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Noi non ci fermiamo mai ;vi è sempre cosa che incalza cosa. ..
Dal momentoche noi ci fermassimo,
la nostra Opera comincerebbea deperire
DON BOSCO
ANNO LXXXIV - N. 4 15
EDIZIONE PER I DIRIGENTI DEI COOPERATORI SALESIANI
DIREZIONE GENERALE: TORINO 714 • VIA MARIA AUSILIATRICE 32 •TELEF. 22-117
IMPEGNODEL MESE
La Campagna per le Vocazioni è in pienosvolgimento. Da tanti centri ci vengono se-gnalati programmi e iniziative . Il Bollettinocomincerà presto a darne notizia perchè gliesempi siano imitati .
La Campagna suscita interesse, moltiplicale energie .
Ma è necessario che tutti i Centri partecipinoalla Campagna. Dovunque infatti il problemadelle Vocazioni c'è, dovunque si può fare qual-cosa di utile e di concreto . Per questo cirivolgiamo ai Delegati locali, ai Decurionie alle Delegate perchè, tenendo presente ilprogramma dell'anno, lo adattino al loroCentro .La prima Conferenza annuale ha dato il
via a fervidi propositi, a belle iniziative, madobbiamo evitare la fiammata, l'accademia,l'azione disarticolata; insomma il programmaanche modesto dev'essere ben chiaro, adat-tato all'ambiente e attuato quindi gradual-mente .
.Cci naat~w Can~~.agnciL'esperienza ci dice che è fondamentale dare
anzitutto le idee ai nostri Cooperatori . Mate-riale per questo non ne manca certamente .Gli articoli del Bollettino, le Conferenze mensili,i libretti usciti di recente offrono a tutti i Centrimezzi utili e facili per interessare in formaconcreta i Cooperatori . Quel che importa èsfruttare al massimo tanto materiale secondol'ambiente in cui si lavora .
La presenza attiva del Consiglio locale, chestudia e collabora per l'attuazione del pro-gramma, uno o più Consiglieri che si occupinospecificatamente delle Vocazioni e portino avantile varie iniziative, daranno un efficacissimo aiuto .Un motivo di più per formare, dove non ci
fosse ancora, il Consiglio locale ; anche con pochielementi, ma capaci e volenterosi .
Ed in fine ricordiamo che la Campagna delleVocazioni deve in modo particolare interessarei genitori e gli insegnanti . Essi infatti, bene in-dirizzati ed illuminati, possono dare un ap-porto preziosissimo .
In ogni Centro concretare il programma per la
adattato all'ambiente e da attuarsi gradualmente
k
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Gli operai sono pochiIntroduzione
La messe è molta, pochi gli operai (MT ., 9, 36) .
E ho altre pecore che non sono di questo ovile ;anche quelle bisogna che le raduni (Jo ., 10, 16) .
L'ansia di Gesù è l'ansia della sua Chiesa in tuttii tempi; ma specialmente in questa seconda metàdel nostro secolo si manifesta più viva che mainella voce del Vicario di Cristo e dei Vescovi .E non senza motivo. Il periodo attuale segueimmediatamente al periodo parossistico delle dueguerre mondiali ; è un periodo critico di assesta-mento faticoso e convulso, nel quale la presenzaattiva della Chiesa è urgente in ogni angolodella terra .
In relazione a questo bisogno, il rapporto cheesiste tra il campo di lavoro e gli operai è diuna eloquenza impressionante . Difatti le stati-stiche dicono che la popolazione mondiale conta2700 milioni di uomini, dei quali solo il 19%sono cattolici . I sacerdoti in totale sono intornoa 381 .500, cioè uno per 7077 abitanti . Dovreb-bero essere almeno 2 milioni e 700 .000 perchèce ne fosse uno per 1000 abitanti .
Occorre però notare che questi rapporti nu-merici, pur dicendo molto, dicono troppo poco,perchè non considerano le condizioni particolaridella distribuzione dei popoli, che dànno al rap-porto un significato assai più grave.
1 . Per riparare le perdite dolorose dovute spe-cialmente alla persecuzione scatenata contro laChiesa dal comunismo ateo e materialista . Nei di-versi paesi d'Europa: Spagna, Germania, Ucraina,Polonia, Ungheria ecc. furono circa 20 .000 i sa-cerdoti vittime eroiche del comunismo . Quantoalla Cina, è noto con quale azione di distruzionesistematica, metodica, minuziosa la mentalità ela psicologia cinese abbia condotto la lotta controla religione cattolica .
2. Per ripopolare i Seminari e gli Aspirantati,depauperati per lo sconvolgimento morale e psi-chico sofferto dalla gioventù durante e dopo laguerra. Il triste fenomeno della «gioventù bru-ciata » è uno degli effetti deleteri oggi da tuttideplorato .
3 . Per soddisfare alle imperiose esigenze diassistenza spirituale enormemente accresciute inogni nazione, causa il rapido evolversi di situa-zioni, che, contenute in passato da argini credutisufficienti (quando non insuperabili) ora stannotravolgendo le barriere con l'impeto inconteni-
s2
bile sviluppato dall'ansia naturale di migliorarele condizioni di vita . (Assistenza alle diverse ca-tegorie di lavoratori, di professionisti, di intel-lettuali, di emigranti ecc .) .
