blu n°1 anno 2016

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bimensile | numero 1 | giugno-luglio| 2016 | 3,50 BUSINESS FOOD TRAVEL SPORT MUSIC DESIGN PEOPLE GREEN

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people, business, design, music, travel, sport, green, food

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ero 1 | giugno-luglio| 2016 | 3,50

BUSINESS

FOOD

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GREEN

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Uguale, associazione per la fi lantropia, nasce dal desiderio di 3 ragazzi veneziani di unire le proprie competenze e metterle a disposizione della collet-tività. Così prende vita a quella che in letteratura economica viene defi nita Piattaforma di Crowdfoun-ding. Un Crowdfounding per il sociale perché le iniziative che si è deciso di fi nanziare sono tutti progetti elaborati da Associazioni operanti nel mondo della disabilità. La volontà è quella di alzare l’asticella nel prossimo futuro, volen-do abbracciare iniziative dedicate alla sostenibilità e alla valorizzazione del terri-torio. Tutte le attività sono quindi programmate da altri enti, i quali operando già da diverso tempo in

IL NUOVO MODO DI FARE LA DIFFERENZA

questo campo vantano una maggiore esperienza nel segmento di riferimen-to. L’obiettivo della nostra Associazione, dopo aver analizzato e sposato il progetto, è di predispor-re il piano di azione per poter raccogliere le risorse fi nanziare necessarie e fi nanziare le Associazioni. A tal proposito l’art. 2 dello Statuto “UGUALE” cita: “l’Associazione intende promuovere, collabora-re, sostenere e gestire iniziative, progetti e servizi fi nalizzati al fi nanziamento e al supporto di associazioni, enti o soggetti operanti nel pubblico interesse; con particolare attenzione all’integrazione sociale, scolastica, culturale, senza distinzioni di etnia, religio-ne, sesso, ceto sociale

e orientamento politico”. Il campo d’azione della nostra Associazione può essere desunto anche dal nostro brand, il quale testi-monia come riconosciamo la diversità che caratterizza tutti noi, ma ci battiamo affi nchè a tutti possano es-sere riconosciute le stesse opportunità di realizzarsi come persona, lavoratore e sportivo. Nel persegui-re la nostra mission, la raccolta fondi avverrà sia tramite piattaforma on-li-ne, dove gli utenti che accedono al sito possono leggere il singolo progetto e decidere se contribu-ire alla sua realizzazione o meno, ma soprattutto attraverso l’organizzazione di attività ed eventi fi naliz-zate appunto alla raccolta per la benefi cienza. Queste

occasioni sono inoltre palcoscenico per far si che le Associazioni possano farsi conoscere, oltre che per i partner di dimostra-re la propria sensibilità sociale. La Costituzione di tale Associazione ha reso possibile il raggiungimento di un secondo obiettivo: la realizzazione di un tavolo di lavoro multidisciplinare, dove giovani ragazzi di al-tissimo profi lo professiona-le si incontrano e condivi-dono le proprie esperienze per lo sviluppo di soluzioni sociali innovative. Ragaz-zi che hanno sposato la causa e si sono dimostrati desiderosi di mettersi in gioco, convinti del fatto che il ritorno derivante da tale attività sia molto più importante della pura re-munerazione economica.

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WWW.UGUALE.ORG

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L’esperienza maturata direttamente sul campo e l’indiscusso valore dei servizi da noi off erti, hanno consentito la chiusura di importanti accordi fi nalizzati all’inserimento della nostra agenzia quale referente nella gestione dei rapporti di partnership con i piloti ed i Team più blasonati del Motomondiale, del Campionato Mondiale Superbike e dei Campionati Nazionali.

Sia in ambiente Motomondiale che in ambiente Mondiale Super-bike disponiamo di spazi e strutture hospitality per il ricevimento in autodromo delle aziende nostre partner. Nell’ambiente del paddock, i nostri partner hanno la possibilità di trascorrere giornate indimenticabili, godendo dal vivo dello spettacolo delle corse, ed entrando in contatto con altre realtà che spesso generano la nascita di nuovi ed interessanti rapporti di impresa. Trasformare ogni week end di gara in un’occasione unica ed emozionante per fare P.R. e ricevere i propri migliori clienti/par-

tner/agenti direttamente in autodromo, con visite al paddock, pranzi in hospitality con Team, tecnici e piloti, visite ai box.Usufruire di opportunità B2B con le numerosissime referen-ze aziendali presenti durante i week end di gara (nazionali o internazionali), anche con spazi e corner dedicati alla promo-zione dei propri prodotti/servizi. Utilizzare per la promozione delle proprie vendite le immagini sportive del team, concorsi a premio con biglietti per i gran premi, merchandising con i materiali uffi ciali del team, ecc....

Il nostro stile diretto e sintetico nelle componenti principali del progetto, da approfondire se di reale interesse, consentirà da subito di valutare al meglio le diverse opportunità.Affi darsi alla GP STUDIO, signifi ca legarsi ad una realtà che opera a 360° nel mondo del motociclismo sportivo.Comunicati stampa ed inserimenti pubblicitari nelle riveste del settore, fanno poi da integrazione ai nostri servizi.

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Direttore ResponsabileDAVIDE TAMIELLO

Editore ANDREA POZZOBON via Alcide de Gasperi 7 31050 Monastier di Treviso TV

Art Director ALBERTO BARATTIN

Ufficio Grafico GIULIANO BARATTIN

Redazione [email protected]

Hanno collaborato a questo numero Dario Tamagnini, Davide Pozzobon, Alessandra Mazzoli, Sara Guglielmi, Federica Mazzoli

Fotografi Stefano Topuntoli, Cristian Guizzo, Alice Tramontina, Giorgio Pro-volo, Shutterstock

Stampa L’ARTEGRAFICA s.r.l. vicolo Cristoforo Colombo 35 31032 Casale sul Sile TV

Pubblicità ANDREA POZZOBON via Alcide de Gasperi 7, 31050 Monastier di Treviso TVTEL. 347 [email protected]

registrato presso il tribunale di Treviso n° 237/16 il 11/05/2016

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Tutti i contenuti del magazine BLU sono protetti da Copyright appartenente a Andrea Pozzobon Editore. Tutti i diritti sono riservati. Tuttti i contenuti del maga-zine non possono essere copiati trasferiti e riprodotti senza il consenso scritto di Andrea Pozzobon Editore. l’Editore non è responsabile di eventuali danni, diretti o indiret-ti, conseguenti l’utilizzo non autorizzato dei contenuti presenti nel magazine BLU. Le informazioni in esso contenute possono riportare alcune imprecisioni, nonostan-te le stesse siano veritiere e verificate. La redazione si è curata di ottenere dai titolari del copyright l’autorizzazione a pubblicare le immagini contenute in questo numero.Nel caso in cui ciò non sia stato possibile, l’editore informa d’essere comunque a disposizione degli aventi diritto per regolare eventuali spettanze.

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GIADA CHERVANTIN04 05

Giada Chervantin, classe ‘91, è una Designer che spazia dal light design, all’interior design e alla grafi ca. E ci riesce molto bene. Seb-bene giovanissima vanta già un curriculum di tutto rispetto. La sua tesi di laurea, il progetto Amalia, è stato realizzato e commercializ-zato da un leader del settore, Italamp. Sin da bambina sviluppa un particolar interesse per l’arte e l’architettura e crescendo capisce di avere il desiderio di tradurre la creatività in qualcosa di tangibile e alla portata di tutti senza tralasciare la poesia e la magia del gesto.

di ALESSANDRA MAZZOLI

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C’È STATO UN DESI-GNER IN PARTICOLARE CHE TI HA COLPITO ED INVOGLIATO AD INTRA-PRENDERE QUESTA STRADA? Se così non fosse, ci sono designers da cui trai ispira-zione per il tuo lavoro?Ho sempre apprezzato ed ammirato la pulizia del design giapponese, in particolare sono aff asci-nata dalle linee poetiche, quasi mistiche, dei progetti di Tokujin Yoshioka (la sua installazione “Rainbow Church” e la bottiglia “Moon Fragment” per Cartier hanno avuto un ruolo importante nell’ispirazione del progetto “Amalia”).Amo lo stile orientale anche nell’architettura, in particola-re mi piacciono moltissimo le curve morbide di Kengo Kuma ed il minimalismo materico di Tadao Ando.

COME DEFINIRESTI LA TUA FILOSOFIA PRO-GETTUALE E QUALI SONO LE PRINCIPALI FONTI DA CUI TRAI ISPIRAZIONE PER I TUOI LAVORI? Anche se, come dicevo, ammiro la pulizia formale ed espressiva dei giappo-nesi i miei progetti hanno certamente una vena più giocosa ed ironica, mi piace pensare di poter disegnare qualcosa di aggraziato ma allo stesso tempo curioso e leggermente fuori dagli schemi. L’ispirazione arriva dai mondi più disparati, spesso basta sfogliare una rivista per restare colpiti da un forma o da un colore, altre volte invece il processo è più lungo e complesso ed occorre andare a “costruire” l’idea cercando di capire cosa hanno fatto gli altri prima di te.

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COME DESCRIVERESTI IL PROCESSO CREATI-VO PER LA REALIZZA-ZIONE DEI TUOI LAVO-RI?Quasi sempre i miei lavori partono da un brief pre-ciso da parte dell’azienda committente. Si studiano le esigenze del mercato e le mosse dei diretti con-correnti, le tendenze di ma-teriali, di colori e di fi niture e si cerca di indovinare un oggetto che si collochi nella giusta posizione tra innovazione ed esigenza del target. A volte capita di ispirarsi al passato, in par-ticolare mi piace mesco-lare elementi moderni con stilemi decorativi di epoche barocche e Art Nouveau.

QUANTO INFLUISCE NEI TUOI LAVORI LA QUOTIDIANITÀ E CIÒ CHE TI CIRCONDA? E GUARDANDO AL TUO BACKGROUND, ALLA REALTÀ DOVE SEI CRE-SCIUTO/A, RISCONTRI DELLE INFLUENZE NEL TUO LAVORO?Cerco in parte di svincolar-mi dal concetto di back-ground perché, proprio lavorando al progetto “Amalia” mi sono resa con-to che ogni cultura porta con se degli stilemi e dei “preconcetti” diff erenti.Per la tesi eravamo un gruppo internazionale: una ragazza tedesca, una rus-sa, un tailandese ed una italiana, questo faceva sì che ogni concetto venisse visto in 4 modi completa-mente diff erenti (un “letto” è sempre un posto per dormire ma vi assicuro che tra l’immagine di “letto” che aveva Franziska – nata e cresciuta a Monaco di Baviera – e quella che poteva avere Veekrit – nato e cresciuto a Bangkok di

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le sue origini.Ne è nato un corpo illu-minante che tratta la luce come un materiale e non come un eff etto e che uti-lizza i cristalli per rievocare l’acqua purissima (ovvero il componente fondamen-tale per la loro creazione e realizzazione).Io ed i miei compagni vole-vamo creare una lampada che desse delle sensazioni ed interagisse con l’uten-te, non che assolvesse solamente la funzione di illuminare ed abbellire un ambiente, da qui l’idea di introdurre un lento movi-mento cinetico che culla l’osservatore e crea eff etti ottici sempre diff erenti.

