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RASSEGNA “Musici, poeti e giullari” CASTELLO MALASPINA · BRALLO DI PREGOLA CENE D’AUTORE food & entertainment “Col favor del buio” PARCO ASTRONOMICO · FRAZIONE COLLERI SERATE OSSERVATIVE Profondo cielo e conferenze sull’astronomia

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RASSEGNA

“Musici, poeti e giullari”CASTELLO MALASPINA · BRALLO DI PREGOLA

CENE D’AUTORE food & entertainment

“Col favor del buio”PARCO ASTRONOMICO · FRAZIONE COLLERI

SERATE OSSERVATIVE Profondo cielo e conferenze sull’astronomia

“Musici, poeti e giullari”

CENE D’AUTOREfood & entertainment

Serata inaugurale sabato 3 ottobre 2015

Tutti i venerdì dal 9 ottobre al 4 dicembre 2015

Direzione artistica: Flavio Oreglio

Il Castello di PregolaLa famiglia Malaspina era presente in Pregola e in tutta lavalle Staffora già dal secolo XI. La potente famiglia fu infeu-data in questi territori nel 1164 dall’imperatore Federico Bar-barossa e la conferma degli stessi feudi avvenne nel XIV e XVIsecolo rispettivamente dagli Imperatori Carlo III e Carlo V. Questa famiglia eresse il suo primo castello pregolese a ovestdella montagnola a forma di dente che sovrasta l’abitato, manel XVI secolo una lite tra gli stessi feudatari ne provocò la distruzione.Avvenne che, nel 1563, il marchese Oliviero e suo fratello, il sacerdote Agostino, furono uccisi dalmarchese Federico Malaspina, sempre di Pregola, per vendetta, perché questi gli avevano uccisoil padre. Suo figlio Gian Maria, nel 1570, unitosi a vari banditi, tentò di occupare con la forza ilcastello di Pregola di cui era condomino, ma che allora era tenuto da altri parenti. Non essendogliriuscito il colpo, per vendicarsi devastò e incendiò i luoghi di Zerba e di Belnome, uccidendo moltivassalli dei suoi congiunti e rivali, bruciando quattro donne e rubando il bestiame. Nel 1571, per queste azioni, a Gian Maria furono confiscati i beni ma questo, non gradendo l’azio-ne, cercò con la forza di farseli ridare. Non riuscendovi, nel 1575, unitosi a un gruppo di masnadieri,pose di nuovo sotto assedio il castello, ma anche questa volta non riuscì nel suo intento, quindidi nuovo lo incendiò distruggendolo completamente. Dopo questa distruzione i Malaspina costruirono a est del paese con le pietre recuperate dall’edi-ficio distrutto, l’attuale casa-forte chiamata castello. Questa rimase sede del marchesato fino al-l’eliminazione dei feudi di napoleonica memoria. Gli ultimi discendenti, i marchesi Antonio e Ro-dolfo, vi dimorarono fino alla loro morte avvenuta tra il 1923 e 1924. In fianco a questo castello fu costruita, in tempo non conosciuto, una dependance per i custodi equesti, “Tiriso” e “Caterinen” l’abitarono fino alla loro morte avvenuta nella seconda metà del se-colo scorso. Quest’ultimo edificio opportunamente restaurato, è diventato, oggi 2015, il pub e bracerie “CastelloMalaspina”

Fiorenzo Debattisti

Il Circolo dei poeti catarticiPresso il Castello Malaspina, il 18 di agosto di quest’anno, Flavio Oreglio, il“poeta catartico” del primo storico Zelig (2000 – 2005) ha inaugurato conuna serata speciale il “Circolo dei poeti catartici”. Come mai questa scelta?Semplice, perché proprio a Pregola, nelle vicinanze del Castello, il 15 agostodel 1980, Oreglio si esibì insieme all’amico Moreno Tagliani in un mini recitalintitolato “20 minuti con Flavio, Moreno e le loro canzoni” dando il via allasua carriera artistica che l’ha portato, nell’arco di un trentennio, a diventare uno dei maggioriesponenti del cabaret nazionale. A quella serata seguirono cinque anni di sperimentazione nel-l’Oltrepò Pavese prima dell’esordio ufficiale a Milano nel 1985, nei pub che iniziavano a proliferaresui Navigli. Da quest’anno, il Circolo dei Poeti Catartici è diventato un vero e proprio cabaret ar-tistique nel quale è adesso possibile svolgere un’attività continuativa, uno spazio per ritrovare erivivere lo spirito originario del vero cabaret oggi rinnegato e dimenticato. Perché il cabaret nonè solo “ridere”, il cabaret non è solo la “comicità”, ma il cabaret con le sue radici letterarie e ar-tistiche è sempre stato un momento culturale e aggregativo da vivere insieme sorridendo, certo,ma anche pensando e… perché no?... sognando.

