cantieri di demolizione - cptmilano.it in contesto urbano.pdf · 11 studio tecnico conio-donati...
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STUDIO TECNICO
Conio-Donati Relatore: arch. Claudio Conio
2016-01-10 1Questo documento è protetto da copyright, nessuna sua parte può essere riprodotta, in qualunque forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione dell’autore
CONIO – Cantieri di demolizioneRev.
Relatore:
Arch. Claudio Conio
claudio.conio @ tin.it
Relatore:
Arch. Claudio Conio
claudio.conio @ tin.it
CANTIERI DI
DEMOLIZIONE
STUDIO TECNICO
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Demolizioni di SOLAI A VOLTABuone tecniche: puntellazione delle pareti / piani di lavoro
TECNICHE EDILIZIE FINE TECNICHE EDILIZIE FINE ‘‘800800
Articolo 150 - Rafforzamento delle strutture
1. Prima dell’inizio di lavori di demolizione è fatto obbligo di procedere alla verifica delle condizioni di
conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire.
2. In relazione al risultato di tale verifica devono essere eseguite le opere di rafforzamento e di puntellamento
necessarie ad evitare che, durante la demolizione, si verifichino crolli intempestivi.
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TECNICHE EDILIZIE FINE TECNICHE EDILIZIE FINE ‘‘800800Elementi prefabbricati o fabbricati a piè d’opera (cornicioni, imposta finestre, davanzali e controdavanzali, scale in pietra, mensole balconi in pietra ed aggetti in generale) - Errori tipici:
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Gli elementi strutturalisono concatenati e gliedifici non sono ALBERI!
STABILITASTABILITA’’ DELLE STRUTTUREDELLE STRUTTURE
E DISTACCHI INDESIDERATIE DISTACCHI INDESIDERATI
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TECNICHE EDILIZIE TECNICHE EDILIZIE ‘‘800: Solai in legno800: Solai in legno
Luigi Cattaneo,
“L’arte muratoria”,
Ed. Vallardi
Milano-Roma, 1889
Tav. 21
Solai e soffitti:
orditure dei solai
lignei fine ‘800
inizi ‘900.
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Musso Copperi,
“Particolari di
costruzione murali”,
Ed. Paravia,
Milano, 1870.
Tav. XIX
Tavolati e muri di
paramento
TECNICHE EDILIZIE TECNICHE EDILIZIE ‘‘800: Muri, Tavolati, Architravi800: Muri, Tavolati, Architravi
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Carlo Formenti,
“La pratica del
fabbricare”,
Ed. Hoepli,
Milano, 1893.
Tav. LXXVI –Tramezze
pensili
TECNICHE EDILIZIE TECNICHE EDILIZIE ‘‘800: Tramezze pensili800: Tramezze pensili
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Articolo 151 - Ordine delle demolizioni
1. I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine,
devono essere eseguiti sotto la sorveglianza
di un preposto e condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità
delle strutture portanti o di collegamento e di
quelle eventuali adiacenti.
2. La successione dei lavori deve risultare da apposito programma
contenuto nel POS, tenendo conto di quanto
indicato nel PSC, ove previsto, che deve essere tenuto a disposizione
degli organi di vigilanza.
SOVRAPPOSIZIONI e CADUTA DALLSOVRAPPOSIZIONI e CADUTA DALL’’ALTOALTO
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DURANTE LE DEMOLIZIONI sono da valutare con particolare attenzione le INTERFERENZE ALTO/BASSO che si possono avere tra operatori che lavorano su livelli sovrapposti. Altrettanto importante la VALUTAZIONE DELLA CAPACITÀSTRUTTURALE dei solai oggetto di intervento.
PRINCIPI ELEMENTARIPRINCIPI ELEMENTARI
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E’ VIETATO DEMOLIRE LA STRUTTURA SULLA QUALE SI E’APPOGGIATI !!!
PRINCIPI ELEMENTARIPRINCIPI ELEMENTARI
Articolo 152 - Misure di sicurezza
1. La demolizione dei muri effettuata con
attrezzature manuali deve essere fatta servendosi
di ponti di servizio indipendenti dall’opera in
demolizione.
2. E’ vietato lavorare e fare lavorare gli operai sui
muri in demolizione.
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E’ VIETATO DEMOLIRE LA STRUTTURA SULLA QUALE SI E’ APPOGGIATI !!!
