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BANCA di CREDITO dei FARMACISTI S.p.A.
Banca di Credito dei Farmacisti S.p.A.
BILANCIO al 31 ottobre 2011
di CHIUSURA dell’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
ai sensi dell’art. 75, comma 2 del D.lgs. 385/1993
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Profilo della Società
Banca di Credito dei Farmacisti S.p.A.
Albo delle banche 5660 ABI 3350.6
Sede Sociale - Ancona, Via della Montagnola n.° 5 Direzione Generale - Jesi, Via Bellagamba n.° 5 Capitale Sociale – Euro 16.110.122,93 interamente versato suddiviso in numero 47.107 azioni ordinarie del valore nominale di euro 341,99 Azionisti BANCA POPOLARE DI VICENZA S.c.p.a. 75,21%
ASSICURAZIONI GENERALI S.p.A. 1,11% Azionisti Privati 23,68%
CF e Partita I.V.A. – 02245380429 R.E.A. – AN-178135 Filiale di Jesi (AN) Via Bellagamba n.° 5 Filiale di San Giovanni Teatino (CH) Via Aldo Moro n.° 89 Sportello di Tesoreria Comune di Caramanico Terme Corso Bernardi, n° 9 – Caramanico Terme (PE)
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INDICE
RELAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ...............................................................................................4
I PROVVEDIMENTI DI RIGORE .................................................................................................................................................................................................... 4
LA SITUAZIONE INIZIALE............................................................................................................................................................................................................. 5
L’AZIONE SVOLTA DAGLI ORGANI STRAORDINARI ............................................................................................................................................................. 6
LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE.......................................................................................................................................................................................... 7
L’AUMENTO DI CAPITALE.............................................................................................................................................................................................................. 7
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI PATRIMONIALI ED ECONOMICHE ........................................................................................................................ 10
SINTESI DEGLI EFFETTI DELLA GESTIONE SUL PATRIMONIO ............................................................................23
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE ................................................................................................................................................... 23
EFFETTI DELLA GESTIONE SUL PATRIMONIO 31/10/2011 ........................................................................................................................... 23 BILANCIO AL 31/10/2011 .................................................................................................................................25 NOTA INTEGRATIVA...........................................................................................................................................37 NOTA INTEGRATIVA: PARTE A - POLITICHE CONTABILI ...................................................................................38 NOTA INTEGRATIVA: PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE – ATTIVO ...............................46 NOTA INTEGRATIVA: INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE - PASSIVO ...............................................60 NOTA INTEGRATIVA: PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ........................................................69 NOTA INTEGRATIVA: PARTE D - REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ...........................................................................85 NOTA INTEGRATIVA: PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA........................................................................................................................................................86 NOTA INTEGRATIVA: PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO .................................................................103 NOTA INTEGRATIVA: PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ............................................................109 ALLEGATI .........................................................................................................................................................111
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RELAZIONE del COMMISSARIO STRAORDINARIO
La presente relazione è redatta dall’Avv. Vincenzo Dispinzeri, Commissario straordinario della Banca di Credito dei Farmacisti dal 26 marzo 2010 al 31 ottobre 2011.
I provvedimenti di rigore
La Banca di Credito dei Farmacisti S.p.a. è stata sottoposta alla procedura di Gestione Provvisoria per gravi irregolarità nell’amministrazione e gravi violazioni normative, nonché per gravi perdite patrimoniali, ai sensi dell’art. 76 del d.lgs. 385/93, con provvedimento della Banca d’Italia del 27 gennaio 2010. Alla base di tale provvedimento - adottato nel corso di accertamenti ispettivi di vigilanza avviati in data 7 gennaio 2010 e conclusi il 2 febbraio 2010 e sulla base delle risultanze interlocutorie – erano:
- la compromissione della situazione tecnica della banca; - la strutturale difficoltà nel reperimento della raccolta che, stante l’insufficienza degli
strumenti di pianificazione dei flussi finanziari, aveva dato luogo a ripetute e gravi tensioni di liquidità e che, già a metà gennaio 2010, dava luogo alla previsione di un deficit di circa 3,1 milioni di euro a partire al successivo 1° febbraio;
- l’incapacità dei mezzi patrimoniali ad assicurare in maniera continuativa il rispetto dei requisiti minimi prudenziali;
- la deficitaria capacità reddituale; - le profonde carenze dell’attività di pianificazione strategica e degli assetti interni,
pregiudicati dalle inadeguate competenze bancarie dei componenti in carica dell’organo amministrativo;
- la scarsa trasparenza delle iniziative prospettate dalla banca per fronteggiare la crisi di liquidità attraverso operazioni con controparti non qualificate.
All’avvio della Gestione Provvisoria, stante la sussistenza di un grave deficit di liquidità, si è resa necessaria l’adozione del provvedimento di sospensione dei pagamenti ex art. 74 T.U.B., successivamente revocata grazie agli effetti dell’estinzione anticipata di talune posizioni creditizie prontamente disposta dai Commissari. Al termine delle gestione provvisoria, tuttavia, persistendo le gravi irregolarità e le gravi perdite - di natura strutturale - poste alla base della Gestione Provvisoria, la Banca è stata sottoposta ad Amministrazione Straordinaria, con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 236 del 26 marzo 2010, ai sensi dell’art. 70, comma 1, lett. a) e b) del d.lgs. n. 385/1993. Con provvedimento della Banca d'Italia del 2 aprile 2010 sono stati nominati gli organi della procedura di amministrazione straordinaria nelle persone dell’avv. Vincenzo Dispinzeri, quale Commissario Straordinario, e dell’avv. Pietro Cavasola, del dott. Giuseppe Perini e del dott. Giuseppe Scattone, quali componenti il Comitato di Sorveglianza. Il dott Giuseppe Scattone è stato nominato presidente del Comitato di Sorveglianza. Tra le motivazioni del provvedimento di sottoposizione della BCF ad Amministrazione Straordinaria, assumevano rilievo, fra l’altro: - lo squilibrio strutturale della redditività, in ragione del mancato sviluppo delle masse operative e
delle peculiari condizioni praticate nei confronti della clientela; - la situazione della liquidità, fortemente compromessa dalla difficoltà di raccolta; - le carenze del comparto degli impieghi, connotato da una forte concentrazione, da carenze nelle
principali fasi e da un accentuato deterioramento qualitativo.
La procedura è stata sottoposta a proroga semestrale, ai sensi dell’art. 70, comma 5 del TUB, con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 270 del 22 marzo 2011. Con provvedimento
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della Banca d’Italia n. 0757566 del 14 settembre u.s. è stata poi disposta la proroga tecnica per un periodo di due mesi ai sensi dell’art. 70, comma 6, del d.lgs. n. 385/1993 al fine portare a termine gli adempimenti funzionali alla restituzione in bonis della Banca di Credito dei Farmacisti; ciò essendo stata nel frattempo eseguita l’operazione di aumento di capitale necessaria al fine di ripatrimonializzare la banca, al termine della quale la Banca Popolare di Vicenza ha acquisito il controllo della BCF . L’amministrazione straordinaria si è chiusa con l’assemblea dei soci del 31 ottobre 2011, convocata previa autorizzazione della Banca d’Italia, nel corso delle quale sono stati nominati i nuovi componenti il consiglio di amministrazione nelle persone dei sigg.ri Carlo Buzio, Stefano Bortolamei, Paolo Marin e Anna Papacchini (espressione del socio di maggioranza), e del sig. Antonio De Vita (espressione dei soci di minoranza), nonché il nuovo collegio sindacale, nelle persone dei sigg.ri Paolo Zanconato (Presidente), Giuseppe Mannella (sindaco effettivo) e Giovanni Sandrini (sindaco effettivo). Il giorno 2 novembre 2011 è stato effettuato il passaggio di consegne tra gli organi dell’amministrazione straordinaria e il nuovo rappresentante legale della BCF mediante la consegna, fra l’altro, della situazione contabile al 31 ottobre 2010, data di chiusura della procedura di Amministrazione Straordinaria.
La situazione iniziale Il Commissario straordinario, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha proseguito nell’azione già avviata dai Commissari della Gestione Provvisoria, volta all’accertamento della situazione aziendale, alla regolarizzazione delle anomalie rilevate e alla individuazione delle eventuali soluzioni per il superamento della crisi della banca. La situazione gestionale della banca era connotata da: i) gravi carenze del processo del credito, tradottesi in erogazioni effettuate senza alcuna istruttoria, senza idonee garanzie e con forme tecniche improprie; ii) assenza di una seppur minimale politica commerciale per lo sviluppo della raccolta; iii) una perdurante tensione di liquidità, dovuta alla sproporzione tra impieghi e raccolta, perdurante nonostante le rilevanti operazioni di smobilizzo effettuate; iv) una scadente qualità del credito; v) una capacità di reddito compromessa. Sotto i profili tecnici, la situazione della BCF appariva compromessa. Nonostante le misure adottate, infatti, la struttura del conto economico era inidonea a generare utili, stante l’esiguità dei volumi operativi, non sostenuti dalla raccolta – la quale tendeva invece a decrescere, visto lo stato di disaffezione dei clienti e dei soci – né dai mezzi patrimoniali, addirittura inferiori al requisito minimo. La crescita operativa della banca, assai inferiore ai dati di budget, era tra l’altro avvenuta in modo asimmetrico, con una forbice tra la consistenza degli impieghi e quella dei depositi tendente ad allargarsi, con la conseguenza che gli impieghi a clientela – pur sottodimensionati ai fini del reddito – eccedevano in misura consistente (120%) il livello della raccolta, dando luogo ad uno squilibrio di liquidità strutturale, la cui correzione attraverso operazioni di smobilizzo non poteva che danneggiare il profilo reddituale. La banca era in altri termini in una situazione tecnica di stagnazione. Sin dalle prime battute, era possibile affermare che la situazione di stallo in cui versava la banca non appariva superabile senza una cospicua immissione di capitale, da un lato, e la rielaborazione della governance, dall’altro. I dati patrimoniali ed economici della situazione patrimoniale ed economica della BCF al 31.12.2009, redatta ai sensi dell’art. 73, comma 4, del TUB e approvata dal Commissario Straordinario in data 26 aprile 2010, erano eloquenti: il patrimonio di vigilanza al 31.12.2009 era di 5,7 milioni di euro, con una perdita di periodo di 2,4 milioni di euro. Tale situazione non poteva che peggiorare alla luce dei fattori di perdita strutturali della banca (quali l’insufficiente provvista e l’inadeguata patrimonializzazione) e della progressiva riduzione dei capitali fruttiferi conseguente sia alla revisione del portafoglio prestiti, sia delle operazioni di smobilizzo necessarie per ripristinare la liquidità.
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L’azione svolta dagli Organi straordinari
L’insufficiente liquidità rappresentava il sintomo più eclatante della mala gestio che aveva portato alla crisi della BCF. Le ragioni di tale illiquidità risiedevano nella scarsità di mezzi propri, nella “tradizionale” tensione del rapporto impieghi/raccolta e nell’improprio e massivo ricorso della forma tecnica dello scoperto di conto corrente – peraltro senza garanzie di sorta - per finanziare posizioni a medio e lungo termine. L’insieme di tali anomalie, esponeva la banca al rischio di illiquidità in concomitanza con determinati periodi dell’anno in cui si verificavano rallentamenti nei pagamenti da parte delle ASL a favore delle farmacie.
Per fronteggiare il rischio di illiquidità, sono state realizzate nel 2010 tre operazioni di smobilizzo, mediante le quali sono state cedute - al valore nominale - posizioni in bonis per un totale di circa 10 milioni di euro. E’ stata poi ampliata (da 2,5 a 3 mln) la linea di credito revolving in essere con altra banca. Grazie a tali misure, le condizioni di liquidità sono nel corso dei mesi migliorate. E’ stato così possibile ridurre progressivamente l’esposizione interbancaria, recuperare reddito nella gestione di tesoreria e riportare gradualmente il rapporto impieghi/raccolta al di sotto del 100%. All’inizio di settembre 2011, ancor prima dell’esecuzione dell’aumento di capitale, il saldo di liquidità a un mese aveva segno positivo. Per quanto riguarda la raccolta, al fine di tentare di rafforzare la provvista, si è cercato di trasformare la raccolta a breve in raccolta a scadenza, con vincoli a tre, sei e nove mesi e con un incremento dei tassi passivi per scaglioni volti a premiare la clientela maggiormente fedele.
Sul fronte degli impieghi invece, dopo l’opera di revisione delle condizioni contrattuali applicate alla clientela condotta durante la gestione provvisoria, nel corso dell’Amministrazione Straordinaria è stata applicata la commissione sull’accordato (che, sebbene deliberata dal disciolto cda, non era stata mai richiesta) ed è stato sottoposto a revisione, in misura pressoché integrale, il portafoglio crediti.
In tale sede è emerso come un’aliquota elevata degli impieghi fosse rappresentata da scoperti di conto corrente concessi in assenza di garanzie personali e/o reali. Un numero cospicuo di prestiti era connotato da elevati indici di anomalia, quali bassissima rotatività e tensione di utilizzo. In tale quadro, il Commissario ha avviato una lenta opera di regolarizzazione delle esposizioni anomale, trasformandole – ove possibile - in mutui. Nel frattempo sono state riclassificate le posizioni con evidenti sintomi di difficoltà, con la conseguente valutazione delle previsioni di perdita. Le partite anomale, alla fine della Procedura, sono risultate pari ad un quarto circa degli impieghi.
L’assetto organizzativo della BCF era connotato da un basso livello di formalizzazione delle procedure. Di fatto esistevano procedure standard fornite da un outsourcer, che non tenevano conto della realtà aziendale e delle dimensioni operative della BCF. Il Commissario Straordinario ha pertanto avviato un’opera di revisione pressoché totale della normativa interna, con l’obiettivo di adeguare le procedure interne della BCF alle necessità operative e alle comuni prassi bancarie. Il Commissario straordinario ha inoltre affidato in outsourcing la funzione di Internal Audit – che al momento dell’avvio del commissariamento non era presidiata - alla Deloitte Ers S.r.l.
Considerata la situazione tecnica della banca e le cause sottostanti alle ingenti perdite riportate dalla BCF, il Commissario Straordinario ha condotto approfondimenti circa la sussistenza dei presupposti di diritto per l’avvio dell’azione di responsabilità per danni, ai sensi dell’art. 72, comma 5, del d.lgs. n. 385/93, nei confronti dei membri dei disciolti organi amministrativi e di controllo e dell’ex direttore generale.
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A tale riguardo, alla luce anche di apposito parere formulato da un primario Studio legale, si è ritenuto di avviare l’azione di responsabilità chiedendo il risarcimento del danno subito dalla banca e sono stati così convenuti in giudizio i componenti l’organo amministrativo e quello di controllo in carica al momento dell’avvio della predetta procedura di rigore, nonché un consigliere dimessosi nei mesi immediatamente antecedenti il commissariamento e l’ex direttore generale.