4. Per assistere le popolazioni, ancora conside-rate dominio coloniale, nel passaggio dal regimevecchio all'indipendenza .
5. Per ringiovanire e aumentare le schiere deimissionari .
II
PENSIERIPER LACONFERENZAMENSILE
,'elle diverse stazioni
I
Don Bosco, nella prima conferenza tenuta il16 maggio 1878 ai Cooperatori di Torino nellachiesa di S . Francesco di Sales, diceva : Quantedomande da ogni parte del mondo vengono fatteperchè si aprano case per poveri giovani abbando-nati! . . . Inoltre . . . da ogni parte vengono domandedi missioni . Se io in questo momento in cui viparlo avessi 2000 missionari, saprei dove collo-carli sull'istante . . .
Ciò che Don Bosco diceva nel 1878 oggi laChiesa lo ripete, ma per un numero cento voltemaggiore di 2000. Valgano a dimostrazione lepoche considerazioni seguenti .
In Italia i sacerdoti sono circa 60.000 ; perprovvedere convenientemente al ministero par-rocchiale ne occorrerebbero almeno 100 .000 .La Francia ha circa 15 .000 parrocchie (un terzo
del numero totale) senza sacerdote . È vero chequasi tutte queste parrocchie orfane sono for-mate da meno di 300 abitanti; ma ciò non di-strugge la scarsezza del clero .
Nelle altre Nazioni europee le cose non vannomolto meglio .
Diamo uno sguardo all'America .Negli U.S.A . il numero dei sacerdoti non è
sufficiente per prestare il servizio religioso aicattolici ; e ai 110 milioni di non cattolici comesi provvede?
Nel Canadà le province di lingua inglese ri-producono press'a poco le condizioni degli U .S.A . ;nelle province di lingua francese il numero deisacerdoti addetti al ministero è insufficiente .
Nell'America Latina la situazione non è menopreoccupante : il numero medio di cattolici asse-gnato ad un sacerdote varia da 2700 a 28 .000. Aquesto riguardo le diverse nazioni stanno nelseguente ordine progressivo .
Nell'America Meridionale : Cile, Colombia, Equa-tore, Argentina, Uruguay, Paraguay, Perù, Vene-zuela, Brasile, Bolivia .
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Nell'America Centrale la situazione è peggiore• l'ordine è: Panama, Salvador, Honduras, Gua-temala .
Nelle Antille : Portorico, Cuba, Haiti, S. Do-mingo .
Il Messico ha un sacerdote ogni 4900 abitanti .
In complesso : nell'America Latina 170 milionidi fedeli sono assistiti da meno di 36.000 sacer-doti; ne occorrerebbero almeno 170 .000! Vi sonopoi oltre 10.000 villaggi o paesi senza chiesa esenza prete, e circa 4000 città che hanno bensìuna chiesa, ma vedono il prete solo una volta•
due all'anno.
Il Cile, che è uno dei paesi dell'America La-tina meglio provveduto, ha 1878 sacerdoti per5.901 .000 cattolici . In alcuni paesi, privi di sa-cerdoti, viene eletto come capo un laico sceltofra i migliori per bontà . A lui si portano i bam-bini perchè dia il battesimo ; dinanzi a lui vannoi fidanzati per far benedire le nozze; egli recitale preghiere dei defunti .
So si tiene conto poi della estensione dellediocesi (il Cile ha 1878 sacerdoti distribuiti sukmq. 751 .605; il Belgio ne ha 15 .685 -- 8,3 voltedi più - distribuiti su kmq . 30.000 - 25 voltedi meno --) si comprende quanto scrive un Ve-scovo dell'America Latina . « In tutta l'AmericaLatina io credo che si possa calcolare a poco menodi 50 milioni il numero dei cattolici che vivonoin pratica una vita spirituale senza sacerdoti .Ciascuno riceve dal sacerdote il santo battesimo• più tardi, forse, il sacramento del matrimonio ;può avere una visita occasionale del sacerdotenei giorni vicini alla festa del luogo, ma questavisita non è necessariamente annuale . 364 giornidell'anno su 365 queste masse di compatriotidell'America Latina vivono senza sacerdoti » .
Quanto all'Asia e all'Africa, paesi di missione,è superfluo ripetere che l'urgenza di aiuto nonè dilazionabile .
Recenti statistiche dimostrano che da qualchetempo le popolazioni di Asia e di Africa hannocominciato a crescere con un ritmo veramentesorprendente ; di conseguenza aumentano le masseindù, buddiste, maomettane, pagane. Questofatto richiede che le comunità cristiane localiintensifichino lo sforzo per impiantare e svilup-pare chiese in ogni paese dei continenti Asiatico• Africano, onde accompagnare il rapido svi-luppo demografico con un altrettanto rapido svi-luppo del Cristianesimo .
Inoltre la Chiesa deve intervenire in favore diqueste popolazioni, in concorrenza col comu-nismo, per risolvere un problema di capitale im-portanza: quello di formare la classe dirigente ei professionisti dei nuovi Stati entrati in pos-sesso della libertà . Poichè questo problema vennecompletamente ignorato dalle nazioni colonizza-trici . (Se le statistiche dicono il vero, nel Mo-zambico l'analfabetismo è del 99%). Ora sonoa migliaia i giovani afro-asiatici che a tale scopocercano nelle Università europee e americane
la loro formazione intellettuale, professionale,morale .
