camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro...

12
Tempo di novità per il nostro “Camminiamo in- sieme”! Dopo la nascita e la messa in opera del nuovo Consiglio Parrocchiale, sono finalmente iniziati i lavori delle commissioni. La commissione Informazione e Comunicazione ha messo in cantiere due progetti per poten- ziare e rinnovare il nostro foglio di collega- mento. La prima idea, che nasce dal sogno forse un po’ utopico di arrivare ad una tiratura mensile, è quella di aumentare gradualmente il numero delle uscite: per ora, oltre alle tre tradizio- nali edizioni di Natale, Pasqua, Santa Colom- ba, la commissione sta lavorando alacremente per riuscire a mettere in stampa un numero per giugno, per poter informare i parrocchiani sulle molte attività estive della parrocchia e dell’oratorio. Poi, secondo voci di corridoio, sarebbe in va- lutazione la fattibilità di un’uscita autunnale... ma è ancora presto per dirlo. Il secondo progetto della Commissione, inve- ce, è quello di coinvolgere più persone nella raccolta del materiale e nella stesura degli ar- ticoli. Se questa idea, tra l’altro già applicata per l’uscita di questo numero, porterà buoni frutti, sarà sicuramente più facile offrire più edizioni, più complete e più diversificate. Inoltre libererebbe il nostro don Claudio da lunghe nottate in bianco davanti al computer a stendere, tutto solo, gli articoli per l’intero giornalino! Detto ciò spero, a nome di tutta la commis- sione, che i nostri parrocchiani apprezzeran- no il nostro lavoro e, soprattutto, il rinnovato giornalino “Camminiamo insieme”. Ricordo in- fine a chiunque abbia idee e consigli a riguar- do di contattare i membri della commissione Informazione e Comunicazione...ogni sugge- rimento sarà ben accetto! Ricordo a tutti i lettori che la nostra par- rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (www.dosimoquistroparrocchie.it), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup- po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”, gestito da Francesco Beltrami. Diego Maianti Camminiamo insieme foglio di collegamento delle Parrocchie di Dosimo e Quistro Santa Pasqua 2010 NEWS dalla Redazione 1

Upload: others

Post on 03-Aug-2020

10 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

Tempo di novità per il nostro “Camminiamo in-sieme”! Dopo la nascita e la messa in opera del nuovo Consiglio Parrocchiale, sono finalmente iniziati i lavori delle commissioni. La commissione Informazione e Comunicazione ha messo in cantiere due progetti per poten-ziare e rinnovare il nostro foglio di collega-mento.La prima idea, che nasce dal sogno forse un po’ utopico di arrivare ad una tiratura mensile, è quella di aumentare gradualmente il numero delle uscite: per ora, oltre alle tre tradizio-nali edizioni di Natale, Pasqua, Santa Colom-ba, la commissione sta lavorando alacremente per riuscire a mettere in stampa un numero per giugno, per poter informare i parrocchiani sulle molte attività estive della parrocchia e dell’oratorio.Poi, secondo voci di corridoio, sarebbe in va-lutazione la fattibilità di un’uscita autunnale...ma è ancora presto per dirlo.Il secondo progetto della Commissione, inve-ce, è quello di coinvolgere più persone nella raccolta del materiale e nella stesura degli ar-ticoli. Se questa idea, tra l’altro già applicata

per l’uscita di questo numero, porterà buoni frutti, sarà sicuramente più facile offrire più edizioni, più complete e più diversificate. Inoltre libererebbe il nostro don Claudio da lunghe nottate in bianco davanti al computer a stendere, tutto solo, gli articoli per l’intero giornalino!Detto ciò spero, a nome di tutta la commis-sione, che i nostri parrocchiani apprezzeran-no il nostro lavoro e, soprattutto, il rinnovato giornalino “Camminiamo insieme”. Ricordo in-fine a chiunque abbia idee e consigli a riguar-do di contattare i membri della commissione Informazione e Comunicazione...ogni sugge-rimento sarà ben accetto!

Ricordo a tutti i lettori che la nostra par-rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (www.dosimoquistroparrocchie.it), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”, gestito da Francesco Beltrami.

