“basta con l’assistenzialismo: i giovani vanno educati” · reddito dei capi femmine in età...

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15 dicembre 2014 2 Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 dicembre 2014 ore 12 e stampato in 2.400 copie Amministratore unico: Antonietta Nolli Lorenzo Argiolas, Stefano Cruccas, Lorenzo Di Biase, Dario Frau, Alessandro Foddis, Samuela Garau, Sanda Iordache, Roberto Loddi, Antonio Loru, Gian Paolo Marcialis, Mondo Meloni, Andrea A. Muntoni, Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù, Fernanda Pinna, Saimen Piroddi, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu, Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Augusto Tomasi, Fulvio Tocco, Francesca Tuveri, Venanzio Tuveri, Francesca Virdis, Franco Zurru. Vice Direttori: Gian Luigi Pittau, Santina Ravì Direttore commerciale: Nello Agus Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l Guspini Via Matteotti, 28 tel. 070 970934 - fax 070 9785036 Direttore Responsabile: Gian Paolo Pusceddu [email protected] - cell.329. 4878330 Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono. Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori. Anno XV - n. 22 15 Dicembre 2014 Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999 Via Matteotti, 28 - Guspini Tel. 070. 970934 - Fax 0709785036 E-mail: [email protected] Distribuzione: A.D.G. SARDA s.r.l. Via Eligio Perucca 7- Elmas (Ca) - Tel. 070.219121 Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca) tel. 070 9819015 A questo numero hanno collaborato: www.lagazzetta.net G del Medio Campidano azzetta La Attualità SANLURI. OLTRE DUECENTO POVERI IN FILA «La vera lotta alla povertà si fa mirando alla piena occupazio- ne. Tutte le altre vie sono scorciatoie». L’assessore ai servizi sociali, Donatella Steri, chiede un cambio di gestione sui fondi destinati alle persone che vivono particolari difficoltà eco- nomiche, soprattutto quando si tratta di giovani. «Un picco- lo sussidio -aggiunge Steri - al limite sana l’immediato. Nulla di più. Qualche giorno dopo le stesse persone vengono a bussare. Non una, ma tante volte nel corso dell’anno». Come dire: basta con una forma di aiuto momentaneo. Bisogna smetterla col paternalismo assistenzialistico, sta portando in rovina il paese ed in particolare i giovani. È impensabile che i ragazzi si mettano in fila per avere un soldo. Il fatto è che in queste cose si fatica a cambiare, si vuole tenere il vecchio modello di aiuto, ma quando le risorse pubbliche non basta- no ci si lamenta. Intanto la crisi non molla ed i poveri aumentano, tanto che Finalmente sono in pagamento gli indennizzi finanziati dalla Regione per fronteggiare i danni causati dalla febbre catarrale degli ovini (blue tongue) che ha decimato le greg- gi del paese. Un’annata da dimenticare per gli al- levatori pabillonesi che hanno dovuto mandare avanti le loro aziende con mille difficoltà in una stagione che li ha visti lottare contro situazioni particolarmente ostili. Prima la blue tongue, poi l’alluvione del 18 novembre dell’anno scorso han- no dato il colpo di grazia ad un’economia di vitale importanza per il paese. «In una comunità, dove il settore del commercio ha visto chiudere parec- chie attività e le imprese edilizie sono ferme, il settore dell’alle- vamento con i suoi 20 mila capi ovini è ancora rilevante per i posti di lavoro che occupa», spiega Fiorella Frongia assesso- re all’agricoltura. In effetti sono i numeri che danno l’entità dei danni provocati dalla blue tongue: 29 le aziende colpite, oltre mille i capi morti ed enormi le perdite subite per il mancato “Basta con l’assistenzialismo: i giovani vanno educati” Sanluri è costretto a lasciare in fila agli spor- telli oltre 200 famiglie. Un bilancio di poco più di un milione di euro che non è più sufficiente per soddisfare il bisogno di un esercito di 323 persone malate, 12 bambini assistiti fra i ban- chi di scuola, 4 anziani in strutture protette, 49 senza tetto, ma soprattutto 250 fra nuovi e vecchi poveri. Un’esigua somma di appena 30 mila euro ha permesso di accontentare sola- mente 43 cittadini, con un contributo in cambio di un lavo- retto socialmente utile. Mediamente, la cifra ricevuta si aggi- ra sui 100 euro mensili. A conti fatti una goccia in un mare di bisogno. «Sono convinta - ricorda Steri - che proprio per questo motivo il Comune da qualche anno ha eliminato i contributi a pioggia puntando su progetti di inserimenti la- vorativi. Il problema sono i numeri: da un lato i fondi ridotti del 30 per cento, dall’altro l’aumento delle fasce deboli. Po- vertà legate alla mancanza di lavoro. Gli interventi per venire incontro non sono mancati, compresi l’agevolazione sulle tasse comunali, gli sconti per gli alunni della scuola dell’ob- bligo, per chi non può pagare le bollette, per chi è in casa d’affitto». Santina Ravì L’assessore ai Servizi sociali Donatella Steri PABILLONIS. ASSEGNATI DALLA REGIONE I FONDI Lingua blu: in pagamento gli indennizzi C’è fermento a Villacidro contro il decreto Sblocca-Italia, con- testato dall’associazione Medici per l’Ambiente (Isde Italia), che lo impugnerà davanti alla Corte Costituzionale. Facendosi promotrice dell’iniziativa, l’associazione Progetto Comune di Villacidro ha chiesto all’amministrazione comunale una delibe- ra consiliare che impegni il presidente della Regione Sarde- gna, Francesco Pigliaru, a contestare la legittimità del decreto. Secondo i promotori infatti il futuro ambientale e sanitario del territorio e di numerosi cittadini italiani è compromesso dalle misure previste nel provvedimento. Cinque i rischi evidenziati dall’associazione villacidrese: favoreggiamento di compagnie e società petrolifere o di ricerca geotermica, con la conseguenza che sarà negata la possibilità di autodeterminazione e di espres- sione per le comunità interessate; rischio per le procedure di bonifica e la messa in sicurezza dei siti contaminati; minaccia del diritto all’acqua come bene pubblico, ora non privatizzabi- Se il cittadino ha un debito col Comune di Sanluri superiore a 200 euro può chiedere di beneficiare dell’agevolazione delibe- rata dalla giunta: pagare a rate. “Il Comune - sottolinea il sindaco, Alessandro Collu - vaglierà ogni richiesta per evita- re che qualcuno faccia il furbo. Ci interessa andare incontro a chi attraversa un periodo di difficoltà economica: l’urgenza arriva dal territorio, in particolare da pensionati e famiglie mo- noreddito”. La rateizzazione, ovviamente, non ha alcun costo aggiuntivo, quindi non ci saranno interessi per chi deciderà di beneficiare di questa opportunità. Da un punto di vista prati- co, invece di un versamento ce ne saranno di più. Si tratta di debiti relativi agli avvisi di accertamento di entrate tributarie dovute per le annualità pregresse o per morosità, senza alcun costo aggiuntivo. Invece, per le tasse da pagare in caso di permessi a costruire le rate sono condizionate alla maggiora- zione degli interessi, contestualmente al rilascio del provvedi- mento. “L’operazione - aggiunge Collu - non è automatica. Sarà il cittadino a chiedere di beneficiare dell’agevolazione. Le uniche condizioni sono legate all’importo complessivo che deve essere superiore a 200 euro e ciascuna rata non inferiore a 100, con scadenza fissata alla fine di ciascun mese”. Per le rateazioni inferiori a 20 mila euro è sufficiente un’autocertifi- cazione. (s. r.) SANLURI. AGEVOLAZIONI SUI TRIBUTI VILLACIDRO Progetto Comune contro il decreto Sblocca-Italia reddito dei capi femmine in età produttiva e di tutta la consi- stenza del gregge. Qualche azienda ha subito danni partico- larmente rilevanti assistendo ad una vera e pro- pria ecatombe tra il proprio gregge con oltre un centinaio di capi femmine morti a causa della blue tongue. Ora qualche sostegno arriva finalmente dalla Regione e gli allevatori, in questi giorni riceveranno l’indennizzo a sostegno del reddito aziendale nel periodo compreso fra la morte o ab- battimento dei capi e la ricostituzione dell’alleva- mento” si rileva dalla determina degli uffici co- munali. “Anche questa volta, grazie alla prontez- za dell’Amministrazione Comunale, dell’Assessore all’agri- coltura Fiorella Frongia e alla tempestività dell’Ufficio Ammi- nistrativo, Pabillonis risulta uno dei primi Comuni a liquidare gli indennizzi in aiuto degli allevatori” dichiara il vicesindaco Riccardo Sanna. Dario Frau le; sostenere la pratica dell’incenerimento dei rifiuti, muoven- dosi in direzione opposta alle direttive e tendenze europee e in contrasto con una gestione sostenibile dei rifiuti che dia la priorità al recupero della materia anziché dell’energia. E infine il rischio che le pubbliche amministrazioni, comunali e regio- nali, vengano espropriate del potere politico-autorizzativo, in violazione con i principi costituzionali e le sentenze specifi- che della Corte Costituzionale. La tenacia di Progetto Comune, che si fa portavoce di molti ambientalisti e cittadini , è riassumibile dalla seguente affer- mazione: «Vivendo in una regione che non può più permetter- si il lusso di rimanere indifferente di fronte a certe imposizioni governative, abbiamo deciso di muoverci concretamente e promuovere l’azione a livello comunale, schierati a difesa di ambiente e salute». Marisa Putzolu Tasse comunali rateizzate al di sotto di 200 euro PDF Compressor Pro

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15 dicembre 20142

Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 dicembre 2014 ore 12

e stampato in 2.400 copie

Amministratore unico: Antonietta Nolli

Lorenzo Argiolas, Stefano Cruccas, Lorenzo Di Biase, Dario Frau,

Alessandro Foddis, Samuela Garau, Sanda Iordache, Roberto Loddi,

Antonio Loru, Gian Paolo Marcialis, Mondo Meloni, Andrea A. Muntoni,

Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù, Fernanda Pinna, Saimen Piroddi,

Sergio Portas, Evaristo Puxeddu, Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu,

Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Augusto Tomasi, Fulvio Tocco,

Francesca Tuveri, Venanzio Tuveri, Francesca Virdis, Franco Zurru.Vice Direttori: Gian Luigi Pittau, Santina RavìDirettore commerciale: Nello Agus

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Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono.

Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori.