È chiaro che questa formazione avrà grandeinfluenza sulle strutture dei nuovi Stati . Perquesto i - comunisti da tempo svolgono un'azioneimponente, diretta a guadagnare alla loro ideo-logia la gioventù studiosa di oltre mare . Per dareun esempio : in Russia, in Cecoslovacchia e neglialtri paesi satelliti, detti studenti sono ospitatigratuitamente in grandissimo numero, e possonocompiere i loro studi gratuitamente . I comunistipoi completano l'istruzione universitaria con corsispeciali sulla ideologia marxista .
Bisogna, dunque, che la: Chiesa in Europa ein America allarghi e intensifichi la sua azionein favore di questi giovani, con sistemi e mezziadeguati e tali da poter competere vittoriosa-mente e opporsi alla conquista comunista in atto .
Il 10 gennaio e . a. a Padova si inaugurò unpalazzo universitario destinato ad ospitare stu-denti di medicina, che si preparano per andaread esercitare la loro professione nelle Missioni .Ospita 70 studenti, dei quali 47 provengono dapaesi afro-asiatici . 70 studenti futuri missionariformano un bel gruppo, ma: troppo esiguo peri grandi bisogni . Crescano dunque e si molti-plichino queste opere provvidenziali di urgenteattualità .
La forte corrente migratoria stabilitasi da al-cuni paesi cattolici verso altri meno provvedutispiritualmente (quali quelli dell'America La-tina) o dove prevale il protestantesimo, ha creatoil problema dell'assistenza agli emigrati . L'espe-rienza ha dimostrato che famiglie cattoliche, vi-vendo in ambiente non cristiano, corrono il pe-ricolo di perdere la fede . Ma anche per questaMissione occorrono più sacerdoti . Si pensi, percitare un esempio, che nel porto di La Guayra(Venezuela) due preti spagnoli prestano la loroassistenza a ben 80 .000 spagnoli residenti aCaracas!
Conclusione
Il 5 gennaio p . p . il S . Padre presenziò allasolenne accademia poliglotta promossa dalla S . C .de Propaganda Fide e svoltasi in Vaticano nel-l'Aula della Benedizione . In 118 lingue diverse(61 dell'Africa, 23 dell'Asia, 3 dell'America, 23 del-l'Europa, 8 dell'Oceania) gli alunni del Collegioe dell'Ateneo Urbano elevarono al Signore lapreghiera dettata dal S. Padre per i fedeli appar-tenenti alle chiese fondate di recente . Al terminedella solenne manifestazione il Papa tenne unaallocuzione, nella quale manifestò anche questosentimento : « Questa sera . . . avete confortato ilcuore del Padre. Gli avete fatto intravedere levaste regioni dove le messi biondeggiano e sen-tire come il palpito accorato delle genti di tuttele stirpi, imploranti la luce e l'amore di Cristo».
Con quanto amore il cuore del Padre vorrebbepoter rispondere adeguatamente al « palpito ac-corato delle genti »! Ma gli operai sono pochi.Bisogna operare per aumentarli .
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Convegno di Consiglieri, Zelatori e Zelatricidella Sicilia orientale
Si tenne a Catania e fu presiedutodallo stesso Rev.mo Direttore Ge-nerale dei Cooperatori Don LuigiRicceri, assistito dal SegretarioGenerale Don Favini e dall'Ispet-tore Don Tomè, con la collabora-zione del Delegato IspettorialeDon Antonino Rasà . Intervenneroben 125 tra Consiglieri, Zelatorie Zelatrici .
Dopo il saluto del Presidente,l'Ispettore rivolse ai convenuti unacordiale parola di compiacimentoper la larga partecipazione e perlo zelo già dimostrato . Al graziedell'Ispettore il Delegato Ispetto-riale volle aggiungere il suo, sot-tolineando l'importanza del Con-vegno per la presenza delle personepiù qualificate per dare sicure di-rettive .
Quindi Don Favini svolse laprima lezione : La figura moraledel Consigliere della Pia Unione .
Seguì un interessante scambio diidee, in cui furono chieste al Su-periore norme pratiche per attuarei saggi e illuminati consigli del Se-
gretario Generale . Il sig. Don Ric-ceri rispose esaurientemente, ag-giungendo che la lettura del Bol-lettino Salesiano, del Bollettino Diri-genti e la Meditazione quotidianaavrebbero risolto dubbi e difficoltà .Don Carmelo Ricceri trattò
quindi delle attribuzioni del Con-siglio ira generale e della Segreteriain particolare. Tra le attribuzionidi quest'ultima non debbono man-care le seguenti : a) conoscere gliiscritti ; b) curare l'aggiornamentoannotando i trasferimenti, i de-cessi ecc . ; c) redigere un verbaledelle attività ; d) assicurarsi chearrivi a tutti il Bollettino ; e) curarela corrispondenza ; f) seguire leattività varie e tenere aggiornatolo schedario.
Esaurita la discussione sul tema,lo stesso Relatore trattò delle at-tribuzioni del Delegato Stampa .
