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«Questi bambini nascono due volte.
Devono imparare a muoversi in un mondo
che la prima nascita ha reso difficile.
La seconda dipende da voi da quello che saprete dare.»
Giuseppe Pontiggia dal libro «Nati due volte»
«Buone prassi di integrazione scolastica»
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INDICE
PRESENTAZIONE 3
1. Normativa di riferimento 4
2. La Commissione Disabilità 7
3. L’ alunno 8
4. Strumenti (Fascicolo personale dell’alunno; scheda di Segnalazione, DiagnosiFunzionale; Profilo Dinamico Funzionale; Relazione Iniziale; Piano EducativoIndividualizzato; Relazione Finale, Modulo Verbale Interprofessionale) 9
5. Protocollo di accoglienza per alunni diversamente abili 20
6. Metodologie e tecniche di intervento didattico 38
7. Valutazione 39
8. Persone di riferimento ruoli e compiti, enti territoriali per l’integrazione degli alunni diversamente abili 44
9. Ausili, sussidi e spazi funzionali 53
10. Disturbi Specifici di Apprendimento 55
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Il presente documento denominato Protocollo «Buone prassi di integrazione
scolastica» è uno strumento prezioso agli insegnanti di sostegno che operano nel
nostro Istituto Comprensivo, ma non solo, in quanto delinea ed esplicita quelli che
sono gli adempimenti che ciascun docente deve seguire relativamente
all’integrazione degli alunni con disabilità.
L’integrazione intesa come processo vivo che si realizza giorno dopo giorno
nell’incontro e nel confronto con la differenza da noi, attraverso la valorizzazione di
saperi e delle abilità alternative, ma non meno significative.
L’obiettivo principale del nostro Istituto è stato sempre quello di essere «scuola
dell’accoglienza e dell’integrazione» per tutti gli alunni, coinvolgendo ogni singola
figura operante all’interno dell’istituzione scolastica. Poiché l’integrazione degli
alunni diversamente abili è un processo che coinvolge e mette in sinergia le
risorse di diversi attori, nel contesto scolastico e territoriale, dove l’unico
«protagonista» è l’alunno con le sue esigenze e i suoi bisogni educativi speciali.
L’adozione di un protocollo, inoltre, permette di attuare in modo operativo le
indicazioni contenute nella Legge Quadro n° 104/92 e nelle «Linee guida per
l’integrazione degli alunni con disabilità», e rappresenta tuttavia un supporto
metodologico e normativo per operare in modo sinergico alla costruzione del
«progetto di vita» degli alunni disabili.
E’ stato elaborato dai componenti della Commissione Disabilità, e si pone come
strumento flessibile di lavoro, pertanto può essere integrato e rivisto
periodicamente.
Presentazione
3
Normativa di riferimento
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza delnostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunitàaccogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali,possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusionedegli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegueattraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalitàinterne e le risorse offerte dal territorio. Il diritto allo studio degli alunni con disabilitàsi realizza, secondo la normativa vigente, attraverso l’integrazione scolastica, cheprevede l’obbligo dello Stato di predisporre adeguate misure di sostegno, alle qualiconcorrono a livello territoriale, con proprie competenze, anche gli Enti Locali e ilServizio Sanitario Nazionale. La Legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione allavita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi per essafondamentali: la scuola, durante l’infanzia e l’adolescenza (artt. 12, 13, 14, 15, 16 e17) e il lavoro, nell’età adulta (artt. 18, 19, 20, 21 e 22).
ART. 3 ED ART. 34 COSTITUZIONE
LEGGE 5 FEBBRAIO 1992, N. 104"Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate."
(Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)
DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
24 febbraio 1994Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in
materia di alunni portatori di handicap (Pubblicato la prima volta nella G.U 6 aprile
1994, n. 79, il D.P.R. è stato ripubblicato, dopo la registrazione alla Corte dei conti,
sulla G.U. 15 aprile 1994, n. 87)
4
5
“LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ”diramate con nota del 4 agosto 2009
CONVENZIONE ONU PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
ICF, CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO. DALLA PROSPETTIVA SANITARIA
ALLA PROSPETTIVA BIO-PSICO-SOCIALE
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI23 febbraio 2006, n. 18 (in GU 19 maggio 2006, n. 115)
“Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come
soggetto in
situazione di handicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27
dicembre 2002, n. 289”
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA22 GIUGNO 2009, N. 122Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli
alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del
decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla
legge 30 ottobre 2008, n. 169. (09G0130) (GU n. 191 del 19-8-2009 )
Istruzione e formazioneLa certificazione di disabilità è il presupposto per l’attribuzione all’alunno condisabilità delle misure di sostegno e di integrazione. Il Decreto Presidente delConsiglio dei Ministri – 23/02/2006 n. 185: "Regolamento recante modalità ecriteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione dihandicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n.289", all’art. 1 individua per la certificazione dell’alunno con disabilità un“organismo collegiale” appartenente al Servizio Sanitario Nazionale.Da sottolineare inoltre l’art. 2 del DPCM in questione, ove si prescrive che lediagnosi funzionali siano realizzate secondo le classificazioni internazionalidell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, tra l’altro, devono indicarel’eventuale particolare gravità della patologia.Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), la Diagnosi Funzione (D.F.) e il ProfiloDinamico Funzionale (P.D.F.) secondo L. 104/92 sono strumenti necessari allaeffettiva integrazione degli alunni con disabilità.Come precisato nel DPR 24 febbraio 1994, tali documenti, redatti incollaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, hanno lo scopo di riscontrarele potenzialità funzionali dell’alunno con disabilità e sulla base di questecostruire adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di apprendimento.L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno condisabilità può incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità,sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di studio conseguito, inparticolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. 122/2009))prevede che, in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione le provesono adattate in relazione agli obiettivi del PEI.Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini delsuperamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai programmiministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato dicredito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione eformazione (art.9 dpr 122/2009).(SI ALLEGA LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO CHE CONCERNE LA CERTIFICAZIONE, L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE)
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La Commissione Disabilità
La Commissione Disabilità è un gruppo di lavoro formato da docenti di sostegno
che si occupano dell’integrazione degli alunni disabili.
La nostra Commissione è composta da :
• Funzione strumentale disabilità
• Psicopedagogista
• Docenti di sostegno della scuola dell’Infanzia
• Docenti di sostegno della scuola Primaria
• Docenti di sostegno della scuola Secondaria di 1° grado
Quest’anno la Commissione si è riunita 5 volte , per un totale di 10 ore. Inoltre ha
lavorato anche per gruppi e si è occupata di:
• Integrazione degli alunni disabili
• Continuità educativa e didattica ( produzione del Protocollo)
• Collaborazione con le agenzie educative presenti nel territorio
• Passaggio d’informazioni e di materiale utile per gli alunni
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L’alunno
Prima dell’ingresso dell’alunno a scuolaLa conoscenza dell’alunno è indispensabile, a tal proposito l’insegnante deveprovvedere ad un attento esame:
1. Della documentazione ( DIAGNOSI FUNZIONALE, PDF o PEI , RELAZIONE dellascuola precedente).
2. Colloqui con i genitori.
3. Colloqui con gli insegnanti precedenti.
4. Colloqui con gli specialisti.
5. Farsi conoscere dall’alunno (visita alla scuola: spazi, persone).
6. Farsi conoscere dalla famiglia.
Dopo l’ingresso dell’alunno a scuolaFase di avvio:
1. Inserimento nella classe, con eventuale strutturazione degli spazi per favorireal discente una maggiore prevedibilità delle attività scolastiche svolte nell’arcodella giornata.
2. Inserimento con i compagni.
3. Ricerca di strumenti utili.
4. Definizione dell’orario dell’alunno che tenga conto dei tempi di attenzione deldiscente e dell’organizzazione delle attività (lavoro con il gruppo classe, apiccoli gruppi, individuale…).
Attività da svolgereOsservazioni con l’utilizzo di griglie strutturate:
1. Durante i momenti di gioco o quelli di lavoro per osservare eventualidinamiche relazionali tra i coetanei.
2. Durante i momenti di lavoro in classe per osservare la sua autonomia nellosvolgimento di attività strutturate e non.
3. Durante i lavori di gruppo per osservare la capacità di collaborare con icompagni.
4. Durante il lavoro individualizzato per osservare le dinamiche relazionali,educative e didattiche che si stabiliscono.
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1. FASCICOLO PERSONALE DELL’ALUNNOAccordo di programma Quadro per l’integrazione dei soggetti con disabilità –Legge 104/92
Prassi dell’Istituto
CHI
E’ strumento della scuola.
E’ l’insieme di tutti i documenti utili a percorrere significativamente la storia dell’ alunno.
• All’inizio di ogni anno scolasticol’insegnante di sostegno richiede insegreteria alunni il fascicolo personaledell’alunno certificato
• Il fascicolo è corredato di elenco deimateriali da inserire
• L’insegnante di sostegno provvede allaraccolta e inserimento documentiprodotti in corso d’anno
DOVE Viene completato e conservato a scuola.
• Conservato dall’insegnante di sostegno incorso d’anno.
• Consegnato in segreteria al terminedell’anno scolastico.
• Conservato nell’archivio della segreteriaalunni dell’Istituto
• Consegnato a cura della segreteria allascuola media in ingresso al termine dellafrequenza della scuola Primaria.
QUANDO Segue l’alunno nel suo percorso scolastico e vieneconsegnato alla scuola di ingresso ( è una delleiniziative di continuità fra ordini di scuole)
COSA Avere una mappa completa e ragionata di tutti iprogetti d’intervento che riguardano l’alunno.
COME
Con riservatezza, è vincolata al segretoprofessionale.E’ utile al passaggio di informazioni sull’alunno esugli interventi di integrazioni attuati in relazione,ad esempio, al cambio di operatori scolastici.
Strumenti per l’integrazione
Gli strumenti per l’integrazione sono una serie di documenti che accompagnano l’alunno nel suo percorso scolastico.
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SEGNALAZIONE (Premessa)
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È Buona Prassi per l’Istituto che all’interno dei team docenti/consigli di classe sisvolga una riflessione approfondita sull’andamento scolastico e sugli stili diapprendimento di ogni allievo, nella prospettiva della prevenzione dei problemi didisagio scolastico, insuccesso, svantaggio o abbandono, in linea con le indicazionimetodologiche contenute nella C. M 257/94.Qualora un alunno presenti difficoltà è opportuno informare la famiglia durante icolloqui individuali, comunicare le strategie adottate nel contesto scolastico econcordare con essa modalità di intervento domestico .Inoltre gli insegnanti del Team/Coordinatori di classe presentano la situazione allePsicopedagogiste che supportano l’intervento educativo e didattico degli insegnantie forniscono consulenza alle famiglie.Per gli alunni che evidenziano gravi difficoltà di apprendimento e/o relazione incorso di frequenza scolastica:• Gli Insegnanti del team/ coordinatore di classe informano le Psicopedagogiste e
il Dirigente Scolastico;• Le psicopedagogiste convocano le famiglie per richiedere una valutazione ai
servizi Socio sanitari competenti.• Comunicazioni riservate riguardo gli alunni in cui si rilevano situazione di gravità
vanno date unicamente all’interno dell’Istituzione scolastica e alla presenzadell’Equipe educativa coinvolta.
Il Dirigente Scolastico tramite la famiglia invia ai competenti Servizi socio-sanitariapposita segnalazione, che prevede il consenso iniziale della famiglia stessa, secondoil modello individuato e concordato a livello provinciale, entro il 15 febbraio,invitando contestualmente la famiglia a presentarsi ai Servizi entro il 15 marzo.La segnalazione si configura come inizio delle procedure previste dal D.P.R. 24/2/94,art.2.I Servizi daranno risposta al più presto, e comunque entro il 20 giugno provvedendoa rilasciare alla famiglia:a) per gli alunni con disabilità la certificazione ;b)per gli alunni non riconosciuti con disabilità una relazione, che non produce effettiamministrativi ma consente alla scuola di meglio programmare ed attuare gliinterventi Accordo di Programma 2007/2011 – Treviso 11 didattico-educativi,comprendente una descrizione delle comprendente una descrizione delle difficoltàriscontrate e delle potenzialità del soggetto esaminato.
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CHI
Il Dirigente scolasticoIl team /Consiglio di ClasseIl Distretto Socio Sanitario
Il Dirigente scolastico
Il team docenti /Consiglio di Classe
DOVE Istituzione Scolastica
Distretto Socio Sanitario Istituzione Scolastica
QUANDO
Il Dirigente Scolastico invia ai competenti Servizidell’ULSS la segnalazione entro il 15 febbraio, invitandola famiglia a presentarsi ai servizi entro il 15 marzo.