Anno XV - n. 22 15 Dicembre 2014

Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999

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A questo numero hanno collaborato:

www.lagazzetta.net

G del Medio Campidano

azzettaLa

AAAAAttualità

SANLURI. OLTRE DUECENTO POVERI IN FILA

«La vera lotta alla povertà si fa mirando alla piena occupazio-ne. Tutte le altre vie sono scorciatoie». L’assessore ai servizisociali, Donatella Steri, chiede un cambio di gestione sui fondidestinati alle persone che vivono particolari difficoltà eco-nomiche, soprattutto quando si tratta di giovani. «Un picco-lo sussidio -aggiunge Steri - al limite sana l’immediato. Nulladi più. Qualche giorno dopo le stesse persone vengono abussare. Non una, ma tante volte nel corso dell’anno». Comedire: basta con una forma di aiuto momentaneo. Bisognasmetterla col paternalismo assistenzialistico, sta portando inrovina il paese ed in particolare i giovani. È impensabile chei ragazzi si mettano in fila per avere un soldo. Il fatto è che inqueste cose si fatica a cambiare, si vuole tenere il vecchiomodello di aiuto, ma quando le risorse pubbliche non basta-no ci si lamenta.Intanto la crisi non molla ed i poveri aumentano, tanto che

Finalmente sono in pagamento gli indennizzi finanziati dallaRegione per fronteggiare i danni causati dalla febbre catarraledegli ovini (blue tongue) che ha decimato le greg-gi del paese. Un’annata da dimenticare per gli al-levatori pabillonesi che hanno dovuto mandareavanti le loro aziende con mille difficoltà in unastagione che li ha visti lottare contro situazioniparticolarmente ostili. Prima la blue tongue, poil’alluvione del 18 novembre dell’anno scorso han-no dato il colpo di grazia ad un’economia di vitaleimportanza per il paese. «In una comunità, dove ilsettore del commercio ha visto chiudere parec-chie attività e le imprese edilizie sono ferme, il settore dell’alle-vamento con i suoi 20 mila capi ovini è ancora rilevante per iposti di lavoro che occupa», spiega Fiorella Frongia assesso-re all’agricoltura. In effetti sono i numeri che danno l’entità deidanni provocati dalla blue tongue: 29 le aziende colpite, oltremille i capi morti ed enormi le perdite subite per il mancato

“Basta con l’assistenzialismo:i giovani vanno educati”

Sanluri è costretto a lasciare in fila agli spor-telli oltre 200 famiglie. Un bilancio di poco piùdi un milione di euro che non è più sufficienteper soddisfare il bisogno di un esercito di 323persone malate, 12 bambini assistiti fra i ban-chi di scuola, 4 anziani in strutture protette, 49senza tetto, ma soprattutto 250 fra nuovi evecchi poveri. Un’esigua somma di appena 30mila euro ha permesso di accontentare sola-mente 43 cittadini, con un contributo in cambio di un lavo-retto socialmente utile. Mediamente, la cifra ricevuta si aggi-ra sui 100 euro mensili. A conti fatti una goccia in un mare dibisogno. «Sono convinta - ricorda Steri - che proprio perquesto motivo il Comune da qualche anno ha eliminato icontributi a pioggia puntando su progetti di inserimenti la-vorativi. Il problema sono i numeri: da un lato i fondi ridotti

del 30 per cento, dall’altro l’aumento delle fasce deboli. Po-vertà legate alla mancanza di lavoro. Gli interventi per venireincontro non sono mancati, compresi l’agevolazione sulletasse comunali, gli sconti per gli alunni della scuola dell’ob-bligo, per chi non può pagare le bollette, per chi è in casad’affitto».

Santina Ravì

L’assessore ai Servizi sociali Donatella Steri

PABILLONIS. ASSEGNATI DALLA REGIONE I FONDI

Lingua blu: in pagamento gli indennizzi

C’è fermento a Villacidro contro il decreto Sblocca-Italia, con-testato dall’associazione Medici per l’Ambiente (Isde Italia),che lo impugnerà davanti alla Corte Costituzionale. Facendosipromotrice dell’iniziativa, l’associazione Progetto Comune diVillacidro ha chiesto all’amministrazione comunale una delibe-ra consiliare che impegni il presidente della Regione Sarde-gna, Francesco Pigliaru, a contestare la legittimità del decreto.Secondo i promotori infatti il futuro ambientale e sanitario delterritorio e di numerosi cittadini italiani è compromesso dallemisure previste nel provvedimento. Cinque i rischi evidenziatidall’associazione villacidrese: favoreggiamento di compagniee società petrolifere o di ricerca geotermica, con la conseguenzache sarà negata la possibilità di autodeterminazione e di espres-sione per le comunità interessate; rischio per le procedure dibonifica e la messa in sicurezza dei siti contaminati; minacciadel diritto all’acqua come bene pubblico, ora non privatizzabi-

Se il cittadino ha un debito col Comune di Sanluri superiore a200 euro può chiedere di beneficiare dell’agevolazione delibe-rata dalla giunta: pagare a rate. “Il Comune - sottolinea ilsindaco, Alessandro Collu - vaglierà ogni richiesta per evita-re che qualcuno faccia il furbo. Ci interessa andare incontro achi attraversa un periodo di difficoltà economica: l’urgenzaarriva dal territorio, in particolare da pensionati e famiglie mo-noreddito”. La rateizzazione, ovviamente, non ha alcun costoaggiuntivo, quindi non ci saranno interessi per chi deciderà dibeneficiare di questa opportunità. Da un punto di vista prati-co, invece di un versamento ce ne saranno di più. Si tratta didebiti relativi agli avvisi di accertamento di entrate tributariedovute per le annualità pregresse o per morosità, senza alcuncosto aggiuntivo. Invece, per le tasse da pagare in caso dipermessi a costruire le rate sono condizionate alla maggiora-zione degli interessi, contestualmente al rilascio del provvedi-mento. “L’operazione - aggiunge Collu - non è automatica.Sarà il cittadino a chiedere di beneficiare dell’agevolazione.Le uniche condizioni sono legate all’importo complessivo chedeve essere superiore a 200 euro e ciascuna rata non inferiorea 100, con scadenza fissata alla fine di ciascun mese”. Per lerateazioni inferiori a 20 mila euro è sufficiente un’autocertifi-cazione. (s. r.)

SANLURI. AGEVOLAZIONI SUI TRIBUTIVILLACIDRO

Progetto Comune contro il decreto Sblocca-Italia

reddito dei capi femmine in età produttiva e di tutta la consi-stenza del gregge. Qualche azienda ha subito danni partico-

larmente rilevanti assistendo ad una vera e pro-pria ecatombe tra il proprio gregge con oltre uncentinaio di capi femmine morti a causa della bluetongue. Ora qualche sostegno arriva finalmentedalla Regione e gli allevatori, in questi giorniriceveranno l’indennizzo a sostegno del redditoaziendale nel periodo compreso fra la morte o ab-battimento dei capi e la ricostituzione dell’alleva-mento” si rileva dalla determina degli uffici co-munali. “Anche questa volta, grazie alla prontez-

za dell’Amministrazione Comunale, dell’Assessore all’agri-coltura Fiorella Frongia e alla tempestività dell’Ufficio Ammi-nistrativo, Pabillonis risulta uno dei primi Comuni a liquidaregli indennizzi in aiuto degli allevatori” dichiara il vicesindacoRiccardo Sanna.

Dario Frau

le; sostenere la pratica dell’incenerimento dei rifiuti, muoven-dosi in direzione opposta alle direttive e tendenze europee ein contrasto con una gestione sostenibile dei rifiuti che dia lapriorità al recupero della materia anziché dell’energia. E infineil rischio che le pubbliche amministrazioni, comunali e regio-nali, vengano espropriate del potere politico-autorizzativo, inviolazione con i principi costituzionali e le sentenze specifi-che della Corte Costituzionale. La tenacia di Progetto Comune, che si fa portavoce di moltiambientalisti e cittadini , è riassumibile dalla seguente affer-mazione: «Vivendo in una regione che non può più permetter-si il lusso di rimanere indifferente di fronte a certe imposizionigovernative, abbiamo deciso di muoverci concretamente epromuovere l’azione a livello comunale, schierati a difesa diambiente e salute».

Marisa Putzolu

Tasse comunali rateizzateal di sotto di 200 euro

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15 dicembre 2014 3AAAAAttualità

A San Gavino in consiglio comunale mag- gioranza e minoranza si sono ritrovate

unite nel votare contro la richiesta della so-cietà Tosco Geo S.r.l che ha presentato il pro-

PABILLONIS Un secco e deciso no arrivadal Comune di Pabillonis: «Abbiamo espres-so – evidenzia il vicesindaco Riccardo Sanna

– parere contrario in consiglio comunale tem-po fa. Insieme ad altri 28 Comuni abbiamochiesto alla Regione un piano regolatore inmateria. Inoltre in Sardegna c’è un surplus dienergia ed è chiaro che queste società vo-gliono speculare».COLLINAS È contro queste speculazionianche il sindaco di Collinas Franco Cannas:«Ci siamo espressi contro le trivellazioni. Ilterritorio è nostro e progettiamo noi. Non per-metteremo a nessuno di devastare i nostri am-bienti».SARDARA Un no secco anche dal sindaco diSardara Giuseppe Garau: «Siamo contrari equesto intervento avviene al di fuori di unaprogrammazione energetica regionale e nongarantisce una diminuzione dei consumi dienergie tradizionali come il petrolio. Siamo insurplus senza alcun beneficio per i sardi. Chesenso ha costruire impianti che producononuova energia elettrica se ne abbiamo in più.Quali sono i vantaggi per la comunità isola-na? Se andiamo a trivellare ci possono a ga-rantire che questa energia va a sostituire ediminuire le fonti tradizionali? Ad oggi perchédevo rischiare di compromettere il paesaggiodel mio Comune?».(g. l. p.)

Nelle campagne tra Villanovaforru, Sanlurie Sardara la forestale di Cagliari ha se-

questrato nove pale eoliche, le stesse che amaggio erano già state sequestrate e poi dis-sequestrate. Le ragioni sono di vario tipo. Gliaerogeneratori di tipo mini eolico eroganopoco meno di 60 chilowatt e per legge posso-no essere installate per produrre energia elet-trica per una sola azienda privata, ma: “Nes-suna delle pale alimenta aziende agricole nel-le aree immediatamente prospicienti”, si leg-ge negli atti del Tribunale. Inoltre le elichedevono essere posizionate 500 metri linearil’una dall’altra e devono alimentare solol’azienda per la quale sono state installate. Lepale in questione sono in posizione ravvici-nata e fanno a capo a una singola cabina elet-trica. L’insieme delle pale tra Villanovaforru,Sanluri e Sardara forma di fatto un “parco eo-lico” per cui per la sua realizzazione occorreuna verifica di impatto ambientale, che nonc’è. Inoltre esiste un vincolo di inedificabilitàsu una parte dei terreni in cui sono stati in-stallati gli aerogeneratori. «Il sequestro è fruttodi un grande lavoro - spiega il comandanteregionale del corpo forestale Gavino Diana -che dimostra come su questa materia c’è an-cora molto da fare. Continueremo a lavorare

È nuovamente battaglia contro la centrale so-lare termoelettrica, che la Gonnosfanadiga Li-mited LTD con sede a Londra vuole costruiretra Guspini e Gonnosfanadiga. In questi duepaesi i comitati cittadini “No alla Mega cen-trale” e “Terra che ci appartiene” che insiemeal resto della popolazione, alla Coldiretti e allaCia, si oppongono e contrastano il progetto,sono sul piede di guerra. Si stanno preparan-do all’occupazione dei terreni, che dovreb-bero essere espropriati per costruire l’impian-to. Per il 19 dicembre hanno organizzato unaprima assemblea che si terrà a Gonnosfanadi-ga e nella prima quindicina di gennaio a Gu-spini. Il nuovo progetto presentato al mini-stero dell’Ambiente presenta alcune modifi-che nei confronti del precedente: la superfi-cie occupata non sarà più di 211 ettari ma di236, più del doppio del perimetro urbano diGuspini. Dovrebbe trattarsi del più grande im-pianto termodinamico realizzato in Europa. Ciòche preoccupa maggiormente le popolazioniinteressate è che la sua costruzione avrebbedelle conseguenze devastanti sul paesaggioe richiederebbe una quantità d’acqua per ilfunzionamento pari al consumo idrico di unpaese di quasi dodicimila abitanti, che ver-rebbe attinta da pozzi, pregiudicando le faldeper un territorio vastissimo e mettendo in gi-nocchio l’agricoltura. (r. m. c.)