Qualcuno resta perplesso quando propongo questa osservazione … ma la realtà…
PRINCIPI ELEMENTARIPRINCIPI ELEMENTARI
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
In caso di demolizioni che interessano le strutture portanti di appoggio esistono TECNOLOGIE ROBOTIZZATE che permetto all’operatore di rimanere a distanza di sicurezza.
TOP TAGLIO
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE Esecuzione di forometrie per passaggio di impianti industriali eseguite con carotatrici diamantate.
TOP TAGLIO
TOP TAGLIO
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
Forometrie di grande diametro eseguite con carotatrici diamantate in setti di cls.
TEP BRESCIATEP BRESCIA
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
Forometrie di grande spessore eseguite con carotatrici diamantate in solettoni di cls.
TEP BRESCIA
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
Tagli di elementi strutturali in cls eseguiti con catena diamantata.
PERICOLO ORGANI IN MOVIMENTO: segregazione area operativa
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
Tagli di elementi strutturali in cls eseguiti con pantografo e catena diamantata.
TEP BRESCIA
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
Tagli di elementi strutturali in cls eseguiti con disco diamantato.TEP BRESCIA
Le protezioni
non devono
MAI essere
rimosse
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
Demolizione con pinza idraulica manuale.
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TECNOLOGIE EVOLUTE TECNOLOGIE EVOLUTE DIDI DEMOLIZIONE DEMOLIZIONE
Idroscarifica.
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ALLONTANAMENTO MACERIEALLONTANAMENTO MACERIE
• È assolutamente vietato buttare detriti dall’alto
• Compartimentare le aree di intervento e di lavoro.
• Presidiare le aree.
• Tutte le operazioni di carico e scarico dovranno essere eseguite rigorosamente all’interno delle aree adibite a
cantiere.
• Porre in opera idonea segnaletica di avvertimento e di segnalazione.
• Avvisare le persona estranee.
• Impedire l’accesso alle aree di lavoro alle persone estranee alle lavorazioni.
• L’utilizzo di convogliatori telescopici in polietilene per scarico macerie a terra è concesso solo quando nell’area sottostante non è attiva alcuna attività.
• Per l’ancoraggio utilizzare staffe di posizionamento, rompitratta e catene per convogliatori in perfetto stato di manutenzione.
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ALLONTANAMENTO MACERIEALLONTANAMENTO MACERIE
• È assolutamente vietato buttare detriti dall’alto Articolo 153 - Convogliamento del materiale di
demolizione
1. Il materiale di demolizione non deve essere
gettato dall’alto, ma deve essere trasportato oppure
convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore
non deve risultare ad altezza maggiore di due metri
dal livello del piano di raccolta.
2. I canali suddetti devono essere costruiti in modo
che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli
eventuali raccordi devono essere adeguatamente
rinforzati.
3. L’imboccatura superiore del canale deve essere
realizzata in modo che non possano cadervi
accidentalmente persone.
4. Ove sia costituito da elementi pesanti od
ingombranti, il materiale di demolizione deve essere
calato a terra con mezzi idonei.
5. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere
a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con
acqua le murature ed i materiali di risulta.
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DEMOLIZIONI DEMOLIZIONI DIDI INTERI EDIFICIINTERI EDIFICIArticolo 155 - Demolizione per rovesciamento
1. Salvo l’osservanza delle Leggi e dei Regolamenti speciali e
locali, la demolizione di parti di strutture aventi altezza sul
terreno non superiore a 5 metri può essere effettuata
mediante rovesciamento per trazione o per spinta.
2. La trazione o la spinta deve essere esercitata in modo
graduale e senza strappi e deve essere eseguita soltanto su
elementi di struttura opportunamente isolati dal resto del
fabbricato in demolizione in modo da non determinare crolli
intempestivi o non previsti di altre parti.
3. Devono inoltre essere adottate le precauzioni necessarie
per la sicurezza del lavoro quali: trazione da distanza non
minore di una volta e mezzo l’altezza del muro o della
struttura da abbattere e allontanamento degli operai dalla
zona interessata.
4. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato con martinetti solo per opere di altezza non superiore a 3 metri,
con l’ausilio di puntelli sussidiari contro il ritorno degli elementi smossi.
5. Deve essere evitato in ogni caso che per lo scuotimento del terreno in seguito alla caduta delle strutture o di
grossi blocchi possano derivare danni o lesioni agli edifici vicini o ad opere adiacenti pericolose per i lavoratori
addetti.