Le manifestazioni di interesse Il Commissario Straordinario ha dato ampia disponibilità ai soci della BCF a collaborare nella ricerca – da parte degli stessi - di nuovi partner idonei al rilancio della banca attraverso l’ingresso nel capitale. In tal senso si sono susseguiti numerosi incontri sia con interlocutori accreditati dagli attuali soci, che con esponenti terzi. Le manifestazioni di interesse ricevute sono state in gran parte prive della necessaria concretezza. Le motivazioni di tali interessamenti erano principalmente legate a tentativi di “acquisire” la licenza bancaria di BCF, senza un vero interesse per la banca in sé. Verso la fine del 2010, di tutte le “manifestazioni di interesse”, considerate le rinunce espresse e quelle tacite, ben poche erano quelle ancora attuali. Si è quindi ritenuto necessario chiarire i contorni di tali iniziative, attraverso un invito formale a fornire informazioni di dettaglio su:
- le modalità del possibile intervento; - la composizione dell’assetto proprietario post intervento, avendo riguardo agli effettivi
titolari dei diritti partecipativi; - le fonti di finanziamento per la realizzazione dell'operazione; - il piano industriale posto alla base dell’interesse ad intervenire.
Subito dopo, il Commissario, con lettera del 16 novembre, ha reso nota a tutti i soci la BCF l’esistenza di manifestazioni di interesse da parte di soggetti terzi e, nel fornire una sintetica informativa sulla situazione tecnica della banca, ha fatto presente che una volta ricevute da parte di detti interessati le informazioni richieste, le stesse sarebbero state prontamente trasmesse agli azionisti per l’assunzione delle pertinenti decisioni. Ai soci è stato fatto presente che in caso di esito negativo delle consultazioni funzionali alla realizzazione di un’operazione di ricapitalizzazione da parte di soggetti terzi, sarebbe stato richiesto alla compagine sociale di approvare un aumento di capitale a pagamento nella misura congrua a sostenere l’operatività della banca. Ai soci è stato altresì comunicato come il rafforzamento patrimoniale dovesse essere peraltro “inquadrato in un più ampio piano industriale di rilancio della BCF, che dov[esse] prevedere misure di potenziamento degli assetti di governo e controllo nonché interventi volti al riequilibrio della situazione finanziaria”. Ciò posto, il Commissario, previa sottoscrizione di appositi accordi di riservatezza, ha messo a disposizione dei terzi interessati i dati statistici necessari all’elaborazione delle proposte di intervento. Ad esito delle conseguenti analisi da parte degli stessi interessati, sono pervenute due proposte di ricapitalizzazione. Le due proposte, sebbene dai contenuti “embrionali”, sono state poi inviate in data 30 novembre a tutti i soci, con l’invito agli stessi a rendere note le pertinenti decisioni entro i primi di dicembre. I soci della BCF, riunitisi in data 6 dicembre, hanno deliberato di nominare un adviser qualificato già esponente di diversi primari istituti bancari, affidando allo stesso il compito di trattare con i due soggetti interessati i termini del loro possibile intervento. Tali trattative, non hanno portato ad alcun esito.
L’aumento di capitale
Dopo aver constatato l’impossibilità di realizzare una ripatrimonializzazione tramite l’intervento di nuovi soci, la Procedura ha quindi ritenuto necessario procedere alla convocazione dell’Assemblea
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dei soci per deliberare un aumento di capitale previa riduzione dello stesso per perdite, quale condizione necessaria per una eventuale restituzione in bonis della banca. Il risultato di gestione della banca al 31.12.2010, sebbene migliore rispetto a quello dell’anno precedente (-2,4 milioni di euro)1, era tuttavia negativo per 1,6 milioni di euro. Tale risultato risentiva sia dell’incidenza dei costi operativi sui volumi intermediati - essendo i primi di fatto incomprimibili e i secondi in drastica contrazione a causa della condizione complessiva della banca - sia del peso delle rettifiche di valore su crediti2. Alla fine del 2010, le perdite cumulate nel tempo ammontavano a circa 7,9 milioni di euro; conseguentemente, il patrimonio netto, già inferiore al minimo regolamentare, si era ridotto a tale data a 4,1 milioni di euro, con una tendenza irreversibilmente peggiorativa. La banca era venuta a trovarsi pertanto nella situazione di cui all’art. 2446 c.c., avendo riportato perdite eccedenti il terzo del capitale. In data 9 aprile 2011, previa autorizzazione da parte della Banca d’Italia ex art.72, comma 6, del d.lgs. n 385/93, si è tenuta l’Assemblea dei soci della BCF, per deliberare sulla proposta di aumento di capitale inscindibile fino ad euro 11.110.229,13, e scindibile fino ad euro 16.110.122,93. Nella determinazione della misura dell’aumento di capitale si è tenuto conto non solo del deficit rispetto alla dotazione minima prevista per le banche della categoria, ma anche di un evidente fattore strutturale, costituito dalla debolezza del conto economico, riconducibile all’esiguità delle masse operative e all’incidenza dei crediti non fruttiferi, tale da rendere ragionevolmente ipotizzabili perdite in linea con quelle emerse al 31.12.2010 anche per gli esercizi futuri. Il fabbisogno di capitale è stato così stimato nella misura di circa 7 milioni di euro, dato che si ricavava da: - la mera sommatoria del deficit rispetto al capitale minimo richiesto; - il deficit prospettico derivante dalle perdite che, in caso di invarianza dei connotati tecnici della
banca, si sarebbero verosimilmente manifestate in un orizzonte temporale che era ragionevole e prassi considerare triennale. In particolare, le perdite per il triennio 2011 – 2013 – a condizioni gestionali invariate – erano stimabili in circa 4,8 milioni di euro, dato derivante da una mera proiezione triennale della perdita dell’anno 2010.
Per dotare invece la BCF di un ulteriore “buffer” necessario a sostenere l’operatività in un’ottica di rilancio della banca, si è stimato forfettariamente un fabbisogno aggiuntivo di capitale di circa 5 milioni di euro. In data 28 giugno u.s., previa autorizzazione della Consob, è stato pubblicato il prospetto informativo relativo all’offerta ai soci delle azioni di nuova emissione, che prevedeva che l’offerta avesse luogo nel periodo 8 agosto – 14 settembre. Dopo il 28 giugno, è stata necessaria la pubblicazione di ben tre supplementi al prospetto informativo, in conseguenza degli accadimenti sopravvenuti. Infatti: nel corso dell’iter autorizzativo per la convocazione dell’assemblea, aveva manifestato interesse ad intervenire la società FD Consultats S.p.a., cui fa capo la finanziaria “107” Comifin S.p.a. specializzata nel leasing strumentale nel settore farmaceutico. FD Consultants – entrata nel frattempo nel capitale di BCF acquistando n.1 azione – si era impegnata a sottoscrivere tutte le azioni di nuova emissione per arrivare a detenere, ad esito dell’aumento di capitale, una quota complessiva del capitale di BCF idonea ad esprimere la maggioranza in assemblea straordinaria (75%) e a deliberare quindi la fusione per incorporazione di Comifin in BCF. Il prospetto informativo iniziale, dava notizia di tale impegno. La riluttanza da parte di FD ad inoltrare alla Banca d’Italia l’istanza di acquisizione del controllo della BCF, in relazione anche a incertezze insorte nel corso di un’ispezione nel frattempo avviata dalla Banca d’Italia su Comifin, ha ingenerato dubbi sugli intenti manifestati da FD.
1 Grazie alle misura adottate nel corso della Procedura, si è registrato infatti un netto miglioramento del margine di intermediazione, passato da circa 500 mila euro al 31.12.2009 a circa 1,1 milione di euro al 31.12.2010. 2 Cumulando infatti quelle di competenza del 2009 (809 mila euro) e quelle del 2010 (774 mila di euro), il costo delle rettifiche “emerse” dopo la gestione provvisoria ammontava a tale data a 1,6 milioni di euro. Le partite anomale al 31.12.2010, ammontavano a 3,7 milioni di euro (di cui 1,8 milioni di euro sofferenze) pari al 21% del totale degli impieghi lordi, mentre il rapporto sofferenze/impieghi risultava del 10%.
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Si è quindi reso necessario e opportuno pubblicare, previa autorizzazione Consob, un primo supplemento al prospetto informativo, volto a consentire l’accesso all’aumento di capitale da parte di terzi che non fossero soci al momento dell’assemblea dei soci che aveva deliberato l’aumento di capitale. Ciò nella speranza di trovare nel frattempo un altro soggetto idoneo a sottoscrivere l’aumento di capitale. In data 25 luglio 2011 FD Consultants ha infatti reso noto il venir meno delle condizioni per procedere alla presentazione alla Banca d’Italia dell’istanza necessaria all’avvio del procedimento autorizzatorio all’acquisizione del controllo della BCF; ciò in connessione con gli esiti degli accertamenti ispettivi condotti sulla controllata Comifin. Si è quindi reso necessario pubblicare un secondo supplemento al prospetto informativo. Successivamente alla rinuncia del gruppo FD, la Banca Popolare di Vicenza, con nota del 30 agosto u.s., ha reso nota la propria disponibilità ad acquisire il controllo azionario della BCF mediante: i) l’acquisto di una azione BCF; ii) l’esercizio del correlato diritto di opzione; iii) impegno ad esercitare il diritto di prelazione per la sottoscrizione delle azioni rimaste inoptate da parte degli altri azionisti subordinatamente al rilascio dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia in tempo utile e al raggiungimento, alla fine del periodo di offerta dell’aumento di capitale, di una partecipazione almeno del 75% + 1 azione3. Secondo quanto comunicato anche al mercato ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, scopo dell’intervento della Banca Popolare di Vicenza - già presente nel comparto dei servizi finanziari al mondo "Farma" tramite la controllata Farbanca e la partecipata Farmanuova – era quello di stabilire relazioni con la compagine sociale della BCF, composta in prevalenza da farmacisti, nonché di sviluppare ulteriormente i rapporti con la clientela della BCF. A tale proposito, la Popolare di Vicenza ha acquistato in data 30 agosto un’azione BCF e in pari data è stata iscritta a libro soci. Parallelamente, è stato pubblicato un terzo supplemento al prospetto informativo, con il quale si è data notizia dell’intervento della “Vicenza”. In data 6 settembre la medesima Popolare ha esercitato il diritto di opzione relativo all’azione detenuta e si è impegnata ad esercitare entro il successivo 14 settembre il diritto di prelazione sulle azioni rimaste inoptate; in data 7 settembre ha acquistato da altri soci un numero di azioni idoneo a consentirle, in caso di sottoscrizione da parte della stessa dell’intero aumento di capitale, di pervenire al possesso di una quota complessiva di BCF superiore al 75% + 1 azione. La Banca Popolare di Vicenza ha nel frattempo presentato istanza al competente Servizio della Banca d’Italia per l’autorizzazione all’acquisizione del controllo del capitale sociale della BCF, nonché la comunicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ai sensi della legge 287/90. Il 14 settembre u.s. si è perfezionato l’aumento di capitale attraverso il versamento, da parte della Popolare di Vicenza, di Euro 11.999.403,13. Il capitale sociale della BCF è oggi pertanto di euro 16.110.122,93 ed è detenuto dalla Banca Popolare di Vicenza nella misura del 75,21%. L’intervento della Banca Popolare di Vicenza ha condotto alla soluzione della crisi della stessa BCF in quanto, da un lato – e nell’immediato - ha consentito di riallineare il patrimonio aziendale ai requisiti regolamentari (grazie ad esso, al 31 ottobre il patrimonio di vigilanza della BCF è di 14,7 milioni di euro) e, dall’altro, attraverso l’assorbimento della banca da parte del gruppo bancario vicentino, consente di fruire di sinergie operative e di supporti organizzativi e gestionali idonei ad assicurare il pieno ripristino di condizioni di sana e prudente gestione e di riequilibrio dei profili tecnici, ovviando altresì ai problemi di governance e di strategia che hanno condotto alla crisi della BCF.
3 Lo statuto di BCF prevede un quorum costitutivo e deliberativo per la validità delle delibere dell’assemblea straordinaria dei soci sia in prima che in seconda convocazione.
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Commento alle principali voci patrimoniali ed economiche
Si fa presente che l’ultimo bilancio redatto e pubblicato dalla Banca è relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 e che, dopo tale bilancio, a seguito dell’avvio, nel 2010, della procedura di gestione provvisoria prima e quindi di amministrazione straordinaria, sono state redatte la situazione patrimoniale ed economica al 31/12/2009 ai sensi dell’art. 73, comma 4 del TUB e la situazione patrimoniale ed economica al 31/12/2010 al fine della determinazione della misura dell’aumento di capitale realizzato nel 2011. L’art. 75, comma 2 del Testo Unico Bancario prevede che la chiusura dell’esercizio in corso all’inizio dell’amministrazione straordinaria – quindi l’esercizio 2010 - venga protratta a ogni effetto di legge fino al termine della procedura. Il presente bilancio è pertanto relativo al periodo 01/01/2010 – 31/10/2011; conseguentemente viene presentato un conto economico di 22 mesi; i dati sono esposti in raffronto a quelli relativi alla situazione patrimoniale ed economica al 31/12/2009 redatta ai sensi dell’art. 73, coma 4 del TUB. Va da sé che la comparabilità tra i dati al 31/12/.2009 e quelli dal 31/10/2011 sia limitata (il Conto economico al 31/10/2011 è riferito ad un periodo di 22 mesi, mentre il Conto economico al 31/12/2009 è relativo a 12 mesi). La Banca in sintesi
31/10/2011 31/12/2009 (Importi puntuali in migliaia di euro) Valore Comp. Valore Comp.
RACCOLTA DA CLIENTELA: 15.652 100,00% 26.709 100,00%
. diretta 13.574 86,72% 24.586 92,05%
. indiretta 2.078 13,28% 2.123 7,95%
CREDITI V/ CLIENTELA: 10.156 100,00% 29.886 100,00%
. In bonis 8.797 86,62% 27.631 92,45%
. Deteriorati 1.359 13,38% 2.255 7,55%
PATRIMONIO NETTO 14.663 5.723
PATRIMONIO DI VIGILANZA 14.657 5.714
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1.516 557
di cui MARGINE DI INTERESSE 915 588
SPESE FUNZIONAMENTO -3.830 -2.146
RISULTATO LORDO -3.552 -2.361
PERDITA D'ESERCIZIO -3.052 -2.361
FILIALI 2* 2*
DIPENDENTI 12 13
*Alla filiale di S.Giovanni Teatino fa capo lo sportello di tesoreria di Caramanico Terme
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La raccolta da clientela Al 31 ottobre 2011 la provvista da clientela si attesta a euro 15,6 milioni, con un decremento rispetto al 31 dicembre 2009 di circa il 41%. Non è estraneo a tale fenomeno l’effetto che la situazione della Banca – che nel 2010 è stata sottoposta a due provvedimenti di rigore e alla sospensione dei pagamenti – ha avuto nei rapporti con la propria clientela.
