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Basilea IV Regulatory Suite – Il Nuovo Framework Regolamentare Bancario di Vigilanza EY Approach

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Basilea IV

Regulatory Suite – Il Nuovo Framework Regolamentare Bancario di Vigilanza

EY Approach

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Obiettivo Pag. 3

Contesto di Riferimento Pag. 4

Framework “Basilea IV” Pag. 6

Focus Rischi Regolamentari Pag. 11

Impatti Attesi “Basilea IV” Pag. 30

Approccio EY Pag. 34

Referenze Pag. 42

Contatti Pag. 46

Agenda

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Obiettivo

Obiettivo del presente documento è quindi fornire una overview del

nuovo framework regolamentare per entità e importanza

convenzionalmente denominato Basilea IV con particolare

riferimento a:

• Le principali novità rispetto al framework Basilea III ad oggi

in essere;

• La timeline dettagliata con le date di applicazione ad oggi

proposte;

• Un focus specifico per ciascun Modello/Approccio

regolamentare impattato dalle novità introdotte dal nuovo

framework;

• Un possibile approccio EY per far fronte e poter governare le

novità regolamentari.

L’ insieme articolato di provvedimenti e proposte di riforma, recentemente predisposti dal Comitato di Basilea per la

Vigilanza Bancaria (BCBS) e dalla Commissione Europea si pone l’obiettivo di rafforzare la regolamentazione, la

vigilanza e la gestione dei rischi del settore bancario, incrementare la sensibilità al rischio, nonché assicurare

maggiore uniformità e comparabilità tra gl istituti finanziari in relazione ai requisiti di capitale richiesti a fronte

dell’attività bancaria.

Le informazioni presenti nel presente documento, stante i recenti aggiornamenti regolamentari intervenuti e le evoluzioni ancora incorso, potrebbero risultare perfettibili ed oggetto quindi di ulteriore aggiornamento.

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Contesto di RiferimentoPrincipali Obiettivi Basilea IV

I principali obiettivi attesi con il passaggio dal «Framework regolamentare Basilea III» al cosidetto «Framework

regolamentare Basilea IV» risiendono in:

Obiettivo è aumentarela semplicità e la trasparenza, riducendo la complessità del framework normativo, garantendo così una più agevole comprensione delle novità regolamentari ed una maggiore applicabilità di quest’ultimo.

Semplicità e Trasparenza

Obiettivo è assicurare una migliore comparabilità tra i differenti requisiti patrimoniali, riducendo la variabilità tra banche nell’utilizzo dei modelli interni e lo sviluppo di un modello eccessivamente «favorevole» che possa portare ad una riduzione eccessivadegli assorbimenti patrimoniali.

Consistenza e Comparabilità

Obiettivo è rafforzare la Risk Sensitivity degli approcci standardizzati(Rischio di Mercato, Rischio di CVA, Rischio di Controparte, Rischio di Mercato e Rischio Operativo), e la reviewdei modelli interni.

Rafforzamento della Risk Sensitivity

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Contesto di RiferimentoOverview

Di seguito viene riportata la Timeline in cui sono evidenziate le principali milestone delle novità attese in materia di normativa

prudenziale bancaria, novità che andranno a modificare/integrare il framework regolamentare attualmente in essere:

La Commissione Europea, il 23 Novembre 2016, ha pubblicato la prima proposta di revisione del quadro normativo al fine di

calibrare i requisiti di capitale e di liquidità mediante aggiornamento della Direttiva e del Regolamento di competenza

(rispettivamente “Draft CRD V” & “ Draft CRR II”) mentre più recentemente il 7 dicembre 2017 il BIS (Bank for

International Settlements) ha pubblicato il documento «Basel III: Finalising post-crisis reform».

L’ampiezza e l’entità di tali riforme regolamentari ha incentivato l’utilizzo convenzionale dell’espressione Basilea IV evocando una sostanziale riforma rispetto al previo framework regolamentare.

Stante le informazioni al momento note, il cosidetto framework «Basilea IV» entrerà in vigore all’interno del diritto Europeo a partire dal 2021 mentre la sua completa applicazione è prevista entro il 2027.

Basilea IV

2013 2016 2017 2018 2019 20272015 2020 …2021

Basilea IV

CRR & CRD IV Entrata in vigore Basilea III

Prmo EsercizioMREL e LDT

Draft CRR II & CRD V

AnaCredit

* Phase in FTA IFRS 9 e Large Exposure

Regolamento UE 2017/2401-2402 (Securitization)

Basel III: Finalising post-crisis reforms

2014

Regolamento UE 2017/2395* Pubblicazione Definitiva «CRR II e CRD V»

«Quantitative impact studies» (QIS) - 2018

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Framework “Basilea IV”Who, What, When

WHO Enti Creditizi Vigilati SSM

Imprese di Investimento Vigilate SSM

Enti Creditizi Vigilati BCNImprese di Investimento

Vigilate BCN

WHEN

2017 2019 2021 2014

Entrata in vigore

Basilea IV

2018

Aggiornamenti e pubblicazioneITS e Template segnaletici

2020

Definizione framework Basilea IVBasilea III Basilea IV

Analisi d’Impatto «Quantitative impact studies» (QIS) - 2017 Pubblicazione

Definitiva «CRR II eCRD V»

WHAT

Principali componenti Framework Basilea IV

Nuova metodologia per il Rischio di Controparte

Review Rischio di Mercato Approccio Standardizzato

Review Rischio di Mercato Approccio Avanzato

Rischio di tasso di interesse

Leverage Ratio

TLAC/MREL

Grandi Esposizioni

NSFR

Nuovo trattamento delle Cartolarizzazioni

Ulteriori novità regolamentari (Fattore di sostegno PMI; Esposizioni verso le CCP)

Review Rischio di Credito Approccio Standardizzato

Review Rischio di Credito Approccio Avanzato

Review calcolo CVA

Nuova metodologia per il calcolo del rischio Operativo

Introduzione nuovo Output Floor

Draft CRR II & Draft CRD V

Basel III: Finalising post-crisis reforms

Regolamento UE 2017/2401- 2402 (Securitization)

Analisi d’Impatto «Quantitative impact studies» (QIS) - 2018

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Framework “Basilea IV”Basilea III V.S. Basilea IV

Dopo la crisi finanziaria del 2007, l’Unione Europea ha introdotto un insieme di riforme al fine di rafforzare l’adeguatezza

patrimoniale delle istituzioni finanziarie. Tale riforma, denominata Basilea III, è stata modellata su standard normativi

internazionali e introdotte nel sistema bancario europeo mediante il Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e la Direttiva

2013/36/EU (CRD IV). Le principali novità introdotte dal framework Basilea III sono sintetizzate di seguito:

Come evoluzione del framework Basilea III, a partire dal 2015, il BCBS ha prodotto nuovi documenti al fine di rivedere i

concetti di trasparenza delle misure di rischio e di allineamento normativo tra i diversi Paesi. Il 7 dicembre 2017 il BIS ha

pubblicato il documento «Basel III: Finalising post-crisis reform» mentre precedentemente la Commissione Europea aveva

già pubblicato (23 Novembre 2016) una proposta di modifica delle principali fonti normative tra cui CRR II e CRDV.

