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Domenico Pessina, Davide Facchinetti
Un buon raccoltoda una buona semina
SEMINATRICIBANCO DI PROVA
52 Macchine Agricole settembre 2007
Si potrebbe anche dire: “Chi
ben comincia è già a metà
dell’opera”. Proverbi a parte, è
indubbio che la semina sia un
passaggio chiave di qualsiasi
coltivazione. Oltre ad una perdita
di tempo prezioso, una scarsa
o mancata germinazione causa
infatti una diminuzione certa
dell’entità del raccolto, specie
per quelle colture che non hanno
capacità di accestimento. Ecco
perché, ad esempio tipicamente
per il mais, si utilizzano seminatrici
cosiddette “di precisione”, in
grado cioè di collocare nel terreno
i semi a distanze pressoché
costanti sulla fi la e tra le fi le, e
sempre alla medesima profondità
predefi nita, con le minime fallanze
possibili di natura meccanica. Ma
è veramente così? L’effi cienza
di una seminatrice si evidenzia
soprattutto quando le condizioni
di campo (specie del terreno) non
sono ottimali e operativamente si
adottano velocità di avanzamento
elevate. Ci sono signifi cative
differenze anche tra le seminatrici
meccaniche e quelle pneumatiche,
più o meno adatte in relazione
anche alle caratteristiche della
settembre 2007 Macchine Agricole 53
Sotto osservazione
la seminatrice
pneumatica di
precisione MS
8230, prodotta
da una giovane e
dinamica azienda
di S. Vito al
Tagliamento (PN),
la MaterMacc.
All’avanguardia tra le seminatriciAlla MaterMacc questo lo sanno
bene, e il fatto di esportare con
successo in numerosi Paesi in
tutto il mondo (specie UE, USA
e Sud America, e ora anche in
Siberia!) depone a loro favore. Il
prodotto fi nito che viene offerto
è davvero completo e versatile:
le linee di seminatrici si basano
tutte sul MagicSem (fi g. 1), che
rappresenta il cuore del sistema e
viene montato su macchine da 2
a 18 fi le. Il telaio delle seminatrici
può essere dotato del sistema
Easy-set, un’originale soluzione
per la variazione della larghezza
di lavoro interfi lare (fi g. 2).
Alla MaterMacc sono comunque
in grado di soddisfare qualsiasi
esigenza della clientela, anche la
più estrema: è infatti in avanzata
fase di assemblaggio e sarà
consegnata nel corrente 2007
una mastodontica seminatrice a
semente (forma, massa unitaria,
ecc.). Non esiste una “ricetta”
valida per tutte le occasioni (se
ci fosse, l’avrebbero già trovata),
ma una buona macchina deve
essere in grado di fornire risultati
più che soddisfacenti in un’ampia
varietà di situazioni.
30 fi le, destinata ad operare nelle
sconfi nate distese siberiane! Nel
catalogo MaterMacc non mancano
seminatrici pneumatiche in linea
per cereali (serie MSD 400, 500
e 600): si tratta di macchine con
telaio a ripiegamento idraulico e
sistema di distribuzione modulare
per cereali, nonché colza, soia,
erba medica ed altre foraggere.
Il dispositivo per la deposizione
di semi minuti può essere
usato contemporaneamente
alla semina di cereali anche per
la distribuzione di fertilizzanti
microgranulari. Sui vari modelli è
possibile montare gli assolcatori
di semina su due o tre ranghi.
Oltre alle macchine complete,
punto di forza di MaterMacc sono
i componenti: tra quelli meccanici,
il più conosciuto e richiesto (che
è anche il cuore della macchina
in prova) è proprio il MagicSem,
distributore pneumatico per
seminatrici monogerme, un
concentrato di accorgimenti
tecnici (quasi tutti brevettati).
Ad esempio, una lamella collocata
in posizione centrale sotto i fori
del disco di semina impedisce ai
semi di incastrarsi, evitandone
il maltrattamento e la rottura,
inconveniente grave
che può diminuire
pesantemente la
germinabilità, causando
vistose fallanze in campo (fi g. 3).
