ce a ffàtte emiliàne?

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Ce ha ffàtte Emiliàne? (Che ha fatto Emiliano?) LA RACCOLTA DELLE COSE FATTE DALL’AMMINISTRAZIONE EMILIANO. CINQUE ANNI DI IMMAGINI, STORIE E TESTIMONIANZE DELLA BARI CHE È CAMBIATA

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Il documento che raccoglie tutte le attività dell'Amministrazione Emiliano in questi 5 anni. Una rivista da studiare, da sfogliare e con cui poter rispondere a chi continua a dire che Emiliano non ha fatto nulla.

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Page 1: Ce a ffàtte Emiliàne?

Ce ha ffàtteEmiliàne?(Che ha fatto Emiliano?)

la raccolta delle cose fattedall’amministrazione emiliano.cinQUe anni di immagini,storie e testimonianzedella Bari cHe È camBiata

Page 2: Ce a ffàtte Emiliàne?

Si ringrazia lo staff del sindaco, i ragazzi e le ragazze di EmiLab, Daniele Arundello Guido, Anna Pannocchia e tutti gli amici e sostenitori di Michele Emiliano.

Per le fotografie grazie a Francesco Saverio Colella, Marco Dabbicco, Massimo Lastrucci, Maruzza Masciopinto, Vittorio Parisi,Emanuele Pastoressa, Antonello Pellegrino,Daniele Raspanti, Sonia Virgilio.Si ringraziano inoltre Giuseppe Corcelli,foto Gernone, foto Luca Turi, foto Arcieri,Carlo Cofano e Iesseppi News.

Si ringrazia Felice Giovine per la traduzione in dialetto barese del titolo della rivista.

Per sostenere il sindaco Michele Emiliano

scrivi una e-mail a [email protected] o telefona allo 080 9640010Le sedi dei due comitati principali sono:

- via Re David, 15

- via Andrea da Bari angolo via Principe Amedeo.

visita www.micheleemiliano.it

Direzione creativa e progettazione grafica

leggi e fai leggere“ce ha ffàtte emiliàne”

Non disperderlo nell’ambiente.

Questa pubblicazione è stata realizzata

interamente con fondi della campagna elettorale

di Michele Emiliano. Non un solo euro di danaro

pubblico è stato speso.

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Page 3: Ce a ffàtte Emiliàne?

indice

ce ha ffàtte emiliàne?

BARI SI MUOVEDagli sprechi del PoMAalla rivoluzione mobilità

BARI È PIÙ SICURA, PAROLA DI ONUNuovi vigili, videocamere e tanta prevenzione

MIRACOLO RICOSTRUZIONEIl Petruzzelli rinasce, ma“qualcuno” rovina la festa alla città BARI RIVEDE L’ORIZZONTE

Dall’ecomostro al parco.La città torna attraente

L’IMPEGNO PIÙ FORTE PER I CITTADINI PIÙ DEBOLICinque anni di amministrazionecon un solo interesse: i baresi

PENSIAMO ALLA SALUTETorre Quetta, Fibronit, Gasometro,ambiente e verde pubblico: la vitadei cittadini rimessa in sicurezza

BARI CAMBIA E DIFFERENZIALa raccolta differenziata barese a livello

delle grandi città europee

CASA DOLCE CASANuove soluzioni al problema casae rilancio dell’ediliziaBARI FA SCUOLA

Trasporto, refezione, edilizia scolastica, asili comunali. Investire sulla scuolafa crescere la città

BARI AL CENTRO DEL MONDOUna città ponte tra Europa, Russia eMediterraneo. Ma stavolta non solo a parole

LE CHIAMAVANO PERIFERIELa città si riappropria di tutti i suoiquartieri. Una sfida appassionante

che non deve interrompersi

BARI PIÙ SPORTIVA CHE MAIImpianti ristrutturati, progetti con le scuole,migliaia di baresi in campo

BARI RISPARMIA E INVESTESostegno al commercio,tasse eque, bilanci risanati

CULTURA E SPETTACOLOIN TUTTI I QUARTIERI

Format, idee, grandi e piccoli eventi.Bari si risveglia

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Page 4: Ce a ffàtte Emiliàne?

carissimi,quanti di voi in questi cinque anni hanno ascoltato o pronunciato almeno una volta la frase: “Ce ha ffàtte Emiliàne?”, ma che ha fatto Emiliano?

La risposta alla fatidica domanda è contenuta in questa pubblicazione, che raccoglie i risultati del primo mandato dall’Amministrazione che ho avuto l’onore di guidare.

Avete tra le mani tutte le azioni più significative, realizzate in base al programma che ci eravamo dati cinque anni fa.

Scorrendole, potrete valutare il nostro operato in modo consapevole e documentato.

Ciò che non è scritto, ma che è comunque racchiuso in queste pagine, sono gli incontri, i legami, le arrabbiature, gli abbracci, gli sguardi, il sostegno che tutti voi mi avete regalato e che sono dietro ciascuno di questi traguardi.

Perché l’avventura di rendere Bari migliore, in tutti i sensi, è passata da tutti noi, ogni giorno.

È grazie al nostro amore per la città che oggi possiamo raccontare queste storie di buona amministrazione. Sono nostre, queste storie.

L’anziano di Japigia che ha imparato a separare i rifiuti perché ha capito che così rende più sano il futuro dei suoi nipoti.

Il giornalaio, la mattina, che mi ferma e dice: signor sindaco, qui non si capisce più niente, lo dobbiamo aprire questo teatro?

I professionisti che oramai lasciano la macchina al Park&Ride per raggiungere il centro in autobus.

Le tante mamme che quotidianamente lottano per insegnare ai loro figli il coraggio e la bellezza di una vita onesta.

Sono le storie dei baresi. Quelle che mi rendono fiero di essere sindaco. Storie nuove di un Sud maturo, attivo, che lavora, ama, sogna e cresce, senza piangersi addosso. Un Sud con la schiena dritta e la testa alta, che sta diventando un modello per l’Italia intera.

È Bari la città che voglio servire per altri cinque anni.

Andiamo avanti.

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Page 5: Ce a ffàtte Emiliàne?

Dagli sprechi del Poma alla rivoluzione mobilitàtre milioni di biglietti amtab in più venduti nel 2008 ri-spetto al 2004. Quattromilacinquecento auto al giorno sottratte al traffico del centro cittadino e par-cheggiate nei Park&ride.Quattromila passeggeri che salgono quotidianamen-te sulla metropolitana che collega il centro al quartiere san Paolo.

Sono solo alcuni numeri della rivolu-zione che l’Amministrazione Emilia-no è riuscita a compiere in tema di mobilità e traffico.Grazie a politiche coraggiose e mo-derne i cittadini oggi possono con-tare su una rete di mezzi pubblici

nuovi ed efficienti, risparmiando sol-di, tempo ed energie e, soprattutto, respirando aria più pulita.In pochi anni sono stati fatti passi di gigante. Sono ormai acqua pas-sata gli sprechi del progetto PoMA (costose telecamere acquistate con danaro pubblico e mai messe in funzione dalla passata Amministra-zione), i cantieri infiniti come quello della metropolitana, gli ingorghi ine-stricabili della Fiera del Levante, del-lo stadio e dello shopping natalizio, l’onnipresenza dei parcheggiatori abusivi, le attese interminabili per un posto in centro.Certo c’è ancora molto da fare per rendere pienamente vivibili tutte le strade di Bari. Le paline elettroniche alle fermate degli autobus vanno estese a tutti i quartieri, va completato il rinnova-

mento dei mezzi dell’Amtab e per-fezionata l’attuazione delle zone a sosta regolamentata.Ma i risultati di questi anni sono sot-to gli occhi di tutti. Finalmente, con fatica, si è fatta strada una nuova “cultura della mobilità” nel cittadi-no barese. Insomma, quella vecchia abitudine di utilizzare l’auto anche per andare a prendere il caffé al bar, sta pian piano lasciando il posto a una nuova attitudine, più moderna ed europea, che contempla l’uso di altri mezzi, ora la bicicletta, ora l’autobus, ora la metro, ora le navet-te elettriche e, perché no, qualche volta anche una sana passeggiata a piedi.

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PARK & RIDELa prima scommessa vinta alla grandeIl Park&Ride è il fiore all’occhiello dell’Amministrazione Emiliano. Dal dicembre 2004 è infatti possibile lasciare la propria automobile in tre parcheggi di scambio (largo 2 Giugno, lungomare Vittorio Veneto e Pane e Pomodoro), e raggiungere il centro con il bus navetta, risparmiando tempo e denaro e liberando la zona centrale della città da ingorghi, inquinamento e sosta selvaggia. Il servizio costa solo un euro al giorno o, con abbonamento, 15 euro al mese. Il Park&Ride ha cambiato le abitudini di migliaia di baresi, prima incapaci di rinunciare all’auto-mobile, ora cittadini esigenti e desiderosi di nuovi parcheggi periferici e di un ulteriore miglio-ramento del servizio.

il ParK & ride in cifre

1 euro al giornoper il parcheggio custodito eil bus navetta a metano per andata e ritorno dal centro cittadino

15 euroil costo dell’abbonamento mensile

700 euroil risparmio annuale per un cittadino che utilizzi regolarmente il servizio

4500 autosottratte ogni giornoal traffico del centro

10mila auto al giornonei parcheggi nel periodo natalizio

gli altri parcheggi perifericiPark&Train Mungivacca (IKEA) 600 po-sti, gratuito, in 8 minuti in stazione cen-trale con le ferrovie Sud-Est, il viaggio costa un euro, andata/ritorno.Park&Train San Paolo (fermata Tesoro) 300 posti auto, gratuito, in 10 minuti in stazione centrale con la metropolitana del San Paolo della Ferrotranviaria, il sin-golo viaggio costa un euro.

i parcheggi per i residenti aperti tutto il giornoCaserma Rossani (AMTAB), corso Maz-zini (AMTAB), corso Italia (Ferrovie dello Stato), lungomare Vittorio Veneto (Mul-tiservizi): 55 euro al mese per parcheggio 24 ore su 24.

se mettessimo una dietro l’altra tutte le macchine che ogni giorno vengono parcheggiate al Park&ride, otterremmo una fila di

17 chilometri

cUriosità

c’era una voltail Poma:3 miliardi per unprogetto mai partitoTre miliardi delle vecchie lire. Tanto è costato il progetto PoMA, voluto dall’ex sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia. Quattro telecamere sistemate agli angoli del centro cittadino (visibili ancora oggi) avrebbero dovuto monitorare l’accesso al quartiere murattiano. Installate nel 2000, non hanno funzionato nemmeno per un giorno, in quanto non omologate. Il sistema è rimasto fermo per anni e le tecnologie sono divenute inutilizzabili. Il Ministero dei Trasporti ha messo poi la parola fine al progetto PoMA, sottoli-neando l’impossibilità di utilizzare le te-lecamere per gli scopi per cui il progetto era stato finanziato. Nel frattempo l’Amministrazione Emi-liano è riuscita a bloccare un ulteriore finanziamento per la manutenzione di quel sistema, che non poteva funzionare, permettendo ai cittadini baresi di rispar-miare circa 700mila euro.

