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  • 8/17/2019 Catalogo PREMIO IL DONO

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    ACCA Edizioni

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    Il Dono dellʼUmanità - 18 dicembre 2012Palazzo della Regione - Milano

    Premio Internazionale dʼArte Baronessa Soares 

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    Il Dono dell’Umanità

    Anche quest ’anno , a l le por te del Nat a le , ar riva “ I l Dono del l ’Uma ni tà” , mani fes taz ione patrocinata da l laRegione Lomba rdia, nel meraviglioso Auditor ium di P alaz zo Lombardia, nel cuore della ci t tà europea piùsolidale. G iunta al la VII ediz ione, è un progetto che ho personalmente ideat o insieme al not o presentatorePak y Arcella. Egli com e sempre ha i l com pito di svelare i personaggi che si sono distint i per la loro uma -nità e che per tal ragione vengono premia ti con l ’opera " I l Dono” , mirabile creazione del maestro orafoG erardo Sacco. L’intent o è di veicolare un messaggio di elevat o contenut o uman ita r io che sproni ognunoad un im pegno sociale a favore di coloro che si trovano a dover superare delicat i f rangenti della v it a . Alnostro f ianco Lucinha Soares, fedele compagna di v ia ggio. Sono davvero num erosi i personaggi che sonostat i invita ti a r i t irare quest’onorif icenza; essi hanno saputo im pegnarsi in svar iati cam pi, tenendo semprepresente i l caratt ere um anit ar io e solidale qua le punt o di partenza delle scelte m esse in at to ed hann o sa-

    puto alt resì essere divulgat ori di messaggi f inalizza ti a porre in luce la necessità di int ervenire per sana rele fal le di una società distratt a e poco sensibile. Tra essi ci to i l noto sociologo di fama mondiale FrancescoAlberoni, premi at o per i suoi editor ial i densi di f ina li tà pedagogiche, in grado di dare un contr ibut o r i le-vant e al la crescita m orale del paese. Ricordo la dediz ione del condutt ore ed autore televisivo Paolo DelD ebbio , che con la t r asmiss ione “ Quin ta Colonna” , in onda su Rete 4 , ha sapu to ev idenz iare g l i aspet t ido len t i de l con tes to s t or ico che s t iam o a t t r aversando . Tra i p remiat i G iacomo C elen tano , per la sua sen-sibil i tà nell ’ intendere l ’ ispirazione ar tistica come circolazione di idee tra uomo e uomo, mentre per latrasm issione “ Le Iene” i l premio è consegnato ad Alessandro Pintus. N ell ’ambit o estetico G iorgio G rasso,che si adopera con costanza nel delineare i passi dell ’ar te contemporanea dando voce a talenti degni dinota ; notevole è stat o i l suo impegno nella recente ediz ione della Biennale di Venezia. N el settore dellacreat iv i tà non po teva ma ncare lo s t i l i s ta Alv iero Mar t in i , l a N az ionale I ta l iana Ar t is t i TV e Ste l le del loSport , i l m aestro G iuliano O tt avian i premio alla carr iera per l ’operato pitt or ico e scultoreo. Tra i premiat iun posto d’onore lo occupa l’associazion e Enpa (Ente N azion ale Prot ezione Anim ali) per l’im pegno a tuteladelle creat ure senzient i più indifese. Inf ine, da qu est'ann o, in vir tù della m ia presenza ed esperienza nel

    tessu to ar t i s t ico in t ernaz ionale, ho pensato d ’ ideare la p rima ediz ione del “ Premio In ternaz ionale D 'Ar teBaronessa Soares” , con i l proposito di in vita re i rappresentant i delle svar iate discipline (pittura, scult ura,fotograf ia) ad una r i f lessione sui m edesimi valori . G razie al la collaborazion e con l ’editore “ Acca EdizioniRoma” è s ta to poss ib i le ideare questo ca ta logo che cost i tu isce un documento d i v is ib i l ità e un a t t es ta todi r iconoscenza per ognuno di loro. Ha provveduto al la redazione dei testi a loro dedicat i , la cr i t ica P aolaSimona Tesio. U na g iur ia d i no t i esper t i , t r a cu i sp iccano i nomi d i G iamm arco Punte l l i , G iorgio Faloss i ,Fortuna to D ’Amico, sta lavorando int ensam ente per decretare l ’elaborato da cui emergono al meglio icontenuti di carat tere umanit ar io e sociale come sanciti dall ’ intent o dell ’intera ma nifestazione. Sarebberodavvero in f in i t i i r ingraz iament i che vor re i r ivolgere a quan t i hanno co l labora to a l la r iusc i ta de l “ Donodell ’Um anit à” ; non potendoli c i ta re tut ti per mot ivi di spazi redazionali , serbiamo per loro un profondosentim ento di r iconoscenza. L’invit o è di continuare a racchiudere nel proprio cuore questa meravigliosaluce di solidar ietà ed of fr ir la agli al tr i nel nostro prezioso cam min o.

    Baronessa Maria Lucia Soares

    www.ildonodellumanita.it

    Maria Lucia Soares

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    Lucinha Soares

    Affermat a g iornal is ta e condut t r ice te lev isiva , p resen ta t r ice del p rogramm a“ Mundo D onna” su Sky Ital ia . Presentat r ice insieme a Paky Arcella del PremioIn ternaz ionale " I l Dono del l 'U man i tà " Laureata in g iornal ismo, insegna nel laprest ig iosa U nivers i tà Ca t t o l ica d i Rio de Janer io.

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    Conduttore televisivo di grande esperienza. Nasce ar tisticamente come attore teatrale ed approdaa so l i ven t ’ann i a l la Ra i , dove è inser i to ne l p rogramm a di Renzo Trapan i "P ro f f imam ente nonstop" . D a quel lont ano 1985 lavora nel settore dello spetta colo e della tv su reti satell i t ar i e privat e.H a c o n d ot to sh o w d i su cc esso t r a c u i “ C e n to c i t t à ” , “ S te ll e e m e rg en t i ” e “ I t a l i a t i c an to ” . N e lruo lo d i a t t o re ha partec ipato a “ C iack s i can ta” . Ha presen ta to i programmi “ Noi c i s iamo” , “ P layshow” , “ C ia o sp lendidi ” , “Trendy Par ty ” , “ Black ou t” . È s ta to tes t imonia l d i svar ia t i spo t te lev i-sivi , tra cui "M ARE D OM ANI" . Inoltre ha collaborato con personaggi r i levant i della tv , del mondodello spett acolo e della comun icazione. È co-ideatore, a f ianco della Ba ronessa Maria Lucia Soa res,de l la man i fes taz ione a f in i soc ia l i “ I l D ono del l ’Um ani tà” .

    «N on posso che essere onorat o di qu esta m ani festazi one, che m i v ede da anni im pegnat o a f ian co del la Baronessa M ar ia L uc ia Soares, in questo percorso vo l t o a di f fondere nel la co l l e t t i v i t à un im - port ant e messaggio u m ani tar io. La n ostra più grande gioia è vedere che att raverso questa m ani - festaz ione s i r i escono a condi v id ere i va lor i de l l ’am ore e del l a so l idar i e tà; semi d i speranza che si d i f f ondono nel m ondo . R ingraz i o tu t t i i pa r tec i pan t i , che i l l um ina t i da quest i p roposi t i soci a l i ,cont i nuan o ad adoperarsi ne l quot id iano per i l bene degl i a l t r i . Q uest ’an no abbiam o pensato d i in t rodur re la pr im a ediz i one del “ Premi o In t ernaz iona le D'A r te Baronessa Soares”, a le i isp i ra to ,per perm et tere a i ta l ent i d e l l ’a r t e contem poranea di espr im ere in p i t t ura e scu l tu ra i m edesim i in tent i . C i t engo a precisare che è stata pr opri o la sensibi l i tà del l a Baronessa M ari a Lu cia Soares a dare im pulso a quest ’ i nnovaz ion e. D el res to la sua presenza nel tessut o ar t i s t i co in t ernaz iona le è la con ferm a del suo straord in ari o sent i r e» 

    Paky Arcella

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    C ritico ed editore, laureato in st or ia e cr i t ica dell 'ar te. H a saputo dist inguersi per i l suo impegnopolit ico e sociale che nel 1980 lo porta ad essere nominat o presidente del movi ment o giovanile eu-ropeo. In seguito con duce diverse bat taglie a favore dei dir i t t i um ani. N el 1996 in Bosnia viene pre-mia to per la sua responsabil i t à a favore del popolo bosniaco, dilaniat o dalla guerra. Median te l 'ar teha sempre cercato di avvi cinare le genti , convin to che l ’estetica sia la m igliore am basciat r ice dellapace. Sta organizzan do esposiz ioni di r i l ievo in num erosi stati est er i , collaborando con i l governoita l iano al f ine di sensibil izzare i giovani sui tem i connessi al l ’ar te e al la democrazia . La sua f igura

    è stata di notevole supporto nella recente ediz ione della Biennale di Venezia, in cui ha operato as tre t to con ta t to con i l no to cr i t ico d i f am a in t ernaz ionale Vi t t or io Sgarbi .

    «D obb iam o grat i tu di ne a coloro che com e la baron essa Soares si dedi cano con grand e im pegno e ser ie tà per b at t agl i e fondam enta l i per l ’ u m ani t à come qu el le per i d i r i t t i um ani t roppo spesso calpes ta t i d a governant i senza scrupol i . U n grande plauso anche per l ’ im pegno a favore del l ’a r t e che att raverso questo prem io la Baron essa Soares cont r i bu isce a di f fond ere, certa com e lo sono io che l ’este t i ca può m ig l io rare i l m ondo» 

    Giorgio Grasso

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    Membro della giuria.