Diego Maianti

Camminiamo insieme foglio di collegamento delle Parrocchie di Dosimo e Quistro

Santa Pasqua 2010

NEWS dalla

Redazione

1

Page 2: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

ne: nel mare della vita, il Signore offre una seconda tavola di salvezza, come è ben espres-so nella chiesa di Quistro, dove la cappella del confessionale è collocata davanti alla cappella del battistero. Siamo convocati alla Messa perché insieme ascoltiamo la Parola di Dio, insieme offriamo le nostre vite, insieme siamo redenti dal sacrifi-cio eucaristico, insieme siamo in comunione con Lui. Ne scaturisce che è partendo dalla Parola di Dio che guardiamo la nostra esistenza, e da ciò che non corrisponde al suo insegnamento comprendiamo i nostri peccati. Noi siamo Chie-sa, non singoli cristiani, allora il mio peccato ferisce tutto il corpo e tutto il corpo prega per la mia guarigione perché, scrive San Paolo, quando un membro sta meglio, tutto il corpo gioisce. E’ tempo di Pasqua. Un tempo bellissimo che raggiunge la sua pienezza nella Pentecoste. E’ tempo di grazia, di perdono, di pietà, di mise-ricordia. La parrocchia, attuando le indicazioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale, offrirà diversi momenti per preparasi a celebrare la Pentecoste, invocando come primo dono quella “pietas” che ci apre alla misericordia di Dio, da cui sgorga la misericordia verso gli altri e la misericordia verso noi stessi. Si... verso noi stessi: un buon antidoto contro lo stress!

don Claudio Rubagotti

Don Claudio con un gruppo di bambini il giorno della loro pri-ma Confessione

LA PAROLA DEL PARROCO

Rembrandt: “IL PADRE MISERICORDIOSO”

Cari parrocchiani,il nostro è un tempo che ha bisogno di miseri-cordia, cioè di persone con il cuore vivo e aperto verso il mondo. Comprendo la bellezza dell’in-tuizione di Giovanni Paolo II che denominerà la seconda domenica di Pasqua, quella in Albis, la domenica della misericordia: il Signore ci per-dona e ci dà il “potere” di perdonare. Tra i sette doni dello Spirito Santo c’è quello della pietà, da “pietas”, os-sia solidarietà, comunione, partecipa-zione all’esperienza altrui. La “pietà” è ben espressa in Michelangelo nella sua celeberrima scultura ove il corpo di Maria è un tutt’uno con il corpo del Figlio. Il Concilio Vaticano II, che sta muovendo ancora i primi passi, ci parla di una Chiesa che palpita per il mondo, perché “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei pove-ri soprattutto, e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore” (Gaudium et Spes, 1). Nell’ultimo Quaresimale ho cercato di presentare, con alcune pennellate storiche, la complessità del sacramento della Riconciliazio-

2

Page 3: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

SINDONE: specchio del Vangelo

Sabato 15 maggio le nostre parrocchie parteci-peranno al Pellegrinaggio Diocesano a Torino per l’ostensione della Sindone. Si tratta di un atto d’amore verso il Signore, di cui la Sindone esprime la sofferenza sino alla morte in croce. Infatti il termine “sindone” significa “telo”: il telo usato per avvolgere i cadaveri prima della sepoltura. Sono note le discussioni, tuttora aperte, se la sindone di Torino sia davvero il telo usato da Giuseppe d’Arimatea per avvolgere il corpo di Gesù; oppure un telo che ha avvolto, in età medioevale, un corpo vero (ma non di Gesù) che ha sofferto come il Signore; oppure una magnifica creazione artisti-ca ispirata alle sofferenze di Gesù. Quando nel 1988 l’analisi chimica disse che si trattava di un manufatto medioevale, molti rimasero sbigottiti. Non così il Cardinale Atanasio Balestrero, allora arcivescovo di Torino, il quale sottolineò che “la Sindone è importante per chi ci parla, più che di cosa è”. La sindone, infatti, rimane a parlarci di Cristo, della salvezza operata con la sua morte in croce. Lo stesso Romeo Cavedo, teologo della no-stra Diocesi, illuminò i seminaristi dicendo che se Cristo avesse voluto lasciarci la sua fotografia, sarebbe nato nel XX secolo, e non al tempo dell’impero romano. Una frase che può sembrare irriverente e che inve-ce ricolloca la sindone nel suo significato corretto. Se entriamo nel particolare, è vero che il telo di Torino ha subito trop-pe traversie per essere sottoposto a quel genere di analisi chimiche, ma dobbiamo anche sottolineare che il “carbonio 14” è l’analisi che ci ha permesso di datare pri-ma degli anni 50 alcuni brani del vangelo di Marco, provando la storicità dell’annunzio cristiano. Le testimonianze, perché sono tante, parlano dalla sindone di Torino quale telo portato dall’antica Edessa a Costanti-nopoli e usato dagli Imperatori nelle ceri-monie che sottolineavano il loro esercizio apostolico. Infatti, secondo una certa mi-stica, l’imperatore romano era ritenuto il tredicesimo apostolo. Dopo la presa di Co-stantinopoli da parte dei crociati nel 1204, il telo, insieme ad altre preziose reliquie, sarebbe giunto in Francia e da qui passato, per mano dei Savoia, prima a Chambery a dal 1578 a Torino dove è tuttora custodi-to. Diversamente da quello che si pensa, il Magistero della Chiesa ha sempre frenato,