31/10/2011 31/12/2009 VARIAZIONE (Importi in migliaia di euro) Valore Comp. Valore Comp. Valore %
RACCOLTA DIRETTA 13.574 86,72% 24.586 92,05% -11.012 -44,79%
RACCOLTA INDIRETTA 2.078 13,28% 2.123 7,95% -45 -2,12%
TOTALE 15.652 100,00% 26.709 100,00% -11.057 -41,40%
(Importi in migliaia di euro – Valori di bilancio)
La segmentazione per forma tecnica è la seguente:
31/10/2011 31/12/2009 VARIAZIONE (Importi in migliaia di euro) Valore Comp. Valore Comp. Valore %
C/C e Depositi a risparmio 6.762 49,82% 16.702 67,93% -9.940 -59,51%
Obbligazioni – Cert. Deposito 6.812 50,18% 7.884 32,07% -1.072 -13,60%
TOTALE RACCOLTA DIRETTA 13.574 100,00% 24.586 100,00% -
11.012 -44,79%
(Importi in migliaia di euro – Valori di bilancio)
Nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio, la Banca ha proposto alla clientela – in prenotazione dal 15 dicembre 2008 al 30 dicembre 2008 e in sottoscrizione dal 2 gennaio 2009 al 15 giugno 2009 – obbligazioni di propria emissione per un ammontare totali pari ad Euro 7.000.000 (settemilioni) e durata 30 mesi. L’offerta di obbligazioni è continuata nel 2009, tramite l’emissione di 2 prestiti obbligazionari:
• per un ammontare totale di Euro 10.000.000 (diecimilioni) e durata 60 mesi, in prenotazione riservata esclusivamente ai soci dal 2 gennaio 2009 al 30 gennaio 2009 e in sottoscrizione dal 30 gennaio 2009 al 25 luglio 2009;
• per un ammontare totale di Euro 2.500.000 (duemilionicinquecentomila) e durata 36 mesi, in prenotazione dal 15 novembre al 14 dicembre 2009 e in sottoscrizione dal 15 dicembre 2009 al 26 aprile 2010.
Il Commissario Straordinario, tenuto conto della situazione economica e finanziaria della Banca e considerato che le obbligazioni non sono coperte dal sistema di garanzia dei depositi, ha disposto con delibera del 15 aprile 2010, la chiusura anticipata del collocamento, originariamente prevista per il 1 giugno 2010, a far data dal 26 aprile 2010. Contestualmente, il Commissario ha deliberato di pubblicare una integrazione al prospetto informativo relativo a tali obbligazioni, nella quale venivano indicati i provvedimenti di rigore cui era stata sottoposta la Banca.
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Nella tabella che segue sono riportate le informazioni relative alla sottoscrizione delle obbligazioni:
Prenotazione Collocamento
dal al dal al SCADENZA titolo CODICE ISIN Emissione
Tot. Collocato 31/12/10
Tot. Collocato 31/12/09
15/12/2008 30/12/2008 02/012009 15/062009 02/07/2011 BCF 09/11 T.v. (Eur. + 0,70%) IT0004440340 7.000.000 1.146.000 1.146.000
02/01/2009 30/01/2009 30/012009 25/072009 02/02/2014 BCF 09/14 T.v. (Eur. + 2,50%) IT0004444003 10.000.000 5.635.000 5.635.000
15/11/2009 14/12/2009 15/122009 01/06 2010
15/12/2012 BCF 09/12 T.f. 3,15%) (*) IT0004548738 2.500.000 635.000 310.000
TOTALE OBBLIGAZIONI 19.500.000 7.416.000 7.091.000
* Il Commissario Straordinario, con delibera del 15 aprile 2010, ha disposto la conclusione anticipata del periodo di collocamento, originariamente previsto fino al 1 giugno 2010.
COMPOSIZIONE DELLA RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA
31/10/2011 31/12/2009 VARIAZIONE (Importi in migliaia di euro) Valore Comp. Valore Comp. Valore %
Titoli di Stato 1.064 51,19% 1.011 47,62% 53 5,22%
Titoli Azionari 64 3,06% 86 4,05% -22 -25,99%
Obbligazioni 284 13,69% 269 12,67% 15 5,71%
Fondi Comuni 666 32,06% 757 35,66% -91 -12,01%
TOTALE RACCOLTA INDIRETTA 2.078 100,00% 2.123 100,00% -45 -2,12%
L’intervento creditizio Di seguito sono indicati la composizione e l’evoluzione dei crediti per forma tecnica, esposti ai valori netti di bilancio:
31/10/2011 31/12/2009 VARIAZIONE Valore Comp. Valore Comp. Valore %
C/C 2.777 27,34% 17.746 59,38% -14.969 -84,35%
Mutui 5.720 56,32% 8.256 27,62% -2.536 -30,72%
Altre operazioni 300 2,95% 1.629 5,45% -1.329 -81,58%
Attività deteriorate 1.359 13,38% 2.255 7,55% -896 -39,73%
TOTALE CREDITI 10.156 100,00% 29.886 100,00% -19.730 -66,02%
Gli accertamenti ispettivi condotti dalla Banca d’Italia dal 7 gennaio 2010 al successivo 1° febbraio hanno fatto emergere un elevato grado di concentrazione del comparto degli impieghi della Banca, nonché un deterioramento qualitativo. La revisione del portafoglio crediti avviata dai commissari della Gestione Provvisoria e proseguita dal Commissario Straordinario, a partire dalle posizioni con elevati indici di anomalia ha fatto emergere:
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- un improprio ricorso alla forma tecnica “apertura di credito in conto corrente”, che risultava non perfettamente coerente con le finalità della clientela;
- una staticità andamentale di una quota rilevante del portafoglio prestiti, connotata da utilizzi costantemente prossimi all’ammontare massimo delle linee di fido accordate;
- la frequente mancanza di adeguate garanzie a supporto dell’esposizione; - la presenza di posizioni anomale per un ammontare complessivamente significativo.
Il ricorso alla forma tecnica dell’apertura di credito in conto corrente, utilizzata al massimo dei margini disponibili da parte della clientela, ha influito negativamente sul profilo di liquidità a causa della scarsa rotatività degli affidamenti e della mancanza di flussi mensili in entrata (rate). Pertanto, si è proceduto nel corso della Gestione Provvisoria prima e quindi dell’Amministrazione Straordinaria alla ristrutturazione del portafoglio crediti, mediante la messa a rientro delle posizioni immobilizzate nonché la riconduzione a forme rateali delle aperture di credito in conto corrente La tabella di seguito evidenzia i crediti in bonis e deteriorati per forma tecnica, con l’evidenza del fondo rettificativo dei crediti al 31/10/2011:
31/10/2011 31/12/2009 (Importi in migliaia di euro) Valore Comp. Valore Comp.
C/C 3.086 33,70% 17.816 64,22%
Mutui 5.727 62,54% 8.290 29,88%
Altre Operazioni 344 3,76% 1.635 5,89%
TOTALE CREDITI IN BONIS* 9.157 73,78% 27.741 89,98%
Posizioni in sofferenza 2.114 64,97% 179 5,80%
Posizioni incagliate/Past due 1.140 35,03% 2.909 94,20%
TOTALE CREDITI DETERIORATI* 3.254 26,22% 3.088 10,02%
TOTALE CREDITI LORDI 12.410 100,00% 30.829 100,00%
Fondo Svalutazione Crediti -2.255 -18,17% -943 -3,06%
TOTALE CREDITI NETTI 10.156 29.886
* Ammontari lordi
Nella tabella che segue viene esposta l’incidenza delle partite deteriorate sul totale dei crediti verso clientela al 31/10/2011 31/12/2009:
31/10/2011 31/12/2009
% su totale F.do % su totale F.do
Lordo crediti LORDI Svalutazione Netto Lordo crediti LORDI Svalutazione Netto
Scaduti
Incagli 1.140 9,18% -437 703 2.908 9,43% -654 2.255
Sofferenze 2.114 17,04% -1.458 656 179 0,58% -179 0
Totale attività deteriorate 3.254 26,22% -1.895 1.359 3.087 10,01% -833 2.255
Totale crediti in bonis 9.157 73,78% -359 8.798 27.741 89.98% -110 27.631
Totale crediti verso clientela 12.410 100,00% -2.254 10.156 30.830 100,00% -943 29.887
Valori in euro migliaia
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Conto economico
31/10/2011 31/12/2009
Interessi attivi e proventi assimilati 1.586 1.083
Interessi passivi e oneri assimilati -671 -494
Margine di interesse 915 588
Commissioni attive 693 155
Commissioni passive -98 -186
Commissioni nette 595 -31
Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: 6
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 6
Margine di intermediazione 1.516 557
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
-1.359 -809
a) crediti -1.359 -809
Risultato netto della gestione finanziaria 157 -251
Spese amministrative -3.692 -2.074
a) spese per il personale -1.944 -1.089
b) altre spese amministrative -1.748 -985
Rettifiche su attività materiali/imm.li -138 -72
Altri oneri/proventi di gestione 121 37
Costi operativi -3.709 -2.109
Imposte anticipate 500
Perdita -3.052 -2.361
La perdita al 31/10/2011 è pari a circa 3 milioni, ed è relativa ad un periodo di 22 mesi (1° gennaio 2010 – 31 ottobre 2011); pesa sul risultato della gestione:
- la diminuzione delle masse creditizie, per effetto dello smobilizzo delle posizioni al fine di dotare la Banca di liquidità sufficiente;
- le rettifiche di valore sui crediti, pari, al 31/10/2011 a circa euro 1,4 milioni. Sono state rilevate e scritturate al 31/10/2011 imposte anticipate IRES, relative all'eccedenza delle svalutazioni su crediti deducibili in diciotto esercizi; in sede di predisposizione di UNICO l'opzione di conversione in credito d'imposta e successivo utilizzo in autodelega. Si precisa che l’UNICO relativo al periodo 01/01/2010 – 31/10/2011, in conformità a quanto previsto dall’art. 75, comma 2 del TUB, verrà predisposto dagli organi subentranti il Commissario straordinario entro un mese dall'approvazione della Banca d'Italia del presente bilancio al 31/10/2011
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INTERESSI NETTI
31/10/2011 31/12/2009
Interessi attivi e proventi assimilati 1.586 1.083
Interessi passivi e oneri assimilati -671 -494
Margine di interesse 915 588
La contrazione degli interessi attivi nel corso del periodo chiuso al 31/10/2011 è da imputare alla diminuzione dei crediti verso clientela, per effetto dello smobilizzo delle posizioni creditizie nel corso del 2010-2011. Il sostanziale mantenimento del costo per la remunerazione della raccolta, nonostante il deflusso della stessa nel corso della procedura, è dovuto al comparto obbligazionario, che rappresenta al 31/10/2011 circa il 47% della raccolta diretta della BCF. COMMISSIONI NETTE
31/10/2011 31/12/2009
Commissioni attive 693 155
Commissioni passive -98 -186
Commissioni nette 595 -31
Le commissioni nette mostrano al 31/10/2011 un consistente incremento rispetto al 31/12/2009, dove addirittura presentavano un saldo negativo; ciò è da imputare alle misure intraprese dai commissari della Gestione Provvisoria prima e quindi dal Commissario straordinario, misure volte al ripristino di condizioni di equilibrio reddituale della banca:
- recesso immediato, ai sensi dell’art. 1467 c.c., da una convenzione con una finanziaria ex art. 106 TUB, nonché azionista della Banca. La convenzione stipulata dalla Banca in data 1 febbraio 2009, prevedeva l’applicazione di condizioni particolarmente vantaggiose a favore dei soci della finanziaria nonché la retrocessione del 50% alla finanziaria stessa dello spread applicato sulle linee di credito utilizzate. L’ammontare di tale retrocessione al 31 dicembre 2009 era pari a circa Euro 134 mila;
- applicazione a tutti i rapporti creditizi, ad eccezione di mutui e crediti di firma, della commissione sull’accordato in misura pari allo 0,16% mensile a decorrere dal 2010.
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RETTIFICHE DI VALORE DEI CREDITI
31/10/2011 31/12/2009
Rettifiche di valore nette per deterioramento di CREDITI
-1.359 -809
Le rettifiche di valore di crediti ammontano al 31/10/2011 a circa euro 1,4 milioni; il fondo rettificativo a tale data è pari a euro 2,2 milioni. Le rettifiche di valore sono determinate sulla base delle valutazioni analitiche e collettive del portafoglio crediti. La perdita di valore associabile a ogni credito impaired è pari alla differenza negativa tra il suo valore di bilancio al momento della valutazione (costo ammortizzato) e il relativo valore recuperabile (valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi). La valutazione analitica dei crediti impaired (past due, incagli e sofferenze), per quanto attiene l’orizzonte temporale di attualizzazione, viene effettuata come di seguito indicato: posizioni a sofferenza:
(i) con previsioni di perdita integrale; non vengono sottoposti ad attualizzazione; (ii) con previsioni di perdita parziali; trattasi di posizioni assistite da garanzie reali/personali
che sono affidate al recupero legale. Vengono sottoposte ad attualizzazione, ipotizzando l’adozione di un orizzonte temporale in linea con il tempo medio di perfezionamento delle procedure esecutive;
posizioni a incaglio e past due;
(i) posizioni di fido di conto corrente; l’orizzonte temporale di attualizzazione viene individuato nella scadenza del 31/12, data nella quale le posizioni verranno soggette al prossimo riesame ai fini impairment;
(ii) posizioni a rientro graduale; l’attualizzazione tiene conto della scadenza del piano originario.
Per quanto attiene le valutazioni collettive di portafoglio, BCF ha applicato al 31/10/2011 la percentuale dello 0,45% contro quella dello 0,40% applicata al 31/12/2009; in particolare, considerato l’attuale contesto macroeconomico e stante l’impossibilità di avvalersi di una metodologia valutativa basata su evidenze storico-statistiche in considerazione della storia recente della Banca, si è ritenuto di utilizzare per il bilancio al 31/10/2011 una copertura per i crediti in bonis pari allo 0,45%. Tale percentuale di copertura è in linea con quanto utilizzato da Farbanca S.p.A (banca del settore farmaceutico, appartenente al Gruppo Banca Popolare di Vicenza. L’ammontare delle rettifiche collettive al 31/10/2011 è pari a euro 359 mila circa e includono maggiori accantonamenti di numero 4 posizioni (pari a euro 800 mila circa) che successivamente alla chiusura del bilancio hanno evidenziato criticità tali da necessitare di una maggiore copertura (pari a circa euro 320 mila).
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SPESE AMMINISTRATIVE
SPESE AMMINISTRATIVE 31/10/2011 31/12/2009
Salari e stipendi -1.008 -674
Oneri sociali -276 -191
Indennità di fine rapporto -9 -7
Accantonamento TFR -27 -24
Versamenti a fondi di previdenza complementare -5
Altri benefici -43 -59
Altro personale -3 -16
Amministratori e sindaci -578 -112
Totale spese del personale -1.944 -1.088
Fitti e canoni passivi -365 -218
Spese per manutenzione -33 -22
Spese per acquisto beni e servizi professionali -460 -185
Spese per acquisto beni e servizi non professionali
-353 -230
Spese elaborazione e trasmissione dati -178 -129
Premi assicurativi -36 -12
Spese Pubblicitarie -34 -36
Imposte e tasse -91 -57
Altre spese -197 -96
Totale altre spese amministrative -1.748 -985
TOTALE SPESE AMMINISTRATIVE -3.692 -2.073
Le voci “Amministratori e sindaci” al 31/10/2011 include gli onorari e i rimborsi per gli organi della Gestione Provvisoria e dell’Amministrazione straordinaria, come fissati dalla Banca d’Italia. Sono altresì ricompresi i compensi riconosciuti al Presidente del Consiglio di Amministrazione (euro 2.500) e ai Sindaci della Banca (euro 2.500 ) con riferimento al solo mese di gennaio 2010, prima quindi della sospensione degli organi e dello scioglimento, disposti rispettivamente dallla gestione provvisoria e dall’amministrazione straordinaria. Gestione Provvisoria Il compenso dei Commissari della Gestione provvisoria è stato determinato dalla Banca d’Italia con Provvedimento del 10/09/2010.