    C rit ico d'ar te e coach Pn l (programm azione neurolinguistica ), direttore ar tist ico dello Spoleto In-ternat ional Art Fair . Opera nel mon do dell ’ar te dall ’età di ventidue ann i. Un percorso lungo e ar ti-colato con 103 most re al l ’att iv o, a caratt ere regionale, nazionale ed internaziona le. È stat o i l cr i t icod’ar te di r i fer imento di importanti pittor i e scultor i i tal iani e stranier i di chiara fama, spesso rac-cogliendo l ’eredità di svar iat i studiosi scr ivendo, per esempio, sull ’ar te di G iuseppe Menozzi dopoFeder ico Zer i e su quel la d i Ot e l lo Ceccato , D omenico Mont efor te e Anton io N unz ian te dopo Vi t-tor io Sgarbi , e presentan do pubblicament e i l lavoro di D ani Karava n, G iò Pom odoro, Floriano Bo-din i ,Yosh in Ogata , Luc iano Pre t i , Luc iano Massar i e a l t r i s t r aordinar i scu l tor i . Docente er icercatore, ha intrapreso altresì da quindici anni la strada del giornalismo. Iscr i t to al l ’albo nazio-nale a soli venti cinque anni, è aut ore di oltre cinquemila ar t icoli e serviz i . Ad oggi collabora con

    i l quo t id iano “ La Naz ione” ed è t i to lare d i “ Ar te de l la Comunicaz ione” con la co l lega Annal isaSacchett i . Per motiv i di r icerca, di coaching, di giornalism o o di semplici int erviste e presentazion ipubbliche ha collaborato con Antonino Z ichichi , Ma rio Luzi , Remo Bodei, G iovann i Reale, Fer-ruccio Ulivi , M arcello Veneziani , Roberto G ervaso, Alessandro Meluzzi , Willy P asini , Vittor io Mes-sor i , Elémire Zol la , Sergio Zav o l i , Luc iano De C rescenzo , Ca r lo Lucare l l i , Andrea G . P inket t s ,C esare Cremonin i , Federico Moccia, M arco Buticch i , Andrea Vita l i , Francesco Alberoni, Vitt or ioSgarbi , G iampiero M ughin i , Enr ico Mentana , Romano Bat ta g l ia , G iuseppe Benel l i , S te fano Zecch i ,Roberto Vacca , G iordano Bruno G uerr i , Ez io Raimondi , G iorgio Fora t t in i , Pup i Avat i , Pa o lo Bar-ghini.N el mon do della psicologia e dello sviluppo personal e è Licensed PN L Coa ch e Licensed SportPer formance C oach , cert i f ica to Specia l i s ta in PN L e Business Coach da NLP I ta ly , Personal C oachda Ekis, Trainer Specialist da lla Ma x Formisa no Training, Success Coach da lla Ma inbrain , ha st u-diato My thoself con Piernicola De Maria, C ounseling e Ipnosi con Cha rlie Fant echi, Pnl e Coachingcon Richa rd Bandler , John La Valle, Anthon y Robbins, Robert D il ts , Anders Piper, Stephen M. R.C ovey, Brian Tracy, T. Ha rv Eker, Livio Sgarbi , Roberto Pesce, Alessandro Mora, Pa squale Acam -

    pora, Luigi Di Salvo, Alessio Roberti , Antonella Rizzuto, Owen Fitzpatr ick, Roberto Re, ClaudioBelo t t i , P a tr iz ia Belo t t i .

    «La m ani festazi one del la Baron essa M aria L uci a Soares ri corda ogni ann o quan to gl i esseri u m ani siano legat i f ra l oro da sol id ar ie tà la ica e profonda spi r i tu a l i tà. A l l ora davv ero l 'a r t e d ivent a qu el l i n guaggio un i ve rsa l e che por ta i l m essaggio degl i uom in i i n tu t t o i l m ondo . I l "D ono" , i n un pe- r iod o del l ' anno v i c in o al N ata l e , in segna quant o i l n ost ro operato possa avere un senso se, in pr im o luogo, è al serv i z io degl i a l t r i , un D ono per l 'U m ani t à. Graz ie M ar ia Lu c ia per i l t uo essere art is ta e per i l tu o essere donn a nel m ond o»

    Gianmarco Puntelli

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    Mem bro della giuria

    Laureato in arch i te t tura è da sempre in teressa to a nav igare nel la mul t idsc ipl inar ietà e mul t icu l-turali t à dei l inguaggi , transita ndo dai terr i tor i dell 'ar te e dell 'archit ett ura per coniugare, f i losof ia,scienza e sistemi di v ita . Scr ive saggi e cura la stesura di cat aloghi pubblicati da diverse case editr iciin ternaz ional i . P er la te lev is ione ha prodot to a lcune t r asmiss ion i andat e in onda su l le re t i Sky ,come “ Arch ibalena” e “ Talen t i ” . È t r a g l i o rgan izza tor i e promotor i de l Premio In ternaz ionale De-dalo Minosse , a l la Com mit tenza d i Arch i te t tura . Ha cura to le u l t ime due ediz ion i de l premio emost ra Vergil ius d'Oro di Mant ova, evento dedicato al le interconnessioni dell 'architet tura e del-

    l 'ar te . Tra le mani fes taz ion i rea l izza te d i recen te sono da r icordare: “ U rban So lu t ions” , Mi lano2009; “ Arte in Luce” , Torino 2009; “ Laboratorio di Architett ura” M ilano 2010; “ C ultu re_N a-ture” , Evento C ollat erale della Biennal e di Archit ett ura di Venezia 2010; “ AAA, Agricoltura, Ali-m e n taz io n e , Arc h i te t tu r a ” , Bo log n a ; M i l an o 2 01 1; “ N in o M u s t i c a : P i t tu r a so l id a ” , P i e t r a san t a2010; “ Think G reen” , Mi lano 2010; “ C h iara Dy nys : Labirin t i d i memor ia - P iù luce su tu t t o ” ,Rom a 2010; “ Profetica Proetica P oetica” , Torino 2011. È tra i curatori di “ Arte Accessibile” , Mi-lano 2011 e 2012. Ha insegnat o presso la Facolt à di Architet tura del Poli tecni co di Torino, condot tolez ion i a l Po l i tecn ico d i Milano e rea l izza to w orkshops a l l 'Accademia d i Brera . Cura la rubr ica“ c u l tu ra n a tu ra ” su “ Last am p a . i t ” .

    «U n' i n iz i a t i va d i so l id ar ie tà in ternaz iona l e rea l i zzata per por tare a iu t i ad al t re popolaz ion i che sof f rono e v i vono d i s tent i e disagi , è sem pre un sugger im ento nob i l e da prom uovere in t u t te le d i r ezion i . Soprat tu t to in questo m om ent o stor ico , dove anche noi europei at t raversiam o f rangent i d i f f i c i l i , i n p reda ad una c r i s i che orma i ha co invo l t o tu t t i i l i ve l l i soc i a l i , i l p rem io assum e va- 

    lenze in t eressant i per l e im pl icaz ion i ant ropo logiche che m et te in at t o . La sol id ar ie tà è un valore fondam enta le per l a d i fesa del la soc ie tà e del l a v i t a , nonostant e a vol te s ia s ta ta sbandi era ta inu - t i lm ente o addi r i t t ura per nascondere in teressi di segno opposto. È un a vi r t ù special e che spesso l 'A r te è r iu sc i t a a persegui re , an im ando le cosc ienze di popol i geograf i cam ente lont an i , d ivers i per etn i a , ideo logia e c lasse soc ia le d i appar tenenza, ma v ic in i e un i t i per pr in c ip i e prerogat i ve et i ch e».

    Fortunato D’Amico

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    Membro della G iur ia

    Laureato in Scienze poli t ich e e social i al l ’univ ersità di Pisa. Pr im a di dedicarsi al l ’editor ia ha la vo-rato ad una serie di inchieste sulla v ita in I tal ia meridionale e successivamente è stato capo del-l ’U ff icio Stam pa al Consola to G enerale Britann ico di Milano. N el 1962 fonda la C asa Editr ice «IlQuadrato»a Milano. Le sue prime pubblicazioni come autore r iguardano lo studio della stor ia edel l ’ar te d i a lcun i comuni de l la Maremm a Toscana . C o l labora tore d i d iverse riv is te ar t i s t iche ès ta to d i ret t ore per t re ann i d i “ Ar te Mercato ” . La sua a t t iv i tà è andata sempre p iù spec ia l izzandosinel campo del l ’es te t ica con pubbl icaz ion i d i tes t i b iogra f ic i e c r i t ic i d i no t i a r t i s t i . Ha scr it t o m o-nograf ie su Atti l io Alf ieri , Francesco Gon zaga, G ianrodolfo D’Accardi , G erda Geiger , Pino C one-stabi le , Fior i llo , Renè . Ha pubbl ica to vo lumi d i poesie d i Al fonso G at t o i l lus tr a te da C ar lo Ca r ràe, per primo in I tal ia , “ I l pensiero di Mao Tse Tung” , fam oso l ibro delle G uardie rosse. È stat o trai pr incipali redattor i dell ’Enciclopedia del Comanducci con r icerche sul Novecento pittor ico i ta-l iano. È sta to iscr i t t o al l ’albo del C ollegio dei perit i ed esperti d’a r te della Lombardia. Fa parte della

    Federazione naz iona le esperti e critici d’art e. Per due ann i ha organizz at o per la Televisione svizzerala manifestazione Pittura e Musica. Ha tenuto conferenze sull ’ar te presso Isti tuzioni e circoli cul-tura l i . Fra le sue pubbl icaz ion i ricordiamo: “ I P i t t o r i del l ’Ot tocen to Lombardo” , “ Ar te ed ar t i s t iin scu l tura e ceramica” , “ Le v i te e le opere” , “ Ol tre l ’Es te t ica” , “ Venez ia : Ot t ocen to pi t to r ico” ,“ Pe rso n agg i O g gi ” , “ M ar te c h i am a” , “ La sc op er t a d el C o sm o ” , “ I P i t t o r i p ie m o n te si de l l’O t to -cen to” , “ P i t t o r i e scu l tor i ita l i an i d i impor tanza europea” , “ Quotaz ion i e prezz i de i P i t t o r i ita l i an ide l ’900” , “ I P i t t o r i i ta l i an i del Novecento” , “ I Macch ia io l i e l ’Ot tocen to in Toscana” “ I l Mer i-d ione e la scuola p it to r ica napoletana” , “ I P i t t o r i i ta l i an i del l ’Ot tocen to” , “ Ca p ire l ’Ar te” , “ Com -ment i a l la 54ma Biennale d i Venez ia” .

    «A rt i st i qual i f i ca t i h anno vol u t o par tec ipare e mand are le loro opere a questo prem io, che ol t re ad essere ta le è anche una m ani festaz ione. U n i ns ieme di ta l ent i che con la presenza di u na sola opera hanno d ocum entat o ed espresso le poet i che e i l fran gent e social e legato al l ’u m ani tà del m o- m ento. Part ecipare non èstato solo presenza ma anche apri re un a f in estr a sul l ’ar te, sia nel l ’am bi to 

    del la p i t tu ra sia del l a scu l t ura . Gl i ar t i s t i sono sta t i i n fa t t i selez ionat i perchéognun o fosse por- ta t ore d i un a voce, d i u n s im bolo , d i una i nd i caz ione, e che ins ieme cost i tu isse, un coro, una pas- seggia ta , una i n t rospez ione, ed i n f i ne una m ost ra . U na di quel l e esposiz ion i , che si pu ò def in i re “com uni caz ione ar t i s t i ca” perchéin un solo sguardo racch iu de la posiz ion e del l a v i t a at t ua le , un prem io così vol ut o e ott i m am ente ri usci t o dal la Bar onessa Lu cia Soares».

    «I l Prem io in ternaz iona l e “I l D ono del l ’u m ani t à”, por ta l ’ed iz ione di q uest ’an no nel grande Au - d i t o r i um de l l a Regione Lombard ia . È un a t t o d i i n con t ro , un dovu t o r i conosc im en to , d i un ’ im - por tan te is t i t uz i one verso un a serata che conc lu de un lu ngo lavoro, af f in chéi l m essaggio del l ’am ore e del l a sol id ar i età non solo si di str i bu isca nel m ond o m a possa al t resì essere occasion e di p iacere e di sorr i so . Prendono par t e a questa m ani fes taz ione, e v i hann o preso par te n el le pre- cedent i ed iz ion i , famos i ar t i s t i de l teat ro e del l a te lev is ione, spor t i v i d e l ca lc io e del l ’a t le t i ca , uo- m in i po l i t i c i d i ogn i pa r te , gi o rna l i s t i e scr i t t o r i , ma anche personaggi m eno no t i che s i sono af ferm at i per i l loro lavoro n el le sin gole comun i t à. È i l r i su l t a to organizzat ivo e cont in uo di un gruppo di persone coord i nate da Paky A rce l la , Luc in ha Soares e dal la Baronessa M ar ia L uc ia Soa- res. Not i amo che di quest ’u l t im a v i èi l l ogo che raf f igura una bal l er ina che danza. Un ’ im m agine,un sim bolo che reca in séla m ol t epl i c i tà dei v a l id i m essaggi che ognuno d ei personaggi inv i t a t i ,in rappresent anza del l e varie part i d el la n ostra società, possa dare in d ono d ei più debol i e dei più di m ent ic at i».

