di un poster, attualmente disponibile sul sito aziendale, per la mostra “Alla scoperta dell’ASL NO”, con il messaggio “Facciamo rete, intervistiamo le persone,restituiamo informazioni per la salute della popolazione“ . I risultati delle sorveglianze sono stati trasmessi al coordinatore del PLP e agli operatori coinvolti nella stesura del PLP. Risultati OKKIO e PASSI sono stati inseriti anche nel contesto epidemiologico del PAT. Per PASSI sono state effettuate 253 interviste (92% di quelle attese), registrando però un tasso di risposta inferiore a quello regionale (72,7% vs 83,1%), sia per un maggiore tasso di rifiuto (18,7% vs 12,7%) che per una più elevata non reperibilità (8,6% vs 4,2%). Per le sorveglianze, l’ASL NO è stata impegnata anche nello svolgimento di funzioni regionali. Gli operatori del SSEPI hanno svolto compiti di coordinamento regionale PASSI, anche sul fronte della formazione sia degli intervistatori che dei coordinatori aziendali. Inoltre hanno partecipato su mandato regionale alla formazione nazionale per la ripresa di Passi d’Argento (3 luglio, 18-19 novembre). Nel 2015 scuola e mondo del lavoro sono stati al centro di attività di comunicazione e partecipazione a sostegno delle politiche per la salute (Azione 10.5.1), mentre non si è fatta la rilevazione sistematica dei bisogni formativi interni e non sono stati effettuati corsi specifici sul PLP (azione 10.4.1: realizzazione eventi informativi e formativi a livello regionale e locale). Nessun operatore dell’Asl NO è stato coinvolto a livello regionale per le azioni 10.1.3 (Monitoraggio e contrasto delle disuguaglianze) e Laboratorio della prevenzione (azione 10.2.1).

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Nel 2016 dovrebbe diventare operativa la nuova organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e di altre strutture che contribuiscono alla realizzazione del PLP. Questo consentirà di aggiornare la delibera organizzativa del PLP, di affrontare in maniera più decisa le difficoltà di comunicazione interna ed esterna all’ASL evidenziate nelle riunioni aziendali sul PLP e di migliorare la programmazione sul medio periodo richiesta dal questo strumento. Una giornata di formazione locale PASSI verrà effettuata in considerazione del cambiamento del team delle intervistatrici e delle situazioni critiche di processo riscontate lo scorso anno. L’aggiornamento del documento “immagini di salute”, disponibile sul sito aziendale e che nel 2016 è anche obiettivo aziendale dell’epidemiologia e delle strutture del Dipartimento di Prevenzione, sarà focalizzato a utilizzare le informazioni delle sorveglianze sottolineando la relazione con le azioni del PLP e con la “salute in tutte le politiche”.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 107

In attesa del modello regionale per la progettazione di corsi locali, in ambito aziendale si ritiene di affrontare il tema del rapporto con i MMG progettando un corso (da effettuare nei primi mesi del 2017) che metta a fuoco le importanti e numerose relazioni che questi operatori hanno con le tematiche del PLP. Sarà dato un maggiore impulso al Piano anche attraverso iniziative di comunicazione, che non potranno prescindere, a livello locale, dai momenti di confronto con gli stakeholders del territorio (es. i sindaci) e dagli strumenti già previsti, quali il bilancio sociale. La DD del Settore regionale Prevenzione e veterinaria n. 146 del 15/03/2016, che ha portato all’identificazione dei referenti dei programmi regionali del PRP, prevede il coinvolgimento in ambito regionale di 2 operatori della ASL NO: dott.ssa Roberta Grossi per il programma: “Guadagnare Salute - comunità ed ambienti di lavoro” e dott.ssa Maria Chiara Antoniotti per il programma “Governance”. La revisione dell’architettura organizzativa regionale prevista nel 2016 dovrebbe chiarire anche l’impegno regionale della ASL NO per le sorveglianze, nodo rimasto irrisolto nell’Atto aziendale che ha visto la soppressione del SSEPI .

Azione 10.1.1 Censimento fonti informative ed eventuale revisione/adattamento dei flussi

Obiettivi dell’azione Assicurare un’adeguata base informativa per il monitoraggio e la valutazione del Piano.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale

Indicatore per OSR

Standard

Utilizzare i dati derivanti dai sistemi di sorveglianza di popolazione per la pianificazione sanitaria. Estendere a tutto il territorio un sistema informativo che sorvegli qualità e quantità delle azioni di promozione della salute, che sia in grado di selezionare e valorizzare le buone pratiche, di monitorare le attività e quantificarne il consumo di risorse. Adeguare l’information technology e integrare i sistemi (registri, sorveglianze, flussi informativi) a livello regionale.

