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AUDIENTES
CATECHESI E OMELIA NELLA CHIESA
AUDIENTES
CATECHESI E OMELIA NELLA CHIESA
Utinam hodie vocem eius audiatis!
Salmo ,
«Il cuore del catechista vive sempre un movimento di “si-stole–diastole”: unione con Gesù–incontro con l’altro [. . . ]:io mi unisco a Gesù ed esco incontro agli altri. Se man-ca uno di questi due movimenti non batte più, non puòvivere» (papa Francesco).
L’opera dell’annuncio cristiano è slancio verso gli altri,ma è anzitutto ascolto di Colui che è autore e perfeziona-tore della fede (Ebrei ,).
La collana rende ragione di entrambi i versanti del-l’opera pastorale: quello della Parola ricevuta, ascoltata,meditata e quello della Parola offerta, spiegata, incarnata.Raccoglie quindi saggi e strumenti di approfondimentodell’opera catechetica e omiletica, nonché sussidi per ilsuo esercizio nel complesso scenario dell’azione pastoraledei nostri giorni.
Gaetano Zaralli
Un Vangelo dal volto umano
Commento ai brani delle singole domeniche
Prefazioni diAngela Caccia
Roberto PellegrinoTino Treccani
Aracne editrice
Copyright © MMXVIGioacchino Onorati editore S.r.l. – unipersonale
via Sotto le mura, Canterano (RM)
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I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: giugno
Indice
Prefazionedi Tino Treccani
Prefazionedi Angela Caccia
Prefazionedi Roberto Pellegrino
Anno A
I Dom. T.A. Il rischio delle ubriacature
II Dom. T.A. Dalle pietre un profeta
III Dom. T.A. Prediche insulse
IV Dom. T.A. Si ritrovò a essere incinta
Sacra Famiglia In una squallida baracca
II Dom. T.N. Tra luce e tenebre (A–B–C)
Batt. del Signore Io non lo conoscevo
II Dom. T.O. Un mondo immondo
III Dom. T.O. Gesù camminava
IV Dom. T.O. Beati, beati e ancora beati.
V Dom. T.O. Prediche senza luce
VI Dom. T.O. Un debole per le donne
VII Dom. T.O. Avanti il “prossimo”
I Dom. T.Q. Decisi di volare
Indice
II Dom. T.Q. Vesti da paradiso
III Dom. T.O. Samaritane alla riscossa
IV Dom. T.Q. Sulla strada di tutti
V Dom. T.Q Amare senza vergogna
Dom. delle Palme Il peso di un servizio
Dom. di Pasqua Se una donna piange
II Dom. T.P. Il privilegio del dubbio
III Dom. T.P. Quando si fa sera
IV Dom. T.P. Porte girevoli
V Dom. T.P. “Credetemi. . . ”
VI Dom. T.P. Cristo, chi l’ha visto?
Asc. del Signore Il monte amico
Dom. di Pentecoste Quello che viene dopo
SS.ma Trinità La notte che converte
Corpus Domini Pane che sa di casa
XI Dom. T.O. Il Cardinal Martini
XII Dom. T.O. Il coraggio non ha paura
XIII Dom. T.O. Gli steccati dell’inutile
XIV Dom. T.O. Fidarsi è bene, sempre
XV Dom. T.O. Terra dove marcire
XVI Dom. T.O. La verità testimoniata
XVII Dom. T.O. Il tesoro nascosto
XVIII Dom. T.O. Un prete non vale l’altro
XIX Dom. T.O. Eppure sapeva nuotare
XX Dom. T.O. Fede senza miracoli
XXI Dom. T.O. Difficile intendersi
XXII Dom. T.O. Tu mi sei di scandalo
Indice
XXIII Dom. T.O. Fare comunione
XXIV Dom. T.O. Effetti terapeutici
XXV Dom. T.O. Una chiesa di chierichetti
XXVI Dom. T.O. Tra il sì e il no
XXVII Dom. T.O. Quando sarà il tempo
XXVIII Dom. T.O. Si accomodino al banchetto
XXIX Dom. T.O. I Farisei, poveri diavoli
XXX Dom. T.O. “Amerai!”