Con il MagicSem i semi rimangono
invece in superfi cie, "galleggiando"
sul disco: al momento del distacco,
essi non subiscono alcuna
alterazione della traiettoria,
cadendo così con uniformità. Con
la divisione in due parti della luce
del foro grazie alla presenza della
lamella, è possibile seminare nella
stessa giornata varietà diverse
dello stesso tipo di seme senza
dovere essere costretti a cambiare
il disco, ma solamente regolando il
selettore per evitare di avere semi
doppi. Inoltre, il disco di semina
non è appoggiato sulla guarnizione,
ma su un piatto porta-disco rotante
dotato di cuscinetti, che riducono
al minimo l'attrito tra il disco
stesso e la guarnizione, eliminando
così il problema dovuto all'usura,
e richiedendo tra l’altro uno
sforzo minore per l'azionamento
del distributore. In tal modo, la
rotazione è estremamente fl uida,
1
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BANCO DI PROVA
Macchine Agricole settembre 200754
a vantaggio di una maggiore
uniformità di distribuzione anche a
velocità elevate. Lo sforzo minimo
richiesto per la movimentazione
del tutto è testimoniato dal fatto
che è possibile azionare fino a 12
elementi seminanti con la sola
ruota della seminatrice. Infine,
la camera di aspirazione dei
distributori MagicSem è di notevoli
dimensioni, ed è posta dietro al
disco di semina: ciò consente
elevate velocità di lavoro, perché
crea una maggiore uniformità
della depressione. L'insieme di
tutti questi fattori permette alle
seminatrici MaterMacc di lavorare
con la massima precisione anche
oltre i 10 km/h. Altri elementi
meccanici fondamentali delle
macchine MaterMacc sono gli
elementi di semina della Serie
8000, forniti con assolcatore a
doppio disco (in versione standard,
fig. 4), oppure su richiesta
con assolcatore a falcione; la
trasformazione, facile e veloce, è
attuabile anche successivamente
alla scelta di uno dei due sistemi.
Una coppia di ruote provvede
al controllo della profondità
di semina. Sulle macchine
pneumatiche vengono montati
ventilatori centrifughi, mentre
per la distribuzione di fertilizzanti
granulari sono impiegati
distributori volumetrici della serie
Variovolumex, con un’ampia
scelta di tramogge, con
capacità variabili tra 70 e 1000 l.
La distribuzione è operata
con trasmissione meccanica o
idraulica (o anche elettrica in
casi particolari). Non mancano
ovviamente i distributori
volumetrici per la distribuzione
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MATERMACC, OVVERO… QUANDO IL MATERIALE SI TRASFORMA IN UNA MACCHINAIn una realtà italiana che non è mai stata particolarmente rosea, sorge quasi 25 anni or sono a S. Vito al Tagliamento la MaterMacc, una
giovane e dinamica azienda friulana oggi conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, capace di crescere costantemente fino agli attuali
6.500 m² coperti, oltre a 13.500 m² all’aperto destinati allo stoccaggio dei prodotti. Rientrano nel corpo aziendale anche parecchi altri ettari
di terreno, situati non lontano dall’azienda e utilizzati per prove di messa a punto dei vari macchinari. A partire dal 1983, la MaterMacc si è
occupata di progettazione e produzione di macchine agricole, industriali, di accessori e affini, ed è attualmente indirizzata verso il campo
dell'agricoltura tecnologicamente avanzata, specializzandosi anche nella progettazione e produzione di componenti ed apparecchiature
elettroniche. La crescita della MaterMacc è sempre stata costante, anche in termini di personale occupato, che oggi consta di circa 50
unità presso la sede centrale, con un indotto di dimensione almeno tripla rispetto a questa cifra, dedicato alla vendita e all’assistenza in
numerosi Paesi esteri e soprattutto per l’effettuazione delle lavorazioni conto terzi, che vengono affidate ad un gruppo di aziende artigianali
del circondario, altamente specializzate. La sua area di commercializzazione comprende i Paesi dell’UE, gli USA e il Sudamerica. Grazie alla
guida del titolare Antonino Fiorido, l’azienda si è sempre più specializzata verso la produzione di macchine seminatrici e relativi componenti,
ponendo particolare attenzione al distributore pneumatico, basato su un innovativo sistema ad attrito minimo (teflon su teflon), con un
disco in acciaio inox da soli 0,6 mm di spessore. Proprio tale elemento risulta essere molto apprezzato: grazie all’eccellente scorrimento,
all’elevata precisione e alla delicatezza del trattamento della semente, è adottato da molti altri costruttori, che si riforniscono presso la
MaterMacc proprio per questo componente. La struttura aziendale particolarmente snella permette alla MaterMacc di recepire e rispondere
molto velocemente agli stimoli provenienti dal mercato: l'azienda è impegnata quotidianamente sul fronte della ricerca per offrire al mercato
soluzioni innovative e di avanguardia, testimoniate anche dai numerosi brevetti che coprono i suoi prodotti.
