asta di libri

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ASTA Libri Antichi e da Collezione PARTE I

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Asta di Libri - Genova - Aste Boetto

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Page 1: Asta di Libri

ASTALibri Antichie da CollezionePARTE I

Page 2: Asta di Libri
Page 3: Asta di Libri

ASTAASTE DI ANTIQUARIATO BOETTO s.r.l.

Libri antichiMartedì 15 Dicembre 2015 ore 16.00

GioielliMartedì 15 Dicembre 2015 ore 21.00

Antiquariato e pittura sec. XIXPrima sessioneMercoledì 16 Dicembre 2015 ore 16.00Seconda sessione

Mercoledì 16 Dicembre ore 21.00Terza sessione

Giovedì 17 Dicembre 2015 ore 15.00Quarta sessioneGiovedì 17 Dicembre ore 21.00

Preview (selezione opere) Milano, Foro Buonaparte 48

Mercoledì 9 Dicembre 2015 ore 11.00-13.00 / 14.00-19.00Giovedì 10 Dicembre 2015 0re 11.00-13.00 / 14.00-19.00

Esposizione

10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.0010.00 - 12.30 / 15.00 - 19.0010.00 - 19.0010.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00

Venerdì SabatoDomenica Lunedì

11 Dicembre12 Dicembre13 Dicembre14 Dicembre

Mura dello Zerbino 10 rosso, 16122 GenovaTel. +39 010 25 41 314 - Fax +39 010 25 41 379

Foro Buonaparte 48, 20123 Milano - Tel. +39 02 36 76 82 80

e-mail: [email protected] - www.asteboetto.it

Page 4: Asta di Libri

da un’esposizione ai fini di permettere un esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conser-vazione, la provenienza, il tipo e la qualità degli oggetti. Dopo l’Aggiudicazione, né Aste Boetto né i Venditori potranno essere ritenuti responsabili per i vizi relativi allo stato di conservazione, per l’errata attribuzione, l’autenticità, la provenienza, il peso o la mancanza di qualità degli oggetti. Né Aste Boet-to né il personale incaricato da Aste Boetto  potrà rilasciare qualsiasi garanzia in tal senso, salvi i casi previsti dalla legge. 9. Le basi d’asta relative alla possibile par-tenza in asta di ciascun lotto sono stampate sotto la descrizione dei lotti riportata nel catalogo e non includono i diritti d’Asta dovuti dall’Aggiudicatario. Tali stime sono tuttavia effettuate con largo anticipo rispetto alla data dell’Asta e pertanto possono essere soggette a revisione. Anche le descrizioni dei lotti nel catalogo potranno essere soggette a revisione, mediante comunicazioni al pubblico durante l’Asta. 10. Il pagamento totale del prezzo di aggiu-dicazione e dei diritti d’Asta potrà essere immedia-tamente preteso da Aste Boetto, in ogni caso dovrà essere effettuato per intero, in Euro, entro sette gior-ni dall’aggiudicazione. L’aggiudicatario, saldato il prezzo e i corrispettivi per diritti d’asta, dovrà ri-tirare i lotti acquistati a propria cura, rischio, spe-se e con l’impiego di personale e mezzi adeguati entro 14 giorni dalla vendita. Decorso tale ter-mine, le Aste Boetto . saranno esonerate da ogni responsabilità nei confronti dell’Aggiudicatario in relazione alla custodia, all’eventuale deterio-ramento o deperimento degli oggetti e avranno diritto ad applicare un corrispettivo, per singolo lotto, a titolo di custodia, pari a € 5,00 giornaliere per mobili e € 2,50 giornaliere per gli altri oggetti. Per le vendite fuori sede, gli oggetti aggiudicati e non ritirati saranno trasportati e custoditi presso i nostri magazzini. Le spese di trasporto sostenute sa-ranno a totale carico degli aggiudicatari. Su espressa richiesta dell’Aggiudicatario, le Aste Boetto  potran-no organizzare, a spese e rischio dell’Aggiudicatario, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione dei lotti. 11. In caso di mancato pagamento, le Aste Boetto s.r.l. potranno:a)restituire il bene al mancato venditore ed esigere dal mancato acquirente il pagamento delle commissioni perdute;b)agire per ottenere l’esecuzione coattiva dell’obbli-go di acquisto;c)vendere il lotto a trattativa privata, o in aste suc-cessive, comunque in danno del mancato compra-tore, trattenendo a titolo di penale gli eventuali acconti versati.12. Nonostante ogni disposizione contraria qui contenuta, Aste Boetto  si riserva il diritto di concordare con gli Aggiudicatari forme speciali di pagamento, per le quali viene espressamente conve-nuto il patto di riservato dominio a favore di Aste di Antiquariato Boetto s.r.l. fino all’integrale e comple-ta estinzione del debito. Resta pertanto inteso che il mancato o ritardato pagamento, anche di una parte soltanto delle rate stabilite, darà facoltà al venditore Aste di Antiquariato Boetto s.r.l. di ritenere risolta la vendita, di richiedere l’immediato restituzione del bene nel caso esso fosse già stato consegnato e di trattenere quanto già pagato a titolo di caparra confirmatoria.13. Gli Aggiudicatari sono tenuti all’osser-

vanza di tutte le disposizioni legislative o regola-mentari in vigore relativamente agli oggetti dichia-rati di interesse particolarmente importante e per i quali il procedimento di dichiarazione è iniziato ai sensi dell’art. 6 es. del D.LGS. 29 Ottobre 1999, n. 490, con particolare riguardo agli artt. 54 e ss. del medesimo decreto. L’esportazione di oggetti da parte di Aggiudicatari residenti e non residenti in Italia è regolata dalla suddetta normativa nonché dalle leggi doganali, valutarie e tributarie in vigore. Il costo approssimativo di una licenza di esportazio-ne è di € 200,00. I tempi d’attesa sono di 45 giorni circa dalla richiesta al Ministero dei Beni Culturali, Ufficio Esportazioni. La richiesta della licenza viene inoltrata al Ministero previo pagamento del lotto e su esplicita autorizzazione scritta dell’Aggiudicata-rio. Aste Boetto  non si assume nessuna responsa-bilità nei confronti dell’Aggiudicatario in ordine ad eventuali restrizioni all’esportazione dei lotti aggiu-dicati, né in ordine ad eventuali licenze o attestati che l’Aggiudicatario di un lotto dovrà ottenere in base alla legislazione italiana. L’Aggiudicatario in caso di diritto di prelazione da parte dello Stato, non potrà pretendere da Aste Boetto o dal Vendito-re nessun rimborso di eventuali interessi sul prezzo e sulle commissioni d’Asta già corrisposte. 14.  In caso di contestazioni fondate e accettate da Aste Boetto per oggetti falsificati ad arte, purché la relativa comunicazione scritta provenga a Aste Bo-etto  entro 21 giorni dalla data della vendita, Aste Boetto potrà, a sua discrezione, annullare la vendita e rivelare all’Aggiudicatario che lo richieda il nome del Venditore, dandone preventiva comunicazione a questo ultimo. 15.  Tutte le informazioni sui punzoni dei metalli, sulla caratura e il peso dell’oro, dei diamanti e delle pietre preziose colorate sono da considerarsi pu-ramente indicative e approssimative e Aste Boetto  non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali errori contenuti nelle suddette informazioni e per le falsificazioni ad arte degli oggetti preziosi. Alcuni pesi in questo catalogo sono stati determinati tra-mite misurazioni. Questi dati devono considerarsi solo un’indicazione di massima e non dovrebbero essere acquisiti come esatti. 16. In aggiunta ad ogni altro obbligo o diritto pre-visto dalle presenti Condizioni di Vendita, Aste Boetto nel caso in cui sia stata informata o venga a conoscenza di un’eventuale pretesa o diritto di terzi inerente alla proprietà, possesso o detenzione del Lotto potrà, a sua discrezione, trattenere in cu-stodia il Lotto nelle more della composizione della controversia o per tutto il periodo ritenuto ragione-volmente necessario a tale composizione. 17. Le presenti Condizioni di Vendita sono accetta-te automaticamente da quanti concorrono all’Asta e sono a disposizione di qualsiasi interessato che ne faccia richiesta. Per qualsiasi controversia è stabilita la competenza esclusiva del Foro di Genova .

Condizioni di vendita

1. I lotti sono posti in vendita dalle Aste Boetto in locali aperti al pubblico , essa agisce  quale mandataria in esclusiva in nome proprio e per con-to di ciascun Venditore il cui nome viene trascritto negli appositi registri di P.S. presso Aste Boetto. Gli effetti della vendita influiscono sul Venditore e Aste Boetto non assume nei confronti dell’Aggiudica-tario o di terzi in genere altra responsabilità oltre quella ad essa derivante dalla propria qualità di mandataria. 2. Gli oggetti sono aggiudicati al miglio-re offerente e per contanti; in caso di contestazione tra più Aggiudicatari, l’oggetto disputato potrà , a insindacabile giudizio del Banditore, essere rimesso in vendita nel corso dell’Asta stessa e nuovamente aggiudicato. Nel presentare la propria offerta, l’offe-rente si assume la responsabilità personale di corri-spondere il prezzo di aggiudicazione, comprensivo della commissione dei diritti d’asta, di ogni imposta dovuta e di qualsiasi altro onere applicabile. 3. Aste Boetto  si riserva la facoltà di ri-tirare dall’Asta qualsiasi lotto. Il banditore, durante l’Asta, ha la facoltà di abbinare o separare i lotti ed eventualmente variare l’ordine di vendita. Lo stes-so potrà, a proprio insindacabile giudizio, ritirare i lotti qualora le offerte in Asta non raggiungano il prezzo di riserva concordato tra Aste Boetto e il Venditore. 4. Alla cifra di aggiudicazione sono da ag-giungere i diritti d’asta del 23%. Sui beni contrasse-gnati con “*” che provengono da imprenditori non soggetti al regime del margine, è dovuto il diritto d’asta pari al 23% oltre Iva, e la vendita è soggetta ad Iva sull’intero valore di aggiudicazione, oltre spese.5. Il Direttore della vendita può accettare commissioni d’acquisto delle opere a prezzi deter-minati su preciso mandato e può formulare offerte per conto del venditore.6. Aste Boetto può accettare mandati per l’acquisto (offerte scritte e telefoniche), effettuando rilanci mediante il Banditore, in gara con il pubbli-co partecipante all’Asta. Le Aste Boetto non potran-no essere ritenute in alcun modo responsabili per il mancato riscontro di offerte scritte e telefoniche, o per errori ed omissioni relative alle stesse.7. Nel caso di due offerte scritte identiche per il medesimo lotto, lo stesso verrà aggiudica-to all’Offerente la cui offerta sia stata ricevuta per prima. Aste Boetto  si riserva il diritto di rifiutare le offerte di Acquirenti non conosciuti a meno che venga rilasciato un deposito ad intera copertura del valore dei lotti desiderati o, in ogni caso, fornita altra adeguata garanzia. All’atto dell’aggiudicazio-ne, Aste Boetto potrà chiedere all’Aggiudicatario le proprie generalità, e in caso di pagamento non immediato e in contanti, l’Aggiudicatario dovrà fornire a Aste Boetto referenze bancarie congrue e comunque controllabili: in caso di evidente non rispondenza al vero o di incompletezza dei dati o delle circostanze di cui sopra, o comunque di ina-deguatezza delle referenze bancarie, Aste Boetto si riserva di annullare il contratto di vendita del lotto aggiudicato. 8. Aste Boetto  agisce in qualità di manda-taria dei venditori e declina ogni responsabilità in ordine alla descrizione degli oggetti contenuta nei cataloghi, nella brochure ed in qualsiasi altro ma-teriale illustrativo; le descrizioni di cui sopra, così come ogni altra indicazione o illustrazione, sono puramente indicative. Tutte le aste sono precedute

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Condition of sale

1. Lots are put on sale by Aste Boetto at a pub- lic auction. Aste Boetto acts as exclusive agent in its own right and on behalf of each seller whose name is registered at Aste Boetto. The seller is responsible for the items on sale and Aste Boetto accepts no responsibility with regards to the buyer other than that which may derive from its position as agent.2. The items are sold to the highest bidder for cash: in the case of disagreement between more than one high bidder, the disputed item may, at the sole discretion of the auc- tioneer, be relisted for new bidding during the same auction. When making a bid, the bidder accepts full personal responsibility to pay the price agreed inclusive of the Auc- tion Com-mission and all other due fees and taxes.3. Aste Boetto reserves the right to with-draw any lot from the auction. During the auction, the auctioneer has the right to separate or join lots and to change the order of their sale. The auctioneer may, furthermore, at his discretion, withdraw any lot which does not reach the reserve price agreed betwe-en Aste Boetto and the seller.4. An auction commission of 23% is to be added to the final selling price. Goods marked “*” which are offered by sellers not subject to “margin regulations” (VAT paid on only the difference betwe-en the original purchase price and sale price) are subject to the auction commission of 23% plus VAT on the entire value of the sale item plus ex- penses.5. The auction director may accept a speci-fic mandate to bid for lots at a determined price and make offers on behalf of the seller.6. Aste Boetto may accept mandates for buy- ing (written and telephonic) and raise bids through the auctioneer at public auctions. Aste Bo-etto may not be held responsible in any way for not receiving written or tele- phonic offers or for any er-rors or omissions in said offers.7. In the case of two identical offers for the same lot, the offer will be awarded to the offer which was received first. Aste Boetto reserves the right to refuse offers from un- known bidders unless a de-posit is raised which covers the entire value of the desired lot or in any case an adequate guarantee is supplied. At the time of assignment of a lot, Aste Boetto may require identification de- tails from the purchaser and in the case of referred and non cash payment, the pur- chaser must supply Aste Boetto with a con- gruous and checkable bank reference: in the case of references which do not correspond, are incomplete or inadequate, Aste Boetto reserves the right to annul the sale contract of the assigned lot.8. Aste Boetto acts as agent for the seller and declines responsibility deriving from de- scrip-tions of the items in the catalogues, brochures or any other such descriptive ma- terial: the descriptions as stated above aswith all other illustrations are purely indica- tive. Al auctions are preceded by an exhibi- tion in order to allow a thorough examination of the authenticity, condition, origin, type and quality of the items. After the assignment of a lot, neither Aste Boetto nor the seller can be held responsible for flaws with regards to the condition, for mis- taken attribution, origin, authenticity, weight or quality of the items. Neither Aste Boetto nor anyone charged by Aste Boetto can

release any guarantee in this sense other than in cases foreseen by law.9. The starting price relative to the pos-sible auctioning of each lot is printed under the description of said lot and do not include the Auction commission to be paid by the purchaser. These estimates are nevertheless made well befo-re the date of the auction and may therefore de subject to modifica- tion. The descriptions of the lots in the cat- alogue may also be subject to revi-sion via communication to the public during the auction.10. Aste Boetto may require payment in full of the final price and Auction Commission, in any case, full payment in Euros must be made within seven days of the assignment. Having paid the final pri-ce and Auction Commission, the purchaser must collect the lots bought at his own risk, responsi-bility and expense within seven days of the pur- chase. At the end of said period, Aste Boetto will be exonerated of all responsibility with regards to the purchaser concerning storage and possible de-terioration of the items and may exercise the right to apply a charge for the storage of each single lot at the rate of € 5.00 per day for furniture and € 2,50 per day for other items. Items sold off site and not collected will be transported and stored in our wa-rehouses. Any transport costs will be the responsi-bility of the purchaser. If specifically requested by the purchaser, and at their risk and expense, Aste Boetto may arrange packaging, transport and in-surance of the lots.11. In the case on non-payment, Aste Boetto can:a) return the goods to the seller and de- mand from the buyer payment of the lost commission,b) act in order to obtain enforcement of compul-sory paymentc) sell the lot at a private sale or subsequent au-ction, and in any case detain as penalty any de-posits paid.12. Notwithstanding any disposition contrary to this content, Aste Boetto reserves the right to agree with the purchaser, special forms of pay-ment, public or private warehouse storage, to sell assigned lots which have not been collected priva-tely, to insure assigned lots, to resolve disputes and claims by or against the purchaser and to generally un- dertake actions considered appropriate in or-der to collect payment owed by the pur- chaser or even according to the circum-stances, annul the sale according to articles 13 and 14 of Italian civil law and to return the goods to the purchaser.13. Purchasers are required to uphold all laws and regulations in force with regards to the items declared to be of particular impor- tance and for which the procedure of decla- ration was began in accordance with article 6 es. Of the legislative decree 29 October 1999, n°490, with particular re-gards to arti- cle 54 of the same decree. The export of goods by the purchaser, resident and not in Italy, is regulated by the aforementioned de- cree and furthermore by customs, currency and tax regulations in force. The approxi- mate cost of an export license is E.200,00. Waiting time is about 45 days following the application to the export office of the “Min- istero dei Beni Culturali”.

The application for an export license is to be sent to the Ministry on payment of the lot and with explicit written authorization of the purchaser. Aste Boetto is not held responsi- ble in any way to the purchaser with regards to any eventual export restrictions concern- ing the lot assigned, nor for any license or permit which the purchaser of a lot must ac- quire in accordance with Italian law. In the case of the State exercising the right of withdrawal, the purchaser cannot expect any reimbursement from Aste Boetto or from the seller, of interest on the price or Auction Commission already paid.14. In the case of a reasonable contestation, ac- cepted by Aste Boetto, with regards to faked works of art, and given that a written com- munication is received by Aste Boetto within 21 days of the sales, Aste Boetto may, at its discretion annul the sale and should the purchaser so require, reveal the name of the seller informing said seller of this action.15. All information regarding hall-marks of met- als, carats and weight of gold, diamonds and precious coloured gems are to be con-sid- ered purely indicative and approximate and Aste Boetto cannot be held responsible for eventual errors contained in said infor-ma- tion nor for the falsification of precious items. Some weights in this catalogue have been ascertained by way of measurement. This data is to be considered approximate and must not be considered as exact.16. In addition to all other obligations and ri-ghts as contained in these Conditions of Sale, Aste Boetto may at its discretion, in the case that is informed or becomes aware of claims by third parties concerning the ownership, possession or holding of a lot, hold the lot in custody for the duration of the claim or for the time deemed necessary for the claim to be made.17. These Conditions of Sale are automatical-ly accepted by all those participating in the auction and are available upon request to any interested party.Any dispute is to be under the jurisdiction of the court of Genoa.

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Antiquariato e pittura sec. XIX,Marco [email protected]

Arte OrientaleStefano [email protected]

GioielliMaurizio [email protected]

Arte Moderna e ContemporaneaMarco [email protected]

Design e Arti Decorative sec. XXSergio [email protected]

FotografiaMaura [email protected]

LibriDavide Gambino

FotografieClaudio Grimaldi

GraficaSara Dossi

I nostri esperti

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LibriLivresBooks

15 Dicembre 2015 ore 16.00

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INCUNABOLI ECINQUECENTINE

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1001 - Lucano (Cordoba 39- Roma 65)

Farsalia

Titolo completo: Accipe candidissime lector Ioannis Sulpitii Verulani in singulos Pharsaliae Lucani libros Argumenta: Nec non eiusdem & Omniniboni Vincentini in totum Volumen commentarios.

Simone Bevilacqua, Venezia, 1494

D.: In-Folio, mm 310*214; cc. [220]; segn..: *6, a-z8, A-C8, D6

Col.: Venetiis Impressum Per Simone[m] beuilaqua papiensem. Anno Salutis christianæ. M.cccc.lxxxxiii. die uero ultimo Ianuarii.

Bibl: IGI 5822; Goff L305; HC 10241*; BMC V 517

€ 2500-3200

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Il poema racconta, con vivo tono di deprecazione, la guerra “più che civile” che contrappose Pompeo a suo suocero Giulio Cesare. In questa edizione veneziana, il testo è accompagnato dai due commenti degli umanisti Ognibene de’ Bonisoli (lat. Omnibonus Leonicenus, Lonigo 1442 – Venezia 1474) e Giovanni Sulpizio da Veroli (Johannes Sulpitius Verulanus, fl. 1470-1490); il commento di quest’ultimo è qui pubblicato per la prima volta. L’opera è preceduta da materiale preliminare, comprendente due biografie di Lucano di mano dello stesso Suplizio e di Pomponio Leto (Teggiano 1428 – Roma 1498), e una lettera dedicatoria di Sulpizio al cardinale genovese Antonio Gentile Pallavicini (Genova, 1441 – Roma, 1507), nella quale si cerca di stabilire una parità di valore tra l’epica di Lucano e quella di Virgilio. Alcune letterine d’attesa sono iscritte in spazi quadrangolari corrispondenti a circa 2 -3 righe di testo, riservati a eventuali miniature.

