bilancio sociale pozzo di giacobbe
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Bilancio Sociale dell'Associazione di Volontariato "Pozzo di Giacobbe" - onlusTRANSCRIPT
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’
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4.3. La visione
L’Associazione vuole proporre un modello di comunità “giusta” perché senza giustizia
non c’è libertà, né umanità, né pace.
Una comunità in cui: l’egoismo è soppiantato da una visione ampia ed internazionale
dell’umanità, “un mondo unico, una sola umanità”; dove gli uomini non sono tutti
uguali ma “equivalenti” e perciò degni di rispetto qualsiasi sia il loro colore,
religione, status sociale, appartenenza politica, identità sessuale; dove i rapporti
umani sono alla base della vita che accomuna tutto il genere umano; dove la legalità
è una condizione imprescindibile nella gestione dei rapporti economici; in cui
l’esercizio del diritto di cittadinanza è un impegno personale, collettivo e quotidiano.
“[…] Ci dovrà essere pur qualcuno che creda con forza alla speranza oltre ogni
impossibile speranza.”
“La Libertà non è cosa che esiste a sé. Esistono soggetti che cercano la coscienza
di sé nel rapporto con gli altri; ma liberi si sentono al momento che rivendicano
per chi non ha la forza di rivendicare, che lottano per chi non ha la forza e non
più la voglia di lottare”
I Volontari ed i bambini del centro per minori insieme a Don Patrizio Guidi (in terza fila a destra) durante una gita in montagna.
BILANCIO SOCIALE 2009-2010
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5. Come operiamo
5.1. I Soci L’Assemblea dei Soci è l’organo decisionale dell’Associazione. Come sancito nello Statuto, assolve
a molte importanti funzioni. Essa delinea gli indirizzi generali dell’attività dell’Associazione;
approva i bilanci; elegge i membri del Consiglio Direttivo e il Presidente; sostituisce i membri del
Consiglio dimissionari o decaduti; approva i regolamenti che disciplinano l’attività dell’Associazio-
ne; delibera sulle modifiche allo Statuto.
Il grafico 1 ci mostra che il numero dei Soci è cresciuto ulteriormente negli ultimi due anni. Nel
2009 l’incremento è stato di 28 nuovi Soci, mentre nel 2010 l’aumento è stato di 45. L’allarga-
mento della base sociale è una costante nella storia del Pozzo di Giacobbe e dipende da
GRAFICO 1 - Sviluppo della base sociale dal 1986 al 2010
4 4 6 11 11 16 1826 26 28 29
46 46
149
195
253
276
304
349
138
87
232
178
127121
0
50
100
150
200
250
300
350
400
1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” GLI INTERLOCUTORI
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Quarrata (Liceo artistico) e di Pistoia (Liceo pedagogico ed Istituto professionale) per la
promozione di percorsi di cittadinanza in relazione al percorso Albachiara.
1.4. Sostenitori Alcuni dei partners sopra descritti, come gli enti pubblici, sono anche sostenitori perché
finanziano le nostre attività attraverso bandi e convenzioni. Oltre agli enti pubblici, fanno parte
dei sostenitori i Soci (la cui composizione è stata analizzata nel dettaglio nella sezione
dell’Identità) che, attraverso la quota associativa, la destinazione del 5x1000, l’adesione ai nostri
servizi, ecc., contribuiscono sensibilmente al sostegno delle attività. Altro importante sostenitore
è la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che, nel 2009, ha finanziato il progetto
“Paracadute” a sostegno delle famiglie in difficoltà sociali ed economiche, realizzato nell’anno
2010. Infine è da citare, tra i molti altri, la Fondazione Banco Alimentare che ci fornisce le
derrate per il servizio di Banco Alimentare e dal quale, tra il 2009 ed il 2010, abbiamo ricevuto
poco meno di 7.000 kg di generi alimentari di prima necessità.
