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ASP CARLO SARTORI BILANCIO SOCIALE 2013 Allegato al bilancio consuntivo 2013 approvato con delibera dell’Assemblea n. 6 del 30/04/2014

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ASP CARLO SARTORI

BILANCIO SOCIALE 2013

Allegato al bilancio consuntivo 2013 approvato con delibera dell’Assemblea n. 6 del 30/04/2014

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Sommario Parte I: “Valori di riferimento, visione e indirizzi” ...........................................................................................................8

1. l’Identità aziendale.........................................................................................................................................................8

Chi siamo: il percorso storico e la nascita dell’Asp......................................................................................................8

I nostri principi e i nostri valori ....................................................................................................................................... 10

2. Gli stakeholder ed il sistema delle relazioni dell’ASP Carlo Sartori ....................................................... 11

5. Il sistema di governance........................................................................................................................................... 14

Il sistema di governance nel contesto della Regione Emilia Romagna ............................................................ 14

Il sistema di governance dell’Asp Carlo Sartori ......................................................................................................... 17

6. La Mission e la Vision................................................................................................................................................. 20

7. Gli obiettivi strategici e le strategie ..................................................................................................................... 21

8. La struttura organizzativa ....................................................................................................................................... 22

Parte II: “Rendicontazione delle politiche e dei servizi resi” .................................................................................... 27

1. Il contesto di riferimento: alcune informazioni relative al Distretto..................................................... 27

2. L’azione istituzionale e le attività istituzionali................................................................................................ 35

3. Le “schede” relative alle singole attività ............................................................................................................ 38

La Struttura residenziale Carlo Sartori ......................................................................................................................... 38

Il Centro Diurno Anziani di Montecchio Emilia ......................................................................................................... 55

Il Centro Diurno Anziani di San Polo d’Enza ............................................................................................................... 58

Il Centro Diurno Anziani di Sant’Ilario d’Enza............................................................................................................ 60

I Servizi di Assistenza Domiciliare .................................................................................................................................. 64

Il SAD di Campegine .............................................................................................................................................................. 64

Il SAD di Gattatico................................................................................................................................................................... 66

Il SAD di Montecchio Emilia............................................................................................................................................... 68

Il SAD di San Polo d’Enza..................................................................................................................................................... 70

Il SAD di Sant’Ilario d’Enza ................................................................................................................................................. 71

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Attività di animazione, terapia occupazionale e cura della persona................................................................. 74

Le altre attività ........................................................................................................................................................................ 76

Parte III: “Rendicontazione delle risorse disponibili e utilizzate” .......................................................................... 78

1. Risorse economico-finanziarie .............................................................................................................................. 78

Conto economico riclassificato a “PIL e ROC caratteristici” ................................................................................. 79

Stato patrimoniale “destinativo - finanziario” riclassificato................................................................................. 81

Rendiconto finanziario di liquidità ................................................................................................................................. 87

Gli indici...................................................................................................................................................................................... 88

2. Risorse umane .............................................................................................................................................................. 94

3. Infrastrutture e tecnologie ................................................................................................................................... 107

Nota metodologica................................................................................................................................................................... 110

Redattori ...................................................................................................................................................................................... 111

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Presentazione del Presidente del CdA…

Gli obiettivi principali che l’ASP Carlo Sartori si era posta per il 2013 riguardavano il consolidamento della propria attività sul territorio di riferimento, corrispondente al distretto sanitario di Montecchio Emilia, e il

raggiungimento del pareggio di bilancio in tutti i servizi.

Può essere d’aiuto ricordare brevemente la peculiarità dell’ASP Carlo Sartori che nasce storicamente dai servizi di casa residenza e centro diurno del Comune di San Polo D’Enza (benché, ospitando cittadini di tutti i Comuni, abbia sempre svolto un ruolo centrale e di riferimento in tutta la Val D’Enza). I Comuni del distretto ne sono diventati inizialmente soci con percentuali di partecipazione simboliche, riservandosi, in sostanza, di verificare sul campo le capacità dell’ASP di gestire i servizi e l’effettiva utilità del loro conferimento in ASP. Il processo di affidamento dei servizi è iniziato nel corso del 2012, si è consolidato nel 2013 (rafforzatosi poi ulteriormente nel 2014 con il conferimento della casa residenza dei Comuni della Bassa Val d’Enza). Alla data di redazione del presente documento i Comuni del distretto che non hanno ancora conferito i loro servizi sono Cavriago (che ha in programma di farlo nel 2017), Bibbiano e Canossa. Carlo Sartori rappresenta, in definitiva, uno dei pochi esempi di ASP che si è sviluppata per aggregazioni successive. L’obiettivo, tuttavia, non consisteva solamente nell’aggregare algebricamente i singoli servizi di un territorio; lo scopo era anche sfruttare questa importante occasione per ottimizzare i servizi conferiti, traendo da ciascuno di essi le esperienze professionali, le qualità e le risorse (umane) utili per ottenere il loro miglioramento e la loro omogeneizzazione su tutto il distretto. Questo obiettivo, per la parte che compete all’esercizio 2013, è stato pienamente raggiunto. Ovviamente si tratta di un processo che non può dirsi completato né terminato, quindi molto altro può esser fatto nella direzione indicata, ma i risultati ottenuti, anche in termini di soddisfazione dichiarata da utenti e committenti, confortano sulle possibilità di proseguire nel percorso. Tale nuova situazione rende ormai inevitabile anche un adeguamento dello statuto e della convenzione di base che i Comuni soci avevano stipulato nel 2009, per dare la possibilità ad ognuno di essi di partecipare alle decisioni strategiche - diverse da quelle che riguardano il patrimonio (che devono restare di esclusiva competenza dei soci che lo hanno conferito) – con il peso

corrispondente all’importanza dei servizi conferiti.

Per favorire il raggiungimento del secondo obiettivo (il pareggio di bilancio per tutti i servizi) erano stati programmati diversi interventi tra i quali il più importante consisteva nella revisione organizzativa (e riqualificazione) della casa residenza di San Polo D’Enza che consisteva nella riduzione dei nuclei della casa residenza di San Polo d’Enza da quattro a tre.

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… segue

Per diversi motivi (tra i quali l’espletamento del concorso per l’assunzione di nuovo personale cui hanno partecipato oltre 400 candidati, le incertezze generate dal susseguirsi di norme regionali e nazionali, tra loro contrastanti, riguardanti la possibilità o meno di assunzione dei dipendenti da parte degli enti partecipati dai comuni, il conseguente ricorso al più oneroso lavoro interinale, costi di sostituzione del personale imprevedibilmente più elevati del previsto), il primo margine del conto economico (differenza tra valore e costi della produzione) risulta ulteriormente migliorato rispetto all’esercizio

precedente di circa 150.000 Euro.

Ciò conferma che le scelte effettuate erano corrette, tuttavia le azioni compiute non sono state sufficienti per ottenere il risultato sperato. Sono state invece superate a nostro avviso nei tempi e nei modi previsti le iniziali (inevitabili) incertezze che la modificazione dell’assetto organizzativo e di erogazione dei servizi residenziali ha generato nell’utenza e negli operatori.

La crisi economica che continua ad attanagliare il nostro Paese, ed il conseguente aggravamento del debito pubblico, sono fonte di preoccupazione per gli enti che erogano servizi alla persona. Di fatti, probabilmente a causa dell’impoverimento della popolazione dovuto alla persistente elevata disoccupazione, la capacità di spesa dei cittadini sta manifestando evidenti flessioni, tanto che già alla fine del 2013 si è registrata una permanente minor domanda di servizi semiresidenziali ed una drastica riduzione delle liste di attesa per i servizi residenziali non convenzionati. L’esigenza (condivisibile) di assicurare buoni standards dei servizi per gli anziani, corrispondenti ai parametri del sistema dell’accreditamento previsto dalla Regione Emilia Romagna, deve così conciliarsi con un mercato che tende a contrarsi per la crisi economica e con il permanere a carico delle gestioni pubbliche di situazioni che rendono più oneroso il costo del lavoro rispetto ai gestori privati a causa di maggiori costi di sostituzione e di maggiori oneri fiscali

sul lavoro.

Tale contesto imporrà ai Comuni scelte importanti volte alla ricerca di nuovi equilibri per l’erogazione dei servizi pubblici, e tra questi dei servizi alla persona. L’ASP Carlo Sartori, in tale nuovo contesto, saprà svolgere il proprio ruolo.

Il Presidente

Franco Cadoppi

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Parte I: “Valori di riferimento, visione e indirizzi”

1. l’Identità aziendale

Chi siamo: il percorso storico e la nascita dell’Asp

L’IPAB “Ospedale per Infermi e Cronici Carlo Sartori” trae origine dalle volontà di Carlo Sartori, espresse l’8 giugno 1869 e depositate il 14/11/1879 presso il notaio Giuseppe Fratti. Carlo Sartori nacque a San Polo d’Enza l’8 Maggio 1819. Trascorse a San Polo gli anni della sua infanzia e frequentò scuole di ispirazione cattolica senza però concludere gli studi di diritto presso l’Università di Modena. Quando Carlo era ancora giovane, morì il dottor Pier Giovanni Sartori, Podestà di San Polo e suo patrigno, il quale, non avendo nessun erede diretto, lasciò metà del suo patrimonio al giovane Carlo, che svolse ogni attività in favore dei poveri. Devotissimo alla Vergine, fece costruire l’attuale Chiesa di Pontenovo per riconoscenza alla Madonna. Spirò alle 8 del 13 novembre 1879. Attraverso il suo testamento, Carlo Sartori espresse le sue volontà, ovvero quelle di lasciare ogni suo avere alla pubblica beneficenza locale, facendo obbligo agli amministratori, al “Parroco locale ed al Presidente della Congregazione di Carità di questo paese” di:

1. erigere un ricovero per i vecchi poveri, infermi e cronici per la collettività di S. Polo d’Enza;

2. assicurare agli studenti poveri, alle ragazze, ai maestri e alle maestre che esercitavano la loro missione educativa in condizioni di particolare disagio, la possibilità di accedere al diritto allo studio;

3. assicurare alla chiesa locale un legato perpetuo per il sostentamento delle opere di carità della Parrocchia;

4. impegnare risorse in modo perpetuo al mantenimento di servizi religiosi da svolgere nella Parrocchia.

Le vicende storiche di inizio secolo e la necessità di definire il patrimonio disponibile rispetto agli altri coeredi, insieme con i gravami che pesavano sull’eredità protrassero il tempo per dare concretezza ai desideri di Carlo Sartori fino al 1956, anno in cui iniziarono i lavori di costruzione della Casa di Riposo, inaugurata il 12 aprile 1959. Nel 1989 avvenne la trasformazione della Casa di Riposo Carlo Sartori in Casa Protetta e successivamente, negli anni 90, avvennero gli ampliamenti per la realizzazione dei locali destinati ad ospitare il Centro Diurno. A partire dal 1996 fu avviato il Nucleo di R.S.A. e nel 1999 venne aperto il Centro Diurno convenzionato con il Comune di S. Polo d'Enza. Nelle volontà espresse da Carlo Sartori, pur con la differenza dell’espressione letterale, è possibile ritrovare alcuni valori fondamentali anche nella storia attuale:

- la responsabilità sociale della comunità intera a favore di chi ha meno opportunità di tutela della dignità personale;

- l’attenzione verso le persone più deboli ed indifese; - l’importanza dello studio e della formazione dei giovani;

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- l’attenzione agli insegnamenti del Vangelo e della Chiesa come strumento attraverso cui favorire opere di carità rivolte a tutti, indistintamente, che agevolino il ruolo delle istituzioni pubbliche di assistenza verso l’integrazione e la convivenza fra gli uomini;

- la centralità dell’uomo rispetto alla società ed agli strumenti che la società stessa adotta per regolarne la convivenza caratteri identificativi, anche in relazione al percorso storico-evolutivo che ha portato alla sua attuale configurazione.

L'ASP "Carlo Sartori" di San Polo d'Enza nasce dalla trasformazione dell'IPAB "Ospedale per Infermi e Cronici Carlo Sartori" a decorrere dal 1° Aprile 2010, a seguito di delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna n. 445/2010 del 08/03/2010. L’ASP è dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, di autonomia statutaria, gestionale, patrimoniale, contabile e finanziaria, nell’ambito delle norme e dei principi stabiliti dalla legge regionale e dalle successive indicazioni regionali, e non ha fini di lucro. La sede legale dell’ASP “Carlo Sartori” è individuata in Via De Gasperi, 3 – 42020 - a San Polo d’Enza.

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I nostri principi e i nostri valori L’ASP ispira ed orienta la propria attività al rispetto dei seguenti principi indicati nella Legge Quadro n. 328/2000 e nella Legge Regionale dell’Emilia Romagna n. 2/2003.

I NOSTRI VALORI

Centralità della persona La persona umana è considerata nelle attività quotidiane un soggetto e non un oggetto di cura. La centralità della persona viene

assicurata attraverso: il rispetto dei diritti dell’anziano e l’ascolto degli ospiti e delle loro famiglie relativamente ai bisogni

dell’anziano; la ricerca di un rapporto di fiducia e di relazioni con l’ospite e la famiglia; il riconoscimento dell’individuo come singolo

ma anche come parte della comunità; la definizione di interventi personalizzati alle necessità dell’ ospite. Sono garantiti il rispetto

della dignità della persona e la sua riservatezza.

Qualità del servizio

Le attività che vengono svolte dall’azienda puntano a soddisfare in modo puntuale le esigenze degli ospiti, in modo personalizzato,

flessibile e nel rispetto degli standard di qualità definiti dalla normativa regionale e dal sistema di accreditamento.

Professionalità, flessibilità ed efficacia

L’attività si basa sulla capacità professionale e sulla motivazione del personale che opera nei servizi e sull’uso di strumenti utili a

raggiungere i migliori risultati possibili, sullo sviluppo delle competenze attraverso la formazione, la specializzazione e la

condivisione, sull’adattamento dei comportamenti e delle azioni alle esigenze dell’anziano. L’ASP riconosce pertanto l’apporto

professionale come fattore determinante per la qualità dei servizi alla persona. A tal fine: promuove la formazione degli operatori

come strumento della qualità ed efficacia degli interventi e dei servizi, per favorire l’integrazione professionale e lo sviluppo

dell’innovazione organizzativa e gestionale; favorisce l’apporto ed il coinvolgimento delle rappresentanze collettive nel sistema delle

relazioni sindacali e lo sviluppo delle relazioni interne con forme strutturate di partecipazione organizzativa.

Efficienza ed economicità

Questi principi sono perseguiti attraverso un uso razionale e attento delle risorse a disposizione al fine di perseguire scelte sostenibili

sotto il profilo economico, sociale, ambientale e garantire la continuità delle prestazioni e l’ottenimento del risultato atteso.

Continuità

L’erogazione del servizio viene garantita con costanza e continuità nel tempo.

Equità, uguaglianza ed imparzialità Nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività di cura sono garantiti: imparzialità di comportamento nei confronti degli ospiti

da parte degli operatori dei servizi; parità di trattamento nell’erogazione dei servizi (salvaguardando nel contempo la

personalizzazione della prestazione); neutralità rispetto agli utenti; verifica dell’agire quotidiano in relazione ai risultati ottenuti.

Trasparenza e informazione

Agli utenti viene data costante comunicazione delle attività svolte ed è riconosciuto il diritto di accesso alle informazioni che lo

riguardano.

Il rapporto con gli ospiti e la loro famiglia rappresenta il primo riferimento per la verifica della qualità dell’assistenza.

Solidarietà e azione sociale

La solidarietà viene perseguita attraverso l’attenzione ai soggetti più deboli e svantaggiati ed il coinvolgimento del volontariato

familiare e associativo, coordinato con la realtà organizzativa dei servizi, per promuovere il sostegno e i rapporti sociali. L’Asp

rappresenta un luogo dove si attuano programmi tesi alla risocializzazione, al mantenimento o al rafforzamento dell'autonomia degli

ospiti e alla promozione dell'inclusione sociale.

Radicamento all’interno della comunità

Viene riconosciuta l’importanza della partecipazione delle strutture agli eventi sociali e comunitari del territorio e l’importanza del

coordinamento con gli altri attori sociali e istituzionali in un’ottica di lavoro integrata.

Partecipazione

Viene sancita l’importanza della collaborazione con gli ospiti e i loro familiari, anche mediante la possibilità di esprimere

suggerimenti e proposte e di verificare la qualità del servizio.

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2. Gli stakeholder ed il sistema delle relazioni dell’ASP Carlo

Sartori Portatori di interesse dell’ASP Carlo Sartori sono coloro che vengono influenzati dall’attività dell’azienda o che sono in grado di influenzarne l’attività. L’individuazione degli stakeholder all’interno del bilancio sociale si pone le seguenti finalità:

Obiettivo del bilancio sociale è quello di “rendere conto” del quadro complessivo della performance dell’azienda attivando un processo di comunicazione. Questo processo di dialogo si pone l’obiettivo di fornire informazioni sulla qualità dell’attività amministrativa e dei servizi resi offrendo così la possibilità agli stakeholder di trarne delle valutazioni. La realizzazione delle attività necessarie per il perseguimento degli obiettivi istituzionali avviene, a vario grado, attraverso la partecipazione e l’informazione degli stakeholder. Di seguito si propone la mappatura degli stakeholder (portatori di interessi), ossia dei soggetti

compresi nella rete di relazioni dell’ASP.

Con lo svolgimento delle proprie attività, l’ASP contribuisce al benessere e partecipa alla vita della propria comunità. I soggetti che partecipano alle attività di indirizzo e controllo dell’ASP rappresentano allo stesso tempo sia i “soci” dell’azienda, sia dei portatori di interesse chiamati ad esprimersi sugli andamenti

economico-finanziari dell’azienda e sulle modalità e grado di perseguimento degli scopi istituzionali dell’azienda.

Mappa degli stakeholder dell’ASP

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In primo luogo l’ASP Carlo Sartori definisce la propria politica, i propri programmi e gli obiettivi interagendo e dialogando con le istituzioni del territorio che contribuiscono alla definizione del sistema delle politiche sociali dei Comuni del Distretto. L’ASP collabora con i Comuni del Distretto e l’AUSL attraverso l’approvazione di accordi di programma e contratti di servizio. La conferma dei contratti di servizio in essere e i passi realizzati nella direzione dell’accreditamento danno continuità alla volontà delle amministrazioni locali nella realizzazione del welfare locale, utilizzando l’ASP come uno dei soggetti gestori privilegiati dei più importanti servizi alla persona, alla famiglia e alla comunità. I processi aziendali vengono svolti tenendo conto della necessità di un coinvolgimento di tutti i propri “interlocutori”, in particolare: - la promozione di una cultura aziendale tesa alla comunicazione, al dialogo, all’ascolto e al

coinvolgimento degli utenti; - la valorizzazione, lo sviluppo e la responsabilizzazione delle risorse umane attraverso la

comunicazione interna e la distribuzione di ruoli e funzioni. La comunicazione e le relazioni con gli ospiti sono basate sui principi della trasparenza, della partecipazione e dell’informazione. Gli utenti e i loro familiari hanno diritto di essere informati:

1. sulle caratteristiche generali del servizio offerto tramite diversi strumenti (incontri, sito internet) sia prima che dopo l’ingresso;

2. sul progetto assistenziale del proprio congiunto e delle attività ad esso correlate (PAI - Piano Assistenziale Individuale);

3. sullo stato di salute dell’anziano attraverso colloqui con il Medico e con le diverse figure professionali che operano nell’azienda;

4. su attività specifiche, tramite incontri informativi specifici aperti a tutti i familiari (es. riguardanti particolari patologie, modalità di trattamento non farmacologico, …);

5. su procedimenti amministrativi di loro interesse, mediante l’esercizio del diritto di accesso agli atti.

Con riferimento alle risorse umane e loro rappresentanze sindacali si sono instaurate relazioni strutturate che si esplicitano nelle riunioni operative e nelle comunicazioni formali, ma anche attraverso il sistema di relazioni sindacali previsto dalla contrattazione. Vengono svolte periodicamente riunioni e incontri. Le relazioni con i fornitori di servizi socio-sanitari cercano di instaurare rapporti di reciproco vantaggio secondo le procedure amministrative previste dalla normativa. A completamento del lavoro di revisione dei parametri socio-assistenziali in ottica di efficientizzazione delle procedure realizzato nel 2012, nel corso dell’anno 2013, la Struttura Residenziale “Carlo Sartori” ha visto la realizzazione di un percorso di riorganizzazione le cui tappe fondamentali sono consistite in:

Stakeholder dell’ASP Carlo Sartori classificati

secondo una matrice interesse-influenza

Influenza Basso Alto

Basso Imprese e istituti di formazione e società di consulenza

Inte

ress

e Alto Fornitori Banche Affittuari Comunità locale di riferimento

Utenti (anziani e loro famigliari) Regione Emilia Romagna Enti ed Uffici del Distretto Personale e Sindacati Organi di vertice dell’ASP Enti locali soci

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- passaggio da quattro a tre nuclei assistenziali; - ridefinizione del numero degli operatori assegnati ad ogni nucleo in relazione ai minuti

assistenziali da garantire; - assunzione diretta di nuovo personale socio-assistenziale e infermieristico e

definizione di nuove equipe di lavoro. Si è pertanto proceduto a recedere dal contratto di appalto di servizio in essere con la Cooperativa Ancora. Il ripensamento dell’organizzazione della Struttura residenziale ha avuto lo scopo di rendere maggiormente funzionale la collocazione e la dimensione dei nuclei in modo da consentire maggiore sinergia operativa oltre ad una razionalizzazione delle risorse in un'ottica di maggiore sostenibilità complessiva. L’ASP esercita un ruolo di garanzia sia di completamento del percorso per la gestione unitaria sia di supervisione della qualità complessiva del servizio erogato. L’ASP intrattiene relazioni con inquilini e affittuari nel territorio di riferimento ma anche con volontari singoli ed associati, le cui relazioni sono radicate nella realtà delle strutture e dei servizi in cui i volontari operano.

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5. Il sistema di governance

Il sistema di governance nel contesto della Regione Emilia Romagna

La realizzazione di un sistema integrato di servizi sociali, socio-sanitari e sanitari per la realizzazione di un welfare unico ed equo a livello regionale prende avvio con le leggi regionali n. 2 del 2003 (legge quadro sui servizi sociali) e n. 29 del 2004 (legge di riorganizzazione del Servizio sanitario regionale). L’assetto istituzionale attraverso il quale la Regione e gli Enti locali hanno organizzato la funzione di governo del sistema pubblico di welfare regionale e locale si consolida attorno a due direttrici: il ruolo della Regione nel governo del Servizio sanitario, il ruolo degli Enti locali nel governo dei servizi sociali, esercitati entrambi in una logica di collaborazione e integrazione. L’integrazione si sviluppa nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria e nel Comitato di Distretto (organi di raccordo tra Enti locali e Aziende sanitarie per il governo, a livello locale, di funzioni e servizi sanitari e socio-sanitari), in forme associative tra Enti locali (per il governo e l’erogazione dei servizi sociali), in accordi gestionali tra Comuni e Aziende Usl. L’ambito distrettuale/zona sociale diviene così la sede elettiva dell’integrazione di: medici di famiglia, servizi sanitari e sociali territoriali, Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP), soggetti privati profit e non profit che erogano servizi sociali e socio-sanitari residenziali e domiciliari, volontariato e associazionismo. L’ambito distrettuale/zona sociale rappresenta anche il livello della elaborazione dei piani e dell’utilizzo del Fondo per la non autosufficienza. La Legge regionale 2/2003 inserisce le ASP a pieno titolo nel sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali e sanitari della regione al fine di permettere una gestione unitaria e una qualificazione dei servizi grazie al superamento della frammentarietà degli interventi e allo sviluppo dell’integrazione con gli altri soggetti e servizi che costituiscono il welfare di comunità. Gli strumenti della programmazione integrata vengono schematizzati nella figura a pagina seguente. La responsabilità della programmazione in area socio-sanitaria del Distretto Val d’Enza è in capo al Comitato di Distretto, costituito dai Sindaci degli otto Comuni appartenenti al Distretto di Montecchio Emilia/zona sociale Val d’Enza e dal Direttore di Distretto. L’Ufficio di Piano è costituito tramite convenzione tra l’Azienda Unità sanitaria locale e l’Unione Val D’Enza con funzioni di supporto alla programmazione degli interventi e dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari del Distretto.