I Servizi daranno risposta al più presto, e comunqueentro il 20 giugno
Il team docente/ Consiglio di Classecompila i modelli di segnalazioneentro il 14 febbraio e li presenta alDirigente scolastico.
• Il Dirigente Scolastico invia aicompetenti Servizi dell’ULSS lasegnalazione entro il 15 febbraio.
COSA
La segnalazione si configura come inizio delleprocedure previste dal DPR 24/2/94 ed è una formalerichiesta di intervento cui la scuola dovrà ricorrere ogniqualvolta intenda richiedere ai servizi dell’ULSS unaccertamento diagnostico, in relazione a situazioniproblematiche o a casi di difficoltà conclamata.
COME
E’ previsto un modello di segnalazione differenziatoper ogni ordine scolastico.
La segnalazione va compilata e sottoscritta da parte delteam docente della classe interessata.
Ogni segnalazione si compone di due parti:
- la prima raccoglie alcuni dati informativi generalisull’alunno
- la seconda descrive il funzionamento generaledell’alunno secondo le categorie dell’ICF. Taliinformazioni vanno ricavate dall’osservazione in classee dalla documentazione a disposizione degli insegnanti.
2.SEGNALAZIONEAccordo di Programma Quadro per l’integrazione dei soggetti con disabilità –Legge 104/92
Prassi dell’Istituto
3. CERTIFICAZIONEAccordo di Programma Quadro per l’integrazione dei soggetti con disabilità –Legge 104/92
Prassi dell’Istituto
CHI
• Viene compilata dagli operatori dell’ASL• Sono coinvolti nella produzione lo
specialista della patologia o lo psicologoesperto dell’età evolutiva.
• Viene consegnata alla famiglia.
DOVE Viene inviata alla scuola.
QUANDO
• Per gli alunni che si iscrivono alla scuoladell’Infanzia e alla prima elementare, lacertificazione viene rilasciata econsegnata alla scuola entro il termineultimo per le iscrizioni, attualmente il 25gennaio.
• Per gli altri casi (rinnovo o nuovacertificazione per gli alunni giàfrequentanti) viene consegnata allascuola da parte della famiglia entro il 20giugno.
• In caso di rinnovo, il capo d’ Istitutoprovvederà ad inoltrare la richiesta aicompetenti servizi entro il 15 febbraio,in accordo con le famiglie interessatele quali dovranno presentarsi aiservizi competenti entro il 15 marzo.
• Per gli alunni che passano da un ordinescolastico all’altro, il rinnovo è richiestodal Capo d’Istituto della scuolafrequentata e la certificazione èconsegnata a cura della famiglia allanuova scuola di frequenza.
COSA Garantisce e rende obbligatori gli interventidi tutela e l’assegnazione di risorseaggiuntive (insegnante di sostegno, addettoall’assistenza).
COME
Con riservatezza: è soggetta al segretod’ufficio.
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4. DIAGNOSI FUNZIONALE
Accordo di Programma Quadro per l’integrazione dei soggetti con disabilità –Legge 104/92
Prassi dell’Istituto
CHI
Alla compilazione della D.F. provvede l'unitàmultidisciplinare composta dal medicospecialista nella patologia segnalata, dallospecialista in neuropsichiatria infantile,dallo psicologo, dal terapista dellariabilitazione, dagli operatori sociali inservizio presso l'U.L.S.S. o in regime diconvenzione con la medesima.
DOVE
La D.F è un documento riservato, conservatopresso il Distretto Socio Sanitario. La scuolariceve la documentazione attraverso lafamiglia.
Documento riservato, conservato nelFascicolo dell’Alunno presso Segreteriaalunni.
QUANDO
La D.F. è formulata nel momento in cui ilsoggetto con disabilità accede alla strutturasanitaria per conseguire gli interventi previstidagli articoli 12 e 13 della Legge 104/92. Essaverrà presentata, all'inizio dell'annoscolastico.
Visionato nel corso degli IncontriInterprofessionali con l’equipe Territoriale eil team docente/Consiglio di Classe.
COSALa D.F. serve a stabilire quali processi diapprendimento e/o adattamento vengonoutilizzati da persone con problemi cognitivie/o relazionali, le abilità residue e/ocompromesse e le potenzialità.
Fornisce elementi di conoscenza dellasituazione per la stesura del PEI e laconseguente operatività nell’ambito delprogetto di vita.
COME
Il documento, vincolato dalla normativavigente in materia di segreto professionaleper gli operatori e di consenso informato pergli utenti, si pone come obiettivofondamentale la conoscenza più estesa edapprofondita possibile dell'alunno indifficoltà da parte dei Servizi Territoriali.In sintesi, la D.F. dovrebbe fornire,utilizzando un linguaggio condiviso dallediverse figure professionali, un quadroclinico in grado di orientare eventualidecisioni riabilitative e/o terapeutiche ededucative-didattiche.
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CHI
Il documento in oggetto viene redatto daiservizi socio sanitari, in collaborazione con gliinsegnanti, la psicopedagogista e la famiglia.Sono, quindi, coinvolti tutti i soggetti cheentrano in relazione educativa con l'alunno.
• Gli insegnanti riportano i dati relativi allaDiagnosi Funzionale nelle rispettive aree.
• Il team docente/Consiglio di classeconcorre, in sinergia, alla stesura deldocumento.
• La famiglia, in collaborazione con idocenti, compila la parte di propriacompetenza.
DOVE Primo Incontro Interprofessionale • In sede di gruppo interprofessionale, glioperatori coinvolti approvano esottoscrivono il documento.
• L’ originale viene conservato presso laSegreteria Alunni – Fascicolo riservatodell’alunno.
• Una Copia nel Fascicolo personale Alunno
QUANDOIl Profilo Dinamico Funzionale sarà:a. prodotto dopo il rilascio della DiagnosiFunzionale;- aggiornato in uscita dalla Scuoladell’Infanzia;b. prodotto all’inizio della scuola primaria,- rivisto alla fine del secondo anno dellascuola primaria;- rivisto alla fine del quarto anno dellascuola primaria;- aggiornato alla fine del quinto anno dellascuola primaria;c. prodotto all’inizio della scuola secondariadi primo grado,- rivisto alla fine del secondo anno dellascuola secondaria di primo grado;- aggiornato alla fine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado.
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5.PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Accordo di Programma Quadro per l’integrazione dei soggetti con disabilità –Legge 104/92
Prassi dell’Istituto
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COSA
Il P.D.F. serve alla formulazione di un PianoEducativo Individualizzato..
COMEIl P.D.F. deve essere supportato daun'osservazione sistematica intenzionale, chepermetta di monitorare i cambiamenti ed ilsuccesso dell'intervento.
6. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Accordo di Programma Quadro per l’integrazione dei soggetti con disabilità –Legge 104/92
Prassi dell’Istituto
CHIE' redatto congiuntamente dalle seguenti figure:• operatori U.L.S.S.;• addetti all'assistenza;• insegnanti curricolari,• insegnanti di sostegno,• operatore psico-pedagogico,• famiglia.
• L'insegnate di sostegnoelabora, entro i primi tremesi, il documento in oggettoper la parte di competenzadella scuola, in collaborazionecon il Team/Consiglio diClasse, con gli addettiall'assistenza e conl'operatore psico-pedagogico.
DOVE
Scuola, Distretto Socio Sanitario Servizio EtàEducativa.
• L’insegnante di sostegnocompila insieme alla famigliala parte ad essa riservata;
• Visionato e completato daiServizi Età Evolutiva;
• Originale Conservato pressoSegreteria Alunni – Fascicoloriservato dell’alunno;
• Copia- Fascicolo personaleAlunno;
QUANDO Presentato nel periodo ottobre- novembre A.S incorso; rinnovato ogni anno.
• Presentato durante il primoIncontro Interprofessionale. Ildocumento può esseremodificato dalle figurecoinvolte, nel corso dell'annoscolastico, e presentatoall’equipe in occasione diincontri interprofessionali
COSA Il Piano Educativo Individualizzato è un documento nelquale vengono descritti gli interventi, integrati edequilibrati tra loro, predisposti per l'alunno condisabilità, per un determinato periodo di tempo. Taledocumento mira ad evidenziare gli obiettivi, leesperienze, gli apprendimenti, le attività piùopportune, le scelte metodologiche, i tempi direalizzazione, i facilitatori idonei, le verifiche e i criteridi valutazione, nelle diverse aree.
COME Informazioni sul Progetto di vita dell’alunno e sugliinterventi attuati in relazione agli obiettivi
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Modulo di verbale Interprofessionale
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI RONCADESEDE________________________________________________________________________________ORA________________________________________________________________________________DATA________________________________________________________________________________INSEGNANTI__________________________________________________________________________GENITORI DELL’ALUNNO/A______________________________________________________________COORDINA L’INCONTRO________________________________________________________________
ARGOMENTI all’o.d.g.(segnare con una crocetta quelli trattati)� Cenni della storia del bambino e presentazione del caso� Bisogni di assistenza, di tipo sanitario o di somministrazione farmaci che possano prevedere un coinvolgimento della
scuola� Sintesi Diagnosi Funzionale� Interventi specialistici e riabilitativi effettuati o in corso� Inserimento attività di Tempo Integrato� Bisogni educativi e di apprendimento� Informazioni/strategie educative da condividere � Accordi stesura PDF e PEI� Altro
SINTESI SIGNIFICATIVA DELL’INCONTRO____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
DECISIONI PRESE____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
INSEGNANTE DI SOSTEGNO
_______________________
RELAZIONE Iniziale e Finale
� DIMENSIONE AFFETTIVA-RELAZIONALE________________________________________________________________________________________________________________________________
� DIMENSIONE COMUNICATIVA__________________________________________________________________________________________________________________________________
� DIMENSIONE COGNITIVA
__________________________________________________________________________________________________________________________________
� DIMENSIONE MOTORIA
__________________________________________________________________________________________________________________________________
FIRMA Insegnante di sostegno
Istituto Comprensivo di RoncadeScuola dell’Infanzia - Primaria – Secondaria di Primo Grado
Alunno………….A.S …………….
Relazione Iniziale/Relazione Finale
� DIMENSIONE DELL’ AUTONOMIA PERSONALE
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
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SCADENZIARIO
25 GENNAIO Rilascio certificazione alunni iscritti scuola dell’infanzia e cl.1 scuola primaria - U.L.S.S.
15 FEBBRAIO Richiesta rinnovo certificazione alunni frequentanti - SCUOLA
Invio segnalazioni - SCUOLA
15 MARZO
Presentazione del soggetto al servizio da parte della FAMIGLIA
Richiesta addetto assistenza - SCUOLA
20 GIUGNO Rilascio certificazioni/ relazioni - U.L.S.S.
01 SETTEMBRE Rilascio diagnosi funzionale - U.L.S.S.
ENTRO 15 NOVEMBRE Prima stesura Profilo Dinamico Funzionale- SCUOLA/ULSS/FAMIGLIA
Piano Educativo Individualizzato -SCUOLA/ULSS/FAMIGLIA
IN CORSO D’ANNO Aggiornamento Profilo Dinamico Funzionale- SCUOLA/ULSS/FAMIGLIAVerifica Piano Educativo Individualizzato- SCUOLA/ULSS/FAMIGLIA
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Protocollo d’azione per il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria
CHI CHE COSA TEMPI/DOVE STRUMENTI
1.Commissione accoglienza scuola Infanzia- Scuola Primaria
Progetto AccoglienzaIncontri in cui si strutturano ed elaborano le modalità di passaggio alla primaria per gli alunni dell’Istituto comprensivo
Ottobre-giugno A.S incorso
Rilevazione di spazi,strumenti, sussidi..…accordi tra i docenti
Gli insegnanti di sezione della scuola dell’infanzia accompagnati dal referente per la disabilità/ psicopedagogista incontrano gli insegnanti della primaria
Effettuano una visita diricognizione;
Progettazione della pre-accoglienza
Gennaio febbraio
Scuola primaria accogliente
Rilevazione di spazi,strumenti, sussidi..…accordi tra i docenti
La classe dell’alunnocertificato, ivi compresol’alunno, gli insegnanti disezione, addettoall’assistenza,insegnante di sostegno egli insegnanti accoglientidella scuola primaria.
Effettuano una visitastrutturata della scuolaprimaria(prima fase accoglienza)
Effettuano una secondavisita strutturata dellascuola primaria(seconda faseaccoglienza)
Gennaio/febbraio nellascuola primaria diaccoglienza
Marzo- maggio scuolaprimaria di accoglienza
Calendario, programmadelle attività.
