associazione italiana editori più simile del facsimile. editoria darte tra libreria collezionismo e...
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Associazione Italiana Editori
Più simile del facsimile. Editoria d’arte tra libreria collezionismo e iPad.
23 settembre 2011
Il progetto di ricerca.Alfieri Lorenzon
Nell’edizione 2008 di Artelibro avevamo avviato un progetto di ricerca pluriennale volto a indagare dimensioni, caratteristiche tendenze del mercato dell’editoria d’arte e di pregio del nostro Paese, vista come un possibile asset di sviluppo internazionale. Avevamo in quell’occasione messo in risalto, attraverso alcune prime evidenze condotte su un limitato numero di player di settore:
a) La difficoltà a isolare il «libro» / «catalogo» d’arte da un insieme di altri prodotti editoriali che si articolano attorno al libro d’immagine e di pregio.
b) La complessità del modello di business che si andava ad indagare e su cui si regge l’economia del settore: intrecci tra fonti di ricavo molto diverse (libri, organizzazione di mostre, sponsor, gestione di servizi museali, ecc.), canali di vendita, forme di gestione dei contenuti, «domanda» del pubblico intercettata…
c) Un modello di business per di più diverso da azienda ad azienda. Con una complessità di modello economico che si declina anche a livello territoriale: piccola e medio-piccola editoria locale.
d) La contiguità tra mercato dell’editoria e altri mercati editoriali e dei servizi (turismo, musei, ecc.).
e) Il ruolo che stanno avendo i processi di internazionalizzazione: vendita di diritti, coedizioni, partnership, creazione di società all’estero (da parte dei player maggiori).
Nel 2009 e poi nel 2010 avevamo iniziato a presentare i dati del settore, aggiornandoli e allargandolo ai collaterali (2009), alle App (per il turismo culturale, 2010) all’ editoria facsimilare (2011).
Tutte le presentazioni su: www.giornaledellalibreria.it.
Il progetto di ricerca: un osservatorio nel tempo.
RivisteMerchan-
disingCollateraliBanche datiiconografiche
Libreriecanalitrade
Bookshopmuseali
Exportvolumi
Asse dei prodotti
Asse d
ei can
ali
Libri&Monografie
Coedizioni
Organiz-zazionemostre;
gestione bookshop
Vendita diritti
all’estero Asse dei «servizi»
Fonte: Ufficio studi Aie
Edizionifacsimilari
La matrice della filiera dell’editoria d’arte.
Cataloghi
eBook App
Il mercato trade.Alfieri Lorenzon
Rispetto al 2000 si è allargato il mercato potenziale della domanda di libri d’arte (+23,0%) e/o di fotografia (+34%).
Benché vi siano delle sovrapposizioni possiamo stimare i potenziali lettori nel mercato italiano in 3-3,5 milioni di persone.
Se consideriamo gli «acquirenti di libri d’arte» (nei 12 mesi) il valore scende a 0,9-1,0 milioni di persone (>14 anni, 2010; Fonte: Nielsen per CPL)
È un mercato non in grado garantire sufficiente redditività così che l’impresa ha dovuto in questi anni sviluppare altri elementi di economicità: coedizioni, titoli già in lingua inglese per i mercati internazionali, vendita di diritti, spinta all’internazionalizzazione, servizi per musei, ecc.
1.884.000
2.067.000
2.318.000
989.000
1.267.000 1.332.000
2000 2007 2010
Arte Fotografia
8,2
% d
ei le
ttori
4,2
% d
ei le
ttori
5,0
% d
ei le
ttori
5,3
% d
ei le
ttori
8,7
% d
ei le
ttori
9,0
% d
ei le
ttori
+9,7%
+28,1%
+12,1%
+5,1%
Cresce la domanda.
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat, Nielsen
Valori in % sui lettori.
Distribuzione della domanda di libri d’arte per fascia di età.