Fonte: Piano Sociale e Sanitario della Regione Emilia Romagna.

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Il Comitato di Distretto, con il supporto dell’Ufficio di Piano ha redatto il “Piano di zona per la salute e il benessere sociale 2009-11”. Il programma triennale, in cui sono individuati gli obiettivi generali di benessere e di salute, si articola in Programmi attuativi annuali per tradurre gli obiettivi individuati nel Piano di zona in interventi che si prevede di realizzare nell’anno di riferimento. Essendo scaduti sia il Piano sociale e Sanitario Regionale che il Piano di Zona triennale 2009-2011, il Programma attuativo 2012 si configura come uno strumento di transizione verso un nuovo assetto che tenga conto, anche dal punto di vista normativo e strategico, delle consistenti modifiche nel frattempo intervenute nell’assetto sociale ed in quello istituzionale.

Funzioni dei livelli istituzionali all’interno del sistema regionale

Il sistema regionale ripartisce su più livelli istituzionali le funzioni di pianificazione e programmazione, governo, coordinamento, indirizzo e controllo del sistema socio-sanitario. Con riferimento all’Asp Carlo Sartori, il sistema di governance in cui è inserita prevede una distribuzione di funzioni tra diverse istituzioni sintetizzata come segue:

� La Regione

� approva il Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali, di seguito denominato Piano regionale, integrato con il Piano sanitario regionale

� attua il riordino delle Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficienza in Asp attraverso proprie deliberazioni e ne approva gli statuti

� definisce norme e principi per regolare il funzionamento delle Asp � esercita funzioni di monitoraggio e di controllo sui risultati della gestione economico

finanziaria e patrimoniale dell’Asp � nomina il Presidente dell’organo di revisione delle Asp o il revisore unico � definisce gli standard di accreditamento dei servizi socio-sanitari.

� La Provincia

� svolge un ruolo di coordinamento del processo di aziendalizzazione nell'ambito del complessivo ruolo di coordinamento del processo di programmazione zonale.

� L’Ufficio di Piano

� svolge attività istruttoria e di monitoraggio per la costituzione delle ASP � svolge attività istruttoria e di monitoraggio per l'accreditamento.

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Mappa del distretto socio-sanitario

Il distretto socio-sanitario di Montecchio Emilia coincide con la Zona sociale della Val d’Enza e si compone dei Comuni evidenziali in figura. Al Distretto è affidato il compito di assicurare alla popolazione residente la disponibilità, secondo criteri di equità, accessibilità ed appropriatezza, dei servizi di tipo sanitario e sociale ad alta integrazione sanitaria. Il Distretto svolge un ruolo cruciale nella rilevazione dei bisogni di salute della popolazione, nella pianificazione e valutazione dell'offerta di servizi, nella realizzazione delle attività di promozione della salute, di prevenzione delle malattie e delle disabilità e nell'integrazione tra attività territoriali ed ospedaliere e tra i servizi sanitari e quelli sociali.

� I Comuni

� i sindaci compongono l'Assemblea dei Soci � si possono avvalere dell’Asp per la gestione di servizi/attività previsti dal Piano di

zona, stipulando contratti di servizio per le prestazioni socio-sanitarie (contratti stipulati congiuntamente all'Ausl per quanto riguarda le prestazioni sanitarie)

� svolgono funzioni di indirizzo, controllo e vigilanza sull'attività dell’Asp.

� L’Ausl

� si avvale dell’Asp per le prestazioni socio-sanitarie, stipulando contratti di servizio.

� La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria

� esprime parere sulle trasformazioni del patrimonio da indisponibile a disponibile da approvarsi a cura dell'Assemblea dei soci, previa acquisizione del parere obbligatorio e vincolante del soggetto che ha effettuato il conferimento del bene

� esprime parere sulle alienazioni del patrimonio disponibile da approvarsi a cura dell'Assemblea dei soci, previa acquisizione del parere obbligatorio del soggetto che ha effettuato il conferimento del bene

� esprime parere sul Piano Programmatico.

� L’ASP

� eroga servizi socio-sanitari e socio-assistenziali svolgendo la propria attività secondo criteri di efficienza, di efficacia e di economicità e senza scopo di lucro.

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Il sistema di governance dell’Asp Carlo Sartori

I Comuni soci dell’ASP

I Comuni soci dell’Asp coincidono con i Comuni del distretto e sono: � Comune di Bibbiano � Comune di Campegine � Comune di Canossa � Comune di Cavriago � Comune di Gattatico � Comune di Montecchio Emilia � Comune di San Polo d’Enza � Comune di Sant’Ilario d’Enza

Gli organi di governo dell’ASP

Di seguito si propongono gli organi dell’ASP e i soggetti cui competono istituzionalmente funzioni di indirizzo, coordinamento, governo e controllo, rispetto all’azione dell’ASP, specificando opportunamente, per ognuno di essi, il ruolo e le attribuzioni come definiti dalla legge regionale 2/2003, dalla deliberazione di Consiglio regionale 624/2004 e dallo Statuto dell’Azienda. Assemblea dei soci

L'Assemblea dei soci è l’organo permanente di indirizzo e di vigilanza sull’attività dell’ASP; è composta dal Sindaco di ciascuno dei soci Enti pubblici territoriali. Le funzioni ad essa delegate sono:

� definizione degli indirizzi generali dell’ASP; � nomina e revoca dei componenti del Consiglio di

amministrazione e definizione dei relativi compensi;

� indicazione alla Regione la terna prevista per la nomina del Revisore Unico e definizione del relativo compenso;

� approvazione, su proposta del Consiglio di amministrazione, degli atti fondamentali e dei documenti obbligatori;

� approvazione delle trasformazioni del patrimonio da indisponibile a disponibile, nonché le alienazioni

� del patrimonio disponibile; � deliberazione delle modifiche statutarie da sottoporre all’approvazione della Regione; � deliberazione dell’ammissione di nuovi soci Enti pubblici territoriali; � nomina del proprio Presidente; � approva la contrazione di mutui, aperture di credito, emissione di prestiti

obbligazionari, se non già previsti nei documenti di programmazione; � nomina, designa e revoca i rappresentanti dell’ASP negli organismi cui essa partecipa; � approva, su proposta del consiglio di Amministrazione, il piano di rientro in caso di

perdita di esercizio; � adotta il proprio regolamento di funzionamento; � approva gli indirizzi generali per la definizione delle politiche tariffarie dei servizi a

pagamento.

PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA

DEI SOCI

Mirca Carletti Sindaco del Comune di San Polo

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Consiglio di amministrazione L’ASP è amministrata da un Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea dei soci fuori dal proprio seno e composto temporaneamente da 4 membri. Il Consiglio di amministrazione dura in carica cinque anni. Il Consiglio di amministrazione risponde del proprio operato all'Assemblea dei soci. Il Consiglio di amministrazione è l’organo che da attuazione agli indirizzi generali definiti dall’Assemblea dei soci, individuando le strategie e gli obiettivi della gestione. Ad esso competono, tra le altre, le seguenti funzioni:

� proposta di piano-programmatico, bilancio pluriennale di previsione, bilancio annuale economico preventivo, bilancio consuntivo, con allegato il bilancio sociale delle attività, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea dei soci;

� proposta di modifiche statutarie da sottoporre all’Assemblea dei soci;

� nomina del direttore generale e relativo trattamento economico nel rispetto dei criteri definiti dalla Regione;

� dotazione organica e relative variazioni; � proposta all’Assemblea dei Soci del piano di rientro ogni qual volta si determini una

perdita di esercizio; � adozione dei regolamenti di organizzazione degli uffici e dei servizi; � adozione di tutti gli atti ad esso demandati dallo Statuto ed, in generale, di tutti i

provvedimenti necessari alla gestione amministrativa dell’ASP che non siano riservati dalla disciplina regionale e/o dallo Statuto all'Assemblea dei soci o al direttore;

� autorizzazione alla sottoscrizione degli accordi aziendali conclusi con le organizzazioni sindacali;

� approvazione di progetti preliminari e definitivi per interventi di tipo edilizio. Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha la rappresentanza legale dell’Azienda, sovrintende e coordina gli organi di indirizzo dell’ASP. Direttore Il Direttore è nominato dal consiglio di amministrazione per un periodo di tempo non superiore al suo mandato e rinnovabile. È responsabile della gestione aziendale e del raggiungimento degli obiettivi definiti dal Consiglio di amministrazione, dirige le strutture ed i servizi dell'Azienda attraverso l’utilizzo delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate dal Consiglio di

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE Franco Cadoppi Presidente Annamaria Dionigi Vicepresidente Alessandro Signori Giovanni Gelmini Consiglieri

DIRETTORE Cristiana Bellini

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Amministrazione. Il Direttore svolge tutte le attività gestionali e tecnico-manageriali anche a rilevanza esterna che, dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti, non sono espressamente riservate ad altri organi. Nello specifico al Direttore sono attribuiti i compiti di:

� attuare gli indirizzi stabiliti dall’Assemblea dei Soci e dal Consiglio di Amministrazione, avvalendosi dei Responsabili di Area e di Servizio e coordinandone l’azione;

� sovrintendere alla gestione complessiva dell’ASP, assicurando il perseguimento di livelli ottimali di efficienza ed efficacia in relazione alle risorse disponibili, individuate dal Consiglio di Amministrazione ed approvate dall’Assemblea dei Soci;

� coordinare e sovraintendere all'azione dei Responsabili d'Area e di Servizio, ed assegnare loro obiettivi e risorse;

� formulare proposte al Presidente del Consiglio di Amministrazione e/o dell’Assemblea dei Soci ai fini della elaborazione di atti di indirizzo e controllo e per favorire lo svolgimento dei loro compiti;

� formulare la proposta di bilancio, di convenzioni e di contratti di servizio; � formulare proposte circa la macrostruttura, il funzionigramma, la dotazione organica,

la programmazione di fabbisogno di personale, la definizione e l’aggiornamento dei regolamenti, gli orari di lavoro, di servizio e di apertura al pubblico;

� garantire le corrette attività di gestione ed organizzazione delle risorse umane, attribuire gli incarichi;

� gestire le relazioni sindacali ed irrogare le sanzioni disciplinari; � assicurare la promozione delle azioni e la predisposizione delle risorse e degli

strumenti, ai sensi del D.Lgs 81/2008, per migliorare la sicurezza dei lavoratori; Revisore contabile L’Organo di revisione contabile esercita il controllo sulla regolarità contabile e vigila sulla correttezza della gestione economico finanziaria dell’ASP. L’ASP Carlo Sartori è inoltre organizzata secondo alcune fonti interne, ovvero:

� lo Statuto, che disciplina i principi fondamentali per il funzionamento dell’azienda � i Regolamenti di funzionamento degli organi istituzionali, redatti nel rispetto delle

norme statali e regionali di riferimento; � il Regolamento di organizzazione, che disciplina l’articolazione interna della struttura

organizzativa; � il Regolamento di contabilità, che istituisce e disciplina l’adozione della contabilità

economico – patrimoniale, organizzata per centri di costo e di responsabilità.

REVISORE CONTABILE Ivan Villa

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6. La Mission e la Vision

La Mission La “Missione” dell’ASP, su mandato della committenza (i Comuni Soci), raccoglie la sfida di essere il luogo su cui investire per la costruzione di un sistema di produzione dei servizi alla

persona che possa crescere in termini di efficienza, competenza, sinergia e qualità. Nello specifico la Missione dell’ASP Carlo Sartori è sintetizzabile nei seguenti punti:

� unicità dell’interlocutore pubblico nell’erogazione e nella gestione dei servizi socio-sanitari integrati rivolti agli anziani non autosufficienti, in grado di relazionarsi con gli stakeholder del territorio;

� rafforzamento e uniformità erogativa della rete dei servizi e delle prestazioni nelle sue diverse espressioni (domiciliare, semiresidenziale e residenziale);

� realizzazione di un soggetto aziendale di dimensione idonea a garantire un adeguato ambito di azione quanto a volumi di bilancio ed a risorse umane impiegate, permettendo così una maggiore economicità d’azione.

Le linee strategiche di indirizzo e gli obiettivi strategici individuati per il prossimo triennio e rappresentati nel paragrafo seguente, rappresentano sostanzialmente una conferma della missione dell’Azienda, oltre che del ruolo attivo che intende svolgere nel distretto.

La Vision

L’ASP si orienta nella direzione di costruire un’Azienda dinamica, ampliata con nuovi servizi acquisiti da tutti i Comuni Soci, integrata con il territorio e attiva nella pianificazione distrettuale, che possa accreditarsi in base alla normativa vigente anche nella funzione di programmazione attraverso il meccanismo della sub–committenza e l’avvio di accordi/convenzioni con altre ASP del territorio provinciale. L’Azienda ai fini dell’espletamento della propria attività fa propri i valori di:

� ascolto della lettura dei problemi e delle istanze territoriali, costruendo spazi di pensiero condiviso con gli

interlocutori coinvolti nella realizzazione di servizi

� co-progettazione attraverso una

condivisione alla base dell’ideazione progettuale che tenga insieme e valorizzi le competenze e

L’ASP ha come Mandato istituzionale “l’organizzazione ed erogazione di

servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti agli anziani, e ai soggetti

con patologie assimilabili a quelle dell’età senile, all’interno dell’ambito

territoriale del Distretto socio-sanitario di Montecchio Emilia, coincidente

con la Zona sociale della Val d’Enza, secondo le esigenze indicate dalla

pianificazione locale definita dal Piano di zona e nel rispetto degli indirizzi

definiti dall’Assemblea dei soci”.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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conoscenze dei professionisti/Enti che operano nel territorio,

� corresponsabilità in un’ottica di

gestione che coinvolga i partner committenti e l’AUSL al fine di co-costruire un sistema di servizi realmente appartenente alla zona sociale in cui opera.

7. Gli obiettivi strategici e le strategie Gli orientamenti strategici che sono stati prefissati per il triennio 2013-2015 vertono sostanzialmente sui seguenti punti :

1. Completare i conferimenti previsti e realizzazione di un sistema di servizi alla persona che possa crescere e svilupparsi in un’ottica di qualità ed omogeneizzazione delle prestazioni erogate nello stesso ambito territoriale.

2. Affinare analisi e valutazioni che consentano di ottimizzare e razionalizzare la gestione dei servizi in un’ottica di efficientamento organizzativo e di sostenibilità del futuro sistema integrato di servizi gestiti da ASP per conto del Distretto/zona sociale.

3. Adeguare progressivamente gli standard di servizio alla normativa dell’accreditamento, in base ai programmi di adeguamento presentati.

4. Partecipare alla programmazione zonale ed essere promotori di progettualità innovative nell’ambito della cura dell’area della non autosufficienza.

5. Valorizzare la partecipazione della comunità ai servizi individuando forme innovative di collaborazione nella programmazione e gestione di servizi che coinvolgono più direttamente cittadini, familiari e imprese nel sostegno no profit dell’assistenza alla persona.

Le priorità di intervento per l’anno 2013 hanno riguardato in particolare: 1. la ricerca di un miglioramento della sostenibilità economica per la gestione unitaria e

diretta di ASP dei servizi socio assistenziali; 2. l’acquisizione di nuovi servizi semi-residenziali e domiciliari (il centro diurno e il SAD

di Montecchio Emilia); 3. la riorganizzazione della struttura residenziale e il raggiungimento dell’unitarietà

gestionale; 4. la costruzione di nuovi conferimenti per i prossimi anni (in particolare i servizi socio

assistenziali per anziani del Comune di Campegine); 5. l’informatizzazione dei processi di socio-sanitari a partire da quelli routinari primari e

proseguendo poi per gli altri in fasi successive ed il miglioramento dell’informatizzazione dell’ente;

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BILANCIO SOCIALE 2013

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6. la prosecuzione delle attività volte al raggiungimento dell’unitarietà gestionale e degli standard qualitativi previsti per l’accreditamento, anche attraverso l’internalizzazione della gestione dei servizi socio-assistenziali;

7. la revisione e l’adozione di nuove procedure socio-sanitarie; 8. la costruzione di azioni finalizzate ad individuare l’equilibrio tra produzione di servizi

flessibili, sulla base delle problematiche delle famiglie, e sostenibilità degli stessi. La comunicazione ha rappresentato un altro aspetto strategico per l’ASP. Nell’anno 2013 sono proseguite le attività di miglioramento del sito web dell’ASP e delle informazioni in esso contenute, anche alla luce delle recenti normative in materia di trasparenza. Nel corso del 2013 è stata inoltre migliorata la carta dei servizi dell’ASP, che sarà nuovamente rivista nel 2014 in funzione dell’accreditamento definitivo e del conferimento di nuovi servizi. Proseguono infine le attività di rilevazione della soddisfazione dell’utenza e il percorso di miglioramento del bilancio sociale. Sul fronte della comunicazione interna, grande importanza viene data allo scambio di informazioni, all’utilizzo di tavoli di lavoro e al lavoro in équipe.

8. La struttura organizzativa L’assetto istituzionale dell’ASP prevede, come da prescrizione della normativa regionale, la netta distinzione tra le funzioni di indirizzo e controllo in capo all’Assemblea dei Soci, la responsabilità della traduzione degli indirizzi in piani, programmi attribuita e strategie gestionali al Consiglio di Amministrazione, e le funzioni gestionali riservate alla struttura organizzativa con a capo il Direttore. La gestione è improntata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, di trasparenza ed imparzialità, ed è attuata secondo principi di flessibilità e di responsabilità, in coerenza con quanto stabilito dai principi sanciti dal D.lgs. 150/09. L’organizzazione degli uffici e dei servizi persegue le seguenti finalità:

� tradurre in attività amministrativa gli indirizzi generali individuati dall’Assemblea dei Soci dell’ASP;

� attuare compiutamente la distinzione tra competenze degli organi di governo e degli organi di gestione tecnica;

� assicurare la crescita della qualità dei servizi, attraverso l'efficiente impiego delle risorse, l'ottimizzazione dei processi, il miglioramento della qualità e quantità delle prestazioni;

� assicurare la più ampia trasparenza, intesa, sia come accessibilità da parte del cittadino/utente dei servizi agli atti e alle informazioni che lo riguardano, sia come rendicontazione sociale delle attività;

� assicurare la più ampia responsabilizzazione del personale a ogni livello, ed in particolare della Dirigenza e delle posizioni organizzative, rispetto al raggiungimento dei risultati programmati;

� valorizzare le risorse umane dell'Azienda premiando il merito e promuovendo la crescita professionale;

� assicurare condizioni di pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori nella formazione e nell'avanzamento professionale e di carriera;

La struttura organizzativa dell’ASP si articola in:

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Direzione

Aree Servizi

Unità operative/uffici

La Direzione rappresenta l’unità di vertice gerarchico della struttura organizzativa, a cui fa capo la responsabilità complessiva di attuazione degli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell’ASP. Le aree rappresentano il complesso di risorse umane e strumentali a cui fa capo la responsabilità di presidiare lo svolgimento di determinati compiti e/o l'erogazione di servizi ben definiti, attraverso la gestione e il coordinamento delle risorse disponibili. Le Aree individuate sono quella Socio-Assistenziale e quella Tecnica-Amministrativa. I Servizi sono articolazioni organizzative di livello intermedio, caratterizzate da specificità di materia o di servizio. I Servizi sono inseriti nell’ambito di un’Area o in staff alla Direzione secondo un criterio di attinenza, omogeneità, funzionalità e rilevanza operativa. Le Unità operative/Uffici rappresentano una suddivisione interna di un Servizio o di un'Area. L’area Socio-Assistenziale si occupa della pianificazione e programmazione delle attività socio assistenziale e socio sanitaria ed è responsabile della gestione dei servizi erogati, ovvero dei servizi residenziali, semi-residenziali e domiciliari per anziani. La gestione di tali servizi comprende le attività di erogazione diretta di prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali e le attività ausiliari (lavanderia, cucina, …) L’area Tecnico-Amministrativa si occupa delle attività funzionali alla vita dell’azienda nel suo complesso e comprende:

• Servizio Contabilità generale e controllo di gestione: si occupa della contabilità generale e degli aspetti fiscali dell’attività aziendale. che provvede agli adempimenti relativi alla tenuta della contabilità, dell’inventario, degli investimenti. Attraverso l’Istituto tesoriere provvede alle riscossioni ed ai pagamenti dell’Azienda, cura i rapporti con l’Organo di revisione. Predispone i bilanci di previsione e i consuntivi. Si occupa inoltre del monitoraggio delle attività aziendali e dell’andamento della gestione a supporto delle decisioni aziendali.

• Servizio Acquisti, economato: cura la tenuta della cassa economale e si occupa della gestione degli acquisti. Predispone un programma annuale di acquisizione di beni e servizi, in relazione alle esigenze produttive e al fine di ottimizzare i costi. Tra i suoi compiti ci sono il monitoraggio del mercato, la tenuta degli albi fornitori, l'avviamento delle gare e la revisione delle procedure di approvvigionamento e la loro informatizzazione.

• Servizio rette: cura la fatturazione delle rette e la tenuta di tutte le informazioni relative agli ospiti.

• Servizio Personale: sovrintende al reclutamento del personale, alla gestione, sia sotto l’aspetto giuridico sia sotto l’aspetto economico per tutta la durata dell’l’iter lavorativo del dipendente fino al momento della cessazione dal servizio.

• Servizio Tecnico manutentivo e patrimonio: si occupa della manutenzione delle strutture e attrezzature dell’azienda in forma diretta o indiretta e della gestione del

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BILANCIO SOCIALE 2013

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patrimonio, programma e coordina l'attività delle manutenzioni svolgendo verifiche e controlli nella attività manutentiva gestita da ditte esterne. Segue le procedure contrattuali dirette all’acquisizione di beni patrimoniali ed all’affidamento dell’esecuzione di lavori e dei servizi manutentivi.

• Servizio Segreteria e affari istituzionali: gestisce la redazione e la gestione degli atti amministrativi, cura gli adempimenti normativi che competono l’ASP, l’aggiornamento

del sito web dell’ente, il protocollo e l’informatizzazione dell’azienda.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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SERVIZI DOMICILIARI

E SEMI-RESIDENZIALI

TERRITORIALI

SERVIZI

ALBERGHIERI

CUCINA LAVANDERIA

Servizio

PERSONALE

Servizio

CONTABILITA’

GENERALE e

CONTROLLO DI

GESTIONE

Servizio AFFARI

ISTITUZIONALI e

SEGRETERIA

Servizio TECNICO

MANUTENTIVO e

PATRIMONIO

Servizio

ACQUISTI,

ECONOMATO

Servizio RETTE • SAD S. Polo d’Enza

• SAD S. Ilario d’Enza

• SAD Montecchio E.