2.CommissioneDisabilità
Incontro dipresentazione dei casi
Fine febbraio
3.Insegnanti,psicopedagogista,referente d’istituto perla disabilità, DirigenteScolastico della scuolaprimaria
Incontro informativo sulle caratteristiche dell’alunno; ore di sostegno e/o di addetto all’assistenza uso di spazi e risorse
Seconda metà di febbraioScuola dell’infanzia oprimaria
• Modello di intervistastrutturata;
• Richiesta addetto assistenza anno precedente;
Insegnante di sostegno (se individuata), insegnanti titolari della classe di inserimento, psicopedagogista, genitori dell’alunno.
Progettazione momentidi accoglienza.Segnalazione dellanecessità di spazi,strumenti, ausili per ladidatticaall’integrazione.
Giugno e Settembre,prima dell’avvio delnuovo Anno scolastico
• Calendariodell’accoglienza
• Strutturazioneattività
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Protocollo d’azione per il passaggio dalla scuola Primaria alla Scuola Secondaria di primo Grado
CHI CHE COSA TEMPI/DOVE STRUMENTI
1.Commissione Continuità:insegnante referente per la Continuità, insegnanti coinvolti, referente disabilità per l’istituto.
Progetto Passaggio Scuola Secondaria di Primo Grado: strutturazione e programmazione attività di passaggio
Ottobre- Giugno • Calendario• Programma delle
attività• Documentazione
presentazione alunni all’ordine scolastico successivo
La classe dell’alunno certificato e gli insegnanti, il referente alla continuità e insegnanti coinvolti, referente per la disabilità d’istituto.
Visita strutturata della scuola secondaria ( prima fase accoglienza)
Gennaio - aprilescuola secondaria
• Visita spazi scuola Secondaria
• Suddivisione in gruppi e partecipazione ad una lezione
2. Gli insegnanti titolari, l’insegnante di sostegno,Coordinatore classe Scuola Secondaria di primo Grado, la psicopedagogista, Figura strumentale disabilità ( se necessario).
Incontro informativo sullecaratteristichedell’alunno, ore disostegno e/o di addetteall’assistenza e uso dispazi e risorse.Progettazione momenti diaccoglienza.Segnalazione dellanecessità di spazi,strumenti, ausili per ladidattica all’integrazione
Seconda metà di Giugnopresso lascuola secondaria 1°
• Modello di intervistastrutturata.
• Compilazione Profilodell’alunno
L’insegnante di sostegnotitolare / insegnante diclasse della scuolaprimaria, insegnantetitolare del caso per laSecondaria, Coordinatoredi classe, alunnocertificato
Richiesta perl’Accompagnamento e laFamiliarizzazione per 4/ 6orePartecipazione attivitàprogrammata per lafamiliarizzazione con lanuova scuola.( seconda fase accoglienza)
Comunicazioni salienti sulcaso
Giugno, Segreteria alunni
Ad avvio anno scolastico per 4-6 ore nella classe di inserimento;Scuola Secondaria di primo Grado
Settembre durante accompagnamento
• Richiesta Accompagnamento Giugno
Psicopedagogista,coordinatore di classe
Scambio di informazionirelative allecaratteristiche salienti,peculiari dell’allievo eindividuazione delle piùidonee strategierelazionali di accoglienza.
Settembre, prima dell’avvio nuovo A. S
3. Commissione Disabilità Presentazione dei casi Ottobre / Aprile • Documentazione richiesta
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Protocollo d’azione per il passaggio dalla Scuola Secondaria di 1° grado-alla Scuola Secondaria di 2° grado
Azione A : realizzare un percorso di orientamento condiviso per la scelta della Scuola.
CHI CHE COSA TEMPI/DOVE STRUMENTI
Team docente, operatori dei Servizi e famiglia (Scuola Secondaria di 1 grado)
• Condividere la scelta scolastica più adatta alle caratteristiche dell’alunno.
• Comunicare le condizioni di iscrizione agli Istituti Superiori.
• Informare la famiglia che verrà richiesto, al momento dell’iscrizione, il consenso a trasmettere alla S. S. di 2 grado l’informazione che l’alunno presenta una situazione di disabilità.
Novembre (Incontro di sintesi)
Colloquio Modulo di consenso.
Team docente, operatori dei Servizi e famiglia (S. S. di 1 grado)
• Compilare la Scheda di raccordo con alcune informazioni sulla situazione scolastica dell’alunno e una tabella con il quadro orario settimanale delle lezioni e la distribuzione delle ore di sostegno e/o di un eventuale addetto all’assistenza o alla comunicazione.
• Compilare la Scheda Informazioni Alunno
Novembre (Incontro di sintesi)
Colloquio Scheda di raccordoScheda Informazioni Alunno
Docente di sostegno della S.S. di 1 grado;Referente per l’Integrazione della S.S. di 2 grado;Docenti curricolari della S.S. di 2 grado.
Realizzare un laboratorio Orientativo presso la S. S. di 2 grado per l’alunno (eventualmente con la partecipazione della famiglia).(Il numero di incontri per il laboratorio viene stabilito dagli Istituti)
Dicembre e gennaio LaboratorioConvenzione tra Istituti
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Azione B: iscrivere l’alunno/a e trasmettere la documentazione utile per acquisire le risorse necessarie per realizzare il Piano Educativo individualizzato.
CHI CHE COSA TEMPI/DOVE STRUMENTI
Referente Orientamentodella S. S. di 2 gradoAssistenteAmministrativo S. S. 2grado
Comunicare le condizioni di iscrizione alle S. S. di 1 grado (Es. Eventuali motivi di esclusione)
Settembre (Segreteria) Circolare informativa
AssistenteAmministrativo S. S. 1grado
Insegnante sostegno e/ocoordinatore di classe
Informare la famiglia sulle procedure e scadenze per l’iscrizione degli alunni
Dicembre-gennaio Comunicazione scrittaalle famiglie
Eventuale colloquiodel docente coordinatore e/o sostegno con la famiglia
Famiglia Comunicare il nomedella S. S. di 2 grado acui iscrivere l’alunno
Alla segreteria dellascuola secondaria di 1grado
Segreteria S. S. 1 grado Fornire alla famigliaapposito modulo diiscrizione
Gennaio-febbraio Modulo fornito dalla S.S. di 2 grado
Famiglia Procedere all’iscrizione dell’alunno su modulo della Scuola Secondaria di 2 grado pervenuto e restituito tramite Scuola Secondaria di 1 grado
Entro il termine stabilito febbraio
Modulo di iscrizione
Insegnante sostegno e/oReferente per l'Integrazione della S. S. di 1 grado
Chiedere alla famiglia l’autorizzazione a informare la scuola accogliente che l’alunno ha una certificazione di disabilità.
All’atto dell’iscrizionefebbraio
Modulo di consenso
Addetto di segreteriaInsegnante di sostegnoReferente per l'Integrazione della S. S. di 1 grado
Inviare alla S.S. di 2 grado la scheda d’iscrizione, il consiglioorientativo, la copia della certificazione, la scheda di raccordo e la scheda informazioni alunno.
Alla consegna dell’iscrizionefebbraio
Moduli iscrizione, giudizio orientativo e la copia della certificazione, la scheda di raccordo e la scheda informazioni alunno.
Addetto di segreteriaReferente per l'Integrazione della S. S. di 1 grado
Informare i genitori della necessità di rinnovare la certificazione e di consegnarla alla S. S. di 2 grado.Informare gli operatori dei Servizi del rinnovo.
Gennaio-febbraio Comunicazione scritta
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Referente Orientamentodella S. S. di 2 gradoReferente perl'Integrazione della S. S.di 2 gradoAddetto di segreteria
Informare dell’avvenuta iscrizione o esclusione.
Entro febbraio(Segreteria)
Circolare informativa
Azione C: presentare le caratteristiche dell’alunno/a per permettere l’organizzazione dell’intervento nel grado scolastico successivo.
CHI CHE COSA TEMPI/DOVE STRUMENTI
Referente per l'Integrazione della S. S. di 1 gradoReferente perl’integrazione della S.S.di 2 grado
Concordare un incontro tra referenti dei due ordini di scuola
Dopo la scadenza delleiscrizioni
Contatto telefonico
Insegnante di sostegno della S.S di 1 gradoReferente per l’integrazione della S.S. di 2 grado
• Realizzare un incontro per il passaggio di informazioni, per esaminare il contesto di inserimento e valutare eventuali bisogni specifici (organizzazione dell'orario, ubicazione delle aule, risorse attivate/da attivare sia da parte della S.S. di 1 grado che della S.S. di 2 grado)
• Pianificare interventi particolari di accompagnamento
Presso la S.S. di 2 gradoDopo le iscrizioni
Modulo per la raccolta delle informazioni
Insegnante di sostegnoReferente perl’integrazione della S.S.di 1 gradoReferente perl’integrazione della S.S.di 2 gradoCollegio dei Docentidelle due scuole
• Progettare le attività di laboratorio per l’accoglienza e l’accompagnamento nella S.S. di 2 grado.
• Deliberare il Progetto in Collegio docenti e realizzarlo.
S.S. di 2 gradoda febbraio ad aprile
Progetto
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Referente per l’integrazione della S:S: di 1 gradoInsegnante di sostegnoAddetto assistenzaInsegnanti curricolariEquipeFamigliaReferente per l’integrazione della S.S. di 2 grado
• Effettuare un Incontro di sintesi per la presentazione dell’alunno e degli interventi di integrazione messi in atto (PDF e PEI)
• Pianificare gli interventi di accompagnamento
Presso la S.S. di 1 gradoo la sede dell'equipeMaggio
Verbale dell'incontro
Referente per l’integrazione della scuola secondaria di 1 gradoReferente per l’integrazione della scuola secondaria di 2 grado
Predisporre il progetto didattico per realizzare la continuità educativa nel processo di integrazione dell’alunno C.M. N. 1 del 4 gennaio 1988.(Decidere le modalità di partecipazione dell’insegnante di sostegno della S.S. di 1 grado al GIO della S.S. di 2 grado ed eventualmente nella fase di accoglienza)
Collegio dei Docentidella S.S. di 1 e di 2gradoMaggio
Progetto
Referente per l’integrazione della S.S. di 2 gradoConsiglio di ClasseGenitoriEquipeInsegnante di sostegno della S.S. di 1 grado
Realizzare un incontrocon il GIO per lapresentazionedell’alunno
S.S. di 2 gradoprima dell’inizio dell’anno scolastico
Verbale dell’incontro
Referente per l’integrazione della S.S. di 2 gradoInsegnante di sostegno della S.S. di 1 gradoInsegnante curricolareConsiglio di Classe
Realizzare il progetto didattico per la continuità e per il passaggio
S.S. di 2 gradoInizio anno scolastico
Progetto
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Azione D: predisporre e trasmettere la documentazione sul percorso di integrazione realizzato fino al
momento del passaggio.
CHI CHE COSA TEMPI/DOVE STRUMENTI
Dirigente ScolasticoReferente per l’Integrazione della S.S. 1 gradoDocente di sostegnoAddetto di segreteriadella S.S. 1 grado
1. Predisporre il fascicolo personale dell’alunno.Potrebbe contenere:• La documentazione
prevista dalla Legge 104/92, dal DPR/94 e confermata con l’Accordo di Programma 2007 (Segnalazione, Certificazione, Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano Educativo Individualizzato)
• Verbali degli incontridi sintesi;
• Relazioni finali;• Eventuali verbali
sugli incontri scuola-famiglia;
• Eventuali lavori significativi,
• Eventuali attestati dipartecipazione adattività specifiche;
• Altro (….. )
Maggio-giugno-luglio Appositi moduliRelazioni e verbali….
Addetto di segreteria della S.S. 2 grado
Richiedere il fascicolo personale dell’alunno alla S.S. di 1 grado
Luglio
Addetto di segreteria della S.S. 1 grado
Trasmettere il fascicolo personale dell’alunno
Luglio/settembre
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Azione E: presentare l’alunno per costruire il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato.
CHI CHE COSA TEMPI/DOVE STRUMENTI
Referente per l’Integrazione della S.S. 2 grado
Prendere in visione il fascicolo personale dell’alunno e predisporre una sintesi.
Settembre
Referente per l’Integrazione della S.S. 2 gradoDocente di sostegnodella S.S. 1 gradoDocenti del C.d.c dellaScuola secondaria di 1gradoDocente di sostegnodella S.S. 2 grado
Presentare le caratteristiche dell’alunno all’equipe docenti della S.S. di 2 grado.
OttobreConsiglio di classe
Scheda di raccordoSintesi dei contenuti delfascicolo personaleColloquio
Docente di sostegno e/odocenti curricolari dellaS.S. 1 grado
Accompagnare l’alunnonei primi giorni di scuolapresso la S.S. 2 grado (sela situazione dell’alunnolo richiede)
Settembre Convenzione tra Istituti.