PICCOLA STORIA DEL CIRCOLO DEI POETI CATARTICIIl Circolo dei Poeti Catartici è un’idea che ha visto la luce nel 2003 durante la tra-smissione Zelig, ed è diventato in seguito trasmissione radiofonica su RTL tra il2005 e il 2006. Le poesie del Circolo, opportunamente raccolte, sono state pub-blicate nel libro “Katartiko 3 - Ultimo atto” (Mondadori 2004) e hanno contribuitoalla causa di Emergency con il lancio dell’operazione “Desert smile”.

Nell’occasione Gino Strada scrisse la postfazione del libro regalando ai lettori e ai poeti catartici delle parole bellissime.

“Musici, poeti e giullari”Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015, al Circolo deiPoeti Catartici, presso il Castello Malaspina a Pregola (Passo delBrallo – PV) si terranno le cene d’autore, che ospiteranno la ras-segna “Musici poeti e giullari”.Dieci appuntamenti con artisti straordinari. Dieci opportunità per riscoprire lo spirito originario del cabaret.

Che cos’è il “cabaret”?Dall’archivio del Centro Studi Musicomedians

Se chiedete “che cos’è il cabaret?”, quasi tutti vi risponderanno che “i cabarettisti fanno ridere”.La stragrande maggioranza delle persone identifica cioè il “cabaret” con la “comicità”. Quest’aber-rante e diffusissimo luogo comune contiene un doppio errore: anzitutto perché “cabaret” e “co-micità” non sono sinonimi e in secondo luogo perché a sua volta la “comicità” non coincide per-fettamente con il “ridere” ma, al limite, ne rappresenta solo una parte, dato che esistono anchel’umorismo, la satira, il sarcasmo, l’ironia, il ridicolo e il grottesco. Ridurre il cabaret alla sola “co-micità” seppur intendendo con essa (sbagliando) il “ridere” in genere, è una semplificazione gros-solana, perché il cabaret è una tipologia di intrattenimento complessa e articolata che presentaun’infinità di sfumature che vanno ben oltre il solo sorriso. Quello che oggi – grazie all’avallotelevisivo - si autodefinisce “cabaret” è in realtà uno strano coacervo di varietà, avanspettacolo,burlesque e animazione da villaggio turistico; un obbrobrio pseudo artistico figlio di una dege-nerazione culturale sempre più protesa verso leggerezza e banalità. Tale deriva stilistica, oltre-tutto, ha ammantato il vocabolo “cabaret” di un valore dispregiativo, per cui spesso, nel linguag-gio attuale, quando si vuole sottolineare la superficialità di qualcosa o di qualcuno, si utilizzanofrasi come: “Questo è cabaret” oppure “Non siamo qui a fare il cabaret”... e via dicendo. Mai un

vocabolo fu utilizzato in modo più infelice e scorretto, a testimonianza dellaprofonda ignoranza in merito a ciò che il cabaret ha rappresentato in passatoe rappresenta tuttora là, dove realmente si manifesta.

Il cabaret artistique (questa sarebbe la dicitura esatta) ha una vita relativa-mente breve. Nacque a Parigi nel 1881 quando uno scalcinato pittore di no-me Rodolphe Salis aprì il locale “Chat Noir”, proponendo una forma di en-tertainment antitetico al varietà dei café chantant e delle music hall alloradominante.

E qui va detta una cosa importante: non si può capire il cabaret se non si conosce il varietà. Ca-baret e Varietà sono due mondi differenti, e per comprendere la differenza occorre conoscere lastoria del “café chantant”, tenendo presente che quest’ultimo è stato non solo l'indiscusso pro-genitore del “varietà” e dei suoi discendenti e affini (la filiera avanspettacolo, rivista, vaudeville,burlesque, commedia musicale) ma anche il modello originario da cui è nato – per emulazionee sostanziale differenziazione – lo stesso cabaret artistique.

Il “café chantant” vide la luce nella seconda metà del settecento, quando sull'onda dell'arrivodel caffè in Europa (il “vino dell'Islam”, importato dall'oriente nel 600) nacquero le “botteghe delcaffè” che col tempo si trasformarono in “Caffè” e poi – per attirare i clienti – iniziarono a pro-porre intrattenimenti musicali (café concert) fino a diventare in seguito ricettacoli di un'artevaria che , in seguito, sarà chiamata, nel suo insieme, “varietà”.

Il “cabaret artistique”, invece, si originò più di un secolo e mezzo dopo, nel quartiere di Mon-tmartre grazie alla già citata esperienza dello “Chat Noir” che ospitò sulla sua pedana un collettivodi poeti sperimentatori e scrittori d’avanguardia che si era sciolto da poco: gli Hydropathes diEmile Goudeau. Furono loro i veri padri fondatori del “cabaret” anche se fu Salis a coniare il termine “cabaret ar-tistique”.