Il sig. Don Ricceri, prima dellatrattazione, chiari in forma assaiconvincente la necessità e l'attua-lità dell'apostolato stampa. DonBosco, cento anni fa, quando ancoranon esisteva il problema stampa,
ritenne indispensabile questo apo-stolato . Non è vero - disse -che in Italia non si legge molto .Lo dimostra l'enorme tiratura dicerti rotocalchi . L'opera di scri-stianizzazione attraverso la stampaè notevolissima e deve preoccu-parci assai . . . Aggiungeva che sa-rebbe controproducente un . . . apo-stolato-elemosina . È necessario con-vincere dimostrando che la nostrastampa è la migliore sotto tantiaspetti .
Finalmente il Relatore illustrò icompiti della Zelatrice per le atti-vità religiose, precisando e riassu-mendoli nei seguenti : l'Eserciziodella Buona 1\MIorte, l'organizza-zione dei suffragi, la diffusione delS. Rosario, la Peregrinatio Mariae,l'incremento delle funzioni par-rocchiali, in modo da provarecoi fatti che i Cooperatori nonfanno parte a sè, ma partecipanoattivamente alla vita della par-rocchia .
Il sig . Don Ricceri sottolineache la Zelatrice delle attività reli-giose dovrebbe curare alla perfe-zione almeno l'Esercizio mensiledella Buona Morte .Don Rasà aggiunge : . . . e la par-
tecipazione agli Esercizi Spirituali,alimento d'insostituibile efficaciaalla pietà personale e allo zelo diapostolato .Dopo una breve interruzione,
la seduta venne ripresa per la trat-tazione dei temi riguardanti laCampagna delle Vocazioni .
Don Zammuto, direttore dell'a-spirantato di Pedara, presentò unquadro della situazione attuale delSacerdozio e indicò i mezzi praticiper partecipare con frutto alla« Campagna N .
Suor Pironti illustrò in formaanaloga il problema delle vocazionifemminili alla vita religiosa .
Chiuse il Convegno il signor DonRicceri, impartendo sapienti diret-tive per rendere duraturi i fruttidel magnifico incontro .
Ricordiamoci che regaliamo un grande tesoro alla Chiese,quando noi procuria-flzo nna buona vocazione; che questavocazione o questo prete vada in Diocesi, nelle Missionio in una Casa Religiosa, non importa; è sempre un grandetesoro che si regala alla Chiesa di Gesù Cristo" DON BOSCO
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_~ OOPERATORI SALESIANI NELLA SCOZIA
Nell'Inghilterra vi sono 24 CaseSalesiane, mentre nella Scozia, perora, ce n'è una sola, aperta agliorfani e ai ragazzi della strada .
Eppure il nome di San GiovanniBosco è assai conosciuto dagli Scoz-zesi . Subito dopo la sua canonizza-zione, i Maestri Cattolici costitui-rono 1'« Unione Maestri CattoliciDon Bosco » e l'anno scorso, 1959,ne celebrarono solennemente ilXXV.
Uno dei frutti di questa popo-larità di Don Bosco nella Scoziaè il movimento Cooperatori Sale-siani, che va estendendosi semprepiù. La Casa salesiana ha circa500 iscritti, di cui molti zelatorie zelatrici . Un altro nucleo fortedi Cooperatori è a Glasgow . Anchequesti si raccolgono ogni mese perl'Esercizio della Buona Morte, gui-dati da Zelatori e Zelatrici .
Tra le Zelatrici ve ne sono diquelle che lavorano per i poveriragazzi orfani raccolti dai Salesiani,altre che attendono a confezionareparamenti sacri, altre invitano gliorfani a passare le vacanze in casaloro, altre ancora fanno catechismoper corrispondenza per sostenerenella fede cattolica le famiglie chevivono in centri protestanti, lon-tano dalle chiese cattoliche .Vi sono Cooperatori e Coope-
ratrici che organizzano scuole se-rali per ragazzi e ragazze povere .Lo zelo di alcune Cooperatrici leporta a interessarsi maternamentedi una categoria di ragazze chedesta tanta compassione per il lorotraviamento .Nel settore stampa i Coopera-
tori lavorano a diffondere nelleparrocchie le pubblicazioni catto-liche . C'è una Zelatrice che ognimese manda alle parrocchie catto-liche della Scozia e dell'Inghilterraben 20.000 copie di un periodicocattolico, e s'interessa per farneavere anche 500 copie al Delegatodei Cooperatori perchè possa in-serirvi, in due o tre pagine a luiriservate, le sue comunicazioni aiCooperatori Salesiani .
Anche in tema di vocazioni c'èentusiasmo e varietà d'iniziative .Per brevità, lasciamo quelle comunie segnaliamo la seguente : mandanoragazzi e ragazze che dànno affi-damento di essere chiamati allavita sacerdotale e religiosa a pas-sare una o due settimane in casereligiose per riflettere sulla lorovocazione. Non si tratta di veri epropri Esercizi Spirituali, ma se necolgono press'a poco gli stessi frutti .