OSR 10.1. Attuare il piano di monitoraggio e valutazione del PRP, anche adeguando la base informativa

Indicatore OSR 10.1 Relazione annuale con i risultati del monitoraggio

Standard OSR 10.1 Relazione presente

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale Attraverso la mediazione dei referenti delle linee di programma, le ASL interessate dovranno garantire la partecipazione degli operatori coinvolti al gruppo regionale per il monitoraggio e la valutazione del PRP. Sarà garantita la partecipazione della dott.ssa Antoniotti, coinvolta nel gruppo regionale. Partecipazione Pro.Sa.: sono in programmazione per il 2016, al momento, 2 incontri di formazione (ASL TO1/TO2 e ASL VC). Il risultato della revisione del set di indicatori per il monitoraggio dei progetti sarà presentato ai Coordinatori dei PLP e ai RePES, per l’arruolamento di almeno il 50% delle ASL per la sua attuazione a livello locale, colmando così il piccolo ritardo accumulato.

Popolazione target Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali.

Attori coinvolti/ruolo CORP/gruppo monitoraggio. RePES e referenti aziendali Pro.Sa.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 108

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Presenza di un documento di analisi dei punti critici nei sistemi informativi

Documento presente (standard 2015)

NO

N. proposte condivise / n. punti critici individuati 25% NO

Indicatore sentinella:

N. ASL che utilizzano Pro.Sa. per la rendicontazione PLP

50% Utilizzo del set di indicatori per

la rendicontazione 2016

Azione 10.1.2 Sorveglianze di popolazione

Obiettivi dell’azione Utilizzo per la pianificazione e il monitoraggio del piano. Garantire l’attuazione delle sorveglianze secondo i protocolli prestabiliti.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico

regionale Indicatore per

OSR Standard

Utilizzare i dati derivanti dai sistemi di sorveglianza di popolazione per la pianificazione sanitaria Estendere a tutto il territorio un sistema informativo che sorvegli qualità e quantità delle azioni di promozione della salute, che sia in grado di selezionare e valorizzare le buone pratiche, di monitorare le attività e quantificare il consumo di risorse

OSR 10.1. Attuare il piano di monitoraggio e valutazione del PRP, anche adeguando la base informativa

Indicatore OSR 10.1 Relazione annuale con i risultati del monitoraggio

Standard OSR 10.1 Relazione presente

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale In generale: utilizzo dei dati delle sorveglianze nella pianificazione locale. In particolare, sulle singole sorveglianze:

� PASSI - effettuazione interviste PASSI: 275 nell’anno - predisposizione di reportistica (almeno 1 documento) con dati 2015 e comunicazione dei risultati almeno

attraverso pubblicazione della reportistica su sito aziendale o nazionale. - delibera DG per individuazione operatori coinvolti e modalità organizzative - corso di formazione per team PASSI con l’obiettivo di affrontare criticità di processo e migliorare utilizzo dei

dati

� OKKIO ALLA SALUTE Partecipazione degli operatori ASL al percorso formativo regionale, attuazione della V raccolta dati nelle classi campionate secondo le modalità previste, caricamento dati nella piattaforma on-line entro giugno 2016.

� HBSC Sostenere l’utilizzo delle informazioni contenute nel report HBSC anche mediante diffusione dei dati in occasione di eventi informativi/formativi indirizzati alle scuole, operatori sanitari, popolazione.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 109

� PASSI D’ARGENTO Contribuire all’organizzazione e realizzazione della sorveglianza secondo le indicazioni che saranno fornite dal livello regionale.

Popolazione target Portatori di interesse regionali e locali delle diverse tematiche affrontate dalle sorveglianze, ed in particolare di quelle contenute nel PRP (es: operatori scolastici, operatori sanitari, amministratori, popolazione).

Attori coinvolti/ruolo Fonte informativa: campione casuale rappresentativo della popolazione delle diverse classi di età. Per raccolta dati, analisi, produzione e comunicazione di risultati, promozione di utilizzo dei dati. Livello locale: operatori di varie strutture, aziendali e non, a vario titolo (rif. in reportistica delle sorveglianze). Per utilizzo dei risultati: portatori di interesse regionali e locali delle diverse tematiche affrontate dalle sorveglianze (es: operatori scolastici, operatori sanitari, amministratori, popolazione).