Tra il 1878 e il 1880, Gli Hydropathes avevano testato - al Café Rive Gauche nel Quartiere Latino- nuove forme di scrittura e di espressione per modernizzare il linguaggio poetico. Oltre ad ac-

corgimenti tecnici come l’abolizione della rima e della metrica, il loro trattodistintivo fu l’idea “autore = interprete”, concezione che portò all’affermarsidella figura del “poeta performer” che non puntava più alla semplice pub-blicazione dei suoi scritti sulle riviste letterarie ma che recitava dal vivo isuoi componimenti caratterizzando con il suo “sapore” l'espressione del suopensiero e della sua creatività: una sorta di “stand up” ante litteram. Gli Hy-dropathes sperimentarono anche il connubio poesia-musica dando originealla canzone d’autore e su questo fronte furono affiancati da Aristide Bruant(considerato il capostipite dei cantautori moderni) che con la sua “chansoncanaille” raccontò il lato oscuro della Belle Epoque.

Oltre ai poeti e agli chansonnier, allo Chat Noir si diedero appuntamento pittori e disegnatoriche con quadri, fumetti e vignette presero di mira i vizi della società del tempo e la politica allorain auge. Questo atteggiamento satirico diventò poi elemento essenziale dei Kabarett tedeschidella Repubblica di Weimar, veri e propri covi di attività anti nazista che per questo motivo furonochiusi dal regime.

Musica, poesia e pittura si contaminarono nei cabaret europei che divennero ritrovi per artistidi ogni tipo. La prima mostra di Picasso fu allestita a Barcellona presso il locale “Els Quatre gats”e le avanguardie del Novecento fecero dei cabaret la loro casa. Basti pensare al Dadaismo natoin seno al Cabaret Voltaire di Zurigo o al Futurismo che con il ”Manifesto del Teatro di Varietà”e il “Teatro sintetico”, di fatto, propose il cabaret anche se non lo chiamò mai così. E non dimen-tichiamoci dell'esistenzialismo, che nel secondo dopoguerra s’insediò in quelle “caves” della RiveGauche che furono il ricettacolo di artisti del calibro di Boris Vian, Leo Ferrè, Jacques Brel e, so-prattutto, Georges Brassens, modelli cui s’ispirarono i maggiori interpreti del cabaret italianodegli anni ’60.

Poesia, canzone d’autore, critica sociale e satira politica, ricerca nuovi linguaggi e contaminazionedelle arti… Come direbbe Humphrey Bogart: questo è il cabaret artistique, bellezza! Ci trovatequalcosa da ridere? Probabilmente si… ma non è necessario. E men che meno sufficiente.

Serata inauguraleIncontro con LEONARDO MANERA

Leonardo Manera è un comico con esperienza ormai trentennale. Ha partecipato a numerosetrasmissioni televisive (Zelig, Ciro, Colorado, Quelli che il calcio, Belli dentro, Maurizio CostanzoShow, Paperissima Sprint) e radiofoniche (Sumo- Radio2, Platone e Avanzi di Manera-Radio24).Ha scritto e interpretato cinque spettacoli teatrali esibendosi anche al "Piccolo Teatro Studio diMilano" col testo dedicato al "Candido" di Voltaire. Instancabile inventore di personaggi, ha ac-cumulato un'esperien-za di oltre tremila sera-te dal vivo seguendosempre il filo di unacomicità originale co-stantemente apprezza-ta dal pubblico.

SABATO 3 OTTOBRE

ALBERTO PATRUCCOin “Pesi Massimi”

Alberto Patrucco, nasce artisticamente come autore e at-tore di teatro comico. A partire dal 2000, inizia un rap-porto costante con la televisione che si sviluppa paral-lelamente al percorso teatrale e musicale. Ha pubblicato“Tempi bastardi!” (libro – Mondadori, 2003); “Vedo buio!– manifesto del pessimismo comico” (libro – Mondadori,2006); “Chi non la pensa come noi – Alberto Patrucco in-terpreta Georges Brassens” (cd – Edel, 2008); “NECROlo-gica – Un libro lapidario” (Foschi Editore, 2010), una mo-derna “Antologia di Spoon River”, arricchita dalle illu-strazioni di Sergio Staino e “Segni (e) particolari” (cd –Sony Music, 2014) con Andrea Miro’.

PESI MASSIMIE’ una panoramica al vetriolo sui tempi che stiamo vivendo, intrisa di comicità vera, sostanza edargomenti. Liberato dagli orpelli del quotidiano, lo spettacolo assume tutta un’altra angolazione.Attinge dalla cronaca, ma si alimenta anche di più ampi scenari storici. E sullo sfondo, le tantevicende che segnano il nostro attuale stile di vita. Tra l’altro: la politica (si pensava che dallaPrima alla Seconda Repubblica le cose sarebbero migliorate, invece stiamo rinculando: siamopassati dalla Prima alla Seconda ma deve essere entrata la retro), la televisione (molta gente èconvinta di essere in regola con il canone perché già paga la tassa dei rifiuti), l’economia (socome investire i miei risparmi: il titolo con la percentuale migliore è l’inflazione). Alberto Patrucconon risparmia nessuno e nemmeno se stesso. Così, tanto per tornare a ridere… sul serio.