Rilegatura in mezzo-marocchino scuro di fine ‘800. Piatti ricoperti di carta marmorizzata nero e oro, una piccola porzione della quale si ritrova staccata e stropicciata al piatto anteriore. Cuffie lievemente abrase; spellatura al bordo del piatto anteriore. Dorso a cinque nervi decorati a rotella con motivi a rombo; dorature in stile romantico al piede e in testa. Il titolo e la data di pubblicazione sono stati dorati in due diversi compartimenti; gli altri quattro compartimenti, stampati a freddo. Sguardie in carta marmorizzata grigia. Cartulazione d’epoca o della prima metà del secolo XVI, principiante a c. [5] e interrotta al n. 112. Tagli spruzzati blu. Si rilevano alcuni lavori di restauro, condotti con cura mediante l’applicazione di carta di riso ai margini inferiori ed esterni delle prime 37 carte e delle ultime 10, a rinforzo del supporto originale reso fragile dall’umidità e da piccole tarlature. Una simile riparazione è stata effettuata su una lieve incisione dell’ultima carta. Due carte staccate, senza perdita di carta al margine interno. Eccellente stato dei fascicoli centrali, con carta solida e di colore naturale. Esemplare marginoso.

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1002 - Caio Valerio Flacco (+ 95ca.)

Argonauticon libri octo cum eruditissimis Aegidij Maserij Parrhisiensis commentarijs

Parigi, Jean Petit & Josse Bade, 1519D.: In-folio, mm 328*210; cc. [8], 114; segn.: A8 a-n8 o10

Prov.: Ex libris manoscritto seicentesco al frontispizio: Collegii Sancti Petri in Monforte congregationis Somasche.

Col.: in chalcographia Iodoci Badii Ascensii ad decimumquartum Kalend. Feb. [19 XII] 1519.

Bibl.: Renouard 1969, 432; Moreau, II 2216.

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€ 2800-3400

Prima edizione illustrata delle Argonautiche di Valerio Flacco, nel commento dell’erudito Gilles de Maizières. Ognuno degli 8 libri formanti il poema è preceduto e sintetizzato da una silografia in stile tedesco (o nord-europeo), opere di un anonimo incisore. La pubblicazione fu condivisa da Josse Bade e Jean Petit: il nostro esemplare reca la marca editoriale di quest’ultimo.

Legatura in mezzo-vitello di fine ‘800. Dorso a cinque nervi (abrasi), rialzati da filetti dorati. Date e titolo sono stampati in oro su due tasselli di marocchino fulvo. Lieve danno alla cuffia inferiore. Testo in ottime condizioni d’insieme. Carta bianca e frusciante. Unico difetto di rilievo: una macchia d’umidità scura ai margini delle ultime 5 carte. Piccole e accurate riparazioni ai margini superiori di alcuni fogli dell’ultimo quaderno; un piccolo strappo sull’orlo del margine inferiore attraversante alcune carte del primo quaderno. Nell’insieme esemplare notevole per freschezza e ampiezza dei margini.

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1003 - Hartmann Schedel (Norimberga 1440 – 1514); Michael Wolgemuth (Norimberga 1434 – 1519); Wilhelm Pleydenwurff (Bamberga, 1420 – Norimberga, 1472).

[Liber chronicarum] (“Cronache di Norimberga”)

ESEMPLARE SCOMPLETO

Norimberga, Anton Koberger, 1493 D.: In-Folio, mm 420*300; carte presenti: 2, 12-13, 16, 21-22, 42-66, 68-75, 83-102, 109, 111-117, (118-129), 131-141, (142), 143-150, (151), 152-158, (159-161), 161-171, (172-177), 178-181, (182-184), 185-187, (188), 189-191, (192), 193-202, (203), 204-206, (207), 208-211, (212), 213-227, (228-230), 231-250, (251-252), 253, (255), 256, 258, 263, 271, 275, 276, per un totale di 195 cc. su 276.

P.: Nota antiquariale in francese ottocentesca sulla prima sguardia.

€ 1900-2200

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Page 16: Asta di Libri

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Le cosiddette “Cronache di Norimberga” non hanno bisogno di ulteriori presentazioni per l’amante di libri antichi. Le loro 1800 silografie, la ricchezza di documentazione archivistica e bibliografica che le riguardano ne fanno una delle opere più raccontate e celebrate di tutti i tempi. Anche scompleto, come in questo caso, questo incunabolo emana un’aura di leggenda: l’esemplare qui proposto offre ancora alcune delle più belle raffigurazioni di città, opera di Michael Wolgemuth (quali Norimberga, Roma, Venezia, Gerusalemme, Costantinopoli, Padova ecc.), sempre molto ricercate dai collezionisti. Alcune carte (segnate nella descrizione che precede tra parentesi tonde) sono state raccolte ab antiquo da un esemplare assai corto di margini, impreziosito da qualche annotazione coeva, o di poco successiva alla data di pubblicazione.

Le carte superstiti (alcune delle quali ancora legate tra loro) sono contenute all’interno di una cartella archivistica “à rabat” genovese del sec. XVIII, in pelle bazzana. Esemplare assai marginoso. Numerose macchie d’umidità toccanti soprattutto il testo. Illustrazioni nell’insieme ben conservate, salvo qualche fioritura o gora occasionale. Alcune tracce di ruggine ai margini interni.

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1004 - Quinto Curzio Rufo (I secolo dopo Cristo)

Historiarum Alexandri Magni Macedonis libri octo [Ginevra], Jacob Stoer, 1597

In-16°; mm 130*84 (rilegatura)- mm 120*79 (intrno); pp. 596 [22]; segn.: A-2R8

€ 250-500

L’ identità di Curzio Rufo rimane ancora un mistero; ben nota è di contro la sua unica opera conosciuta sulla vita (romanzata) di Alessandro Magno. Il presente volume è la prima, e piuttosto rara, edizione della Historia uscita dalle stampe del ginevrino Jacob Stoer nel 1597 (una seconda, e meno infrequente, sarebbe uscita nel 1614). Ciò che, tuttavia, dona all’oggetto la parte congrua del suo valore è la bellissima legatura tedesca coeva, stampata a freddo su pelle di scrofa, di probabile origine bavarese (simile a quella, attribuita alla bottega di Hans e Kaspar Schinnagl, ritrovabile su un esemplare della Postilla Catholica di J. Eck presso la Bayerisches Staatsbibliothek di Monaco; cfr. Einbanddatenbank EBDB r002922).

Legatura tedesca, a freddo, su assi di legno coperte di pelle di scrofa. Cornice con camei dei Riformatori in medaglione su ogni lato inserite in una bordatura inquadrante una piastra centrale con motivi a nodo e fogliame, ripetuta su ambo i lati. Tracce di fermagli. Discreto stato complessivo. Interno buono, con qualche gora marginale.

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1005 - Giulio Faroldi (fl. XVII sec.)

Annali veneti di Iulio Faroldo, prete cremonese.

Venezia, Giovanni Varisco, 1577

D.: In-8°, mm. 150*100; 416 pp.; segn.: A-2C⁸.

Prov.: Ex libris Angeli Contereni aequitis et domini procuratoris, di mano secentesca al frontispizio. Marini nob. Francesco, stampato su striscia di carta incollata a piede del frontispizio.€ 250-350

PRIMA ED UNICA EDIZIONE di quest’opera storiografica su Venezia dall’VIII secolo fino alla scoperta dell’America, scritta in forma annalistica e senza eccessive pretese di analisi delle fonti. L’Angelo Contarini che ha apposto il suo ex libris manoscritto al frontispizio potrebbe non essere altri che l’omonimo dignitario inviato dal governo veneziano, insieme con Giovanni Grimani, a congratularsi con Luigi XIV, appena salito al trono nel 1643, e dolersi con lui per la morte del padre (cfr. Dizionario biografico degli italiani, ad vocem).

Piena pergamena, con titolo manoscritto al dorso. Frammenti di bindelle di chiusura a piatto anteriore. Testo in buone condizione, con poche macchie d’umidità. Margini superiori un po’ corti.

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Page 21: Asta di Libri

1006 - Aristofane (446ca – 386ca A.C.)

Aristophanis comicorum principis Comœdiae undecim, è Græco in Latinum, ad verbu[m], translatæ; Andrea Divo Iustinopolitano interprete: quarum nomina sequens pagina indicabit.

Venezia, Giacomo Pocatela, 1538

D.: In 8°, mm 155*114; cc. 260; segn.: A-2C⁸2D⁴2E-2K⁸.

Col.: VENETIIS APUD D. IACOB/ A BURGOFRANCO / PAPIENSEM / MENSE / IUNIO / D. M. XXXVIII.

Prov.: “Josephi Madii” (Giuseppe Maggio) di mano secentesca al frontispizio.

€ 400-600

Prima edizione della versione latina di undici commedie di Aristofane, opera del misterioso Andrea Divo da Capodistria. Specializzato in traduzioni di classici greci in latino, diede alle stampe nel 1537 (sempre presso il Pocatela) i due poemi omerici, in una versione che poco si discosta da quella trecentesca di Leonzio Pilato. Al 1539 risale invece la traduzione degli Idilli di Teocrito, pubblicata dal medesimo editore.

Legatura in piena pergamena floscia d’epoca; le cerniere interne sono aperte, ma le segnature restano ancora solidamente legate tra loro. Interno fresco nell’insieme.

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Page 22: Asta di Libri

1007 - Alessandro Cortesi (San Gimignano 1460ca – Roma 1490)T. Alexandri Cortesii Liber unus de virtutibus bellicis Matthiae Corvini, Hungariae Regis invictissimi

Haguenau, Johann Setzer (Secerius), 1531

In 8°, mm 154*94, [56] pp.,; segn. A-D8 .

Prov.: Ferdinando di Savoia, duca di Genova (timbro a inchiostro).

€ 400/600

Assai Rara edizione (meno di 10 copie recensite da Worldcat) del panegirico in esametri dedicato alle azioni belliche di Matteo Corvino, re di Ungheria, composto dall’umanista toscano Alessandro Cortesi (amico e corrispondente di Angelo Poliziano). Scritto per compiacenza verso Ferdinando I d’Aragona, re di Napoli, la cui figlia Beatrice era andata in moglie a Matteo, il poemetto fu pubblicato la prima volta a Roma nel 1495. Questa edizione di Haguenau, curata dallo scrittore bavarese Vincentius Opsopeus, è stampata in un magnifico carattere corsivo. Bellissima e intricata cornice silografata al frontespizio, in stile germanico.

Legatura romantica di fine Ottocento; il titolo è stampato a lettere dorate al dorso, in senso verticale. Il volumetto è protetto da una fasciatura trasparente rimovibile. Testo in stato quasi impeccabile, eccezion fatta per alcune minori tracce di ossidazione

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Page 23: Asta di Libri

1008 - Nicolas Durand de Villegaignon (Villegaignon, 1510 – Beauvais, 1571)

Caroli V imperatoris expeditio in Africam ad Argieram.

Parigi, Jean de Roygni, 1542.

D.: In 4°, mm 223*160; segn.: a-d4P.: Sum Fran(cisci) Sirelli turonn(ensi)s (ms. al frontespizio); “Bibliotecae Colbertinae” (idem, XVII sec.); Séminaire de St-Sulpice de Paris (timbro all’inchiostro al fr.)

€ 350-500

RARA EDIZIONE PARIGINA (una pubblicazione simultanea ebbe luogo ad Anversa) di un opuscolo apologetico scritto dall’ammiraglio francese Nicolas Durand circa la sfortunata spedizione di Carlo V contro l’Impero Ottomano ad Algeri (1541). L’autore prese parte al convoglio. Dopo la distruzione di una parte considerevole della flotta, le forze del Sacro Romano Impero furono costrette ad abbandonare anzitempo il campo. Questo libretto vanta una provenienza illustre: come segnalato al frontispizio, esso apparteneva alla biblioteca di Jean-Baptiste Colbert (1618-1684), una delle eminenze politiche del secolo XVII. In qualità di primo ministro di Francia, sotto il regno di Luigi XIV, fu fautore dell’espansionismo coloniale e dell’incremento industriale del paese. La sua biblioteca fu messa all’asta da un erede nel 1728: nel catalogo, ben noto ai collezionisti, ritroviamo il nostro opuscolo sotto il n° 9324 (G. Martin, Bibliotheca colbertina, seu catalogus librorum bibliotecae etc., pars secunda, Paris, 1728, p. 681).

Legatura in piena-tela celeste di fine XIX sec.; sguardie di sostituzione in carta Varese. Ottimo esemplare, quasi privo di difetti.

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Page 24: Asta di Libri

1009 - Andrea Alciati / André Alciat (Milano 1492 – Pavia 1550)

Emblemata, denuo ab ipso Autore recognita, ac, quae desiderabantur, imaginibus locupleta. Lione, Guillaume Rouillé, 1550.

D.: In-8°, mm 180*110; segn.: A-O8 P4

Prov.: “De Gavaciis”, firma settecentesca al frontispizio.

€ 350-600

Seconda (e quasi definitiva) edizione illustrata degli Emblemata di Alciati, che da un centinaio abbondante di componimenti in distici elegiaci accorpati nelle prime uscite (compresa quella, non autorizzata, stampata nel 1531 ad Augsburg), raggiunsero il numero di 212. Questa versione ne contiene 211 - censurando soltanto l’emblema del “peccato contro natura” – disposti secondo sezioni tematiche, dette “luoghi comuni”. Le silografie che illustrano ogni emblema furono commissionate da Rouillé (editore) e Macé Bonhomme (lo stampatore) al disegnatore e pittore Pierre Eskrich (1518?- post 1590), che ne firmò alcune con la sua sigla “P.V.” (“Pierre Vase”, versione francese del suo nome) all’interno delle cornici manieriste architettoniche che inquadrano le diverse allegorie. Ognuna di queste cornici è diversa dalle altre, aggiungendo un ulteriore spunto di sfida stilistica all’opera. La nostra copia è purtroppo priva delle pp 78/79 (emblemi dell’Invidia e della Lussuria), e delle pp. 224/225 (emblemi dell’allora e del pioppo, nella sezione dedicata agli alberi).

Piena pergamena rigida. Macchia al piatto posteriore. Dorso a quattro nervi. Titolo mansocritto al dorso (XVI-XVII secc.). Angolo superiore esterno strappato al frontispiszio. Buon esemplare nell’insieme, eccezion fatta per le mancanze sopraccitate.

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Page 25: Asta di Libri

1010 - Ludovico Ariosto (Reggio-Emilia, 1474- Ferrara 1533)

Le rime di M. Lodovico Ariosto da lui scritte nella sua gioventù con alcune brevi annotazioni attorno alle materie di Francesco Sansovino, di nuovo rivedute e corrette.

Venezia, [Francesco Sansovino], 1561

D.: In-12°, mm 149*112, cc. 52 [2]; segn: A-D12 E6

€ 40-80

Viene fatto di credere che l’Ariosto non andasse particolarmente orgoglioso delle sue rime in volgare. Nonostante la vena petrarchista nella quale sono composte, non vennero mai raccolte in un canzoniere dal loro autore. Furono, addirittura, pubblicate postume, nel 1546. Questa edizione, piuttosto rara, fu curata e stampata da Francesco Sansovino (Roma, 1521 – Venezia, 1586), a sua volta importante scrittore e studioso, figlio naturale del grande scultore e architetto Jacopo.

Piena pergamena floscia, con alcune macchie. Margine inferiore del frontespizio ritagliato. Macchie d’umidità lievi in quasi tutti i quaderni. 23

Page 26: Asta di Libri

1011 - Gerolamo Falletti (Trino, 1518 – Padova, 1564)

De bello sicambrico libri IIII et eiusdem alia poemata

Venezia, [Eredi di] Aldo Manuzio, 1557.

D.: In-4°, mm 220*140, cc [8] CXXXVII [1]; segn..: A⁴ a⁴ B-2M⁴ 2N²

€ 150-250

Allievo del celebre giurista Andrea Alciati, Gerolamo Falletti divenne il protetto di Ercole II d’Este, duca di Ferrara. Il suo De bello sicambrico è una traduzione ampliata in esametri de La Guerra di Germania al tempo di Carlo V, pubblicata nel 1552, nella quale aveva narrato la guerra combattuta da Carlo V contro Francesco I tra il 1542 e il 1543. Il Falletti si trovava a quel tempo a Lovagno, studente di diritto, e poté rendersi testimone diretto di alcuni degli episodi versificati. La versione latina dovette attendere il 1557 per essere data alle stampe da Paolo Manuzio, insieme con altro materiale poetico dello stesso autore, in un’edizione concepita come prodotto di lusso: lo testimoniano le letterine di attesa, poste all’inizio di ogni canto e parte importate del volume, e sopra le quali il compratore poteva far disegnare capilettera o miniature a suo piacimento.

Piena-pergamena avorio. Dorso piatto, con titolo manoscritto di mano d’epoca o secentesca al più tardi. Etichetta incollata al piatto superiore. Mancanza alla porzione inferiore del dorso e piccolo incidente alla porzione superiore della cerniera interna. Alcuni lievi aloni di umidità e fioriture nel testo, ma nell’insieme esemplare fresco e marginoso.

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Page 27: Asta di Libri

1012 - Torquato Tasso (Sorrento, 1544 – Roma, 1595)

Il Rinaldo di Torquato Tasso, a l’illustrissimo et reverendissimo signor D(on) Luigi d’Este, card(inale).

Venezia, Francesco Sanese, 1562.

D.: In 4°, mm. 197*147; segn./segn.: A-Q4 R2

Prov.: “Jacobus Rosatus, iuris iutriusque doctor” (tampone all’inchiostro al frontespizio)

€ 1400-2000

PRIMA (e sempre più difficile da trovare sul mercato) EDIZIONE della prima opera di uno tra i più grandi scrittori del mondo occidentale. Come afferma nella lettera dedicatoria, con una punta di baldanza, il diciottenne Tasso iniziò a scrivere il suo primo poema epico dietro il consiglio di Danese Cattaneo, preminente scultore padovano dell’epoca, e nonostante la riluttanza di un padre, Bernardo, che, per essere stato a sua volta un poeta (e non dei minori), conosceva fin troppo bene l’incostanza di quell’arte. Ma Torquato, per quanto giovane e incosciente, già sapeva che il suo sentiero di gloria passava per la rima. Questo Rinaldo, per forza di cose, è solo un embrione di ciò che sarà la Gerusalemme; nondimeno è un piccolo capolavoro innovatore, nel quale alcuni schemi vengono infranti consapevolmente, e si propongono nuove vie al genere epico. E, su un piano più emotivo, divertiamoci a pensare alla fibrillazione del giovane poeta, che rigira tra le mani una copia – in tutto simile a questa – della sua prima fatica!

Piena pergamena rigida, con titolo manoscritto al dorso (piatto) di mano secentesca. Piccola etichetta incollata al dorso. Come constatato in altre copie di questa edizione la data di pubblicazione, per via del posizionamento molto basso verso il margine di coda, è stata lievemente toccata dalla raffilatura. Salvo una piccola macchia bruna al margine interno della c. 21r., esemplare molto pulito.

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Page 28: Asta di Libri

1013 - Niccolò Leoniceno Tomeo (Lonigo, 1428 – Ferrara, 1534)

Opuscula nuper in lucem edita, quorum nomina proxima habentur pagella.

Venezia, Bernardo Vitale, 1525 (more veneto:1526?)

D.: In-4°, mm 218*158: segn.: a-b4 c6 d-z4 &4[con]4 [-rum]4 A-G4 H6 I4, ill. Front. rosso e nero.

Col.: Opusculum hoc ex impressione rapraesentavit/ Bernardinus Vitalis venetus Anno / Domini .MCCCCCXV./ Die .xxiii. Februarii./ Ex Venetiis.

Prov.: “Philippi Fortiguerrae et amicorum” (marg.sup); “Emptus libris duabus” (stessa scrittura, marg.inf. Le due annotazioni sono depennate. “Ex libris probi Petri Const(antini) mantuani Lucae, die Xa februari 1843” (scritto in senso verticale al margine interno).

€ 250-400

Nicolò Leoniceno fu senza dubbio uno dei più importanti medici del suo tempo. Si narra che sia riuscito a liberarsi dai propri attacchi epilettici, e fu l’autore del primo trattato sulla sifilide, pubblicato nel 1493. Come ogni uomo di scienze rinascimentale, il Leoniceno fu guidato nella sua opera dalle ispirazioni tratte da Aristotele e Platone: questi opuscula lo dimostrano in maniera incontrovertibile. La maggior pare di questi trattatelli è illustrata da piccole vignette e diagrammi posti vuoi in margine, vuoi nel testo. Il libro è noto per contenere la prima rappresentazione stampata di una pinza da estrazione dentale (M.E.Ring, The first picture of a dental forceps printed in a book, Journal of California dental association, 2004 (32), pp. 235-237.)

Piena Piergamena. Titolo manoscritto al piatto anteriore, unito a uno stemma non indentificato, disegnato a mano libera, con alcune tracce di foglia d’oro. Dorso a tre nervi. Titolo manoscritto ripetuto anche al dorso. Cuffia inferiore danneggiata. Angolo di coda del piatto posteriore rimosso. Contropiatti guarniti da un frammento di graduale quattrocentesco in pergamena. Gore di umidità marginali e macchie d’umido nel testo. Tarlatura ai margini superiori interni di alcune carte, senza pregiudizio al testo. Alcuni marginalia di mano del Forteguerra. Esemplare in condizioni non più che discrete, ma assai marginoso.