NO ATRIVELLAZIONIE RICERCHEGEOTERMICHE

SAN GAVINO

Sindaci in rivoltacontro lo sfruttamentodel territorio

Voto unanime del Consiglio Comunale

Da San Gavino a Sardara, da Collinasa Pabillonis passando per Mogoro. Siallarga il fronte contro le possibili tri-vellazioni e ricerche geotermiche nelterritorio del Medio Campidano edella Marmilla.

getto “San Gavino Monreale” con il relativopermesso di ricerche minerarie e geotermicheanche nei Comuni di Collinas, Gonnostramat-za, Sardara, Pabillonis e Mogoro.

SANLURI, SARDARA E VILLANOVAFORRU

Gli amministratori comunali hanno respintol’ennesimo assalto al territorio del Medio Cam-pidano con le ricerche che per 4 anni avreb-bero interessato un territorio molto vasto diun’area di 84,7 chilometri quadrati. In primalinea il sindaco Carlo Tomasi: «Il nostro pro-getto di sviluppo della comunità di San Gavi-no è di tipo ambientale, economico, agricolo eturistico e non presuppone una indagine delgenere. Siamo contro le prime ricerche sulsuolo e contro le possibili trivellazioni perchégli scavi potrebbero avere effetti collateralianche sismici. Ci sarebbero problemi ancheper le case».Un no deciso arriva anche dalla minoranza:«È l’ennesima forma di speculazione. Questaed altre società - denuncia Nicola Garau - rice-vono incentivi statali per le fonti energetichealternative anche se poi trovano petrolio nelsottosuolo. Lo Stato dovrebbe dare fondi perl’agricoltura e il turismo e non a queste socie-tà che in altre regioni hanno distrutto l’am-biente e inquinato le falde acquifere con so-stanze chimiche. In Sardegna siamo cornuti emazziati: paghiamo più degli altri la correnteelettrica e ne produciamo il 30 per cento in piùdel nostro fabbisogno». Contrario anche l’as-sessore all’ambiente Nicola Ennas: «È statodocumentato da associazioni come Lipu eWwf che il territorio con le trivellazioni ver-rebbe compromesso da elementi inquinanti.In un territorio con forte vocazione agricolacaratterizzato da produzioni Dop e Igp e disil-luso dall’industria immaginiamo un altro fu-turo».In prima linea ci sono anche i giovani: «Sonocontrario - rimarca Simone Angei, studenteuniversitario - a qualsiasi operazione di trivel-lazione e perforazione nei territori di San Ga-vino e nel Medio Campidano. Penso sia ne-cessario tutelare non solo il delicato equili-brio ambientale del territorio e la salute deisuoi abitanti, ma anche le terre agricole chesarebbero sottratte al loro utilizzo produtti-vo». Sulla stessa linea il pensionato GiovanniCaboni: «Il rischio concreto è che questa so-cietà faccia uno sfruttamento dei terreni perpoi lasciarci l’inquinamento come è già suc-cesso in passato».

Gian Luigi Pittau

su tutti i fronti a tutela dei cittadini».Otto le persone indagate tra esecutori eamministratori dei lavori. L’ordine di se-questro è stato firmato dal pm GaetanoPorcu e dal gip Giorgio Alfieri. L’ammini-strazione comunale, attraverso il vicesin-daco Ilenia Cilloco, fa sapere: «Attendia-mo gli sviluppi dell’indagine e della magi-stratura. Teniamo a specificare che nonsiamo contrari alle energie rinnovabili e al-l’eolico in sé, ma riteniamo inaccettabile lapresunta speculazione e l’incertezza nor-mativa, lo scippo e il deturpamento del ter-ritorio senza nessun coinvolgimento dellacomunità stessa, tant’è che più volte si è se-gnalato a chi di competenza che ci fosse unanormativa più certa a riguardo, cosi come ci siè preoccupati dei nuovi impianti e delle nuo-ve richieste». Intanto a Villanovaforru, nono-stante amministrazione, opposizione, comita-to “Fuori dalle Pale” e la maggior parte deicittadini siano contrari alle pale, qualcuno nonlo è. Infatti, oltre al fatto che il Comune abbia,per via di normative inesistenti, le mani lega-te, secondo vox populi ma detto chiaramenteanche in occasione di un’assemblea pubblicada Maurizio Onnis, presidente di “Fuori dallePale”, “qualcuno” in paese avrebbe funto da

procacciatore occupandosi di cercare vendi-tori di terreni sui quali oggi si ergono le pale.C’è di più. Chiedendo ad alcuni amministrato-ri locali appartenenti al Pd, dichiaratamentecontrari e coinvolti per la questione pale, cosapensano del fatto che il segretario del Pd pro-vinciale Stefano Musanti compaia come libe-ro professionista in qualità di ingegnere suidocumenti Suap e cartelloni cantieristici ri-guardanti le pale installate nel territorio, nes-suno, pur avendo opinione a riguardo, havoluto la propria dichiarazione tra queste ri-ghe.

Saimen Piroddi

GUSPINI – GONNOSFANADIGA

I comitati anticentrale:“Pronti ad occupare i terreni”

Sequestro di nove pale eoliche,tra impotenza, silenzi e procacciatori

Un secco e deciso no alle trivellazioni e ricerche geotermiche nel territoriodi San Gavino, Collinas, Pabillonis e Sardara. Gli amministratori del MedioCampidano hanno respinto l’ennesimo assalto al territorio con le ricercheche per 4 anni avrebbero interessato un’area molto vasta di 84,7 chilometriquadrati.

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15 dicembre 20144 AAAAAttualità

Tre gli interventi più ambiziosi che il Comune di Sanluri hamesso ultimamente in campo: la conservazione, valorizzazio-ne, miglioramento del verde pubblico, l’area giochi del parcoS’Arei, il parco lineare dell’ex 131 che, proprio in questi giorni,vede la sostituzione delle piante essiccate. Il progetto partecon la nuova gestione, dopo il contratto scaduto con la dittaaffidataria e la prima gara andata deserta, per una base d’astadi 40 mila euro. L’aumento di 4 mila euro ha attirato l’attenzio-ne dell’impresa che nei giorni scorsi si è aggiudicata il servi-zio. Tra gli obiettivi della giunta l’acquisto di due aree giochi,una arredata con nuove attrezzature e l’altra resa fruibile con

SANLURI. CURA DEL VERDE CITTADINO

Il Parco lineare si arricchisce di leccila sistemazione delle altalene e degli scivoli, consumati dal-l’uso e dal tempo. I lavori si annunciano un po’ più complessie prevedono gli interventi per una pavimentazione a misura dibambini, per la maggior parte con ampi prati. «È il segnale -spiega l’assessore all’ambiente, Alberto Urpi - dell’impegnoche in questi anni abbiamo dedicato alla cura del paese. Que-sto provvedimento rappresenta il momento conclusivo di unpiano strategico di piccoli e grandi interventi di manutenzioneper qualificare l’uso pubblico degli spazi verdi». Intanto sulparco lineare dell’ex 131 si sostituiscono le piante essiccate.

Santina Ravì

Nei giorni scorsi ad Arbus si è abbattuta un’improvvi-sa e violenta tromba d’aria che ha fatto volare pezzi diguaina dal tetto del nuovo Palazzo comunale, ospitatonell’ex scuola elementare di via Pietro Leo, ed haanche scoperchiato una casa. La storia che si ripete.Nella stessa zona, a pochi passi, il tanto per attraver-sare la strada, all’alba del giorno dell’Epifania di 2anni fa, una devastante tromba d’aria aveva scoper-chiato il palazzetto dello sport che ancora aspetta diessere ricoperto, nonostante le risorse finanziarie adisposizione di 456 mila euro. La speranza è che l’edi-ficio comunale non faccia la stessa fine. Per verificarela situazione, il sindaco Franco Atzori e l’ingegnereAlessandro Pani, questa volta, si sono subito recatisul posto.Un paio di ore in cui si è scatenato l’inferno. “Da unmomento all’altro - ricordano i vicini - è stato comeessere catapultati sulla scena di un bombardamento.Con i pezzi pesantissimi di circa 200 metri di guaina

Sembrava più una giornata di fine estate che di autunnoinoltrato. Sbuffi di vento caldo facevano roteare e volarefoglie e cartacce accatastandole negli angoli più riparati. Poi,improvvisamente, anche gli oggetti più pesanti hanno co-minciato a vorticare per l’aria acompagnati dal sibilo minac-cioso del vento, che aveva acquisato una forza spaventosa.Per diversi minuti ha scatenato il panico. E una volta cessatoha lasciato sul terreno le conseguenze del suo passaggio.Quel forte vento caldo di scirocco ha provocato ingentidanni. Ha divelto il tetto dell’ex scuola elementare di viaPietro Leo e danneggiato la recinzione in cemento. Le parti inlaminato e catrame sono volate via come lenzuola. Nella stes-sa zona nel gennaio 2013 una tromba d’aria aveva scoper-chiato il tetto della chiesa parrocchiale Beata Vergine MariaRegina e il vicino Palazzetto dello Sport, che ancora oggi sitrova in forte stato di abbandono e di degrado, con la pavi-mentazione ormai completamente rovinata e irrecuperabile.Danni anche in via Eleonora d’Arborea, in particolare inun’abitazione, dove le parti del tetto sono finite nelle abita-zioni vicine.Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma un grande spa-vento per tutti. Notevoli i danni, si parla di oltre 60 mila euro.C’è da augurarsi che si trovino i finanziamenti per gli inter-venti necessari.