• SAD Campegine

• SAD Gattatico

• Centro Diurno S. Polo d’Enza

• Centro Diurno S. Ilario d’Enza

• Centro Diurno Montecchio E.

• Centro Diurno “Villa

Diamante”

• Comunità Alloggio

Montecchio E.

Servizio Relazioni Istituzionali,

Accreditamento e Qualità

(Direttore Generale)

Area Tecnica Amministrativa

(Responsabile di Area)

Area Socio Assistenziale

(Responsabile di Area)

Servizio Prevenzione

e Protezione

(Incarico esterno)

Assemblea dei Soci

Consiglio di Amministrazione

Direttore Generale

Presidente del CdA

Composto da

cinque

consiglieri

STRUTTURE RESIDENZIALI

Struttura residenziale “Carlo

Sartori”

Struttura residenziale “Villa

Diamante”

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Il servizio di pulizia viene svolto da una ditta esterna, attraverso INTERCET-ER, che provvede alla pulizia quotidiana e alla sanificazione dell’ambiente di vita dell’ospite e degli spazi comuni. Il servizio di guardaroba viene assicurato all’interno dell’azienda mentre per il servizio di

lavanderia si ha: - servizio di lavanderia piana assicurato da una ditta esterna, tramite l’adesione con

convenzione per l’affidamento del servizio tramite gara d’appalto effettuata da alcune ASP del territorio (lenzuola, federe, copriletti, asciugamani e salviette, biancheria da tavola,..)

- servizio di lavanderia, stiratura e piccole riparazioni dei capi degli ospiti erogato internamente.

La fornitura dei generi alimentari viene garantita da una ditta esterna mediante affidamento attraverso l’adesione alla convenzione presente in INTERCENT-ER. Il servizio di telefonia mobile viene effettuato da un operatore scelto mediante affidamento attraverso l’adesione alla convenzione presente in INTERCENT-ER. I committenti diretti dell’ASP sono, per la maggior parte dei servizi, il Comune di San Polo D’Enza ed i Comuni di Sant’Ilario, Gattatico, Cavriago, Campegine e Montecchio Emilia. Questi ultimi, nei programmi per l’accreditamento, hanno indicato l’ASP come futuro Gestore dei Servizi Socio-assistenziali attualmente gestiti tramite l’ASP o tramite l’ente locale. L’ASP potrà quindi variare la sua struttura organizzativa in funzione all’acquisizione di altri servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari da gestire in nome e per conto dei Comuni. L’azienda, identificata dai Comuni come soggetto deputato alla progettazione e gestione di tutti i servizi socio-assistenziali distrettuali ha tra le sue potenzialità quelle di:

• sfruttare economie di scala attraverso il dimensionamento e l’impiego più efficiente delle risorse disponibili;

• migliorare la sostenibilità organizzativa dei servizi attraverso lo snellimento dei percorsi di presa in carico e di attivazione progettuale, delle procedure burocratico-amministrative e di verifica/controllo;

• garantire il decentramento delle risorse di accoglienza e presa in carico e l’omogeneità di progettazione degli interventi;

• estendere gli interventi per la globalità dei soggetti utenti in tutte le fasi del ciclo di vita.

L’orientamento gestionale dell’ASP si profila verso una gestione unitaria diretta dei servizi, a seguito di valutazione che precederà l’accreditamento definitivo. In particolare, come precedentemente citato, nel corso del 2012 è stata raggiunta l’unitarietà gestionale e si è proceduto all’assunzione di personale infermieristico e dei fisioterapisti. La revisione interna dei parametri socio-assistenziali ha portato ad un’efficientizzazione delle procedure e ad una revisione dei piani di lavoro degli operatori e/o ad una loro riqualificazione.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Parte II: “Rendicontazione delle politiche e dei servizi resi”

1. Il contesto di riferimento: alcune informazioni relative al

Distretto

La popolazione anziana

Il Distretto sociale della Val d’Enza registra un costante aumento della popolazione negli anni ed un progressivo incremento della popolazione ultra75enne. Di seguito si propongono i dati relativi alla popolazione anziana e alla rete dei servizi socio-sanitari (residenziali e semi-residenziali) del distretto, unitamente alla disponibilità di servizi convenzionati e non convenzionati con il sistema sanitario regionale. I dati sono reperiti tra quelli messi a disposizione della Regione Emilia Romagna, dall’Ufficio di Piano e dal SAA Distrettuale. I dati relativi alla popolazione del distretto si riferiscono alla data del 1 gennaio 2013.

Totale residenti per “Distretti sanitari di residenza” e

“Genere”: Provincia di Reggio Emilia (1-1-2013*)

Distretto sanitario Maschi residenti Femmine residenti Totale residenti

Distretto Reggio Emilia 111.153 116.934 228.087 Distretto Scandiano 40.157 40.972 81.129

Distretto Montecchio Emilia 30.725 31.911 62.636 Distretto Guastalla 36.148 36.748 72.896 Distretto Castelnuovo ne' Monti 16.965 17.327 34.292

Distretto Correggio 28.237 28.592 56.829

Totale 263.385 272.484 535.869

Fonte: Regione Emilia Romagna * Dati provvisori

Di seguito si riportano i trend della popolazione del Distretto nel periodo 2009-13. Il trend del quinquennio risulta positivo nel suo complesso, tuttavia il Distretto, che ha registrato fino al 1.1.2012, un costante aumento della popolazione, vede un’inversione di tendenza nel corso del 2012, passando da una popolazione di 62.733 unità ad un totale complessivo di 62.636 unità. Segue la scomposizione della popolazione per genere e fascia d’età al fine di fornire un quadro più completo sul contesto attuale in cui l’ASP si trova ad operare. In tutti i Comuni del distretto si nota un calo della popolazione in età compresa tra i 15 e i 39 anni ed un progressivo incremento della popolazione ultra65enne. In seguito si propone un focus sulla popolazione ultra 65enne e ultra 75enne del Distretto, intesa quale potenziale fruitrice dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti agli anziani.

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Andamento della popolazione 2009-13

01/01/2009 01/01/2010 01/01/2011 01/01/2012 01/01/2008 Incremento 2009-13

Comune di residenza

Totale residenti % Totale residenti % Totale residenti % Totale residenti %

Totale

residenti

%

Valori %

Bibbiano 9.676 15,96 9.893 16,11 10.021 16,15 10.185 16,24 10.228 16,33 552 5,70%

Campegine 5.035 8,31 5.151 8,39 5.187 8,36 5.225 8,33 5.216 8,33 181 3,59%

Cavriago 9.646 15,91 9.651 15,71 9.750 15,72 9.769 15,57 9.728 15,53 82 0,85%

Canossa 3.754 6,19 3.813 6,21 3.843 6,20 3.883 6,19 3.912 6,25 158 4,21%

Gattatico 5.779 9,53 5.846 9,52 5.935 9,57 5.978 9,53 5.971 9,53 192 3,32%

Montecchio Emilia 10.261 16,93 10.376 16,89 10.416 16,79 10.549 16,82 10.382 16,58 121 1,18%

San Polo d'Enza 5.755 9,49 5.824 9,48 5.858 9,44 5.959 9,50 5.961 9,52 206 3,58%

Sant'Ilario d'Enza 10.713 17,67 10.869 17,70 11.021 17,77 11.185 17,83 11.238 17,94 525 4,90%

Totale 60.619 100,00 61.423 100,00 62.031 100,00 62.733 100,00 62.636 100,00 2.017 3,33%

Fonte: Regione Emilia Romagna

Piramidi dell'età (in classi quinquennali) rispettivamente di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia e Distretto sanitario di Montecchio

(1-1-2013)

Fonte: Regione Emilia Romagna

Scomposizione della popolazione del Distretto all’1.01.2012 per Comune, genere e fascia d’età Comune 0-14 anni 15-39 anni 40-64 anni 65 anni e oltre Totale

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di residenza Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Bibbiano 862 842 1.704 1.586 1.553 3.139 1.741 1.704 3.445 852 1.045 1.897 5.041 5.144 10.185

Campegine 399 404 803 907 784 1.691 868 866 1.734 421 576 997 2.595 2.630 5.225

Cavriago 725 710 1.435 1.386 1.351 2.737 1.761 1.812 3.573 848 1.176 2.024 4.720 5.049 9.769

Canossa 287 273 560 575 554 1.129 693 661 1.354 385 455 840 1.940 1.943 3.883 Gattatico 493 471 964 874 841 1.715 1.097 1.047 2.144 532 623 1.155 2.996 2.982 5.978

Montecchio Emilia 809 785 1.594 1.527 1.625 3.152 1.853 1.873 3.726 887 1.190 2.077 5.076 5.473 10.549

San Polo d'Enza 502 459 961 836 852 1.688 1.023 1.040 2.063 532 715 1.247 2.893 3.066 5.959

Sant'Ilario d'Enza 904 786 1.690 1.683 1.633 3.316 1.911 1.950 3.861 974 1.344 2.318 5.472 5.713 11.185

Totale 4.981 4.730 9.711 9.374 9.193 18.567 10.947 10.953 21.900 5.431 7.124 12.555 30.733 32.000 62.733

Fonte: Regione Emilia Romagna

Scomposizione della popolazione del Distretto all’1.01.2013 per Comune, genere e fascia d’età

0-14 anni 15-39 anni 40-64 anni 65 anni e oltre Totale

Comune

di residenza

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Bibbiano 880 859 1.739 1.552 1.491 3.043 1.776 1.741 3.517 874 1.055 1.929 5.082 5.146 10.228

Campegine 395 399 794 904 757 1.661 874 889 1.763 426 572 998 2.599 2.617 5.216

Cavriago 733 699 1.432 1.354 1.328 2.682 1.742 1.821 3.563 862 1.189 2.051 4.691 5.037 9.728

Canossa 289 268 557 556 541 1.097 722 674 1.396 393 469 862 1.960 1.952 3.912

Gattatico 491 477 968 871 803 1.674 1.116 1.043 2.159 530 640 1.170 3.008 2.963 5.971

Montecchio Emilia 814 762 1.576 1.500 1.566 3.066 1.807 1.864 3.671 889 1.180 2.069 5.010 5.372 10.382

San Polo d'Enza 507 466 973 836 834 1.670 1.013 1.056 2.069 542 707 1.249 2.898 3.063 5.961

Sant'Ilario d'Enza 905 789 1.694 1.649 1.641 3.290 1.933 1.969 3.902 990 1.362 2.352 5.477 5.761 11.238

Totale 5.014 4.719 9.733 9.222 8.961 18.183 10.983 11.057 22.040 5.506 7.174 12.680 30.725 31.911 62.636

Fonte: Regione Emilia Romagna

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Popolazione ultra 75enne sul totale della popolazione del Distretto di Montecchio Emilia (1-1-

2013)

Comune totale

popolazione

65 anni e

oltre ultra 75

% 75enni sul

totale

popolazione

Bibbiano 10.228 1.929 937 9,16% Campegine 5.216 998 560 10,74%

Canossa 9.728 2.051 1.107 11,38% Cavriago 3.912 862 458 11,71% Gattatico 5.971 1.170 590 9,88%

Montecchio Emilia 10.382 2.069 1.067 10,28% San Polo D'Enza 5.961 1.249 668 11,21%

Sant'Ilario D'Enza 11.238 2.352 1.190 10,59%

Totale 62.636 12.680 6.577 10,50%

La popolazione anziana del Distretto risulta essere in costante aumento negli ultimi anni a fronte di un rallentamento del tasso di crescita della popolazione totale. La popolazione con più di 65 anni di età rappresenta il 20,24% mentre il 10,50% della popolazione del Distretto ha più di 75 anni, con picchi nei Comuni di Canossa e Cavriago in cui la popolazione ultra 75enne raggiunge rispettivamente l’11,38% e l’11,71% del totale. In valori assoluti invece, il maggior numero di over 75 si registra nei Comuni più popolosi, ovvero Sant’Ilario d’Enza (1.190), Canossa (1.107), Montecchio Emilia (1.067).

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BILANCIO SOCIALE 2013

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La popolazione anziana di genere femminile rappresenta la maggioranza degli over 75. Osservando i grafici si nota, oltre ad un costante aumento della popolazione anziana negli anni, anche un constante accrescimento del gap di genere, a testimonianza della maggiore longevità media delle donne. In particolare il 60,91% degli over 75 è donna. Delle 4.006 donne over 75, l’11,96% ha più di 90 anni. La rete distrettuale dei servizi residenziali e semi-residenziali

Il numero totale di posti residenziali contrattualizzati per il Distretto è 170, mentre i posti non contrattualizzati per il Distretto sono 262. Il numero di posti semi-residenziali contrattualizzati in totale per il Distretto è 79, mentre i posti non contrattualizzati per il Distretto sono 131. Di seguito si riporta la distribuzione sul territorio dei servizi residenziali e semi-residenziali per anziani contrattualizzati ed autorizzati nel Distretto di Montecchio Emilia. Le strutture residenziali contrattualizzate sono:

� Casa residenza “Villa Diamante” (Campegine), � Struttura residenziale Asp Carlo Sartori (San Polo d’Enza),

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BILANCIO SOCIALE 2013

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� Casa residenza “Villa Ilva” (Cavriago), � Casa della Carità “S. Giuseppe” (Montecchio Emilia), � Casa residenza comunale di Cavriago.

Altre strutture residenziali non contrattualizzate per il Distretto sono: - Casa Accoglienza “Beata Vergine” di Pontenovo (San Polo d’Enza), - Casa accoglienza “Don P. Borghi” di Bibbiano, - Casa “Carlo e Lucia Cocconi” di Campegine.

Le strutture semi-residenziali contrattualizzate sono:

- Asp Carlo Sartori (San Polo e Sant’Ilario d’Enza) - Comune di Bibbiano - Comune di Cavriago - Comune di Montecchio Emilia - Centro diurno “Villa Diamante” (Campegine),

Altre strutture semi-residenziali non contrattualizzate per il Distretto sono: - Centro diurno della Casa accoglienza “Don P. Borghi” di Bibbiano, - Centro diurno della Casa “Carlo e Lucia Cocconi” di Campegine.

La rete contrattualizzata viene confermata attraverso i contratti di servizio che definiscono una quota massima per l’utente – trasporto escluso - all’interno della quale le amministrazioni comunali possono compartecipare al fine di abbassare il costo a carico dell’utente. L’andamento del numero di posti residenziali convenzionati del Distretto, dal 2005 ad oggi, vede un incremento del numero di posti ogni 100 soggetti ultra 75enni fino all’anno 2007 per poi registrare un’inversione di tendenza ed un calo progressivo del numero di posti ogni 100 soggetti ultra 75enni, passando da 2,86 posti ogni 100 soggetti del 2007 a 2,56 posti ogni 100 soggetti nel 2012. Al contrario, negli anni considerati si registra un progressivo e costante aumento della popolazione ultra 75enne.

Servizi residenziali

contrattualizzati

Dotazione posti

convenzionati

Popolazione

ultra 75enne

al 31.12

Posti ogni 100

ultra 75enni

Incremento popolazione

ultra 75enne

(anno base 2005)

2005 162 5.879 2,76 - 2006 167 5.986 2,79 1,82% 2007 172 6.004 2,86 2,13%

2008 172 6.120 2,81 4,10% 2009 172 6.265 2,75 6,57%

2010 172 6.396 2,69 8,79%

2011 170 6.518 2,61 10,87%

2012 169 6.577 2,56 11,87%

Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta da un lato una criticità per l’intero sistema socio-sanitario, in quanto comporta l’aggravamento delle condizioni sanitarie della popolazione anziana che richiede di poter fruire dei servizi sociali e sanitari, e dall’altro rappresenta una sfida per l’ASP di essere in grado di rispondere alle accresciute esigenze in un momento di scarsità di risorse economiche. L’analisi del contesto e della distribuzione di posti residenziali e semi-residenziali vede, infatti, un ruolo di rilievo dell’ASP Carlo Sartori nell’erogazione dei servizi. A tal fine si rappresenta di seguito la distribuzione sul territorio dei posti residenziali e semi-residenziali

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BILANCIO SOCIALE 2013

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(contrattualizzati e non). I dati di questa sezione si riferiscono all’anno 2012 in quanto si tratta degli ultimi resi disponibili dal dall’Ufficio di Piano e dal SAA Distrettuale.

Distribuzione posti semi-residenziali contrattualizzati del

Distretto

34%

66%

Semi-residenzialicontrattualizzati ASPCarlo Sartori

Altri posti semi-residenzialicontrattualizzati delDistretto

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BILANCIO SOCIALE 2013

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La distribuzione dei posti residenziali e semi-residenziali mostra un ruolo di rilievo dell’ASP Carlo Sartori nell’erogazione di servizi socio-assistenziali agli anziani del Distretto di Montecchio Emilia. Nel complesso il 23% dei posti residenziali ed il 26% dei posti semi-residenziali sono assegnati all’ASP. Nel complesso, l’ASP vede l’assegnazione dei seguenti posti per l’anno 2013:

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Posti per servizi residenziali e semi-residenziali ASP Carlo Sartori

Residenziali contrattualizzati ASP Carlo Sartori 61 Residenziali temporanei elevata intensità sanitaria contrattualizzati ASP Carlo Sartori 13 Residenziali temporanei di sollievo contrattualizzati ASP Carlo Sartori 3 Residenziali non contrattualizzati ASP Carlo Sartori 26 Semi-residenziali contrattualizzati ASP Carlo Sartori 13 Semi-residenziali non contrattualizzati ASP Carlo Sartori 12

Di seguito si riportano le ore di assistenza domiciliare dei servizi gestiti da ASP remunerate dal Fondo Regionale per la Non Auto-sufficienza per l’anno 2013:

Servizio di Assistenza Domiciliare (ore remunerate da FRNA)

Campegine 4.400 Gattatico 3.000

Montecchio Emilia 6.400 San Polo d'Enza 2.000

Sant'Ilario d'Enza 6.000

Inoltre dal 15 marzo 2010, è entrata in vigore la normativa regionale sull’ accreditamento dei servizi socio-sanitari. Si è così avviato un processo di selezione dei soggetti che erogano servizi sociali in ambito locale. Al processo di accreditamento sono tenuti tutti i servizi sociali, socio-assistenziali e socio-sanitari caratterizzati dalla presenza di un finanziamento pubblico prevalente. L’accreditamento ha l’obiettivo di individuare i servizi e le strutture necessarie per rispondere al fabbisogno di un’area, espresso nella programmazione territoriale nell’ambito del Piano distrettuale di zona per la salute e il benessere. I requisiti di qualità nella erogazione dei servizi sono il presupposto per l’instaurazione dei rapporti con il servizio pubblico e pertanto l’accreditamento sostituisce le precedenti forme contrattuali quali convenzioni e appalti pubblici. I primi servizi interessati sono:

• Assistenza domiciliare, • Casa Residenza Anziani (ex CP/RSA) • Centro diurno assistenziale per anziani

A partire dall’anno 2011, l’ASP Carlo Sartori ha ottenuto l’accreditamento transitorio per la gestione dei servizi socio assistenziali individuati nei programmi di adeguamento distrettuali.

2. L’azione istituzionale e le attività istituzionali Come stabilito dal proprio statuto, l’azione istituzionale dell’ASP Carlo Sartori Azienda è costituita dal perseguimento di finalità sociali e socio-sanitarie che viene espletata con particolare riferimento al settore dell’assistenza agli anziani e ai soggetti con patologie assimilabili a quelle dell’età senile, in particolare a coloro che versano in condizioni di disabilità e non autosufficienza. Per perseguire le proprie finalità, l’ASP gestisce strutture, servizi e interventi utili a rispondere ai bisogni dell’utenza, erogando le proprie attività in modo personalizzato. Attraverso le proprie attività l’azienda persegue il miglioramento del benessere e della qualità della vita dei suoi utenti, operando anche per un mantenimento dell’inclusione ed integrazione sociale degli anziani, e impegnandosi nella valorizzazione del lavoro “di cura”.

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In base al “Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali”,adottato dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome nell’ottobre 2009, l’attività istituzionale dell’ASP è classificabile per target nei confronti dell’utenza anziana e per natura nelle seguenti tipologie:

- Interventi volti a favorire la

domiciliarità (G)

- Centri e strutture semi residenziali

(LB)

- Strutture comunitarie residenziali (M)

Nello specifico, per l’anno 2011 l’ASP ha erogato le seguenti attività: Interventi volti a favorire la domiciliarità (G)

- SAD – Servizio di Assistenza Domiciliare di Campegine

- SAD – Servizio di Assistenza Domiciliare di Gattatico - SAD – Servizio di Assistenza Domiciliare di Montecchio Emilia - SAD – Servizio di Assistenza Domiciliare di San Polo d’Enza - SAD – Servizio di Assistenza Domiciliare di Sant’Ilario d’Enza

Il Servizio di Assistenza Domiciliare è un servizio rivolto ad anziani con ridotta autonomia, o a rischio di emarginazione, che richiedono interventi di cura e di igiene della persona, di aiuto nella gestione della propria abitazione, di sostegno, di assistenza sociale e/o educativa a domicilio.

Centri e strutture semi residenziali (LB) - Centro Diurno di Montecchio Emilia - Centro Diurno di San Polo d’Enza

- Centro Diurno di Sant’Ilario d’Enza I centri diurni per anziani non autosufficienti sono servizi complessi a ciclo diurno che forniscono interventi a carattere socio-sanitario agli anziani. Hanno la finalità di prevenire l'istituzionalizzazione e il decadimento psicofisico dell'anziano, di fornire sostegno e sollievo agli anziani ed alle loro famiglie. Sono rivolti ad anziani con diversi profili di autonomia (in stato di disagio socio-sanitario) residenti presso il proprio domicilio. Strutture comunitarie residenziali (M)

- Struttura residenziale Carlo Sartori di San Polo d’Enza

La struttura residenziale offre ospitalità ed assistenza socio-sanitaria, occasioni di vita comunitaria, aiuto nelle attività quotidiane, stimoli e possibilità di attività ricreativo-culturali, di mantenimento e riattivazione. Viene garantita l'assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi per il mantenimento ed il miglioramento dello stato di salute e di benessere. È destinata ad accogliere temporaneamente o permanentemente persone anziane non autosufficienti. I posti che vengono garantiti fanno riferimento a:

- Casa Residenza ad ingresso definitivo per anziani non autosufficienti, oppure ad ingresso temporaneo con funzione di ricovero di sollievo;

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BILANCIO SOCIALE 2013

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- Casa di Riposo per anziani con residue capacità autonome per i quali non è possibile il mantenimento nel proprio ambiente familiare e sociale;

- Casa Residenza ad Elevata Intensità Sanitaria (temporanea) destinato agli anziani non autosufficienti con gravi problematiche assistenziali e sanitarie o con disturbi comportamentali.

L’accesso ai servizi

Gli accessi ai posti convenzionati con l’AUSL, per quanto riguarda le strutture residenziali, semi-residenziali e il servizio di assistenza domiciliare, sono individuati dal Servizio Assistenza Anziani Distrettuale, mentre gli ingressi degli utenti fuori convenzione vengono gestiti direttamente dall’ ASP dando la priorità ai cittadini del distretto. Inoltre in ogni Comune è presente un punto di accoglienza attraverso per le problematiche portate dalle famiglie ed un’assistente sociale, Responsabile del caso, dedicato all’area Anziani. Le fasi per l’accesso ai servizi si compongono dei seguenti passaggi:

• Valutazione da parte dell’assistente sociale; • Valutazione dell’UVG (Unità di Valutazione Geriatrica) o UVM (Unità di Valutazione

Multidimensionale); • Elaborazione del Piano di vita e di cura in accordo con la famiglia; • Autorizzazione all’accesso dell’anziano presso i posti convenzionati individuati dal SAA

distrettuale. Gli ospiti inseriti nei posti residenziali convenzionati sono sottoposti ogni 6 mesi ad una valutazione ai fini della determinazione del livello di gravità socio-sanitaria. Questa classificazione viene definita Case-Mix e determina i livelli assistenziali da erogare nella struttura, in base alla normativa regionale. La valutazione della gravità degli ospiti convenzionati, come da Case Mix risulta la seguente:

• livello A: grave disturbo comportamentale, • livello B: elevato bisogno sanitario e correlato elevato bisogno socio-assistenziale, • livello C: grado di disabilità severo, • livello D: grado di disabilità moderato.