VENERDI 9 OTTOBRE

VINCENZO COSTANTINO “CINASKI” in “Nato per lasciar perdere”

Vincenzo Costantino, conosciuto come CINASKI, sopran-nome dovuto ad un retaggio adolescenziale dal 1980,nasce a Milano nel 1964. Oltre alla scuola frequenta imondi di periferia milanese, coltivandone pregi e difetti.Ha collaborato con alcune testate giornalistiche under-ground di letteratura, ma soprattutto ha passato centi-naia di nottate a farsi domande. Nel 1994 c’è stato l’in-contro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui è nata un’amicizia duratura e un libroscritto a quattro mani edito da Feltrinelli nel 2009 : “IN CLANDESTINITA’”. Dopo aver animatoper 5 anni( 2001/2006) i lunedì notturni dei milanesi con la banda del Caravanserraglio, cominciaun’attività live accompagnata dalla pubblicazione di diverse raccolte poetiche tra cui spicca, nel2010 “CHI E’ SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE” (Marcos y Marcos). A no-vembre del 2012 è uscito il suo primo disco di poesie musicate. Cinaski porta la poesia vestita dimusica nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi… dovunque ci siano orecchie e occhiincontaminati dalla distrazione.

NATO PER LASCIAR PERDEREUn recital/concerto tratto dalla raccolta poetica e dal disco SMOKE di Vincenzo, mosso anchedagli strumenti suonati dal vivo. Un Recital/concerto di canzoni, letture e monologhi sulla sciadella last generation, verso la fine del politicamente corretto in una prospettiva poetica e mu-sicale che rintraccia le modalità dello stand up poetico, dell'ironia e della canzone recitata, unassolo del poeta Cinaski, poeta, narratore, reader e neo-comunicatore, con la complicità dell'ac-compagnamento al piano di Mell Morcone e alla tromba di Raffaele Kohler.

VENERDI 16 OTTOBRE

FOLCO ORSELLI in “Storie e canzoni blues da MilanoBabilonia”

Compositore e cantautore, è un artista poliedrico, eclet-tico. Nel 1995, con il duo “Caligola”, partecipa a SanremoGiovani ed esce il suo primo album “Il sole che respira”.Fa da apertura all Golden Eye Tour di Tina Turner (1996)e alla tournée di Zucchero Fornaciari - Voodoo Tour(1997). Intorno al 1997 nasce il progetto musicale “FolcoOrselli e La Compagnia dei Cani Scossi” di cui crea musica e testi inseriti nell’album “La stirpe diCaino”. Nel 2001 crea, insieme ad altri artisti un autentico e originale movimento musicale mi-lanese, il Caravanserraglio, L’attività discografica prosegue con gli album “La spina” (2004) e“Milano Babilonia” (2007) e lo porta nel 2008 a vincere con il brano “L’amore ci sorprende” treimportanti premi contemporaneamente nell’edizione Musicultura (già Premio Recanati) di quel-l’anno (unico artista a riuscire nell’impresa). Nel 2011 è uscito con il suo ultimo album “Generidi conforto” e parallelamente ha dato vita a una nuova band di rock psichedelico (gli Arm OnStage) e all’esperienza “Scuola Milanese”, insieme a Carlo Fava e Claudio Sanfilippo.

“Storie e canzoni blues da MilanoBabilonia”Una serata con la musica di Folco è una magia tutta da gustare per le influenze musicali inter-nazionali che vanno dal blues, al funky e al jazz. Una poetica che rievoca antiche reminiscenzepassate o descrive con stile potente fotografie contemporanee della società dei nostri giorni.“Credo” dice Folco, “che bisogna sempre cercare la chiave più profonda per poter comunicare conla gente”. E lui ci prova… e ci riesce benissimo.

VENERDI 23 OTTOBRE

FLAVIO OREGLIO in occasione del suo “TRENTENNALE ON STAGE” presenta il libro antologia “CATARTICO!”(Salani - 2015)

Flavio Oreglio è un maestro della sintesi:scienziato per formazione, adora gli acro-nimi, le abbreviazioni, il riassunto, l’‘an-dare al sodo’, arrivando a fare della ‘cor-tigrafia’ un’arte – più precisamente, BrevArt. Questo libro è un insieme di poesie,monologhi, aforismi e battute, una rac-colta singolare di momenti catartici, maanche una riflessione sul ‘ridere’ in tutti isuoi aspetti; un’antologia imperdibile cor-redata di testi inediti, ovviamente brevi,per dimostrare una volta di più che ridereè una cosa seria.

VENERDI 30 OTTOBRE

GIORGIO MACELLARI in “Tra jazz e musica d’autore”Special guest: Riccardo Bianchi

Giorgio Macellari, oltre ad essere pubblicista e scrittore,è soprattutto un artista eclettico. È titolare dell’etichetta Primula Records e della casa editricePrimula Editore. Nel settembre del 2009, realizza il cd “Fricandò – L’amore ai tempi della lette-ratura”, un progetto culturale in cui riveste con diversi stilemi musicali alcuni testi della lettera-tura mondiale. Nel 2011 si aggiudica la quarta edizione del concorso nazionale “Suona la poesia”,organizzato dal Festival Internazionale di Genova e dal Meeting delle Etichette Indipendenti. Isti-tuisce un Laboratorio di “Lettura Interpretativa” presso la Civica Scuola di Musica di Voghera. Algiornalismo alterna attività in diversi settori dello spettacolo, in qualità di cantante, presentatore,voce recitante e speaker.

