attenzione come fuoco zmetafore: più recenti: zfascio di luce, zfuoco di una lente. zcome si muove...
TRANSCRIPT
Attenzione come fuoco
Metafore: più recenti: fascio di luce, fuoco di una lente. Come si muove il fuoco dell’attenzione nello spazio?. Le dimensioni del fuoco dell’attenzione sono variabili? Esiste una relazione inversa dimensioni del fuoco
dell’attenzione e ed efficienza di processamento (elaborazione) degli stimoli che cadono al suo interno?
Situazione sperimentale
Risultati I Tr variavano in funzione delle dimensioni del
quadrato. Ma soltanto nel caso dell’intervallo più lungo fra il
segnale e lo stimolo cui si doveva rispondere: 500 msec vs 40 msec
quindi dimensioni del fuoco attentivo variabili e adattabili allo stimolo.
Il dimensionamento necessita però di un certo tempo.
Valutando inoltre i TR a dimensionamento avvenuto per i deiversi quadrati, sembrerebbe che l’efficienza di elaborazione sia inversamente proporzionale all’area del fuoco attentivo.
Movimenti del fuoco dell’attenzione
È necessario un oggetto che funzioni da bersaglio affinché il fuoco dell’attenzione
si muova con precisione, ma come si muove in assenza di movimenti oculari?
Metafora corretta per lo spostamento del fuoco:
fascio di luce fuoco di una lente
Se si assume che la metafora corretta sia quella del fascio di luce, che si muove in modo continuo da una
posizione all’altra, può farlo:
Velocità costante:Andrà a illuminare
in momenti successivi, posizioni sempre più lontane.
Aumenterà il tempo impiegato in funzione della distanza da percorrere
Tempo costanteossia impiegherà
sempre lo stesso tempo a raggiungere la posizione finale, indipendentemente dalla distanza da percorrere. Tenderà ad aumentare la velocità.
Se si assume che la metafora giusta per i movimenti del fuoco dell’attenzione sia la
Lente:
Allora si possono fare altre previsioni:Per esempio quando lo stimolo compare in un
quadrato diverso da quello sul quale si era focalizzata l’attenzione,il diametro del fuoco si allargherà fino comprendere il quadrato nel quale è inaspettatamente comparso lo stimolo, per poi restringersi di nuovo. Compirebbe quindi un specie di salto. Il tempo di spostamento non dovrebbe dipendere dalla distanza da percorrere
Esperimento
3
1 2 3
A
4
Evidenze sperimentali
Il riorientamento dell’attenzione nelle prove invalide richiede tempo, ciò deporrebbe a favore del fatto che :
il fuoco dell’attenzione si muove a velocità costante e in modo continuo, lungo una traiettoria, così che è possibile intercettarlo, in momenti successivi, su posizioni successive lungo il percorso dal punto di partenza al punto di arrivo.
Attenzione selettiva
Capacità degli individui di dirigere l’attenzione su particolari posizioni o informazioni dell’ambiente ignorando le altre.
Quando l’attenzione selettiva si dirige su una posizione dello spazio si parla di attenzione spaziale.
Situazione sperimentale
L’attenzione spaziale è importante ma non è l’unica:
Immaginiamo di presentare stimoli che differiscano fra loro per: colore, forma, dimensioni.
Consegne al soggetto variabili:rilevamento di una sola caratteristica
fino a tre.
Attenzione selettiva
Elaborazione preattentiva ossia senza l’intervento dell’attenzione
Secondo Treisman le singole caratteristiche di uno stimolo vengono elaborate senza l’intervento dell’attenzione. Quindi in modo preattentivo e in parallelo
l’attenzione (focalizzata) che opera in modo seriale, sarebbe secondo Treisman necessaria nel momento della combinazione delle caratteristiche
Quando l’attenzione focale opera in condizioni difficili, possono verificarsi “Congiunzioni illusorie”
Attenzione selettiva
Posizione comuneElaborazione preattentiva: in paralleloElaborazione attentiva: seriale
Perché?recentemente diversi studi hanno reso
legittimo dubitare che il processamento in parallelo sia preattentivo.
Che fine fa l’informazione che non ci interessa?