Nominativo Carica Compensi* Rimborsi spese *
Dott. Giuseppe Scattone Commissario Euro 40.000 4.847
Avv. Vincenzo Dispinzeri Commissario Euro 40.000 4.147
* Ammontari al lordo delle ritenute di legge e al netto dell’IVA eventualmente dovuta.
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Amministrazione Straordinaria I compensi, a titolo di acconto, degli organi della Gestione straordinaria è stato determinato dalla Banca d’Italia con Provvedimento del 10/09/2010. Il costo degli organi a finire è stato comunicato dal Commissario e specularmente stanziato tra le fatture da ricevere.
Nominativo Carica Compensi* - Acconto
Compensi* - totale
Rimborsi spese *
Avv. Vincenzo Dispinzeri Commissario Straordinario
164.667 209.000 35.196
Dott. Giuseppe Scattone Presidente del Comitato di Sorveglianza 31.668 41.000 7.989
Dott. Giuseppe Perini Componente del Comitato di Sorveglianza 31.667 41.000 1.250
Avv. Pietro Cavasola Componente del Comitato di Sorveglianza 31.666 41.000 124
* Ammontari al lordo delle ritenute di legge e al netto dell’IVA eventualmente dovuta. Tra le spese per acquisto di servizi professionali risultano contabilizzati al 31/10/2011 le seguenti spese per consulenza: - 20 mila circa relative alla consulenza per la valutazione d’azienda; - 160 mila euro circa relative alle spese legali relative all’aumento di capitale ; - 20 mila circa relative alle spese legali per l’avvio dell’azione di responsabilità contro gli ex organi di amministrazione e di controllo della Banca. Tra le altre spese amministrative sono contabilizzate euro 73 mila relative a partite sospese durante la procedura di sospensione dei pagamenti, delle quali non è stato possibile accertare la natura e che pertanto si è ritenuto di dover ammortizzare interamente.
Fiscalità corrente e differita
Le attività fiscali rilevate e scritturate al 31/10/2011 ammontano a euro 500 mila circa. Esse sono relative all'eccedenza delle svalutazioni su crediti deducibili in diciotto esercizi; in sede di predisposizione di UNICO verrà valutata l'opzione di conversione in credito d'imposta e successivo utilizzo in autodelega.
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate
come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell’esercizio. Ai sensi dell’articolo 2 commi 55 e 58 del Decreto Legge n°255/2010 convertito con legge 26 febbraio 2011 numero 10, modificato ed
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integrato dall’articolo 9 del Decreto Legge 201/2011, tenuto conto della risoluzione dell’Agenzia delle Entrate numero 94/2011, sono stati iscritti crediti per imposte anticipate, da ricondurre alle significative rettifiche operate sul portafoglio crediti nel corso dell’amministrazione straordinaria, atteso il negativo risultato economico dell’esercizio.
Per effetto delle citate modifiche ed integrazioni, il campo di applicazione della predetta normativa si è esteso alle “società sottoposte a procedure concorsuali o di gestione delle crisi, ivi inclusi quelli riferiti all'amministrazione straordinaria e alla liquidazione coatta amministrativa di banche e altri intermediari finanziari vigilati dalla Banca d'Italia” e si è pervenuti ad una forma di recupero delle imposte anticipate iscritte nel bilancio delle società rientranti nel perimetro di applicazione della stessa, che è aggiuntiva e integrativa rispetto a quella ordinaria che avviene tramite la produzione di redditi imponibili. Conseguentemente le imposte anticipate iscritte in bilancio, derivanti da svalutazioni di crediti non ancora dedotte fiscalmente, risulteranno recuperabili per via della loro trasformazione in crediti d’imposta, che potrà avvenire nei futuri esercizi in presenza di perdite d’esercizio, o di perdite fiscali ovvero ancora, qualora il bilancio finale per cessazione di attività, dovuta a liquidazione volontaria o liquidazione coatta amministrativa, evidenzi un patrimonio netto positivo.
Considerato quanto sopra, sono state ritenute interamente recuperabili le imposte anticipate riferite a svalutazioni di crediti non ancora dedotte.
Voci 31/10/2011 31/12/2009
Imposte 500
Altri rischi Gestione dei Reclami Nel corso del 2010 e del 2011 la Banca è stata interessata da n. 4 reclami, di cui n. 2 nel 2010 e n. 2 nel 2011. Tutti i reclami presentati dalla clientela risultano chiusi. Non risultano pervenuti reclami relativi alla prestazione dei servizi di investimento. Nessun cliente ha presentato ricorso agli appositi organi di risoluzione stragiudiziale delle controversie (Arbitro bancario Finanziario, Conciliatore Bancario Finanziario, Ombudsman Giurì Bancario, Arbitrato), cui la Banca aderisce da tempo. Gestione del rischio di non conformità alle norme La Funzione di Controllo di Conformità alle norme è stata istituita nel corso del 2008. Applicando il principio di proporzionalità la Funzione è stata assegnata al Reparto Pianificazione, Controllo di gestione e Risk Management.
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La Funzione ha la responsabilità di valutare l’adeguatezza alle procedure, dei processi e dell’organizzazione interna al fine di prevenire il rischio di incorrere in sanzioni, perdite patrimoniali o danni alla reputazione o all’immagine derivanti dalla violazione di normative esterne (leggi, regolamenti, provvedimenti delle Autorità di Vigilanza) e di autoregolamentazione (statuti, codici di condotta, regolamentazione aziendale). Nel corso del 2010, alla luce del provvedimento di Gestione Provvisoria prima e di Amministrazione Straordinaria che ha interessato la Banca, il lavoro della Funzione di Conformità è stato indirizzato alle aree e alle criticità riscontrate nell’ambito delle iniziative intraprese dal Commissario Straordinario. Le attività di verifica diretta hanno per lo più interessato la conformità delle prassi aziendali alla normativa antiriciclaggio. A tale attività si è affiancata la predisposizione dell’impianto normo-organizzativo, in esecuzione degli interventi individuati dal Commissario Straordinario. Alla funzione è ricondotta la gestione dei reclami.
***
A seguito dell’intervento della Banca Popolare di Vicenza, per effetto dell’ingresso della BCF nel gruppo Bancario Banca Popolare di Vicenza, Banca di Credito dei Farmacisti è soggetta all’impianto regolamentare in essere per il gruppo, che comporta, tra l’altro: (i) l’accentramento dell’attività di gestione dei reclami presso la Capogruppo; (ii) l’accentramento delle funzioni di controllo di 2° livello – tra cui la funzione di Compliance - presso la Capogruppo. Risorse Umane L’organico del personale al momento dell’avvio della procedura era costituito da 13 risorse, di cui 3 risorse appartenenti ai quadri direttivi. Nel corso della procedura, e precisamente a novembre 2010, una risorsa appartenente alle aree professionali, ha rassegnato le proprie dimissioni. L’adeguatezza patrimoniale, coefficiente di solvibilità L’adeguatezza patrimoniale della Banca è misurata sulla base del rapporto tra il patrimonio calcolato ai fini di Vigilanza e le attività in bilancio e fuori bilancio, ponderate in relazione allo specifico grado di rischio e applicando i pesi previsti dalla normativa di Vigilanza, con il metodo standard.
31/10/2011 31/12/2009
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 14.657 5.710
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 14.657 5.710
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 14.657 5.710
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F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 8
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G. 1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
G. 2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) -4
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 4
M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 14.657 5.714
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 14.657 5.714
Il patrimonio di Vigilanza al 31/10/2011 si attesta a Euro 14,6 milioni e risulta così determinato:
PATRIMONIO DI VIGILANZA 31/10/2011 31/12/2009
Capitale sociale 16.110.122,93 12.018.000
Riserve 1.605.450 -3.941.724
di cui: Riserve da arrotondamenti 12
di cui: Disavanzo al 31/12/2010 1.605.438
di cui: Versamenti soci c/futuri aumenti di capitale 14.106
di cui: Perdita al 31/12/2007 -1.476.434
di cui: Perdita al 31/12/2008 -2.479.396
Perdita del periodo -3.052.398 -2.360.790
Immobilizzazioni Immateriali -6.005 -5.628
Patrimonio di Base (TIER 1) (a) 14.657.169 5.709.858
Riserve da valutazione (titoli AFS) 7.667
Quota non computabile riserva da valutazione (50%) -3.834
Patrimonio Supplementare (TIER 2) (b) 3.834
Patrimonio di Terzo Livello (TIER 3) (a+b) 14.657.169 5.713.691
PATRIMONIO DI VIGILANZA 14.657.169 5.713.691
L’ammontare delle riserve al 31/10/2011 risulta costituito dalla perdita relativo all’esercizio 2010; tale posta è relativa alla determinazione del risultato economico di competenza 01/01/2010 – 31/12/2010, determinazione resasi necessaria al fine della quantificazione della misura dell’aumento di capitale.
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La perdita al 31/12/2010 è stata già assorbita a livello di patrimonio a seguito dell’abbattimento del capitale ai sensi dell’art. 2446 c.c.; pertanto, al fine del bilancio al 31/10/2011, risulta in contropartita la contabilizzazione della riserva di patrimonio. I grandi rischi La normativa dei Grandi Rischi ha la finalità di limitare i rischi di instabilità derivanti dall’inadempimento di una singola controparte verso cui una Banca sia esposta in misura rilevante. Nell’ambito della revisione della disciplina dei Grandi Rischi, sono state rivisti i fattori di ponderazione delle esposizioni interbancarie; in particolare, la nuova normativa prevede la ponderazione a 0% solo per le esposizioni aventi durata non superiore a 1 giorno. I conti correnti di corrispondenza devono essere ponderati al 100%. La riserva obbligatoria viene ponderata allo 0% solo se depositata presso le banche centrali. Se l’assolvimento avviene in via indiretta, la ponderazione deve essere al 100%. E’ previsto un regime transitorio per le ponderazioni nei confronti di esposizioni verso banche e imprese di investimento assunte prima del 31/12/2009. Detto regime transitorio non può essere applicato ai conti correnti di corrispondenza ed alla riserva obbligatoria indiretta, ai quali viene attribuita una ponderazione del 100%. Al 31/10/2011, sulla base del patrimonio di vigilanza pari a euro 14.657.169., la Banca ha in essere n. 2 posizioni rientranti nella categoria dei così detti “Grandi rischi”, esposizioni che, ai sensi della disposizioni di vigilanza, hanno importo superiore al 10% del patrimonio di vigilanza. Trattasi delle esposizioni nei confronti della Banca Popolare di Vicenza (liquidità relativa all’aumento di capitale sottoscritto e versato) e di ICCREA Banca (liquidità detenuta presso il conto di regolamento giornaliero)
(importi in Euro) 31/10/2011
PATRIMONIO DI VIGILANZA (PdV) 14.657.169
Grandi rischi - 10% PdV 1.465.716
Nr. Posizioni 2
Ammontare Nominale Grandi rischi 19.320.312
% su patr. 116%
Ammontare PONDERATO Grandi rischi 19.320.312
Tali ammontari, trattandosi di esposizioni nei confronti di Istituti creditizi, non determinano alcun debordo al limite individuale.
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SINTESI DEGLI EFFETTI DELLA GESTIONE SUL PATRIMONIO
Descrizione 31/10/2011 31/12/2009
Capitale sociale 16.110.123 12.018.000
Riserve 1.605.450 -3.941.724
di cui: Riserve da arrotondamenti 12
di cui: Disavanzo al 31/12/2010 1.605.438
di cui: Versamenti soci c/futuri aumenti di capitale 14.106
di cui: Perdita al 31/12/2007 -1.476.434
di cui: Perdita al 31/12/2008 -2.479.396
Riserve da valutazione 7.667
Perdita d'esercizio -3.052.398 -2.360.790
Patrimonio Netto Contabile 14.663.175 5.723.153
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE L’intervento della Banca Popolare di Vicenza è finalizzato alla integrazione della BCF con le altre entità del gruppo operanti nello stesso settore. L’evoluzione della gestione è pertanto legata ai tempi e alle modalità di realizzazione di tale progetto. EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL BILANCIO AL 31/10/2011 Successivamente alla data di riferimento del bilancio non si sono verificati eventi di particolare rilievo. EFFETTI della GESTIONE sul PATRIMONIO 31/10/2011 Il patrimonio netto della Banca di Credito dei Farmacisti si attesta a euro 14.663.175:
Situazione Patrimoniale al 31/10/2011
Capitale sociale 16.110.129
Riserve 1.605.450
Perdita al 31/10/2011 -3.052.398
Patrimonio netto contabile al 31/10/2011 14.663.175
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DESTINAZIONE DELLA PERDITA DEL PERIODO Il Commissario propone la patrimonializzazione della perdita dell’amministrazione straordinaria, relativa al peridodo 01/01/2010 – 31/10/2011 e pari a euro 3.052.398, mediante utilizzo della riserva relativa al disavanzo al 31/12/2010, già assorbito a livello di patrimonio a seguito dell’abbattimento del capitale ai sensi dell’art. 2446 c.c Ai sensi dell’art. 75, comma 3 del TUB il bilancio viene presentato per l'approvazione alla Banca d'Italia entro quattro mesi dalla chiusura dell'amministrazione straordinaria.
Se il bilancio sarà approvato come proposto, il Patrimonio della Banca risulterà così costituito:
Nuovo Patrimonio
Capitale sociale 16.110.123
Riserve -1.446.948
di cui: Perdita portata a nuovo -1.446.948
Totale PATRIMONIO NETTO 14.663.175
Jesi, lì 21 febbraio 2012
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BILANCIO al 31/10/2011
Il bilancio al 31 ottobre 2011 si compone di: STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO RENDICONTO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA L’art. 75, comma 2 del Testo Unico Bancario prevede che la chiusura dell’esercizio in corso all’inizio dell’amministrazione straordinaria – quindi l’esercizio 2010 - venga protratta a ogni effetto di legge fino al termine della procedura. Il presente bilancio è pertanto relativo al periodo 01/01/2011 – 31/10/2011; conseguentemente viene presentato un conto economico di 22 mesi; i dati sono esposti con quelli relativi alla situazione patrimoniale ed economica al 31/12/2009 redatta ai sensi dell’art. 73, coma 4 del TUB. Va da sé che la comparabilità tra i dati al 31.12.2009 e quelli dal 31.10.2011 sia limitata (il Conto economico al 31/10/2011 è riferito ad un periodo di 22 mesi, mentre il Conto economico al 31/12/2009 è relativo a 12 mesi). Gli schemi (Stato patrimoniale - Conto economico – Prospetto della redditività complessiva - Prospetto delle variazioni del patrimonio netto – Rendiconto finanziario) sono redatti in Euro e gli importi sono esposti all’unità di Euro. Nel Conto Economico, i ricavi sono stati indicati senza segno mentre i costi sono indicati con il segno negativo (-). Le tabelle di nota integrativa sono redatte in migliaia di Euro.