SEMINATRICI
settembre 2007 Macchine Agricole 55
di insetticidi e fertilizzanti
microgranulari (Microvolumex),
che permettono regolazioni
micrometriche con un’affidabilità
elevata, con la possibilità di
montare contestualmente più
serbatoi, per effettuare in una
sola passata la geodisinfestazione
e la fertilizzazione. La
distribuzione dei prodotti si
avvale di trasmissione meccanica
oppure di un sistema elettrico
a bassa tensione in corrente
continua. Ulteriori optional a
disposizione sono un serbatoio
per microgranulati da 27 l, una
prolunga per aumentare fino a
800 l la capacità del serbatoio
dello spandiconcime, il kit per il
funzionamento con la pdp
a 1000 giri/min, un sistema a
molla per alleggerire l’elemento
seminante e dischi speciali per
semi particolari.
Le dotazioni standard delle
macchine complete MaterMacc
Serie 8000 comprendono il
distributore di semi MagicSem, il
disco di semina, la coppia di ruote
di profondità, un serbatoio semi
da 35 l (fig. 5), una coppia di
ruote posteriori di compressione
in gomma, da 1" di larghezza
come standard, oppure da 2"
(fig. 6), o ancora in ghisa, uno
spartizolle e una molla di carico
sull’elemento. Tutte le parti
descritte sono montate su telai
progettati con sistema CAD e
software Solid Edge, costruiti con
acciaio di ottime caratteristiche
meccaniche (Fe 510), a garanzia
di un’elevata robustezza unita ad
una notevole leggerezza.
MaterMacc produce anche
componenti elettronici dedicati :
- i monitor MSC 12000 e MSC 8000
per il controllo delle seminatrici,
con le usuali funzioni quali il
contaettari totale e parziale,
l’indicatore della velocità di lavoro
e della distanza percorsa;
- i dispositivi AE 8X e AE 12X,
per attivare l'esclusione di una o
più file di semina direttamente dal
posto di guida.
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SEMINATRICI E… DINTORNIOltre alle seminatrici e ai relativi componenti, la dinamicità della
MaterMacc si esprime anche nella produzione di altre macchine per
operazioni complementari alla semina. Dallo stabilimento di S. Vito
al Tagliamento escono infatti anche sarchiatrici e distributori per la
fertilizzazione e il diserbo localizzati, in entrambi i casi con prodotti
anche in formulazione liquida. Le sarchiatrici sono a telaio fisso
o ripiegabile, sia manualmente in orizzontale che idraulicamente
in verticale. Per tali macchine vengono offerti anche una serie di
accessori, quali l’elemento standard a 3 o 5 molle flessibili, una
paratia oscillante proteggi pianta, un sistema a dischi proteggi pianta,
delle zappe a gambo rigido con dischi bombati e degli assolcatori,
a versoi regolabili o a dischi bombati. MaterMacc costruisce anche
spandiconcime per la distribuzione interfilare di fertilizzanti granulari
(serie Concimatore SX), sia in versione portata che trainata, con
differenti capacità dei serbatoi (tutti in acciaio inox), e trasmissione
meccanica nella versione base. In opzione si possono montare la
trasmissione idraulica, che consente elevate velocità di lavoro e può
operare anche in presenza di colture in fase di crescita avanzata,
distribuendo quantità elevate di prodotto. La distribuzione del prodotto
è pneumatica, di serie per i modelli oltre 6 file, e a richiesta per
macchine più piccole, soprattutto per garantire una distribuzione
ad uniformità elevata anche nelle file più esterne. L’Interratore ISX
è invece una macchina per la distribuzione localizzata di concimi
granulari e microgranulari in vigneti e frutteti. MaterMacc offre anche
un sistema modulare per la distribuzione localizzata dei prodotti
diserbanti, applicabile alle proprie seminatrici.