e in alcune epoche combattuto, la convinzione che fa della Sindone l’impronta fisica di Gesù. Attualissime sono le parole di Giovanni Paolo II: “La Sindone è lo specchio del Vangelo”. Con la fede di essere aiutati a vivere il Vangelo di Cristo ci recheremo, allora, a Torino. Ci incon-treremo però prima,la sera di sabato 1 maggio, alle ore 20,45 per preparaci al pellegrinaggio e alla città di Torino.Per chi volesse approfondire la conoscenza del-la Sindone e la storia che la circonda indico il libro di Maria Grazia Siliato: “Sindone” Edizio-ni Piemme. A Torino, poco lontano dal Duomo, c’è il Museo della Sindone (via San Domenico 28, tel. 011/4.36.58.32). Mentre nella reggia di Venaria Reale (Torino) è allestita sino al 1 agosto la mostra internazionale, con capolavo-ri mondiali, dal titolo “Gesù.Il corpo e il volto nell’arte” (tel. 011 4324454). Si può organizzare una visita...che ne dite? Fatemi sapere cosa ne pensa-te. don Claudio

5

3

Page 4: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

ALLA SCOPERTA DELL’OGGETTO MI-STERIOSO DELLE CURE DEL VOSTRO PARROCO...Prima puntata

“Carissimi, … (lettera aperta ai Parrocchiani di Dosimo)”si sa che in un certo senso un Parroco “appar-tiene” alla Parrocchia, per cui se si occupa di qualcos’altro, o meglio, di qualcun altro, i suoi parrocchiani, anche quelli che la Parrocchia non la frequentano troppo, si sentono defraudati e persino un po’ traditi.Se poi il Parroco, come fa don Claudio, parla di questi “altri”, le cose, anziché semplificarsi gra-zie alla trasparenza, rischiano di ingarbugliarsi di più.Eppure fra tutti noi, anche se non ci conoscia-mo di persona, abbiamo un vincolo di parentela stretta!Ma andiamo con ordine. Intanto mi presento: mi chiamo Angela Maria, e sono una delle OBLA-TE di cui don Claudio si occupa, perché il nostro Vescovo lo ha nominato Assistente Spirituale dell’Istituto Secolare delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù.Con questa nomina, in pratica, il Vescovo ha affi-dato a don Claudio anche il compito di aver cura della nostra crescita spirituale, nella fedeltà alla nostra vocazione. Così il vostro Parroco è diventato un po’ anche nostro: ci predica il Ritiro mensile ogni terzo sabato del mese; partecipa spesso alle riunioni del Consiglio dell’Istituto, per aiutarci con i suoi suggerimenti e per garantire che le decisioni che si prendono siano in linea con le nostre Co-stituzioni; è disponibile per le confessioni e per l’accompagnamento spirituale delle Oblate che glielo chiedono; e l’anno scorso – come sapete – è venuto in Africa per conoscere personalmente