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Page 29: Asta di Libri

1014 - Olao Magno/Olaus Magnus (Linköping, 1490 – Roma, 1557)

Historia delle genti et della natura delle cose settentrionali.

Venezia, Giunti, 1565

D. In-Folio, mm 282*208, cc. [25] 286, ill., 1 carta geografica incisa; segn: *⁴ a-b⁸ c⁶ A-2M⁸ 2N⁶.

Col.: “In Venetia, Nella Stamperia di Domenico Nicolini;/ alle spese de’ gli heredi di Luc’antonio Giunti/ MDLXV”

P: Annibal Fidelis, manoscritto al frontespizio.

€ 850-1100

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Page 30: Asta di Libri

Prima edizione italiana della Historia de gentibus septentrionalibus di Olao Magno, stampata per la prima volta in lingua latina a Roma nel 1555. Quest’opera vuole essere il commento, assai esteso, alla famosa Charta marina, una delle più antiche carte geografiche dei paesi settentrionali, disegnata dallo stesso Olao e pubblicata a Venezia nel 1539. Una versione in scala minore di questa stessa carta è qui riprodotta nella sua prima versione in rame. Il testo è illustrato da più di 450 silografie – le stesse usate nell’edizione romana – di fondamentale importanza per lo studio della cultura e del folclore delle popolazioni scandinave in quell’epoca.

Piena pergamena rigida del sec. XVIIIca. Dorso piatto, con titolo stampato a caldo. Cuffia di testa gravemente danneggiata. Tarlature agli angoli interni delle prime 4 carte, senza pregiudizio del testo. Perdite agli ultimi tre fogli, riparate con apposizione di ritagli di carta incollati; il regesto (c. 286v.) è andato quasi interamente perduto. Margini superiori corti, con raro pregiudizio del testo. Le successive raffilature hanno causato l’inclinazione del verso di alcune pagine.

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Page 31: Asta di Libri

1015 - Giulio Camillo Delminio (Portogruaro, 1480 – Milano/Milan, 1544)

L’idea del Theatro.

Firenze, Lorenzo Torrentino, 1550

D.: In-4°, mm. 220*142; 86 [2] pp.; segn.: A-L4

Col.: “Stampato in Fiorenza appresso Lorenzo/ Torrentino impressore DUCALE / del mese d’Aprile l’anno / MDL // Con privilegi di Papa Giulio III. Car-/lo V. Imperad(ore), Cosimo de / Med(ici) Duca di / Fiorenza.”

Prov.: “Di Gio. Battista Cacciago”, manoscritto (sec. XVI) e cancellato al fr

€ 400-600

Prima edizione (seguita a giro di ruota da altre due stampe veneziane) dell’opera postuma, ma fondamentale, di Giulio Camillo, le cui innovazioni in materia di scienze mnemoniche e gnoseologia risvegliarono l’interesse di personalità quali Francesco I, re di Francia. Secondo Camillo, il sapere può essere ricondotto alla metafora di un anfiteatro greco, fondato sui sette pilastri di Saggezza del re Salomone. Il teatro è suddiviso in diversi livelli, ciascuno retto da diversi pianeti. L’Uomo discente è sulla scena, attore del dramma, e attinge il sapere contemplando le diverse immagini – ognuna rappresentante una disciplina della conoscenza – che gli si appalesano in un ordine dato tra le fila del teatro. L’opera segnò il suo tempo, ed è stata ripubblicata infinite volte, fino ai nostri giorni.

Piena pergamena floscia del sec. XVI.. Dorso piatto, con titolo manoscritto di mano dei secc. XVI-XVII. Una parte della prrima pagina di guardia è stata ritagliata. Gora di colore piuttosto scuro agli angoli inferiori esterni del frontispiszio fino a p. 34. Altre simili macchie, più discrete, si trono agli angoli superiori interni.

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Page 32: Asta di Libri

1016 - Francesco Petrarca (Arezzo, 1304 – Arquà, 1474), Alessandro Vellutello

(Lucca, ? – Venezia 1560ca)

Il Petrarca, con l’espositione di M. Alessandro Vellutello

Venezia, Nicolò Bevilacqua, 1563

D.: In 4°, mm 220*242; cc./ff. [12] 213 [3];./segn.: *⁸ 2*⁴ A-2D⁸ (variante B: c.. 87 numerata correttamente.)

P.: Timbro a inchiostro illeggibile sul verso della sguardia. Ex libris Reverendi Alberti Maghellae varisiensis, manoscritto al fronstispizio; alcuni versi di mano settecentesca al verso della sguardia posteriore.

€ 150-250

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Page 33: Asta di Libri

Quest’edizione delle Rime di Petrarca (Canzoniere e Trionfi) con il commento di Alessandro Vellutello, pubblicato nel 1525, riprende la serie di silografie approntate per l’editore Gioliti nel 1545. Il punto principale d’interesse risiede tuttavia nella legatura, nonostante il suo triste stato di conservazione: su ogni piatto, una cornice è stata formata da quattro rettangoli dorati concentrici, rialzati da una serie di filetti stampati a freddo. I due rettangoli intermedi sono interrotti su ogni lato da semi-cerchi fra loro opposti, incrociantisi simmetricamente. Agli angoli del primo e terzo rettangolo (contando dall’esterno) sono stati stampati otto motivi a fogliame (ferri di tipo aldino), puntanti verso i canti reali del volume. Al centro della cornice, un rombo formato dalla ripetizione speculare di tre ferri aldini contiene sul piatto anteriore un cuore trafitto, unito alle lettere P.M.; sul piatto posteriore, nella stessa posizione, figura invece il simbolo della Fede (stretta di mano), circondato dalle iniziali E.N.. Entrambi i piatti recano due serie di tre lettere – probabili acronimi - stampate in oro: ETA/ACO al piatto anteriore, IDL/TRA a quello posteriore. Una legatura così composta sembra essere stata concepita come dono di nozze, o più genericamente come un dono tra amanti o fidanzati.

Legatura cinquecentesca di produzione italiana settentrionale in marocchino bruno. Tagli goffrati. Dorso muto a tre nervi, con grossolana riparazione della porzione superiore e della cuffia di testa, e mancanza di una porzione di pelle sotto il primo nervo dalla coda. Cerniere quasi interamente spaccate. Numerose abrasioni ai labbri e agli angoli. Segnature a tratti lasche. Qualche gora di umidità, altrimenti esemplare discreto e marginoso in quanto al testo.

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Page 34: Asta di Libri

1017 - Dante Alighieri (Firenze, 1265 – Ravenna, 1321)

Dante con l’espositioni/di Christophoro Landino et d’Alessandro Vellutello sopra la sua Comedia dell’Inferno, del Purgatorio & del Paradiso, con tavole, argomenti, & allegorie; & riformato, riveduto, & ridotto alla sua vera lettura per Francesco Sansovino veneto.

Venezia, Gio. Battista & Gio. Bernardo Sessa, 1596.

D.: In-folio, mm 320*220; cc. [28], 163, [4], 164-392 [i.e. 396] ; segn..: a⁸ b⁶ c⁴ d¹⁰ A-V⁸ X¹² Y-3C⁸.

Bibl.: Adams D111. BM STC Italian p. 210. Brunet II 504. Graesse II 3 30.

€ 900-1200

Terza (e meno comune) impressione della prima edizione della Comedia, condotta a Francesco Sansovino, illustrata da 96 silografie, 12 delle quali ripetute, riprese dall’edizione veneziana approntata da Marcolini nel 1544. L’Inferno è decorato con 37 incisioni, mentre il Purgatorio e il Paradiso ne contano rispettivamente 24 e 27. Innumerevoli testatine (le prime delle quali s’ispirano alla marca tipografica dei Sessa, stampata all’ultima carta) e cul-de-lampe. Sansovino preparò la sua edizione congiungendo il commento di Landino (pubblicato per la prima volta a Firenze nel 1481) a quello del Vellutello, stampato per la prima volta in seno alla precitata edizione di Marcolini. Il ritratto di Dante al frontespizio pare essere stato tratto da Vasari; ed infatti reca non poche similitudini con due ritratti dell’Esule fiorentino, opere di questo pittore, conservate rispettivamente all’Oriel College di Oxford e al Museum of Fine Arts di Clevelan.

Piena pergamena rigida del secolo XVIII. Dorso piatto, con titolo stampato in oro. Lieve danno al labbro di testa posteriore: la pelle si è aperta, lasciando intravvedere il cartone sottostante. Tagli a spruzzo blu. Ininfluenti fioriture su alcune carte; una macchia da ossidazione a c. [19]r., una piccola tarlatura a c. 237r.; lieve alone d’umido ai margini di coda delle carte da 312 a 335; altrimenti buon esemplare.

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Page 35: Asta di Libri

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Page 36: Asta di Libri

1018 - Uberto Foglietta (Genova, 1518 – Roma, 1581)

De sacro foedere in Selimum, liberi quattuor; eiusdem variae expeditiones in Africam cum obsidione Melitae.

Genova, Girolamo Bartoli, 1587.

D.: In-4°; mm 214*150 (legatura), mm 193*150 (interno); [8] 326 [18] pp.; segn.: pi grecoA⁴ A-2V⁴.

P.: Biblioteca di Ramiro Felipe Nuñez de Guzmán, duca de Medina (León, 1660 – Madrid 1668).

€ 3200-4000

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Page 37: Asta di Libri

Opera non comune, dedicata a Filippo II, sul trattato stipulato da Genova con la Spagna contro Selim, sultano della Sacra porta, rilegata in una superba “medina” . Questo tipo di legatura s’incontra con sempre minor frequenza sul mercato.

Legatura “medina” in marocchino rosso, di fattura spagnola o napoletana, con armi di Ramiro Felipe Nuñez de Medina de Las Torres, viceré di Napoli dal 1637 al 1644, inquartate con quelle della moglie, Anna Caraffa. Lo scudo centrale è circondato dall’acronimo A.C.G.D.D.M.M.A.H.P.P.M.I.G.P.C.L. (Addidit, Comitatui, Grandatum, Ducatum, Ducatum, Marchionatum, Marchionatum, Arcis, Hispanoliensis, Perpetuam, Praefecturam, Magnam Indiarum, Guzmanorum, Primam, Chancellariatum, Linea). Sul retro, spicca la divisa Revoluta foecudant. Alcuni tarli alle, al dorso e a pié del piatto anteriore. Dorso a tre nervi, con titolo dorato distribuito su tre compartimenti. Tre etichette incollate al dorso, rimovibili con trattamento speciale. Tagli dorati. Lievi abrasioni ai piatti; piccolo danno alla cuffia superiore, con investimento del morso anteriore. Angoli smussati, con lievi abrasioni. Cerniera interna anteriore un po’ lenta. Testo fresco, con naturale brunitura della carta, non eccelsa, utilizzata dallo stampatore genovese Bartoli. Piccolo tarlo marginale pp. 1-7. Minuscola riparazione a c [5].

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Page 38: Asta di Libri

1019 - Robert Gaguin (Calonne Ricouart, 1433 – Les Préavins, 1501)

Roberti Gaguini, Rerum Gallicarum annales, cum Huberti Velleii supplemento : in quibus Francorum origo vetustissima [et] res gestae, Regumq[ue] Gallicorum omnium ex ordine vitae ... usque ad Henricum II describuntur : cum praefatione ... lo. Wolfii Francoforte , And. Wechseli, 1577.

D.: In-folio; pp. [8], 334, [12] p.; segn./sign: a⁴A-2F⁶.

P.: Biblioteca di Giacomo Boncompagni (1548-1612), marchese di Vignola e duca di Sora, figlio naturale di papa Gregorio XIII (cfr. M. Wittock, Giacomo Boncompagni, heurs et malheurs d’une bibliothèque, in Mélanges d’histoire de la reliure offert à Georges Colin, Bruxelles, 1998, pp. 103-118).

€ 450-600

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Page 39: Asta di Libri

Le opere dell’umanista francese e padre Trinitario Robert Gaguin furono tanto amate da Erasmo da Rotterdam, che questi dedicò nel 1495 al loro autore una lettera pubblica di encomio, inclusa in questa edizione. Edito per la prima volta nel 1495, il Compendium de Francorum origine et gestis (poi re-intitolato Rerum gallicarum annales), fu aggiornato fino al 9 gennaio 1500 in un’ultima edizione uscita pochi mesi prima della morte dell’autore. L’opera fu tradotta in francese da Gaguin stesso. Un comento di Humbert Vellay fu aggiunto alle pubblicazioni postume degli Annales; questa edizione tedesca è preceduta da una prefazione a firma del giurista Jehann Wolf (1537-1600).

Legatura pieno marocchino bruno, con lo stemma di Giacomo Boncompagni (un drago a volo sormontato dalle chiavi di San Pietro decusse e da un ombrello cardinalizio) stampato a oro su entrambi i piatti, dentro un medaglione ornato da un fregio a can corrente. Piatti decorati da una ricca cornice manierista stampata a freddo e in oro. Dorso a cinque nervi, con titolo dorato su tassello in marocchino rosso. Il simbolo del drago si trova ripetuto quasi ossessivamente in ogni spazio disponibile: negli angoli interni delimitati dalla cornice; all’interno della cornice stessa; negli scompartimenti del dorso. La rilegatura è in pessimo stato, con macchie di umidità e scolorimento su entrambi i piatti; perdite di pelle alle cerniere e agli angoli interni; cuffie strappate. Interno in buone condizioni: l’ossidazione diffusa è tipica di questa edizione. Bindelle mancanti. Tagli dorati, con macchia d’inchiostro al piede. Lo stemma dei Boncompagni si ritrova stampato a inchiostro sulla pagina del titolo. Sguardie mancanti.

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Page 40: Asta di Libri

1020 - Giovanni Mario Verdizotti (Venezia, 1525 – 1600)

Cento favole morali de’ i piu illustri antichi et moderni autori greci et latini scielte et trattate in varie maniere di versi volgari da M. Gio. Mario Verdizzotti.

Venezia, Alessandro De’ Vecchi, 1599.

D.: In-4°, mm 198*146; 299 [9] pp.; segn.: *⁴ A⁴ B-S⁸ T⁶ V⁴.

€ 300-500

Giovanni Mario Verdizotti è noto soprattutto per la sua amicizia con Tiziano, per il quale aveva lavorato come segretario. Questa raccolta di favole – stampata per la prima volta a Venezia dal Ziletti nel 1570 - è illustrata con cento silografie a piena pagina, la maggior parte delle quali riprese dalle Fabulae Centum di Gabriele Faerno (Roma, 1563). Alcune tavole sembrano essere state approntate su disegni forniti, o almeno ispirati, dallo stesso Tiziano. Questa ristampa – con lettera nuncupatoria rivolta a Vicenzo Gonzaga - è la quinta, dopo la prima del Ziletti: a questo punto le matrici cominciavano a mostrare alcuni segni d’uso, con risultati comunque ancora non disprezzabili su carta.

Piena pergamena rigida, settecentesca, con titolo parziale stampato in argento su tassello rosato. Piccolo danno alla cerniera anteriore. Angoli smussati. Primi fascicoli un po’ laschi. Lievi strappi a pp. 22, 159. Riparazione marginale p. 222. Esemplare rifilato (probabile prima o seconda rifilatura). Pp. 23-25 quasi staccate. Mancanza angolo c. 37; macchie al margine superiore pp. 11-19, ma senza coinvolgimento di testo e illustrazioni.

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Page 41: Asta di Libri

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Page 42: Asta di Libri

1021 - Claudius Cantiuncula (Claude Chansonette, Metz 1496ca- Basilea, 1560ca).

1.Paraphrasis in librum I Istitutionum Iustiniani Imperatoris, Claudio Cantiuncula iuresconulto autore; 2.Paraphrasis in secundum librum Istitutionum Iustiniani Imperatoris, autore Claudio Cantiuncula iuresconsulto.

Lione, Sébastien Gryphe, 1534; 1535.

D. In 4°; mm 260*130 ; 154 [8] pp., 269 [3] pp.; segn.: A-S4 T6; *4 a-z4 A-L4.

€ 200-300

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Page 43: Asta di Libri

Prov.: Nome di proprietario cancellato al frontespizio della prima opera; è rimasta visibile la sigla I.C. (Iurisconsulti)

Bibl.: Gütltingen, V, p. 51: 238, 292; Pettegree; Walsby 60070, 60071.

Giurista, professore di diritto all’Università di Basileal, il Cantiuncula diventò consigliere personale dell’imperatore Ferdinando I nel 1533. Fu amico e corrispondente di Cornelius Agrippa, uno dei maggiori esoterici del secolo XVI.

Legatura in pieno marocchino bruno bolognese d’epoca, attribuibile al cosiddetto “Secondo legatore di Achille Bocchi”, che ebbe papa Benedetto IV tra i suoi clienti (cfr. Hobson, Quaquarelli, Legature bolognesi del Rinascimento, Bologna 1998, pp. 13-15; catt. 8, 9) con elaborata decorazione a secco e in oro dei piatti. Al recto, come al verso, due riquadri dorati con motivi floreali albergano rispettivamente il titolo dorato “PARA/PHRASIS/INSTI”, e al verso una Fortuna. Dorso muto a 7 nervi. Piatti arcuati verso l’esterno. Abrasioni e tracce di usura di entità lieve , salvo un’ incisione profonda della pelle nella porzione inferiore del piatto posteriore. Testo ben conservato, salvo bruniture al frontespizio. Marginali d’epoca diffusi, specie nella prima delle due opere. Mancati le sguardie.

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1022 - Adriano VI – Adrian VI - Hadrien VI (Adriaan Florensz) (Utrecht, 1459 – Rome, 1523); Jehann Briaert (Beloeil ? – Lovagno 1520).

1.Hadriani sexti pontificis maximi quaestiones in quartum sententiarum;

2. Beatissimi Hadriani sexti pontificis maximi… quolibeticae quaestiones… Excellentissimi viri… M. Ioannis Briardi Athensis quaestiones quolibeticae.

Parigi, Jean Petit, 1. 1528; 2. 1527.

D.: In 4°, mm 279*191; cc. CXXXIX [1] ; [6] LXXXVI [17]; segn.: a-q8, r-s6. ; 2a⁶a-n⁸.

P.: Nome di un possessore cinquecentesco abraso al frontespizio (si riesce a leggere Sorbon.). Pertinet ad Parrocchiam Sanctissimae Annuntiatae Genuae” (XVII sec al front.)

€ 100-200

Nonostante la relative rarità di questi volumi di diritto canonico privi di legatura, e malgrado ancora la loro qualità (provengono infatti dal laboratorio di Jean Petit, forse il migliore tipografo parigino del suo tempo), si è deciso di proporli all’attenzione dei collezionisti per il loro valore documentale: testimoniano infatti in maniera eloquente il lavorio di costante annotazione condotto da uno studente di diritto del sec. XVI dai margini, fino all’ultima sguardia, interamente ricoperta di appunti.

Volume privo di legatura, con segnature ancora solidamente cucite assieme. Interno con alcune macchie d’umidità e fioriture, ma nell’insieme bell’esemplare marginoso.

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1023 - Bartolomeo Cipolla

(Verona 1420ca – Padova, 1475)

Varii tractatus d. Bartholemaei Caepollae Veronensis, i.v. doctor. Cautelae inscripti vulgo.

Venezia, eredi Giovanni Maria Bonelli, 1571.

D.: In-4°, 200*143; cc. [44] 353 [1]; segn. : A-E8 F4 a-z8, A-V8 X10.

P.: “P. Fabritii Fegini/ Nunc vero Xisti Quaglie I.C:”, scritto di due mani diverse del sec. XVIII.

€ 200-350

Raccolta di trattati di diritto comune del giurista veronese Bartolomeo Cipolla, comprendenti il celebre Tractatus cautelarum, serie di garanzie dirette a eludere la maggior parte delle leggi scritte.

Piena pergamena rigida, con nome dell’autore manoscritto al dorso. Dorso piatto. Tagli marmorizzati. Una piccola tarlatura marginale alle cc. [41] – 2. Sguardie mancanti, altrimenti buona copia, con margini di testa un po’ corti.

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1024 - Repubblica di Genova (1528-1797).

1. Leges novae reipublicae Genuensis, a legatis summi pontificis, caesaris et regis catholici, in quos per Rempublicam collata fuerat auctoritas, conditae, et Genuae die XVII. Martii MDLXVI publicatae.

2. Criminalium iurium civitatis Genuensis, libri duo, cum additione plurium Decretorum.

Genova, 1. Marc’Antonio Bellone, 1576; 2. Cristoforo Bellone, 1573.

D.: In-folio. 295*210; cc. 47 [1]; [8] 120 [10]; segn.: A2-M2; [mano]4 A-K6 L4

P.: Casa Torre manoscritto al recto della seconda pagina di guardia anteriore di mano coeva. Note di conto al verso della prima carta di guardia, di mano coeva/accounting annotations on the verso of the first e.p.Bibl.: Savelli, 505; 500.