Promemoria

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ZSRZona a sosta regolamentata:per parcheggiare lo stressDall’11 novembre 2008 è entrato gradual-mente in vigore (prima nel quartiere Murat, poi a Madonnella e Libertà) un altro provve-dimento molto importante: la Zona a Sosta Regolamentata. Grazie a questa misura, i re-

sidenti possono parcheggiare gratuitamente la propria auto nel loro quartiere di apparte-nenza (tranne in poche strade a pagamento per tutti) acquistando un pass a soli 30 euro l’anno. Ai non residenti la sosta costa invece

2 euro l’ora nel centro murattiano e un euro a Madonnella, Libertà e Bari Vecchia. I risultati sono già visibili: meno traffico, caos e rumori, più posti liberi per parcheggiare e soprattutto aria più pulita.

sfatiamo i lUogHi comUnila zsr danneggia i commercianti.non È Vero.Per un cliente è meglio spendere due euro ma trovare posto in pochi minuti, che perdere ore per parcheggiare, sprecando tempo, benzina ed energie.

il costo orario è troppo elevato.non È Vero. Le tariffe baresi sono in media con le principali città italia-ne. Investire un euro per un posto sicuro conviene rispet-to a girare a vuoto per ore.

i residenti non hanno sempre un posto libero garantito.È Vero, ma hanno moltissime possibilità in più di trovarne uno rispetto a quello che succedeva in prece-denza, dato che i posti gratuiti per i residenti, con la ZSR, sono nettamente aumentati.

la zsr in cifre

30 euro l’annoil costo del pass auto per i residenti

-40% rilevazioni fuori norma del PM10 (polveri sottili, dannose per la salu-te): da 137 a 79 superamenti in un anno

il costo della sosta per i non residenti è di

2 euro/ora a Murat

1 euro/ora a Madonnellaa Libertàe a San Nicola

euromobility e Kyoto clubBari prima città del Sudper la mobilità sostenibile

federazione italianaamici della Biciclettapremio nazionale “Amico della Bicicletta”

motechecosalone della mobilità sostenibileBari premiata da Legambienteper il Bike Sharing

legambientee la nuova ecologiaA Bari il premio“Ambientalista dell’anno 2008”

BARI: QUANTI PREMI!

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L’Amministrazione Emiliano ha potenziato i servizi di trasporto pubblico cittadino dopo 20 anni di assoluto immobilismo. Prima di tutto sostituendo i vecchi autobus con mez-zi nuovi ed ecologici, più efficienti, sicuri e confortevoli. E poi aumentando le corse nei tragitti più utilizzati e installando cartelli elettronici informativi (paline e monitor) che segnalano l’ora di arrivo dei mezzi insieme a notizie su variazioni di corse, scioperi e ini-ziative speciali. Da dicembre 2007 inoltre i cittadini possono spostarsi gratuitamente in centro viaggiando su due circolari elettriche

(minibus non inquinanti) che coprono l’area compresa tra piazza Moro, via Melo, corso Vittorio Emanuele e via Manzoni. Un servizio rapido ed efficiente, che sta diventando un vero punto di riferimento, specialmente per i più anziani.

il trasPorto PUBBlicoin cifre

+1,5 milionidi chilometri di percorrenzadegli autobus pubblici

79 nuovi autobus ecologici, di cui 34 a metano (ne sono in arrivo altri 24)

600 paline e monitor elettronici in città

i testimoniconsaPeVoli

“la circolare elettrica,che gran comodità”Nonostante sia politicamente molto distante dalle opinioni poli-tiche del sindaco e del suo schie-ramento, utilizzo regolarmente il servizio della circolare urbana, più comodo rispetto all’autobus tradizionale.

Giuseppe Panza

Sono soddisfatta di questo servizio: prendo quotidianamente la circo-lare che mi permette di muovermi in città con più libertà e soprattutto gratuitamente!

Carmela Amoruso

finalmente il trasPorto PUBBlico

ztl: Bari VeccHiaUn’isola felice

Da quando Bari Vecchia è Zona a Traffico Limitato è diventata più bella e vivibile. La sosta e il transito sono riservati solo ai veicoli dei residenti, e le operazioni di carico e scarico per i mezzi commerciali sono possibili solo in determinate fasce orarie. Al posto delle auto, l’Amministrazione Emiliano ha sistemato tantis-simi alberi in vaso e panchine, con grande soddisfazione da parte degli abitanti di Bari Vecchia.oggi il centro storico è molto più suggestivo anche per i turisti di tutto il mondo, che finalmente possono passeggiare con tranquillità tra gli splendidi vicoli ricchi di arte e storia.

scelte condiVise con i cittadini: l’Unione fa la forzaLa ZSR e la ZTL sono iniziative nate con la piena condivisione dei cittadini, sempre coinvolti nelle decisioni dell’Amministrazione attra-verso assemblee pubbliche e forum.

ce ha ffàtte emiliàne? - Bari si mUoVe

taxi BUs e taxi nigHtSono state avviate, in fase sperimenta-le, due importanti iniziative denominate “taxi bus” e “taxi night” a sostegno del trasporto pubblico locale. La prima ha consentito di trasportare gratuitamente oltre 5000 cittadini durante le festività natalizie del 2008 verso le vie del centro cittadino; la seconda permette di utilizza-re il taxi e farsi rimborsare il prezzo della corsa (che è comunque inferiore a 10 euro) dagli esercenti, qualora si decida di passare la serata presso un pubblico esercizio (bar, pub o ristoranti).

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METROPOLITANA!

Bari ha dovuto aspettare più di trent’anni perché il progetto della metropolitana divenisse realtà.Quando emiliano è diventato sindaco il cantiere era totalmente bloccato.

Ma con grande determinazione e collaborazione interistituzionale si è giunti al taglio del nastro il 22 dicembre 2008. La più grande opera infrastrutturale inaugurata dall’Amministrazione Emiliano collega in soli 15 minuti il centro cittadino con il quartiere San Paolo. La linea ha 9 fermate: Centrale, Quintino Sella, Brigata Bari, Crispi, Fesca - San Girolamo, Tesoro, Cittadella, San Gabriele, ospedale San Paolo. Quattromila passeggeri scelgono ogni giorno la metropolitana per spostarsi, pagando volentieri un euro per il biglietto. Quest’opera non solo consente a migliaia di persone di risparmiare per arrivare in centro, ma ricuce un’antica ferita che aveva tenuto separato il quar-tiere San Paolo dal resto di Bari.

la metro in cifre

Il servizio è attivo dal lunedì al sabato, dalle 5 alle 23:50

La metropolitana viene utilizzata ogni giorno da almeno 4000 persone

55 milioni di euro sono stati spesi per realizzare l’opera

il testimoneconsaPeVole

“dal san Paolo al centro, ma anche viceversa”Il quartiere San Paolo visto da un vagone della me-tropolitana assume un’altra prospettiva, altri colori. Finalmente noi, abitanti del quartiere San Paolo, abbiamo un’alternativa veloce e confortevole all’affol-latissimo 3 e alle lunghissime corse del 53. Finalmente posso raggiungere il centro della città in meno di un quarto d’ora, e questo non solo mi permette di recupe-rare molto tempo, ma anche di viaggiare col sorriso, con tranquillità. Ma i vantaggi non viaggiano solo in direzione San Paolo - Bari stazione centrale, viaggia-no anche in senso opposto: grazie alla metropolitana anche i cittadini del centro hanno più facilità a raggiun-gere il quartiere, non dovendo prendere i nostri autobus che, sappiamo, sono carichi di pregiudizi, oltre che di persone. Felice congiuntura è poi quella con l’ospeda-le e il nuovo centro direzionale con tutti i suoi servizi. Finalmente, per una volta, non è solo il quartiere che viaggia verso il centro, ma è il centro che può raggiun-gere con facilità la periferia! Questa osmosi può ravvi-vare ancor di più questo quartiere che viaggia veloce, proprio come la nostra nuova metropolitana!

Alessandra Costanzostudentessa universitaria

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IL FUTURO Bici, metro,ferroVia,filoVia:la riVolUzionecontinUa

Sono state già finanziate le piste ciclabili in largo 2 Giugno, viale della Resistenza, viale della Costituente e viale Einaudi (1,8 km), via della Carboneria, corso Mazzini, piazza Ga-ribaldi (1,6 km), via Di Vittorio e via omodeo (900 metri), e quelle previste con l’allarga-mento di via Amendola (1,5 km) e via Capo-scardicchio (1,2 km) e con la realizzazione dell’Asse Nord-Sud (1,2 km). La Ferrotranviaria Spa da maggio inizierà i lavori per il collegamento ferroviario tra la stazione Centrale e l’Aeroporto di Palese. Le Ferrovie Appulo Lucane stanno avviando

la gara per il completamento della metropo-litana Bari - Bitritto. Inoltre il sindaco Michele Emiliano ha sottoscritto un protocollo d’in-tesa con il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Puglia che porterà all’interramento dei binari di Palese e Santo Spirito a nord, e lo spostamento dei binari di Madonnella e Japi-gia a sud. Il riassetto del nodo ferroviario eliminerà una frattura all’interno della città ignorata dalla precedente Amministrazione, e porterà i cittadini ad essere “più vicini” al mare. Sono ripresi i lavori per la riattivazione della filovia Bari-Carbonara-Ceglie.

2 RUOTEMEGLIO DI 4Bari scopre la biciNon esistono solo le quattro ruote. E noi baresi, finalmente, ce ne siamo accorti. Il servizio di bike sharing del Comune di Bari permette a mille cittadini di utilizzare le bici presenti in 10 postazioni dislocate in tutta la città pagando un abbonamento di soli 10 euro l’anno. Nel primo periodo di monitorag-gio (settembre 2007 - maggio 2008) i baresi che hanno utilizzato questo servizio hanno complessivamente pedalato per 8300 km. Se li avessero percorsi con un’auto (seppur ecologica), avrebbero prodotto 1,3 tonnel-late di anidride carbonica. Anche l’acquisto è stato incentivato, e 3000 cittadini hanno approfittato degli sconti pubblici per dotarsi di una nuova fiammante bicicletta. Installati inoltre 240 portabiciclette in acciaio, che ga-rantiscono i ciclisti dai furti, ottenendo una disposizione ordinata e funzionale delle bici, oltre che un arredo urbano più gradevole.Parallelamente, l’Amministrazione Emiliano ha investito sulla costruzione di piste ciclabili. I cittadini possono usufruire dei nuovi percor-si realizzati a San Pio (ex Enziteto), Parco Pe-rotti, ponte Santa Rita, San Paolo e viale Unità d’Italia, per un totale di 6 chilometri ciclabili.

il BiKe sHaring in cifre

10 postazioni

110 bici, 1000 abbonati

8300 km percorsi in 7 mesi

10 euro il costo dell’abbonamento annuale

incentiVi Per acQUisto BiciincentiVi Per acQUisto Bici

50 euro per un importo fino a 200 euro

100 euro per importo superiore ai 200 euro

3000 nuove biciclette acquistate con gli incentivi

il testimone consaPeVole

“la strada è giusta,andiamo avanti”Il bikesharing e la nuova pista ciclabile rappresentano un’alter-nativa nell’ambito della mobilità cittadina, di minimo impatto ambientale e di grande risparmio economico per chi usa la bicicletta. Vorremo postazioni di bikesharing in tutte le piazze e presso i centri commerciali, insieme alla crea-zione di un vero e proprio Ufficio delle Biciclette (realtà inesistente al sud). La giunta Emiliano ha iniziato, ora resta da capire quali sono le strategie nel campo della mobilità sostenibile da poter rea-lizzare nel prossimo quinquennio.