    Giorgio Falossi

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    Roberto Sparaci nasce a Roma il 7 ott obre 1964. Dopo alcun e esperienze lavorat ive nel sett oredel comm ercio entra a fa r parte del mon do dell ’ar te grazie al padre ar tista , Silv io Sparaci , chelo coinvolge nell ’att iv ità editor iale a partire dal 2002. Quest’ultim o, nel medesimo periodo,fonda l ’ACC A insieme ad a lcun i co l labora tor i e nasce l ’Annuar io d ’Ar te Moderna “A r t i s t i  Con temporane i ” che ad oggi è i l volume più accreditat o nella selezione e r icerca dei ta lentinazion ali . D al 2003 iniz ia, sempre insieme a lui , la v era e propria avv entura edit or iale con lapartecipazione alle f iere d’ar te che iniz ialmente si occupava esclusivamente della pubblica-zione dell ’Annuario . Da q uatt ro anni edita la r iv ista bim estrale Art&trA che, con l ’ innovativamoda li tà della distr ibuzione gratuit a a l pubblico delle f iere e gallerie, fa conoscere al la grandepla tea l ’ a t t iv i tà de l la p ropr ia casa edi t r ice . Un impegno ormai conso l ida to che g l i permet tedi conoscere innumerevoli ar tist i con cui oggi collabora anche nella v endita delle loro opere,comm ercia l izzandole nel le m ostre , o rgan izza t e prevalen temente in pres t ig iose loca t ion d iRoma, anche is t i tuz ional i . Da c i rca t re ann i in tr aprende l ’a t t iv i tà d i ga l ler is ta a l l ’ in ternodelle f iere. La sua casa editr ice si occupa, inolt re, della realizzazione di cat aloghi, m onograf ie,l ibr i d’ar te, romanzi .

    Roberto Sparaci

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  • 8/17/2019 Catalogo PREMIO IL DONO

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    Testi critici di Paola Simona Tesio

    Paol a Sim ona Tesio nasce a Torino i l 14 dicembre 1973. Ha sem pre avut o un’at t i t udine al la scr i t -tura , pass ione che col t iva s in da bambina . C ont inua g l i s tudi so l tan to in e tà adu l ta , dopo aversvolto num erose esperienze lavorat ive che le hanno consentit o di entrare in conta tt o con le pe-cu l iar ità de l la v i t a e de l l ’umano . S i d iploma a l Liceo Ar t is t ico “ Renato C ot t in i ” d i Tor ino, corsoserale per lavoratori . C onsegue la laurea tr ienna le in Filosofia presso l ’Un iversità degli Studi diTorino ed i l Mast er di I l ivello in “ G iornalism o, Metodi e Tecnologie per la C omu nicazion e Plu-rimediale” presso l ’Univ ersità del Piemont e Orientale. È iscr i t t a al l ’albo pubblicisti dal 2008. Hafrequentat o i l corso tr iennale in C ounselor Filosofico presso la scuola Rebaudengo di Torino edil Ma ster in Bioetica presso la Facoltà Teologica dell ’ Ital ia Sett entr ionale. Sta conseguendo la la u-rea specialistica in Filosofia della Mente, della Persona, della Città e della Storia al l ’UniversitàVita-Salut e San Raffaele di M ilano. H a svolt o con successo numerose esperienze nell ’am bito dellacomunicaz ione po l i t ica . É Media tore C iv i le e Com merc ia le . Co l labora in qual i tà d i c r it ica peralcune galler ie e scrive per numerose r iv iste a l ivello nazion ale tra cui “ Art&trA” ed è dirett ore

    responsabile della “ Rivist a20” . Sarà presente tra i cr i t ic i dell ’Enciclopedia d’Arte Ita l iana ” del2013. I l 27 sett embre 2012 le viene conferito da part e del Rett ore Alfonso Mula e dal Senat o del-l ’Accademia Internazion ale degli Empedoclei , Isti t uto Superiore di Studi Filosofici di Agrigento,i l t i t olo Honoris Ca usa di accadem ico d’onore nella classe delle Arti (cr i t ico d’ar te, giornalist a ecr it ico lett erar io).

    Paola Simona Tesio

    «Ch i n on i ncont ra l ’ar t e non conosce la v i ta» 

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    Maria Teresa Bertina

    [email protected] - www.mtabertina.com - cell. 349 3524354

    Aulica è la sua ar te che intrat t iene in ogni suo re-spiro un m ondo trascorso. Riecheggiano nella suamirabi le pi t t u ra anel i t i d i Marc Chaga l l  , la poe-t ica d i Pierre August Renoi r , l a soav i tà de i vo l t idi Degas , l ’audacia di Henri de Toulouse-Lautrec .Ma la sua es te t ica è asso lutam ente un ica e con-

    notat a da una raf f inata stesura, da un’abil i tà senzaeguali . Le sue opere sono vive, si fanno i ndagaredal lo sguardo che s ’ in f iamma di ardore e s i d i-sperde tra gli inf initi croma tism i armoni ci . Ne scaturisce un’energica car ica gestua le: i l trat to concu i de l inea i sogget t i è t a lvo l ta essenz ia le ta la l t r a in tensam ente inc is ivo, penetran te … ne derivaun ensemble armonico vota to al m ovimento. In scultura le inf inite tendenze della luce si scontranocon gli arguti cesellament i della ma teria: la superf icie si anim a, v ive di v ita propria, si fa concre-tam ente reale. Albera imm ortale nella sua straordinaria capacit à di scolpire una font e inesauribile:l ’ intim o spiri to della r icchezza um ana. Modellaz ioni in cui si sente palpitare i l suono dell ’esistenza,così come suadente ne trapela la quiete dei suoi si lenzi . Evocat iva ar t e, sublime, armonica , soave-ment e celestia le: è un dialogo inf inito ed inesauribile con chi osserva. Scriveva Leopold Stokow ski«proprio come tut ti noi siam o format i di corpo, anim a e intell igenza, così la na tura della m usica èf isica, intellettua le, emot iva e spiri tuale. Questi diversi aspett i , meravigliosi quando l i avviciniam oseparatamente, possono, presi insieme, sopraf farci . Proprio come una casa s’af fonda nel terreno,

    così l a m usica ha le sue fondam enta , pa lesa te a no i con ch iarezza e prec isione da l la N atura e darappor t i m atema t ic i . La casa può avere una par te a l ta sopra le fondamenta e una ancor p iù a l ta a ldi sopra delle cim e degli alberi . Similm ente la m usica ha una parte elevat a, nella qua le r i tmi e con-troritmi, m elodie e controcant i , armon ie e t imbri , sono alcuni degli elementi di espressione. Questipossono darci inf init e gioie per se stessi . Ma a l di sopra di essi può esserci una a ncor più alta sferadi sensibi l i tà , im maginaz ione , in tu iz ione , emoz ione , ce les te t r anq u i l l i tà , v io len ta e opprimenteagitaz ione, umorismo e bizzarr ia, inebriante, una sfera di divina espressione nella quale sembrache i c ieli si aprano, e a noi appaia un’ardent e visione». C osì come la m usica è dinam ica, si evolve,scorre come un f ium e e non è mai st at ica, così lo sono la pitt ura e la scultura di M aria Teresa Ber-t ina ; l a sua è un ’ar te v iva , pura , con an ima, è semplicemente ispira ta .

    D escriz ione dell ’ar t ista sul l ’opera in concorso: «Rappresenta la forma di un cuore sti l izzat o cheincarna la s tor ia d ’Amore t r a l ’uomo e l ’umani tà»

    “Coup de coeur” - cm 60 x 20 x 25 - bronzo

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    Paola Biadetti

    strada Vallebona, 83 - 01026 - Grotte Santo Stefano (VT) - cell. [email protected] - www.paolabiadetti.it - http://facebook.com/pbiadetti

    Lei s i de f in isce un ’art i s ta na tura le in q uan to nel lacreazione delle sue pitture si lascia t rascinare da unmot o del cuore, dall ’ ist int o che la conduce a realiz-zare intense ideazioni in grado di trasmettere ele-vate sensazioni. Attraverso questo suo fare, che le

    consen te a l t res ì d i en trare in con ta t t o con g l i a l t r i ,può giungere a pieno com pletam ento di sé. La suaeste t ica s i d ipana t r a mol tep l ic i s t i l i espress iv i ,sempre però connotat i dalla st essa vibrante energiache si evince sia nell ’ inform ale sia nel f igurativo. Isoggett i na scono dalle esperienze vissut e e possonoessere r icondot t i a f i lon i m onotemat ic i a secondadel particolare frangent e esperito . Alcuni si r i fer i-scono a i v iagg i rea l i , t a lvo l ta con lunghe perma-nenze a l l ’es tero , oppure ideal i , cu l la t i da l lepropulsioni del cuore. Del resto i l signif icat o dellaparola viaggio può essere molteplice e cont enere insé connot azioni positive ( desiderio , r icerca, curio-sità , fascinazione), oppure negative (timore nel-

    l ’ ignoto, ansietà). Tratti che comunque implicanoun superamento , un andare a ld i là , i l r agg iungi-mento d i una consapevole o inconsc ia matura-

    z ione . C ’è un e lement o che più d i tu t t i com pare nel le ra f f iguraz ion i d i quest ’ar t i s ta : è i l m are .Esso si colora di tutt e le connot azioni m etaforiche che sono rese in modo sapiente nella sua vita lepittura. Pablo Neruda, in poesia, aveva reso l ’ incontro dell ’uomo con i l mare in modo soave.

    Qui nell'isolail mare

    e quanto mareesce da sé stesso

    in ogni momento,dice di sì, di no,

    di no, di no, di no,

    dice di sì nell'azzurro,nella spuma, nel galoppo,dice di no, di no.

    Non può stare tranquillo,mi chiamo mare, ripetebattendo su una pietra

    senza ottenere di convincerla,allora

    con sette lingue verdidi sette cani verdi,di sette tigri verdi,di sette mari verdi,

    la percorre, la bacia,la inumidisce

    e i colpisce il pettoripetendo il suo nome.