QUALI SONO I TUOI PROGETTI FUTURI?Attualmente lavoro come libera professionista affi an-cando Italamp, l’azienda produttrice di luce che acquistato e commercia-lizzato il progetto Amalia, insieme stiamo lavorando agli allestimenti di Euroluce 2017 dove presenteremo una nuova collezione ed un progetto molto ambi-zioso sviluppato insieme ad un architetto di fama internazionale.Sono aff ascinata dal mondo della comunica-zione, che ritengo parte integrante del processo di creazione, quindi, insieme ad un’amica e collega, la giornalista Anna Ferrarese, porto anche avanti progetti di comunicazione integrata per diverse realtà commer-ciali. Che si tratti di prodotti o di immagine, dunque, il mio progetto per il futuro è quello di continuare a raccontare storie attraver-so tutti gli strumenti che conosco.

QUALI SONO, SECONDO TE LE FIGURE PROFES-SIONALI DEL FUTURO IN AMBITO DEL DESIGN?Anche il mondo del design subisce le infl uenze della digitalizzazione e delle commistioni tra i vari mon-di, gli oggetti sono sempre più diffi cili da inserire in una sola categoria, allo stesso modo il designer deve sapersi muovere fra i vari mondi. Il progettista di oggi (e di domani) deve essere in grado di disegnare un prodotto, la sua interfaccia, il suo lancio suoi social ed autoprodursi il prototipo…inutile arroccarsi nella fi gura del creativo tutta “genio e sregolatezza” serve con-cretezza e senso pratico. SECONDO TE IN-TERNET E I SOCIAL NETWORK AIUTANO O COMPLICANO LA VITA DEI DESIGNER?Sono il presente ed il futuro nella quotidianità di ognuno, designer compre-si, inutile quindi giudicarli.L’unica possibilità è quella di adeguarsi ai loro velocissimi mutamenti ed essere sul pezzo sfruttan-done i vantaggi che off rono come quello di accorciare le distanze con l’utente e riceverne un feedback diretto e senza fi ltri. PARLACI DEL PROGET-TO AMALIA. Amalia nasce dal deside-rio (un po’ pretenzioso) di cambiare la percezio-ne comune dei cristalli Swarovski: da qualcosa di estremamente legato al mondo del fashion e della decorazione noi volevamo portare l’utente ad apprez-zare questo materiale per i suoi componenti naturali e

diff erenze ce n’era parec-chia). Da questa espe-rienza ho imparato che un grandissimo valore, nella progettazione, è dato dalla possibilità di viaggiare e conoscere diff erenti cultu-re, senza però dimenticare che viviamo nel paese più bello del mondo, culla del-le arti e sinonimo di qualità in tutto il mondo. ABBIAMO PARLATO D’I-SPIRAZIONE, MA OLTRE A QUESTA C’È ANCHE LA “DESTINAZIONE”: C’È UN PUBBLICO IDEALE, UN TARGET DI RIFERIMENTO A CUI FAI RIFERIMENTO?Quando studiavo in IED un mio professore del primo anno scrisse una frase che mi colpì: “Da grande voglio disegnare i miei giocattoli”. Ecco, questa secondo me dovrebbe un po’ essere l’essenza di ciò che ci spinge a progettare, dise-gnare cioè qualcosa che arricchisca le giornate del nostro target regalando un sorriso oltre alla funzione. SECONDO TE COME SI È EVOLUTO IL LIN-GUAGGIO DEL DESIGN E QUALI SONO LE TEN-DENZE AD OGGI PIÙ INTERESSANTI?Il design ha certamente assunto una connotazio-ne più accessibile anche grazie alla diff usione dei makers e di alcune “mode” che fanno della stile e della cura al dettaglio un perno fondamentale.A livello stilistico noto un ritorno alla decorazione, dopo anni di minimalismo oggi si torno ad apprezzare cose come l’incisione a mano e i pattern grafi ci.

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GRUPPO UNIPOLSAI (prodotti assicurati-vi-bancari ). Tra le opportunità segnaliamo:

• Mensilizzazione del premio assicurativo senza interessi*

• Rimborso ticket per esami. Per esami specialistici previsti contrattualmente 50%**

• Il miglior prodotto auto oggi sul mercato chiamato KM&SERVIZI.

* Con l’addebito diretto in conto corrente in 10 rate annuali a partire dal giorno 27 del mese ** Esami specialistici: risonanza magnetica, T.A.C. e mammografi a nei centri convenzionati come per esempio Data Medica.

PIOVE DI SACCOVia Puniga 15Tel 049 [email protected]

ALBIGNASEGOVia Roma 200 Tel 049 [email protected]

LEGNAROVia Romea 75Tel 049 [email protected]

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Cosa fa? Analisi e studio gratuito delle singole posi-zioni assicurative, ricerca sul mercato delle migliori soluzioni di coperture as-sicurative anche con cor-rispondenti esteri, polizze fi dejussorie per recupero del credito IVA, oneri di urbanizzazione, locazioni, stati avanzamento lavori, gare, defi nitive, garanzie di fornitura, ecc…Pratiche di fi nanziamento ed istruttorie, consulenza

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attraverso UnipolBanca (apertura c/c, sconti fattu-re, fi di, mutui, ecc…)Tutti i prodotti assicurativi esistenti (rischi tecnologici, informatici, CAR, Decennali postume, tampering, elettronica, RC inquina-mento, tutela legale e giudiziale dirette per azien-de, famiglie, amministra-tori pubblici e privati, RC professionali, parchi auto ed autocarri, libri matricola, ecc.)

L’agenzia UnipolSai di Legnaro ha posto le sue basi nel 1967 fondata dal cavalier Antonio Voltan.Con gli anni si è sviluppata con l’inserimento dei fi gli Gianni e Antonella ed è cresciuta per merito di tutta la squadra. Ha ora tre punti vendita ed assistenza.

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SMART WORKING IN ITALIA: CHE COS’È E QUALI SONO I VANTAGGI?

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La crisi economica degli ultimi anni ha richiesto la necessaria valutazione di tutte le possibili nuove strategie di lavoro, legate alla produttività, alla com-petitività e all’innovazione.Si è così capito che bisogna dare spazio alle nuove metodologie di lavoro,adattando i modelli organizzativi aziendali alle recenti tecnologie e all’e-voluzione della società. Il valore per un’impresa non è più legato neces-sariamente alla presenza fi sica dei lavoratori in un determinato luogo e per un certo periodo di tempo, ma bensì alla loro capacità di svolgere il proprio lavoro indipen-dentemente dall’orario e dal luogo in cui si trova-no.Lo Smart Working, detto anche “lavoro dinamico” o “lavoro agile”, applicato chiaramente alle sole realtà nelle può esse-re inserito, è in grado di ridurre i costi per le aziende ed aumentare sensibilmente anche la produttività; si lavora da casa, gestendo gli orari a proprio piacimento, sempre chiaramente

connessi tramite PC o smartphone. Meno corse quindi per timbrare in orario il cartellino, meno tempo speso nel traffi co cittadino al volante della propria auto, o in coda alla fermata dei mezzi pubblici. Si può così ge-stire il proprio lavoro sulla disponibilità delle 24 ore, gestite in base alle pro-prie esigenze personali e famigliari. La tecnologia è chiaramente alla base di questa nuova frontiera dell’occupazione, dove sono indispensabili linee di trasmissione dati sem-pre più effi cienti, ed in questo, l’Italia non vanta certo il primato. Nonostante ciò, sono già diverse le società italiane che off rono questa nuova modalità di lavoro ai pro-pri dipendenti: in Barilla oltre 1500 i dipendenti in tutto il mondo possono già lavorare dalla propria abitazione; Vodafone consente a 3000 per-sone di lavorare con il telelavoro per un giorno alla settimana. Unicredit Banca punta ad esten-dere il lavoro “smart” ad almeno 4000 dipendenti di Milano,

172 ore

1200 €

ORE RISPARMIATE

RIDUZIONE DEI COSTI DI GESTIONE DELLO SPA-ZIO FISICO

AUMENTO DELLA SOD-DISFAZIONE E MOTIVA-ZIONE

2 GIORNO/SETTIMANA DI SMART WORKING IN UN ANNO

VANTAG

GI PER

LE PERS

ON

E

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con un benefi cio calco-lato su 45 ore in meno di spostamenti a persona, ed un totale di 3 milioni di Km percorsi in meno in un anno. Lavorare da casa può portare dei benefi ci enormi, in parti-colare a chi è costretto a conciliare il lavoro con gli impegni famigliari. Sopra-tutto per le mamme, alle prese con la gestione dei fi gli a scuola, il pranzo, la spesa, il telelavoro consente la gestione fl es-sibile degli orari; ciò che alla fi ne conta, è il rispetto dei tempi di consegna. Le prime indagini hanno evidenziato che il telela-voro è un valido aiuto sia per i lavoratori che per le imprese e ne consegue quindi un aumento della produttività. Grazie alle videoconferenze, alle chat aziendali, si può interaggire con i colleghi anche senza presenziare in uffi cio, con il vantag-gio del confronto con i colleghi antipatici solo per questioni di lavoro, e per un tempo ridotto. Non è poco.Serve necessariamente una rivoluzione culturale da parte delle aziende,

dei lavoratori e della società tutta, perchè ad oggi chi lavora in mo-dalità “smart”, in Italia viene spesso considerato come un impiegato di serie B. L’idea del posto fi sso, uffi cio ed orario prestabilito, dovranno lasciare spazio anche alle nuove frontiere dell’occu-pazione dinamica. LA NORMATIVA SUL LAVORO SMART: Il Consiglio dei Ministri ha varato un disegno di legge defi nendo che: “il lavoro agile è quel lavoro che può essere svolto in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, seguendo però gli orari previsti dal contratto di riferimento e prevede l’assenza di una postazione fi ssa durante i periodi di lavoro svolti all’esterno dei locali aziendali”. Una sezione viene dedicata al tratta-mento economico. Il testo stabilisce che il lavoratore ha il diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamen-te applicato ai lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno dell’a-zienda.

AUMENTO PRODUTTIVI-TA’ DEI LAVORATORI

RIDUZIONE DEI COSTI DI GESTIONE DELLO SPA-ZIO FISICO

RIDUZIONE DEL TASSO DI ASSENTEISMO

+ 20%

20%-30%

50%-70%VA

NTA

GG

I PER

LE

AZI

END

E

Dati 2015 dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano

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Alphaconn è una società di sviluppo strategico, economico, fi nanziario e commerciale di carattere internazionale.

