baffo e coda 2a

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a cura di Elena Sarti Libri per... imparare A. Bellini S. Brino M. Poli

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A. Bellini S. Brino M. Poli a cura di Elena Sarti

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Page 1: Baffo e Coda 2A

a cura di Elena Sarti

Libri per... imparareA. Bellini

S. Brino

M. Poli

Page 2: Baffo e Coda 2A

4 Ricomincia la scuola!Driiiin!

6 La mia scuola7 Lo scuolabus8 Cento modi di andare a scuola

10 La maestra Marilina11 In gita

I pidocchi12 A che cosa serve contare?

A scuola, pigroni!14 Un nuovo amico

15 La vendemmia

16 Per descrivere

18 Il mio orsetto19 Il suonatore di zufolo20 Marianna

21 L’autunno22 Nebbiolina amica24 Geremia e le ghiande

25

31 Il riccio e il mare32 Il naso33 Halloween34 Streghe e streghette36 Il piccolo fantasma

L’autoritratto

38 CODA E I COLORI

COLORI CHIARI, COLORI SCURI

40 Per raccontare una storia

41 La conclusione di una storia

42 L�inizio di una storia

43 Una storia in disordine

44 La bella frittellaLa volpe

46 La storia senza fine48 La micia Cati si nasconde

Ti vogliamo bene!50 La leggenda dell’abete

Un rifugio sicuro

52 Natale al contrario53 La slitta di Babbo Natale54 Il salame di cioccolato

55

61 Buon anno all’uomo di neve62 Capodanno63 La Befana64 Giochi di neve65 Animali in inverno

66 COLORI CALDI E FREDDI

68 Notte mangiona69 Ascoltami, inverno70 Fiocchi di neve71 Un mistero tra i monti72 Danzando sul ghiaccio74 Sotto il piumino75 Storiella di Carnevale76 Arlecchino e Brighella

77 Tre tartarughe78 Il bambino re

Una corona d’oro!80 Un’altra storia di Pollicino

Furbo, furbissimo!82 Quattordici giorni

I sassolini

zainetti eamici compagni

Impara e scrivi con me

Impara e scrivi con me

ARRIVA

L’’

ARRIVA

L’’

INDICE

con sensii cinque

castagne e foglie secche

per raccontare una storia

fiocchi di neve e gocce di pioggia

distorie fantasia

Page 3: Baffo e Coda 2A

84 Le formiche e l’uovo

85

91 Primavera92 Rinasce la vita93 L’uovo di Pasqua94 Aspetterò Pasqua

Nasce il pulcino96 La colomba

Terra!

98 LA LINEAIL PUNTO

100 La natura in concerto101 Il bradipo102 L’invasione dei volatili

104 Sogni a occhi aperti105 Il blu della notte106 Il mio amico107 Un sorriso fa magie!108 Un febbrone109 Cercatori di cose110 La notte e i compleanni111 Senza pericoli112 Priscilla è una peste113 Tiro a segno

114 Il topo campagnolo

115

121 Il bosco dei ciclamini122 Una settimana in montagna123 A Rio Bio124 Il mare126 L’aquilone…

Vola!128 Il glicine129 La volpe e la chiocciola130 Farfalla131 Prima di partire

132 CODA E I PAESAGGIL,ORIZZONTE

PRIMO PIANO, SECONDO PIANOE SFONDO

134 Le parole adatte

Parole magiche per�135 La vera storia

di Babbo Natale

Rec it iamo

C a n t i amo

ARRIVA

LA ARRIVA

L’’

TEMI E ARGOMENTILA SCUOLA 4 - 6 - 7 - 8 - 10 - 11 - 12 - 123

GLI AMICI 14 - 106 - 107I BAMBINI 72 - 74 - 108 - 109 - 111 - 112 - 122 - 124 - 131

I GIOCHI 18 - 64 - 104 - 113 - 126LA NATURA 15 - 92 - 100 - 121 - 128

GLI ANIMALI 65 - 92 - 100 - 101 - 114 - 130LE FESTIVITÀ 32 - 33 - 52 - 53 - 61 - 62 - 63 - 75 - 76 - 93 - 94 - 96

IL TEMPO 68 - 95 - 105 - 110I SUONI E LA MUSICA 19 - 100

LA FANTASIA 20 - 31 - 34 - 36 - 44 - 46 - 48 - 50 - 70 - 71 - 77 - 78 - 80 - 82 - 84 - 94 - 102 - 129LE STAGIONI sono trattate negli inserti e alle pagine 15 - 21 - 22 - 24 - 69 - 70 - 71 - 91 - 92 - 100 - 130 - 131 - 134

Parole magiche per...

giocare

sognare

fare amicizia

cantare insiemee recitare

PER IMPARARE A COLLABORAREE A VOLERSI BENE

4 - 8 - 14 - 84 - 107 - 122 - 131

fioriapi e farfalle

ebiciclette scarpe da ginnastica

bimbi sorrisi e magie

Page 4: Baffo e Coda 2A

4

RICOMINCIA LA SCUOLA!amicizainetti e compagni

VIENI A SCUOLA DA SOLO OPPURE TI ACCOMPAGNA QUALCUNO?

ERI EMOZIONATO IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA?

HAI DEI NUOVI INSEGNANTI? HAI DEI NUOVI COMPAGNI?

SEI NELLA STESSA AULA DELL,ANNO SCORSO? RACCONTA.

E TU?E TU?

Oggi è il primo giorno di scuola.La mamma di Sara vuole accompagnarla fino in classe,ma lei le dice:– Mamma, non sono più in prima! Quest’anno siamo grandied entriamo da soli!Ma ecco che arriva Giulia, la migliore amica di Sara.Sara agita la mano per salutarla.

Page 5: Baffo e Coda 2A

5

DRIIIIN!– Mamma, non ti preoccupare,io entro con Giulia! – dice.Driiiin… La campanella suona.Tutti i bambini battono le mani eattraversano il cancello. Anche Sarae Giulia si prendono per mano.Un ultimo sguardo alle mamme, unbacino in punta di dita e via…siamo in seconda!Che emozione! Scrivi e completa la frase nello

zainetto.

QUEST,ANNO VORREI...…

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Page 6: Baffo e Coda 2A

Per descrivere la scuola,il bambino ha scritto che cosa

vede, parlando delle coseche gli sembrano più importanti:– i colori delle diverse parti

dell’edificio;– il cortile e il prato;– gli alberelli piantati da poco;– i grandi alberi in mezzo al

prato.

Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

6

LA MIA SCUOLAamicizainetti e compagni

Com’è la tua scuola?Osservala prima dientrare in classe almattino, poi disegnalae descrivila sul tuoquaderno.

La mia scuola è bellissima. È di colore giallochiaro, ha il tetto di tegole rosse; le finestree le tapparelle invece sono grigie. Davantic’è un grande cortile con dei giochi e dietroc’è un bel prato verde. Qui noi nell’intervallo giochiamo a calcioo a prenderci. Ai bordi del prato ci sono alcuni alberelliprotetti da una reticella intorno al tronco:sono stati piantati da poco e hanno bisognodi un sostegno per crescere bene. In mezzo al prato, invece, ci sono alberi alti.I loro grandi rami sembrano maniche si muovono per salutare, quando il ventoscuote le foglie e le fa cadere giù. Per me sono come degli amici: ogni giorno lisaluto dalla finestra della mia aula.

Page 7: Baffo e Coda 2A

7

LO SCUOLABUSamicizainetti e compagni

Non bisogna spingere per salireo per scendere perché…

Per scrivere questa poesia, l’autrice si è divertita a toglierela vocale finale a tre parole. Scopri quali sono e scrivile intere sui puntini.

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SAI SPIEGARE QUESTEREGOLE DA SEGUIRESULLO SCUOLABUS?

E TU?E TU?

Non ci si deve alzarein piedi perché…

Bisogna stare seduticomposti perché…

Non si deve urlareperché…

Ci trasporta fino in class,tutti insieme è un vero spass!Giallo come un ananas,col motore a tutto gas,sembra il nonno quando russ,ecco il nostro… scuolabus.

Chiara Carminati,

Nella buccia dell’astuccio, Mondadori

Page 8: Baffo e Coda 2A

8

CENTO MODI DI ANDARE A SCUOLAOvunque, nel mondo, ci sono scuole dove i bambini imparanoa leggere, a scrivere, a contare e a stare insieme.

amicizainetti e compagni

Nella mia scuola tuttii bambini indossanouna divisa e uncappellino colorato.

Non siamo carini così,tutti in fila?

CHE COSA RACCONTERESTI DELLA TUA SCUOLA A UN BAMBINODI UN ALTRO PAESE? SCRIVILO SUL QUADERNO.

E TU?E TU?

Io e miei compagniseguiamo lelezioni sedutiper terra, sottoun grandealbero, all’ariaaperta.

Ciao, io sono Misakoe vivo in Giappone.

Ciao, io sono Kiboe vivo in Tanzania.

Page 9: Baffo e Coda 2A

In Italia tutte le scuole hanno un nome. Generalmente sono dedicate a unpersonaggio famoso: uno scrittore, un educatore, un musicista, uno scienziato…Oppure hanno il nome di un quartiere, di una via, di una piazza.Come si chiama la tua scuola?Scrivilo nel cartellino.

Coda ti insegna a...

CONOSCERE LA SCUOLA

9

Le famiglie nomadinon abitano semprenello stesso luogo, masi spostano, per esempio,per seguire gli animalid’allevamento.

Piccolo dizionario

Tutte le persone del mio villaggio sono pastorinomadi. Quando ci spostiamo, per cercare pascoliper i nostri animali, anche il nostro maestro vienecon noi.

Ciao, io sono Uyangae vivo in Mongolia.

Ciao, io sono Pawele vivo in Polonia.

La mattina, per andare a scuola, io e i miei amicidel villaggio saliamo su un carro tirato da untrattore.

Estelle Vidard-Mayalen Goust, Enfants du monde,

Flammarion-Père Castor

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LA MAESTRA MARILINALa maestra Marilina non tollerava il minimodisordine. Era sempre elegantissima, portavaabiti firmati e tra braccialetti, collane,orecchini e ciondoli si addobbava comeun albero di Natale. I capelli eranopettinatissimi: mai uno fuori posto. Si lavavaspesso le mani perché temeva che la polveredi gesso gliele sciupasse e correggeva icompiti con una stilografica di gran marca.Quello che proprio non sopportava eranoi quadernoni con le orecchie, le cancellature,i pastelli buttati nell’astuccio anziché infilatiin ordine di altezza sotto gli appositi elastici,gli zainetti riempiti alla rinfusa, i capelliarruffati, le scarpe infangate.

Ivano Benini, Virus!, Mondadori

amicizainetti e compagni

Rispondi alle domande.

Com’era vestita la maestra Marilina?

Com’erano i suoi capelli?

Perché si lavava spesso le mani?

Che cosa non sopportava?

Come potresti definire la maestraMarilina?

Elegante e precisa.

Originale e un po’ disordinata.

10

Page 11: Baffo e Coda 2A

I pidocchi adorano andare a scuola: vivono neicapelli dei bambini, mettono su famiglia e sonofelici. A quel punto però c’è molta agitazione:nei capelli vengono messe pomate puzzolenti,molte trecce vengono tagliate e tutta la bandadei pidocchi deve cambiare scuola.

Nicoletta Costa, L’alfabeto della scuola, Emme Edizioni

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IN GITAamicizainetti e compagni

RACCONTA:SEI GIÀ ANDATO IN GITA CON LA TUA CLASSEL

,ANNO SCORSO?

DOVE? CHE COSA HAIVISITATO?DOVE TI PIACEREBBEANDARE IN GITAQUEST

,ANNO? PERCHÉ?

E TU?E TU?

Ogni anno si va in gita con ilpullman. È bellissimo: si canta moltoe si mangiano tantissime merende.Spesso piove, ma ci si diverte lostesso, anche con i piedi bagnati.Alla fine della gita i bambini sonomolto eccitati, mentre le maestresono completamente distrutte.

I PIDOCCHI

Page 12: Baffo e Coda 2A

Un giorno lo scoiattolo pensò che erasciocco saper contare solo fino a 5. Cosìandò alla scuola sotto la grande quercia echiese al gufo, che era il maestro, sevoleva insegnargli a contare fino a 1O.Il gufo lo accettò nella sua classe. Dopo una settimana lo scoiattolo sapevacontare fino a 6. Dopo un mese sapevacontare fino a 7. Allora, tutto orgoglioso, lo raccontò allaformica. Ma la formica non rimase moltoimpressionata.– A che cosa ti serve contare fino a 7? –gli domandò. Lo scoiattolo non lo sapeva.Ci pensò e ripensò per alcuni giorni.Si stancò così tanto a pensare chel’indomani disse al gufo che non sarebbepiù andato a scuola.

Sapevi che gli animali ci aiutano a prevedere il tempo?

CONOSCERE GL I ANIMALI

È segno di brutto tempo quando:– le rondini volano molto basso;– gli uccelli si raccolgono sui fili;– i pesci spiccano salti fuori dall’acqua.

È segno di bel tempo quando:– le rondini volano molto in alto;– i galli cantano a ore irregolari;– le rane e i rospi cantano la sera.

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A CHE COSA SERVE CONTARE?amicizainetti e compagni

Coda ti insegna a...

Page 13: Baffo e Coda 2A

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A SCUOLA, PIGRONI!Ma siccome non faceva più gli esercizi perricordare i numeri, lo scoiattolo in poco temposcordò di nuovo il 7 e poi anche il 6.Alla fine si ritrovò allo stesso punto della formica:tutti e due sapevano contare solo fino a 5.Quando i due amici iniziarono a mettere via leprovviste per l’inverno, arrivò il gufo.– Quanti semi hai raccolto? – chiese alla formica.– Quante ghiande hai raccolto? – chiese alloscoiattolo.I due amici non sapevano che cosa rispondere.– È ora di tornare a scuola, pigroni! – urlòil gufo.Toon Tellegen, Lettere dal bosco, Donzelli

SECONDO TE, A CHE COSA SERVESAPER CONTARE?I NUMERI SONO IMPORTANTI!PENSA CHE COSA ACCADREBBESE AL SUPERMERCATO, DAL BENZINAIO,ALLA STAZIONE NON CI FOSSEROI NUMERI E RACCONTA.

E TU?E TU?

La storia che hai lettoè fantastica, cioè raccontafatti che non possonoaccadere nella realtà.Da che cosa lo puoi capire?

CAPIRE I RACCONTI

Baffo ti insegna a...

Segna con Xle frasi vere.

Lo scoiattolo volevaimparare a contare.

Il maestro era il gufo.

La formica sapevacontare fino a sette.

Page 14: Baffo e Coda 2A

14

Questa mattina la maestra ci ha detto: – Oggi verrà uncompagno da un Paese lontano. Si chiama Emmanuel.Eravamo tutti curiosi di vederlo.Quando è entrato in classe, Emmanuel si è sedutovicino a me.All’inizio se ne stava silenzioso e teneva la testa bassa.

Allora ho preso il pacchetto di caramelle mou e ne homessa una sul suo banco. Nessuno resiste alle

caramelle mou.Infatti Emmanuel prima ha fatto

finta di niente, ma poi l’ha presa.La maestra ci ha spiegato cheEmmanuel viene da una terrabellissima che si chiama Africa.Là il sole è più caldo che da noie ci sono le giraffe, le zebre,le gazzelle, i leoni e gli elefanti.È proprio una fortuna avere inclasse un nuovo amico che vieneda lontano! Spero che anch’io,

un giorno, andrò in Africa; magari ai bambini africani sembreròstrana con le mie lentiggini e con i capelli rossi!

Maria Loretta Giraldo-Nicoletta Bertelle, Un nuovo amico per Anna, San Paolo

amicizainetti e compagni

Segna con X le risposte esatte.

Che cosa ha fatto Emmanuel quando èentrato nella nuova classe?

Ha fatto subito amicizia con i compagni.

Non ha parlato perché è timido.

In che modo la bambina ha fattoamicizia con Emmanuel?