€ 300-500

PRIMA EDIZIONE UFFICIALE delle “Leges Novae” della Repubblica di Genova, rilegate assieme con la seconda e aggiornata edizione dei suoi Statuti criminali. Per porre fine alla guerra civile combattuta dai membri della “nuova” e della “vecchia” nobiltà, la Repubblica di Genova fu costretta a dotarsi di un nuovo assetto costituzionale. Componenti di entrambe le fazioni si incontrarono a Casale, nel marchesato del Monferrato, sotto la mediazione, tra gli altri, del cardinale Giovanni Morone, legato di papa Gregorio XIII. Risultato delle trattative, questa nuova “costituzione” pretendeva garantire un’equanime rappresentatività di entrambe le parti in causa, lasciando il campo aperto a nuove e future soluzioni. Entrambi i volumi furono prodotti dagli eredi di Antonio Bellone, libraio e stampatore torinese, che per primo – e assai tardi - introdusse a Genova la tecnica della stampa.

I volumi sembrano essere stati rilegati assieme sotto pergamena floscia in epoca assai recente; la carta è stata accuratamente ripulita e restaurata con apposizione di carta cinese nelle sue rare mancanze (soprattutto angolari). Alcune note marginali, specie agli Statuti. Ai frontespizi, entrambe le croci dello stemma di Genova sono state rubricate, probabilmente in epoca non distante dalla stampa. Assai bell’esemplare nell’insieme.

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1025 - Breve trattato delle città nobili de Mondo e di tutta Italia, con la lunghezza et larghezza di essa, confine, sito & province & il principio del regno de’ Longobardi, col modo della Eletione dell’Imperadore, & la descritione dell’Africa, Asia & Europa, con il termini & confine loro.

Firenze, n.d., 1574.

D.: In-16, mm 140*97, cc. [23], segn: A8-C8

€ 50-100

Rara edizione fiorentina di questo anonimo libretto, pubblicato per la prima volta all’Aquila nel 1566. Vengono brevemente trattati gli episodi storici e le principali caratteristiche delle più importanti città del Mondo, dall’Antichità fino all’Età moderna, con un breve riassunto della storia del regno longobardo.

Cartonato rustico, sul quale un tempo doveva essere stata stesa una carta Varese a sfondo rosa, tracce della quale sono rimaste incollate verso la cerniera anteriore. Una perdita di carta a B8. Ossidazione di alcune carte centrali.

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1026 - Domenico Fontana (Melide, 1543 – Napoli, 1604); Natale Bonfacio da Sebenico (Sebenico, 1538 – Sebenico, 1592)

Della trasportatione dell'obelisco vaticano et delle fabriche di nostro signore papa Sisto 5 fatte dal cavallier Domenico Fontana architetto di Sua Santità. Libro primo ... Intagliato da Natal Bonifatio da Sibenicco.

Roma, Domenico Basa, 1590

D.: In-folio; mm 440*276; cc. [4] 108 [4], segnatura irregolare.

Bibl. Brunet II:1329; Cicognara 3736; Dibner, Heralds of Science 174; Fowler 124.

€ 4500 - 6000

Prima e completa edizione di uno dei più ricercati volumi di architettura e ingegneria. Fontana vi racconta, in parole e immagini, il suo felice tentativo di spostare il cosiddetto obelisco “Vaticano” dal circo di Nerone a Piazza San Pietro (l’impresa durò da aprile a settembre 1586), aggiungendo altro materiale sui progetti edilizi ordinatigli da Sisto V. Le 38 incisioni (sei delle quali a doppia pagina, e una pieghevole), opere di Natale Bonifazio da Sebenico, sono state celebrate quali “esempi importanti circa lo sviluppo del disegno architettonico”.

Mezzo marocchino biondo; piatti coperti da carta marmorizzata. Nome dell’autore stampato in oro su tassello di marocchino scuro. Dorso piatto, decorato con doppi filetti d’oro. Alcune abrasioni al dorso e ai piatti. Testo con aloni d’umidità speculari attorno ai margini esterni, che si fanno più sensibili nelle parti bianche o poco inchiostrate (cf. soprattutto le tavv. 8, 12, 67-70 e l’indice”), ma buon esemplare nell’insieme, di dimensioni quasi originali: è probabile che il volume non sia stato rilegato più di una o due volte.

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SEICENTINE

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1027 - Jacopo Barozzi detto “il Vignola” (Vignola 1507-Roma 1573); Michelangelo Buonarroti (Caprese, 1475 – Roma 1564).

Regola degli cinque ordini d’architettura; Nuoua et ultima aggiunta delle porte d’architettura di Michel Angelo Buonarroti

Roma/Rome, Gio. Battista de’ Rossi, n.d. (1620?)

D.: In-folio, mm 393*254; cc./ff. XXXVII [XXXVIII-XXXIX] XXXX-XXXXV [2].

P.: “A dì 22 novembre 1706/ Compro da Carlo Ellmi intagliatore fiorentino abitante in Pisa”, scritto al verso dell’ultima tavola.

€ 600-900

Le edizioni De Rossi del principale trattato di architettura del Vignola sono piuttosto difficili da collazionare con altri esemplari noti. Il nostro somiglia quasi in tutto e per tutto a una delle due copie possedute dalla British Library di Londra (coll. 520.f.20). La “Nuova et ultima aggiunta” contiene tavole tratte da progetti di Michelangelo per i portali di alcuni palazzi romani: Rossi ha utilizzato le stesse incisioni e lo stesso frontispizio (con ritratto dell’artista sessantaquattrenne), pubblicate nel 1610 da Vaccari, sovrapponendo il proprio nome nel cartiglio riservato alla data di edizione, senza riuscire a cancellare del tutto una parte della datazione originale: “1610” s’intravvede ancora (t. XXXX)

Mezza pergamena con angoli su cartonato rustico. Margini esterni e angoli inferiori piuttosto usurati; qualche annotazione marginale a lapis di mano moderna. Gora angolare chiara dalla tav. XXXX, e altre piccole gore diffuse al margine inferiore. Restauri alle tavv. XIII e XIV e [XXXVIII-XXXIX]. Una macchia da bruciatura ( forse per ossidazione) alle tavv. XVI-XVII. Cartulazione a lapis fino alla tavv. VIII. Tavola XXXX presenta tracce di matita rossa. Sguardie sostituite.

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1028 - Giulio Troilo (Spilamberto, 1613 – Modena/Modène? 1685)

Paradossi per pratticare la prospettiua senza saperla, fiori, per facilitare l’intelligenza, frutti, per non operare alla cieca.

Bologna/Bologne, Gioseffo Longhi, 1683

D.: 2 parti/partis/prts. In-Folio; 297*199; [8], 120 pp. ; [4], 64 pp.; segn./segn.: +⁴ A-K⁶; pi greco² A-B⁴ Ɨ⁴ C⁴ E-H⁴.

P.: “Santino Tagliafichi (firma depennata al verso della pagina di guardia); “Di Felice Vinelli” (scritto sotto la precedente firma)

Bibl.: Cicognara 866, Fowler 347

€ 800-1000

Seconda edizione di questo importante trattato sulla prospettiva e l’uso razionale dell’illusione ottica in pittura, completa della PRIMA EDIZIONE della terza parte – dotata di un suo proprio frontispizio – spesso mancante. Questo libro avrebbe ispirato il Bibiena per le sue scenografie (Troilo fu a sua volta scenografo, e pittore di scena per il teatro Farnese di Parma). Il libro è interamente illustrato da silografie (38 delle quali a piena pagina). Questo esemplare è appartenuto al noto pittore genovese tardo settecentesco Santino Tagliafichi, che, ancora in vita, deve averlo regalato al collega Felice Vinelli.

Pieno vitello con decorazioni a freddo (cornice nello stile di Duseuil). Dorso muto a 5 nervi, stampato a freddo. Abrasioni diffuse ai piatti e al dorso. Fioriture ai margini superiori di alcuni quaderni; piccole gore di umidità marginali. Il primo frontespizio è stato in parte restaurato ai margini.

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1029 - Enrico Noris (Verona, 1631 – Roma, 1704)

Cenotaphia Pisana Caij et Lucij Caesarum dissertationibus illustrata. Coloniae Opsequentis Iuliae Pisanae origo, vetusti magistratus, & sacerdotum collegia: Caesaris utriusque vita, gesta, & annuae eorundem inferiae exponuntur: ac aurea utriusque cenotaphij Latinitatis demonstratur.

Venezia, Paolo Balleoni, 1681

D.: In-Folio, mm 396*245; [8] 490 [14] pp; segn: a⁴ A-3R⁴

P.: Charles de Saint-Maure, duc de Montausier (stemma e monogrammi a entrambi i piatti della legatura

€ 1800-2300

Questo libro di erudizione, scritto dal cardinale gesuita Enrico Noris si compone di quattro dissertazioni sulle origini della città di Pisa, le vite di Caio e Lucio, nipoti di Augusto (i cui cenotafi vennero ritrovati nel Campo dei Miracoli di Pisa), i funerali che gli vennero tributati dopo la loro morto, l’antichità e lo stile di quelle epigrafi. Il volume proviene dalla biblioteca di Charles de Saint-Maure, duca di Montausier (1610-1690), già Governatore del Gran Delfino di Francia. Nel 1681, data di edizione di quest’opera, portava da ormai dieci anni il lutto dell’amatissima moglie, Julie d’Angennes de Rambouillet (1607-1671), a sua volta governante dei figli di Luigi XIV. Insieme, formarono una coppia leggendaria. Per corteggiarla, Montausier aveva reclutato i migliori poeti del suo tempo alfine di regalarle una raccolta di 46 madrigali, la celebre Guirlande de Julie. Charles, sopravvisse quasi vent’anni a sua moglie, con la quale non aveva avuto figlioli.

Piena bazzana, con stemma di Montausier inquartato con quello di Julie d’Angennes impresso in oro sui due piatti. Il loro monogramma, formato da un intreccio delle lettere JJ e CC, si trova accantonato agli otto angoli, e ripetuti a semé all’interno degli scompartimenti. I due piatti sono decorati con una semplice cornice di tre filetti dorati. Dorso a sei nervi, con titolo in oro su tassello di marocchino viola. Labbri interni dorati con la rotella. Sguardie marmorizzate. Alcune spellature al dorso, specialmente ai nervi. Cerniere, cuffie e spigoli restaurati. Tagli rossi. Eccellente esemplare nell’insieme.

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1030 - Diploma di Laurea in medicina di Tommaso de Franchi

Bologna, eredi di Vittorio Benacci, 1641

D.: In-Folio 347*240; 36 [+1] pp. ; antip.calcog./ front.calc.

€ 200-300

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Il patrizio genovese Tommaso de’ Franchi studiò medicina a Bologna, ma, com’era di costume a quei tempi, volle discutere la propria tesi nella sua città, presso il Collegio dei Gesuiti, nel 1641: così è indicato nella porzione inferiore del frontispizio. Mese, giorno e ora della discussione sono state lasciate in bianco. La tesi è dedicata a Giovanni Battista Negrone, Senatore della Repubblica di Genova. Bell’antiporta incisa da G. Corto su disegno di Domenico Brizio: l’allegoria della Prudenza doma le forze marine con l’aiuto di Nettuno. Il testo è interamente circondato da un’elaborata cornice barocca silografata.

Piena pergamena, con semplice bordatura dorata a doppio filetto e ghiande accantonate. Tracce di lacci serici al bordo. Qualche lieve traccia di ossidazione su alcune pagine, altrimenti ottimo esemplare.

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19031 - Ambrogio Calepio(Castelli Calepio, 1435ca – Bergamo, 1511)

Dictionarium septem linguarum

Venezia, Giovanni Battista Brigna e Stefano Curti, 1673

D.: In-Folio, mm 328*220. [8], 946, [2]; 68; 160 p; segn..: pi greco⁴ A-4K⁶ a-e⁶ f⁴ A-M⁶ N⁸

€ 250-300

Questa edizione del celebre dizionario in sette lingue di Calepino è arricchita dall’Appendicula secunda de interpretatione verborum di Henricus Farnesius e dal Vocabulario volgare e latino di Filippo Ferrari. Ogni opera è dotata del sua proprio frontispizio.

Piena pergamena rigida, con titolo manoscritto al dorso. Ottimo esemplare nell’insieme, assai fresco e marginoso.

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1032 - Odoardo Ganduccio (fl. 1615ca)

[Origine delle famiglie nobili genovesi]

D.: Manoscritto, mm 321*220 (rilegatura); 295*207 (interno); 1410 pp.

P.: Iniziale G.G.C. stampate in oro a piede del dorso della rilegatura.

€ 2500-3000

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Se la figura di Odoardo Ganduccio (già noto al Muratori (Delle antichità estensi, P. I, 1717, p. 39 per un trattato Della conversione dei gentili, stampato in Genova nel 1615) rimane ancora da studiare, ben nota è la sua opera sulla storia delle famiglie nobili genovesi. Di essa si conoscono almeno cinque manoscritti sei-settecenteschi, sparsi tra l’Archivio di Stato di Genova, l’Archivio storico del Comune di Genova e la Biblioteca civica Berio. Il volume inizia con l’indice alfabetico delle famiglie, trattate sistematicamente a partire da c. 333 con la descrizione delle loro origini, e l’elenco cronologico dei loro membri illustri. Precede una nutrita serie di elenchi compilativi, comprendenti la cronotassi dei vescovi di Genova (fino a Stefano Durazzo) e dei suoi dogi a vita e biennali (fino ad Andrea Spinola, 1629-1631). Quest’ultimo estremo costituisce il terminus post quem per la datazione dell’opera originale.

Pregevole rilegatura di sostituzione à rabat in marocchino “citron”, con fastosa decorazione in oro ad entrambi i patti, sul dorso e sul risvolto. Una piastra centrale a forma di rombo, con motivi floreali e vegetali, è inserita su entrambi i piatti all’interno di una doppia cornice, formata da un fregio di melograni ripetuti, sui bordi esterni, e da un semplice rettangolo di filetti dorati. Un motivo simile a quello della piastra centrale ritorna anche sul risvolto. Dorso a 7 falsi nervi, con motivi a melograno stampati negli scompartimenti. Il titolo “Liber aureus reipublicae Genuensis”, dorato al dorso, è ingannatore. Contropiatti in carta marmorizzata. Il corpo del volume è staccato dal dorso interno, al quale doveva essere semplicemente incollato, ma ancora solidamente unito alla cerniera posteriore. Testo – scritto da due mani di modulo diverso, ma riconducibili entrambe alla metà del sec. XVII – in buone condizioni, con lieve ingiallimento del supporto e qualche rara traccia d’umidità.

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1033 - [Francesco Maria Vialardi] (fl. 1587)

1. Della famosissima compagnia della Lesina, dialoghi, capitoli e ragionamenti, con l’assotigliamento in tredici punture della punta della Lesina;

2. Continuatione de gl’ordini, & capitoli della compagnia della lesina, nella quale si contiene il modo di riceuere nouici, & le punitioni, che si danno a chi trangredisce gl’ordini di detta compagnia.

Vicenza/Vicence, Giorgio Greco, 1601

D.: In-8°, 1. [8] 108 [7] pp. ; segn./segn.: a⁸ A-O⁸; 2. 82 [2] pp. ; segn./segn.: A-I8 K12

Prov.: Nicola Abbate, firma (secc. XVIII-XIX) a entrambi in contropiatti. Io Marco Galtiero/ Io Narco (sic)/ Io Oratio cavaliero quarto/ Io Gniora Marco ms. al verso della pagina di guardia posteriore (quattro diverse mani sette-ottocentesche).

€ 200-250

Rara edizione vicentina di due curiose opere satiriche dedicate alla “Compagnia della Lesina”, una congrega di mercanti fiorentini talmente avari da raccomodare da soli le proprie calzature, con l’aiuto, appunto della “lesina”, punteruolo da ciabattino (di qui il verbo “lesinare”). Su un tono più grave, andrà ricordato che Francesco Maria Vialardi, autore della prima delle due opere (pubblicata a Venezia nel 1589), fu tra i responsabili dell’arresto di Giordano Bruno.

Piena pergamena rigida, con scolorimento ai bordi e al dorso. Dorso piatto, con titolo manoscritto di mano sei-settecentesca. Tagli azzurri. Lievi aloni di umidità ai margini. Alcune macchie al frontispizio; angolo inferiore esterno in parte strappato.

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1034 - Lazzaro Ghigino, ferraro (fl. 1630)

Discorso in materia di fabricare un porto nuovo nella Serenissima città di Genova per conservare ogni sorta di vascelli, sottraendoli d’ogni naufragio, di Lazaro Ghigino, patriotto genovese.

D.: Manoscritto, mm 305*224, cc. 224, ill. Datato: “In Genova, presso detto Lazaro Ghigino, l’anno di nostra Salute 1630).

€ 1500-2200

Inedita Opera Di Ingegneria Portuale rivolta al Governo genovese dall’autore di un analogo (benché assai più breve) trattato conservato presso la Biblioteca Civica Berio. Di Lazzaro Ghigino non ci è nota che l’ascendenza, da lui stesso dichiarata, da una famiglia di Arenzano: L’opera è concepita come un dialogo tra un capitano di vascello e l’Autore, il quale, con molta umiltà e facendo ricorso a immagini dettagliate (si sono contate una ventina di vedute del porto a piena pagina, mentre innumerevoli sono le vignette realizzate a penna e inchiostro), spiega gli accorgimenti e le vie da seguire per mettere in sicurezza il porto di Genova. Con evidente scopo encomiastico, il testo – in sé piuttosto breve - è interrotto dalla serie dei ritratti di tutti i dogi di Genova, da Simone Boccanegra a Gio. Stefano Doria (1633-1634), realizzati a penna e tempera con tecnica amatoriale ma evidente estro compositivo. A ogni effigie vengono sottoposti lo stemma colorato della famiglia del doge raffigurato, con non parco utilizzo della foglia d’oro, e un sonetto biografico. Tra le molte illustrazioni, si evidenziano anche la raffigurazione di diversi astrolabi e bussole a colori, i disegni (di ottima fattura) di due caravelle, nonché due carte degli emisferi del globo.

Lussuosa legatura in marocchino bruno, su entrambi i piatti della quale lo stemma di Genova è stato ricavato a sbalzo, con quattro gigli dorati accantonati e puntanti verso il centro. Dorso muto rifatto e privo di cuffie. Carta piuttosto ingiallita, con macchie d’umidità ricorrenti e tracce d’uso agli angoli. Tracce di fermagli mancanti.

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1035 - Martin Zeiler (Ranten, 1589 – Ulm, 1661); Caspar Merian (Francoforte, 1627 – Schloss Waltha, 1686).

Topographia Galliae, sive Descriptio et delineatio famosissimorum locorum in potentissimo Regno Galliae

Francoforte, Caspar Merian, 1655-1661

D. 13 parti in 4 voll. In-Folio, mm 316*206. Segnature irregolari. (cfr. infra per la descrizione dei singoli volumi).

P.: Nota di possesso abrasa al verso della sguardia anteriore.

Bibl.: Brunet 1529; Graesse VII 509

€ 1800-2500

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PRIMA EDIZIONE LATINA della più importante opera di descrizione geografica e urbanistica della Francia del sec. XVII, nota tra gli amatori francesi sotto il semplice nome di “Mérian” per la bellezza e esattezza delle sue incisioni (“le tavole di Merian sono la rappresentazione fedele delle cose tali e quali erano al suo tempo”, Brunet). L’opera è stata edita in tredici parti distinte, ciascuna della quale dedicata a una determinata regione del Regno di Francia. I volumi qui proposti sono stati rilegati in epoca coeva o di poco posteriore alla stampa nell’ordine seguente. Volume I: Contiene la sola parte prima, dedicata Parigi e all’ Isola di Francia. Delle 54 tavole mancano la carta e la veduta di Parigi per l’anno 1620 (sono presenti, invece, quelle dell’anno 1654). Volume II: Contiene la seconda parte (Picardie), con tutte le sue 30 tavole; la terza parte (Sciampagna e Brie, manca una tavola su 54 (n°8); la n° 26 è stata per errore inserita all’interno della parte seconda. Volume III: Contiene la Parte 4 (Borgogna), completa delle sue 20 tavole; segue la parte 13 (le ultime 4 parti, pubblicate assieme nel 1661, sono state qui ripartite per ordine geografico all’interno degli ultimi due volumi); (Delfinato, 6 tavole); Parte 5 (Lione e sua regione, completa delle sue 16 tavole); Parte 12 (1661, Provenza, 18 tavole) Volume IV: Parte 6 (Berry e Auvergne, completa delle sue 5 tavole ); Parte 10 (Périgord, completa delle sue 11 tavole); parte 7 (Poitou: completa delle sue 21 tavole); parte 8 (completa delle sue 20 tavole; parte 9 (completa del frontispizio unico delle ultime 4 parti e delle sue 7 tavole).