le Oblate e le Aspiranti che abitano là, le loro famiglie, l’ambiente in cui vivono, i problemi che affrontano, e ha incontrato persino l’Arcivesco-vo del posto. E’ stato un “avvenimento” davvero molto specia-le, che ha incoraggiato tantissimo tutto il grup-po!Ma veniamo al dunque: chi sono le Oblate? Non è per nulla facile da spiegare, ma ci provo, as-sicurandovi fin da adesso che sono disponibile a rispondere in seguito alle vostre eventuali do-mande di chiarimenti.Le Oblate sono donne, nubili o vedove, che il Si-gnore ha chiamato a consacrarsi totalmente a Lui mediante i voti di castità, povertà e obbe-dienza, vivendo i consigli evangelici nel mondo, cioè senza dover lasciare il proprio ambiente familiare e sociale, né il posto di lavoro, e po-ter così condividere la vita di tutti, allo scopo di concorrere a rendere il mondo più umano e più cristiano.Le Oblate non sono Suore (e tanto meno “mez-ze-suore” o “suore-in-casa”, come ingiustamen-te qualcuno dice): restano laiche, condizione questa che la Chiesa ha riconosciuto solo recen-temente, perché prima del 1947 si riteneva che le donne, per essere davvero totalmente consa-crate a Dio, dovessero necessariamente anda-re in Convento, portare una divisa, vivere in una Comunità, obbedire alla Superiora, ecc.Le Oblate invece (come tutti i membri degli Isti-tuti Secolari, sia femminili, che maschili, che sa-cerdotali) sono personalmente responsabili del proprio sostentamento, della propria attività professionale, del proprio apostolato. Pur vivendo a casa propria, sono vincolate all’Istituto come ad una famiglia spirituale che le aiuta a vivere la loro vocazione mediante: una specifica formazione iniziale e permanente; oc-casioni di confronto, di scambio, di discernimen-to (sia in gruppo, sia di ciascuna con la propria

Page 5: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

responsabile personale); tempi forti di preghiera perso-nale e comunitaria; relazioni fraterne; studio dei princi-pali documenti del Magistero della Chiesa; attenzione alle esigenze della Chiesa locale; aggiornamento su problemi di attualità e ricerca delle modalità più idonee per darvi adeguate risposte cristiane.Ogni Istituto Secolare ha una sua particolare fisiono-mia e missione: le Oblate si dedicano a qualsiasi forma di apostolato, in relazione ai particolari bisogni del tempo e dell’ambiente in cui vivono, a servizio della Chiesa locale, con particolare attenzione alla promozione della donna.Mi sto dilungando troppo, e per ora mi fermo qui.Aggiungo solo che siamo “parenti stretti”, perché figli di un unico Padre, nutriti di un unico Pane e … guidati dallo stesso Parroco!In attesa delle vostre domande, vi abbraccio tutti con affetto. Angela Maria Che ne dite di accogliere la proposta di Angela Maria e di fornirle una traccia, attraverso le vostre curiosità, per scrivere la seconda pun-tata? Fate avere al don le vostre richieste.

E’ STATO VARATO IL NUOVO CONSIGLIO PARROCCHIALE

Ci siamo!!! La barca ha lasciato gli ormeggi e le reti sono state gettate.Dopo 4-5 incontri di approfondimento, di con-fronto e di dialogo, le nostre comunità di Dosimo e Quistro hanno il loro “consiglio”, voluto forte-mente da don Claudio con un’ampia partecipazio-ne di persone.Sono state formate diverse commissioni: cate-chesi, liturgia, charitas, famiglia, oratorio, cul-tura, informazione, missioni…alcune delle quali hanno già iniziato il loro percorso sviluppando di-verse idee e progetti.Nella speranza che tutte lavorino con il massimo impegno, non per mettersi in primo piano, ma per la Chiesa e per le nostre comunità parrocchiali, auguriamo una serena navigazione e una proficua pesca. Antonio Uggeri