5,3%
8,5%
9,8%
1,0%
3,3%
8,7% 8,4% 8,2%
8,2%10,5%
12,7%
9,5% 9,6%
5,5%
1,6%
4,7%
8,8%
11,4%
9,1%
7,9%
10,7%
12,7%
11,5% 11,3%
6 10anni
11 14 15 17 18 19 20 24 25 34 35 44 45 54 55 59 60 64 65 74 75 e più
2001 2006
Lib
ri d
’art
eLa domanda maggiore di lettura di libri d’arte si concentra nelle fasce più adulte della popolazione (reddito).
Cresce però rispetto al 2001 in tutte le fasce di età (anche in quelle infantili); in particolare in quelle che escono dal lavoro (>60-64) dove al maggior tempo libero si unisce una maggiore predisposizione al turismo culturale.
Accentuazioni:Maschio: 10,1%Dirigente, libero professionista: 14,2%Studenti: 11,1%NE, NW e Centro 9-11%
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat
Valori in % sulla popolazione della stesa classe di età
L’offerta di titoli è cresciuta (+36,9% dal ’90; +24,4% dal 2000) e articolata progressivamente coprendo i diversi e nuovi segmenti di domanda.
Diminuiscono le copie stampate e immesse nei canali di vendita (ricerca di una migliore economia di gestione e di appesantimento del magazzino), ma anche minor potere di spesa da parte del pubblico
Contrazione della tiratura media (-54% 2007/’00); effetti sui margini e quindi sulle politiche di prezzo.
2.673
3.325
3.396
2.428
7.889.000
6.239.000 6.298.000
4.928.000
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
1990 2000 2005 Oggi0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
9.000.000
Titoli Copie
3.250 2.330 1.850 1.482Tiratura media
Tit
oli
Cop
ie s
tam
pate
e e
imm
esse s
ul m
erc
ato
Andamento della produzione di libri d’arte e fotografia.
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat
eBook d’arte, fotografia e design.
Amazon.com Ibs.it (luglio 2011) Ibs.it (aprile 2011) Ibs.it (dicembre 2010)
Architettura Arte Design
Architettura 2.025 91 60 39
Arte 2.863 107 72 60
Design 539 * * *
5.427
539
2.863
2.025 198
(+55%)
128
(+29%) 99
Si sta creando un’offerta di eBooks in italiano: in sette mesi è raddoppiata. Le potenzialità di questo segmento in formato eBook (saggistica d’arte, ecc.) sono indicate dai titoli disponibili su Amazon.com soprattutto nella possibilità di gestire la «coda lunga».
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su Ibs.it e Amazon.com
Il ciclo di vita si è progressivamente accorciato concentrandosi sulla novità (effetto «mostre» ed «eventi» per i cataloghi d’arte e fotografici; gestione degli stock in libreria):
- dal 76,4% dei titoli (2000) si passa all’83,2% di sette anni dopo e all’86% di oggi;
- tra 2000 e 2007 il 78-79% delle copie immesse nei canali di vendita sono di novità: oggi sono l’83%
La tiratura media delle novità (tutte, comprese quindi anche le «grandi mostre» è di poco superiore alle 1.600 copie.
1.771
2.052
2.852
2.950
5.183.000
4.592.000
5.371.000
4.090.000
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
1990 2000 2005 Oggi
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
Titoli Copie
2.930 2.250 1.820 1.434Tiratura media
Tit
oli
Cop
ie s
tam
pate
e e
imm
esse s
ul m
erc
ato
Tirature di questo valore non sono compatibili con i costi (diretti / indiretti) di acquisizione dei diritti di immagini di fonte pubblica.
Andamento della produzione di novità libri d’arte e fotografia.
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat
Cataloghi d’arte e illustrati: produzione per marchio editoriale.
