benvolersi - network · 2014-12-29 · i presupposti il progetto pilota benvolersi , è un progetto...
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BENVOLERSI MOTIVAZIONE GENERALI
Cambiamenti sociali, culturali, e tecnologici rapidi hanno determinato un aumento delle forme di violenza precoce.
Il fenomeno è legato alla perdita dell’identità personale e, in particolare alla perdita di valori morali in molti giovani, vittime o autori di violenza.
Mancano la coordinazione di strategie di politiche e attività, tra la scuola, la famiglia, le istituzioni sociali. Gli adulti sono spesso incapaci di aiutare e di orientare i comportamenti dei più piccoli.
I PRESUPPOSTI
Il progetto pilota Benvolersi , è un progetto che faceva parte di un
programma internazionale pluriennale che si è svolto nel contesto di
un progetto europeo Connect-fi 006 per la promozione del benessere
e la lotte contro la violenza nelle scuole, dove il Centro Europeo di
bioetica e qualità della vita – Unesco Chair- è stato il patner italiano
I partecipanti
il Centro Europeo di bioetica e qualità della vita – Unesco Chair- L’asilo d’infanzia comunale di Chatillon (0-3 anni) Valle d’Aosta-
Italy- Le scuole dell’infanzia del territorio del comune di Chatillon (3-6 anni)
Analizzando l’asilo d’infanzia (0-3 anni) e la scuola
dell’infanzia (3-6 anni), abbiamo ricercato e approfondito
le radici del fenomeno della violenza nella prima infanzia.
Il progetto Benvolersi è durato due anni
RELAZIONI TRA BAMBINI
OBBIETTIVI DEL PROGETTO
1.SENSIBILIZZARE
al fenomeno e alle forme di violenza
alle modalità dei comportamenti pro-sociali e antisociali
alle modalità delle relazioni tra bambini
alle modalità delle relazioni tra adulti e bambini
2. RICEVERE
comportamenti non violenti
una sana la comunicazione verso i minori
contesti di confronto con i bambini
spazi di confronto con le persone che vario titolo si occupano di bambini
FAVORIRE CONTESTI DI CONFRONTO
3. OSSERVARE E RIFLETTERE
per confrontare e riflettere sulle varie tipologie di violenza
per comprendere i bisogni dei bambini
e le difficoltà delle relazioni educative
4. DETERMINARE
I problemi della comunicazione con i bambini
le principali funzioni dei comportamenti pro- sociali
la comunicazione tra pari e la comunicazione sociale positiva tra bambini e bambini e tra bambini e adulti
Le strategie d’intervento per la mediazione dei conflitti, la cooperazione tra pari e la comunicazione sociale positiva
Le linee guida per la promozione delle competenze legate agli stili di vita pro-sociali e non violenti
I suggerimenti per i genitori e la carta dei bambini
STRUMENTI UTILIZZATI
Questionari proposti agli insegnanti
La tecnica della nomina dei compagni
La rivelazione del mondo fantastico del bambino
Proposte di gioco, canzoni e filastrocche
L’osservazione diretta delle modalità di interazione nella scuola e al nido
Incontri e serate interattive specifiche dedicate agli educatori, agli insegnanti e ai genitori.
I COMPORTAMENTI AGGRESSIVI RILEVATI
Nel progetto Benvolersi si è rilevato qualche comportamento aggressivo di tipo fisico, diretti sia ai maschi che alle femmine
I bambini della scuola dell’infanzia
sembrano più esperti nel riconoscere alcune forme di aggressione
Meno evidenti agli occhi dei bambini sono
forme di aggressione indirette soprattutto l’isolamento e l’esclusione
QUALI SONO LE SITUAZIONI E I
FATTORI DI DI RISCHIO.
1. biologici
2. personali
3. dell’ambiente
I FATTORI BIOLOGICI
fattori neurofisiologici, endocrini, e del temperamento, sono tra i fattori biologici più importanti, e spesso in base a questi, che definiamo un bambino difficile
quello che rende un bambino difficile da allevare e in seguito problematico, sembra essere una costellazioni di caratteristiche che si rilevano già dalla nascita; per questi bambini, si suppone che la causa sia riconducibile a dei tratti del cervello.
.
Altri fattori biologici e del temperamento possono favorire
l’aggressività e la violenza. In effetti ci sono dei bambini,
apparentemente troppo tranquilli che hanno sovente
difficoltà ad esprimersi
FATTORI PERSONALI
S’intende un insieme di abilità emotive, cognitive e sociali che l’individuo possiede
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha determinate recentemente alcune
A queste abilità l’OMS ha dato il nome di life-skills, (abilità vitali, sottolineando l’importanza per lo sviluppo delle vita stessa delle persone)
NEL PROGETTO BENVOLERSI
Anche nel nostro progetto è emerso che i bambini implicati in comportamenti aggressivi, o indicati dai compagni come aggressivi, manchino di qualche abilità
La comunicazione efficace e la gestione delle emozioni, sono stati rilevati come fondamentali per prevenire il comportamento aggressivo a scuola
FATTORI AMBIENTALI E SOCIALI
Il contesto fisico
Le relazioni con gli adulti
Le relazioni con i pari
Le relazioni tra adulti e bambini
Le regole
Il sostegno
L’ambiente disordinato, poco strutturato e troppo ampio
non offre limiti ai bambini.