5

Page 6: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

CORSO FIDANZATI

ED ECCOCI QUI…davanti a questo foglio bianco, a raccon-tare la nostra esperienza, la nostra bella esperienza fatta ai corsi per futuri spo-si…Bella esperienza???...SI!!! esattamente così…Siamo così esclamativi in questa affer-mazione perché ci domandiamo in quan-ti, prima di iniziare questa preparazione, pensano “Chissà che noia sarà???...” Noi non lo sappiamo ma possiamo dire, in tut-ta onestà, che è stato un nostro pensie-ro…In realtà per quanto ci riguarda le cose sono andate diversamente dalle aspetta-tive, in quanto dopo aver vissuto questi incontri ci siamo resi conto di quanto sia-no stati significativi nell’arricchirci e nel renderci ancor più consapevoli del grande passo che stiamo per fare…Possiamo suddividere questo corso in tre momenti:- il primo svoltosi nelle prime tre serate, un po’ più teorico, dove il don ci ha raccontato la creazione dell’uomo e della donna, quanto sia importante l’amore di Dio per l’uomo e per la donna e di come sia e cosa voglia dire il matrimonio per la Chiesa;- successivamente c’è stato un incontro molto bello in Chiesa dove il don ci ha spiegato il rito del matrimonio in tutte le sue fasi e l’importanza di ogni singolo momento;- infine ci sono state due serate dove due persone sposate da anni sono venute a raccon-tarci la loro esperienza come coppia, come genitori, e come l’amore di Dio sia sempre presen-te tra loro.

Fondamentali per noi sono state le parole di don Claudio che, con il suo spiegare le cose in maniera passionale, ha rafforzato in noi l’importanza delle promesse che ci faremo davanti agli occhi di Dio, facendoci capire che nei momenti di difficoltà la forza del nostro amore, unita all’amore di Dio, ci aiuterà a superare ogni ostacolo.Bello è stato anche vivere veri e propri confronti. Infatti a condividere con noi questo corso c’erano altre sette coppie con le quali abbiamo potuto relazionarci. Nelle serate degli incontri c’erano sempre dei momenti di dibattito piacevoli ed interessanti dove ognuno esprimeva i propri pensieri sul-le tematiche affrontate, in base ai propri vissuti.Nel nostro piccolo consigliamo a tutti di provare questo tipo di esperienza; ringraziamo il don, i nostri compagni e la cop-pia già sposata per averci fatto vivere questi bei momenti e approfittiamo dell’occasione per augurare a tutti tanta felicità e una buona Pasqua.

Laura e Fic

6

Page 7: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

la Turchia. Non sono mancati intensi momenti di spiritualità, come le S.Messe, tra le quali ricordiamo per la suggestiva ambientazione, quelle celebrate nella Chiesa Greco-Melchita di Damasco, tra i monumenti di Palmyra, e tra i resti del monastero di San Simeone, nonchè la S. Messa a conclusione del pellegrinaggio ce-lebrata a Damasco nel Santuario della conver-sione di S.Paolo.Due momenti in particolare hanno poi inte-ressato le nostre parrocchie: nella S.Messa celebrata sabato 13 marzo nel monastero di Maalula è stato ricordato Don Attilio al quale, proprio nelle stesse ore, a Caravaggio, veniva dato l’estremo saluto; il giorno prima, nella Mo-schea degli Omayyadi, nella quale è conservata la tomba di S.Giovanni Battista, venerata come reliquia anche da pellegrini musulmani prove-nienti da tutto il mondo islamico, don Claudio e il gruppo di partecipanti delle nostre par-rocchie hanno recitato una preghiera al Santo Patrono Titolare della Chiesa di Dosimo.Nel sito della parrocchia (www.dosimoquistro-parrocchie.it) si possono trovare alcune imma-gini (area foto-gallery) scattate dai parteci-panti e alcuni articoli (area download) dedicati al pellegrinaggio dalla stampa locale e da Av-venire. Filippo Piccioni

Brano Atti Apostoli della conversione di San Paolo, scritto in arabo sulla parete del Santuario della Corversione a Damasco.

DIARIO DI UN PELLEGRINO... Venerdì 19 marzo si è concluso il pellegrinag-gio diocesano in Siria, presieduto dal Vescovo mons. Dante Lafranconi e al quale ha parteci-pato un gruppo delle nostre parrocchie guidato da don Claudio. Dopo l’arrivo a Damasco, giove-dì 11 marzo, e la visita, il giorno successivo, alle ricchezze della città, tra cui la Moschea degli Omayyadi, sono state visitate altre numerose località di incredibile bellezza: il monastero di Mar Mussa, raggiunto dopo una salita di 350 scalini tra le rocce del deserto Siriaco; il sito archeologico di Palmira, città dell’impero Ro-mano dei primi secoli dopo Cristo; il Krak dei cavalieri, esempio straordinario di fortifica-zione edificata dai Crociati; la città di Aleppo con la suggestiva cittadella medievale, che do-mina dall’alto la città, il mercato coperto e la Moschea; i resti della basilica di San Simeone lo Stilita del IV secolo dc; la “città morta” di Serjilla.