Silvana 156 Silvana 148
Electa 64 Skira 71
Skira 56 Electa 69
Allemandi 29 Polistampa 24
Vanilla 26 Allemandi 22
Marsilio 22 Marsilio 20
Giunti 22 Sillabe 20
Polistampa 22 Gangemi 18
Gli Ori 22 Gli Ori 18
De Luca 16 Cambi 17
Primi 10 43541,7%
Primi 10 42749,4%
Secondi 10 11,5% Secondi 10 13,5%
Terzi 10 8,0% Terzi 10 8,5%
Altri 38,8% Altri 28,6%
Electa 102 Electa 90
White Star 83 Clode-up 69
Taschen 74 Taschen 69
TeNeues 49 Logos 63
Logos 44 White Star 61
Skira 39 Skira 61
Phaidon 37 TeNeues 33
Silvana 34 Silvana 26
Marsilio 26 ContrastoDue
24
Gangemi 25 Rizzoli 24
Primi 10 51326,7%
Primi 10 52036,4%
Secondi 10 10,3% Secondi 10 12,7%
Terzi 10 6,0% Terzi 10 8,9%
Altri 57,0% Altri 42,0%
Con l’eccezione del «cataloghi» dove i primi 10 editori coprono da soli il 49% dell’offerta, tra illustrati (fotografia, design, lifestyle, ecc.), i primi 10 player coprono il 36% dell’offerta.
La maggiore concentrazione nel segmento cataloghi è dovuta ai processi organizzativi e di gestione che la casa editrice è chiamata a svolgere e di cui la realizzazione del catalogo è spesso parte della più ampia ideazione e gestione della mostra.
Cataloghi d’arte Altri illustrati2007 2010 2007 2010
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati IE Informazioni Editoriali
C’è una crescita della concentrazione dell’offerta tra i primi 10 marchi editoriali.
Ma esiste una polverizzazione dell’offerta – spesso di alta qualità - rappresentata da operatori locali: piccole case editrici, ma anche tipografie, service editoriali, ecc. Realtà che non riescono ad accedere ai canali di vendita nazionali limitandosi (nelle circostanze migliori) a coprire quelli a «breve raggio» o legati alla mostra / evento locale.In quasi tutti questi i casi, nonostante il prodotto editoriale presenti contenuti editoriali e apparati iconografici importanti prevale una iperspecializzazione del contenuto (su artisti / monumenti / restauri / ecc. locali).A loro volta raramente riescono a fare massa critica per valorizzare i contenuti al di fuori dell’area di attrazione dell’evento museale.
Cataloghi d’arte e illustrati: piccola e media editoria «locale».
2.042
2.9502.880
2.987
342524
763616
20,6%16,7%
17,8%
26,5%
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
2000 2005 2006 2007
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
Titoli novità Titoli di cui si sono venduti i diritti all'estero % vendita / produzione
Tit
oli
Tit
oli
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Andamento della vendita dei diritti sui mercati esteri.
Cresce il numero di titoli di cui gli editori italiani vendono i diritti di edizione a editori stranieri: +80,1% (2007/’00).
Negli anni successivi le indicazioni degli operatori confermano il trend positivo: si esporta più di quanto di compra.
Sempre più opere vengono pensate e progettate editorialmente (al netto delle coedizioni) già per mercati stranieri: erano il 16,7% nel 2000, sono il 20,6% nel 2007 (ma 1 su 4 nel 2006).
* Dato sull’export dei diritti relativo al 2001.
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat, e Ice/Doxa per dati relativi alla vendita di diritti.
389
419
224
193
175
86
204
310
52
258
96
81
2004
2005
2006
2007
Arte e architettura Lifestyle Design, fotografia, ecc.
Andamento della vendita di diritti tra libri d’arte, lifestyle, design.
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Ice/Doxa.
616
484
524
763
8,4%
28,4%
63,1%
33,8%
11,3%
54,9%
18,3%
38,9%
42,7%
16,7%
64,0%
40,0%+1,9%
+8,3%
+45,6%
-19,2%
L’export continua a essere declinato sulla capacità delle case editrici di coprire un ampio ventaglio di microsegmenti editoriali.