Adele Frau

ARBUS. COMUNE SCOPERCHIATO

“Lavori subito: ecco 60 mila euro”

Una giornatada dimenticare

che dalla copertura dell’edificio volavano nella stra-da, depositandosi sui marciapiedi e sull’asfalto. Dan-ni alla recinzione, in parte divelta. Subito è scattata lamacchina dei soccorsi: Vigili del Fuoco, Carabinieri,Polizia Municipale, Protezione civile. Pochi giornidopo, la giunta si è attivata per fare i conti dei danni:circa 60 mila euro per ricoprire quella parte del tettoscoperchiata. «Sono quei casi in cui - spiega il sinda-co - la tempestività è d’obbligo, pena il peggioramen-to della situazione col doppio esborso di risorse. Stia-mo parlando del caseggiato che ospita la maggior par-te degli uffici comunali. È stata una necessità quelladi reperire i fondi dal nostro bilancio e far partire su-bito i lavori». Il Comune non può chiudere le porte ela sala consiliare, sotto il tetto scoperchiato, ha biso-gno di essere messa al sicuro. «Sarà l’occasione - ag-giunge Atzori - per completare le opere in cantiere nelcaseggiato e poter così trasferire il resto degli uffici».

Santina Ravì

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15 dicembre 2014 5AAAAAttualità

Villanovaforru dedica l’inte-ro mese di dicembre alla pro-mozione e alla divulgazionedella cultura. Il 20 dicembrealle 16.30 nella bibliotecacomunale, laboratorio di-dattico “Colora il tuo Nata-le”.Il 27 alle 17 al museo GennaMaria, la presentazione del-

Dal 2001, la strada che da Gonnosfanadiga conduce all’ exovile Linas viene manutentata dagli operai dell’Ente Foreste,che la percorrono ogni giorno per raggiungere il proprio postodi lavoro nel Cantiere Forestale del “Monte Linas”. Gli operai,oltre a svolgere la propria attività lavorativa nel bosco e l’an-tincendio nel periodo estivo, in pratica sono costretti a siste-mare con frequenza annuale l’unica via d’accesso al “Linas” eal cantiere.A novembre sotto le direttive di Tiziano Mei, responsabile delcomplesso Linas, sette dei dieci operai dell’Unità gestionale

Nei giorni scorsi i media lo-cali e nazionali hanno mes-so in risalto la situazionedei cavallini della Giara che,secondo il deputato di Uni-dos Mauro Pili, verserebbe-ro in uno stato di abbando-no. Non ci stanno i sindacidi Gesturi Gianluca Sedda,di Tuili Antonino Zucca edi Setzu Annarita Cotza, suicui territori si sviluppa laGiara. Il primo cittadino diGesturi, fortemente contra-riato per la vicenda, invital’onorevole Pili a recarsisulla Giara e a vedere comerealmente stanno le cose.«È il benvenuto - affermaGianluca Sedda. - Il miocontatto è facilmente repe-

GONNOSFANADIGA

La strada per il Monte Linas ripristinata dagli operai dell’Ente Foreste

GESTURI. LA GIARA

Allarme cavallini: “Si tratta solodel naturale evolversi della natura”

ribile, lo trova quando vuo-le. Che venga e magari aiutia farci finanziare i progettidi sviluppo da noi propostinel tempo invece di infan-gare un intero territorio»In una nota stampa i tre sin-daci esprimono tutta la lorocontrarietà e rabbia per lenotizie, a loro dire «false edemagogiche che il deputa-to Pili ha divulgato in lun-go e in largo». E sono prontia querelare chiunque dianotizie non veritiere e for-vianti sulla sorte e sullo lostato dei cavallini. Tra le af-fermazioni di Pili vi sareb-bero anche ipotetiche ruspeapparse sull’altopiano perscavare una fossa e seppel-

lire i quadrupedi morti.«Le ruspe ci sono state- afferma il sindacoGianluca Sedda - masono servite per indiriz-zare e gestire i corsid’acqua. Di certo nonper creare fosse comu-ni. Pili forse non è a co-noscenza di una dellecaratteristiche dell’altopia-no della Giara: sotto il finestrato di terra si trova unostrato di duro basalto. Perscavare fosse comuni sa-rebbe occorso dell’esplo-sivo».La moria degli animali do-cumentata da Pili altro nonsarebbe che il naturaleevolversi della natura in

cattività dove l’animale piùforte sopravvive e quellopiù debole muore. «Se fos-se come dice Pili - aggiungeSedda - con la forestale, laAsl e gli altri organi di con-trollo che ogni giorno sonopresenti sul territorio, sa-remmo stati denunciati datempo». (s. p.)

VILLANOVAFORRU

“DicembreCultura”: un mesepieno di appuntamenti

di base hanno lavorato per tutto il mese per rendere percorri-bili i cinque chilometri della strada montana, percorsa tuttol’anno da turisti, cacciatori, escursionisti, ricercatori di fun-ghi, da pastori, ciclisti, motociclisti. È una strada sterrata, ca-ratterizzata da forti pendenze, parte dai 200 metri sul livellodel mare per raggiungere i 1000 metri, e s’immerge in unosplendido scenario naturalistico. A danneggiarla sono in par-te gli automobilisti che la percorrono con mezzi inadeguati, ilresto lo fa la pioggia.

Saimen Piroddi

Precisazione

Salvatore Cadeddu

e sa furriada de PalabandaIn riferimento all’articolo comparso nella precedente edizionea pagina 12, dal titolo “Sardara. Salvatore Cabiddu e sa furria-da de Palabanda”, si rettifica che il noto personaggio-prota-gonista dell’evento in lingua sarda è Salvatore Cadeddu, enon Cabiddu. (m. p.)

la guida del Museo Civico eParco Archeologico “GennaMaria”, con la partecipazio-ne di Carlo Delfino, AlbertoMoravetti, Paolo Bernardinie Mauro Perra. Il 30 alle16.30, nella biblioteca comu-nale, “Doni”, lo spettacoloper bambini della compagniaIs Mascareddas. (s.p.)

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15 dicembre 20146 AAAAAttualità

Il Natale in tempi di crisi fa riscoprire le cosesemplici. Dopo anni di regali supertecnologi-ci da pagare in più rate, tornano di moda ipiccoli gesti per augurare Buone feste ai pro-pri cari. Forse un’inversione di tendenza unpo’ forzata, vista la contrazione delle speseper le famiglie che possono contare su porta-fogli sempre più magri. I tributi di fine anno

poi aggiungono un’ulteriore batosta che la-scia a bocca asciutta le famiglie. Nonostantequesto, i villacidresi non perdono la voglia disorridere e di vivere con allegria le feste. Unmomento raro per lasciarsi alle spalle i proble-mi e per coccolare e farsi coccolare da amici eparenti. Sta di fatto che il bisogno aguzza l’in-gegno e permette di fare di un problema virtù.

Il dolce sapore del NataleQuindi , anche se con meno budget, si pensagià a cosa portare a Natale a genitori, suoce-ri, fratelli , sorelle , cognati, cugini e amici. Lasoluzione la propongono La Forneria delBorgo antico e Delizie, Freschezze e Dintor-ni, due negozi vicini, che dalla via Parroc-chia, in pieno centro, suggeriscono la risco-perta del Natale più dolce, quello dedicato ai

sapori di una volta. <Stiamo già ven-dendo i panettoni e i pandori di Nata-le. Un gustoso pensiero che si puòacquistare con una bella confezionedal sapore del regalo>, commentanoRoberta Cabriolu e Raimondo Saiu,che da cinque anni accontentano an-che i palati più esigenti con il sapori-to civraxiu di semola, croccante fuorie morbido dentro, i vari panini e fo-cacce, il pancassetta, il celebre panee pomodoro e una lunga lista di dolcioriginali e tradizionali, preparati comeuna volta.A due passi, nel negozio a fianco, sipuò completare il giro per lo shop-ping di Natale. Da Jessica Muscas eFabio Tomasi, infatti, non solo si puòtrovare frutta e verdura freschissima,ma anche tante idee per personaliz-zare la propria cesta Natale. <Que-st’anno proponiamo, al posto dellaclassica, la cesta sa Mazzoba: il vas-soio in sughero che poi si può riusa-re per servire la carne o altre pietan-ze>, spiegano i commercianti. I pro-dotti da inserire li sceglie il cliente. Si

può mettere pasta tradizionale, caffè prodot-to in zona con varie miscele, frutta secca,frutti esotici , cioccolati e altro ancora.<Unaspesa contenuta per un regalo di certo gra-dito. Da consumare magari tutti assieme inuna delle occasioni di incontro che le festeci regalano>, aggiungono Jessica e Fabio.

Stefania Pusceddu

“Il deposito cauzionale voluto da Abbanoa è illegittimo.Invitiamo il sindaco ad intraprendere tutte le azioni possi-bili al fine di annullare il provvedimento”. Con una mozio-ne, a Sardara scende in campo la minoranza per un aiuto aicittadini, i quali hanno già subito diversi aumenti della tas-se nel 2014. “In questi giorni - si legge nel testo - un nume-ro sempre crescente di privati cittadini, nonché associa-zioni di consumatori, lamentano l’arrivo di fatture di Abba-noa con le quali si richiede un deposito cauzionale di55,39 euro”.Puntano il dito contro l’ennesimo balzello, evidenziando che“l’Autorità nazionale ha espressamente previsto che il gestorepossa richiedere il deposito cauzionale o altre forme di garanziasolo nel caso in cui abbia adottato e pubblicato la Carta deiservizi”. “In ogni caso - dice Giorgio Zucca - è un atto poste-riore alla stipula del contratto di erogazione del servizio, avve-nuto prima del 2006, pertanto in violazione alla norme contrat-tuali vigenti ed allo stesso codice civile”. Inoltre “l’UnioneEuropea vieta la richiesta di cauzione alle società che operanoin regime di monopolio, come fa Abbanoa nell’isola”. Infine iconsiglieri Giorgio e Paolo Zucca, Roberto Caddeo, AntonioMameli, Fabio Putzu, concludono chiedendo al sindaco di farsentire la sua voce “anche per evitare rischi di contenziosi eazioni eclatanti”. (s. r.)