I principali cambiamenti introdotti dal cosidetto framework Basilea IV sono sintetizzati di seguito:

Qualità, Consistenza e Trasparenza del Capitale

Riduzione della pro-ciclicità e promozione di buffer anticiclici

Rafforzamento dei requisiti di CapitaleIntroduzione del Leverage Ratio come

misura supplementare del framework di gestione dei rischi

Basilea I

II

Introduzione del Liquidity Coverage Ratio (breve termine)

Introduzione del Net Stable Funding Ratio(lungo termine)

Revisione sostanziale metodologia rischio di credito

Revisione del framework relativo al CVA-Charge e Rischio di

Controparte

Revisione sostanziale metodologia rischio di Mercato

Disegno di un nuovo Capital Floor

Revisione sostanziale metodologia rischio Operativo

Basilea I

V

Review del framework relativo alle Cartolarizzazioni

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EU Regulation 2017/2401 - 2402 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027

Securitization

Framework “Basilea IV”Timeline

Di seguito viene rappresentata la timeline, ad oggi nota, delle novità regolamentari introdotte dal cosiddetto Basilea IV Package:

Data prevista di prima applicazione

Draft CRR II & Draft CRD V

Basel III: Finalising post-crisis reforms

Regolamento UE 2017/2401- 2402 (Securitization)

Draft CRR II and CRD V 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027

Rischio di Mercato (SA) - FRTB

Rischio di Mercato (Avanzato)

Rischio di Controparte (SA- CCR)

Rischio di tasso di interesse (IRRBB)

Leverage Ratio

Grandi Esposizioni

Ulteriori novità regolamentari(Fattore di sostegno PMI; Esposizioni verso le CCP)

TLAC/MREL

NSFR

BCBS 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027

Rischio di Credito (SA)

Rischio di Credito (IRB)

Rischio Operativo

Output Floor 50% 55% 60% 65% 70% 72,5%

Review Rischio CVA

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Framework “Basilea IV”Highlights

Le modifiche proposte dal framework Basilea IV mirano ad incrementare la sensibilità al rischio, nonchè a garantire maggiore

uniformità e comparabilità tra le differenti banche per quanto concerne gli approcci avanzati.

A completamento delle novità regolamentari sopra citate si introduce l’armonizzazione tra i due nuovi indicatori: MREL (Minimum Requirements for Eligible Liabilities) eTLAC (Total Loss Absorption Capacity) regolamentari rispettivamente trattati da European Directive 2014/59/EU e Financial Stability Board.

Pillar I

Credit Risk Market Risk Operational Risk

Standard Approach

IRBA

CVASA -

CCR

Standard

Advanced

Basic Indicator Approach

Advanced measureme

nt Approach

Securitization

Trading Book

IRRBB Large Exposure

Capital Floor

Necessità di processi di due diligenceinterni volti a valutare la coerenza dei rating esterni per specifiche controparti (es. esposizioni verso Banche);

Utilizzo di specifici Driver di rischio per identificare gli RW da applicare (es. LTV per esposizioni garantite da immobili);

Introduzione di un add-on in presenza di un currency mismatch tra creditore e debitore;

Revisione applicazione CCF.

Review del Rischio di Credito (SA)

Limitazione utilizzo dell'approccio IRB per specifiche classi di esposizioni;

Introduzione del «Model-Parameter Floors» per specifici parametri di rischio;

Richiesto un maggiore dettaglio informativo nella stima dei parametri di rischio.

Review del Rischio di Credito (IRB)

Nuovo modello per il rischio di Controparte.

Nuova Metodologia Rschio Standard di Controparte

Nuova gerarchia degli approcci regolamentari previsti in normativa;

Criteri di cartolarizzazione semplici, trasparenti e standardizzati (STS);

Trattamento di capitale privilegiato per le STS – Securitizations.

Review del framework relativo alle Cartolarizzazioni

“Fundamental Review of the TradingBook”;

Revisione dell’approccio IMA mediante ilpassaggio dal VaR all’Expected Shortfall;

Revisione dell’approccio STD conl’introduzione del rischio di default ed unmaggiore impiego delle sensitivity per(Delta e Vega).

Review del Rischio di Mercato

Sostituzione di tutti i metodi esistenti (incluso il metodo AMA) con un nuovo approccio standardizzato;

Introduzione del Business Indicator (BI) e BI components (BIC) nel modello di calcolo;

Utilizzo di specifici bucket definiti sulla base delle dimensioni della banca.

Review del Rischio Operativo

R. Tasso di Interesse Output Floor

Proposta nuove metodologie per il trattamento prudenziale del rischio di tasso nel banking book.

Introduzione nuova meccanismo specifico di Output Floor.

Leverage Ratio

Draft CRR II & Draft CRD V

Basel III: Finalising post-crisis reforms

Regolamento UE 2017/2401- 2402 (Securitization)

Framework rivisto per CVA-Risk.

Review del rischio CVA

Leverage Ratio e NSFR

Introduzione requisito minimo di Pillar I per la leva finanziaria;

Introduzione requisito minimo per NSFR.

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Framework “Basilea IV”Analisi di dettaglio delle novità regolamentari attese

Nelle slide successive, vengono illustrate le caratteristiche principali afferenti le macro novità regolamentari attese. La

rappresentazione complessiva di tali novità, convenzionalmente definita come «Basilea IV», viene proposta in base alle fonti

normative di emanazione.

Draft CRR II & Draft CRD V

Basel III: Finalising post-crisis reforms

Regolamento UE 2017/2401- 2402 (Securitization)

Draft CRR II & Draft CRD V

1. Rischio di Mercato Approccio Standard/Avanzato;

2. Rischio di Controparte (SA-CCR);

3. Rischio di tasso di interesse (IRRBB);

4. Leverage Ratio;5. Grandi Esposizioni;6. Ulteriori novità regolamentari

(Fattore di sostegno PMI; Esposizioni verso le CCP);

7. TLAC;8. NSFR.

Basel III Finalisingpost-crisis reforms e BCBS

1. Rischio di Credito Approccio Standardizzato;

2. Rischio di Credito Approccio Avanzato;

3. Rischio Operativo;4. Output Floor;5. Review Rischio CVA.

Regolamento UE 2017/2401- 2402

1. Cartolarizzazioni.

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• Rischio di Mercato Approccio Standard/Avanzato (FRTB);• Rischio di Controparte (SA-CCR);• Rischio di tasso di interesse (IRRBB); • Leverage Ratio Framework;• Grandi Esposizioni;• Ulteriori novità regolamentari (Fattore di sostegno PMI,

Esposizioni verso le CCP);• TLA/MREL;• NSFR.

Draft CRR II & CRD V

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Nuovo Approccio Standard

= + +Standardized

Approach (SA)

Metodo Sensitive Based(SBM)

Maggiore assorbimento di capitale per:• Delta;• Vega;all’interno di un determinato set di classi di rischio

Default Risk Charge (DRC)

Trattamento banking-bookbased del default risk,aggiustato per tener conto inmisura maggiore degli effettilegati all’hedging

Residual risk add-on (RRAO)

Capitale Regolamentare Aggiuntivo per strumenti con strutture di pay-off non lineare

Nuovo Approccio Avanzato (Modelli Interni)

Internal Model

Approach (IMA)

= Fattori di Rischio Modellizzabili + Fattori di Rischio non-

modellizzabili + Default Risk Charge

Media pesata dei requisiti di capitale risultanti dal diversified ES e dal non-diversified partial ES per specifiche asset class individuate.