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DEMOLIZIONIDEMOLIZIONI
A TRAINOA TRAINO
Errori tipici:
La demolizioni a traino di edifici alti più di 5m è vietata
(filmato)
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DEMOLIZIONE DI INTERI EDIFICIDEMOLIZIONE DI INTERI EDIFICI
• Le norme di prevenzione infortuni vietano di compiere lavori di demolizione a spinta, di manufatti aventi altezza superiore a m 5.
• Pertanto non é possibile demolire manufatti aventi altezza superiore a m 5 servendosi della spinta esercitata dal braccio e dalla benna contro la struttura da demolire
• Corretto impiego dell'escavatore dotato di braccio estensore, pinza idraulica e cabina blindata di protezione del posto di manovra dell'operatore. Una eventuale caduta di materiale sulla cabina non provocherà danni al conduttore
• Un escavatore dotato di martellone per la frantumazione della roccia. Il rumore prodotto dalla percussione della punta sul materiale da demolire, puó risultare dannoso ed inoltre la proiezione di schegge puó ferire gli operai. Gli operai devono essere allontanati dalla zona di lavoro
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Escavatore: principali accessori di lavoroEscavatore: principali accessori di lavoro
• Martello demolitore. • Pinza da demolizione.
• Pinza da frantumazione.
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Escavatore per demolizioni e scavi in galleriaEscavatore per demolizioni e scavi in galleria
R.O.P.S. (Roll Over Protective Structure - ISO 3471-1):
cabina progettata e costruita con una struttura atta a resisterea più ribaltamenti completi del mezzo. In caso di ribaltamento é necessario però che l'operatore sia allacciato con le cinture di sicurezza. Per evitare che possa essere proiettato all'esterno e non corra il rischio di rimanere schiacciato dal mezzo.
F.O.P.S. (Falling Objects Protective Structure - ISO 3449):
cabina progettata e costruita con una struttura atta a resisterealla caduta di materiali durante il lavoro per il quale la macchina é stata costruita (sassi, frammenti di roccia, ecc.).
F.G.P.S. (Front Gard Protective Structure):
cabina progettata e costruita per resistere alla proiezione frontale (cioè sul parabrezza) di materiale durante il lavoro per il quale la macchina é stata costruita (sassi, schegge, ecc.).
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Escavatore per demolizioni di Escavatore per demolizioni di clsclsPinza da
frantumazione
selettiva
Pinza da
demolizione
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Pinza da demolizione Pinza da demolizione clscls
Particolarmente adatta per la demolizione strutturale di edificia travi e pilastri in cls armato
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Pinza da frantumazionePinza da frantumazione
Particolarmente adatta per la frantumazione della matrice inerte e la separazione dell’acciaio dal cls
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Pinza Pinza cesoiantecesoiante per strutture metallicheper strutture metalliche
Particolarmente adatta per la demolizione di serbatoi metallici e strutture in carpenteria metallica
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Demolizioni silos/serbatoi metalliciDemolizioni silos/serbatoi metallici
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TAGLIO STRUTTURE IN ACCIAIOTAGLIO STRUTTURE IN ACCIAIO
Errori tipici: trascurare l’elasticità della struttura. Al distacco dell’elemento tagliato la struttura rimanente avrà un comportamento elastico dovuto al rilascio dei carichi portati.
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Sottovalutazione del rilascio elastico della struttura
TAGLIO STRUTTURE IN ACCIAIOTAGLIO STRUTTURE IN ACCIAIO
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Demolizioni SPECIALI con CESOIATOREDemolizioni SPECIALI con CESOIATORE
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DISTANZA DI SICUREZZADISTANZA DI SICUREZZA
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ESCAVATORE per DEMOLIZIONEESCAVATORE per DEMOLIZIONE
• Braccio speciale (per es.: 28 metri)
• Pinza per demolizioni
• Corazze F.O.P.S./R.O.P.S./F.G.P.S.
