caratteristiche geometriche stradali

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1 1 Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07) Prof. Ing. Giovanni Gatti I due contributi significativi di questa nuova normativa rispetto alle precedenti: A) il primo consiste nel fatto che in essa per le strade urbane si procede preliminarmente all’individuazione di quattro componenti di traffico: 1) Il movimento di autoveicoli privati (già considerato nelle precedente normativa); 2) il movimento degli autoveicoli in servizio pubblico di linea 3) la sosta degli autoveicoli privati 4) le correnti pedonali. Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle strade urbane 2 Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07) Prof. Ing. Giovanni Gatti B) Il secondo contributo originale riguarda la normalizzazione delle fasce di pertinenza, collocate ai due lati della carreggiata, le quali entrano a far parte dello spazio stradale vero e proprio. Queste fasce di pertinenza, che si distinguono dalle “distanze di rispetto” proprie della normativa urbanistica, comprendono tutti gli accessori indispensabili affinché le strade urbane adempiano esaurientemente alle funzioni per le quali vengono progettate. L’adeguamento delle situazioni esistenti si compendia: a) nell’idonea attribuzione di funzioni specifiche ai singoli elementi viari; b) nella conseguente sistemazione delle intersezioni; c) nella regolamentazione dei sensi di marcia per le varie componenti di traffico veicolare (pubblico e privato); d) nella organizzazione delle opportune discipline per la sosta veicolare e per il traffico pedonale.

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Caratteritiche Geometriche Stradali

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11Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiI due contributi significativi di questa nuova normativa rispetto alle precedenti:A) ilprimo consiste nel fatto che in essa per le strade urbane si procede preliminarmente allindividuazione di quattro componenti di traffico:1) Il movimento di autoveicoli privati (gi considerato nelle precedente normativa);2) il movimento degli autoveicoli in servizio pubblico di linea3) la sosta degli autoveicoli privati 4) le correnti pedonali.Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle strade urbane2Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiB) Il secondo contributo originale riguarda la normalizzazione delle fasce di pertinenza, collocate ai due lati della carreggiata, le quali entrano a far parte dello spazio stradale vero e proprio.Queste fasce di pertinenza, che si distinguono dalle distanze di rispetto proprie della normativa urbanistica, comprendono tutti gli accessori indispensabili affinch le strade urbane adempiano esaurientemente alle funzioni per le quali vengono progettate.Ladeguamento delle situazioni esistenti si compendia:a) nellidonea attribuzione di funzioni specifiche ai singoli elementi viari;b) nella conseguente sistemazione delle intersezioni;c) nella regolamentazione dei sensi di marcia per le varie componenti di traffico veicolare (pubblico e privato);d) nella organizzazione delle opportune discipline per la sosta veicolare e per il traffico pedonale.23Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiCLASSIFICA DELLE STRADEObiettivi della classificazione:1)Correlazionetratipologiadistradaedambitoterritoriale interessato;2) Funzioni attribuite dalla pianificazione urbanistica;3) Caratteristiche del traffico. Lambito territoriale comune ai diversi tipi di strade larea urbana cherimanedefinitadallimitediperimetrazione urbana(art.18 Legge 865 del 22.x:1971)Quattro tipi di strade urbane:1- Strade primarie;2- Strade di scorrimento;3- Strade di quartiere;4- Strade locali.4Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiSTRADE PRIMARIETronchi terminali o passanti di strade extraurbane.Raccolgono e distribuiscono prevalentemente il traffico di scambio tra i territori urbano ed extraurbano.Possono disimpegnare il traffico di transito rispetto allarea urbana.Si connettono solo con le strade di scorrimento.Possono comprendere autostrade chiuse ed altre strade extraurbane nei relativi attraversamenti dei centri abitati.35Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiSTRADE DI SCORRIMENTOStrade comprese completamente in