Requisito di capitale regolamentare aggiuntivo per fattori di rischio non-modellizzabili

Rischio di Mercato – Approccio Standard / Avanzato

Sostituzione del VaR con la expected shortfall (misura tail-risk)

Aggiunta Default Risk Charge (DRC)

Utilizzo di un unico calcolo calibrato sulla base di uno scenario di stress storico

La Commissione Europea (Bozza CRR Il) e il Comitato di Basilea (documentazione tecnica BCBS) introducono i nuovi standard

in tema di rischio di mercato (metodologia standard e avanzata) richiesti dal regolatore per assicurare nuove regole in termini

di assorbimento di capitale e comparabilità tra le diverse giurisdizioni. I nuovi approcci per il rischio di mercato, sviluppati

sulla base della Fundamental Review of the Trading Book (FRTB), propongono diverse novità rispetto al contesto corrente tra

le quali:

Revisione delle regole di inclusione all’interno del trading book;

Inclusione del “Market Liquidity Risk”;

Passaggio dal value-at-risk all’ expected shortfall in situazioni di

stress;

Modifiche sia alla metodologia standard che avanzata.

Considera il default risk di crediti ed esposizioni in strumenti di capitale non diversificati all’interno del trading book insieme ad altri rischi di mercato (incluso il credit spread risk)

Focus Rischi RegolamentariRischio di Mercato - Approccio Standard/Avanzato

* I contenuti presenti nel Draft CRR II sono coerenti con quanto disposto dal BCBS 352.

DraftCRR II*

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EAD=Exposure At DefaultRC=Replacement Costs PFE=Potential Future Exposure

CMV=Current Market Value of Derivative Transaction NICA=Net Indipendent Collateral AmountTH=Threshold

Legenda:

EAD = Alpha x (Replacement Cost + Multiplier x Add-On aggregate)

Alpha Replacement Cost

(RC)

Alpha è il coefficiente che permette di considerare il Wrong-Way Risk

Alpha=1,4

RC è il costo di sostituzione in caso di insolvenza della controparte

Single margined netting setRC=max.(CMV-VM-NICA;TH+MTA-NICA;0)

Single un-margined netting set

RC = max. (CMV-NICA;0)

Valore di Add-onbasato sulla natura del contratto

Moltiplicatore con un valore compreso tra 0,05 e 1

“Potential Future Exposure”= Multiplier x Add-On aggregate

La Commissione Europea (Bozza CRR Il) e il Comitato di Basilea (documentazione BCBS) propongono l’introduzione di un

nuovo approccio standard per il calcolo dell’EAD per il rischio di Controparte (SA-CCR).

I principali obbiettivi del nuovo approccio sono:

Applicabilità della metodologia ad una più

ampia tipologia di transazioni in derivati;

Semplicità e facilità di implementazione;

Indirizzare le attuali inefficienze dei modelli

CEM e SM;

Minimizzare la discrezionalità utilizzata dalle

autorità nazionali e dalle banche;

Migliorare la risk sensitivity senza creare

ulteriori fonti di complessità.

Rischio di Controparte – Approccio Standard

Introduzione del coefficiente Alpha

Il calcolo del RC include i concetti di accordi con e senza margine

PFE rappresenta un potenziale aumento futuro dell’esposizione e varia a seconda della tipologia di operazione

Ad oggi la metodologia avanzata è out of scope

Multiplier Add-On aggregate

Focus Rischi RegolamentariRischio di Controparte - Approccio Standard

* I contenuti presenti nel DraftCRR II sono coerenti con quanto disposto dal BCBS 279.

DraftCRR II*

MTA= Minimum Transfer Amount

Multiple margined netting setRC=max( max 𝐶𝑀𝑉𝑖; 0 − max(𝑉𝑀𝑀𝐴 + 𝑁𝐼𝐶𝐴𝑀𝐴 ; 0); 0) + max( min 𝐶𝑀𝑉𝑖; 0 − min 𝑉𝑀𝑀𝐴 + 𝑁𝐼𝐶𝐴𝑀𝐴; 0 ; 0)

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Le Autorità di Vigilanza hanno facoltà di imporre

la metodologia Standard qualora i sistemi

predisposti dall'ente per quantificare questi

rischi non siano soddisfacenti.

Approccio Imposto AutoritàCompetente

Introduzione di un metodo standardizzato

comune che gli enti potrebbero applicare per

quantificare il Rischio di Tasso di Interesse, al

fine di garantire una maggiore comparabilità dei

modelli a livello internazionale, riducendo le

discrezionalità.

Approccio Standardizzato

La Commissione Europea mediante la pubblicazione del draft CRR II, propone una modifica dei principi per la gestione e la

supervisione del rischio di tasso di interesse del Banking Book. Gli articoli 84 e 98 della CRD e l'articolo 448 del CRR saranno

modificati per introdurre un nuovo framework di calcolo del rischio di tasso d’interesse basato su:

Rischio di tasso di interesse per il Banking Book

Focus Rischi RegolamentariRischio di tasso di interesse nel Banking Book

DraftCRR II

L‘EBA è incaricata, all'articolo 84 della CRD, di definire nel dettaglio i criteri e le condizioni della metodologia

standardizzata che gli enti dovrebbero seguire per individuare, valutare, gestire e attenuare il rischio di tasso di

interesse e, all'articolo 98 della stessa direttiva, di definire i sei scenari di shock in materia di vigilanza applicati ai

tassi di interesse e l'ipotesi comune che gli enti devono applicare per il test outlier.

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Il «Leverage Ratio» rappresenta una misura integrativa dello schema di regolamentazione patrimoniale risk based introdotto

con il Framework Basilea III, avente l’obiettivo di monitorare e contenere il rischio di eccessiva leva finanziaria nel settore

bancario.

Leverage Ratio Framework

Focus Rischi RegolamentariLeverage Ratio Framework

Principali Novità:

2018 2019 2020 2021

Introduzione di un di bufferdi capitale aggiuntivo per le

«Global Systemically Important Banks” (G-SIB)1 Gen. 2021 Soltanto le G-SIB dovranno

rispettare un Leverage Ratio Buffer, pari al 50% dei requisiti di capitale «Higher Loss Absorbency (HLA)».

* I contenuti presenti nel Draft CRR II sono coerenti con quanto disposto dal BCBS Basel III: Finalising post-crisis reforms .

DraftCRR II*

**Emendamenti 3 e 44

Il Comitato di Basilea nel documento «Basel III: Finalising post-crisis reforms» si esprime in maniera definitiva sulla soglia da

rispettare, settando un limite quantitativo del 3%.

La bozza della CRR II recepisce i medesimi interventi tecnici di affinamento del calcolo dell’indicatore confermando il limite

quantitativo del 3% proposto dal Comitato di Basilea; tuttavia non è ancora stata definita la data di introduzione del requisito.

«Il progetto di risoluzione legislativa del parlamento europeo dell’ 11/12/2017» suggerisce che sia opportuno aumentare dell’

1% il coefficiente di leva finanziaria per i G-SII per un valore complessivo del 4%**.