E a proposito di frutti nel campodelle vocazioni, c'è a Glasgow unabella famiglia cattolica che ha
dieci figli . Due di essi si sonosposati, mentre gli altri otto sonoentrati o stanno per entrare nellanostra famiglia . E precisamente :due sono già salesiani, due sonoFiglie di Maria Ausiliatrice, quat-tro, due ragazzi e due ragazze,sono ancora aspiranti .Veramente Don Bosco trova il
suo clima propizio anche nellaScozia, dove si prospetta per lanostra Pia Unione un roseo e lu-singhiero avvenire, anche per me-rito del nostro Delegato Don Gu-glielmo Daly .
BELGIO - Una originale gior-nata salesiana a Maftle
Maffle è un villaggio della dio-cesi di Tournai, di 1500 anime,ed è paese natale di un Salesiano .Parlando di lui, i compaesani siabituarono a pronunziare il nome« Don Bosco » . Dicevano: « È daDon Bosco»; e più tardi : « È en-trato da Don Bosco ,>. Negli anniche seguirono immagini, medagliee opuscoli su Don Bosco lo reseropopolare. Era dunque tempo direndere più solida la popolaritàdel Santo. A questo fine il Dele-gato Ispettoriale dei CooperatoriDon Manguette organizzò una« Giornata Don Bosco » .La domenica 13 dicembre un
grande pullmann riversò sullapiazza del paese 70 frugoli e 5 Sa-lesiani . L'arrivo fece grande im-pressione, le campane suonaronoa festa e in poco tempo, mentre icantori e i chierichetti si abbiglia-vano, la chiesa si riempì come perincanto .
Alle 9,30 Messa solenne . Il cleroin talari rosse e i cantori in tu-niche bianche sfilarono lentamentedal fondo della chiesa, suscitandomeraviglia e commozione. Fu unaMessa splendida. Si ebbe ancheun miracolo sui generis : mentredi solito all'Ite Missa est, era unfuggi-fuggi generale, quella do-menica tutti si fermarono ancheall'ultimo Vangelo, al canto finalee all'uscita del clero e dei cantori,che sfilavano con tanta solennitàda far pensare ad un corteo cardi-nalizio .
Nel pomeriggio la chiesa siriempì una seconda volta di po-polo avido di una pietà calda e . . .canterina.
Seguì un brillante trattenimentodrammatico e tra un atto e l'altroDon Manghette trattenne familiar-mente il pubblico sulla P . U . deiCooperatori, suscitando lieta sor-presa e generali consensi .
La festa ebbe il suo epilogo inuna riunione intima e familiaredei parenti dei Salesiani dei din-torni . In essa si toccò con manoche nelle famiglie molto attaccatea Don Bosco le vocazioni fiori-scono .La « Giornata Don Bosco* rag-
giunse in pieno il suo scopo : farconoscere meglio Don Bosco e lasua Terza Famiglia .
TORINO - Convegni Zelatori«Buona Stampa»
Due riusciti Convegni inter-ispettoriali (Ispettorie Centrale eSubalpina) hanno radunato a To-rino un bel numero di Zelatori eZelatrici del settore Buona Stampa .
Il 27 novembre sono convenutiquelli della città ; furono 38 i pre-senti, 6 gli assenti giustificati .
Il 13 dicembre è stata la voltadegli Zelatori delle Province (To-rino, Cuneo, Valle d'Aosta) : 44 ipresenti e 8 gli assenti giustificati .
La maggior parte ritornava alConvegno per la seconda volta,lieta di ritrovarsi con i Superiori,i maestri e colleghi, ma più an-cora per l'occasione di attingerenuove idee ed entusiasmo per pro-seguire in un apostolato irto didifficoltà .
Questi Zelatori curano personal-mente 53 Rivendite di Meridiano 12con diffusione mensile di oltre350 copie della Rivista .
Questo è solo un dato della loroattività apostolica, la quale va pren-dendo carattere di continuità e sta-bilità, con un crescendo confortan-tissimo.
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ARNATE (Varese) - Ritirospirituale organizzato da unoZelatore
Il 7 dicembre, festa di S. Am-brogio, ad Amate di Varese, pressola Cappella delle Figlie di MariaAusiliatrice lo Zelatore SalesianoBruno Bossi organizzò un ritiroper soli uomini . Vi parteciparonoin numero di 20 .
Il gruppetto, non disturbato elontano dalle ordinarie preoccupa-zioni, ha trascorso una giornatafervorosa e gaudiosa, raccolta efruttuosa .
Non fu difficile confessarsi echiudere la giornata con la S . Co-munione durante la S . Messa ve-spertina .Questi uomini tornarono alle
loro famiglie lieti di aver pensatoun po' più a se stessi e di esserdiventati più buoni e più intonatiallo spirito della Famiglia Sale-siana .
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MILANO
Giornata di studio per Zelatori e ZelatriciDomenica t3-xn-1959, presso
l'Istituto Salesiano di Milano, ViaCopernico 9, si è svolto ìl conve-gno annuale degli Zelatori e delleZelatrici salesiane . Vi partecipa-rono in 94, di cui alcuni non ancoradiplomati, oltre alle Suore Dele-gate di Milano - Via Bonvesin,Brugherio, Cesano Maderno, Fe-negrò, Legnano « Ss . Martiri » ; e iSacerdoti salesiani : sig. DirettoreD. Mario Bassi, D . Enrico Car-pani, D. Adriano Gelmini, DonCesare Savazzi, D . Vittorio Ver-derio, D . Rodolfo Vignato .
