aspetti pratici per valutare i rischi e gestire il relativo documento
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ASPETTI PRATICI PER VALUTARE I ASPETTI PRATICI PER VALUTARE I RISCHI E GESTIRE IL RELATIVO RISCHI E GESTIRE IL RELATIVO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
Corrado [email protected]
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La valutazione dei rischi
Dopo più di vent'anni “circolano” ancora troppi documenti di valutazione rischi:
– Incompleti
– Imprecisi
–superficiali
–carenti
–non aggiornati
..e quindi.....passibili di sanzione
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Alcune sentenze
Un documento di valutazione dei rischi che non individua specifici pericoli e non definisce le relative misure di prevenzione non è sufficiente ed adeguato (Sentenza n. 4063/2008)
Responsabilità di un RSPP per valutazione dei rischi incompleta e superficiale con conseguente evento infortunistico (Cass. Pen. Sez. 4, 25 giugno 2015, n. 26993)
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Obbligo giuridico RSPP consulente
adempiere diligentemente l'incarico affidatogli
collaborare con il datore di lavoro
individuare i rischi connessi all'attività lavorativa
proporre le opportune indicazioni tecnico-organizzative per risolvere i rischi
disincentivare eventuali soluzioni economicamente più convenienti ma rischiose per la sicurezza dei lavoratori
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Carenze “tipiche” del DVR
Errata identificazione del datore di lavoro Totale “assenza partecipativa” del datore di
lavoro Troppo formali e poco sostanziali I lavoratori non sono o sono poco coinvolti poco chiare le responsabilità Misure di prevenzione generiche Programmi di miglioramento superficiali e privi
di obbiettivi Troppa soggettività del valutatore
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La valutazione dei rischi
qualcosa sta cambiando: D.Lgs 14/09/2015 in vigore dal 24/09/2015:
Art. 28 c. 3-bis Ai fini della valutazione Inail, anche in collaborazione con le... ASL rende disponibili ...strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio.
Art 29 D.Lgs 81/08 6-quater. Con decreto del M.D.L.eP.S sono individuati strumenti di supporto per la valutazione dei rischi....tra i quali gli strumenti informatizzati secondo il prototipo europeo OIRA
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O.I.R.A.
“Sembrerebbe O.I.R.A. uno standard tecnico autorevole di riferimento per procedere alla valutazione dei rischi
http://www.oiraproject.eu/
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O.I.R.A.
piattaforma europea online per creare strumenti di valutazione del rischio:
● Studiato per i datori di lavoro di PMI
● uso di OiRA è gratuito;
● OIRA è settoriale;
● è possibile personalizzare la valutazione;
● possibilità di elaborare un piano d'azione e scegliere da un elenco di misure proposte.
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Metodologia O.I.R.A.
Preparazione: introduzione dell'azienda
Identificazione: l'individuazione dei pericoli e degli esposti
Valutazione: dare un ordine di priorità ai rischi che sono stati individuati.
Piano d'azione: predisporre un piano d'azione e di decidere in che modo eliminare-controllare i rischi.
Relazione: possibilità di stampare la relazione
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Riferimento per redazione del DVR
“indirizzi per la redazione del documento di valutazione del rischio – regione Lombardia , 16/07/2004
fa riferimento al D.Lgs 626/94
Certamente da rivedere secondo D.lgs 81/08
Ottimo riferimento comunque
Considerare anche linee guida o decreti per S.G.S.S.L. (es. D.I. 25/02/2014)
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Procedure standardizzate
Conseguenza “logica” di una possibile violazione della direttiva 89/391/CEE
Il D.L. In tutti i casi (anche < 10 lavoratori) deve redigere un documento scritto
Sono facoltative (Interpello 07/2012)
Sono certamente semplici brevi e chiare
Sono di facile applicazione
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Procedure standardizzate
Ma se, la valutazione dei rischi è.....: “ valutazione complessiva per separare i rischi in due categorie: quelli ben noti per i quali si identificano prontamente le misure di controllo che già sono in atto e quelli che richiedono un esame molto più attento e dettagliato...”...(linee guida CE)
…... allora, in taluni casi, le procedure standardizzate NON sono sufficienti a garantire un esame più approfondito ( esempio: rischio rumore)
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valutazione dei rischi
strumento fondamentale per individuare le misure di prevenzione e di pianificarne l'attuazione, il miglioramento e il controllo al fine di verificarne l'efficacia e l'efficienza.