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Indicatore sentinella: N. ASL che rispettano gli indirizzi annuali (attività previste dal PRP per il livello locale) sul totale delle ASL

100%

PASSI: - Effettuazione interviste (standard almeno 90% di

275 attese) - Predisposizione di reportistica (almeno 1

documento) con dati 2015 e comunicazione dei risultati almeno attraverso pubblicazione della reportistica su sito aziendale o nazionale

OKKIO ALLA SALUTE: - Attuazione V raccolta dati nelle classi campionate

e caricamento 100% dei dati in piattaforma web (entro il 30 giugno 2016).

HBSC: - Attuare iniziative di comunicazione/informazione

(almeno una iniziativa)

Aggiornamento dati delle sorveglianze nelle programmazioni annuali (aggiornamento degli indicatori degli obiettivi centrali del PNP provenienti dalle sorveglianze nei documenti annuali di programmazione regionale)

100% indicatori aggiornati

NO

Individuazione operatori e modalità organizzative sorveglianza PASSI con Delibera DG ASL NO

Delibera del DG entro 30.04.2016

Accreditamento corso di formazione per operatori team PASSI

Corso di formazione disponibile su sito ECM regionale entro 30/11/2016

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 110

Azione 10.3.1 Proposta revisione organizzativa

Obiettivi dell’azione Ridefinire o rafforzare le strutture deputate alla governance del Piano di prevenzione, la loro composizione e i relativi compiti.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico

regionale Indicatore per

OSR Standard

Sviluppare il ruolo di steward della prevenzione a livello sia regionale sia di asl nella relazione con i portatori di interesse non del sistema sanitario e con le altre strutturazioni organizzative del sistema sanitario

OSR 10.3. Consolidare il modello organizzativo di coordinamento e governance a livello regionale e aziendale

Indicatore OSR 10.3. Atto regionale

Standard 10.3. Atto presente

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale Le ASL che non hanno provveduto nel 2015, dovranno formalizzare i gruppi aziendali incaricati dell’attuazione del Piano locale di prevenzione, seguendo le disposizioni regionali. Per ASL NO aggiornamento della Del. D.G. 708 del 27 luglio 2015 Piano Locale della Prevenzione: indirizzi operativi.

Popolazione target Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Prevenzione e veterinaria; CORP; Direzioni aziendali.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Formalizzazione revisione organizzativa

Atto regionale NO

Evidenza documentale di recepimento degli indirizzi regionali da parte delle aziende

Presenza 100% aziende

Recepimento con atto formale delle indicazioni regionali (DD n. 751 del 19/11/2015 e note di precisazione seguenti)

Evidenza documentale di aggiornamento della Del DG 708 del 27/7/2015

Entro 31.12.2016 Approvazione Delibera di aggiornamento

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 111

Azione 10.3.2 Implementazione audit del Piano di prevenzione

Obiettivi dell’azione Garantire un sistema di monitoraggio e supporto alla realizzazione del PRP e dei PLP.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Sviluppare il ruolo di steward della prevenzione a livello sia regionale sia di ASL nella relazione con i portatori di interesse non del sistema sanitario e con le altre strutturazioni organizzative del sistema sanitario. Utilizzare gli strumenti di gestione e budgeting aziendali per aumentare l’efficienza nell’ottemperare agli adempimenti normativi

OSR 10.3. Consolidare il modello organizzativo di coordinamento e governance a livello regionale e aziendale

Indicatore OSR 10.3. Atto regionale

Standard OSR 10.3. Atto presente

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello regionale Saranno avviati gli audit del Piano di prevenzione, al fine di supportare i gruppi di progetto locali, favorire il confronto, migliorare il livello di qualità generale. Sarà necessario recuperare il ritardo accumulato rispetto alle attività previste per il 2015. Pertanto sarà attivato, in collaborazione con il CORP, il gruppo regionale per l’audit del PRP. Il gruppo dovrà elaborare il programma di audit e i criteri di riferimento; sarà inoltre organizzato un evento formativo che dovrà precedere lo svolgimento degli audit.

Livello locale Partecipazione alle attività previste e attuazione degli indirizzi regionali.