Alle ore 9 ebbe inizio la SantaMessa, celebrata da Don Carpani,che al Vangelo parlò sulla bel-lezza dell'apostolato dei Coope-ratori insieme con Don Bosco,infervorando tutti i presenti .Dopo uno spuntino, iniziarono
i lavori di studio . Esordì il sig .Direttore Don Bassi, che dando il« benvenuto » anche a nome delsig . Ispettore, ringraziò i Conve-gnisti della loro collaborazione almovimento salesiano, e mise inbella evidenza come il loro apo-stolato è un impegno che dona gioiae serenità al cuore . Se talvoltaesso si presenta come un peso,è però nel tempo stesso un grandepremio .
Prese quindi la parola il Dele-gato Ispettoriale per la trattazionedel primo tema: « La figura mo-rale dello Zelatore e del Consi-gliere Locale nella Pia Unione deiCooperatori Salesiani » .
A questo punto si procedettealla formazione dei carrefours,secondo gli argomenti seguenti :«Catechismo, Vocazioni, Stampa,Esercizi spirituali, Segreteria» . Lapresidenza di ogni gruppo fu affi-data a Zelatori, antecedentementepreparati, insieme con uno deiDelegati o Delegate .
Alle ore I2 i vari Gruppi siriunirono nuovamente in Assem-blea generale. per le conclusionidelle varie discussioni, fatte suisingoli argomenti . Si vagliarono ;il Delegato Ispettoriale le lesseper intero, accompagnandole conbreve commento e ne consegnòcopia ciclostilata a ciascuno .
Seguì la lezione di Don Gelminisul Problema delle Vocazioni .
« Il motto del futuro CongressoEucaristico Internazionale a Mo-naco - disse - è questo : « Promundi vita ». All'insegna del me-desimo motto va svolta la nostracampagna delle vocazioni, chedobbiamo guardare nella luce dellaFede. I sacerdoti sono troppopochi! E questa è la ragione per
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cui intisichisce la vita cristiananel mondo .
Richiamate alcune eloquenti sta-tistiche, si domanda : Che fare?E risponde : «Creare intorno ai sa-cerdoti un clima di fiducia, di ri-spetto, di collaborazione ; aiutaresecondo la propria possibilità levocazioni povere, missionarie ereligiose ; reclutare nuove forze,cercando tra gli alunni della VElementare, della III Media, dellaV Ginnasiale, puntando soprat-tutto non tra le classi molto agiate,nè tra le miserabili ; ma nel cetomedio degli artigiani, coltivatoridiretti, impiegati, professionisti ;tra le famiglie numerose, dove al-meno la mamma dia garanzia divita cristiana ; senza escludere qual-che eccezione contraria . « Pregare,pregare, pregare, perchè la voca-zione è opera della divina grazia -e solo con la preghiera si posso-no suscitare, coltivare, conservarebuone vocazioni . Concluse di-cendo che la santa ambizione diogni Cooperatore dovrebbe esserequella di dare a Dio un figliuoloo una figliuola, almeno spirituale,adottandoli in questo secondo caso,nella certezza che questi Aspirantialla vita sacerdotale e religiosa,così generosamente beneficati, pre-gheranno per loro tutta la vita .
Chiuse Don Vignato, ricordandoil centenario della CongregazioneSalesiana e ringraziando tutti dellapartecipazione e dell'entusiasmocon cui avevano svolto i lavori delConvegno .
VARESE - Convegno di Ze-latori e di Zelatrici
Si svolse il 6 gennaio pressol'Orfanotrofio Maschile, sotto lapresidenza del Delegato Ispetto-riale Don Vignato, assistito daiSalesiani Don Gelmini e Don Ban-diera . Intervenne la Rev. DelegataIspettoriale di Varese Suor EmmaPetrinetto . Vi parteciparono 34 traZelatori e Zelatrici .
Celebrò la santa Messa il Di-rettore dell'Istituto Salesiano diVarese Don Guerrino Cremonesi,che disse parole di circostanza .
Quindi ebbero inizio le sedutedi studio sugli stessi argomenti
che erano stati trattati nel Convegnodi Milano. Anche qui lo stessointeresse, la stessa gioia di coo-perare con Don Bosco in operedi apostolato che sembrano ac-quistare attualità e importanzaman mano che il progresso avanzae la gioventù si evolve . Il DelegatoIspettoriale sentì il bisogno di fe-licitarsi con tutti gli intervenutiper lo zelo dimostrato e l'ardenteentusiasmo con cui avevano seguitola giornata di studio .
BORGOMANERO (Novara) -Convegno zonale di Zelatori eZelatrici
Organizzato dal Delegato localeDon Temporini, ebbe luogo il29 novembre con la partecipazionedi una quarantina di Zelatori eZelatrici delle Unioni di Borgo-manero, Cureggio, Maggiora, Gar-gallo, Cesara e Gattico, e di quelleannesse alle Case delle Figlie diM. A. di Fontaneto, Cavaglio,Pella, Crusinallo .
