bullismo e cyberbullismo - aspetti legali derivanti dal comportamento dei bulli

LICENZA CC-BY-SA STUDIO LEGALE D’ONOFRIO - LECCE - MARTINA FRANCA - [email protected].

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BULLISMO E CYBERBULLISMOaspetti legali derivanti dal comportamento dei bulli

https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/it/

mailto:[email protected]


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BULLISMO - definizioneCostringere qualcuno, usando la forza, a fare qualcosa che spontaneamente non avrebbe fatto

Sistematiche prevaricazioni e soprusi messe in atto da parte di un soggetto, definito “bullo”, nei confronti di un altro soggetto percepito come più debole, la vittima.

Cyberbullying (cyberbullismo)

Avviene tra MINORI

Cyberharassment (cybermolestie)

Avviene tra ADULTO/MINORE

Cyber-Bullismo




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BULLISMO - elementi identificativi

1. Asimmetria di potere: il bullismo implica UNO SQUILIBRIO in termini di forza fisica e psicologica tra le parti in causa;

2. Prepotenza: le azioni sono reiterate nel tempo e la relazione bullo-vittima diventa cronica creando ruoli precisi e definiti;

3. Intenzionalità: l'azione del bullo viene commessa in modo volontario e consapevole.




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BULLISMO - i personaggi

Gregari<BULLO

Vittima

Gregaripartecipano alle prepotenze sotto la guida del bullo

Sostenitorinon prendono parte all azione ma la sostengono

Spettatori Neutralinon prendono posizione

Difensori della Vittimasi assumono il rischio di opporsi al bullo




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BULLISMO - vittime

PASSIVE:

Poco inclini a protestare verbalmente

Sono Ansiose e insicure

Hanno un'opinione negativa di se e bassa considerazione

Vivono in isolamento e hanno pochi amici (vittime)

AGGRESSIVE:

Condivide tratti del bullo e della vittima si comportano in modo da causare irritazione e tensione

Hanno atteggiamenti provocatori

Vivono isolate piu delle vittime passive




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BULLISMO - tipi

DIRETTO:

fisico, (aggressioni, tormenti), prevalentemente maschile.

verbale (prese in giro, minacce, insulti)

INDIRETTO:

psicologico (esclusione, maldicenza), prevalentemente femminile;




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BULLISMO - categorie

1. Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.2. Molestie (harassment): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.3. Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione,

via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network ecc.4. Sostituzione di persona (impersonation): farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o

pubblicare testi reprensibili.5. Rivelazioni (exposure): pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un'altra persona.6. Inganno: (trickery); ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o condividere con

altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.7. Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un

sentimento di emarginazione.8. Cyber-persecuzione (cyberstalking): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose

mirate a incutere paura.




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BULLISMO - fattori ambientali

• Modelli di famiglia,

• Classe sociale

• Cultura

• Scuola




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C'era una volta...

• Rigidità negli atteggiamenti e nelle regole

• Regime educativo autoritario

• Confini rigidi e distanziati tra i membri della famiglia

• Rigidità gerarchica

… Ora

• Mancanza di regole

• Regima di negoziazione continua

• Confini “inesistenti” e confusi

• Sovrapposizione di ruoli e “latitanza” del ruolo paterno




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• Classe Sociale, ad incidere è soprattutto l’ambiente, inteso come quartiere, zona, etc…

• Cultura incide sul fenomeno in maniera differente in base ai paesi in cui si verifica.

• Scuola L’ ambiente scolastico rappresenta il primo luogo di socializzazione esterno alla famiglia nel quale vengono apprese le regole del vivere civile e gli alunni imparano a gestire la propria aggressività attraverso le esperienze di socializzazione.




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BULLISMO - conseguenze

• Reputazione danneggiata • Chi offende ha un problema

• Insegnanti e genitori restano all'oscuro

• Gli insulti e le minacce trovano terreno fertile nell'adolescenza




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BULLISMO -

IL BULLISMO

È REATO




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BULLISMO - aspetti legali

Non esiste al momento una fattispecie legislativa per il bullismo

Esistono però dei comportamenti che possono produrre conseguenze punibili secondo le norme del codice civile e penale




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BULLISMO - aspetti legali

• Insulti, offese, prese in giro

• Voci diffamatorie e false accuse

• Razzismo

• Piccoli furti

• Estorsione

• Minacce

• Violenza privata

• Aggressioni e/o giochi violenti

• Lesioni personali

• Percosse

• Danneggiamento di cosa altrui.