INSERIRE FOTO Un momento della manifestazione “Music Up 2010”
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2. Gli interlocutori nel tempo
L’analisi delle relazioni che il Pozzo di Giacobbe ha instaurato negli ultimi 25 anni, evidenzia il
costante aumento dei nostri interlocutori nel corso dello sviluppo delle attività dell’Associazione.
Nel 1986 gli interlocutori erano i minori (e le relative famiglie) seguiti con il doposcuola,
i volontari e gli obiettori di coscienza, la Caritas, la Parrocchia di Valenzatico. Con l’attivazione
delle convenzioni per il Centro per minori (dal 1999), l’ingresso all’interno del
percorso Albachiara (2005), la realizzazione dei corsi di formazione per conto del Cesvot e lo
sviluppo di servizi per adulti (corsi di Italiano, Banco Alimentare e Centro di Ascolto) cambia
sensibilmente la composizione e la dimensione della rete di relazioni. Tra i beneficiari entrano a
far parte gli adulti e gli stranieri non necessariamente legati ai minori del doposcuola; tra i
collaboratori si aggiungono i dipendenti e le altre figure professionali; tra i partner le realtà di
volontariato comunali e provinciali e tra i sostenitori le amministrazioni comunale e provinciale.
Nel 2010 lo sviluppo dei progetti sui giovani e di inserimento lavorativo per donne in disagio
permette un ulteriore aumento delle relazioni.
L’andamento, anche se in continua crescita, denota un incremento considerevole negli ultimi
anni di attività. Il balzo in avanti dei rapporti di “rete” dipende in larga parte dallo sviluppo dei
progetti giovanili all’interno del percorso Albachiara, così come dei progetti di inserimento
lavorativo di persone svantaggiate e dei servizi per minori nel comune di Signa (FI).
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3. Gli interlocutori per area geografica
SIGNA (FI) - AMMINISTRAZIONE COMUNALE - ASSOCIAZIONI - COOPERATIVE - SCUOLE
PISTOIA (COLLABORAZIONI A LIVELLO PROVINCIALE) - CARITAS DIOCESANA DI PISTOIA - AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E PESCIA - ASSOCIAZIONI - COOPERATIVE - DONATORI
QUARRATA (PT) - AMMINISTRAZIONE COMUNALE - PARROCCHIE - DONATORI - ASSOCIAZIONI - COOPERATIVE E CONSORZI - SCUOLE - BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE
IN TOSCANA - AMMINISTRAZIONE REGIONALE - CESVOT (CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO TOSCANA) - FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE - ESPRIT A LIVELLO NAZIONALE - MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI - MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA’ - UFFICIO NAZIONALI ANTIDISCRIMINAZIONI RAZIALI (U.N.A.R.) - ASSOCIAZIONE “GRUPPO ABELE” (TO) - ASSOCIAZIONE “ACMOS” (TO) - ASSOCIAZIONE “TERRA DEL FUOCO” (LE)
Qualità delle relazioni e obiettivi di miglioramento Dall’analisi delle risposte date ai questionari che abbiamo sottoposto ad un campione di nostri interlocutori, il “Pozzo” è percepito come un’organizzazione efficiente, affidabile e professionalmente competente, anche se necessita di migliorare nella sfera contabile ed amministrativa (così come ci consigliano dalla Società Consortile Esprit). Nelle interviste non emergono criticità se non in riferimento all’intensità della relazione. Si evidenzia l’inefficacia di una relazione sporadica o relativa solo a progetti specifici, auspicando un’unione strategica basata su una comunione di intenti, in relazione a interessi comuni, in riferimento alle problematiche del territorio. In base a quanto emerso l’Associazione ritiene prioritario avviare un dialogo con i diversi attori territoriali su problematiche generali che toccano la popolazione in genere quali: la disoccupazione, soprattutto quella che interessa il mondo giovanile; la crisi economica e gli stili di vita; l’integrazione; la legalità e la giustizia. Inoltre sarà opportuno attivare una formazione specifica per il personale amministrativo, soprattutto in relazione alla gestione dei progetti sul Fondo Sociale Europeo.