SARDARA. BASTA CON LE BOLLETTE

Stop al deposito cauzionaledi Abbanoa

Ha meno di un anno di vita e 90 volontari la nuova sezionedell’Avis, ma è ancora senza una sede. Lo ricorda il presidenteDiego Cotza: «Per ora quando abbiamo bisogno di riunirci lofacciamo nei locali della Pro Loco che ringrazio infinitamenteper la grande disponibilità. Tuttavia il problema è gestire illavoro di segreteria e di programmazione, poter incontrare idonatori o i potenziali donatori. Il Centro di Servizio per ilVolontariato Sardegna solidale ci regalerà una postazione in-formatica, ma non possiamo installarla sino a quando nonavremo una sede». Inoltre ci sono dei documenti, protetti daprivacy, che vanno custoditi. «Non chiediamo tanto – ag-giunge il presidente dell’Avis – ma solo lo spazio per unapostazione informatica, uno scaffale e qualche sedia. Nonabbiamo avuto per ora nessun contatto con la nuova ammini-strazione. Abbiamo protocollato la nostra richiesta quandoancora c’era la vecchia giunta. Gli uffici ci hanno proposto loscambio con un’altra associazione che sta in piazza Giovannie non si sposterà sino a quando non avrà la nuova sede. Noiabbiamo urgente bisogno della sede e non possiamo attende-re ulteriormente. Facciamo appello a chiunque, anche alla Chie-sa a questo punto. Vogliamo solo poter portare avanti nelmigliore dei modi la nostra opera di volontariato». Insommaun vero peccato per un esercito di volontari che si muoveall’insegna della gratuità.

Gian Luigi Pittau

SAN GAVINO. APPELLO DEL PRESIDENTE COTZA

L’Avis cerca una sede

Ricetrasmittenti ed altro materiale mobile per diffondere allapopolazione lo stato di massima allerta. È l’ultima iniziativadella Protezione civile di Sardara che, grazie ad un contributodi 500 euro da parte del circolo culturale sardo Giuseppe Des-sì di Vercelli, avrà la possibilità di raggiungere la popolazione,mediante informazioni foniche amplificate sull’intero territo-rio eseguite mediante automezzi ed impianti correlati; oltreagli avvisi su sito web dell’ente e porta a porta del volontaria-to. «Sarà così più facile - spiega l’assessore all’ambiente An-drea Caddeo - diramare l’avviso in ogni quartiere, in occasio-ne di eventi climatici che potrebbero comportare precipitazio-ni importanti ed alluvioni. Questo perché non tutti hanno untelefonino per essere messi al corrente tramite un sms e, inogni caso, per avere un quadro completo di tutti i recapiti cuiinoltrare i messaggi occorre un notevole dispendio di ener-gia». La donazione da parte dei volontari di Vercelli è avvenu-ta nell’aula consiliare, con una cerimonia di accoglienza e diringraziamento per il dono ricevuto. (s. r.)

SARDARA. ALLERTA ALLUVIONI

Un megafonoper l’allerta meteo

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15 dicembre 2014 7AAAAAttualità

Ogni giorno, con il sole o con la pioggia, numerosi gon-nesi percorrono i circa dodici chilometri che separano ilcentro abitato dal parco di Perd’e Pibera per effettuareuna salutare passeggiata. La strada è dotata di marcia-piedi, occupati da fastidiosi arbusti di poco valore, chedi fatto obbligano gli amanti della passeggiata a transi-tare sulla carreggiata, mettendo in pericolo la loro inco-lumità.La strada è percorsa da automezzi di tutti i tipi, che proce-dono anche a velocità sostenuta. È compito dell’ammini-strazione comunale garantire la sicurezza dei cittadini, percui dovrebbe prima di tutto pulire i marciapiedi estirpan-do i fastidiosi arbusti e dotare la strada della opportunasegnaletica verticale e orizzontale.

Francesco Zurru

GONNOSFANADIGA. STRADA PERD’E PIBERA

La passeggiata dei gonnesi merita una diversa considerazione

Grande successo e chiesa gremita per il tradizionale “Con-certo di Natale” di domenica 7 dicembre, offerto alla comuni-tà dalla Banda Musicale Città di Guspini: in mancanza delleconsuete luminarie natalizie, ad accendere di vita il paese cihanno pensato i musicisti, capitanati dal maestro Danilo San-na, con la collaborazione del Comitato Festeggiamenti “S.Nicolò Vescovo”, per un natale all’insegna della buona mu-sica. Ad aprire le danze, la delicatezza senza pari di “HappyXmas (War is over) dell’indimenticato John Lennon, per pro-seguire con storiche melodie natalizie e non, tra le quali latoccante “Amazing Grace” di John Newton, colonna sonoradell’omonimo film, il gettonatissimo brano gospel “Oh Hap-py Day”.A sfidare in altezza la volta affrescata di San Nicolò, la vocedi Nicoletta Sanna, accompagnata dalla chitarra di FilippoLoi, in “White Christmas”, “A quiet Place” e “Hallelujah” diTim Buckley”. Gli applausi scroscianti del pubblico e gli oc-chi un po’ lucidi degli ascoltatori più sensibili hanno decre-tato l’ennesimo successo per la “Banda Musicale Città diGuspini.”

Francesca Virdis

L’amore tra mille idee per lenozze e curiose sorprese.Con l’evento “Nozze al Muli-no”, i visitatori a Villacidrohanno potuto fare un tuffo nelpassato e rivolgere unosguardo al futuro. Così gliinnamorati, in giro per le stan-ze del Mulino Cadoni, hannoviaggiato con la fantasia, dauno stand all’altro, per ricor-dare tradizioni di un tempocon gli allestimenti legati allenozze campestri, o sognare ilmatrimonio classico o più ori-ginale ammirando gli scattiche i fotografi hanno dedica-to agli sposi.E tra immagini di spose feliciportate dagli acconciatori chele hanno rese più belle per ilgrande giorno, trucchi, unosguardo alle torte, ai fiori, allebomboniere e agli abiti, la duegiorni di “Nozze al Mulino”,organizzata dai professionistidel settore, ha regalato emo-zioni e speranze a chi si ama enon vede l’ora di pronuncia-re il fatidico sì. Gli esperti han-no pensato a tutto quello cheserve agli innamorati per tra-sformare il giorno dell’impe-gno eterno in una grande fe-sta da condividere con le per-

sone importanti. A guidare glisposi nel giro virtuale nelmondo del matrimonio c’era-no tanti commercianti del ter-ritorio, tutti grandi nomi delsettore che hanno contribui-to alla felicità di tante coppiedi tutto il circondario.La cornice all’evento è di quel-le che lasciano senza fiato: lamaestosa struttura del Muli-no Cadoni in stile liberty, adia-

cente al Lavatoio pubblico cheha mantenuto la sua anticafunzione fino agli anni succes-sivi al secondo dopoguerra,ospitando un moderno muli-no dove veniva portato il gra-no per la macinazione. Oggiha conservato intatta la suabellezza: all’esterno elegantidecori accolgono i visitatori,mentre all’interno un grandeportale consente di accedere

VILLACIDRO

al cortile in acciottolato da cuiuna bella veranda introduceall’interno della struttura re-staurata che oggi ospita il“Museo di Paese d’Ombre”dedicato alle opere dello scrit-tore Giuseppe Dessì. Unaopportunità per chi vuoleportare nel cuore un ricordospeciale del matrimonio pertutta la vita.

Stefania Pusceddu

Nozze al Mulino in stile liberty

Un altro grande successo per l’artista collinese Gisella Murache, dopo la mostra al Quirinale, espone a Olbia, alla galleriaOlbiapulse-Spazio Arte, la sua personale “Cantici di mezza-notte”.Mura è stata presentata dal critico d’arte e direttore del museo“Sa Corona Arrubia” Paolo Sirena ed è stata seguita dallacuratrice della mostra Mariarosa Spina di Sanluri. Migliaia dipersone stanno ammirando i suoi dipinti raffiguranti “donne”che Paolo Sirena, in una nota critica, definisce «formose, sen-suali, d’un erotismo plastico. Sono esplosive, sicure del pro-prio io, forti nelle posture come nei lineamenti. Gisella guardaalla moda e al cinema ma anche a un nuovo modello di donna,quella che deve imporsi in una società di maschi, ma che allostesso tempo deve conservare la propria femminilità». Ciòche interessa Gisella Mura però è «l’aspetto psicologico dellesue figure perché il prezzo che devono pagare le sue veneriprofane si ripercuote sull’intimo della loro personalità. Com-porta la rinuncia a certi aspetti del loro carattere che ne limita-no la dolcezza tipica dell’animo femminile. Il peso della rinun-cia alla fragilità diventa pertanto una psicopatologia, più o

COLLINAS

Gisella Mura espone a OlbiaGUSPINI

Concerto di Natalemeno la-t e n t e ,che laD o n n adi Gisel-la si porta dentro. È come se nel variegato contenitore deisentimenti femminili la tenerezza interiore fosse stata vintadalla durezza esteriore, l’arrendevolezza dal decisionismo, ilfemmineo dalla mascolinità ostentata. Forse per questi aspettile Donne di Gisella hanno un che di diabolico, sembrano bru-ciate dalle fiamme dell’inferno, piuttosto che svelare il lorolato angelico. In questo aspetto risiede la modernità della pit-trice, nel cercare di mettere a nudo l’intimo della donna con-temporanea costretta a rinunciare a parte dell’innata sensibi-lità di cui è portatrice sana. La loro presunta pazzia, il lorosdoppiarsi psicologico, sono solo il riflesso interiore di unmondo esterno che pretende troppo da tutti e specie da loro:le donne d’oggi». La mostra si potrà visitare fino al 20 dicem-bre.

Saimen Piroddi

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15 dicembre 20148 AAAAAttualità

«Finalmente potremo siste-mare la nostra amata chiesadi Sant’Agostino». Con que-ste parole, lo scorso 18 no-vembre, il sindaco di PauliArbarei, Egidio Cadau, haannunciato dal suo profiloFacebook l’avvio del proget-to di ristrutturazione e messain sicurezza dell’edificio diculto dedicato al vescovo diIppona, chiusa al pubblico dal2011.La chiesetta, eretta nel 1421,ha subìto diversi interventitra il XVII e il XX secolo chene hanno modificato la strut-tura originaria. Prima dellachiusura al pubblico, la chie-sa di Sant’Agostino venivaaperta soltanto in occasioniparticolari: la Domenica dellePalme e i festeggiamenti inonore dello stesso santo. Perun periodo tra gli anni Ottan-ta e Novanta nella chiesettavenivano celebrati tutti i ritidell’anno liturgico, mentre laparrocchia di San VincenzoDiacono Martire era chiusaper restauro. L’interno del-l’edificio è sobrio, povero didecorazioni, indice anche del-la poca disponibilità econo-mica destinata invece per l’ab-bellimento della parrocchia.La chiesetta viene definita ru-rale da fonti quali il Tomasi,fatto abbastanza singolare sesi pensa che essa dista pochimetri dall’abitato.I festeggiamenti in onore diSant’Agostino, pur non es-sendo il patrono di Pauli Ar-barei, rappresentano una del-le principali occasioni di sva-

Una sola giornata rac-contata con garbo egrazia. Paola Musa si

conferma scrittrice di talen-to grazie a una narrativacoinvolgente e mai banaleche permette una letturascorrevole che invoglia adassaporare il romanzo tuttod’un fiato.Al termine di un breve toursardo lo scorso 30 novem-bre la scrittrice e parolieraoriginaria di Sardara Paola