Popolazione target Coordinatori PLP e altri operatori impegnati nei PLP e nel coordinamento regionale.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Prevenzione e veterinaria; CORP; coordinatori PLP.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Individuazione gruppo di lavoro audit

Almeno una convocazione (standard 2015)

Partecipazione al gruppo se previsto

Elaborazione programma di audit e standard di riferimento

Documento presente NO

Formazione degli operatori Corsi effettuati Partecipazione alla formazione prevista

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 112

Azione 10.4.1 Realizzazione eventi informativi e formativi a livello regionale e locale

Obiettivi dell’azione - Promuovere la cultura della prevenzione come strategia delle Aziende Sanitarie e degli Enti Locali, anche in

funzione di un razionale utilizzo di risorse - Aumentare la consapevolezza, tra gli operatori, delle funzioni e potenzialità del Piano di prevenzione - Accrescere le competenze per migliorare la qualità degli interventi - Riconoscere e ridurre le diseguaglianze sociali e adottare azioni di provata efficacia - Migliorare la capacità di utilizzare strumenti di comunicazione efficace

Obiettivo centrale Obiettivo specifico

regionale Indicatore per OSR Standard

Accountability dell’organizzazione e sostenibilità della prevenzione

OSR 10.4. Attuare programmi formativi di supporto agli obiettivi di Piano

Indicatore OSR 10.4 Aziende che hanno realizzato eventi formativi per operatori/ totale Aziende

Standard OSR 10.4 100%

Descrizione delle attività previste nell’anno

Livello locale I coordinatori PLP raccoglieranno e manderanno al Gruppo Governance il dettaglio dei corsi di formazione programmati per il 2016 secondo le istruzioni che perverranno dalla Regione. Nella ASL NO programmazione, anche con il loro coinvolgimento, di un corso per MMG da realizzare nei primi mesi 2017

Popolazione target Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Prevenzione e veterinaria; CORP; Servizi di Riferimento, Ufficio formazione regionale e di ASL, Gruppi coordinamento regionali e locali.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Strutturazione del corso di formazione per operatori sanitari

Documento presente NO

N. Aziende che hanno realizzato eventi formativi per operatori/ N. totale Aziende Sanitarie

50% Almeno un corso di formazione relativo ai programmi PRP/PLP

Strutturazione del corso di formazione per MMG

Entro il 31/12/2016 Documento presente

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 113

Azione 10.5.1 Comunicazione e partecipazione a sostegno delle politiche per la salute

Obiettivi dell’azione

Migliorare la comunicazione e la collaborazione interistituzionale relativa agli obiettivi di piano e favorire la partecipazione sociale alle decisioni e alle politiche per la salute.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Sviluppare il ruolo di steward della prevenzione a livello sia regionale sia di ASL nella relazione con i portatori di interesse non del sistema sanitario e con le altre strutturazioni organizzative del sistema sanitario

OSR 10.5. Favorire la comunicazione interistituzionale e la partecipazione sociale a supporto degli obiettivi di Piano

Indicatore OSR 10.5 Eventi /incontri/ tavoli tematici a sostegno delle politiche per la salute e per gli obiettivi di del Piano a livello regionale e nelle ASL

Standard OSR 10.5 Un evento regionale ed eventi nel 100% delle ASL

Descrizione delle attività previste nell’anno Livello locale A ottobre nuova edizione di evento :“Promuoviamo la cultura della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: un percorso per conoscere chi fa prevenzione nel territorio novarese” (vedi Programma 3) La Conferenza dei Sindaci o le Riunioni del Comitato dei Sindaci di Distretto, ad esempio in occasione dell’approvazione del Programma delle attività territoriali (PAT), rappresentano un momento opportuno per promuovere le azioni del Piano locale di prevenzione, che sono in molti casi complementari agli obiettivi di assistenza territoriale quando non incluse in progetti e percorsi del PAT. I risultati della prevenzione possono essere inclusi nel Bilancio sociale eventualmente predisposto dall’ASL. Aggiornamento delle schede della pubblicazione aziendale “Immagini di salute della ASL “ utilizzabili come strumenti utilizzabili in occasione di Eventi /incontri/ tavoli tematici a sostegno delle politiche per la salute e per gli obiettivi del Piano.

Popolazione target Operatori della prevenzione, decisori, cittadini.

Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: Assessorato alla Sanità e altri assessorati; altri enti e istituzioni, esterni alla Regione Piemonte. Livello locale: ASL, scuola, socio-assistenziale, associazioni, enti e istituzioni territoriali.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per l’anno 2016 Indicatore per il livello locale

Documenti di indirizzo per la comunicazione e la partecipazione a sostegno degli obiettivi del Piano

Almeno un documento di indirizzo NO

Eventi /incontri/ tavoli tematici a sostegno delle politiche per la salute e per gli obiettivi del Piano a livello regionale e nelle ASL

Un evento regionale ed eventi nel 50% delle ASL

Almeno un’iniziativa di comunicazione, nel territorio ASL, a sostegno degli obiettivi del PLP

Aggiornare schede della pubblicazione aziendale immagine di salute, come strumenti utilizzabili in attività programmate per azione 10.5.1

Entro 31/12/2015 almeno 5 schede aggiornate trasmesse a Direzione Aziendale ed a Direttore Dipartimento di Prevenzione.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 114

APPENDICE

Indicatori quantitativi obiettivi PNP Il PNP prevede obiettivi per i quali sono stati esplicitati indicatori e standard da raggiungere nel 2018. Tutte le regioni devono contribuire al raggiungimento di questi obiettivi e hanno dovuto individuare nei loro Piani i tempi di effettuazione delle azioni richieste ed anche i livelli attesi di indicatori quantitativi, anche di outcome.

Nella stesura del PLP 2016 l’ASL NO ha deciso di porre attenzione a questi indicatori individuando, per quelli quantitativi, il proprio valore per affiancarlo agli standard ed ai i valori baseline del 2013 ed a quelli attesi per il 2018, come dal documento di monitoraggio e valutazione contenuto nel PRP 2014-2018.

Il lavoro svolto ha evidenziato alcune difficoltà che saranno riportate all’’attenzione del gruppo regionale sul monitoraggio del piano (azione 10.1.1). Le tabelle non sono commentate ma molti di questi indicatori sono ripresi nei singoli programmi, nei quali contribuiscono a descrivere la situazione attuale insieme ad altri indicatori. Altri indicatori erano stati utilizzati per descrivere la situazione epidemiologica aziendale in documenti degli scorsi anni e potranno essere ripresi in quelli di rendicontazione e o programmazione del PLP dei prossimi anni.

MACRO OBIETTIVO 1. Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

1.02.01 Prevalenza di bambini allattati al seno alla fine del sesto mese

25% Anni 2012-2013:

52,6% 43,6 54,5 n.d.

1.04.01 Prevalenza di fumatori nella popolazione

-10% Anno 2013: 27,2% 25,7 24,5 27,4

(2011-2014)

1.05.01

Prevalenza di persone che riferiscono che nel proprio ambiente di lavoro il divieto di fumo è sempre o quasi sempre rispettato

+5% Anno 2013: 91,4% 93,0 95 93,2

(2011-2014)

1.06.01

Prevalenza di persone di età 18-69 anni con consumo a rischio di alcol (consumo abituale elevato + consumo binge + consumo fuori pasto)

-15% Anno 2013: 16,7% 18,2 17 21,8

(2011-2014)

1.7.1-2

Prevalenza delle persone (18-69 anni) che consumano almeno 3 porzioni di frutta e/o verdura al giorno

+10% Anno 2013: 46,7% 51,2 55 51,5

(2011-2014)

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 115

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

Prevalenza di bambini di età 8-9 anni che consumano almeno 2 volte al giorno frutta e/o verdura

+15% Anno 2014: 56,8% 66,6 73 Non disponibile

1.08.01

Prevalenza di soggetti che hanno ricevuto suggerimenti da operatori sanitari per la riduzione del consumo di sale

+5% Anno 2013:

88,6% 85,0 89,2

85,8 (2011-2014)

1.08.02

Prevalenza di soggetti che hanno ridotto il consumo giornaliero di sale

-30% Anno 2012:

31,1% 26 18,2 Non disponibile

1.09.01 Prevalenza di soggetti 18-69 anni fisicamente attivi

+30% Anno 2013:

33,4 32,6 42,4

36,1 (2011-2014)

1.09.02 Proporzione di ultra64enni fisicamente attivi

+15% l’obiettivo è

fare aumentare la quota di

persone che sono sopra

al punteggio PASE 78

Anni 2012-2013: punteggio PASE=78

per il 40% della popolazione over

64 anni

69,2 78 Non

disponibile

1.09.03

Tasso di ospedalizzazione per fratture del femore (>75 anni e con diagnosi principale o secondaria di frattura del collo del femore)

-15% 13 per mille 13,1 11,2 Non calcolato

1.10.03

Proporzione di fumatori che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di smettere

+30% Anno 2013:

51,5% 50,8 66,1

52,9 (2011-2014)

1.10.04

Proporzione di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di perdere peso

+30% Anno 2013:

51,4% 55,1 71,7

54,5 (2011-2014)