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“Il compito di tutti noi è di fare quello che si deve e che è possibile fare. Non lasciare senza intervento di partecipazione chi si ama, anche se con fatica e pazienza […] bisogna interrogarsi sempre (vorrei dire di continuo) perché non esistono risposte date una volta e che bastino per tutti i tempi […]”
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’
48 ! Obiettivo per il 2011 Potenziamento delle attività educative e di sostegno relazionale connesse al servizio di Banco Alimentare.
MIGLIORAMENTO NELL’OFFERTA DEGLI ALIMENTI - Il nostro pacco contiene tutti gli alimenti necessari
ad una corretta alimentazione, quali: latte, farina, olio, zucchero, pasta, riso, verdura, salumi,
carne bianca, pesce, formaggi, uova, legumi, frutta. Vengono distribuiti in proporzione al numero
dei componenti del nucleo familiare, secondo una scheda di riferimento nominativa dove sono
inserite le quantità e la tipologia di cibo da distribuire. Tale strumento serve ai volontari impiegati
nella distribuzione a garanzia di un’equa divisione delle derrate. Il pacco non
comprende cibi elaborati, se non in determinati momenti dell’anno (Natale), come dolci o me-
rendine confezionate. Vengono distribuiti tutti gli ingredienti necessari per preparare pietanze
nutrienti. Il fine è quello di stimolare le famiglie a cucinare, invece di acquistare cibi già pronti.
Riguardo a ciò sono stati anche organizzati due incontri di educazione alimentare. Tale attività è
risultata molto utile, ma non sufficiente, a rispondere al bisogno formativo espresso dalle persone
che non sanno cucinare.
Un momento della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (27 novembre 2010)
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2. Il bisogno di integrazione e lavoro 2.1. Il Centro d’Ascolto Lo sviluppo di questo
servizio negli ultimi due
anni presuppone che si
d e b b a p a r l a r e d i
“attività” d’ascolto e non
di “Centro”. Il “Centro
d’Ascolto” Caritas, così
come descritto nel prece-
dente bilancio sociale, ha
terminato la sua attività nel luglio 2009 quando l’allora Responsabile ha rassegnato le
dimissioni.
La limitata disponibilità di tempo, l’inesperienza e la tipologia di problemi da
affrontare (perdita del lavoro, povertà, difficoltà di integrazione, problemi familiari),
rispetto a cui i volontari spesso avvertivano un senso di frustrazione, perché non
riuscivano a trovare delle soluzioni, hanno reso difficoltosa la creazione di un gruppo
che gestisse in autonomia il Centro d’Ascolto così come previsto dalla Caritas. Anche
il ruolo di responsabile è stato vissuto (da entrambi i volontari che lo hanno
ricoperto), seppur come un’esperienza profonda e significativa, molto “pesante” per
l’inevitabile coinvolgimento che comporta. Un peso psicologico non sempre facile da
gestire e del tutto sproporzionato per un impegno volontario.
Così, in considerazione del fatto che nell’arco di due anni si sono succeduti due
responsabili e che nel territorio di Quarrata è sorto, nel frattempo, un altro Centro
d’Ascolto in seno alla parrocchia di Santa Maria Assunta, il Consiglio del Pozzo ha
deciso di rinunciare a gestire in proprio questo servizio e ha optato per:
Incentivare l’attività di ascolto all’interno di ogni servizio dell’Associazione.
L’ascolto viene svolto dagli educatori o da professionisti collaboratori (psicologo
per il Centro per minori) in relazione alle problematiche relative all’oggetto del
servizio offerto (a titolo esemplificativo nel Centro per minori l’ascolto è
Ampliare l’orario di accoglienza ed i giorni di colloquio: obiettivo non raggiunto a causa della mancanza di
disponibilità da parte dei volontari.
Reperire nuovi volontari: obiettivo raggiunto in parte,
anche se per un tempo limitato, dato che il gruppo del centro d’ascolto si è sciolto.
Nominare un Responsabile tra i volontari: obiettivo
raggiunto solamente in parte, infatti il Responsabile poco dopo la nomina ha rassegnato le dimissioni.