Indicatori per la valutazione
Adeguatezza dei tempi previsti.Compatibilità con le attività previste da ciascun ruolo/funzione assunto dalle persone che partecipano.Disponibilità e completezza della documentazione.Percezione di utilità della scheda di raccordo.Percezione di utilità dei soggetti che partecipano alle diverse azioni e sotto-azioni.Impatto sui diversi livelli dell’organizzazione (Dirigente scolastico, segreteria, docenti) e sull’utenza.
Modalità di verifica e valutazioneLa valutazione avverrà attraverso un focus- group strutturato con persone (che verranno individuate dal gruppo di progettazione) che hanno partecipato alla sperimentazione.
Traccia-guida per il focusSono state svolte le azioni del protocollo, rispettando i tempi previsti?Le modalità e gli strumenti di comunicazione sono serviti allo scopo?I ruoli previsti sono stati agiti e rispettati?Quali risorse disponibili negli Istituti possono aver favorito/ostacolato la realizzazione di quanto previsto dal protocollo?Quali modifiche potrebbero essere previste nelle azioni, negli strumenti, nei ruoli e nei tempi?
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ALLEGATO 1ISTITUTO COMPRENSIVO DI RONCADE
CONSIGLIO ORIENTATIVOPer alunni ex legge 104/92Anno Scolastico 20…../20….
Alunno/a………………………………………………………………………………classe III sez……………………………………Scuola Secondaria di 1° grado di………………………………………………..Nato/ a ……………………………………………………………………………………………..il…………………………………………………....
• Orientamento del Gruppo Interistituzionale Operativo (G.I.O.): riunione del…………………...
elevato buono sufficiente insufficienteMotivazioneImpegnoAutonomia nello studioPreparazione di base
In base al percorso scolastico realizzato dallo studente e alle valutazioni sotto riportate (mettere una crocetta nella casella corrispondente):
AREA
linguistica scientificatecnico-pratica artistica musicale
Attitudini* 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1Interessi* 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1
*Livelli: 4=Elevato 3=Buono 2=Sufficiente 1=Insufficiente
Il Gruppo Interistituzionale Operativo ritiene che l’alunno/a possa frequentare ………………….…………………………………..
OSSERVAZIONI E/O SEGNALAZIONI DI EVENTUALI BISOGNI SPECIALI
IL DOCENTE COORDINATORE DEL C.D.C. IL DIRIGENTE SCOLASTICO
………………………………………………………….. ………………………………………………………..
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ALLEGATO 2
ISTITUTO COMPRENSIVO DI RONCADESCHEDA INFORMAZIONI ALUNNO
A.S 20…/20….
Alunno ___________________________________________________________Scuola di provenienza ______________________________________________
n. ore di insegnante di sostegno ________ n. ore di addetto all’assistenza ________n. ore di addetto alla comunicazione ________n. ore di frequenza _______________Segue una programmazione differenziata? �SI’ �NOLavora prevalentemente in classe? �SI’ �NOHa necessità di un affiancamento continuo? �SI’ �NOHa un comportamento corretto? �SI’ �NOHa socializzato con i compagni? �SI’ �NOHa necessità di ausili particolari? �SI’ �NO
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ALLEGATO 3ISTITUTO COMPRENSIVO DI RONCADESCHEDA INFORMATIVA DI RACCORDO
PLESSO__________ CLASSE_______________ALUNNO/A_____________________________SESSO_______NATO/A___________IL__________SCUOLA DI DESTINAZIONE________________
[Tracciare una crocetta accanto all’alternativa che descrive la situazione dell’alunno/a]
1. ACCETTAZIONE SOCIALE
⇒ E’ isolato rispetto agli altri⇒ E’ parzialmente inserito nella classe⇒ E’ integrato nel gruppo classe⇒ E’ preferito e ricercato dagli altri in alcune situazioni⇒ E’ preferito e ricercato dagli altri in molte situazioni
2. COLLABORAZIONE NELLE ATTIVITA’ SCOLASTICHE
⇒ Entra in conflitto con i compagni nonostante la mediazione dell’insegnante⇒ Fatica a collaborare con i compagni, ma è sensibile a una mediazione esterna⇒ E’ disponibile a collaborare con i compagni: non è attivo nelle proposte⇒ Collabora volentieri con i compagni ⇒ Collabora attivamente con i compagni
3. RISPETTO DELLE REGOLE DI COMPORTAMENTO
⇒ E’ causa di continuo disturbo e manca di autocontrollo⇒ Fatica a rispettare le regole ed è poco sensibili ai richiami⇒ Rispetta le regole fondamentali⇒ Nella maggior parte delle situazioni rispetta le regole ⇒ Rispetta consapevolmente le regole
4. RESPONSABILIZZAZIONE
⇒ Rifiuta ruoli ed incarichi⇒ Accetta ruoli ed incarichi in modo limitato⇒ Accetta ruoli ed incarichi⇒ Si propone spontaneamente per ruoli ed incarichi ⇒ Ricerca attivamente ruoli ed incarichi
5. ATTENZIONE
⇒ Non è mai attento; si distrae facilmente⇒ E’ raramente attento⇒ E’ generalmente attento⇒ Ha buone capacità attentive⇒ E’ sempre attento; è capace di concentrazione prolungata
AREA DEL COMPORTAMENTO E DELLE RELAZIONI
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9. AUTONOMIA ED EFFICACIA NELL’AFFRONTARE LO STUDIO
⇒ Necessita di una guida continua per affrontare gli argomenti di studio⇒ Necessita di essere aiutato per affrontare efficacemente gli argomenti di studio⇒ Affronta gli argomenti di studio in modo autonomo, ma non sempre efficace⇒ Affronta gli argomenti di studio in modo autonomo ed abbastanza efficace⇒ Affronta gli argomenti di studio in modo autonomo ed efficace
10. MOTIVAZIONE
⇒ Sembra poco motivato a tutte le attività⇒ Sembra motivato solo ad alcune attività⇒ Sembra motivato nella maggior parte delle attività⇒ Sembra motivato in tutte le attività⇒ Sembra molto motivato in tutte le attività
7.IMPEGNO SCOLASTICO
⇒ Non si impegna nel lavoro scolastico⇒ Si impegna nel lavoro scolastico in modo discontinuo⇒ Si impegna quasi sempre⇒ Si impegna regolarmente⇒ Si impegna regolarmente con determinazione
8. ORGANIZZAZIONE NEL LAVORO SCOLASTICO
⇒ E’ molto disorganizzato⇒ E’ spesso disorganizzato⇒ Ha sufficiente capacità organizzativa⇒ Ha buone capacità organizzative⇒ E’ sempre ben strutturato nell’organizzazione
6. PARTECIPAZIONE IN CLASSE
⇒ E’ passivo e non partecipa⇒ Partecipa solo se stimolato⇒ Partecipa quasi sempre in modo attivo, se motivato⇒ Partecipa ed interviene spesso ⇒ Partecipa con entusiasmo e interesse a tutte le attività
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AREE 5 6 7 8 9 10
LINGUA ITALIANA
12 Comunicazione orale13 Lettura – tecnica14 Lettura – comprensione15 Correttezza ortografica16 Correttezza sintattico – grammaticale17 Organizzazione dei contenuti18 Riconoscimento strutture morfosintattiche e lessicali
LINGUA STRANIERA
19 Comprensione all’ascolto20 Comprensione alla lettura21 Produzione orale
CALCOLO
22 Numeri naturali23 Numeri decimali24 Risolvere espressioni con numeri irrazionali25 Operare con frazioni26 Operare con calcolo letterale
RISOLUZIONE DEI PROBLEMI
27 Comprensione del testo28 Risoluzione29 Operare con figure piane30 Operare con figure solide
COMPRENSIONI DI FATTI E FENOMENI
31 Storici32 Geografici33 Scientifici
AREA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI
34 Linguaggi musicali35 Linguaggi artistici36 Coordinazione motoria37 Motricità fine
APPRENDIMENTI
[Tracciare una crocetta nella casella che descrive la valutazione in decimi attribuita all’alunno.]
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ore lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato123456789
Orario settimanale delle lezioni [Scrivere nella tabella le materie di studio. Per ciascuna casella, aggiungere la lettera S se è presente anche l’insegnante di sostegno, e la lettera A se è presente anche l’addetto all’assistenza]
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ALLEGATO 4
ISTITUTO COMPRENSIVO DI RONCADEANNO SCOLASTICO 20 /20
COGNOME NOME______________________________________________________________
Nato il_________________________________________________________________________
Scuola di provenienza__________________________________________Classe______________
Genitore/accompagnatore__________________________________________________________
Insegnante di Sostegno _______________________________ ore settimanali_______________
Addetto all’assistenza SI ❏ NO ❏ ore settimanali_______________
Equipe ______________________Operatore socio-sanitario______________________________
Diagnosi medica__________________________________________________________________
Tipologia di disabilità
� visivo________________________________________________________
� uditivo_______________________________________________________
� pluriminorazione________________________________________________
� altro________________________________________________________
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Trattamento farmacologico in atto ed eventuali avvertenze:
_______________________________________________________________________________
Necessita di copertura totale SI ❏ NO ❏ ___________________________________
Caratteristiche dell’insegnante da assegnare___________________________________________
Programmazione Ministeriale SI ❏ NO ❏ Lingua straniera___________________________________________________________________
Modalità: in classe SI ❏ NO ❏
Linguaggio verbale SI ❏ NO ❏ I.S.presente nelle seguenti aree disciplinari_____________________________________________ ________________________________________________________________________________
SI NOAUTONOMIA
Si sposta in ambienti conosciutiUtilizza i mezzi propri (bicicletta ecc.)Utilizza i mezzi pubblici di trasportoCompie percorsi finalizzati, anche per eseguire una consegnaMemorizza i percorsi fatti e li sa ripercorrereRiconosce situazioni di pericolo (prese corrente, scale, strisce pedonali ecc)AUTONOMIA SOCIALE
Manifesta il desiderio di instaurare rapporti con i coetaneiPartecipa alle attività di gruppoRispetta le regole di convivenza nel gruppoAUTONOMIA COMUNICATIVA/RELAZIONALESa comunicareSa usare linguaggi specificiE’ in grado di presentarsiE’ in grado di relazionarsi con estranei
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Strategie e strumenti prevalenti_______________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Comportamento __________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Difficoltà di apprendimento nelle seguenti aree disciplinari_________________________________ ________________________________________________________________________________ Autonomia (negli spostamenti, relazioni ecc.)___________________________________________ ________________________________________________________________________________
Socializzazione___________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Abilità ed interessi_________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________
Attività extrascolastica: _______________________________________________________________________________ Collaborazione e partecipazione della famiglia__________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Note____________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________
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ALLEGATO 5
ISTITUTO COMPRENSIVO DI RONCADE
Traccia per la relazione finale da inserire nel fascicolo dell’alunno
La relazione finale si focalizzerà sui seguenti punti:
• Presentazione dell’alunno e della sua disabilità• Interesse• Punti di forza e di debolezza• Aree di apprendimento problematiche• Obiettivi di sviluppo• Aspetti relazionali• Caratteristiche del comportamento• Rapporti con la famiglia• Attività extrascolastiche• Interventi riabilitativi • Utilizzo di particolari strumenti( compensativi, dispensativi…..)• Programmazione didattica realmente svolta nell’ultimo anno e abilità sviluppate• Allegare eventuali materiali significativi ai fini della presentazione dell’alunno
Metodologie e tecniche di intervento didattico
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozionedi strategie e metodologie favorenti i processi educativi e cognitivi,quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie,tutoring, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausiliinformatici, di software e sussidi specifici.La progettazione degli interventi riguarda tutti gli insegnanti perché lacomunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzionedei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modoalternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti ead adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisognidegli alunni.La progettualità didattica ed educativa orientata all’inclusione e allo“stare bene insieme” è indirizzata a stimolare adeguatamente lepotenzialità di sviluppo di qualsiasi individuo in base alle suecaratteristiche personali e in base al contesto in cui si trova a vivere edinteragire.Il team docente o il Consiglio di classe attua strategie di interventocome azioni dirette per favorire l’integrazione dell’allievo disabile,educare all’accettazione delle diversità come valore, in qualsiasi formasi manifesti.Gli insegnanti utilizzano:• Rinforzi (affettivi-cognitivi)• Modeling: dimostrazione delle abilità e apprendimento per
imitazione del modello. Ovvero l’insegnante deve fungere damodello: cioè deve far vedere all’alunno qual è il modo giusto dicomportarsi di fronte a determinate situazioni e richieste.