I livelli di gravità socio-sanitaria per gli anziani inseriti in strutture semi-residenziali si suddividono in severo e moderato. La presa in carico

I documenti necessari per l’ammissione alla fruizione dei servizi sono: documento di riconoscimento in corso di validità, codice fiscale, tessera sanitaria ed eventuali esenzioni ticket, il documento di valutazione effettuato dall’UVG o UVM. Prima dell’ingresso, il personale della struttura effettua un colloquio con l’utente, la famiglia o le persone di riferimento e, qualora ritenuto necessario, una visita al domicilio da parte della Responsabile delle Attività Assistenziali di nucleo, allo scopo di acquisire tutte le informazioni relative agli aspetti di carattere sociosanitario e le abitudini di vita dell’anziano che viene preso in carico. Nei paragrafi che seguono, per ogni tipologia di servizio/attività erogato dall’ASP Carlo Sartori si riporteranno nello specifico: a) Obiettivi e finalità perseguiti; b) Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati; c) Risorse acquisite e impiegate.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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3. Le “schede” relative alle singole attività La Struttura residenziale Carlo Sartori Obiettivi e finalità La Struttura residenziale Carlo Sartori si compone di 3 nuclei residenziali di cui:

� Nucleo Dalia � Nucleo Iris � Nucleo Margherita

Nel corso del 2013 è stato realizzato il passaggio da quattro a tre nuclei residenziali, mantenendo lo stesso numero di posti letto, al fine di ottenere una maggiore sinergia e razionalizzazione dell’organizzazione del personale socio-assistenziale dell’ASP. Nel contempo l’ASP ha provveduto a sostituire i personale di cooperativa con personale interno al fine di raggiungere una gestione unica dell’intera struttura. La Casa Residenza è una struttura socio-sanitaria residenziale destinata ad accogliere, temporaneamente o permanentemente, anziani non autosufficienti di grado medio ed elevato, che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere, con problematiche assistenziali e sanitarie, con elevato fabbisogno assistenziale e che, per questo, non possono essere adeguatamente assistiti a domicilio. Nella Casa Residenza sono garantiti all’anziano:

� servizio alberghiero (vitto, alloggio, lavanderia guardaroba personale, pulizia locali); � servizio socio-assistenziale (assistenza tutelare, igiene e cura della persona,

somministrazione pasti); � prestazioni sanitarie (assistenza medica di base, specialistica, infermieristica,

riabilitativa e farmaceutica); � attività ricreative e di animazione; � attività di mobilizzazione, di stimolazione e mantenimento delle capacità residue; � servizi complementari quali l’assistenza religiosa, trasporto e attività di volontariato.

Gli interventi sono erogati in base ad un Piano Assistenziale Individualizzato, che viene elaborato per ogni anziano accolto e che cerca di coniugare i bisogni assistenziali con le sue abitudini di vita. Il servizio è riservato ai residenti del distretto ed è convenzionato con l'AUSL di Reggio Emilia. Questo reparto prevede anche un servizio socio-assistenziale 24/24 ore, un servizio infermieristico diurno, la presenza del medico, un servizio di fisioterapia, attività di animazione e la possibilità di soggiorno di sollievo in tutto l’arco dell’anno.

L’assistenza farmaceutica è assicurata dall’Azienda U.S.L. mediante la fornitura gratuita di farmaci compresi nel prontuario terapeutico provinciale con esclusione dei farmaci di fascia “C”.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Due sono le tipologie di posti letto a disposizione degli anziani nella struttura: posti letto temporanei o definitivi. La struttura residenziale ospita anche i posti di Casa di Riposo. Si tratta di un servizio rivolto agli anziani autosufficienti per i quali non è possibile il mantenimento nel proprio ambiente familiare e sociale. L’ospitalità può avere anche carattere temporaneo. Il servizio offre accoglienza e aiuto per le attività della vita quotidiana, occasioni di socializzazione e vita comunitaria.

I posti di Casa Residenza ad Elevata Intensità Sanitaria (ex RSA) si differenziano dalla Casa Residenza in

quanto garantiscono più alti livelli di assistenza sanitaria ed una presenza maggiore di servizio infermieristico (24/24 ore), medico e fisioterapista, oltre che di personale assistenziale. Il servizio è destinato agli anziani non autosufficienti con gravi problematiche assistenziali e sanitarie o con disturbi comportamentali che, pur non avendo bisogno di specifiche prestazioni ospedaliere, necessitano di elevati livello di aiuto, sostegno e protezione in un ambiente idoneo. I posti letto a disposizione per la Residenza Sanitaria Assistenziale sono di natura temporanea.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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La tabella che segue illustra la composizione dei posti autorizzati, contrattualizzati ed accreditati al 31 dicembre 2013 per il totale dei posti del servizio residenziale:

Servizi residenziali N. posti Accreditati

transitoriamente

Sede

territoriale

Casa residenza C. Sartori contrattualizzata

61 Si S. Polo d’Enza

Casa residenza C. Sartori temporanea

ad elevata intensità sanitaria contrattualizzata

13 Si S. Polo d’Enza

Casa residenza C. Sartori temporanea di sollievo contrattualizzata

3 Si S. Polo d’Enza

Casa residenza C. Sartori non

contrattualizzata

26 S. Polo d’Enza

I dati che verranno illustrati nel prosieguo della sezione, per motivi legati alla codificazione degli utenti interna all’azienda, saranno elaborati sulla base della seguente classificazione:

- casa residenza contrattualizzata; - casa residenza ad elevata intensità sanitaria contrattualizzata; - casa residenza temporanea contrattualizzata; - posti residenziali non contrattualizzati che comprendono i posti di casa residenza e di

casa di riposo non convenzionati ed i ricoveri di sollievo. Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati Di seguito si riporta il case mix della Struttura residenziale Carlo Sartori valido per il 2013 per i posti a tempo indeterminato e convenzionati.

Case mix di struttura

Livelli assistenziali Case mix 2013

Livello A 11 Livello B 17 Livello C 33

Totali 59

Numero di utenti serviti dalla struttura protetta nel corso del 2013

Nel corso del 2013, la struttura protetta Carlo Sartori ha ospitato 264 utenti in totale, di cui 83 uomini (31,44%) e 181 donne (68,56%).

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BILANCIO SOCIALE 2013

41

Il dato è un valore di flusso che considera i soggetti permanentemente presenti presso la struttura, gli ingressi e le uscite (per varia causa) avvenuti durante l’anno. I grafici che seguono offrono alcune informazioni sulla provenienza degli utenti ospitati nei diversi servizi della struttura residenziale. La maggior parte degli ospiti proviene dai Comuni del Distretto, in particolare i Comuni di Cavriago, Bibbiano, San Polo, Montecchio e Sant’Ilario. Non mancano tuttavia alcuni soggetti che provengono dai Distretti socio-sanitari limitrofi.

Distribuzione percentuale degli utenti per Comune di provenienza

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BILANCIO SOCIALE 2013

42

Distribuzione degli utenti per servizio e Comune di provenienza

In relazione alla composizione dei posti dei servizi residenziali gli utenti si sono così dislocati:

Servizio

Totale ospiti anno 2013

Casa residenza 90 Casa residenza temporanea 39 Elevata Intensità Sanitaria 93

Posti non contrattualizzati 42

Totale complessivo 264

I grafici di seguito illustrano la provenienza degli ospiti dei vari servizi residenziali.

Provenienza degli ospiti di Casa Residenza contrattualizzata (valori assoluti e valori percentuali)

Provenienza degli ospiti di Casa Residenza temporanea contrattualizzata (valori assoluti e valori percentuali)

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BILANCIO SOCIALE 2013

43

Provenienza degli ospiti di Elevata Intensità Sanitaria (ex RSA) contrattualizzata (valori assoluti e valori percentuali)

Provenienza degli ospiti dei posti residenziali non contrattualizzati (valori assoluti e valori percentuali)

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BILANCIO SOCIALE 2013

44

Distribuzione per genere e tipologia di servizio degli utenti della struttura residenziale Carlo Sartori (valori

assoluti e percentuali)

N. utenti

% sul totale del servizio

considerato

% sul totale degli utenti

della Struttura

Carlo Sartori

Casa Residenza Uomini 30 33.33% 11.36% contrattualizzata Donne 60 66.67% 22.73%

Totale 90 100,00% 34.09%

Casa Residenza Uomini 16 41.03% 6.06% Temporanea Donne 23 58.97% 8.71%

contrattualizzata Totale 39 100,00% 14.77%

Uomini 20 21.51% 7.58% Donne 73 78.49% 27.65%

Elevata Intensità Sanitaria (Ex RSA) contrattualizzata

Totale 93 100,00% 35.23%

Posti residenziali Uomini 17 40.48% 6.44% non contrattualizzati Donne 25 59.52% 9.47%

Totale 42 100,00% 15.91%

Totale utenti Struttura Carlo Sartori 264 100.00%

La tabella sopra riportata dimostra come in tutti i servizi si registri una prevalenza di utenti di genere femminile rispetto a quella maschile. Il servizio di ex RSA mostra un elevato numero di fruitori, dato di flusso dovuto proprio alla natura temporanea del servizio. Si riportano in seguito i dati relativi agli ospiti riclassificati per fascia d’età. Quasi la metà degli ospiti della struttura residenziale (48,11%) ha un età compresa tra gli 80 e gli 89 anni. L’età media è di 85 anni.

Distribuzione degli ospiti della Struttura residenziale Carlo Sartori per fascia d’età (valori assoluti e %)

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BILANCIO SOCIALE 2013

45

Distribuzione degli utenti della struttura residenziale Carlo Sartori per genere e fascia d’età (valori assoluti)

Donne Uomini

La distribuzione degli utenti della struttura residenziale Carlo Sartori per genere e fascia d’età mostra come, all’aumentare dell’età, aumenti la presenza di ospiti femminili rispetto a quella maschile, rispecchiando in questo l’andamento della popolazione. Tra le donne, il 46% ha un età compresa tra 80 e i 89 anni ed il 32% ha un’età compresa tra 90 e 99 anni. Per quanto riguarda gli uomini invece, nel 2013 il 51% risulta avere un’età compresa tra 80 e i 89 anni ed il 20% ha un’età compresa tra 90 e 99 anni.

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BILANCIO SOCIALE 2013

46

Ospiti della Casa Residenza contrattualizzata suddivisi per fascia d’età (valori assoluti)

11

7

36

29

7

0

5

10

15

20

25

30

35

40

65-74 75-79 80-89 90-99 >= 100

Ospiti della Casa Residenza temporanea contrattualizzata suddivisi per fascia d’età (valori assoluti)

2

5

21

11

0

5

10

15

20

25

65-74 75-79 80-89 90-99

Ospiti ad Elevata Intensità Sanitaria (ex RSA) contrattualizzata suddivisi per fascia d’età (valori assoluti)

9

15

49

19

10

10

20

30

40

50

60

65-74 75-79 80-89 90-99 >= 100

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BILANCIO SOCIALE 2013

47

Ospiti dei posti residenziali non contrattualizzati suddivisi per fascia d’età (valori assoluti)

2 3

21

16

0

5

10

15

20

25

65-74 75-79 80-89 90-99

Presenza degli ospiti all’interno della struttura

Anno 2012 Anno 2013

Posti complessivi 103 103 Durata media degenza (gg) 142,27 132,55

Tasso di copertura del servizio 96,58% 94,39%

Il dato riportato in tabella sintetizza il tasso di copertura dei posti residenziali.

Movimentazioni avvenute nel corso del 2013

Donne (valori assoluti) Dimissioni 95 Ingressi 122 Decessi 32 Cambio servizio 16

Totale movimentazioni

Uomini (valori assoluti) Dimissioni 40 Ingressi 59 Decessi 18 Cambio servizio 5

Totale movimentazioni

Donne

Tasso decessi sul totale utenti donna 18%

Uomini Tasso decessi sul totale utenti

uomo 22%

Totale Tasso decessi sul totale utenti 19%

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BILANCIO SOCIALE 2013

48

Ricoveri in ospedale

2012 2013

N. utenti ricoverati in ospedale almeno un giorno 51 40 N. ricoveri in ospedale 73 57

Totale giorni di assenza per ricovero in ospedale 608 642 % soggetti ricoverati sul totale degli utenti della struttura 19,69% 15,15%

Giorni medi di ricovero 11,92 16,05

Tra i soggetti ricoverati nell’anno 2013 si è trattato di 25 donne e 15 uomini. Di seguito si riportano i dati relativi alla distribuzione degli utenti ricoverati in ospedale nel corso del 2013 ed alla frequenza dei giorni di ricovero. I giorni di ricovero sono riportati sull’asse X.

Distribuzione utenti ricoverati nel corso del 2013

5 54

56

4

2 2 2

4

23 3

1 1

4

21 1

0

1

2

3

4

5

6

7

1 2 3 4 5 6 8 9 10 11 13 15 16 17 18 27 28 31 94

Giorni di ricovero

Ute

nti

Utenti

Il grafico mette in evidenza come la maggior parte degli utenti ricoverati tenda a permanere presso le strutture ospedaliere per brevi lassi temporali: 29 persone su 40 hanno avuto una degenza inferiore a 7 giorni. La degenza massima, nel 2013, ha avuto una durata pari a 94 giorni. Ricoveri in ospedale tra gli ospiti ad Elevata Intensità Sanitaria (ex RSA)

La tabella che segue mette in evidenza le informazioni relative ai ricoveri in ospedale degli ospiti presso i posti ad Elevata Intensità Sanitaria (ex RSA). Si nota che il 37,50% dei soggetti ricoverati provengono da questo servizio.

2012 2013

N. utenti ricoverati in ospedale almeno un giorno ex RSA 11 15 Totale giorni di assenza per ricovero in ospedale ex RSA 93 104

% soggetti ricoverati sul totale degli utenti della struttura 4,24% 5,68% % utenti ex RSA ricoverati sul totale utenti ricoverati 19,29% 37,50%

GG. Medi di ricovero 8,45 6,93

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BILANCIO SOCIALE 2013

49

Distribuzione ospiti ad Elevata Intensità Sanitaria ricoverati nel corso del 2013

4

3

2

1

2

1

2

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

1 2 5 6 15 16 27

Giorni di ricovero

Ute

nti

Utenti

Servizio di refezione e cucina All’interno della struttura residenziale si trova il servizio cucina attraverso cui vengono erogati direttamente i pasti agli ospiti. In considerazione del ruolo importantissimo dell’alimentazione per il mantenimento della salute in senescenza e nella prevenzione delle malattie degenerative dipendenti da una nutrizione non corretta, all’interno della struttura si attua una attenta diversificazione dei menù forniti agli anziani. Vengono predisposti menù stagionali che tengono conto delle esigenze nutrizionali degli ospiti; sono previsti inoltre menù frullati e diete speciali. Il totale dei pasti erogati per la struttura residenziale è 72.565, quello per il centro diurno di San Polo è 8.338, mentre per il SAD di San Polo la cucina ha preparato 3.332 pasti. A questi si aggiungono i pasti che il servizio cucina prepara dal 2013 per il centro diurno di Montecchio Emilia (8.832), per il SAD di Montecchio (5.871) e per il SAD di Canossa (483), per un totale di 99.421 pasti preparati nell’anno. In adempimento alla direttiva comunitaria 43/93, e alle seguenti Legge n.56 del 6/2/96 e Decreto Legislativo n.155 del 26/5/97, nonché il Reg CE 852/2004, l’ASP Carlo Sartori adotta il sistema HACCP - Hazard Analysis and Critical Control Points - come sistema di autocontrollo igienico attuato al fine di prevenire i pericoli di contaminazione alimentare e garantire la sicurezza e la salubrità dei cibi che vengono prodotti, commercializzati o somministrati.

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BILANCIO SOCIALE 2013

50

Esso si basa sul controllo sistematico dei punti della lavorazione (e nelle fasi successive come lo stoccaggio, il trasporto, la conservazione) degli alimenti in cui si prospetta un pericolo di contaminazione (di natura biologica, chimica o fisica). Il piano di controllo, attuato in collaborazione con IREN, prevede:

� controllo e qualifica dei fornitori � controllo della conservazione dei prodotti � registrazione delle temperature di conservazione � controllo e predisposizione di procedure di lavorazione definite in

tempi e modi � controllo e pianificazione delle condizioni igieniche � controllo e istruzione degli operatori alle norme igieniche � individuazione di un responsabile e delle modalità del

monitoraggio dei processi (autocontrollo) e di procedure di verifica.

Risorse impiegate per il servizio cucina

Di seguito si riportano i valori economici relativi al centro di costo cucina.

CUCINA VALORI

3) Variazione delle rimanenze di attività in corso 22.447

TOTALE A) 22.447

6) Acquisti beni 317.627

b) beni tecnico-economali 317.627 7) Acquisti di servizi 214.613

a) per la gestione dell'attività socio sanitaria e socio assistenziale 4.312 b) servizi esternalizzati 28.066 e) altre consulenze f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 150.748 g) utenze 31.487 9) Per il personale 141.795

a) salari e stipendi 108.090 b) oneri sociali 33.705 10) Ammortamenti e svalutazioni 3.781

b) ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 3.781 14) Oneri diversi di gestione 30,11

f) sopravvenienze passive ed insussistenze dell'attivo ordinarie 30,11 TOTALE B) 677.846

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B) -655.399

22) Imposte sul reddito 19.392

a) irap 19.392 Costo servizio cucina -674.791

Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche, utili ai fini fiscali, agli ospiti (o loro famigliari) che ne hanno fatto richiesta.

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BILANCIO SOCIALE 2013

51

Risorse acquisite e impiegate per la gestione dei nuclei residenziali Di seguito si riportano i costi e i ricavi, diretti ed ausiliari, della gestione caratteristica della struttura residenziale. Per ottenere il risultato complessivo, a ciò vanno sottratti i costi dei centri funzionali e della gestione finanziaria e straordinaria.

STRUTTURA RESIDENZIALE CARLO SARTORI

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 3.685.763

a) rette 2085421

b) oneri a rilievo sanitario 1600342

2) Costi capitalizzati 1.238

b) quota per utilizzo contributi in conto capitale e donazioni vincolate ad investimenti 1238

3) Variazione delle rimanenze di attività in corso 3.188

4) Proventi e ricavi diversi 4.636

b) concorsi rimborsi e recuperi per attività diverse 4636

TOTALE A) 3.694.824

B) Costi della produzione

6) Acquisti beni 105.162

a) beni socio sanitari 73234

b) beni tecnico-economali 31928

7) Acquisti di servizi 1.013.272

a) per la gestione dell'attività socio sanitaria e socio assistenziale 37717

b) servizi esternalizzati 261900

d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 11025

f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 510201

g) utenze 158731

h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 33697

9) Per il personale 1.844.543

a) salari e stipendi 1409258 b) oneri sociali 435172 d) altri costi 113

10) Ammortamenti e svalutazioni 19.897

a) ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali 6596 b) ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 13301

14) Oneri diversi di gestione 336

f) sopravvenienze passive ed insussistenze dell'attivo ordinarie 336

TOTALE B) 2.983.210

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) 711.614

Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E) 711.614

22) Imposte sul reddito 150.259

a) irap 150.259

23) Utile o (perdita) di esercizio 561.355

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BILANCIO SOCIALE 2013

52

La soddisfazione dell’utenza per i servizi prestati Nel corso del 2013 è stato sottoposto un questionario di soddisfazione agli utenti e loro famigliari della struttura al fine di rilevare il grado di soddisfazione raggiunto relativamente ad alcune caratteristiche dei servizi erogati. Di seguito si riporta la sintesi dei risultati per ciascuno dei tre nuclei residenziali della struttura. Nucleo Margherita

Totale rispondenti: 25 Media complessiva: 3,07

3,25

3,19

3,19

3,06

2,75

2,94

3,06

3,13

2,79

2,81

3,13

3,00

3,06

3,19

3,38

3,19

3,13

1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00

Accoglienza ricevuta

Assistenza di base

Disponibilità del personale IP

Assistenza riabilitativa

Disponibilità del personale medico

attività animazione

Informazioni socio - assistenziali

Informazioni infermieristiche

Informazioni fisioterapiche

Informazioni mediche

Pulizia nel reparto

Arredamento e comfort

Tranquillità e silenzio

Presentazione pasti

Qualità pasti

Orari dei pasti

Soddisfazione complessiva del ricovero

Pu

nte

ggio

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BILANCIO SOCIALE 2013

53

Nucleo Dalia

Totale rispondenti: 24 Media complessiva: 3,38

3,56

3,69

3,69

3,25

2,94

3,38

3,44

3,44

3,20

2,80

3,63

3,13

3,44

3,38

3,50

3,63

3,38

1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00

Accoglienza ricevuta

Assistenza di base

Disponibilità del personale IP

Assistenza riabilitativa

Disponibilità del personale medico

attività animazione

Informazioni socio - assistenziali

Informazioni infermieristiche

Informazioni fisioterapiche

Informazioni mediche

Pulizia nel reparto

Arredamento e comfort

Tranquillità e silenzio

Presentazione pasti

Qualità pasti

Orari dei pasti

Soddisfazione complessiva del ricovero

Pu

nte

ggio

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BILANCIO SOCIALE 2013

54

Nucleo Iris

Totale rispondenti: 14 Media complessiva: 3,15

3,23

3,07

3,07

2,86

2,86

2,92

2,93

3,07

3,07

2,54

3,07

2,92

3,00

2,85

3,08

3,09

1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00

Accoglienza ricevuta

Assistenza di base

Disponibilità del personale IP

Assistenza riabilitativa

Disponibilità del personale medico

attività animazione

Informazioni socio - assistenziali

Informazioni infermieristiche

Informazioni fisioterapiche

Informazioni mediche

Pulizia nel reparto

Arredamento e comfort

Tranquillità e silenzio

Presentazione pasti

Qualità pasti

Orari dei pasti

Soddisfazione complessiva del ricovero

Pu

nte

ggio

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BILANCIO SOCIALE 2013

55

Il Centro Diurno Anziani di Montecchio Emilia Obiettivi e finalità Il Centro Diurno è’ una struttura socio-sanitaria per anziani a carattere semi-residenziale; (aperto nelle ore diurne) che accoglie anziani non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti. In Centro diurno gli anziani possono trovare supporto e protezione nelle attività di vita quotidiane (prestazioni socio-assistenziali ed interventi socio-sanitari) per mantenere e stimolare le capacità che ancora hanno. A tal fine vengono progettate e realizzate attività sia individuali che di gruppo nel rispetto della libertà di scelta di ogni anziano e delle sue abitudini di vita. In relazione alle finalità proprie della struttura, il Centro diurno persegue questi obiettivi: sostegno e aiuto alla persona, costruendo un progetto di vita e di cura che parta dalle sue esigenze, dai suoi interessi e dalla sua storia, in un clima accogliente e stimolante in cui la persona può ritrovare una dimensione di comunità; sostegno alla famiglia, al fine di garantire il “sollievo” diurno alla famiglia in difficoltà organizzative e relazionali con famigliari anziani. Il servizio è svolto da un’equipe interdisciplinare composta da RAA, operatori socio–sanitari, animatore, ed in stretta collaborazione con il Servizio infermieristico domiciliare (SID), gli assistenti sociali Responsabili del Caso, i medici di medicina generale e specialisti. I posti convenzionati per il Centro Diurno di Sant’Ilario d’Enza sono 16 mentre i posti non convenzionati sono 9. I destinatari del servizio sono persone over 65 anni (o con età inferiore affette da patologie equiparabili a quelle dell’età senile) residenti nel comune di Montecchio Emilia e, in base alla disponibilità e agli accordi, i residenti negli altri Comuni del distretto. Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati

Si trova a Montecchio Emilia in Viale

Marconi, 7.