area urbana.Garantisconofluidit deglispostamentiveicolaridiscambioo interni allambito urbano.Distribuiscono il traffico delle strade primarie.Raccolgono quello delle strade di quartiere.Possonoessereassociateinununicasezionemaconcarreggiate separate a strade di quartiere, con funzioni di strade di servizio.6Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiSTRADE DI QUARTIEREStrade comprese solo in un settore dellarea urbana.Servono di collegamento tra quartieri.Distribuiscono il traffico delle strade di scorrimentoRaccolgono quello delle strade locali.Possono avere anche qualificazione di tipo industriale quando sono al servizio di insediamenti industriali.47Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiSTRADE LOCALIStradeinteramentecompreseallinternodiunquartiereaservizio diretto degli insediamenti (servizio porta a porta).Raccolgono il traffico per immetterlo nelle strade di quartiere.Glischemitipoperareeurbanedimodestedimensionisipossonoricondurre a due soli tipi di strade, una che assorbe le prime tre funzioni e la seconda solo quella di strada locale.8Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiINDIVIDUAZIONE DELLE COMPONENTI DI TRAFFICOQuattro principali componenti di traffico: movimento di autoveicoli privati (a); movimento di autoveicoli in servizio pubblico (b); sosta di autoveicoli privati (s); movimento e sosta di pedoni (p).59Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiDenominazione Componenti ditrafficoammesseRegolazionedei mezzipubbliciRegolazionedella sostaRegolazionedel trafficopedonale1. Strade primarie Movimentidiveicolipubblicie privatiEsclusalafermataProibitaanchela fermataEscluso2. Strade di scorrimento Movimentidiveicoli pubblici,privatiedipedoniCorsiariservatae/ofermateorganizzateAmmessasuspaziseparaticonimmissioniedusciteconcentrateSumarciapiediprotetti3. Strade di quartiere Tutte Piazzoledifermataoeventuale corsiariservataAmmessaconimmissionieduscitelibere(corsiadimanovra)Su marciapiedi4. Strade locali MovimentoesostadiveicoliprivatiedipedoniEsclusi Libera,anormadel Codice dellaStradaSu marciapiediTAB. 1 - Caratteristiche delle strade urbane in relazione allecomponenti di traffico10Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiComponenti di traffico ammesseTipi fondamentali di stradeabs p1. Primarie.. s s - -2. Di scorrimento s s - -3. Di quartiere. s s s s4. Locali.. s - s s611Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiLaprecedenteclassificazioneconsentelestensionedellanormativa ancheatuttiquellispazistradalichenonpossonodefinirsistrade, con funzione principale di movimento dei veicoli e dei pedoni.In tal senso si definiscono: aree di parcheggio quelle la cui unica componente di traffico lasosta degli autoveicoli privati; aree di scambio quelle che aggiungono alla sosta degli autoveicoliprivati il movimento di mezzi pubblici di linea.12Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiCLASSIFICA DEGLI SPAZI STRADALITipo fondamentaledi stradeN. delraggruppamentoComponentidi traffico1 2 3 4Sottotipi particolari di stradeI absp - -*-II abs - -*-III abp -* *- Tipo 2, per mezzi pesantiIV asp - - *V bsp - -*-VI ab -* -VII as - - -sottotipi eliminati a seguito dellesclusione di alcune componenti di traffico daitipi fondamentali di strade.* sottotipi ritenuti di maggior significato sottotipi ritenuti meno significatoLaesclusioneaprioridialcunecomponentiditrafficosualcunitipifondamentali di strade riduce tale classifica a 30 sottotipi.713Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiTipo fondamentaledi stradeN. delraggruppamentoComponentidi traffico1 2 3 4Sottotipi particolari di stradeVIII ap -* *Tipo2,3e4,permezzipesantiIX bs - --X bp -* -XI sp - - *XII a* * Tipo 1, per sole autovettureXIII b - -XIV s - - *XV p - *Tipo 4, per cicli e motocicli-sottotipi eliminati a seguito dellesclusione di alcune componenti di traffico daitipi fondamentali di strade.