Con un approccio proat-tivo opera con estrema rapidità dalla valutazione alla attuazione dei progetti.Un team di professionisti, lavorando trasversalmente, applica e contestualizza tecniche e metodologie innovative garantendo un approccio valido ed adat-tabile a qualunque tipolo-gia di business case.Alphaconn fi nalizza ogni progetto con l’elaborazione

e realizzazione di strategie atte a conseguire il target prefi ssato dal cliente.Con l’intento di espandere le proprie relazioni e di gestire contestualmente le collaborazioni già esistenti, Team rappresentanti della Alphaconn in Europa e nel mondo, hanno come core business la ricerca, lo sviluppo e la gestione dei clienti con interessi economici situati nelle aree di appartenenza.L’obbiettivo è creare, attra-verso più Team distaccati, una solida rete capace di gestire in modo sempre più professionale e diretto

i contatti, le informazioni e i progetti per i propri clienti.Proseguendo il progetto di sviluppo intrapreso, sono in fase di costituzione altri Team di professionisti posti in zone considerate strategiche.Considerando esclusiva la propria clientela, Al-phaconn riserva ad ogni progetto una particolare attenzione assicurando, oltre ad un dedito impe-gno professionale, anche alti livelli di riservatezza e discrezione.La tipologia di sviluppo dei progetti si fonda in primis sullo studio approfondito

mediante ricerche mirate, svolte da esperti del setto-re interessato.Individuata la linea da se-guire per l’organizzazione del progetto Alphaconn, sinergicamente con il cliente, attua la strategia presa in considerazione col fi ne di performare l’incarico ricevuto.

Il know how della Alpha-conn è composto da professionisti specializzati nei settori: Finanziario, Economico, Commerciale, Industriale, Oil & Refi nery, Gas, Materie prime, Green Energy

TREVISO ROMA PORTO CERVO MATERA

www.alphaconn.com | [email protected]

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LA VILLA PER TUTTIOASI DI CONDIVISIONE E SOLIDARIETA’ IN VILLA AN-GARAN SAN GIUSEPPE, A BASSANO DEL GRAPPA

Veniamo accolti in Villa Angaran San Giuseppe da Riccardo, il presidente di PICTOR, tra bambini che corrono e giocano. Mentre ci guida nella tenuta, Riccardo ci spiega che il corpo centrale di questa villa veneta risale al 1590, per volere del Conte Giacomo Angaran. Dopo esser passata di proprieta’ più volte, nel 1924 viene donata ai Padri Gesuiti, gli attuali proprietari, gli stessi che da poco l’hanno data in gestione a PICTOR, una rete di imprese nata nel 2015 per sviluppare un progetto di interesse comune negli spazi interni ed esterni della villa.Attualmente all’interno di PICTOR collabora l’As-sociazione Conca d’Oro ONLUS, Adelante so-cietà cooperativa sociale ONLUS, Luoghi Comuni società cooperativa sociale ONLUS e Fattoria Conca D’Oro società cooperativa sociale ONLUS con un comune obiettivo, quello di creare un luogo per l’in-clusione sociale nel campo della disabilità e dell’acco-glienza di minori, anziani e famiglie, in un contesto di grande bellezza e serenità.Entriamo nel complesso della villa, immerso nel verde anche se a due passi dal centro storico di Bassano. Si sviluppa su cinque livelli ed è qui che la nostra voce guida comincia a parlarci dei progetti: il primo che verra’

sviluppato negli spazi più ampi e di maggior pregio del complesso, destinato a persone con gravi disabi-lità psichiche e fi siche. Il progetto intende superare la concezione assistenziale della cura, proponendo un contesto facilitante che, partendo dalla ricerca del benessere, attivi le ca-pacità residue di ciascun ospite. Il secondo progetto invece è dedicato intera-mente all’accompagna-mento educativo di ragazzi e ragazze. Alcuni di loro potranno trasferirsi a vivere in villa, dove gli ampi spazi interni ed esterni permet-tono di sviluppare con-cretamente la capacita’ di apprendimento lavorativo e di convivenza in ambiti diff erenti. Il progetto sarà seguito dalla comunità gia’ esistente Ramaloch. Sa-lendo le scale e arrivando al primo piano, Riccardo ci apre le porte di uno spazio enorme, ben 250 metri quadrati, e ci spiega come questo spazio verrà desti-nato ad attività formative, corsi, convegni, seminari e incontri, così che la villa non resti solo una casa di assistenza chiusa ma aperta alla cultura e alla condivisione con il resto della comunità. Altro pro-getto che verrà sviluppato, è quello nell’ambito della ricezione e dell’ospitalità, permettendo di sviluppare un incontro profondo tra visitatori, turisti, famiglie, associazioni e la realtà del-

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la struttura. Così si andra’ a creare un’area di hou-sing sociale che accolga situazioni autonome ma vulnerabili.Continuando il tour di questa imponente villa, ci chiediamo se in tutto questo ambizioso progetto ci sia spazio anche per la ristorazione. Prontamente veniamo accontentati, non in maniera ordinaria, ma con la “gastronomia delle eccedenze”. Il progetto verrà legato ad un servizio bar e ad una bottega di vicinato, con prodotti a km0 o provenienti da una fi liera etica. Questo tipo di cucina, molto simile alla cucina delle nostre nonne, utilizza infatti le eccedenze alimentari come verdura, frutta e vari prodotti primari, per creare pietanze di

qualità realizzate in collabo-razione con persone con disabilità. Il nostro viaggio alla scoperta di questa villa a questo punto ci presenta una sorpresa abbastanza insolita per le ville sei-centesche; da una porta scendiamo in quella che tutti chiamano “la cripta”, una stanza abbastanza ampia al di sotto del livello stradale dove una luce tenue e l’assenza totale di rumori ci lascia piacevol-mente colpiti. È proprio qui che Pictor intende creare la “casa del tempo”, un luogo laico di preghiera, rifl es-sione e silenzio, destinato a tutti coloro che cercano uno spazio di meditazione in prossimità del centro città, aperto durante tutta la giornata. La nostra visita non poteva terminare sen-

za visitare il parco di oltre 4 ettari della villa; cammi-nando nel verde notiamo come questo parco sia aperto alla cittadinanza non solo per passeggiate, ma con veri e propri progetti come percorsi didattici per bambini e scuole, orti collettivi di quartiere dove si cominciano a vedere gia una buona annata di raccolti. La nostra passeg-giata prosegue tra i fi lari di viti, poi tra gli ulivi e nel boschetto di noci dove brucano l’erba due stupen-di asinelli e a ridosso delle mura perimetrale della villa trovano posto anche una decina di arnie dove le api, viste le fi oriture di questo parco, volano frenetiche e ricche di polline.A questo punto la visita in compagnia di Riccardo è

terminata, ed è sedendoci tra i grandi alberi del parco che leggo questa bellissi-ma favola di Hermann Hes-se: “Pictor divenne albero. Penetrò con le radici nella terra, si allungò verso l’alto, foglie e rami germogliaro-no dalle sue membra. Era molto contento. Con fi bre assetate succhiò nelle fre-sche profondità della terra e con le sue foglie sventolò alto nell’azzurro. Insetti abitavano nella sua scorza, ai suoi piedi abitavano il porcospino e il coniglio, tra i suoi rami gli uccelli. Pictor non era più un vecchio albero intristito. Era trasfor-mato. Incessantemente il fl usso fatato del divenire scorreva nelle sue vene, perennemente partecipava della creazione risorgente ad ogni ora.”

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Lo sguardo del colosso di Cupertino è da sempre rivolto al futuro, e oltre alle continue innovazioni proposte con i loro device, segue la stessa linea guida anche per quan-to concerne allestimenti e design dei loro Store. Dopo aver presentato il punto vendita di nuova generazione negli USA, a Memphis, la nuova confi gurazione dovrebbe interessare tutte le prossime aperture nel mondo.Tra le novità, oltre alle pareti sezionali in legno, ci sono anche

NEW GENERATION

APPLE STOREtavoli motorizzati realizzati con pannelli capaci di capo-volgersi, per consentire agli utenti di utilizzare tutti i tipi di prese elettriche e USB posizionate sotto agli stessi.Un televisore largo 11 metri trasmette fi lmati promozionali sulle nuove tecnologie proposte da Apple, in un am-biente dinamico dove i consumatori posso provare i vari dispositivi proposti in vendita.

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CYRCUS F LAVAGNA di IN-ES.ARTDESIGN

Lampada da terra in resina eff etto lavagna, con superfi -cie realizzata appositamente per essere scritta e cancel-

lata. Modellata a mano, è disponibile anche in eff etto

cemento e nebula.

ø40x22,5 cm. Base: 41x55x43 cm.

Da € 455,oo

DESIGNRANDO

FLOW SLIM ARMCHAIR di MDF ITALIAFlow Slim è un famiglia di sedute, di grande immagine e comfort. Pensata per ambienti domestici, uffi cio e co-munità. La scocca in policarbonato è pigmentata in massa nei colori bianco o nero con duplice fi nitura: esterna lucida e interna microgoff rata. Disponibile in due versioni con un’ampia gamma di basamenti e fi niture.Prezzo su richiesta

GOLDEN RING di PANZERICostituita da una serie di anelli perfetti, disponibile nei diametri 80, 120, 180 e 300 centimetri. Tutte le versioni sono equipaggiate con luce a tecnologia Led diretta e indiretta e disegnano forme di luce nello spazio circo-stante. I colori standard sono due, il bianco e l’elegante foglia oro; è però possibile richiedere altre colorazioni, per decorare al meglio il vostro ambiente domestico o di lavoro.Da € 1100,oo

LUCE di STAYGREENQuesta lampada a sospensione in acciaio e carta kraft, arricchisce gli ambienti grazie al design semplice e alle forme a spirale che la caratterizzano. E’ composta da fogli di carta kraft a doppia ondae rifi nita in acciaio. Disponibile in diverse dimensioniDa € 610,oo

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BERLINER 2 di ALTINOX MINIMAL DESIGN

Lampada a sospensione in metallo, deve il suo nome alla città di Berlino.

Linee semplici, eleganti e minima-liste. Disponibile in tre dimensioni (cm53x53x43, cm43x43x34, cm

24x24x22) e con diverse fi niture in metallo e laccature colorate.