Chiedendogli da dove viene.

Dandogli una caramella mou.

UN NUOVO AMICO

Page 15: Baffo e Coda 2A

Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

Per descrivere l’uva, l’autriceparla delle sensazioni che Martaprovava toccandola, sentendone

l’odore e gustandone il sapore.

con sensii cinque

15

La vendemmia anche quest’anno erafinalmente cominciata.Era una vera festa andare nella vignacon papà e mamma, tagliare i grappolid’uva e metterli nel cestino.Toccando gli acini dopo un po’ le ditadiventavano appiccicose e le forbici cirestavano attaccate.Nell’aria si sentiva un odore aspro,che faceva pizzicare il naso.Quando era stanca, Marta si sedevae piluccava i chicchi più grossi: eranodolcissimi e succosi.

Anna Maria Dadomo, Le stagioni di Meret, Mobydick

Completa le frasi sul quaderno.

Toccando gli acini Marta rimanevacon le dita…L’odore dell’uva era…A Marta piaceva mangiare l’uva: avevaun sapore…

Prova a fare questo semplicegioco con i tuoi compagni durantel’intervallo.

Ognuno di voi deve portare ascuola qualcosa che abbia unodore abbastanza caratteristico(un po’ di caffè, un pezzo di panefresco, delle spezie, una cipolla…).Poi, a turno, bendati, dovretecercare di riconoscere il maggiornumero di odori.Vince chi ne indovina di più!

Coda ti insegna a...

RICONOSCERE GL I ODORI

LA VENDEMMIA

Page 16: Baffo e Coda 2A

Per descrivere bene un oggetto, un animale, una personao un ambiente, hai cinque «amici» formidabili che ti fornirannotutte le informazioni di cui hai bisogno.

Per descrivere

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Gli occhi ti fornisconoi dati v isivi (i colori, laforma, la posizione…).

Prova tu allo stesso modo a descrivere un altro frutto.

Impara con me

Ecco come utilizzare i tuoi cinque «alleati» per descrivere un frutto.

Dati v is iv i La fragola è grande, tutta rossa, con piccolemacchioline nere. In cima ha un ciuffetto di foglie verdi.

Dati gustativ i Assaggiandolasento il gusto zuccherino appenaun po’ aspro.

16

Il naso ti forniscei dati olfattiv i

(i profumi, gliodori…).

Le orecchie ti fornisconoi dati udit iv i (i suoni ei rumori, i versi, le voci…).

La lingua ti forniscei dati gustativ i

(i sapori).

Dati tatti l i Se la tocco, sento la suasuperficie un po’ ruvida sotto le dita.

Dati olfattiv i

Profuma di bosco.

Dati udit iv i

Non ce ne sono.

Impara con me

Le mani e la pelle ti forniscono i dati tatti l i

(le sensazioni di freddo e caldo, per esempio).

Page 17: Baffo e Coda 2A

17

Scrivi con me

Ora, invece, parliamo di unbambino.

Com�è Matteo?

Matteo è un bambino biondo,ha i capelli corti a caschetto, il nasoa patata e gli occhi castani.È magro e molto alto.È simpatico, non si arrabbia quasimai e ha molti amici.

Che cosa gli piace?

Matteo è goloso di cioccolata ed èmolto generoso perché ne offresempre un pezzetto agli altri.Andiamo molto d’accordoe giochiamo sempre insieme.

~l mio v¤so è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I miei o©chi so@o . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I miei capelli so@o . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

~l mio naso è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La mia bØ©ca è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La mia co®po®atura è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Mi piace . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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No@ mi piace . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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17

Sapresti descrivere te stesso? Segui la traccia e fai il tuo ritrattocon le parole, poi disegnati sul quaderno.

Page 18: Baffo e Coda 2A

Per descrivere un giocattolo o un altro oggetto, devi stare ben attentoa tutto ciò che percepisci con i cinque sensi e utilizzare le parole giusteper spiegarlo. Quali sensi ha usato la bambina per descrivere il suo orsetto?Rileggi le parole rosse per scoprirlo.

Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

18

con sensii cinque

Miska è il mio orsetto di peluche: nonc’è che lui a essermi veramente vicino.È liscio e morbido, tiepido,molle, tutto impregnato di tenerezzae amichevolezza.Dorme sempre con me: la sua testadal pelo dorato è appoggiata accanto

alla mia sul cuscino; il suo nasorotondo come unamacchia nera e i suoipiccoli occhi brillantiemergono dal lenzuolo.Non potrei mai

addormentarmi se non losentissi accanto.

Quando lo abbraccio, sento ilsuo odore: un misto di

cioccolato e vaniglia; quando lobacio, le mie labbra percepiscono il

sapore un po’ dolciastro del suo pelo.Non parto mai senza di lui, e lui mi

accompagna sempre nei miei viaggi.Nathalie Sarraute, Infanzia, Feltrinelli

IL MIO ORSETTO

Page 19: Baffo e Coda 2A

Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

Per descrivere una persona,devi osservare bene le suecaratteristiche fisiche e il suoabbigliamento. Puoi ancheparlare del suo carattere edei suoi gusti scrivendo checosa le piace e che cosanon le piace.

con sensii cinque

19

IL SUONATORE DI ZUFOLOUn giorno sono andata a fare una passeggiatacon il nonno e ho incontrato il suonatoredi zufolo. Era un uomo piccolo e snello, con un viso magrosu cui brillavano due grandi occhi a mandorla.Aveva un grande cappello su cui erano infilatepenne di gallo, di upupa e di gufo.Portava larghi pantaloni, con tasche piene dioggetti di ogni tipo: pettini, palloncini, specchietti,fazzoletti, cavallini intagliati nel legno.Non gli piaceva parlare, era molto timido e nonguardava mai le persone negli occhi. Però glipiaceva suonare: era il suo modo di comunicarecon gli altri. Teneva il suo zufolo nella manosinistra e suonava degli allegri motivetti.

Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali,

Adelphi

Segna con X le risposte esatte.

Com’era l’abbigliamento?

Molto originale.

Comune, come quello di tante altrepersone.

Che carattere aveva?

Era socievole.

Era timido e silenzioso.

Che tipo di musiche suonava?

Musiche malinconiche.

Musiche allegre.

Page 20: Baffo e Coda 2A

20

MARIANNASulla soglia del portone apparve una fanciulladi meravigliosa bellezza. Era piccola di statura, sottile ed elegante;aveva la pelle rosea, come un fiore appenasbocciato; gli occhi azzurri come l’acqua del

mare; il naso piccolo e dritto. Le sue labbraerano sottili, rosse come il corallo.

Quando sorrideva si scorgevanodue file di piccolissimi ebianchissimi denti.Una cascata di capelli biondi lescendeva come una pioggiad’oro sul lungo vestito bianco.

Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem,

Fabbri

Dopo aver letto la descrizione di Marianna, completa le frasi.

La pelle della fanciulla era rosea come un fiore appena sbocciato.

Gli occhi erano azzurri come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le labbra erano rosse come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Aveva una cascata di capelli biondi come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

con sensii cinque

Chi potrebbeessere Marianna?

Una principessa.

Una strega cattiva.

Perché, secondo te?

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Ti ricordi che nelle poesie alcuneparole sono in rima? Sono quelleche finiscono con lo stessosuono. In questa poesia, per esempio,fanno rima mattina e brina,venticello e mantello.

Sai trovare nella poesia la parola che fa rimacon «nuvolone»? Scrivila qui: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unisci con una freccia le parole in rima.

Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE POESIE

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L’AUTUNNOcastagne e foglie secche

bambino

fiume

castello

martello

codino

piume

Io vidi una mattina l’Autunno camminare.

Aveva nella mano tre gocciole di brina, nel cesto un venticello per sollevar le foglie.

Portava per mantello un grigio nuvolone e andava lento lento, curvo sul suo bastone.

Antonio Mazzeo

Page 22: Baffo e Coda 2A

Raccogli un po’ di foglie cadute nel parcoo nel giardino della scuola. Incollale su un foglioe completale con un pennarello cercando di ritrarrela forma di un animale, come nell’esempio.

Coda ti insegna a...

CREARE GLI ANIMALI -FOGL IA

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NEBBIOLINA AMICAcastagne e foglie secche

Esistono parole che esprimonoi rumori che ha sentito la lepre.Sc… sc… è un fruscio, cioèun rumore molto leggerocausato da oggetti chesfregano uno contro l’altro.Puf… è un tonfo, cioèun rumore causatoda qualcosa che cade.Tic… tic… è un ticchettio,cioè un rumore secco chesi ripete e che ricorda quellodell’orologio.

Piccolo dizionario

Gli strani rumori della forestaspaventano la giovane lepre.Che cosa sarà quel sc… sc… che orasente alle spalle?Forse una foglia morta che è cadutasu altre foglie morte.E questo insolito puf…?Potrebbe essere una pigna che rotolagiù per il pendio.E quel tic… tic… martellante?Saranno le ghiande che cadono alsuolo.

Page 23: Baffo e Coda 2A

In questo testo l’autrice descrive il bosco attraverso i suonie i rumori che si possono ascoltare.

Quali rumori ha sentito la lepre nel bosco?

Ha sentito il rumore di una . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .,

di una . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che rotola e delle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

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Sì, tutti questi strani rumori si possono anchespiegare… però la lepre continua a esserepreoccupata. Per fortuna, ora si sta formandola nebbia.Quanto le piace tutto quel bianco che avvolgela campagna: la lepre potrà ora correreattraverso prati e campi senza essere vista! Per orientarsi, le basterà fiutare le sue vecchietracce. E grazie a questa nebbiolina amica potràintrodursi nel frutteto del villaggio... anche inpieno giorno!

Anne-Marie Dalmais, 366… e più storie della natura, Fabbri

Page 24: Baffo e Coda 2A

Nel bosco le foglie delle querce sonoormai tutte gialle. Lo scoiattolo Geremia salta da unramo all’altro. Sale lungo il troncodegli alberi e poi scende di corsa.Risale portando tra le zampettealcune ghiande. Le deposita nellasua tana e poi ricomincia a correresu e giù, su e giù…La lepre lo vede e gli chiede:– Ciao! Insegni anche a me a saliresugli alberi?– Adesso non posso, non vedi chesto facendo provviste per l’inverno? –risponde Geremia.– E allora quando potrai? – insistela lepre.– Magari la prossima primavera, sehai la pazienza di aspettare!E riprende il suo lavoro tuttoindaffarato.

24

castagne e foglie secche

Nel racconto che hai letto cisono due personaggi: Geremiaè il personaggio principale, cioèil personaggio più importante; lalepre, invece, è il personaggio

secondario.

Baffo ti insegna a...

RICONOSCERE

I PERSONAGGI

Segna con X le frasi chesi riferiscono al racconto.

La tana di Geremia è dentrola quercia.

Geremia si prepara per l’inverno.

La lepre ruba le ghiande alloscoiattolo.

Perché lo scoiattolo faprovviste per l’inverno? Checosa farà fino a primavera?

GEREMIA E LE GHIANDE

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ARRIVA

L,

Descrivi le bambine a vocee sul quaderno.

Che cosa indossano? Com’è illoro viso?

Osserva la fotografia erispondi alle domande.

Dove si trovano le personeraffigurate?

Che cosa ti fa capireche è autunno?

Che cosa vedisullo sfondo?

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POESIE D,AUTUNNO

Quando arriva la nebbia d’autunno,le persone sembrano tutte fantasminidi Halloween.

Un oceano di foglie morteavvolge il mondosprofondato nel silenzio.

Silenzio!La natura si sta addormentando.

Il sole stanco è sparito,nascondendosi tra le montagne.

AA.VV., Haiku, Pedrini

La pioggia lava le foglie,

le rondini partono per un lungo viaggio,

i bambini vanno a scuola,

questo è l,autunno.

Page 27: Baffo e Coda 2A

1. Scegli le tre poesie che ti piacciono di piùe copiale ciascuna dentro una foglia.Nella quarta foglia scrivi un pensierosull’autunno inventato da te e ritaglia lequattro foglie.

2. In un piatto prepara un po’ di temperacon i colori dell’autunno: giallo, rosso,marrone.Prepara anche una ciotolina pienad’acqua e un pennello.

3. Dipingi un foglio mescolando i colori, poilascia asciugare.

4. Incolla le tue foglie-pensiero sul foglio: haicreato un quadretto autunnale.

Page 28: Baffo e Coda 2A

FOGLIE - PENSIERO

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GIOCHI D,AUTUNNO

Scrivi le iniziali dei nomi delle cose e degli animali disegnatie otterrai il nome di un albero i cui frutti maturano in autunno.

Aiuta il leprottoa tornare nellasua tana.

1 2 3 4

5 6 7 8

1 2 3 4 5 6 7 8

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Anche in questo raccontoci sono due personaggi.Il riccio è il personaggioprincipale, dunque è ilprotagonista della storia;l’anatra è il personaggiosecondario.

Baffo ti insegna a...

RICONOSCERE

I PERSONAGGI

Il riccio vorrebbe sapere com’è fatto il mare.Così una mattina d’autunno lascia la suatana nel bosco e si incammina verso il mare.Cammina cammina, arriva davanti al fiume.– Ehilà! C’è qualcuno che mi aiutaad attraversare? – chiama.Arriva un’anatra, si carica il riccio sullaschiena e lo trasporta sull’altra riva.Il riccio riprende a camminaree alla fine arriva davanti al mare.Un’onda viene a sbattere sulla riva,facendo Pfff-ff-uuuuf!

Poi fa Ssssccc! e si ritira. Il riccio fa un passo avanti e dice a suavolta: – Pfff-ff-uuuuf!

Poi fa un passo indietro e dice: – Ssssccc!

E quando a casa la sera si addormenta, ha l’impressione di essereanche lui il mare, un mare a quattro zampe. E mentre dorme,le sue spine si alzano e si abbassano proprio come fanno le onde.

Serguei Kozlov, Il Riccio e i suoi amici, Einaudi Ragazzi

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IL RICCIO E IL MAREcastagne e foglie secche

Segna con X le risposte esatte.

Dove abitava il riccio?

Nel bosco. Sulla riva del mare.

Mentre il riccio dormiva, che cosa succedevaalle sue spine?

Restavano immobili.

Si alzavano e si abbassavano come le ondedel mare.

..

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Nel racconto, Luigi e la nonna parlanosenza capirsi: si crea, cioè, un malinteso

che rende comica la situazione.

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI

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IL NASO– Mamma! – disse Luigi una mattina

appena sveglio. – Non trovo più il naso!– Dove lo avevi messo ieri sera? –chiese la mamma.– Lo avevo messo sul comodino cometutte le sere.– Sei sicuro? Guarda bene che nonsia caduto a terra.Luigi cominciò a cercaredappertutto, anche sotto il letto.Alla fine si mise a piangere.– Mamma, come faccio domani?Non posso andare a scuola senzanaso!In quel momento arrivò la nonna edisse: – Ma che cosa state dicendo?

Nessuno si leva il naso la sera, quandova a letto. E tu, non vedi che il naso ce

l’hai lì, proprio in mezzo al viso?Allora Luigi smise di piangere e disse ridendo: – Manonna, io sto cercando il naso di cartone che devomettere con la maschera perché domani è Halloween!Silvana Carnevali Rocca, La casa dei numeri, La Editoriale Libraria

Rispondi alle domande.

Perché il bambino si misea piangere?

Perché, invece, alla finescoppiò a ridere?

castagne e foglie secche

FESTEGGIHALLOWEEN?IN CHE MODO?RACCONTA.

E TU?E TU?

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HALLOWEEN

Secondo la tradizione, qualedomanda fanno i bambinitravestiti che bussano allaporta delle case?Scrivila nel fumetto.

castagne e foglie secche

Per le strade stan sfilando diavoletti, streghe brutte, un fantasma, il mostrozucca…Che succede questa sera?

Non è il caso di tremare, sono i mostri tutti finti della festa d’Ognissanti. Fan dispetti solo a quanti non regalano i dolcetti.

Che golosi quei fantasmi, streghe brutte e diavoletti!