* sottotipi ritenuti di maggior significato sottotipi ritenuti meno significatoCLASSIFICA DEGLI SPAZI STRADALI14Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti1.a STRADA PRIMARIA TIPO:Caratterizzata dal solo movimento di autoveicoli.2.a.b. Stradadiscorrimentosenzatrafficopedonale longitudinale.2.a.p. Strada di scorrimento senza mezzi pubblici.2.b.p. Strada di scorrimento senza traffico veicolare privato.2.a.Strada di scorrimento senza mezzi pubblici n pedoni.Sidifferenziadaquellaprimariatipodallapresenzadi fermate per i mezzi pubblici e di marciapiedi.2.a.b.p. STRADA DI SCORRIMENTO TIPO:815Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti3.a.b.s.p. STRADA DI QUARTIERE TIPO:Caratterizzatadallapossibilit disostadegliautoveicoli su una o entrambelefascecontiguedellacarreggiata.Si distinguono in:3.a.b.s. Strada di quartiere senza traffico pedonale3.a.b.p. Strada di quartiere senza sosta veicolare3.b.s.p. Area di scambio dei mezzi di trasporto16Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti4.a.p. Strada locale senza sosta veicolare4.s.p. Strada locale senza deflusso veicolare continuo (stradeparcheggio)4.s. Area di parcheggio4.p. Strada pedonale4.a.s.p. STRADA LOCALE TIPO:Caratterizzata dal movimento terminale del servizio porta aporta,conassenzadiautoveicoliinserviziopubblico con fermate di linea. Si possibile distinguono in:917Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti- 1 o pi 2,75Ad unica carreggiata in doppio sensoStrade locali0,50(con cordolo sagomato o segnaletica)1 o pi 3,00Ad unica carreggiata in doppio sensoStrade di quartiere1,10(con barriere)2 o pi 3,25Separate ovunque possibileStrade di scorrimento1,60(con barriere)2 o pi 3,50A senso unico separata da spartitrafficoStrade primarieLarghezza min. (m) dello spartitraffico centraleDNumero di corsie per senso di marciaCLarghezza (m) delle corsieBTipo di carreggiateADenominazioneCARATTERISTICHE GEOMETRICHE E DI TRAFFICO(vedi TAB. 2,3,4)SEZIONE TRASVERSALETAB. 2 - Caratteristiche geometriche minime della sezione trasversale18Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti5 3,00 0,50 - Strade locali12 4,00 0,50 - Strade di quartiere15 3,00 1,00 -Strade di scorrimento20 - - 3,00 Strade primarieLarghezza min. (m) delle fasce di pertinenzaHLarghezza min. (m) dei marciapiediGLarghezza (m) delle banchineFLarghezza (m) della corsia di emergenzaEDenominazioneTAB. 2 - Caratteristiche geometriche minime della sezione trasversaleSEZIONE TRASVERSALE1019Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiTipo di carreggiate (cfr. col. A - Tab. 2)Percarreggiata siintendelapartedellasedestradaledestinataal movimentonormaledeiveicoli.Ilsuobordosiidentificaconlastriscia marginale continua che esclude la banchina, la piazzola e le corsie di emergenza, le corsie per la manovra di sosta o gli stalli di sosta, la piazzola per la fermata dei mezzi pubblici.Larghezza delle corsie (cfr. col. B - Tab. 2)Include la segnaletica orizzontale, esclusa quella di margine e quella di separazione dalle corsie riservate ai mezzi pubblici.Le corsie per mezzi pubblici o industriali hanno larghezza standard pari a m 3,50.Lepisteperciclieciclomotoriadoppiosensodimarciahanno larghezza minima pari a m 2,50.20Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiNumero delle corsie per senso di marcia (cfr. col. C - Tab. 2)Dipende da:- le dimensioni della maglia del reticolo stradale- quantit e qualit dei movimenti richiestiNellestradeasensounicooccorreprevedereopportunepiazzoledisosta di emergenza.Incorrispondenzadelleintersezioniaraso,bisognarealizzareunn.ro di corsiedicanalizzazionepari,nelcomplesso,aldoppiodiquellorelativo alle corsie di movimento delle strade affluenti sullintersezione stessa.1121Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiSpartitraffico centrale (cfr. col. D - Tab. 2)- m. 1,10 (con barriere) sulle strade primarie;- m. 0,50 (con cordolo) sagomato sulle strade di scorrimento;- m. 0,36 (con doppia striscia di segnaletica) per le strade di quartiere a due corsie per ciascun senso.Spartitrafficolateraliseparanticarreggiatecomplanari,di norma nello stesso senso di marciaLa larghezza minima deve essere pari:- allalargh.dellepistediaccelerazionemaggioratadim.0,50peril cordolo, per le strade primarie;- m. 3,50, per le strade di scorrimento;- m. 0,50, per le strade di quartiere22Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiCorsie per fermate di emergenza (cfr. col. E - Tab. 2)Perstradeprimarie,insituazionivincolanti,lecorsieperfermatedi emergenzapossonoesseresostituitedabanchinelarghem1,00con piazzole per fermate di emergenza (ogni m 200).Sullestradediscorrimento,devonoesseresempreprevistepiazzole per fermate di emergenza (ogni m 200).Banchine (cfr. col. F - Tab. 