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BILANCIO SOCIALE 2013

56

La struttura ha una disponibilità di 25 posti. L’orario di apertura è garantito dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 18.30, il sabato e la domenica dalle ore 07.45 alle 17.30 con possibilità di frequenza personalizzata. All’interno del piano personalizzato vengono erogate le seguenti prestazioni:

� assistenza tutelare diurna � igiene e cura della persona � servizio di ristorazione (pranzo, merenda, cena) � attività occupazionali e ricreative � attività di riabilitazione e mantenimento motorio � pasto presso il centro diurno.

All’interno del progetto personalizzato può essere previsto anche il servizio di trasporto. Gli operatori del Centro Diurno (in particolare le RAA) garantiscono visite programmate, di norma una volta a settimana, agli utenti della Residenza Protetta e rispondono a chiamate d’emergenza. A tutti gli utenti della residenza protetta vengono garantite prestazioni di segretariato sociale in base al piano concordato con il Servizio Sociale. Di seguito si riportano le informazioni relative alle presenze ed agli utenti.

Centro Diurno Montecchio

Tasso di presenza degli utenti (% media) 81,04% n. persone entrate nell’anno 37 n. persone dimesse nell’anno 43

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno

92

n. decessi nell’anno 3 n. giornate presenza a frequenza intera 3.135

n. giornate presenza a frequenza parziale 3989 Età media 83

Utenti in fascia A al 31.12.2013 1

Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali che sono state richieste dagli ospiti o dai loro famigliari. Risorse acquisite e impegnate 1) Ricavi da attività per servizi alla persona 392.688

a) rette 392.688 TOTALE A 392.688

6) Acquisti beni 10.773

a) beni socio sanitari 1.191 b) beni tecnico-economali 9.582 7) Acquisti di servizi 141.193

a) per la gestione dell'attività socio sanitaria e socio assistenziale 15.752 b) servizi esternalizzati 31.949

c) trasporti 8.320 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 455

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BILANCIO SOCIALE 2013

57

e) altre consulenze 2.826 f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 52.643 g) utenze 21.212 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 5.699 j) assicurazioni 2.338 9) Per il personale 162.575

a) salari e stipendi 122.378 b) oneri sociali 40.097 d) altri costi 100 14) Oneri diversi di gestione 1.534 a) costi amministrativi 609 c) tasse 925

TOTALE B 316.076

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B) 76.613

22) Imposte sul reddito 4.289

a) irap 4.289

TOTALE 72.324

QUOTA CUCINA 56.024 QUOTA AMMINISTRAZIONE 16.300

TOTALE COMPLESSIVO 0

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BILANCIO SOCIALE 2013

58

Il Centro Diurno Anziani di San Polo d’Enza Obiettivi e finalità Il Centro Diurno per anziani è una struttura socio–sanitaria con 25 posti a carattere semiresidenziale destinata ad anziani con diverso grado di non autosufficienza. Le sue finalità principali sono:

� mantenere l’anziano a domicilio; � offrire un sostegno ed un aiuto all’anziano e alla sua famiglia; � potenziare, mantenere e/o compensare abilità e competenza relative alla sfera

dell’autonomia, dell’identità, dell’orientamento spazio-temporale, della relazione interpersonale e della socializzazione;

� tutela socio–sanitaria. Il servizio è svolto da un’equipe interdisciplinare composta da RAA, operatori socio–sanitari, animatore, terapista della riabilitazione ed in stretta collaborazione con il Servizio infermieristico domiciliare (SID), gli Assistenti Sociali Responsabili del Caso, medici di medicina generale e specialisti. I posti convenzionati per il Centro Diurno di San Polo d’Enza sono 12 (che corrispondono anche con il numero di posti contrattualizzati) mentre i posti autorizzati non convenzionati sono 13. Destinatari del servizio sono persone over 65 anni (o con età inferiore affette da patologie equiparabili a quelle dell’età senile) residenti nei comuni di S. Polo D’Enza e Canossa. Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati Le presenze del Centro Diurno

Si trova a San Polo d’Enza in via Alcide De Gasperi, 3.

Il servizio è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 7.30 alle ore 19.00. È aperto anche l’ultima domenica di ogni mese dalle ore 8.30 alle 18.30.

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BILANCIO SOCIALE 2013

59

Le prestazioni che sono state offerte nel 2013 sono le seguenti:

� assistenza agli ospiti nell’espletamento delle attività quotidiane; � igiene intima se necessita; � bagno assistito settimanale e cure estetiche; � deambulazione assistita; � somministrazione dei pasti e aiuto nell’assunzione; � messa a letto/alzata per riposo pomeridiano; � aiuto nella corretta assunzione dei farmaci prescritti; � rilevazione dei parametri vitali di base e cura piccole lesioni; � attività si socializzazione e intrattenimento; � tutela degli ospiti con problemi cognitivi.

Di seguito si riportano le informazioni relative alle presenze ed agli utenti serviti nel corso del 2013.

Centro Diurno S. Polo

Tasso di presenza degli utenti (% media) 64,11% n. persone entrate nell’anno 14 n. persone dimesse nell’anno 10

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno

33

n. decessi nell’anno 3 n. giornate presenza a frequenza intera 3.313

n. giornate presenza a frequenza parziale 876 Età media 85

Utenti in fascia A al 31.12.2013 8 Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali richieste dagli ospiti o dai loro famigliari. Risorse acquisite e impiegate

Di seguito si riportano le risorse acquisite e impiegate per il servizio per l’anno 2013.

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 315.472

a) rette 226.018 b) oneri a rilievo sanitario 89.335 c) concorsi rimborsi e recuperi da attività per servizi alla persona 119,00

4) Proventi e ricavi diversi 56

b) concorsi rimborsi e recuperi per attività diverse 56 TOTALE A 315.528

6) Acquisti beni 7.570

a) beni socio sanitari 3.056 b) beni tecnico-economali 4.513 7) Acquisti di servizi 52.232

a) per la gestione dell'attività socio sanitaria e socio assistenziale 2.850

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BILANCIO SOCIALE 2013

60

b) servizi esternalizzati 15.501 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 280 e) altre consulenze 780 f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 17.059 g) utenze 14.191 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 620 j) assicurazioni 950 9) Per il personale 166.775

a) salari e stipendi 130.760 b) oneri sociali 35.351 d) altri costi 664 10) Ammortamenti e svalutazioni 464

b) ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 464 TOTALE B 227.040

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B)

88.487

22) Imposte sul reddito 10.906

a) irap 10.906

TOTALE 77.581

QUOTA CUCINA 54.197 QUOTA SPESE GENERALI 12.000 QUOTA AMMINISTRAZIONE 11.384

TOTALE COMPLESSIVO 0

Il Centro Diurno Anziani di Sant’Ilario d’Enza Obiettivi e finalità Il Centro Diurno per anziani è una struttura socio-sanitaria con 25 posti a carattere semiresidenziale destinata ad anziani con diverso grado di non autosufficienza. La sua finalità principale è quella di mantenere l’anziano nelle condizioni di massimo benessere all’interno del suo contesto famigliare e sociale. Il servizio offre:

� ospitalità diurna; � interventi di tutela, socializzazione, riattivazione, e mantenimento delle capacità

residue dell’anziano. Il servizio è svolto da un’equipe interdisciplinare composta da RAA, operatori socio–sanitari, animatore, ed in stretta collaborazione con il Servizio infermieristico domiciliare (SID), gli assistenti sociali Responsabili del Caso, i medici di medicina generale e specialisti. I posti convenzionati per il Centro Diurno di Sant’Ilario d’Enza sono 15 mentre i posti non convenzionati sono 10. I destinatari del servizio sono persone over 65 anni (o con età inferiore affette da patologie equiparabili a quelle dell’età senile) residenti nel comune di Sant’Ilario d’Enza, e in base alla disponibilità e agli accordi, possono essere accolti, nell’ordine, i residenti nel comune di Gattatico e Campegine e negli altri Comuni del distretto, o gli utenti della Residenza Protetta secondo modalità concordate.

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BILANCIO SOCIALE 2013

61

Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati

Si trova a Sant’Ilario d’Enza in via Roma, 84.

Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 19.00 e il sabato dalle ore 8.00 alle ore 17.00. È aperto anche la prima domenica di ogni mese dalle ore 9.00 alle 19.00

All’interno del piano personalizzato vengono erogate le seguenti prestazioni: � assistenza tutelare diurna � igiene e cura della persona � servizio di ristorazione (pranzo, merenda, cena) � attività occupazionali e ricreative

All’interno del progetto personalizzato può essere previsto anche il servizio di trasporto. Gli operatori del Centro Diurno (in particolare le RAA) garantiscono visite programmate, di norma una volta a settimana, agli utenti della Residenza Protetta e rispondono a chiamate d’emergenza. A tutti gli utenti della residenza protetta vengono garantite prestazioni di segretariato sociale in base al piano concordato con il Servizio Sociale. Di seguito si riportano le informazioni relative alle presenze ed agli utenti.

Centro Diurno S. Ilario

Tasso di presenza degli utenti (% media) 77,06% n. persone entrate nell’anno 29 n. persone dimesse nell’anno 30

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno

58

n. decessi nell’anno 1 n. giornate presenza a frequenza intera 3.907

n. giornate presenza a frequenza parziale 2.335 Età media 83

Utenti in fascia A al 31.12.2013 4

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BILANCIO SOCIALE 2013

62

Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali che sono state richieste dagli ospiti o dai loro famigliari. Risorse acquisite e impegnate

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 372.686

a) rette 260.823 b) oneri a rilievo sanitario 111.863

4) Proventi e ricavi diversi 1.652

b) concorsi rimborsi e recuperi per attività diverse 1.652 TOTALE A 374.338

6) Acquisti beni 6.012

a) beni socio sanitari 764 b) beni tecnico-economali 5.249 7) Acquisti di servizi 173.579

a) per la gestione dell'attività socio sanitaria e socio assistenziale 2.165 b) servizi esternalizzati 85.106

c) trasporti 10.000 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 420 e) altre consulenze 2.950

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BILANCIO SOCIALE 2013

63

f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 44.698 g) utenze 22.242 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 4.877 j) assicurazioni 1.120 9) Per il personale 162.184

a) salari e stipendi 123.852 b) oneri sociali 36.569 d) altri costi 1.763 10) Ammortamenti e svalutazioni 1.444

b) ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 1.444 14) Oneri diversi di gestione 317

a) costi amministrativi 317 TOTALE B 343.535

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B) 30.803

22) Imposte sul reddito 12.977

a) irap 12.977

TOTALE 17.826

QUOTA AMMINISTRAZIONE 17.826

TOTALE COMPLESSIVO 0

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BILANCIO SOCIALE 2013

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I Servizi di Assistenza Domiciliare

Obiettivi e finalità Il servizio offre assistenza consente di mantenere al domicilio anziani anche molto compromessi dal punto di vista cognitivo o delle abilità fisiche. Il servizio offre prestazioni socio – assistenziali erogate prevalentemente al domicilio della persona, allo scopo di mantenerla il più a lungo possibile nel proprio contesto socio–familiare ed ambientale e assicurare all'utente interventi che gli consentano di conservare la routine quotidiana. Destinatari del servizio sono soggetti over 65 anni (o con età inferiore quanto affette da patologie equiparabili a quelle dell’età senile e che si trovino in condizioni socio–sanitarie che rendono necessaria l’attivazione del servizio - disabili adulti, adulti in regime di N.O.D.O - Nucleo Operativo Oncologico Domiciliare). Il servizio è svolto da un’equipe di operatori socio–sanitari che lavorano in stretta connessione con l’Assistente Sociale e Responsabile del Caso Comunale, il Centro Diurno, il Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) ed i Medici di medicina generale. L'assistenza domiciliare si attua mediante la fornitura a domicilio di prestazioni che riguardano le seguenti attività:

• aiuto e cura della persona; • aiuto per il governo della casa; • fornitura e assunzione pasti; • aiuto per favorire l'autosufficienza nell'attività giornaliera ; • trasporto/accompagnamento.

Per quanto possibile, il servizio: • favorisce la permanenza dell'anziano nel proprio nucleo familiare e nel proprio

contesto sociale; • assicura all'utente, attraverso l'adozione di adeguati strumenti di valutazione

del bisogno, interventi che gli consentono di conservare la routine quotidiana, di mantenere le relazioni affettive, familiari e sociali indispensabili per vivere in maniera autonoma.

Il SAD di Campegine

Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati Le ore remunerate dal Fondo Regionale per la Non Auto-sufficienza per l’anno 2013 per il servizio sono state 4.400. In aggiunta alle ore remunerate dal FRNA il Comune finanzia delle ore di servizio aggiuntivo. Le prestazioni che sono state offerte dal SAD nel 2013 sono le seguenti:

a. igiene e cura della persona; b. alzata e rimessa a letto; c. vestizione; d. bagno assistito; e. deambulazione assistita; f. consegna del pasto; g. aiuto nella preparazione dei pasti; h. controllo nella corretta assunzione dei farmaci; i. medicazione di piccole lesioni a piatto; j. addestramento familiari e/o assistenti private sull’utilizzo degli ausili;

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BILANCIO SOCIALE 2013

65

k. attività di socializzazione e segretariato sociale, che prevedono soprattutto attività quali la spesa, il ritiro di ricette e la consegna di farmaci, l’espletamento di pratiche burocratiche, il contatto con i medici di base.

SAD Campegine

n. persone entrate nell’anno 26

n. persone dimesse nell’anno 20

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno 57

n. decessi nell’anno 8

N. ore contrattualizzate 4.400

N. ore totali erogate 4.700

N. ore con Interventi con 2 operatori 2.558

N. persone in assistenza integrata (dato conosciuto dai servizi non incrociato con prese in carico SID)

20

Provenienza degli utenti

Gli utenti che usufruiscono del Servizio di Assistenza Domiciliare sono tutti provenienti dal territorio di riferimento del servizio. Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali che sono state richieste dagli ospiti o dai loro famigliari.

Risorse acquisite e impiegate

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 160.611

a) rette 96.279 b) oneri a rilievo sanitario 64.331 TOTALE A 160.611

6) Acquisti beni 4.096

a) beni socio sanitari 1.015 b) beni tecnico-economali 3.080 7) Acquisti di servizi 35.535

b) servizi esternalizzati 19.976 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 280 e) altre consulenze 280 f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 12.050 g) utenze 412 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 2.037 j) assicurazioni 500 9) Per il personale 105.528

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BILANCIO SOCIALE 2013

66

a) salari e stipendi 81.069 b) oneri sociali 24.146 d) altri costi 313 10) Ammortamenti e svalutazioni 23

b) ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 23 14) Oneri diversi di gestione 158

a) costi amministrativi 18 c) tasse 140

TOTALE B 145.339

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A -

B)

15.271

22) Imposte sul reddito 7623,31

a) irap 7.623,31

TOTALE 7.648

QUOTA AMMINISTRAZIONE 7.648

TOTALE 0

Il SAD di Gattatico

Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati Le ore remunerate dal Fondo Regionale per la Non Auto-sufficienza per l’anno 2013 per il servizio sono state 3.000. In aggiunta alle ore remunerate dal FRNA il Comune finanzia delle ore di servizio aggiuntivo. Le prestazioni che sono state offerte dal SAD nel 2013 sono le seguenti:

a. igiene e cura della persona; b. alzata e rimessa a letto; c. vestizione; d. bagno assistito; e. deambulazione assistita; f. consegna del pasto; g. aiuto nella preparazione dei pasti; h. controllo nella corretta assunzione dei farmaci; i. medicazione di piccole lesioni a piatto; j. addestramento familiari e/o assistenti private sull’utilizzo degli ausili; k. attività di socializzazione e segretariato sociale, che prevedono soprattutto attività

quali la spesa, il ritiro di ricette e la consegna di farmaci, l’espletamento di pratiche burocratiche, il contatto con i medici di base.

SAD Gattatico

n. persone entrate nell’anno 23

n. persone dimesse nell’anno 26

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno 58

n. decessi nell’anno 5

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BILANCIO SOCIALE 2013

67

N. ore contrattualizzate 3.000

N. ore totali erogate 3.000

N. ore con Interventi con 2 operatori 1.017

N. persone in assistenza integrata ( dato conosciuto dai servizi non incrociato con prese in carico SID)

20

Provenienza degli utenti

Gli utenti che usufruiscono del Servizio di Assistenza Domiciliare sono tutti provenienti dal territorio di riferimento del servizio.

Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali che sono state richieste dagli ospiti o dai loro famigliari.

Risorse acquisite e impiegate

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 186.511

a) rette 142.509 b) oneri a rilievo sanitario 44.002 TOTALE A 186.511

6) Acquisti beni 5.640

a) beni socio sanitari 1.445 b) beni tecnico-economali 4.195 7) Acquisti di servizi 55.296

b) servizi esternalizzati 22.392 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 280 e) altre consulenze 210 f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 28.374 g) utenze 291 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 3.169 j) assicurazioni 580 9) Per il personale 108.301

a) salari e stipendi 84.711 b) oneri sociali 22.730 d) altri costi 861 10) Ammortamenti e svalutazioni 23

b) ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 23 14) Oneri diversi di gestione 20

a) costi amministrativi 18 f) sopravvenienze passive ed insussistenze dell'attivo ordinarie 2

TOTALE B 169.281

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B)

17.230

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BILANCIO SOCIALE 2013

68

22) Imposte sul reddito 8348,51

a) irap 8.348,51

TOTALE 8.881

QUOTA AMMINISTRAZIONE 8.881

TOTALE 0

Il SAD di Montecchio Emilia

Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati Le ore remunerate dal Fondo Regionale per la Non Auto-sufficienza per l’anno 2013 per il servizio sono state 6.400. In aggiunta alle ore remunerate dal FRNA il Comune finanzia delle ore di servizio aggiuntivo. Le prestazioni che sono state offerte sono le seguenti:

� igiene intima; � alzata e rimessa a letto; � vestizione; � bagno assistito; � deambulazione assistita; � consegna del pasto; � aiuto nell’apparecchiare la tavola alla consegna del pasto; � controllo e supervisione nel momento del pasto: per utenti con demenza si prevede

che l’operatore rimanga con lui per assicurarsi che abbia mangiato; � controllo nella corretta assunzione dei farmaci; � medicazione di piccole lesioni a piatto; � addestramento familiari e/o assistenti private sull’utilizzo degli ausili, attività di

accompagnamento, supervisione e aiuto nella cura dell’anziano (tutoring); � attività di socializzazione e segretariato sociale, che prevedono soprattutto le seguenti

prestazioni: � spesa; � ritiro ricette e consegna farmaci; � espletamento pratiche burocratiche.

� contatto con i medici di base; � accompagnamento, per persone completamente sole, a visite mediche specialistiche

che abbisognano di una conoscenza approfondita dell’utente ( es CDC). I pasti sono garantiti dalla Struttura residenziale di San Polo. I trasporti sono svolti, in parte, dall’associazione AUSER, dalla Croce Bianca e, in alcuni casi, dal servizio stesso. SAD Montecchio

n. persone entrate nell’anno 66

n. persone dimesse nell’anno 51

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno 125

n. decessi nell’anno 12

N. ore contrattualizzate 6.400

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BILANCIO SOCIALE 2013

69

N. ore totali erogate 7.400

N. ore con Interventi con 2 operatori 606

N. persone in assistenza integrata ( dato conosciuto dai servizi non incrociato con prese in carico SID)

41

Provenienza degli utenti

Gli utenti che usufruiscono del Servizio di Assistenza Domiciliare sono tutti provenienti dal territorio di riferimento del servizio. Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali che sono state richieste dagli ospiti o dai loro famigliari.

Risorse acquisite e impiegate

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 282.278

a) rette 282.278 TOTALE A 282.278

6) Acquisti beni 9.218

a) beni socio sanitari 918 b) beni tecnico-economali 8.300 7) Acquisti di servizi 33.524

b) servizi esternalizzati 2.770 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 385 f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 26.946 g) utenze 122 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 2.300 j) assicurazioni 1.000 9) Per il personale 178.533

a) salari e stipendi 133.667 b) oneri sociali 44.866 14) Oneri diversi di gestione 80

a) costi amministrativi 80 TOTALE B 221.355

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B)

60.923

22) Imposte sul reddito 2038,74

a) irap 2.038,74

TOTALE 58.885

QUOTA CUCINA 45.185 QUOTA AMMINISTRAZIONE 13.700 TOTALE COMPLESSIVO 0

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BILANCIO SOCIALE 2013

70

Il SAD di San Polo d’Enza Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati Le ore remunerate dal Fondo Regionale per la Non Auto-sufficienza per l’anno 2013 per il servizio sono state 2.000. In aggiunta alle ore remunerate dal FRNA il Comune finanzia delle ore di servizio aggiuntivo. Le prestazioni che sono state offerte dal SAD di San Polo d’Enza nel 2013 sono le seguenti:

a. igiene e cura della persona; b. alzata e rimessa a letto; c. vestizione; d. bagno assistito; e. deambulazione assistita; f. consegna del pasto; g. aiuto nella preparazione dei pasti; h. controllo nella corretta assunzione dei farmaci; i. medicazione di piccole lesioni a piatto; j. addestramento familiari e/o assistenti private sull’utilizzo degli ausili; k. attività di socializzazione e segretariato sociale, che prevedono soprattutto attività

quali la spesa, il ritiro di ricette e la consegna di farmaci, l’espletamento di pratiche burocratiche, il contatto con i medici di base.

SAD S. Polo

n. persone entrate nell’anno 21

n. persone dimesse nell’anno 21

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno 54

n. decessi nell’anno 7

N. ore contrattualizzate 2.000

N. ore totali erogate 2.200

N. ore con Interventi con 2 operatori 304

N. persone in assistenza integrata ( dato conosciuto dai servizi non incrociato con prese in carico SID)

10

Provenienza degli utenti

Gli utenti che usufruiscono del Servizio di Assistenza Domiciliare sono tutti provenienti dal territorio di riferimento del servizio. Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali che sono state richieste dagli ospiti o dai loro famigliari.