Maria Vago,

101 filastrocche per 4 stagioni, Larus

Ognissanti è la festadi tutti i Santi che cadeogni anno il 1o novembre.

Piccolo dizionario

Ti ricordi come si impara a memoriauna poesia? Prima devi leggeree ripetere il primo pezzo, cioè la primastrofa. Poi devi leggere e ripetere,una per una, le altre strofe. Infine, deviripetere la poesia tutta intera.

Baffo ti insegna a...

STUDIARE LE POESIE

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STREGHE E STREGHETTEMia nonna Nereide è una strega, una vera stregacon scopa e cappello. Io le somiglio moltissimo!Dovreste vedermi quando cavalco la mia scopaa motore… o quando preparo le mie super formulemagiche.In questo periodo sto imparando a usarela bacchetta. La prima volta che l’ho provata,ho combinato un guaio serio: ho trasformatola mia maestra in un allegro… pupazzo di legno!Che figuraccia! Mi ci è voluta quasi una settimana per farla tornarein carne e ossa… Tutta colpa della formula che nonriuscivo a ricordare!

Secondo te, questo racconto è realisticooppure fantastico?

Realistico, perché racconta fatti che possonoaccadere nella realtà.

Fantastico, perché racconta fatti che non possonoaccadere nella realtà.

Chi è la protagonistadella storia che hailetto? Segna con X.

Nonna Nereide.

La nipotina di nonnaNereide.

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Oggi voglio provare a riordinarela mia camera con la bacchetta, ma non sonosicura di ricordarmi la formula magica.Adesso mi concentro…

Arcipiegare, granspolverare� Su, bacchettina, datti da fare, e l�ordine in camera fammi tornare!

Maristella Maggi, Ciao! Mi chiamo Fliggy, La Spiga

Fai finta di essere anchetu un piccolo mago o unapiccola strega. Qualemagia ti piacerebbe fare?Scrivila qui.

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Adesso inventa unaformula magica per latua magia e scrivila nel«Libro delle Magie».

Libro delle Magie

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Coda ti insegna a...

CREARE FANTASMI CON LE FOGLIE

MATERIALE OCCORRENTE

~ foglie ~ un foglio ~ una ciotola con l’acqua ~ una spugnetta ~ tempere

1. Sistema le foglie sulfoglio da disegno eprepara la ciotolinacon l’acqua.

2. Tieni bene ferma ognifoglia mentre passila spugnetta imbevutadi tempera.

3. Togli con attenzione le foglie: sul fogliorimarrà solo la lorosagoma!

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IL PICCOLO FANTASMAC’era una volta un piccolo fantasmache viveva in una vecchia casa.Lì abitava anche una pittricedi nome Holly.Holly dipingeva nel suo studio.Ogni tanto si sentivano strani rumori,ma quando qualcuno le chiedeva: – Ci sono dei fantasmi? – Hollyrispondeva: – Niente affatto.Il piccolo fantasma pensò così che«niente affatto» fosse il suo nome. Niente Affatto amava guardareHolly mentre dipingeva i suoiquadri e, dato che era invisibile,Holly non si accorgeva mai di lui.

castagne e foglie secche

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L’AUTORITRATTOUna mattina Holly doveva illustrare un libro di fantasmi masiccome non ne aveva mai visto uno, non sapeva come fare.Niente Affatto decise di aiutarla. Volò davanti a lei e fecedelle giravolte. Ma Holly non lo vide. Allora Niente Affattofece una cosa straordinaria: prese una matita e disegnò séstesso. Holly non poteva credere ai suoi occhi: la matitastava disegnando da sola! Poco dopo apparve l’immagine a forma di pera di unfantasmino che le sorrideva. Sotto il disegno c’era scritto:

Da quel giorno, quando qualcuno chiedevaa Holly se c’era un fantasma in casa sua,Holly rispondeva: – Niente Affatto. Ed era vero!Georgie Adams-Selina Young, Un anno pieno di storie, Mondadori

Hai capito come ha fattoHolly ad accorgersi dellapresenza del piccolofantasma? Spiegalo conle tue parole.

QUESTO E IL MIO RITRATTO.

CON AFFETTO

DA NIENTE AFFATTO

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CODA E I COLORITutto ciò che ci circonda è colorato. Nell’ambiente naturalepossiamo osservare una straordinaria varietà di colori.

Osserva le fotografie e descrivi ciò che vedi.

Anche gli artisti hanno dipinto i loro quadri util izzando tanti colori! Osserva i quadri e rispondi.

Vincent van Gogh, Salici al tramonto (1888)Gustave Courbet, L’onda (1869)

– Quali paesaggi rappresentano i due quadri?

– Quali stagioni raffigurano, secondo te? Osserva gli alberi e il cielo.

– Quale dipinto è più allegro? Perché, secondo te?

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COLORI CHIARI, COLORI SCURI

Hai notato che ogni colore può essere più chiaro,più scuro, più brillante o meno acceso?Un colore, infatti, può avere diverse gradazioni, dalla più chiaraalla più scura. Osserva:

Se a un colore-base aggiungi alcunegocce di bianco util izzando unpennello, otterrai un colore più chiaro.

Se, invece, aggiungi alcunegocce di nero, otterraiun colore più scuro.

Prova tu scegliendo il coloreche preferisci.

Completa tu le sequenze.

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Impara con me

Per raccontare una storiaIn un racconto i fatti devono essere narrati in modo ordinato,altrimenti è difficile capire che cosa succede.

Osserva i disegni qui sotto e racconta, prima a voce e poi sul quaderno.

Prova tu a costruire una storia nella striscia: disegna e poi raccontasul quaderno.

L�INIZIO I FATTI LA CONCLUSIONE

Prima Dopo Poi

L�INIZIO I FATTI LA CONCLUSIONE

Prima Dopo Poi

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Scrivi con me

La conclus ione di una storiaLe frasi della storia non sono in ordine!Leggi con attenzione, poi numerale da 1 a 3.

Laura racconta:

Pigolavano piano piano e, in breve, da piccolie ossuti sono diventati delle palline gialle,piumose e leggere come grossi fiori di mimosa.

È stato bellissimo quando le uova si sonoschiuse e ho visto uscire gli anatroccoli.

L’anatra se ne stava già da un bel po’a covare la nidiata e finalmenteil gran giorno è arrivato.

Ora aggiungi la conclusione: che cosa avrà fatto Laura?

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Scrivi con me

L�inizio di una storia

Una domenica mattina, Brik sentì odoredi gas uscire dalla cucina di casa.Il cane si mise a correre versoil padroncino, che stava leggendoi giornalini in giardino.Il bambino capì subitoche era successoqualcosa di pericolosoe andò ad avvertire ilpapà, che subito chiusele valvole e avvisò glioperai del gas.Gli operai ripararonoil guasto e Brik ebbein premio un grossissimoosso da rosicchiare.

Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Leggi la parte centrale e la parte finale di questo racconto, poi scrivil’inizio e trova un titolo adatto.

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Scrivi con me

Una storia in disordineLe sequenze della storia sono in disordine!Leggi, numera le frasi e i disegni nel modo esattoe poi riscrivi il racconto in ordine sul quaderno.

Aiuto… affoghiamo!

Un giorno, per sbaglio, un bambino buttòuna manciata di detersivo nella vaschetta deisuoi pesciolini.

La mamma arrivò appena in tempo percambiare l’acqua.

I pesciolini si precipitarono sui granellicredendo che fosse mangime, ma dalla lorobocca incominciarono a uscire enormi bolle.

Per fortuna, i pesciolini furono salvati!

L’acqua divenne tutta biancacon tanta schiuma.

se fossse possibile faretante scene di ogni-pezzo molto buffe persottolineare il nonsense del disordine

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C’erano due vecchietti, marito e moglie, che avevano vogliadi frittelle. Allora presero latte e farina, impastarono una bellafrittella, la misero a friggere nella padella e poi a raffreddaresulla finestra.Ma la frittella non aveva nessuna voglia di essere mangiata eperciò rotolò via, prima per il cortile, poi per il sentiero.La vide un leprotto ghiotto che le corse dietro dicendo:– Frittella, come sei bella! Credo che ti mangerò!– E io credo di no! – rispose la frittella rotolando via così infretta che il leprotto non riuscì a seguirla.La vide un lupo ingordo che le andò dietro strillando: – Frittella, come sei bella! Credo che ti mangerò!– E io credo di no! – rispose la frittella e ruzzolò lontanolasciandosi alle spalle il lupo.E via, per campi e prati, fino a che arrivò algrande fiume.

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LA BELLA FRITTELLAper raccontare una storia

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LA VOLPE– Povera me! – sospirò la frittella che nonsapeva nuotare. – Sono sfuggita ai vecchiettigolosi, al leprotto ghiotto e al lupo ingordo,ma ora come faccio?– Ti aiuto io! – disse la volpe furbetta. – Mettiti a sedere sulla punta del mio nasoe ti porterò dall’altra parte del fiume.– Grazie! – rispose la frittella saltando sulnaso della volpe.Ma la volpe furbetta tirò fuori la linguae ne fece un solo boccone!Francesca Lazzarato, Mille anni di storie divertenti, Edizioni EL

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Una storia può svolgersiin diversi luoghi, comenel racconto che hai letto.In quale luogo in izia la storiadella frittella?Dove finisce, invece?

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI

Disegna un vicinoall’inizio della storiae un vicino allasua conclusione.

Numera nell’ordinegiusto i luoghi in cuisi è trovata la bellafrittella duranteil suo viaggio.

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per raccontare una storia

C’era una volta un re che avevauna figlia bellissima. Molti la chiesero in moglie, ma il re disseche l’avrebbe data solo a chi fosse stato capacedi raccontare una storia senza fine. Accorsero principi da tutte le parti, ma primao poi le storie finivano, e la principessa non riuscivamai a sposarsi.Un giorno, però, arrivò a palazzo un ragazzo così poveroche non aveva neppure le scarpe ai piedi.Anche lui voleva raccontare una storia e incominciò così: – C’era una volta un uomo che costruì un enorme granaioe sul tetto lasciò un buchino da cui non poteva passarealtro che una formica alla volta. E quando il granaio fu pienodi grano, dal buchino sulla cima entrò una formichina che preseun chicco di grano e se lo portò via, e poi entrò un’altraformichina che prese un chicco di grano e se lo portò via…

LA STORIA SENZA FINE

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Secondo te, chi è il protagonista di questo racconto?

Quali sono gli altripersonaggi? Segnalicon X.

Il ragazzo andò avanti per ore, finché la principessa e tuttala corte si addormentarono. E quando si svegliarono, la mattina dopo, il re disse: – Basta! Questa è davvero una storia senza fine. Prenditimia figlia e non ne parliamo più! Così il ragazzo si sposò con la principessa e non fu mai piùpovero, per tutta la vita.

Francesca Lazzarato, Mille anni di storie divertenti, Edizioni EL

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LA MICIA CATI SI NASCONDELa micetta Cati aveva un nuovo fratello,Gigio. Una sera Cati portò il suo orsacchiottoalla mamma micia. – Per favore, potresti fare al mioorsacchiotto un paio di pantaloncininuovi? – chiese.– Non ora – rispose la mamma. – Devofare il bagnetto a Gigio. Allora Cati andò da papà micio. – Mi leggi una storia? – chiese.– Non adesso, Cati, sono stanco. Gigioci ha tenuti svegli tutta la notte!Cati si sentiva molto sola. Così unpomeriggio si nascose. Andò nel giardinoe si chiuse dentro il capanno degliattrezzi.«Qui nessuno mi troverà!» pensò Cati.Intanto mamma e papà Smicioloni lacercavano per tutta la casa. – Cati! Dove sei? – chiamavanopreoccupati.

per raccontare una storia

Se hai un fratellino o unasorellina molto piccoli puoiprovare a cullarli recitandouna ninna nanna.

Coda ti insegna a...

CONOSCERE UNA NINNA NANNA

Stella stellinala notte si avvicinala notte è scura scurama io non ho paura!

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TI VOGLIAMO BENE!Quando sentì chiamare il suo nome, Catiiniziò a piangere. La mamma la sentì, aprìla porta del capanno e la trovò in un angolobuio. Allora la sollevò e le diede un grossobacio. C’era anche papà, con Gigio inbraccio. – Ti vogliamo tutti bene! – le disse papà.Quella sera Cati giocò con Gigio e aiutò lamamma a farlo addormentare. Poi il papà

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Georgie Adams-Selina Young, Un anno pieno di storie, Mondadori

Scegli la conclusionedella storia che tisembra più adatta escrivila al posto deipuntini.

si sedette vicino al letto diCati e le raccontò una storia.

si sedette sulla poltronaa leggere il giornale.

Rispondi alle domande.

Perché Cati era gelosa delfratellino?

Che cosa fece allora?

Chi la trovò?

Che cosa fecero la mammae il papà?

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Tanti e tanti anni fa sulle montagne c’erano solopiccole siepi e rovi. I folletti della montagnaandarono dal loro re a lamentarsi.– Fa un caldo terribile e non c’è nulla che facciaun po’ di ombra.Il re li fece tacere e si mise a pensare:«I folletti hanno ragione, qui fa un caldo tremendo.Ci vorrebbe qualcosa che fosse abbastanza alto, chenon occupasse troppo spazio e che si allargasse al disopra della testa di chi cerca riparo».Allora batté la terra con il piede e nacque un grandealbero con tante foglie. I folletti erano felici: adessopotevano stare all’ombra e giocare a nascondino.Ma quando arrivò l’autunno, l’albero perse tuttele foglie.

per raccontare una storia

LA LEGGENDA DELL’ABETE

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UN RIFUGIO SICUROI folletti andarono di nuovo dal re.– Il nostro albero ha perso tutte le foglie.E adesso sotto che cosa ci ripareremo quandocadrà la neve?Allora il re si incamminò su un sentiero,con tutti i folletti al seguito. Arrivarono inuna valle sotto la cima della montagna,dove era già caduta la prima neve.Il re fece un buco nella neve con il piedee nacque un nuovo albero, alto, largoe con tanti rami bassi che formavanouna specie di rifugio dove i follettipotevano ripararsi. Al posto delle foglieaveva piccoli aghi che non cadevanomai, nemmeno in autunno.I folletti decisero che da quel momentosarebbe stato il loro albero preferitoe lo chiamarono abete.

Bernard Clavel, Légendes des montagnes et forêts, Hachette

Le storie fantastiche spesso si svolgonoin un tempo molto lontano, immaginario,che non si può definire in modo preciso.Questi racconti, infatti, inziano di solitocon espressioni come «C’era una volta…»oppure «In un tempo lontano…» o ancora«Tanti e tanti anni fa…».

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI

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Rispondi alle domande.

Che cosa chiesero i follettila prima volta al loro re? Perché?

Che cosa accadde poi?

Che cosa chiesero, allora,la seconda volta?

Che cosa fece il re?

Quale nome diedero i follettial nuovo albero?

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Vero o falso?

Nella città al contrario, durantele vacanze di Natale i negozi sonoaperti fino a tarda sera.

Nella città al contrario, durantele vacanze di Natale non si spendonosoldi per comprare regali. FV

FV

NATALE AL CONTRARIOfiocchi di neve e gocce di pioggia

QUALE REGALO VORRESTICONFEZIONARE PER LA TUAMAMMA O PER IL TUO PAPÀ?SCRIVI QUI.

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E TU?E TU?

Nella città al contrario, durante le vacanze di Natale,i negozi sono chiusi. Se no, che vacanze sono? Sulle porte d’ingresso i negozianti mettono il cartello

Così anche i grandi hanno imparato che è molto piùdivertente fabbricare i regali, piuttosto che

comperarli.Per esempio molte persone scrivono letterinecolorate affettuose con scritto Buon Natale,altre invece confezionano quadretti dicollage, collane di stoffa, braccialetti diperline, anellini di plastilina, sculture di sassie foto con fiocchetti.

Vivian Lamarque, Mettete subito in disordine!