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Grandi Esposizioni

Le modifiche apportate al quadro attuale aumenteranno nel complesso la sensibilità al rischio nei confronti delle grandi esposizioni allineando, il sistema europeo, alla norma pubblicata nel 2014 dal Comitato di Basilea in merito ai grandi rischi.

Obiettivo delle disposizioni relative alle «Grandi Esposizioni» è quello di ovviare alle carenze emerse dalla recente crisi del

2008 evitando che l’improvviso fallimento di una singola controparte o di un gruppo di controparti metta a repentaglio la

sopravvivenza dell'ente. L’introduzione del nuovo framework regolamentare presenta le seguenti novità (Bozza CRR II):

Focus Rischi RegolamentariGrandi Esposizioni

Modifiche CRR

Nuova definizione di Capitale Ammissibile1

Il capitale che può essere preso in considerazione per calcolare illimite delle grandi esposizioni è limitato al solo capitale di classe 1. Diconseguenza, non sarà più possibile utilizzare il capitale di classe 2.

Sostituito l’art. 392:«Definizione di grandeesposizione»

Introduzione limite esposizioni dei G-SIB

verso altri G-SIB2

Il nuovo framework regolamentare introduce un nuovo limite inferioredel 15% del capitale di classe 1 per le esposizioni dei G-SIB verso altriG-SIB.

Modificato l’art. 395:«Limiti delle grandiesposizioni»

Estensione utilizzo metodologia SA-CCR3

Siccome l'attuale quadro in materia di grandi esposizioni si basa sumetodi poco accurati, viene imposto l’utilizzo della metodologia SA-CCR, sviluppata dal Comitato di Basilea, per calcolare le esposizioni instrumenti derivati OTC, anche alle banche autorizzate all’utilizzo deimodelli interni.

Sostituito l’art. 390:«Calcolo del valore

dell'esposizione»

Principali Novità

* I contenuti presenti nel Draft CRR II sono coerenti con quanto disposto dal BCBS 283.

N.B. Le tecniche di attenuazione del rischio di credito a disposizione soltanto degli enti che si avvalgono di uno dei metodi IRB non saranno ammissibili per ridurre il valore dell'esposizione con riferimento alle grandi esposizioni, ad eccezione delle esposizioni garantite da beni immobili

conformemente all'articolo 402 CRR.

DraftCRR II*

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Di seguito si rappresentano le novità illustrate in merito al «fattore di sostegno da applicare alle PMI» nella proposta di

modifica dell’articolo 501 del Regolamento (UE) n. 575/2013 riportato nella bozza CRR II:

Fattore di sostegno alle PMI

Altre tematiche «Basilea IV»Fattore di sostegno alle PMI

SME

< 1.500.000€ Nel caso in cui l’esposizione dell’intermediario verso una PMI non

superi 1.5 milioni di euro, sarà mantenuta l'attuale riduzione dicapitale del 23,81%.

<

1.500.000€

Nel caso in cui l’esposizione dell’intermediario verso una PMI superi1.5 milioni di euro, sarà applicata la riduzione di capitale del23,81% per la prima quota di 1,5 milioni di euro e una riduzione del15% per la restante parte dell'esposizione oltre la soglia di 1,5milioni di euro.

Gli enti potranno continuare ad applicare la riduzione adeguando l'importo dell'esposizione ponderato per il rischio per ciascuna PMI.

DraftCRR II

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Nell'aprile 2014 il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha pubblicato una norma definitiva in materia di trattamento

delle esposizioni verso controparti centrali (CCP). La norma definitiva affronta le carenze della norma provvisoria pubblicata

due anni prima (BCBS 237). Ai fini dell'applicazione della norma definitiva nella normativa dell'Unione, sono state proposte

diverse modifiche al CRR e al regolamento (UE) n. 648/2012 (EMIR) .

Esposizioni verso CCP

Altre tematiche «Basilea IV»Esposizioni verso CCP

* I contenuti presenti nella CRR II sono coerenti con quanto disposto dal BCBS 282.

Articolo 497 CRR

Modificate le disposizioni transitorie.

Articolo 300 - 301 Draft CRR II

300: Aggiunte nuove definizioni negli articoli dedicati al calcolo dei requisiti per le esposizioni verso CCP.

301: Modificato per introdurre un trattamento specifico per le esposizioni verso una CCP dovute a operazioni in contante, per precisare il trattamento del margine iniziale e per tenere conto di un unico metodo ai fini del calcolo dei requisiti per esposizioni verso QCCP.

Draft Articolo 304 Draft CRR II

Modificato per tener conto dei cambiamenti dei metodi di calcolo del valore dell’esposizione in strumenti derivati e per chiarire il trattamento delle operazioni di finanziamento tramite titoli e delle garanzie reali fornite dai clienti ai loro partecipanti diretti.

Articolo 305 - 306 Draft CRR II

305: Modificato per chiarire il trattamento delle operazioni di finanziamento tramite titoli e per adeguare i criteri di ammissibilità per il trattamento preferenziale delle esposizioni dei clienti;

306: Modificato per fornire un chiarimento in merito al trattamento delle garanzie dei partecipanti diretti ai loro clienti e al trattamento delle operazioni di finanziamento tramite titoli.

BCBS282

Articolo 308 Draft CRR II

Introduce un nuovo metodo di calcolo dei requisiti di fondi propri per i contributi prefinanziati al fondo di garanzia di una QCCP.

Articolo 309 - 310 Draft CRR II

309: Modificata la formula per il calcolo dei requisiti di fondi propri per le esposizioni verso una CCP non qualificata;

310: Sostituito il metodo alternativo per il calcolo dei requisiti di fondi propri per le esposizioni verso CCP con un nuovo trattamento per i contributi non finanziati al fondo di garanzia.

DraftCRR II

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Altre tematiche «Basilea IV»Overview temi in corso di approfondimento

Di seguito si riportano ulteriori principali temi oggetto di approfondimento da parte della Commissione Europea nel Draft

CRR II.

La proposta ha l’obiettivo di mobilitare i finanziamenti privati verso progetti infrastrutturali di alta qualità, in settori come quello dei trasporti,

dell'energia, dell'innovazione, dell'istruzione e della ricerca.

• Il Comitato di Basilea si propone di concedere, sia nell'ambito delmetodo standardizzato, che del metodo basato sui rating interniper il rischio di credito, un trattamento preferenziale alleesposizioni che hanno l’obiettivo di finanziare progettiinfrastrutturali sicuri e solidi.

• I criteri per la scelta del progetto da includere in questo perimetro,sono coerenti con quelli che consentono di individuare i progettiinfrastrutturali ammissibili che ricevono un trattamentopreferenziale nel quadro di Solvency II.

Il trattamento proposto sarà soggetto a una clausola di revisione per poter eventualmente calibrare questa

disposizione alla luce del suo impatto sugli investimenti infrastrutturali nell'UE e per tener conto di eventuali

sviluppi pertinenti a livello mondiale.

Trattamento delle esposizioni in infrastrutture

In attesa dell’adozione di ulteriori proposte, viene concesso alle imprese di investimento non

sistemiche di applicare il CRR nella versione precedente all'entrata in vigore delle modifiche. Le imprese di investimento sistemiche saranno invece,

soggette alla versione modificata del CRR.