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ALLESTIMENTO / MANUTENZIONEALLESTIMENTO / MANUTENZIONE
• Operare la manutenzione e i tagliandi di revisione secondo le indicazioni fornite dal produttore
• È assolutamente vietato operare manutenzione o pulizia su organi in movimento
• Nel caso si adoperi aria compressa per la pulizia ed il lavaggio della macchina, si devono utilizzare pressioni di esercizio basse (max 2 atmosfere) ed utilizzare il caso, gli occhiali o le visiere protettive
• Prima di intervenire su parti dell'impianto oleodinamico della macchina verificare che la pressione sia nulla. Le fughe di fluido sotto pressione anche se pressoché invisibili possono avere la forza sufficiente per ferire gli operatori nelle vicinanze (300 bar). Prima di procedere alla verifica delle perdite è molto importante proteggere le mani con guanti e gli occhi con occhiali di sicurezza provvisti di visiera.
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CONTATTO CON LINEE ELETTRICHE AEREECONTATTO CON LINEE ELETTRICHE AEREE
� Verificare che nelle vicinanze della zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre del mezzo.
� Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree senza rispettare le distanze di sicurezzaindicate nel D.Lgs. 81/2008; a meno che non vi sia segnalazione all'esercente le linee elettriche e disarmo dell’alimentazione della linea o non si provveda ad una adeguata protezione per evitare contatti accidentali o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.
� Contattare l’ente erogatore e concordare procedure e tempi di disattivazione delle linee elettriche interferenti.
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DEMOLIZIONE CAPANNONE IN c.a. DEMOLIZIONE CAPANNONE IN c.a.
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DEMOLIZIONE EDIFICIO IN MURATURA DEMOLIZIONE EDIFICIO IN MURATURA
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RUMORERUMORE
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Macchine: RISCHIO RUMOREMacchine: RISCHIO RUMORE
1 - Simbolo del rumore all'interno della cabina (D.Lgs. 135/1997 ABROGATO)
Apposta sul mezzo indica il livello di pressione acustica espressa in decibel percepita dall'operatore al posto di guida, all'interno della cabina con finestrini chiusi. Nella figura a solo titolo indicativo viene riportato il livello di pressione acustica LpA di 80 dB(A). Qualora tenga i finestrini chiusi l’operatore potrà non indossare le cuffie o i tappi di protezione auricolare.
2 - Simbolo del rumore prodotto all'esterno del mezzo (D.Lgs. 262/2002)
Questa targhetta apposta sul mezzo indica il massimo livello di potenza acustica emesso dalla macchina e percepita esternamente.Questo valore deve comprendere la potenza acustica emessa dalla macchina con tutta le attrezzature in dotazione ed in funzione alla normale velocità di esercizio. Anche in questo caso il valore riportato é solo a titolo indicativo.
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! 90 dB
87 dB 84 dB
5 m 5 m
! 90 dB
5 m
! 90 dB
87 dB
5 m
�� A 5 metri di distanza dalla fonte il rumore A 5 metri di distanza dalla fonte il rumore èè allall’’incirca dimezzato.incirca dimezzato.
! 90 dB
DISTANZA come fattore di protezioneDISTANZA come fattore di protezione
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5. bis. L’emissione sonora di attrezzature di lavoro, macchine e impianti può essere stimata in fase preventiva facendo riferimento a livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni la cui validità è riconosciuta dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6, riportando la fonte documentale cui si è fatto riferimento.
Art 190, comma 5bis introdotto da art. 97 del D.Lgs. 106/2009
RISCHIO RUMORE IN FASE DI PROGETTORISCHIO RUMORE IN FASE DI PROGETTO
BANCHE DATI: • NOISE LEVELS – Realizzata dal Canadian Center for Occupational Health and Safety
(CCOHS) www.ccohs.ca
• DATA BASE for Earth Moving Vehicles – Realizzata da Department of Technical Hygiene
del national Institute for Working Life (NIWL – Svezia) www.umtech.niwl.se
• TABELLA DEL RUMORE: Industria Edile e del Genio Civile
Istituto Nazionale Svizzero di Assicurazione contro gli Infortuni
• “EDILIZIA: Rumori nei cantieri edili” – CPT Padova
Inoltrata richiesta validazione al Ministero Lavoro - Edil Cespep srl, 1997
• CONOSCERE PER PREVENIRE: Valutazione rischio rumore in attività edili
CPT Torino. Validato dal Ministero Lavoro nel 1993
Edizioni Edilscuola, www.web/tiscalinet.it/edilscuola
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RISCHIO RUMORE IN FASE DI ESECUZIONERISCHIO RUMORE IN FASE DI ESECUZIONE
• La misurazione fonometrica deve essere eseguita in presenza di un superamento dei valori inferiori di azione [LEX,8h = 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 uPa)].