Beppe Morelliresponsabile di “Un’ora sola ti vorrei”

evento che promuove l’uso delle piste ciclabili

le chiamavano periferie pag. 68VEDI

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Nuovi vigili, videocamere e tanta prevenzionela sicurezza è uno dei temi più sentiti dagli italiani.a Bari le politiche per la tutela dei cittadini e il controllo del territorio sono andate di pari passo con innovativi program-mi di inclusione sociale e re-cupero dei soggetti a rischio.

Ci sono stati interventi di immedia-to impatto sulla percezione, come l’aumento degli agenti in divisa sul territorio, l’introduzione dei vigili di quartiere, l’apertura di nuove garitte, la copertura del territorio cittadino grazie all’installazione di telecamere collegate con la centrale della Polizia Municipale, il rifacimento degli im-pianti di illuminazione, per citare quelli

più importanti.Ma anche politiche all’avanguardia, come un ufficio voluto dal sindaco Emiliano che si chiama Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata e che si occupa di offrire un’alternativa a tutte le persone più esposte alla devianza, specialmente ai bambini e ai giovani. Ufficio che è stato ritenuto un modello positivo dalle Nazioni Unite e che già viene studiato da molte città italiane e straniere.Bari è anche uno dei primi capoluo-ghi ad aver stipulato una polizza di assicurazione contro gli scippi e i fur-ti, anche a danno dei turisti, per far fronte alle necessità legate ad eventi così traumatici e dannosi. Ed è stata questa l’Amministrazione che più di ogni altra si è schierata in prima linea

per promuovere campagne di sensi-bilizzazione per la sicurezza stradale, lanciando iniziative di rilievo nazionale e progetti in collaborazione con asso-ciazioni, scuole e forze dell’ordine.Il Comune di Bari ha soprattutto fat-to dell’antimafia e della legalità valori assoluti, come testimoniano l’adesio-ne all’associazione Avviso Pubblico, la marcia dei centomila nella Giorna-ta della Memoria e dell’impegno di Don Ciotti, la costituzione sistematica come parte civile del Comune nei pro-cessi contro i clan, la confisca dei beni di proprietà della malavita e la loro ri-conversione a un uso pubblico e so-ciale. Un percorso coraggioso, che ci rende oggi un esempio di Sud che non si piega e che procede a testa alta.

BARIÈ PIÙ SICURAPAROLA DI ONU

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Page 12: Ce a ffàtte Emiliàne?

LA POLIZIA MUNICIPALESI RIORGANIZZAQuello della sicurezza è un tema alla base della qualità della vita di ogni comunità cittadina. In virtù di questo principio l’Amministrazione Emiliano si è costantemente impegnata, nel corso del suo mandato, ad investire in risorse umane, finanziarie e strumentali come mai era avve-nuto in precedenza. Il ruolo della Polizia Municipale è stato notevolmente potenziato grazie a un rinnovamento radicale di mezzi e dotazioni di servizio, con un occhio particolare alla tecno-logia: nuove autovetture e motocicli, personal computer, apparati radio, misuratori di velocità, etilometri, macchine fotografiche digitali, videocamere.

160 vigili in piùA tutela di una maggiore sicurezza dei citta-dini, l’Amministrazione Emiliano ha pensato di garantire la presenza di Forze dell’ordine sul territorio in modo forte e costante, as-sumendo, nei cinque anni appena trascorsi, ben 160 tra nuovi agenti e ufficiali di Polizia Municipale. A questo passaggio è poi seguita un’intensa attività di formazione professio-nale, tesa a migliorare le tecniche operative e la comunicazione col cittadino, soprattutto attraverso l’uso delle moderne tecnologie in-formatiche. Ma come è percepito dai baresi l’operato delle forze dell’ordine? Secondo un recente studio dell’UNICRI, l’Istituto in-ternazionale per la ricerca sul crimine e la giustizia dell’oNU, il giudizio sul loro lavoro viene ritenuto positivo dal 79% dei cittadini, un dato che racconta meglio di ogni altro i miglioramenti registrati a Bari in termini di percezione della sicurezza.

Nuovetecnologieper una vitapiù sicuraLa videosorveglianza è una funzione non più rinunciabile per una città che vuole sentirsi sicura. Sono oggi ben 61 le telecamere (104 entro il 30 giugno) e 16 i totem interattivi di pronto interven-to nelle principali piazze e giardini della città. Grazie ai totem Cometa, in par-ticolare, i cittadini in difficoltà possono collegarsi in tempo reale con la Polizia Municipale, comunicando direttamente grazie a un semplice pulsante. Per do-tare Bari di questi strumenti sono stati utilizzati i fondi che l’Unione Europea e il Ministero per i Trasporti hanno desti-nato alla nostra città: entrambe queste risorse non erano mai state sfruttate dalle precedenti Amministrazioni.

totem cometa: doVe?

piazza San Ferdinandogiardini quartiere San Paologiardini Chiesa Russagiardini piazzetta dei Papigiardini piazza Mater Ecclesiaegiardini Garibaldi lato via Crispigiardini Garibaldi lato V. Emanuelegiardini San Francescoparco Punta Perottigiardini Ceglieparco largo 2 giugnopiazza Diazgiardini viale Gandhigiardini Santo Spiritopiazza Umberto lato fontanapiazza Umberto lato giochi bambini

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NUOVE GARITTEE VIGILI DI QUARTIERELe vecchie garitte della Polizia Municipale sono state so-stituite con nuove e più moderne strutture, dotate di tele-fono e computer, dove i vigili di quartiere, in servizio dalle 7:30 alle 21:00, ricevono informazioni in tempo reale e presidiano il territorio in modo più efficace. Dunque i cit-tadini possono contare su nuovi e visibili punti di ascolto, in grado di fornire primo soccorso. Ma dove si trovano le 19 garitte? In piazza Moro, piazza del Ferrarese, piazza Luigi di Savoia, corso Mazzini angolo via della Carbone-ria, piazza Risorgimento, via Magna Grecia angolo viale Japigia, piazzetta Mar del Plata (presso Torre a Mare), piazza Mater Ecclesiae, piazza Giulio Cesare, giardini del-la Chiesa Russa, via omodeo angolo via Fortunato, via Rocco di Cillo (Santa Rita), via Papa Pio XII angolo via Arcidiacono Giovanni, viale Lazio, vicinanze mercato di San Girolamo, Ceglie del Campo (via per Carbonara), via Roma (Loseto), lungomare Santo Spirito, Villaggio del La-voratore (Stanic).I vigili di quartiere sono 72 e si sommano alle forze di Polizia Municipale già operative in città. ogni garitta è presidiata quotidianamente da 4 agenti, che si alternano in due turni.

Vigili: QUanti e doVe?

Circoscrizione Numero Agenti

I Palese - Santo Spirito 29

II San Paolo - Stanic Villaggio del Lavoratore 27

III Picone - Poggiofranco 30

IV Carbonara - Ceglie - Loseto 32

V Japigia - Torre a Mare 26

VI Carrassi - San Pasquale 33

VII Madonnella 22VIII Libertà - Marconi - Fesca San Girolamo 37IX San Nicola - Murat 62

ce ha ffàtte emiliàne? - Bari PiÙ sicUra, Parola di onUSo

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Page 14: Ce a ffàtte Emiliàne?

L’illuminazione pubblica è un elemento fondamentale per ga-

rantire la sicurezza cittadina. Negli ultimi cinque anni sono

stati numerosi e sistematici gli interventi di ripristino degli im-

pianti usurati o non più a norma. Importante anche l’attività di

potenziamento della rete in aree scarsamente servite, soprat-

tutto attraverso la diretta segnalazione dei cittadini. È possibile

infatti segnalare zone poco o male illuminate con un’istanza in

carta semplice indirizzata alla Ripartizione Edilizia Pubblica.

È attivo inoltre il numero verde 800 916 000.

Iniziativa emblematica per tute-lare la sicurezza dei motociclisti e ridurre il numero degli inciden-ti in città è stata la campagna “Metto il casco, uso la testa”, promossa dal sindaco Emiliano durante l’estate del 2008. Tutti quelli sorpresi per guida senza casco, hanno ricevuto, dopo il pagamento della sanzione di 70 euro e il fermo amministrativo di 60 giorni del mezzo, un casco in regalo pari al valore commer-ciale della sanzione.

In questo modo si è cercato di indurre al rispetto del Codice stradale chi ha tenuto una con-dotta contraria alle sue norme, investendo la somma versata dal cittadino al Comune nel-l’acquisto di un fondamentale strumento di protezione. Dal 7 luglio al 4 settembre del 2008, sono state fermate senza ca-sco 230 persone.

fACCIAMO LUCE

METTO IL CASCOUSO LA TESTA

BARI CITTà SICURA

LA POLIZZA GRATUITAGrazie a “Bari città SiCura”, tutte le famiglie baresi hanno potuto usu-fruire di una polizza assicurativa totalmente gratuita. Attiva 24 ore su 24, l’iniziativa offre a tutti i cittadini la possibilità di chiedere al Comune un supporto economico per la riparazione dei danni all’abitazione a seguito di furto; il rimborso della pensione per gli anziani con più di 65 anni a seguito di rapina o scippo; l’intervento gratuito, a casa, di un falegname o di un idraulico in caso di emergen-za; la consulenza medica gratuita con invio a domicilio di medicinali essenziali.

Una campagna di grande successo, imitata in altre città italiane, Milano su tutte, e in-serita dal Ministro Brunetta tra le migliori pratiche della Pubbli-ca Amministrazione italiana.

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l’agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità il mondo gUarda al modello Bari

L’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità è un ufficio ideato da Michele Emiliano che si occupa di costruire un’al-ternativa per tutte quelle persone esposte al rischio devianza. I progetti avviati dal 2007 ad oggi sono tanti e vanno dalla tutela dei minori ai progetti di educazione alla legalità nelle scuole, dal reinserimento degli indultati alla riassegnazione dei beni immobili confi-scati ai clan.