Tappe importanti del pellegrinaggio sono state i luoghi legati alla figura di S. Paolo, in parti-colare la chiesa della conversione a Damasco e la città di Antiochia, varcato il confine con 7

Telefono casa parrocchiale: 0372 455777

Cellulare del parroco: 347 4350542

Sito Web della parrocchia:www.dosimoquistroparrocchie.it

Page 8: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

8

CANTA CHE TI PASSA

“Chi canta prega due volte” – Sant’Agostino d’Ippona

Da anni i parrocchiani di Dosimo sono allietati, nelle messe solenni, dalla presenza della Schola Cantorum, più profanamente conosciuta come “il coro”; da tempo ormai immemore il maestro Giampiero Piccioni, recentemente apparso anche nel colossal “Il codice Rubagotti”, dirige la corale parrocchiale, un’istituzione antichissima e della quale al giorno d’oggi non tutte le parrocchie possono vantarsi. Attualmente la nostra Schola Cantorum con-sta di una ventina di coristi, del sottoscritto organista e del nostro “deus ex machina” Giampiero, vero ispirato-re e motore dell’attività. Il numero dei coristi permette

l’esecuzione di canti fino a tre voci, due femminili (soprani e contralti) e una maschile (tenori), e chissà se un giorno non sarà possibile “completare” la corale con l’introduzione di un’ulteriore voce maschile, i bassi! Purtroppo oggi i coristi uomini, nonostante la loro potente voce sovente apprezzata dai parrocchiani durante le celebrazioni, sono ancora pochi.Ma, vi chiederete, come funziona questa Schola? La corale si ritrova generalmente una sera a settimana, concordata, nei mesi prima delle messe da accompagnare (grandi solennità, patroni, comunioni e confessioni, matrimoni su richiesta e raramente “trasferte” extraparrocchiali), e prova i canti per circa un’ora sotto la direzione del maestro Giampiero; non è sicuramente un im-pegno oberante, anzi! Le serate trascorrono sempre tra chiacchiere e risate, e ovviamente una sana dose di divertimento, perché se cantare è un piacere, cantare bene in un coro polifonico è una vera gioia. Queste prove, oltre a preparare la corale per le messe solenni da accompagnare, permettono l’introduzione graduale di nuovi canti durante le messe ordinarie, la correzione di errori ormai diffusi in canti già conosciuti (soprattutto quelli di don Claudio), oltre ovviamente alla possibilità, per i coristi, di migliorare l’uso della propria voce e di conoscere un po’ più ap-profonditamente la musica.Inoltre, da qualche anno a questa parte, l’esperienza della realtà dosimina ha portato alla rina-scita del coro parrocchiale di Quistro, sotto la direzione del nostro Giampaolo Penna, organista di Quistro e corista da anni a Dosimo. Il grande impegno suo e di altri coristi, che spesso canta-no due messe per supportare i colleghi di Quistro, sta portando molti frutti, e siamo sicuri che gli anni a venire vedranno una crescita quantitativa e qualitativa della Schola Cantorum quistriensis. Posso finalmente dire a tutti i parrocchiani, dun-que, che chiunque sia interessato a mettersi a disposizione e offrire la propria voce e il proprio impegno alla corale (o meglio, alle corali) è ben accetto! Come ho già spiegato non è un’attività troppo impegnativa, ma anzi è sicuramente diver-tente, istruttiva e utile alla comunità.

Quindi, forza! Stiamo aspettando solo voi!