Rilegature d’epoca in piena bazzana, con dorsi e labbri dorati. Dorsi a 6 nervi, con titoli e numerazione dei volumi stampata su tasselli di mrrocchino bruno. Condizioni delle legature mediocri: numerose abrasioni ai piatti, spellature ai labbri; spigoli smussati. Cuffie per la maggior parte danneggiate, o mancanti. Interno con accettabili tracce di ossidazione. Abbastanza ben conservate le incisioni (due delle quali staccate, senza pregiudizio della loro interezza; uno strappo all’incisione del Castello di Richelieu. Altrimenti esemplare discreto e quasi completo di un’opera ormai difficile da reperire sul mercato.

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1036 - Santa Teresa d’Avila (Avila, 1515- Alba de Tormes, 1582)

Camino di perfettione che scrisse per le sue monache la beata mare Teresa di Giesù, fondatrice de’ frati e delle monache scalze Carmelitane. Tradotto dalla lingua spagnuola nella italiana da Francesco Soto, sacerdote della Congregazione dell’Oratorio di Roma.

Venezia, Nicolò Misserino, 1604

D.: In 8°, [16], 341, [3] pp, . segn..: *⁸, A-I⁸ K⁴ L-Y⁸

Prov.: Del luogo de’ Cappuccini di C.S. Gio. di Piacenza, scritto di mano secentesca al frontispizio.

€ 100-150

SECONDA EDIZIONE ITALIANA (la prima fu stampata a Roma nel 1603) della prima opera di Teresa d’Avila pubblicata in lingua italiana, nella traduzione dell’evirato cantore Francesco Soto (Langa, 1534 – Roma, 1619), della Congregazione dell’Oratorio, e fondatore del primo convento di Carmelitane scalze in Roma.

Legatura un tempo in piena pergamena, ormai quasi completamente sguarnita. Segnature ancora relativamente ben legate tra loro. Gore speculari di umidità al primo quaderno, fioriture e altre macchie sparse. Esemplare in stato mediocre di un’edizione difficilmente reperibile.

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1037 - Paul Rycaut (Londra, 1629 – Amburgo, 1700)

Historia dello stato presente dell’Impero Ottomano.

Venezia, Combi & La Noù, 1672

D.: In-4; mm 232*120; [16] 296 pp., segn. Ɨ⁸A-S⁸T⁴.

P.: Desiderio Cini-Cartoli, nel margine inferiore del frontispizio, di mano tardo settecentesca.

€ 250-500

Prima edizione italiana dell’opera del politico inglese Paul Rycaut, ambasciatore a Smirne, The present state of Ottoman empire (1668), illustrata da 21 silografie (su disegni di Suor Isabella Piccini del Convento di Santa Croce di Venezia), condotta sulla versione francese di Paul Briod dall’accademico tassista Costantino Belli. Il testo rappresenta una fonte fondamentale per la conoscenza del sistema politico e della società dell’Impero ottomano nel Seicento.

Piena pergamena, con titolo manoscritto al dorso. Buon esemplare, con qualche sparsa gora di umidità.

Page 72: Asta di Libri

1038 - Francesco Buonamici (Firenze ? – 1604)

De alimento libri V.

D.: In-4°, 212*146; [24] 712 pp., segn.: a-c⁴ A-4V⁴.

P.: Nota di possesso cancellata al front.

€ 250-400

Prima, assai rara edizione del trattato, di chiara ispirazione aristotelica, sull’alimentazione, la digestione e le sue conseguenze sull’organismo di Francesco Buonamici, maestro di Galileo Galilei presso l’Università di Pisa. Bella tavola astrologica a disco mobile fuori testo.

Legatura fiorentina in marocchino bruno, con piatti decorati in oro da un rettangolo a filetto semplice, con gigli accantonati puntanti verso gli angoli, e ferri a motivo floreale (cardi) opposti. Medaglione centrale a motivi speculari. Dorso muto, a tre nervi filettati d’oro. Coppie di cardi opposti agli scompartimenti. Intagliatura della pelle al piatto anteriore; cuffia inferiore gravemente danneggiata. Tagli dorati. Interno assai fresco: la tavola astrologica conserva la sua bindella in seta rosa d’origine.

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Page 73: Asta di Libri

1039 - [Gaspar Schott] ( Bad Königshofen, 1608 – Augusta, 1666); Athanasius Kircher (Geisa, 1602 – Roma, 1680)

Ioco-seriorum naturae et artis, sive magiae naturalis centuriae tres in quibus curiosa numquam edita tractantur, liber omnibus perquam gratus, cui accessit Diatribe de crucibus.

Würzburg, Johannes Arnoldus Cholinus, 1667.

D.: In-4°, mm. 210*162; [12] 363 [1] pp.; segn.: )(² [sec.]² 2[sec.]² A-2Y⁴ 2Z². Doppio frontispizio; calcografato il secondo.

€ 600-1000

Assai raro testo di magia e alchimia, opera del gesuita Gaspar Schott, che nell’illustrare trecento giochi di prestigio o artifici si propone di dimostrare che la scienza può anche essere materia divertente e non disgiunta da principi esoterici (l’opera, già edita singolarmente nel 1660 non mancò di attirargli le critiche dei superiori dell’Ordine) . Ventuno illustrazioni calcografiche fuori testo. Segue un trattato del suo allievo più celebre, Athanasius Kircher, circa le apparizioni di croci su vestiti e oggetti avvenute a Napoli nei giorni successivi all’eruzione del Vesuvio.

Piena-bazzana d’epoca, con dorso a 4 nervi. Titolo stampato in oro. Compartimenti dorati a fioroni. Abrasioni diffuse sui piatti e sul dorso. Spigoli smussati. Interno connotato da frequenti bruniture della carta, ma buon esemplare nell’insieme.

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Page 74: Asta di Libri

1040 - Jean Nicolas (1610-1681)

La verge de Jacob, ou L’art de trouver les tresors, les sources, les limites, les metaux, les mines, les mineraux & autres choses cachées, par l’usage du bâton fourché. Par I.N

Lyon, Hilaire Baritel, 1693

D.: In-12°; [28] 137 [5] p., 1 c. di tav. ; calc. antip./front. Segn.: A-G1² [chi]1.

€ 120-180

Unica edizione di questo breve trattato di rabdomanzia, tradotta in inglese nel 1875. Bella antiporta calcografica, in tema con l’opera.

Piena bazzana a dorso muto a 6 nervi, con compartimenti dorati. Abrasioni ai patti e al dorso. Interno con qualche ossidazione, altrimenti buon esemplare.

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Page 75: Asta di Libri

1041 - Giuseppe Rosaccio (Pordenone, 1530 – 1620)

Il medico del dottore in filosofia, et medicina, & osservatore de’ motti celesti Gioseppe Rosaccio. Libri tre. In questo primo si tratta della nobiltà, et eccellenza dell’astrologia, et si prova con molte autorità, quanto sia di giovamento al perito medico; per la quale si possono congetturare gli strani accidenti, che sogliono venire nelle malattie di ciascun vivente, e con facile, & metodico ordine ridurre a fine qual si voglia infirmità.

Venezia, Pietro Farri, 1621.

D.: In-4°, mm 212*159, [8], 1-308, [12], 309-356, [4] p.; segn./segn.: Ɨ⁴A-C⁸D-E⁴F-Z⁸2A¹⁰.

€ 180-220

Unica edizione di questo interessante trattato sull’astrologia applicata alle scienze mediche. L’autore, Giuseppe Rosaccio, fu soprattutto un importante cartografo.

Cartonaggio ottocentesco, con titolo manoscritto al dorso. Cerniera interna completamente staccata. Sguardia anteriore, priva del suo canto inferiore esterno. Diverse macchie di umidità. Sottolineature a matita blu al frontispizio. Esemplare in condizioni sufficienti, nell’insieme.

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Page 76: Asta di Libri

1042 - Henri Rousseau de Montbazon (1643ca – 1694)

Secrets et remèdes éprouvez, dont les préparations ont été faites au Louvre, de l’ordre du Roy.

Parigi, Jean Rombert, 1697

D.: In 12°, mm 160*90; [106] 241, 7 pp.; sign. a8 e8 i8 o4 u8 2a4 2e8 2i4(-2i4) A-V8/4 X4

€ 100-150

Resoconti di esperimenti medici applicati dall’Abate Rousseau, medico privato di Luigi XIV.

Pieno vitello marmorizzato d’epoca, con dorso a 5 nervi. Titolo stampato in oro su tassello di marocchino rosso. Compartimenti dorati con ferro a motivo vegetale. Ferri romboidali nelle parti sottostanti le cuffie. Cuffia di testa divelta, un danno di minore entità alla cuffia inferiore. Interno in buone condizioni, con qualche fioritura.

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Page 77: Asta di Libri

1043 - Leonardo Fioravanti (Bologna, 1517- Venezia, 1588)

De’ capricci medicinali dell’eccell. medico, e cirugico M. Leonardo Fioravanti bolognese. Libri quattro.

In Venetia, Giacomo Zattoni, 1680

D. In-8°; 346 [i.e. 350] p. : ill. ; A8 B-Z8

P: Applicato da P. Felice di Napoli al luogo di Pozzuoli, di mano secentesca.

€ 100-150

I Capricci medicinali sono la prima opera del celebre medico cinquecentesco Leonardo Fioravanti, pubblicata per la prima volta in Venezia nel 1568. Il testo, scandito in quattro libri, ha una struttura manualistica, ed esprime in maniera semplice e scorrevole la filosofia medica dell’Autore.

Piena pergamena con titolo manoscritto al dorso. Interno con diverse gore d’umidità agli angoli, ma discreto esemplare nell’insieme. 75

Page 78: Asta di Libri

1044 - Guy de Choliac (1300ca-1368)

Il maestro in chirurgia, o Compendio della chirurgia di Guido da Chauliaco medico ... tradotto dalla franzese nella nostra lingua toscana da Giulio Cesare Arizzarra.

Firenze, Pietro Matini, 1697

D.: In-16°, mm 148*111; 468 pp., ;A-2E⁸ 2F10

P.: Note manoscritte al contropiatto: Anno 1715 die 28 februarii, ad usum Caroli Marie Castiglione. Altre note mss. della stessa mano sul verso della sguardia posteriore.

€ 180-220

Assai rara traduzione in italiano della Chirurgia magna di Guy de Choliac, uno dei più antichi trattati di chirurgia occidentali. Se ne ritrovano solo 4 copie (due delle quali mutile) presso le biblioteche pubbliche italiane; Worldcat ne recensisce altre due, possedute rispettivamente dalla State Library of Victoria e la biblioteca del Medical College of Wisconsin.

Piena pergamena d’epoca con titolo “Chirurgia di Guid” scritto a inchiostro sul dorso. Piccola apertura alla sguardia interna posteriore. Lieve alone d’umido agli ultimi tre fascicoli, altrimenti esemplare in condizioni quasi immacolate.

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Page 79: Asta di Libri

1045 - Francis Bacon (Londra, 1561-1626)

Historia naturalis & experimentalis de ventis.

Leyda, Franz Hack, 1648

D.: [16], 232, [16] p. ; 12° 125*70·; Segn.: [*]⁸ A-K¹² L⁴

€ 180-250

Non comune edizione hackiana di questo opuscolo scientifico di Francis Bacon, accompagnato dall’aristotelico De motus sive virtutis activae variis speciebus; e dall’Historia naturalis et experimentalis de forma calidi, dotato ciascuno del proprio occhietto. Bel frontespizio allegorico: il dio Nettuno offre all’allegoria della Scienza la protezione dei quattro venti.

Piena pergamena rigida; dorso a 6 falsi nervi. Interno fresco con sporadiche fioriture. Titolo segnato a penna sul taglio inferiore.

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Page 80: Asta di Libri

1046 - Pietro Paolo Floriani

(Macerata, 1585 – Ferrara, 1638)

Diffesa et offesa delle piazze.

D.: In-Folio, mm 319*215; 8 [16] 213; segn. 2+2 a-h2 A- 4F2 .

P.: Felice Mattes, catalano, 1765, manoscritto al frontispizio. Note di tipo diaristico settecentesche sul recto della carta di guardia.

€ 750-1200

Bibl.: Cockle 825a. - Graesse II, 602; Pohler III,695Prima edizione (una seconda avrà luogo a Venezia), dedicata all’imperatore Ferdinando II, di un fondamentale trattato di architettura bellica ad opera dell’ingegnere Pietro Paolo Floriani, progettatore di fortificazioni per Urbano VIII, Ferdinando II. Sue le mura fortificate sul lato settentrionale della Valletta, all’interno delle quali si sviluppò un nuovo acquartieramento denominato “Floriana” in suo onore. Secondo frontispizio con ritratto del Floriani, disegnato e scolpito da Francesco Pellegrino, anconitano, con motto in cartoccio “sudavit et alsit”. 43 silografie a tutta pagina, 8 silografie in-texto e una pieghevole. Completo di ogni sua parte.

Piena pergamena rigida settecentesca, con titolo stampato in oro al dorso. Dorso piatto. Un disegno al carboncino, raffigurante Ercole, è stato incollato al verso del primo frontispizio. Tarlature marginali profonde dal contropiatto anteriore fino alle prime carte dell’indice; al margine superiore delle pp. 112-129; ai margini interni elle pp. 22-134; un’ultima, minuta tarlatura si ritrova alla carta pieghevole a fin volume, e investe il contropiatto posteriore. Le pp. 3-4, 208, 210 sono state ritagliate di circa 45 mm (altezza del margine inferiore), senza pregiudizio al testo. Inversione delle pagine 2 e 3, e qualche spostamento nell’ordine delle tavole. Altrimenti testo sano, con illustrazioni in perfetto stato di conservazione.

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Page 81: Asta di Libri

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1047 - Charles Patin (Parigi, 1633- Padova, 1693)

Introductio ad historiam numismatum

Amsterdam, Heinrich Wetsten, 1683

D.: In-12°, mm 140*83; [12] 251 [1] pp., sign. *⁶ A-K¹² L⁶.

€ 120-180

Unica edizione della traduzione latina dell’ Introduction à l’histoire par la connaissance des médailles, sorta di “manuale Hoepli” ante-litteram illustrato, destinato a coloro che desiderassero avvicinarsi alla numismatica. Un’interessante testimonianza dell’approccio all’antiquariato in età barocca.

Piena pergamena avorio rigida, con cinque falsi nervi al dorso. Dorso muto. Buono stato interno, assai fresco.

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Page 83: Asta di Libri

1048 - P. Giacinto Manara

Notti malinconiche nelle quali con occasione di assistere à condannati à morte si propongono varie difficoltà spettanti à simile materia ... Opera del p. Giacinto Manara della Compagnia di Giesù

Bologna , Gio. Battista Ferroni, 1658

D. In-4°, mm 210*140; [24], 473, [i.e. 373], [3] p. : antip. calcogr. ; seggn.: 4º; [a]⁴ b-c⁴ A-3A⁴

€ 180-250

Prima e non comune edizione di un repertorio di moniti e consigli, concepito secondo l’andamento casistico proprio del pensiero gesuita, diretti ai confessori o più genericamente a coloro che recano gli ultimi soccorsi spirituali ai condannati a morte.

Piena pergamena rigida, con titolo manoscritto al dorso. Un disegno al carboncino (sec. XVIII?) è stato incollato a mo’ d’antiporta sul recto della prima sguardia. Testo con con lievi aloni di umidità e rare fioriture, ma nel complesso più che soddisfacente. 81

Page 84: Asta di Libri

1049 - . Raimondo da Capua (Capua, 1330ca – Norimberga, 1399)

Vita miracolosa della serafica Santa Caterina da Siena. Composta dal B.P.F. Raimondo da Capua, già M. Generale dell’Ordine de’ Predicatori, suo confessore.

Venezia, Bernardo Giunti, Gio. Batt. Ciotti et compagni, 1608

D. In 4°, 246*146; [8], 249, [7] p. : ill., front. calcogr., 1 ritr. ; segn.: Ɨ4 A-Q8

€150-200

Versione italiana di fra’ Ambrogio Caterino da Siena della Legenda maior sanctae Catherinae Senensis, illustrata con 11 calcografie e preceduta da un bel frontispizio ordinato attorno a un cartoccio mistilineo, ai lati del quale sono stati disposti in medaglione i ritratti dei campioni dell’ordine dei Predicatori.

Piena pergamena, con titolo manoscritto al dorso. Testo separato dal dorso. Le segnature sono state in parte ricucite tra loro attraverso il margine interno. Tracce diffuse d’umidità ai margini, senza pregiudizio di testo ed immagini. Esemplare comunque discreto.

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Page 85: Asta di Libri

1050 - Job traduit en François avec une explication tirée des saints Pères et des autheurs ecclésiastiques.

Parigi, Guillaume Desprez, 1691

€ 80-100

In-8°, mm 189*122, [XLVI] 658 [16], segn.: a-b8

A-2T8

Volgarizzamento in lingua francese del libro di Giobbe, preceduto dal testo originale secondo la Vulgata, e seguito da una serie di note tratte dai padri della Chiesa.

Piena bazzana, dorso a 5 nervi con compartimenti dorati. Labbri dorati. Cuffie rase. Danno alla cerniera anteriore. Piccole abrasioni ai piatti. Angoli abrasi. Tagli a spruzzo rossi.

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Page 86: Asta di Libri

1051 - Publio Terenzio Afro (Cartagine, 185/184 a.C. – Stinfalo, 159 a.C.)

Comoediae sex ex recensione heinsiana cum annotationibus Thomae Farnabii in quatuor priores et M(eric) C(asaubon) I(saac) F(ilius) in duas posteriores.

Amsterdam, Johann Blaeu, 1651.

In 12°, mm 131*75, segn./sign. *¹² 2*⁶ A-M¹².

€ 180-220

Il testo delle commedie è tratto dalla fondamentale edizione critica (Amsterdam, 1618) approntata dal filologo olandese Daniel Heinsius (1580-1655), con note dei classicisti inglesi Thomas Farnaby (1575ca-1647) alle prime quattro commedie (Andria, Eunuchus, Heautontimorumenos, Adelphi) e Meric Casaubon (1599-1671) alle ultime due (Phormio, Ecyra). Ritratto in medaglione di Terenzio a c. 2*4v.

Piena pergamena rigida, con qualche macchia. Dorso a cinque nervi con titolo manoscritto nel primo scompartimento (mano sei-settecentesca). Etichetta di collocazione incollata al dorso. Traccia di coloritura blu ai tagli. Frontespizio un po’ lasco. Discreto esemplare, con qualche lieve sottolineatura d’epoca.

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Page 87: Asta di Libri

1052 - Tito Maccio Plauto (Sarsina, 255ca a.C. – ?, 184)

Macci Plauti Comoediae. Accedit commentarius ex variorum notis & observationibus, quarum plurimae nunc primum eduntur. Ex recensione Ioh. Frederici Gronovii.

D.: 192*118;, [20] 5-1154 [52] pp; segn. *4 A-4G10

€ 200-400

PRIMA STAMPA dell’edizione critica delle commedie di Plauto a opera di Johann Friedrich Gronov (Amburgo, 1611 – Leida, 1671), uno dei maggiori filologi tedeschi del seicento. Di notevole fattura il frontispizio - ancora protetto dalla sua velina azzurra d’epoca - con satiro danzante e attori in scena sotto un voluttuoso tendaggio barocco.

Piena pergamena rigida d’epoca a labbri ugnati, in perfetto stato di conservazione, al pari dell’interno, assai fresco.

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Page 88: Asta di Libri

1053 - Quinto Orazio Flacco (Venosa, 65 a-C. – Roma, 8 a.C.)

Quinti Horatii Flacci Poemata, scholiis sive annotationibus instar commentarii illustrata, à Ioanne Bond

Amsterdam, Daniel Elzevier, 1676

12°, mm. 128*78, 234 [6] pp., segn./segn.: A-K¹².

P.: Dedica al recto della prima carta: Petro Cogliolo magister (sic) prudentissimo Pompeius Nuccius discipulus impiger donavitit, roma a.. III bisextilis (Probabilmente il terzo anno bisestile del secolo XIX). Nome di un proprietario precedente abraso a pié del frontispizio.

€ 250-300

Graziosa edizione elzeviriana dei carmi di Orazio, col commento del fiologo inglese John Bond (1550-1612), pubblicato per la prima volta nel 1606. Frontispizio inciso: due satiri reggono il cartoccio recante il titolo, sormontati da Orfeo allettante le muse con la sua cetra.

Rilegatura pieno marocchino rosso, sec. XIX. Piatti decorati in oro da cornice ottagonale formata da un doppio filetto puntato di anellini agli angoli, e guarnito all’interno di un merletto a fiori. Agli angoli esterni decorazione a motivi di spirale impressa a freddo. Dorso con cinque falsi nervi. Titolo “Horatius” stampato a caldo nel secondo compartimento et “Elz. 1676” nel quinto, contando dall’alto. Decorazione a spirale (a freddo) negli altri compartimenti, rialzati da fiorellini centrali in oro e puntini dorati accantonati. Cuffie dorate con la rolletta, al pari ei labbri. Tagli dorati. Sguardie della nuova legatura in carta marmorizzata verde. Sguardie antiche conservate. Cuffie e cerniere abrase. Angoli smussati. Buon esemplare, con margini di testa un po’ corti.