2)Perstradediscorrimento,insituazionivincolanti,lalarghezzadelle banchine pu essere ridotta a m 0,50.Perstraderiservateaimezzipubblici,inluogodellebanchine, vanno realizzate a destra corsie di emergenza larghe m 2,50.1223Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiMarciapiedi (cfr. col. G - Tab. 2)Nellestradediquartiere,perlezonecommercialieturistiche, la larghezza minima dei marciapiedi di m 5,00.Neitrattiinviadottodellestradediscorrimentoediquartierela larghezza minima pu essere ridotta a m 1,50.Ipassaggipedonalidiservizio,darealizzareconcontinuit sulle stradeprimarie,nonpossonoaverelarghezzainferioream0,75(m 1,00 in galleria).Tuttiimarciapiediedipassaggipedonalichesiaffaccianosu carreggiatesottostantidevonoesseremunitidiretediprotezionealta m 2,00.24Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiFasce laterali di pertinenza stradale (Tab. 2)Sonocompresetrailbordodellacarreggiataedilconfinediproprietprivata, libere da qualsiasi costruzione permanente.Contribuiscono a mantenere i livelli di fluidit della circolazione veicolare. Non possono essere soggette a futuri ampliamenti della carreggiata.Le loro profondit consentono i seguenti usi-tipo delle face di pertinenza:- per la strade locali, una corsia di sosta parallela ed un marciapiede;- per la strade di quartiere, una corsia di sosta a 45 con regolamentazionea tempo e/o tariffa, la relativa corsia di manovra per la sosta ed un marciapiede; 1325Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiCunicoli per sottoservizi e fognatureDevonotrovarecollocazione,nellambitodellefascedipertinenza,sotto lepartidestinateadaiuole,stallidisostaemarciapiedienonsottole carreggiate.Legrigliediraccoltadelleacquenondevonoesserecollocaten sulle carreggiaten sullebanchine,ildrenaggiodelleacquedeveessere assicuratoconidoneebocchedilupo sullalzatadeimarciapiediodei cordoli.- perlastradedi scorrimento,unabanchina,unospartitrafficolateraledi separazionedellacarreggiatadiservizio,unacarreggiatadiservizioed un marciapiede;- per la strade primarie, una corsia per la sosta di emergenza, uno spartitraffico laterale ed una serie di possibili apprestamenti.26Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiFannoriferimentoallavelocit minimadiprogetto,inbasealla quale sono calcolati gli elementi limite della geometria del tracciato, sebbenegeneralmentenellasceltaprogettualesitengacontodella velocit dieserciziodesiderata,sensibilmenteinferioreaquelladi progetto.In ogni caso importante tener conto del legame esistente tra le due velocit, in rapporto ai previsti flussi veicolari. CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DI TRACCIATO(Tab. 3)1427Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti(*)iraggiverticaliminimideiraccordiconvessiperlestrade discorrimentoediquartierepossonoessereridotti rispettivamente am. 1400 e 700 qualorala differenza algebrica delle pendenze dellelivellette raccordate sia inferiore al 4%.(**) nei casi in cui siano presenti corsie riservate o pi linee di trasporto pubblico su corsie ad uso promiscuo, si devono adottare, per la pendenza massima, i valori indicati in parentesi nellultima colonna10 200 300 25 - 25 Strade locali7 (5) 600 1000 85 3.0 50 Strade di quartiere6 (4) 1200 2000 160 4,5 70Strade di scorrimento6 2500 3500 300 7,0 90 Strade primarieconcavoconvesso (*)Pendenza (%) longitudinale massima (**)Raggio planimetrico minimo (m)Raggio planimetrico minimo (m)Pendenza (%) trasversale max in curvaVelocit(Km/h) minima di progettoDenominazioneTAB. 3 - Caratteristiche geometriche di tacciato in relazione alla velocit minima di progetto28Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiLe intersezioni stradali risultano dallesistenza di almeno un punto di conflitto, ossia dalla presenza di almeno un flusso veicolaretrasversale, convergente o divergente.Le intersezioni si realizzano solo tra strade della medesima categoria o di categoria contigua.Gli elementi fondamentali di regolazione dei punti di conflitto.ELEMENTI DI REGOLAZIONE DEI PUNTI DI CONFLITTO (Tab. 4)1529Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiAmmesse - Anche non organizzate Strade localiControllate 100 Organizzate a raso Strade di quartiereVietate a raso 300Eventualmente non sfalsateStrade di scorrimentoSu apposite rampe 1500 A livelli sfalsati Strade primarieRegolazione delle svolte a sinistra)CDistanza min. (m) tra le intersezioniBTipo di intersezioniADenominazioneTAB. 