TRA JAZZ E MUSICA D’AUTORELo spettacolo propone la rivisitazione in chiave jazz di alcuni brani della musica d’autore italianacon escursioni nel repertorio classico brasiliano e inossidabili evergreen. Si spazia da brani cherisalgono agli anni ’40 (“In cerca di te”) a classici della canzone d’autore I brani sono contenutinell’omonimo CD appena pubblicato.

Riccardo Bianchi è nato a Cremona nel 1957. Studia chitarra classica con Um-berto Sterzati e Jazz alla Scuola Jazz Cremona di Nino Donzelli. Esordisce nell’or-chestra estiva di Giorgio Gaslini e dal ‘79 in poi collabora con diversi musicisti ita-liani e stranieri partecipando a concerti e incisioni discografiche.

VENERDI 6 NOVEMBRE

FLAVIO PIRINI in “Circa intorno quasi teatro canzone”

Cantautore, attore, fumatore, predicatore. Pur apparte-nendo al mondo della canzone d’autore, la passione peril comico lo ha portato a miscelare elementi poetici eironici. Scrive canzoni serie anche allegre e canzoni co-miche anche amare.Accanto ai lavori discografici, un'intensa attività live e teatrale. Tra i più originali e apprezzaticantautori milanesi, è stato tra i fondatori del Caravanserraglio e ha collaborato con i gruppiDemocomica e Musicomedians.

CIRCA INTORNO QUASI TEATRO CANZONECirca intorno quasi teatro canzone è il concerto spettacolo in “solo” di Flavio Pirini: una mesco-lanza di elementi poetici e ironici, volutamente proposti per chitarra e voce, secondo la più clas-sica delle formule cantautorali, un’alternanza di emozioni, che lascia l’interprete libero di esporrevarie sfaccettature, anche stilistiche. Si passa dalla canzone d’autore al racconto in musica, dallacanzonetta umoristica al monologo, dalla lettura di brani letterari alla filastrocca satirica. L’in-sieme mette in luce la sensibilità dell’autore e la propria “filosofia” che intende sottolineare lacoesistenza dei due opposti gioia e dolore. Uno spettacolo adatto alla pedana di un club come al palcoscenico di un teatro.

VENERDI 13 NOVEMBRE

STEFANO COVRI in “Milano canta e spara”

Estroso chitarrista, cultore di jazz e fingerpicking e can-tautore ironico e intimista, ha ricevuto riconoscimentiimportati nell’ambito della canzone d’autore tra cui il“Premio Città di Recanati”. Ha pubblicato l’album “Attimi” presentato al MEI di Faenza e al “PremioTenco”. Dal 2008 al 2011 è stato in tour con lo spettacolo di teatro canzone “Delitti e Canzoni”,insieme allo scrittore ed umorista Fabrizio Canciani con il quale ha pubblicato CD e libro omonimi.A Marzo 2013, con il patrocinio della Fondazione Gaber, presenta al Piccolo Teatro Studio lospettacolo “Com’è bella la città” in duo con l’attore Gianfelice Facchetti, spettacolo che è statoanche rappresentato presso l'Istituto dei Ciechi di Milano per il progetto del "Dialogo al buio".Dal 2012 suona e collabora stabilmente con Ricky Gianco.

MILANO CANTA E SPARAdi Stefano Covri e Fabrizio Canciani

Canzoni originali, aneddoti, brevi racconti, ironia, tutto ciò che serve per parlare di Milano, e nonsolo, con l'aiuto di qualche brano dei grandi della canzone d'autore milanese come Gaber, Jan-nacci, Valdi.Un City Sightseeing alternativo tra presente e passato, tra storie su cui si può costruire un blueso una ballata e notti fumose piene di mistero che ti ispirano del jazz. Raymond Chandler diceva:forse dio ha creato Boston in una domenica piovosa. Non lo so, di sicuro c’era molta nebbiaquando ha creato certi quartieri di Milano. Un viaggio che diventa parola, poesia, musica; conl’ironia che diventa canzone.

VENERDI 20 NOVEMBRE

Serata magicaIncontro con RAUL CREMONA

Artista poliedrico che co-niuga magia e comicità.Inizia nei locali milanesiideando personaggi ma-gici a sfondo comico-grottesco (Mago Oronzo,Manipolini, Giorgian eSilvano una parodia delMago Silvan) che portain TV in diverse trasmis-sioni. E’ stato una dellecolonne portanti dei pro-grammi televisivi Mai di-re gol e Zelig Circus. Tra isuoi personaggi trovia-mo il maschilista Omen che ce l'ha a morte con le donne, che sbraita e urla agli uomini in salaper farsi rispettare (ma ad una telefonata della moglie, che lui chiama "la Bestia", si zittisce im-mediatamente diventando mansueto come un agnello), il melodrammatico Jacopo Ortis e le let-tere all'amico Ugo Foscolo, ed Evok, il Messia di una pseudoreligione che porta luce e prosperità,che benedice la folla con una spazzola bagnata in un secchio. Attualmente è Presidente dellostorico CLAM (Club Arte Magica) di Milano.