• L’EBA ha rilevato che le regole previste dal CRR sono applicateindistintamente alle banche e alle imprese di investimento, diconseguenza risultano poco idonee per la maggior parte deglienti ricompresi in quest’ultima categoria, eccezione fatta perquelle che presentano rischi analoghi a quelli a cui sono esposti glienti creditizi.

• L'EBA sta svolgendo un ulteriore lavoro di analisi e di raccoltadati per stabilire requisiti patrimoniali più adeguati eproporzionati alle caratteristiche delle imprese di investimento.

In questo modo viene garantito un trattamento appropriato alle imprese sistemiche riducendo al

contempo l'onere normativo gravante sulle imprese non sistemiche.

Riesame delle imprese di investimento

DraftCRR II

• Trattamento delle esposizioni in infrastrutture

• Riesame delle imprese di investimento

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TLACTotal Loss-Absorbing Capacity (TLAC) Principles and Term Sheet

L’obiettivo del Total Loss-Absorbing Capacity (TLAC) è di garantire che le banche con una rilevanza globale non

pregiudichino la stabilità finanziaria del Sistema in caso di crisi, prevenendo, in tal modo, l’impiego di fondi pubblici e/o dei

contribuenti. Sarà tuttavia necessaria una messa a punto delle disposizioni giuridiche affinché il requisito sulla capacità totale

di assorbimento delle perdite e il requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL) siano pienamente coerente e

in armonia con il TLAC. A livello operativo, la soglia minima armonizzata della norma TLAC dovrebbe essere considerata nel

regolamento (UE) n.575/2013, attraverso un nuovo requisito di fondi propri e passività ammissibili. La maggiorazione

specifica per i G-SII ed il requisito specifico per gli enti non G-SII dovrebbero essere inseriti attraverso delle modifiche mirate

della direttiva 2014/59/UE e del regolamento (UE) n 806/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio.

Focus Rischi RegolamentariTLAC/MREL

Draft CRR II

* In deroga all’art. 92 bis, l’art. 494 del CRR prevede un regime transitorio per il rispetto dei requisiti minimi previsti ai fini del TLAC che va dal 2019 al 2021.

TLAC come % degli RWA(espos. pond.)

8,00%

6,00%

4,50%

Tier 2 (T2)

Additional Tier 1 (AT1)

Common Equity Tier 1 (CET1)

Passività Ammsisibili al

netto delle deduzioni

previste dal CRR ai sensi art. 72

16,00%18,00%Transitorio*

A Regime

TLAC come % del Leverage(espos. non pond.)

3,00%

Passività Ammsisibili al

netto delle deduzioni

previste dal CRR ai sensi art. 72

Common EquityTier 1 (T1)

6,00%6,75%Transitorio*

A Regime

Fondi Propri(CET1, AT1, T2)

Passività escluse dal Bail-in

Passività Ammissibili

(altri strumenti subordinati; strumenti

di debito senior; depositi corporate e depositi sopra i 100

mila €)

Regulatory capital

instruments:Going-concern

liabilities

Gone-concern liabilities

MREL

MREL

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Focus Rischi RegolamentariNSFR

Net Stable Funding Ratio - NSFR

Il coefficiente netto di finanziamento stabile (Net Stable Funding Ratio – NSFR) costituisce un rafforzamento degli indicatori

di monitoraggio della liquidità e della stabilità della struttura di funding degli enti creditizi. Introdotto dal documento ”Basel

III: the net stable funding ratio” pubblicato dal BIS il 31 ottobre 2014, diventerà vincolante per gli enti creditizi e le imprese

di investimento sistemiche con il suo recepimento definito nella CRR II (Proposta di Regolamento 2016/0360) Parte Sei,

Titolo IV).𝑨𝒗𝒂𝒊𝒍𝒂𝒃𝒍𝒆 𝒂𝒎𝒐𝒖𝒏𝒕 𝒐𝒇 𝒔𝒕𝒂𝒃𝒍𝒆 𝒇𝒖𝒏𝒅𝒊𝒏𝒈

𝑹𝒆𝒒𝒖𝒊𝒓𝒆𝒅 𝒂𝒎𝒐𝒖𝒏𝒕 𝒐𝒇 𝒔𝒕𝒂𝒃𝒍𝒆 𝒇𝒖𝒏𝒅𝒊𝒏𝒈

Costituisce il denominatore delcoefficiente netto di finanziamentostabile.

Sulla base della durata, liquidità enatura della controparte vengonodefiniti i fattori di finanziamentostabile richiesto che si applicano adiverse attività ed esposizioni fuoribilancio.

Finanziamento stabile richiesto

Costituisce il numeratore delcoefficiente netto di finanziamentostabile.

Sulla base della durata, liquidità enatura della controparte vengonodefiniti i fattori di finanziamentostabile disponibile che si applicano alcapitale regolamentare e allepassività.

Finanziamento stabile disponibile

/ ≥ 100%

Orizzonte temporale di 12 mesi, che integra il monitoraggio di breve

termine (1 mese) previsto dal Liquidity Coverage Ratio (LCR);

Rafforzamento del meccanismo di gestione del rischio di liquidità e della

struttura di funding;

Rafforzamento della posizione di liquidità degli Enti in

momenti di stress, attraverso un funding più stabile, senza

compromettere l’operatività della banca.

Le principali caratteristiche dell’indicatore sono:

DraftCRR II

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• Rischio di Credito Approccio Standardizzato;• Rischio di Credito Approccio Avanzato;• Rischio Operativo;• Output Floor;• Review Rischio CVA.

Basel III Finalisingpost-crisis reforms e BCBS

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Focus Rischi RegolamentariRischio di Credito - Approccio Standard

Garantire sia la «semplicità» che la risk

sensitivity del modello;

Promuovere la comparabilità normativa

riducendo la variabilità in termini di modalità di

calcolo delle attività ponderate per il rischio;

Assicurare che l'approccio standardizzato (SA)

costituisca un'alternativa adeguata e

complementare all'approccio basato sui rating

interni (AIRB).

Rischio di Credito – Metodologia Standard

Nuova revisione Attuale - CRR

Il 7 dicembre 2017 il BIS ha pubblicato il documento «Basel III: Finalising post-crisis reforms», con l’obiettivo di modificare

l’attuale Approccio Standardizzato impiegato per il calcolo del rischio di credito con i seguenti obiettivi:

Processi di due diligenceinterni volti a valutare la coerenza dei rating esterni per specifiche controparti;

Utilizzo di specifici driver di rischio per identificare gli RW da applicare;

Introduzione di un add-on in presenza di un currency mismatch;

Review del trattamento delle esposizioni fuori bilancio con la modifica dei CCF.

Land acquisition, development and construction (ADC) ;

Residenziale;

Commerciale.

RW = 100%;

RW = da 20% a 70%; aseconda del LTV

RW = da 30% a 105%. aseconda del LTV

RW = Non disciplinato;

RW = 35%;

RW = 75%.

Finanziamenti garantiti da Immobili

Dri

ve

r d

i R

isch

io

Rating ECAI

Rating ECAI- breve periodo.

RW = da 20% a 150%;

RW = da 20% a 150%.

RW = da 20% a 150%;

RW = da 20%.Banche

Du

e

Dilig

en

ce

Currency Mismatch tra creditore e debitore;

No Currency Mismatch.