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BILANCIO SOCIALE 2013

71

Risorse acquisite e impiegate

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 117.865

a) rette 87.041 b) oneri a rilievo sanitario 30.824 4) Proventi e ricavi diversi 113

b) concorsi rimborsi e recuperi per attività diverse 113 TOTALE A 117.978

6) Acquisti beni 2.257

a) beni socio sanitari 762 b) beni tecnico-economali 1.495 7) Acquisti di servizi 13.359

b) servizi esternalizzati 931 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 100 e) altre consulenze 200 f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 8.593 g) utenze 297 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 1.869 j) assicurazioni 1.370 9) Per il personale 75.244

a) salari e stipendi 58.831 b) oneri sociali 15.914 d) altri costi 500 TOTALE B 90.860

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A -

B)

27.118

22) Imposte sul reddito 4935,26

a) irap 4.935,26

TOTALE 22.182

QUOTA CUCINA 17.583 QUOTA AMMINISTRAZIONE 4.600

TOTALE COMPLESSIVO 0

Il SAD di Sant’Ilario d’Enza Azioni intraprese e risultati raggiunti/servizi erogati Le ore remunerate dal Fondo Regionale per la Non Auto-sufficienza per l’anno 2013 per il servizio sono state 6.000. In aggiunta alle ore remunerate dal FRNA il Comune finanzia delle ore di servizio aggiuntivo. Le prestazioni che sono state offerte sono le seguenti:

a. igiene e cura della persona; b. alzata e rimessa a letto; c. vestizione; d. bagno assistito; e. deambulazione assistita; f. consegna del pasto; g. aiuto nell’apparecchiare la tavola alla consegna del pasto

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BILANCIO SOCIALE 2013

72

h. controllo e supervisione nel momento del pasto per utenti con demenza; i. controllo nella corretta assunzione dei farmaci; j. medicazione di piccole lesioni a piatto; k. addestramento familiari e/o assistenti private sull’utilizzo degli ausili, attività di

accompagnamento, supervisione e aiuto nella cura dell’anziano (tutoring); l. attività di socializzazione e segretariato sociale, che prevedono soprattutto attività

quali la spesa, il ritiro di ricette e la consegna di farmaci, l’espletamento di pratiche burocratiche, il contatto con i medici di base;

m. accompagnamento, per persone completamente sole, a visite mediche specialistiche che abbisognano di una conoscenza approfondita dell’utente (es Centro Disturbi Cognitivi);

I pasti sono forniti dalla ditta CIR con cucina a Campegine (c/o Villa Diamante). I trasporti sono svolti, in parte, dall’associazione AUSER, dalla Croce Bianca e, in alcuni casi, dal servizio stesso.

SAD S.Ilario

n. persone entrate nell’anno 50

n. persone dimesse nell’anno 41

n. persone che hanno usufruito nel servizio nell’anno 109

n. decessi nell’anno 12

N. ore contrattualizzate 6.000

N. ore totali erogate 6.000

N. ore con Interventi con 2 operatori 2.871

N. persone in assistenza integrata ( dato conosciuto dai servizi non incrociato con prese in carico SID)

32

Provenienza degli utenti

Gli utenti che usufruiscono del Servizio di Assistenza Domiciliare sono tutti provenienti dal territorio di riferimento del servizio. Rapporti amministrativi con gli utenti ed i loro famigliari

Nel corso del 2013 l’ASP ha rilasciato tutte le certificazioni di prestazioni sanitarie e mediche utili ai fini fiscali che sono state richieste dagli ospiti o dai loro famigliari. Risorse acquisite e impiegate

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 238.688

a) rette 146.835 b) oneri a rilievo sanitario 91.853

TOTALE A 238.688

6) Acquisti beni 3.647

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BILANCIO SOCIALE 2013

73

a) beni socio sanitari 726 b) beni tecnico-economali 2.921 7) Acquisti di servizi 50.086

b) servizi esternalizzati 39.163 d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 350 e) altre consulenze 490 f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 6.852 g) utenze 257 h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 1.290 j) assicurazioni 1.684 9) Per il personale 162.685

a) salari e stipendi 125.119 b) oneri sociali 36.486 d) altri costi 1.080 TOTALE B 216.418

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B)

22.269

22) Imposte sul reddito 10903,31

a) irap 10.903,31

TOTALE 11.366

QUOTA AMMINISTRAZIONE 11.366

TOTALE COMPLESSIVO 0

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BILANCIO SOCIALE 2013

74

Attività di animazione, terapia occupazionale e cura della persona All’interno della struttura residenziale Carlo Sartori e dei Centri Diurni si svolgono attività di animazione, terapia occupazionale e cura della persona finalizzati a stimolare in vario modo la vita dell’anziano e migliorarne la propria qualità. Le attività di cura della persona e stimolazione consistono in:

• parrucchiere/barbiere (lavaggio, taglio, messa in piega, tinta e barba): il servizio è finalizzato a stimolare negli anziani ospiti il rispetto per se stessi, anche attraverso la valorizzazione e la cura del proprio aspetto fisico, espressione dell´individualità della persona.

• manicure e pedicure. • fisioterapia, attraverso la pianificazione di interventi che hanno finalità: preventiva

secondaria o terziaria (ad esempio trattamento tempestivo post ictus, prevenzione da ulteriore decadimento attraverso la stabilizzazione delle abilità nelle demenze); abilitativa; riabilitativa, volta al recupero totale o parziale di abilità danneggiate da determinati eventi.

Le attività di animazione svolte all’interno della struttura hanno l’obiettivo di permettere agli anziani di:

• svolgere azioni di vita quotidiana; • dare un senso al tempo; • fare gruppo e promuovere la socializzazione; • orientarsi nel tempo e nello spazio.

In particolare nel corso del 2012 sono state svolte attività periodiche di: COMUNICAZIONE – SOCIALITA’ - CULTURA

– STIMOLAZIONE COGNITIVA

Obiettivi: • educare l’anziano alla

comunicazione e all’ascolto; • mantenere vivi gli interessi

culturali. Attività:

• Lettura di libri, del giornale locale e bollettini parrocchiali;

• Danza movimento terapia; Musicoterapia (ascolto della musica, canti e balli, secondo le preferenze degli ospiti).

CREATIVITA’ E GIOCO

Obiettivi: • mantenere e migliorare

l’orientamento temporale e la scansione del tempo;

• suscitare interesse per la quotidianità;

• offrire opportunità per attività creative manuali e di gioco.

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BILANCIO SOCIALE 2013

75

Attività:

• costruzione e disegno di cartelloni per le feste e le ricorrenze;

• compilazione di ricette tipiche dei luoghi natii;

• decoupage e pittura; • gioco delle carte e della tombola con

tornei e premi finali.

GITE ED USCITE

Obiettivi: • mantenere vivi gli interessi con la

realtà esterna; • mantenere e migliorare le

potenzialità culturali dell’anziano; • promuovere l’orientamento

spaziale. Attività:

• Gite brevi nella nostra Provincia; • Passeggiate al del mercato

settimanale e all’interno del nostro parco.

Le attività di animazione e di terapia occupazionale prevedono inoltre una serie di appuntamenti fissi aperti anche a parenti ed amici quali:

• Tombolate (momento di incontro fra gli utenti della struttura e del centro diurno)

• Piccoli lavori di artigianato • Feste

Progetti speciali

� Gruppo di sostegno per famigliari di anziani affetti da Alzheimer

In collaborazione con il SAA Distrettuale i servizi di centro diurno ospitano mensilmente il gruppo di sostegno per famigliari di anziani affetti da Alzheimer condotti da una psicologa dell’associazione AIMA e finalizzati alla condivisione di problematiche, strategie relazionali e di cura rivolta a questa tipologia di persone.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Le altre attività La raccolta differenziata

Durante lo svolgimento delle sue attività l’ASP produce Rifiuti Solidi Urbani (RSU) che vengono smaltiti attraverso il sistema di raccolta dei rifiuti del Comune. Il sistema di raccolta differenziata è così organizzato: Sistema di raccolta Tipologia di materiali differenziati

Struttura residenziale e

Centro Diurno Carlo Sartori

Auto-organizzato con i cassonetti stradali differenziati

Plastica, carta, cartone, organico, vetro, verde, latta, pile

Centro Diurno Montecchio Emilia

Auto-organizzato con i cassonetti stradali differenziati

Plastica, carta, cartone, organico, vetro, verde, latta, pile

Centro Diurno Sant'Ilario

Auto-organizzato con i cassonetti stradali differenziati

Plastica, carta, cartone, organico, vetro, verde, latta, pile

I rifiuti sanitari di tipo ospedaliero e gli altri rifiuti speciali provenienti da prestazioni di tipo sanitario sono ritirati da Coopservice che si occupa del trasporto fino ai luoghi di smaltimento mentre Iren si occupa di smaltire i fanghi delle fosse settiche. Il trattamento delle acque reflue e lo spurgo sono eseguiti da ditte specializzate su richiesta. Toner, cartucce di inchiostro e altri materiali sono portati direttamente all'isola ecologica. Il centro prelievi

Il servizio è gestito in convenzione con l’Azienda USL di Montecchio Emilia. Lo scopo della convenzione, alla quale si attribuisce carattere sperimentale, è quello di favorire l’utenza dei territori collinari e montani afferente ai comuni di San Polo d’Enza, Canossa, Bibbiano nella fruizione di alcuni servizi sanitari distrettuali mediante l’adozione delle misure di seguito specificate:

1. mantenimento della apertura del Centro Prelievi di San Polo d’Enza per gli esami di laboratorio;

2. accettazione diretta per gli esami di laboratorio; 3. ritiro dei referti degli esami di laboratorio effettuati in sede; 4. prenotazione visite specialistiche; 5. ambulatorio infermieristico.

Il Personale specialistico viene messo a disposizione dall’ASL, mentre l’ASP garantisce le funzioni di accettazione e segreteria tramite due operatori part time che si alternano nello svolgimento delle funzioni medesime.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Terreni e Fabbricati

L’ASP possiede, assieme al patrimonio indisponibile utilizzato per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, terreni e fabbricati riconducibili a patrimonio disponibile, che sono utilizzati con diverse modalità come di seguito specificato:

Bene patrimoniale Comune dove

si trova il bene Destinazione

Inquilino/ affittuario

Stato

Condominio "Le Ville" S. Polo d'Enza 2 appartamenti

residenziali 2 famiglie locazione

Condominio "Il Posta" Canossa 2 appartamenti

residenziali 2 famiglie locazione

Condominio "Cadorio" S. Polo d'Enza 9 appartamenti

residenziali 9 famiglie locazione

Fabbricato Rurale “Cadorio”

S. Polo d'Enza da ristrutturare da ristrutturare da ristrutturare

Condominio "Girasole" S. Polo d'Enza 1 appartamento

residenziale 1 famiglia locazione

Condominio "Carlo Sartori" S. Polo d'Enza 11 appartamenti

residenziali 8 famiglie locazione

Condominio

"Direzionale Sartori" S. Polo d'Enza

4 negozi 7 appartamenti

uffici

1 forno; 1 bar; 1 parrucchiere; 1 cartoleria;

6 famiglie; uffici

locazione

Condominio "Via Allende" S. Polo d'Enza 1 appartamento

residenziale 1 famiglia locazione

Condominio "I Gemelli" S. Polo d'Enza 2 appartamenti

residenziali 2 famiglie locazione

Immobile Tugurio S. Polo d'Enza residenziale 2 famiglie locazione Immobile Bocco S. Polo d'Enza residenziale 1 famiglia locazione

Porticato e cortile

Pontenovo S. Polo d'Enza non residenziale non residenziale locazione

Poderi e appezzamenti S. Polo d'Enza agricoli 7 appezzamenti/

poderi locazione

Residenza Anziani S. Polo d'Enza casa residenza

anziani + centro diurno

ospiti attività ASP

Palazzina Uffici ASP S. Polo d'Enza non residenziale uffici

amministrativi attività ASP

Immobile Villa Marinelli S. Polo d'Enza da ristrutturare da ristrutturare da ristrutturare

Casa Villa Leo S. Polo d'Enza residenziale residenziale usufrutto

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BILANCIO SOCIALE 2013

78

Parte III: “Rendicontazione delle risorse disponibili e

utilizzate”

1. Risorse economico-finanziarie

Il bilancio consuntivo 2013 dell’ASP Carlo Sartori evidenzia ricavi complessivi per un ammontare di 6.385.934,92 euro e un volume di costi complessivi per 6.570.546,53 euro. La

perdita d’esercizio per l’anno 2013 risulta essere pari a 184.612 euro.

Di seguito si riportano le scomposizioni delle principali voci di conto economico e la loro composizione. Seguiranno alcune riclassificazioni di bilancio utili a valutare la solidità, redditività e liquidità dell’azienda.

Composizione dei ricavi complessivi dell’ASP

91,47%

0,00%2,94%

0,42% 4,36%0,19%

0,63%

1) Ricavi da attività per servizi alla persona

2) Costi capitalizzati

3) Variazione delle rimanenze di attività in corso

4) Proventi e ricavi diversi

5) Contributi in conto esercizio

16) Altri proventi finanziari

20) Proventi straordinari

Composizione della voce di Conto Economico A “valori della produzione”

92,05%

2,95%

0,42% 4,39%

0,19%

1) Ricavi da attività per servizi alla persona

2) Costi capitalizzati

3) Variazione delle rimanenze di attività incorso

4) Proventi e ricavi diversi

5) Contributi in conto esercizio

Con riferimento alla voce “ricavi da attività per servizi alla persona”, 3.808.776 euro provengono dal pagamento delle rette per i servizi erogati da parte degli utenti e da eventuali

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BILANCIO SOCIALE 2013

79

integrazioni da parte dei Comuni, mentre 2.032.549 euro sono rappresentati da oneri a rilievo

sanitario provenienti dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA).

Conto economico riclassificato a “PIL e ROC caratteristici”

ANNO 2013 ANNO 2012

DESCRIZIONE PARZIALI TOTALI VALORI % PARZIALI TOTALI SCOSTAMENT

O % 2013-12

+ ricavi da attività di servizi alla persona 5.841.443 97,00% 4.525.377

29,08%

+ proventi della gestione immobiliare (fitti attivi) 128.949 2,14% 134.614

-4,21%

+ proventi e ricavi diversi della gestione caratteristica 13.400 0,22% 9.704

38,09%

+ contributi in conto esercizio 12.000 0,20% 12.000 0,00%

+/- variazione delle rimanenze di attività in corso: 26.512 0,44% 8.687

-

+ costi capitalizzati (al netto della quota per utilizzo contributi in conto capitale) 0 0,00% 0

-

Prodotto Interno Lordo

caratteristico (PILc) 6.022.304 100,00% 4.690.382 28,40%

- Costi per acquisizione di beni sanitari e tecnico economali 476.705 7,92% 394.201

20,93%

+/- variazione delle rimanenze di beni sanitari e tecnico economali 0 0,00% 0

- Costi per acquisizione di lavori e servizi 1.106.542 18,37% 1.421.139

-22,14%

- Ammortamenti: 49.153 0,82% 25.680 91,40%

- delle immobilizzazioni materiali ed immateriali 236.618 3,93% 224.774

5,27%

- rettifica per quota utilizzo contributi in conto capitale -187.465 3,11% -199.094

-5,84%

- Accantonamenti, perdite e

svalutazione crediti 0 0,00% 0

-Retribuzioni ed oneri relativi

(ivi incluso lavoro accessorio e

interinale) 4.573.488 75,94% 3.093.194

47,86%

Risultato Operativo

Caratteristico (ROC) -183.584 3,05% -243.831

-24,71%

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BILANCIO SOCIALE 2013

80

+ proventi della gestione

accessoria: 136.166 2,26% 101.168 34,59%

- proventi finanziari 3 0,00% 4.264 -99,93%

- altri proventi accessori ordinari (ivi incluse sopravvenienze/insussistenze ordinarie) 136.163 2,26% 96.904

40,51%

- oneri della gestione

accessoria: -150.160 2,49% -157.575 -4,71%

- oneri finanziari -45.817 0,76% -65.412 -29,96%

- altri costi accessori ordinari (ivi incluse sopravvenienze/insussistenze ordinarie) -104.343 1,73% -92.163

13,22%

Risultato Ordinario (RO) -197.577 3,28% -300.238 -34,19%

+/- proventi ed oneri

straordinari: 38.766 0,64% 122.867 -68,45%

Risultato prima delle

imposte -158.812 -2,64% -177.372

-10,46%

- imposte sul "reddito": -25.800 0,43% -25.740 0,23%

- IRES -24.700 0,41% -24.700 0,00%

- IRAP -1.100 0,02% -1.040 5,77%

Risultato Netto (RN) -184.612 3,07% -203.112 -9,11%

Le riclassificazioni del Conto Economico mettono in luce i risultati parziali relativi alle diverse gestioni aziendali (operativa-caratteristica, finanziaria-patrimoniale, straordinaria e dei tributi) consentendo di apprezzare il loro singolo contributo alla formazione del reddito d’esercizio. Il Risultato Operativo Caratteristico è il risultato delle operazioni di gestione che identificano la funzione economico-tecnica in senso stretto dell’azienda. Nel corso dell’anno 2013 prosegue un deciso miglioramento del Risultato Operativo Caratteristico e un decremento sostanziale di tale saldo negativo, grazie agli interventi di razionalizzazione intrapresi dai vertici dell’ASP. Le colonne relative ai valori percentuali indicano la composizione ed il peso di ciascuna voce di conto economico sul totale dei ricavi provenenti dalla gestione caratteristica. In particolare si nota come le voci di costo relative ai servizi esternalizzati (appalti di servizi e consulenze) ed ai costi del personale (che includono anche il lavoro interinale) rappresentino da sole rispettivamente il 18,37% ed il 75,94% dei ricavi caratteristici. Infine, l’ultima colonna della tabella evidenzia gli scostamenti nei valori del consuntivo 2013 rispetto alle medesime voci di bilancio iscritte nel bilancio consuntivo 2012. Si nota come il conferimento di nuovi servizi abbia comportato un aumento complessivo dei ricavi da attività di servizi alla persona e dei costi di personale, mentre è stato possibile contenere alcuni costi grazie ad alcune attività di razionalizzazione intraprese.

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BILANCIO SOCIALE 2013

81

Stato patrimoniale “destinativo - finanziario” riclassificato

Attivo

ANNO 2013 ANNO 2012

PARZIALI TOTALI PARZIALI TOTALI PARZIALI TOTALI

SCOSTAMENTO

% 2012-11

CAPITALE CIRCOLANTE

1.831.034 21,97% 1.534.002 19,36%

Liquidità immediate

91 0,00% 1 14.983,33%

Cassa

91 0,00% 1 14.983,33%

Banche c/c attivi

0,00% -

c/c postali

0,00% -

Liquidità differite

1.769.755 21,23% 1.499.326 18,04%

Crediti a breve termine verso la Regione

0,00% -

Crediti a breve termine verso la Provincia

0,00% -

Crediti a breve termine verso i Comuni dell'ambito distrettuale

6.734 0,08% 67.543 -90,03%

Crediti a breve termine verso l'Azienda Sanitaria

732.820 8,79% 934.240 -21,56%

Crediti a breve termine verso lo Stato ed altri Enti pubblici

0,00% -

Crediti a breve termine verso l'Erario

24.912 0,30% 4.560 -

Crediti a breve termine verso Soggetti partecipati

0,00% -

Crediti a breve termine verso gli Utenti

379.818 4,56% 335.610 13,17%

Crediti a breve termine verso altri Soggetti privati

125.716 1,51% 69.096 81,94%

Crediti a breve termine per fatture da emettere e note credito da ricevere

538.295 6,46% 135.720 296,62%

Altri crediti con scadenza a breve termine

0,00% -

( - ) Fondo svalutazione crediti

- 54.063 0,65% - 62.159 -13,02%

Ratei e risconti attivi

15.523 0,19% 14.714 5,50%

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BILANCIO SOCIALE 2013

82

Titoli disponibili

0,00% -

Rimanenze

61.188 0,73% 34.676 76,46%

rimanenze di beni socio-sanitari

13.612 0,16% 6.075 -

rimanenze di beni tecnico-economali

47.576 0,57% 28.601 -

Attività in corso

0,00% -

Acconti

0,00% -

CAPITALE FISSO

6.504.225 78,03% 6.531.056 -0,41%

Immobilizzazioni tecniche materiali

1.724.705 20,69% 1.838.531

Terreni e fabbricati del patrimonio indisponibile

2.141.987 25,70% 2.107.653 1,63%

Impianti e macchinari

124.308 1,49% 88.365 40,68%

Attrezzature socio-assistenziali, sanitarie o "istituzionali"

34.106 0,41% 27.934 22,09%

Mobili, arredi, macchine per ufficio, pc

107.445 1,29% 86.279 24,53%

Automezzi

14.200 0,17% 14.200 0,00%

Altre immobilizzazioni tecniche materiali

16.124 0,19% 15.808 2,00%

( - ) Fondi ammortamento

- 713.465 8,56% - 501.707 42,21%

( - ) Fondi svalutazione

0,00% -

Immobilizzazioni in corso e acconti

0,00% -

Immobilizzazioni immateriali

40.339 0,48% 10.004 -

Costi di impianto e di ampliamento

0,00% -

Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità ad utilità pluriennale

0,00% -

Software e altri diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno

47.850 0,57% 3.489 1271,56%

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

0,00% -

Migliorie su beni di terzi

0,00% -

Altre immobilizzazioni immateriali

29.183 0,35% 19.745 47,80%

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BILANCIO SOCIALE 2013

83

( - ) Fondi ammortamento

- 36.694 0,44% - 13.230 177,36%

( - ) Fondi svalutazione

0,00% -

Immobilizzazioni in corso e acconti

0,00% -

Immobilizzazioni finanziarie e varie

4.739.181 56,86% 4.682.521 -

Crediti a medio-lungo termine verso soggetti pubblici

0,00% -

Crediti a medio-lungo termine verso soggetti privati

105.000 1,26% 58.600 79,18%

Partecipazioni strumentali

0,00% -

Altri titoli

0,00% -

Terreni e Fabbricati del patrimonio disponibile

4.608.531 55,29% 4.598.271 0,22%

Mobili e arredi di pregio artistico

25.650 0,31% 25.650 0,00%

TOTALE CAPITALE INVESTITO

8.335.259 100,00% 8.065.058 3,35%

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BILANCIO SOCIALE 2013

84

Passivo

ANNO 2012 ANNO 2011

PASSIVITA' – FINANZIAMENTI

PARZIALI TOTALI PARZIALI TOTALI PARZIALI TOTALI

SCOSTAMENTO % 2012-11

CAPITALE DI TERZI

4.341.415 52,08% 3.690.815 17,63%

Finanziamenti di

breve termine

4.337.515 52,04% 3.653.577 18,72%

. Debiti vs Istituto Tesoriere

1.981.024 23,77% 1.943.024 1,96%

. Debiti vs fornitori

1.206.617 14,48% 833.147 44,83%

. Debiti a breve termine verso la Regione

0,00% -

. Debiti a breve termine verso la Provincia

0,00% -

. Debiti a breve termine verso i Comuni dell'ambito distrettuale

424.999 5,10% 135.085 214,62%

. Debiti a breve termine verso l'Azienda Sanitaria

0,00% -

. Debiti a breve termine verso lo Stato ed altri Enti pubblici

0,00% -

. Debiti a breve termine verso l'Erario

0,00% -

. Debiti a breve termine verso Soggetti partecipati

0,00% -

. Debiti a breve termine verso soci per finanziamenti

0,00% -

. Debiti a breve termine verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

153.132 1,84% 127.500 20,10%

. Debiti a breve termine verso personale dipendente

55.388 0,66% 80.412 -31,12%

. Debiti a breve termine tributari

174.826 2,10% 111.975 56,13%

. Debiti a breve termine per fatture da ricevere e note d'accredito da emettere

235.989 2,83% 215.804 9,35%

. Altri debiti a breve termine verso soggetti privati

89.081 1,07% 102.978 -13,50%

. Quota corrente dei mutui passivi

0 0,00% 11.929 -100,00%

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BILANCIO SOCIALE 2013

85

. Quota corrente di altri debiti a medio-lungo termine

0,00% -

. Fondo imposte (quota di breve termine)

0 0,00% 7.190 -100,00%

. Fondi per oneri futuri di breve termine

4.272 0,05% 18.145 -76,46%

. Fondi rischi di breve termine

4.932 0,06% 7.732 -36,21%

. Quota corrente di fondi per oneri futuri a medio-lungo termine

0,00% -

. Quota corrente di fondi rischi a medio-lungo termine

0,00% -

. Ratei e risconti passivi

7.253 0,09% 58.656 -87,63%

Finanziamenti di

medio-lungo

termine

3.899 0,05% 37.238 -89,53%

. Debiti a medio-lungo termine verso fornitori

0,00% -

. Debiti a medio-lungo termine verso la Regione

0,00% -

. Debiti a medio-lungo termine verso la Provincia

0,00% -

. Debiti a medio- lungo termine verso i Comuni dell'ambito distrettuale

0,00% -

. Debiti a medio-lungo termine verso l'Azienda Sanitaria

0,00% -

. Debiti a medio-lungo termine verso lo Stato ed altri Enti pubblici

0,00% -

. Debiti a medio-lungo termine verso Soggetti partecipati

0,00% -

. Debiti a medio-lungo termine verso soci per finanziamenti

0,00% -

. Mutui passivi

0,00% -

. Altri debiti a medio-lungo termine

0,00% -

. Fondo imposte

0,00% -

. Fondi per oneri futuri a medio-lungo termine

3.899 0,05% 37.238 -89,53%

. Fondi rischi a medio-lungo termine

0,00% -

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BILANCIO SOCIALE 2013

86

. …...