VENERDI 27 NOVEMBRE

WALTER LEONARDI in “Recital”

In circa vent'anni di attività ha frequentato tutti gli am-bienti dello spettacolo: teatro, cinema, televisione, radio.Attore comico e drammatico, teatrale e cinematografico,propone una forma di teatro che lui stesso definisce di“poesia popolare”. É uno dei protagonisti dei video de ILTERZO SEGRETO DI SATIRA, andati in onda - oltre che suicanali web - anche su Rai3, Report e La7 (Piazza pulita).Nel 2011 incide un CD “Organizzo Eventi” con Paolo Li Volsi,10 canzoni ironiche e non. Nel 2014 è in scena con lo spettacolo A-men e con Fondamentalmenteavevamo voglia di vederci con Flavio Pirini. Walter affronta il palcoscenico e lo spettacolo in ge-nere con una profonda e continua ricerca di onestà, e a essere onesti, non sempre ci riesce.

RECITALRecital è uno spettacolo sulle cose accadute negli ultimi tempi Recital è uno spettacolo fatto di scampoli, avanzi e frattaglie varie. Recital è un’ora e mezza,un’ora, mezz’ora, (secondo il bisogno) di monologhi, dialoghi e canzoni Recital è pensare “perché sto ridendo?” quando ormai è troppo tardi Recital è: due uomini, unoalto l’altro bello (indovina chi sta scrivendo) una chitarra a volte due e uno spinello (no mare-sciallo..., stavo scherzando...) Recital è una serie di storie della nostra quotidianità, attualità insomma della nostra vita. Recital è stare assieme con molta allegria e gioia di vivere e un amore smisurato, quasi vomite-vole, per la gente. Recital è un cantautore che fa il comico e un comico che prova a cantare. Molto divertenti forseridicoli. Recital è soprattutto uno spettacolo contenitore che anarchicamente racconta storie.Recital è tutto questo e molto di più e molto di meno.

VENERDI 4 DICEMBRE

“Col favordel buio”SERATE OSSERVATIVE Profondo cielo e conferenze sull’astronomia

Serata inaugurale sabato 10 ottobre 2015

Tutti i sabato dal 10 ottobre al 5 dicembre 2015

Parco astronomico Astrobrallo - ADARA

L’associazione ADARAIl 6 settembre 2010 Marco Angelini, Vittorino Suma e Fabio Taglianihanno costituito l’associazione ADARA (Associazione per la Divul-gazione dell’Astronomia e delle Ricerche Astronimiche) con lo sco-po di realizzare qello che e’ il sogno di tutti gli astrofili dilettanti:avere un osservatorio astronomico remotizzato in altura. Graziealla collaborazione con il Comune di Brallo di Pregola in data 7Maggio 2001 hanno inagurato il Parco astronomico Astrobrallodotato di due cupole Sphera di fabbricazione polacca ed hanno co-minciato ad attrezzarle per poter operare da remoto. Ben presto sono stati affiancati nelle loroserate “remotizzate” da Giacomo Zacchi e Gianandrea Bodini portando ben a 4 gli strumenti cherealizzano le foto che si possono vedere sul sito astrobrallo.com. Nell’agosto 2013 grazie al con-tributo di una nuova associata Barbara Masala è stata realizzata un’esposizione permanentedelle foto nei locali degli ex spogliatoi. Ad oggi l’associazione conta 19 soci i soci fra cui anche gliastrofili “visualisti” Gabriele Franzo e Simone Galelli. In 4 anni di attività sono stati organizzatinumerosi starparty che hanno visto la partecipazione di astrofili provenienti da tutta italia. Il primo gennaio 2013 una foto scattata al parco astronomico Astrobrallo è stata l’apod (Astro-nomy Picture of the Day) sul sito NASA.GOV. Parecchie astrofotografie sono state pubblicate dariviste specialistiche (Sky and Telescope) e questo ha contribuito a rendere famoso il cielo del Bralloa livello globale. Ad oggi hanno visittato il sito astrobrallo.com dove vengono pubblicate le fotoscattate dai telescopi di ADARA più di 300.000 persone provenienti da tutte le parti del mondo.

COL FAVOR DEL BUIONei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015, al Parco astronomico Astrobrallo di Colleri si ter-ranno delle serate osservative e delle serate culturali per il ciclo “Col favor del buio”. Dieci appun-tamenti per conoscere qualcosa di più sul cielo. Dieci occasioni per scoprire il cielo del Brallo.Tutte le serate si aprono alle 21 al parco astronomico di Colleri con un orientamento generale nelcielo. Riconoscimento dei punti cardinali e delle stelle che li indicano. Si passa poi al riconosci-mento degli asterismi tipici del periodo.