Da € 307,oo

AIM di FLOSUna lampada che off re una varietà infi nita di regola-zioni grazie ai lunghi cavi che facilitano liberamente l’orientamento e l’altezza della luce, per soddisfare le diverse esigenze di illuminazione. Da € 295,oo

RAVIOLO di MAGISPoltroncina in polietilene adatta anche per esterni.Disponibile in diversie varianti cromatiche.Da € 378,oo

SAHARA SEDIA di SAHARA DESIGNBY BRANDOSOLa nuova sedia della linea Sahara Design rappresenta uno sviluppo innovativo della classica armchair. Le dimensioni sono quelle di una sedia normale con una altezza di sedu-ta di circa 75 cm ed una larghezza di appoggio di circa 40 x 40 cm. La diff erenza più evidente è quella della spalliera che è stata ottenuta con una semplicissima striscia di tessuto che si chiude su se stessa creando la necessaria tensione alla struttura.Da € 195,oo

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ARCHITETTURA SOSTENIBILE

A PIEVE DI SOLIGO, IL PROGETTO DEGLI ARCHITETTI ZARA, ALLEN E SPAGNOL PER L’AMPLIAMENTO

DELLA SCUOLA PRIMARIA “ANDREA ZANZOTTO”FOTO STEFANO TOPUNTOLI E CRISTIAN GUIZZO

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Il progetto della scuola atti-va a Pieve di Soligo (Trevi-so), ad opera degli architetti Stefano Zara, Giancarlo Allen e Debora Spagnol, ha dato vita ad un nuovo borgo scolastico perfetta-mente integrato sul disegno urbano di questo pezzo di città.L’opera è stata progettata e realizzata con elementi diff erenziati per forma, volu-me, materiali e colore che dialogano aff acciandosi su piccole piazze interne aper-te sul verde e sul paesaggio collinare della suggestiva cittadina nei colli trevigiani.

Gli edifi ci sono realizzati mediante prefabbricazione a secco, basata sulla tecnologia del legno ed integrata con l’uso di altri materiali vegetali per la coibentazione e minerali per i rivestimenti.Il progetto ha utilizzato le li-nee guida per l’architettura sostenibile SB100 steso a cura dell’ANAB. L’amplia-mento ha riguardato la rea-lizzazione di un nuovo cor-po di 10 aule, una palestra ed il riordino distributivo e funzionale della parte esi-stente, che venne costruita negli anni‘70.

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Il metodo adottato, median-te l’assemblaggio meccani-co e a secco di elementi prefabbricati in legno lamel-lare, a consentito di non uti-lizzare collanti addizionati a prodotti chimici.

Gli isolamenti sono garantiti da coibentazione in fi bra di cellulosa e fi bra di legno; i rivestimenti delle pareti in-terne sono stati realizzati in fi brogesso, mentre per quelli esterni sono state uti-lizzate doghe di pino trattato termicamente “termowood” e pannelli in fi brocemento.Sono stati scelti serramen-ti in legno e alluminio con vetri basso emissivi. La co-pertura dell’edifi cio è stata realizzata a verde pensi-le. I controsoffi tti interni e i pavimenti sono facilmente ispezionabili, per consenti-re una facile manutenzione agli impianti.

La ventilazione meccanica è controllata con un recu-peratore di calore posto nelle macchine reversibili in pompa di calore per sop-perire alla climatizzazione; Il riscaldamento radiante a bassa temperatura è sta-to applicato a secco ed è alimentato dal parco solare termico; la regolazione degli impianti è digitale e dotata di compensazione climati-ca con possibilità di moni-torare ed agire in posizione remota da parte dell’ente gestore. Un impianto di domotica per la telegestio-ne controlla: illuminazione, tendaggi, fi nestre e venti-lazione.

IMPIAN

TI

SISTEMI

MATERIALI

STEFANO ZARA ARCHITETTOPieve di Soligo

www.gaetanzara.it

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L’icona degli anni 60 rientra nel mercato per donare forti emozio-ni. Guida sportiva e sensazione di libertà, caratteristiche tipiche delle migliori spider.Dotata di un ottimo motore 1.4 litri turbo benzina a trazione posterio-re, la nuova 124 Spider garantisce prestazioni eccellenti (140 cv) e consumi contenuti.Le sospensioni anteriori a quadrilate-ro e posteriori multilink, off rono sta-bilità, tenuta di strada ed inserimenti in curva senza compromessi.

Se la vista esterna colpisce piace-volmente, a lasciare a bocca aperta pure critici più meticolosi sono gli interni. Dai bellissimi sedili ergono-mici a contenimento laterale con al-toparlanti integrati nel poggiatesta, al volante e plancia rivestiti in pelle con cuciture a vista, ogni dettaglio nella nuova 124 Spider è stato curato nei minimi particolari.

Se la vista esterna colpisce piace-volmente, a lasciare a bocca aperta pure critici più meticolosi sono gli interni. Dai bellissimi sedili ergono-mici a contenimento laterale con al-toparlanti integrati nel poggiatesta, al volante e plancia rivestiti in pelle con cuciture a vista, ogni dettaglio nella nuova 124 Spider è stato curato nei minimi particolari.

Le dotazioni tecnologiche possono soddisfare gli utenti più esigenti: multimedia control con display 7’’ touchscreen, per accedere con faci-lità a tutte le funzioni. Impianto audio Bose a 9 altoparlanti che assicura una perfetta qualità del suono anche con capote aperta, connettività WIFI e bluetooth. La nuova 124 Spider, Fiat ha creato una roadster che farà senza dubbio parlare di se.

NUOVA 124 SPIDERLA RINASCITA DEL MITO

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MAS Meccanica s.n.c

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SVILUPPIAMO E COSTRUIAMO STAMPI per la trasformazione delle lamiere

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Anche la Porsche 911 GT3, la versione più estre-ma del modello di punta della casa di Stoccarda, è pronta a ricevere il facelift che ha già interessato la Carrera, la Carrera S e pure la versione Turbo. Il grosso delle novità do-vrebbe riguardare la parte frontale ed il posteriore, con l’inserimento delle luci diurne Led ed il nuovo

disegno anche dei fari posteriori, mantenendo sotto al cofano il collaudato 6 cilindri Boxer già utilizzato anche nelle versioni da pista.Il propulsore da 3.8 litri aspirato garantisce alla GT3, nell’attuale versione, una potenza di 475 cavalli con una coppia di 441Nm, suffi cienti a spingere la supersportiva fi n oltre i 310 Km/h con uno scatto da

0 a 100 Km/h in circa 3,3 secondi. Per quanto riguar-da gli interni, è probabile che vengano introdotti un volante dal disegno rinno-vato e nuovi comandi che consentano di selezionare la modalità di guida più idonea tra Normal, Sport, Sport Plus e Individual. No-vità sono attese anche nei dispositivi multimediali, con l’introduzione del controllo

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gestuale compatibile con Apple CarPlay.I principali optional che troveremo sono pacchet-to Clubsport, Porsche Ceramic Composite Brake, sistema supporti motore attivi, sistema di solle-vamento asse anteriore, serbatoio da 90 l, batteria agli ioni di litio dal peso ridotto, sedili a guscio in costruzione leggera.

L’EVOLUZIONE DELLA PORSCHE 911 GT3

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“BISOGNA FARE LA PROPRIA VITA COME SI FA UN’OPERA D’ARTE. BISOGNA CHE LA VITA DI UN UOMO DI INTELLETTO SIA OPERA DI LUI. LA SUPE-RIORITÀ VERA, È TUTTA QUI”La vita di Luisa Casati Amman, meglio conosciuta come Marchesa Casati, si può riassumere con questa frase.Proveniente da una ricca famiglia d’industriali nel 1900 si sposò con il Marchese Camillo Casati Stam-pa dal quale acquisì il titolo che la rese immortale.Ma la Marchesa Casati fu molto più che una sempli-ce nobildonna, in breve tempo abbandonò i costumi e dogmi della società dell’epoca dedicandosi al suo più grande progetto: diventare un’opera d’arte vivente.

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LUISA CASATI AMMANSTYLING Alessandra Mazzoli | FOTOGRAFO Alice Tramontina

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Per lungo tempo fu l’aman-te di Gabriele D’annunzio che la ritrasse sotto il nome di Isabella Inghirani nel ro-manzo “Forse che si, Forse che no.” fu anche una me-cenate, una protagonista dei salotti più in voga della Belle Epoque, poi icona di modernità, femme fatale ma anche dark lady e musa prediletta dei più grandi artisti del tempo.Per raggiungere il suo

scopo diede prova di un trasformismo che a quell’e-poca non aveva eguali: capelli eff etto fi amma (degni di Corè, regina degli Inferi, soprannome datole da D’annunzio), occhi bistra-ti e pupille dilatate dalla belladonna. Alta e sottile, la pelle adamantina e una bel-lezza anticonformista, iniziò il suo percorso destinato a trasformarla in una vera opera d’arte. Un cammino

costellato di luoghi precisi: non a caso la Casati visse a lungo tempo a Venezia, mecca di artisti e teatro di moltissime delle sue esibi-zioni più famose. Affi ttò pa-lazzo Venier dei Leoni (l’at-tuale sede della fondazione Peggy Guggenheim), allora completamente in rovina, facendolo diventare uno sfavillio di marmi pregiati, bicromie e decorativismo al limite dell’eccesso, mentre

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l’esterno doveva mantenere l’aspetto di un rudere de-cadente.La Marchesa era solita passeggiare per le vie della città con ghepardi al guinzaglio, pitoni vivi al col-lo, accompagnata da servi di colore nudi dipinti d’oro, aggirandosi per i canali di Venezia senz’abito con una gondola dipinta di bianco, foderata di pelle di tigre e damasco nero, celebri sono anche le sue cammi-

nate notturne a Piazza San Marco. In nome dell’arte entrò nei panni di Regina della Notte, di Cesare Bor-gia ma anche di Arlecchino al Ballo Longhi per il quale ottenne l’uso di Piazza San Marco: la serata era all’inse-gna del tango, ballo proibito a Roma per ordine papale. Per queste interpretazio-ni si circondava si stilisti di fama mondiale come Fortuny, Poiret e Cartier,

che creavano per lei abiti e gioielli stupefacenti come la celebre “Pantera” di Cartier o gli iconici Delphos in seta.Ma la scintilla che la porterà ad essere “un’opera d’arte vivente” sarà l’incontro con i Futuristi come Marinetti, Boccioni e Depero che frequenterà a Roma, Capri e Venezia di cui diventerà appassionata sostenitrice e grande collezionista.

di Federica Mazzoli

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Gli Aerosmith si sono formati a Boston, nel 1970; in qua-rant’anni di carriera hanno realizzato 14 album. Con il loro genere revival hard-rock, sono tra i gruppi che più hanno venduto di sempre; in particolare negli Usa, gli Aerosmith sono considerati una vera e propria istituzione, con oltre 60 milioni di album venduti primeggiano su U2, Madonna e Rolling Stones. Il leader e cantante della band Steven Tyler (New York 1948), è un vero animale da palcosce-nico; giustamente sfrontato, con lo stile diretto e talvolta eccessivo delle vere rock-star. La formazione è da sem-pre pressochè invariata, con alle chitarre Joe Perry e Brad Whitford, Tom Hamilton al basso e Joey Kramer alle per-cussioni.