Diego Maianti

Page 9: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

cielo che illumina, che con le sue stelle ci guida, che segna il passaggio del tempo. E di tutto que-sto Dio vuole farcene dono. È la Bibbia che ci conduce a scoprire il senso della terra come un dono di Dio e non come qualcosa di cui gli uomi-ni debbano sentirsi proprietari. La terra, con il cielo, è un elemento simbolico irrinunciabile alla elaborazione della rivelazione giudaica prima, e cristiana poi; si presenta moltissime volte nella Bibbia. Troviamo la rappresentazione della ter-ra fin dalle prime pagine della Genesi: si esordi-sce con l’ordine cosmico che orienta un sopra e un sotto: “In principio Dio creò il cielo e la ter-ra”. Cielo e terra sono legati intrinsecamente: uno è definito a partire dall’altro e viceversa. E la terra, creata da Dio, diventa il dono affidato all’uomo, suo custode. La terra accompagna tut-ta la vicenda dei Patriarchi, fino alla questione centrale della Terra Promessa. Nella vicenda di Gesù la terra è il luogo dell’incarnazione. Dio ci ricorda che ci ha donato la terra non per domi-narla, ma per custodirla, non per esserne pa-droni, ma per esserne ospiti e quindi la dovremo restituire. Potremmo prendere un’altra direzione e farci guidare verso un altro punto fermo: quante vol-te associamo al cielo il paradiso, e quante volte abbiamo pensato all’armonia che vi regna? Se pensiamo alla terra, che cosa possiamo ritro-vare di quell’armonia? Molto più di quello che vediamo! L’armonia è creata da più componenti, è un insieme di note, una diversa dall’altra, che insieme però riescono a creare qualcosa di bel-

UN GREST…SOTTOSOPRA!

Si avvicina il tempo esti-vo e come ogni anno, in questo pe-riodo, viene presentato il tema del Grest e tut-to il relativo mater ia le . Il tema del Grest 2010

è quello della Terra. È il luogo dove poggiano i nostri piedi, dunque dove viviamo, ci muoviamo; ma è anche l’estensione, le diverse regioni, pa-esi, territori abitati. È il pianeta dove si svolge la vita e la storia dell’umanità. La storia degli uomini non ha altro per svolgersi. La terra è, soprattutto per i cristiani, il luogo della mani-festazione di Dio: nella storia e sulla terra di Palestina avviene l’incarnazione di Gesù, il più grande evento dove Dio parla e si fa conosce-re. Così noi non parliamo soltanto della ricerca di Dio da parte degli uomini, ma parliamo anche di un intreccio dove la vita di Dio si incrocia con quella degli uomini, la sua presenza per-corre le strade di questo mondo e le parole di Dio si esprimono attraverso il linguaggio degli uomini. Il tema della terra è stretta-mente legato al tema del cielo del Grest 2009. Da qui anche il titolo “Sottosopra”, insom-ma quel che serve per lega-re il “Sotto” (la terra) con il “Sopra” (il cielo). Il concet-to viene espresso bene an-che dal sottotitolo “Come in cielo, così in terra”: quante volte lo ripetiamo recitando il Padre nostro, quante volte ci siamo chiesti cosa signifi-chi fare tutto quello che c’è in cielo, qui in terra… La ri-sposta sta nel sogno di Dio, quel sogno forse ambizioso, di donare agli uomini una ter-ra che sia riflesso e specchio della bellezza del cielo, quel 8

Page 10: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

lo. Le persone sono una diversa dall’altra, ma quando si uniscono e si accordano sono capaci di creare una bella musica. Tra l’altro quest’anno l’attenzione internazionale si concentra sulla biodiversità, intesa come ricchezza di vita sulla terra. Batteri e balene, fiori e foreste tropicali, tanto per citare solo alcuni elementi della biodiversità della Terra, l’immensa varietà delle forme viventi che rende il nostro pianeta unico. E’ bello quindi che tutte le nostre forze si uniscano, si superino le barrie-re rappresentate da “GREST” o “PRESCUOLA”, da “DOSIMO” - “PERSICHELLO”, in modo da poter lavorare per far “suonare “ al meglio queste due risorse e questi due appuntamenti.Sotto il cielo, sopra la terra. Non solo una condizione fisica, ma la logica del Vangelo ci insegna a ribaltare ciò che più spontaneamente ci viene in mente: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”. Come aiutare i nostri bambini e ragazzi a scoprire che solo una certa dispo-nibilità del cuore permetterà loro di trasformare la terra in un’anticipazione del cielo? E come aiutare i grandi a ritrovare il cuore del bambino di fronte alla propria vita su questa terra?La terra. La storia degli uomini non ha altro per svolgersi. Per realizzare su di essa il sogno di Dio.