BANCO DI PROVASEMINATRICI
Macchine Agricole settembre 200756
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LE PROVEIl modello MS 8230, sottoposto
a prova (vedi box), si dimostra
molto versatile grazie alla gestione
dello spostamento laterale di
tipo idraulico, coperta da uno
specifico brevetto; unitamente al
telaio pieghevole idraulicamente,
mantiene larghezze di trasporto
ridotte (entro i canonici 2,55 m,
fig. 7 a sinistra) anche per macchine
di elevate larghezze di lavoro (fino
a 6 m). L’elevata escursione del
parallelogramma negli elementi
di semina consente alla macchina
di potersi ben adattare anche a
terreni non del tutto pianeggianti,
in modo che le parti estreme
possano adeguatamente seguire
il naturale profilo del terreno. Le
ruote di profondità della versione
provata, per motivo di ingombro
stradale, erano nella configurazione
stretta (larghezza 65 mm, Ø
400 mm), basculanti, in gomma
a pressione zero (quindi senza
LA MATERMACC MS 8230 UTILIZZATA IN PROVA
TELAIO
- tipo: a 3 sezioni; profilati in tubo quadro 120x120x8 mm, in acciaio Fe 510
- modalità di apertura: idraulica
ELEMENTI DI SEMINA
- numero complessivo: 8- distanza tra le file: regolabile,
45÷75 cm- ruote, regolazione della
profondità: larghezza 2½”, Ø 15”- profondità: regolazione a
9 posizioni- dischi aprisolco: Ø 390 mm- ruota coprisolco: larghezza 1”, Ø
12"; 4 posizioni di carico e 4 angoli di inclinazione
- spartizolle: regolazione a 6 posizioni - molla di appesantimento
dell’elemento: regolazione a 14 posizioni
- distanza tra le ruote coprisolco: 3÷6 cm
DISTRIBUTORE SEMINA
- numero complessivo: 8- trasmissione del moto: a catena- disco: Ø 240 mm; per mais a 24
fori Ø 5,5 mm; per soia a 72 fori Ø 4,5 mm
VENTILATORE
- carter esterno: in acciaio- girante: in acciaio, a 10 pale,
Ø 400 mm- trasmissione: a cinghia;
rapporto con pdp pari a 1:9,7; regime di rotazione standard 4300÷5300 giri/min
- depressione tipica prodotta: 40÷60 mbar
SERBATOI DEL SEME
- numero complessivo: 8- materiali: corpo in polietilene
resistente ai raggi UV; coperchio in nylon
- capacità singola: 35 l- riempimento: dall'alto, a 120 cm
da terra
SERBATOI DEL GEODISINFESTANTE
- numero complessivo: 4- materiale corpo e coperchi: acciaio
verniciato con polveri epossidiche- capacità singola: 25 l- riempimento: dall'alto, a 170 cm
da terra
RUOTA MOTRICE E CAMBIO
- ruota motrice: pneumatica, tipo “tractor” 20.8/10, gonfiata a 2,5 bar
- tipo cambio: centralizzato, con 2 alberi e 21 rapporti (3 ingranaggi conduttori x 7 condotti);
- assi di trasmissione agli elementi: telescopici
- trasmissione: a catena, con tendicatena a doppio rullo, per il cambio del rapporto
DISPOSITIVI ELETTRONICI
- monitor per il controllo semina, con contaettari: opzionale
- dispositivo per l'esclusione elettromeccanica delle file: opzionale
- impianto diserbo localizzato per ogni fila: opzionale
TRACCIAFILE
- tipo: ad azionamento idraulico- lunghezza: variabile tra 1,6 e 6 m,
tramite sostituzione della sezione esterna - tracciante: con zappetta
(a disco: opzionale)
MISURE E INGOMBRI
- carreggiata: 1800 mm- ingombro in lavoro: altezza 1,7 m
(3,2 m con segnafile); larghezza: 5,5 m con interfila 75 cm e 3,4 m con interfila 45 cm; profondità 1,95 m (2,1 m con accessorio per diserbo)
- ingombro in trasporto: altezza 2,43 m (3,2 m con segnafile); larghezza 2,54 m; profondità 1,95 m (2,1 m con accessorio per diserbo)
MASSA
- a vuoto: 1481 kg- con serbatoi seme carichi: 1687 kg- con serbatoi seme e
microgranulatori carichi: 1767 kg
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rischio di foratura), mentre il tipo
standard (115 mm di larghezza e
400 mm di diametro, fig. 8) viene
montato su tutti gli altri modelli.
Le ruote di chiusura solco della
macchina provata erano disposte
nella tipica conformazione a “V”,
in materiale plastico e larghezza di
1” (fig. 6). Per il monitoraggio e la
regolazione fine della depressione
nell’aspirazione dei semi è presente
un vacuometro (un manometro
per misurare le depressioni, ovvero
valori di pressione inferiori a quello
atmosferico), con un indicatore
di 63 mm di diametro (fig. 9);
la visibilità dal posto di guida è
discreta, ma trattandosi in pratica
dell’unico strumento meccanico
di controllo della funzionalità della
macchina si potrebbe montarne uno
di diametro maggiore (ad esempio
Ø 100 mm) che consentirebbe
all’operatore una visibilità più
agevole. La MS 8230 provata era
dotata del monitor elettronico MSC
settembre 2007 Macchine Agricole 57
8000, con display dedicato alle
funzioni di contaettari (parziale e
totale), indicatore della velocità di
lavoro e della distanza percorsa,
e anche del controllo di eventuali
fallanze tramite segnale acustico
e luminoso (fig. 10). Il modulo
AE 8X (a sinistra nella figura 10)
consente l’esclusione di una o più
file di semina direttamente dal posto
di guida, utile ad esempio per le
chiusure del campo.