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Page 89: Asta di Libri

1054 - Jacob Gretser (Markdorf, 1562 – Ingolstadt, 1625)

Rudimenta lignuae graecae ex primo libro institutionum Iacobi Gretseri societatis Iesu

Venezia, Benedetto Milocco, 1675.

In-16°, mm 100*75, 208 pp.; segn.: A-N4.

P.: Un giovane allievo, ancora maldestro con i caratteri greci, ha scritto nel 1684 il suo nome in lettere greche al recto della prima sguardia (Ego Andreas … [cognome illeggibile].

€ 100-150

Piccola grammatica greca ad uso delle scuole inferiori, opera del pedagogo e controversista secentesco gesuita Jacob Gretser.

Piena piergamena. Titolo manoscritto al dorso piatto. Tarlature ai contropiatti, coinvolgenti la rilegatura. Esemplare corto in testa: la rifilatura ha toccato il testo in alcune pagine. 87

Page 90: Asta di Libri

1055 - Giovanni Battista de Luca (Venosa, 1614- Roma, 1683)

Dello stile legale cioè Del modo, col quale i professori della facoltà legale, così auuocati, e procuratori, come giudici, e consiglieri, & anche i cattedratici, o lettori, debbano trattare in scritto, & in voce delle materie giuridiche, giudiziali, & estragiudiziali. Discorso dell’istesso autore del teatro della verità e della giustizia e del dottor volgare.

Roma, Giacomo Dragondelli, 1674.

D. In-12°, mm 162*91; 576 [i.e. 574] [2] p. ; 12º Segn.: A-2A ¹²

€ 250-300

Prima edizione di questo prontuario, pubblicato in semi-anonimato (forse per la modestia del contenuto) da uno dei più importati giuristi del Seicento, destinato a facilitare pratica quotidiana di giuristi, legulei e causidici,

Piena pergamena rigida, con titolo vergato al dorso. Testo assai fresco nell’insieme.

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Page 91: Asta di Libri

1057 - Hermannus Torrentinus (ossia Herman van der Beeke, Olanda, 1450ca – 1520ca)

Elucidario poetico raccolto gia da Hermanno Torrentino, et hora riformato, accresicuto []], e diuiso in due parti da Girolamo Brusoni.

Venezia, Combi, e La Noù, 1664.

D. In-8°; mm 141*79; [8], 520 p. ; 12°; pi greco4 A-X12 Y8.

€ 80-120

Dato per la prima volta alle stampe nel 1498, questo dizionario pare essere il primo tentativo di raccolta alfabetica di luoghi comuni, luoghi, nomi mitologici ecc. utili alla composizione poetica. Fu riedito più di quaranta volte nel ‘500, e il suo successo proseguì anche in quello successivo, come questa edizione veneziana secentesca lo dimostra.

Piena pergamena con titolo manoscritto al dorso. Interno con tracce d’umidità e fioriture sparse, ma esemplare discreto nell’insieme.

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Page 92: Asta di Libri

1056 - Banco di San Giorgio (1407-1805)

Leges comperarum sancti Georgii iam typis mandatae anno 1634 et prelo nouiter subiectae additis legibus àc decretis inde conditis ad praesentem annum 1672

Genova, Giovanni Battista Tiboldo & Giuseppe Bottario 1674

D.: In- Folio, mm 340*243; [10], 314, [14] p. ;, segn.: pi greco4(pi greco3+chi1) chi2 A-2Q4 2R2(-2R2) [croce latina]2 [crocelatina1]2

P.: al contropiatto anteriore, di mano Sei-Settecentesca “Ex libris Joseph Centurioni q. Io Baptiste”. Al frontispizio: J. P. de F. (Johannes Paulus de Fornariis?).

€ 200-400

Sorta di stato nello “stato” genovese, secondo la visione di Machiavelli, il Banco di San Giorgio si reggeva su proprie leggi costituzionali. Questa edizione delle Leges comprende quelle già varate e mandate in stampa nel 1634, con i successivi aggiornamenti fino al 1672.

Piena pergamena rigida, con diverse macchie ai piatti. Tagli spruzzati in rosso. Dorso muto a cinque nervi. Esemplare assai marginoso, con qualche annotazione d’epoca. Pagina 314 è rifilata di 50mm. Una piccola mancanza marginale a pp. 309-310 senza pregiudizio del testo. Carta bianca e frusciante. Lievi tarlature ai contropiatti, senza danno al corpo del volume.

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Page 93: Asta di Libri

1058 - Baltasar Gracián y Morales (Belmonte de Catalayud, 1601 – Tarazona, 1658)

L’homme de cour, traduit et commenté par le sieur Amelot de la Houssaye.

Lione, François Barbier, 1693,

In-16°, mm 166*94; [66], 373 [1] pp., segn./segn.: a¹² e¹² i¹⁰ A-P¹² Q⁶ R².

€ 120-150

Traduzione francese del trattato Oráculo manual y arte de prudencia (1647) di Gracián y Morales, composto da trecento aforismi commentati, intesi quali bussola dell’uomo di corte all’interno di una società in crisi. L’opera fu molto apprezza da Schopenhauer, che la tradusse in tedesco.

Piena bazzana d’epoca, con dorso dorato. Tracce d’uso al dorso e abrasioni ai piatti. Ossidazione pronunciata alle ultime quaranta pagine.

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Page 94: Asta di Libri

1059 - Alessandro Tassoni (Modena/Modène 1565-1635)

La secchia rapita, poema eroicomico, e ‘il canto dell’Oceano, del Tassone.

Venetia : presso Giacomo Sarzina, 1625

D.: In 12°, 125*62; [24] 333 [3] pp. ; Segn.: a¹² A-O¹²

Prov.: l’”avocat Guy” (XIX sec.) sulla sguardia anteriore; F. Guy sul frontispizio; Pietro Franceso Guata (scrittura tardo seicentesca).

€ 1500-2000

Poema eroicomico per eccellenza, la Secchia rapita parodizza lo stile epico mettendo in scena la guerra, realmente avvenuta nel sec. XIV, tra Modena e Bologna per il possesso di un secchio di legno. Tassoni la pubblicò dapprima sotto falso nome, a Parigi nel 1622. Dopo essere passata quasi indenne dalla revisione censoria di Urbano VIII, l’opera fu pubblicata con il vero nome dell’autore nel 1624 a Venezia, dal Ronciglione. Questa terza edizione del Sarzina – forse la più infrequente sul mercato - presenta ancora nuove varianti, e si avvicina a quella definitiva del 1630 (il cui testo servirà di base all’edizione critica approntata dal Muratori nel 1744).

Vitello bruno marmorizzato settecentesco; dorso piatto con scompartimenti dorati a motivo vegetale ripetuto, delimitati da doppio filetto d’oro. Titolo dorato su pezzo di marocchino biondo. Labbri dorati. Piccole abrasioni superficiali ai piatti. Tagli a spruzzo. Sguardie in carta marmorizzata. Segnalibro in seta rosa. Presente l’ultima carta bianca. Interno fresco, un po’ corto di margini sull’esterno.

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Page 95: Asta di Libri

1060 - Gian Francesco Loredan (Venezia, 1607 – Peschiera, 1661)

Bizzarrie academiche di Gio. Francesco Loredano. Nobile Veneto. Parte prima (-seconda)

Venezia, Steffano Curti, 1634

D. 2 v. rilegati in uno; 12°, mm 128*65; 315, [1]; 248, [16] pp.; segn.: A-N12Ɨ-A2; A-L12

€ 100-200

Brevi allocuzioni del Loredan su diversi temi letterali e scherzosi, rivolte agli accademici degli Incogniti in Venezia, dei quali era stato fondatore, con grande copia di citazioni classiche. Centrale e ricorrente la figura di Giambattista Marino.

Piena pergamena coeva, con titolo scritto al dorso. Esemplare in buone condizioni di conservazione.

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Page 96: Asta di Libri

1061 - Antonio Maria Graziani (Borgo San Sepolcro, 1537 – Amelia, 1611)

De bello Cyprio libri quinque

Roma, Antonio Zanetto, 1624

D. In 4°, 264*167; [8], 330, [30] pp.; segn.: ✝⁴ A-2G⁶; front. calcog.

€ 200-400

Unica e piuttosto rara edizione di quest’opera. Il De bello Cyprio libri quinque, fu scritto dal Graziani in occasione della perdita veneziana dell’isola di Cipro, nel 1570, durante la quarta guerra veneto turca (1570-73) e venne pubblicata postuma dal nipote. Notevole frontispizio calcografico architettonico, con l’allegoria della Storia (magistra vitae, si legge sul libro che tiene in mano) posta sulla cimasa di un altare laico.

Legatura in pergamena floscia. Dorso piatto con titolo scritto a inchiostro in senso longitudinale, poi riscritto su tassello di pelle incollato successivamente. Lievi strappi al contropiatto anteriore. Esemplare marginoso e ben conservato nel complesso di un’opera non comune. 94

Page 97: Asta di Libri

1062 - Gasparo Contarini (Venezia, 1483 – Bologna, 1542)

Della Republica, et magistrati di Venetia. Libri cinque di m. Gasparo Contarini, che fu poi cardinale. Con un ragionamento intorno alla medesima di m. Donato Gianotti fiorentino.

D.: In-12°, 130*82; 551, [1], 238, [2] pp., [7] c. di tav. ripieg.; segn.: A-Z¹² ²A-K¹²

€ 180-220

Versione in volgare del celebre trattato De magistratibus et republica Venetorum del Contarini, opera che veicolò attraverso l’Europa il mito del buon funzionamento dello stato veneziano. Assai gradevoli le incisioni raffiguranti le assemblee e i sistemi di votazione dei Consigli.

Piena pergamena in buono stato di conservazione. Il medaglione dell’antiporta calcografata è stato tagliato via, probabilmente per eliminare il nome di un precedente possessore. Testo altrimenti fresco e completo, salvo qualche fioritura sparsa.

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SETTECENTINE

Page 100: Asta di Libri
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1063 - Torquato Tasso

La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso con la vita del medesimo, allegoría del poema, argomenti incisi ne’ rami del Tempesta, ed indice di tutti i nomi proprj, e materie principali contenute nell’opera; e con le annotazioni di Scipione Gentili, e di Giulio Guastavini.

Urbino, Girolamo Mainardi, 1735

D.: In-Folio, mm. 350*233; [22] 316 pp.; segn.: Segn.: pi greco1 *⁶ 2*⁴ A-2B⁴ 2C⁶ 2D-2Q⁴.

P.: Dedica in portoghese di Antonio José Viale a Estevan Paganelli, con data del 15 mars 1848 all’occhietto.

€ 700-900

Bibl.: Raccolta Tassiana ,255 – Brunet V, 666 – Gamba,947 – Graesse,VII,33 – Cicognara,1114.

“Una fra le più belle e stimate edizioni della Gerusalemme liberata” secondo la Raccolta Tassiana, con le sue 20 incisioni ispirate di Arnold van Westerhout (Anversa, 1651 – Roma, 1725), da disegni di Antonio Tempesta (Firenze, 1555 – Roma, 1630). Le tavole, una per ogni Canto, sono divise in due sezioni: la parte superiore inquadra in un cartoccio riccamente decorato un sonetto recante l’argomento di ciascun libro, mentre il riquadro inferiore rappresenta una scena dello stesso.

Mezzo vitello d’epoca a “sezione d’albero”, dorso a 6 nervi con dorature floreali agli scompartimenti. Titolo dorato su tassello di marocchino rosso. Piatti con alcune lievi abrasioni. Sguardia anteriore stropicciata. Alcune lesioni da isotteri agli angoli inferiori esterni delle pp. 17-71, non toccanti il testo; un minimo incidente al margine inferiore della p. 83; qualche macchia da ossidazione sparsa. Altrimenti esemplare sano, con poche fioriture o altri difetti. Buon esemplare nell’insieme, assai marginoso.

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1064 - Torquato Tasso

Il Goffredo, poema eroico del signor Torquato Tasso con gli argomenti del signor Gio: Vicenzo Imperiale.

Parma, fratelli Borsi, 1765

D.: In-12°, mm. 140*80; 23,[1] 550, [2] pp; segn.: a¹² A-Z¹².

€ 150-200

Edizione in piccolo formato del Goffredo tassiano, con i sonetti introduttivi a ogni canto composti dal patrizio e intellettuale Genovese Gio. Vincenzo Imperiale per la famosa edizione illustrata da Bernardo Castello, corredata da 20 silografie a piena pagina in antiporta di ciascun canto.

Piena pergamena rigida in buono stato di conservazione. Tagli a spruzzo rossi. Interno fresco, salvo una macchia a p. 335.

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1065 - Sallustio – Francesco Eugenio Guasco (Alessandria, 1725 – Milano/Milano, 1798)

La Congiura di Catilina scritta da Salustio e volgarizzata da Francesco Eugenio Guasco accademico immobile, e socio colombario.

Napoli, 1760

D.: In-4°, mm 270*172; XXXVI, 167, [1] p., [1] c. di tav; segn.: a-c4 d6 A-X4..

€ 150-200

Non comune volgarizzamento del capolavoro sallustiano, illustrato da un bel ritratto calcografato del severo autore latino al secondo frontispizio.

Piena pergamena d’epoca, in buono stato complessivo. Interno fresco, salvo qualche sporadica fioritura.

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1066 - Caio Giulio Fedro (15 a.C. – 50 .C.)

Phædri, Aug. Liberti Fabularum Æsopiarum libri 5. Notis illustravit in usum serenissimi principis Nassavii David Hoogstratanus.

Amsterdam, Franciscus Halma, 1701.

D.: In-4° grande, mm 267*221; [32], 160, [84] p., [1] c. di tav. ripieg., 18 tavv.; segn.: *-4*⁴ A-2G⁴ 2H²; front. in rosso e nero.

€ 600-800

Sontuosa edizione delle favole di Fedro, preparata dal pedagogo David Hoogstrataten ad uso del suo allievo, Johann Whilhelm, principe di Naussau, ritratto in una stupenda incisione pieghevole, opera di P. van Gunst, secondo un disegno di B. Vailland. Il volume è illustrato da 18 incisioni a piena pagina, con gli argomenti delle favole rappresentanti in medaglione, da 31 cul-de-lampe e 9 lettere d’avvio incise da Jacob Von Vianen.

Rilegatura neoclassica in vitello ghiacciato, decorato ai piatti da un semplice fregio alla greca. Dorso piatto, con dorature di stile neoclassico e titolo stampato in oro su tassello di marocchino blu notte. Sguardie in carta satinata blu oltremare. Lievi abrasioni ai piatti e spigoli un po’ smussati. Interno in assai buono stato di conservazione, salvo leggere fioriture sparse.

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1067 - Longo Sofista

Longou Poimenikon ton kata Daphnin kai Chloen bibloi tettares cum proloquio de libris eroticis antiquorum.

Parma, Giambattista Bodoni (tipografo regio), 1786

D.: In-4°, 312*226, [8], LXXIII, [3], 164 p. ; sign: pi greco⁴ 1-8⁴ 9⁶ a-u⁴ x²

Bibl.: Brooks, 314

€ 600-1000

Forse la migliore produzione di un testo in lingua greca della casa Bodoni. Il testo di Longo Sofista è preceduto da una prolusione sui libri “erotici” del padre teatino torinese Paolo Paciaudi (1710-1786). Medaglia della musa Polinnia incisa in rame al frontispizio. “Cinquanta [zecchini] se ne dettero per il Longo greco del 1786 di cui si tirarono veramente pochissimi esemplari” (R. Bertieri, G. Fumagalli, L’arte di Giambattista Bodoni, Milano, 1913, p. 46.

Pieno vitello marmorizzato d’epoca, con dorso a 5 nervi a compartimenti dorati. Danno alla cuffia e al compartimento di piede, lievi abrasioni ai piatti. Testo in barbe, assai fresco e marginoso.

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1068 - Esiodo (VIII-VII secc. A.C.)

Hesiodi Ascraei quaecumque exstant graece et latine ex recensione Joannis Clerici, cum ejusdem animadversionibus. Accessere notae Josephi Scaligeri, Danielis Heinsii, Francisci Guieti, & Stephani Clerici Nec non in altero volumine Joan. Georgii Graevii Lectiones Hesiodeae, nunc auctiores, & Danielis Heinsii Introductio in doctrinam Operum & dierum, cum indice Georgii Pasoris.

Amsterdam, G. Gallet, 1701

D.: Due volume rilegati assieme. In-8°, mm 201*162; [26], 351, [1] p., [2 ; [8] 326 [2] p; 2 tavv., segn.: *8(-*8) 2*6 A-Y8; *4 A-V8 X4.

€ 150-300

Importante edizione delle opere di Esiodo, fondata sul testo critico preparato dal Graevius per l’elzeviriana del 1676, con testo latino a fronte, e commenti dei più insigni filologi secenteschi. Bell’antiporta raffigurante Esiodo coronato ricevente un ramo d’alloro da un pastore. In Cielo, gli dei dell’Olimpo cantati nella Teogonia. Due preziose calcografie illustrano il testo de Le Opere e i Giorni.

Piena pergamena con titolo manoscritto al dorso. Testo freschissimo e marginoso.

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1069 - Publio Virgilio Marone (); Clemente Bondi (Mezzani, 1742 – Vienna, 1821)

L’Eneide tradotta in versi italiani da Clemente Bondi.

Parma, Dalla stamperia reale (Giambattista Bodoni), 1790-1793

D.: 2 voll. In-8°, mm 216*137; [8] XXIII [1] 273 [1] pp, 295, [3] pp.; segn.: [a]8 b-s8 t4 ⁸1 ; pi greco4 2pi greco12 a-q8 r8(r8+⁸1).

€ 300-400

Prima edizione del pregevole volgarizzamento dell’Eneide del gesuita Clemente Bondi, uno dei principali collaboratori della stamperia regale di Parma.

Pieno vitello d’epoca, con dorso a cinque nervi a compartimenti dorati. Titolo su tassello in marocchino rosso, numero di volume su tassello in marocchino blu. Presenza di due etichette incollate al dorso. Qualche abrasione ai piatti. Interno piuttosto fresco.

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1070 - Marco Tullio Cicerone

(Arpino, 107 a.C. – Formia, 43 a.C.)

De officiis libri tres. De senectute, de amicitia, de somnio Scipionis et paradoxa … ex recensione Jacobi Facciolati.

Venezia, Giovanni Battista Albrizzi, 1747

D: In 8°, mm 183*125; 584 pp; A-2N8 2O4.

€ 150-200

Prima stampa dell’edizione critica del De officiis ciceroniano, condotta dall’abate Jacopo Facciolati (Torreglia, 1682 – Padova, 1769), che sulla scorta di questo testo pubblicherà una versione volgarizzata.

Piena pergamena con titolo manoscritto al dorso. Incisione al dorso. Testo in condizioni più che discrete.

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1071 - Alexander Pope (Londra, 1668 – 1744).

I principi della morale, o sia saggio sopra l’uomo.

Venezia, Giambattista Novelli. 1765

In 8°, pp. XXXII, 182, [2].

€ 100-200

Traduzione in versi sciolti di An essay on Man per opera del poeta livornese Anton Filippo Adami (m. Firenze 1770), seguita da alcune composizioni di quest’ultimo. Bel ritratto calcografico di Pope in antiporta, firmato dal celebre incisore Antonio Baratti (Belluno 1724 – Venezia 1787).

Rilegatura in piena pergamena vitulina rigida in eccellente stato di conservazione. Dorso piatto con titolo scritto di mano coeva. Testo assai fresco e marginoso.

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1072 - Jean-Jacques Rousseau (Ginevra/Geneva/Genève, 1712 – Ermenonville, 1778).

Oeuvres complètes. Nouvelle édition, conforme à celle de Geneve, 1782, et augmentée de quelques nouvelles piecesLyon, n.d., 1796.

D: 33 vv., In-12°.