1.10.05

Proporzione di consumatori di alcol a rischio che hanno ricevuto da un

+300% Anno 2013:

6,2% 5,2 13

10,6 (2011-2014)

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 116

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

operatore sanitario il consiglio di ridurre il consumo

1.10.06

Proporzione di persone con patologia cronica che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di praticare regolare attività fisica

+30% Anno 2013:

40,9% 41,4 53,8

42,8 (2011-2014

1.12.01

Percentuale di persone che ricevono l’invito a partecipare al programma di screening per il tumore della CERVICE UTERINA sulla popolazione bersaglio

+30% (per raggiungere

il 100% previsto dai

LEA)

Anno 2012: 7 7%

67 (2014) 100 57%

Percentuale di persone che ricevono l’invito a partecipare al programma di screening MAMMOGRAFICO sulla popolazione bersaglio

+37% (per raggiungere

il 100% previsto dai

LEA)

Anno 2012: 73%

70 (2014) 100 91%

Percentuale di persone che ricevono l’invito a partecipare al programma di screening COLORETTALE sulla popolazione bersaglio

+75% (per raggiungere

il 100% previsto dai

LEA)

Anno 2012: 57%

80% FS a 58 anni

(2014) 100 100%

1.13.01

Percentuale di persone che hanno aderito all’invito sulla popolazione bersaglio (SCREENING CERVICALE)

+55% (per raggiungere

il 50% previsto dai

LEA)

Anno 2012: 41% degli invitati pari al 32% della

popolazione target

53,8% degli invitati pari

al 43,2% della

popolazione target

50 33%

Percentuale di persone che hanno aderito all’invito sulla popolazione bersaglio (SCREENING MAMMOGRAFICO)

=+45% (per raggiungere

il 60% previsto dai

LEA)

Anno 2012: 57,5% degli invitati

pari al 42% della popolazione target

67,8% degli invitati pari

al 47,0% della

popolazione target

60 60%

Percentuale di persone che hanno aderito all’invito sulla popolazione bersaglio (SCREENING COLORETTALE)

+95% (per raggiungere

il 50% previsto dai

LEA)

Anno 2012: 46% degli invitati pari al 26% della

popolazione target

FS + FIT 32,4% della popolazione

target

50 (58-69 anni) 44%

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 117

MACRO OBIETTIVO 5. Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

5.01.01

Tasso di decessi per incidente stradale (/1000000residenti; decesso entro i 30gg)

-20% Anno 2013:

56,2 /1.000.000 abitanti

(tot 59) 98per

uomini e 31 per donne secondo

PISTA

Tot 47,2

(2013) 103 per uomini

e 16,6 per donne secondo

PISTA

5.02.01

Tasso di ricoveri per incidente stradale (% sul totale dei ricoveri per traumatismi e avvelenamenti)

-10% Anno 2013:

7,2% 6,0 5,4 7,2

5.03.01

Proporzione di soggetti che utilizzano dispositivi di sicurezza per adulti e bambini

+50%

cinture posteriori “sempre” Anno

2013: 20,2%

30,3 40 35,6

(2011-2014)

100% delle Regioni

raggiunge lo standard

>95

Casco Anno 2013: 95,3%

96,4 95 98,4

(2011-2014)

5.03.02

Guida sotto effetto dell’alcol (Percentuale di persone 18-69 anni non astemie che dichiarano di aver guidato un’auto o una moto, negli ultimi 30 giorni, entro un’ora dall’aver bevuto 2 o più unità di bevande alcoliche)

-30% Anno 2013:

8,7% 8,8 6,2

10,8 (2011-2014)

MACRO OBIETTIVO 6. Prevenire gli incidenti domestici

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

6.01.01

Tasso annuale di incidenza degli incidenti domestici seguiti da ricovero per fasce di età e genere (numero di

Fermare il trend in ascesa

Anno 2013: 89.868 ricoveri (in aumento del 27% negli ultimi 3 anni)

7723 7723 1159

(2013)

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 118

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

ricoveri per incidente domestico)

6.02.01

Proporzione di ultra64enni fisicamente attivi sopra il 40° percentile

vedi 1.09.02

Anni 2012-2013: punteggio PASE=78

per il 40% della popolazione over

65 anni

69,2 78 Non disponibile

6.03.02

Misurazione della percezione del rischio (Passi - Passi d’Argento entro 5 anni)

30% Anno 2013:

5,7 4,2 5,5

4,3 (2011-2014)