XXXI Dom. T.O. Uno straccio di porpora
XXXII Dom. T.O. Ed erano tutte vergini
XXXIII Dom. T.O. Il valore della “miseria”
XXXIV Dom. T.O. Comportamento amoroso
Anno B
I Dom. T.A. Le preghiere inutili
II Dom. T.A. Il deserto
III Dom. T.A. Cristiani credibili
IV Dom. T.A Uno svolazzare di angeli
Sacra Famiglia Rispettoso ossequio
Batt. del Signore Il popolo non è la folla
II Dom. T.O. La vocazione
III Dom. T.O. Sacerdozio e celibato
IV Dom. T.O. Padroni della piazza
V Dom. T.O. Il maligno
VI Dom. T.O. L’amore e la legge
VII Dom. T.O. Chi dovrà decidere?
I Dom. T.Q. Quaranta giorni
Indice
II Dom. T.Q. Campanili e minareti
III Dom. T.O. Le cordicelle
IV Dom. T.Q. “E fui cacciato!”
V Dom. T.Q Strappare le bende
Dom. delle Palme Le lacrime di Pietro
Dom. di Pasqua Il colore degli occhi
II Dom. T.P. Mostrami il fianco
III Dom. T.P. Qualcosa da mangiare
IV Dom. T.P. Pecore senza ovile
V Dom. T.P. L’amore come stampella
VI Dom. T.P. I giuochi sono fatti
Asc. del Signore Versetti che fanno discutere
Dom. di Pentecoste Terreno minato
SS.ma Trinità Il dubbio di chi crede
Corpus Domini Eucarestia a buon mercato
XI Dom. T.O. Magdalena
XII Dom. T.O. Il sonno di Dio
XIII Dom. T.O. Rivoglio il mio papà
XIV Dom. T.O. Un Dio che scandalizza
XV Dom. T.O. Andare oltre
XVI Dom. T.O. Si mise a insegnare
XVII Dom. T.O. Respingimento
XVIII Dom. T.O. Il prete senza scia
XIX Dom. T.O. Il pane della vita
XX Dom. T.O. Discutiamone
XXI Dom. T.O. Signore, da chi andremo?
XXII Dom. T.O. Festa di mezza estate
Indice
XXIII Dom. T.O. Vane propagande
XXIV Dom. T.O. Rispettare la fila
XXV Dom. T.O. Il grembiule
XXVI Dom. T.O. Il diritto di scegliere
XXVII Dom. T.O. La legge e la coscienza
XXVIII Dom. T.O. Proposta indecente
XXIX Dom. T.O. A caccia di poltrone
XXX Dom. T.O. Un grido di speranza
XXXI Dom. T.O. Scendi dalle nuvole
XXXII Dom. T.O. Gli spiccioli
XXXIII Dom. T.O. Non sanno sorridere
XXXIV Dom. T.O. La giustizia che perdona
Anno C
I Dom. T.A. Un Bagaglio di sciocchezze
II Dom. T.A. I rompiscatole
III Dom. T.A. L’acqua che purifica
IV Dom. T.A. Innamorarsi di una donna
Sacra Famiglia Meno prediche, più dialogo
Batt. del Signore Dio mi ha parlato
II Dom. T.O. Le madri
III Dom. T.O. Oggi. . . non domani
IV Dom. T.O. Fede fumosa
V Dom. T.O. La chiamano “vocazione”
VI Dom. T.O. Fedele, ma non troppo
VII Dom. T.O. Cambiare religione?
I Dom. T.Q. Gli angeli? Meglio evitarli
Indice
II Dom. T.Q. Dare luce al volto
III Dom. T.O. Un fico testardo
IV Dom. T.Q. Facciamo festa
V Dom. T.Q Lo lasciarono solo
Dom. delle Palme Imbavagliate le pietre
Dom. di Pasqua Faccende di donne
II Dom. T.P. A porte chiuse
III Dom. T.P. La Provvidenza
IV Dom. T.P. “Dammi la mano!”
V Dom. T.P. Le proprie verità
VI Dom. T.P. Vado dal Padre
Asc. del Signore Un fascio di luce
Dom. di Pentecoste Ubriachi di chiacchiere
SS.ma Trinità È inutile illudersi
Corpus Domini Spezzare il pane
XI Dom. T.O. I capelli gonfi di seduzione
XII Dom. T.O. “Ditemi la verità!”
XIII Dom. T.O. L’affidabilità
XIV Dom. T.O. Borsa e secchiello
XV Dom. T.O. Il samaritano buono
XVI Dom. T.O. Stuoia, tavolaccio e plaid
XVII Dom. T.O. Il Padre e i figli
XVIII Dom. T.O. Quanto posseggo?