0,00% -

CAPITALE PROPRIO

3.993.844 47,92% 4.374.243 -8,70%

Finanziamenti

permanenti

3.993.844 47,92% 4.374.243 -8,70%

. Fondo di dotazione

750.878 9,01% 750.878 0,00%

( - ) crediti per fondo di dotazione

0,00% -

. Contributi in c/capitale

3.877.293 46,52% 4.073.080 -4,81%

( - ) crediti per contributi in c/capitale

0,00% -

. Donazioni vincolate ad investimenti

0,00% -

. Donazioni di immobilizzazioni

0,00% -

. Riserve statutarie

0,00% -

( - ) Perdite di esercizi precedenti

-449.715 5,40% - 246.603 82,36%

( - ) Perdita dell'esercizio

-184.612 2,21% - 203.112 -9,11%

TOTALE CAPITALE ACQUISITO

8.335.259 100,00% 8.065.058 3,35%

Lo stato patrimoniale è stato riclassificato secondo il criterio di liquidità/esigibilità, ovvero sulla base del “tempo” necessario alle poste di attivo e passivo per trasformarsi in moneta. Le attività sono indicate in ordine di liquidità decrescente. Sono quindi distinte le “attività di breve termine” e le “attività di medio-lungo termine” (attività consolidate). Le passività invece sono elencate in ordine di esigibilità decrescente, distinguendo quindi “passività di breve termine”, “passività di medio lungo termine” (passività consolidate) e “patrimonio netto”. Tale riclassificazione permette di controllare se esiste correlazione tra le scadenze temporali dell’attivo e del passivo e se l’azienda si trova o meno in equilibrio finanziario. La rappresentazione dello stato patrimoniale sopra riportata mostra anche il peso percentuale delle voci di bilancio e dei relativi aggregati sul totale delle fonti/impieghi.

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BILANCIO SOCIALE 2013

87

Rendiconto finanziario di liquidità Il rendiconto finanziario fornisce informazioni relative alle variazioni nell’attivo netto dell’impresa, alla sua struttura finanziaria (compresa la sua liquidità e solvibilità) e alla sua capacità di influire sulla dimensione e sulla tempistica dei flussi finanziari allo scopo di adeguarsi ai cambiamenti che intervengono nella gestione. Le informazioni sui flussi finanziari sono utili per accertare la capacità dell’impresa di generare o consumare disponibilità liquide e mezzi equivalenti e valutare il valore attuale dei flussi finanziari. Di seguito si propone il rendiconto finanziario di liquidità dell’ASP Carlo Sartori:

RENDICONTO FINANZIARIO DI LIQUIDITA' - 2012

+UTILE/-PERDITA D'ESERCIZIO -184.612

+Ammortamenti e svalutazioni 236.618 +Minusvalenze 9.259 -Plusvalenze 0 + Accantonamenti per rischi ed oneri 0 -Costi capitalizzati (sterilizzazioni e costruzioni in economia) -195.787

FLUSSO CASSA “POTENZIALE" -134.522

-Incremento/+ decremento Crediti (al netto delle svalutazioni) -316.020 -Incremento/+ decremento Ratei e Risconti attivi -809 -Incremento/+ decremento Rimanenze -26.512 +Incremento/-decremento Fondi per rischi ed oneri (al netto della quota di accantonamento) -57.202 +Incremento/-decremento Debiti (al netto mutui) 733.134

+Incremento/-decremento Ratei e Risconti passivi -51.403

+Incremento/-decremento Fondo di Dotazione 0 FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO (Cash flow operativo) 146.666

-Decrementi/+ incrementi Mutui -11.929 +Decrementi/-incrementi Immobilizzazioni immateriali (al netto della quota di ammortamenti dell’esercizio e delle sterilizzazioni) -53.800 +Decrementi/-incrementi Immobilizzazioni materiali (al netto della quota di ammortamenti dell’esercizio e delle sterilizzazioni) -107.672

+Decrementi/-incrementi Immobilizzazioni finanziarie

FABBISOGNO FINANZIARIO -26.735

+Incremento/-decremento contributi in c/capitale -195.787 +Incremento/-decremento riserve o utili (perdite) a nuovo 184.612

SALDO DI CASSA GENERATOSI NELL'ESERCIZIO -37.911

Disponibilità liquide all’1/1/2011 -1.943.024

DISPONIBILITA’ LIQUIDE FINALI -1.980.934

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BILANCIO SOCIALE 2013

88

Gli indici

Indici di liquidità

Gli indici di liquidità indicano capacità dell’azienda di far fronte tempestivamente ed economicamente ai propri impegni. Indici di liquidità generale o “Current Ratio” 2013 2012

Attività correnti 1.831.034

Finanziamenti di terzi a breve termine 4.337.515 = 0,42 0,42

Indici di liquidità primaria o “Quick Ratio” 2013 2012

Liquidità immediate e differite 1.769.846

Finanziamenti di terzi a breve termine 4.337.515 = 0,41 0,41

Gli indici di liquidità generale e primaria indicano il grado di solvibilità di breve periodo dell'impresa, ossia la capacità dell'impresa di far fronte agli impegni finanziari a breve scadenza con i mezzi a breve e con le entrate future provenienti dal realizzo delle attività correnti. Il primo è dato dal rapporto tra le attività correnti (liquidità immediate + liquidità differite + magazzini) e le passività correnti, mentre il secondo non considera il valore del magazzino. Perché l’azienda sia in equilibrio, gli indici dovrebbero essere pari o superiori all'unità. Nel caso dell’ASP si denotano problemi di liquidità per far fronte ai debiti di breve termine. Si registra inoltre una situazione di sostanziale stabilità rispetto al 2012. Rotazione e tempi medi di pagamento dei debiti commerciali

2013 2012

Debiti medi vs fornitori 1.206.617 Acquisti totali 2.447.341

= 0,49 * 360 = 177,49 139,07

Rotazione e tempi medi di incasso dei crediti

per ricavi relativi ai servizi istituzionali resi

2013 2012

Crediti medi da attività istituzionale 1.708.604 Ricavi per attività istituzionale 5.841.443

= 0,29 * 360 = 105,30 117,30

I tempi medi di pagamento/incasso indicano l’intervallo di tempo che mediamente intercorre tra il momento dell’acquisto/vendita e il momento del pagamento. Modulando i tempi di pagamento è possibile intervenire sul processo di generazione o assorbimento di liquidità. Nel caso dell’ASP si nota come i tempi di pagamento verso fornitori dell’azienda siano superiori ai tempi di incasso delle entrate derivanti dall’erogazione di servizi. Tale ritardo è dovuto soprattutto ai ritardati pagamenti degli oneri a carico dell’AUSL, andando in questo modo ad assorbire liquidità per l’azienda. Indici di solidità patrimoniale

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BILANCIO SOCIALE 2013

89

Rappresentazione grafica dello stato patrimoniale “condensato”

Liquidità immediate (I) 91 4.337.515

Liquidità differite (L) 1.874.755

Rimanenze (M) 61.188

Immobilizzazioni materiali (FM 6.358.886

Finanziamenti da terzi di breve o passività correnti (p)

Finanziamenti da terzi di medio-lungo o passività consolidate (P)

3.899

Immobilizzazioni immateriali (FI) 40.339

Immobilizzazioni finanziarie (FA) 0 Finanziamenti propri o permanenti (N) 3.993.844

La rappresentazione indica la composizione della struttura finanziaria dell’azienda. Essa mette in luce l’indipendenza dell’azienda da fonti di finanziamento esterne e gli squilibri esistenti nella composizione delle fonti di finanziamento. Indice di copertura delle immobilizzazioni 2013 2012

Capitale proprio e finanziamenti di terzi a medio e lungo termine 3.997.744 Capitale fisso 6.504.225

= 61,46% 67,55%

Indice di autocopertura delle immobilizzazioni 2013 2012

Capitale proprio 3.993.844 Capitale fisso 6.504.225

= 61,40% 66,98%

Gli indici indicano la capacita di autofinanziamento e di finanziamento delle immobilizzazioni. Maggiore è il valore dell’indice, maggiore è il grado di autofinanziamento e minori le fonti esterne di finanziamento a cui si ricorre, ovvero maggiore è la capacità di far fronte agli investimenti con il capitale proprio. Valori dell’indice al di sotto del 33% segnalano criticità nella struttura finanziaria a causa della sottocapitalizzazione dell’azienda. Valori superiori al 66% indicano invece una struttura finanziaria solida. L’ASP presenta un indice di autocopertura pari al 61,46%, mentre l’indice di copertura delle immobilizzazioni è 61,40%. Il capitale di terzi di lungo periodo sommato al capitale proprio è inferiore all’attivo immobilizzato. Si tratta di un elemento di criticità in quanto parte dell’attivo immobilizzato è finanziato con debiti di breve termine con conseguenze negative sul piano dell’economicità della gestione. Indice di conservazione del patrimonio netto 2013 2012 Capitale proprio T1 3.993.844 Capitale proprio T0 4.374.243

= 91,30% 78,25%

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BILANCIO SOCIALE 2013

90

L’indice di conservazione del patrimonio misura quanto questo viene eroso dalla creazione di perdite d’esercizio. Nel caso delle ASP questo indice non risulta del tutto significativo in quanto il decremento del patrimonio rispetto all’esercizio precedente è dovuto anche all’utilizzo dei contributi in conto capitale per le sterilizzazioni di immobilizzazioni acquistate prima della costituzione dell’ASP o acquisite successivamente con contributi o donazioni. Quoziente di indebitamento 2013 2012

Capitale di terzi 4.341.415 Capitale proprio 3.993.844

= 108,70% 84,38%

L’indice di indebitamento, è un indice che esprime il grado di indebitamento dell’azienda, ovvero la misura in cui essa ricorre al capitale di terzi per finanziarsi. Rappresenta un indicatore del rischio di insolvenza e un fattore della redditività del capitale di rischio. Nel caso dell’ASP, il capitale di terzi risulta di poco superiore al capitale proprio, anche in considerazione della natura istituzionale dell’azienda e dell’elevato patrimonio conferito all’atto di costituzione, riportato come contropartita contabile all’interno del fondo di dotazione. L’aumento dell’incidenza del capitale di terzi sul capitale proprio nell’esercizio 2013 rispetto all’esercizio 2012 è dovuto prevalente ad una diminuzione del patrimonio sia a causa delle perdite, sia dall’utilizzo dei contributi in conto capitale. Margine secondario di struttura 2013 2012 (Capitale proprio + passività consolidate) - Attivo immobilizzato -2.506.481 -2.119.574 Margine di disponibilità 2013 2012

Attivo corrente – Passività a breve -2.506.481 -2.119.574 L’analisi per margini tende ad accertare le relazioni esistenti tra le varie classi di attività e di passività (Stato Patrimoniale riclassificato) e di costi e ricavi (Conto Economico riclassificato). Il margine di struttura rappresenta una delle grandezze differenziali desumibili dal bilancio. Il valore di tale margine si ottiene come differenza tra il capitale permanente e le attività immobilizzate. Nel caso dell’ASP il margine di struttura risulta <0 e vi è una situazione di deficit di risorse a medio/lungo termine che deve essere coperta da fonti a breve, (il capitale permanente finanzia solo in parte le attività immobilizzate per cui la differenza è coperta anche da passività correnti). Il margine di disponibilità (capitale circolante netto) rappresenta la capacità dell’impresa a far fronte autonomamente alla passività di breve periodo facendo leva sulle liquidità e sulle disponibilità di magazzino. Il valore di tale margine si ottiene come differenza tra le attività correnti e le passività correnti. Esso risulta inferiore a zero e pertanto evidenzia elementi di criticità nella situazione finanziaria-patrimoniale dell'azienda, i quali persistono anche nell’anno 2013. Indici di redditività Di seguito sono rappresentati i dati relativi all’incidenza del costo dei fattori produttivi sul valore del prodotto interno caratteristico, ovvero dei ricavi caratteristici dell’ASP.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Indici di incidenza del costo di fattori produttivi sul Pilc Valori 2013 Incidenza %

2013 Prodotto Interno Lordo caratteristico (PILc) 6.022.304 100

Acquisti beni 476.705,15 7,92% a) beni socio sanitari 83.111,60 1,38% b) beni tecnico-economali 393.593,55 6,54% Acquisti di servizi 1.960.090,74 32,55%

a) per la gestione dell'attività socio sanitaria e socio assistenziale 62.797,16 1,04% b) servizi esternalizzati 543.644,82 9,03% c) trasporti 18.320,15 0,30% d) consulenze socio sanitarie e socio assistenziali 21.805,00 0,36% e) altre consulenze 76.560,76 1,27% f) lavoro interinale ed altre forme di collaborazione 858.163,25 14,25% g) utenze 272.395,09 4,52% h) manutenzioni e riparazioni ordinarie e cicliche 58.359,74 0,97% i) costi per organi Istituzionali 12.484,56 0,21% j) assicurazioni 34.193,95 0,57% k) altri 1.366,26 0,02% Godimento di beni di terzi 10.544,85 0,18%

a) affitti 0,00 0,00% b) canoni di locazione finanziaria 0,00 0,00% c) service 10.544,85 0,18% Per il personale 3.455.532,75 57,38%

a) salari e stipendi 2.629.252,40 43,66% b) oneri sociali 806.696,98 13,40% c) trattamento di fine rapporto 0,00 0,00% d) altri costi 19.583,37 0,33% Ammortamenti e svalutazioni 236.618,14 3,93% a) ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali 23.464,22 0,39% b) ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 213.153,92 3,54% c) svalutazione delle immobilizzazioni 0,00 0,00% d) svalutazione dei crediti compresi nell'att. Circ. e delle disponib. liquide

0,00 0,00%

Variazione delle rimanenze di materie prime e di beni di consumo 0,00 0,00%

a) variazione delle rimanenze di materie prime e dei beni di consumo socio-sanitari

0,00 0,00%

b) variazione delle rimanenze di materie prime e di beni di consumo tecnico-economali

0,00 0,00%

Accantonamenti ai fondi rischi 0,00 0,00%

Altri accantonamenti 0,00 0,00%

Oneri diversi di gestione 105.083,72 1,74%

a) costi amministrativi 31.347,63 0,52% b) imposte non sul reddito 55.105,14 0,92% c) tasse 8.450,24 0,14% d) altri 608,80 0,01%

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BILANCIO SOCIALE 2013

92

e) minusvalenze ordinarie 4.178,69 0,07% f) sopravvenienze passive ed insussistenze dell'attivo ordinarie 5.393,22 0,09% g) contributi erogati ad aziende non-profit 0,00 0,00%

TOTALE B) 6.244.575,35 103,69%

Composizione dei costi aziendali caratteristici

Composizione dei costi dei fattori produttivi (voce B del conto economico)

Composizione dei costi della produzione (voce B del conto economico)

7,65%

31,44%

55,43%

3,80%

1,69%

Acquisti beni

Acquisti di servizi

Per il personale

Ammortamenti e svalutazioni

Variazione delle rimanenze dimaterie prime e di beni di consumoAccantonamenti ai fondi rischi

Altri accantonamenti

Oneri diversi di gestione

Il grafico sopra riportato illustra la composizione dei costi della produzione sul totale della voce B “costi della produzione” (che rappresentano il fattore 100). Si nota come il 50,90% dei costi della produzione sia composto da spese per il personale (salari e stipendi, oneri sociali ed altri oneri per il personale). Indice di incidenza della gestione extracaratteristica 2013 2012

Risultato netto -184.612 Risultato Operativo Caratteristico (Roc) -183.584

= 1,01 3,57

L'indice rappresenta il contributo della gestione non caratteristica (in particolare della gestione straordinaria e degli oneri fiscali) alla determinazione del reddito netto d'esercizio. La gestione non caratteristica è formata dalla gestione accessoria, dalla gestione finanziaria, e dalla gestione straordinaria. Nel caso dell’ASP l’incidenza della gestione non caratteristica è 1,01, dunque il risultato netto d'esercizio è minore del risultato operativo. Si evidenzia pertanto che l’incidenza della gestione straordinaria ha un impatto negativo sulla determinazione del risultato d’esercizio. Ciò è dovuto soprattutto dall’elevato peso del costo dell’IRAP e dell’IMU, oltre che dagli oneri finanziari.

Indice di redditività lorda del patrimonio disponibile 2013 2012

Proventi canoni di locazione da fabbricati (abitativo e commerciale) e terreni* 191.246 Valore fabbricati e terreni iscritto a Stato Patrimoniale 4.222.205

= 0,05 0,03

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BILANCIO SOCIALE 2013

93

Indice di redditività netta del patrimonio disponibile 2013 2012

Risultato analitico netto della gestione del patrimonio immobiliare disponibile* 173.067 Valore fabbricati e terreni iscritto a Stato Patrimoniale 4.222.205

= 0,04 0,06

*Al netto delle relative imposte (Ires, Imu, imposta di registroe tributi al consorzio di bonifica) ed inclusi i proventi relativi al risultato operativo netto delle eventuali gestioni agricole

I due indici esprimono il rapporto tra il valore dei proventi derivanti dalla gestione del patrimonio disponibile e il valore dello stesso iscritto in bilancio. L’indice risulta superiore a zero e pertanto sta ad indicare che il risultato netto della gestione del patrimonio disponibile è positivo. Indici di onerosità finanziaria 2013 2012

Oneri finanziari 45.817 Capitale di terzi medio 4.337.515

= 1,06% 1,79%

Oneri finanziari 45.817 Capitale di terzi esplicitamente oneroso 3.276.723

= 1,40% 3,37%

Gli indici considerano gli oneri finanziari (interessi passivi) derivanti dalla gestione finanziaria, volta a reperire risorse necessarie a far fronte al fabbisogno finanziario dell’azienda in relazione alla quantità di capitali di terzi presenti all’interno dell’azienda. Il primo indice mette in relazione l’esborso legato ai finanziamenti passivi in generale con il volume dei correlati importi di finanziamento. Da un punto di vista finanziario indica pertanto il costo del finanziamento dell’impresa. Il secondo indice mette in relazione solamente il capitale di terzi esplicitamente oneroso con gli oneri finanziari. Da un punto di vista economico rappresenta quanta parte del risultato della gestione caratteristica si trasforma in risultato per i portatori di capitale a titolo di debito (Leva finanziaria).

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BILANCIO SOCIALE 2013

94

2. Risorse umane Composizione ed anagrafica delle Risorse Umane

La dotazione organica dell’ASP al 31 dicembre 2013 si compone di 159 unità ed è coperta per la maggior parte con personale interno a tempo indeterminato. Nel corso del 2013 il numero di dipendenti è passato da 95 unità a 111 unità. L’ASP inoltre ha fatto ricorso a contratti di lavoro interinale e a liberi professionisti, utilizzando quest’ultima tipologia contrattuale in particolare per le professionalità di alta specializzazione. Nel complesso, per lo svolgimento delle proprie attività, l’ASP si dota delle seguenti risorse umane:

• 111 dipendenti interni, di cui 31 a tempo determinato; • 14 dipendenti in comando da altri enti; • 33 lavoratori interinali; • 1 medico.

Inoltre l’ASP si appoggia ad uno studio esterno per ulteriori attività di fisioterapia. La “carta d’identità” del personale dipendente

Il personale dipendente dell’ASP Carlo Sartori al 31 dicembre 2013 si compone come segue:

Area funzionale Qualifica Inquadramento Totale T. det. T. indet.

Direzione generale DIRETTORE Dirigente 1 1

FUNZIONARIO DIRETTIVO AMMINISTRATIVO D3 1 1

ISTRUTTORI AMMINISTRATIVI C1 4 1 3

COLLABORATORE AMMINISTRATIVO B3 1 1 Area tecnico amministrativa

MANUTENTORE B3 2 2

COORDINATORE SOCIO-ASSISTENZIALE (ISTRUTTORE DIRETTIVO) D1

1

1

INFERMIERI PROFESSIONALI (incluso coordinatore infermieristico) D1 17 15 2

TERAPISTI DELLA RIABILITAZIONE D1 3 3

RAA C1 5 5

EDUCATORE ANIMATORE C1 1 1

ANIMATORE B3 1 1

OSS - OPERATORE SOCIO-SANITARIO B3 57 18 39

Area socio-sanitaria OSA - OPERATORE SOCIO-ASSISTENZIALE B1 10 10

RESPONSABILE CUCINA C1 1 1

CUOCO B1 4 4

Area alberghiera ADDETTI LAVANDERIA B1 2 2

TOTALE 111 39 72

Incremento % unità di personale 2013/12 17% 26% 13%

Tutte le informazioni che seguono sono relative al personale dipendente e sono dettagliate secondo la distribuzione per area di attività:

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BILANCIO SOCIALE 2013

95

- Socio-educativo/Animazione; - Alberghiero; - Fisioterapisti; - Area infermieristica; - Area socio-assistenziale; - Area tecnico-amministrativa; - Direzione;

Il personale dipendente al 31 dicembre 2013 (escluso personale in comando) è così composto:

Distribuzione del personale dipendente per area di attività

Genere

I grafici che seguono illustrano la composizione per genere ed età del personale dell’ASP. Si può notare che la maggior parte del personale, sia interno che esterno, sia composto da donne.

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BILANCIO SOCIALE 2013

96

Il personale interno è così suddiviso secondo la classificazione per genere:

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BILANCIO SOCIALE 2013

97

Distribuzione del personale per fasce d’età

L’età media del personale dipendente dell’ASP Carlo Sartori è 44 anni. Di seguito si riporta la distribuzione del personale dipendente per genere e fasce d’età.

Distribuzione del personale dipendente per fascia d’età (valori %)

Distribuzione del personale dipendente per categoria e fascia d’età (valori assoluti)

La scomposizione per tipologia e fascia d’età mostra le seguenti risultanze:

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BILANCIO SOCIALE 2013

98

Di seguito viene illustrata l’analisi dei dati relativi alla fruizione dei diritti contrattuali del personale dipendente alla data del 31 dicembre 2013.