Prove al bancoIl distributore pneumatico
MagicSem è il fiore all’occhiello
della gamma di seminatrici: la
MaterMacc lo commercializza
infatti in tutto il mondo, anche
come elemento di base per
macchine di altri produttori. Per
promuovere le qualità tecniche di
questo componente non ha esitato
a farlo valutare presso qualificati
Istituti di prova. Nel Novembre
2003 il MagicSem è stato testato
presso la DLG di Gross Umstadt, il
prestigioso ente tedesco che rilascia
i noti riconoscimenti “Signum Test”
e “Fokus Test” di certificazione
della qualità di un prodotto per
l’agricoltura, soprattutto macchine
e suoi componenti. In fig. 11 sono
illustrati i risultati della prova al
banco di simulazione con semente
calibrata di mais, per diverse
velocità di avanzamento, tra 6
e quasi 11 km/h: i risultati sono
eccellenti, con un numero assai
ridotto di deposizioni doppie e di
fallanze, anche a più di 10 km/h. Pur
con più che giustificabili differenze
tra le diverse rilevazioni, a tutte le
velocità di lavoro la variazione della
distanza tra le singole deposizioni
rimane nella quasi totalità dei
casi tra 0,5 e 1,5 volte quella
nominale, di 150 mm (e quindi
tra 75 e 225 mm), dando così
origine a deposizioni accettabili, in
conformità a quanto definito nella
norma specifica ISO 7256-1.
Uno dei pregi del distributore
MagicSem che MaterMacc
sottolinea è quello di operare
egregiamente non solo con
semi calibrati, ma anche con
un’ampia varietà di semi comuni:
nel Gennaio 2007 il MagicSem
è stato a lungo provato presso
l’INTA di Castelar (un Istituto di
Ingegneria Rurale che è autorevole
riferimento nell’ambito della prova
di macchine agricole in Argentina,
e più in generale per l’intero Sud
America), con 4 varietà di semente
di mais (tra cui una di semi
non calibrati) e altrettante di
girasole, simulando il lavoro a 3
velocità di avanzamento. I risultati
indicano comunque un ottimo
comportamento del dosatore, con
livelli di semina accettabile sempre
superiori al 95% (figg. 12 e 13).10
Velocità di avanzamento 6,0 km/h 7,9 km/h 10,9 km/h6,0 km/h 7,9 km/h 10,9 km/h 7,9 km/h 10,9 km/h7,9 km/h 10,9 km/h 10,9 km/h
Distanza media sulla fila 151,0 mm (+ 0,7 %) 152, 5 mm (+ 1,7 %) 152,3 mm (+1,5 %)Deposizioni corrette, n 240 (96,0 %) 242 (96,8 %) 234 (93,6 %)Deposizioni doppie, n 5 (2,0 %) 4 (1,6 %) 5 (2,0 %)Fallanze, n 5 (2,0 %) 4 (1,6 %) 11 (4,4 %)Deviazione standard, % 19,53 23,69 29,75
Prova al banco dell’elemento di semina Matermacc, eseguita presso la DLG di Gröss Umstadt (Germania) nel Novembre 2003.
Dati di prova
- disco di semina: per mais, ∅ 240 mm, ∅ fori 5,5 mm;
- distanza sulla fila nominale: 150 mm;
- altezza di caduta seme: 140 mm;
- numero deposizioni seme: 250;
- intervallo di depressione utilizzata: 37÷60 mbar.