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STATO PATRIMONIALE Attivo
Voci dell'attivo 31/10/2011 31/12/2009
10 Cassa e disponibilità liquide 133.754 200.598
20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30 Attività finanziarie valutate al fair value
40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 100 199.715
50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60 Crediti verso banche 19.321.350 5.105.229
70 Crediti verso clientela 10.156.261 29.886.499
80 Derivati di copertura
90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
100 Partecipazioni
110 Attività materiali 112.921 244.784
120 Attività immateriali 6.006 5.628
- avviamento
130 Attività fiscali 29.956
a) correnti 29.956
b) anticipate 499.999
140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150 Altre Attività 289.401 280.623
Totale dell'attivo 30.519.791 35.953.031
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Passivo
Voci del passivo e patrimonio netto 31/10/2011 31/12/2009
10 Debiti verso banche 849.648 3.855.003
20 Debiti verso clientela 6.762.106 16.701.889
30 Titoli in circolazione 6.811.656 7.883.946
40 Passività finanziarie di negoziazione
50 Passività finanziarie valutate al fair value
60 Derivati di copertura
70 Adeguamento di valore della passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
80 Passività fiscali
a) correnti
b) differite
90 Passività associate ad attività in via di dismissione
100 Altre passività 1.349.796 1.725.480
110 Trattamento di fine rapporto del personale 83.410 63.561
120 Fondi per rischi ed oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130 Riserve da valutazione 7.667
140 Azioni rimborsabili
150 Strumenti di capitale
160 Riserve 1.605.450 (3.941.724)
170 Sovrapprezzi di emissione
180 Capitale 16.110.123 12.018.000
190 Azioni proprie (-)
200 Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) (3.052.398) (2.360.790)
Totale del passivo e del patrimonio netto 30.519.791 35.953.031
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CONTO ECONOMICO
Voci 31/10/2011 31/12/209
10 Interessi attivi e proventi assimilati 1.586.013 1.082.837
20 Interessi passivi e oneri assimilati (671.462) (494.441)
30 Margine di interesse 914.551 588.396
40 Commissioni attive 692.840 154.512
50 Commissioni passive (97.665) (185.541)
60 Commissioni nette 595.175 (31.029)
70 Dividendi e proventi simili
80 Risultato netto dell'attività di negoziazione
90 Risultato netto dell'attività di copertura
100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 5.983
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120 Margine di intermediazione 1.515.708 557.367
130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (1.359.027) (808.820)
a) crediti (1.359.027) (808.820)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140 Risultato netto della gestione finanziaria 156.681 (251.453)
150 Spese amministrative (3.692.284) (2.073.636)
a) spese per il personale (1.943.906) (1.088.738)
b) altre spese amministrative (1.748.378) (984.898)
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30
160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (132.272) (70.380)
180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (5.238) (1.874)
190 Altri oneri/proventi di gestione 120.716 36.553
200 Costi operativi (3.709.078) (2.109.337)
210 Utili (Perdite) delle partecipazioni
220 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
230 Rettifiche di valore dell'avviamento
240 Utili (Perdite) da cessioni di investimenti
250 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
(3.552.398) (2.360.790)
260 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 499.999
270 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
(3.052.398) (2.360.790)
280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
290 Utile (Perdita) d'esercizio (3.052.398) (2.360.790)
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31
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
31/10/2011 31/12/2009
10. Utile (Perdita) d'esercizio -3.052.398 -2.360.790
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 7.667
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri
60. Copertura dei flussi finanziari
70. Differenze di cambio
80. Attività non correnti in via di dismissione
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
110. Altre componenti reddituali al netto delle imposte 7.667
120. Redditività complessiva (Voce 10+110) -3.052.398 - 2.353.123
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 OTTOBRE 2011
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato esercizio precedente
Operazioni sul Patrimonio netto
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Variazioni di riserve
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Capitale 12.018.000 12.018.000 -7.907.964 12.000.087 16.110.123
a) azioni ordinarie
12.018.000 12.018.000 -7.907.964 12.000.087 16.110.123
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve -3.941.724 -3.941.724 -3.966.228 9.513.402 1.605.450
a) di utili -3.955.830 -3.955.830 -3.966.228 9.527.496 1.605.438
b) altre 14.106 14.106 -14094 12
Riserve da valutazione:
7.667 7.667 -7.667 0 0
a) disponibili per la vendita
7.667 7.667 -7.667 0 0
b) copertura flussi finanziari
0
c) altre 0
Strumenti di capitale
0
Azioni proprie
0
Utile (Perdita) di esercizio
-2360790 -2.360.790 2.360.790 -3.052.398 -3.052.398
Patrimonio netto
5.723.153 5.723.153 -1.605.438 -7.667 -3.052.398 14.663.175
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33
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2009
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato esercizio precedente
Operazioni sul Patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2008
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01/01/2009
Riserve
Dividendi e altre destinazioni
Variazioni di riserve
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazioni strumenti di capitale
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva 31/12/2009
Patrimonio netto al
31/12/2009
Capitale
7.592.000 7.592.000 4.426.000 12.018.000
a) azioni ordinarie 7.592000 7.592.000 4.426.000 12.018.000
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
701.672 701.672 -2.479.396 -2.164.000 -3.941.724
a) di utili
-1.476.434 -1.476.434 -2.479.396 -3.955.830
b) altre
2.178.106 2.178.106 -2.164.000 14.106
Riserve da valutazione: 7.667 7.667
a) disponibili per la vendita 7.667 7.667
b) copertura flussi finanziari
c) altre (da dettagliare)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio -2.479.396 -2.479.396 2.479.396 -2.360.790 -2.360.790
Patrimonio netto 5.814.276 5.814.276 -2.164.000 4.426.000 -2.353.123 5.723.153
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RENDICONTO FINANZIARIO – METODO INDIRETTO Importo Voci
31/10/2011 31/12/2009
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione (1.555.860) (1.476.739)
- risultato d'esercizio (+/-) (3.052.398) (2.360.790)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (+/-)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 1.359.027 808.820
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 137.510 72.254
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+) 2.977
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 3.875.883 (12.072.570)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita 199.615 (199.615)
- crediti verso banche: a vista (14.460.420) 246.558
- crediti verso banche: altri crediti 244.299 (151.225)
- crediti verso clientela 18.371.211 (11.792.197)
- altre attività (478.822) (176.091)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (14.373.263) (11.369.116)
- debiti verso banche: a vista (3.005.355) 856.451
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela (9.939.783) 4.460.852
- titoli in circolazione (1.072.290) 6.246.255
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività (355.835) (194.443)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (12.053.240) (2.180.194)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da (6.025) (17.059)
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali (409) (17.059)
- acquisti di attività immateriali (5.616)
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (6.025)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 4.092.123 4.426.000
- altre variazioni 7.900.298
- distribuzione dividendi e altre finalità (2.156.333)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 11.992.421 2.269.667
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (66.844) 72.414
Importo Riconciliazione Metodo Indiretto
31/10/2011 31/12/2009
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 200.598 128.184
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (66.844) 72.414
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi -
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 133.754 200.598
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A.3.2 Gerarchia del fair value A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizioni per livelli del fair value
31/10/2011 31/12/2009
Attività/Passività finanziarie misurate a fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 100 199.614 100
4. Derivati di copertura
Totale 100 199.614 100
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
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NOTA INTEGRATIVA PARTE A - POLITICHE CONTABILI A.1 – Parte generale A.2 – Parte relativa alle principali voci di Bilancio PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE Attivo Passivo Altre Informazioni PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D - REDDITIVITA’ COMPLESSIVA PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO PARTE H- OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi in migliaia di euro salva diversa indicazione.
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NOTA INTEGRATIVA: PARTE A - POLITICHE CONTABILI A.1 Parte Generale Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il Bilancio al 31 ottobre 2011 è stato predisposto in conformità i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall’International Accounting Standards Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 ottobre 2011 ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002.
Sezione 2 – Principi generali di redazione Nella predisposizione del Bilancio al 31/10/2011 sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:
1) Continuità aziendale. La situazione patrimoniale ed economica è predisposta nella prospettiva della continuità dell’impresa, non sussistendo - allo stato e alla data della presente dichiarazione - elementi ostativi a tale condizione.
2) Coerenza di presentazione. La presentazione e la classificazione delle voci verranno mantenute da un periodo all’altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno che una variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure non sia evidente che un’altra presentazione o classificazione non sia più appropriata in termini di rilevanza e affidabilità nella rappresentazione delle informazioni. Quando la presentazione o classificazione di voci di bilancio verrà modificata, gli importi comparativi verranno riclassificati, quando possibile, indicando anche la natura e i motivi della riclassifica. Gli schemi della situazione patrimoniale ed economica e la nota integrativa sono predisposti in conformità a quanto previsto dal Provvedimento Banca d’Italia del 22 dicembre 2005 n. 262.
3) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.
4) Compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure sia espressamente previsto dagli schemi di bilancio per le banche.
5) Informazioni comparative. Il Bilancio al 31/10/2011 è raffrontato ai dati del bilancio di esercizio al 31/12/2009.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Si rinvia a quanto dettagliato in premessa dal Commissario Straordinario.
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Sezione 4 – Altri aspetti
Il presente Bilancio è stata sottoposto a revisione contabile dalla società PricewaterhouseCoopers S.p.A. incaricata del controllo contabile per il triennio 2007-2009. Nel periodo 01/01/2010 -31/10/2011, oggetto del presente bilancio, non si sono verificati fatti i cui aspetti possono riguardare le informazioni di cui allo IAS 8 paragrafi 28 (lettere a, b, c, d, e, h), 29 (lettere a, b, c), 30-31-39-40-49 (lettere a, c, d). Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che nei periodi successivi i valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
- la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
- la determinazione del fair value degli strumenti finanziari; - l’utilizzo dei modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non
quotati in mercati attivi; - la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali; - la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; - le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione della situazione patrimoniale ed economica. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti alla composizione ed i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.
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A. 2 Parte relativa ai principali aggregati di bilancio Per ciascuna voce dello stato patrimoniale e, in quanto compatibile, del conto economico sono illustrati i seguenti punti: criteri di iscrizione, criteri di classificazione, criteri di valutazione, criteri di cancellazione, criteri di rilevazione delle componenti reddituali. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate non diversamente classificate come Crediti, Attività detenute per la negoziazione o Attività detenute sino a scadenza. In particolare, vengono incluse in questa voce, oltre ai titoli obbligazionari che non sono oggetto di attività di trading e che non sono classificati tra le Attività detenute sino alla scadenza o tra i Crediti, anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo o di collegamento. Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione delle Attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività disponibili per la vendita continueranno ad essere valutate al fair value; gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevate in una specifica Riserva di patrimonio netto sino a che l’attività finanziaria non verrà cancellata o non verrà rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati a conto economico. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenute al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Se sussisteranno tali evidenze, l’importo della perdita è misurata come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, ed a patrimonio netto nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria.
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Crediti Criteri di classificazione I crediti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito avverrà alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Saranno esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, saranno oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o saranno inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il fair value sarà determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato od al prezzo di sottoscrizione sarà imputata direttamente a conto economico. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, i crediti saranno valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo sarà individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consentirà di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non verrà utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione; detti crediti verranno valorizzati al costo storico. Analogo criterio di valorizzazione verrà adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale verrà effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Detti crediti deteriorati saranno oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. Oltre ai crediti deteriorati, la Banca effettua una valutazione analitica dei crediti in bonis individualmente significativi (soglia di significatività individuata nei grandi rischi); tali crediti,
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qualora non ricorra l’esigenza di impairment analitici, saranno ricondotti alla valutazione dei crediti in bonis. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in paesi a rischio, sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Criteri di cancellazione I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività di bilancio o situazione infrannuale solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio o situazione infrannaule dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi. Attività materiali Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Le attività materiali includono, altresì, i costi riferiti a migliorie su beni non di proprietà. Detti costi vengono capitalizzati in considerazione del fatto che la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Criteri di iscrizione Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione dei terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Gli oneri sostenuti per la ristrutturazione di immobili in locazione sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione e dell’eventuale periodo di rinnovo, nel caso in cui sia facoltà della Banca recedere dal contratto. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi
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di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Attività immateriali
Criteri di classificazione Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili, ovvero derivano da diritti contrattuali o altri diritti legali, nonché dalla caratteristica di separabilità, che consente alla banca di separare o scorporare l’attività per essere venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata. Le attività immateriali includono il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. Criteri di iscrizione e valutazione Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile a decorrere dall’ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano più attesi benefici economici futuri. Attività e passività fiscali Vengono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e anticipate applicando le aliquote di imposta vigenti. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito sarà determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate verranno iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero. Le passività per imposte differite verranno iscritte, con la sola eccezione rappresentata dalle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d’iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite verranno contabilizzate a
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livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite verranno sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per fare fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali. Debiti e titoli in circolazione Criteri di classificazione I debiti verso le banche, i debiti verso la clientela, i titoli in circolazione, inclusi anche quelli scaduti alla fine dell’esercizio e non rimborsati, comprendono le varie forme di provvista sia interbancaria che nei confronti con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, al netto, degli eventuali ammontari riacquistati. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di collocamento e/o sottoscrizione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie verranno valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. Trattamento di fine rapporto del personale Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo valore attuariale. Ai fini dell’attualizzazione, si utilizza il metodo della Proiezione unitaria del credito che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato per l’attualizzazione è determinato come media dei tassi swap opportunamente interpolata per le scadenze intermedie I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, interessi maturati e profitti/perdite attuariali. Questi ultimi sono computati in maniera sistematica
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nei vari esercizi sulla base della rimanente vita lavorativa media residua dei dipendenti che partecipano al piano.
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NOTA INTEGRATIVA: PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale – Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere, e i depositi liberi verso la Banca d'Italia.
Voci 31/10/2011 31/12/2009
a) Cassa 134 201
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale 134 201
Non risultano, al 31/10/2011 banconote e monete divisionali estere.
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Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Nella presente voce figurano le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, ecc.) classificate nel portafoglio "disponibile per la vendita".
31/10/2011 31/12/2009
Voci/Valori Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
1.00 Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito 200
2.00 Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo 0,1 0,1
3.00 Quote di O.I.C.R.
4.00 Finanziamenti
5.00 Attività deteriorate
6.00 Attività cedute non cancellate
Totale 0,1 200 0,1
Al 31/12/2009 risultano titoli di debito relativi a CCT del valore nominale di euro 200.000 acquisiti a garanzia degli assegni circolari ICCREA. Il fair value degli stessi al 31/12/2009 è pari a euro 199.613. Tali titoli, a seguito del provvedimento di sospensione dei pagamenti ex art. 74 TUB disposto dalla Banca d’Italia in data 29 gennaio 2010, sono stati smobilizzati per far fronte alle esigenze di liquidità della Banca.