SARDARA. ORGANIZZATO DAL ROTARY MEDIO CAMPIDANO

Paola Musa ha presentatola sua ultima opera“Quelli che restano”

Musa ha presentato lasua ultima opera“Quelli che restano”nel suo paese natale.L’evento, organizzatodal Rotary MedioCampidano in colla-borazione con l’ammi-nistrazione comunaledi Sardara, si è tenutoal teatro comunale.La scrittrice è stata in-

trodotta dalla rappresentan-te del Rotary Orsola Altea,dalla direttrice della bibliote-ca universitaria di CagliariEster Gessa e del medicocriminologo del carcere diUta (ex Buoncammino) Seba-stiano Forteleoni.Quelli che restano, edito daArkadia, racconta la vita del-le carceri osservata da unparticolare punto di vista chenessuno, a livello narrativo,aveva ancora affrontato:

quello di una donna poliziot-ta carceraria.Elena è una poliziotta peni-tenziaria non per scelta maperché le “circostanze dellavita” l’hanno portata a quellavoro. Il libro racconta di“quelli che restano”: i carce-rati vanno e vengono, i poli-ziotti restano. Ogni giornoaffrontano lo stesso tran transempre più stressante anchea causa del sovraffollamen-to delle carceri, la carenza delpersonale che costringe aturni esasperanti, a reclusesempre più diverse per na-zionalità e religione. Il libroracconta un solo giorno del-la vita di Elena, che inizia lasua attività lavorativa lamattina, già stressata e de-pressa e si conclude con lasua riconciliazione con lavita.Racconta anche il disagio di

una persona, che può esse-re quello di molti; raccontale ripercussioni negative cheha il lavoro nella sua vita didonna, madre e moglie. Unmalessere dell’anima che ar-riva a farle male il petto e anon riuscire a esternare e aconfidarsi. Paola Musa, an-cora una volta entra in pun-ta di piedi e con delicatezzanell’intimo, nei pensieri piùprofondi della sua protago-nista. Così come nella suabellissima opera prima Con-

dominio occidentale e ne IlTerzo corpo dell’amore an-che in questa sua ultima fa-tica, Quelli che restano, ilprotagonista è una donna.L’idea di raccontare la vita ela frustrazione delle carceridal punto di vista di chi cilavora nasce nell’autrice inmodo quasi casuale. «Navi-gando su internet sono in-

cappata in un blog di poliziapenitenziaria - spiega PaolaMusa. - Raccontavano illoro lavoro ma anche le fru-strazioni e il malessere diquesta professione. Non c’èuna letteratura in proposito.Mi sono chiesta come uncerto tipo di lavoro condizio-ni profondamente la nostravita, il nostro quotidiano.Raccontare il quotidiano innarrativa è la cosa più diffi-cile, per un autore è la sfidapiù faticosa perché si devecercare di scriverlo in manie-ra letteraria senza cadere nel-la trappola della banalità».Dopo aver letto il libro stupi-sce che Paola Musa non siamai entrata in un carcere: «Hofatto approfondite ricerche suinternet, ma soprattutto mi

hanno aiutato un poliziottopenitenziario in pensione eun ex ispettrice di polizia pe-nitenziaria. Mi hanno dato in-formazioni, raccontato spac-cati di vita carceraria, spiega-to terminologie e abitudini. Altermine del lavoro ho fattoloro leggere il manoscrittoottenendo riscontri positivi».Paola Musa è brava a raccon-tare, il carcere (anche senzamura) può essere presentein ogni momento della vita dichiunque.L’autrice attraverso il raccon-to sviscera un problema, an-che esistenziale, che sembrainsormontabile, ma con abili-tà, apparentemente semplice,offre uno spiraglio per poterriprendere a sorridere alla vita.

Arianna Concu

Anche quest’anno gli applausi a finespettacolo della rappresentazione teatra-le “Sa Bestia” hanno caratterizzato il suc-cesso dei bravi attori del Piccolo TeatroUmoristico di San Gavino Monreale. In-seriti nel programma “Aspettando il Na-tale”, organizzato dall’amministrazionecomunale, con le associazioni Dany thedance, Officine sonore e Santu Juanni, iragazzi coordinati dal regista Gian Fran-co Serra, domenica 7 dicembre, hannoattirato un folto pubblico nel centro diaggregazione sociale dove si teneva lamanifestazione.Uno spettacolo ad alto livello per tutta lacittadinanza e, oltretutto,senza pagare unbiglietto d’ingresso. Come sempre, bra-vi, coinvolgenti e preparati, questi ragaz-zi si sono magistralmente immedesimati,

go e aggregazione sociale peri paesani.Pauli Arbarei, assieme ad al-tri comuni dell’isola, Torral-ba, Desulo, Urzulei, si è posi-zionato al settimo posto nel-la graduatoria dei finanzia-menti destinati alla messa insicurezza degli edifici di cul-to promossi dalla RegioneSardegna. L’attuale ammini-strazione comunale avevainoltrato la richiesta nel mesedi agosto di quest’anno epuò ora usufruire di un con-tributo di 250.000 euro(150.000 euro stanziati dallaRegione e 100.000 dal Comu-ne) per la ristrutturazione del-la chiesetta. Questo proget-to «è stato al centro dellanostra attenzione già dai pri-mi giorni del nostro manda-to», ha dichiarato Egidio Ca-dau, e «ciò ci ha spinto adinseguire tutte le occasioni difinanziamento alla nostraportata».L’intervento prevede il con-solidamento strutturale delle

murature, il restauro delle cor-nici e delle modanature, degliinterventi di eliminazione del-l’umidità di risalita e il restau-ro degli infissi in legno. I la-vori di ristrutturazione avran-no inizio nel corso del 2015.Gli edifici di culto, nell’ambi-to dei piccoli paesi, rivesto-no una certa importanza per-ché sono parte del patrimo-nio architettonico e artistico.Chiese e strutture religiose ingenere, case tipiche e altrimonumenti storici rientrano,quindi, tra le possibili risorseda sfruttare per far sì che que-sti centri abitati non scompa-iano definitivamente. La sag-gia amministrazione dei beniculturali e l’attuazione di tut-ta una serie di politiche checontrastino il fenomeno del-lo spopolamento potrebberocostituire, almeno parzialmen-te, un freno all’ineluttabiledestino di Pauli Arbarei: quel-lo di scomparire dalle cartegeografiche.

Francesca Garau

PABILLONIS. INIZIATE LE MANIFESTAZIONI “ASPETTANDO NATALE”

Tanti applausi per “Sa Bestia”del Piccolo Teatro Umoristico

questa volta nei personaggi della com-media “Sa Bestia”. Scritta in italiano daGian Franco Serra, la narrazione è stataspesso “arricchita” dal sardo, che a li-vello linguistico ha impreziosito, nondi poco, i dialoghi.Disinvolti e professionali sul palco, gliattori hanno dimostrato, come sempre,la passione della loro arte teatrale. Latrama di Sa Bestia ha incantato per l’in-tera durata dello spettacolo gli spetta-tori che hanno seguito con attenzionel’intreccio di aggressioni e omicidi ela caccia al licantropo, fino al finale ric-co di inaspettate sorprese. Gli scro-scianti applausi al termine della com-media hanno coronato ancora un voltail successo degli attori di San Gavino.

Dario Frau

PAULI ARBAREI. ANNUNCIO DEL SINDACO

La chiesa di Sant’Agostino sarà ristrutturata

Paola Musa e il sindaco Garau

Ennesimo successo della compagnia teatrale sangavinese

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15 dicembre 2014 9AAAAAttualità

GONNOSFANADIGA

Ben 250mila piante di oliveti straordinari suddivise in 2.220ettari. Sono questi i numeri che fanno di Gonnosfanadiga

la capitale dell’olio nel Medio Campidano e nella Marmilla. Equest’anno si è riproposta la tradizionale sagra delle olive,dell’agroalimentare e dei mestieri locali giunta alla 28esimaedizione. La manifestazione, che si è svolta negli stand espo-sitivi della fiera mercato in via Nazionale, è stata organizzatada Comune, Pro Loco e Provincia in collaborazione con laRegione, Agris, l’Agenzia Laore e il Gal Monte Linas.Il tempo clemente ha favorito un notevole afflusso di visitato-ri tra i tanti stand dell’agroalimentare con un folla record chela domenica ha potuto degustare le bruschette all’olio extra-vergine e le olive accompagnate da un buon bicchiere di vino.Il tutto preparato da un nutrito gruppo di volontari della ProLoco guidata dal sempre energico Cicci Agabbio.In occasione della sagra è stato presentato il quindicesimoconcorso regionale “Olio Nuovo” ed ancora il progetto “Vi-vere l’Olivicoltura”.L’Agenzia Laore Sardegna ha curato un laboratorio del gustocon percorsi guidati di analisi sensoriale e degustazione deglioli di oliva mentre sono stati premiati gli studenti delle scuoledi Gonnosfanadiga che hanno partecipato ad un concorso a

Successo della 28esima sagra delle olivetra mostre, stand e degustazioni

loro riservato.Poi via alla degustazionedi prodotti locali, ai labo-ratori degli antichi mestie-ri fino ad arrivare alla rico-struzione storica della rac-colta delle olive e alla vi-sita al frantoio Foddi conillustrazione dei processiproduttivi e la degustazio-ne dell’olio della Nera di Gonnos.Domenica nei locali della fiera si sono svolte anche le premia-zioni del concorso per il migliore stand e sono stati moltoapprezzati i canti della tradizione sarda eseguiti dalla polifoni-ca Santa Barbara.Molto apprezzata la mostra fotografica nei locali Ex Suor Emi-lia, l’esposizione naturalistica permanente del Monte Linas, iltour turistico “La via delle acque” alla scoperta dei pozzi pub-blici gonnesi. Ed infine il percorso sugli antichi mestieri e leaperture del frantoio Barsi e del frantoio Sogus con la bandamusicale “G. Puccini”.

