banca intesa: un alleato per lo sviluppo locale iv assemblea andigel le azioni per lo sviluppo...

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Banca Intesa: Banca Intesa: Un alleato per lo Un alleato per lo sviluppo locale sviluppo locale IV Assemblea ANDIGEL IV Assemblea ANDIGEL Le azioni per lo sviluppo locale Le azioni per lo sviluppo locale Chiostro di San Nicolò, via Gregorio Elladio – Spoleto Chiostro di San Nicolò, via Gregorio Elladio – Spoleto Spoleto, 4 marzo 2004 Spoleto, 4 marzo 2004

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Page 1: Banca Intesa: Un alleato per lo sviluppo locale IV Assemblea ANDIGEL Le azioni per lo sviluppo locale Chiostro di San Nicolò, via Gregorio Elladio – Spoleto

Banca Intesa:Banca Intesa:Un alleato per lo sviluppo localeUn alleato per lo sviluppo locale

IV Assemblea ANDIGELIV Assemblea ANDIGEL

Le azioni per lo sviluppo localeLe azioni per lo sviluppo localeChiostro di San Nicolò, via Gregorio Elladio – SpoletoChiostro di San Nicolò, via Gregorio Elladio – Spoleto

Spoleto, 4 marzo 2004Spoleto, 4 marzo 2004

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Banca Intesa – chi siamo e come operiamoBanca Intesa – chi siamo e come operiamo

Primo Gruppo Bancario ItalianoPrimo Gruppo Bancario Italiano

Presenza TerritorialePresenza Territoriale

Diversificazione e Integrazione dei servizi/prodotti offertiDiversificazione e Integrazione dei servizi/prodotti offerti

• Banca Intesa è il primo gruppo bancario italiano e uno dei protagonisti sullo scenario finanziario europeo;

• Nasce dall’integrazione di Cariplo, Banco Ambrosiano Veneto e Banca Commerciale Italiana

• Il Gruppo Intesa è un modello di riferimento per il sistema bancario in quanto riunisce sotto un unico governo banche e società che operano nei diversi settori finanziari e dei servizi alla clientela, conservando la propria identità e le proprie caratteristiche peculiari. E’ il caso della Holding Intesa Centro e delle Casse partecipate.

• Banca Intesa vanta una presenza capillare su tutto il territorio nazionale con quote leader di mercato per quanto riguarda il numero di sportelli aperti, gli impieghi erogati, e i depositi della clientela.

Approccio innovativo verso la Pubblica AmministrazioneApproccio innovativo verso la Pubblica Amministrazione

• L’impegno e la responsabilità del Gruppo nei confronti della società civile e delle istituzioni si sono concretizzati con la creazione delle Direzioni Relazioni Istituzionali e Stato e Infrastrutture dedicate esclusivamente alle esigenze della P.A. allargata.

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(3) Ad agosto 2003(1) A giugno 2003(2) A marzo 2003

12,0%

6,6%

23,8%

27,7%

17,8%

14,1%

13,3%

10,3%

Bancassicurazione

Leasing

Factoring

Fondi Pensione

Fondi Comuni

Depositi

Impieghi

Classifica

1

1

1

2

2

1

3

3

Filiali(2)

(1)

(1)

(3)

(2)

(1)

(1)

(1)

20,4%Interscambio

Estero(1)

1

Leader di mercato in Italia

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Forte presenza in tutte le regioni d’Italia

Dati a marzo 2003(1) Esclusi obbligazioni e PCT

FilialiFiliali

Leadership in Lombardia:Filiali: 16%

Depositi: 26%

Depositi Depositi (1)(1)

Quota di mercatoQuota di mercato 10,3% 13,5%

CentroCentro9%9%

Sud7%

Centro Centro 9%9%

Nord-OvestNord-Ovest22%22%

Nord-EstNord-Est11%11%

Nord-OvestNord-Ovest14%14%

Nord-EstNord-Est10%10%

Sud7%

FilialiFiliali Depositi Depositi (1)(1)

Isole9%

Isole8%

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Funzioni Funzioni CentraliCentrali

DivisioniDivisioni

Società ProdottoSocietà Prodotto/Canali Distributivi/Canali Distributivi

GRUPPO INTESA GRUPPO INTESA

Direzioni CentraliDirezioni Centrali

Società Prodotto

Società Prodotto

Divisione ReteDivisione Rete DivisioneCorporate

DivisioneCorporate

Divisione Banche Italia

Divisione Banche Italia

Divisione Banche Estere

Divisione Banche Estere

Società di Servizi

Società di Servizi

Direzione Relazioni Istituzionali

Direzione Relazioni Istituzionali

Struttura Organizzativa del GruppoStruttura Organizzativa del Gruppo

• La struttura organizzativa di Banca Intesa è basata su sei aree di responsabilità: le strutture centrali, quattro divisioni di business - Rete, Corporate (Imprese), Banche Italia, Banche Estero - e l’area società prodotto. La Direzione Relazioni Istituzionali è situata all’interno delle Direzioni Centrali e opera a supporto delle strutture del Gruppo. La Direzione Stato & Infrastrutture è situata invece per “assimilazione” degli Enti di maggiori dimensioni alle imprese più strutturate, nella Divisione Corporate.