Il D.V.R quindi: è lo statuto della sicurezza aziendale non può essere un documento redatto “per
sempre” deve essere semplice, breve e
comprensibile
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Da dove iniziare?
Impegno e consapevolezza del datore di lavoro:
Partecipare alla gestione
investire tempo e denaro
pianificare le azioni da compiere
A chi affidare la valutazione
Definire degli obbiettivi
Definire i compiti e le responsabilità
Coinvolgere e consultare i lavoratori:
possibilità di esprimere la loro opinione
Attingere alla loro esperienza e conoscenza
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chi è Il datore di lavoro?
Il datore di lavoro viene giuridicamente individuato:
In modo formale - soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
In modo sostanziale - Colui o coloro che detengono il potere decisionale e di spesa (art 2 D.Lgs 81/08)
Di fatto chiunque eserciti in concreto i poteri giuridici tipi del D.L.: es. impartire ordini, istruzioni o direttive sul lavoro da eseguire (art 299 D.Lgs 81/08)
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chi è Il datore di lavoro?
Ai sensi dell'art 2 D.Lgs 81/08
S.S. Tutti i soci
S.N.C. Tutti i soci
S.a.s. Socio accomandatario
S.P.A. Consiglio di amministrazione
Cooperative Presidente legale rappresent.
Pubblica amministrazione :
– dirigente con poteri di gestione...o...funzionario di un ufficio avente autonomia gestionale e di spesa
– Organo di vertice se non individuato
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La delega
Unico modo per trasferire su altri una responsabilità (penale) che sarebbe propria:
Una facoltà – non un obbligo
delega di funzioni (art 16 D.Lgs 81/08): trasferimento di una o più funzioni conferendo al delegato i poteri decisionali e di spesa.
delega di responsabilità: trasferimento di una o più responsabilità conferendo al delegato i poteri decisionali e di spesa.
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La politica aziendale
La consapevolezza del datore di lavoro inizia dalla definizione dell'impegno che si assume:
dichiarazione d’intenti
fissare gli obbiettivi (annualmente)
Impegno nel realizzare gli obbiettivi prefissati
Fissare ed assicurare il rispetto delle regole
atto volontario e non obbligatorio !
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pianificare
Concretizzare gli impegni che il Datore di lavoro ha dichiarato di assumersi:
Come valutare i rischi
A chi affidare la valutazione dei rischi
Definire le competenze e le responsabilità
Come coinvolgere i lavoratori
Stabilire le regole da rispettare
….etc...etc...
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Definire regole chiare
Regole semplici e comprensibili:
Il comportamento che devono assumere i lavoratori
Come intervenire in caso di mancato rispetto delle regole
….. ma anche regole per assicurare (esempio) :
l'acquisto di DPI adeguati
l'introduzione di macchine idonee-adeguate
Regolare manutenzione
Gestione delle ditte esterne
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Responsabilità e competenze
Affinché il “sistema sicurezza” sia efficace è necessario che tutti abbiano un ruolo definito;
Il datore di lavoro deve quindi delegare e/o stabilire in modo chiaro:
le “figure” interessate (datore, dirigente, preposto)
i compiti da svolgere
le relative competenze dei responsabili
Comunicare quanto fatto a tutti
Ognuno sa cosa deve fare
e cosa devono fare gli altri
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obbiettivi
Definiti annualmente ( es. riunione periodica)
Chiari semplici e misurabili
Elaborati dal D.L con RSPP con RLS....
Considerare per esempio:
evoluzione normativa
valutazione dei rischi connessi alle attività svolte
Formazione ed addestramento
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Coinvolgimento dei lavoratori
Il D.V.R deve definire le modalità di coinvolgimento-consultazione delle figure aziendali
Consultazione: – scambio di informazioni e di idee (datore-
lavoratori, datore-RSPP, datore-MC..etc)– Elemento critico della valutazione rischi– può avvenire in vari modi (questionari,
incontri periodici etc.)