6.04.01

Proporzione di persone che hanno ricevuto informazioni dagli

operatori sanitari (Passi - Passi d’Argento entro

5 anni)

100% Adulti 18-69 anni: 13% (anno 2012 solo 10 Regioni)

9,5 18,9 18,0

(2011-2014)

Anziani >64 anni: 17% (Passi

d’Argento, anni 2012/2013)

13,4 26,8 Non disponibile

MACRO OBIETTIVO 7. Prevenire gli infortuni e le malattie professionali

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2013

7.02.01

Emersione del fenomeno tecnopatico misurata mediante l’incremento delle segnalazioni e delle denunce delle malattie lavoro correlate per comparti, o per i rischi, oggetto di intervento con particolare riferimento a: - comparto agricolo forestale - comparto delle costruzioni - rischio cancerogeno e chimico - rischi per apparato muscolo scheletrico

+10% + 47% nel periodo 2009-2013 a livello

nazionale 1.966 casi

2.064 casi (+5% rispetto al 2013)

101 casi

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 119

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2013

7.07.01

Riduzione dei tassi di frequenza infortunistica con particolare riguardo agli infortuni gravi e mortali per comparti o per i rischi oggetto di intervento, con particolare riferimento a: - comparto agricoltura - comparto edilizia

-10%

IF: 4,36 ogni 1000 addetti per tutti i

settori ATECO (esclusa agricoltura)

IF: 7,62 ogni 1000 addetti nelle costruzioni

Agricoltura, valore assoluto: 11.417

infortuni gravi

IF: 3,78 ogni 1000 addetti per tutti i settori ATECO (esclusa agricoltura) IF: 6,26 ogni 1000 addetti nelle costruzioni Agricoltura, valore assoluto: 944 infortuni gravi

IF: 3,78 ogni 1000 addetti per tutti i settori ATECO (esclusa agricoltura) IF: 6,26 ogni 1000 addetti nelle costruzioni Agricoltura, valore assoluto: 944 infortuni gravi

IF: 4,29 ogni 1000 addetti per tutti i settori ATECO (esclusa agricoltura) IF: 6,28 ogni 1000 addetti nelle costruzioni Agricoltura, valore assoluto: infortuni gravi: non calcolato

MACRO OBIETTIVO 8. Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

8.05.03

Proporzione di operatori (salute e ambiente, MMG e PLS) che hanno beneficiato di formazione specifica (fine 2018)

50% in ogni Regione

Non rilevato n.d. 50% n.d.

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 120

MACRO OBIETTIVO 9. Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

9.1-2.1

Proporzione di casi di morbillo rosolia notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio

100% delle Regioni

raggiunge lo standard >

90% per morbillo e

rosolia

78,8% (morbillo); 59,3% (rosolia )

82,1%(morbillo)

66,7% (rosolia)

90% morbillo; 90% rosolia

Non calcolabile rosolia ( 0 casi) 100% morbillo ( 1 caso) su 2

sospetti inviati in laboratorio

9.03.1

Proporzione di notifiche inserite nel sistema informativo per le malattie infettive

100% Non rilevato 86 100 100

9.04.01

Proporzione di casi di malattia batterica invasiva notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio e per i quali esista una diagnosi etiologica

+50% 60% 73 1003 Non calcolato

9.05.01

Proporzione dei casi di TBC polmonare e infezione tubercolare latente che sono stati persi al follow-up

-50% 25-30% 13 10 Non calcolato

9.05.02

Proporzione di nuove diagnosi di HIV late presenter (CD4<350/ìL indipendentemente dal numero di CD4)/ soggetti con nuova diagnosi di HIV

-25% 57% (Anno 2013) 53 40 n.d

9.07.01 Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status

+100%

18,5% (dato riferito alla campagna antinfluenzale

stagionale 2012-2013)

20,8

41,5

2011-2014: 30,6 (Piemonte

26,7)

9.07.02

Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

vedere dettaglio

sotto

Vedi sotto (da Tabella 1)

DTPa (nuovi nati) ≥ 95% 95,4% 96,62% (24

mesi) > 95% 94,9%

Poliomelite (nuovi nati) ≥ 95% 95,4% 96,68% (24

mesi) > 95% 94,9%

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 121

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

Epatite B (nuovi nati) ≥ 95% 95,3% 96,49% (24

mesi) > 95% 94,9%

Haemofilus Influenzae B (nuovi nati)