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BANCO DI PROVASEMINATRICI
Macchine Agricole settembre 200758
L’INTA sottolinea che, in generale,
alla velocità di prova più bassa
(5 km/h), più dell’80% delle
deposizioni sono avvenute entro
una variazione di ±30 mm rispetto
alla distanza nominale; a velocità
superiori (7,0 e 8,5 km/h) il
valore è comunque rimasto tra il
70 e l’80 %. Il dato positivo che
emerge è che in presenza di un
aumento del 70% della velocità
di lavoro (passando da 5 a 8,5
km/h), l’aumento della dispersione
media della distanza di semina è
stata solo del 48% per il mais e del
37,5% per il girasole, risultando
pertanto significativamente meno
che proporzionale, e indicando
quindi un’ottima attitudine del
componente in prova a fornire
buoni risultati anche per elevate
velocità (e quindi capacità) di
lavoro. Anche MA ha voluto
effettuare una veloce prova
quantitativa multipla “in bianco”
dei distributori MagicSem
montati sulla macchina in prova,
simulando una semina per un
tratto di circa 65 m sulle 8 file
della seminatrice, raccogliendo e
poi pesando la quantità di seme
in uscita da ogni dosatore. Allo
scopo è stata utilizzato il lotto
M8128/08, partita TWP 1088, della
varietà DKC 5783, con calibro
MP2 (purezza 99% e germinabilità
92%). La pezzatura dichiarata
era di 276 g/1000 semi (281
g/1000 semi quella verificata),
ad un’umidità (misurata) del
10,9%. In tab. 1 sono mostrati i
risultati ottenuti, che in pratica
evidenziano una variazione di
meno del ±3% rispetto al valore
medio delle misure, praticamente
coincidente con quello impostato
come regolazione. Si tratta di
un valore assolutamente in linea
con le prove precedentemente
illustrate, che confermano la
precisione e l’affidabilità del
MagicSem.
Semente di mais non calibrata
Velocità di avanzamento 5,0 km/h 7,0 km/h 8,5 km/h5,0 km/h 7,0 km/h 8,5 km/h 7,0 km/h 8,5 km/h7,0 km/h 8,5 km/h 8,5 km/h
Distanza media sulla fila 187,0 mm (0,0 %) 185,0 mm (+ 1,1 %) 193,0 mm (+3,2 %)Deposizioni corrette, n 150 (100,0 %) 145 (96,7 %) 147 (98,0 %)Deposizioni doppie, n 0 (0,0 %) 3 (2,0 %) 0 (0,0 %)Fallanze, n 0 (0,0 %) 2 (1,3 %) 3 (2,0 %)Deviazione standard, % 11,87 15,75 14,13
Girasole Paraiso 24G2
Velocità di avanzamento 5,0 km/h 7,0 km/h 8,5 km/h5,0 km/h 7,0 km/h 8,5 km/h 7,0 km/h 8,5 km/h7,0 km/h 8,5 km/h 8,5 km/h
Distanza media sulla fila 237,0 mm (+ 1,3 %) 235,0 mm (+ 0,4 %) 234,0 mm (0,0 %)Deposizioni corrette, n 148 (98,6 %) 148 (98,6 %) 145 (96,7 %)Deposizioni doppie, n 1 (0,7 %) 1 (0,7 %) 3 (2,0 %)Fallanze, n 1 (0,7 %) 1 (0,7 %) 2 (1,3 %)Deviazione standard, % 13,86 15,96 14,61
Prova al banco dell’elemento di semina MagicSem di MaterMacc, eseguita presso l’INTA di Castelar (Argentina) nel Gennaio 2007, con semente di mais non calibrata, in conformità alla norma ISO 7256-1.
Dati di prova
- disco di semina: ∅ 240 mm, ∅ fori 5,5 mm;
- distanza sulla fila nominale: 187 mm;
- densità di semina simulata: 7,6 semi/m²;
- tipi di semente: semente non calibrata (larghezza media: 11,1 mm; altezza media: 8,3 mm; spessore medio: 4,9 mm);
- numero deposizioni seme: 150.
Prova al banco dell’elemento di semina MagicSem di MaterMacc, eseguita presso l’INTA di Castelar (Argentina) nel Gennaio 2007, con semente di girasole, in conformità alla norma ISO 7256-1.
Dati di prova
- disco di semina: ∅ 240 mm, ∅ fori 3,0 mm;
- distanza sulla fila nominale: 234 mm;
- densità di semina simulata: 6,1 semi/m²;
- tipo di semente: ibrido Paraiso 24 G2 (larghezza media: 10,7 mm; altezza media: 5,3 mm; spessore medio: 3,8 mm).
Tabella 1 - Prova quantitativa multipla “in bianco”
degli 8 distributori MagicSem montati sulla macchina in prova.
