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Corso riconoscimento piante spontanee
Breve corso di botanica generale
Massimo Giubilei
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Corso riconoscimento piante spontanee
PREMESSA
Quando ci si accinge allo studio dell’ambiente
si nota immediatamente che il mondo
vegetale è uno degli elementi più
rappresentati.
Una delle caratteristiche più appariscenti dei
vegetali in generale è che i loro organi sono
in gran parte esterni.
Perciò lo studio della loro forma esteriore
assume una importanza fondamentale per la
classificazione.
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Corso riconoscimento piante spontanee
MORFOLOGIA ESTERNA
Le piante superiori, pur nella loro grande
varietà di aspetto, presentano una netta
differenziazione di organi, vi si distinguono:
LA RADICE
IL FUSTO
LE FOGLIE
IL FIORE
IL FRUTTO
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LA RADICE
E’ la parte della pianta che si sviluppa sottoterra
detta perciò ipogea.
Nella radice distinguiamo le seguenti parti:
cuffia o caliptra
zona di
allungamento
apice vegetativo
zona pilifera
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LA RADICE
Classificazione in base alla forma
• fascicolata: quando
partono dal colletto verso
tutte le direzioni molte
radici di dimensioni simili
• a fittone: quando è costituita da un corpo
principale dritto e da tante radichette
secondarie;
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IL FUSTO
E’ l’organo attraverso il quale
avviene il trasporto nei due
sensi delle sostanze nutritive
prodotte dalle foglie o
assorbite dalle radici. In esso
si distinguono dei punti più o
meno in rilievo detti nodi e che
lo suddividono in tratti detti
internodi, molto evidenti nelle
graminacee.
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IL FUSTO
Caratteristiche morfologiche
Nel fusto si devono considerare:
• la consistenza;
• la ramificazione;
• il portamento;
• le metamorfosi.
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IL FUSTO
Può essere: erbacea, erbacea-legnosa o
semilegnosa e legnosa.
A seconda della consistenza le piante sono
denominate:
• erbe: hanno fusto molle, succoso, per lo più verde;
• suffrutici: hanno fusti ramificati sin dalla base, che è legnosa ed i rami sono erbacei nella parte terminale;
• frutici: hanno fusto ramificato fin dalla base e rami completamente lignificati;
• alberi: hanno fusto completamente legnoso.
Consistenza
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IL FUSTO
Ramificazione
E’ in rapporto con la formazione delle gemme e può
essere:
• monopodica: l’asse principale si sviluppa più dei rami
laterali, i rami di primo ordine più di quelli di secondo
ordine;
• simpodica: l’asse principale cessa o rallenta il suo
accrescimento, mentre un ramo laterale vicino all’apice
prende il sopravvento. Uguale comportamento si
riscontra sui rami di primo, secondo,ecc. ordine.
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Si distinguono fusti:
• eretti;
• prostrati;
• volubili;
• rampicanti;
IL FUSTO
• striscianti;
• radicanti;
• galleggianti;
• sommersi.
Portamento
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IL FUSTO
Metamorfosi
Interessano fusti aerei e sotterranei
Fusti aerei:
•stoloni.
Fusti sotterranei:
• rizomi;
• tuberi; bulbi;
• bulbi-tuberi;
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IL FUSTO
Forma della chioma La forma può essere:
• cilindrica
• conica
• a ombrello
• compressa;
• globosa;
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FOGLIA
E’ un organo di fondamentale
importanza, contiene vari pigmenti,
tra cui la clorofilla, con i quali capta
la luce e sintetizza gli zuccheri.
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FOGLIA
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FOGLIA
Parti della foglia
LAMINA
PICCIUOLO
STIPOLE
GUAINA
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FOGLIA
Lembo o lamina
E’ la parte che conferisce la forma alla foglia. E’ formata da
una pagina superiore e da una inferiore, sulla quale è
possibile distinguere le nervature che sono costituite dagli
elementi conduttori.
NERVATURE
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FOGLIA
Disposizione delle nervature
Possiamo distinguere le foglie in:
• uninervie: presentano una sola nervatura (es. Pini);
• parallelinervie (es. frumento);
• penninervie (es. Pero);
• palminervie (es. Vite);
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FOGLIA
Forma della lamina (1)
Possiamo distinguere le foglie in:
• aghiformi (es. Pino);
• lineari o nastriformi (es. Frumento);
• lanceolate (es. Olivo);
• ovate (es. Faggio);
• ellittiche (es. Susino);
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FOGLIA
Forma della lamina (2)
• rotonde (es. Vittoria regia);
• cuoriformi (es. Tiglio);
• reniformi (es. Edera);
• triangolari (es; Pioppi);
• peltate (es. Cappuccina);
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FOGLIA
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IL FIORE
Il fiore è l’organo più
caratteristico di una pianta,
in particolare delle
angiosperme.
Le chiavi di riconoscimento
delle piante si basano sulla
forma del fiore per la
classificazione delle specie.
Le funzioni degli organi fiorali sono quelle della
riproduzione della specie.
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IL FIORE
Petali
(corolla)
Sepali
(calice)
Stami
(androceo)
Ovario
(gineceo)
Ricettacolo
Filamento
antera
Stilo
stimma
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IL FIORE
• numero di petali e di sepali
• forma della corolla e del calice
• posizione dell’ovario
• numero e forma degli stami
• numero e forma degli stili
• forma del ricettacolo
• colore dei verticilli
Per la classificazione si considerano:
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L’INFIORESCENZA
Quando i fiori sono riuniti in gruppi, formano le
infiorescenze.
I fiori sono distribuiti lungo un asse centrale chiamato
rachide, che può essere semplice o ramificato.
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L’INFIORESCENZA
Classificazione
Racemo o
grappolo corimbo capolino
Ombrella
semplice
spiga
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L’INFIORESCENZA
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IL FRUTTO
Il frutto prende origine
dall’ingrossamento
dell’ovario, ma in alcune
specie (pero, melo)
partecipano anche altre parti
del fiore come il ricettacolo.
Il frutto serve a proteggere e
in alcuni casi a nutrire il
seme.
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IL FRUTTO
I carpelli dell'ovario, suddivisi in tre strati, si
sviluppano:
• nel pericarpo, esterno
• nel mesocarpo, centrale
• nell'endocarpo, interno
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IL FRUTTO
Morfologia
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IL FRUTTO
Classificazione
La prima importante classificazione dei frutti
riguarda la consistenza del pericarpo.
FRUTTI SECCHI
sono privi di polpa, il
pericarpo è sottile e
frequentemente secco
o indurito
FRUTTI CARNOSI
possiedono un
mesocarpo e a volte
l’endocarpo, carnosi e
spesso succosi
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IL FRUTTO
I frutti secchi
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IL FRUTTO
I frutti carnosi