Direzione Stato & Infrastrutture

Direzione Stato & Infrastrutture

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Banca Intesa per la Pubblica Amministrazione (1)

DIREZIONE RELAZIONI DIREZIONE RELAZIONI ISTITUZIONALIISTITUZIONALIDIREZIONE RELAZIONI DIREZIONE RELAZIONI ISTITUZIONALIISTITUZIONALI

Dialogo con gli Interlocutori Istituzionali

Identificazione delle esigenze specifiche della P.A.

Canalizzazione degli interlocutori sulle Strutture

operative della banca

DIREZIONE STATO & DIREZIONE STATO & INFRASTRUTTUREINFRASTRUTTURE(per la P.A. Locale di maggiori dimensioni)(per la P.A. Locale di maggiori dimensioni)

DIREZIONE STATO & DIREZIONE STATO & INFRASTRUTTUREINFRASTRUTTURE(per la P.A. Locale di maggiori dimensioni)(per la P.A. Locale di maggiori dimensioni)

Finanza di Progetto

Cartolarizzazioni

Consulenza e finanza Immobiliare

PrivatizzazionI – Quotazioni in Borsa

Advisoring

Obbligazioni domestiche

EMTN Program/Eurobond

Rating advisory

Ristrutturazione del debito-Prodotti derivati

DIVISIONE DIVISIONE RETE RETE SERVIZIO DI PUBBLICA SERVIZIO DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALEAMMINISTRAZIONE LOCALE(per la P.A. Locale di minori dimensioni)(per la P.A. Locale di minori dimensioni)

DIVISIONE DIVISIONE RETE RETE SERVIZIO DI PUBBLICA SERVIZIO DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALEAMMINISTRAZIONE LOCALE(per la P.A. Locale di minori dimensioni)(per la P.A. Locale di minori dimensioni)

Servizi di Tesoreria

Finanza ordinaria

Consulenza

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Principali fabbisogni

Pubblica amministrazione locale

Pubblica amministrazione centrale

Supporto agli investimenti

Implicazioni

Coinvolgimento dei privati nei programmi infrastrutturali e sul territorio;

Maggiore utilizzo di finanza “innovativa”;

Cessione/valorizzazione patrimoni “pubblici” non tradizionali (es. immobili);

Privatizzazioni;

Emissioni e ristrutturazioni del debito da parte degli enti locali;

Alleanze con esperti tecnologici.

Prodotti e servizi

Valorizzazione del patrimonio

Sostegno all’innovazione

Incremento della necessità di fonti finanziarie

Supporto allo sviluppo del territorio

Supporti tecnologici/gestionali

Le discontinuità normative e i vincoli del Patto di Stabilità determinano importanti fabbisogni per le Pubbliche Amministrazioni ai quali Banca Intesa risponde con prodotti e servizi personalizzati:

Finanza di progetto

Cartolarizzazione

Finanza Immobiliare

Derivati Mutui Tesorerie

Finanza di progetto per iniziative medio/piccole

Consulenza per la ristrutturazione del debito

Sistemi di pagamento

Marketing territoriale

Distretti Indistriali

Fondi per la ricerca

Banca Intesa per la Pubblica Amministrazione (2)

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Le azioni per lo sviluppo localeUn alleato per lo sviluppo locale

IV ASSEMBLEA ANDIGEL

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Il ritardo infrastrutturale è notevole

Un’indagine del Centro Studi di Confindustria ha assegnato all’Italia,

all’interno dell’area Euro, il settimo posto dopo Finlandia, Lussemburgo,

Belgio, Francia, Austria e Germania, per grado di competitività a livello

infrastrutturale.

Uno studio dell’Economist Intelligence Unit colloca l’Italia all’ultimo posto,

in termini di efficienza nelle infrastrutture, dopo Francia, Germania, Gran

Bretagna, Olanda e Spagna.

Infine, una analisi del CNEL, condotta su un campione di 19 paesi

industrializzati, posiziona l’Italia al 14° posto, sempre nell’ambito della

dotazione infrastrutturale.

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Anche le infrastrutture ambientali non sono adeguate

Il rapporto dell’OCSE, l'Organizzazione per la cooperazione e

lo sviluppo economico, ha assegnato all'Italia poco più della

sufficienza, a seguito della valutazione sulle sue “performance

ambientali nel periodo 1994-2002”.

Fra le raccomandazioni vi è quella di “mobilitare investimenti

pubblici e privati per migliorare le infrastrutture di raccolta e di

trattamento delle acque reflue urbane”.