Storielle al contrario, Einaudi Ragazzi

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Colora allo stesso modo le paroleche fanno rima tra loro, come negliesempi.

riposoeccitatifestabuonideciso

gioiosoapprestabeatisorrisodoni

fiocchi di neve e gocce di pioggia

LA SLITTA DI BABBO NATALE

La slitta è stracolma di mille e più doni che Babbo Natale darà ai bimbi buoni!Tra i tetti innevati lui sfreccia deciso, la luna nel cielo gli fa un gran sorriso!

Al loro risveglio, i bimbi beati trovano i doni e son tutti eccitati!E mentre i bambini contenti fan festa, Babbo Natale a dormire si appresta.

Cullato dall’eco di un riso gioioso, sereno si gode il giusto riposo:

Buon Natale, Babbo Natale!da Piccolo, magico Natale, Edi Bimbi

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Occorrente biscotti cacaosecchi amaro zucchero

a velo

d’uovo a pezzetti

IL SALAME DI CIOCCOLATOfiocchi di neve e gocce di pioggia

CHE COSA MANGI A MERENDA DI SOLITO? SEI GOLOSO DI DOLCIOPPURE NO? AIUTI LA MAMMA E IL PAPÀ IN CUCINA? IN CHE MODO?RACCONTA.

E TU?E TU?

3 tuorli burro

1. Metti il burro su unpiatto e aspetta chediventi morbido.

2. In una ciotola sbattituorli e zucchero, perottenere una crema.

3. Aggiungi il burroa pezzetti, il cacaoe mescola bene.

4. Sbriciola i biscotti,impasta bene ilcomposto e dagli laforma di un salame.

5. Avvolgi il salamein un foglio di cartadi alluminio e mettiloin frigorifero.

6. Al momento diservirlo, fallo tagliarea fette dalla mammao dal papà.

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ARRIVA

L,

Rispondi alle domande.

Dove si trovano le persone che vedi nella fotografia?

Che cosa stanno facendo?

Come potresti definire la loro espressione? Spaventata. Divertita.

Hai capito che cos’è la nuvola biancastra davanti al viso del bambino?

Prova a dare un titolo alla fotografia:

Giochi con la neve

Nella neve

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INVERNOE l’inverno viene tremandovien tremando alla tua portasai tu dirmi che ti porta?Un fringuello irrigiditoe poi neve, neve a fiocchie ghiaccioli grossi un dito.

Angiolo Silvio Novaro, Il cestello,

Mondadori

POESIE D,INVERNO

IL SOLITO INVERNOSignori miei, son qua!Sono il solito invernoche ripiglia il governofinché la primavera tornerà.Non porto novità:con la solita nevecomincerò tra brevea decorare tutta la città.

Lina Schwarz, Ancora… e poi basta!, Mursia

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1. Ispirati alle poesie e inventane una per iltuo biglietto d’auguri. Scrivila sulbiglietto, ritaglialo e piegalo a metàseguendo il tratteggio.

2. Incidi le tre linguette seguendo iltratteggio viola e piegale in avanti lungola linea rossa.

3. Ritaglia le tre figure sotto il biglietto eincollale sulla parte inferiore dellelinguette.

4. Ritaglia un foglio grande come ilbiglietto e incollalo dietro. Potraidecorarlo con una scritta di auguri.

5. Quando la colla sarà asciugata bene, piega ilbiglietto e poi aprilo: i pupazzetti resteranno inpiedi. Ora puoi regalare il biglietto a chi vuoi:puoi conservarlo per le feste di Natale oppureusarlo per il compleanno di un amico.

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UN BIGLIETTO DI AUGURI

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GIOCHI D,INVERNO

Ogni oggetto fa coppia conun altro, tranne due. Quali?

Cerca le parole nascostenello schema.

K S G C R R U M T A

O B H E E N F P R H

S C I A R E U F G L

B P A T T I N A R E

D R C S T O I A F P

O D C L N E V E N I

S L I T T A I O A S

O F O N M I A H W R

sciare

slitta

ghiaccio

neve

pattinare

funivia

Sulla tavola diNatale ci sono…

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Cancella il personaggio che non è presente nella storia.

È la mattina del 31 dicembre. Nevica. Il topolino metteil muso fuori dalla tana.– Brrr… che freddo! – e torna dentro a farsi un caffè.Anche la rana mette una zampina fuori: – Brrr… quifuori non si resiste! – chiude la porticina e va a farsi uncappuccino.Il tasso mette fuori il musino bianco e nero: – Brrr…accipicchia! – e torna nella tana a farsi una tazzadi cioccolata. Toc toc! Qualcuno bussa… Toc toc!– Chi è? – chiedono il topolino, la rana e il tasso.– Sono un uomo di neve! Ho sentito un buonprofumo uscire dalla vostre case. Che cos’è?– È il caffè – dice il topolino.– È il cappuccino – dice la rana.– È la cioccolata – dice il tasso.– Peccato! – dice l’uomo di neve. – Sonocose buone e profumate ma calde. E a me lecose calde fanno male. Mi sciolgono.– Senti, uomo di neve, – dice il tasso – houn ghiacciolo alla menta nel frigorifero. Lo vuoi?– Grazie! – dice l’uomo di neve. – E buon anno, cari amici!

Roberta Grazzani, Tante piccole storie, Vita e Pensiero Ragazzi

BUON ANNO ALL’UOMO DI NEVEfiocchi di neve e gocce di pioggia

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Filastrocca di capodannofammi gli auguri per tutto l’. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . :

voglio un gennaio col sole d’aprile,un luglio fresco, un marzo .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,

voglio un giorno senza sera,voglio un mare senza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,

voglio un pane sempre fresco,sul cipresso il fiore del . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,

che siano amici il gatto e il cane,che diano latte le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Se voglio troppo, non darmi niente,dammi una faccia allegra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi Ragazzi

Completa lafilastrocca:scegli le paroledall’elenco escrivile alposto giusto.

gentile

fontane

anno

solamente

bufera

pesco

CAPODANNOfiocchi di neve e gocce di pioggia

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Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

Quello che hai letto è il ritratto

di un personaggio fantastico.Sapresti fare il ritratto della stregadi Biancaneve, di CappuccettoRosso o del Gatto con gli stivali?Disegna e scrivi la tua descrizionesul quaderno.

La Befana è una simpatica vecchiettache non è veramente brutta comesi dice: si veste solo in modo unpo’ originale.Porta dei vecchi maglionitutti sformati, una gonnalunga piena di toppe, deiguanti senza dita perripararsi dal freddo.In testa ha un fazzoletto dilana gialla. In mano tieneun sacco di tela robusta doveci sono i doni per i bimbi.Ai piedi ha delle scarpe rotte da cuisi vedono uscire le dita.Viaggia su una scopa che va velocecome un razzo e non le importa sepiove o se c’è la neve. È molto veloce: entra dal camino,riempie le calze e va via.

Lo Scaramazze, Io credo che la Befana,

Edizioni Lapis

Cerchia gli indumenti indossati dalla Befana.

LA BEFANAfiocchi di neve e gocce di pioggia

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Faremo un bel pupazzocon gli occhi di bottoni,il naso di carota,la sciarpa a penzoloni.In mano avrà una scopache perde un po’ la paglia;ci lanceremo pallesarà una gran battaglia.Andremo sulla slittaveloci più del vento,faremo scivolate,che gran divertimento!Maria Loretta Giraldo, Filastrocche sotto

la neve, Giunti Junior

Completa tu il disegno del pupazzo con gli elementi che mancano.

Colora allo stesso modo le parole che fanno rima tra loro.

vento paglia bottoni divertimento penzoloni battaglia

GIOCHI DI NEVEfiocchi di neve e gocce di pioggia

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Che cosa vuol direandare in letargo?Spiega con le tueparole.

ANIMALI IN INVERNOfiocchi di neve e gocce di pioggia

Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

Nel testo che hai letto l’autrice ha descrittoil comportamento di alcuni animali durantel’inverno. Per descrivere un animale, infatti,occorre osservare, oltre all’aspetto fisico,anche le sue abitudini.

Gli animali in inverno si difendono dal freddo in molti modi.

Altri, come i serpenti,si raggomitolano in gruppi,così l’aria fredda non riescea infilarsi tra un corpoe l’altro.

La pelliccia di certi animali, come per esempiola lepre, diventa più folta. In questo modo l’ariache resta intrappolata tra gli strati di pelo si riscalda e mantiene caldo tutto il corpo.

Valerie Wyatt, Tempo da lupi, Editoriale Scienza

Alcuni animali, come per esempiola marmotta, vanno in letargo,cioè dormono per alcuni mesidentro una tana. Così consumanomeno energia e usano l’energiarisparmiata per scaldarsi.

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COLORI CALDI E FREDDIOsserva i due dipinti e rispondi.

– Che cosa rappresentano?

– Quali colori vedi?

– A che cosa ti fanno pensare i due dipinti?

I colori si classificano in colori caldi e colori freddi.

I colori caldi sono quell iche vanno dal rosso al giallo.

I colori freddi sono quell iche vanno dal verde al viola.

Paul Cèzanne,

Castagni e fattoria al Jas de Bouffan (1884)

Vincent van Gogh,

Casolari con il tetto di paglia a Cordeville (1890)

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Osserva e scrivi nei riquadri C se il disegno ti fapensare al caldo, F se ti fa pensare al freddo.

Osserva i due dipinti e rispondi segnando con X.

Eugéne Delacroix, Fleurs (1848) Claude Monet, Scogli a Belle-Ile (1886)

– Questi colori ti fanno pensare a…

caldo freddo

una sensazione gradevole

una sensazione sgradevole

tranquillità agitazione

– Questi colori ti fanno pensare a…

caldo freddo

una sensazione gradevole

una sensazione sgradevole

tranquillità agitazione

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Qual è, secondo te, il significato di questa poesia?

In inverno le ore di buio sono di più delle ore di luce.

In inverno c’è molta luce al mattino.

Sfrattare vuol diremandare via bruscamentequalcuno da un luogo.

Piccolo dizionario

fiocchi di neve e gocce di pioggia

NOTTE MANGIONA

In inverno è la notteaffamata e il giorno inghiotte, come fosse un biscottino: ogni volta un pezzettino.

Zitta zitta, quatta quatta poco a poco lei lo sfratta.Com’è buio, al mattino!Com’è scura, l’aria a sera!Quando torna primavera?

Maria Vago, 101 filastrocche

per 4 stagioni, Larus

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L’autrice della poesiaparla con l’invernocome se fosse unapersona.Immagina anche tuche l’inverno sia unvecchio signore escrivigli un pensierosul tuo quaderno.

ASCOLTAMI, INVERNOfiocchi di neve e gocce di pioggia

HAI CAPITO PERCHÉÈ IMPORTANTE CHE NEL CUOREDELLE PERSONE NON CI SIAMAI L

,INVERNO?

E TU?E TU?

Ascoltami, inverno,non sognarti di entrare.Mi piaci sui rami,sdraiato nel cielo,disteso sul mare,seduto sul prato.Ma ascoltami, inverno,non ti voglio qui dentro.

Se bussi sui vetri,ti soffio sul naso.Se suoni alla porta,io non ti aprirò.Ascoltami, inverno,non ti voglio qui dentro.

Adesso esco io,possiamo giocare.Mi piace trovartisull’uscio di casa,sentir sulla facciale tue dita gelate.Ascoltami, inverno,non ti voglio qui dentro.

Qui dentro è il mio cuore.Giusi Quarenghi, E sulle case il cielo,

TopiPittori

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– Chissà dove andremo! – si chiedevano alcuni piccolifiocchi di neve che cadevano in un giorno d’inverno.– Io voglio finire su un tetto insieme ai miei compagni,così chiacchiereremo un po’ prima di scioglierci!– Io invece vorrei coprire un albero di Natale; li guardavosempre da quassù! – E io vorrei cadere sulla coda di un gatto per farloarrabbiare!– E io vorrei diventare una piccola parte di un pupazzodi neve!– Io vorrei finire sulla mano di un bimbo!– E io vorrei... io vorrei ... io vorrei ... – continuava a ripetereun fiocco, ma non riusciva a trovare un sogno da realizzare.Arrivò il vento e spinse tutti i fiocchi in varie direzioni;ognuno andò dove voleva andare, ma il fiocco indeciso restònel cielo a girare e a pensare per tutto l’inverno.

Maria Bucciero

Rispondi.

In quale stagione si svolge il raccontoche hai letto?

Chi sono i protagonisti del racconto?

Dove volevano cadere i fiocchi di neve?

Dove rimase il fiocco indeciso?

FIOCCHI DI NEVEfiocchi di neve e gocce di pioggia

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Rispondi.

Dove abitava Simone?

Che cosa gli piacevafare?

Che cosa successe,un giorno, ai suoi ominidi neve?

Che cosa fece Simoneper indagare?

Che cosa scoprì?

Che cosa fece, allora?

UN MISTERO TRA I MONTI

Simone abitava in una casetta sperdutafra i monti. Gli piaceva andare in slittinofra i boschi e costruire tanti pupazzi di neve.Un giorno, mise a ognuno dei suoi ominidi neve noci per occhi, fagioli e ceci comebottoni, una bella carota per naso e unciuffo di paglia come scopa. Ma l’indomani ebbe una brutta sorpresa: il naso,gli occhi e i bottoni dei suoi omini erano spariti!Allora decise di indagare. Quella notte, mentretutti dormivano, si arrampicò su un albero.Da lassù poteva vedere tutto intorno esorprendere il ladro. A un tratto sentì deirumori: erano tanti animali che mangiavanoavidamente tutto quello che c’era di buono suipupazzi. Avevano molta fame perché lo spessomanto di neve aveva sepolto erbe e radici. Daquella notte, Simone lasciò sempre un po’ dicibo per loro.

Gino Alberti-Linda Wolfsgruber, Simone e gli animali, Arka

fiocchi di neve e gocce di pioggia

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DANZANDO SUL GHIACCIOfiocchi di neve e gocce di pioggia

Rispondi.

Com’era Giulia all’inizio della provadi pattinaggio?

Sicura di sé. Impaurita.

Che cosa fece alla fine?

Scappò via.

Mandò baci a tutti.

Lunedì, 30 gennaio 2010Cara Francesca,devo proprio raccontarti quello che ho fatto sabato!Ti ricordi della prova di pattinaggio? Il gran giorno è arrivato!Ero molto agitata. Mi sembrava di avere le farfalle nello stomaco ele ginocchia di gelatina. Avevo paura di fare una brutta figura.

Invece, quando è stato il mio turno e la musica èiniziata, sono scivolata leggera sul ghiaccio.Mi sono dimenticata di tutto e ho pattinatobenissimo. Ho fatto anche una piroetta, senzacadere come facevo sempre nelle prove…E quando ho fatto l’ultimo inchino, le miecompagne e la maestra sono scoppiate in unapplauso fragoroso. Io non la finivo più diringraziare e di mandare baci a tutti.La mamma e il papà erano più emozionati dime e mi hanno detto che sono stata bravissima!Quando vieni a vedermi di persona?Ti aspetto!Un bacione e un saluto a quell’antipaticodi tuo fratello!

La tua GiuliaGaby Goldsack, Danzando sul ghiaccio, Gribaudo

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Baffo ti insegna a...

SCRIVERE UNA LETTERA

Il testo che hai letto è unalettera che una bambina,Giulia, ha scritto alla suaamica Francesca.In una lettera c’è semprel’indicazione del giorno in cuiè stata scritta, cioè la data.La persona a cui viene inviatala lettera è il destinatario

(Cara Francesca…).La lettera termina con la firma

di chi l’ha scritta (tua Giulia).Se la lettera viene inviata perposta, va infilata in una bustasu cui vanno scritti il nomee il cognome del destinatario

e il suo indirizzo.

Poi si scrivono anche il nome,il cognome e l’indirizzodi chi ha scritto la lettera,cioè del mittente.

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Scrivi anche tu una letterina a un tuoamico o a una tua amica per raccontarequalcosa che ti è successo.