Distributore n. Quantità seme, g Semi, n Variazione rispetto alla media, %
1 153,1 545 - 0,4 2 152,6 543 - 0,7 3 153,5 546 - 0,1 4 156,6 557 + 1,9 5 153,0 544 - 0,5 6 149,4 532 - 2,8 7 153,3 546 - 0,3 8 158,1 563 + 2,9 Media 153, 7 - 2,8 + 2,9
12 13
settembre 2007 Macchine Agricole 59
Prova in campoLa seminatrice è stata accoppiata
ad un Fendt 209 S (già testato da
MA nella versione “P”, si veda il
n. 3/2006), un trattore a 4 ruote
motrici equipaggiato di un motore
da 95 CV, con una massa in ordine
di marcia di 3400 kg circa. Dal
punto di vista della richiesta di
potenza, tale scelta non comporta
alcun problema: il costruttore
dichiara per il ventilatore un
assorbimento molto contenuto
(circa 9 CV) per una depressione
media di 35-40 mbar (fig. 9); d’altra
parte, per il traino della seminatrice
si può ipotizzare, nella condizione
peggiore, la necessità seguente:
- peso della seminatrice a pieno
carico (P): 1770 kg x 9,81 N/kg
≈17360 N
- coefficiente di resistenza al
rotolamento (Crr) (terreno soffice
e sabbioso): 0,15
- velocità di avanzamento
massima praticabile (V): 12 km/h
≈ 3,3 m/s
In relazione a questi dati, si può
ipotizzare la potenza necessaria
per il traino:
P x Crr x V = 17360 N x 0,15 x 3,3
m/s = 8593 W ≈ 8,6 kW ≈ 12 CV
Per l’azionamento degli organi
deputati alla distribuzione si
può pensare ad una richiesta
aggiuntiva di 7 CV circa; il
totale della potenza necessaria
ammonta quindi a 28 CV, che
possono diventare 35 tenendo
conto dello spunto necessario alle
partenze. Anche considerando,
infine, che il trattore per il suo
funzionamento (assorbimenti
dovuti all’autodislocamento,
alla trasmissione, alla pdp,
all’impianto idraulico, all’eventuale
slittamento) richieda il 35%
della potenza motore, si può
facilmente dedurre che i 60 CV
circa comunque disponibili sono
più che sufficienti in tutti i casi.
Non è così invece per la stabilità
dell’insieme: il Fendt 209 S si
rivela un po’ “leggerino” non
tanto per il sollevatore (la cui
capacità risulta perfettamente in
grado di gestire la seminatrice),
quanto piuttosto per una corretta
distribuzione delle masse sui
due assi anteriore e posteriore.
Occorre pertanto porre attenzione
in fase di trasporto, sia su strada
poderale e ancora di più su quella
pubblica, verificando che in ogni
caso almeno il 20% della massa
gravi sull’asse anteriore (quello
sterzante), in modo da garantire
una tenuta di strada (e frenate)
ottimali. È stata simulata una
semina di soia e successivamente
una di mais, in un appezzamento
in piano di terreno di medio
impasto, di forma pressoché
rettangolare, della lunghezza di
155 m, precedentemente arato
alla profondità di 35 cm e poi
erpicato, con poco scheletro
presente. Per la soia, il motore
del Fendt 209 S è stato regolato a
1850 giri/min; inserendo la marcia
2 M, la velocità di avanzamento
media effettiva è stata di 9,5 km/h.
Gli 8 elementi della seminatrice
sono stati distanziati di 45 cm
uno dall’altro, per una larghezza
di lavoro reale di 3,6 m (fig. 7, al centro). La svolta a fine campo
ha richiesto mediamente 34 s, per
la necessità di effettuare un paio
di manovre, data la capezzagna
di dimensioni piuttosto ridotte
(fig. 14). In queste condizioni,
in 17 min è stata simulata la
semina di una superficie di 0,6
ha: la capacità di lavoro teorica è
stata di 3,4 ha/h, quella effettiva
(considerando le svolte) di 2,2
ha/h. Per l’effettuazione di questa
lavorazione, il Fendt 209 S
ha richiesto 1,1 l di gasolio, che
portano ad un consumo orario di
3,9 l/h e, riferito alla superficie,
di 1,8 l/ha. È la riprova che per
questa operazione la motrice non
risulta impegnata, merito anche
della seminatrice Matermacc,
“risparmiosa” in termini
di potenza richiesta.