Le attività sono finanziate con i fondi ottenuti dalla sistematica costituzione di parte civile del Comune di Bari ai processi di mafia.L’Agenzia ha ottenuto il riconoscimento del-l’onu ed è ora un modello che viene studiato e imitato a livello internazionale. Inoltre col-labora con le Università degli studi di Bari e di Torino, con Unicri, Ipos e Uepe e con tutte le istituzioni che si occupano di giustizia e sicurezza.

l’agenzia in cifre

120.000 persone hanno partecipato alla XIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

2.000 studenti coinvolti in progetti a tema legalità e responsabilità

oltre 40 ex detenuti hanno partecipato a progetti di reinserimento lavorativo

i beni dellamalavitaai baresi onestiL’impegno nella lotta alla criminalità si è con-cretizzato anche nell’attività di confisca dei beni immobili appartenenti alla mafia. Sono ben 57 tra appartamenti, ville, locali e terreni, in attesa di essere assegnati. Iniziativa-simbo-lo di questa importante operazione messa in atto dall’Amministrazione il progetto “Chicco-lino”, che prevede la ristrutturazione dell’im-mobile sito al n. 78 del lungomare IX Maggio, confiscato alla malavita, e la sua destinazione a Comunità educativo-residenziale per mino-ri provenienti dall’area penale. Riutilizzare a vantaggio dei cittadini luoghi in precedenza adoperati per attività illecite vuol dire combat-tere le mafie, riaffermare i valori della legalità e, nello stesso tempo, far crescere il benesse-re e la responsabilità collettiva.

L’Agenzia dal 2005 sostiene Radio Kreattiva,

la prima web radio scolastica antimafia

che ha redazioni in otto scuole superiori. radiokreattiva.net

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Page 16: Ce a ffàtte Emiliàne?

Caro Michele,

è una riflessione che abbiamo fatto tante volte, quella su “sicurezza” e “legalità”.

Parlandone in privato e in pubblico, in occasione di convegni e, con una certa continuità, nel periodo di preparazione della “Giornata della memoria e dell’impegno” di Libera, che lo scorso anno la Pu-glia e la tua bella Bari hanno saputo ospitare con tanta generosità e partecipazione.

È una riflessione in cui metti la tua passione di sindaco, la tua esperienza di magistrato, ma anche la tua sensibilità di padre di famiglia, di persona consapevole che su sicurezza e legalità, sul modo in cui sapremo saldare queste due dimensioni del vivere sociale, si gioca buona parte del futuro delle nostre città.

È importante però sapere che non partiamo da zero. Non solo la riflessione condivisa e allargata, ma una serie di esperienze positive ci hanno consegnato infatti alcuni punti fermi. Proverò a delinearli.

Primo. La sicurezza è un diritto, ma un diritto di tutti.

Sicure sono le città accoglienti, rese vive da politiche sociali incisive, capaci di garantire a tutti la pos-sibilità di partecipare alla vita comune, di sentirsi riconosciuti come cittadini.

Secondo. Le leggi sono strumento di sicurezza solo se tutelano il bene comune, se sono capaci del giusto equilibrio tra rigore della norma e attenzione alla persona, tra “penale” e “sociale”. Leggi calate dall’alto, che invece di riconoscere discriminano, o fatte solo nell’interesse di pochi, alimentano l’insicurezza anziché contrastarla.

Terzo. La vita delle persone viene prima di tutto. Prima che sulle leggi, la società si fonda sull’atten-zione per chi è più vulnerabile, per chi fa fatica, per chi è stato lasciato indietro dalle ingiustizie e dall’assenza di opportunità. Città sicura è quella capace di aprirsi a chi cerca accoglienza e lavoro. Leggi giuste sono quelle che partono dalla giustizia sociale o cercano di realizzarla, mettendo ciascuno in condizione di vivere i suoi diritti e doveri di cittadino.

Quarto e ultimo punto. Le leggi, da sole, non possono garantire la sicurezza. Lo fanno solo se radicate nella responsabilità o meglio nella corresponsabilità, solo se vivono nella coscienza inquieta di chi si sforza di saldare l’io al “noi”, e vive la “legalità” non come rispetto passivo delle norme ma come anello di congiunzione tra responsabilità individuale e giustizia sociale.

È l’esperienza ad averci consegnato questi punti e ad averne attestato il valore.

Mettendoci insieme – amministratori, cittadini, realtà del pubblico e del privato sociale – abbiamo realizzato progetti che hanno dimostrato come ci sia un modo di saldare sicurezza e legalità, attenzione alla persona e rispetto della norma. Lo abbiamo verificato lavorando insieme alle persone immigrate e operando nelle realtà del popolo rom, offrendo opportunità per le ragazze vittime della prostituzione e trasformando i beni confiscati al crimine organizzato in realtà di lavoro e dignità per tanti giovani. Cercando di costruire ponti laddove altri avrebbero voluto alzare muri, e credendo sempre nelle poten-zialità delle persone, in una giustizia che si declina a partire dalla prossimità.

Tu come sindaco, e prima come magistrato, non hai mai mancato di fare la tua parte. E sono certo che continuerai a farla procedendo determinato su questa strada difficile ma feconda. Sapendo di poter contare su amici e concittadini che vedono in te, prima che la figura istituzionale, una persona impe-gnata a dare un vero e onesto contributo per il bene comune.

don Luigi Ciotti

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don luigi ciottiscrive a michele emiliano

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Il Petruzzelli rinasce, ma “qualcuno” rovina la festa alla cittàciò che sembrava impossibile, oggi è realtà.in soli venti mesi il teatro Pe-truzzelli è risorto dalle macerie e adesso vive di nuova luce e splendore.

L’opera, realizzata da quattrocento infaticabili professionisti pugliesi, tra restauratori, maestranze, architetti e in-gegneri, è un gioiello artistico e tecno-logico, senza dubbio uno dei teatri più sicuri al mondo.

Da quella lontana notte del 29 novem-bre 1991, quando un rogo di origini dolose distrusse il simbolo della città di Bari, in tanti avevano provato a por-tare a termine questa impresa, senza riuscirci. Fino a che, nel 2004, Michele Emiliano viene eletto sindaco. Al primo sopralluogo è un enorme contenitore di pietra, vuoto e abbandonato. L’unica parte restaurata è il foyer. Il programma dei lavori è arenato nei meandri della burocrazia, anche perchè non ci sono i soldi per portarlo a termine.Emiliano, che in quanto sindaco ricopre

anche il ruolo di presidente della Fon-dazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, si dà subito da fare per promuovere la ricostruzione. ottiene lo stanziamento dei milioni man-canti da parte dello Stato e soprattutto la nomina di un Commissario straordi-nario (lo stesso che curò la ricostruzione del Teatro La Fenice di Venezia).In tempi record Michele Emiliano man-tiene il suo impegno con i baresi. Il Tea-tro Petruzzelli viene ricostruito, e dal 6 dicembre 2008 è pronto a riaprire.

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Sull’enorme palco, si sistemano per la foto ri-cordo. Si stringono l’uno accanto all’altro, con gli occhi lucidi. È il 6 dicembre 2008, sabato pomeriggio, e all’interno del Teatro Petruzzelli tutti i lavoratori sono riuniti per lo storico scat-to di fine cantiere.Per la prima volta si può ammirare il teatro fi-nito in tutto il suo splendore, talmente bello da togliere il fiato. I sentimenti sono contrastanti, tra l’amarezza di essere lì da soli senza l’ab-braccio dei baresi, e quell’intima soddisfazio-ne di avercela fatta. Insieme a loro c’è il sindaco Michele Emiliano per ringraziarli a nome della città per un’im-presa che fa onore a Bari e al Sud Italia.In soli venti mesi dall’avvio del cantiere, come da calendario, il teatro è risorto.La verità è racchiusa in una foto che fa già parte della storia.I lavori cominciano il 15 marzo 2007. Lo stesso giorno il Ministero per i Beni Culturali stabilisce la data di inaugurazione, il 6 dicembre 2008, giorno di San Nicola, protettore dei baresi.

Dal primo minuto gli operai danno il massimo. Ad ogni ora del giorno e della notte sono lì a individuare i pezzi, catalogarli e rimetterli insie-me sulla base di fotografie e modelli originali. A riprodurre i calchi, ognuno moltiplicato per deci-ne di copie, fatti a mano e decorati con minuzia certosina. E poi i fregi, i tessuti e gli arredi, sino agli impianti all’avanguardia per le scene, l’illu-minazione, l’acustica, la sicurezza.Dove non è possibile riproporre l’originale, come nel caso dell’affresco di Raffaele Armenise, si dà spazio all’estro. Ed è così che la cupola, grazie ad un sofisticato sistema di video-proiezione, ha oggi delle potenzialità artistiche grandissime.Grazie al lavoro corale di tutte le maestranze, ogni giorno incluse le domeniche, si giunge ad un risultato fedele al disegno originale, eppure straordinariamente innovativo.6 dicembre 2008: il Petruzzelli è pronto, più bello che mai.È pronta anche la grande festa per salutare l’evento, con Placido Domingo, Zubin Mehta e l’orchestra del Maggio Fiorentino, e con il sor-teggio pubblico dei biglietti gratuiti per la prima. Ma l’inaugurazione salta, perché secondo il Ministro Bondi mancano alcuni certificati a garanzia della sicurezza del teatro. In realtà le condizioni per riaprire immediatamente ci sono tutte, manca solo la volontà di consegna-re le chiavi alla Fondazione Petruzzelli. A nulla servono le manifestazioni, le raccolte di firme, la mobilitazione dei giornali e delle

televisioni locali e nazionali, né le voci autore-voli del mondo dell’arte e dello spettacolo che si levano per la riapertura del teatro.Non bastano nemmeno gli ulteriori certificati richiesti che, uno ad uno, arrivano tutti.Il Ministro Bondi dice che il sipario si alzerà solo a marzo. Ma poi blocca tutto di nuovo e rimanda a data da destinarsi. Senza più alcun motivo, questa volta, visto che le carte ormai sono tutte in regola.Bondi non ha mai effettuato nemmeno un so-pralluogo nel teatro per verificare di persona la realtà dei fatti. Al suo fianco si schierano solo

due esponenti politici locali, Raffaele Fitto e Si-meone Di Cagno Abbrescia, ed è davvero diffi-cile comprendere la loro presa di posizione.Bari e l’Italia intera non sono con loro. I cittadi-ni vogliono la riapertura immediata del Petruz-zelli per la semplice e incontestabile ragione che è pronto per riaprire. Ed è un diritto di tutti, specialmente in tempi difficili come questi, poter godere della bellezza e della meraviglia di un luogo che, non bisogna dimenticarlo, è stato ricostruito con oltre 50milioni di fondi pubblici.

il teatro è prontoed è il più sicurodel mondo,ma qualcunonon vuole che si apra.

ragioni incomprensibili impedisconoal teatro di riaprire

DAL RUDERE

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DAL RUDERE AL GIOIELLOProtocollo 2002: Un accordo conVeniente?Nel 2002 Simeone Di Cagno Abbrescia, Raffaele Fitto e Marcello Vernola (all’epoca ri-

spettivamente sindaco di Bari, presidente della Regione Puglia e della Provincia) firma-

no un Protocollo di intesa con la famiglia proprietaria del Petruzzelli in virtù del quale si

impegnano a ricostruire con fondi pubblici il teatro, a gestirlo tramite una Fondazione

per 40 anni pagando alla famiglia un canone annuo di 500mila euro, per poi ricon-

segnarlo al termine del quarantennio alla proprietà privata. Dall’accordo è esclusa la

gestione dei locali annessi al teatro, che i proprietari possono affittare privatamente.

il testimoneconsaPeVole

“ci ho lavorato 40 anni, speriamo che riapra presto”Ho lavorato quarant’anni come maschera al Petruzzelli ed enorme è stata l’emozione d’essere sorteg-giato per primo tra i 3600 baresi aspiranti spettatori alla riapertura del nostro gioiello cittadino.Ho avuto la possibilità di vederedi persona il teatro restaurato:la bellezza degli anni passati unita alla modernità, come quella di un comodo ascensore. Guardo con gioia al momento in cui, messida parte i giochi di potere, la cittadinanza barese potrà di nuovo godere del nostro Petruzzelli.