• Shaping (modellaggio): metodo d’insegnamento individualizzatoche cerca di costruire un’abilità del tutto assente nell’alunno,iniziando a rinforzare comportamenti che si avvicinano aquell’abilità.
• Apprendimento strutturato: una metodologia efficace soprattuttoper lo sviluppo delle abilità sociali.
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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
PRINCIPI CHIAVE PER LA VALUTAZIONELa valutazione è un dirittoLa valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEILa valutazione è compito di tutti gli insegnantiLa valutazione è un dirittoIl diritto all’educazione e all’istruzione è sancito anche per gli alunni con disabilitàdalla L. 104/92:E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona diversamenteabile nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioniscolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie (art. 12/2).La valutazione degli apprendimenti è una componente indispensabile di qualsiasiattività di insegnamento intenzionale e questo vale certamente anche in caso didisabilità.Per questo è importante sottolineare che ogni alunno, anche con disabilità grave,e la sua famiglia hanno diritto a veder seriamente valutati i risultati dell’azioneeducativa e didattica svolta a scuola.La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEILa valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita semprealle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nellaindividualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento.Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili standardma a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato.Si evidenzia che in alcuni casi, alcune Aree del PEI prevedano gli stessi obiettividella classe.La loro valutazione va definita nel PEI e concordata con l’Equipe di riferimento.L’obbligo di riferimento della valutazione al PEI è valido per tutti gli ordini discuola. Unica eccezione si ha, come vedremo più avanti, quando nella scuolasecondaria di secondo grado la famiglia rifiuta la programmazione differenziata.La valutazione è compito di tutti gli insegnantiTutti gli insegnanti titolari della classe dell’alunno con disabilità sonocorresponsabili dell’attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare irisultati dell’azione didattica-educativa.La valutazione non può mai essere delegata al solo insegnante di sostegno.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÁ DPR n.122 del 22 giugno 2009; art.9
1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalitàpreviste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alleattività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall'articolo314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed èespressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate neiprecedenti articoli.2. Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorsefinanziarie disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate,comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, deldecreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agliinsegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto allesue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ovenecessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenticomponenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente aquelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento deldiploma di licenza.3. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso diattrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnicoloro necessario, previsti dall'articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cuial decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finalein decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delleprove.4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestatodi credito formativo. Tale attestato è titolo per l'iscrizione e per la frequenza delleclassi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche perl'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.
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VERIFICA E VALUTAZIONE
Nel corso dell’anno scolastico l’Insegnante di sostegno , in accordo conl’Insegnante curricolare, stabilirà tutte le prove di verifica secondo gli argomentisvolti, le competenze acquisite e le reali potenzialità dell’alunno. E’ buona normadell’Insegnante di sostegno prevedere prove di verifica iniziali, intermedie efinali, prima di somministrare la prova valutabile, apportando nel corso delleattività educative, adattamenti e/o semplificazioni. Per gli alunni disabili sonoconsentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l’effettuazione delle provescritte e grafiche e la presenza di assistenti per l’autonomia e la comunicazione(legge 104/92 art.16 comma 3). La valutazione dell’alunno disabile èstrettamente correlata al percorso individuale, non fa riferimento a standard néquantitativi né qualitativi (legge 104/92, art. 16 comma 2), per il triennio dellascuola media i criteri di valutazione delle singole prove sono predisposti dalConsiglio di Classe che indica, in sede di formulazione del PEI, i descrittori degliobiettivi disciplinari previsti. Per gli alunni disabili nel corso del triennio vapredisposto un piano di studi che, pur rispettando il principio dellaindividualizzazione didattica, sia però riconducibile agli obiettivi e alle finalità
della scuola media, l’esame di licenza media potrà svolgersi, sia per quantoriguarda le tre prove scritte che il colloquio pluridisciplinare, con provedifferenziate che, in piena coerenza con le caratteristiche dell’interventoeducativo-didattico attuato nel triennio, siano idonee a valutare l’acquisizione diun livello di maturazione e di apprendimento parimenti riconducibile agli obiettivi
e alle finalità della scuola media. Tali prove saranno deliberate dallaCommissione d’esame su richiesta avanzata dal Consiglio di classe in sede discrutinio finale. La valutazione dell’alunno disabile è compito di tutti gliinsegnanti del Consiglio di classe; tale valutazione è riferita al PEI, alle realipotenzialità dell’alunno e alla situazione di partenza. Si useranno pertanto scalevalutative riferite non a percorsi standard ma a quanto predisposto dal PEI.L’Insegnante di sostegno può suggerire al Consiglio di classe una serie diparametri per la valutazione che tengano conto delle capacità e degli obiettiviraggiunti o meno all’interno del PEI. A tal scopo vengono proposti i seguentischemi di valutazione.
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO CERTIFICATO
Tenendo presente che l’alunno segue un percorso educativo didatticoindividualizzato (punto di partenza e punto di arrivo):
• La valutazione è proposta dall’Insegnante di sostegno con l’avallo delConsiglio di Classe.
• Per le discipline in cui l’alunno non usufruisce della mediazionedell’Insegnante di sostegno, l’insegnante titolare deve comunqueadattare la sua programmazione, nonché l’azione didattica in base allepotenzialità dell’alunno, calibrando il proprio intervento in base al caso.Pertanto la sua valutazione sarà basata esclusivamente su questopercorso.
• Fatto salvo il principio che esclude a priori una valutazione negativa, unaeventuale insufficienza (voto 5) sarà da intendersi come segnale di unanecessaria revisione degli obiettivi di apprendimento e degli interventididattici messi in atto attraverso l’azione didattica.
• La valutazione è tarata sul PEI e quindi sugli specifici obiettivi definitiper lo studente con disabilità. Se gli obiettivi sono stati acquisiti consicura padronanza è normale che questi risultati vengano riconosciuti egratificati anche con un 8, 9, 10.
Alla luce di quanto sopra esposto, per gli alunni con disabilità cognitiva e PEI(Piano educativo individualizzato) il nostro Istituto ha approvato la seguentegriglia di valutazione:
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OBIETTIVO VOTO MODALITÀ DI RAGGIUNGIMENTO
Pienamente raggiunto 9/10 Con buona autonomia e sicurezza
Raggiunto in modo
soddisfacente
7/8 Occasionalmente guidato e con discreta sicurezza
Sostanzialmente raggiunto 6/7 Parzialmente guidato con sufficiente sicurezza
Raggiunto in parte 5/6 Guidato con limitata sicurezza
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CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA ED ESAME DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE.
Se il Consiglio di classe ritiene che, in riferimento al PEI, l'apprendimento siaglobalmente riconducibile agli apprendimenti ritenuti idonei per unavalutazione positiva con riguardo ai programmi ministeriali (vedi Allegato“criteri di valutazione alunni disabili”), promuove l’alunno alla classe successivao lo ammette all’esame conclusivo del primo Ciclo, come avviene per tutti glialunni.Essendo tutta la valutazione degli alunni certificati riferita al PEI, eventuali esitinegativi vanno ovviamente sempre intesi come mancato raggiungimento deipropri obiettivi, non di quelli standard della classe.Occorre ricordare che il PEI è soggetto a verifica periodica e che quindi eventualigravi problemi di attuazione devono necessariamente essere oggetto didiscussione tra i soggetti coinvolti (ricordiamo: scuola, servizi ASL e famiglia) eprevedere, se necessario, un adeguamento dei risultati attesi all’effettivasituazione riscontrata e alle potenzialità dell’alunno.Fatto salvo che la competenza per l'ammissione o la non ammissione di tutti gliallievi, compresi quelli in disabilità, è esclusivamente del Consiglio di classe eche la non ammissione dev'essere motivata con il non raggiungimento degliobiettivi previsti nel PEI o comunque ad inizio anno, nell’interesse dell’alunnoriteniamo che la scelta di una ripetenza debba essere preferibilmente condivisada tutti i componenti che concorro alla definizione del PEI (Insegnanticurricolari, insegnante di sostegno, operatori del Servizio Sanitario Nazionale,psicopedagogiste, Famiglia dell’allievo, oltre al Dirigente Scolastico). Di fatto,pertanto, la non ammissione non può mai derivare da una semplice verifica deirisultati raggiunti durante l’anno appena trascorso ma eventualmente da unprogetto educativo che, a medio o lungo periodo, valuti la possibilità diallungare il percorso formativo. Occorre tenere ovviamente bene inconsiderazione le eventuali conseguenze negative che si possono rilevare,anche negli anni successivi: demotivazione, problemi di inserimento in unanuova classe, eccessiva differenza anagrafica con i compagni che può causarepesanti effetti contrari in certi momenti della crescita. Gli alunni con disabilitàpossono rimanere nella scuola secondaria di primo grado fino al compimentodel 18° anno d’età.
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Persone di riferimento, ruoli e compiti, e enti territoriali perl’integrazione degli alunni diversamente abili
Dirigente Scolastico
Che cosa fa?• Promuove e cura iniziative di
integrazione/inclusione scolastica• Rende Operative le indicazioni del POFper l’integrazione scolastica.• Collabora con la Psicopedagogista per laconsulenza alle famiglie e il passaggio diinformazione sugli alunni.• Individua la Funzione strumentaledisabilità per il coordinamento delle attivitàdi integrazione.• Promuove e incentiva attività diaggiornamento e formazione del personaleoperante a scuola.• Valorizza progetti che attivano strategieorientate a potenziare il processo diinclusione.• Guida e coordina azioni/iniziative/attivitàconnesse con le procedure previste dallenorme di riferimento.• Indirizza l’operato dei singoli Consigli diclasse/interclasse affinché promuovano esviluppino le occasioni di apprendimento,partecipazione alle attività scolastiche,collaborazione alla stesura del PEI.• Cura i rapporti con gli enti locali (comune,provincia, ASL, ecc…) .
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Vicario
Chi è?Insegnante scuola Primaria/Professoressa scuola Secondaria 1°grado
Che cosa fa?• Sostituzione D.S. in caso sua assenza.• Collaborazione e coordinamento con il
D.S.• Referente formazione e aggiornamento
docenti.• Consulenza agli insegnanti e su richiesta
alle famiglie.
Psicopedagogista
Chi è?Insegnante laureato specializzato nella disabilità
Che cosa fa?• Integrazione alunni diversamente abili
e in situazione di svantaggio.• Coordinamento gruppo insegnanti di
sostegno.• Referente rapporti Istituto
Comprensivo con Distretto Sociosanitario n° 9.
• Referente progetti Kim, Screeningmaterna I.P.D.A. e supporto attuazionePof.
• Consulenza insegnanti e genitori.• Gestione e coordinamento gruppi
Interprofessionali Operativi.
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Figura strumentale per la DisabilitàScuola Primaria
Psicopedagogista
Chi è?Insegnante di sostegno
Che cosa fa?• Raccorda le diverse realtà (enti
territoriali, enti di formazione, insegnanticurriculari, insegnanti di sostegno, Asl,famiglie).
• Coordina il personale di sostegno agliincontri di commissione disabilità.
• Partecipa agli incontri del CTI diappartenenza.
• Rileva i bisogni dei docenti disostegno/curriculari e li comunica alleFigure di Riferimento: Psicopedagogista eDirigente Scolastico.
• Fornisce consulenza, su richiesta deicolleghi, per la stesura della modulisticache riguarda il registro di sostegno.
• Informa riguardo progetti specifici e corsidi formazione.
• Presenta e controlla la documentazionenecessaria all’inclusione
• Collabora con le psicopedagogiste e leinsegnanti di sostegno nel predisporre ladocumentazione in ingresso e in uscitadell’alunno.
• Coordina l’acquisto di materiale specificoe ne tiene l’inventario.
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Figura strumentale per la DisabilitàScuola Secondaria 1° grado
Chi è?Insegnante di sostegno
Che cosa fa?
• Raccorda le diverse realtà (enti territoriali,enti di formazione, insegnanti curriculari,insegnanti di sostegno, Asl, famiglie).
• Coordina il personale di sostegno agliincontri di commissione disabilità.
• Coordinamento delle riunioni delDipartimento Disabilità.
• Partecipa agli incontri del CTI diappartenenza.
• Rileva i bisogni dei docenti disostegno/curriculari e li comunica alleFigure di Riferimento: Psicopedagogista eDirigente Scolastico.
• Fornisce consulenza, su richiesta deicolleghi, per la stesura della modulisticache riguarda il registro di sostegno.
• Informa riguardo progetti specifici e corsi diformazione.
• Presenta e controlla la documentazionenecessaria all’inclusione.
• Collabora con le psicopedagogiste e leinsegnanti di sostegno nel predisporre ladocumentazione in ingresso e in uscitadell’alunno.