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BULLISMO - reati penali

I reati penali che si possono configurare sono molti e sono procedibili:

• d'ufficio con denuncia

• a querela (termine 3 mesi – 6 mesi)

In alcuni casi basta la denuncia ad un organo di polizia o all'autorità giudiziaria (questura, carabinieri ecc.) per attivare un procedimento penale (per es. lesioni gravi, minaccia grave, molestie); negli altri casi, la denuncia deve contenere la richiesta che si proceda penalmente contro l'autore di reato (querela)




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BULLISMO - reati penali a querela• Art. 582 co2 c.p. Lesione personale (fisica o psichica - da 3 mesi a 3 anni-)• Art. 581 c.p. Percosse (Se qualcuno viene percosso e dal fatto non deriva una malattia fino a 6

mesi o multa fino a 309 euro)• Art. 612 co 1 c.p. Minaccia (multa) • Art. 594 c.p. Ingiuria (persona lesa nel suo onore o decoro o diffamazione, (co 1) reclusione fino

a 6 mesi o multa fino a 516 euro; (co 3) reclusione fino a un anno o multa fino a 1 032 euro• Art. 660 c.p. Molestia (in luogo pubblico o per telefono fino a 6 mesi)• Art. 609bis c.p. Violenza sessuale (da 6 a 12 anni)• Art. 612bis c.p. Stalking (6 mesi / 4 anni - condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo

da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, tanto da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.)




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BULLISMO - reati penali a denuncia

• Art. 572 c.p. Maltrattamenti in famiglia (da 5 a 6 anni)• Art. 612 co 2 c.p. Minaccia (fino 1 anno) • Art. 582 co 1 c.p. Lesione Personale (da 3 mesi a 3 anni)• Art. 610 c.p. Violenza Privata (fino 4 anni)• Art. 629 c.p. Estorsione (Se una persona viene costretta con violenza o minaccia a fare o

omettere qualche cosa, procurando a sé un danno, mentre l’autore del reato procura a se stesso un ingiusto profitto ) da 5 a 10 anni

• Art. 612 bis c.p. Stalking (Chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta un minore o una persona con disabilità in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto) 6mesi 4 anni




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BULLISMO - tipologia di danno

DANNO MORALE

sofferenza psichica subita da un soggetto a causa di un fatto illecito commesso da altri;

DANNO BIOLOGICO

lesione dell'integrità fisica e psichica del soggetto: permanente o reversibile;

DANNO ESISTENZIALE

una perdita di chances, un “non poter più fare” inficiando le azioni realizzatrici della persona come i rapporti familiari, affettivi, sociali, le attività di svago ed intrattenimento es: morte congiunto, lesione della salute.




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BULLISMO - responsabilità

1. Bullo

2. Genitori

3. Scuola




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BULLISMO - responsabilità bullo

Bullo maggiorenne

La colpa e la responsabilità è solo sua

Bullo minorenne

Va distinto il MINORE DI 14 ANNI da quello tra i 14 ANNI ed i 18 ANNI. Il minore di 14 anni non è mai imputabile penalmente. Se viene però riconosciuto come “socialmente pericoloso” possono essere previste misure di sicurezza come la libertà vigilata oppure il ricovero in riformatorio.

Il minore tra i 14 e i 18 anni di età è imputabile se viene dimostrata la sua capacità di intendere e volere. La competenza a determinare la capacità del minore è del giudice che si avvale di consulenti professionali.




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BULLISMO - genitori

Culpa in educando

i genitori devono fornire ai figli un BAGAGLIO EDUCATIVO grazie al quale essi non pongano in essere comportamenti pericolosi e potenzialmente dannosi per i terzi

Culpa in vigilando

il genitore è tenuto a sorvegliare il minore; e per sottrarsi alla responsabilità, nel caso che i1 figlio abbia commesso un illecito, deve dimostrare di averlo fatto e di non avere nonostante ciò potuto impedire l'evento dannoso.