    “Pastorella marocchina” - 2004Olio su tela - cm 50 x 70

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    Alberto Bongini

    via Passo Buole 66 - 10127 - Torino - cell. 334 8703198 - 011 [email protected] - pagina facebook: Alberto Bongini

    U n universo costi tuit o da r i fraz ioni di Luce èi l luogo ideale in cu i ab i ta l ’ a r t i s ta Alber toBongin i . Egl i espr ime i l suo fermento me-dian te l ` incurs ione d i mater ia l i br i l l an t i eprez ios i ideando ca ta l izzan t i mosaic i domi-nat i da aurea m agni f icenza e in f lu isce a l t res ì

    sulla superf icie fotograf ica pervenendo adun`innovat iva estet ica def inibile “ neo-pop bi-zan t ina” . In essa s i possono esper i re degl ianel i t i k l imtian i , ma l ’e laboraz ione è de ltu t to personale e or ig ina le . Talvo l ta ar r ivaanche a uti l izz are i collant i con innumerevolis t r a t i f i c az io n i t r a s f o r m an d o i m a te r i a l i d isuppor to in “ arch i te t ture del co lore” . Percom prendere appieno i l suo fare occorre os-servare come la luce naturale “ accade” sullesue ideaz ion i : quando ne co lp isce d i re t ta-ment e le sfaccetta ture degli element i incasto-nat i inebria l ’opera di una piena poten- z ial i tàespressiva. Le sue tele im plicano un incon trocon i l vero, nessun mezzo ar ti f ic iale può re-sti tuirne con onore quell ’essenza che è percepibile soltanto attraverso la diretta fruiz ione. Non èdato neppure al la fotograf ia , ausil io tanto caro al l ’autore, reintegrare questa mancanza. Perché èsolo dal contatto visivo e immediato , dalla v icinanza, che si può esperire appieno quell ’empatiacon la Luce che richiede “ l ’esser presenti” al la m imesi dell ’opera. Perline, vetr i , br i l lantin i , ele-menti luminescenti si compenetrano ai colori accesi e cangianti l iberando un’energia primordialela qua le s i t r amut a in un ’emoz ione d ’ in tensa fe l ic i tà , che r ich iede compar tec ipaz ione a l lo s ta t ocreativo. D el resto l ’ent usiasm o dell ’ar tist a è percepibile in ogni v ibrazione che si estende radiosa,folgorando lo sguardo dell ’osservatore e conta mi nando i l suo sentire attraverso ma gmat iche incan-descenze. Se in alcune serie di lavori si è avvalso dell ’ imm agine come forma di cont am inazion e er imediazione, in al tre perviene ad una r icerca sti l ist ica astratta e peculiare, sempre dominata daun perpetuo ed inesauribile élan vital , da intendersi non soltanto nell ’accezione data dal f i losofoHenri Bergson ma a nche nell ’ interpreta zione offerta da l biologo Julian Huxley com e “ senso di sol-l ievo e di f iducia” . Pur vivendo in una società nella qua le gli esseri uma ni tendono a r inchiudersiin sé stessi , in una sorta di deviante apat ia, Bongini r iesce a farsi portavoce di un l inguaggio gioioso

    che r ieduca i sensi . Il suo intervent o sui volti um ani non è da in tendersi come denigrazione dellabellezza, bensì come elevazione della grazia int er iore che va valorizza ta a disca pito di qualsiasi av-venenza ef f im era. Com e sosteneva la scr i t tr ice e psicoanalist a Lou Andreas Salom é «L’amore è intut to e per tut to legato a l corpo, ma a l corpo come sim bolo, come geroglif ico corporeo di tut to ciòche vorrebbe insinuarsi nella nost ra anim a at traverso la porta dei sensi , per svegliar la ai sogni piùarditi : m ischiando così ov unque al possesso i l presagio dell ’ irraggiungibile, ovunque congiungendoappagam ent o e rinun cia, di versi solo per grado».

    “Gift Humanity” - 2012 - tecnica mista - cm 80 x 90

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    Alberto Branca

    cell. 338 2547572 - e-mail: [email protected]

    Le sue opere sembrano scaturire da un

    tem po sospeso, gravido di ast razioni , con-cen traz ione , medi taz ione e con templa-z ione . Del res to la sua p i t t u ra è in tr isa d iun senso di elevazione e di un’armonia spi-r i tuale, intesa non solo com e trascendente,ma anche e sopra t tu t t o quale subl ime corodel l ’an ima. Noto come p i t tore d i icone ,che sa rea l izzare in un modo asso lu ta-mente or ig inale . I vo l t i sono dominat i damorbide l inee, lo sguardo è sem pre soave,intenso. L’aulica f isionomia si arr icchiscedi elementi che traggono l infa dal passatoe al contempo si compenetrano con parti-ce l le de l con tes to a t tua le in cu i l ’ a r t i s ta

    v ive . Nei sogget t i l a lunghezza de l co l lopuò so lo apparen te r icordare l ’ ab i l i tà d iModig l ian i , m a in rea l tà eg l i perv iene aduna propria ed indubbia estetica che è pos-sibile definire ascetica, int endendo questaparo la come la capac i tà d i l avorare conar te in torno a qualcosa , eserc i tandosi edimpegnandosi con a more incondiz ionato econ doviz ia dei particolar i . L’iconognosiaè par te de l la theosis e f a uso d i s imbol i ,pertant o l ’ icona è stata paragonat a da Tom-ma so Pa lam idess i come: «un cas t e l lo d i

    meditazione, un cerchio magico, un mezzo potente sul quale f issare lo sguardo f isico e l ’occhiodella m ente per isolarsi dal m ondo profano e ed entrare nel m ondo sacro». Si trat ta di opere chedevono essere eseguite con est rema periz ia conoscendo i l segreto delle tecnic he della m at eria pla-smata. La concentrazione mentale viene f issata punto per punto curando sempre ogni minuscoloparticolare come se fosse unico. In tal modo i l concreto dell ’esistenza, i l p iano psicologico ed i lf lusso della coscienza diventano una sorta di unif icazione del pensiero. Un continuum senza in-terruzioni. Anche nelle raf f igurazioni più ast ratte di questo talent uoso pittore, emergono sensazioniprofonde di quiete e serenità, da cui trapela la nuda sem plicità della v ita . I supporti su cui predil igeesercita rsi spir i tua lment e e concretam ente ram ment ano le forme delle f inestre gotiche, i l loro in-terno, svuot at o dalla presenza del vetro, oppure le nicchie in cui vengono custodit i i santi . Inoltrea lcune s tr a t i f icaz ion i d i co lore paiono r ievocare l ’ immensi tà de l la no t te sconvol ta da l le s t r ia turedel cielo e dalle luminescenze di baglior i , quasi fossero r i fraz ioni dei la mpi. Si può indubbiam entedefinire l ’essenza del suo fare un “ custodire” , inteso com e proteggere, abbracciare, tenere a sé qua l-cosa di prezioso, non m at eriale, ma spir i tuale, in un luogo protetto per vigilar lo con responsabil i t à ,per prendersene cura, af f inché non sia nascost o ma condiviso dall ’ intera uman ità .

    Poesi a d el p i t t o r e ded i ca t a a l l ' o pe r a i n concor so 

    … la mano la mano di un Uomo che innalza un disco di luce

    un cerchio perfetto immacolato…

    un simbolo universale di conoscenza

    e universale segno divino

    la mano che lo offre al mondo

    ma anche che si aggrappa come per una speranza

    ri-soluzione redentrice ultima

    sullo sfondo di fumi di guerra e bagliori atomici…

    ecco l’uomo

    al bivio finale

    a scegliere la luce

    o tornare nel grembo di Kronos

    buio

    “Ecce Homo” - olio su tavola - cm 34 x 22

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    Susy Cagliero

    cell. 349 4326806 - [email protected] - www.susycagliero.com

    La p i t tu ra d i Susy C agl iero so l tan to a ppa-

    r en te m e n te n o n è ab i t a t a d a l l ’u o m o . O s-servandola s i è co l t i da un senso d is t r an iamento che r ievoca , ma so l tan to inpar te le immagin i d i Eugène Atget , i lp r imo ar t i s ta de l Novecento a r i t r ar re levie di Parigi deserte lascia ndo trasparire unsenso d i inqu ie tan te deso laz ione abi l-mente descrit ta dal f i losofo Walter Benja-min che sottolin ea «erano stat e comparatealle fot ograf ie del luogo di un deli t to».N elle sue opere uti l izza m at erial i di recu-pero , come sacchet t i d i p las t ica , po l ie t i-lene, nylon, paglie di ferro, reti , ched o n an o u n ’ au te n t i c a t r i d im e n s io n a l i t àresa attraverso le innumerevoli sovrappo-siz ion i . Emergono paesaggi u rban i in cu ia lbergano sensaz ion i d i déjà vu , r imandicon t inu i ed immedia t i che r imbalzano in-f initesimali tra passato presente e futuro.Sae t te i s tan tanee , f a lshback che i l lumi-nano la coscienza, emergendo dalle vibra-z ion i de i quadr i , ca tapu l tando l ’osserva-tore in una scenograf ia già v ista. L’ausil iodi reti sovrapposte crea uno straordinarioeffetto surreale che è al contem po in gradodi suggellare un incont ro con i l vero. I l de-grado ambien ta le e la barbar ie de l l ’uomo

    coabita no questi paesaggi urbani nost algici e suggestivi . C ome la st essa ar tista sott olinea: «si trat tadi luoghi comun i che non sono reali ma esiston o in una sorta d’introspezione, dove ognuno di noi

    t rova “ imm agin i imm aginate” , v issu te con la m ente». In un cer to senso s i potrebbe a f fermare chela capacit à um ana di “ vedere prima” , troppo spesso sopita e ignorat a, può consentire di esperire inant icipo sensazioni dram ma tich e, for ti in grado di preannun ciare eventi disast rosi e di permet tereall ’uom o lungim irante di evit arne i l verif icarsi . Ascoltare le parole dell ’ar tist a «siam o sempre inun t empo che è g ià s t a to … »e imm edesimarc i ne l le sue pennella te , c i consen te , in un cer to senso ,di entrare in empat ia con l ’uom o e la sua st or ia. Non è possibile descrivere appieno la t ecnica unicaed inusuale di Susy Cagliero, che implica l ’ immergersi , i l fondersi , l ’ integrarsi nell ’essenza del-l ’opera . In fa t t i l a s t ru t t ura arch i te t ton ica de l le re t i su cu i v iene in tessu ta la p i t tu ra in a cr i l ico re-sti t uisce al lo sguardo un f ine croma tism o da cui si sta gliano ef fusioni luminose che si stem peranoin opache traslucenze. Questa com penetraz ione tra i l v isivo ed i l tr idim ensionale è davvero aut en-t ica , e po trebbe essere def in i ta “ archeopi t tu ra v isuospaz ia le” , in q uesto f r angente legata a l l ’ am-biente urbano. Interessanti al tresì i lavori in cui compaiono incastonati sul supporto placche disegnali e prescriz ioni , ch e nella m aggior parte dei casi son o vere e proprie targhe segnalet iche pre-levate dai cont esti reali , quali , ad esempio, fabbriche in disuso. Per l ’ar tista q ueste car tellonist iche

    rappresentano degli ordini di com portam ento che non vietano q ualcosa, bensì impongono una r igidadisciplina della v ita . Com andi, direttive la cui derivant e accettaz ione signif icherebbe imba vagliarela nat ura dell ’uomo o aut o-imbrigliarsi . I l f i losofo Walt er Benjam in, nella sua opera incom piuta “ I«Pa ssages »di Parigi” , presenta a l lett ore un’in ten sa espressione del pullul are dei mat eriali e un’in -f inita integrazione del reale stor ico, resti t uendo una delle più aut entiche chiav i di interpretazi onedella contem poraneit à. D ipinge la m erce, la prosti t uzione, i l f lâneur , i l gioco, la moda, l ’Art N ou-veau , l a modern izzaz ione urban ist ica e ta n t i a l t r i f ramm enti , mentre in “ In fanz ia ber l inese” , suaaut obiograf ia anom ala, la scia un’indica zione suggestiva «Non sa persi or ienta re in una cit t à non si-gnif ica molto . Ci vuole invece una certa pratica per smarrirsi in essa come ci si smarrisce in unaforesta ». Perdersi vuol dire quin di r i trovarsi . N ell ’ar te di Susy C agliero, iniz ialm ente, si percepisceun senso di sma rrimento solo apparentement e destabil izz ant e; in realtà q uesta sensazione è la trac-cia, a ppunt o, per ri trovarsi .