Nicola CelioEx maschera del Petruzzelli

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“Tornerò al Petruzzelli”: Liza Minnelli ha così promesso al sindaco, Michele Emiliano, di tor-nare ancora una volta a cantare nel politeama barese. Emiliano, consegnando alla cantante le chiavi della città, le ha chiesto: ‘Mi promette di tornare per cantare di nuovo al Petruzzelli?’ e la Minnelli ha risposto: ‘Yes, next time, I love you’.

Ansa 08-11-2008

“La riapertura del Petruzzelli è un evento straor-dinario e, dopo diciassette anni, non procrasti-nabile ma irrevocabile soprattutto visto che il Politeama è tornato nuovo di zecca.”Dario Fo - attore, premio Nobel per la letteratura

”Inaugurazione a parte, mi piace pensare di an-darci con mia moglie e i miei figli, Alessandro, diciottenne, e Giorgia, di 14 anni. Loro il Petruz-zelli non l’hanno mai visto. E, attraverso loro, seduti a teatro, m’immagino fili spezzati che vengono riannodati e scavalcano il tempo.”Gianrico Carofiglio - magistrato, scrittore

“Il Petruzzelli è un simbolo di cultura, movimen-to di pensiero, religione, estetica, filosofia. Se me lo chiedessero ci verrei pure sui ceci, signi-ficherebbe dare un senso al proprio lavoro, all’ ideale di una vita.”Emilio Solfrizzi - attore

“Il teatro è un luogo della cultura rivolto a una comunità locale. Esso vive ed opera nell’interesse di quella comunità. Ciò premesso mi sem-bra che l’intervento del governo a questo riguardo sia del tutto inde-cente.” Jacques Le Goffe - storico

“Penso che non ci siano beghe che tengano davanti a un simbolo di una regione che non ha eguali.”Enzo Jannacci - cantautore

“Teatri come il Petruzzelli vanno rifatti nella stessa maniera perché rappresentano la testimonianza della storia della musica e della lirica nel mondo.”Ennio Morricone - musicista, premio Oscar

“Bari, artefice di questa prodigioso recupero, merita un elogio da parte di tutti. Rallegramenti a chi ha riportato il Petruzzelli ai suoi antichi fa-sti. Sono impaziente di poterci tornare.”Franco Zeffirelli - regista

“Assistiamo spesso in Italia all’inaugurazione di opere non ancora ul-timate, sarebbe incredibile non inaugurare una struttura pronta alla riapertura come quella del Petruzzelli.” Ezio Mauro, direttore di Repubblica

da zeffirelli a fo, un solo coro: riaPritelo!Tra i tanti che si sono espressi per l’apertura del teatro,abbiamo scelto alcuni interventi particolarmente significativi

la cUPola animatasedUce loU reed

Sembra magica. osservare la cupola del Petruzzelli dall’inter-no è come assistere a un piccolo miracolo. A sostituire l’affresco di Raffaele Armenise, perduto nell’incendio, è infatti una novi-tà tecnologica assoluta. Il teatro è stato dotato di un sistema so-fisticato di videoproiezione che permette di riprodurre qualun-que tipo di immagine sulla volta. Il pubblico del Petruzzelli potrà così ammirare uno spettacolo unico al mondo, che offre infini-te potenzialità artistiche.La cupola ha stupito anche una leggenda del rock, Lou Reed che, in visita a Bari, ha dichia-

rato, incantato: «Spero che il teatro sia pronto al più presto, mi piacerebbe poterci venire a suonare. Sono proprio curioso di sentire risuonare la mia musica in questo luogo così sontuoso e diverso dai posti in cui sono so-lito esibirmi».La cupola, con i suoi quattro medaglioni dorati, con gli stuc-chi e i decori a motivi floreali che si connettono in un ordi-nato intreccio e un avveniristi-co sistema di videoproiezione, rappresenta il sublime incontro del vecchio col nuovo, della tradizione con la più avanzata tecnologia.

I commenti sono tratti da La Repubblica - Bari

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Dall’ecomostro al parco. La città torna attraente.l’area di Punta Perotti è uno dei simboli più potenti del cambiamento di Bari.al posto dell’ecomostro oggi sorge un prato verde, il più grande della città, affaccia-to sul mare.

L’abbattimento è stato un atto ob-bligatorio, imposto dalla legge, e

nessun barese pagherà mai un euro per questo.L’abbattimento ha contribuito a diffondere in Italia e nel mondo un’immagine nuova e positiva di Bari, divenuta esempio di rispetto della legalità e di buona ammini-strazione.Celebrato dal WWF con un “Panda d’oro”, dal Premio Federico Zeri per lo studio e la tutela del patrimonio

culturale italiano e dalla Biennale di Venezia con una sessione dedi-cata, l’abbattimento ha soprattutto il grande merito di aver restituito ai baresi l’orizzonte e di aver can-cellato per sempre quelle cartoline negative che facevano di Bari nel mondo l’esempio dell’abusivismo, allontanando dalla nostra splendida città turisti, investimenti e nuove possibilità di sviluppo.

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C’È UN GRANDEPRATO VERDEAbbattere, per ricostruire legalità e bellezzaNel 1995 Punta Perotti viene costruita con tutte le carte in regola, incluse le concessioni edilizie del Comune (4 su 5 rilasciate dall’Amministra-zione Di Cagno Abbrescia). Nel 1996 la Procura sequestra l’area per la violazione della legge Galasso: quei palazzi sono edificati a meno di 200 metri dal mare. Nel 2001 la Corte di Cassazione dispone la confisca dell’area per lottizzazione abusiva, ma assolve i costruttori per aver agito in buona fede. Nel 2004 una legge del Governo Berlusconi ordina al Comune la demolizione dei manufatti di Punta Perotti. Il 2 aprile 2006, alle 10.30 in punto, l’ecomostro viene abbattuto, nel pieno rispetto della legge italiana che lo imponeva. Da quel momento Bari diventerà una città simbolo di legalità e rispetto dell’ambiente.

l’ex sindaco Vota l’aBBattimento In questi anni Di Cagno Abbrescia ha sostenuto di non aver mai voluto l’abbattimento. Queste testimonianze lo smentiscono clamorosamente. Non solo vota la delibera con cui si dà l’avvio alle procedure per la demolizione, ma sottolinea anche che “non ci sarà nessuna conseguenza contabile per il Comune”. L’esatto contrario di ciò che va sostenendo ultimamente.

Con 18 voti favorevoli, tra cui il sindaco Simeone Di Cagno Abbre-scia, uno contrario, 11 astensioni e 17 assenti, il consiglio comunale di Bari ha approvato la delibera con la quale si avviano le proce-dure per abbattere i cosiddetti «ecomostri» di Punta Perotti sul lungomare del capoluogo pugliese. A favore della decisione si sono schierati i consiglieri del centrosinistra, due di An, uno dei liberali, oltre al sindaco che guida una coalizione di centrodestra.Contro ha votato un consigliere del gruppo misto mentre 10 di Forza Italia ed uno dell’Udc si sono astenuti; assenti altri 17 consiglieri.

(corriere della sera, ottobre 2003)

- Simeone di Cagno Abbrescia, le fa piacere pensare che sarà ricor-dato come il sindaco che ha deciso di demolire Punta Perotti? - No di certo […]- Si attendeva una conclusione così rapida della vicenda “Ecomostro”?- […] La linea di demarcazione era ben definita, lo aveva fatto la Cassazione.- In ogni caso il centrodestra esce a brandelli dalla seduta dell’altra sera tra assenti, astenuti e “fuggitivi”.- È mancata la coesione, ma per quanto ho detto è una situazione capibile. Qualcuno ha palesato casi di coscienza, altri volevano vedere che cosa succedeva prima di decidere, altri temevano con-seguenze di tipo contabile che non stanno né in cielo né in terra.

(n. Perchiazzi – gazzetta del mezzogiorno, ottobre 2003)

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Il parco più grande di BariIl parco più grande della città, il simbolo della legalità ripristinata e della lotta alla speculazione edilizia e all’abusivismo. Il 15 marzo 2008, men-tre 120mila baresi marciano per ricordare le vittime di tutte le mafie, viene inaugurato Parco Perotti. Cinque ettari di prato, una pista ciclabile di 1700 metri che ne copre il perimetro, 3 campi da gioco, 3 spazi per la sosta (le “vele”), 16 ulivi in memoria delle vittime del disastro aereo di Capogallo precipitato nel 2005, 40 oligni donati dal quotidiano “La Repubblica” e altrettanti cespugli regalati dai cittadini attraverso Legambien-te. La sicurezza dell’area è garantita dalla costruzione di nuovi pali per l’illuminazione e dall’allestimento di fari proiettori.

BerlUsconi e UrBani: giUsto aBBattere In una intervista a Repubblica, Simeone Di Cagno Abbrescia racconta della volontà di Silvio Berlusconi di abbattere i palazzi di Punta Perotti. E Giuliano Urbani (Forza Italia), ministro dei Beni Culturali del governo Berlusconi al momento dell’abbatti-mento, dichiara al giornale E-polis di essere orgoglioso di aver contribuito all’abbattimento dei palazzi di Punta Perotti.

Simeone Di Cagno Abbrescia: «Il presidente del Consiglio me lo aveva anticipato in mattinata. Eravamo in macchina: stavamo andando dal Sacrario alla Regione, quando, nei pressi di piazza Gramsci, ha detto: “Certo che quei palazzi sono proprio brut-ti...”. Gli ho subito chiarito che quei palazzi, dichiarati abusivi, erano stati autorizzati. Poi, nel pomeriggio, dalla terrazza del Palace, Berlusconi ha ripetuto il concetto: “quei palazzi sono davvero brutti e vanno abbattuti”. E su questo siamo tutti d’ac-cordo […]».

(mara chiarelli, repubblica, 9 settembre 2001)

Non rinnego nulla. Considero la demolizione dell`ecomostro un provvedimento del mio ministero di cui andare orgoglioso. Il problema, però, non è demolire le costruzioni abusive, ma semplicemente non farle costruire. E nel nostro caso, ci siamo semplicemente attenuti al rispetto delle sentenze della magi-stratura italiana […] gli ecomostri e l`abusivismo vanno sem-pre combattuti. La bellezza, in particolare al sud, può essere un volano del riscatto dei nostri territori. Culturalmente ed econo-micamente. Gli amministratori locali […] devono essere le sen-tinelle della tutela del paesaggio e dei capolavori dello Stivale.