Vi presenziarono il sig . Ispet-tore Don Aracri, il sig . Direttoredell'Istituto Don Pedrini e il De-legato Ispettoriale Don Lupano .Intervennero anche i ConsiglieriIspettoriali sig. Soffiantino da Ver-celli, sig . Rosina da Acqui, colsig . Zanetta, di Borgomanero .
Aprì l'adunanza il DelegatoIspettoriale, rivolgendo il salutoal nuovo Ispettore, che con la suapresenza accresceva importanza alConvegno e dimostrava diretto in-teressamento allo sviluppo e alleattività della Pia Unione .
Seguirono brevi relazioni sul-l'andamento delle singole Unioni•
quindi si passò alla trattazione• discussione degli argomenti pro-posti nell'ordine del giorno appo-sitamente preparato .
Concluse l'adunanza il sig . Ispet-tore che, dopo aver accennato aicompiti propri dello Zelatore se-condo il Manuale per i Dirigenti,di cui prometteva in omaggio unacopia a ciascuno, sviluppò il temadella campagna per quest'annosulle Vocazioni .
La benedizione di 1Vlaria Ausi-liatrice, impartita dal sig. Ispettore,scendeva a suggellare i buoni pro-posti di corrispondere con fedeltà•
generosità agli impegni di Ze-latori .
L'ANIMA PURA E ARDENTE DI UN PRETE È MISTERO DI LUCE,DI GRAZIA E DI AMORE . GLI ANGELI DEL CIELO L'AMMIRANOE VEDONO IN ESSA IL RIFLESSO DELLA MAESTÀ DIVINA
GIOVANNI XXIII
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DAI NOSTRI CENTRI
Da MODICA ALTA (Ragusa)« Abbiamo voluto incominciare il nuovo anno
sociale sotto gli auspici materni dell'Ausiliatrice nellasua commemorazione mensile e con l'inaugurazionedel Laboratorio « Mamma Margherita » .
Il capace salone è sorto nel giardino dell'istituto,grazie alla paterna comprensione del direttore DonAntonino Scornavacca .
Si presenta arioso, elegante ed accogliente . Ci sisente subito in famiglia, specie guardando al grandequadro di Don Bosco e Mamma Margherita .
Appena tagliato il nastro, i presenti lo affollavano• seguivano compiaciuti il delegato regionale DonRasà, che li elettrizzò con la sua calda parola, primadi consegnare i diplomi ai trentadue nuovi iscritti .
La visita ai lavori di taglio, cucito e ricamo e aglioggetti raccolti per la pesca natalizia, alla ricca mostrafotografica documentaria delle attività dell'Unione,specie del Convegno Romano del maggio scorso e delCongresso Eucaristico Nazionale di Catania, diede atutti la prova tangibile della sua vitalità .
Per il nuovo anno si è tracciato un vasto programmache, tra l'altro, comprende una visita alle case salesianedi formazione per acclimatarci alla Campagna per leVocazioni, e all'inauguranda modernissima sede pergli Esercizi Spirituali sorta a Zafferana Etnea, perinvogliare tutti a prendere parte ai turni che vi si ter-ranno prossimamente » .
Da GUALDO CATTANEO (Perugia)« I nostri Cooperatori sono i più fervidi collabora-
tori del Parroco . Eccellono in tutti i settori dell'apo-stolato cristiano . Partecipano all'istruzione catechi-stica, ai turni di preghiere e di adorazione . Insegnanoil Catechismo ai fanciulli del paese e delle frazionilimitrofe . Preparano i bambini al servizio dell'altare•
dirigono le Associazioni di A. C .Nel settore carità hanno organizzato lotterie e rac-
colte di denaro pro Seminario e Missioni . Per l'Epi-fania fu distribuita la Befana a tutti i bambini del paese• della campagna . Le Cooperatrici sigg. Ida Baraffa eMaria Piccini provvedono al riordino e al rinnovo deisacri paramenti parrocchiali .
Cinque Cooperatrici hanno partecipato agli EserciziSpirituali chiusi . In tutte c'è fervore di pietà e spiritodi apostolato . . . » .
CHIARI (Brescia) - Convegno zonale di Zelatori«Buona Stampa »
Domenica, 15 novembre 1959, presso l'IstitutoSalesiano t S. Bernardino» di Chiari, si radunarono33 Zelatori e Zelatrici della buona stampa, provenientida Chiari, Guidate al piano, Pontoglio, Rudiano, SanPancrazio, Urago d'Oglio, sotto la guida del Delegatolocale dei Cooperatori, Don Giuseppe Rota .
Dopo il saluto del sig . Direttore dell'Istituto,prese la parola il Delegato ispettoriale Don Vignato .Fatta una breve rassegna di eloquenti cifre circa lasituazione della stampa in Italia, egli invitò a conside-rare l'urgenza e la nobiltà dell'apostolato della buonastampa ; quindi richiamando pensieri ed esortazionidel Sommo Pontefice e di Don Bosco, infiammò tuttia donarsi generosamente a tale apostolato, mirandosoprattutto a formare nelle coscienze il senso di re-sponsabilità personale e sociale nei confronti dellastampa .
Alla conversazione di Don Vignato seguì un accesodialogo da parte degli Zelatori, che esposero ognunole proprie esperienze, impressioni e difficoltà .