    “Ecce Homo” - olio su tavola - cm 34 x 22

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    Valeria Caldi

    Studio: via Alserio 23 - 20159 - Milanocell. 339 4911309 – [email protected] - www.valeriacaldi.it

    L’ar t i s ta u t i l i z za c romat i-smi l iev i che s i d ipananosul supporto dif fonden-dosi in eteree dim ensioni.Ne em ergono in t im e pu l-sioni armoniche che sug-gellano un dialogo int er io-re con l ’ inconsc io ; sonogl i s ta t i d ’an imo p iù pro-

    fondi che guidano la ma nodell’artista. A seconda del-la tonal i tà che esper isce ,l ’osservatore entra in em-patia con i l raf f igurato fa-cendosi partecipe di quel-le modulaz ion i . Valer iaC ald i ut i l i z za come ma te-riale principalm ente le no-te de l le emoz ion i , le t r a-duce in pittura facendoneuniversi immaginifici, maiscevri dalla riflessione spi-r i tua le . In opere come

    “ Port ale del Div ino 11-11-2011” si percepisce unasuadente euritmia, quasi che con lo sguardo sia possibile attuare i l contatto con i l Trascendente.D al dipinto trapelano, appena delineate, raf f igurazioni a ngeliche e un bagliore centrale che cat al izzal ’osservazione sul divino (di cui non è dato sapere quale f isionomia abbia, poiché non è la formache r iveste importanza), ma è dato solo intuirne l ’essenza. Del resto tutto i l suo operato è dettatodal la voce de l cuore , che le permet te d i rendere in p i t tu ra la sua sensib i l i tà per l ’umani tà ed i lmondo . Sempl icemente s i po trebbe a f fermare che e l la descr ive , con un ’abi l i tà nar ra t iva senzaeguali , le peculiar i tà delle relazioni tra gli indiv idui, i luoghi car i v issut i e v isi ta ti , i r icordi , le spe-ranze, l ’am ore per questa Terra r icca di valor i . Le sue pennellat e si l ibrano com e suadenti n ote odintense l ir iche, e la serenità del suo animo puro è di un bagliore così intenso che entra in comu-nione con gli al t r i arricchendoli di nuove e positive vibrazioni: el la ci invit a al dialogo. ScrivevaRainer Ma ria Rilke «Finché af ferr i c iò che tu st esso hai gett at o , tut to q uesto è abil i t à e irr isorioguadagno, solo quando all ’ im provviso diventi a f ferrat ore della palla che una con-giocant e eterna t iha gett at o , al tuo cent ro, con preciso lancio esperto , in uno degli archi del grande fabbrica di pontidi Di o: solo al lora i l poter-af ferrare è una capacità , non tua , di un mondo»

    Sull ’opera in concorso Roberto Altm ann, m aestro dell ’Accademia di Siena e pittore di fam a inter-nazion ale scr ive:«“ I l Porta le del divino 11-11-2011” trae la fonte ispiratr ice da un sincero sentirespiri tua le, che trova m ezzo espressivo dal simbolism o dell ’800 e quindi dai pitt or i del passat o che,come nel suo caso, ha nno cercat o di esprimere la v isione del Trascendente. L’opera, una spirale diEnergia si ma nifesta com e nei cerchi di Da nte con visioni del Para diso in forme angeliche che for-ma no esse stesse i l Cosm o, un Cosm o di luci e cant i , forse a creare quel suono continuo che a volt epercepiamo ma che non r iconosciamo»

    “Portale del Divino” - 2011 - olio su tela - cm 50 x 70

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    Michele Campanale i n ar t e M i chel l )

    cell.329 6553592 - [email protected] - www.ioarte.com/michell

    «Luce, suono e movim ento»è i l ma ni fes todel la sua ar te , perché eg l i s i f a indagatoredegli arcani segreti dell ’esistenza, investigan-dola e resti tuendola al l ’osservat ore m ediantequeste tre dif ferenti modulazioni che diven-tano i l substra t o de l la sua in f in i ta r icerca esperimentaz ione . La sua ar t e è un mot o con-tinuo, si r igenera costa ntem ente poiché nullain nat ura è statico, neppure la muta pietra co-s t i tu t a d a lu n g h i e d in f in i t i c am biam e n t i .Al lo s tesso modo ogn i essere non è m ai unente a sé s tan te ma è indisso lubi lmente le-gato a ciò che lo circonda . Egli percepisce lecorde dell ’universo tendersi e protrarsi versoil suo animo che ne diviene la cassa di r iso-nanza in grado d i ve ico lare i l percep i to ne lra f f igura t o . È una s imbiosi rec iproca che s it r aduce in p i t tu ra , scu l tura , in tensa forzaespressiva. Dichia rava i l futurist a Luigi Rus-solo «ogni ma nifestaz ione della nostra v ita èaccom pagnata dal rum ore, i l rumore è quindifam igliare al nostro orecchio, ed ha i l potered i r i c h i am ar c i im m e d ia t am e n te a l l a v i t a

    s tessa . Mentre i l suono , es tr aneo a l la v i ta ,sempre musicale, cosa a sé, elemento occasionale non necessar io , è divenuto ormai per i l nostroorecchio quello che al l ’occhio è un v iso troppo noto, i l rumore, invece, giungendoci confuso e ir-regolare dalla confusione irregolare della v ita , non si r ivela ma i interam ente a noi e ci serba innu-merevoli sorprese. Siamo certi dunque che scegliendo, coordinando e dominando tutti i rumori ,noi arr icchiremo gli uomini di una nuova volut tà insospett at a». Mich ele C am panale cerca l ’ inso-li to negli anfrat t i dell ’esistenza , trova espressione pura laddove altr i , troppo abit uat i ad osservarecon super f ic ia l i tà , p iù non vedono . Riscopre e ripor ta in luce c iò che è sop i to , d iment ica to , oquan to r ischia di an dare perduto per sempre. Interessant e l ’opera “ Necessar io Sacrif icio” che r i trael ’ultim o abbraccio di una ma dre al f igl io deposto dopo la crocifissione. Nel XX secolo innumerevoliar tist i si sono ciment at i nell ’ interpretare i l signif icato della crocif issione ponendo l ’attenz ione so-pra t t u t t o su l tema del la so fferenza e de l la c rudel tà in f l i t t a da l l ’uomo su l l ’uomo, d iment icando in-vece la dimensione salvif ica. Le barbarie della Seconda G uerra M ondiale si r i f lett evano sull ’operatop i t tor ico, ev idenz iando dramm i indic ib i l i . La “ Croc i f i ssione Bianca” d i Marc C hagal l r a f f igura le

    violenze e i soprusi subiti da gli ebrei dell ’Europa orienta le lasciandoci un ’intensa r i f lessione chescaturisce al tresì nelle sue mirabil i parole «Mi è sem pre sembrato e m i sembra t utt ora che la Bibbiasia la principale fonte di poesia di tut ti i t empi. D a al lora, ho sem pre cercato quest o r i f lesso nellavita e nell 'ar te. Per me, come per tutti i p ittor i dell 'Occidente, essa è stata l 'al fabeto colorato incui ho intint o i miei pennell i». Ma fu sopratt utt o lo stor ico Émil e Mâle a studiare queste rappre-sentaz ioni, evidenziando la sussistenza di un rapporto di comunanz a con lo spir i to di pietà , t ipicodel f inire del Medioevo, che si svelava n el desiderio del cr istiano di con dividere la passione di Cri-s to . Egli , t r a i nuov i sen t iment i re l ig ios i d i empat ia , r avv isava quel l i lega t i a l l ’umani t à d i G esù ,alla st or ia della sua infanzia e al la sof ferenza della Vergine. Denom inò questi stat i d ’anim o «ima gesde piété». N on ci sono altr i m odi per def inire l ’ intensit à che trapela dall ’opera di Michele Cam pa-nale dedicata a questo tema: lo sguardo della Madonna è intenso e gravido di signif icato , i l f igl ioche t iene t r a le sue bracc ia è innanz i t u t t o l ’uomo i l cu i sacr i f ic io è sta t o , appunto , necessar io .U sando l ’ insegnam ento d i Émile Mâ le s i può senza dubbio a f ferma re che questa è una subl imeima ge de piété .

    “Necessario Sacrificio” - 2006acrilico su legno - cm 40 x 25

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    Giuseppe Cardone i n a r t e El l u l )

    cell. 347 9121932 - [email protected]

    N el lontano 1931 Aldous Huxley, con lungimiranza e at tent a sensibil i tà , scr iveva l ’opera “ BraveNew Word” , “ I l Mondo Nuovo” , i spirandosi per i l t i t o lo ad una ce lebre esc lama z ione con tenutanel V at to della “ Tempesta di Shakespeare” . Egli ne delineava una visione del mondo fut uristica eper certi versi apocali t t ica , a cui dedicava negli anni Sessant a una seconda r i f lessione “ Ritorn o alMondo Nuovo” , dove con fermava la va l id i tà degl i even t i p reannuncia t i e d ivenut i , in un tempocosì breve, tragicam ente reali . Giu seppe Ellul Cardone att raverso l ’opera “ I l mondo Nuovo” coloradi cromat ismi e di speranze la dolorosa condizione che att ualm ente avvolge l ’uman o ed i l suo esi-s tere e sen t i re . In ta le con tes to la ter ra ne r isu l ta avv i luppata in un ca tas tro f ico decorso . Conestrema sensibil i tà q uest’ar t ista r iesce invece ad intrav edere la luce at traverso la raf f igurazione–

    ideal izzaz ione d i un bam bino che rappresen ta , a ppunto , i l v o l to de l doma ni e la f iduc ia per unnuovo venire. Com e egli stesso scr ive nella poesia dedicat a al l ’opera

    Un mondo assorto a generare potere,

    ricchezza, odio e inganno … che risulta cieco,

    abietto e noncurante alle sofferenze altrui.

    Il Nuovo Mondo, rappresentato dal bambino,

    è simbolo di purezza e di speranza.

    Il bambino affacciato alla finestra osserva l’effimero …

    intravede l’angelo, mandato dall’Onnipotente che,

    armato di scudo e spada,

    cerca di sconfiggere le nefandezze dell’uomo.