Francesca Rossi

Via Piave, 3

00100 ROMA

Giulia BianchiVia Po, 1556100 PISA

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Sotto il mio piumino spessoa dormire vado adesso:attraverso il mio cuscinosento qualche rumorino;se ho paura tengo strettoil mio amico, Pinco Orsetto.

Che piacere: son protettodal calduccio del mio letto!

Corinne Albaut, Filastrocche in pigiama, Motta Junior

SOTTO IL PIUMINOfiocchi di neve e gocce di pioggia

CHE COSA FAI PRIMADI ANDARE A DORMIRE?QUANDO TI SENTIPROTETTO?DORMI CON UN PUPAZZOVICINO?TI ADDORMENTI SUBITOOPPURE LEGGI O RIPENSIALLA GIORNATA APPENATRASCORSA? RACCONTA.

E TU?E TU?

Il piumino è unacoperta molto caldae leggera imbottitadi piume.

Piccolo dizionario

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Pulcinellaaveva un giaccone,grosso, pesante,di lana arancione;un giorno che fuoritirava ventose ne andò in girofelice e contento,ma dopo avere un po’ camminatogià si sentivatutto sudato.

Arlecchino aveva un cappottomezzo bucatoe mezzo rotto;un giorno che fuorisoffiavano i ventitremava, tossiva, batteva i denti.

Disse Arlecchino: – Caro compare,i nostri indumenti potremmo scambiare!Lieto è il finale di questa storiellaper Arlecchino, per Pulcinella:nessuno più suda né batte i dentie vissero tutti felici e contenti.

Maria Loretta Giraldo, Filastrocche sotto la neve,

Giunti Junior

Spiega con le tueparole chi avevatroppo freddo e chiaveva troppo caldoe che cosa succedenel finale dellapoesia.

STORIELLA DI CARNEVALEfiocchi di neve e gocce di pioggia

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Baffo ti insegna a...

LEGGERE UN DIALOGO

Questa scenetta è scritta in versi e molteparole sono in rima. Puoi leggerla incoppia con un tuo compagno: uno di voilegge la parte di Arlecchino, l’altro quelladi Brighella.

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ARLECCHINO: Caro Brighella, senti un po’ qua!BRIGHELLA: Dimmi, che novità?ARLECCHINO: Oggi è domenica di Carnevale,

ti offro un pranzetto senza eguale!BRIGHELLA: Grazie, l’accetto. Ma chi cucina?ARLECCHINO: Dietro ai fornelli c’è Colombina!BRIGHELLA: Bene! Benissimo! Che mangeremo?ARLECCHINO: Ecco: antipasto di latte e fieno,

poi la minestra di pere cotte, arrosto d’uova di mezzanotte, peli di gatto con salsa molle, e infine torta di uva e cipolle!

BRIGHELLA: Ah sì? No, non posso… non posso… grazie lo stesso!ARLECCHINO: Come non vieni? Me l’hai promesso!

Guarda, mi offendo. Ti picchierò. BRIGHELLA: Calmati! Vengo ma porterò…

io stesso i viveri per tutti e tre.ARLECCHINO: Volevo questo, sciocco, da te!

D. Duranti, Antologia della fiaba, SEI

Secondo te, Arlecchinovoleva veramente offrireun pranzo a Brighella?Hai capito che cosavoleva in realtà?

In che modo Arlecchinoha convinto Brighella aoffrirgli il pranzo?

ARLECCHINO E BRIGHELLAfiocchi di neve e gocce di pioggia

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distorie fantasia

TRE TARTARUGHETre tartarughe vannoa fare un picnic.

Dopo tre anni…

Dopo cinque anni…

Se fate così, non partoper niente!

Silvia Zai, Storie da ridere, Vita e Pensiero Ragazzi

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I FUMETTI

Il testo che hai letto è un fumetto.Si chiama così perché quello chei personaggi dicono è scritto dentrole «nuvolette di fumo» che esconodalla bocca dei personaggi.Le frasi che spiegano alcuni passaggidella storia si chiamano didascalie,che vuol dire «parole che spiegano»;nel testo sono scritte in rosso.

Abbiamo dimenticatoa casa il cavatappi!

Vado a prenderlo io, peròaspettatemi prima di incominciare.

Chissà dov’è finita Pieveloce!Incominciamo a mangiare.

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE LE PAROLE

Hai mai pensato che la parola rete può avere diversi significati? Eccone alcuni:

la reteper recintare

la reteper la pesca

la rete come portanel gioco del calcio

la rete per separarein due il campo da

tennis

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IL BAMBINO REdistorie fantasia

In un villaggio in una valle viveva una coppiadi sposi con sei bambini.Il più piccolo aveva i capelli del colore dell’oro,tanto che l’avevano chiamato Filodoro. Un giorno, il bambino andò nella foresta,insieme con i suoi fratelli, per tagliare la legna.A un certo punto si allontanò e si perse.Filodoro era coraggioso, non si spaventò econtinuò a camminare. Quando scese la notte,si distese per terra e si addormentò.Il giorno dopo, ricominciò a camminare,andando sempre nella stessa direzione perchésapeva che prima o poi la foresta sarebbe finita.Camminò per tre giorni e tre notti, cibandosidi frutti e radici e bevendo l’acqua dei ruscelli.

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Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI

Tutte le storie hanno un titolo. Di solito il titolo è breve, composto dapoche parole e fa già capire qual èl’argomento della storia. Altre volte neltitolo si mette semplicemente il nomedel protagonista, come per esempio«Cappuccetto Rosso», «Hänsel e Gretel»e «Cenerentola».

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Rispondi.

La storia che hai letto è ambientata intre luoghi diversi. Quali sono?

1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chi è il protagonista?

Quali sono i personaggi secondari?

UNA CORONA D’ORO!La mattina del quarto giorno Filodoro sentìun odore nuovo: davanti a lui si stendeva il mare.Sulla riva c’era un villaggio di pescatori e Filodororaccontò loro la sua avventura.I pescatori stavano per uscire in mare, cosìportarono il bambino con loro. Quando furonoal largo, ognuno gettò la sua rete da pesca, e cosìfece anche Filodoro.Con grande meraviglia tutti videro che nella suarete non c’erano pesci, ma una corona d’oro.Allora i pescatori si inchinarono e dissero: – Tu seiil re che il nostro popolo attende da lungo tempo!Tanti anni fa il vecchio re, prima di morire, buttòla sua corona in mare e dichiarò che sarebbediventato re dopo di lui chi l’avesse raccolta con larete da pesca!

Bernard Clavel, Légendes des montagnes et forêts, Hachette

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Tanto, tanto tempo fa, in unpaesino di campagna vivevanodue poveri contadini, marito emoglie, che desideravano moltoavere un figlio.Qualche mese dopo, nacque unbambino piccolissimo, non piùgrande di un pollice e i suoigenitori lo chiamarono Pollicino.Pollicino aveva l’abitudine diinfilarsi nella tasca della camiciadel suo papà quando allamattina andava in campagna,così lungo il cammino gli facevacompagnia parlando e cantando.Un giorno il contadino incontròdue uomini per la strada, propriomentre Pollicino stava cantandonella tasca.

– Perbacco! Sento la voce di unbambino e non vedo nessuno! – disse

uno dei due.In quel momento Pollicino saltò fuori dalla tasca.Nel vederlo i due uomini rimasero esterrefatti.Allora uno dei due disse al contadino: – Vendetecivostro figlio! Lo porteremo nelle fiere.

UN’ALTRA STORIA DI POLLICINOdistorie fantasia

Esterrefatti significastupiti, molto sorpresi,meravigliati.

Piccolo dizionario

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FURBO, FURBISSIMO!– Vendere il mio figlioletto? Non se ne parlanemmeno! – rispose il papà.Ma Pollicino sussurrò nell’orecchio di suo padre: – Babbo, accetta il denaro di questi due furfanti;io riuscirò a scappare!Allora il papà accettò di venderlo; Pollicino saltòsul cappello di uno dei due e tutti e tre partirono.A un certo punto Pollicino gridò: – C’è un leprottolaggiù, possiamo prenderlo per fare un buonpranzetto. Fatemi scendere, vi faccio vedere dov’è!Appena l’uomo lo posò a terra, Pollicino corsecome un razzo dentro la tana di un topocampagnolo, gridando: – Arrivederci signori,buon viaggio, ma senza di me!I furfanti dovettero ripartire a mani vuotee Pollicino tornò a casa sano e salvo.

Jacob e Wilhelm Grimm, Fiabe, Editrice Piccoli

Rispondi.

Che cosa faceva ognimattina Pollicino?

Che cosa proposeroi due furfanti al papàdi Pollicino?

Perché il papà accettò?

In che modo Pollicinoriuscì a scappare?

Quale altro titolopotrebbe avere questoracconto, secondo te?

I due furfanti

Piccolo ma furbo

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QUATTORDICI GIORNIdistorie fantasia

Magone significa grandetristezza, accompagnatadalla voglia di piangere.

Piccolo dizionario C’era una volta un re che viveva in un castellocon la regina e il principino. Il re doveva farespesso dei viaggi e il principino capiva che il suopapà aveva delle cose importanti da fare, ma ognivolta che partiva gli veniva il magone e piangeva.Un giorno che il re dovette partire, comeal solito il principino iniziò a piagnucolare.– Quando torna il mio papà? – chiese alla mamma.– Torna fra quattordici giorni – rispose la regina.Il principino però non sapeva ancora contaree per lui quattordici giorni erano come mille,cioè tanti.Così quella notte scese in giardino e si misea piangere ai piedi di una quercia. Una civettalo sentì e gli chiese: – Perché piangi?– Il mio papà è partito per quattordici giorni,sono tantissimi! – rispose lui.

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Nei racconti trovi spesso espressioni che ti aiutano a capire i passaggi da unasituazione all’altra. Nella storia che hai letto queste espressioni sono evidenziatein colore.Prova anche tu a scrivere una storia usando le parole colorate.Un giorno… Così… Allora… Finalmente… Da quel giorno…

Baffo ti insegna a...

CAPIRE I RACCONTI

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I SASSOLINIAllora la civetta prese quattordici sassolinie due scatole colorate e disse: – Metti tutti ituoi sassolini in una scatola; poi ogni mattinasposta un sassolino nell’altra scatola.Il principino ogni giorno spostava un sassoda una scatola all’altra: toc…, toc…, toc…,e finalmente, il quattordicesimo giorno,dall’alto di una torre vide arrivare il re.Da quel giorno, ogni volta che il re partivail principino si faceva dire per quanti giornisarebbe rimasto lontano.Poi iniziava a spostare i sassolini e quandonella prima scatola non ce n’erano più sapevache il re stava per tornare.

Anna Oliverio Ferraris, Prova con una storia, Fabbri

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Tre formiche nere marcianoverso il loro formicaio, dopoaver fatto abbondanti provvisteper l’inverno. Nello stesso momento, treformiche rosse marcianoverso casa. Anche loro hannofatto scorte per l’inverno.A un certo punto le formichenere trovano un grande uovo.– Un uovo così ci basterebbeper tutto l’inverno – dicono leformiche nere.Ma… anche le formiche rossevedono l’uovo e pensano la

stessa cosa.Le formiche nere cominciano a

tirare l’uovo da una parte, le formicherosse dall’altra. All’improvviso, l’uovo sispacca e un uccellino nero balza fuori.L’uccellino vede le formiche e vuolemangiarle.Allora le formiche scappano tutte, sia lenere sia le rosse, nel formicaio. Da quel giorno, le tre formiche nere e letre formiche rosse abitano insieme senzalitigare: hanno deciso che per mangiarecercheranno, tutte insieme, solo… uovapiccole piccole!

Eric Battut, Le formiche e l’uovo, Bohem

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Rispondi.

In quale stagione si svolge lastoria che hai letto?

Che cosa vogliono fare leformiche nere e le formicherosse con il grande uovo?

Che cosa decidono alla finele formiche nere e le formicherosse?

Dividi la storia insequenze: quante sono?

distorie fantasia

LE FORMICHE E L’UOVO

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LA

ARRIVA

Rispondi alle domande.

Dove si trova la bambina?Perché, secondo te, sorride?Che cosa vedi nel prato?Quali sensazioni proverà labambina? Sentirà il frescodell’erba, il profumo dellaterra e dei fiori… e poi?

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POESIEDI PRIMAVERA

PRIMI GIORNI DI PRIMAVERAIl vento dondolale piccole fogliecome la mamma cullail bambino che dormecon il suo orsacchiottobianco e marrone,che assomigliaa un batuffolodi cotone.da La natura nelle poesie di adulti e bambini,

Editrice Piccoli

MARZOMarzo pazzo, picchiatello,luce chiara, cielo tersoe poi nubi di traverso,acquazzone, vento, ombrello,si scompiglia l’universo.E poi, ancora, tempo bello.

Maria Loretta Giraldo,

Rime per tutto l’anno, Giunti

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POESIEDI PRIMAVERA

Procurati un dado.

Ogni giocatore, a turno, tira il dado esposta il suo uccellino per il numerodi caselle indicato. In alcune caselleci sono istruzioni particolari, comeper esempio «vai al numero…»,oppure «resta fermo un giro», ecc.

Per cinque volte si può finire su unacasella canterina: in questo casodevi recitare a memoria una dellefilastrocche di questa pagina. Se lareciti correttamente avanzi di 6caselle, se sbagli resti fermo due giri.

Il giocatore che raggiunge per primoil nido vince.

Un bruchetto verdolinosta arrancando in tutta frettaper raggiungere velocela sua foglia prediletta.

Nuvoletta birichinanel cielo stamattinasembri panna montatapronta a essere mangiata.

Farfalle leggere leggere,acqua di fonte per bere,un prato fiorito:l'inverno è finito!

– La colazione! – dice l’orsettoche si è svegliato ed è sceso dal letto.Miele e germogli di primo mattino,orsetto goloso si fa uno spuntino.

È capriccioso il venticello,vuole strapparmi di mano l’ombrello!Ma questa pioggia fa compagnia,la pioggia di marzo mette allegria!

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POESIEDI PRIMAVERA

GIOCO DELL,OCA

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FERMOUN GIRO

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GIOCHI DI PRIMAVERA

In ogni gruppo segna con X l’oggetto che non c’entracon gli altri.

Risolvi i rebus.

3NO CE(5) (6)

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FIN CON(9) (7)

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CA(6) (7)

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SULLA

SULLA(6) (5)

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PRIMAVERAfioriapi e farfalle

DA QUALI «SEGNI» HAI CAPITO CHE È TORNATALA PRIMAVERA? SCRIVINE QUI ALMENO TRE.

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E TU?E TU?

Migratrice vuole direche migra, cioè parteverso i Paesi caldiall’inizio dell’inverno.

Piccolo dizionario

L’oca-postina migratriceè tornata dall’Africacon una splendida notizia:l’altro ieri,portata dal respirodel vento della sera,di colpo è tornatala primavera.Stefano Bordiglioni, Non dirlo al coccodrillo,

Einaudi Ragazzi

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Il sole sale ogni giorno più in alto nel cieloe le giornate si allungano. Sui prati in montagna i fiori fanno capolino, anchese resta ancora qualche chiazza bianca di neve. Tra le rocce spuntano i musi delle marmotteche hanno passato l’inverno in letargo. Nelle ore più calde, le lucertole e i serpenti esconodai loro nascondigli e vanno a scaldarsi sulle foglieo sui tronchi tiepidi.

Le rane e le tartarughe d’acqua dolcesalgono dal fondo degli stagni e cercano unpo’ di calore sui sassi della riva.I giardini in campagna si riempiono di vita:cominciano a sbocciare i narcisi gialli,le violette, i tulipani. Gli alberi da fruttosi ricoprono di fiori.

David Lambert, Le printemps, Bias Éditeur

Che cosa vede l’autore…

nel cielo?sui prati in montagna?tra le rocce?sui sassi ai bordi degli stagni?nei giardini in campagna?

Osserva intorno a te: checosa c’è sui rami degli alberi?E nei prati? Che cosa vedisui balconi e sui davanzalidelle finestre?Racconta sul quaderno.