• Coordina l’acquisto di materiale specifico ene tiene l’inventa.
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• Organizza con in Consiglio di Classeeventuali progetti con le realtàscolastiche e lavorative territorialiesterne alla scuola.
• Controlla la documentazione in ingresso, initinere e predispone quella in uscita conriferimento alle indicazioni da Accordo diProgramma;
• Coordina le attività di orientamento per iragazzi disabili .
• Definizione coordinamento degli incontri diG.I.O. (scuola, famiglia e Servizi sociali.
• Consulenza alle famiglie.• Coordinamento delle attività in uscita e
progetti inclusivi per Handicap/Disagio• Collaborazione con la Figura Strumentale
Disabilità/DSA
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Insegnante di sostegno
Chi è?Insegnante specializzato A volte può accettare l’incarico anche un insegnante non specializzato che all’inizio dell’anno deve partecipare però ad un corso di formazione in materia di disabilità.
Che cosa fa?• Svolge un ruolo determinante nel
processo di integrazione dell’alunnodiversamente abile, poiché non si limitaal rapporto educativo/didattico con ildiscente, ma lavora con la classe, cosìda fungere da mediatore tra lui/lei e icompagni, tra lui/lei e gli insegnanti, tralui/ lei e la scuola.
• Lavora con gli insegnanti di classe insede di programmazione eindividuazione di strategie atte allarealizzazione di processi integranti diinsegnamento e valutazione.
• Redige la documentazione relativaall’alunno (PEI e PDF) in collaborazionecon le insegnanti e la famiglia.
• Collabora con le insegnanti di classenella realizzazione di verifiche o attivitàspecifiche per l’alunno.
• Partecipa agli incontri di équipe.• Partecipa alle commissioni Disabilità.
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Insegnanti di classe
Chi sono?Insegnanti delle singole disciplineTEAM o CONSIGLIO DI CLASSE
Che cosa fanno?• Raccolgono e condividono tutte le
informazioni necessarie a una piena conoscenza del caso.
• Concordano e attuano conl’insegnante di sostegno le fasi diprogettazione e di verifica del percorsoeducativo e formativo.
• Partecipano agli incontri G.I.O..Per la scuola Secondaria il coordinatoredi classe e in caso di comprovata gravitàdel caso da esaminare tutto ilConsiglio di classe.
• Collaborano, all’interno del Teamo Consiglio di classe, all’osservazionee alla valutazione iniziale e in itinere.
• Collabora con l’insegnante di classe nella realizzazione di verifiche o attività specifiche per l’alunno.
• Attua gli interventi programmati nel nel PEI, quindi anche l’elaborazione e svolgimento delle verifiche, in assenza dell’insegnante di sostegno (principio di contitolarità).
Chi è?Operatore addetto alla cura e all’assistenza dipersone in difficoltà
Che cosa fa?• Si occupa dell’assistenza base a scuola ai
sensi dell’art 13 L 104/92.• Realizza piano socio assistenziale in
collaborazione con L’Equipe.• Collabora per la Stesura de Progetto di
Vita.• Attività volte a promuovere o mantenere
abilità residue in particolare sullacapacità di socializzazione e autonomiapersonale in relazione al contesto.
• Cura dell’igiene della persona edell’ambiente e le attività chescandiscono la quotidianità.
Addetto all’Assistenza
Chi è?Operatore della scuola di ogni ordine e grado
Che cosa fa?• Garantisce l’assistenza di base degli alunni
disabili lg 104, nota 3390/2001• Collabora alla costruzione di un ambiente
educativo accogliente e stimolante per lamaturazione delle autonomie personali edella comunicazione.
• Può dichiarare la propria disponibilità ancheper le funzioni assistenziali di base(CM.3390/2001), per le quali partecipa amomenti formativi e riceve un compensoaccessorio.
• Va coinvolto nella progettazione per il ruoloprezioso che può svolgere in vari contestiscolastici.
• Svolge attività specifiche su incarico del D.S
Collaboratore scolastico ATA
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Risorse del territorio
Equipe Territoriale e Servizi Sociali ASL:NeuropsichiatraPsicologaLogopedistaPsicomotricista
Assistente Sociale……..
Che cosa fanno?• Certifica lo stato dell’alunno –
Certificazione.• Formula la diagnosi Funzionale (art 12
comma 5 Lg 104 e DPR 24 febbraio1994 Descrizione Analitica sullo stato del soggetto).
• Attua interventi terapeutici e riabilitativi.• Collabora per la stesura del Progetto di
Vita.• Consulenza e Risorsa per un sistema
integrato di interventi e servizi
C.T.S.
Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012D.M 12 luglio 2011
Che cosa fa?• Coordinamento nella gestione delle
risorse territoriali con CTI, Distretti socio sanitari, scuole, associazioni…
• Consulenza, informazione, formazione, monitoraggio e raccolta di buone pratiche rivolte agli insegnanti e genitori.
• Acquistano ausili adeguate alle esigenze territoriali.
• Piano annuale di intervento.• Lavoro in rete con le Istituzioni
scolastiche e o distretti socio sanitari per l’elaborazione condivisa di procedure per l’integrazione.
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Ausili, sussidi didattici e spazi funzionali
Nei nostri plessi (scuola Infanzia/Primaria/ Secondaria) sono presenti alcuniausili e sussidi didattici compresi i mezzi audiovisivi che permettono difacilitare l’autonomia, la comunicazione e il processo di apprendimentodell’alunno diversamente abile.Tali oggetti o attrezzature sono: materassini, tappetini, cubi di gomma piuma,ecc.; strumenti informatici : Cd-rom specifici per migliorare l’apprendimento didiscipline come la matematica, l’italiano, la storia e la geografia; libri sulle variedisabilità e materiali per l’aspetto logico e cognitivo strutturati (tabelle e lineedei numeri) e non.Invece per quanto riguarda gli spazi funzionali:
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
1 spazio multifunzionale utilizzato come : biblioteca, laboratorio espressivo musicale, motorio, aula di inglese-Musestre
1 aula di inglese-Roncade 4 aule polifunzionali di cui 3 dotate di un computer ed una stampante- plesso Roncade
3 aule curricolari -Musestre
1 biblioteca magistrale-Roncade
1 biblioteca -plesso Roncade
1 aula insegnanti 1 biblioteca di plesso per gli alunni-Roncade
1 aula informatica- plesso Roncade
Uso settimanale della palestra della scuola primaria di Musestre.
1 palestra-Roncade 1 laboratorio scienze-plesso Roncade
4 aule curricolari-San Cipriano
1 aula polifunzionale 1 palestra -plesso Roncade
1 aula per attività motoria
1 aula di immagine-Roncade 1 aula arte- plesso Roncade
Uso settimanale della palestra della scuola primaria di San Cipriano
1aula di sostegno-Roncade 1 auditorium -plesso Roncade
1 mensa 1 aula di informatica-Roncade 1 cucina- plesso Roncade
1 spazio multifunzionale utilizzato come: biblioteca, laboratori-vari.
1 aula polifunzionale-Roncade 1 aula polifunzionale dotata di pc e stampante-plesso Monastier
1 aula insegnanti 1 mensa-Roncade 1 biblioteca -plesso Monastier
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3 aule curricolari Monastier
1 aula insegnanti-Roncade 1 aula di arte plesso Monastier
1 aula insegnanti 15 aule curricolari-Roncade 1 aula di musica- plesso Monastier
1 mensa 1 aula di inglese-Biancade 1 laboratorio di scienze-plesso Monastier
1 spazio multifunzionale utilizzato come: biblioteca, laboratori-vari.
1 biblioteca di plesso-Biancade 1 palestra- plesso Monastier
1 palestra-Biancade1 aula immagine-Biancade3 aule di sostegno-Biancade1 laboratorio di informatica-Biancade1 mensa-Biancade1 aula insegnanti-Biancade10 aule curricolari-Biancade1 palestra-Monastier1 aula insegnanti-Monastier1 aula di informatica-Monastier1 salone polivalente-Monastier1 cucina-Monastier1 aula di inglese-Monastier10 aule curricolari-Monastier1 mensa-Monastier1 piccola biblioteca-Monastier1 mensa-Musestre1 laboratorio di informatica-Musestre1 aula di sostegno-Musestre1 ripostiglio-Musestre5 aule curricolari-Musestre1 biblioteca di plesso-Musestre1 biblioteca di plesso-San Cipriano1 mensa-San Cipriano1 laboratorio di informatica-San Cipriano1 aula di sostegno-San Cipriano9 aule curricolari-San Cipriano
Disturbi Specifici di Apprendimento
La legge n. 170/2010, riconosce la dislessia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi
Specifici di Apprendimento (DSA). Sono coinvolti in tali disturbi: l’abilità di lettura, di
scrittura e di fare calcoli.
Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono disturbi dipendenti da
disfunzioni di origine neurobiologica, che causano difficoltà molto importanti,
nell’acquisizione di alcune specifiche abilità scolastiche, ma che lasciano integro il
funzionamento intellettivo generale. Questi disturbi tendono però a persistere nel tempo.
Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, comunque, il discente può
raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti.
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1.1 LA DISLESSIALa dislessia è la difficoltà nella lettura. Essa è caratterizzata in un deficit nella
velocità e nell’ accuratezza della lettura. In genere il bambino ha difficoltà ha
riconoscere e comprendere i segni associati alla parola. A causa di ciò non è in
grado di effettuare una lettura accurata e/o fluente.
Le difficoltà specifiche dell’alunno dislessico sono diverse, comunque possiamo classificarle in :
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DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE
Confusione di segni diversamenteorientati nello spazio
La "p" e la "b"; la "d" e la "q"; la
"u" e la "n"; la "a" e la "e"; la "b" e
la "d".
Confusione di segni che si differenziano per piccoli particolari
La "m" con la "n"; la "c" con la "e";
la "f" con la "t".
Confusione nel discriminare segni alfabetici che corrispondono a suoni che si assomigliano
La "f" con la "v"; la "t" con la "d";
la "p" con la "b"; la "c" con la "g";
la "l" con la "r"; la "m" con la "n";
la "s" con la "z".
Omissioni di grafemi e di sillabe "fonte" con "fote"; "fuoco" con
"foco"; "campo" con "capo".
Inversioni di sillabe "li" al posto di "il"; "la" al posto di
"al"; "ni" al posto di "in".
Inversioni della parola "talovo" al posto di "tavolo".
Aggiunte e ripetizioni "tavovolo" al posto di "tavolo".
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DIFFICOLTA’ LESSICALI O ORTOGRAFICHE
Separazioni illegali "in sieme" per "insieme"; "in
dietro" per "indietro".
Fusioni illegali "lacqua" per "l’acqua"; "nonè"
per "non è".
Scambio di grafemi omofoni (non omografi)
"quore" per "cuore"; "squola"
per "scuola"; "cuaderno" per
"quaderno".
Omissione o aggiunta del grafema "h" "a" per "ha"; "sciena" per
"schiena".
Esempi tratti dal testo « Con-pensare i DSA» di Filippo Barbera in collaborazione con il prof. Cornoldidell’Università di Padova
1.2 LA DISGRAFIA
La disgrafia è la difficoltà a livello grafo-esecutivo.La scrittura è irregolare per dimensione e/o pressione, vi è una scarsa capacitàad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale delloscritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parolesono irregolari.E’ una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto.
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DIFFICOLTA’ VISUO-SPAZIALI
• Spazi irregolari tra lettere e parole
• Macro o micro grafie irregolari
• Fluttuazioni delle lettere sul rigo
• Mancato rispetto dei margini del foglio
• Capovolgimenti di lettere
Esempio di disgrafia spaziale
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DIFFICOLTA’ POSTURALI E MOTORIE
Postura
Prensione
Tremori
Pressione
La pressione della mano sul foglio non èregolare; spesso è eccessivamente fortee il segno lascia un’impronta marcataanche nelle pagine seguenti delquaderno, talvolta la grafia e debole.
1.3 LA DISORTOGRAFIALa disortografia è la difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione dellinguaggio parlato in linguaggio scritto.In genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali etc.)