Nei titoli di capitale è ricompresa la partecipazione detenuta nella Servizi Bancari Associati S.B.A. (SBA S.p.A.), outsourcer informatico/organizzativo della Banca. Di seguito la percentuale detenuta:
Società partecipata Valore
nominale Valore di bilancio
% capitale posseduto
Capitale sociale società
partecipata
S.B.A. S.p.a - Cuneo 100 100 0,01% 1.000.000
Tale partecipazione del valore nominale di Euro 100 è stata acquisita ad un corrispettivo pari al valore nominale e risulta funzionale all’utilizzo dei servizi informatici della S.B.A. S.p.A. (operativi dal 28 luglio 2008) che vengono prestati solo nei confronti dei soci.
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4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31/10/2011 31/12/2009
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali 200
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie 0,1 0,1
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale 0,1 200,1
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4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Voci Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 200 0,1 200,01
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B.4 Trasferimenti da altri portafogli
B.5 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite -200 -200
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 0,1 0,1
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Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso banche classificate nel portafoglio "crediti”. Sono inclusi anche i crediti verso Banca d'Italia, diversi dai depositi liberi, tra cui quelli per riserva obbligatoria.
Tipologia operazioni/Valori 31/10/2011 31/12/2009
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche 19.321 5.105
1. Conti correnti e depositi liberi 19.286 4.825
2. Depositi vincolati 36 280
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Locazione finanziaria
3.3 Altri
4 Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
5 Attività deteriorate
6. Attività cedute non cancellate
Totale (valore di bilancio) 19.321 5.105
Totale (fair value) 19.321 5.105
I crediti verso Banche al 31/10/2011 sono rappresentati dalla liquidità detenuta presso:
- il conto corrente presso la Banca Popolare di Vicenza per euro 14 milioni circa;
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- il conto corrente reciproco di ICCREA Banca S.p.A. per euro 5 milioni circa;
- dalla riserva obbligatoria per euro 36 mila circa.
Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso clientela allocate nel portafoglio “crediti”.
31/10/2011 31/12/2009 Tipologia operazioni/Valori
Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate
1. Conti correnti 2.777 376 17.746 1.507
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui 5.720 900 8.255 456
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
21
5. Locazione finanziaria
6. Factoring
7. Altre operazioni 300 83 1.629 270
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio) 8.797 1.359 27.631 2.255
Totale (fair value) 8.861 1.626 27.766 2.854
I crediti verso clientela includono tutte le operazioni di finanziamento verso clientela ordinaria, e in ossequio ai principi contabili internazionali sono espressi al netto delle rettifiche derivanti da svalutazioni; le rettifiche cumulate al 31/10/2011 sono pari a Euro 2,2 milioni.
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7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Totale Totale
31/10/2011 31/12/2009 Tipologia operazioni/Valori
Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate
1. Titoli di debito:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti 8.797 1.359 27.631 2.255
- imprese non finanziarie 5.690 556 22.036 1.468
- imprese finanziarie 89 603
- assicurazioni
- altri 3.107 714 4.992 787
Totale 8.797 1.359 27.631 2.255
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Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori 31/10/2011 31/12/2009
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà 113 245
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili 48 75
d) impianti elettronici
e) altre 65 170
1.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A 113 245
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
2.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
Totale B
Totale (A+B) 113 245
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11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Voci Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 109 286 395
A.1 Riduzioni di valore totali nette 34 116 150
A.2 Esistenze iniziali nette 75 170 245
B. Aumenti: 0,5 0,4
B.1 Acquisti 0,5
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni: 27 105 132
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti 27 105 132
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette 48 65 113
D.1 Riduzioni di valore totali nette 61 221 282
D.2 Rimanenze finali lorde 109 286 395
E. Valutazione al costo
Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, dedotti gli ammortamenti e ammontano, al 31/10/2011 a euro 113 mila.
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55
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali ammonta al 31/10/2011 a Euro 132 mila e risulta determinato dall’utilizzo delle seguenti percentuali di ammortamento:
Classe di attività % ammortamento
Arredi 15%
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio 12%
Impianti di ripresa fotografica / allarme 30%
Macchine elettroniche e computers 20%
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Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Nella presente voce figurano le attività immateriali di cui allo IAS 38.
31/10/2011 31/12/2009 Attività/Valori
Durata definita
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
A.1 Avviamento
A.2 Altre attività immateriali 6 6
A.2.1 Attività valutate al costo: 6 6
a) attività immateriali generate internamente
b) altre attività 6 6
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) attività immateriali generate internamente
b) altre attività
Totale 6 6
.
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12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Altre attività immateriali: generate
internamente
Altre attività immateriali:
altre Voci Avviamento Def. Indef. Def. Indef. Totale
A. Esistenze iniziali 8 8
A.1 Riduzioni di valore totali nette 2 2
A.2 Esistenze iniziali nette 6 6
B. Aumenti 6 6
B.1 Acquisti 5 5
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni 5 5
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- Ammortamenti 5 5
- Svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- conto economico
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette 6 6
D.1 Rettifiche di valore totali nette 7 7
E. Rimanenze finali lorde 13 13
F. Valutazione al costo
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Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali Le attività fiscali rilevate e scritturate al 31/10/2011 ammontano a euro 500 mila circa. Esse sono relative all'eccedenza delle svalutazioni su crediti deducibili in diciotto esercizi; in sede di predisposizione di UNICO verrà valutata l'opzione di conversione in credito d'imposta e successivo utilizzo in autodelega.
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate
come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell’esercizio. Ai sensi dell’articolo 2 commi 55 e 58 del Decreto Legge n°255/2010 convertito con legge 26 febbraio 2011 numero 10, modificato ed integrato dall’articolo 9 del Decreto Legge 201/2011, tenuto conto della risoluzione dell’Agenzia delle Entrate numero 94/2011, sono stati iscritti crediti per imposte anticipate, da ricondurre alle significative rettifiche operate sul portafoglio crediti nel corso dell’amministrazione straordinaria, atteso il negativo risultato economico dell’esercizio.
Per effetto delle citate modifiche ed integrazioni, il campo di applicazione della predetta normativa si è esteso alle “società sottoposte a procedure concorsuali o di gestione delle crisi, ivi inclusi quelli riferiti all'amministrazione straordinaria e alla liquidazione coatta amministrativa di banche e altri intermediari finanziari vigilati dalla Banca d'Italia” e si è pervenuti ad una forma di recupero delle imposte anticipate iscritte nel bilancio delle società rientranti nel perimetro di applicazione della stessa, che è aggiuntiva e integrativa rispetto a quella ordinaria che avviene tramite la produzione di redditi imponibili. Conseguentemente le imposte anticipate iscritte in bilancio, derivanti da svalutazioni di crediti non ancora dedotte fiscalmente, risulteranno recuperabili per via della loro trasformazione in crediti d’imposta, che potrà avvenire nei futuri esercizi in presenza di perdite d’esercizio, o di perdite fiscali ovvero ancora, qualora il bilancio finale per cessazione di attività, dovuta a liquidazione volontaria o liquidazione coatta amministrativa, evidenzi un patrimonio netto positivo.
Considerato quanto sopra, sono state ritenute interamente recuperabili le imposte anticipate riferite a svalutazioni di crediti non ancora dedotte.
Voci 31/10/2011 31/12/2009
Attività per imposte anticipate 500
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Sezione 15 - Altre attività - Voce 150 15.1 Altre attività: composizione
Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo dello stato patrimoniale.
Voci 31/10/2011 31/12/2009
Migliorie e lavori su beni di terzi 24 41
Risconti attivi 20 37
Fornitori – Note di Credito 22
Fornitori – Anticipi 70 13
Altre 175 168
Totale Altre Attività 289 281
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NOTA INTEGRATIVA: Informazioni sullo stato patrimoniale - Passivo Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/10/2011 31/12/2009
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche 850 3.855
2.1 Conti correnti e depositi liberi 850 1.355
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti 2.500
2.3.1 Locazione finanziaria
2.3.2 Altri 2.500
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altre
Totale 850 3.855
Fair value 850 3.855
I debiti verso banche al 31/10/2011 sono relativi al cash-pooling con I.C.C.R.E.A. Banca S.p.A. Nel corso della procedura di amministrazione straordinaria la Banca ha rimborsato integralmente la linea di credito revolving in essere al 31/12/2009 con la Banca delle Marche, e utilizzata a tale data per euro 2,5 milioni. Tra i debiti verso banche non figurano debiti in valuta estera.
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Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/10/2011 31/12/2009
1. Conti correnti e depositi liberi 6.711 16.699
2. Depositi vincolati 50
3. Finanziamenti
3.1 Pronto contro termini passivi
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti 1 3
Totale 6.762 16.702
Fair value 6.762 16.702
I debiti verso clientela, pari a euro 6,7 milioni al 31/10/2011, sono per lo più costituiti da conti correnti (euro 5,4 milioni); l’ammontare dei depositi a risparmio è pari a euro 1,3 milioni.
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Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Totale 31/10/2011
Totale 31/12/2009
Fair value Fair value Tipologia titoli/Valori
Valore bilancio
Livello1 Livello2 Livello3
Valore bilancio
Livello1 Livello2 Livello3
A. Titoli in circolazione
1. obbligazioni 6.328 6.328 7.120 7.120
1.1 strutturate
1.2 altre 6.328 6.328 7.120 7.120
2. altri titoli 483 483 764 764
2.1 strutturati
2.2 altri 483 483 764 764
Totale 6.811 6.811 7.884 7.884
Gli altri titoli sono rappresentati dai certificati di deposito.
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione
Nella presente voce sono iscritte le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.
Voci 31/10/2011 31/12/2009
Debiti verso Erario 110 198
Debiti verso Fornitori 1 192
Competenze e contributi a favore del personale 78 -
Fatture da ricevere 97 270
Rettifiche per partite il liquide di portafoglio 675 959
Altre 388 78
Totale Altre Passività 1.349 1.725
Le rettifiche per partite illiquide di portafoglio rappresentano lo sbilancio tra le rettifiche dare e le rettifiche avere del portafoglio salvo buon fine e al dopo incasso.
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Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
Nella presente voce figura il Trattamento di fine rapporto rilevato con la metodologia prevista dallo IAS 19.
Voci 31/10/2011 31/12/2009
A. Esistenze iniziali 63 44
B. Aumenti 61 38
B.1 Accantonamento dell'esercizio 61 38
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni -19
C.1 Liquidazioni effettuate -5 -7
C.2 Altre variazioni in diminuzione -36 -12
D. Rimanenze finali 83 63
Il trattamento di fine rapporto iscritto in bilancio al 31/10/2011 tiene conto degli utili attuariali che si sono manifestati nel periodo 01/01/2010 – 31/10/2011, pari a Euro 35 mila circa (voce C.2). La voce D. Rimanenze finali del fondo iscritto coincide quindi con il suo Valore Attuariale (Defined Benefit Obligation - DBO). L’ammontare di cui alla voce C.1. è relativa alla liquidazione di un dipendente dimessosi a novembre 2010.
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Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - Voci 130,150,160,170,180,190,200 14.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione
Voci/Valori 31/10/2011 31/12/2009
1. Capitale 16.110 12.018
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve 1.605 (3.941)
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione 8
6. Strumenti di capitale
7. Utile (Perdita) d'esercizio (3.052) (2.361)
Totale 14.663 5.723
Il capitale della Banca al 31/10/2011 è costituito da numero 47.107 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 341,99, interamente sottoscritto e versato.
Nel corso della procedura di amministrazione straordinaria, la Banca ha realizzato un aumento di capitale, previa riduzione dello stesso per perdite; infatti, per effetto del risultato di gestione della banca al 31/12/2010 (pari a euro 1.605.438), le perdite cumulate nel tempo ammontavano a circa 7,9 milioni di euro; conseguentemente, il patrimonio netto, già inferiore al minimo regolamentare, si era ridotto a tale data a 4,1 milioni di euro.
La banca era venuta a trovarsi pertanto nella situazione di cui all’art. 2446 c.c., avendo riportato perdite eccedenti il terzo del capitale. In data 9 aprile 2011, previa autorizzazione da parte della Banca d’Italia ex art.72, comma 6, del d.lgs. n 385/93, si è tenuta l’Assemblea dei soci della BCF, per deliberare sulla proposta di aumento di capitale inscindibile fino ad euro 11.110.229,13, e scindibile fino ad euro 16.110.122,93. In data 30/08/2011 la Banca Popolare di Vicenza ha acquistato un’azione BCF; in data 6 settembre 2011, esercitando il proprio diritto di opzione, la Banca Popolare di Vicenza ha poi versato e sottoscritto n. 2 azioni, per un controvalore pari a euro 683,98 Il 14 settembre 2011 si è perfezionato l’aumento di capitale attraverso il versamento, da parte della Banca Popolare di Vicenza, di Euro 11.999.403,13 quale esercizio del diritto di prelazione sull’inoptato. In data 7 settembre, peraltro, la Banca Popolare di Vicenza acquisiva da altri azionisti della BCF un numero di azioni tali da consentire, unitamente alla sottoscrizione dell’aumento di capitale, il possesso di una quota superiore al 75%. Il capitale sociale della BCF è oggi pertanto di euro 16.110.122,93 ed è detenuto dalla Banca Popolare di Vicenza nella misura del 75,21%.
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14.2 Capitale e numero di azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 12.018
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti 35.089
B.1 Nuove emissioni 35.089
- a pagamento: 35.089
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 47.107
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 47.107
- interamente liberate 47.107
- non interamente liberate
L’incremento del numero delle azioni è dovuto all’aumento di capitale deliberato e realizzato nel 2011, per un controvalore di euro 12.000.087,11, pari all’emissione di n. 35.089 azioni del valore nominale di euro 341,99.
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14.3 Capitale: altre informazioni
31/10/2011 31/12/2009
Voci n. di azioni possedute
% n. di azioni possedute
%
Banca Popolare di Vicenza 35.427 75,21% - -
Assicurazioni Generali 525 1,11% 525 4,36%
Soci Privati 11.155 23,68% 11.493 85,64%
TOTALE 47.107 100,00% 12.018 100,00%
Variazioni della compagine sociale
Numero soci al 31/12/2009 189
Numero soci: ingressi +2
Numero soci: uscite -3
Numero soci al 31/10/2011 188
In ottemperanza all’art. 2427, n. 7-bis, c.c., si riporta di seguito il dettaglio della composizione del patrimonio netto della Banca, con l’evidenziazione dell’origine e del grado di disponibilità e distribuibilità delle diverse poste. I dati sono espressi in euro.