Territorialità:
i bambini come gli adulti hanno bisogno di spazio, mentale,
di azione, ma anche fisico
SPAZIO MENTALE, DI AZIONE E FISICO
Relazioni adulti/bambini :la relazione tra adulti e bambini è
importante per la realizzazione del sentimento di sicurezza, di autonomia personale ed emotiva
Regole: il controllo si esercita attraverso le regole
Il sostegno: oltre il controllo è importante sostenere il bambino nei momenti di difficoltà
RELAZIONI TRA ADULTI-BAMBINI
Comunicazione: è importante che gli adulti prestino attenzione alle modalità comunicative che adottano viso a viso con i bambini. Per esempio, adulti che urlano, fanno confusione si pongono come modelli per i bambini
È importante che gli adulti ascoltino e guardino i bambini
I luoghi della comunicazione è importante: i luoghi meno strutturati e aperti ostacolano la comunicazione
I luoghi meno strutturati e troppo aperti ostacolano la comunicazione
E’ IMPORTANTE CHE GLI ADULTI SI PRENDANO CURA DEI BAMBINI
RELAZIONI TRA BAMBINI
Le relazioni tra persone della stessa età sono fondamentali per lo sviluppo armonico della persone
Oggi le scienze psicologiche e pedagogiche riconoscono le competenze sociali precoci dei bambini
Nei contesti educativi, familiari e scolastici, bisogna fare molta attenzione alle persone della stessa età, che siano fratelli o sorelle, genitori, amici o compagni di scuola
LE RELAZIONI TRA PERSONE DELLA STESSA ETÀ SONO
FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO ARMONICO
Relazioni tra bambini:
Un modello negativo può essere un fattore di rischio
Le persone della stessa età possono favorire lo sviluppo del linguaggio
I bambini stranieri, che presentano difficoltà linguistiche evidenti sono indicati dai loro compagni come più aggressivi
E allora cosa fare?
STRATEGIE PREVENTIVE D’INTERVENTO (RACCOMANDAZIONI PER I GENITORI E GLI EDUCATORI)
1. essere presenti e attivi nella vita del bambino
2. riconoscere i bisogni fondamentali del bambino
3. offrire spazi personali rispettando i tempi e gli spazi dei
bambini
4. regolare l’intensità delle emozioni
5. mantenere le regole e la disciplina
6. sorvegliare l’esposizione dei bambini ai mezzi di
comunicazione ( televisione, …)
CONCLUSIONI
Il progetto Benvolersi intende cominciare un percorso di conoscenza - intervento, per la promozione di stili di vita e comportamenti non violenti, a partire da una migliore conoscenza del fenomeno dell’aggressività durante la prima infanzia e una comunicazione corretta tra adulti e bambini
IL progetto è partito su un tavolo di referenze che considerano il comportamento violento un fenomeno unito a uno stile di vita e a un modello relazionale
Il bambino non è un’identità isolata come non lo sono le sue azioni che hanno un senso all’interno delle relazioni interpersonali
Il percorso si è sviluppato attorno a tre assi di conoscenza:
1. La conoscenza del bambino e degli aspetti
emergenti del comportamento aggressivo
2. la conoscenza del contesto scolastico
3. la conoscenza del contesto familiare
In conclusione si può affermare la grande importanza del contesto emotivo che può suscitare un comportamento aggressivo
Altrettanto importante è l’organizzazione del cotesto
PROSPETTIVE Tra il contesto scolastico e quello familiare sembra emergere
una frattura, espressa come difficoltà di comunicazione, ma che sembra essere una diversità di obbiettivi e di valori
Questa frattura è reale?
Quanto è profonda?
Questa frattura produce delle conseguenze nello sviluppo psicologico del bambino?
Questo punto oscuro merita un approfondimento che può essere realizzato aumentando la disponibilità di mettersi in gioco da parte di tutti gli attori coinvolti.
PROPOSTE Per gli educatori e gli insegnanti si propone una formazione
sul riconoscimento delle emozioni
Organizzare attività sulla gestione, mediazione e risoluzione dei conflitti
Per i genitori:
Organizzare incontri interattivi con la scuola
Per i bambini:
proporre attività didattiche al fine di trasmettere valori e stili di vita, per sviluppare comportamenti non violenti.
ORGANIZZARE INCONTRI CON I GENITORI