Add-on = 150%;

Add-on = 0% . RW = Non disciplinato.Currency Mismatch

Cu

rre

ncy

M

ism

atc

h

Sulla base della tipologia di esposizioni

RW = da 10% a 100%; RW = da 0% a 100%; CCFCC

F

BCBS

Basel III: Finalisingpost-crisis reforms

* Esposizioni con controparti Retail e per finanziamenti garantiti da immobili residenziali

*

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Rischio di Credito – Metodologia Avanzata

1Riduzione portafogli su cui sarà possibile utilizzare gli approcci

F-IRB/A-IRB

La metodologia F-IRB non sarà più utilizzabile per le seguenti esposizioni:

• Strumenti di capitale.

La metodologia A-IRB non sarà più utilizzabile per le seguenti esposizioni:

• Large e Mid-sized Corporate (gruppi consolidati con Fatturato > 500 mln€);

• Banche e altri istituti finanziari;

• Strumenti di capitale.

2Valore dell’esposizione basato su «Model-Parameter Floors»

per specifici parametri di rischio

Introduzione di specifici floor per i seguenti parametri:

• PD;

• LGD Secured;

• LGD Unsecured;

• EAD;

• CCF.

3Fornire un maggiore dettaglio nella stima dei parametri per ridurre la variabilità nel calcolo degli RWA

Per i seguenti parametri verrà richiesto un maggiore dettaglio informativo:

• PD;

• LGD Secured;

• LGD Unsecured;

• EAD;

• CCF;

• Maturity;

• CRM.

Di seguito si riportano alcune tra le novità introdotte:

Limitazione all’ utilizzo dell'approccio IRB per specifiche classi di esposizioni;

Introduzione del «Model-Parameter Floors» per specifici parametri di rischio;

Maggiore disclosure in merito alla stima dei parametri di rischio;

Eliminazione del requisitodi 1.06 sullo scaling factor.

Focus Rischi RegolamentariRischio di Credito - Approccio Internal Ratings - Based

BCBS

Basel III: Finalisingpost-crisis reforms

Il 7 dicembre 2017 il BIS ha pubblicato il documento «Basel III: Finalising post-crisis reforms», con l’obiettivo di modificare

l’attuale Approccio Avanzato impiegato per il calcolo del rischio di credito. Principale obiettivo delle modifiche proposte è

ridurre la complessità del framework normativo e migliorarne la comparabilità tra gli enti che lo utilizzano.

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Ridurre la complessità del calcolo;

Promuovere la comparabilità riducendo la variabilità tra banche

e giurisdizioni;

Rafforzare la risk sensitivity e migliorare la

gestione del rischio operativo;

Affinare le modalità di raccolta e gestione del

Loss Data Collection.

La nuova formula per il calcolo dei requisiti di capitale a fronte del rischio operativo è sintetizzata di seguito:

Business Indicator Component e Internal Loss

Multiplier 2

Business Indicator(BI)1

SMA Capital3

Somma di interessi, leasing operativo e componente relativa ai dividendi (ILDC), componente di servizi (SC) e componente finanziaria (FC)

={ 𝐵𝐼 𝐶𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡 ∗ [𝐿𝑛(exp 1 − 1 + (𝐿𝑜𝑠𝑠 𝐶𝑜𝑚𝑝.

𝐵𝐼 𝐶𝑜𝑚𝑝.)^0.8]

𝐵𝐼 𝐶𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡se Bucket 1

se Bucket 2 to 3

Calcolo del Business Indicator sulla base del Business Indicator Component e dell’ internal Loss Multiplier applicando la bucketetizzazione associata alla dimensione della banca

Rischio OperativoBCBS

Basel III: Finalisingpost-crisis reforms

Utilizzo del Business Indicator anziché il Gross Income, che coglie meglio il volume di business di una banca

Sostituzione delle linee di business con i bucket basati sulla dimensione della banca come riflesso nel valore del BI

Il nuovo approccio «New Standardised Measurement Approach for Operational risk (SMA)», ha l’obbiettivo di sostituire i

modelli ad oggi utilizzati per il calcolo del rischio operativo: il Basic Indicator Approach (BIA), lo Standardized Approach (TSA)

- compreso l’ Alternative Standardized Approach (ASA), e l’ Advanced Measurement Approach (AMA).

L’introduzione del nuovo framework regolamentare ha i seguenti obiettivi:

Focus Rischi RegolamentariRischio Operativo – Nuovo Approccio Standard

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Output Floor

Focus Rischi RegolamentariOutput Floor

Al fine di assicurare livelli minimi di capitale, mitigare il rischio di modello e rafforzare la comparabilità tra banche «Common

Level Playing Field», il BIS ha rinnovato il meccanismo di Floor previsto per gli istituti autorizzati all’utilizzo di modelli interni.

Output Floor = MaxTot. RWA calcolati utilizzando gli approcci regolamentari per cui la

banca è stata autorizzata.% Phase In Tot. RWA calcolati utilizzando gli

approccio standardizzato*( );

• 1° Gennaio 2022 : 50%;

• 1° Gennaio 2023 : 55%;

• 1° Gennaio 2024 : 60%;

• 1° Gennaio 2025 : 65%;

• 1° Gennaio 2026 : 70%;

• 1° Gennaio 2027 : 72,5%.

% Phase In

• Cartolarizzazioni: external rating based approach,

approccio standardizzato o ponderazione del 1250%;

• Rischio di Mercato: approccio standardizzato; per le

cartolarizzazioni detenute nel portafoglio di negoziaione

medesime metodologie per i requisiti regolamentari a

fronte di cartolarizzazioni.

• Rischio di Credito: approccio standardizzato;

• Rischio di Controparte: approccio standardizzato;

• Rischio Operativo: approccio standardizzato;

• Rischio relativo a CVA: approccio standardizzato, Basic

Approach o il 100% dei requisiti patrimoniali relative al

rischio di controparte calcolati dalla banca;

Approccio Standardizzato

• All’interno delle discrezionalità nazionali, è prevista la potenziale adozione di un Cap all’incremento degli RWA generato

dall’applicazione dell’ Output Floor (25% del valore degli RWA prima dell’applicazione dell’Output Floor); tale discrezionalità ha valenza

limitata al periodo transitorio.

• Come ulteriore novità è prevista la richiesta di maggior Disclosure sul calcolo degli RWA volto a rappresentare le risultanze pre e post

l’applicazione dell’Output Floor.

BCBS

Basel III: Finalisingpost-crisis reforms

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Cogliere tutte le tipologie di rischio di CVA e migliore

individuazione dei CVA hedges;

Allineamento con le modifiche proposte per il

rischio di mercato.

La nuova metodologia utilizzata per il calcolo del rischio di CVA è sintetizzata nel seguente diagramma:

Nuovo Framework CVA

Fundamental Review of the Trading Book (FRTB) CVA framework

Basic CVA framework

Metodologia che può essere utilizzata dalle

banche al fine di soddisfare requisiti specifici.

Metodologia che può essere utilizzata dalle

banche che non sono autorizzate ad utilizzare

lo Standardised approach.

SA – CVA

Metodologia che può essere utilizzata dalle

banche che ricevono specifica approvazione da

parte dell’Autorità di Vigilanza.

BA- CVA

Metodologia di calcolo che può essere distinta

in «reduced version» e «full version», nel caso

di attività di hedging del rischio CVA .