Per gli animatori, educatori del grest: domenica 11 aprile alle 20:30, presso il palazzetto dello sport di Cremona si terrà la presentazione del Grest: storia, danze, canti, tema, gadget verran-no presentati a tutti gli animatori della diocesi! Francesco Beltrami

10

Page 11: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

UN RICORDO DI DON ATTILIO

Era…l’anno 1959 quando il giovane entusiasta trentanovenne prete don Attilio Macchi arrivò a Dosimo per guidare come parroco la nostra comunità, e con entusiasmo i fedeli lo accol-sero. Con lui la nostra parrocchia cominciò a rinnovarsi e a crescere sempre di più e mol-teplici furono le sue iniziative. Creò la “Gior-nata del malato” che migliorò sempre di più di anno in anno. Amava l’oratorio pieno di giovani e, anche se ammetteva di non essere capace di stare con loro, per loro acquistò giochi e televisione per farli stare insieme. Ha voluto il Prescuola per i bambini delle ele-mentari e i ragazzi delle medie, un momento sempre vissuto con grande entusiasmo sia da-gli educatori che dai bambini, un momento di crescita per tutti.Organizzò anche la “Giornata per gli anziani” con messa e pranzo all’oratorio.Dopo qualche anno iniziò anche don Attilio ad amare Santa Colomba facendo ristrutturare l’altare. Celebrava messe in tutte le Chiese del paese, raggiungendo le più distanti con la sua moto.Abbellì la facciata della Chiesa di San Gio-vanni Battista e con l’aiuto dei fedeli costruì l’oratorio e la casa.Era devotissimo alla Madonna e per questo tutti gli anni portava la sua “gente” in un luogo mariano: per il Primo Maggio creò il pellegri-

naggio alla Madonna della vicina Pieve Delmona e si recava sempre per dieci giorni all’anno a Lou-rdes a confessare.Ricordando don Attilio non si può non ricordare le sue due collaboratrici domestiche Paola, ar-rivata con lui, e Lidia, che hanno sempre saputo essere all’altezza delle loro non facili mansioni.Era molto orgoglioso di Giuliana Capelli, che ha intrapreso la vita religiosa, e di Marco Anselmi, al quale lasciò il compito di organizzare il Pre-scuola estivo, di riunire moltissimi giovani all’ora-torio e di collaborare come seminarista all’edu-cazione cristiana dei ragazzi ai quali si dedicava tutta l’estate.Molto amico di don Ambrogio e di don Peppino, con loro collaborava sempre, e dal 1972 ha ri-chiesto per il periodo invernale l’assistenza e l’aiuto dei seminaristi.Comunque non era una persona facile: burbero, autoritario, scontroso, a volte manesco e facile ad arrabbiarsi talvolta per nulla e tutti quanti ne abbiamo avuto conferma.Estenuanti e piene di paura le prove dei chieri-chetti per la Santa Pasqua e il Santo Natale…amava la perfezione a scapito di tutto. Quante volte i collaboratori si demoralizzavano, ma sa-peva riconoscere i propri sbagli, anche se non apertamente, e la sua casa era aperta sempre a tutti.Amava la collaborazione e durante le feste dell’oratorio era felice, raggiante e soddisfatto.Negli ultimi anni di presenza a Dosimo era molto cambiato, si era un po’ addolcito, ripeteva di non essere più in grado di fare il parroco, soprattut-to per i giovani.Il suo desiderio era di trascorrere gli ultimi anni della sua vita terrena presso un santuario maria-no, infatti è stato accontentato e dopo trentasei anni trascorsi a Dosimo e a Quistro ha vissuto per quindici anni presso il Santuario di Caravag-

gio, luogo in cui lo abbia-mo salutato per l’ultima volta.

Antonio Uggeri

Formella in terracotta del Prio-ri commissionata da don Atti-lio Macchi per la facciata della Chiesa di Dosimo

11

Page 12: Camminiamo insieme...rocchia è dotata di un aggiornatissimo sito internet (), curato dal nostro Paolo Piccioni, e di un grup-po sul network Facebook (chiamato “Oratorio di Dosimo”,

1212