Importante coinvolgere e consultare anche fabbricanti, installatori , fornitori...etc..etc..
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Quando consultare i lavoratori?
Consultare i lavoratori almeno in occasione di:
identificazione dei pericoli -valutazione rischi
scelta delle misure di prevenzione-protezione
Procedure da adottare
Individuazione delle responsabilità
Adeguamenti -miglioramenti della salute e sicurezza
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Consultazione e coinvolgimento
Dopo aver redatto una “bozza” di un documento è possibile sottoporla all'attenzione del RLS e di tutti i lavoratori chiedendo per esempio:
È corretto quanto scritto?
è chiaro e comprensibile?
Se No, cosa non è chiaro?
Manca qualcosa?
Il documento è utile, perchè?
Come potrebbe essere migliorato?
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Consultazione e coinvolgimento
Gruppi di lavoro con la partecipazione di RLS per:
Individuare i pericoli
Affrontare un problema specifico
Testare delle soluzioni nuove
Pianificare le misure di prevenzione
Rivedere le misure di prevenzione
prevenzione-protezione “accettate” è molto probabile che vengano anche rispettate.
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A chi affidare la valutazione dei rischi?
A chi costa meno! …..
...meglio... ad una persona competente
Persona competente:
colui che possiede formazione, competenze, esperienza e conoscenza del lavoro a lui affidato.
Molto spesso è necessario che la valutazione dei rischi sia effettuata da un gruppo di lavoro con diverse competenze
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Sent. 12962/2015
risponde della omessa effettuazione della valutazione dei rischi e dell’omessa elaborazione del relativo documento il datore di lavoro, a titolo di “culpa in eligendo”, per aver affidato l’incarico di redazione ad una società dotata di un’organizzazione inadeguata;
a titolo di “culpa in vigilando”, per aver omesso di esercitare il necessario controllo sui tempi di esecuzione di tale importante e indifferibile adempimento
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I servizi di consulenza
Il datore di lavoro può far ricorso al “consulente”
i servizi esterni: Devono essere competenti Non possono essere dei “tuttologi” Devono essere “controllati” sul lavoro svolto
Ai servizi esterni sarà necessario: Fornire tutte le informazioni necessarie Fornire una continua assistenza
il successo è conseguenza dell’impegno di tutti
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Prepararsi a valutare
Prima di redigere il documento è necessario:● Esaminare e/o riesaminare i luoghi di lavoro● definire le lavorazioni usuali● Individuare le lavorazioni particolari● Verificare eventuali procedure di lavoro
consolidate● Identificare le misure di prevenzione-protezione in
essere● Capire i bisogni formativi
è necessario effettuare un'analisi iniziale
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Identificazione delle attività
Individuazione delle mansioni e l'analisi dei compiti è fondamentale:
attività di routine
Attività saltuarie
Attività periodiche
Attività con presenza di altri lavoratori
È impensabile con un sopralluogo di mezza giornata individuare tutti i compiti svolti dai lavoratori
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esame iniziale
Suddividere le mansioni in compiti e quindi in fasi :
Osservare il lavoratore
Elencare passo dopo passo ciò che fa
Non dettagliare troppo le fasi
Si consiglia di fotografare o registrare le fasi di lavoro
Esaminare le fasi di lavoro con i lavoratori interessati (coinvolgimento dei lavoratori)
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REPARTO/ LUOGO DI LAVORO
Mansione 1 Mansione 2 Mansione 3 Mansione 4
compito 1 compito 1 compito 1
Esempio - mansioni e compiti
Fase 1Fase 2Fase 3
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Esempio – compito e fasi
Reparto: produzione Mansione: operaio metalmeccanico
Compito: uso della mola da banco
Fase 1 : prelevare materiale da contenitore
Fase 2 : molatura
Fase 3 : riporre materiale lavorato in altro contenitore
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Programma di “adeguamento”
Quanto accertato è confrontato con:– norme legali– interpelli, sentenze – Buone prassi, norme tecniche, linee
guida ....