Posizioni teoriche contrapposte: Ipotesi della selezione precoce:sostiene che le informazioni che non ci interessano,
vengano bloccate già durante i primi livelli dell’elaborazione e che quindi l’attenzione
selettiva operi alla periferia
Ipotesi della selezione tardiva:sostiene che vengano elaborate tutte le
informazioni che entrano nel nostro sistema, anche le informazioni irrilevanti e che solo dopo avvenga la selezione
l’attenzione selettiva opera al centro
Situazioni sperimentali che forse ci aiutano a capire il problema
Effetto Simon Effetto StroopEffetto Navon
Priming negativo
Effetto Simon
Simon (1969) il compito del soggetto era di discriminare
premendo un pulsante una forma: quadrato vs rettangolo che potevano comparire a
dx o a sx di un punto di fissazione centrale. Il soggetto doveva premere per il quadrato il
pulsante dx e per il rettangolo il pulsante sx Misura dei Tr (tempi di reazione) Tr più rapidi se: posizione dello stimolo (quadrato o
rettangolo) e posizione del pulsante coincidevano.
Effetto Simon
L’effetto Simon è interessante perché dimostra che una caratteristica non rilevante dello stimolo (la sua posizione nello spazio) ha un effetto sulla rapidità della risposta fornita in base alla caratteristica rilevante (la forma)
Effetto Stroop
Stroop (1935)Stimoli: parole presentate su sfondi
colorati.Congruenti: es: ROSSO ROSSO parola rosso su
sfondo rosso)oppure Incongruenti es: ROSSOROSSOil compito dei soggetti era:pronunciare a voce alta il nome del coloreoppure leggere la parola
ROSSO
ROSSO
STROOPVenivano registrati i Tr vocaliSe il compito era dire il nome del colore, Tr …
più veloci per stimoli congruenti vs incongruenti
L’interferenza della parola sulla denominazione del colore è appunto l’effetto
StroopCiò che qui è importante è che una
caratteristica non rilevantenon rilevante dello stimolo(il significato della parola) ha un effetto sulla rapidità della risposta fornita sulla base di una caratteristica rilevante.
Effetto Navon
Navon (1977)stimolo:lettere grandi livello globalelettere piccole livello locale
Effetto Navon Navon (1977) Sia a livello globale che locale le lettere possono
essere delle HH o delle SS vengono così a crearsi quattro combinazioni
globale -locale:
Due Congruenti Due Incongruenti I soggetti devono rispondere premendo un
pulsante, vengono misurati i Tr le consegne date al soggetto sono di due tipi: a volte deve rispondere sul livello globale altre
volte sul livello locale (cioè dirigere l’attenzione)
Effetto Navon
I effetto: I tempi di
reazione dei soggetti, sono più veloci se la risposta è sul livello globale
II effetto: nel caso delle nel caso delle
combinazioni combinazioni globale locale globale locale incongruenti, vi incongruenti, vi è un effetto di è un effetto di interferenza interferenza asimmetricoasimmetrico
Priming negativo
Selezione Precoce oppure Tardiva?
Selezione precoce: Broadbent, Johnston Treisman ecc
Selezione Tardiva: Deutsch, Deutsch, Posner ecc..
Ipotesi più accreditata la selezione tardiva, anche per evidenze con pazienti affetti da neglectneglect
Risorse Attentive
A volte ( ma non sempre) è più difficile eseguire due compiti contemporaneamente che separatamente
Quindi a volte è possibile fare due cose contemporaneamente e altre no.
Interferenza da doppio compito
Interferenza da doppio compito
Interferenza strutturale:Quando due compiti condividono uno
stadio di elaborazione o richiedono l’impiego di uno stesso meccanismo cognitivo piuttosto che muscolare.
Interferenza da risorse: si verifica in quei casi in cui le operazioni mentali da compiere, richiedono una certa quota di risorse attentive
Procedura del compito secondario
La procedura del compito secondario, stima la quantità di risorse attentive aspecifiche erogate durante lo svolgimento di un compito (il compito primario)
La prestazione del compito secondario, sarebbe perciò inversamente proporzionale alla quantità di risorse utilizzate dal compito primario
Elaborazione automatica o controllata
Elaborazione automatica: si raggiunge con l’esercizio, non coinvolge la memoria a breve termine (di lavoro),non coinvolge risorse attentive, è veloce
Elaborazione controllata: è lenta, è soggetta ai limiti di capacità della memoria di lavoro, e richiede risorse attentive.
FUNZIONI DEI PROCESSI CONTROLATI
Assicurare il massimo di flessibilità al comportamento.
Non potremmo aggiungere nessuna attività al repertorio di quelle che normalmente svolgiamo, senza prima averla praticata in modo controllato
In molti casi è necessario riportare sotto controllo molti processi automatici al fine di ottenere una prestazione soddisfacente.
O al fine di modificare la sequenza dei processi di un’attività.
L’Esecutivo Centrale o SAS
SASSAS: sistema attenzionale supervisore (Shallice 1988) o Esecutivo centrale
Svolgerebbe funzioni di coordinamento e integrazione delle informazioni elaborate nelle strutture della memoria di lavoro
E soprattutto di elaborazione e selezione di strategie volontarie coscienti