    “Il Nuovo Mondo” - 2012 - acrilico e polvere di marmo su tela - cm 90 x 80

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  • 8/17/2019 Catalogo PREMIO IL DONO

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    Francesco Cinelli

    cell. 347 1405873 - [email protected]

    U na p i t tu ra ermet ica e c inet ica a l tempo s tesso che eg l i ama defin i re “ Viaggio nel la Cosc ienza” .Le sue pennel la te , l ’u t i l i z zo de i mat eria l i , le s t r a t i f icaz ion i , sgorgano su t in te audac i che dannol’ impressione di compenetrarsi in vort ici di fuoco, che paiono r ievocare le scenograf ie di Hierony-mus Bosch e la loro perturbant e bellezza. L’uti l izzo di supporti innova tivi , com e il muro, le stof fesovrapposte e mischiate con i pigmenti , fanno sì che la sua pittura si connoti di intense signif ica-zioni. Ne trapela al tresì una r i f lessione sul pensiero del Novecento, in particolare un avvicin a-mento pittor ico al l ’Existenzphilosophie, (che andrebbe più propriamente tradotta come f i losofiadell ’esistenza, anziché esistenzia l ismo). Sembra qu asi che Francesco C inell i voglia indagare le que-stioni dell ’umano con un’attenzione alle problematiche del presente, discostandosi pertanto dal-

    l ’accadem ismo. N on a caso connota le sue opere di piena potenzia li tà espressiva. “ Essere Um ano”r icorda i l tes to p iù im por tan te d i Heidegger “ Se in und Z ei t ” appunto “ Essere e Tempo” ; una “ r i-voluzione copernicana ” che la studiosa Anton ia G runenberg così descrive: «come un ta gliaboschiegli si aprì un sentiero nella st or ia della f i losof ia, per poter l iberare la q uestione del rapporto frauomo ed essere dagli incapsulament i e dagli att orcigliament i che furono compiuti nel corso dellastor ia, per poi far la r i torn are centrale come la doma nda f i losof ica fonda ment ale dell ’ant ichit à».Allo stesso modo anch e l ’ar te può rappresentare una r ivoluzione: è interessante not are come il m a-n ich ino usa to da C inel l i ne l l ’opera c i t a ta p recedentemente , sembr i quas i incarnare i l concet to d i“ ge t ta t ezza” cos ì mirabi lmente descr i t to da H eidegger in un denso passaggio «questo cara t t eredell ’Esserci , di esser nascosto nel suo donde e nel suo dove, ma di essere tanto più radicalmenteaper to in quan t o ta le , questo “ che c ’è” no i lo ch iamiam o l ’esser-get t a to d i questo en te nel suo C i :così l ’Esserci in q uant o essere-nel-mon do, e i l suo C i. L’espressione esser-getta to st a a signif icarel’effet ti vit à dell’esser consegn at o».

    " Essere Umano" - 2012 - tecnica manichino tagliatodi lurex su tavola di legno - cm 80 x 90

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    Geovana Cléa

    cell. 340 0904179 - [email protected]

    Scr ive G eovana C léa in un suo poet ico tes to in t i to la t o “ Lez ion i d ’amore” «In una c i t tà avvo l tadall ’acq ua del ma re viveva una ragazza al la q uale piaceva passeggiare e pensare di fronte ad un bel-l issimo mare blu . In una sera di cielo sereno e stellato la ragazza si è seduta sopra ad una grandepietra e ha cominci at o a guardare i l faro che i l lumin ava q uelle acque cr istal l in e. I suoi pensier i laporta vano a viaggiare att raverso i suoi sogni e i l tem po scorreva lenta ment e». Iniz ia così un dialogoint er iore che sonda le bellezze della natura e indaga al tresì v ir tù com e la pazienza e la fede, que-s t ’u l t ima in tesa come un camm ino d i f iduc ia , coraggio e speranza . Un co l loqu io in t im o e da i t r a t t iaut obiograf ici in cui i l cuore sussurra al la protagonista del racconto «la negativit à non ti permettedi sorr idere, t i n asconde i sogni, lega la speranza e spegne la m ia luce». La chia ve d’uscita dallesofferenze è una sola ed è rappresentata dall ’Amore. Solo grazie a questo sentimento è possibilescorgere la luce che è insita n elle bellezze del mon do, accedere al la sapienza della pazienza , v ir tùche controlla l ’a ngoscia e apre i l cam mi no della fede in grado di donare la speranza . Questo m es-saggio car ico d i posi t iv i tà è a l t res ì i l moto che emerge da l le mirabi l i te le d i G eovana C léa . S i av-ver te una pura e v iv ida sensaz ione d i Liber tà che sca tur isce da ogn i s t r a t i f icaz ione d i co lore .Osservarne i contrast i , le sfuma ture, le colature che si staglian o sugli arm onici fondali monocromi,perm ett e di percepire e condividere un nobile sentim ento d’anim o, che sorge l impido, v ivido, v i-ta le .

    “Think Luis Stoffel” - 2012tecnica mista - cm 100 x 70

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  • 8/17/2019 Catalogo PREMIO IL DONO

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    Maria Conserva

    cell. 339 1261198 - [email protected]

    La p i t tu ra d i Mar ia Conserva è unaf f asc inan te v iagg io nel l ’an imo. Èl ’espressione pura di un m ondo int e-r iore che è anche co l le t t ivo . P o ichéosservando le sue tele, oltre al le f lut-

    tuazioni intime e che possono avereconnotaz ion i indiv idual i a secondadel v issuto di chi le esperisce, emer-gono archet ip i , quel l ’unus mundusjunghiano , in cu i a lbergano con te-nut i inconsc i innat i e comuni a tu t t ig l i uomin i . C ’è un e lemento r icor-ren te , l a luna , che t r apela in num e-rosi suo i l avor i , t a lvo l ta v is ivamenteespl ic i ta , ta la l t r a ce la ta ma presen tecome bagl iore, accenno , e terea su-bl imaz ione . Non a caso la ser ie d iqueste opere è denomin at a “ Lune er-ran t i ” ed el la con suadente maestr iat r acc ia con i co lori le l inee più se-grete de l lo sp iri to denotandole d iquiete e pace ideale. La calma azzurra ed intensa che ne scaturisce infonde uno stato di serenitàpro fonda . Ma c ’è d i p iù , ne l con tras to audace de i c romat ism i , quale ad esempio la m odulaz ionedell ’arancio o del rosso, che si stagliano dallo sfondo rappresentando minuscole imbarcazioni, èpossibile esperirne la meta fora del viaggio e dei riferiment i corali. Possono comparire rem inescenzeconnesse al l ’af fresco delle or igini . In G enesi si narra ch e i l signore disse a N oè «È venuta per mela f ine di ogni uom o, perché la t erra, per causa loro, è piena di v i olenza; ecco, io l i dist ruggerò in-sieme con la terra. Fatt i un’arca di legno di cipresso», oppure i l mit o di C aronte, i l t raghett at oredel l ’Ade, l a “ feroc ia i l luminat a” p resen te a l t res ì ne l la Div ina Com media , dove Dan te t r ae i sp ira-zione dall ’Eneide di Virgil io accent uandone però le sfuma ture. Carl G usta v Jung r i formula questaf igura mitologica t ramut andola in Anim us, ovvero archetipo del ma schile nella psiche della donna,contrapposto al l 'Anima , quello del femm inile nell 'uomo, f igura centrale delle sue teorie, mediat oretra conscio e inconscio. D el resto la psicana lisi , sviluppat a da Sigmun d Freud e int esa dai suoi suc-cessor i come “ sc ienza de l l ’ inconscio ” , ha avu to un ’ im portan t e in terconnessione con l ’ar te m oder-

    nista e non solo, con la quale ha con diviso un substrat o stor ico compenetrandosi per gran parte delNovecento . G l i ar t i s t i ne hanno a t t in to per esplorarne v isivamente le idee ; questo è avvenuto nelSurrealism o ed in al tre correnti . D el resto element i quali la fa scinazion e delle or igini , la trasposi-zione in pittura della f lutt uazione di fenomeni onir ici e fant asie, la trasudazi one degli accenni delprimitiv ismo (inteso com e la capacità di r iuscire a rappresenta re gli ist int i ed i bisogni ancest ral idell ’essere uman o), sono presenze che r iecheggiano nell ’operat o di Ma ria C onserva; addir i t tura inalcuni suoi fondali , sopratt utt o quell i car ichi di t int e calde, sovvengono gli sfondi della modernistaHanna h Höch ; in par t ico lare c’è una ve la ta cor rispondenza con l ’opera del 1926 in t i to la t a “ D ieSüsse” . L ’ar te d i Mar ia Conserva è ermet ica , densa d i en igmi , car ica d i “ s inestes ie pi t t o r iche” eabi ta t a da meta fore . So lo median te questa r ara abi l i tà è poss ib i le veico lare s imbol i e m essaggi na-scosti , talvolt a voluta ment e celati e inspiegabil i . La r isultant e è una straordinaria armonia : i l suonodel si lenzio.

    “Luna errante (Attesa)” - 2010 - olio su tela - cm 50 x 60

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    Véronique Dominici

    cell. 333 3763011 - [email protected]

    L’anima della terra è i l respiro che emerge dall ’operato scultoreo di Véronique Dominici . Con i lsuo occh io a t ten to è in grado d i scru tare i mot i v i ta l i ins i t i ne l le pieghe del la N atura . U n fare crea-tivo e curioso che non dim entica l ’essenza e i moti dell ’ infan zia. L’età adult a spesso si desta senzaquella memoria, incapace di cercare negli interstiz i dell ’esistenza i par ticolar i e gli indiz i più si-gnif icat iv i . I “ tesori” che preleva dal suolo sono gli element i che compongono la sua ar te: radici dicu i ne esa l ta l ’ an ima, m ater ia l i d i recupero , ter raco t ta … Le sue scu lture sono dramm aticam entevive, dinamiche, capaci di in carnare appieno i l pathos dell ’umano, in teso nell ’accezione più arcaica.Rit rae l ’ ingiustiz ia um ana , la sof ferenza psichica e f isica, l ’ indicibil i t à delle guerre e del razzism o,ma r iesce a l t resì a connotare con un toccan t e ensemble d i emoz ion i g l i aspet t i p iù au l ic i , qual i l apoesia , l ’ am ore, l a g io ia . D el res to come sosteneva l ’ ar t i s ta e f i loso fo Kah l i l G ibran «La Vi ta : èun’isola in un oceano di soli tudine, un’isola le cui rocce sono speranze, i cui alberi sono sogni, icui f ior i sono soli tudin e, i cui ruscell i sono sete».