≥ 95% 94,5% 96,23% (24

mesi) > 95% 94,8

DTPa (5-6 anni) ≥ 95% non disp. 94,3% > 95% 92% da ASL

Poliomielite (5-6 anni) ≥ 95% non disp. 92,02% > 95%

dTpa negli adolescenti (range 11-18 anni) sedicenni

≥ 90% non disp. 69,70% > 90% 82%

Da ASL

1a dose MPR entro i 2 anni di età

≥ 95% 88,1% 92,07% 95%% 89,6%

2a dose di MPR nei bambini di 5-6 anni di età

≥ 95% non disp. 90,06% 95%% 90,7%

2a dose di MPR negli adolescenti (11-18 anni sedicenni);

≥ 95% non disp. 78,93% > 95% 90%

vaccinazione antinfluenzale >65

>75% (obiettivo minimo

perseguibile) e >95%

(obiettivo ottimale)

55,4% 51,14%

75% (obiettivo minimo

perseguibile) e >95% (obiettivo

ottimale)

56,15 da Seremi

vaccinazione antipneumococcica (nuovi nati;)

≥ 95% 86,6% 92,68% 95% 90,7 (a 24

mesi)*

vaccinazione antimeningococcica (nuovi nati;)

≥ 95% 78,5% 88,58% 95% 84,12 a 24 mesi

*

vaccinazione antipneumococcica adolescenti (range 11-18 anni);

≥ 95%? non disp. non

effettuata

Nd non effettuata in coorte 2014

nd

vaccinazione antimeningococcica adolescenti (range 11-18 anni) sedicenni;

≥ 95% non disp. 60,91% 95%

vaccinazione anti HPV nelle dodicenni (dalla coorte del 2002),

≥ 80%

56,6% (coorte 2001)

62,30% 80% 66,87

vaccinazione anti HPV nelle dodicenni (dalla coorte del 2003)

≥ 95% 62,30% 95%

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 122

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO REGIONALE

2018 2014

1a dose di antivaricella entro i 2 anni di età (dalla coorte 2014)

≥ 95% non disp. non

effettuata nd n.d

2a dose antivaricella nei bambini di 5-6 anni di età (dalla coorte 2014)

≥ 95% non disp. non

effettuata nd n.d

2a dose antivaricella negli adolescenti (dalla coorte 2014)

≥ 95% non disp.

6,51%vaccinazione

effettuata solo sui soggetti

suscettibili in quella coorte; calcolo

effettuato per

popolazione generale

95% Non calcolato

mancata vaccinazione anti-polio spiegata

100% 82,0% 100% 100% 100%

mancata vaccinazione anti-morbillo spiegata

100% non disp. 100% 100%

9.10.01

Proporzione di Aziende Sanitarie in cui è stata attivata la sorveglianza delle CPE

100% ns ns 100% In ASL NO viene fatta

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PLP programmazione asl novara annuale 2016 123

MACRO OBIETTIVO 10. Rafforzare le attività di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria per alcuni aspetti di attuazione del Piano Nazionale

Co

dic

e in

dic

ato

re

NOME INDICATORE

NAZIONALE PIEMONTE ASL NO

STANDARD 2013 (baseline) 2013

(baseline)

VALORE ATTESO

REGIONALE 2018

2015

10.08.02

Proporzione di cani identificati e iscritti all’anagrafe regionale, restituiti al proprietario, rispetto al numero di cani catturati

Incremento assoluto di almeno 10% su base nazionale, valore ottenibile definendo obiettivi differenziati secondo il valore baseline regionale al 2014: • almeno il raggiungimento della media nazionale rilevata al 2014 (32,33%) per le Regioni al di sotto del 25%; • incremento del 15% per le Regioni tra il 25,00% e il 35,00%, incremento del 10% per le Regioni tra il 35,01% e il 45,00%; • incremento del 5% per le Regioni tra il 45,01% e il 55,00%; • mantenimento del valore attuale per le Regioni con valore >55%

32,33% - media nazionale su 17 Regioni e Province autonome che hanno trasmesso il dato (Attualmente la situazione si presenta con un notevole grado di eterogeneità tra le regioni)

54,4% 55% 69%

10.08.03

Proporzione di controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti sul territorio

100% In ogni Regione è svolto almeno 1 controllo/anno per ciascun rifugio e canile sanitario non gestito direttamente dal servizio veterinario della ASL

Il numero dei controlli attualmente non è rilevato in maniera standardizzata. Il numero di strutture (=904) discende dalla Rendicontazione 2011

95%

100% almeno 1 controllo/anno per ciascun rifugio e canile pubblico o privato

100%