Nella serata del 10 ottobre laluna risulta calante (8,3%) enon è osservabile fino alle 4:40del mattino. Questa condizionenon è ideale per l’osservazionedegli astri in quanto la luna,con la sua luce, non permettedi vedere gli oggetti del pro-fondo cielo.L’asterismo della serata è ilQuadrato di Pegaso, osserva-bile nell'omonima costellazio-ne durante tutto l'autunnomolto alto sull'orizzonte. Os-serviamo anche gli asterismiclassici: l’orsa maggiore e l’orsaminore, cassiopea, lo scorpione, il cigno, l’aquila, il delfino etc etc.Nello spazio profondo osserviamo:

La Galassia di Andromeda (nota talvolta anche con il vecchio nome Grande Nebulosa di Andro-meda o con le sigle di catalogo M 31 e NGC 224), è una galassia spirale gigante facente partedel Gruppo Locale, assieme alla Via Lattea; si trova a circa 2,538 milioni di anni luce dalla Terra,[3]in direzione della costellazione boreale di Andromeda, da cui prende il nome. Si tratta della ga-lassia spirale di grandi dimensioni più vicina alla nostra galassia; è visibile anche ad occhio nudoe si tratta dell'oggetto più lontano visibile da occhi umani senza l'ausilio di strumenti di osser-vazione.

SABATO 10 OTTOBRE

Nella serata del 17 ottobre la lunarisulta crescente (13,7%) ed è os-servabile fino alle 21:30. Risultamolto interessate soffermarsi an-che per pochi minuti nella zonainterna della falce lunare. Si os-serva un cambiamento repentinodei paesaggi. I crateri che passanodalla luce all’ombra e viceversafanno vedere la luna sotto unaspetto che ad occhio nudo nonsi vede.L’oggetto celeste della serata lastella Fomalhaut, il cui splendoreè rimarcato anche dall'assenza dialtre stelle luminose nel suo settore di cielo; Fomalhaut appartiene alla costellazione del PesceAustrale, situata a sud dell'Aquario. LaBalena inizia pure a fare la sua comparsa, verso sud-est,mentre a sud-ovest ancora è visibile, nelle prime ore della sera, la costellazione del Sagittario,molto bassa sull'orizzonte. Il Capricorno è visibile subito ad est.Nello spazio profondo osserviamo: La Nebulosa RosettaÈ una delle nebulose più brillanti del cielo notturno; la sua posizione, ad appena 5° dall'equatoreceleste, fa sì che possa essere osservata da tutte le aree abitate della Terra.La posizione della nebulosa si individua con facilità, grazie alla presenza di alcune fra le stellepiù brillanti del cielo: Betelgeuse e Procione; congiungendo la prima alla seconda con una lineaimmaginaria, la Nebulosa Rosetta si trova fermandosi a circa un terzo della distanza e muoven-dosi circa un grado e mezzo in direzione sud.

SABATO 17 OTTOBRE

Nella serata del 24 ottobre la luna risultacrescente (82,0%) ed è osservabile finoalle 3:00 di mattino. Siamo vicini al ple-nilunio e per questa ragione la seratanon è indicata per l’osservazione deglioggetti di profondo cielo.L’oggetto celeste della serata la stella ildoppio ammasso h+χ. Per è una cop-pia di ammassi aperti molto luminosi, vi-sibili nella costellazione di Perseo; devo-no il loro nome comune alla loro estre-ma vicinanza e somiglianza. Possiedonopure una lettera di riferimento (h e χ),nonché numeri di catalogo indipendenti(NGC 869 e NGC 884). Sono ben visibiliad occhio nudo come una macchia chia-ra allungata con una strozzatura centra-le, che le conferisce la forma di un "8"rovesciato; notissimi fin dall'antichità, questi due magnifici oggetti celesti si presentano circum-polari, in gran parte dell'emisfero boreale terrestre. Entrambi sono ammassi giovani, dell'etàcompresa fra 3 e 6 milioni di anni, e distano fra loro circa 800 anni luce; il fatto che siano visibilicosì chiaramente anche da grande distanza (il nostro sistema solare si trova ad oltre 7000 an-ni-luce da loro) è indice di una grande luminosità reale, come pure le loro dimensioni, stimateintorno ai 70 anni-luce di diametro per entrambi gli oggetti. Una fotografia scattata al parcoastronomico a questo oggetto è stata l’APOD (Astronomy Picture of the Day) sul sito della NASAil primo gennaio 2013.

SABATO 24 OTTOBRE

Nella serata del 31 otto-bre la luna risulta calante(82,0%) ed è osservabiledalle 20:49 fino a tardamattinata (10:42). Siamo ancora vicini alplenilunio e per questaragione la serata non èindicata per l’osservazio-ne degli oggetti di pro-fondo cielo.La serata al cinema delBrallo con una carrella-ta degli oggetti foto-grafati dagli astrofili diADARA al parco astro-nomico AstroBrallo diColleri. Una piccola spiegazione di come si osserva e come si acquisiscono le immagini con una dimo-strazione in tempo reale.