Rischio di CVA – Approccio Standard

Introduzione di una soglia di materialità per il calcolo del CVA Capital Charge che permette di valutare ilCVA Capital Charge= Requisito di capitale del rischio di controparte;

Allineamento rispetto al framework Fundamental Review of the Trading Book (FRTB).

Il 1° Luglio 2015 il Comitato di Basilea ha pubblicato la «Review of the Credit Valuation Adjustment (CVA) risk framework -

consultative document (BCBS 325)», con l’obiettivo di aggiornare l’attuale framework normativo relativo al rischio di CVA.

Tale documento è stato modificato con la successiva pubblicazione dei documenti BCBS 362 (Marzo 2016) e «Basel III:

Finalising post-crisis reforms» (Dicembre 2017).

Di seguito le principali motivazioni alla base di tale revisione:

Focus Rischi RegolamentariRischio di CVA

BCBS

Basel III: Finalisingpost-crisis reforms

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• Cartolarizzazioni

Regolamento UE 2017/2401- 2402

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2

Securitization Internal Ratings-Based

Approach (SEC-IRBA)1

Securitization External Ratings-Based Approach

(SEC-ERBA)3

Applicazione RW = 1250%

Mediante la publicazione del Regolamento UE 2401/2042 sono state introdotte le novità in materia di trattamento

regolamentare delle cartolarizzazioni contenute nel BCBS 374 “Revisions to the securitization framework” (BCBS 374).

In particolare, la documentazione europea introduce i seguenti tre approcci:

Cartolarizzazioni

Introduzione della “Gerarchia di Modelli”

Previsto RW incrementali per i livelli più bassi del merito creditizio (SEC-ERBA)

RW dipende da valore K rispetto ad Attachment/Detachment value

Introduzione e definizionedelle cartolarizzazioni STS (semplici, trasparenti, standardizzate)

Assegnazione delle ponderazioni in base ai rating esternidell’esposizione, alla seniority e alla granularità del pool sottostante.

Variazione di trattamento in base a maturity delle tranche eAttachment/Detachment;

Possibilità, per almeno il 95% dei portafogli, di utilizzare il modelloIRBA

“Supervisory formula” per calcolare i requisiti di capitale per lediverse tranche

4

Focus Rischi RegolamentariCartolarizzazioni

* I contenuti dei Regolamenti sono coerenti con il BCBS 374.

Regolamento UE 2401 e 2402*

Securitization Standardized

Approach (SEC-SA)

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Impatti Attesi dalle Novità Regolamentari

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Impatti Attesi “Basilea IV”Overview principali impatti

Di seguito si riportano i principali impatti attesi derivanti dall’applicazione del nuovo Framework Basilea IV e le principali

strutture Banca coinvolte direttamente/indirettamente nella fase di analisi e nella gestione a regime dello stesso:

.

Le strutture sono coinvolte in maniera diretta e continuativa nell’adeguamento e nella gestione a regime del frameworkBasilea IV.

Alto

Le strutture sono coinvolte con minori impatti nell’adeguamento e nella gestione a regime del framework Basilea IV.

MedioLe strutture sono coinvolte on demand.

Basso

Principali Strutture Banca coinvolte

Credito e Finanza

Bilancio e Segnalazioni di Vigilanza

Risk Management

Pianificazione Strategica

Organizzazione/IT

Razionali Impatto Stimato

Il Risk Management sarà impattato nel processo di adeguamento,integrazione e monitoraggio dei modelli di rischio.

La Pianificazione sarà impattata nella definizione delle strategiefinalizzate alla minimizzazione degli impatti sugli RWA.

L’ufficio Bilancio e Segnalazioni di Vigilanza sarà coinvolto nell’attività diproduzione delle segnalazioni Basilea IV Compliant a regime.

L’ufficio Credito/Finanza sarà coinvolto nell’applicazione delle indicazionifornite dalla Pianificazione Strategica.

L’Organizzazione/IT sarà impattata per l’aggiornamento/integrazionedelle pressi operative e degli applicativi nonchè della normativa interna.

Alto Medio Basso

Impatto Stimato Basilea IV

Impatti Applicativi: implementazione deinuovi modelli di calcolo e sviluppo di unprocesso strutturato per il recupero dei dati diinput e per garantire la granularità informativarichiesta dal nuovo framework Basilea IV.

Impatti Regolamentari: implementazionedei nuovi modelli di calcolo e integrazione deinuovi requirement normativi nel processosegnaletico (es. controlli di coerenza; report dimonitoraggio ecc..).

Impatti Organizzativi: integrazione neiprocessi Banca dei nuovi modelli/approccirichiesti dal framework Basilea IV eadeguamento di tutti i processi interniimpattati.

Impatti Strategici: adeguamento deiprocessi strategici impattati ai fini di unaottimizzazione delle risorse in termini difunding; pricing e mitigazione degli impatti sugliRWA derivanti dall’applicazione dei nuovimodelli.

Review Rischio di Credito

Review rischio Controparte/CVA

Review RischioOperativo

Review Rischio di Mercato

ReviewCartolarizzazioni

Rischio Tasso di Interesse

Capital FloorLeva Finanziaria &

MREL/TLAC

“Basilea IV”

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Page 32 Impatto Basso Impatto Medio Impatto Alto√ !∆

Area Descrizione principali Impatti

• Implementazione di un processo strutturato volto alrecepimento dei nuovi dati di input richiesti dal frameworkBasilea IV (es. rating esterni, collateral, CRM);

• Adeguamento dei processi interni di Risk Assessment (es RAF,ICAAP) per garantire la conformità al framework Basilea IV;

• Ridefinizione dei processi banca, con l’introduzione di attività didue diligence interna volta a valutare la coerenza dei ratingesterni per specifiche controparti e integrazioni di specifici KeyRisk Indicator nel calcolo delle attività ponderate per il rischio;

• Ottimizzazione degli RWA propedeutica alla riduzione degliimpatti sul capitale regolamentare dovuti al possibile incrementodegli stessi.

Rischio di Credito SA

!!

• Integrazione/revisione dei modelli IRB attualmente utilizzati edesclusione delle classi di esposizioni per le quali è prevista lalimitazione dell’utilizzo dei modelli IRB;

• Implementazione di un processo strutturato volto al recepimentodei nuovi dati di input propedeutici alla determinazione delpatrimonio informativo richiesto per la stima dei parametri;

• Adeguamento dei processi interni di Risk Assessment pergarantire l’integrazione dei Floor regolamentari;

• Atteso un incremento dei requisiti di capitale relativi al rischio diCredito IRB per i portafogli con elevato merito creditizio a causadell’introduzione dei Floor regolamentari.

Rischio di Credito IRB ! !! !

• Implementazione di un processo strutturato volto alrecepimento dei nuovi dati di input necessari per garantire lamaggiore granularità del patrimonio informativo richiesta;

• Integrazione/revisione dei modelli attualmente utilizzati pergarantire l’adeguamento al nuovo framework (es. nuovadefinizione trading book, sostituzione del VaR con ExpectedShortfall, etc.);

• Definizione e integrazione di processi di back-testing finalizzatialla valutazione dei modelli di trading-desk e revisione delleregole di attribuzione dei P&L;

• Ottimizzazione degli RWA propedeutica alla riduzione degliimpatti sul capitale regolamentare (+40% stimato).

Rischio di Mercato

! !