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ERRORI DISORTOGRAFICI
Errori fonologici Errori non fonologici Altri errori
Sostituzione di grafemi «fento» per «vento»«tono» per «dono»
Separazione illecite«in sieme» per «insieme»«in dietro» per «indietro»
Omissione o aggiunta di accenti«perche» per «perch黫ando» per «andò»
Omissione di lettere o sillabe«fuco» per «fuoco»«sana» per «savana»
Fusione illecite«cisono» per «ci sono»«nonè» per «non è»
Omissione o aggiunta di doppie«picolo» per «piccolo»«pala» per «palla»
Aggiunta di lettere o sillabe«saradina» per «sardina»«bannana» per «banana»
Scambio di grafemi omofoni non omografi«licuore» per «liquore»«squola» per «scuola»
Inversioni:«li» per «il»«tradi» per «tardi»
Omissione o aggiunta di H«anno» per «hanno»«ghomitolo» per «gomitolo»
Grafemi inesatti:«pese» per «pesce»«magi» per «maghi»
1.4 LA DISCALCULIA
La discalculia è la difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura delnumero.Nella discalculia si distinguono due profili:1. Deficit nelle componenti di cognizione numerica (intelligenza numerica
basale);2. Deficit relative alle procedure esecutive e al calcolo.Nel primo ambito, la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilitànumerica: il subitizing (o riconoscimento immediato di piccole quantità), imeccanismi di quantificazione, la seriazione, la comparazione, le strategie dicomposizione e scomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente.Nel secondo ambito, invece la discalculia rende difficoltose le procedure esecutiveper lo più implicate nel calcolo scritto: la lettura e scrittura dei numeri,l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scrittovero e proprio.Alcuni ERRORI possono essere a:
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• BASE LESSICALE: il bambino ha difficoltà nel produrre o comprendere le singole cifre (
Es: 4 al posto di 7 ( legge o si rappresenta mentalmente, scrive o dice ad alta voce
«quattro» invece di «sette»; 32 al posto di 31);
• BASE SINTATTITA: il bambino è in grado di codificare le singole cifre ma non riesce a
stabilire i rapporti tra loro in una struttura sintattica corretta.
Si tratta di errori di transcodificazione tra i diversi codici arabico verbale e
viceversa (Esempio di errore dovuto al mancato riconoscimento del valore
posizionale «seicentocinquantadue» - 6100502;
• NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE: possono riguardare la scorretta
posizione nell’ incolonnamento, l’inversione o l’omissione di sequenze relative
all’algoritmo (es. il cambio);
• VISUO-SPAZIALI: difficoltà nel seguire la direzione procedurale delle operazioni
(incolonnamento); nella scrittura dei segni (es: segno + come segno x).
Pur interessando abilità diverse, i disturbi ampiamente descritti nelle pagineprecedenti possono coesistere in una stessa persona (ciò che tecnicamentesi definisce COMORBILITA’) e associarsi ad altri disturbi di sviluppo(disturbi di linguaggio, di coordinazione motoria , disturbi dell’attenzione).
Uno dei principali strumenti di classificazione dei disturbi è l’ ICD10
F81.0] Disturbo specifico della lettura (Dislessia)F81.2] Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (Discalculia)F81.1 Disturbo specifico della compitazione (Disortografia)
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DISLESSIA DISGRAFIA
DISCALCULIA DISORTOGRAFIA
Cosa possiamo fare noi insegnanti se in classe abbiamo il
sospetto di avere un bambino con DSA?
La legge 170/2010 sottolinea che la scuola ha IL COMPITO di attivare sistemi di
rivelazione precoce, che non costituiscono diagnosi.
I docenti somministrano prove, concordate con degli esperti dell’istituto
(psicopedagogiste) o del territorio, all’ultimo anno della scuola dell’infanzia, al
primo e al secondo della scuola primaria.
Nel caso di un sospetto DSA la scuola deve attivare forme volte ad un recupero
didattico mirato; solo se queste difficoltà persistono, sarà necessario consigliare
alla famiglia di rivolgersi ad una specialista riconosciuto dalle ULSS, al fine di
avviare il percorso per una eventuale riabilitazione e se esistono le condizioni di
una diagnosi ai sensi dell’art.3 della L.170/2010.
La diagnosi di dislessia può essere formulata con certezza a partire dalla fine
della seconda classe della scuola Primaria quando il bambino ha superato il
periodo di insegnamento della letto – scrittura e non ha raggiunto le prestazioni
scolastiche attese per l’età e classe frequentata. La diagnosi di discalculia, invece,
si fa a partire dalla classe terza.
Secondo quanto è previsto dalla legge, gli studenti con DSA hanno diritto
all’insegnante di sostegno, solo nel caso in cui siano certificati ai sensi della
L.104/92.
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Questo schema sintetizza le varie fasi che coinvolgono la scuola, la famiglia e i servizi.
IN CLASSE HO UN ALUNNO CHE PRESENTA DIFFICOLTA’ NELLA LETTURA E SCRITTURA
64
65
INDICATORE SÌ NO
Difficoltà evidente di copia dalla lavagna
Difficoltà di orientamento nel foglio e di procedura e nella scrittura da sx
a dx
Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario
Difficoltà ad imparare le tabelline
Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche
Difficoltà a memorizzare filastrocche, poesie, verbi, date , giorni della
settimana, mesi….
Difficoltà di attenzione
Difficoltà a leggere l’orologio
SCHEDA DI OSSERVAZIONE SCUOLA PRIMARIA
NOME E COGNOME DELLO STUDENTE…………………………………………………………………………………………………………………………………………
DATA DI NASCIITA………………………………………………………………CLASSE…………………………………………………………………………………………….
SCUOLA…………….……………………………………………………………….OSSERVATORE…………………………………………………………………………………
INDICATORE SÌ NO
Legge con fatica e quasi con sofferenza
Permane una lettura sillabica
Perdita del segno o della riga durante la lettura o salto della parola
Legge a rovescio, comincia dall’ultima lettera, cambia l’ordine delle
lettere
(il-li perso-spero la-al porto pronto…)
Quando legge parole lunghe, non guarda tutta la parola ma cerca di
indovinarla dopo aver letto soltanto l’inizio
Omette o sostituisce parti di parola
Confonde nella lettura grafemi di forma simile o diversamente orientati
(p/b/q/d , m/n, a/e)
Lettura
Difficoltà generali
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INDICATORE SÌ NO
Nella scrittura di parole compaiono errori di omissione , inversione,
sostituzione
Nella scrittura di parole compaiono errori separazione e/o fusione di
sillabe (par lo per parlo, lacqua per l’acqua
Nella scrittura di parole compaiono errori di accenti e doppie
Nella scrittura sbaglia spesso le vocali
Difficoltà ad apprendere i diversi gruppi consonantici complessi,
digrammi e trigrammi
Scrittura irregolare, impugnatura scorretta
Spesso si dimentica come si scrive una lettera
Cambia l’altezza delle lettere
Si stanca scrivendo. Dice spesso che la mano gli fa male. Ha i muscoli
tesi
Scrittura
INDICATORE SÌ NO
Difficoltà nella comprensione del testo letto
Difficoltà nella comprensione del testo letto che contiene inferenze
Dimostra una grande differenza nel livello di comprensione dello stesso
testo a seconda che lo legga lui o che gli venga letto
Difficoltà nella pianificazione di un testo
Lessico molto povero
Difficoltà a ricavare semplici informazioni (soggetto….)
Comprensione
INDICATORE SÌ NO
Dice che odia leggere e scrivere
Dice che crede di essere stupido
Altre persone credono che il bambino non si applichi, mentre gli
insegnanti e i genitori osservano che lavora molto con pochi risultati
Comportamento
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SCHEDA DI OSSERVAZIONE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
NOME E COGNOME DELLO STUDENTE……………………………………………………………………………………………………………………………
DATA DI NASCITA….……………………………………………………………………………………..CLASSE……………………………………………………
SCUOLA………………………………………………………………………………………………….OSSERVATORE…………………………………………………
INDICATORE SÌ NO
Rispetto ai suoi coetanei legge ad un livello molto più basso
Non legge per conto suo
Riesce a leggere determinate parole per breve tempo poi le dimentica
Legge a rovescio – comincia con l’ultima lettera – cambia l’ordine delle lettere(il – li . perso – spero, la – al, porto – pronto)
Non comprende bene quello che legge
Legge ad alta voce con poca espressione ed intonazione
Fa molti errori con parole brevi
Omette o sostituisce le parole
Quando legge parole lunghe, non guarda tutta la parola ma cerca di indovinarla partendo da alcune lettere soltanto
Legge in fretta, sbagliando, ma continuando lo stesso anche quando la frase non ha più senso
Legge molto lentamente, con molta fatica, provando a pronunciare tutte le lettere, spesso sbagliando
Perde spesso il segno
Si auto corregge spesso
Lettura
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INDICATORE SÌ NO
Ha più difficoltà nel ricordare i suoni delle vocali che le consonanti in
inglese
Spesso non riesce a concordare la sequenza delle lettere con la
sequenza dei suoni
Spesso non riesce a sillabare per pronunciare la parola
Ha difficoltà nel pronunciare i gruppi consonantici
Confonde i suoni soro / sonoro, non percepisce le differenze
Analisi fonetica
INDICATORE SÌ NO
Rovescia le lettere in tutti i modi
Cambia la sequenza delle lettere
Sbaglia più spesso le vocali
Non scrive tutte le lettere della parola
Non sembra sentire i suoni come sono, può scrivere “pemissista” per “pessimista”,“rado” per “ratto”, “vafe” per “fave”
Confonde le lettere nel sordo / sonoro. Ex. f/v, d/t, b/p, c/g
Sa scrivere foneticamente, ma sbaglia di fronte ai diagrammi e alle doppie
Ortografia
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INDICATORE) SÌ NO
Rovescia lettere come: p-q-d-b
Spesso dimentica come si scrive una lettera
Cambia l’altezza delle lettere
Forma la lettera iniziando dalla riga e andando verso l’alto
Lascia spazi fra le lettere di una parola
Scrive lettere maiuscole in mezzo alla parola
Scrive velocemente, in modo quasi indecifrabile o molto lentamente, quasi “incidendo” il foglio
Scrive due parole insieme, ex. “lamamma”
Si stanca scrivendo. Dice spesso che la mano gli fa male. Ha i muscoli
molto tesi.
Ha difficoltà ad organizzare lo spazio sulla pagina. Può cominciare in mezzo invece che al margine e si sposta un po’ a destra ad ogni nuova riga.
Calligrafia(Non tutti i dislessici dimostrando anche disortografia. E’ una comorbilità)
INDICATORE) SÌ NO
Dice che odia leggere e scrivere
Dice che non gli interessa leggere e scrivere
Dice che crede di essere stupido
Altre persone credono che il bambino non si applichi, mentre gli insegnanti oi genitori osservano che lavora tanto con pochi risultati
Dimostra molti interessi e fa osservazioni intelligenti se non si tratta di leggere e scrivere
Comportamento
COSA FARE A SCUOLA? Il Dirigente Scolastico, la Referente di Istituto per i DSA e gli insegnantimettono in atto una serie di azioni per assicurare all’ alunno con DSA glistrumenti adeguati per conseguire il successo formativo.La tabella sottostante riassume i compiti principali della scuola in presenza di unalunno con DSA
DIRIGENTESCOLASTICO
REFERENTE DSA
INSEGNANTI
• E’ garante delleopportunità formative e dei servizi erogati;
• Garantisce e promuove il raccordo tra i soggetti coinvolti;
• Riceve la diagnosi e la condivide con i docenti;
• Promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse;
• Svolge funzioni di sensibilizzazione sulle varie tematiche relative ai DSA;
• Informa sulle norme e dà indicazioni;
• Fornisce informazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato;
• Offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici;
• Cura la dotazione di sussidi;
• Media i rapporti fra i vari soggetti coinvolti.
• Mette in atto strategie di recupero;
• Segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in essere;
• Prende visione delle certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti;
• Procede in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti;
• Attua strategie educative –didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo;
• Adotta misure dispensative
• Attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti;
FAMIGLIA
• Provvede a informare la scuola o a far valutare il figlio;
• Consegna alla scuola, in segreteria la diagnosi di cui all’art.3 della legge 170/2010;
• Condivide le linee del PDP (autorizzando la scuola ad adottare le misure stabilite);
• Sostiene lamotivazione e l’impegno dell’alunno;
• Verifica lo svolgimento dei compiti assegnati e delle richieste.
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DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
La legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una
didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro
scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il
bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate»
Secondo le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti condisturbi specifici di apprendimento, si possono proporre le seguenti definizioni inmateria di didattica:
Didattica INDIVIDUALIZZATA
DidatticaPERSONALIZZATA
Modula la didattica, i tempi, glistrumenti rispetto alle caratteristichedell’alunno per potenziaredeterminate abilità o per acquisirespecifiche competenze
Calibra l’offerta didattica, e lemodalità relazionali, sulla specificitàed unicità a livello personale deibisogni educativi che caratterizzanogli alunni della classe , considerandole differenze individuali soprattuttosotto il profilo qualitativo.
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COS’E’ IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO?