L’ ULTIMO TOUR34 35

Il loro ultimo concerto risale al settembre 2015 quando si esibirono a Mosca. Ora la band di Dream On sta valu-tando la possibilità di esibirsi nuovamente nel 2017, in un tour che quasi certamente sarà quello di addio. Intervistato da Rolling Stone, il frontman Tyler, che fi no ad agosto è impegnato in 30 concerti promozionali per il suo album da solista, non ha confermato l’intenzione della band di dare l’addio alle scene con un ultimo tour, aprendo la possibilità anche ad un nuovo album in studio.Le prime indiscrezioni riguardo un possibile ultimo tour della band risalgono allo scorso dicembre, per voce del chitarrista Brad Whitford “Credo che sia solo a causa della nostra età. E’ inevitabile che qualcuno non sia più in grado di farli. Quindi sarebbe molto bello fare un lungo giro per dire grazie a tutti e ritirarsi con grazia.”

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Nel 2015, dopo quattro anni di grandissimo suc-cesso con una delle band più amate al mondo, gli One Direction, Zayn decide di abbandonare il gruppo aff ermando di voler vive-re come un comune ven-tenne, quindi senza dover sopportare il peso dovuto alla troppa fama e notorietà.Fin da subito, però, le giu-stifi cazioni del giovane arti-sta non convincono; negli anni trascorsi con gli One Direction, l’atteggiamento del cantante appare poco in sintonia con le linee gui-da seguite dagli altri quattro componenti, sempre inclini al voler apparire come dei giovani ragazzi fi n troppo per bene. Esce spesso dalle righe, nel modo di at-teggiarsi e per come vuole apparire al pubblico. Zayn ha l’indole della rock star, e lo si capisce subito. Anche musicalmente, ha dichiarato in seguito il can-tante, la band limitava la sua creatività e con quan-to fatto sentire fi no ad ora nella nuova esperienza da solista, gli si deve obbli-gatoriamente dar ragione. Il suo primo album Mind of Mine, uscito un anno dopo la notizia dell’abbandono, è diventato in breve tempo un successo in vetta alle clas-sifi che di tutto il mondo. L’album, che contiene sin-goli come Pillowtalk, Like I Would, It’s You e Befour unisce pop ed R&B, con sonorità ricercate quasi sempre fi rmate dal cantan-te anche nella produzione esecutiva.

ZAYN MALIK

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CAORLE

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RITMI LENTI DI UN MILLENARIO BORGO PESCHERECCIO

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Caorle è una località balne-are unica nel suo genere. Oltre alle numerose strut-ture alberghiere, ai villaggi turistici e camping, off re ai turisti un pregevole centro storico, con le sue casette variopinte distribuite fra le calli, che dà l’impressione di camminare in un piccolo scorcio di Venezia. La cittadina veneta è una località di grande fascino, con la sua chiesa in riva al mare, due grandi spiag-ge che si distendono a levante e ponente, tra loro diverse ma ambedue as-solutamente adatte ad una vacanza di sano relax.L’arenile di Caorle ha una lunghezza complessiva di

circa 5 km, ma in realtà i km di spiaggia posso-no essere estesi verso sud-ovest e nord-est fi no a raggiungere il valore di 15 km circa, compren-dendo le località di Porto Santa Margherita, Duna Verde, Duna Rossa e della Brussa.

La storia di Caorle è molto antica, come testimo-nia il Duomo risalente a quasi 1.000 anni fa; con un notevole campanile cilindrico, sormontato da un tetto di forma conica, con monofore e bifore, ed un caratteristico loggiato a metà della sua altezza. Il Duomo costudisce reliquie

importanti ed alcune opere d’arte tra cui la celebre Pala d’Oro. Un’altra chiesa domina il panorama di Caorle ed è la Madonna dell’Angelo, che si trova proprio sul mare, e funge da confi ne tra la spiaggia di ponente e la spiaggia di Levante. Il suo campanile possiede la classica forma veneziana, e per raggiungere la chiesa si percorre un bel lungo-mare bordato da scogli calcarei.

Nel cuore della città trovia-mo il porto peschereccio, testimone della fi orente attività di pesca ed ultimo baluardo della rete di canali

che attraversava la vec-chia isola è sicuramente un luogo da non perdere. E’ da qui che partono le barche, a notte fonda, con destinazione l’alto Adria-tico. Quando rientrano, tornano cariche di pesce, che fi no a qualche tempo fa veniva venduto nella pescheria che si aff acciava sullo stesso porto. Ancora oggi quando i pe-scherecci rientrano al por-to, è possibile comperare direttamente dai pescatori dell’ottimo pesce fresco.Sicuramente interessante è osservare i rituali di pulitura e sistemazione delle reti e delle atrezzature utilizzate durante la pesca.

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“PREMIO INTERNAZIO-NALE SCOGLIERA VIVA

progetto realizzato dal Co-mune di Caorle e cofi nan-ziato dall’Unione Europea FONDP FEAOG sezione orientamento tramite GAL Venezia Orientale nell’am-bito dell’INIZIATIVA COMU-

NITARIA LEADER+Azione del Piano di Svilup-po locale DAL SILE AL TA-GLIAMENTO n°4 INIZIATIVE

CULTURALI”

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Per quanti desiderano raggiungere Caorle via mare, un migliaio di posti barca sono distribuiti nelle due darsene cittadine, la Darsena dell’Orologio e la Marina 4, dove possono attraccare unità da diporto anche di grandi dimensio-ni.

Il periodo migliore per una vacanza a Caorle è quello della stagione estiva, com-presa tra maggio e settem-bre. D’inverno, comunque, la città non si svuota ma continua ad off rire oppor-tunità per i turisti, con al-berghi e appartamenti per vacanza aperti tutto l’anno e, nel centro storico, i mer-catini di Natale e una pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto da dicembre ai primi giorni di febbraio.

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La presenza degli ambienti fl uviali e lagunari all’inter-no danno quel tocco di natura in più che rendono questa terra adatta ad una vacanza attiva e di scoperta, oltre che alla naturale vocazione monda-na e vacanziera. A nord, la Laguna di Caorle è l’ideale per escursioni in barca in mezzo alla natura inconta-minata, amata e descritta

dal celebre scrittore Ernest Hemingway nel suo libro “Di là dal fi ume e tra gli alberi”. Tra le valli e le barene si trovano i “casoni”, tipiche costruzioni usate in passa-to durante il periodo della pesca; molte di queste sono oggi utilizzabili per pranzare con ottimi piatti preparati direttamente dai pescatori.

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Il “casón” serviva da rifugio, abitazione, deposito di reti e attrezzi da pesca. Spesso sopraelevati per via delle maree, è facile vederne diversi nelle varie zone di quella laguna che è un vero giacimento di naturalità; la laguna è un habitat prezioso per la biodiversità animale e vegetale, importante sito per la nidifi cazione di uc-celli acquatici e rifugio per

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lote specie ittiche. Oggi è ancora possibile visitare alcune di queste rustiche abitazioni che conserva-no struttura e oggetti di un tempo. Fornito di due fi nestre e di una porta d’ingresso, il cason ha un “foghèr” nella zona centrale e il pavimento è in laterizio povero o in terra battuta. Per la sua costruzione ve-nivano usati materiali facil-mente reperibili nella zona,

in particolare la canna palustre per la copertura. L’Unione Europea ha desi-gnato la Laguna di Caorle, le Valli arginate di Bibione e la Foce del Tagliamento come Siti di Importanza Comunitaria: un riconosci-mento che comporta gli obiettivi prioritari di conser-vazione di habitat, fauna e fl ora.

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P R A T OD E L L A V A L L E

P A D O V A

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Considerata tra i princi-pali simboli di Padova, Prato della Valle è anche la maggiore piazza della provincia, oltre ad essere la seconda per dimensio-ne in Europa; con i suoi 88620 mq è seconda solo alla Piazza Rossa di Mosca.Caratterizzata da un’isola verde centrale, chiama-ta Memmia in onore del podestà che ne decise la realizzazione, è circondata da un canale ornato di un doppio giro di statue rap-presentanti cittadini illustri.

Il canale è attraversato da quattro viali con piccoli ponti, che si incontrano poi al centro dell’isolotto.Il progetto del Prato della Valle si ispira all’importante tradizione veneta del giar-dino patrizio, immancabile decoro delle più belle resi-denze del passato; per la prima volta, questo venne proposto come soluzione urbanistica destinata alla comunità.Oggetto di costante ma-nutenzione, dalla cura del verde alla pulizia delle sta-tue e degli argini del canale

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perimetrale, tutta la piazza è ampiamente impiegata ed animata da molta gente che vi si incontra fi no a tarda ora. Da alcuni anni è anche sede della tappa padovana del Festivalbar, e recentemente ha anche ospitato gare di pattinag-gio, grazie all’ampio anello asfaltato che la circonda.Ogni capodanno e ferra-gosto vengono organizzate in Prato feste con musica e spettacoli. Particolar-mente apprezzato poi, è lo spettacolo pirotecnico

di ferragosto, che vede la partecipazione di spettato-ri da tutto il Veneto.Da segnalare per la loro bellezza e l’interesse storico, sono alcuni mo-numenti che si aff acciano sul Prato della Valle: la Basilica di Santa Giustina, la Loggia Amulea in stile neoclassico riservata un tempo agli ospiti importan-ti che volevano assistere alle feste e alle corse dei cavalli, e molti palazzi costruiti tra il Cinquecento e l’Ottocento.

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AMERIGO VESPUCCIIL VELIERO PIÙ BELLO DEL MONDO

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Dopo due anni di sosta nei cantieri di La Spezia, dove sono stati eff ettuati impor-tanti lavori di manutenzione e ammodernamento, con anche la sostituzione dei propulsori e dell’apparato di alimentazione elettrica con impianti rigorosamente orientati alla tutela dell’am-biente, la nave scuola Amerigo Vespucci è arrivata a Venezia. Alle ore 8 di martedi 17 maggio la nave ha attraccato in Riva San Biagio, davanti al Museo Navale, per quella che è stata la quinta tappa della Campagna Na-vale organizzata in occa-sione dell’85° anniversario dal varo.

Durante i tre giorni di sosta in laguna (nella mattinata di venerdi 19 la nave ha ripreso il mare in direzio-ne Ancona) l’ Amerigo Vespucci è stata aperta alle visite di oltre 18.500 persone, tra residenti e numerosissimi turisti, che hanno potuto godere delle meraviglie della nave più ricca di storia della Marina Militare. In attesa di salire a bordo i visitatori hanno potu-to accedere agli stand promozionali di Telethon, Wwf Italia e Società Italiana cani da salvamento, allestiti sempre in riva San Biagio in collaborazione con la Marina Militare.