14
BANCO DI PROVASEMINATRICI
Macchine Agricole settembre 200760
Per il mais, la macchina è stata
allargata ad un’interfila di 75 cm,
che l’ha portata ad una larghezza
di lavoro di ben 6 m (fig. 7, a destra). Il motore del trattore è
stato regolato a 1500 giri/min
e la marcia inserita è stata la
3 M, ad ottenere una velocità di
avanzamento media effettiva di
12,2 km/h. In questa condizione,
la seminatrice ha lavorato
1,1 ha in 9 min, evidenziando
un’eccellente capacità di lavoro
teorica (ben 7,3 ha/h) che, però,
a causa del tempo impiegato
per le svolte (che in questo caso
incide in modo significativo),
si riduce a 4,1 ha/h di capacità
effettiva, che resta comunque
un ottimo risultato. I consumi
di gasolio sono risultati inferiori
del 10% circa rispetto alla prova
precedente, anche in virtù
del regime motore adottato,
del 20% più basso. Durante la
simulazione della semina di soia
(con il motore regolato a 1850
giri/min), è stata misurata anche
la rumorosità all’orecchio del
conducente e ambientale, con e
senza il ventilatore in funzione,
per verificare il contributo di
questo componente sui livelli
globali (tab. 2): al posto di
guida, la differenza è sensibile,
con un aumento di ben 6 dB(A),
dovuto soprattutto alla robusta
componente in alta frequenza
che tipicamente viene generata;
viceversa, a 7,5 m di distanza
il disturbo aggiuntivo è molto
meno percepibile, riducendosi ad
un lieve incremento di 1 dB(A).
In ogni caso, va sottolineato
che nella cabina (chiusa) i
livelli sono sempre comunque
molto bassi, raggiungendo un
massimo di 81,5 dB(A), un valore
abbondantemente al di sotto dei
limiti di tutte le norme in materia,
anche quelle più restrittive.
In definitiva, la Matermacc MS
8230 si è rivelata una seminatrice
di precisione funzionale ed
efficiente, che fa del distributore
MagicSem il suo punto di
LE IMPRESSIONI D’USOECCELLENTE!Materiale: la seminatrice evidenzia soluzioni meccaniche
interessanti dal punto di vista del telaio; la scelta dell’acciaio (un
“lussuoso” Fe 510) testimonia oltre misura l’estrema attenzione
posta nella progettazione di questo basilare componente.
Versatilità: la MS 8230 è stata progettata per potersi adattare
a condizioni operative molto diverse, con una modularità
accentuata e una ricca dotazione di accessori. Interessante
il sistema di variazione dell’interfila che permette di ridurre
questa 8 file ad una larghezza di trasporto di 2,54 m.
Propulsione: per una seminatrice di questo tipo si tratta
di un fattore fondamentale: se la ruota che muove
gli organi di distribuzione accusa slittamento o strisciamento
(specie quando i serbatoi sono quasi vuoti), la precisione
nella deposizione ne soffre, e non poco. La MS 8230 monta
pneumatici attentamente studiati, e soprattutto montati
correttamente!
Agilità: messa al lavoro, la MS 8230 sembra che sfiori
il terreno, andando via veloce, agile, richiedendo poca potenza;
le verifiche confermano in pieno questa impressione.
SI PUÒ MIGLIORARE...Materiale: se il telaio è un punto di forza, per aumentare
l’affidabilità e la durata della macchina i cablaggi elettrici
vanno ulteriormente migliorati, aumentandone robustezza e
tenuta agli agenti atmosferici, due parametri il cui livello, nel
severissimo ambiente agricolo, non è mai abbastanza elevato.
Manometro del ventilatore (vacuometro): la visibilità dal posto
di guida è difficoltosa, a causa del diametro del quadrante,
di soli 63 mm. Dato che quello della depressione è un dato
da tenere comunque sott’occhio, sarebbe meglio applicare uno
strumento da almeno 100 mm.
Adduttori geodisinfestanti: l’utilizzo di canaline da elettricista
e tubi da giardinaggio per i microgranulatori su una macchina
tecnologicamente avanzata stona un po’.... Forse era meglio
adottare anche in questo caso un tubo unico spiralato.
Tabella 2 - Livelli di rumorosità rilevati nella simulazione
di semina di soia (rumore di fondo 42 dB(A)).
ventilatore in funzione ventilatore fermo
orecchio conducente, dB(A) sx dx sx dxsx dx sx dx dx sx dxdx sx dx sx dxsx dx dx
81,0 80,5 75,0 74,5ambientale a 7,5 m, dB(A) lato sx lato dx lato sx lato dx
81,5 79,5 80,5 79,0■
forza; è una macchina che sta
riscuotendo un ottimo successo
in numerosi mercati mondiali,
anche oltreoceano, grazie alla
validità delle soluzioni tecniche
(anche di dettaglio) adottate. “Chi
si ferma è perduto”, recita un ben
noto motto, che anche in questo
caso trova utile applicazione:
è importante che i tecnici di
Matermacc continuino a migliorare
dal punto di vista ingegneristico
la gamma MS 8000, per renderla
sempre più versatile, adatta ad
affrontare in modo egregio le più
svariate (e severe) sollecitazioni
che potrebbero verificarsi in
regioni lontane dal nostro Paese,
dove le condizioni climatiche,
ambientali ed operative sono
estremamente diverse.
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