    “Les cavaliers de la paix” - tecnica mista - h 40 cm

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    Francesca Donadio

    cell. 328 0998254 - [email protected] - www.francescadonadio.com

    Nei suo i paesaggi t rov iam o accenniimpress ion is t i , quel l ’ in tenso movi-mento p i t to r ico che aveva sapu todare origine ad una svolt a, vera e pro-pria rivoluzion e, per imporre la legit-t imi tà d i un nuovo modo d i osser-vare r ivendicando i l dir i t t o di eser-c i tare un ’ inedi ta fo rma d ’ar te . Al lostesso modo, q uello che si coglie nel-l ’ int enso operato di Francesca D ona-dio è un impeto a l Nuovo , seppurab i t a to d a e c h i l o n t an i . N e l l ’u so dispato la e pennello compaiono in fa t t ianche accenni a l d iv is ion ismo, ma lasua poet ica è de l tu t t o innovat iva ; l as i po trebbe connotare come unaforma di esasperazione armonica. G iàdagli eserciz i di sti le , in cui si r i tro-vano personalissime r iproduzioni diM o n e t , M a n e t , P i s s a r ro , C e z an n e eVan G ogh, si può percepire l’acc enno

    in t im o a l la graz ia che sca tur isce da l-la superf icie della tela: i l suo t ratt o ècarezzevole, pur essendo dinam ico edeciso, i colori sono intensi e spir i-tua lmente pur i e le composiz ion i ,anche quel le p iù as tr a t te , r i su l tanoessere avvincenti . C ’è l ’ intento socia -le ne l l ’ indagare i l paesaggio urbanoche è f igl io dello spir i to del suo tempo: nell ’ ideazione di grattacieli , anfratt i , scorci , architetture(ta lvolta appena percepibil i), non t rapela mai un senso di inquietu dine o di vuoto e nessun senti-ment o negativo pervade i l sentire di chi osserva. Anzi , nella scelta di forme, segni e cromat ismi,non r isuona neppure quella realt à al iena ta , bensì v ibra uno spiri to vit ale e for te che si eleva com eun puro sentimento proteso al l ’apertura, al la solidar ietà, al la comunione (intesa come con-divi-sione) verso gli al t r i . Anche i soggetti sacr i e quell i più pretta ment e uman i r isultano in tensi , e tal-

    volta sono domin at i da una r icercata r igidit à che si può esperire in lavori com e “ Sant a Teresa diG esù Bambino e del Vol to San to” , i l cu i mis t ico camm ino è s ta to un ’ep ifan ia de l la miss ione delCristo . I l dipinto incarna i l suo insegnamento di profonda saggezza non solo per i fedeli , ma perl ’um anit à int era, che si evince nella confessione «la m ia voca zione è l ’am ore». U na voce che vaaccolta: descrive i l senso dell ’esistenza, delineando i l pr incipale valore umano, intendendolo inmodo a utent ico e mai ast ratt o . Della giova ne Teresa si narra che sapesse eccellere nell ’ar te del di-pinto pur senza aver ma i avut o lezioni . Inoltre i l gesto della Santa di of fr ire la propria vita per asciu-gare le lacr im e del C risto , rappresenta una assim ilazion e della Sua morte. É una r inuncia di sé perdonare concre tam ente l ’es is tenza a co loro che s tann o languendo nel mondo . S i t r a t t a d i una res t i-tuzione alt am ente spiri tuale che Francesca D onadio ha saputo t rasmett ere nell ’opera a Lei dedicata ,che è più propriamente un dono per tutti ; l ’amore incondizionato implica un nascondimento, undarsi senza farsi scorgere né ricevere.

    “Santa Teresa di Gesu' Bambino e del Volto Santo”2003 - olio su tela - cm 30 x 40

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    Vittorio Gobbi

    cell. 349 5219482

    La pittu ra di Vitt oro G obbi si dipana tra colori e tracce che si fanno incroci di rappresent azione. C isono l inee che att raversano i l v isivo, si dir igono verso ben precise direzioni e poi inevitabil ment esi framm entano. N e emerge un tessuto geomet r izzato in cui t rovano spazio al t r i piani di l inguaggio,di colore e di espressione che si modulan o in un ensem ble pittor ico che ha l ’essenza del collage.Nel l ’opera “ I l jazz ” o l t re a suss istere quest i m ol tep l ic i r i feriment i s i ev ince un ’u l ter iore l ive l loeste t ico , da to da l sonoro , certam ente d ip in to m a che s t im ola l ’ appara to udi t ivo consen tendo a l-l ’osservatore d i sen t i re una pecu l iare melodia . La postura de l music is ta r iesce a f ar t r apelare i lr i tm o sw ing , l ’ in terpre taz ione senza improvv isaz ione , nonché i l tono melan conico de l le “ b luenote” . S i ass is te cos ì a l l ’espl icaz ione d i un l inguaggio genera to da p iù no te . Nel r accon to de l laTorre di Babele, in G enesi , si narra che al l ’ iniz io t utt o i l pianet a aveva un’un ica l ingua. Emigrandodall ’or iente gli uomin i si stabil irono in una pianura nella regione di Sinar e iniz ia rono a costruirsiuna ci t t à e una torre. I l Signore vide quest’unico popolo parlare un solo l inguaggio e al lora decisedi disperderli su tutta la terra confondendone l ’unisona parola. Chissà se da quella disgregazionenon ne sia nat a una più am pia r icchezza. I l jazz , come l ’ar te, è costi tuit o da generi l inguistici dif-feren t i , che s ’ incon trano dando v i ta ad un au ten t ico t esoro .

    “Il jazz”- 2012 - tecnica mista - cm 70 x 100

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    Mario Lacqua

    cell. 333 2496356 - [email protected] - www.maurolacqua.com

    I r i l iev i p iù in t im i de l l ’an imasi snodano nelle opere di que-s t ’ ab i l e a rt i s t a . La se r ie “ G l iarchet ip i ” non sono né p i t tu rané scultura, ma rappresentanoun sondare nelle pieghe del-

    l ’ inconscio e al lo stesso temposi snodano nel con tes to , quas icome fossero suggestive imm a-gini collett ive. G arze, muti t es-suti che a cquisiscono voce poi-ché plasmat i intensamente dal-la sap ien te m ano che l i in t ingedi cemento e co l la e le s tendesul supporto. C ome sosteneva Karl G ustav Jung «Nessun archetipo è r iducibile a semplici formule.L'archetipo è come un vaso che non si può svuota re né r iempire ma i completa ment e. In sé, esistesolo in potenza, e quando prende forma in un a determi nat a m at eria, non è più lo stesso di prima .Esso persiste at trav erso i millenn i ed esige tut ta via sempre nuove int erpretazion i . G li archetipisono element i incrollabil i dell ' inconscio, ma cam biano forma cont inuam ente». “ I fior i” sono do-minati , seppur con signif icato diverso, da analoghi material i , che nei loro addensamenti si conno-

    tan o d i fu lgide co loraz ion i . Le macch ie degl i “Acqua re l l i S te iner ian i ” danno v i t a a m ol tep l ic iforme, dove l ’occhio si disperde e dilaga nel f lutt uare dell ’ inconscio. La r icerca di M auro Lacqua èinf init a , egli investiga i luoghi in cui v ive e l ’umano che abita i l mon do. Int ensa la ser ie “ Profondecicat r ici” che egli stesso così definisce: «Ho visua lizzat o l ' imm agine molt o bella di un corpo didonna segnat o da profondi ta gli e poi in qualc he modo r icucito , cercando di sut urare le fer i te chedal cuore e dall 'anim a lascia no i l segno f ino al la superf icie. L’impulso di cucire quelle feri te , un'esi-genza for te, molt o intim a, com e ad urlare con la forza dell ' imm agine la sof ferenza che lacera». Inquesto caso magmatiche strati f icazioni abitano i l supporto: la r isultante che ne deriva è pregna dis ign if ica to emot ivo . La so f ferenza t u t t av ia non ucc ide la femmini l i tà che t r apela da l le p ieghe deldolore. Interessant i anch e le opere monocrom e create con gr igi lunari su retro di vetro, da cui n escatu risce un’aulica opalescenza dovuta al la r i fraz ione della luce e al suo compenetrarsi tra le ar-moniche ombre. Mario Lacqua è molto più che un ar tista, è un genio della sperimentazione.

    “Ritratto di Madre Teresa di Calcutta” - 2012grigi lunari su retro di vetro - cm 70 x50

    Catalogo Soares 2_Layout 1 17/12/12 14:09 Pagina 9

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    Franco Longhi

    cell. 328 5648661 - [email protected]

    Franco Longhi è un uomo d’ar t eche veste in modo straordinarionumerosi ab i t i : è c r i t ico , cura-tore, galler ista, pittore. Provienedal f igura t ivo lombardo , ma intempi recen t i l a sua es te t ica hacompiu to una svo l ta a segu i todi una lunga degenza che gli hadato m odo d i u t i l i z zare i l com-puter. Chat , messaggi istanta neie talvolta l ’ausil io della webcam

    gl i hanno consen t i to cos ì d i av-v ic inars i a quel m ondo d i rela-z ion i soc ia l i in cu i l ’ immagi-nar io s i fonde co l rea le . Neim o n d i v i r tu a l i l a c o m u n ic a-zione cambia volto: decadono tut-t i i m eccan ismi d i d i fesa , tu t todiviene più semplice, ma anchepiù f r ag i le . L ’ar t i s ta sen te cos ì

    l ’esigenza di rappresenta re sulla tela quest o universo percettivo e lo fa m ediant e nuove sperimen-ta zioni : innova tivi m at erial i di sint esi , colori ad acqua ed alcool applicati su sfondi oro ed argentomedian te una t ecn ica def in ib i le “ macch ia io la” . Una s t r a teg ia che gl i permet t e d i res t i tu i re in ma -n iera del tu t t o personale l ’ idea de l web, rendendola “ as tr a t ta ” anche in p i t tu ra , avvalendosi d iun ’a tm osfera dominata da un “ rovesc iamento” de l ch iaro scuro , a so t tendere quel r iba l tam ento

    che avviene nell ’universo della rete. Ne deriva un ef fetto t raslucido, quasi t rasparente, nonch é spe-culare, che r icalca i l sentire ef f imero di quel mondo parallelo . I l r iverbero è dato dai cromatismidorati ed argentat i . In questo scenario surreale si collocano le sue si lhouette graf iche dalle m ovenzefluide ed eleganti . D ietro le ma schere si celano le donne incont rate nell 'etere online. Ne emergonosensazioni che l 'ar tista r iceve e a sua volta r i-trasm ette. Esperienze anche donat e da chi si r iconoscein quest i dipinti . È una nuova fronti era di ricerca quella raggiunta da Franco Longhi. Le ma scheretanto care a Luigi Pirandello , metafora del nucleo della concezione dell ’esistenza e della società.Maschere che rendono impossibile un rapporto reale con l ’autentico, che giace nascosto dentrol ’animo e che forse può apparire soltanto raramente, r ivelando la nudità dell ’ intimo aldilà dell ’ in-ganno d i quals ias i copertura , che occu l ta l ’uom o nel quot id iano es is tere. Ogni indiv iduo ado t ta er iceve maschere, creandosele o lasciandosele imporre da al t r i , dal contesto , da lle convenzioni so-cial i . C hissà se nell ’etere esperito da Longhi la v ita n uda è svelata o è ancora più nascosta ?

    “Chat in rete, primo incontro, avatar e ...fantasie” - 2011tecnica mista su tavola - cm 60 x 80

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    Anna Maria Lugiato

    Studio: via dei Facchetti 8 - 24047- Treviglio - BG - cell. 327 4491821

    È interessante notare come gliobjet t rouvè abbiano da sempreisp ira to i grandi maestr i ( lem ac c h ie d ’u m id i t à su u n a p a-rete, Leonardo, oppure ele-m e n t i f o r tu i t i , c o m e i lb ig l ie t to de l la metropol i tanache s i s taccò da l pennel lo d iBraque e r im ase nel colla ge). Sit r a t t a d i f a t t e z z e n o n v o lu teche emergono e che solo a ppa-

    r e n te m e n te n o n h an n o u n oscopo e diventano opere. Alcon trar io i co l lages d i AnnaMar ia Lugia to non sono a f f a t topresi dal caso, ma sono m ediatida l ’ in te l le t to . Lei in terv ieneal t res ì con i l pas te l lo gene-r an d o a r m o n ic h e m o d u la-z ion i . Nel l ’opera “ Pace” o l t re a l l ’espl ic i to r i feriment o legato a l l ’ ausp ic io d i un ragg iungimentodella condizione appagant e, scevra da element i di tensione e confl i t t o , emergono citaz ioni di grandii l lumina ti , come Einstein , Ga ndhi, Nelson Mandela … ma a nche simboli di speranza come la Terra,l ’ amore , l a v i ta nascen te espressa ne l la f i s ionomia de l la purezza d i un bambino . L ’ar t i s ta inv i tal ’osservatore ad un’int ensa r i f lessione etica sulla propria condizione che im plica i l r ispett o per glial t r i ed i l mon do in cui si v ive.