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Negli ultimi anni i tempi sono cambiati, è diventato tutto più moderno e tecnologico e anche i modi di comunicare hanno subito una trasformazione inarrestabile. Il “Pozzo” ha vissuto e attraversato questo mutamento, adattandosi alla continua comparsa di nuovi mezzi comunicativi.
Fino ai primi anni del 2000 la divulgazione delle informazioni avveniva attraverso il volantino, distribuito porta a porta e nei luoghi di ritrovo, e con la classica lettera spedita per posta. Nel 2001 è arrivata una grande novità, il nostro primo sito internet! Il sito è stato realizzato da un tecnico esterno, con un impostazione molto semplice ed elementare.
Nel corso degli anni si sono poi susseguite altre versioni del sito, fino ad arrivare a quella odierna, molto più complessa e ricca di informazioni. Ora il sito web è diventato uno dei principali mezzi di comunicazione. A tal proposito è stata creata una mailing list con circa tremila contatti (fra singoli, organizzazioni ed altre realtà), attraverso cui viene inviata ogni due mesi la newsletter dell’Associazione, completamente gestita da personale interno, dove vengono riportate le novità principali di tutti i servizi. Attualmente alcune attività e realtà promosse e nate dall’associazione (Spazio Giovani “Al Kalé’”, cooperativa “Integra”, cooperativa ”Gemma”) hanno un proprio sito web. Lo Spazio Giovani gestisce anche un profilo facebook con circa mille contatti. Il prossimo obiettivo sarà sicuramente creare un profilo facebook anche per il “Pozzo”. Il cartaceo viene usato sempre meno, salvo depliant e volantini distribuiti per singole iniziative o servizi stagionali, preferendo il mezzo web, sia per un risparmio economico rilevante, sia per ottenere una migliore efficacia nel passaggio delle informazioni.
Un grande strumento di comunicazione, oltre al canale telematico, sono i mezzi di stampa locali. Per questo l’Associazione ha scelto di individuare fra l’organico del personale un addetto stampa che inoltra circa una decina di comunicati al mese, fra notizie brevi ed articoli più approfonditi.
Tra le manifestazioni di carattere pubblico che l’Associazione organizza ci sono quattro appuntamenti annuali fissi: la Festa del progetto “Kaleidoscopio” ad aprile; la Festa di “Paese Aperto” a luglio; la Festa “Il parco dei bambini” e la manifestazione musicale “Music Up” a settembre. A questi eventi si aggiungono altri appuntamenti , dove vengono allestiti stand con il materiale informativo, foto, volantini, newsletters e tutto ciò che serve a far conoscere il “Pozzo”. Sono momenti molto importanti perché l’Associazione esce sul territorio per intensificare la rete di relazioni con la comunità.
In un epoca in cui la tecnologia è presente in tutti gli aspetti della vita lavorativa, sociale, personale, il mezzo più efficace per il passaggio di informazioni resta e resterà comunque sempre il contatto diretto con le persone.
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Nuovi modi per comunicarci…
A partire da destra, le versioni del primo e dell’attuale sito web
BILANCIO SOCIALE 2009-2010
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“Sobrietà come modo di vivere il rapporto con gli altri e con le cose, rifiutando nell’acquistare, nel mangiare e bere, nel consumare quel possesso e quell’arbitrio chiusi in un piccolo mondo di privilegiati. E’ insolenza verso i tre quarti dell’umanità. Un peccato contro il Padre di tutti. Sobrietà, come in un antico Giubileo, rivivere i valori umani di nuova giustizia e solidarietà.”
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2. Ricchezza prodotta e distribuita 2.1. Le fonti di “finanziamento” Negli ultimi due anni si stabilizzano le entrate da fonte pubblica che, nel 2008, avevano registrato
un sensibile aumento. Tra queste è da sottolineare la crescita, nel 2010, dei proventi di
provenienza comunale (+24,65% nel biennio, dopo che nel 2009 avevano registrato una leggera
flessione rispetto all’anno precedente). Molto inferiori invece quelli di fonte provinciale, che
ritornano su valori leggermente superiori a quello del 2007, con un calo complessivo del 73,49%.