€ 200-400

Le opere sono così ripartite:

1: Ouvrages de politique. Partie 1 ; 2: Ouvrages de politique. Partie 2; · 3: Julie. Partie 1; · 4: Julie. Partie 2. et 3; · 5: Julie. Partie 4. et 5; · 6: Julie. Partie 5. et 6;· 7: Émile. Livre 1. et 2; 7: Émile. Partie 1; ·8: Émile. Livre 3. et 4; Émile. Partie 2; 9: Émile. Livre 4. et 5; · 9: Émile. Partie 3; 10: Émile. Livre 5. Sophie, · 10: Émile. Partie 4, · 11: Mélanges. Partie 1, · 12: Mélanges. Partie 2, · 13: Mélanges. Partie 3; 14: Mélanges Partie 4 ; 15: Théâtre et poésies ;· 16: Traités sur la musique, · 17: Dictionnaire de musique, par J.J. Rousseau. Tome premier; · 18: Dictionnaire de musique. Tome second; · 19: Confessions. Livres 1. 2. 3. et 4; · 20: Confessions. Livres 5. et 6. Rêveries du promeneur; · 21: Confessions. Livres 7. 8. et 9; · 22: Confessions. Livres 10, 11. et 12; · 23: Recueil de lettres, servant de suite aux Confessions; · 24: Mémoires. Partie 1; · 25: Mémoires. Partie 2; · 26: Pièces diverses. Partie 1; · 27: Pièces diverses. Partie 2; · 28: Supplément. Partie 1; · 29: Supplément. Partie 2; · 30: Supplément. Partie 3, · 31: Supplement. Partie 4; · 32: Supplément. Partie 5, · 33: Supplément. Partie 6

Mezzo-vitello a punte; piatti blu marmorizzati (prima metà del sec. XIX). Dorsi piatti, con decorazioni in oro. Titoli e numerazione di volume su tasselli di marocchino blu scuro. Tagli a spruzzo blu. Alcuni dorsi con tracce d’uso e abrasioni. Fioriture nel testo piuttosto rare. Copia obbastanza fresca, nell’insieme.

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1073 - Johann Wolfgang von Goethe (Francoforte, 1749 – Weimar, 1832);

Verter

Venezia, Giuseppe Rosa, 1788.

D. 2 voll. rilegati assieme. In 12°, mm 162*90; [36] 108 pp; 132 pp; segn./segn.: *¹² 2*⁶ A-D¹² E⁶ ; A-E12

€ 200-300

Prima edizione stampata in Italia del romanzo epistolare di Goethe, tradotto in toscano da Michelangelo (ossia Abram) Salom (m. 1836), un medico e studioso ebreo – poi convertito al Cattolicesimo – nato a Padova, e legato da stretta amicizia con Melchiorre Cesarotti. Avrebbe in seguito tradotto altre opere tedesche e classiche sotto il nome di Michelangelo Arcontini. La sua versione italiana arriva cronologicamente in terza posizione, rispetto a quella di Gaetano Grassi (condotta sull’edizione in francese di Deyverdun, motivo di accusa mossagli da Salom nell’introduzione a questa sua prova), data alle stampe a Poschiavo in Svizzera nel 1788, e a quella di Corrado Lügder, pubblicata a Londra pochi mesi prima di questa stampa veneziana.

Cartonaggio ricoperto di carta Varese (d’epoca, o della prima metà del secolo XIX). Esemplare assai fresco nell’insieme.

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1074 - Ludovico Antonio Muratori (Vignola 1672-Modena 1750)

Della publica felicità, oggetto de’ buoni principi, trattato di Lodovico Antonio Muratori bibliotecario del serenissimo signor Duca di Modena.

Napoli, Cristoforo Migliaccio, 1755

D.: In-8° piccolo, mm 176*111 [12], 236 p.; segn.: a⁶ A-O⁸ P⁶

€ 250-300

Tra le principali opere filosofiche del Muratore, questo trattato (edito per la prima volta nel 1749), rappresenta appieno il pensiero illuministico moderato, pieno dell’autentica fede cristiana del suo autore. È del resto noto che Maria Teresa d’Austria fece leggere l’opera ai suoi figli, Giuseppe II e Pietro Leopoldo, nell’ottica di avvicinarli a una forma cristianizzata di illuminismo. L’edizione qui proposta è la cosiddetta variante B dell’edizione napoletana del 1755 l’unica ad avere il ritratto del Muratori in calcografia all’antiporta.

Piena pergamena rigida con titolo abbreviato scritto al dorso. Dorso piatto. Cerniera interna rotta. leggerissime fioriture ad alcuni quaderni, altrimenti copia assai fresca.

Si aggiungono:

Soli Muratori, Gian Francesco <1701-1769>

Vita del proposto Lodovico Antonio Muratori, già bibliotecario del serenissimo signor duca di Modena, descritta dal proposto Gian-Francesco Soli Muratori suo nipote.

Napoli, Giuseppe Ponzelli, 1758

D.: In 4°, mm 271*210; [8], 320 p. ; 4°; segn.: *⁴ A-2R⁴.

Piena pergamena con titolo dorato su tassello. Fioriture diffuse in tutta l’opera. Esemplare marginoso.

Ludovico Antonio Muratori La Filosofia morale esposta e proposta ai giovani da Lodovico Antonio Muratori ..Napoli, Giuseppe Guarracino, 1738

D. In 4°; 228*167; [20], 381, [1] XXXIV [28] pp.; segn.: [a]⁴ b⁶ A-3H⁴ 3I⁶ 4º

P: nota di possesso al contropiatto anteriore: Gian Francesco Chiazzare.

Piena pergamena rigida. Segni di tarlatura (senza pregiudizio del testo) agli angoli interni ed esterni inferiori, diffusi per la quasi totalità dell’opera.

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1075 - Teatro parigino del sec. XVIII

Una serie di 8 volumi testimonianti l’intensa attività dei palcoscenici di Parigi a cavallo tra il regno di Luigi XV e Luigi XVI.

1) Oeuvres de Théâtre de M. L’Affichard. Parigi/Paris, Duchesne, 1768.

2) Duché. Théâtre édifiant ou tragédies tirées de l’Écriture sainte. Parigi/Paris, Duchesne, 1768.

3) Théâtre bourgeois ou recueil des meilleures pièces de différens auteurs. Paris, Duchesne, 1755.

4) Guyot de Merville. Théâtre, tome second. Parigi/Paris, Veuve Duchesne, 1766.

5) De la Thuillerie. Théâtre, nouvelle édition revue et corrigée. Amrsterdam, Pierre Marteau. 1745.

6) Marivaux. Oeuvres de théâtre, tome cinquième. Parigi/Paris, Duchesne, 1756.

7) Théâtre de Société, par l’auteur du Théâtre à l’usage des jeunes Personnes, tome premier. Ginevra/Geneva/Genève, Jean-Emanuel Didier, 1781.

8) P. Poisson, Oeuvres de Théâtre. Tome premier. Parigi/Paris, 1766.

Ogni volume reca una rilegatura in pieno vitello a dorso dorato d’epoca.

€ 180-220

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1076 - Officium Beatae Mariae Virginis nuper rerformatum & Pii V Pontificis Maximi jussu editum: ad instar breviarii romani sub Urbano VIII recogniti

Anversa, Typographia Plantiniana, 1724.

D.: In-4°, 224*170; [44] 804 [4]; segn.: *-2*⁸ 3*⁶ A-3D⁸ 3E⁴.

Col.: Antverpiae/ Ex officina Plantiniana / Balthasaris Moreti / M.CC.LII

P.: Fr. Juan de la Trinidad scritto di mano settecentesca al verso della sguardia anteriore.

€ 700-900

Ristampa del 1724 della felicissima edizione, curata da Balthasar II Moretus (1615-1674), dell’Ufficio della Beata Vergine, seguito da quello dei Defunti. La qualità di stampa della tipografia Plantin di Anversa è ancora più apprezzabile in questo esemplare, realizzato da matrici ormai più che settantenni. Tra le 35 incisioni, la maggior parte delle quali di bella fattura, spicca quella rappresentante il massacro degli Innocenti, a firma da Karel von Mallery (1571-1635ca), prossima al gusto rubensiano. Numerosi cul-de-lampe di foggia barocca, alcuni dei quali rubricati.

Marocchino rosso d’epoca, di probabile manifattura francese o d’Italia settentrionale. Decorazione identica su entrambi i piatti: un bordo a pizzo dorato (accantonato da linee condotte agli angoli) incornicia una piastra centrale a fogliami e fiori, cui sono accantonati 4 motivi a fiori disposti simmetricamente e puntanti verso il centro del piatto. Dorso a quattro falsi nervi, con fioroni stampati in oro negli scompartimenti. Entrambe le cuffie sono state strappate . Tracci evidenti d’usura al dorso, come usuale in questi testi di devozioni. Tracce di fermagli di forma trilobata, mancanti. Testo in buone condizioni, con alcune lievi bruniture.

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1077 - P. Carlo Gregorio Rosignoli (Borgnomanero, 1631 – 1707)

Maraviglie della Natura, opera del Padre Gregorio Rosignoli della Compagnia di Gesù.

Venezia, Baglioni, 1723.

D.: In-4° 240*165, [8] 575 [1]; segn.: [pi greco]4 A-2N8.

€ 100-150

Questo secondo tomo della raccolta complete delle opere del gesuita Gregorio Rosignoli contiene, per ordine, il trattato sulle Maraviglie della Natura, nel quale si redige un elenco di sorprendenti fenomeni naturali sorprendenti; Le recreazioni regolate, sui divertimenti più o meno necessari all’uomo e tollerabili per la Morale; La lingua purgata, sulla disciplina che ogni cristiano dovrebbe seguire nell’eloquio, con disquisizioni sulle bestemmie e altre espressioni da bandire; Avvisi salutari alla gioventù, di argomento non dissimile al trattato precedente; La pittura in giudizio, opera di certo successo editoriale, ove si confrontano i pittori osceni con quelli verecondi; Il Giuoco di fortuna, contro le scommesse e altre forme di azzardo, ma con aperture verso “Giuochi d’innocente ricreazione”; Vita e virtù della contessa di Guastalla, nominata poi Paola Maria, fondatrice dell’insigne Monistero di San Paolo e del Regio Collegio di Maria Vergine detto della Guastalla, biografia di Ludovica Torelli (Guastalla, 1500 – Milano, 1569), che vendette a Ferrante I di Gonzaga la contea avita; Vita e virtù della Madre Niccolina Rezzonica, altra opera di inclinazione agiografica.

Piena pergamena, con titolo manoscritto al dorso, ripetuto sul piatto anteriore di mano tardo ottocentesca. Esemplare in buone condizioni, salvo lievi fioriture marginali.

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1078 - Sant’Agostino (Tagaste, 354 – Ippona, 430)

Divi Aurelii Augustini ... Meditationes, soliloquia & manuale. Meditationes B. Anselmi cum tractatu de humani generis redemptione. [Meditationes] D. Bernardi Idiotæ viri docti de amore divino ... Opera et studio R.P. Henrici Sommalii

Venezia, Niccolò Pezzana, 1760

D.: In 12°, 132*70; 312 pp.; segn.: A-N12

P..: G. Angelo Saretino da Genova, cappuccino (scritto di mano tardo settecentesca o primo ottocentesca al frontispizio). Raimondo Semeria scritto di mano settecentesca sul piatto anteriore.

€ 100-150

Edizione delle meditazioni di Sant’Agostino, unita a quelle di Sant’Anselmo e Sant’Agostino, curate dal teologo gesuita francese Henri de Sommal, rettore del collegio di Dinant e, in seguito di quello di Valenciennes. Antiporta calcografa rappresentante San Agostino in preghiera.

Piena pergamena. Dorso a quattro nervi, con titolo manoscritto di mano moderna. Tagli a spruzzo. Sguardia anteriore mancante. Buon esemplare nell’insieme.

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1079 - Joseph Sebastian (Augbsurg, 1710-1768) e Johann Baptist (Ibidem, 1712-1787ca) Klauber

Historiae biblicae veteris et novi testamenti, junioribus ad faciliorem eruditionem, senioribus ad vivaciorem memoriam, divini verbi praeconibus ad celeriorem reminiscentiam, omnibus ad utilem sanctamque curiositatem, in centum frugiferis foliis exhibitae.

D.: In-Folio oblungo, mm 232*350; [1], 100 tavv. calc.; front. in latino e tedesco (caratteri gotici)

€ 700-1000

Le cento superbe illustrazioni, riferite ad altrettanti episodi biblici, eseguite dai fratelli Klauber – la cui influenza sul gusto decorativo europeo non è ormai più rimessa in discussione – hanno il duplice e antitetico carattere di un horror vacui prossimo alla fobia, unito a quello di una leggerezza di forme che esalta nei fastosi apparati architettonici rocaille la loro natura puramente cartacea, e prima ancora che tale, di pura e inestinguibile fantasia.

Stupenda legatura di gusto neoclassico in vitello marmorizzato ghiacciato, decorata ai piatti da un semplice pizzo a foglie e fiori alternati. Dorso a 4 nervi dorati alla rotella con motivi a losanga; scompartimenti decorati con margherite accanto. Cuffie dorate con motivi a catenella. Titolo stampato in oro direttamente sulla pelle. Interno in ottime condizione: le sole prime 3 tavole hanno dovuto subire un lieve restauro ai margini.

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1080 - [Jean-Charles Poncelin de La Roche-Thilhac] (Dissais, 1746 – Chartres, 1828); Bernard Picard (Parigi 1673-Amsterdam 1733)

Cérémonies et coutumes religieuses de tous les peuples du monde, représentées par des Figures dessinées et gravées par BERNARD PICARD et autres habiles artistes. Nouvelle edition, enrichie de toutes les figures comprises dans l’ancienne Editon en sept volumes et dans les quatre publiés par forme de Supplément.

Parigi, Laporte, 1783. .

D.: 4 voll. in-Folio, 382*252; 163, [1] p., 80 tavv., 7 delle quali pieghevoli ; 156 [2] [1] p., 140 tavole delle quali 23 pieghevoli.; XLI 224 40 44 [1]-[1 b.] [2] p.- [34] tavv. 9 delle quali pieghevoli).

€ 1800-2400

Se la versione originale, data alle stampe dallo stesso Picard a Amsterdam a partire del 1723, con i testi dell’editore Jean-Frédéric Bernard, voleva essere una sorta di proclama per la tolleranza tra le diverse religioni del Mondo, e rimirava con sguardo analitico ma obbiettivo anche a quelle dette “pagane” o “idolatri”, l’edizione completamente rivista da Poncelin (che rinuncerà all’anonimato nella successiva ristampa del 1789), con l’inclusione del suo trattato (al tomo IV) sugli errori e le superstizioni di quegli stessi popoli, si presenta come una sorta di un passo indietro. Rimangono le meravigliose 264 tavole eseguite dalle matrici originali, con una qualità d’impressione che nulla ha da invidiare alle prime stampe.

Rilegatura pieno vitello a sezione d’albero d’epoca. Dorsi a cinque nervi; titoli e numerazione dei tomi dorati su tasselli di marrochino bordeau e biondo; compartimenti dorati con fregi fitomorfi; labbri dorati sguardie e contropiatti in carta marmorizzata; tagli marmorizzati. Esemplare freschissimo e marginoso.

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1081 - Elizabeth Singer Rowe (Ilchester, 1674 – 1737)

L’amitié après la mort, contenant les lettres des morts aux vivants et les lettres morales et amusantes.

Amsterdam, Aux dépens de la Compagnie, 1740.

D: 2 tomi in 1 volume. In-12°; mm 192 *163; XXXV [33] 288; [1], 267 pp; sign: *-3*12 A-M12; A-L12

P: Igr. De Diesbach, firma ad entrambi i frontespizi.

€ 550-700

Prima edizione della traduzione francese della corona di lettere della poetessa inglese Elisabeth Rowe, Friendship in Death, in Twenty Letters from the Dead to the Living (1728): una fantasiosa raccolta nella quale Allan Kardec, padre dello spiritismo, vorrà riconoscere una primizia della sua filosofia. In realtà l’opera della Rowe è diretta più al monito anti -libertinista, predicato dai suoi “morti scriventi” in funzione prevalentemente moralistica. Seguono la versione francese delle tre parti di Letters moral and entertaining (pubblicate dal 1729 al 1731), nelle quale padroneggia l’elemento religioso, senza tuttavia che manchino afflati poetici di altra natura.

Piena bazzana settecentesca (anche se non trattasi di prima legatura: la presenza delle due sottoscrizioni su entrambi i tomi, nonché la raffilatura dei margini lasciano pensare che le due parti, un tempo separate, siano state legate assieme nella seconda metà del secolo). Dorso a 4 nervi, con compartimenti dorati a fioroni. Titolo impresso in oro su tassello di marocchino biondo, filettato d’oro. Dorso piuttosto usurato. Piccole abrasioni alle cerniere ai piatti. Interno in buone condizioni.

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1082 - Chrysostomus M. Ennemoser, Johannes Evangelista M. Pülcher, Alexander von Planch;

2. Anton RochmannDue volumi rilegati assieme.:

1.Dissertatio critico-scripturistica de Magia diabolica et magorum prodigiis Exod. 7 coram Pharaone patratis.

[Inssbruck], Wagner, 1787

D. In-4°, mm. 278*175; [12], 66, [10] pp. Segn.: )(4 2)(2 A-I4 K2

. 2. Veldidena urbs antiquissima Augusti colonia et totius Rhaetie princeps in tractu praecipue Wilthinensi et oenipontano.

D. Come sopra; [14] 169 [8]; segn.: )(-2)(⁴ A-Y⁴.

Ulm, Daniel Bartholomaeus, 1744.

€ 150-250

Questi due titoli hanno in comune la sola provenienza geografica, ossia il Tirolo. Il primo volume infatti è costituito da una dotta discussione di laurea attorno all’episodio biblico, dal libro dell’Esodo dei maghi recatisi al cospetto del Faraone: pur affermando la fatuità della magia “nera”, l’argomento è affrontato dai due candidati con gran copia di dettagli specialistici. Il secondo, invece, ripercorre la storia di Wilten, cittadina prossima a Innsbruck, già colonia augustea.

Rilegatura in piena bazzana d’origine austriaca o centro-europea, con decorazione a freddo e in oro a motivi orientali, tipica del Settecento tedesco. Dorso liscio, con titolo della prima opera scritto su un’etichetta incollata. Entrambi i testi sono i buone condizioni, pur presentando arrossamenti da ossidazione.

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1083 - Jacopo Barozzi, detto “il Vignola”

Il Vignola illustrato proposto da Giambattista Spampani, e Carlo Antonini Roma, Marco Pagliarini, 1770

D.: In-Folio, 330*240 [10], 58, XXVIII p., 57 tavv. : ill.

P. Di Brusco ingegnere (timbro a inchiostro nel canto inferiore sinistro del frontispizio), “1781, £ 16” segnato a mano in prossimità del timbro. La grafia corrisponde a quella del noto ingegnere savonese Gio. Agostino Brusco (Savona, 1739 – Genova, 1817).

Bibl.: Graesse VII 314; * Brunet V 1219.

Lussuosa edizione del trattato sui cinque ordini offerto a papa Clemente XIV (suo ritratto in antiporta, inciso da Carlo Antonini (1740-1821)) da due studenti di architettura. Le tavole sono riviste alla luce dell’estetica neo-classica e romantica: s’intravvedono anche caminetti di stile piranesiano.

Pieno vitello marmorizzato d’epoca, con dorso a sei nervi; compartimenti dorati con motivi a melograno. Titolo stampato su tassello di vitello biondo, rialzato da un pizzo a motivi vegetali. Labbri dorati a pizzo. Qualche escoriazione ai piatti; angoli abrasi e smussati. Tagli rossi. Esemplare completo. Interno piuttosto fresco e marginoso; alcune annotazioni marginali a penna (dello stesso Brusco), con riferimento alle tavole fuori testo.

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1084 - Andrea Palladio Padova, 1508-Maser, 1580)Le terme dei romani disegn

ate da Andrea Palladio e ripubblicate con la giunta di alcune osservazioni da Ottavio Bertotti Scamozzi giusta l’esemplare del lord co. di Burlingthon impresso in Londra l’anno 1732.

Vicenza, Francesco Modena, 1785

D.: In-Folio, mm 495*336; 2 parti, 32 35 [1] pp., XXV tavole; [A]² B-H²; [A]² B-[I²]

€ 700-900

Prima edizione italiana delle tavole palladiane sulle Terme romane pubblicate a Londra nel 1732 per cura di Richard, conte di Burlington, approntata da Ottavio Bertotti Scamozzi, architetto vicentino (1719 – 1790).Mezzo marocchino con dorso piatto a finti compartimenti ricavati da filetti dorati. Dorso piuttosto usurato, con perdita delle dorature e del tassello del titolo. Interno in ordine, con tutte le tavole montate sulle proprie brachette, e solo lievissimi scollamenti. Lievi aloni di umidità attorno ai punti di cucitura dei quaderni.

Si aggiungono i tomi I, II, IV di Le fabbriche e i disegni del Palladio, curati dallo stesso Scamozzi, pubblicati presso Francesco Modena tra il 1776 e il 1783, completi di tutte le loro tavole (quelle del primo volume sono per le maggior parte sciolte, ma integre.

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1085 - Rigobert Bonne (Raucourt, 1727 - ? 1795ca)

Atlas de toutes les parties connues du globe terrestre, dressé pour l’histoire philosophique et politique des établissemens et du commerce européen dans les deux Indes.

Senza luogo né data [Ginevra, 1780?]

D.: In-8°, 280*231, [1] 28 pp, 50 tavole di carte geografiche; segn.: pigreco2 A-C4 D2.