(giuliano Urbani, intervistato da michele de feudis, ePolis Bari,23 gennaio 2009)

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Promemoria 3

PER UNDICI, LUNGHISSIMI ANNI, L’AREA È STATA LASCIATA IN QUESTE CONDIZIONI

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i manifesti della menzognaEmiliano scrive a Di Cagno Abbrescia

Carissimo Simeone,girando per la città ho visto migliaia di manifesti della tua parte politica con una grande foto dei palazzi di Punta Perotti insieme al volto di Totò. In primo piano c’è una scritta che dice “e io pago…”. Conosci bene tutta la vicenda e quindi devo escludere che tu sia complice di una così clamorosa opera di disinformazione.Da Sindaco ho il dovere di far conoscere ai miei concittadini la verità ed evitare che si dif-fondano allarmismi infondati. Per questo ho bisogno del Tuo aiuto.Ti prego dunque di aiutarmi a diffondere le seguenti affermazioni confidando che Tu le condivida:- La recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato legittimo l’ab-battimento e illegittima la confisca dei suoli da parte della magistratura.Il Comune di Bari non è stato parte in causa in questo processo.Sarà lo Stato a dover risarcire le imprese per la illegittimità della confisca (e non dell’ab-battimento).- Tu stesso, da sindaco, hai votato il 7 ottobre del 2003 la delibera del Consiglio Comunale che diede l’avvio alle procedure di abbattimento. Tu stesso hai stanziato in bilancio le som-me impegnate per l’abbattimento e tu stesso hai redatto gli atti amministrativi necessari a far partire l’abbattimento che io ho solo completato.- La legge Berlusconi n. 308 del 2004 che obbliga il Comune ad abbattere, recita: “in con-siderazione del grave pregiudizio arrecato al paesaggio da [...] Punta Perotti [...], il Direttore Generale per i Beni Architettonici [...] verificato il mancato esercizio del potere di demoli-zione [...] diffida il Comune medesimo a provvedere entro il termine di 60 giorni”. Ove il Comune non avesse abbattuto, avrebbe dovuto provvedere lo stesso Governo con l’utilizzo del genio militare. - Ed è quindi vero che i palazzi non potevano essere utilizzati in altro modo e che il Comune di Bari ha solo applicato la legge voluta dal capo nazionale del partito che ha affisso i ma-nifesti che Ti chiedo di smentire.- La confisca del 2001 comunque ha arricchito il Comune di Bari di 250 milioni di euro e quindi, potrebbe al di più restituire l’identico valore, senza dunque perdere nemmeno un euro. - Persino le spese dell’abbattimento dovranno essere restituite al Comune da parte dei proprietari che hanno abusivamente costruito.- Gli altri giudizi risarcitori in corso non riguardano la demolizione, ma le concessioni edilizie rilasciate negli anni 1995-1996 che hanno consentito la costruzione di Punta Perotti. Quattro delle cinque concessioni sono state rilasciate dal Comune negli anni in cui il sindaco eri tu.- L’unica responsabilità potenziale del Comune di Bari consiste quindi nell’aver consentito la costruzione di Punta Perotti (e non certo per averla demolita) e che tale responsabilità risale a Te ed alla Tua amministrazione. Ti prego di ascoltare questa mia richiesta e di aiutarmi a informare correttamente i baresi. Non meritano di essere terrorizzati da messaggi ingannevoli che rischiano di sporcare una campagna elettorale sin qui corretta.Infine, una piccola nota. Convinci i tuoi colleghi di partito a non utilizzare l’immagine di Totò per la campagna elettorale. Totò è nel cuore di tutti gli italiani, non è corretto piegarlo a interessi di parte. Anche perché, come ovvio, non gli si può chiedere il permesso. Con stima.

Michele Emiliano

ce ha ffàtte emiliàne? - Bari riVede l’orizzonte

Dopo l’ingannevole campagna con lo slogan “E io pago”,Michele Emiliano prende l’iniziativa di scrivere al candidatoDi Cagno Abbrescia perché lo aiuti a ripristinare la verità.

i manifesti ingannevolidel partito di s. di cagno abbrescia

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“felice di aver partecipatoa un momento storico”Non ero mai stata a Bari. Ci sono andata, per la prima volta, per assistere all’abbattimento dell’ecomostro di Punta Perotti. Sono cresciuta negli anni ‘80 e sono stata tristemente abituata alla presenza di mostruosità sulle coste. E la vicenda di Bari mi è sembrata il primo passo verso una seria tutela dell’ambiente.Il desiderio era anche quello di partecipare a un momento sto-rico, che regalasse a Bari una nuova cartolina, ridandole il suo antico paesaggio. Mai però avrei immaginato di vedere così tante persone commosse per un evento che avrebbe poi restituito loro il diritto a vivere la città ed avere un “orizzonte” diverso, in tutti i sensi.

Maura Satta FloresEsperta in relazioni pubbliche, Roma

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Torre Quetta, Fibronit, Gasometro, ambientee verde pubblico: la vita dei cittadinirimessa in sicurezza

Bonificare i siti inquinati signi-fica tutelare la salute, rispetta-re la vita. significa onorare le centinaia di nostri concittadini che sono morti o si sono grave-mente ammalati.

Non è un caso che la prima delibera del Consiglio Comunale di Bari, subito dopo l’insediamento di Michele Emiliano nel 2004, sia stata la destinazione dell’area della ex Fibronit a verde pubblico e la sua bonifica. Era un dovere, per un’Am-ministrazione responsabile, cominciare da lì. Perché il tributo umano pagato dai baresi a causa di quella fabbrica di eternit è stato altissimo. Prima dell’Amministrazione Emiliano nulla era stato fatto per mettere in sicu-rezza quel sito, che aveva già spezzato le vite di troppe persone, tra ex operai e cittadini residenti nelle vicinanze.Anzi, c’è chi è arrivato a fare peggio. Dove c’era la discarica di amianto della

Fibronit, su un tratto di lungomare alta-mente inquinato, qualcuno è arrivato a costruire una spiaggia famosa, chiama-ta Torre Quetta, inaugurata nel giugno del 2002.Una spiaggia dove hanno lavorato de-cine di operai, giardinieri, elettricisti, addetti alla manutenzione e alle pu-lizie. Una spiaggia dove sono andati a prendere il sole o a passare una serata all’aria aperta migliaia di uomini e di donne. Una spiaggia di morte dove per anni hanno giocato i bambini di questa città. Cittadini ignari, che mai avrebbero calpestato quel suolo inquinato se non fossero stati attratti dalla bella opera pubblica realizzata in riva al mare.Per questo, oggi, sapere che quella spiaggia è stata chiusa per essere boni-ficata definitivamente dall’Amministra-zione Emiliano, è una buona notizia. Sa-pere che sono state rimosse più di mille tonnellate di materiale cancerogeno, è una buona notizia.

Sapere che l’ex Fibronit dal giugno del 2007 è stata finalmente messa in si-curezza e non rappresenta più una mi-naccia per la salute dei cittadini, è una buona notizia. Sapere che altre aree altamente inquinate, come l’ex Gaso-metro, non saranno mai più un pericolo e diventeranno zone verdi, è una buona notizia.Certo, tantissimi soldi sono stati spesi. E sarebbe stato sicuramente più facile utilizzarli per abbellire la città. Ma tu-telare l’ambiente non significa mettere palme e panchine, significa per prima cosa salvaguardare la salute dei cittadi-ni. Non chiudere gli occhi di fronte alla realtà, anche quando è dura, pericolosa o difficile da gestire, è un atto di respon-sabilità che chiunque ricopra cariche di governo deve compiere con coscienza e scrupolo.

PENSIAMOALLA SALUTE

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EX fIBRONIT, EX PERICOLO

il testimoneconsaPeVole

“finalmente un sindacoche ci ha dato ascolto”Come presidente dell’Associazione Familiari Vittime Amianto posso dire che l’Amministrazione Emi-liano ha messo per la prima volta in primo piano la sicurezza e la salute dei cittadini con l’attuazione delle attività di bonifica di tutti i siti inquinati da amianto (area del-l’ex Fibronit), come forma princi-pale di prevenzione per il mesote-lioma. Il contatto e il confronto con le istituzioni sugli obiettivi della nostra associazione non è mai mancato. Il sentirci ascoltati e la sensazione che qualcosa finalmen-te “si muove” ci rende propositivi e ci restituisce speranza: il nostro prossimo obiettivo infatti è la creazione di un centro d’ascolto con più figure professionali al suo interno. Riponiamo quindi nuova-mente fiducia nelle istituzioni che, speriamo, ci sosterranno anche in questa iniziativa.

Lillo MendolaPresidente Ass. Familiari Vittime Amianto

Per troppo tempo, sin dal primo allarme del 1995, la Fibronit è stata un’emergenza sot-tovalutata, che negli anni ha causato morte e malattia. A partire dall’ottobre del 2006, grazie all’Amministrazione guidata da Mi-chele Emiliano, sono state rimosse 1600 tonnellate di amianto abbandonato su tetti, pavimenti e muri dei capannoni e portate in una discarica specializzata in Germania. Da giugno 2007 l’intera area compresa tra

via Caldarola e via Amendola è stata mes-sa in sicurezza e non c’è più alcun pericolo di respirare le fibre di amianto. In occasio-ne della chiusura dei lavori un grande con-certo è stato organizzato proprio all’interno della ex fabbrica della morte.Ma qual è il futuro dei dodici ettari boni-ficati? Un parco, anzi, il più grande parco urbano della città di Bari. Già finanziato

con 10 milioni di euro dalla Regione Puglia guidata da Nichi Vendola, sarà il simbolo di salute e di rinascita. Un parco dedica-to a tutte le persone che hanno sofferto e soffrono ancora a causa dei danni che quella fabbrica ha provocato negli ultimi trent’anni.

la fiBronit in cifre

Superficie: 100.000 metri quadri, di cui 39.000 coperti da edifici industriali e magazzini.5 milioni 100mila euro il costo dei lavori di bonifica.10 milioni di euro i fondi stanziati dalla Regione Puglia per il parco.oltre 350 persone hanno perso la vita a causa dell’amianto.

l’ex sindacosottoValUtòil Pericolo

Sin dal 1995, anno in cui gli allarmi per la sicu-rezza degli abitanti del quartiere Japigia hanno trovato conferma nelle morti dovute a mesote-lioma pleurico, e nei dieci anni successivi, l’al-lora sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia ha sottostimato lo stato di pericolo rappresentato dalla Fibronit: la richiesta di effettuare inter-venti urgenti di sicurezza da parte della magi-stratura, cui si deve la prima perizia sull’entità dei rischi per la salute pubblica, è rimasta di fatto inascoltata. Idem la nuova perizia del 2002 della Procura, contenente le indicazioni sui lavori più idonei da effettuare: sempre in quell’anno, le stesse opere ideate dalla passa-ta Amministrazione sono state giudicate dalla Procura, in almeno due punti, come “poten-zialmente pericolose per la salute”.