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L’Amerigo Vespucci fu varata il 22 Febbraio 1931 a Castellammare di Stabia, e da allora è stata sempre usata per l’addestramento degli allievi uffi ciali dell’Ac-cademia Navale di Livorno e di quello che fu il Colle-gio Navale di Venezia, ora riconosciuto come Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”.Con un dislocamento di circa 4000 tonnellate, la nave considerata “più bella del mondo” è lunga 101 metri, larga 15,5 ed ha un pescaggio di 7 metri.

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ASOLOTRA ARTE E STORIA

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Di evidente impronta medievale, riconoscibile dalle mura e dalla Rocca che domina la cittadina dall’alto del Monte Ricco, Asolo è considerata la regina dei piccoli centri storici del Veneto. Grazie alla sua posizione strate-gica fu eletta a municipio romano, per poi passare, in alto medioevo, a sede vescovile della giurisdizio-ne del vescovo di Treviso. Durante tutto il periodo medievale fu costantemen-te contesa dal Comune di Treviso, dagli Ezzelini, dai Carraresi e dagli Scaligeri, fi no a quando nel 1337 si impose la dominazione di Venezia, che coincise con un periodo di grande

splendore.Nella seconda metà del 1400, la Serenissima donò Asolo alla Regina di Cipro Caterina Cornaro, vedo-va del Re Giacomo II° di Cipro, e da quel momen-to la cittadina divenne la meta di illustri personaggi provenienti da Padova, Venezia e da tutta l’Eu-ropa. La Regina di Cipro dimorò tra il castello e la Villa “Barco della Regina”. La sua vita fu caratterizzata dal lusso e dallo sfarzo, per questo letterati ed artisti ne furono attratti. Si pensa che nel parco della villa di corte, Pietro Bembo abbia composto la celebre conversazione sull’amore “gli Asolani”. Nei secoli

Asolo ha attratto grandi artisti ed intellettuali quali Palladio, Canova, Massari e Carducci. Ancora oggi si presenta come un autenti-co gioiello, con la ricchez-za dei suoi monumenti che riservano continue sorpre-se al visitatore. Un punto di riferimento risulta senz’altro la piazza principale, Piazza Maggio-re, circondata da palazzi in stile gotico e barocco e decorazioni a fresco del XV° secolo, ancora oggi cuore pulsante della citta-dina e ritrovo di residente e turisti, ai bordi della cin-quecentesca fontana con il Leone di San Marco, a ricordo della felice domina-zione veneziana.

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Probabilmente è più piacevole visitare Asolo senza tracciare un itinerario specifi co, ma “perdendosi” lungo le vie che costeg-giano numerosi palazzi e monumenti di rara bellez-za, come il Palazzo della Ragione, un tempo sede amministrativa dell’Asolo rinascimentale, con all’in-

terno la sala della ragione e sulla facciata un aff resco del contarini. Il Duomo, dalla caratteristica facciata romanica, conserva al suo interno numerosissime opere di artisti celebri. Le principali strade di Asolo sono affi ancate da suggestivi porticati che in-troducono alle caratteristi-

che botteghe degli artigiani e dei commercianti.Dal 1976 ogni secon-da domenica del mese (escluso luglio e agosto), si ripropone l’appuntamento col mercatino dell’anti-quariato. Mobili, monili, argenteria, stampe e libri, vengono esposti lungo le vie del centro storico.

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Stretta fra porticati e palaz-zi quattrocenteschi aff re-scati, via Regina Cornaro conduce al Castello della Regina, oggi teatro dedica-to all’attrice Eleonora Duse, e alla Torre Civica. Passeg-giando nell’area all’aperto da una terrazzina sotto l’arco delle mura medievali che proteggono il Castello si possono ammirare i tetti di Asolo, che così tanto ricordano Venezia; salendo la ripida scaletta della Torre Reata, punto di osserva-

zione per le guardie della Regina e prigioni per i suoi nemici, si scorgono altri incantevoli panorami della città dei cento orizzonti, così come anche dalla breve passeggiata pano-ramica che guarda verso sud o dal Belvedere della Specola a nord che off re alla vista uno sguardo sui palazzi che si snodano lungo Via Santa Caterina e in lontananza dà la migliore visuale del Massiccio del Monte Grappa.

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Degni di nota sono ancora Villa degli Armeni, decorata con aff reschi del 1500, la chiesa di Sant’Anna e la chiesa di San Gottardo, risalente al 1200. In Piazza Brugnoli Villa Scotti-Pasini ed i resti del primo tratto dell’acquedotto romano, detto in dialetto la Bot, riconosciuto come uno dei più interessanti acque-dotti scavati in cunicolo nella roccia. Via Canova

con Casa Duse, la Chiesa di Santa Caterina, Villa De Mattia e Palazzo Pasquali, con la lapide che ricorda il soggiorno di Napoleone. Tra le vie più ricercate sicuramen-te spicca via Browning, con Palazzo Polo, Casa Tabacchi e Villa Stark. Via Bembo consente di visitare le mura e salire alla Rocca, per godere del suggestivo panorama.

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BELLEZZA E BUON CIBONella elegante e raffi nata Villa Momi’s a Cavarze-re (Ve) incorniciata dal giardino con piscina e gli ambienti caratteristici del tipico casolare veneto sapientemente ristruttura-to, sono andate in scena le fi nali regionali di Miss Mondo 2016. Il prossi-mo appuntamento con la

kermesse, il prossimo 13 giugno a Gallipoli, dove vedremo le 50 fi naliste che rappresenteranno tutta l’Italia contendersi fascia e corona nella fi nale naziona-le di Miss Mondo ItaliaLa vincitrice rappresenterà l’Italia in Miss World dove verrà eletta la più bella ragazza del mondo.

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Il vino. La nostra passione.

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Nella splendida cornice dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, in occasione dell’appunta-mento con il Campiona-to Mondiale Superbike 2016, la collaborazione tra GPStudio, Dekra, studio legale Griscioli Gallegati Strada e patners e Tron-Group ha dato vita ad un evento esclusivo che ha visto la partecipazione di oltre 250 invitati nel corso delle giornate di Sabato 30 Aprile e Domenica 1 Maggio. Nell’ambiente del paddock gli ospiti han-no avuto la possibilità di trascorrere due giornate

indimenticabili godendo dal vivo dello spettacolo delle corse, mentre nella location organizzata all’in-terno della Torre Direzio-nale dell’Autodromo hanno potuto deliziarsi con il ricco buff et allestito nel terrazzo aff acciato direttamente sulla pista.Gli organizzatori dell’evento, grazie all’espe-rienza maturata sul campo ed al loro stile diretto e sintetico, hanno saputo creare la giusta atmosfera tra le numerose referenze aziendali presenti tra gli invitati, dando il via ad interessanti opportunità di rapporto tra le stesse.

POLE POSITION

In collaborazione con:

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IN 130.000 ACCENDONO IL MUGELLOMOTOMONDIALE

Ben 130.000 persone sono accorse sulle colline toscane del Mugello per assistere dal vivo al Gran Premio d’Italia 2016 del Motomondiale, in scena il 22 maggio scorso. Molta amarezza per i fan italiani di Rossi, costretto al ritiro per la rottura del motore della sua Yamaha; amarezza pure per i veri appassionati delle corse, nel vedere una massa di tifosi abban-donare l’autodromo dopo l’uscita di scena del loro beniamino. Stare diretta-mente a casa, a volte, sa-rebbe la soluzione migliore.

La gara ha visto trionfare Jorge Lorenzo, che grazie alla maggiore velocità in rettilineo della sua Yamaha ha avuto la meglio su Marc Marquez, alle prese con una Honda che, quest’an-no più che mai, paga un gap di performance pure contro Ducati e ormai anche Suzuki. Iannone su Ducati raggiunge il podio spuntandola su Pedrosa e sul deludente compagno di squadra Dovizioso, rispet-tivamente quarto e quinto al traguardo. Gli altri italiani Petrucci e Pirro, chiudono ottavo e decimo.

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La gara parte con un bel duello tra lo svizzero Luthi e l’italiano Baldassarri, ma la rimonta di Zarco, da dietro, è un chiaro mes-saggio sul possibile risul-tato fi nale. In meno di dieci tornate Zarco conquista la prima posizione e sembra destinato alla fuga, ma il nostro Baldassarri non si arrende. All’ultimo giro la lotta è serrata, con Baldas-sarri che ci prova ovunque MOTO2

ma Zarco è fenomenale a chiudere tutte le porte; all’italiano non resta che accontentarsi della secon-da posizione. Il podio si completa infi ne con la terza piazza dell’in-glese Lowes, poi Luthi e Syahrin a chiudere le prime cinque posizioni. Lo spagnolo Rins chiude settimo dopo un’incredibile rimonta e perde la vetta in campionato.

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Nonostante la vittoria del sudafricano Binder, il podio del Mugello ha potuto godere dello sventolio del tricolore grazie alla seconda piazza di Fabio Di Giannan-tonio e alla terza posizione di Bagnaia. Al via anche Fenati era scattato bene, inspiegabilmente seguito dal compagno di squadra Migno mai convincente, a voler essere buoni, in due anni di motomondiale. Il gruppo dei primi è foltissi-mo, con nove piloti in due decimi, ma abbandonano a

breve la gara, per cadute o problemi tecnici, Fe-nati, Locatelli, Navarro e Darryl Binder. A meno due giri dalla fi ne il francese Quartararo guida il gruppo, ma grazie al gioco delle scie Bred Binder è primo e riesce ad allungare, gua-dagnando quei metri che riescono a garantirgli la pri-ma posizione sul traguardo davanti a Di Giannantonio e Bagnaia, con Antonelli in quarta piazza. Chiude il quintetto Quartararo, Bule-ga ottavo e Migno decimo.MOTO3

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SOSTIENE

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NUOVE REGOLE CHE DEFINISCONO ED AUMEN-TANO LA CONVENIENZA PER CHI LO SCEGLIE

FOTOVOLTAICO

Scegliere di autoprodursi l’energia elettrica mediante un impianto fotovoltaico è, prima di tutto, una scel-ta che fa del bene alla società perchè riduce le emissioni di CO2 di oltre 1.000 kg all’anno.Il fotovoltaico off re molti vantaggi dal punto di vista economico, ambientale e per l’immagine delle aziende che ne fanno uso. Per queste ragioni, è pro-prio questa la tipologia di impianti per la produzione di energia da fonti rinnova-bili a più larga diff usione e maggiormente incentivata dalle politiche economiche di molti paesi europei.Il fotovoltaico è altresì una forma di investimento red-ditizia, a patto che l’impian-to venga realizzato con i dovuti criteri; lo stesso vale per quanto concerne la parte burocratica.Le nuove tecnologie che aumentano i vantaggi I nuovi inverter con ac-cumulatori, permettono all’utente di conservare l’energia prodotta e non consumata durante il giorno, per poi utilizzarla di sera quando l’impianto non gode dell’esposizione al sole.Di nuova generazione sono anche gli ottimizzatori, dispositivi che permettono di aumentare la resa dell’im