Distribuzione del personale per titolo di studio/qualifica

Personale dipendente per titolo di studio/qualifica

Area di attribuzione Qualifica Titolo di studio/qualifica Totale

Socio-assistenziale Coordinatrice scuola infermieri 1

Totale 1

OSS attestato qualifica OSS 63

Totale 63

RAA attestato RAA 8

Totale 8

Tecnico amministrativo Coll. Ammin. diploma 1

Totale 1

Dir. Ammin. laurea 1

Totale 1

Istr. Ammin. diploma 3

laurea 1

Totale 4

manutentore lic. Media 2

Totale 2

Infermieristico coord infermieristico scuola infermieri 1

Totale 1

infermiere laurea 16

scuola infermieri 1

Totale 17

Riabilitativo FKT laurea 3

Totale 3

Dirigente Direttore laurea 1

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BILANCIO SOCIALE 2013

99

Totale 1

Alberghiero Add. Lavanderia lic. Media 2

Totale 2

Cuoca attestato qualifica cuoca 4

operat. Produz pasti 1

Totale 5

Socio-educativo animatrice attestato qualifica animatore sociale 2

Totale 2

Totale complessivo 111

Sorveglianza sanitaria, gestione del rischio e sicurezza

2012 2013

Condizioni di rischio degli operatori N° di infortuni denunciati all’INAIL anno/n° totale dei dipendenti*100

12,63% 8,11%

Nel corso del 2013 sono state svolte 113 visite mediche di controllo dell'idoneità alla mansione con periodicità definita o per rientro da malattie o infortuni di lunga durata. Le informazioni relative al personale dipendente soggetto a limitazioni e/o prescrizioni al lavoro sono sintetizzate nella tabella di seguito.

Area di attribuzione Limitazioni al lavoro Totale

Socio-assistenziale idonea con prescrizioni e/o limitazioni 20

idonea Centro Diurno 1

Nessuna limitazione 51

incidenza % personale con limitazioni su tot.

personale Area 29%

Tecnico

amministrativo idonea con prescrizioni e/o limitazioni 2

Nessuna limitazione 6

incidenza % personale con limitazioni su tot.

personale Area 25%

Infermieristico Nessuna limitazione 18

incidenza % personale con limitazioni su tot.

personale Area 0%

Riabilitativo Nessuna limitazione 3

incidenza % personale con limitazioni su tot. personale Area 0%

Dirigente Nessuna limitazione 1

incidenza % personale con limitazioni su tot.

personale Area 0%

Alberghiero idonea con prescrizioni e/o limitazioni 3

Nessuna limitazione 4

incidenza % personale con limitazioni su tot.

personale Area 43%

Socio-educativo idonea con prescrizioni e/o limitazioni 1

Nessuna limitazione 1

incidenza % personale con limitazioni su tot.

personale Area 50%

Totale complessivo 111

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BILANCIO SOCIALE 2013

100

incidenza % personale con limitazioni su totale 24,32%

Mobilità del personale nell’anno 2013

Nel corso del 2013 si sono verificate le seguenti assunzioni, dimissioni e trasferimenti:

Turnover personale 2013

Assunzioni 25 Dimissioni 20

Richieste di trasferimenti interni 0 Richieste di mobilità 0

Formazione delle Risorse umane

Durante l’anno 2013 sono state progettate e realizzate diverse attività di formazione nei confronti delle risorse umane dell’ASP. Alla luce di una serie di rilevazioni e confronti diretti con il personale e con i famigliari dei servizi sono stati avviati i seguenti percorsi formativi:

• Comunicazione/gestione del conflitto: il percorso è stato avviato a settembre 2012 ed è proseguito per parte del 2013 coinvolgendo trasversalmente tutto il personale dell’ente con l’obiettivo di sensibilizzare i dipendenti rispetto all’importanza dell’approccio relazionale nel confronto tra colleghi e con utenti e famigliari. La

formazione ha coinvolto n. 37 partecipanti.

• Formazione cartella WEB socio sanitaria: nel corso del 2013 si è dato avvio al percorso formativo per l’utilizzo della cartella socio sanitaria informatizzata presso la Struttura residenziale di S. Polo . La formazione ha coinvolto n. 63 partecipanti.

• Percorso di formazione antincendio: percorso di formazione effettuato ai sensi delle disposizioni del D.lgs 81/2008, si è rivolto in particolare al personale infermieristico e

socio-assistenziale ed ha coinvolto n. 25 operatori.

• Formazione di base e specifica in materia di sicurezza e igiene del lavoro ai sensi del

D.lgs 81/2008 e accordo Stato Regioni 21/12/2011- alto rischio: rivolto al personale di tutti i servizi ed ha coinvolto n 66 partecipanti.

• Percorso di formazione su accreditamento e revisione delle procedure: il percorso ha visto l’avvio di sotto gruppi di lavoro per la revisione delle procedure in base a

quanto previsto dalla normativa stessa.

• Formazione relativa alla gestione delle aziende pubbliche di servizi alla persona: si tratta di corsi di aggiornamento seguiti dal Direttore generale e dal Direttore

amministrativo dell’ASP.

Il personale dell’area amministrativa inoltre è stato coinvolto, a seconda delle mansioni svolte, in specifici percorsi di formazione; oltre a partecipare, insieme al personale di tutta la

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BILANCIO SOCIALE 2013

101

struttura, ad alcune delle formazioni sopra elencate (Comunicazione/gestione del conflitto e accreditamento) Tirocini esterni, stage e borse lavoro

Nell’arco del 2013 l’ASP ha collaborato con le scuole e gli istituti di formazione del territorio e nello specifico 10 soggetti hanno svolto percorsi per alternanza scuola lavoro/tirocini formativi presso l’azienda, per un periodo compreso fra le 2 e le 6 settimane. L’ASP ha collaborato inoltre con la Provincia di Reggio Emilia per l’attivazione di 2 tirocini di formazione e orientamento all’inserimento lavorativo, finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Tutela dei diritti contrattuali: maternità, aspettativa, ferie ed assenze

Di seguito si propongono i dati relativi alla fruizione dei diritti contrattuali del personale dipendente. Le informazioni sono dettagliate secondo la distribuzione del personale per settore di attività.

Anno 2012 Anno 2013 N. totale dipendenti 95 111

N. dipendenti a tempo determinato 31 39 Ore lavorative annue 166.244 197.808

GG Ferie godute 3.177 3.158 Ore permesso godute 207 197

I dati sono scomposti come di seguito rappresentato per tipologia di attività e per categoria di inquadramento del personale:

Dati rapportati al 31.12.13

Socio assistenziale

Tecnico amministrativo Infermieristico Riabilitativo Dirigente Alberghiero

Socio educativo

N. dipendenti 73 8 17 3 1 7 2 Ore lavorative annue 131.352 14.664 31.824 3.432 1.872 12.168 2.496 GG. Ferie goduti 2.127 236 402 94 46 203 50 Ore permesso fruite 159 19 1 - - 17 1

Dati rapportati al 31.12.13 B1 B3 C1 D1 D3 direttore

N. dipendenti 16 61 11 21 1 1 Ore lavorative annue personale dipendente 26.520 110.760 19.656 37.128 1.872 1.872 GG. Ferie goduti 507 1.694 347 540 24 46 Ore permesso fruite 58 114 20 2 3 0

L’analisi degli scostamenti tra gli anni 2013 e 2012 dei dati relativi alle assenze del personale dipendete viene effettuata attraverso il raffronto dei dati medi sulle assenze e del tasso di assenteismo (%). Ciò al fine di rendere comparabili due esercizi finanziari in cui il valore complessivo del personale dipendente dell’ASP ha registrato un sensibile aumento.

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BILANCIO SOCIALE 2013

102

Malattia

2013

GG di assenza per malattia 1.352

Tasso di assenza annuo per malattia 3,87%

GG medi di assenza per malattia per dipendente 12,18

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per malattia 59

GG medi di assenza per malattia per dipendenti che li hanno richiesti 22,92

Dati rapportati

al 31.12.13

Socio

assistenziale

Tecnico

amministrativo Infermieristico Riabilitativo Alberghiero Socio

educativo

GG di assenza per malattia 900 80 47 8 156 161 Tasso di assenza

annuo per malattia 4,03% 3,27% 0,89% 0,76% 7,69% 25,80%

GG medi di assenza per malattia per dipendente 12,33 10,00 2,76 2,67 22,29 80,50 N. dipendenti che hanno richiesto permessi per malattia 4 41 7 2 3 2 GG medi di assenza per malattia per dipendenti che li hanno richiesti 225,00 1,95 6,71 4,00 52,00 80,50

Dati rapportati al 31.12.13 B1 B3 C1 D1 D3

GG di assenza per malattia 299 932 64 55 2 Ore di assenza per malattia 1771 5233 340 308 12 Tasso di assenza annuo per malattia 6,68% 4,72% 1,73% 0,83% 0,64%

GG medi di assenza per malattia per dipendente 18,69 15,28

5,82

2,62

2,00

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per malattia 11 32 6 9 1

GG medi di assenza per malattia per dipendenti che li hanno richiesti 27,18 29,13 10,67

6,11

2,00

2012

Tasso di assenza: 2,73%

N. dipendenti che hanno richiesto permessi:

51 GG medi di assenza:

9

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BILANCIO SOCIALE 2013

103

Infortunio

2013

GG di assenza per infortunio 163

Tasso di assenza annuo per infortunio 0,42%

GG medi di assenza per infortunio per totale dipendenti 1

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per infortunio 7

GG medi di assenza per infortunio per dipendenti che li hanno

richiesti 23,29

Dati rapportati al 31.12.13 Socio-

assistenziale Infermieristico

GG di assenza per infortunio 116 47 Tasso di assenza annuo per infortunio 0,42% 0,89%

GG medi di assenza per infortunio per totale dipendenti 2 3

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per infortunio 6 1

GG medi di assenza per infortunio per dipendenti che li hanno richiesti 19,33 47,00

Dati rapportati al 31.12.13 B1 B3 D1

GG di assenza per infortunio 7 109 47 Tasso di assenza annuo per infortunio 0,16% 0,47% 0,76%

GG medi di assenza per infortunio per totale dipendenti 0 2 2

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per infortunio 1 5 1

GG medi di assenza per infortunio per dipendenti che li hanno richiesti 7,00 21,80 47,00

2012

Tasso di assenza: 0,75%

N. dipendenti che hanno richiesto permessi:

12

GG medi di assenza: 2,27

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BILANCIO SOCIALE 2013

104

Aspettativa

2013

GG Aspettativa 110

Tasso di assenza annuo per aspettativa 0,32%

GG medi di assenza per aspettativa per totale dipendenti 1

N. dipendenti che hanno richiesto periodi di aspettativa 4

GG medi di assenza per aspettativa per dipendenti che li

hanno richiesti 27,50

Dati rapportati al 31.12.13 Socio-

assistenziale Infermieristico Riabilitativo

GG Aspettativa 98 6 6 Tasso di assenza annuo per aspettativa 0,45% 0,11% 0,52%

GG medi di assenza per aspettativa per totale dipendenti 1 0,4 2

N. dipendenti che hanno richiesto periodi di aspettativa 2 1 1

GG medi di assenza per aspettativa per dipendenti che li hanno richiesti 49,00 6,00 6,00

Dati rapportati al 31.12.13 B3 C1 D1

GG Aspettativa 45 53 12 Tasso di assenza annuo per aspettativa 0,24% 1,62% 0,15%

GG medi di assenza per aspettativa per totale dipendenti 1 5 1

N. dipendenti che hanno richiesto periodi di aspettativa 1 1 2

GG medi di assenza per aspettativa per dipendenti che li hanno richiesti 45,00 53,00 6,00

2011

Tasso di assenza: 1,93 %

N. dipendenti che hanno richiesto permessi:

4 GG medi di assenza:

5,63

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BILANCIO SOCIALE 2013

105

Maternità

2013

GG di assenza per maternità 102

Tasso di assenza annuo per maternità 0,22%

GG medi di assenza maternità per totale dipendenti 4

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per maternità 3

GG medi di assenza maternità per dipendenti che li hanno

richiesti 142,00

Dati rapportati al 31.12.13 Socio-

assistenziale Infermieristico Riabilitativo

GG di assenza per maternità 5 35 62 Tasso di assenza annuo per maternità 0,02% 0,66% 5,42%

GG medi di assenza maternità per totale dipendenti 0,4 12 62

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per maternità 1 1 1

GG medi di assenza maternità per dipendenti che li hanno richiesti 30,00 210,00 186,00

Dati rapportati al 31.12.13 B3 D1

GG di assenza per maternità 5 97 Tasso di assenza annuo per maternità 0,03% 1,07%

GG medi di assenza maternità per totale dipendenti 0,1 5

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per maternità 1 2

GG medi di assenza maternità per dipendenti che li hanno richiesti 5,00 48,50

2012

Tasso di assenza: 1,05%

N. dipendenti che hanno richiesto permessi:

2

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BILANCIO SOCIALE 2013

106

Permessi per l. 104

2013

GG di assenza per legge 104 193

Tasso di assenza annuo l.104 0,59%

GG medi di assenza per l. 104 per totale dipendenti 2

N. dipendenti che hanno richiesto permessi per l. 104 10

GG medi di assenza per l. 104 per dipendenti che li hanno

richiesti 19,30

Dati rapportati al 31.12.13 Socio-

assistenziale Infermieristico Riabilitativo

GG Aspettativa 98 6 6 Tasso di assenza annuo per aspettativa 0,45% 0,11% 0,52%

GG medi di assenza per aspettativa per totale dipendenti 1 0,4 2

N. dipendenti che hanno richiesto periodi di aspettativa 2 1 1

GG medi di assenza per aspettativa per dipendenti che li hanno richiesti 49,00 6,00 6,00

Dati rapportati al 31.12.13 B3 C1 D1

GG Aspettativa 45 53 12 Tasso di assenza annuo per aspettativa 0,24% 1,62% 0,15%

GG medi di assenza per aspettativa per totale dipendenti 1 5 1

N. dipendenti che hanno richiesto periodi di aspettativa 1 1 2

GG medi di assenza per aspettativa per dipendenti che li hanno richiesti 45,00 53,00 6,00

Il volontariato

Da anni l’AUSER svolge, attraverso alcuni suoi volontari, attività di volontariato presso l’ASP e presso il centro prelievi.

2012

Tasso di assenza: 0,44 %

N. dipendenti che hanno richiesto permessi:

8

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BILANCIO SOCIALE 2013

107

3. Infrastrutture e tecnologie

Le attrezzature socio-assistenziali e sanitarie

Le attrezzature in uso ai servizi assistenziali sono presenti in dotazione necessaria al corretto svolgimento delle attività. E’ prevista una manutenzione ordinaria periodica che viene regolarmente eseguita al fine del mantenimento in efficienza delle attrezzature stesse.

I nuovi acquisti sono effettuati seguendo criteri di economicità e secondo le richieste avanzate dai responsabili dei nuclei e analizzate da una apposita commissione per gli acquisti. Vengono sostituite quelle attrezzature non più rispondenti alla normativa vigente o qualora la valutazione costo-benefici della riparazione faccia ritenere la stessa non conveniente.

Dotazione informatica

E’ presente una rete informatica con postazioni di lavoro sia negli uffici che nelle strutture. Tale rete si raccorda in un server per la gestione e l’archiviazione dei dati che rispetta i requisiti imposti dalla normativa in tema di trattamento di dati personali e sensibili. La dotazione informatica, presente nella misura minima necessaria al corretto svolgimento delle proprie attività, viene sostituita in caso di rottura qualora la riparazione non risulti conveniente; nel caso in cui i personal computers non presentino più la capacità di supportare efficacemente l’evoluzione di un applicativo, si cerca di utilizzarli in altri ambiti dove sono richieste performance inferiori. L’individuazione dell’attrezzatura informatica a servizio delle diverse postazioni di lavoro è stata effettuata secondo i principi dell’efficacia operativa e dell’economicità. In particolare si è tenuto conto delle esigenze operative dell’ufficio (amministrativo o delle strutture assistenziali), del ciclo di vita del prodotto, degli oneri accessori connessi (manutenzione, ricambi, oneri di gestione, materiali di consumo), di norma e laddove possibile gli acquisti sono stati effettuati utilizzando le convenzioni CONSIP o INTERCENT-ER.

I dipendenti, una volta terminato l’orario di lavoro devono controllare che le stampanti, i video, i monitor ed i gruppi di continuità siano spenti al fine di evitare sprechi di energia.

Ogni ufficio è dotato di posta elettronica dedicata, visionabile dal Responsabile; il dirigente, i dipendenti amministrativi, i Coordinatori di struttura ed i Responsabili delle attività assistenziali sono dotati di posta elettronica nominativa. Tali strumenti vengono utilizzati, per snellire le comunicazioni interne, riducendo anche il consumo di carta, ed altresì per lo scambio dati tra gli uffici dell’ente e gli altri enti pubblici.

L’Ente si è dotato di un indirizzo di posta certificato per l’invio di documentazione/comunicazioni per garantire maggiore economicità gestionale e semplificazione delle procedure.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Telefax e fotocopiatrici

L’uso dei telefax viene mantenuto in quanto conserva la propria validità legale ma è stato ridimensionato privilegiando il servizio di posta elettronica per ovvi motivi di economicità.

E’ stato ridotto il consumo di carta in particolare usando il fronte/retro dei fogli per la fotocopiatura. Le macchine sono collegate in aree di lavoro dove è possibile massimizzare la capacità di stampa in relazione all’esigenze di riproduzione. In caso di sostituzione viene valutata la convenienza di acquisire macchine in noleggio, inclusivo della manutenzione della macchina. L’acquisto o il noleggio vengono eseguiti, ove possibile, sulla base delle convenzioni CONSIP o INTERCENT – ER.

Telefonia

Il centralino telefonico è filtro per le chiamate uscenti degli apparecchi posti nelle strutture assistenziali ed ha funzione di monitoraggio delle telefonate ai fini del controllo della spesa.

Sono state date disposizioni al personale affinchè i telefoni vengano utilizzati solo per esigenze di servizio.

L’utilizzo di apparecchi cordless nelle strutture assistenziali ha permesso di migliorare le comunicazioni fra il personale e l’esterno in quanto rende lo stesso sempre raggiungibile durante l’espletamento del servizio di assistenza.

È da ricordare, inoltre, che il comma 595 della legge n. 244/2007 stabilisce la previsione di misure dirette a “circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile a soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento di dette attività”. A tal fine l’ASP ha stipulato una convenzione con Intercent-er per la telefonia mobile, risultata più conveniente rispetto agli altri gestori, ed i cellulari attualmente in uso sono 19, in dotazione al direttore, ai responsabili d’area, ai coordinatori di struttura, al coordinatore infermieristico, alla squadra di manutenzione ed ai responsabili di ogni servizio.

Autovetture di servizio

Il parco macchine comprende autovetture (utilitarie) sia per i servizi socio assistenziali che per le attività di manutenzione generale (2). Le autovetture necessarie per garantire il funzionamento dei servizi socio assistenziali (es per le visite a domicilio degli operatori dei servizi di assistenza domiciliare e per il trasporto anziani) sono concesse in comodato d’uso gratuito (come da contratti agli atti dell’ente) dai comuni che hanno conferito i servizi socio assistenziali (2 per San Polo d’Enza, 3,5 per Sant’Ilario d’Enza, 2 per Campegine, 3 per Gattatico e 4 per Montecchio Emilia).

La manutenzione e la revisione degli automezzi, sia di proprietà che in comodato, hanno lo scopo di abbattere il rischio di costi aggiuntivi di riparazione o sostituzione e vengono effettuate regolarmente presso officine autorizzate al fine di ottimizzare la funzionalità delle autovetture e rallentarne il più possibile l’obsolescenza rispetto al normale corso di vita del bene.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Beni immobili ad uso abitativo e di servizio

Il patrimonio immobiliare disponibile dell’Azienda viene gestito in coerenza ai principi della direttiva regionale 624/04 in modo da assicurare una rendita in linea con i valori di mercato. Sono stipulati contratti di locazione a canone concordato e, oltre all’applicazione annuale dell’Istat, in occasione della scadenza e del rinnovo, i canoni vengono ulteriormente adeguati. Sul piano della gestione, si procede nel minor tempo possibile alla locazione degli alloggi liberi cercando di contenere al massimo i tempi per gli interventi di ripristino e messa a norma delle unità immobiliari ai fini della riassegnazione e messa a reddito. Si provvede inoltre ad un’azione costante di verifica delle morosità degli inquilini ai fini di intervenire puntualmente con le opportune azioni di recupero credito.

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BILANCIO SOCIALE 2013

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Nota metodologica Come citato all’inizio del documento, l’ASP Carlo Sartori si è costituita il 1° aprile 2010 a seguito di delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna n. 445/2010 del 08/03/2010 ed il bilancio sociale 2013 rappresenta la terza esperienza di rendicontazione sociale dell’azienda, con alcuni miglioramenti rispetto alle precedenti versione. La redazione del documento ha seguito le “Linee guida per la predisposizione del bilancio sociale delle ASP dell’Emilia Romagna” approvate con deliberazione di Giunta Regionale n. 741/2010 ed ha visto il coinvolgimento principale degli uffici amministrativi dell’ASP, dei coordinatori dei servizi socio-assistenziali, del Direttore Generale e del Direttore Amministrativo. I dati che sono stati elaborati all’interno del bilancio sociale provengono dalla banca dati del sistema gestionale dell’azienda e sono relativi agli utenti, alla contabilità dell’ASP, al personale ed al suo patrimonio. Sono rappresentati sia dati di stock che dati di flusso. Vengono riportati, ove possibile, dati di raffronto con l’anno precedente, in ottica di avviare la costruzione di una serie storica di alcune variabili rilevanti relativamente alle attività erogate dall’ASP. Grazie all’avvio del sistema della contabilità analitica, impostato nel corso del 2011, sono riportati anche i dati relativi alle risorse acquisite e impiegate per i vari servizi per l’anno 2013. La redazione del bilancio sociale è iniziata nel mese di febbraio con l’impostazione del documento e la redazione della parte relativa ai valori di riferimento, alla vision e alla mission, alla struttura aziendale. Ha fatto seguito la costruzione della parte relativa alle informazioni di contesto e alla rendicontazione delle politiche e dei servizi resi. Infine sono stati rielaborati i dati contabili e di bilancio secondo le nuove indicazioni fornite dal Gruppo consultivo permanente per il supporto tecnico-contabile alle Asp durante la giornata di studio in materia di “Bilancio sociale delle Asp: approfondimenti tecnico-contabili” tenutasi, presso la sede della Regione Emilia Romagna, il 15 maggio 2012. Il percorso di redazione si è concluso nel mese di giugno 2014. L’esperienza della costruzione del bilancio sociale ha rappresentato e vuole rappresentare nel tempo, per l’ASP Carlo Sartori, un momento di condivisione con i diversi stakeholder di quanto è stato fatto e di quanto ci si prospetta di realizzare a livello di politiche e di servizi. Allo stesso tempo essa ha rappresentato un momento di riflessione da parte del management sugli strumenti di monitoraggio e controllo che ancora necessitano di essere costruiti o migliorati all’interno dell’ASP. Dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci, il bilancio sociale viene presentato ai principali stakeholder attraverso incontri ad hoc e potrà essere predisposto, per semplicità di comprensione, anche un documento sintetico.

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Redattori

Elenco dei redattori

Direttore Generale dell’ASP Carlo Sartori Direttore Amministrativo dell’ASP Carlo Sartori

I coordinatori e le RAA dei servizi socio-assistenziali Il personale degli uffici amministrativi

Reperibilità del documento

Copia del Bilancio Sociale può essere: - scaricata dal sito internet www. carlosartori.it

- richiesta presso la sede amministrativa dell’ASP Carlo Sartori in Via De Gasperi, 3 – 42020 - a San Polo d’Enza