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BULLISMO - segnali per i genitori

• Mutismo

• Afflitto e offeso

• Problemi di sonno

• Evita le gite

• Torna a casa con graffi

• I compagni di scuola non si fanno più vivi

• Calo di rendimento

• Sparizione di soldi e oggetti di valore

• Disturbi dell’alimentazione

• ….




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BULLISMO - scuola

Culpa in vigilando

La vigilanza deve essere assicurata all’interno della classe e della scuola.

Culpa in organizzando Nella misura in cui l’organizzazione scuola non permetta il monitoraggio ed il controllo sui comportamenti degli studenti (prevedendo ad esempio uffici ad hoc, consultino).




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BULLISMO - segnali per gli insegnanti

• Il clima in classe sta peggiorando

• Assenza di coesione

• Alcuni alunni continuano a smarrire oggetti

• Spesso assenti

• Prestazioni calate

• Comportamento sgarbato

• Rotture di amicizie

• ….




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BULLISMO - proposta legge 20.09.2016

Il 20 settembre 2016 la Camera dei Deputati ha approvato – apportando emendamenti – la proposta di legge volta alla prevenzione e alla repressione dei fenomeni:

di bullismo e cyber-bullismo

Il provvedimento introduce nel nostro ordinamento una serie di misure di carattere educativo e formativo, finalizzate in particolare a favorire una maggior consapevolezza tra i giovani del disvalore di comportamenti persecutori che, causando isolamento ed emarginazione, possono portare a conseguenze molto gravi sulle vittime.




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Con il termine “bullismo”, si legge nella norma, si intendono l’aggressione o la molestia reiterate, da parte di una singola persona o di un gruppo di persone, a danno di una o più vittime, anche al fine di provocare in esse sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione, attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni e violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni, anche aventi per oggetto la razza, la lingua, la religione, l’orientamento sessuale, l’opinione politica, l’aspetto fisico o le condizioni personali e sociali della vittima.

Con il termine “cyberbullismo” si intende qualunque comportamento o atto, anche non reiterato, rientrante fra quelli indicati al comma 2 e perpetrato attraverso l’utilizzo della rete telefonica, della rete internet, della messaggistica istantanea, di social network o altre piattaforme telematiche. Per cyberbullismo si intendono, inoltre, la realizzazione, la pubblicazione e la diffusione on line attraverso la rete internet, chat-room, blog o forum, di immagini, registrazioni audio o video o altri contenuti multimediali, effettuate allo scopo di offendere l’onore, il decoro e la reputazione di una o più vittime, nonché il furto di identità e la sostituzione di persona operati mediante mezzi informatici e la rete telematica al fine di acquisire e manipolare dati personali, ovvero di pubblicare informazioni lesive dell’onore, del decoro e della reputazione della vittima.


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Viene, inoltre, concessa la facoltà al soggetto che abbia subìto un atto di cyberbullismo, di formulare un’istanza volta ad ottenere l’oscuramento, la rimozione ed il blocco dei contenuti che lo riguardano, da inoltrarsi direttamente al gestore del sito web, del social media, del servizio di messaggistica istantanea o di qualsiasi rete di comunicazione elettronica – che dovranno dotarsi di specifiche procedure per la gestione di tali istanze. L’istanza potrà essere inoltrata anche al Garante della Privacy, il quale verificherà l’intervento del gestore e potrà adottare i rimedi di oscuramento, rimozione e blocco ai quali non si sia provveduto entro 24 ore dall’istanza.

È stata inoltre prevista, ma solo per i fatti che non integrano ipotesi di reati procedibili d’ufficio, prima della proposizione di denuncia-querela la possibilità di avviare la procedura di ammonimento già prevista per l’ipotesi di stalking. Proprio in tema di stalking, inoltre, viene introdotta una specifica aggravante nel caso in cui il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici, prevedendo la pena della reclusione da uno a sei anni.

Infine, è disposta la confisca obbligatoria per gli strumenti informatici o telematici che risultano essere stati utilizzati per tali fattispecie di stalking telematico.


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CONTATTI

STUDIO LEAGALE D’ONOFRIO

Avv. Rossella D’Onofrio

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