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29/12/2014 la data di sca denza della detrazione 50% era stata ulterior-mente prorogata fi no al 31 dicembre 2015, e infi ne con la Legge di Stabilità 2016 del governo Renzi, la data è stata posticipata al 31 dicembre 2016. Per poter usufruire delle detra-zioni IRPEF del 50% per installazione di un impianto fotovoltaico, rientrante in un intervento di risparmio energetico, l’impianto deve servire per la produzione di energia per autoconsumo e non per fi ni commerciali. L’impianto deve quindi essere posto al servizio dell’abitazione, e deve essere utilizzato per usi domestici di illuminazione, alimentazione di apparec-chi elettrici, ecc. Da sottolineare l’impor-tanza per chi si orienta a far installare un impianto fotovoltaico nel cercare di affi darsi a ditte esperte e specializzate, facendo mol-ta attenzione alle tecnolo-gie ed ai materiali, come i moduli fotovoltaici che devono essere certifi cati per poter usufruire degli incentivi statali. Ad oggi, tutti i produttori di pannelli devono essere iscritti a consorzi certifi cati per lo smaltimento dei pannelli. Saranno loro quindi ad oc-cuparsi dei moduli esausti.

pianto fi no al 25%. Oggi si possono anche creare impianti dotati di pompe di calore; queste permettono di produrre acqua calda sanitaria e di riscaldare gli ambienti. I pannelli di ultima generazione in fi ne, off rono un buon rendimento per almeno 35 anni. Le normative in materia Dopo il 6 luglio 2013, chi desidera installare un impianto fotovoltaico per una riqualifi cazione ener-getica e sostenibile della propria abitazione può usufruire degli incentivi fi scali, detti eco bonus, del 50% . Inizialmente il Decreto Sviluppo (Decreto Legge n° 83 del 22 giugno 2012), aveva portato il bonus delle detrazioni IRPEF dal 36% al 50% e innalzato il tetto massimo di spesa da 48 mila euro a 96 mila euro per ogni immobile, con validità fi no al 30 giugno 2013. Questa data è stata poi prorogata ripetutamente: prima fi no al 31 dicembre 2013 con il decreto legge n.63/2013, in seguito al 31 dicembre 2014 con la Legge di Stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147), poi con la Legge n.190 del 23/12/2014 (Legge di Stabilità 2015), pubblica-ta sulla Gazzetta Uffi ciale Serie Generale n.300 del

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A chi non è mai capitato, dopo una notte insonne, di sentirsi giudicato meno attraente o meno in salute? Dormire bene favorisce il mantenimento di buoni livelli dell’ormone della cresci-ta che in caso di sonno disturbato scenderebbe a livelli troppo bassi portan-doci ad un rallentamento del metabolismo ed un invecchiamento fi sico precoce. Chi dorme bene appare più sano e attraen-te, godendo anche di un netto miglioramento delle

prestazioni fi siche e di con-seguenza di una maggiore quantità di grasso bruciata durante la giornata. Chi sof-fre di sonno frammentario risulta avere più problemi di comprensione e di atten-zione. Numerose ricerche dimostrano come anche gli studenti che dormono poco rendano meno sui banchi di scuola. La mancanza di sonno può portare ad ipe-rattività e scarsa attenzione, riducendo fi no al 30% la creatività e la capacità di elaborare soluzioni.

RIPOSARE BENE AIUTA ANCHE IL NOSTRO ASPETTOSONNO DI BELLEZZA

DOTT. DAVIDE POZZOBON

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Ricerche e studi hanno dimostrato che dormire poco provoca l’innalza-mento dei livelli di proteine infi ammatorie nel sangue; le infi ammazioni sono note per essere collegate a molte malattie come l’artrite, l’infarto ed il diabete, solo per citarne alcune. Una ca-renza di sonno può portare anche ad un aumento della pressione sanguigna, mal di testa dunque, con un leggero innalzamento della temperatura corporea ed un conseguente senso di ma-

lessere generale associato a gastralgie. Inoltre dormire poco o male rende in gene-re le persone più ansiose, agitate ed aggressive.Durante il sonno il siste-ma nervoso e muscolare lavorano in stretto contatto: il primo avverte il cervello quando i muscoli sono rilassati, e solo da quel mo-mento inizia la vera rigene-razione corporea necessa-ria per riparare e ricostruire quello che l’attività fi sica diurna ha consumato.Un piano di riposo ideale,

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dato da un materasso e rete idonei, consente al peso corporeo di distribu-irsi uniformemente, senza formare punti di pressione eccessiva che inviterebbe-ro il corpo a girarsi troppo spesso di notte. Un piano troppo duro non rispetta le curve, specialmente le curve sacrali nelle donne dove il bacino è più ampio; uno troppo morbido invece, non consente l’allineamento della colonna vertebrale e rende inesistente l’apporto del sistema muscolare.

Un esame completo della postura, abbinato ad una consulenza sullo stile di vita, off re soluzioni sia diagnostiche che terapeuti-che in grado di rispondere al costante aumento della domanda di benessere; Ovviamente, vanno consi-derati anche tutti gli aspetti inerenti a quella fase della vita destinata alla rigenera-zione ed al ripristino dell’e-nergia corporea: il sonno.

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LE VIRTÙ DELLA NATURAConfesso che da tempo mi sono interrogato sulle migliori condizioni che consentono all’animale uomo di vivere uno stato di salute fi sica nella nostra passeggiata esistenziale (intendo vita).Vivo ancora lo stupore che ho provato leggendo le prime pagine dei testi che descrivono l’Igienismo Naturale (Helth Science) antica scienza (lo pratica-vano Ippocrate, Pitagora, Paracelso, Galeno) che si sostanzia sull’attuazione di alcune regole fondanti che promettono una vita fi sica in armonia, in ipotesi senza grosse magagne e, se del caso, fornendo tutti gli strumenti empirici per governare e risolvere la malattia.La malattia, già questo concetto che in igieni-smo viene trasformato in “benettia” in pratica è declinata come quel sintomo-allarme che il nostro corpo produce per segnalarci che il suo grado di intossicazione è giunto a livelli critici.Per l’Igienismo non esi-stono le malattie (sembra che ne siano state censite almeno 40.000 dalla me-dicina convenzionale) ma esiste lo stato di tossiemia del corpo che a seconda del suo coeffi ciente più o meno elevato produce un “accadimento di rilievo medico” più o meno im-portante. Questo concetto, nella sua semplicità (ma qui i concetti sono sempre e del tutto semplici, tan-to semplici da essere praticati con diffi coltà!) ci

spinge a dire che se la causa dei nostri malanni fi sici è solo una la sua soluzione e sempre e solo un’altra: la detossifi cazione dell’organismo.Come fare allora, sano pensare, sano agire e sano alimentarsi. Questa è la summa della “fi losofi a-medicina” igieni-stica, occorre quindi avere un’approccio positivo con il mondo che ci circonda (vita sociale, sorridere, im-pegno in una o più attività etc.), svolgere una vita attiva a livello di costante e moderata attività fi sica (camminata veloce, sport, pratiche all’aria aperta) e recuperare la respirazione profonda quale straordi-naria energia da convo-gliare attraverso la migliore ossigenazione dei nostri polmoni. Discorso appro-fondito riguarda la sana alimentazione. Il concetto da indagare è che l’animale uomo è fru-givoro cioè capace di ali-mentarsi di tutti gli alimenti ma con spiccata migliore facilità digestiva, per quelli di origine vegetale e, nel caso specifi co, allo stato naturale cioè crudi. Questo sarebbe fa-cilmente dimostrabile dalla nostre caratteristiche morfologiche (mandibola inferiore mobile, denti canini appena accennati, intestino lungo nove metri troppo lungo per essere paragonato ad un animale carnivoro).L’esperienza ha quindi sottolineato che il sistema alimentare più biologica-mente compatibile con il la fi siologia dell’uomo è

un’alimentazione con netta prevalenza di vegetali cru-di (frutta e verdura) pochi vegetali cotti e pochissimi cibi di origine animale. Detta alimentazione costi-tuirebbe la miglior “benzi-na” che farebbe funziona-re al meglio l’organismo umano in grado così di dovere smaltire la minor parte di tossine metaboli-che ed anzi di potenziare ai massimi livelli il sistema immunitario garantendogli così la massima effi cienza.Quindi tutto quello che si allontana da questi principi congestiona e tossifi ca l’organismo, ed entro un certo limite, attraverso gli organi emuntori (fegato, reni, pelle, intestino) può essere correttamente smaltito sempre a patto che gli “attacchi” al suo corretto funzionamento non siano continui e so-verchianti. Fatto, come ho fatto questo inquadramen-to di genere, il mio stupore è certamente dovuto alla pressochè totale anarchia che regge il sistema igieni-stico che si fregia del prin-cipio per il quale a fronte della corretta conoscenza, siamo noi i migliori medici di noi stessi.La cura, meglio dire la non cura, l’arte della non azione, non fare spesso è meglio che continuare ad intossicare con farmaci e diagnostica. Il non fare cosciente evitando di intralciare i potenti mezzi della natura che fanno si che l’organismo umano tende alla sua salute, a noi sta la scelta di evitare di intralciare la guarigione che è sempre dovuta alla

corretta attività del nostro sistema immunitario.In buona sostanza per l’igienismo si “guarisce” solo sapendo agevolare la corretta attività fi siolo-gica del nostro corpo e questo avviene attra-verso pratiche di digiuno (altamente detossifi cante) e di alimentazione vegano crudista (il mezzo più utile per far ripartire la macchi-na uomo con la più giusta “benzina”). In ultima analisi sembra che le peggiori maga-gne per noi esseri umani derivino ancora dalla scelta culturale dell’antro-pocentrismo per la quale l’uomo è l’esistenza prima alla quale tutte le altre sono sottoposte che ha legittimato in parte anche l’idea per la quale l’intel-letto dell’uomo sia supe-riore alle leggi della Natura aprendo così il viatico alla medicina farmacolo-gica che a me pare oggi essere troppo sbilanciata sul binario del business con meno interesse per le stazioni ferroviarie della guarigione e della corretta nutrizione soste troppo ostili alla perpetuazione di alcune pratiche medi-che poco utili ma molto redditizie.A ciascuno di noi spetta valutare la corretta rispo-sta, ma faccio un appello, cerchiamo di smettere di delegare ad altri anche ciò che è logico per il nostro ragionamento, una perso-na adulta deve recuperare la responsabilità delle sue scelte con particolare riferimento a quelle che riguardano la sua salute.