Gian Luigi Pittau

Si sono surriscaldati notevolmente gli animi nellaseduta del consiglio comunale di giovedì 27Novembre. Oltre alle nomine delle commissionial quindicesimo punto del giorno un’interroga-zione formulata dal consigliere Nicola Garau esottoscritta da tutti gli esponenti di minoranzanella quale si chiedono maggiori delucidazioniriguardo al deposito cauzionale richiesto daAbbanoa alle proprie utenze. Il sindaco CarloTomasi spiega: “Ho prov-veduto a mandare dellelettere all’assessoratoagli enti locali, alle asso-ciazioni dei consumatorie all’ANCI che propriooggi ci ha risposto.L’input che ci è stato datoper le utenze pubbliche èquello di non versare ildeposito cauzionale, ma èchiaro che io, nelle vesti di azionista di Abba-noa, non posso dire ai cittadini di non pagare.Da tutto ciò si può sviluppare un dibattito chepotrebbe riguardare anche un’uscita da Abba-noa, è una proposta che deve essere oggetto didiscussione, io nel mio programma elettoralenon l’ho mai citata proprio perché vogliamo svi-luppare ogni idea a riguardo”. “Non mi ritengoovviamente soddisfatto dalla risposta - sottoli-nea Garau- perché comunque si chiede il depo-sito a chi ha sempre pagato e lo ritengo illegitti-mo”. Gli fa eco Walter Piras che presenta unamozione, sottoscritta da tutti i componenti diminoranza, nella quale si chiede un impegnodiretto del sindaco: “Prendendo atto della di-sciplina del deposito cauzionale emanata a feb-braio 2013, nell’articolo 3 si specifica come ilversamento del deposito possa essere chiesto

SAN GAVINO: IL DEPOSITO CAUZIONALE DELLA DISCORDIA

Litigio in consiglio comunale dopo la discussione sulla richiesta di Abbanoa

solo all’atto della stipula del contratto, rite-niamo illegittima la richiesta dell’ente, e inlinea con quanto fatto da altre amministra-zioni del territorio chiediamo un impegnodel sindaco, quale socio di Abbanoa, ad in-traprendere ogni azione al fine di rimuovereil provvedimento, anche per tutelare la so-cietà stessa da possibili contenziosi e class-action”. La mozione verrà inserita all’ordine

del giorno del prossi-mo consiglio comuna-le, ma a far scattare lepolemiche sono le di-chiarazioni dell’asses-sore Alberto Casu: “E’facile apparire comedifensori dei cittadini,io stesso ho chiara-mente definito una ca-rognata questo prov-

vedimento di Abbanoa. Ciononostante inqualità di amministratore ho delle respon-sabilità e sono tenuto a invitare i cittadini apagare, chi sostiene il contrario fa demago-gia”. Non si fa attendere la risposta piccatadi Nicola Garau: “Capisco bene a cosa allu-di, ma se credi che fare l’amministratore vo-glia dire mettere le mani in tasca ai cittadini,a farlo sono bravi tutti, io non faccio dema-gogia, difendo i miei concittadini a prescin-dere. La discussione è chiusa”. Un finaleben poco conciliante che mette zizzania al-l’interno dell’assemblea cittadina, il perio-do di pace sembra concluso, e a partire dal-le prossime riunioni si prevede una fase incui non saranno di certo rose e fiori tra mag-gioranza e opposizione.

Lorenzo Argiolas

, a farlo

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15 dicembre 201410 AAAAAttualità

Martedì 25 novembre è statauna grande festa per i bambi-ni del tempo pieno di prima eseconda elementare dellascuola di via Paganini, chehanno partecipato all’evento“Piantiamo un Albero” orga-nizzato dal Lions Club di Vil-lacidro insieme al Comune diSan Gavino e alle insegnanti.Alla manifestazione eranopresenti il sindaco Carlo To-masi, il vice sindaco NicolaEnnas e l’assessore ai lavoripubblici Stefano Musanti.Quest’anno la scuola di viaPaganini è stata scelta dal Li-ons Club di Villacidro per lamessa a dimora di decine dipiante di mandorle e melogra-

È stato realizzato un nuovo polmone verde nella periferiadel paese lungo la strada che porta al cimitero e prose-

gue poi per Gonnosfanadiga. A piantare un centinaio di piniin occasione della Festa degli Alberi, riproposta dopo varianni dall’amministrazione comunale, sono stati gli alunni dellascuola Primaria.Il 29 novembre tutte le classi dell’edificio di via Boccaccioinsieme alle maestre hanno dedicato l’intera mattinata, (fuoridall’aula scolastica), ad una lezione sull’ambiente che si èconclusa con la piantumazione dei piccoli alberi che un do-

PABILLONIS. INIZIATIVA PER LA FESTA DEGLI ALBERI

Parco per i bambini:piantati un centinaio di pinidagli alunni della scuola primaria

La musica, quella che scalda il cuore e regalal’atmosfera delle feste, sarà l’assoluta prota-gonista a Villacidro della rassegna canora” In... canti di Natale”. Il 2 gennaio, alle 18, nellachiesa Madonna del Rosario, si esibirà il coro“Donne in Musica” di Villacidro, diretto daMassimo Atzori. La serata sarà arricchita dallapartecipazione dei cori “Santa Barbara” di Se-norbì e “Sa Defentza” di Donori. Una seratadi spiritualità e note che si diffonderanno nel-l’aria per regalare emozioni al pubblico. Il re-pertorio comprende il meglio della tradizionesarda e non dei canti di Natale, arricchita dabrani meno noti ma che meritano uno spazioin un evento così importante. Alla prima rasse-gna canora proposta dal coro Donne In musi-ca ci sarà quindi una carrellata di brani, comeAnima Missionaria - Canto di solidarietà (M.Atzori), Notte de Chelu (Casu/Sanna), Lu che-ria ninnare (ninna del bimbo Gesù), In sa nottede Nadale (M. Atzori),Dolce sentire (Liturgicae Sacra), Dormi su pitzinnu (De Nule/Solean-dro), In sa notte profunda (Casu/Sanna), Jubi-late Deo (Anselmi), Ave Maria (Arcadelt) Sal-

mani formeranno una pineta in località Sa Tanca. Una giornataindimenticabile dunque per i piccoli ambientalisti che muniti dizappe e vanghe,con l’aiuto dei papà,dei volontari della Prociv edella Croce Verde hanno realizzato, in poche ore, un vero eproprio parco alberato in una superficie di poco più di cinque-mila metri quadri.A coordinare l’iniziativa e contribuire alla buona riuscita dellamanifestazione erano presenti anche i carabinieri della localecaserma con il maresciallo Nicola Tessitore e il comandante delCorpo Forestale di Guspini Gian Paolo Madau. «Il progetto èstato possibile realizzarlo grazie alla donazione di una benefat-trice del paese, la signora Graziella Cirronis, che ha voluto darealla popolazione questo terreno per la creazione appunto di un

parco per i bambini”», ha spiegato il vice sindaco RiccardoSanna che insieme agli assessori comunali Fiorella Frongia,Roberto Piras e Osvaldo Porcu erano presenti alla manifesta-zione. A turno gli alunni hanno poi piantato l’ albero loro affi-dato e ricoperto con cura la buca prima scavata. Gli alunnidella classe terza, per l’occasione, non hanno dimenticato illoro compagno Luca Serpi scomparso tragicamente due annifa in una piscina di Sant’Antonio di Santadi: per ricordare, neltempo, l’amico caro e indimenticabile, hanno scelto l’alberopiù bello e dopo averlo piantato con delicatezza sono rimastiin silenzio per alcuni istanti pensando al loro Luca e ricordan-do i momenti felici trascorsi insieme.

Dario Frau

ni, attività svolta dai bambi-ni, con l’aiuto delle maestreTina e Monica. Ogni coppiadi bambini ha messo a dimo-ra un albero con l’impegnodicurarlo nel tempo. In classei bambini hanno rappresen-tato la giornata con disegnied elaborati dimostrandogrande sensibilità verso la na-tura e la sua salvaguardia. Lafesta degli alberi mantiene

ancora vivo il valore delle suefinalità, oggi sempre più at-tuali, per creare una coscien-za ambientalista sia nella so-cietà sia nelle generazioni fu-ture, ma anche uno strumen-to di divulgazione di una sanacoscienza ecologica alle nuo-ve generazioni che dovrannoaffrontare diversi problemiambientali.

Alessandro Foddis

VILLACIDRO. RASSEGNA CANORA

Donne in musica: “In… canti di Natale”mo XVIII (B. Marcello),No body knows (Spi-ritual). Il coro Donne in Musica con questoevento che coinvolge altri cori molto cono-sciuti in zona darà il benvenuto, nel miglioredei modi, al nuovo anno che si spera possaportare la stessa fortuna e i successi delloscorso anno. Il gruppo, nato come coro dimamme e docenti durante la scuola, que-st’anno ha proseguito poi l’esperienza ca-nora raggiungendo livelli di preparazioneancora più alti. Guidate dal maestro Massi-mo Atzori, le voci in rosa portano alto il nomedi Villacidro in giro per la Sardegna. Nume-rose le esibizioni in vari paesi. Le ultime del2014 sono in programma per il 15 dicembreall’ospedale Businco per la partecipazionealla manifestazione di beneficenza “Nataleal Businco”. Il 21 dicembre concerto a Se-norbì, il 26 dicembre a Pirri per l’evento “To-tus in pari”. Dopo “In …canti di Natale”, il3 gennaio nuovo a San Basilio e il 6 genna-io a Donori. E questo è solo l’inizio di un2015 dedicato alla musica.

Stefania Pusceddu

SAN GAVINO. SCUOLA PRIMARIA VIA PAGANINI

Domenica 21 dicembre la banda musicaleSanta Cecilia dedica il “Tradizionale Con-certo di S. Cecilia”, giunto alla ventinove-sima edizione al bicentenario della fonda-zione dell’Arma dei Carabinieri. Il concer-to, diretto dal maestro Marco Caboni, se-guirà il tema: “La banda in tre episodi: Emo-zioni, Gesta Eroiche e Fantasia”.L’appuntamento è per le 18 nella palestradella Scuola Media di via Stazione. Questomomento, impegnativo, rappresenta la chiu-sura di un anno di attività. In questa occa-sione verranno presentati i 13 nuovi in-gressi nell’organico bandistico. Trombe:Rita Deiana, Francesca Muntoni, Eleonora

Piantiamo un albero

VILLACIDRO. BANDA MUSICALE SANTA CECILIA

Concerto per il bicentenario dell’Arma dei carabinieriSecci e Simone Usula; Flauti: RobertaMedda,Giulia Muntoni, Roberta Saiu ed Ele-na Urigu. Euphonium: Roberto Murgia eAmedeo Ollargiu. Clarinetti: Viola Piras eMaria Giulia Usula. Percussioni: Rosa Puli-ga.Sarà anche l’occasione per presentare unavalutazione dell’attività svolta nel corso del2014 e il calendario 2015, che illustrerà conuna documentazione fotografica le iniziati-ve dell’anno che sta per chiudersi. Da sotto-lineare la presenza dei giovani musicisti inEuropa attraverso diversi progetti di scam-bio, finanziati dall’Agenzia Nazionale dei Gio-vani col progetto “Erasmus plus”. (r.m.c.)