• Il rilievo fonometrico specifico per il cantiere in oggetto, può essere evitato solo se la valutazione del rischio aziendale dell'impresa è aggiornata e prevede esattamente la lavorazione in oggetto realizzata con la stessa attrezzatura in un contesto analogo a quello precedentemente testato.
• Il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori NON PUÒ UTILIZZARE dati fonometrici derivanti da studi, ma deve acquisire i rilievi fonometrici dell'impresa, se disponibili ed esattamente pertinenti, o in alternativa far eseguire i rilievi fonometrici e quindi adeguare il piano di sicurezza e coordinamento
• Interpretazione ASL: "Sembra corretto che, al fine di individuare i provvedimenti preventivi e protettivi da attuare, non si debba valutare un generico livello di esposizione giornaliero, ma il più alto livello di esposizione giornaliero ricorrente.Questa scelta interpretativa è la stessa operata da documenti ufficiali delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Piemonte secondo i quali i lavoratori vanno iscritti ad una delle fasce di rischio definite dal D.Lgs. 195/2006 sulla base del loro livello di esposizione massimo o massimo ricorrente".
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INQUINAMENTO ACUSTICO AMBIENTALEINQUINAMENTO ACUSTICO AMBIENTALE
GENERATO DA CANTIERI EGENERATO DA CANTIERI E
ATTIVITAATTIVITA’’ TEMPORANEETEMPORANEE
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INQUINAMENTO ACUSTICO AMBIENTALEINQUINAMENTO ACUSTICO AMBIENTALE
PRINCIPALE LEGISLAZIONEPRINCIPALE LEGISLAZIONE
DI RIFERIMENTODI RIFERIMENTO
• D.P.C.M. 1 marzo 1991Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno
• Legge 26 ottobre 1995, n. 447Legge quadro sull'inquinamento acustico
• D.P.C.M. 14 novembre 1997Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore
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VALORI DI EMISSIONE ED IMMISSIONEVALORI DI EMISSIONE ED IMMISSIONE
E CLASSI DI DESTINAZIONE DE CLASSI DI DESTINAZIONE D’’USO DEL TERRITORIO USO DEL TERRITORIO
aree esclusivamente industrialiVI
aree prevalentemente industrialiV
aree di intensa attività umanaIV
aree di tipo mistoIII
aree prevalentemente residenzialiII
aree particolarmente protetteIIl valore massimo di rumore che
può essere immesso da una o più
sorgenti sonore nell'ambiente
abitativo o nell'ambiente esterno,
misurato in prossimità dei ricettori
Il valore massimo di rumore che
può essere emesso da una
sorgente sonora, misurato in
prossimità della sorgente stessa
Classi di destinazione d’uso del territorio
LIMITE DI IMMISSIONE
Leq in dB(A)
LIMITE DI EMISSIONE
Leq in dB(A)
D.P.C.M. 1 marzo 1991
Legge 26 ottobre 1995, n. 447
D.P.C.M. 14 novembre 1997
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LIMITI DI EMISSIONE ED IMMISSIONE NELLE CLASSI DI LIMITI DI EMISSIONE ED IMMISSIONE NELLE CLASSI DI
DESTINAZIONE DDESTINAZIONE D’’USO DEL TERRITORIO USO DEL TERRITORIO
65657070aree esclusivamente industrialiVI
55656070aree prevalentemente industrialiV
50605565aree di intensa attività umanaIV
45555060aree di tipo mistoIII
40504555aree prevalentemente residenzialiII
35454050aree particolarmente protetteI
Notturno
(22.00-06.00)
Diurno
(06.00-22.00)
Notturno
(22.00-06.00)
Diurno
(06.00-22.00)Classi di destinazione d’uso del territorio
TABELLA C
VALORI LIMITE
DI IMMISSIONE
Leq in dB(A) (art. 3)
TABELLA B
VALORI LIMITE
DI EMISSIONE
Leq in dB(A) (art. 2)
D.P.C.M. 14 novembre 1997
G.U. 1° dicembre 1997, n. 280
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RICHIESTARICHIESTA
DI DEROGADI DEROGA
AL SINDACOAL SINDACO
Al Sig. SINDACO
del Comune di ………….
Oggetto: Domanda di autorizzazione in deroga ai limiti di accettabilità del rumoreai sensi dell’art. 1, comma 4° del D.P.C.M. 01/03/1991.