XIX Dom. T.O. Un cristiano che inciampa
XX Dom. T.O. Ciò che è giusto
XXI Dom. T.O. Aureole ingombranti
XXII Dom. T.O. Sono gli ultimi i più liberi
Indice
XXIII Dom. T.O. Finta povertà
XXIV Dom. T.O. Sfregio allo specchio
XXV Dom. T.O. Simpaticamente mascalzone
XXVI Dom. T.O. I cani in paradiso
XXVII Dom. T.O. Evangelicamente inutili
XXVIII Dom. T.O. Era un samaritano
XXIX Dom. T.O. Non vedo la fede
XXX Dom. T.O. Quanto sono bravo
XXXI Dom. T.O. La salvezza
XXXII Dom. T.O. Una moglie per sette mariti
XXXIII Dom. T.O. Testimonianza a tutto campo
XXXIV Dom. T.O. Si muore come si vive
Sigle Stagioni liturgiche
T.A. Tempo d’AvventoT.N. Tempo di NataleT.O. Tempo OrdinarioT.Q. Tempo di QuaresimaT.P. Tempo di Pasqua
Prefazionedi T T
∗
Il messaggio cristiano è chiaro, non si presta a equivoci, nonmette nello stesso calderone il bene e il male per farne unmostro di buonismo accattivante e populista. Il bene è l’amoree il male è l’egoismo.
Il messaggio di Cristo non si lascia abbindolare da falseforme devozionali, né raccoglie frutti da prediche ricche dibuone intenzioni. Quando le preghiere diventano chiacchieree le chiacchiere riempiono le bocche senza tradursi in operosae umile vita, inutilmente si proclama il proprio essere cristiani,perché in quelle circostanze perfino il fare il segno della crocedimostra l’egoistica appartenenza ad una setta.
Con queste parole don Gaetano Zaralli chiude il primoblocco delle sue riflessioni al ciclo A dell’anno liturgico.
Al lettore attento non sfuggirà la semplicità nell’approc-cio al vangelo domenicale, fondato sulla ricerca esegeticaattuale dei testi biblici e, soprattutto, sull’esperienza di unapratica pastorale, feconda, incarnata e perciò stimolante.
L’autore di queste brevi riflessioni si vale di una sensibili-tà pastorale vissuta e sofferta, non poche volte incompresa,ma sempre attenta all’incontro, specialmente con quel-le persone che, quasi pecorelle smarrite, fuori dall’ovile,riscoprono l’essenza del vangelo nella vita quotidiana.
Le domeniche del ciclo A ci offrono prevalentementebrani del vangelo di Matteo, oltre che di Giovanni e di Luca.
∗ Missionario in Brasile.
Prefazione di Tino Treccani
Matteo scrive il vangelo per cristiani provenienti dal-l’ambiente giudaico, addetti alla legge di Mosè, seguaci diuna tradizione che si perde nei secoli. Ed ecco che Gesù,Maestro della giustizia, annuncia il Regno dei cieli, comecammino per i suoi discepoli. Interessante questo partico-lare: Gesù non annuncia se stesso, nemmeno una chiesafine a se stessa: è il Regno l’obiettivo della vera Beatitudine.Regno di Dio inteso come misericordia per l’uomo, quindiun Dio che non ha bisogno di piagnistei umani o raffinatiartifici per elargire favori a devoti sottomessi, un Dio chevuole la persona umana al primo posto, un papà buonoche si commuove dei bisogni dei suoi figli.
Don Gaetano ci accompagna in questo cammino; lofa col suo stile, incisivo, a volte ironico, ma sempre pre-muroso nei confronti di una coerenza che ogni discepolodi Gesù deve avere. Le prediche (dicasi omelie) di noipreti sono sempre soggette al limite: un aiuto alla prati-ca evangelica oppure un noioso soliloquio che in nientecontribuisce alla conversione.
Ecco un altro aspetto che mi preme sottolineare: l’a-scolto, l’ascolto delle persone, degli altri, l’accogliere quel-l’immenso bagagliaio della sapienza popolare, schietta econcreta di quanti, senza avvalersi di titoli o nomignolidi addobbo, si sentono attratti dal divino Maestro e quin-di spronati a creare e continuare un mondo di relazionifraterne.