All’interno di essi resta ancora il segmento arte e architettura (magari più «contemporaneo» e meno «antico») quello che copre circa la metà delle proposte delle case editrici italiane: dal 40,0% (2004) al 63,1% (2007).
Andamenti meno continui nel tempo per lifestyle, design e fotografia, che hanno talvolta un peso importante (circa 30%) sulle vendite annuali di diritti.
2008 2009 2010
57,9
59,1
(+2,1%)
59,6
(+0,8%)
32,3
(-4,3%)30,7
(-5,0%)
33,8
24,2
26,8
(+10,7)
28,9
(+7,8%)
■ Totale
■ Cataloghi
e monografie
■ Saggistica
con ampi apparati iconografici
L’illustrato d’arte, architettura, fotografia, cataloghi, monografie, ecc. nei canali trade (librerie, librerie on line) vede ridursi le vendite a valore del 9% negli ultimi tre anni (prezzo medio 2010: 25,0 euro).
Perdita di vendite parzialmente recuperate dalla saggistica d’arte o d’architettura, ecc. illustrata: +19,0% (prezzo medio 2010: 20,0 euro). Il mercato rimane stabile
Andamento della vendita nei canali trade.
Fonte: Nielsen Bookscan per Aie 2011
2008 2009 2010
57
,9
33
,8
■ Totale
■ Cataloghi
e monografie
■ Bookshop
e mostre d’arte
Nei bookshop dei musei e delle mostre temporanee si stima si siano venduti libri d’arte, architettura, per 25 milioni di euro (+8,4% sul 2009, ma -12% sul 2007: Fonte: Ufficio studi Aie su dati Mibac). Le vendite pur in un canale specializzato, si confermano al di sotto delle aspettative anche per la complessa (e caotica) gestione delle concessioni.
Complessivamente il mercato canali trade + bookshop vale (in base a come lo si misura) nel 2010:
- 84,6 milioni: libri d’arte, cataloghi, ecc. + saggistica illustrata d’arte, fotografia, architettura, design, ecc.
- 55,7 milioni di euro di libri d’arte e cataloghi.
Andamento della vendita nei bookshop e canali trade.
59
,1
59
,6
26
,2 32
,3
23
,5
30
,7
25
,0
Fonte: Nielsen Bookscan per Aie (2011) e Mibac
Bookshop: la rete delle concessioni.
Fonte: «Il Giornale dell’Arte», n.307, marzo 2011
1 Louvre Parigi 8.500.000
2 British Museum Londra 5.842.138
3 Metropolitan Museum of Art New York 5.216.988
4. Tate Modern Londra 5.061.172
5. National gallery Londra 4.954.914
6. National gallery of Art Washington 4.775.114
7. Musei Vaticani Città del Vaticano 4.676.179
8. Natural History Museum Londra 4.647.613
9. MoMa Museum of modern Art New York 3.131.238
10. Centre Pompidou Parigi 3.130.00023 – Galleria Uffizi (1.651.210); 30 Palazzo Ducale (1.303.000); 37 – Galleria dell’accademia di Firenze (1.170.000); 57 Museo nazionale di Castel Sant’Angelo (915.000); 80 – Museo nazionale del Risorgimento (708.500); 84 Pitti (652.164); 91 Circuito Vanvitelliano Regia di Caserta (601.614); 94 – Museo Egizio (576.200); 95 Museo nazionale del cinema (565.782)
1. Hasegawa Tohaku Tokyo 12.116
2. Postimpressionismo dal M. d’Orsay Tokyo 10757
3. Francis Bacon Washingston 9.220
4. Hasegawa Tohaku Kyoto 9.090
5. Van Gogh Tokyo 8.436
6. Fotografia di scultura dal 1830 New York 8.073
7. Imperatore Youngzheng Taipei 7.873
8. Picasso al Metropolitan Museum New York 7.380
9. Marina Abramovic New York 7.120
10. Falnama Washingston 7.011
Visitatori gg
Bookshop: nessun museo / mostra italiana tra i Top Ten 2010.