DARIO TAMAGNINI

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NUOTARE CON UN ELEFANTE TENENDO IN BRACCIO UN GATTOby Yoko Ogawapubblicato da Il Saggiatore

C’è un bambino nato con le labbra chiuse, a cui manca il silenzio del suo primo giorno di vita. Entrato in un deposito degli autobus, la sua attenzione è attirata da una vettura fuori servizio: è coperta di rampicanti, muschio, foglie morte; all’interno non ha sedili né corrimano, ma scrigni scolpiti con decorazioni arabescate, lampade liberty, posate d’argento, arazzi. Nell’autobus vive un uomo dalla carne debordante, appassionato di scacchi e pasticcere provetto, che al bambino decide di trasmettere tutto il suo sapere: aperture, strategie, arrocchi e attacchi doppi. Ma soprattutto gli insegna a tracciare, mossa dopo mossa, magnifi ci disegni sulla scacchiera. Il posto del bambino però non è di fronte all’avversario: è sotto la scacchiera, da dove muove i pezzi senza vederli, solo ascoltandone il suono. Genere: RomanzoAnno: 2015 Pagine 237 Prezzo: 20,00€

LEZIONI DI CUCINA. UN CORSO COMPLETO FOTOGRAFATO STEP BY STEPby Luca Montersinopubblicato da Food Editore

Un corso di cucina con oltre 1.000 foto step by step per imparare a cucinare, dalle preparazioni di base a quelle più complesse. Tutte le ricette sono state sperimentate nella cucina della reda-zione.Genere: gastronomiaAnno: 2016Pagine: 367 Prezzo: 14,90

CARLO. IL PRINCIPE DIMENTICATO. CON E-BOOKby Vittorio Sabadin pubblicato da Utet

È il l° luglio del 1969 e Carlo sta per ricevere pubblicamente da sua madre, la regina Elisabetta II, l’investitura uffi ciale a “Prince of Wales” nel Castello di Caernarvon. Carlo è un giovane timido che è dovuto rapidamente passare dalle amorose cure delle nannies di Buckingham Palace al bullismo e alle vessazioni dei compagni di liceo a Gordonstoun, e che ora dovrà dimostrare, di fronte a milioni di britannici, di avere la stoff a per indossare i panni di “futuro re del Regno Unito”. Vittorio Sabadin racconta le sfi de, le diffi coltà e i successi della vita del principe: dai problematici anni di scuola alle avventure galanti al Dartmouth Royal College, dalla scomparsa dello zio Lord Louis Mountbatten, sino alle forti prese di posizione sulle tematiche di interesse globale. Ma soprattutto, l’incontro con le due donne della sua vita: Camilla Shand e Diana.Genere: biografi aPagine: 235Anno: 2016Prezzo: 16,00€

bookw

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PURITYby Jonathan Franzen pubblicato da EinaudiTroppe responsabilità gravano sulle giovani spalle di Purity Tyler, per tutti Pip: un debito universitario di centotrentamila dollari che il suo pessimo lavoro da promotrice telefoni-ca non potrà mai ripagare, una madre lunatica, ipocondriaca e del tutto priva di senso pratico, e nessun padre con cui condividere i due carichi. L’incontro fortuito con una bellissima e indecifrabile attivista tedesca nella casa di Oakland che Pip occupa con altri squatter le off re un’inattesa possibilità di fuggire da tutto questo: uno stage (retribu-ito!) presso la sede sudamericana del Sunlight Project, l’organizzazione clandestina che divulga via rete notizie riservate sui traffi ci di mezzo mondo. Accettando, Purity potrà contribuire alla pulizia del pianeta gettando luce sui misteri dei potenti, e allo stesso tempo, perché no, carpire informazioni sull’identità di suo padre, che la madre si rifi uta da sempre di rivelare, per indurlo a metter mano al portafogli. Genere: romanzoPagine: 642Anno: 2016Prezzo: 22€

I PASSEGGERI DEL VENTO. 3.LUNGO IL MISSISSIPIby Francois Bourgeon pubblicato da Mondadori Comics

Negli Stati Uniti d’America infuria la guerra di secessione. Nell’aprile 1862 il medico Thomas Murrait viene ucciso dall’esercito nordista durante la conquista di New Orleans e la sua piantagione data alle fi amme. Rimasta orfana, Zabo, la fi glia primogenita di Murrait, decide di raggiungere il fratellino, al sicuro presso la bisavola. La centenaria Isa le racconterà la sua storia, dalla nascita in Europa alla fuga attraverso l’Africa e la colo-nia francese di Santo Domingo, la rivolta degli schiavi e il suo arrivo in Louisiana, in una terra resa fertile dal Mississippi e dal lavoro dei neri. Una terra martoriata dalla natura e dalle lotte politiche degli uomini. Si chiude l’aff resco storico lungo un secolo di François Bourgeon.Genere: storiaPagine: 152 Anno: 2016Prezzo: 12,99€

NAKEDby Kevin Brooks pubblicato da PiemmeIl racconto di Lili comincia con l’estate del 1976, quella che cambiò per sempre la sua vita: l’estate in cui nacque il punk e la sua band, i Naked, l’estate del sesso, della droga, degli eccessi, ma anche dell’amore. Dall’incontro con Curtis Ray, il dio della mu-sica, leader della band, all’ingresso nel gruppo del misterioso ragazzo irlandese che le ruberà il cuore. La vita di Lili e dei Naked corre in parallelo con un pezzo di storia della musica e della Londra di quegli anni, scossa dalla nascita di un nuovo violento movi-mento culturale e dilaniata dal terrorismo.Genere: romanzoPagine: 383Anno: 2016Prezzo: 18,50 €

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“Il sole a Occidente”, edito da Historica, è un roman-zo intenso e decadente, “intriso della nostalgia di un passato vicino e allo stesso tempo così lontano” dal quale riaffi orano i valori e la Bellezza di fi ne Ottocento ormai perduti. Un romanzo che reagisce alla massifi ca-zione, alla globalizzazione e alla mediocrità del presente attingendo all'ideale di Bello che l’autore ha ereditato da grandi poeti e scrittori come D’Annunzio, Huysmans, Wilde, Baudelaire. Tancredi, giovane pittore italo-francese nato in Sicilia, decide di sottrarsi alla modernità rifugiandosi nella sua torre d'avorio a Venezia, facendo dell'estetismo e della ricerca di bellezza uno stile di vita e un imperativo. Dandy contemporaneo dedito a piaceri raffi nati, trascorre le sue giornate immerso nella musica classica, nell’erotismo, ispirato da dotte citazioni e senza regole morali. Tancre-di vive per “collezionare attimi belli” e riporli in una “teca a vetri”, in scatole pronte per essere aperte in futuro: assaporare il profumo dei ricordi è per lui più dolce e pro-

UFFICIO STAMPAGP Studio Sara Guglielmi tel 393 92 90 923 [email protected]

“Nell’attuale panorama della narrativa italia-

na, dominato dall’omologazione degli stili e

spesso anche dei temi, il romanzo di Orlando

Donfrancesco “Il sole a Occidente” rappre-

senta una lettura consigliabile a chi cerca

qualcosa di diverso e di particolare.

E particolare Donfrancesco indubbiamente

lo è per la limpidezza dello stile, immune

agli ammiccamenti - oggi così frequenti - a

un linguaggio imbastardito da giovanilismi,

modernismi e altro ancora. Ma lo è soprattutto per il tema, per quel

suo protagonista fuori del tempo, con-

dannato a un vuoto e a una solitudine

che l’autore sa raccontare egregiamente”.

OLIVIERO LA STELLA

giornalista e scrittore

“E’ un esordio letterario ed è un capolavoro. Donfrancesco fi rma un’opera controcorrente, che sfi da la letteratura contemporanea. Tra le sue pagine nasconde una feroce critica alla società moderna”. MARTINO CIANO

satisfi ction.me giornalista

“Lo stupore di ritrovare Huysmans

e D’Annunzio e la felicità malinco-

nica della Bellezza in un romanzo

pienamente contemporaneo”.

PAOLO DI PAOLO

scrittore

IL ROMANZO NEO-DECADENTE

Vive a Roma. Farmacista, si occupa di medicina antroposofi ca, musica elettronica e storia del costume. Nel 2005 pub-blica racconti brevi con Giulio Perrone Editore e nel 2008 con la Writers Magazine Italia. “Il sole a Occidente” è il suo primo romanzo, fi na-lista al concorso “Orlando Esplorazioni” del 2015.

fondo dell'attimo in cui prendono vita. La sua solitudine è interrotta dall'incontro con altri due “prescelti” incontrati in Francia: Enrico, maturo dandy omosessuale e l’enig-matica Liliane, esteti del piacere che accompagneranno il protagonista in un’avventura “al di là del bene e del male” tra Parigi, Roma, Venezia e l'India. “Il sole a Occidente” è un romanzo controcorrente, ironi-co, erotico, erudito. I protagonisti, spiriti affi ni a disagio in un’epoca che a loro poco si addice, si confrontano con l'impossibilità di lottare contro la massifi cazione globale del XXI secolo. Sullo sfondo la decadenza dell’Impero Romano, di Venezia, “utero materno” e “dorato nido” che solo a Carnevale riveste i panni dei secoli gloriosi, e di Parigi, che si specchia negli ultimi anni di Versailles.Ora si può solo celebrare la “fi ne” e opporsi al conformismo scegliendo l'eleganza, i piaceri sofi sticati e le “atmosfere artifi ciali”. Il libro, 277 pagine al prezzo di 16,00 €, è in distribuzione in tutte le librerie.

ORLANDO DONFRANCESCO

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*NOME:

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*CAP: *CITTA’:

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Autorizzo la Andrea Pozzobon ad inserire i miei dati per l’invio del materiale informa-tivo, pubblicitario o promozionale ed ai fi ni d’informazione e promozione dei prodotti e servizi di terza società. in ogni momento, a norma D.Lgs 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiedere la modifi ca o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a:[email protected]

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Dal 2 al 26 giugno, a Valecenter di Marcon, arriva il divertimento.Aperitivi, musica e spettacolo presso la Food Court del primo piano.

A GIUGNO ARRIVA L’APERIValeSabato 4 giugno

I FRANCOFABRICAGiovedi 2 giugno

I PAPU

Sabato 11 giugnoGIANNI SCRIBANO

APERITIVIDI GIUGNO

AL VALE26GIUGNO

AL

2GIUGNO

DAL

Sabato 25 giugnoBEATLES CONTESTGARA FRA COVER BAND

Sabato 18 giugnoPAOLO ZANELLA“IL PIANISTA FUORI POSTO”

ALESSANDRO GIAMBELLI

Domenica 26 giugnoCONCERTO FINALE

BEATLESIANO

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S O S T I E N E

17 | 18 | 19 GIUGNO 2016

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