Importi in euro
Descrizione Importo Possibilità di utilizzazione
Utilizzi effettuati nei tre precedenti esercizi
per copertura perdite
per altre ragioni
importo
Capitale sociale: 16.110.122,93
per copertura perdite e per rimborso del
valore nominale delle azioni
0 0
Riserve di capitale:
Riserva da sovrapprezzo azioni
per copertura perdite e per rimborso del sovrapprezzo
versato
0 0
Altre riserve:
Riserva legale
per copertura perdite 0 non ammessi in quanto indivisibile
Riserve di rivalutazione monetaria
per copertura perdite 0 non ammessi in
quanto indivisibile
Altre riserve 1.605.450
per copertura perdite 0 non ammessi in quanto indivisibile
Riserva FTA per copertura perdite 0 non ammessi
Riserva da valutazione: attività finanziarie disponibili per la vendita
per quanto previsto dallo IAS 39
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Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni 31/10/2011 31/12/2009
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 482
a) Banche
b) Clientela 482
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 5
a) Banche
b) Clientela 5
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
- a utilizzo certo
- a utilizzo incerto
b) Clientela
- a utilizzo certo
- a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale 487
Le garanzie al 31/12/2009 erano relative a garanzie rilasciate all’Agenzia delle Entrate che sono scadute nel corso del 2011.
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4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi 31/10/2011
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni patrimoniali
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 21.862
2. altri titoli 1.480
c) titoli di terzi depositati presso terzi 23.920
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
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NOTA INTEGRATIVA: PARTE C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
Titoli di
debito Finanziamenti
Altre operazioni
Totale 31/10/2011
Totale 31/12/2009
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1 1 5
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche 93 93 30
5. Crediti verso clientela 1.491 1.491 1.048
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Totale 1 1.585 1.586 1.083
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1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
passività 31/10/2011 31/12/2009
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche (93) (93) (86)
3. Debiti verso clientela (145) (145) (202)
4. Titoli in circolazione (433) (433) (206)
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
Totale (238) (433) (671) (494)
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71
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori 31/10/2011 31/12/2009
a) garanzie rilasciate 7 1
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1 individuali
3.2 collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento titoli 10 5
7. attività di ricezione e trasmissione ordini 3 1
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione dei servizi di terzi
9.1 gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2 prodotti assicurativi
9.3 altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento 90 56
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
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g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti 577 37
j) altri servizi 5 54
Totale 693 154
Il consistente incremento delle commissioni attive al 31/10/2011 rispetto al 31/12/2009 è da imputare alla applicazione, a decorrere dal 2010, della commissione sull’accordato ai a tutti i rapporti creditizi, ad eccezione di mutui e crediti di firma.
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73
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori 31/10/2011 31/12/2009
a) presso propri sportelli 10 5
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli 10 5
3. servizi e prodotti di terzi
b) offerta fuori sede
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
c) altri canali distributivi
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
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2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori 31/10/2011 31/12/2009
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione (2)
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1 portafoglio proprio
3.2 portafoglio di terzi
4. custodia e amministrazione di titoli (1) (2)
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento (94) (48)
e) altri servizi (2) (135)
Totale (98) (185)
La consistente diminuzione delle commissioni passive è da imputare alle misure intraprese dai commissari della Gestione Provvisoria, che hanno determinato il recesso immediato, ai sensi dell’art. 1467 c.c., da una convenzione stipulata dalla Banca con una società finanziaria ex art. 106 TUB, nonché azionista della Banca; la convenzione, stipulata dalla Banca in data 1 febbraio 2009, prevedeva l’applicazione di condizioni particolarmente vantaggiose a favore dei soci della finanziaria, nonché la retrocessione a quest’ultima del 50% dello spread applicato sulle linee di credito utilizzate. L’ammontare di tale retrocessione al 31 dicembre 2009 era pari a circa Euro 134 mila.
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Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Figurano i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite realizzati con la vendita della attività o passività finanziare diverse da quelle di negoziazione e da quelle designate al fair value.
31/10/2011 31/12/2009 Voci/Componenti reddituali
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite
Risultato netto
Attività finanziarie 6 6
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
6 6
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
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Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Rettifiche di valore Riprese di valore - Specifiche
Riprese di valore –
Di portafoglio
Totale
Operazioni/Componenti reddituali
Specifiche -
Cancellazioni
Specifiche - Altre
Di portafoglio
A
B
A
B
31/10/2011 31/12/2009
A. Crediti verso banche
Finanziamenti
Titoli di debito
B. Crediti verso clientela (809)
Finanziamenti (2.000) (248) 97 791 (1.360) (809)
Titoli di debito
C. Totale (2.000) (248) 97 791 (1.360) (809)
Le rettifiche di valore di crediti ammontano al 31/10/2011 a circa euro 1,4 milioni; il fondo rettificativo a tale data è pari a euro 2,2 milioni. Le rettifiche di valore sono determinate sulla base delle valutazioni specifiche e collettive del portafoglio crediti. La perdita di valore associabile a ogni credito impaired è pari alla differenza negativa tra il suo valore di bilancio al momento della valutazione (costo ammortizzato) e il relativo valore recuperabile (valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi). La valutazione analitica dei crediti impaired (past due, incagli e sofferenze), per quanto attiene l’orizzonte temporale di attualizzazione, viene effettuata come di seguito indicato: posizioni a sofferenza:
(iii) con previsioni di perdita integrale; non vengono sottoposti ad attualizzazione; (iv) con previsioni di perdita parziali; trattasi di posizioni assistite da garanzie reali/personali
che sono affidate al recupero legale. Vengono sottoposte ad attualizzazione ipotizzando l’adozione di un orizzonte temporale in linea con il tempo medio di perfezionamento delle procedure esecutive;
posizioni a incaglio e past due;
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(iii) posizioni di fido di conto corrente; l’orizzonte temporale di attualizzazione viene individuato nella scadenza del 31/12, data nella quale le posizioni verranno soggette al prossimo riesame ai fini impairment;
(iv) posizioni a rientro graduale; l’attualizzazione tiene conto della scadenza del piano originario.
Per quanto attiene le valutazioni collettive di portafoglio, BCF ha applicato al 31/10/2011 la percentuale dello 0,45% contro quella dello 0,40% applicata al 31/12/2009; in particolare, considerato l’attuale contesto macroeconomico e stante l’impossibilità di avvalersi di una metodologia valutativa basata su evidenze storico-statistiche in considerazione della storia recente della Banca, si è ritenuto di utilizzare per il bilancio al 31/10/2011 una copertura per i crediti in bonis pari allo 0,45%. Tale percentuale di copertura è in linea con quanto utilizzato da Farbanca S.p.A (banca del settore farmaceutico, appartenente al Gruppo Banca Popolare di Vicenza); la BCF ha scelto di uniformarsi a tale percentuale di copertura in considerazione della fusione con Farbanca che presumibilmente verrà a realizzarsi nel corso del 2012. L’ammontare delle rettifiche collettive al 31/10/2011 è pari a euro 359 mila circa e includono maggiori accantonamenti di numero 4 posizioni (pari a euro 800 mila circa) che successivamente alla chiusura del bilancio hanno evidenziato criticità tali da necessitare di una maggiore copertura (pari a circa euro 320 mila).
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Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori 31/10/2011 31/12/2009
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi (1.008) (674)
b) oneri sociali (276) (191)
c) indennità di fine rapporto (9) (7)
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (27) (24)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita (5)
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti (43) (59)
2) Altro personale (3) (16)
3) Amministratori e sindaci (578) (112)
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale (1.944) (1.088)
Le voci “Amministratori e sindaci” al 31/10/2011 include gli onorari e i rimborsi per gli organi della Gestione Provvisoria e dell’Amministrazione straordinaria, come fissati dalla Banca d’Italia e di seguito indicati. Sono altresì ricompresi i compensi riconosciuti al Presidente del Consiglio di Amministrazione (euro 2.500) e ai Sindaci della Banca (euro 2.500 ) con riferimento al solo mese di gennaio 2010, prima quindi della sospensione degli organi e dello scioglimento, disposti rispettivamente dalla gestione provvisoria e dall’amministrazione straordinaria.
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Gestione Provvisoria Il compenso dei Commissari della Gestione provvisoria è stato determinato dalla Banca d’Italia con Provvedimento del 10/09/2010.
Nominativo Carica Compensi* Rimborsi spese *
Dott. Giuseppe Scattone Commissario Euro 40.000 4.847
Avv. Vincenzo Dispinzeri Commissario Euro 40.000 4.147
* Ammontari al lordo delle ritenute di legge e al netto dell’IVA eventualmente dovuta. Amministrazione Straordinaria I compensi, a titolo di acconto, degli organi della Gestione straordinaria sono stati determinati dalla Banca d’Italia con Provvedimento del 10/09/2010. Il saldo finale dei compesi agli organi straordinari è stato stanziato tra le fatture da ricevere.
Nominativo Carica Compensi* - Acconto
Compensi* - totale
Rimborsi spese *
Avv. Vincenzo Dispinzeri Commissario Straordinario
164.667 209.000 35.196 Dott. Giuseppe Scattone Presidente del Comitato di
Sorveglianza 31.668 41.000 7.989 Dott. Giuseppe Perini Componente del Comitato di
Sorveglianza 31.667 41.000 1.250 Avv. Pietro Cavasola Componente del Comitato di
Sorveglianza 31.666 41.000 124 * Ammontari al lordo delle ritenute di legge e al netto dell’IVA eventualmente dovuta. 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
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Personale dipendente: 12 13
a) dirigenti*
- di cui: distaccati*
b) totale quadri direttivi 3 3
- di cui: di 3° e 4° livello 3 3
c) restante personale dipendente 9 10
- di cui: part time
- di cui: tempo determinato
Altro personale 0 0
L’organico, n. 12 risorse al 31/10/2011 di cui n. 2 donne, è stato diminuito di n. 1 unità rispetto al 31/12/2009, a seguito delle dimissioni di un dipendente a novembre 2010. 9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
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Altre (25) (42)
Polizza Infortuni (18) (17)
Altri benefici a favore dei dipendenti (43) (59)
9.5 Altre spese amministrative: composizione
31/10/2011 31/12/2009 ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (valori in migliaia di euro)
Valore % Valore %
Fitti e canoni passivi (365) 20,90% (218) 23,06%
Spese per manutenzione mobili/impianti (33) 1,92% (22) 2,37%
Spese per acquisto beni e servizi professionali (460) 26,29% (185) 15,51%
Spese per acquisto di servizi non professionali (353) 20,20% (230) 24,23%
Spese per elaborazione e trasmissione dati (informatiche) (178) 10,18% (129) 13,65%
Premi assicurativi (36) 2,09% (12) 1,26%
Spese pubblicitarie (34) 1,95% (36) 3,76%
Imposte indirette e tasse (91) 5,22% (57) 5,99%
Altre spese amministrative (197) 11,25% (96) 10,16%
Totale (1.748) 100,00% (985) 100,00%
Tra le spese per acquisto di servizi professionali risultano contabilizzati al 31/10/2011 le seguenti spese per consulenza: - 20 mila circa relative alla consulenza per la valutazione d’azienda; - 160 mila euro circa relative alle spese legali relative all’aumento di capitale ; - 20 mila circa relative alle spese legali per l’avvio dell’azione di responsabilità contro gli ex organi di amministrazione e di controllo della Banca. Tra le altre spese amministrative sono contabilizzate euro 73 mila relative a partite sospese durante la procedura di sospensione dei pagamenti, delle quali non è stato possibile accertare la natura e che pertanto si è ritenuto di dover ammortizzare interamente
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Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Nella Sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività materiali detenute ad uso funzionale o a scopo di investimento, incluse quelle relative ad attività acquisite in locazione finanziaria e ad attività concesse in leasing operativo.