RINASCE LA VITAfioriapi e farfalle

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Copia il tuo messaggio su un bigliettino e mettilo, acasa o a scuola, in un posto in cui una persona possatrovarlo, come ha fatto il coniglietto: chi lo troveràsarà contento di aver ricevuto un pensiero pasquale!

FARE UNA SORPRESA

Coda ti insegna a...

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Tre pulcini andando a spasso,inciamparono in un sassoe trovarono un bigliettomesso lì da un coniglietto.C’era scritta la ricettaper far l’uovo in tutta fretta:latte, zucchero e farina,coo…coo… di una gallina,un bel po’ di cioccolatae una bella mescolata.Buona Pasqua a tutti quantied AUGURI tanti tanti.

dal Web

Scrivi anche tunella campanellaun messaggioper Pasqua.

L’UOVO DI PASQUAfioriapi e farfalle

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In un tiepido mattino di primavera la chiocciaMatilde cova il suo uovo in un angolo del pollaio.Matilde ha soltanto un uovo dentro il nido mail pulcino non si decide a rompere il guscio.– Mamma, quanti giorni mancano a Pasqua? –chiede una vocina che esce proprio dall’uovo.– Non ne ho idea. A volte è in marzo, altre inaprile. La data cambia ogni anno.– Ho deciso di nascere proprio quel giorno. Tuttiraccontano che è una festa bellissima.

Matilde scoppia a ridere. – Quando cade Pasqua? –domanda così alla civetta.– La data di Pasqua? Certoche la conosco! – le rispondela civetta.– Il tuo pulcino dovrà averepazienza perché primadovranno accadere tre cose:dovrà aspettare il primogiorno di primavera, poi laprima luna piena che vienedopo quel giorno e infine laprima domenica dopo la lunapiena.

ASPETTERÒ PASQUAfioriapi e farfalle

La chioccia è lagallina nel periodoin cui cova le uovao si occupa deipulcini.

Piccolo dizionario

Disegna un vicinoall’inizio della storiae un vicino allasua conclusione.

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NASCE IL PULCINOMamma chioccia fa un buchino sul guscioperché il pulcino possa osservare il cielo.Quando il pulcino vede la luna grossa e tondasaltella per la gioia da dentro il guscio.– Adesso il tuo pulcino dovrà aspettare solofino a domenica – dice la civetta. Finalmente, la domenica mattina tutte lecampane si mettono a suonare a festa.Il pulcino esce dal guscio, si sgranchisce lezampette e parte allegramente alla scopertadel mondo esclamando: – Buona Pasqua atutti!

Geraldine Elschner-Alexandra Junge, Aspetterò Pasqua!,

Nord-Sud

In questo racconto sisvolge un dialogo tra ipersonaggi, cioè vengonoriportate esattamente leparole che si sono detti.Questo tipo di discorso sichiama discorso diretto.Sottolinea nel raccontole parti in cui parla ilpulcino.

Baffo ti insegna a...

LEGGERE UN DIALOGO

Controlla sul calendario:in che mese e in chegiorno cade la Pasquaquest’anno?

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Tanto tempo fa il Signore mandò ungran diluvio che sommerse il mondointero. Gli unici esseri viventi che sisalvarono furono Noè, la sua famigliae gli animali che erano entrati conloro in una grande barca, l’Arca diNoè.Quando smise di piovere, l’Arca eracircondata dall’acqua e non si vedevanessuna terra in lontananza.Allora Noè aprì la finestra dell’Arcae fece uscire una colomba.La colomba volò avanti e indietro pertutto il giorno, senza trovare un pezzodi terra su cui posarsi così, altramonto, tornò all’Arca.Passati sette giorni e sette notti, Noèfece uscire di nuovo la colomba, chetornò la sera con un ramoscellod’ulivo nel becco.

LA COLOMBAfioriapi e farfalle

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Osserva i disegni e numerali da 1 a 6 seguendo le sequenze del racconto.

Copia la sagoma della colombasu un cartoncino e colorala.Ritagliala, bucala con la punta dellamatita, infila un cordino e appendiladove vuoi. Puoi anche costruiretante colombe di diversi colori: latua casa per il giorno di Pasqua

sarà piena di serenità.

CREARE

UNA DECORAZIONE

Coda ti insegna a...

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TERRA!Noè, allora, capì che le acque si eranoritirate abbastanza da lasciaremergere la cima degli alberi.Dopo altri sette giorni e sette notti,Noè mandò fuori per la terza voltala colomba, che non tornò indietro.Così Noè seppe che il mondo erafinalmente asciutto e su di essosplendeva il sole.Allora aprì le porte dell’Arca e feceuscire tutti gli animali e la suafamiglia.Ecco perché la colomba, messaggeradi buone notizie, è consideratasimbolo di speranza e di pace.

Alison Lurie, Lo zoo celeste,

Mondadori

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LA LINEALa l inea è un segno, una traccia lasciata su un foglio da una matita,un pastello, un pennarello.

Una linea può essere...

Alcuni pittori hanno realizzato i loroquadri util izzando soprattutto l inee.

Joan Miró, Prades: il villaggio (1917) Paul Gauguin, Cascina nei dintorni di Arles (1888)

Osserva i due quadri. Riesci a trovare le l inee? Quali? Segna con X.

Orizzontali Verticali Oblique Curve Spezzate Miste

verticaleorizzontale

curva spezzata

mistaobliqua

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Il punto è la più piccola traccia che si può ottenere con un toccodi matita, di pennarello, di pennello e di altri strumenti.Alcuni pittori inventaronouna tecnica chiamatapuntinismo: dipingevanoi loro quadri tuttia puntini!

Che cosa rappresentail dipinto qui a destra?

Secondo te, i punti sono: molti e ravvicinati.

pochi e distanziati.

Con i pennarell i colorail disegno riempiendolodi tanti punti molto vicinitra loro. Per colorare il prato, icespugli e le coll ine puoiusare tonalità diversedello stesso colore.

Georges Seurat, Le chenal de Gravelines,

Petit Fort-Philippe (1890)

IL PUNTO

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Quali rumori sipossono ascoltarenel bosco?Osserva i disegnie spiega.

LA NATURA IN CONCERTOfioriapi e farfalle

I codibugnoli sonouccelli con il capobianco, il becco moltocorto e una lungacoda.

Piccolo dizionarioIn natura è difficile trovare il vero silenzio! Quandonel bosco tutto sembra dormire di un sonno profondo,se restiamo fermi possiamo udire piccoli suoni: ramiche frusciano, passi lontani sui sentieri, gocce checadono al suolo. Il vento poi sussurra gentile oppurefischia e ulula. Fra gli alberi risuonano versi di vari uccelli: cince,codibugnoli, cornacchie…In primavera i versi dei maschi sono più forti emelodiosi: devono attirare le femmine, è ora dipensare a metter su famiglia!

Servizio promozione Parco Foreste casentinesi,

Un sentiero per tutti… i sensi, D.B. Grafica

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Adagio, adagio, adagio…il bradipo striscia lungo ilramo di un grande albero.Poi mastica lentamente lefoglie verdi. Per tutta la giornata e pertutta la notte, il bradipo stasull’albero, appeso a testain giù persino quandopiove. – Perché sei così lento? –gli chiede un giorno lascimmia urlatrice.– Perché sei cosìtranquillo? – gli chiede ilcaimano.– Perché sei così noioso? –gli chiede il formichiere.– Senti un po’, – dice il giaguaro – perché seicosì pigro?Allora il bradipo pensa, riflette, medita pertanto, tanto tempo. E alla fine risponde: – È vero che sono lento, tranquillo e noioso.E sono pure imperturbabile, impassibile,mansueto, ciondolone, serafico: insomma…bradipesco! Sono calmo e rilassato e amo viverein pace. Ma non sono affatto pigro! È così chesono fatto. Mi piace far le cose adagio, adagio,adagio.

Eric Carle, «Adagio, adagio, adagio» dice il bradipo, Mondadori

Sai trovare nel testotutte le qualità delbradipo? Sottolinealein colore.

Il bradipo è… lento,tranquillo, noioso…

IL BRADIPOfioriapi e farfalle

Una persona (o un animale) èimperturbabile quando restacalma in qualunque situazione,senza farsi scuotere da ciò cheaccade.

Piccolo dizionario

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fioriapi e farfalle

Il pipistrello vola ma non è un uccello, perchéallatta i suoi piccoli proprio come mamma gatta.È, cioè, un mammifero. Lo sapevi?Alcuni mammiferi vivono anche nel mare, comele balene e i delfini.

CONOSCERE GLI ANIMALI

Coda ti insegna a...

L’INVASIONE DEI VOLATILIstormi di uccelli scesero sulla città.

Ce n’erano di bianchi, di rossi, di gialli e di verdi;altri avevano tutti i colori insieme. – Che uccelli fastidiosi – diceva la gente che se liritrovava dappertutto. – Non si può più stare in pace.

tutta la città cominciòa svegliarsi all’alba, perché quando il sole nasceva,gli uccelli gorgheggiavano, trillavano, fischiavano.I gabbiani si erano sistemati nelle fontane, le grusopra i comignoli, le aquile sui grattacieli e altriavevano nidificato dentro le case perché i tetti eranoormai tutti occupati.

tutti gli abitanti della città eranomolto arrabbiati.

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Conosci il nome dialtri volatili? Scrivilisul quaderno, poiconfronta il tuoelenco con quellodei compagni.

Scrivi all’inizio di ogni sequenza una delle seguentiespressioni che introducono il discorso.

AlloraCosì

Un giornoPeròMa improvvisamente

– Non si può più andare in automobile! – dicevaqualcuno. – Questi uccelli non rispettano le striscepedonali e i semafori!Alcuni di loro avevano i gufi sull’armadio o ipipistrelli appesi al lampadario.

a poco a poco gli abitanticominciarono ad abituarsi e anzi iniziarono aringraziare gli uccelli perché, per merito loro, nonc’erano più in giro né mosche né zanzare. Davanoloro briciole di pane e insalatina fresca. Alcuniavevano persino fatto amicizia con gli uccelli e siconfidavano con loro, ricevendo in risposta unagracchiata o un fischio, a seconda dei casi.

, cosìcome erano venuti, gli uccelli se ne volarono via,lasciando soltanto mucchi di piume multicolori.

AA.VV., Favolette in dormiveglia, Editrice Piccoli

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Quale disegno rappresenta il sogno a occhi aperti di Cecilia?Colora il quadratino giusto.

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SOGNI A OCCHI APERTIA Cecilia non bastavano i sogni della notte. Appenaapriva gli occhi al mattino, sparivano. Allora facevaanche sogni di giorno, a occhi aperti.Una volta che era scesa tanta neve, Cecilia si affacciòalla finestra e come al solito cominciò a sognare aocchi aperti… Ed ecco che lì sotto non c’erano le rotaie del tram,ma sentieri di bosco. E là in fondo, il pezzetto di tettoche spuntava non era il tetto della scuola, ma quellodel suo castello. E lei era la Principessa della Neve.Poi arrivò il Principe del Ghiaccio e si sposarono e…– Spicciati che è tardi! Devi fare i compiti – le dissela mamma.Così alla fine lei dovette staccarsi dalla finestra einterrompere il suo sogno a occhi aperti. Ma lo misein un angolino della mente, sapendo che più tardisarebbe continuato, come in un film dove succedevatutto quello che voleva lei…

Vivian Lamarque-Maria Battaglia, Pezzetti d’infanzia, Fabbri

bimbi sorrisi e magie

Sognare a occhiaperti significafantasticare.

Piccolo dizionario

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come la notte

come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Completa tu le frasi come nell’esempio.

bimbi sorrisi e magie

QUAL È IL TUO COLOREPREFERITO? PERCHÉ?CHE COSA TI FA VENIREIN MENTE? RACCONTA.

E TU?E TU?

Io conosco il blu del mare,che a momenti verde appare;io conosco il fiordaliso: il suo blu è come un sorriso;blu dell’occhio, blu del cielo,ogni blu per me ha il suo peso.Ma c’è un blu che più mi piace:della notte lui è il tesoro,infinito, color pace,pieno di puntini d’oro.

Corinne Albaut, Filastrocche in pigiama,

Motta Junior

IL BLU DELLA NOTTE

Quale colore ti fanno venire in mente le emozioni di questi bambini?Mettilo nei cerchietti.

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Nel descrivere il suo amico Lorenzo, Alice haaggiunto delle qualità ai nomi che si riferisconoal suo aspetto fisico, al suo carattere, al suo mododi comportarsi. Le qualità aiutano a caratterizzare

meglio un oggetto, un luogo, un animale o unapersona.

Baffo ti insegna a...

DESCRIVERE

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IL MIO AMICOIl mio amico si chiama Lorenzo, anchese tutti lo chiamano Lorenzino. Ha sempre avuto un carattere timido e parla con modi gentili.A noi piace stare insieme e abbiamosempre lottato perché quell’impiccionadi sua sorella non si intrufolasse neinostri giochi.A dire la verità Lorenzo non è moltobello, però è carino; è abbastanza alto edè piuttosto magro.Ha i capelli scuri, corti e lisci, il naso unpo’ spiaccicato, la bocca piccola conlabbroni gonfi.Si veste molto normalmente: jeans emaglietta.Gli piacciono i libri su fantasmi, streghe,fate e gnomi. Noi due non ci lasceremo mai e saremosempre veri amici!

Alice Sturiale, Il diario di Alice, Rizzoli

Prova a rileggere iltesto senza le partiscritte in colore: ladescrizione è piùcompleta o piùpovera, secondo te?

bimbi sorrisi e magie

DESCRIVI UNO DEI TUOI AMICI:COM

,È? CHE COSA GLI PIACE?

CHE COSA FATE INSIEME?RACCONTA.

E TU?E TU?

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UN SORRISO FA MAGIE!bimbi sorrisi e magie

CHE COSA FAIQUANDO TI SENTIALLEGRO? RACCONTASUL QUADERNO,COME SE FOSSEIL TUO DIARIO.

E TU?E TU?Dal diario di Giuseppe

Martedì, 20 aprile 2010Caro diario,oggi ho litigato con mia sorella Clara.Ero superarrabbiato e ci tenevamo il muso tutti e due.Poi a un certo punto ci siamo guardati, lei ha fattoun sorriso e io sono scoppiato a ridere. Il sorrisoè proprio contagioso, fa tornare la pace e l’allegria.Per esempio, quando mia sorella Clara raccontauna barzelletta, io rido e anche la mammacomincia a ridere a crepapelle: è come unacatena.Se il papà vede la mamma ridere, allorasmette di essere pensieroso e cominciaa sorridere anche lui.Io penso che se un bambino sorride mentrecammina, anche le altre persone quandolo guardano sorridono e così tuttoil mondo sorride da mattina a sera.Non è una bella cosa? Bisognerebbeche tutti provassero a farlo!

AA.VV, Ho la bua… embè?, Coccole e Caccole

Il diario è un tipo particolaredi testo che riporta i fatti di ognigiorno, i pensieri, le emozionie i sentimenti di chi scrive.

Baffo ti insegna a...

CAPIRE UN DIARIO

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Leo si era ammalato. La gola gli bruciava, ma nonaveva voluto dirlo alla mamma per paura che nonlo lasciasse scendere in cortile a giocare.Quando aveva visto la pioggia, la mamma gli avevadetto: – Resta a casa.Ma Leo aveva tanto insistito: – Giochiamo un po’sotto il portico, non ci bagniamo di sicuro.Appena avuto il permesso, invece, non avevamantenuto la parola.Con Antonietta si erano inventati un gioco, unacorsa in cortile per resistere sotto la pioggiacontando svelti da uno a dieci.Era stato così che il mal di gola si era trasformatoprima in febbre e poi in febbrone.Restare a letto era una vera disgrazia, ma non c’erastato niente da fare. La mamma gli diede le gocceper far scendere la febbre e disse: – Su, bevi, e vedraiche guarirai in fretta.

Lia Levi, Un cuore da leone, Piemme Junior

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UN FEBBRONE

Rispondi.