Fatto un breve intervallo, Don Rota presentò aiconvenuti diversi saggi della Libreria Dottrina Cri-stiana nel settore « Riviste » e « Catechismo » e nespiegò le caratteristiche .
Dall'adunanza scaturirono interessanti proposte,intese ad accrescere l'attività di propaganda per gliabbonamenti e le rivendite . Alcuni di essi, che eranosoltanto Zelatori del Gruppo Parrocchiale « BuonaStampa », hanno chiesto di iscriversi nella Pia Unione .
Visita delle Cooperatrici del laboratorio di Ve-rona alla nuova casa di formazione salesiana diCISON DI VALMARINO (Treviso)
Scrive la Zelatrice M. Nedda Carletti :« Quando il Superiore dell'Ispettoria Veneta espresse
alle Cooperatrici Salesiane di Verona il desiderio cheil Laboratorio «Mamma Margherita » nel prossimoanno si prestasse per fornire di arredi sacri la nuovaCasa Salesiana di Cison di Valmarino, la propostavenne accolta da tutte con entusiasmo .
Nacque così tra noi l'idea di conoscere questa Casaper Studenti Chierici Salesiani, che sorge sulle PrealpiDolomitiche e domina il panorama di Valmarino .Vedendo l'ambiente dove il nostro umile lavoro sarebbestato gradito, avremmo contribuito con maggior zelodi spirito apostolico .
Così il 25 settembre, in 36 persone, con un pullmannda turismo, partimmo per Cison . La prima tappa fu aVicenza, nella bella Basilica di Monte Berico . All'al-tare della Madonna il Rev . Don Igino Zimol, Coope-ratore della nostra Unione, celebrò per noi la SantaMessa e noi promettemmo alla Vergine di inco-minciare il nuovo anno di attività con assiduità eimpegno .
A Cison, il nostro Delegato Don Nereo Gilardici accolse con cordialità, offrendoci i frutti della sta-gione e i fiori della valle . Durante il pranzo, consu-mato all'ombra dei secolari cedri, sugli spalti delCastello, si fece l'estrazione di una lotteria, che fruttòper il nostro Laboratorio la somma di 5000 lire .
La visita al Castello interessò tutte per la sua in-cantevole posizione, per la costruzione artistica, perle belle decorazioni.
Al ritorno ci fermammo a Riese, per venerare lacara figura del nostro Santo veneto, S . Pio X, Coope-ratore Salesiano, che tanto amava l'opera di DonBosco .
Fu un raduno veramente sereno, che lasciò intutte un ricordo nostalgico . E con l'animo pieno dibuoni propositi tornammo in letizia a Verona » .
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI TORINO IN DATA 16-2-5949,N .403 .- CON APPROVAZIONE ECCLESIASTICADIRETTORE RESPONSABILE : SACERDOTE DOTE . PIETRO ZERBINO, VIA MARIA AUSILIATRICE, 32 - TORINO (714) . OFFICINE GRAFICHE S .E.I.
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D. GIANNINI
per ordinazionirivolgersi alla
S lCIETÀÀFWTRICE
INT1r9NA< IONA1.ETORINO
CORSO REGINA MARGHERITA 176C. C. P. 21171
contro la propaganda dei protestanti
CVt1arza. « -,ac (( oi?iataSono usciti i seguenti volumetti :
i Difendi tua madre
(La Madonna)
L. 2oo2 L'Arca della salvezza (La vera Chiesa di Gesù Cristo) » I5o3 La Roccia incrollabile (Il Papato) » 2004 I Grandi del Regno
(Il culto dei Santi)
» 200g Il farmaco infallibile (Il sacramento della Penitenza) » 2006 La dolente attesa
(Il purgatorio)
» 2007 Le vere ricchezze
(La giustificazione)
» 2008 Il Sole della vita
(L'Eucaristia)
» 200
Forse in nessun altro periodo della storia la propaganda dei protestanti èstata così attiva in Italia come ai nostri giorni . Quindi la necessità di un'ade-guata preparazione per rispondere agli errori che essi vanno divulgando . Conuna logica piana ma convincente, con una documentazione scritturistica, teo-logica e patristica, D . Giannini riesce a sfatare gli errori e stabilire la verità .
Oltre alla precisione teologica, una ricchezza di aneddoti e di fatti concatenatine rende dilettevole la lettura; sicché qui si trovano uniti in piacevole armonial'utile e il dilettevole .
BOLLETTINO SALESIANO
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI SAN GIOVANNI BOSCO
Direzione : via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino - Telefono 22-117Al 1° del mese : per i Cooperatori e le Cooperatrici SalesianeAl 15 del mese: per i Dirigenti della Pia UnioneSi invia gratuitamente . Spedizione in abbonamento postale . Gruppo 2°
Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Cooperatriciche le Opere Salesiane hanno il Conto Corrente Postale con il numero 2-1355 (Torino)sotto la denominazione : Direzione Generale Opere di Don Bosco - Torino 714
Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie offerte,ricorrendo all'ufficio postale locale per il modulo relativo
IMPORTANTE - Per correzioni d'indirizzo si prega d'inviare anche l'indirizzo vecchio .Si ringraziano i Sig . Agenti postali che respingono, con le notificazioni d'uso, i Bollettini non recapitati .