Caravaggio (Roma) 5.110;L Alexander Calder (Roma), 3.492; Salvador Dalì (Milano) 2.456; Biennale di architettura (Venezia), 2.009; Edward Hopper (Roma) 1.749
Tra la decima mostra e la prima italiana ci sono 1.900 visitatori giornalieri in meno; tra il decimo museo e il primo italiano per visitatori / anno 1.479.000 visitatori in meno.
Fonte: «Il Giornale dell’Arte», «The Art Newspaper», 308, aprile 2011
4,4 6,2 7,09,0
1,05,0
8,0 7,011,0
1,0
59,6
2,0 4,06,0 5,0
0,54,0
6,0
1,0 1,0 1,1
30,6
Sto
ria
del
l'art
e
Art
e, s
cultura
Monogra
fie
Arc
hitet
tura
Antiquar
iato
Des
ign,
gra
fica
Foto
gra
fia
Cin
ema
Dan
za.
Musi
ca
Altro
Totale Illustrato
Vendite nei canali trade per segmenti: 2010Valori in milioni di euro a prezzo di copertina.
29,0 Ml euro (2008)
27,5 Ml euro (2010): - 5,7%
All’interno dei canali trade (+5,1% la libreria; +7,8% nel complesso) l’editoria d’arte, architettura, ecc. composta da cataloghi e monografie (nuove) registra un -5,1%.
Minor potere di spesa da parte del pubblico, costo degli stock e bassi indici di rotazione (quindi richiesta di crescenti immobilizzi finanziari su titoli a bassa rotazione per le librerie) spiegano il fenomeno.
Crescita del segmento «arte / immagine» nel canale remainder.
Fonte: Nielsen Bookscan per Aie (2011).
Le App d’arte e archeologia.Cristina Mussinelli*
* La raccolta e l’analisi dei dati è stata condotta da Jacopo Milesi.
App musealiApp legate a un museo o a una mostra temporanea. Spesso con una galleria di immagini per le principali opere, un tour virtuale del museo / esposizione, informazioni di servizio (biglietteria, orari) Possono essere utilizzate in preparazione della visita o come (audio)guide nel museo / esposizione.
App turisticheApp pensate per chi sta visitando una città: tramite geolocalizzazione permettono all’utente di saperwe vicino a quali musei edifici d’arte si trova. Spesso sono arricchiti da commenti e dai ratings lasciati da altri utenti. Hanno le stesse funzioni di Google maps, ma focalizzano i loro contenuti / servizi su musei, spazi espositivi, fiere o eventi. Solo secondariamente su ristoranti, alberghi, servizi urbani.
App d’arteRelative a un artista, a un periodo, sono rivolte soprattutto a studenti e appassionati. Permettono di avere sul proprio smartphone una galleria di opere d’arte (fornite di schede illustrative, contestualizzazioni storiche). Altre sono in forma di videogioco, di quiz a tema o ancora di ricostruzione in 3D. Si usano per lo più in modalità off-line
App d’archeologiaApp pensate per quando ci si trova sul sitp archeologico che si vuole visitare. Ce ne possono essere di «tradizionali» permettendo di consultare la guida associata al luogo di interesse, o più «innovative», fornite di interattività, ricostruzioni in 3D, geolocalizzate, proponendo vari mix tra realtà aumentata e ricostruzione storica
La segmentazione delle App
Tutte le informazioni presenti in questo report sono state ricavate da iTunes e dal Market Android. I paesi sui quali ci si è concentrati sono Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Stati Uniti, per un totale di 88 applicazioni. La ricerca è stata eseguita nei mesi di giugno e luglio 2011 .
Fonte: Ufficio studi Aie
8
27
15
23
42
17
Italia 2010 Italia 2011 Francia UK Spagna Germania Usa
L'App Store di Apple non consente di ricercare in modo sicuro e univoco le App per categorie:
In questa prima ricerca ne abbiamo individuate 88 di cui 27 in Italia (31%).