Perché a Leo eravenuta la febbre?

Quale gioco avevainventato conAntonietta?

Perché restarea letto era «una veradisgrazia»?

bimbi sorrisi e magie

TI CAPITA SPESSODI AMMALARTI? COMETI SENTI? IN CHE MODOTI CURANO I TUOIGENITORI?CHE COSA FAI PERNON ANNOIARTI?RACCONTA.

E TU?E TU?

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Tommy e Annika entrarono in cucina.– Che cosa stai facendo? – chiese Tommy.– Sto facendo dei dolci, ma ho quasi finito. Pippi era in grado di lavorare veramente in frettae Tommy e Annika avevano l’impressionedi essere al cinema e di vedere un film.– Finito! – disse Pippi sbattendo la portadel forno.– Che cosa facciamo ora? – chiese Tommy.– Non so che cosa volete fare voi, ma io non stodi certo qui a girarmi i pollici. Sapete, non c’è unmomento da perdere quando si è cercatori di cose.– Che cosa significa? – chiese Tommy.– Qualcuno che cerca le cose, insomma! – risposePippi. – Il mondo è pieno di cose che non aspettanoche di essere trovate.– Sì, ma quali per esempio? – chiese Annika.– Oh, vari tipi di cose. Pepite d’oro, piume di struzzo,topi morti, viti, chiodi…Tommy e Annika si dissero che aveva l’aria di essere unacosa proprio interessante e volevano giocare subito, anchese Tommy precisò che sperava di trovare delle pepitepiuttosto che dei chiodi.

Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe, Salani

CERCATORI DI COSEbimbi sorrisi e magie

Rispondi.

Quali sono i personaggi del racconto?

Dove si trovano i tre bambini?

Quale gioco propone Pippi agli amici?

Che cosa pensano Annika e Tommy?

Che cosa vorresti trovare se anche tupartecipassi al gioco?

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LA NOTTE E I COMPLEANNIMi sembra strano addormentarmi staseracon sei anni e svegliarmi domattina con sette.– Se mi sveglio di notte per fare la pipì, quantianni ho? – ho chiesto alla mamma mentremi dava la buonanotte.È scoppiata a ridere: – Mi fai delle domandetroppo difficili!Vuol dire che non lo sa. Avrò setteanni, perché i compleannicominciano a mezzanotte e io non misveglio mai prima. La notte è pienadi anni. Ci sono tutti gli anni chepartono e che arrivano, come trenialla stazione. Perché tutte le notticambiano gli anni a moltissimepersone, piccole e grandi, maschie femmine, in tutto il mondo, anchese sono in mezzo al mare.– Gli astronauti possono compieregli anni nello spazio? – le ho chiesto.– Certo, e se per il tuo compleannoandrai sulla Luna, papà ti prepareràuna torta spaziale!

Anna Sarfatti, A un compleanno finito tra le piume,

EDT-Giralangolo

Chi racconta la storiache hai letto?

Un astronauta.

Un bambino.

bimbi sorrisi e magie

E TU IN QUALE GIORNOE MESE COMPI GLI ANNI?RISPONDI COLORANDOIL MESE E IL GIORNOGIUSTI.

E TU?E TU?

COME FESTEGGI IL TUO COMPLEANNO?RACCONTA.

1 2 3 4 5 6

7 8 9 10 11 12

13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 23 24

25 26 27 28 29 30

31

1 GENNAIO 7 LUGLIO

2 FEBBRAIO 8 AGOSTO

3 MARZO 9 SETTEMBRE

4 APRILE 10 OTTOBRE

5 MAGGIO 11 NOVEMBRE

6 GIUGNO 12 DICEMBRE

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Sofia da quest’anno ha il permessodi tornare a casa da sola dopo la scuola.È orgogliosa di essere finalmente comei più grandi e poi non c’è nessunpericolo: ha fatto quel tragitto almenotrecento volte con la mamma, il papàe la sorella maggiore.Conosce bene le strade da attraversaree cammina costeggiando il muro, comele è stato insegnato.

Virginie Dumont,

Quel signore mi fa paura, Motta Junior

Coda ti insegna a...

CONOSCERE LE REGOLE

DELLA STRADA

1. Attraversa la strada dove c’èil semaforo. Ricordati: puoipassare solo con il verde.

2. Se non c’è il semaforo, attraversasulle strisce pedonali, guardandobene a sinistra, a destra e poiancora a sinistra.

3. Cammina sempre sul marciapiede.

4. Non camminare con la testa frale nuvole!

5. Segui sempre le indicazionidel vigile.

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SENZA PERICOLIbimbi sorrisi e magie

ANCHE TU SEI ATTENTO E RISPETTILE REGOLE COME SOFIA OPPURE NO?SAI PERCHÉ È IMPORTANTECOMPORTARSI BENE PER STRADA?TI È MAI CAPITATO DI RISCHIAREUN INCIDENTE O DI PRENDERTIUNO SPAVENTO?RACCONTA.

E TU?E TU?

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Priscilla Perfetti è una vera peste, anche se a prima vistanon sembra. Ha i riccioli biondi, gli occhi azzurrie le fossette sulle guance, come un angioletto.Eppure è una peste.– Guarda che orrendo quel gatto! –esclamò appena mi vide. – Perché è così grasso?Ma insomma… chevillana! Nessuno miaveva mai insultato!È vero, non sono più snellacome una volta, ma nessunopuò dire che sono grassae tanto meno orrenda!– Come detesto i gatti grassi! –aggiunse.Secondo me, è proprio damaleducati dire a qualcuno che lo detesti.Marco invece mi vuole bene, e gli piaccio anchecosì… E me lo ripete continuamente!– Non ti cambierei mai con nessun gatto magro,ossuto, sottile e rinsecchito… Sei la nostra bellaRosa Palladiciccia.E comunque lui non è certamente l’unico che mi fai complimenti!Quando ero più giovane, tutti dicevano che ero unasplendida gatta. Ho un bel pelo morbido, ma sonoorgogliosa soprattutto dei miei occhi, che sono diuna bellissima tonalità di azzurro.

Adèle Geras, Rosa e la piccola intrusa, Mondadori

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Rispondi.

Hai capito chi èche racconta?

Priscilla.

La gatta.

Chi è il padroncinodella gatta?

Che cosa dice lagatta per descriveresé stessa?

bimbi sorrisi e magie

PRISCILLA È UNA PESTE

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Per formare le squadre puoi fare unaconta. Se non ne conosci nessuna, puoiusare questa a lato.

Baffo ti insegna a...

USARE UNA CONTA

Numero di giocatori:almeno 6.

Occorrente: un sasso per ogni giocatore, alcunigessetti.

113

Prima di iniziare, i giocatoridisegnano per terra più cerchiconcentrici con i vari punteggi, comeè indicato nel disegno. Quindi si traccia la linea che igiocatori non devono oltrepassareper tirare. I giocatori si dividono in duesquadre. Il caposquadra tiene ilconto dei punti. Al primo giocatoredi ogni squadra viene consegnato unsasso. A turno un giocatore persquadra si posizionerà sulla linea dipartenza e al Via! lancerà il sasso,cercando di lanciarlo sul punteggiopiù alto.Ogni giocatore ha a disposizione duetiri. Vince la squadra che totalizzapiù punti.

AA.VV., Giorno per giorno, De Agostini

TIRO A SEGNObimbi sorrisi e magie

Sotto la cappa del caminoc’era un vecchio contadinoche suonava la chitarra

bim bum barra.

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IL TOPO CAMPAGNOLOMi chiamo topo campagnolo enaturalmente vivo in campagna.Il mio pelo è grigio. Ho due piccoleorecchie rotonde, due vivaci occhiettineri, un muso appuntito; le zampettesono chiazzate di bianco. Sono piccolo eleggero. So correre veloce e so nuotarealla perfezione.Abito in mezzo ai campi. Scavo la miatana sottoterra e la riempio di fogliesecche. Adoro il caldo e detesto lapioggia. Di notte esco allo scoperto egironzolo in cerca di cibo.Anne-Marie Dalmais, 366 …e più storie della natura, Fabbri

Copia e completa sul

quaderno la carta

d’identità del topolino.

I denti incisivi sonofissati a mascelledotate di potentimuscoli, e gli

permettono disgranocchiare di tutto.

Sul dorso il colore delmantello varia da marronechiaro a quasi nero.

Le cinque ditadi ogni piede sonomolto mobili e assicuranoal topolino una grandedestrezza nell’afferrareil cibo.

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ebiciclette scarpe da ginnastica

Abitazione

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Aspetto fisico

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Comportamento

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Il senso dell’uditoè molto sviluppatoe aiuta il topolinoa individuare ipredatori.

La coda squamosa aiutail topolino a correre veloce

anche in passaggi moltostretti.

Page 115: Baffo e Coda 2A

ARRIVA

L,

Rispondi alle domande.

Quale ambiente èraffigurato nellafotografia?Da quali segni puoicapire che è estate?Che cosa stannofacendo le personeraffigurate?Che cosa c’è nel cestinodella bicicletta dellamamma?

Prova a dare un titolo

alla fotografia.

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POESIE D,ESTATE

MEZZOGIORNOD’ESTATENella caluraschiacciante d’agosto,ogni cosa è ferma al suo posto.Solo il ronziodi un calabronespezza il silenzio del solleone.E mentre intornotutto è rotondoil gatto cade in un sonno profondo.Monique Hion, Filastrocca delle stagioni, Motta Junior

ECCO L’ESTATEL’estate è un profumo di mielecorron veloci sul mare le vele.Sulla sabbia si fanno capriole,noi bambini giochiamo nel sole.L’estate ci ha donato un gelatoma l’autunno ce l’ha mangiato.

da Le filastrocche dell’allegria,

Edizioni Primavera

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In estate puoi organizzare una cacciaal tesoro con i tuoi amici.La caccia al tesoro può essere organizzatain un giardino, in un appartamento, su unaspiaggia, in un campeggio…

Sotto e nella pagina a fianco puoi trovare unesempio di caccia al tesoro organizzatain 4 tappe. Puoi aggiungere tu altri bigliettinie aumentare così il numero di tappe e ladifficoltà.Chi fa il capogioco ha quindi il compito dipreparare i biglietti e di controllare ilcomportamento dei giocatori.

I bambini che partecipano devonoessere divisi in due squadre.

LA CACCIA AL TESORO

Rispondete a questi quiz.– Serve per scrivere. Che

cos’è?…– Scrivete il nome di un

animale con 2 zampe…– Scrivete una parola che fa

rima con bambino…

Cercate e portate al capogioco:– una cosa ruvida– una cosa salata– una cosa morbida– una cosa che lega

Disegnate sul biglietto diecisoli e una luna…Cercate e portate al capogioco:

– un sasso– una cosa verde

– un fazzoletto

– una chiave

– una cosa di carta

12

34

Page 118: Baffo e Coda 2A

Alla partenza a ogni squadra viene consegnatoil biglietto n.1, che contiene delle istruzioni. Quandola squadra ha eseguito tutte le istruzioni della primatappa, si presenta di nuovo al capogioco, il quale consegna il biglietto n.2,e così di seguito.

Cercate e portate al capogioco:

– una cosa rossa

– un cappello

– una moneta

Scrivete una parola che fa

rima con mare…

Disegnate sul biglietto dieci

stelline e una luna…

Rispondete a questi quiz.– Serve per dipingere. Che

cos’è?…– Lo puoi mangiare sodo. Che

cos’è?…– Scrivete il nome di un animale

con le antenne…

Cercate e portate al capogioco:– una cosa liscia– una cosa dolce– una cosa trasparente– una cosa di plastica

12

3

4

Page 119: Baffo e Coda 2A

GIOCHI D,ESTATE

Scrivi negli spazi bianchi il numero

corrispondente al pezzo mancante.

Sai scoprire un messaggio cifrato?

Aiuta Topì, sostituendo le cifre con le lettere.

A M R O L I F G E N S C T V1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

6 5

I L

E

14 1 11 4

10 1 11 12 4 11 13 4 10 9 5

7 4 3 2 1 8 8 6 4

3

4

2

1

Page 120: Baffo e Coda 2A

5. Quando la colla è asciutta, applica sul retrodel quadro un gancio per appenderlo. Orail tuo quadretto è pronto!

FOTO lavoro finito

UN QUADRO PER L,ESTATE

3. Incolla al centro una cartolina oppureuna fotografia.

4. Incolla uno vicino all’altro i sassolini o lepiccole conchiglie sul bordo del quadro.

1. Procurati un cartoncino robusto e untubetto di colla forte perché dovraiincollare alcuni piccoli oggetti.

2. Raccogli dei sassolini o, se vai al mare,alcune piccole conchiglie.

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Scrivi le qualità dei seguenti nomi presenti nel testo come nell’esempio.

ebiciclette scarpe da ginnastica

IL BOSCO DEI CICLAMINI

posto bellissimo

rami . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

lago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

tetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

pomeriggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

venticello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

campi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

azzurro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il bosco dei ciclamini era un posto bellissimo per trascorrerei pomeriggi estivi. Ci mettevamo a sedere all’ombra, sotto gliulivi. Tra i rami nodosi a volte si infilava un fresco venticello.Intorno a noi il prato era completamente ricoperto di ciclamini:sembrava di essere in mezzo a un lago rosso-vino.Da lassù si dominava tutta la valle: vedevamo i campi coltivatie i tetti grigi delle case. In fondo, oltre i campi e le case, siscorgeva l’azzurro scintillante del mare.

Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, Adelphi

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Oggi siamo arrivati in montagna. Siamo ospiti di una colonia delComune. Mia madre ci teneva molto che anche mio fratello Luca venisse,perché è sempre pallido. Lui però non la pensa così e non voleva venire. Il pullman ci ha portati fino al piazzale della colonia dove ci aspettavanogli animatori. Poi, ci hanno fatto salire nelle camere, i maschi da unaparte dell’edificio e le femmine dall’altra. Quando ho aperto l’anta delmio armadio, ho visto che c’era un orsetto di pezza. Probabilmente loaveva dimenticato chi aveva dormito inquella camera prima di me. Ho annusatol’orso: sapeva di talco e di profumo.Ho finito di sistemare i miei vestiti e sonoandata a cercare Luca. Non aveva ancoramesso a posto niente e aveva le lacrime agliocchi. Allora gli ho messo l’orsetto fra lebraccia e gli ho detto: – Tieni, questo è perte, ti terrà compagnia la notte!E lui subito ha smesso di essere triste.

Angelo Petrosino, L’estate di Valentina, Piemme Junior

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Secondo te, questoracconto è realisticoo fantastico? Perché?

Continua la storia sultuo quaderno:racconta quali giochihanno fatto i bambinioppure il momento incui i genitori sonoandati a riprenderli,alla fine della vacanza.

ebiciclette scarpe da ginnastica

UNA SETTIMANA IN MONTAGNA

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Il cielo era molto grigio ma nonpioveva.Il maestro Fabio cominciò asistemare tutti i bambini in fila edopo pochi minuti la classe 2ª B,con zaini in spalla e scarpe daginnastica, era pronta per partireverso il famoso Rio Bio.Carlotta, Bianca e Valeria,sempre appiccicate insieme,non smettevano un attimo diridacchiare.Michele e Alessandrodomandavano continuamenteal maestro: – Quanto ci vuoleper arrivare? È ancora lontano?Arrivati finalmente nella valledel Rio Bio, il tempo era un po’migliorato.La maestra Tiziana si era seduta appoggiandosial tronco di un albero e disegnava un fiore,mentre Martina e Giovanna la bombardavanodi domande.Intanto il maestro Fabio, sulla riva del fiume,guardava insieme a Michele, Alessandroe Federica i sassi che avevano raccolto.La mattina passò velocemente, era già ora dirientrare. I bambini si avviarono verso la scuolaportando con sé tanti «tesori».

da Il mago delle formiche giganti, Libriliberi

Rispondi.

Dove sono andati ibambini della 2ª B?

Che cosa ha fatto ilmaestro quando sonoarrivati al fiume?