SABATO 31 OTTOBRE

Nella serata del 7 novembre laluna risulta calante (19.5%) esorge alle 2:34. La serata è in-dicata per l’osservazione delcielo e degli oggetti meno lu-minosi.Il cielo di novembre è domi-nato dalle costellazioni diPegaso, riconoscibile per lesue quattro stelle disposte aformare un grande Quadrato,da Andromeda, con la suacelebre galassia da cui prendeil nome, e dal Cigno.

Novembre vede ad est il sorgere di quelle costellazioni che saranno dominanti nei mesi invernali:l'Auriga, con la sua brillantissima stella Capella, e il Toro, con i celebri ammassi delle Pleiadi edelle Iadi. La rossa stella Aldebaran preannuncia il prossimo sorgere della brillante costellazionedi Orione.Il cielo ad ovest mostra ancora le stelle caratteristiche del cielo estivo, in particolare il famosoasterismo del Triangolo Estivo, attraversato dalla Via Lattea, sempre più prossimo al tramonto.La costellazione del Sagittario ancora può essere osservata nelle prime ore della sera.

SABATO 7 NOVEMBRE

Nella serata del 14 novembre la lunarisulta crescente (4.8%) sorge alle alle9:10 e tramonta alle 19:12 . La serataè indicata per l’osservazione del cieloe degli oggetti meno luminosi. L'Aquario è la costellazione che più ditutte domina il cielo del sud. A nord,il Grande Carro dell'Orsa Maggiorerasenta l'orizzonte, mentre il cielo èdominato dalla caratteristica "W" diCassiopea, visibile lungo la Via Lattea,diametralmente opposta al GrandeCarro rispetto alla Stella Polare.Nello spazio profondo osserviamo:La nebulosa Elica o occhio di Dio(NGC 7293, Nebulosa Helix mante-nendo il nome inglese) è una dellenebulose planetarie più vicine allaTerra. Si trova a 200 pc o 650 a.l. dallaTerra nella costellazione dell'Aquario e ha un diametro angolare di circa 0,5° (pari a 2,5 anniluce).

È stata scoperta da Karl Ludwig Harding prima del 1824.La nebulosa Elica è un esempio di unanebulosa planetaria formatasi alla fine della vita di una stella di tipo solare. Gli strati gassosiesterni della stella espulsi nello spazio appaiono dal nostro punto di vista come se guardassimodall'alto un'elica. Il nucleo centrale della stella, destinato a diventare una nana bianca, risplendecosì intensamente da rendere fluorescente il gas precedentemente espulso.

SABATO 14 NOVEMBRE

Nella serata del 21 novembre la luna risulta crescente (68.8%) sorge alle alle 14:13 e tramontaalle 1:26 . La serata è poco indicata per l’osservazione degli oggetti di spazio profondo in quanto la lumi-nosità diffusa della luna rende poco visibili tali oggetti. Ore 18:00-19:00 Una serata al cinema del Brallo con una introduzione all’astronomia. Conferenza a tema con il dott. Marco Miserocchi.

SABATO 21 NOVEMBRE

Nella serata del 28 no-vembre la luna risultacalante ma quasi piena(94,7%) sorge alle alle19:29 e tramonta alle9:21 . La serata è pocoindicata per l’osserva-zione in quanto per tut-ta la notte la luna ri-schiara il cielo. Ore 18:00-19:00 Una serata al cinemadel Brallo con una in-troduzione all’astro-nomia. Conferenza atema con il dott. Mar-co Miserocchi.

MARCO MISEROCCHIMarco Miserocchi, nato nella terra di Virgilio prima che vi arrivasse la televisione, è laureato infisica e da sempre grande appassionato di astronomia e cosmologia. Essendo difficile camparecon l’arte di Galileo, ha trascorso l’intera vita lavorativa occupandosi di ricerca ambientale nel-l’industria elettrica, senza però mai smettere di guardare il cielo di notte, con lo stesso stuporedi quando era bambino. Raggiunta l’età della pensione ha ripreso l’antica passione per le stellee tiene abitualmente conferenze pubbliche in cui parla, davanti a chi ha voglia di ascoltarlo, dispazio, tempo, Big Bang, universi paralleli, buchi neri, materia oscura e quant’altro partecipi algrande mistero dell’esistenza. Oggi vive a Piacenza, in attesa di sapere chi è.

SABATO 28 NOVEMBRE

Nella serata del 5 dicembre la luna risulta calante(34,9%) sorge alle alle 1:21 e tramonta alle 13:32. La serata permette l’osservazione del profondocielo fino al levar della luna. Osserviamo:Lo sciame meteorico più affidabile dell’anno, leGeminidi sono caratterizzate da meteore multi co-lore bianche in prevalenza, ma anche gialle, blu,rosse e verdi.Massima attività: 13-14 dicembreFrequenza: 120 + per oraCometa di origine: 3200 Phaethon

SABATO 5 DICEMBRE

Castello MalaspinaFraz. Pregola, 103 - Brallo di Pregola (PV)www.castellomalaspina.it

Parco Astronomico AstrobralloLocalità Sovaie - Fraz. Colleri - Brallo di Pregola (PV)www.astrobrallo.com