Le App: quante sono?
28,6%
21,9%
14,3%
9,5%
2,9%
12,4%
6,7%3,8%
40,7%
11,1%
14,8%
7,4%
11,1%
7,4% 7,4%
Classica eantica
Moderna Contemporanea Turismo(focalizzato su)
Scienza (Musei) Educational(d'arte)
Archeologia Evento
Totale Italia
L’offerta di App «italiane» propone una maggior percentuale di titoli di arte classica / antica (41% vs 29%) e (leggermente) di archeologia. Sono assenti (non ne abbiamo individuate) di argomento scientifico o sviluppate da musei della scienza e della tecnica, in coerenza con la tradizione museografica nazionale.
Tutte le informazioni presenti in questo report sono state ricavate da iTunes e dal Market Android. I paesi sui quali ci si è concentrati sono Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Stati Uniti, per un totale di 88 applicazioni. La ricerca è stata eseguita nei mesi di giugno e luglio 2011 .
Fonte: Ufficio studi Aie
Le App: l’offerta per «genere».
Molte sono da usare all'interno degli spazi espositivi (oltre il 50%, ma l’80% in Francia) per cui sono state create, altre possono essere utilizzate ovunque, come nel caso dei giochi o delle gallerie virtuali, altre ancora, come nel caso dei tour guidati, prevedono che ci si trovi in determinati punti di un percorso prestabilito.
Molte delle applicazioni dei poli museali possono essere utilizzate anche in modalità off-line e consultabili ovunque come preparazione alla mostra (sono state inserite nella categoria Museo, in quanto è nello polo museale che offrono le maggiori opzioni di cui
sono fornite.
Le App: l’offerta per «luogo di utilizzo».
54% 54%
80%
50%
25%
50% 47%
17%29%
13%
4% 50% 0%12%
29%18%
7%
46%
25%
50%41%
Totate Italia Francia Uk Spagna Germania Usa
Nel museo Tour Ovunque
Tutte le informazioni presenti in questo report sono state ricavate da iTunes e dal Market Android. I paesi sui quali ci si è concentrati sono Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Stati Uniti, per un totale di 88 applicazioni. La ricerca è stata eseguita nei mesi di giugno e luglio 2011 .
Fonte: Ufficio studi Aie
1,141,00
0,57
2,04
1,24
1,04
0
0,5
1
1,5
2
2,5
Totale Italia Francia Inghilterra Spagna Germania Usa
Le App: prezzo medio.
Tutte le informazioni presenti in questo report sono state ricavate da iTunes e dal Market Android. I paesi sui quali ci si è concentrati sono Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Stati Uniti, per un totale di 88 applicazioni. La ricerca è stata eseguita nei mesi di giugno e luglio 2011 .
Fonte: Ufficio studi Aie
64%
63%
73%
47%
75%
100%
% gratuite
49%
Molte App sono gratuite (64%).
Quelle a pagamento, generalmente fornite di più opzioni e possibilità, solo in rari i casi che superano i 5 euro.
Nel caso di UK l'alto valore di un’App di fotografia The V&A Figures and Fiction, 13,99 euro contribuisce ad alzare la media; altrimenti sarebbe di 1,5 euro.
Le App: sviluppatori o editori? O museo?
Tutte le informazioni presenti in questo report sono state ricavate da iTunes e dal Market Android. I paesi sui quali ci si è concentrati sono Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Stati Uniti, per un totale di 88 applicazioni. La ricerca è stata eseguita nei mesi di giugno e luglio 2011 .
Fonte: Ufficio studi Aie
8%15% 9%
25%
66%67%
87%61%
50% 100%
53%
26%19%
13%
30% 25%
47%
Totate Italia Francia Uk Spagna Germania Usa
Editori Sviluppatori Musei/enti
Il 66% delle applicazioni sono realizzate da sviluppatori. Anche se talvolta sono create in collaborazione fra editori, sviluppatori e poli museali. Capita che una casa editrice si affidi a uno sviluppatore per creare l'applicazione di un museo (Unesco World Heritage, ideata da Harper Collins e sviluppata da AimerMedia), o che invece si valga dell'aiuto di un ente (Giunti e Polo Museale Fiorentino nella creazione della guida alla Galleria degli Uffizi).