Questi ultimi sono stati compensati dall’attivazione di nuove progettualità con i ministeri e con
l’Unione Europea che, assieme al già citato incremento dei proventi di provenienza comunale,
fanno sì che l’incremento dei finanziamenti pubblici percepiti nel biennio si attesti al + 5,36%.
Sul lato dei ricavi da fonte privata, la situazione è sostanzialmente stabile rispetto al 2008, anche
in considerazione del fatto che l’incremento generale del 2009 è da imputare al recepimento del
contributo della Caritas di Pistoia di competenza dell’anno precedente.
L’indice di efficienza dell’autonomia, attestandosi attorno al 30%, conferma che l’Associazione
opera autofinanziando per un terzo le proprie attività e garantendo così un buon margine di
manovra anche a fronte di eventuali tagli di fondi pubblici. A questo si aggiunge la capacità di
attivare nuovi canali di finanziamento (anche pubblici), così come dimostrano le presenze dei
ministeri e dell’Unione Europea soprattutto nel 2010. Sono due elementi di stabilità che
assicurano la continuità di molti dei progetti e dei servizi promossi a livello territoriale.
TABELLA 4 - Raffronto tra proventi pubblici e privati negli ultimi 5 anni e calcolo dell’indice per l’efficienza dell’autonomia
TIPO DI RISORSE 2006 2007 2008
DA FONTE PUBBLICA Comune di Quarrata Comune di Signa Provincia di Pistoia Ministero del lavoro e delle politiche sociali Ministero per le pari opportunità Unione Europea (EVS e/o FSE)
76.941,67 53.941,67 9.000,00
14.000,00 - - -
89.715,00 65.715,00 10.000,00 14.000,00
- - -
181.263,25 87.072,68 22.602,00 68.478,57
-
3.110,00
DA FONTE PRIVATA Banca di Credito Cooperativo di Vignole Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Caritas di Pistoia Caritas Italiana Centro Servizi Volontariato Toscana (Cesvot) Raccolta Fondi dell’Associazione Singoli cittadini (Soci e donatori) Campagna 5xmille
77.977,60 -
5.000,00 15.000,00
- 16.000,00 27.765,93 14.211,67
-
131.427,56 15.500,00 10.500,00 18.718,00 32.589,81 17.020,00 30.440,25 6.659,50
-
88.935,66 - -
3.212,00 23.000,00 20.438,00 33.170,06 4.967,00 4.148,60
TOTALE 154.919,36 221.142,56 270.198,91
INDICE DI EFFICIENZA DELL’AUTONOMIA (= Totale entrate private / Totale entrate x 100) 50,3% 59,4% 32,9%
2009
173.482,03 79.275,01 22.000,00 69.798,19 1.202,12
- -
107.639,24 -
15.000,00 24.650,00
- 13.338,00 45.921,15 4.778,05 3.952,04
281.121,27
38,3%
2010
190.992,66 93.692,20 43.028,00 18.150,00 9.122,40 3.000,00
24.000,00
90.589,80 -
15.000,00 14.450,00
- 9.700,00
41.606,67 4.255,42 5.577,71
281.582,46
32,1%
BILANCIO SOCIALE 2009-2010
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2.2. Gli “investimenti” Nei due anni presi in esame l’Associazione ha investito circa 563.000 euro per rispondere ai
bisogni del territorio. Di questi, solo il 10,2% ha coperto i costi di gestione (amministrazione,
segreteria, ecc.): tutto il resto è stato impiegato direttamente nella realizzazione e nello sviluppo
dei progetti e dei servizi.
Come si può vedere dal grafico 14, la maggior parte delle risorse (51,5%, con un incremento di
quasi dieci punti) sono andate a coprire i costi per i servizi rivolti alle famiglie, per i problemi
legati alla genitorialità e all’accudimento dei figli (Centri per minori di Quarrata e Signa, Centri
estivi, ecc.).