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EX fIBRONIT, EX PERICOLO

mesotelioma PleUrico Il mesotelioma pleurico è un tumore che nella quasi totalità dei casi attualmente rilevati è legato all’esposizione alle fibre aerodisperse dell’amianto, con una la-tenza temporale che va dai 10 ai 30 anni, un decorso di 1-2 anni e una mortalità

elevatissima. Il caso di Bari è emblema-tico del pericolo che l’esposizione alle fibre di amianto rappresenta per una co-munità cittadina: un numero di amma-lati di mesotelioma pleurico superiore cento volte alla media nazionale.

ammalati a Baricento voltepiù della media

Aprile 2004. Due operatori della ditta Serve-co, per conto del Comune guidato dal sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia, stanno provve-dendo a togliere residui d’amianto da Torre Quetta. Però la spiaggia è regolarmente aperta al pubblico. Qualche ora dopo, uomini, donne e bambini baresi ci passeggeranno, prenderan-no il sole e giocheranno: spensieratamente e SENZA TUTA ANTI-AMIANTO.

TORRE QUETTAUn mare d’amiantoda bonificareQuando l’ex sindaco tagliò il nastro e ruppe la bottiglia di spumante su-gli scogli, l’entusiasmo era alle stelle, perché i baresi avevano un nuo-vo posto dove fare il bagno, prendere il sole, passeggiare. La spiaggia comunale di Torre Quetta venne inaugurata in pompa magna, il 29 giugno del 2002, tra musica, cabaret e tanta leggerezza. Da quella sera migliaia di cittadini l’hanno frequentata senza sapere di mettere a repentaglio la propria salute.Due anni dopo la Magistratura ha sequestrato l’area mettendole i si-gilli, a causa dell’elevata presenza di amianto. Per la precisione 14 tonnellate sul fondale marino e ben 964 tonnellate sulla sabbia.Da cinque anni è chiusa, per consentire due interventi massicci di bo-nifica realizzati dall’Amministrazione guidata da Michele Emiliano. Il prossimo anno la spiaggia di Torre Quetta potrà riaprire al pubblico in totale sicurezza.

l’allarme è rientrato,ora parte il secondo interventoGrazie alla messa in sicurezza provvisoria di Torre Quetta, realizzata con il primo lotto di bonifica (conclusosi a luglio 2007), oggi i valori della concentrazione di fibre di amianto disperse nell’aria (ff/l tra 0,4 e 2,1) risultano tutti al di sotto della soglia di allarme (50ff/l). E’ quanto rileva il monito-raggio ambientale, effettuato con tecnica MoCF da labora-torio accreditato SINAL. Il cantiere per il secondo e ultimo lotto dei lavori aprirà a breve e consentirà di restituire la spiaggia di Torre Quetta alla fruizione dei cittadini in totale sicurezza entro l’estate del 2010. Una bonifica da 6 milioni di euro.

L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) dal 2001 aveva già accertato in vari punti di Torre Quetta, una situazione di inquinamento da amianto che oltrepassava i limiti di sicurezza previsti. Ma l’Amministrazione comunale, guidata allora da Si-meone Di Cagno Abbrescia, non avviò alcuna bonifica prima di costruire la spiaggia.È così che nel 2004 la Procura della Repubblica ne ha disposto il sequestro preventivo e i relativi interventi di messa in sicurezza, che sono costati alla città circa sei milioni di euro.

l’arPa inascoltata

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il fUtUro dell’ex gasometro:risParmio e salUte PUBBlicaLa messa in sicurezza delle zone inquinate della città è stato uno dei punti fermi del-l’operato dell’Amministrazione Emiliano. Ne è chiara testimo-nianza l’impegno del Comune e della Regione per ridisegna-re il futuro dell’area dell’ex Gasometro in corso Mazzini, inquinata da idrocarburi e metalli pesanti, attraverso un intervento di bonifica. Abban-donato al degrado da quasi trent’anni, il sito rappresenta l’ennesimo caso di emergen-za ambientale nel cuore della città. Il bando per la realizza-zione della sua bonifica è stato pubblicato a novembre del 2008 ed è stato aggiudicato ad aprile di quest’anno. In futuro l’ex gasometro diventerà un’area verde dotata di impianti sportivi e non ospite-rà, come era stato previsto dalla precedente Amministrazione, nuovi uffici comunali.

8 milionidi spesa in menotanta sicurezza in piùIl vecchio progetto per l’ex gasometro voluto dalla precente Amministrazione prevedeva una spesa di 18 milioni di euro per la costruzione di un nuovo mu-nicipio: ciò avrebbe voluto dire scavare e rimuovere terreno in profondità in un sottosuolo fortemente inquinato, per far luogo ai locali interrati degli uffici co-munali, mettendo a rischio la salute di lavoratori e residenti.Con il progetto pensato dall’Ammini-strazione Emiliano invece non solo si procede alla bonifica dell’area senza dover ricorrere a operazioni invasive, ma si dota la città di un grande spazio verde, totalmente sicuro, completo di campi sportivi. Con un risparmio di ben 8 milioni di euro.

Il recupero di Lama BaliceNel 2007 l’Amministrazione Emiliano ha istituito il parco na-turale di “Lama Balice”, il primo del territorio barese. Con un’estensione di 37 chilometri e una superficie di 502 ettari, il parco ospita diverse specie vegetali e animali protette. Si tratta di un patrimonio ambientale straordinario a lungo tra-scurato che, grazie alla collaborazione interistituzionale e al contributo della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, è sta-to interamente risanato e valorizzato . L’intervento di riqualifi-cazione dell’area ha riguardato anche la gestione della storica villa Frammarino e il ripristino idrogeologico e funzionale del sistema delle lame del territorio.

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Pianta del sito inquinato

Intervento di bonifica nel sottosuolo

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2500 NUOVI ALBERIIN CITTÀ

Un investimento mirato di 800mila euro. Più verde = aria più pulita = più salute

Per conoscere i luoghi e le specie di alberi piantati, vai su www.micheleemiliano.it

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la lotta controgli animali infestantiQuello degli animali infestanti è uno dei problemi classici delle grandi città. A Bari però, negli ultimi anni, l’Amministrazione Emiliano ha portato avanti una campagna di lotta integrata che ha dato ottimi risultati. Sono state progressivamente in-tensificate le disinfestazioni, derattizzazioni, deblattizzazioni. Dal 2005 gli interventi sono aumentati circa del 16% e sono stati compiuti in 8 diverse zone della città, con 13 itinerari cia-scuna. La lotta alle zanzare tigre, in particolare, si è svolta con successo grazie alla collaborazione attivata tra Comune, Fe-derfarma e Facoltà di Veterinaria, che ha permesso di diffon-dere a soli 3 euro nuovi prodotti larvicidi innocui per gli esseri umani. I cittadini hanno collaborato in massa e i risultati non si sono fatti attendere: nel 2004, ad esempio, le segnalazioni dei cittadini per le zanzare tigre erano 800 all’anno. La media attuale si attesta intorno alle 130-140 segnalazioni.

LE ECODOMENICHEInteri tratti della città chiusi al traffico per una dome-nica mattina. Non significa solo respirare aria più pulita. Significa soprattutto forma-zione, informazione ed edu-cazione tesa a sensibilizzare i cittadini sui temi di uno svi-luppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e della salute pubblica.Perché è solo attraverso il coinvolgimento attivo dei residenti che a Bari si può affermare una nuova consa-pevolezza ambientale.

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La raccolta differenziata barese a livello delle grandi città europee

BARI CAMBIAE DIffERENZIAseparare e differenziare i ri-fiuti significa salute, risparmio e amore per l’ambiente in cui viviamo.a Bari la raccolta differenziata “porta a porta” è stata inaugu-rata in maniera efficace dal-l’amministrazione emiliano e grazie alla partecipazione dei cittadini si è rivelata un suc-cesso.

Sono 22mila le famiglie di Japigia, San Pasquale e Poggiofranco che ogni gior-no, pazientemente, contribuiscono alla raccolta dei rifiuti porta a porta. Grazie a loro Bari è stata la città metropolitana che ha registrato il maggior incremento di raccolta differenziata a livello nazio-nale. Dal 2004 al 2008 questa crescita è passata dai 71,5 kg annui pro-capite

agli attuali 115,4, segnando un +60%, con benefici concreti in termini di tutela dell’ambiente e di risparmio economico. Infatti a Japigia, dove si sono raggiunti livelli ottimali di riciclo, i residenti hanno ottenuto uno sconto sulla Tarsu (la tassa comunale sui rifiuti).Il progetto di raccolta “porta a porta” ha riguardato sinora solo tre quartieri, ma il programma del sindaco Emiliano pre-vede l’estensione del servizio nei pros-simi cinque anni a tutta la città. Si è infatti preferito procedere per gra-di, monitorando in corsa l’efficacia del servizio, anche per non ripetere gli er-rori della passata Amministrazione (ri-corderete il fallimentare esperimento delle dispendiose isole ecologiche, mai entrate in funzione).Ma torniamo al presente: non era scon-tato che persone, anche di una certa

età, cambiassero le proprie abitudini domestiche e cominciassero a dividere la plastica, il vetro, la carta e l’umido dai rifiuti generici.Eppure questo sforzo è stato compiuto perché i baresi hanno compreso l’im-portanza di questi comportamenti e la ricaduta positiva in termini di benessere generale.Un ruolo decisivo lo hanno avuto anche i bambini che, spesso con l’aiuto della scuola, hanno vissuto la raccolta diffe-renziata come un gioco e hanno aiutato genitori e nonni ad effettuarla nel mi-gliore dei modi.Possiamo essere fieri dei risultati fin qui raggiunti, ma adesso bisogna andare avanti per raccoglierne i frutti. L’Italia ci guarda con attenzione e rispetto.

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sorPresa:la differenziata funziona!

raccolta porta a porta:il successo a domicilio

Una politica seria di tutela dell’ambiente e di lotta all’inquinamento rappresenta per Bari uno dei più grandi successi degli ultimi anni. Dopo l’assoluto fallimento delle cosiddette isole ecologiche ideate dall’Amministrazione Di Cagno Abbrescia, è stato fondamentale il lavoro svolto dal 2004 sul potenziamento della raccolta differenzia-ta, che ci accomuna alle più felici realtà europee, ed è supportato

da dati più che gratificanti: ben 39 milioni di chili di rifiuti urbani differenziati a Bari nel 2008.Un miglioramento che è pari al 100% rispetto a quanto si differen-ziava nel 2001. oggi, grazie anche al potenziamento del numero di cassonetti stradali per la differenziata (da 600 a 900 per ogni filiera), la raccolta ha raggiunto quota 22%: un risultato di grande valore e civiltà che allinea Bari a città metropolitane come Barcellona, Roma e Genova.

Importanti le percentuali raggiunte grazie al servizio di raccolta dif-ferenziata porta a porta, introdotto a Bari a partire da febbraio 2006. Inizialmente attivato esclusivamente per il quartiere Japigia, nel 2008 arriva anche a Poggiofranco e a San Pasquale. Sarà fonda-mentale, per il futuro, insistere in questa direzione: basti pensare che nel Rapporto Rifiuti APAT 2007, l’esperienza avviata a Japigia è

valsa a Bari il primo posto tra le città metropolitane per l’incremento di raccolta differenziata (+6,1% dal 2005 al 2006). E infatti, a breve il servizio porta a porta sarà esteso ai quar-tieri di Catino, San Pio, Santa Rita e San Paolo. Aumenterà anche la raccolta domiciliare nelle scuole, nelle caserme, nei ristoranti, e saranno triplicate le postazioni nei quartieri Libertà e Murat.

ce ha ffàtte emiliàne? - Bari camBia e differenzia

igiene & risparmio

Raccolta differenziata, non è solo rispetto per l’ambiente

ma anche risparmio. A Japigia dove il servizio è attivo

da oltre due anni, la Tarsu costa il 10% in meno. Un altro

dato che ci sprona a proseguire sulla strada intrapresa

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L’IMPEGNO PIÙ fORTEPER LE PERSONEPIÙ DEBOLI

i baresi sono stati il vero cuo-re pulsante di questa ammi-nistrazione. come avviene in ogni famiglia, gran parte degli investimenti comunali sono stati destinati in primo luogo a coloro che necessitavano di particolare tutela e cura.