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La dinamica degli investimenti è penalizzante

GLI INVESTIMENTI COMPLESSIVI E NELL’INDUSTRIA DEI SERVIZI IDRICI (1985=100)

Gli investimenti complessivi e nell'industria dei

Servizi idrici (1985=100)

20

40

60

80

100

120

85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98

** Dato provvisorio

Servizi idrici Opere pubbliche

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In questo contesto...

Il decollo di strumenti di finanziamento privato delle opere

pubbliche è urgente.

I mercati finanziari e il sistema bancario diventano i partner

indispensabili per poter realizzare progetti che sono cruciali

per il nostro futuro.

La finanza di progetto permette di realizzare con capitali

privati le infrastrutture pubbliche e per questa ragione è stata

da più parti indicata come la possibile soluzione.

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Limiti all’utilizzo al Project finance

Si applica solo a opere pubbliche “calde” ovvero in grado di

autofinanziarsi totalmente o parzialmente.

I progetti devono essere isolabili.

La complessità e i costi normalmente collegati ad una

operazione di project finance rendono non applicabile la tecnica

citata al di sotto di una certa dimensione minima.

Il pay back period in alcuni casi può risultare lungo.

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Project Finance: a quando il decollo?

Il project financing è stato introdotto nel nostro ordinamento

nel 1998 con la c.d. legge Merloni ter (L.415/98). Tale legge

costituisce il quadro di riferimento per la partecipazione del

capitale privato nel settore dei lavori pubblici.

Il Servizio Prodotti della Banca ha predisposto una sorta di

vademecum nel quale sono illustrate le principali

caratteristiche tecnico-finanziarie del pf, che lasciamo alla

vostra attenzione..

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Una fase di apprendimento è fondamentale

Investimenti f inanziati con operazioni di project f inancing in Inghilterra

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000

milioni d

i ste

rlin

e

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Il ruolo della Banca

L'apporto della nostra banca in una operazione di project

financing può essere a 360° sull'iniziativa: dallo studio del

progetto alla sua realizzazione.

Banca Intesa può garantire:

consulenza finanziaria, multidisciplinarietà, conoscenza del

mercato.

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Attività di advisory

Si svolge mediante analisi e valutazione degli aspetti salienti del

progetto, con le seguenti attività indicative: valutazione del quadro

giuridico/autorizzativo, indagine di mercato, analisi dei costi e dei

ricavi, analisi dei principali rischi, identificazione dei conseguenti

strumenti assicurativi e di garanzia, predisposizione del modello

finanziario, definizione delle tipologie di finanziamento,

elaborazione dell'Information Memorandum e del Term Sheet.

Obiettivo è la definizione dei profili di rischio dell’operazione, dei

suoi tempi di attuazione, della sua “bancabilità”.

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Attività di arranging

E' destinata alla finalizzazione di tutti i contratti commerciali e di

tutta la documentazione economico finanziaria, onde assicurare

condizioni soddisfacenti per il finanziamento del progetto.

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Il servizio idrico

Con riferimento al servizio di acquedotto: le perdite delle reti dei

nostri acquedotti sono pari in media al 33%.

Per quanto riguarda la depurazione, la popolazione collegata ad

impianti di depurazione in Italia è pari solo al 63% contro l’84%

registrato nel Regno Unito, il 77% della Francia, il 71% degli Stati

Uniti.

Gli obblighi comunitari sono stringenti: la prossima deadline è

fissata per il 2005, quando tutti i centri con più di 2000 abitanti

dovranno essere dotati di un impianto di depurazione.

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Il servizio idrico

La stima del fabbisogno di investimenti è pari ad almeno 45

miliardi di euro per realizzare nuove opere e adeguare quelle

esistenti.

Al contempo, le tariffe del servizio idrico sono fra le più basse

del contesto europeo: il costo dell’acqua in Italia è tra la metà e

un quarto di quello praticato nel resto d’Europa, con la sola

eccezione della penisola iberica. Recentemente anche l’OCSE

ha evidenziato il legame fra il livello qualitativo dell'ambiente e i

costi che si devono sostenere per garantirlo.

L’attuazione della Legge Galli è ancora incompleta a 10 anni

dalla sua approvazione.

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Il nuovo ordinamento dei servizi pubblici locali

L’articolo 14 del decreto legge 269/03 e il comma 234 art. 4 della

Finanziaria 2004 hanno introdotto significative modifiche nell’assetto

regolamentare dei servizi pubblici locali.

La più significativa modifica riguarda la modalità di affidamento del

servizio. Si supera l’obbligo di gara e si prevede che si possa

scegliere fra tre alternative modalità di selezione del gestore: attraverso gara ad evidenza pubblica; in modo diretto a società mista, il cui socio privato sia selezionato;

attraverso gara ad evidenza pubblica; attraverso il cosiddetto affidamento in house.

Si prevede una maggiore autonomia degli enti locali.