Il sottoscritto ……………………………………. C.F. …………………………………………
nato a …………………………………………….. il ……………………………………………
residente a ………………………………………. Via……………………………. n. ……….
in qualità di ……………………………………………………………………………………….
della Ditta ……………………………………….. P. I.V.A. ……………………………………
sede a……………………………………………… Via …………………………... n. ……….
CHIEDE
l’autorizzazione in deroga ai limiti di accettabilità del rumore, ai sensi dell’art. 1,
comma 4° del D.P.C.M. 01/03/1991, per l’impiego di macchinari e/o impianti
particolarmente rumorosi in occasione dell’attività temporanea di:
tipo di attività: ……………………………………………………………………………………
da svolgere in località: …………………………… via …………………………………….…
nel periodo dal ……………………………………. al ………………………………………..
orario dell’attività: ………………………………………………………………………………
macchinari/attrezzature ed impianti rumorosi che verranno utilizzati:……………………
livelli massimi di rumorosità previsti: …………………………………………………………
come meglio descritto ed evidenziato nella relazione tecnica e planimetria allegata.
Si richiede, inoltre, l’autorizzazione all’impiego di macchinari e/o impianti particolarmente
rumorosi anche nelle fasce orarie di rispetto per le seguenti motivazioni:
……………………………………………………………………………………………………..
……………., ………….. In fede
(timbro e firma)
Allegati:
1. Relazione tecnica firmata da tecnico abilitato (n. 2 copie);
2. Planimetria (n. 2 copie).
Marca
da bollo
€ 14,62
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Impiego degli esplosivi
Nei lavori possono essere utilizzati
solamente egli esplosivi e i mezzi di
accensione riconosciuti e registrati
nell’apposito elenco approvato con
Decreto del Ministero del Lavoro e
per la Previdenza Sociale.
Gli esplosivi non devono essere
depositati in cantiere o in prossimità
degli altri luoghi di impiego in misura
eccedente il fabbisogno di ogni
squadra.
DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI
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Esplosivi
Inneschi istantanei e microritardati (ms)
Prima di introdurre nei fori da mina le cartucce
innescate, le linee elettriche entranti nell’area
di lavoro devono essere interrotte con coltelli
sezionatori sistemati all’esterno.
E’ vietato l’impiego dell’accensione elettrica
ogni qualvolta siano in corso temporali entro il
raggio di 10 km dal posto di brillamento delle
mine.
ATTENZIONE
a linee elettriche ad alta tensione nelle
vicinanze.
DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI
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Impiego degli esplosivi
L’introduzione del detonatore nella
cartuccia di esplosivo deve essere fatta al
momento del suo impiego.
Durante l’utilizzo dei detonatori elettrici è
vietato tenere accesi telefonini o altre
apparecchiature elettroniche in particolare
in prossimità dei collegamenti.
DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI
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Preparazione dell’edificio e Borraggio
Il progetto di demolizione prevede generalmente un indebolimento delle
strutture portanti al centro dell’edificio effettuato meccanicamente.
I perimetri dell’edificio vengono invece preservati per favorire un crollo
controllato con implosione verso il centro dell’edificio e fungere da scudo
protettivo rispetto a possibile proiezione di materiale.
I fori da mina sono progettati con orientamento finalizzato ad evitare possibili
effetti cannone devono essere caricati immediatamente prima del brillamento.
Per l’introduzione e l’intasamento delle cartucce e del borraggio deve essere
usato un calcatoio, costituito da materiale antiscintilla, di lunghezza non
inferiore a quella del foro. La parte terminale dello stesso (battente) deve
essere in ogni caso di legno ed avere un diametro non inferiore a quello delle
cartucce usate.
DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVIDEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI
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Segnali acustici
A mezzo di primo segnale acustico (tromba o
sirena), sarà segnalata l’imminente accensione
delle mine, la quale avverrà solo dopo che
appositi incaricati abbiano avvertito il personale
e chiunque si trovi nelle vicinanze di
allontanarsi a distanza di sicurezza o rifugiarsi
in luoghi o dietro ripari predisposti e non prima
che il fochino,
trascorso il tempo
sufficiente al
ricovero delle
persone, abbia
dato un secondo
segnale acustico.
DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVIDEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI
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Cosa non fare(filmati)
Cosa fare(filmati)
DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI DEMOLIZIONE CON ESPLOSIVI
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GRAZIE
E
BUON LAVORO