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15 dicembre 2014 11AAAAAttualità

Sono stati i debiti fuori bilancio ilpiatto forte dell’ultimo Consiglio co-munale. Un rimpallo di negligenze eresponsabilità fra la nuova e la vec-chia giunta che oggi siede sui ban-chi della minoranza. «Per una meradimenticanza - ha esordito il sinda-co, Giuseppe Garau, presentando ilpunto all’ordine del giorno - non èstato pagato il canone di 270 eurodell’ascensore del museo. Altro de-bito è la somma destinata l’integra-zione di fondi per l’acquisto dellebuste dei rifiuti». Una comunicazio-ne istituzionale che diventa buferaquando Garau inizia a fare i conti escaricare le responsabilità. «Da set-tembre del 2009 ad oggi - ha detto -ci sono stati 22 debiti fuori bilancio.Persino per comprare le tende per lastanza del sindaco. Credo che tuttoquesto sia dovuto al fatto che fra idipendenti comunali non c’è comu-nicazione. Se ci fosse più dialogo,questi debiti si potrebbero evitare».Parole che hanno suscitato una for-te reazione fra i banchi dell’opposi-zione. «Non partecipiamo al voto -ha replicato Roberto Caddeo - an-che perché non riteniamo corretto ilrichiamo agli uffici. Il nostro disap-punto va al sindaco che non può la-varsene le mani. Ridicolo che stase-ra arrivi qui e inizi a fare la conta deidebiti, per dire che lui è più bravodegli amministratori che lo hannopreceduto. E come se non bastassese la prende col personale. E lei, sin-daco, in Comune cosa ci sta a fare?».

Nella seduta del consiglio comunale di giovedì 27 no-vembre ben otto punti all’ordine del giorno compren-devano l’elezione di componenti del consiglio comu-nale in seno alle diverse commissioni. Proprio nel pro-gramma così come nei mesi successivi alle elezioni ilsindaco Carlo Tomasi aveva ribadito più volte l’impor-tanza di strumenti di garanzia come le commissioni, alfine anche di incentivare la partecipazione all’attivitàpolitica. Le commissioni, composte perlopiù da cinqueelementi, sono in totale dieci (considerando anche lacommissione elettorale eletta alla prima riunione delnuovo consiglio). Ecco la loro composizione:Commissione Statuto e Regolamenti: Maria SimonaCaboni, Maria Teresa Paccagnin, Stefania Secchi, Fe-dele Melas e Walter Piras;Commissione per l’aggiornamento e la formazione

elenco giudici popolari: Carlo Tomasi (di diritto), Ma-

La foto del nuraghe Su Nuraxi incantato trafiaba e realtà, scattata da Francesco Ghiani diBarumini, ha vinto il 5° premio al terzo Concor-so fotografico internazionale promosso da WikiLoves Monuments Italia, associazione finaliz-zata alla diffusione della conoscenza libera e diWikipedia. Sono state 40 le Nazioni che hannoaderito al concorso, oltre 1.000 i partecipantiitaliani, e 21 mila le immagini inviate che raffi-gurano 4.500 monumenti diversi. Un’occasio-ne per i fotografi per diffondere un pezzo delpatrimonio artistico e culturale italiano. Sonostati gli scavi di Pompei a fare da cornice d’ec-cezione alla premiazione che si è tenuta il 22novembre scorso, con una giuria qualificatapresieduta da Samuele Pellecchia, fotogiorna-lista fondatore dell’agenzia Prospekt. “La fotoè stata scattata in occasione di un’abbondan-te nevicata al sorgere del sole che illuminava il bianco e candido scenario, con la nebbia tra il nuraghe e ilCastello di Las Plassas che sembrava quasi sospeso nell’aria” commenta l’autore della foto premiata.

Carlo Fadda

Anche da un piccolo progetto finalizzato (principalmen-te) a mantenere i riflettori accesi sull’economia locale, i contadini, gli allevatori e l’ambiente si può leggere la

storia di un territorio, la bontà dei suoi amministratori e lavoglia di far politica nell’interesse generale con progetti spe-ciali e finalizzati. Ogni cittadino si chiede che fare per usciredalla crisi? La crisi della Sardegna non è semplicemente unanormale crisi ciclica, ma la manifestazione di una organica de-cadenza, di una sconfitta delle politiche degli ultimi 30 anniche non hanno curato a dovere le risorse territoriali lasciandospazio al libero mercato senza fronteggiarlo con della produ-zione di ricchezza locale. Per imboccare la via della ripresa dob-biamo imboccare delle strade inesplorate partendo proprio dal-l’economia reale. Sulla questione calza a pennello la considera-zione che, a suo tempo, fece l’indimenticato Einstein: “Nonpretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stes-se cose. La crisi può essere una grande benedizione per le per-sone e le nazioni, perché la crisi porta progressi”.Parole sensate che il sindaco di Serrenti Mauro Tiddia hapreso alla lettera per smuovere dal torpore una comunità chenel tempo si è trasformata e che adesso ha un alto numero didisoccupati. Che bisogna riconsiderare il territorio e le suerisorse l’amministrazione comunale di Serrenti lo ha dichiara-to sin dai primi giorni del suo mandato, ritmando i tempi delledecisioni e della produzione degli atti necessari per dire che aSerrenti la Giunta fa sul serio in funzione della crescita. Infatti,nonostante le carenze finanziarie la giunta ha scelto, senzatentennamenti, di andare spedita sul fronte delle attività pro-

duttive per favorire la coltivazio-ne e il presidio delle campagnesempre meno frequentate dal-l’uomo ed esposte alle sciagureidrogeologiche invernali e a quel-le degli incendi dei mesi estivi.La Giunta Tiddia ha prodotto il bando “Serrenti Coltiva” e vihanno aderito 53 imprese agricole. Un dato importante. Ma èanche un dato che deve far riflettere chi si occupa di pubblicaamministrazione. In un comune prettamente agricolo dove pre-dominava la viticoltura (con i suoi 1.000 ettari) sino all’eventonefasto del “mal dell’esca” e la cerealicoltura in rotazione col-turale, vedere il numero delle imprese agricole assottigliarsi fapensare ad una economia in forte declino. Per cui bisognareagire e recuperare appieno la forza del territorio e delle suerisorse perché all’orizzonte, per il momento, non si intravedealtro. È troppo recente la disfatta della Cantina di Serramanna,del Cosacer e della Cooperativa Sorgente per non fare unariflessione su come vengono lasciati alla deriva degli immobiliche sono utili all’economia della Sardegna. Il Sistema Regionenon si cura di questi beni. Forse, così come è organizzata, nonpuò nemmeno occuparsene. Si lascia che i percorsi liquidatoricamminino con le tempistiche infinite e che le strutture cada-no a pezzi quando possono essere utilizzate senza contraddi-re le soluzioni legali in corso. Ovviamente è una questione disensibilità territoriale. La tendenza odierna è quella di ammi-nistrare l’esistente. Sono rari gli amministratori che comple-tano i percorsi dei loro predecessori. Gli stessi progetti terri-

toriali per la valorizzazione delle leguminose, del miele, dellozafferano, del melone in asciutto, del suino di razza sarda,delle Giornate di AgriCultura, Satu pò imparai, Mangia ComeParli, del Paniere Agroalimentare, del Mercato rurale le TreTerre e della presenza annuale (in forma organizzata) delleaziende alla Fiera di Cagliari, salvo qualche rara eccezione,sono caduti nel dimenticatoio indebolendo la rete turistico-produttiva del Medio Campidano. La crisi che ne è scaturitadal 2009 in poi ha dimostrato quanto erano validi e quantoera valida la rete dei comuni per la valorizzazione delle risor-se territoriali; quanto è utile il sito UNESCO di Baruminicome attrattore turistico. Quella fiammella accesa dal sinda-co di Serrenti, se tenuta nella dovuta considerazione e ali-mentata da tutti i Sindaci, aiuterà il Governo regionale a pren-dere delle decisioni speciali finalizzate a rendere produttivele campagne con progetti straordinari da implementare fuoridalle regole del sistema regione. Gli spazi commerciali esi-stono, ormai s’importa di tutto, e i benefici della coltivazio-ne integrale delle campagne ricadranno sull’economia ge-nerale; questo significa che nei campi cresce il futuro soste-nibile della Sardegna. Diciamolo senza esitazione!

Fulvio Tocco

“SERRENTI COLTIVA”: UNA BUONA PRATICA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Sull’agricolturasi può scommettereGli agricoltori e i sindaci possono fare molto

per aiutare la Sardegna ad uscire dalla crisi

SARDARA. CONSIGLIO COMUNALE

Debiti fuori bilancio: “Il Comunenon è un supermercato”

ria Simona Caboni e Nicola Garau;Commissione Socio-Assisteniale: Maria Simona Ca-boni, Tania Crovi e Fedele Melas;Commissione allo Sport: Andrea Farris e Fedele Me-las (più un delegato del sindaco);Commissione Agricoltura e Ambiente: Maria Simo-na Caboni, Fabio Meloni, Nicola Ennas, Nicola Garaue Walter Piras;Commissione Commercio, Attività Produttive, Aree P.E.E.P

e P.I.P: Valeria Pintori, Andrea Farris e Sandro Atzori;Commissione Cultura e Spettacolo: Maria Simona Ca-boni, Stefania Secchi, Nicola Ennas, Walter Piras eSilvia Mamusa;Commissione Territorio, Sostenibilità Innovazione

Tecnologica e Vivibilità: Stefano Musanti, GenzianaFabiani, Fabio Meloni, Sandro Atzori e Nicola Garau.

Lorenzo Argiolas

SAN GAVINO. CONSIGLIO COMUNALE

Elette le nuove commissioni consiliari

BARUMINI. CONCORSO FOTOGRAFICO INTERNAZIONALE

Premiata la foto di Francesco Ghiani

Va oltre il collega Paolo Zucca: «Il pro-blema è cosa fa la politica per evitareche questo accada. Non certo trovaregiustificazione perché anche gli altri lohanno fatto». Il debito che ha scate-nato il putiferio è stato, però, l’acqui-sto di due lavatrici per il centro anzia-ni. Una spesa di 980 euro del mese dimarzo, finita nell’elenco dei debiti a no-vembre. Per l’assessore ai servizi so-ciali, Simona Ibba, «è stata una emer-genza, ha fatto bene l’assistente so-ciale a comprarle subito». Per i consi-glieri Roberto Caddeo e Paolo Zucca«nessuno mette in dubbio che anda-vano acquistate, è la procedura sba-gliata. Il Comune non può mandare ter-ze persone al supermercato, senza leprocedure previste dalla norma. Nelcaso specifico l’assurdo è che si com-pra a marzo e si chiede di acquistare lelavatrici a settembre. Ma allora, scusa-te, viene il dubbio che ne abbiate ac-quistato 4 e non due. Ci chiediamo: l’as-sessore ha seguito l’iter o si è limitataa dire bravi, pur avendo calpestato lanorma?». Resta il dubbio sui funziona-ri che non hanno consegnato in tem-po gli atti agli amministratori che do-vevano predisporre il “bilancio politi-co”. Dimenticati sulle scrivanie o neicassetti, come ha fatto intendere il sin-daco? «Soprattutto - dicono Caddeo eZucca - come mai la maggioranza nonsi è preoccupata di dare l’aut-aut aglistessi funzionari? È evidente che man-ca la guida politica e che il tempo pas-sa senza programmazione».

Santina Ravì

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