€ 700-900

Il notevole Atlante generale di Bonne fu stampato la prima volta a corredo della Histoire philosophique et politique des Établissements et du Commerce des Européens dans les Deux Indes (prima ed. nel 1770 a Amsterdam), trattato di ispirazione illuminista denunciante le barbarie commesse da Francesi, Inglesi e Olandesi nelle colonie. Fu poi ristampato a più riprese, e spesso senza indicazione della data. Comprende 2 mappamondi, 10 carte d’Europa, 8 d’Asia, 23 di America e Antille e 7 d’Africa.

Cartonaggio muto d’epoca, con dorso quasi del tutto mancante. Assente l’occhietto. Frontispizio ritagliato grossolanamente nel margine esterno. Ancora intonse le 28 pagine prefatorie. Buone condizioni d’insieme delle carte.

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1086 - Mémoires de l’Académie Royale de Chirurgie, 1743-1757

Parigi, Charles Osmont/ Delaguette/ Veuve Delaguette, 1743-1757

D.: Tre volumi in 8 tomi (cfr. infra per la descrizione dei singoli), in-12°, mm 168*98

€ 550-800

PRIMA EDIZIONE dei primi tre volumi (su cinque) di quest’opera fondamentale per la storia della chirurgia, illustrata da più di cinquanta incisioni anatomiche al bulino della più alta qualità.

Il primo volume, pubblicato da Charles Osmont nel 1743, si divide in tre tomi (I: [2] XC [6] 391 - [1] pp., 1 tav.; II: [2] 439 [1] pp., 7 tavv.; III: [2] 479, [1] p., 13 tavv.).

Il secondo, stampato da Delaguette nel 1753, è ripartito su altri tre tomi (I: [2]- xii-clxxiv-232 pp., 4 tavole I:; II: [2] 489, [1] pp., 16 tavole; III: [2] 406 pp., 2 tavole.

Il terzo, edito dalla vedova di Delaguette nel 1757, comprende due tomi (I: [4] 432 pp., 4 tavole; II: [2], 456 pp. : 4 tavole.

Belle legature d’epoca in vitello marmorizzato ghiacciato, con dorsi dorati muniti di doppio tassello di titolo e numerazione in marocchino di diverso colore. Tagli rossi. Testo in ottimo stato complessivo, integro di ogni sua parte.

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1087 - Johann Zacharias Platner (Chemnitz 1694-Leipzig 1747).

Institutiones chirurgiae rationalis tum medicae tum manualis in usum discentium.

Venezia, Gio. Battista Albrizzi, 1747.

D.: In-4°;. *** [8], pp. 623 (1); 7 tavv.; segn.: [pi greco]8 A-4D4 4E8 4F-4H4.

Bibl.: Blake, p. 355; Wellcome, IV, p. 399

€ 500-800

Fondamentale manuale di chirurgia settecentesco, nella sua seconda edizione (la prima essendo quella di Lipsia, 1745). Alle 7 tavole tecniche, realizzate al bulino, si aggiunge (o meglio detto: si contrappone!) un’antiporta calcografica di tema galante, incisa dal bellunese Giuliano Giampiccoli (1703-1759), su disegno del noto pittore veneziano Giovanni Battista Piazzetta (1682-1754).

Piena pergamena avorio, con nome dell’autore vergato di mano coeva sul dorso piatto. Spigoli lievemente smussati. Tagli a spruzzo rosati. Interno assai fresco.

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1088 - (Medicina) F.Swediaur, Traité complet sur les symptômes, les effets, la nature et le traitement des maladies syphilitiques. Des effets du virus syphilitique sur les organes de la génération dans les deux sexes.

Parigi, chez l’Auteur, 1801. 2 voll., In-8°, XX-454 S.; 456 pp.. Pieno vitello d’epoca. Dorso dorato. Qualche fioritura e traccia d’ossidazione, altrimenti copia di gradevole lettura.

€ 120-150

1089 - (Medicina/Ostetricia) Sacombe, Observations médico-chirurgicales sur la grossesse, le travail et la couche.

Parigi, Fuchs, 1793. In-8°, 332 p. Piena pergamena, con piatti un po’ deformati. Tagli a spruzzo.

€ 80-100

1090 - (Medicina/Chimica) P.P-Alyon, Essai sur les propriétés médicinales de l’oxygène.

Parigi, 1798. Piena pergamena; titolo dorato su tassello. In-8°, [2] 1, 232, Interno con qualche fioritura, ma nel complesso piuttosto fresco.

€ 120-150

1091 - (Medicina/Chimica) Alyon, Cours élémentaire de chimie.

Parigi, 1798. 2 tomi in un volume:, in-8°, VII [1] 368; [4] 266 41.

€ 90-120

1092 - (Medicina) J. Hunter, Traité sur le sang.

Ostenda, Scheldewaert, 1798. 3 voll., in-8°, ;[4] 336 [4]; VII [1] 339 [3]; 356 [4]. Pieno vitello con dorature al dorso; doppio tassello per titolo e numero del volume. Segnalibri di seta d’epoca. Qualche ossidazione. € 350-400

1093. - (Medicina) Ponsart. Traité méthodique de la goutte.

Paris, Desvente de la Doué, 1770, in-8, [4], xxiv, [4], 541, [3] pp. Piena pergamena con titolo dorato in tassello filettato d’oro.

€ 80-100

1094 - (Medicina/Anatomia) R. B. Sabatier, Traité complet d’anatomie, ou Description de toutes les parties du corps humain.

Parigi, Téophile Barrois, 1798. 4 voll., In-12° XVI-480 pp; XVI-491 [1]; VII-[1]-492; VIII-507 [1], 9 tavv. Pieno vitello marmorizzato d’epoca. Dorso a cinque nervi, scompartimenti dorati. Titoli e numeri di volume su tassello di. marrocchino blu.

€ 150/200

1095 - (Medicina) P. Clare, Méthode nouvelle et facile de guérir la maladie vénérienne.

Parigi, Froullé, 1785. In 8°, LXXV-336, 2 tavv. Pieno vitello marmorizzato d’epoca. Dorsi dorati. Tagli rossi. Cuffie abrase. Interno molto fresco.

€ 120-150

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1096 - (Medicina). F. Quesnay. Traité de la suppuration.

Parigi, Chez la veuve d’Houry, 1770. In 8°, X-432 pp. Pieno vitello marmorizzato. Dorso dorato. Abrasioni su entrambi i piatti. Piccolo incidente alla cuffia inferiore. Qualche fioritura, ma buon esemplare nell’insieme.

€ 100-150

1097 - (Medicina) W. Nisbet, Essai sur la théorie et la pratique des maladies vénériennes Parigi, chez Briand, 1788. In-8°, LVI, 360 p.

Pieno vitello a sezione d’albero d’epoca. Dorso dorato a 5 nervi. Segnalibro in seta rossa. Titolo stampato su tassello di marocchino rosso. Testo con rare fioriture.

€ 80-150

1098 - (Medicina/Chirurgia) P. Pott, Oeuvres chirurgicales,

Parigi, Didot le jeune, 1777 P. Pott, 2 voll., In-8°, XVI, 493, [3] pp., XVI, 493, [3] pp.

Pieno vitello marmorizzato. Dorsi a 5 nervi, compartimenti dorati. Tasselli di titolo e tomo in marocchino bruno di due diversi colori.. Piccola abrasione alla cerniera anteriore del volume I. Buon esemplare.

€ 100-150

1099 - (Medicina). P. Fabre, Traité des maladies vénériennes, Parigi, Regnard, 1765. 2 voll., in-8°, XIX-400; VIII-422.

Pieno vitello marmorizzato d’epoca. Abrasioni alle cuffie e ai piatti. Interno fresco.

€ 150-200

1100 - (Medicina). Medicina/Chirurgia) G. Mauquest de La Motte, Traité complet de chirurgie, contenant des observations & des réflexions sur toutes les maladies chirurgicales, & sur la manière de les traiter.

Parigi, chez d’Houry, 1771. 2 voll., in-8°, XXIV, 735, [1]; VI, 733, [3] pp..Mezzo-vitello marmorizzato d’epoca. Dorso dorato a 5 falsi nervi, con piccoli danni alle due cuffie e abrasioni alle dorature. Interno complessivamente buono.

€ 150-230

1101 - (Medicina/Chirurgia) F. Paul, Mémoires pour servir a l’histoire de la chirurgie du 18. siécle, et de supplément aux institutions chirurgicales de M. Heister

Avignone, J.J. Niel, 1773. In-8°; [4], xlviii, 672 p., 1 tav/pl.. : ill. Pieno vitello marmorizzato d’epoca. Dorso piatto dorato. Interno fresco con rare fioriture.

€ 120-150

1102 - (Medicina) P. Hévin, Cours de pathologie et de thérapeutique chirurgicales.

Parigi, chez Méquignon, 1793. In-8°, 2 voll., VIII-392; VIII-432. Piena-bazzana d’epoca. Angoli smussati. Secondo volume particolarmente investito da ossidazione su molte pagine. € 120-150

1103 - (Medicina) L.A.Valentin. Recherches critiques sur la chirurgie moderne. Amsterdam.

Parigi, Gogué, 1772. In-12°, [2], 319, [1] pp. Pieno vitello marmorizzato d’epoca. Dorso dorato. Danno alla cuffia superiore. Buon interno.

€ 80-120

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1104 - Cruikshank, William Cumberland (Ediburgo 1745 – Londra 1800).

Anatomie des vaisseaux absorbans du corps humain.

Parigi, chez Froullé, 1787.

D: In 12°, mm 198*193; 406, [2] pp., 3 tavole; segn.: A-2B⁸ 2C⁴.

Bibl.: Blake, p. 104; Wellcome IV, p. 411.

€ 150-200

Prima traduzione francese del dettagliatissimo, e per l’epoca innovativo, trattato sulla circolazione sanguigna, pubblicato in inglese nel 1786, corredato da tre magnifiche tavole anatomiche al bulino, del chimico e anatomista scozzese William Cruikshank, scopritore, tra le altre cose, della formula del monossido di carbonio.

Pieno vitello marmorizzato d’epoca, in ottimo stato di conservazione. Dorso dorato con decorazioni a motivo floreale. Titolo stampato in oro su tassello di marrocchino rosso. Tagli rossi. Ossidazione alle prime cinque carte, altrimenti esemplare assai fresco.

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1105 -Johann Georg Röderer (Strasburgo 1726 – Parigi, 1763)

Elementi d’ostetricia del dottor Gio. Giorgio Roederer tradotti e corredati da figure in Rame da Giuseppe Galletti chirurgo Fiorentino.

Firenze, stamperia già Albizziana all’Insegna del Sole, 1775.

D.: In-4°, mm 230*277; xvi, 307, [1] p., 15 tavole; segn.: [par.]-2[par.]⁴ A-2O⁴ 2P⁶

Bibl.: Blake, p. 385.

€ 150-300

Prima traduzione italiana del manuale di ostetricia (1753) di Röderer, che fu tra i primi anatomisti a studiare le diverse posizioni e circolazioni del feto all’interno dell’utero. Fu membro dell’Académie Royale de Chirurgie francese. La tavole ad illustrazione della presente versione sono opera dell’incisore fiorentino Matteo Carboni.

Legatura in cartonato rustico di colore blu, con titolo manoscritto al dorso. Esemplare in discrete condizioni, con tavole ben conservate. Tavole da 1 a 4 sciolte.

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1106 - Pierre Dionis (Parigi, 1643 – 1718)

Cours d’opérations de chirurgie.Parigi, Veuve d’Houry, 1765

D.: In-8°, mm 194*125; XXII-920 pp., 16 tavole; segn: a8 e8 A-3L8 3M4.

€ 180-230

Tra i medici personali di Luigi XIV, e membro del suo Jardin Royal, ove impartiva lezioni sulla circolazione sanguigna, Dionis realizza qui uno dei più fortunati trattati di chirurgia settecenteschi. Celebri tra tutte sono le incisioni raffiguranti i “ferri del mestiere”, aggiornate in questa nuova edizione secondo i ritrovati tecnici del 1765 (la prima edizione contava ormai 58 anni di età). Belli antiporta e ritratto calcografici.

Vitello marmorizzato d’epoca. Dorso dorato, con titolo stampato su tassello di marocchino rosso. Mancanze alla cuffia superiore e alla parte di dorso sottostante, nonché al tassello del titolo. Piccole abrasioni diffuse. Angoli smussati. Interno in stato più che discrete (legatura di alcuni quaderni un po’ lenta).

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1107 - Pierre Lassus (Parigi, 1741 – 1807)

De la médecine opératoire, ou Traite elementaire des operations de la chirurgie, avec des planches en taille-douce.

Parigi, Buisson, 1794-95

D.: 2 voll, in-8°, mm195*120 ; VI, 240 [i.e. 440] pp., 4 tavv./pl.; [4] , 554 pp., 3 tavole.; segn.: [pi greco]2 chi1 A-2D8 2E4. [pi greco]2 A-2L8 2M6.

€ 100-150

La carriera del medico francese Pierre Lassus fu davvero folgorante: appuntato dapprima chirurgo delle figlie di Luigi XV, terminò i suoi giorni quale consulente medico di Napoleone I. Partecipò all’autopsia di Luigi XVII, figlio di Luigi XVI, morto in prigionia.

Piena pergamena d’epoca, con nome dell’autore scritto di mano coeva ai dorsi. Fioriture diffuse; stacco netto dell’ultima parte (conservata e facilmente riparabile) della tav. 3 del primo volume.

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1108 - Lorenz Heister (Francoforte 1683 - Bornum am Eim 1758).

L’ Anatomie d’Heister avec des essais de physique, sur l’usage des parties, du corps humain, et sur le méchanisme de leurs mouvemens, enrichie de figures en taille-douce.

Parigi, Vincent, 1753.

D.: 3 voll., in-12°, mm 194*120; XXVI 452, pp. 4 tavole; [4], 437 [i.e. 487] [1] pp. , 3 tavole, [12] 416 [4], 7 tavole. Segn./Sign.: a12 A-Z12; pi greco)2 A-V12 X4 ; a6 A-R12 S6.

€ 200-300

Forse il più celebre trattato di chirurgia del Settecento, stampato per la prima volta in edizione latina nel 1717 e quindi riedito almeno fino al 1838 a Vienna. Arricchito da dettagliate tavole al bulino, in perfetto stato di conservazione.

Piena bazzana. Dorso dorato a 4 nervi, titolo e numerazione dei volumi su doppio tassello in marrocchino rosso. Ottimo stato complessivo. Tavole integre.

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1109 - Giovanni Ambrogio Bertrandi (Torino, 1723 – Torino, 1765)

Tattato delle operazioni di chirurgia.

Nizza, Gabriele Floteront, 1763.

D.: 2 voll, in-8°, mm 190*120; [8], LIV, [2b], 263, [1] pp.; segn.: [1]4, a-z8 A-Q8 R4; pi greco² A-Y⁸.

€ 100-150

Prima edizione di questo trattato, nel quale vengono descritti numerosi interventi chirurgici e indicata la profilassi da seguire prima, durante e dopo ciascuno di essi.

Piena pergamena. Dorso a 4 nervi. Tagli a spruzzo. Nome dell’autore scritto di mano coeva al dorso. Buon esemplare.

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1110 - Johannes de Gorter (Enkhuizen, 1689 – Wijk bij Duunstede, 1762)

De perspiratione insensibili, editio altera, multis in locis aucta & emendata atque Commentariis in omnes aphorismos staticos Sanctorii adornata.

Leida, Jansson Vander, 1736

D.: In 4°, mm 199*151; [20], 560, [44] p., 4 tavole. Segn.: *-3*4 A-4G4

€ 150-300

Opera fondamentale sul metabolismo, il De perspiratione venne per la prima volta pubblicato a Leida nel 1725. Questa seconda edizione comprende anche un commento agli aforismi di Santoro Santori, medico istriano del sec. XVII, fondatore degli studi sul metabolismo.

Piena bazzana d’epoca con dorso a 5 nervi dorato ( ferri fitomorfi nei compartimenti) e titolo dorato su tassello di marocchino rosso. Cuffia superiore un po’ deformata, qualche abrasione ai piatti. Interno più che discreto, con qualche traccia di ossidazione.

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1111 - Jacques Rohault (Amiens, 1618- Paris 1672ca)

Jacobi Rohaulti Physica. Latine vertit, recensuit, et adnotationibus ex illustrissimi Isaaci Newtoni philosophia maximam partem haustis, amplificavit, & ornavit Samuel Clarke.

Venezia, Francesco Pitteri, 1740

D.: 2 voll., in-8°, mm ***; [32] 290 [2] pp., 11 tavole; [2], 293-572, [18], 98, [2] ; [ast]-2[ast]8 A-R8 S10; T6

V-2V8 2X2

P.: Ex libris Francisci Satriani, 1806, manoscritto alla prima sguardia.

€ 250-400

Edizione latina pubblicata per la prima volta a Londra nel 1702 ed effettuata da Samuel Clarke del Traité de Physique di Rohault (1672), con annotazioni tratte dalle più recenti opere di Isaac Newton.

Piena pergamena d’epoca, con titolo vergato al dorso. Interno in condizioni più che discrete, salvo qualche lieve gora d’umido marginale. Tavole del primo volume in buone condizioni.

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1112 - Domenico Guglielmini (Bologna, 1655 – Padova, 1710)

Della natura de’ fiumi, trattato fisico-matematico del dott. Guglielmini, nuova edizione con le annotazioni di Eustachio Manfredi.

Bologna, Lelio della Volpe, 1739

D.: In-4°, 250*190; [8] xvi 427,[1] pp., 18 tavv. ripieg.; segn.: *⁴ a-b⁴ A-3F⁴ 3G⁶.

Bibl.: Graesse III 177, Brunet II 180

€ 400-600

Uomo di cultura scientifica assai sincretica, il Guglielmini considerava del tutto sovrapponibili, quanto alla fluidità dei liquidi, i vasi del corpo umano e i corsi d’acqua fluviale. I suoi ritrovamenti nel campo della meccanica dei fluidi hanno dettato scuola. Questa seconda edizione del suo principale trattato sull’argomento (pubblicata nel 1697), è annotata da Eustachio Manfredi, altro importante fisico bolognese (1674-1739), successore del Guglielmini alla soprintendenza delle acque della città di Bologna.

Piena pergamena con qualche segno d’usura. Titolo manoscritto al dorso. Interno in più che discrete condizioni, completo di tutto le sue 18 tavole.

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1113 - Ludovico Perini (Verona, 1685 – 1731)

Trattato della pratica di geometria in cui oltre i principj di essa vi sono molti insegnamenti intorno alle varie misure di terre, acque, fieni, pietre, grani, fabbriche, ed altro, secondo l’uso di Verona, e di altre città d’Italia.

Verona, Pietrantonio Berno, 1727

D.: In-4° mm 255*178 [10], 152 p. : segn.: [a]1 b4 A-T4 ill. xil.

€ 350-400

Prima edizione di questo trattato di geometria (ristampato almeno altre due volte nel corso del Settecento), composto dal notaio, archivista e architetto veronese Ludovico Perini. Simpatiche illustrazioni silografate.

Legatura in piena pergamena, con titolo segnato al dorso. Esemplare piuttosto fresco e marginoso.

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1114 - Antonio Lecchi (Milano 1702-1776)

Elementa geometriae theoricae, et practicae, auctore Antonio Lecchio e societate Jesu matheseos professore, ad usum universitatis Braydensis [Tomo I]

Milano, Giuseppe Marello, 1753

D. In-8°, mm 201*140 [24] 427 [1] pp. ; segn.: a4 b8 A-2C8 2D6

€ 150-200

Corso di geometrica euclidea scritto da Giovanni Antonio Lecchi, gesuita, matematico e studioso dei canali navigabili italiano. Un secondo volume sarebbe uscito presso lo stesso editore l’anno successivo.

Piena pergamena. Dorso piatto con titolo scritto su striscia di carta incollata. Scoloritura della pergamena sul piatto anteriore. Antiporta colorata a mano. Esemplare del tutto immacolato, con numerose figure incise in-texto.

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1115 - Edoardo Corsini (Fellicarolo, 1702 – Pisa, 1765)

Elementi di matematica ne’ quali sono con miglior ordine, e nuovo metodo dimostrate le più nobili, e necessarie proposizioni di Euclide, Apollonio, e Archimede da Odoardo Corsini ch(ierico) reg(olare) delle Scuole pie.

In Firenze, Tartini, e Franchi, 1735

D.: In-8° piccolo, 172*110, XXXII, 288 p., VIII c. di tav. ripieg. : segn: *-2*8 A-S8

€ 150-200

Prima edizione degli Elementi di matematica del Corsini, in parte tratti dalle sue Institutiones philosophicae. Pur con scarso successo di critica, il manuale venne comunque ristampato in due volumi a Venezia nel 1738 e 1765.

Piena pergamena rigida. Tagli rossi a spruzzo. Dorso piatto, con titolo dorato su tassello. Interno assai fresco. Una piccola macchia traversante all’angolo superiore esterno della tavola VI.