Registrano invece una sensibile diminuzione le risorse destinate ai bisogni dei giovani (29,6% nel
biennio, a fronte del 38,1% nel 2008); ciò deriva dalla minore disponibilità di risorse sul progetto
“Kaleidoscopio” e dal mancato rinnovo (nel 2010) della convenzione con la Provincia di Pistoia
per il percorso “Albachiara”.
Superiore di tre punti rispetto al 2008 è stata la quota di investimenti per rispondere a bisogni
quali l’integrazione ed il lavoro (corsi di italiano per stranieri, laboratorio di cucito, Centro
d’Ascolto, ecc.); la percentuale delle risorse destinate a questo tipo di bisogni si attesta nel
biennio al 15,3%, soprattutto grazie all’implementazione del progetto che ha portato poi alla
creazione della cooperativa “Integra”.
Un discorso a parte meritano, infine, le risorse destinate a rispondere ai bisogni primari. Sebbene
Grafico 14 - Distribuzione percentuale delle risorse per tipologia di bisogno (2009 e 2010)
15,3% 0,8%
51,5%
29,6%
2,8%
Integrazione, lavoro, casa
Bisogni primari
B isogni delle famiglie (genitori e bambini)
B isogni dei giovani
Formazione e prevenzione
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’ECONOMIA
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la percentuale non arrivi all’1% del totale, è da sottolineare il fatto che la scarsa incidenza di
questa voce sul totale degli investimenti è frutto, nel nostro caso, di una scelta precisa che limita
l’elargizione diretta di aiuti economici alle persone, così da prevenire forme di assistenzialismo
che non aiuterebbero certo a superare le condizioni di difficoltà. Infatti, il servizio di Banco
Alimentare basa la propria attività su beni materiali reperiti tramite donatori, mentre il Centro di
Ascolto non necessita di risorse economiche poiché gestito esclusivamente da personale
volontario.
LE DONAZIONI AL POZZO DI GIACOBBE SONO DEDUCIBILI
Per le persone fisiche è possibile detrarre dall'imposta lorda il 19% dell'importo donato a favore delle ONLUS, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art. 15-bis del D.p.r. 917/86). OPPURE, è possibile dedurre dal proprio reddito le donazioni a favore delle ONLUS, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14 comma 1 del Decreto Legge 35/05 convertito in legge n° 80 del 14/05/2005 – Legge “Più Dai Meno Versi”). Per usufruire dei benefici fiscali deve essere conservata la relativa attestazione di donazione, vale a dire: le note contabili o l'estratto conto della banca, in caso di bonifico bancario; la ricevuta di versamento, nel caso di donazione con bollettino postale.
PER DONARE CON BONIFICO BANCARIO: C/C 4900, INTESTATO A: “IL POZZO DI GIACOBBE”,
PRESSO BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE IBAN: IT 66 Y 08922 70502 000000004900
PER DONARE CON BOLLETTINO POSTALE: INTESTATO A: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”
CONTO CORRENTE POSTALE N° 12720520
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” APPENDICE
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Riferimenti utili Sede legale
Via Fiume, 53 - 51039 Quarrata (PT)
Telefono: +39 0573 739626
Cellulare: +39 333 1131595
Fax: + 39 0573 739626
Sede operativa di Signa (FI)
Via Indicatorio, 41 - 50058 Signa (FI) - c/o Circolo Arci "Colli Alti"
Telefono: +39 055 8997680
Cellulare: +39 338 5796271
Contatti mail: Emiliano Innocenti (Presidente) [email protected]
Rossano Ciottoli (Direttore) [email protected]
Valentina Chericoni (Resp. Educativo) [email protected]
Alessio Frangioni (Volontariato e S. Civile) [email protected]
Giuditta Biancalani (Resp. Centri Estivi) [email protected]
Arianna Baldi (Progetto “Integra”) [email protected]
Assunta Parisi (Amministrazione) [email protected]
Spazio Giovani "Al Kalé" [email protected]
Sito web: www.pozzodigiacobbe-onlus.com