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è un documento importante per un alunnocon DSA, in quanto esplicita i percorsi didattici, nonché gli strumenti compensativi edispensativi adottati nelle varie discipline scolastiche, oltre alle modalità di verifica edi valutazione a cui le docenti si devono attenere.E’ uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famigliadelle iniziative intraprese.Il PDP per gli alunni con diagnosi DSA (rilasciata da una struttura sanitaria pubblica(ULSS) ), viene redatto ALL’INIZIO DI OGNI ANNO SCOLASTICO, ENTRO IL PRIMOTRIMESTRE, dal team dei docenti o dal Consiglio di classe.Per redigere questo documento è fondamentale che la famiglia consegni insegreteria la diagnosi, che verrà protocollata ed archiviata nel fascicolo personaledell’alunno. Successivamente seguirà un colloquio tra insegnanti e genitori, nel qualesi condivideranno informazioni. Infine si passerà alla stesura del documento da partedei docenti, che lo faranno firmare anche ad entrambi i genitori.Il PDP sarà custodito nel fascicolo personale dell’alunno e diventerà il documento diriferimento per gli anni successivi fino all’esame di Stato.
Il PDP conterrà i seguenti punti:
• Dati anagrafici dell’alunno• Tipologia del disturbo• Attività didattiche individualizzate;• Attività didattiche personalizzate• Strumenti compensativi utilizzati;• Misure dispensative adottate;• Forme di verifica e valutazione personalizzate.
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Si allega PDP scuola Primaria e Secondaria 1° grado
STRUMENTI COMPENSATIVI E LE MISURE DISPENSATIVE
La legge 170/2010 enuncia «La scuola ha l’obbligo di garantire l’introduzione di
strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie
informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualità dei concetti da apprendere». Tuttavia l’insegnante può sentirsidirettamente coinvolto nella loro ideazione e creazione perché sa individuare ipercorsi di apprendimento più idonei ai propri alunni.Inoltre lo strumento compensativo non deve essere visto come una facilitazione,piuttosto rappresenta il mezzo per COMPENSARE la difficoltà determinata daldisturbo e consentire il dispiegarsi delle altre abilità.E’ fondamentale anche far acquisire allo studente competenze adeguate nell’uso deglistrumenti compensativi. Inoltre lo studente non ha necessariamente bisogno di tuttigli strumenti compensativi e quelli che vengono scelti vanno sempre adattati allesue caratteristiche.
Le principali misure compensative per la scuola Primaria sono:
• Tabella delle stagioni, dei mesi e dei giorni della settimana;
• Tabella dell’alfabeto nei vari caratteri;
• Tavola pitagorica;
• Tabelle delle misure;
• Tabelle delle formule matematiche;
• Calcolatrice;
• Grafici, schemi, mappe concettuali e mentali;
• Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e/o sintesi vocale.
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Le principali misure compensative per la scuola Secondaria 1° grado
sono:
• formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento;
• tabella delle misure e delle formule geometriche;
• computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico,stampante e scanner;
• calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante;
• registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali);
• software didattici specifici;
• Computer con sintesi vocale e vocabolario multimediale .
Per uno studente con dislessia nella scuola Secondaria, gli strumenticompensativi sono quelli che possono trasformare un compito dilettura(reso difficile dal disturbo) in un compito di ascolto.Perciò si può far riferimento (oltre agli strumenti elencati in tabellasintesi vocale, audiolibri ecc.) anche alla presenza di una persona chelegga gli items dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o iquestionari a scelta multipla.
Le MISURE DISPENSATIVE consentono all’alunno di non svolgere alcune
tipologie di compito, che nello svolgimento risultano particolarmente difficoltose.Esse hanno lo scopo di evitare che il disturbo possa comportare un insuccessoscolastico.
Le principali misure dispensative per la scuola Primaria comprendono:
• dalla lettura ad alta voce• dall’uso del vocabolario cartaceo• dal prendere appunti;• dai tempi standard ;• dal copiare dalla lavagna;• dalla dettatura di testi/o appunti;• da un eccesivo carico di compiti;• dallo studio mnemonico delle tabelline;• dallo studio mnemonico delle coniugazioni verbali• dallo studio della lingua straniera in forma scritta.
Le principali misure dispensative per la scuola Secondaria 1° grado comprendono:
• dalla lettura ad alta voce• la scrittura sotto dettatura• dal prendere appunti;• dai tempi standard ;• dal copiare dalla lavagna;• da un eccesivo carico di compiti;• dallo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni.
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L’INFORMATICA è un’importante RISORSA per favorire l’autonomia nello
studio.In commercio sono presenti numerosi programmi informatici specifici per glialunni con DSA .FONDAMENTALE affinché la tecnologia sia davvero efficace come strumentocompensativo è necessario che l’alunno sviluppi una competenza nell’utilizzo diquesti strumenti.
PER LA LETTURA
• Il libro digitale (E-Book) il cui testo è letto da una sintesi vocale istallata sul PC. Il testo letto dalla sintesi appare evidenziato, permettendo quindi di ascoltare e di seguire anche “ con gli occhi ” il testo evidenziato che scorre;
Ci sono libri scolastici anche in formato digitale, in particolare PDF, uguali a quellicartacei, sia come impaginazione che come contenuti.
Possono essere richiesti alle case editrici oppure all’Associazione ItalianaDislessia (www.libroaid.it). Altri testi in formato digitale sono reperibili inwww.liberliber.it, dove è possibile trovare anche alcuni libri parlati.
• Gli audiolibri sono sempre più diffusi e quindi reperibili in libreria, in alcune biblioteche o su internet (ad esempio www.liberliber.it)
• Sintesi vocale BALABOLKA, legge testi di documenti o in finestre di Windows e li riproduce con voce sintetizzata attraverso gli altoparlanti del computer.
• Sintesi vocale LEGGIXME , è un programma che permette allo studente di leggere una discreta quantità di testi senza dipendere dagli altri. In quanto trasforma il testo scritto (PDF, DOC ecc) in un testo audio.
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PER LA SCRITTURA
Scrivere potendo correggere in itinere, sentire ciò che si scrive aiutarsi con un correttore ortografico è un modo per far arrivare ad esprimersi per iscritto i propri contenuti anche ai ragazzi con DSA
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Si può utilizzare "Open Office« che comprende diversi programmi: videoscrittura, creazione di tabelle,creazione di presentazioni, disegno, database, sia per programmi Windows, che Linux, o Mac
IMPARARE A USARE LA TASTIERA CON I PROGRAMMI:
• 10 dita
Programma che serva ai bambini e ragazzi ad usare correttamente la tastiera del PC, è gratuito e scaricabile dal sito http://www.subvedenti.it/10ditaV3.asp
PER LO STUDIO
Programmi che permettono l’elaborazione e l’organizzazione degli argomenti di studio in mappe concettuali.
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• CMAP è un programma multipiattaforma specifico per l’elaborazione di mappe concettuali,ma che può essere utilizzato per realizzare anche altre rappresentazioni delle conoscenza.Scaricabile dal sito:http://cmaptools.softonic.it
• ImTranslator è un piccolo editor di testi multilingue, con copia, incolla, correttore ortografico, dizionario, tastiera, ingrandimento caratteri, possibilità di stampa ed invio via e-mail, ma la cosa più interessante è la presenza di una sintesi vocale che legge benissimo, sia il testo originale che quello tradotto.
• Pen drive PcInTasca Dislessia Sono presenti programmi open source e free che non vengono installati sul computer ospitante, ma possono essere utilizzati direttamente dalla chiavetta.scaricabile dal sito : cti.besta.it
Si segnala inoltre il sito del Ministero in cui sono reperibili programmi gratuiti per la disabilità, alcuni dei quali utilizzabili anche per difficoltà nella letto-scrittura: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/disabilita
VERIFICHE E VALUTAZIONE degli alunni con DSA
In occasione delle verifiche degli apprendimenti le insegnanti devono mettere in atto indicazioni specifiche:
• organizzazione di interrogazioni programmate • uso di mediatori didattici (calcolatrice, vari ausili, tavole compensative,
schemi e mappe concettuali) • durante le prove scritte e orali concedere tempi più lunghi o/e verifiche più
brevi. • prove orali al posto di prove scritte• non giudicare l’ordine o la calligrafia , ma privilegiare i concetti• verifica separata di competenze diverse
Durante le prove invalsi gli alunni con DSA possono: - avere più tempo per completare la prova - utilizzare gli strumenti compensativi
LA VALUTAZIONE
La valutazione deve tener conto delle caratteristiche personali dell’alunno e dellespecifiche difficoltà che presenta (DPR N. 122 del 2009 – ART.10 – Regolamentosulla Valutazione). I docenti, pertanto, devono orientare la valutazione sucompetenze più ampie e generali (Legge 170 dell’8 ottobre 2010) considerando iprogressi raggiungi e gli sforzi impiegati dall’alunno per il raggiungimento degliobiettivi.
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NORAMTIVA DI RIFERIMENTO PER DSA
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• DPR 275/99 - Regolamento dell’autonomia – “Le Istituzioni Scolasticheconcretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali allarealizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tuttigli alunni, riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo lepotenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili alraggiungimento del successo formativo “.
• Nota MIUR 4099/A4 del 5 ottobre 2004 indirizzata agli Uffici ScolasticiRegionali “Iniziative relative alla dislessia”
• Nota Ministeriale n. 26/A4 del 5 gennaio 2005 “Precisazionesull’utilizzo delle note in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi imomenti di valutazione”.
• Nota MIUR 4798 del 27 luglio 2005 “Coinvolgimento della famiglia”.• Nota MIUR 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento –
Indicazioni operative”• Decreto Ministeriale del 31 luglio 2007 - Indicazioni per il curricolo per
la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione - .• Decreto del Presidente della Repubblica n.122/art. 10 del 22 giugno
2009 -Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento(DSA) - .
• Manuale per prove INVALSI: “ Per gli alunni con diagnosi specialistica didislessia è prevista, oltre all’assegnazione di maggior tempo per losvolgimento della prova, la possibilità di sostenere la prova con l’ausiliodi strumenti compensativi impiegati durante l’anno scolastico”
• Legge n. 170 del 08 ottobre 2010 pdf, 31 kb - “Nuove norme in materiadi disturbi specifici di apprendimento”
· Circolare Ministeriale n. 3573 del 26 maggio 2011 “Diagnosi alunni conDSA precedente all’entrata in vigore della Legge 8 ottobre 2010 n.170“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento inambito scolastico”
· Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 – Disposizioni attuative della Legge8 ottobre 2010, Nuove norme in materia di disturbi specifici diapprendimento in ambito scolastico - Linee guida –
(Si allega NORMATIVA IN MATERIA DI DSA)
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BIBLIOGRAFIA UTILE
Brembati F., Donini R. “ Come una Macchia di Cioccolato “ Erickson
Cornoldi C. “ Le difficoltà di apprendimento a scuola “ Il mulino
Barbera F. “ Un’insolita compagna: la dislessia “ Editrice Veneta
Gariglio L. “ La storia di Carlotta. Una diagnosi tardiva di dislessia “ Edizioni Biografiche
Pinton A. “ Mio Figlio è Dislessico “ Red Edizioni
Grenci R. “ Le Aquile Sono Nate per Volare “ Edizioni la Meridiana, 2004
Pratelli M. “ Le difficoltà di apprendimento e la dislessia”, Edizioni Junior
Levine M. “ A modo loro “ Mondadori
Levine M. “ I bambini non sono pigri “ Mondadori
Stella M. C.“ Dislessia: Una Mamma Racconta “ Libri Liberi
Stella G. “ La dislessia “ Il Mulino - Farsi un’idea
VIDEO
• Video fiaba
http://maestraantonella.it/DSA/Cartoon-fiaba/Buongiorno sonolaB
• Nei panni di un dislessico
http://www.youtube.com/watch
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SITI DI RIFERIMENTO
• AID Associazione Italiana Dislessia
http://www.aiitalia.org
• Sportello Dislessiahttp://www.cti.besta/dislessia
• Forum Dislessia Online http://www.dislessia.org/forum
• Biblioteca digitalehttp://www.libroaid.it
• Libro di scuolahttp://www.librodiscuola.altervista.org
• Passo dopo passo http://dislessia-passodopopasso.blogspot.com
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L’educazione non è semplicemente una questione
tecnica di buona gestione dell’elaborazione delle
informazioni, né si può limitare all’applicazione di
«teorie dell’apprendimento» o dell’impiego di un
«test delle prestazioni» centrato sul soggetto.
E’ invece un’attività complessa, che si propone di
adattare una cultura alle esigenze dei suoi membri e i
loro modi di conoscere alle esigenze della cultura».
J. Bruner in «La cultura dell’educazione»