Attività/Componente reddituale
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore (c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (132) (132)
- Ad uso funzionale (132) (132)
- Per investimento
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale A (132) (132)
B. Attività materiali in via di dismissione
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Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività/Componente reddituale
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività immateriali (5) (5)
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre (5) (5)
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
Totale A
B. Attività immateriali in via di dismissione
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Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione
31/10/2011 31/12/2009
Sopravvenienze Passive 21 -8
Ammortamenti migliorie su beni di terzi 17 -9
Altri oneri di gestione 10 -5
Totale Altri Oneri di Gestione 47 -22
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
31/10/2011 31/12/2009
Recupero imposte e tasse 85 52
Recuperi di spese su depositi e c/c 72
Altri recuperi di spese 5
Sopravvenienze attive 11 2
Totale Altri Proventi di Gestione 168 59
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Sezione 18 – Imposte sul reddito di esercizio dell’operatività corrente - Voce 260
31/10/2011 31/12/2009
Imposte Correnti
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)
Variazioni delle imposte anticipate (+/-) 500
Variazioni delle imposte differite (+/-)
Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1-/-2+3+/-4 +/-5) 500
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NOTA INTEGRATIVA: PARTE D - Redditività complessiva
Voci Importo Lordo
Imposta sul reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio (3.552) 500 (3.052)
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120. Redditività complessiva (Voce 10+110) (3.552) 500 (3.052)
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NOTA INTEGRATIVA: PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 1 - Rischio di credito - A. QUALITA' DEL CREDITO
A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Altre attività
Totale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
19.321 19.321
5. Crediti verso clientela
656 703 8.798 10.156
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
31/10/2011 656 703 28.118 29.477
31/12/2009 2.255 32.936 35.191
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A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
Attività deteriorate In Bonis TOTALE
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche specifiche
Esposizione netta
Esposizione lorda
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione netta
(esposizione netta)
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
19.321 19.321 19.321
5. Crediti verso clientela
3.254 -1.895 1.359 9.156 -359 8.797 10.156
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
31/10/2011 3.254 -1.895 1.359 28.477 -359 28.118 29.477
31/12/2009 3.088 -832 2.255 33.047 -111 32.936 35.191
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A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
f) Altre attività 19.321 19.321
TOTALE A 19.321 19.321
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE B
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A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze 2.114 1.458 656
b) Incagli 1.140 436 703
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività 9.156 359 8.797
TOTALE A 12.410 1.895 359 10.156
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE B
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A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate
Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
A. Esposizione lorda iniziale 179 2.909
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento 1.935 1.088
B.1 ingressi da crediti in bonis 322 1.088
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
1.357
B.3 altre variazioni in aumento 256
C. Variazioni in diminuzione 2.858
C.1 uscite verso crediti in bonis 1.333
C.2 cancellazioni
C.3 incassi 100
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
1.357
C.6 altre variazioni in diminuzione 68
D. Esposizione lorda finale 2.114 1.139
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
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A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
A. Rettifiche complessive iniziali 179 654
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento 1.375 811
B.1 rettifiche di valore 1.189 811
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
136
B.3 altre variazioni in aumento 50
C. Variazioni in diminuzione 96 927
C.1 riprese di valore da valutazione 96 691
C.2 riprese di valore da incasso 100
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
136
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali 1.458 437
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
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A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzioni delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating
Classi di rating esterni
Esposizioni classe
1
classe
2
classe
3
classe
4
classe
5
classe
6
Senza rating
Totale
A. Esposizioni creditizie per cassa 29.477 29.477
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a erogare fondi
Totale 29.477 29.477
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A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Garanzie personali (2) Garanzie reali (1)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati
Valore
esp
osizione n
etta
Im
mobili
Titoli
Altre
gara
nzie reali
CLN
Govern
i e b
anche centrali
Altri e
nti p
ubblici
Banche
Altri soggetti
Govern
i e b
anche centrali
Altri e
nti p
ubblici
Banche
Altri soggetti
Totale (1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite 6.448 3.256 322 3.520 7.098
- di cui deteriorate 902 856 131 405 1.392
1.2 parzialmente garantite 989 174 100 28 157 459
- di cui deteriorate 20 11 10 6 27
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite:
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
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Sezione 1 - Rischio di credito - B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
Esposizioni/Controparti
Esposizione n
etta
Rettifiche v
alore
specifiche
Rettifiche v
alore
di
portafo
glio
Esposizione n
etta
Rettifiche v
alore
specifiche
Rettifiche v
alore
di
portafo
glio
Esposizione n
etta
Rettifiche v
alore
specifiche
Rettifiche v
alore
di
portafo
glio
Esposizione n
etta
Rettifiche v
alore
specifiche
Rettifiche v
alore
di
portafo
glio
Esposizione n
etta
Rettifiche v
alore
specifiche
Rettifiche v
alore
di
portafo
glio
Esposizione n
etta
Rettifiche v
alore
specifiche
Rettifiche v
alore
di
portafo
glio
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 89 269 55 1.122 601 336
A.2 Incagli 501 102 113 65
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 5.690 163 3.107 196
Totale A 89 269 6.246 1.224 163 3.821 401 196
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
Totale (A + B) al 31.10.2011 89 269 6.246 1.224 163 3.821 401 196
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B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) – Operatività verso l’Italia
Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
Esposizioni/Aree geografiche
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 104 43 261 1.127 395 183
A.2 Incagli 332 367 370 70
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 716 3 1.010 5 6.023 322 1.048 30
TOTALE A 716 107 1.010 48 6.616 1.816 1.814 283
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
31/10/2011 716 107 1.010 48 6.616 1.816 1.814 283
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B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) – Operatività nel mondo
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA
RESTO DEL MONDO
Esposizioni/Aree geografiche E
sposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
656 1.458
A.2 Incagli
702 437
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
8.797 359
TOTALE A
10.156 2.254
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
31/10/2011 10.156 2.254
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B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valori di bilancio) - Operatività verso l’Italia
Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
Esposizioni/Aree geografiche
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 1 14.035 5.285
TOTALE A 1 14.035 5.285
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
31/10/2011 1 14.035 5.285
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B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valori di bilancio) - Operatività nel mondo
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA
RESTO DEL MONDO
Esposizioni/Aree geografiche E
sposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
19.321
TOTALE A
19.321
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
31/10/2011 19.321
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B.4 Grandi rischi La normativa dei Grandi Rischi ha la finalità di limitare i rischi di instabilità derivanti dall’inadempimento di una singola controparte verso cui una Banca sia esposta in misura rilevante. Nell’ambito della revisione della disciplina dei Grandi Rischi, sono state rivisti i fattori di ponderazione delle esposizioni interbancarie; in particolare, la nuova normativa prevede la ponderazione a 0% solo con durata non superiore a 1 giorno. I conti correnti di corrispondenza devono essere ponderati al 100%. La riserva obbligatoria viene ponderata allo 0% solo se depositata presso le banche centrali. Se l’assolvimento avviene in via indiretta, la ponderazione deve essere al 100%. E’ previsto un regime transitorio per le ponderazioni nei confronti di esposizioni verso banche e imprese di investimento assunte prima del 31/12/2009. Detto regime transitorio non può essere applicato ai conti correnti di corrispondenza ed alla riserva obbligatoria indiretta, ai quali viene attribuita una ponderazione del 100%. Per la BCF, pertanto, i grandi rischi al 31/10/2011 inglobano l’ammontare del conto corrente di corrispondenza (liquidità detenuta presso ICCREA), della riserva obbligatoria indiretta, nonché della liquidità detenuta presso il conto in Banca Popolare di Vicenza relativa all’aumento di capitale. Tali ammontari sono tutti ponderati al 100%. Al 31/10/2011, sulla base del patrimonio di vigilanza pari a euro 14.657.169., la Banca ha in essere n. 2 posizioni rientranti nella categoria dei così detti “Grandi rischi”, esposizioni che, ai sensi della disposizioni di vigilanza, hanno importo superiore al 10% del patrimonio di vigilanza. Trattasi delle esposizioni nei confronti della Banca Popolare di Vicenza (liquidità relativa all’aumento di capitale sottoscritto e versato) e di ICCREA Banca (liquidità detenuta presso il conto di regolamento giornaliero)
(importi in Euro) 31/10/2011
PATRIMONIO DI VIGILANZA (PdV) 14.657.169
Grandi rischi - 10% PdV 1.465.716
Nr. Posizioni 2
Ammontare Nominale Grandi rischi 19.320.312
% su patr. 116%
Ammontare PONDERATO Grandi rischi 19.320.312
Tali ammontari, trattandosi di esposizioni nei confronti di Istituti creditizi, non determinano alcun debordo al limite individuale.
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100
Sezione 2 - Rischio di mercato - 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO BANCARIO Informazioni di natura quantitativa 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno
Da oltre 1 anno fino a 5 anni
Da oltre 5 anni fino a 10 anni
Oltre 10 anni
Durata indeterminata
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
19.285 36
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c 3.047 10 95
- altri finanziamenti 6.319 112 194 94 285
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c 5.406
- altri debiti 1.356
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c 850
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 5.686 17 466 643
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2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe 1 1 31
+ posizioni corte 33
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
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Sezione 3 - Rischio di liquidità
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie
Voci/Scaglioni temporali
a vista
Da oltre 1
giorno a 7 giorni
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
Da oltre 15
giorni a 1 mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Durata
indeterm
inata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Titoli di debito quotati
A.3 Altri titoli di debito
A.4 Finanziamenti
- Banche 19.286 36
- Clientela 4.251. 18 2 123 306 481 753 2.620 1.602
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche 850
- Clientela 6.710 51
B.2 Titoli di debito 17 1.108 5.686
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
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NOTA INTEGRATIVA: PARTE F - Informazioni sul Patrimonio Sezione 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA A. Informazioni di natura qualitativa
La gestione del patrimonio riguarda l’insieme delle politiche e delle scelte necessarie per definire la dimensione del patrimonio, nonché la combinazione ottimale tra i diversi strumenti alternativi di capitalizzazione in modo da assicurare che il patrimonio ed i ratios siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di Vigilanza. B. Informazioni di natura quantitativa Nella Sezione è illustrata la composizione dei conti relativi al patrimonio della banca. B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione
Voci/Valori 31/10/2011 31/12/2009
1. Capitale 16.110 12.018
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve 1.605 -3.941
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre 1.605 -3.955
- altre 14
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 8
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (Perdita) d'esercizio -3.052 -2.360
Totale 14.663 5.723
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B.2 Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita: composizione
31/10/2011 31/12/2009 Attività/Valori
Riserva positiva
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
1. Titoli di debito - 8
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale - 8
B3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 8
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative -8
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive da realizzo
3.4 Altre variazioni -8
4. Rimanenze finali 0
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105
Sezione 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 Patrimonio di vigilanza A. Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l'applicazione della normativa di bilancio prevista dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e tenendo conto della disciplina della Banca d'Italia sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali. Il patrimonio di vigilanza viene calcolato come somma delle componenti positive e negative, in base alla loro qualità patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della banca, al fine di poterle utilizzare nel calcolo degli assorbimenti patrimoniali. Esso, che costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, è costituito dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al netto di alcune deduzioni; in particolare: Patrimonio di base (Tier 1) Il capitale sociale, i sovrapprezzi di emissione, le riserve di utili e di capitale, costituiscono gli elementi patrimoniali di primaria qualità. Il totale dei suddetti elementi, previa deduzione delle azioni o quote proprie, delle attività immateriali, nonché delle eventuali perdite registrate negli esercizi precedenti ed in quello in corso, costituisce il patrimonio di base. Patrimonio supplementare (Tier 2) Le riserve di valutazione, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinate costituiscono gli elementi positivi del patrimonio supplementare, ammesso nel calcolo del patrimonio di vigilanza entro un ammontare massimo pari al patrimonio di base; le passività subordinate non possono superare il 50% del Tier 1. (eventualmente integrare con quanto riportato sotto la voce "Eventuale") Da tali aggregati vanno dedotte le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le attività subordinate detenuti in altre banche e società finanziarie. Patrimonio di terzo livello Gli elementi rientranti nel patrimonio di 3° livello possono essere utilizzati soltanto a copertura dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato – esclusi i requisiti sui rischi di controparte e di regolamento relativi al “portafoglio di negoziazione di vigilanza” – ed entro il limite del 71,4% di detti requisiti. Possono concorrere al patrimonio di 3° livello: - le passività subordinate di 2° livello non computabili nel patrimonio supplementare perché eccedenti il limite del 50% del patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre; - le passività subordinate di 3° livello. Al momento la banca non fa ricorso a strumenti computabili in tale tipologia di patrimonio.
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106
B. Informazioni di natura quantitativa
31/10/2011 31/12/2009
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 14.657 5.710
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 14.657 5.710
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 14.657 5.710
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 8
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G. 1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
G. 2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) -4
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 4
M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 14.657 5.714
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 14.657 5.714
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2.2 Adeguatezza patrimoniale A. Informazioni di natura qualitativa La Banca d’Italia con l’emanazione della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”) e successivi aggiornamenti, ha ridisegnato la normativa prudenziale delle banche e dei gruppi bancari recependo le direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale degli intermediari finanziari: Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale (cd.”Basilea 2”). La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su tre Pilastri: - il Primo attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto di requisiti patrimoniali per fronteggiare alcune principali tipologie di rischi dell’attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi); a tal fine sono previste metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi di controllo; - il Secondo richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, evidenziando l’importanza della governance quale elemento di fondamentale significatività anche nell’ottica dell’Organo di Vigilanza, a cui è rimessa la verifica dell’attendibilità e della correttezza di questa valutazione interna; - il Terzo introduce specifici obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo. I coefficienti prudenziali al 31 ottobre 2011 sono determinati secondo la metodologia prevista dall’Accordo sul Capitale – Basilea 2, adottando il metodo Standardizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e controparte e quello Base per il calcolo dei rischi operativi. In base alle istruzioni di Vigilanza, le banche devono mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio di credito), un ammontare del patrimonio di Vigilanza pari ad almeno l’8 per cento delle esposizioni ponderate per il rischio (total capital ratio). Le banche sono tenute inoltre a rispettare in via continuativa i requisiti patrimoniali per i rischi generati dalla operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. Con riferimento ai rischi di mercato calcolati sull’intero portafoglio di negoziazione, la normativa identifica e disciplina il trattamento dei diversi tipi di rischio: rischio di posizione su titoli di debito e di capitale, rischio di regolamento e rischio di concentrazione. Con riferimento all’intero bilancio occorre inoltre determinare il rischio di cambio ed il rischio di posizione su merci. Per la valutazione della solidità patrimoniale assume notevole rilevanza anche il c.d. Tier 1 capital ratio, rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base e le complessive attività di rischio ponderate. Come risulta dalla composizione del patrimonio di vigilanza e dal seguente dettaglio dei requisiti prudenziali, la Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base – pari al 31/10/2011 al patrimonio di vigilanza - ed attività di rischio ponderate pari al 108,11% (al 19,07% al 31/12/2009).
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B. Informazioni di natura quantitativa (Valori in Euro)
Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti Categorie/Valori
31/10/2011 31/12/2009 31/10/2011 31/12/2009
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 33.953.991 56.052.259 13.557.342 29.942.501
1. Metodologia standardizzata 33.953.991 56.052.259 13.557.342 29.942.501
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 1.084.587 2.395.400 1.084.587 2.395.400
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo 132.889 70.344,00 132.889 70.344,00
1. Metodo base 132.889 70.344,00 132.889 70.344,00
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Totale requisiti prudenziali 1.217.476 2.465.744 1.217.476 2.465.744
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 13.557.342 29.942.501
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
108,11% 19,07%
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
108,11% 19,08%
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NOTA INTEGRATIVA: PARTE H - Operazioni con parti correlate INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI E DEI DIRIGENTI Compensi ad Amministratori, Dirigenti e Sindaci Gli organi di amministrazione e di controllo risultano sospesi con Provvedimento della Banca d’Italia del 27/01/2010, a seguito della sottoposizione della Banca alla Gestione provvisoria; quindi, gli stessi sono stati sciolti con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 26 marzo 2010; di seguito vengono riportati i compensi riconosciuti al Presidente del Consiglio di amministrazione e ai sindaci della Banca con riferimento al solo mese di gennaio 2010;
Importo
Voci/Valori Amministratori Sindaci Dirigenti Totali
31/10/2011
Stipendi e altri benefici a breve termine, compresi compensi e benefits agli amministratori e sindaci 2.500 2.496 4.996
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
Altri benefici a lungo termine
Totale 2.500 2.496 4.996 Ammontari in euro
Di seguito gli onorari e i rimborsi per gli organi della Gestione Provvisoria e dell’Amministrazione straordinaria, come fissati dalla Banca d’Italia. Gestione Provvisoria Il compenso dei Commissari della Gestione provvisoria è stato determinato dalla Banca d’Italia con Provvedimento del 10/09/2010.
Nominativo Carica Compensi* Rimborsi spese *
Dott. Giuseppe Scattone Commissario Euro 40.000 4.847
Avv. Vincenzo Dispinzeri Commissario Euro 40.000 4.147
* Ammontari al lordo delle ritenute di legge e al netto dell’IVA eventualmente dovuta. Amministrazione Straordinaria I compensi, a titolo di acconto, degli organi della Gestione straordinaria sono stati determinati dalla Banca d’Italia con Provvedimento del 10/09/2010. Essi sono pari all’80% dei compensi complessivi. Il saldo finale dei compensi agli organi straordinari è stato stanziato tra le fatture da ricevere.
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110
Nominativo Carica Compensi* - Acconto
Compensi* - totale
Rimborsi spese *
Avv. Vincenzo Dispinzeri Commissario Straordinario
164.667 209.000 35.196 Dott. Giuseppe Scattone Presidente del Comitato di
Sorveglianza 31.668 41.000 7.989 Dott. Giuseppe Perini Componente del Comitato di
Sorveglianza 31.667 41.000 1.250 Avv. Pietro Cavasola Componente del Comitato di
Sorveglianza 31.666 41.000 124 * Ammontari al lordo delle ritenute di legge e al netto dell’IVA eventualmente dovuta. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Alla data della predisposizione del presente bilancio al 31/10/2011, il principale azionista della BCF è la Banca Popolare di Vicenza, che detiene il 75,21% del capitale sociale. Al 31/10/2011, la BCF detiene un rapporto di conto corrente su base attiva presso la filiale di Roma della Banca Popolare di Vicenza, dove risulta deposito il corrispettivo relativo all’aumento di capitale sottoscritto in data 14/09/2011 dalla Banca Popolare di Vicenza. Il saldo di tale rapporto al 31/10/2011 è pari a euro 14.000.000, e la remunerazione dello stesso è del 3%.
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Allegati Di seguito:
- Rapporto del Comitato di Sorveglianza - Relazione della società di revisione