In tutti i Paesi le App sono ideate, create e messe sul mercato da nuovi soggetti, che si occupano esclusivamente di applicazioni, e che nulla hanno a che fare con la tradizionale filiera editoriale: Parallelo, Toura, Macsoftex, ecc.
7% 7% 9% 12%
75% 78%87%
78% 100%
59%
5%
11%
6%
14%4%
13% 13%
100%
24%
Totale Italia Francia Uk Spagna Germania Usa
iPad iPhone, iPod, iPad Android Android + iPhone, iPod, iPad
Le App: da quali dispositivi.
Tutte le informazioni presenti in questo report sono state ricavate da iTunes e dal Market Android. I paesi sui quali ci si è concentrati sono Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Stati Uniti, per un totale di 88 applicazioni. La ricerca è stata eseguita nei mesi di giugno e luglio 2011 .
Fonte: Ufficio studi Aie
Il mercato deifacsimili.Giovanni Peresson*
* La raccolta e l’analisi dei dati è stata condotta da Lorenzo Ferrario.
Facsimili: identificazione del segmento.
AnastaticaUna riproduzione attraverso scansione o fotografia digitale, di un originale antico. Si differenzia dal facsimile in quanto non ripropone la veste materiale dell’opera e dunque si presenta con formato, carta, legatura che possono essere indipendenti da quelli originali.
Distribuzione: reti agenti, librerie concessionarie, e-Commerce
FacsimiliRiproduzione fedele, solitamente di un manoscritto riccamente miniato e decorato, che non ha però la pretesa di sostituirlo ma solo di rendere lo stato in cui si trova nei colori, finezza delle miniature, imperfezioni e lacune. Oltre alla resa del testo, anche formato, tipo di carta e ogni aspetto materiale del volume originale sono rispettai cercando di replicarli nel modo più fedele.
Distribuzione: reti agenti; distributori stranieri;
Volumi di pregioSi intendono edizioni caratterizzate a vario titolo da un certo grado di preziosità: nel grande formato, in una vocazione enciclopedica, legature, piatti di copertina, nell’uso di particolari tipi di carta, nella ricchezza (e qualità) delle riproduzioni fotografiche. Non si tratta però di copie di un modello che funge da originale
Distribuzione: reti agenti, e-Commerce
Libri d’artistaPezzi unici, o numerati in serie limitate a pochissimi esemplari, realizzati con tecniche miste (carta e/o altri materiali) che si alterna a parti stampate con caratteri tipografici tradizionali e non.
Distribuzione: gallerie d’arte
2004 2011
93
78
145
11
+68%■ Editori italiani
■ Editori italiani
(ma «non disponibili»)
■ Editori stranieri
156
I titoli di edizioni facsimilari in commercio sono almeno 145. In assenza di una «catalogo dei titoli in commercio» è probabile – non riuscendo a monitorare piccole realtà editoriali e tipografiche - che il loro numero sia leggermente superiore. Tra 2004 e 2011 la crescita dell’offerta è stata comunque significativa: +68%
Fonte: Dati 2004, Catalogo Libreria Pecorini (Milano); 2011 Rilevazione sulle edizioni facsimilari in Italia.
Facsimili: evoluzione della produzione.
43
48
42
47 6
8 7 63
fino al2000
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Fonte: 2011 Rilevazione sulle edizioni facsimilari in Italia.
22 34
Il numero di titoli annualmente pubblicati è evidentemente circoscritto (<10), anche per i tempi e gli investimenti produttivi. Si nota:
- Andamento discontinuo negli anni, legato alle particolarità produttive che governano il segmento.