Che cosa sono,secondo te, i «tesori»che i bambini hannoportato con sé?

ebiciclette scarpe da ginnastica

A RIO BIO

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Che bello andare al mare! Domani mia sorella grande vienea prendermi e, se non si mette a piovere, in un’ora siamo inspiaggia. Tutto organizzato: pinne, asciugamani, ombrellone,bibite e panini. Me lo sono meritato. Ho messo in ordine lamia stanza e aiutato la mamma a lavare quel sacco di pulci diCamillo, il cane più sporco, fannullone e stanco del mondo.Mia sorella è sicura che se, per scherzo, lo buttassimo in marelo inquinerebbe in un minuto!Mi sono già infilato il costume: è tutto rosso con un gattogiallo disegnato dietro. Il gatto ride tra i baffi, non sa chefinirà in una gigantesca vasca chiamata mare e, voglia o nonvoglia, farà la doccia più lunga della storia dei mici.

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IL MARE

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Nella storia che hai letto il bambino è emozionatoperché il giorno dopo andrà al mare.

Quali oggetti prepara per andare in spiaggia?

Che cosa immagina di fare in compagnia di sua sorella?

CHE COSAVORRESTI FARESULLA SPIAGGIA?RACCONTA SULQUADERNO.

E TU?E TU?

Per far passare il tempo, mi metto a immaginarei tuffi e le nuotate che mi aspettano. Con quellamatta di mia sorella costruirò un gigantescocastello di sabbia, poi ci spruzzeremo l’acquasalata in faccia, andremo a caccia di granchie ci metteremo a ridere quando sentiremo ilsolito ritornello: «Cocco bello, cocco bello!».E poi, quando il sole si farà rosso e scivolerànell’acqua, torneremo a casa con la pellee la testa piene di mare.

Alfredo Stoppa, Quanto mare…, Falzea Editore

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Cerca uno spazio aperto: un campo, un prato,la riva del mare ecc.La giornata dev’essere ventosa, ma il ventonon deve essere troppo forte.Non fare mai volare un aquilone se ci sonopali con i fili della luce nelle vicinanze.

Coda ti insegna a...

FAR VOLARE UN AQUILONE

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Quella mattina papà ci aspettava in cortile, con grandi fogli dicarta, con lunghe stecche, con barattoli di colla di farina, congomitoli di spago.Fu una giornata indimenticabile! Il lavoro durò per ore e ore.Il risultato fu un aquilone spettacolare, a forma di drago, robustocome un aeroplano, con una coda lunghissima.Trasportammo il drago sul prato: i nostri cuori battevanoquando il papà ci dette tutte le istruzioni per il via.Noi dovevamo sollevare quel drago enorme il più in altopossibile, reggergli la lunghissima coda e, a un suo ordine,mollare tutto.Lui, che teneva il grosso gomitolo dello spago, spiòil vento, cominciò a correre in direzione oppostae ci gridò di mollare.

VOLA!Trepidanti seguimmo l’aquilone, chebarcollò, ondeggiò, si impennò unmomento, poi, trasportato dalvento, cominciò a salire, salire ead allontanarsi nel cielo.

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L’AQUILONE...

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In che ordine sono avvenute le azioni descritte nel racconto? Numera lesequenze nel modo giusto.

I bambini trasportanol’aquilone nel prato.

L’aquilone vola più inalto del campanile.

L’aquilone, sollevatodal vento, continua asalire nel cielo.

I bambini sollevanol’aquilone, mentre ilpapà corre in direzioneopposta tenendo il filo.

Il papà dei bambiniprepara fogli di carta,stecche, colla e spago.

Fra lo stupore di noi tutti, si levò piùsu del campanile. Lo vedevamo piccolo come unfalchetto. Il filo vibrava e tiravae noi facevamo fatica a trattenerlo.Il nostro aquilone fu per parecchigiorni la meraviglia dell’isola e tuttiquanti, grandi e piccoli, venivano avederlo.

Giani Stuparich, L’isola e altri racconti, Einaudi

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A casa della nonna c’era un glicinerigoglioso che si arrampicava lungola facciata.Il glicine fiorito era meraviglioso: unamacchia azzurro-viola vaporosa esoffice come una nuvola.E che profumo! Si sentiva nell’ariaun odore dolce e delicato che aMartina piaceva molto: le ricordavala cipria della mamma.Era bello giocare sotto il pergolato:nel silenzio del pomeriggio si potevasentire il brusio delle api.Quando il glicine cominciava adappassire, il selciato davanti a casasi riempiva di petali caduti.A Martina piaceva camminarea piedi nudi su quel morbidotappeto, piano piano, e sentirei petali che le facevano il solletico!

Anna Maria Dadomo, Le stagioni di Meret, Mobydick

CHE COSA HA SENTITO O VISTO MARTINA CON…

gli occhi

il naso

le orecchie

i piedi

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IL GLICINE

Rigoglioso vuol direricco di fiori e di foglie.

Piccolo dizionario

Completa la tabellacon i datiforniti daisensi.

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Un giorno la volpe e la chiocciola si incontraronoall’imbocco di un lungo ponte. La volpe disse alla chiocciola: – Come seibrutta! Ti trascini, sbavi, sei orribile davedere!A quelle parole la piccola chiocciola rispose:– Sì certo, volpe, tu sei bella, rossa e veloce!Ma malgrado tutto, credo che ti batterònella corsa! Facciamo una gara: la primadi noi due che attraversa il ponte avràvinto!– Mi fai proprio ridere! Partenza! – gridòla volpe, e partì. Ma la chiocciola, zittazitta, si era attaccata alla sua coda.Quando arrivarono a metà del ponte, lachiocciola gridò: – Volpe, ci sono, adesso tisupero!Allora la volpe si voltò bruscamente pervedere dove fosse la chiocciola. E così la sua codasi proiettò in avanti. A quel punto la chiocciola lasciò la presa, fu lanciataben lontano oltre il ponte e arrivò per prima.

da Mille anni di storie all’aria aperta, Edizioni EL

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LA VOLPE E LA CHIOCCIOLA

Segna con X le risposte esatte.

Com’è, secondo te la volpe della storia? Amichevole. Arrogante e superba.

Com’è, invece, la chiocciola? Furba. Timida e impaurita.

In che modo la chiocciola è riuscita a ingannare la volpe? Racconta conle tue parole.

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FARFALLA

Completa tu il verso della poesia scrivendo sui puntini.

Confronta la frase che hai scritto con quelle dei tuoi compagni: semettete tutte le frasi insieme, avrete scritto un’altra poesia!

Biancacome una luce che splende,piena d’animacome un bambino felice,velocecome un raggio di luce,lucentecome una stella più lontana.Leggeracome .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Mi chiedese voglio felicità eio le rispondo di sì.

AA.VV, Ho la bua… embè?, Coccole e

Caccole

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Prima di partire per le vacanze estivededicati alla tua cameretta e…

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PRIMA DI PARTIRE

Ricorda ai tuoi genitori di...

1. Staccare la spina di tutti gli elettrodomestici.2. Svuotare il frigorifero, lavarlo e lasciare la

porta socchiusa.3. Svuotare la pattumiera e lavarla bene.4. Chiudere i rubinetti centrali dell’acqua e del

gas.

3 Raggruppa i giornalini e i libri e disponiliin ordine sui loro scaffali.

Al tuo ritorno troverai più facilmenteogni cosa!

2 Sistema i giochial loro posto.

1 Riordina tutto il materiale scolastico e riponilocon cura in un cassetto o su una mensola.

Ti vengono in mente altrecose da fare prima dipartire per le vacanze?Scrivile qui.

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CODA E I PAESAGGI

Osserva qui a lato: la l inea che divide il foglioin due parti si chiama linea dell’orizzonte.Il cielo è in alto, la terra è in basso.Quando disegni un paesaggio ricordati diquesta linea immaginaria, che separa il cielodalla terra.

L,ORIZZONTE

Osserva la fotografia. – Che cosa vedi? Descrivigli elementi del paesaggio.

– Trova la linea dell’orizzonteed evidenziala con un pennarello.Che cosa vedi sotto questa linea?Che cosa vedi sopra?

Scopri la l inea dell’orizzonte in queste due fotografie ed evidenzialacon un pennarello.

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PRIMO PIANO, SECONDO PIANOE SFONDO

– Le montagne sono:

sullo sfondo

in primo piano

in secondo piano

– La casa è:

sullo sfondo

in primo piano

in secondo piano

– L’automobile è:

sullo sfondo

in primo piano

in secondo piano

Claude Monet, I papaveri (1873)

Osserva gli elementi di questo dipinto.• Sullo sfondo si vede il cielo.• La dama con l’ombrell ino

e i primi papaveri sembranopiù vicini; sono, cioè, in primopiano.

• Le due persone a sinistra sonopiù piccole, perche sono piùlontane; sono, cioè, in secondopiano.

Osserva l’immagine e segna con X.

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Ti vengono inmente altre parole«fresche» e«ventose»?

Hai tutta l’estate perpensarci…

Scrivile sulquaderno e quandoricomincerà lascuola confrontalecon quelle scrittedai tuoi compagni.

Quando fa caldo caldomolto caldo,se mi parlateper favore usatesolo parolecon molte effe e vi,fffresche e vvventose.Parlatemi con soffi, con affetto,parlatemi davvero, siate affabili,parlatemi di tuffi, stoffe, staffe,avventure, avvocati con i baffi,e quando finirete le paroleper favoreditemi solo ffff e vvvv,ma tanto, fin quando viene sera e cala il sole.

Roberto Piumini, Io mi ricordo, Nuove Edizioni Romane

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LE PAROLE ADATTE

Buona estate…

fffresca e vvventosa!

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Parole magiche per...

giocare

sognare

fare amicizia

cantare insiemee recitare

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Guida 1

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La vera storia di Babbo Natale

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Tra i grandi alberi del Bosco Vecchiosi ode in lontananza una musichetta�

Camminando per la strada giù e su e giù e sua passeggio me ne vado giù e su e giù e su.

Curiosando per le vie là e qua e là e quaa passeggio me ne vado là e qua e là e qua.

Camminando per la strada giù e su e giù e sua passeggio me ne vado giù e su e giù e su.

Gli aiutanti di Babbo Natale cantanouna canzone�

Il povero orsetto si aggira qua e là,fa freddo e la neve già cade dal ciele stende sul bosco un bianco bagliorche rende a noi tutti più bello il Natal.

La piccola renna incontro gli va,fa freddo e le zampe si vuole scaldare insieme poi vanno al gran focolarche un dolce tepore infondere sa.

C a n t i amo

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Colora il vestitodi Babbo Natale.

Gli animali, tutti insieme,chiamano la stella cometa�

Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te.Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.

Gli animali del bosco intonano una canzone in onore di Babbo Natale�

Sai che c’è un signoreche la barba lunga hae il vestito tutto rossocon la slitta in giro va.Questa notte arriveràtanti doni porteràai bambini, quelli buoni,che a letto dormiran.

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Guida 2 Baffo e Coda vanno a teatro

C a n t i amo

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La vera storia di Babbo Natale

Gli aiutanti di Babbo Natale festeggiano la mezzanottesulla slitta, mentre questa si avvicina alla casettadi Elena e Marco.

Fai una X sotto l’orologioche segna la mezzanotte.

Guida 3

Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…L’orologio gira in tondo,le lancette fan tic tac,segna il tempo tutto il giorno,notte e giorno se ti va…

Ma una cosa non ti scordare:la sua molla di ricaricar,gira la chiave, girala ancorae l’orologio non si fermeràl’orologio non si fermerà.Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…

C a n t i amo

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Baffo e Coda vanno a teatro

Guida 4Re

c i t iamo

Babbo Natale legge la letterina di Marcoai suoi aiutanti.

so@o un båmb¤no di setteanni e ti scrivø anchequest’anno per il Natale.Coμe stai?Spero che tu no@ ti deb∫å affåticaretroπpo per po®tarci tutti i [email protected] vø¬ta però io vØ]rei che al poßto deiso¬iti gio©hi, tu mi insegnassi una canzo§eper renderci tutti più büo§i, più coμprensiv¤:una canzo§e fåcile e bçlla, cøßì la po†ròinsegnare ai miei amici, e che aiuti il mo@doa essere miglio®e; una canzone che fåcciacessare tutte le guerre del mo@do…Ora ti lascio co@ un grande ab∫®acciosperando che questo mio desideriosi poßsa av√çrare.

Tuo Marco

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I bambini si svegliano, vanno vicinoa Babbo Natale e cantano insieme la canzoneche lui stesso ha scritto per loro.

Son tante le cose da fare di giorno:alzarsi, giocare, mangiare, studiare.La notte invece c’è poco da fare:dormire, sognare di mondi lontani.Ma ora ti dico la cosa più bella,portare la pace su tutta la Terra…

C a n t i amo

La vera storia di Babbo Natale

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Baffo e Coda vanno a teatro

Buon Natale a tutti voi,alle mamme, ai papà,alle zie, ai nipoti,nonni e nonne e poi chissà!Su, tutti insieme facciamo un coroe la festa più bella sarà!Su, tutti insieme cantiamo ancoraa voi tutti un felice Natal…

BUON NATALE!

Babbo Natale canta la sua canzonea tutti i bambini.

C a n t i amo

Guida 5

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Riordina le sequenze della storia numerandole da 1 a 6.

La vera storia di Babbo Natale

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Baffo e Coda vanno a teatro

Colora i pacchi sulla slitta di Babbo Natale seguendole indicazioni.

Il pacco più a sinistra di tutti è rosso e giallo.Il pacco che sta sopra a quello rosso e giallo è verde e rosa.Il pacco più grande è blu e rosso.Il pacco che sta a destra di quello verde è viola.

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Traccia il percorso della slitta fino alla casadei bambini.

Disegna:

un a destra dell’abete;

un a sinistra dell’abete;

una in cima all’abete;

un davanti all’abete.

La vera storia di Babbo Natale

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Coda ti insegna a...

conoscere la scuola 9

conoscere gl i animali 12, 102

riconoscere gl i odori 15

creare gli animali -fogl ia 22

creare fantasmi con le foglie 36

conoscere una ninna nanna 48

fare una sorpresa 93

creare una decorazione 97

conoscere le regole della strada 111

far volare un aquilone 126

Baffo ti insegna a...

descrivere 6, 15, 18, 19, 23, 63, 65, 106

capire i racconti 13, 32, 45, 51, 79, 83

R iconoscere i personaggi 24, 31

capire le poesie 21

studiare le poesie 33

scrivere una lettera 73

leggere un dialogo 76, 95

capire i fumetti 77

capire le parole 78

capire un diario 107

usare una conta 113

E TU?E TU?4, 7, 8, 11, 13, 32, 52, 54, 69, 74, 91, 105, 106, 107, 108, 110, 111, 125

INDICE DELLE ATTIVITÀ

Riconoscere personaggi, luoghi e tempi di un racconto:

34 - 45 - 47 - 61 - 70 - 79 - 109

Riconoscere le parti di un racconto:

45 - 84 - 94 - 97 - 127

Comprendere un testo:

10 - 13 - 14 - 19 - 21 - 23 - 24 - 31 - 32 - 37 - 49 - 51 - 52 - 53 - 62 - 63 - 64 - 68 - 70 -

71 - 72 - 75 - 76 - 79 - 81 - 84 - 92 - 101 - 104 - 108 - 109 - 110 - 112 - 121 - 123 -

125 - 128 - 129

Produrre un testo orale o scritto:

4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 11 - 13 - 15 - 20 - 32 - 33 - 35 - 52 - 54 - 65 - 69 - 73 - 74 - 91 - 92 -

93 - 100 - 103 - 105 - 106 - 107 - 108 - 110 - 111 - 114 - 122 - 125 - 129 - 130 - 131 -

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Arricchire il proprio vocabolario e riflettere sulle parole:

9 - 22 - 33 - 68 - 74 - 78 - 80 - 82 - 91 - 94 - 100 - 101 - 104 - 128

Le pagine spiegano alcune caratteristiche dei testi

Le pagine propongono attività per il laboratoriodi scrittura

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