    A ta l p roposi to appropria t i r i su l tano a lcun i vers i de l Mahat ma G andhi :

    Mantieni i tuoi pensieri positiviPerché i tuoi pensieri diventano paroleMantieni le tue parole positivePerché le tue parole diventano i tuoi comportamentiMantieni i tuoi comportamenti positiviPerché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudiniMantieni le tue abitudini positivePerché le tue abitudini diventano i tuoi valoriMantieni i tuoi valori positivi

    Perché i tuoi valori diventano il tuo destino

    “Pace” - 2012 - collage e pastello - cm 70 x 100

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    cell. 346 7277771 - [email protected]

    Sole, stella madre del nostro sistema planetar io . Luce fulgida e spir i to vitale, sfera luminescenteche da sempre ha af fa scinat o l ’uomo ispirandone a nche i più prim itiv i pensier i . Fonte di energia acui è possibile associare anche un altro elemento capace di r ievocare nell ’ immaginario collett ivola m edesima forza: i l fuoco. Luce, calore, v ital i tà , puro vigore, sfavil lant e abbaglio . Ignoto è l ’ ista ntein cu i l ’uomo ha in iz ia to ad a ccendere cosc ien temente la p rima f iamm a, forse a f f asc inato da unav is ione in nat ura avvenuta acc iden ta lmente (un fu lmine , un ’eruz ione vu lcan ica , un incendio ca-suale o spontaneo… ). La pirograf ia , scr i t tu ra del fuoco, la piroincisione i l segnare col fuoco, sonotecniche note da tempo da cui Stefano Marangon elabora una particolare ed unica r i f lessione. Adesse abbina gli acca dim enti pr imordiali e l ’ant ica capacit à di accendere roghi con le lenti . L’inven-zione di questi vetr i convessi ha permesso di scoprire che la convergenza dei raggi solar i in ununico punto, ovvero nel cosiddett o “ fuoco” , poteva generare una fonte di calore in grado d’inf iam-ma re m at erial i , come la paglia, o addir i t tura incidere i l legno. Ancor più ant ecedent e è la scopertad i accendere una f iam ma con l ’acqua gh iacc ia ta e m odel la ta che aveva la medesima capac i tà d iconvogl iare i f asc i luminosi . U n pro to t ipo che consen t iva d i o t t enere r isu lta t i sconcertan t i . L ’ in-tellett o di questo ar ti sta fa nascere una meravigliosa alchim ia che diventa oggi una vera e propriaforma d’ar te, def inita “ eliograf ia” , o meglio sarebbe “ elioincisione” . La sperimenta zione di StefanoMa rangon è unica al mondo: egli crea opere sbalorditive, intessute di contenuti sim bolici . Suggellai l connubio con la “ s te l la incandescen te” median te l ’ aus i l io d i len t i d i d i f feren t i gradaz ion i . Nonè f ac i le modulare le f lu t t uaz ion i lum inose per t r adur le in una così ard i ta p rec is ione d i segno egesto. Estremam ente com plicato è coglierne i nessi , stabil irn e la direzione, dir igerne la potenza . Ècome se quest’ar tista dominasse l ’energia del sole per incanalar la, con rara abil i tà , sul supporto.Ne sca tur isce un ’en igmat ica ed ermet ica es te t ica che lasc ia d is t i l l are i l m is tero del l ’uomo.

    “L’equilibrio cosmico” - 2012tecnica eliogafia e colori nitro - cm 70 x 100

    Stefano Marangon

    Il pittore del Sole

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    Marcapiano

    cell. 346 6869229 - [email protected] - www.marcapiano.it

    «L’art e vera – scriveva Ka ndin sky – agisc eimm ancabi lm ente su l l ’an ima ». Nessunaparola potrà mai descrivere appieno l’ope-ra to ar t i s t ico d i Marcap iano , ma s icura-mente questa c i taz ione ben r iassume laconnot azione più intim a del suo fare. Si

    r imane senza vocabol i innanz i a l l ’ a rgu taperiz ia di quest’a utore che traccia con in-f inita abil i t à precisi segni graf ici in cui losguardo dell ’osservatore si disperde abba-g l ia to e l ’o recch io r imane a t t r a t to daquel la subl ime ode che ne sca tur isce .Avete mai pensato a l la p rec is ione delgesto umano nel t r acc iare i p iù an t ich ipercorsi? Linee precise, e forse dalla con-notaz ione ignota , sono q uel le che compa-iono ad esempio su l ter reno del l ’ar idoalt opiano di Na zca, oppure quelle incise espettacolar i dei crop circles. Anelit i pos-sono provenire al t resì dalla scr i t tu ra au-

    tom at ica ne l quale un sogget to s i t rova inuno s ta to d i t r ance , sonnambul ismo, ip-nosi , stat i di al locoscienza o in rar i casi di veglia; fenomeni che possono essere indagat i anche intermin i psicologici e non soltant o strett am ente paranorm ali . Inf ine r imandi più semplici possonoessere da t i dag l i schema t ismi con cu i s i generano ta lvo l ta cera t iv i sch izz i in mom enti sospensiv idella coscienza. M a nell ’agire di Marcapiano c ’è m olto di più . La sua espressione avviene non solomedian te colore, forma , l inea e superf icie, ma si strutt ura come un arpeggio dalle inf inite colora-zioni. Un universo cr iptico, celato , inspiegabilment e cat al izza nte, che non può ma i essere svelatocompleta ment e. La sua è un’estetica in grado di rasentare la perfezione, pertant o mi sento di inca -nalare questo suo f are in una def in iz ione da me con ia ta , che modulo come “ as tr a t t i smo s in fon icodecorativo ” , poiché in grado di suscita re euritm iche sinestesie. Nel 1952 C arl G usta v Jung coniòi l termine “ s incron ic i tà ” e la sua r icerca era pro tesa a comprendere , a t t r averso un ’ innovat ivae laboraz ione teorica , quel l i che Erac l i to aveva defin i to “ i con f in i de l l ’an ima ” . Robert H opcke in-daga a fondo le cos iddet te “ co inc idenze s ign i f ica t iv e” insegnandoci che nel la nostra es is tenza“ nulla avviene per caso” . Osservando le argute elaborazioni di Marcapiano si è colti da un positivostrania ment o, ci si disperde fra le f lutt uazioni precise delle l inee e nel sapiente uso del colore, maci si accorge che esse rappresenta no per noi un in contro con i l già v i sto , già esperito precedente-mente, come in una sorta di autentico déjà vu. L’occhio, anche i l più esperto , si smarrisce nellemolt eplici signif icazioni ermeneutich e, poiché non può seguire le audaci conforma zioni che siintrecciano, si contorcono, si compenetrano. Soltan to l ’anim a, mediante l ’empatia, può accorgersiche nulla, appunto, è stat o creato per caso, ma è frutto di un preciso disegno eseguito mirabilm entedal ma estro. Si odono remi nescenze dell ’operat o di Kandinsky, si percepiscono elementi or ienta -leggiant i , oppure visualizzando l ’ensemble nella sua com pletezza pare di essere avvolti dalla da nza,dal puro movim ento, o dallo sfavil lare delle al i di un’araba Fenice. I l f i losofo Baum garten soste-neva che «Il f ine dell ’estet ica è la perfezione della conoscenza sensibile, in quan to t ale. E questa èla bel lez za ».

    “Nostra Complicità” - 2011china a colori su cartoncino da museo - cm 90 x 90

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    Ornella Mastrogiovanni

    cell. 348 2816298 - tel. 041 [email protected] - www.partnermastro.com

    Un a m usica soave emerge da l la p i t tu ra d i Ornel la M astrog iovanni . U n ’ar t i s ta r a f f ina ta le cu i e le-ganti pennellat e sono note sinuose che accarezzano lo sguardo e scuotono l ’an im o. Abile i l lustra-tr ice capace di sondare i r i tm i dell ’esistere che si trasforma no sul raf f igurat o in arm oniche luci edombre, oltre che in modula zioni sof fuse di colori . La sua pitt ura sembra scat urire al t resì dalle f iabeabitate da personaggi umani, che rappresentano la memoria collett iva, le peculiar i tà dell ’umano,le scelte e le diff icoltà della v it a . In esse si evince sempre però un invito a l superam ento, al la po-sitiv it à e al la gioia, nonost ant e le ordinarie sofferenze che possono insidiare i l camm ino di ognuno.I l sen t im ento che ne t r apela è un “ pensare in grande” . Na ta e c resc iu ta in un m ondo d i p ro fumi ,carezza ta da l lo spumeggiare de l mare , accompagnat a da l suono degli ech i de l le onde sussurra to

    dalle conchiglie. Un un iverso d’infanzia che è magico e reale al tem po stesso, e che accom pagneràla sua esistenza com e un volo celestiale, capace di inondare la sua pittura che non è mai f ine a sestessa, ma che è un “ darsi” per condividere quelle intense emozioni. Elegant ement e fa del suo scr i-gno, tesoro prezioso, un bene per gli al tr i . N on chiude la sua esperienza in sé m a la don a, ed essar iemerge au l ica in ogn i suo crea t ivo lavoro . L ’opera “ Romeo and Ju l ie t ” incarna una in tensa r ap-presentazione della tragedia di Will iam Shakespeare, stor ia d’amore e dramma umano per eccel-lenza che abita l ’ im ma ginario collett ivo di ognuno: l ’ardore perfetto ostacola to dal contest o socialee da l le convenz ion i . In musica e in p i t tu ra ne sono s ta t e da te innum erevol i in terpre taz ion i . C omenon r icordare l ’ intenso poema sinfonico di Čajkovskij ad essa ispirato? Ornel la Mastrog iovanninella sua suggestiva lettura ci resti tuisce un dipinto che solo apparentemente è pittor ico, poichéin esso compaiono auliche sinfonie, emerge la danz a, i l teat ro , l ’essenza stessa dell ’esistenza.

    “Romeo and Juliet” - 2012 - acrilico su tela - cm 50 x 50

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    Lina Marando in arte “M i r ando l i n a ”

    via Madonna della Rose, 34/C - 10134 - Torinocell. 347-9453075 - [email protected] - www.viviarteviva.it - pagina facebook Lina Marando

    E’ una bril lante ar tist a e galler ista t or inese che ha sa-puto con iugare i l suo ta len to nel la rea l izzaz ione d i

    uno spaz io pubbl ico , l a ga l leria “ Viv iAr teViva” d iTorino, che è un luogo d’incont ro in cui pit tor i , scul-tor i , fo togra f i e ta len t i d i qua lunque d isc ipl ina t ro-van o spazio non so lt ant o per esporre le proprie operem a anch e per dialogare e conoscersi l ’un l ’al tro . A l i-ve l lo p i t to r ico è do ta