Commenti brevi, riflessioni che richiedono un sinceroesame di coscienza, sempre accompagnate da un ottimi-smo di fondo, tipico di coloro che, coscienti delle difficoltà,non buttano la spugna, e soprattutto ricchi di una dime-stichezza per dialogare con l’uomo di oggi, con le suenecessità, le sue perplessità, gioie e dolori: così, da anni,leggo, medito e me ne servo, e propongo queste pagine di
Prefazione di Tino Treccani
Don Gaetano. Il buon cibo. . . tutti sappiamo apprezzarlo,non prima degli assaggi che le piazze offrono; agli amarisgradevoli non mancano dolcezze confortanti. Buona let-tura, buona meditazione e soprattutto, tanta gioia e vita inpienezza.
Prefazionedi A C
∗
Nell’adolescenza mi frullò l’idea di studiare per conto mioil Vangelo, ci volle poco meno di un’ora a leggere uno degliEvangelisti, più di un anno per passare al secondo. . . mi erapiombata addosso una montagna!
Ne avvertivo la preziosità, l’irrinunciabilità, il rammaricodi non essermi accostata prima, l’urgenza di fare mia la zollapiù piccola: ogni brano mi dava del tu, parlava — a me —di me. Ma restava una montagna ed io — a valle — nonintravedevo neanche la cima. Furono necessari altri libri,svariate crisi — tomboli schiarite scivoloni schianti risalite— e pochi e validi Mentori, l’autore del libro tra questi. Chia-mavo fede qualcosa di posticcio che aveva più a che fare col“dovere/paura” anziché con un sentire spassionato. Nellamigliore delle ipotesi, era la favola da cui lasciarsi affascinaregiusto il tempo di una messa o nell’ora di catechesi. Fuoridalla favola, tutta un’altra storia: dietro la facciata appariscen-te — e alludo al fedele in perenne posizione da santino — sinasconde sempre un’insanabile dicotomia! Ci volle tempoperché trovassi la giusta consistenza, il vero convincimentoda dare al mio tremante “io credo”.
C’è un bandolo da ricercare in questo immenso grovigliochiamato Vangelo — pare dire ogni rigo, bianco o scritto chesia, di questo libro; una chiave di lettura da trovare, l’unicache sbroglia il filo e, come quello di Arianna, incammina
∗ Coordinatrice dell’associazione culturale “Le Madie”.
Prefazione di Angela Caccia
sì nel labirinto, ma verso la luce, e libera — finalmentelibera! — da quella dolorosa dicotomia — l’io credo da unaparte, l’io vivo dall’altra. Si chiama relazione. L’incontro —quello vero — col Cristo, crea in noi come uno spazio liberodestinato all’altro — che avvenga per curiosità o sempliceempatia poco importa — importante è che avvenga. Nonc’è una sola pagina del Vangelo che sia priva di un incontro.E ad ogni pagina, lo stesso implicito monito: “Prova!. . .portami con te nella tua vita”. Il salto è necessario perchéla bella favola si faccia cammino e viaggio, possibilità ecrescita, appartenenza e nobiltà. Allora, e solo allora, ognialtare diventa la strada, ogni strada si fa altare.
Di fatto, l’incontro, è uno sporcarsi le mani dagli inespli-cabili benefici: dal tu, in cui delicatamente frugo — e da cuimi lascio frugare — rimbalza prepotente e inaspettato, unaparte del mio io, il tassello che mancava che sconoscevo cheassomiglia — me — all’altro. Una sorta del prolungamentodi quell’io dove parole come prendersi cura, servizio, fra-tellanza non sono più propositi a cui tendere ma scivolanocome ovvietà nel quotidiano.
Il tutto — paradosso! — nel persistere di reiterati egoismi,di continui tradimenti e incoerenze, dei commossi ritorni.È la nostra pochezza che ci affratella veramente! La fede— quella vera, di suo, silenziosa — non dà medaglie, nonassicura né certifica alcuna santità, ma rende ad ognuno lagrande consapevolezza: un sé in cui convogliano e coesisto-no splendide vette e insondabili piccolezze. Da tutti i nostriocchi, quell’unico fascio di luce che irraggia dalla terra èl’accorato sguardo alla Misericordia del Padre.
Vivere il Vangelo è la cronaca quotidiana di un quotidianofallimento, ma è proprio — e solo — in quel fallimentoche la nostra umanità persiste e torna a giocare al rialzo,convinta com’è della sua figliolanza divina.