4 - Disciplina delle intersezioni, passi carrabili ed attraversamenti pedonali30Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti100 Zebrati Diretti Strade localiAllincrocioSemaforizzati o eventualmente zebratiRaggruppati Strade di quartiereAllincrocioSfalsati o eventualmente semaforizzatiRaggruppati Strade di scorrimento- A livelli sfalsati Inesistenti Strade primarieAttraversamenti pedonali: ubicazione e distanza (m)FTipo di attraversamenti pedonaliEPassi carrabili DDenominazioneTAB. 4 - Disciplina delle intersezioni, passi carrabili ed attraversamenti pedonali1631Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni Gatti Dipendono dallo spazio a disposizione e dalla entit dei flussi veicolari. Con riferimento alle intersezioni sfalsate, sulle strade primarie e di scorrimento laltezza libera nei sottovia pu ridursi a m. 3,20.(rispetto alla dimensione usuale di m. 4,75) Nelle strade di scorrimento la regolazione semaforica deve essere del tipo coordinato.Tipi di intersezioni (cfr. col. A - Tab. 4)32Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiDistanza tra le intersezioni (cfr. col. B - Tab. 4)Le distanze indicate si riferiscono alle nuove costruzioni; ladeguamento della situazione preesistente si ottiene con la chiusura degli accessi di alcune delle strade di categoria inferiore.1733Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiSvolte a sinistra (cfr. col. C - Tab. 4) Le svolte a sinistra sulle strade di scorrimentosono ammesse a raso quando la regolazione semaforica possibile con 2 sole fasi. Per le strade di quartiere si fa riferimento alla disciplina semaforica con realizzazione di corsie specializzate.34Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiPassi carrabili (cfr. col. D - Tab. 4) Raggruppamento degli accessi tramite idonei varchi posti ad una distanza di m. 100 tra loro e a 30 m. dagli eventuali incroci. Per le strade locali i passi carrabili dei box privati deve avere larghezza minima di m.3,50, mentre quelli di autorimesse, magazzini, ecc. di m. 5,00. Per facilitare laccesso i cigli dei marciapiedi devono essere raccordati con una curva circolare di raggio >= 4,00m. (per box privati) o >= 5,00 (per altri)1835Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiTipo di attraversamenti pedonali (cfr. col. E - Tab. 4) Gli attraversamenti del tipo a livelli sfalsati devono essere attrezzati con scivoli per carrozzini; Per gli attraversamenti a raso si devono realizzare opportuni smussi di marciapiede e dei cordoli delle isole di traffico interessate dai percorsi pedonali.36Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiDistanza ed ubicazione degli attraversamenti pedonali (cfr. col. F - Tab. 4) Quandola distanza tra gli incroci > del minimo fissato in tabella, la distanza tra gli attraversamenti pedonali deve essere: Per le strade di scorrimento 300 m. Per le strade di quartiere 200 m. Per le strade di quartiere in zone commerciali o turistiche 100 m.1937Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiPiazzole di fermate dei mezzi pubblici Lunghezza totale = 56,00 m. Profondit = 3,00 m. La parte centrale delle piazzole deve avere una lunghezza: su corsia a traffico promiscuo 16 m. Su corsia riservata m. 26 (sosta di 2 mezzi) A lato - in posizione inclinata rispetto alla striscia di margine - deve avere una profondit di m. 5,50 e lunghezza totale di m. 45.38Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiOrganizzazione delle carregiate parcheggio(cfr. Tab. 5) La sicurezza e la fluidit del traffico si ottiene attraverso la separazione fisica del movimento dei veicoli dalla sosta evitando la sovrapposizione delle funzioni. La coesistenza delle funzioni ammessa: strade di quartiere (se presente una corsia ad utilizzo esclusivo delle manovre di sosta) strade locali2039Corso di Infrastrutture Viarie Urbane e Metropolitane (AA 2006-07)Prof. Ing. Giovanni GattiOrganizzazione delle carreggiate parcheggio(cfr. Tab. 5) Sulle strade di quartiere : Per sosta in fila parallela: Larghezza corsia di manovra = 3,50 m Larghezza corsia di sosta = 2,00 m Per sosta inclinata a 45: Larghezza corsia di manovra = 3,50 m Larghezza corsia di sosta = 4,50 m Per sosta perpendicolare: Larghezza corsia di manovra =6,00 m Larghezza corsia di sosta = 4,50 m