- Ma con una tendenziale crescita nell’offerta da parte degli editori italiani: da 22 del periodo 2001/’05 a 34 del 2006/’10 (+55%).
- Le coedizioni sembrano rappresentare una quota trascurabile nell’offerta pur trattandosi di prodotti con forte vocazione internazionale.
4%
96%
Coedizioni Altre
Moleiro, Millenium Liber, Eikon Editores (Spagna), Müller & Schindler (Germania), Faksimile Verlag (Svizzera)
Facsimili: evoluzione della produzione annua.
21%
10%9%
8% 8%6%
5%
33%
Il Bulino FrancoCosimoPanini
Editialia Giunti Salernoeditrice
Vallecchi Utet Altri 7marchi
Cinque marchi editoriali coprono oltre il 50% dell’offerta in commercio.
L’assenza di un catalogo impedisce di disporre di un reale monitoraggio di tutti gli attori presenti sul mercato.
56%
Aboca, Artcodex, LIM Editrice, M. D’Auria, Olschki, Priuli&Verlucca, Spes.
Facsimili: marchi editoriali.
Fonte: 2011 Rilevazione sulle edizioni facsimilari in Italia.
Titoli in catalogo Prezzo medio(sui titoli di cui viene indicato il
prezzo)
Tiratura media TiraturaMin e Max
14 5.870 euro 728 500 (min)1.200 (max)
16 14.180 euro 722 399 (min)(980)
11 750 euro 898 400 (min)998 (max)
32 2.840 euro 699 10 (min)999 (max)
12 2.404 euro 633 260 (min)999 (max)
Media 145 3.050 euro 723
Facsimili: marchi editoriali, prezzi medi e tirature medie.
Fonte: 2011 Rilevazione sulle edizioni facsimilari in Italia.
Facsimili: filiera produttiva.
Fonte: 2011 Rilevazione sulle edizioni facsimilari in Italia.
Facsimili: filiera didtributiva.
Fonte: 2011 Rilevazione sulle edizioni facsimilari in Italia.
Titoli CoedizioniDistribuzione
di terzi
Rete di vendita propria Tipografia Sito web
11 No NoInformazioni, e-
commerce
14 sì sìInformazioni,
slideshow facsimile
16 Sì Sì SìSito generale e siti
specifici dedicati a un singolo facsimile
12 Sì Sì Sì
Progetto Leonardo più una sezione per gli
altri facsimili
12 No No -Informazioni e e-
Commerce
12 No No -Informazioni, e-
commerce
8 - Sì Informazioni
9 No No Informazioni
7No
Sì - Informazioni
Facsimili: integrazione della filiera.
Edizioni facsimilariDistribuzione: reti agenti
~ 156 titoli
3.500 euro di prezzo medio
Tiratura media: 723 copie
Edizioni di pregioDistribuzione: reti agenti,
eCommerce
300-600 euro di prezzo medio
AnastaticheDistribuzione: reti agenti,
eCommerce, librerie commissionarie
80-200 euro di prezzo medio
Il mercato delle edizioni facsimilari può essere stimato per il 2010 in non meno di 14,5 milioni di euro (+ 7% sul 2009 anche se molto dipende dall’offerta messa sul mercato).
Rappresenta una componente importante del settore arte (con tutte le sue implicazioni nella particolare filiera produttiva: carte speciali, legatura artigianale, stampa, ecc.) e di studio delle edizioni:
- È il 24% del mercato «arte e immagine»
- O, calacolato solo sul mercato dei cataloghi, monografie illustrate, ecc. il 53%.
Rappresenta una parte importante e significativa dell’export dell’editoria d’arte anche in termini di presentazione del made in Italy.
Soffre, oltre che di situazioni congiunturali nazionali e internazionali (tagli dei fondi alle biblioteche, minor capacità di spesa da parte dei collezionisti, ecc.) di una frammentazione e scarsa visibilità rispetto alle problematiche più generali del mercato dell’editoria d’arte.
Facsimili: conclusione.