Al fine di :
Definire programma di adeguamento: interventi urgenti finalizzati ad adeguare quanto riscontrato alle norme di legge
Fornire al datore di lavoro un quadro delle condizioni di sicurezza e salute dell'azienda
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Contenuti minimi del D.V.R.
1.valutazione di tutti i rischi e i criteri adottati
2.indicazione misure di prevenzione- protezione
3.Indicazione dei dispositivi di protezione individuali
4.Programma di miglioramento dei livelli di sicurezza;
5.individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, e dei responsabili
6.indicazione del nominativo RSPP e RLS MC
7.individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale etc..
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I criteri
art 28 c. 2 lett.a) D.Lgs 81/08 leggendolo letteralmente:
1) Criteri per la valutazione dei rischi
2) Criteri per la redazione del documento
importante che siano (contemporaneamente):– Semplici– Brevi– Comprensibili
E che permettano di distinguere situazioni accettabili da quelle inaccettabili
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I criteri
Criteri per la redazione del documento non vi sono regole fisse o schemi particolari scelta rimessa al datore di lavoro (o al
consulente...purtroppo!!!)
criteri per la valutazione dei rischi “consigliati” da norme tecniche, (OSHAS
18000, ) linee guida buone prassi (O.I.R.A.) in alcuni casi la scelta è praticamente
obbligata: rischio incendio (D.M. 10/03/1998) Rumore e vibrazioni, ATEX.. etc....
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Criteri per la valutazione rischi
OSHAS 18002:2008
ottima cosa definire una procedura per la gestione e la valutazione dei rischi da inserire nel D.V.R.
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Le domande da porsi
● Quali pericoli possono manifestarsi?
Qual è la conseguenza "potenziale" del rischio
Qual è la probabilità di accadimento senza le misure di prevenzione?
È necessario rivedere l'efficacia delle misure di prevenzione in atto (Gerarchia delle misure di prevenzione)
Qual è la probabilità di accadimento con le misure di prevenzione in essere?
Che altro possiamo fare? (Miglioramento continuo)
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FASE 1 – Identificazione dei pericoli
Determinare le:
● fonti (es organi in movimento macchine),
● situazioni (es. lavoro in quota)
● azioni( es. movimentazione manuale carichi)
…..aventi il potenziale di causare danni...
Pericolo è anche una situazione in cui il comportamento di una persona può essere causa di danno per un'altra persona
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Identificazione pericoli
Strumenti utili: liste di controllo ( MOD 2 proc. standardizzate) interviste, Manuali d'uso macchine Schede sicurezza agenti chimici Misurazioni; Verbali di contravvenzione (ASL) Precedenti consultazioni dei lavoratori
Liste di controllo (check list) si veda www.suva.ch
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Identificazione degli esposti
Contestualmente l'individuazione dei pericoli è possibile identificare chi può essere esposto e in che modo
Quindi, sarebbe opportuno:
Evidenziare il numero degli esposti
Evidenziare la mansione di appartenenza
Individuarli nominalmente ( formazione, sorveglianza sanitaria)
Ed individuare eventuali mansioni con rischi specifici (art 28 c. 2 lett. f D.Lgs 81/08)
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Mansioni con rischi specifici
Indicare nel DVR con estrema precisione:
Mansioni e relativi rischi specifici
Capacità professionale, esperienza formazione ed addestramento richiesti
Esempi:
Abilitazione uso attrezzature (art 73 c. 5)
Attrezzature rischi specifici-responsabilità (art 73. c. 4)
Spazi confinati
Rischi particolari (non specifici) All. XI ..??? ( uso esplosivi, rischio caduta > 2m. etc..etc.. )
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Identificazione dei pericoli
Errori: Non individuare un pericolo importante sottovalutare le attività secondarie
(manutenzione) o particolari trascurare la presenza di lavoratori di altre
aziende Trascurare le attrezzature utilizzate di rado Mancato coinvolgimento dei lavoratori Carenza di competenze -conoscenze Non registrare i pericoli
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FASE 2 - Valutazione del rischio
Il rischio è combinazione della probabilità di accadimento di un evento e della gravità dell’infortunio o della malattia che possono derivare dall'evento o dall'esposizione
Valutazione semi-quantitativa: esprimere un giudizio formale secondo la formula:
Rischio(R) = Danno(D) x Probabilità (P)
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Valutazione semi-quantitativa
implica un maggior grado di soggettività nell'esprimere i giudizi
Definire in modo chiaro i concetti di probabilità e danno
può essere un'analisi preliminare per una valutazione dettagliata-approfondita
La stima del danno conseguente ad esposizioni ad agenti chimici, biologici e fisici potrebbe richiedere misurazioni dei livelli di esposizione(valutazione approfondita)
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Valutazione approfondita
Situazioni in cui si ritiene potrebbe essere necessario ricorrere a misurazioni:
Situazioni obbligatorie per legge ( esposizione cancerogeni, rumore, )
Agenti chimici pericolosi ( alta tossicità)
Agenti chimici che possono determinare incendi-esplosioni
Verifica delle misure di prevenzione adottate (cappe aspirazione)
Ogni volta che vi sia la necessità di approfondire situazioni poco chiare
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D.V.R contiene: l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati
obbiettivo: gestire i rischi
spesso sono già attuate, sarà sufficiente verificare:
se sono idonee – adeguate
Se sono fattibili dei miglioramenti
Se le migliorie costano poco
FASE 3 misure di controllo
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Evitare i rischi
Utilizzare al minimo gli agenti nocivi
Sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è o è meno pericoloso
Combattere i rischi alla fonte
Priorità alla protezione collettiva
Limitare in numero degli esposti
Adeguarsi al progresso tecnico
Integrare le misure di prevenzione-protezione con le tecnico-organizzative dell'azienda
Principi imprescindibili
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Adottare tutti i mezzi ragionevolmente possibili per:
1) Eliminare il pericolo: posso rimuovere la situazione pericolosa dal posto di lavoro?
2) Isolare il pericolo: posso separare il pericolo dal lavoratore?
3) Minimizzare il pericolo: Posso limitare l'esposizione del lavoratore?
Dimostrare di aver fatto tutto ciò che è ragionevolmente possibile.....anche se costa molto!!
misure di controllo
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PERICOLOINDIVIDUATO
SIGNIFICATIVOAttuare controllo
periodico
no
si
ELIMINABILE?
si
eliminalo
no
ISOLABILE?ISOLABILE?
IsolaloInforma i lavoratori
delle misure adottate
si
Monitoraggio continuo del pericolo per verificare
l'efficacia delle misure
RIDURRE Il pericolo
Informare i lavoratori delle misure adottate
no
misure di controllo del rischio
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Misure di prevenzione
Misure di tipo tecnico - interventi su:
Ambienti di lavoro
Attrezzature di lavoro
Agenti chimici
Misure di tipo organizzativo - interventi su:
Informazione e formazione addestramento
Organizzazione del lavoro
Attività di controllo
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Misure di prevenzione
Misure procedurali
Interventi che migliorano il modo di lavorare e odi verifica del mantenimento delle condizioni di salute e sicurezza
Misure personali:
Dispositivi di protezione individuale
Dispositivi di protezione collettiva
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Le procedure
Il DVR individua: “.. le procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere..”
Procedura:
formalizzazione scritta del normale operare
Non esiste un modello standard
Per “funzionare” deve essere collaborativa
Scritta per dimostrare l'avvenuta ottemperanza
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strumento utile a registrare quanto fatto e ha documentare di aver valutato tutti i rischi
Dovrebbe permettere di registrare almeno:
I pericoli identificati
I rischi associati ai pericoli identificati,
Indicazione del livello di rischio
descrizione-riferimento alle misure da adottare
determinazione delle competenze per attuare le misure di controllo dei rischi
Registro dei rischi (schedario)
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Quando aggiornare il DVR?
regolarmente, almeno una volta all'anno
Immediatamente (art 29 D.Lgs 81/08) in seguito a :– Modifiche significative del processo
produttivo– Modifiche significative dell'organizzazione – Grado di evoluzione tecnica– A seguito di Infortuni significativi– Evidenze derivanti dalla sorveglianza
sanitaria
Rielaborazione del D.V.R. entro 30 giorni
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Programma di miglioramento
DVR deve contenere il:
“..programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza..”