EY End-to-End Support

!

Il livello degli impatti è stato stimato sulla base dell’effort/interventi necessari per essere pienamente conformi alle novità regolamentari.

∆ ∆

Impatti Attesi “Basilea IV”Drill-down principali impatti (1/2)

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Page 33 Impatto Medio Impatto Alto√ !∆Impatto Basso

Area Descrizione principali Impatti

• Integrazione/revisione dei modelli attualmente utilizzati pergarantire la maggiore complessità degli approcci previsti daBasilea IV;

• Implementazione di un processo strutturato volto alrecepimento dei nuovi dati di input e finalizzato alla gestione delmaggior dettaglio informativo richiesto;

• Atteso un incremento dei requisiti di capitale relativi al rischiodi CVA per le posizioni senza margini e per le posizioni a lungotermine (qualora non sottoposte a netting), e un decremento deirequisiti per le posizioni con margini.

Rischio di Controparte e

CVA∆∆

• Definizione e implementazione del nuovo modello per lavalutazione delle esposizioni in Cartolarizzazioni;

• Adeguamento dei processi interni di Risk Assessment pergarantire l’integrazione del nuovo modello;

• Atteso un aumento degli RWA per le posizioni ai livelli più bassidella gerarchia di valutazione.

Framework Cartolarizzazioni

∆∆ ∆

• Definizione e implementazione del nuovo modello per il RischioOperativo in sostituzione dei modelli attualmente utilizzati;

• Adeguamento dei processi interni di Risk Assessment pergarantire l’integrazione del nuovo modello;

• Implementazione di un processo strutturato volto al recepimentodei nuovi dati di input necessari alla definizione del patrimonioinformativo richiesto per la gestione del nuovo modello;

• Introduzione del Business Indicator e di Business IndicatorComponents nelle logiche di calcolo.

Rischio Operativo

• Definizione e implementazione del nuovo modello e integrazionedello stesso processi interni di Risk Assessment;

• Ulteriori impatti attesi sulla base della scelta tra l’approccio diPillar I e l’approccio di Pillar II proposti dalla Commissione.

Rischio Tasso di Interesse

Banking Book∆∆!!

• Integrazione degli indicatori e dei relativi minimi regolamentarinei processi interni di Risk Assessment;

• Analisi/recupero delle informazioni necessarie al calcolo degliindicatori regolamentari.

Leva Finanziaria

& MREL/TLAC! !

EY End-to-End Support

Il livello degli impatti è stato stimato sulla base dell’effort/interventi necessari per essere pienamente conformi alle novità regolamentari.

!

∆!

!

Impatti Attesi “Basilea IV”Drill-down principali impatti (2/2)

! ∆

! ∆

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Referenze e Contatti

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Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Analisi dei nuovi obblighi normativi richiesti dal framework di vigilanza «Basel III»;

► Gap Analysis normativa tra il framework normativo «Basel II» e il nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Definizione di uno specifico Master Plan contenente i possibili interventi (solution);

► Definizione dei Business Requirement sia a livello di gruppo che di Legal Entity;

► Supporto all’identificazione dei principali impatti sui sistemi IT;

► Supporto all’implementazione dei principali cambiamenti introdotti dal nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Supporto al Coordinamento delle attività e verifica del rispetto delle milestone progettuali individuate.

Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Gap Analysis normativa tra il framework normativo «Basel II» e il nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Definizione di uno specifico Master Plan contenente i possibili interventi (solution) da attuare al fine di colmare i gap

individuati tra il framework «Basel II» e il nuovo framework «Basel III»;

► Elaborazione di analisi di impatto del nuovo framework di vigilanza «Basel III» sui sistemi IT e sui processi AS-IS Banca

► Definizione dei Business Requirement sia a livello di gruppo che di Legal Entity;

► Disegno dell’architettura IT target per le banche del Gruppo;

► Disegno e supporto allo sviluppo della solution «Own Funds»;

► Definizione controlli di coerenza e di quadratura degli schemi segnaletici;

► Disegno e sviluppo di una reportistica ah hoc contenente le nuove metriche regolamentari.

ReferenzeI principali clienti supportati in progetti analoghi

Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Identificazione dei requisiti introdotti dal nuovo framework normativo «Basel III»;

► Gap Analysis normativa tra il framework normativo «Basel II» e il nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Supporto alla raccolta dei requisiti di business;

► Supporto all’identificazione dei principali impatti sui sistemi IT;

► Stima dei costi degli interventi realizzativi;

► PMO Organizzativo/IT e fine tuning normativo.

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Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Analisi delle principali differenze tra il framework di vigilanza «Basel II» e il nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Supporto all’implementazione dei principali cambiamenti introdotti dal nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Supporto al calcolo dei prinicipali indicatori regolamentari: «Own Funds»; Leverage Ratio ecc..

Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state

► Assessment preliminare per valutare l’impatto del nuovo framework regolamentare «Basel III»;

► Elaborazione di un’analisi di impatto della nuova normativa sui sistemi IT e sui processi AS-IS della Banca;

► Definizione dei Business Requirement sia a livello di gruppo che di Legal Entity;

► Disegno dell’architettura IT target per la banca;

► Disegno e supporto allo sviluppo della solution «Own Funds»;

► Disegno e sviluppo di una reportistica ah hoc contenente le nuove metriche regolamentari;

► Disegno e sviluppo delle soluzioni di ricalcolo e di controllo dei rischi di Pillar I e Pillar II;

► Definizione controlli di coerenza e di quadratura degli schemi segnaletici.

ReferenzeI principali clienti supportati in progetti analoghi

Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Analisi dei nuovi obblighi normativi richiesti dal nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Supporto alla raccolta dei requisiti di business;

► Supporto all’identificazione dei principali impatti sui sistemi IT;

► Stima dei costi degli interventi realizzativi;

► Disegno e supporto allo sviluppo della solution «Own Funds»;

► Disegno e sviluppo di una reportistica ah hoc contenente le nuove metriche regolamentari;

► Disegno e sviluppo delle soluzioni di ricalcolo e di controllo dei rischi di Pillar I e Pillar II;

► Supporto alle attività di data quality necessarie per assicurare il mantenimento dei livelli qualitativi richiesti dal nuovo

framework «Basel III».

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Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Analisi delle principali implicazioni previste dal nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Supporto al calcolo dei prinicipali indicatori regolamentari: «Own Funds»; Leverage Ratio ecc..;

► Disegno e supporto allo sviluppo della solution «Own Funds»;

► Supporto all’implementazione dei principali cambiamenti introdotti dal nuovo framework di vigilanza «Basel III».

Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Analisi delle principali differenze tra il framework di vigilanza «Basel II» e il nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Supporto all’implementazione dei principali cambiamenti introdotti dal nuovo framework di vigilanza «Basel III»;

► Disegno e supporto allo sviluppo della solution «Own Funds».

ReferenzeI principali clienti supportati in progetti analoghi

Le principali attività svolte inerenti il precedente framework Basel III sono state:

► Identificazione i principali impatti sui sistemi IT in relazione alla segnalazione AE;

► Disegno dell’architettura IT target per le banche del consorzio;

► Supporto alla stima dei costi degli interventi realizzativi;

► Stesura Analisi Funzionali;

► Supporto attività UAT sulle soluzioni sviluppate dal consorzio.

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Giuseppe Quaglia

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