Programmare, significa: individuare che cosa si vuole fare (obbiettivi); individuare chi la deve fare (responsabilità); stabilire i tempi entro cui farla; mettere a disposizione risorse Verificare l'attuazione e l'efficacia
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Programma di miglioramento
Piano d'azione per raggiungere gli obbiettivi prefissati
Obbietti-programmi (esempi) :
Riduzione della manipolazione dei sistemi di sicurezza macchine
riduzione del rumore in un’officina
introduzione di materiali meno pericolosi
riduzione del livello di stress nell’ambiente di
Lavoro),
incremento della competenza dei lavoratori
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Programma di miglioramento
Piano d'azione per raggiungere gli obbiettivi prefissati
Obbietti-programmi (esempi) :
Riduzione della manipolazione dei sistemi di sicurezza macchine
riduzione del rumore in un’officina
introduzione di materiali meno pericolosi
riduzione del livello di stress nell’ambiente di
Lavoro),
incremento della competenza dei lavoratori
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Riesame continuo
requisito indispensabile per evitare documenti “statici” e per:
Determinare se le misure di controllo sono efficaci
valutare nuovi rischi
Verificare se non vi sono state modifiche dell'organizzazione
Modifiche-aggiornamenti legislativi
Aggiornamenti dettati dal progresso tecnico
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Riesame continuo
quindi è necessario monitorare le performance dell'azienda:
Monitoraggio “attivo”: controllo periodico del rispetto di quanto stabilito nel DVR (es. audit interni)
Monitoraggio “reattivo”: accertamenti in seguito ad eventi ( es. infortuni, incidenti)
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Infortuni ed incidenti
Near miss: incidente che non provoca danno
Infortunio: evento che determina un danno
indagare per riparare il sistema sicurezza :
● Individuare “nuovi” pericoli
● Rispettare la normativa
● Individuare le carenze del sistema
● Capire i “trucchi” escogitati dai lavoratori
● Migliorare le misure di prevenzione-protezione
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Audit di sicurezza
controllo sistematico, indipendente e documentato delle attività lavorative di un'azienda per minimizzare gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
Serve a :
esaminare-valutare lo stato dell'azienda
confermare il rispetto dei requisiti legislativi
verificare l'efficacia delle misure di prevenzione
aggiornare le misure di prevenzione
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Audit interno
Chi lo fa?..... personale:
interno e/o esterno all'azienda
Competente (formazione adeguata)
Obbiettivo ed imparziale
Quando farlo?
l'esito della valutazione dei rischi determinare la frequenza degli audit
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Audit come procedere
Pianificare e programmare
Individuare i componenti
Definire gli obbiettivi
Effettuare la verifica-controllo
Documentare ciò che è stato fatto
Prevedere le azioni correttive se necessarie
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Dal D.V.R al D.G.R.
Quindi da un DVR ...si dovrebbe “passare” ad un D.G.R. (Documento di gestione dei rischi) attraverso:
FASE 1Stabilire modalità per consultare
e coinvolgere i lavoratori
FASE 2Definire le
responsabilità
FASE 3Pianificare
Il lavoro
FASE 4Individuare i pericoli
FASE 5Valutare i rischi
FASE 7Riesame periodico del documento
FASE 6Controllare i rischi
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conclusioni
Se quanto detto è correttamente implementato e mantenuto, l'azienda beneficerà di:
● un rispetto della normativa
● Una riduzione degli incidenti
● Una riduzione dei costi ( es verbali)
● Una competenza dei propri lavoratori
Per adottare un Modello Organizzativo Gestionale.... idoneo ad avere efficacia esimente (art 30 D.Lgs 81/08)