E nonostante il momento di crisi econo-mica in atto e i tagli finanziari che pe-sano sui Comuni, la rete della solidarietà sociale a Bari è cresciuta di anno in anno in termini qualitativi e quantitativi e, so-prattutto, senza mai aumentare le tasse.Se nel 2004 la spesa totale per il so-ciale era di 28,15 milioni di euro, nel 2008 questa cifra è salita sino a 33,43 milioni di euro allargando il raggio di azione e l’offerta dei servizi erogati. Al-cuni esempi aiuteranno a comprendere meglio l’importanza di questi interven-ti. Nell’ultimo anno 1685 minori hanno trovato nell’Amministrazione un reale sostegno attraverso l’affido, le comuni-

tà educative, i centri diurni, i servizi di home-maker e i sussidi per la crescita e la formazione.Così come 3682 sono gli anziani che hanno usufruito di ospitalità presso isti-tuti, assistenza domiciliare e attività dei centri sociali comunali, e 1078 i cittadi-ni disabili seguiti dai servizi sociali.Anche i senza fissa dimora, che sino al 2004 erano invisibili abbandonati al gelo della stazione, oggi si vedono riconosciu-ta la dignità di essere umani: oltre ad aver ottenuto l’assegnazione di un domicilio presso “Via Città di Bari” con tutti i diritti che ne conseguono, oltre 200 hanno la possibilità di essere ospitati nelle nuove strutture di accoglienza.Parallelamente è cresciuto il numero dei ragazzi in età scolare che pratica sport: grazie alla riapertura di oltre 30 impianti comunali, sono 20mila gli studenti che partecipano alle attività di scuole e so-cietà sportive scegliendo tra moltissime discipline. Le storie che raccontano una città sempre più forte e unita sono tante, ma tra queste merita attenzio-

ne quella degli oltre mille cittadini non vedenti e sordomuti che hanno potuto godersi un’intera programmazione al cinema, alcuni per la prima volta nella vita, grazie al progetto “Cinema senza barriere”.Né vanno dimenticati i bambini della comunità rom barese (di Japigia e Pog-giofranco) che dal 2007 frequentano regolarmente la scuola e ogni mattina si recano a lezione con lo scuolabus co-munale insieme ai loro compagni.Così come gli adulti del quartiere San Pio (ex Enziteto) che sono tornati tra i banchi per conseguire la licenza media, perché fiduciosi nelle proprie possibilità di crescita e miglioramento.Prendere atto che ci sono tante altre persone come queste che, come mai era avvenuto in passato, usufruiscono dei servizi offerti dal Comune per mi-gliorare, con impegno, la propria vita e quella degli altri, è forse la consapevo-lezza più importante per il futuro della nostra città.

Cinque anni di amministrazione con un solo interesse: i baresi

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A Bari sono circa 60mila gli ultrasessantacinquenni. E sono una ri-sorsa preziosa, una categoria di persone che ha bisogno di cure, attenzione e considerazione durante tutto l’anno. Anche d’estate. L’Amministrazione Emiliano ha lavorato in questa direzione. “Sereni-tanziani” è stata dichiarata a Genova, nel 2005, la migliore iniziativa socio-culturale per la terza età. Il progetto prevede l’assistenza 24 ore su 24 per tutto il periodo esti-vo attraverso il numero verde 800 06 35 38. A chiunque richieda soccorso sono garantiti servizi di pronto intervento in caso di malori (con eventuale accoglienza presso la casa di riposo Vittorio Emanue-le II), di sorveglianza attiva con visite domiciliari e contatti telefonici, di soccorso e consulenza medica presso il Centro Aperto Polivalente per Anziani. Ma sono previsti anche interventi di aiuto in caso di ten-tata o presunta truffa, di consegna domiciliare gratuita della spesa, dei medicinali, di tutti i beni di prima necessità. Attivo anche uno sportello per gli anziani malati di Alzheimer.Il successo del progetto sta tutto nei numeri: ogni estate circa 3000 sono stati gli interventi richiesti e ottenuti dagli anziani baresi, molti dei quali completamente privi di assistenza familiare.

ce ha ffàtte emiliàne? - l’imPegno PiÙ forte Per le Persone PiÙ deBoli

LE MISURE PER GLI ANZIANISerenitanziani

L’Amministrazione Emiliano ha assicurato un servizio di accoglienza anche agli anziani meno fortunati. Lo ha fatto attraverso il ricovero di circa 240 persone sole o disagiate, suddivise tra autosufficienti ospitate nelle case di riposo e non autosufficienti (circa il 90%) nelle case protette. Per il ricovero e i servizi connessi, come i pasti e la cura generale della persona, il Comune ha speso, nel 2008, 2 milioni 500mila euro.Altri 140 anziani, verificata la concreta possibilità di restare all’in-terno dell’ambiente familiare, hanno potuto beneficiare dell’assi-stenza domiciliare a cura di operatori specializzati, per un importo di 675mila euro.

Accoglienza in case di riposoe assistenza domiciliare

Anche il tempo libero è stata una preoccupazione dell’Amministra-zione. oltre 300 anziani frequentano ogni giorno due centri, attivi in via Dante e in via Trevisani. In questi spazi di proprietà comu-nale i nostri nonni possono socializzare, seguire corsi, laboratori e diverse altre attività di intrattenimento. La spesa sostenuta ogni anno per garantirne il funzionamento ammonta complessivamente a 300mila euro.

Centri sociali per anziani

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comunitàdi tipo familiareL’Amministrazione comunale ha puntato fortemente sul sostegno ai minori esposti al rischio di devianza sociale. Nella città di Bari 168 ragazzi, cui si aggiungono 100 minori stranieri senza famiglia, usu-fruiscono dell’accoglienza in comunità residenziali di tipo familiare, che li ospitano giorno e notte e si occupano di dare risposte concrete ai loro bisogni. La scelta dei beneficiari, decisa nella maggior parte dei casi dal Tribunale per i minorenni, è avvenuta anche su proposta dei servizi sociali circoscrizionali, che lavorano ogni giorno a contatto col territorio. Per garantire questi servizi l’Amministrazione Emiliano ha speso, solo nel 2008, più di 5 milioni di euro.

centri socio-educatividiurniDodici centri diurni dislocati sul territorio cittadino offrono accoglien-za ad altri 515 minori a rischio. Si tratta di strutture semiresidenziali alle quali l’Amministrazione Emiliano ha destinato, nel 2008, oltre 4 milioni di euro.

minori in famigliaAnche i minori in condizioni di disagio, che continuano a vivere con la loro famiglia d’origine, non sono stati lasciati soli. Sono stati erogati infatti 367mila euro proprio a sostegno di 183 nuclei fami-liari e 339 minori in difficoltà economiche.Un intervento che ha consentito a bambi-ni e ragazzi di continuare a godere dell’affetto familiare. Nei casi in cui la convivenza sia sconsigliata per tutelare il bene dei minori, il Comune di Bari ha incoraggiato altre famiglie a pren-dersi cura di loro attraverso l’eroga-zione di un contributo economico per il servizio di affido minorile.Una somma mensile, compresa tra i 155 e i 260 euro, per assicurare al tempo stesso una crescita più sana dei ragazzi e un piccolo soste-gno economico alla famiglia.

Home makerIl servizio di home maker del Comune di Bari è finalizzato a soste-nere una migliore crescita del minore all’interno della famiglia d’ori-gine, favorendo la costruzione delle relazioni tra i vari componenti. Si tratta di un’attività di affiancamento a padri e madri in difficoltà nello svolgimento del loro ruolo a tutela della crescita equilibrata dei minori. Gli operatori del servizio di home maker offrono anche il loro supporto nell’attività scolastica dei ragazzi e nell’organizzazione del loro tempo libero. Il Comune di Bari aiuta le famiglie a pagare le rette, secondo criteri di equità e solidarietà in base alle loro condizioni economiche: nel 2008, per garantire il servizio, ha affrontato una spesa complessiva di 503mila euro. Sempre nel 2008, 67 minori hanno beneficiato del-l’intervento di 33 operatori specializzati.

sussidi per i minoririconosciuti dalla solamadre o non riconosciutiAttraverso il prezioso lavoro delle Circoscrizioni, 386 minori si sento-no meno soli. Il Comune di Bari, infatti, contribuisce alla crescita e al mantenimento di bambini e ragazzi riconosciuti dalla sola madre o non riconosciuti, attraverso l’erogazione di un contribuito economico mensile. Annualmente i fondi spesi per il loro sostegno ammontano in totale a 304mila euro.

servizio di prontaaccoglienza per minoriÈ un servizio in favore dei minori a rischio, che in caso di situazioni di particolare urgenza o gravità, ha il compito di garantire ospitalità, in totale, a dieci ragazzi in difficoltà e occuparsi di loro. I servizi, dal costo complessivo annuale di 250mila euro, sono gli stessi di una comunità di tipo familiare.

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centri aperti Polivalenti per minoriSono tre luoghi di aggregazione per minori fortemente voluti dal-l’Amministrazione comunale e realizzati nei quartieri di Japigia, Carbonara e Libertà. In questi centri i ragazzi possono occupare il tempo libero impegnandosi in at-tività ludiche ed educative ogni giorno dell’anno.La spesa annuale a carico del Co-mune di Bari è di 337mila euro.

centro socialedon tonino BelloNel lavoro di ricucitura della città, l’Amministrazione Emiliano ha realizzato un luogo di aggregazione per i minori a Santa Rita, un quartiere per anni penalizzato dalla disattenzione delle precedenti Amministrazioni e che spesso si è sentito “distante” dalla città. ora quella distanza è stata accorciata. Il Centro sociale Don Tonino Bello

offre ai più piccoli, nel cuore del quartiere, la possibilità di incon-trarsi in un luogo dove svago e momenti dedicati al gioco sono

di casa. Si tratta di un Centro Aperto Polivalente per Minori in cui vengono seguiti 50 ragazzi che impiegano il loro tem-

po in attività di vario genere e coltivano nuovi legami e relazioni.Il centro è dotato di aule laboratorio e di uno

spazio verde di 10mila metri quadri. In più, accoglie un Centro di Ascolto per famiglie, con uno psi-

cologo, un avvocato, un mediatore familiare e altre figure professionali a disposizio-

ne di quanti hanno bisogno di un sostegno.

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Page 36: Ce a ffàtte Emiliàne?

LA FAMIGLIA AL CENTRO

Sono tante le famiglie di Bari che versano in condizioni di povertà, disagio e assenza di aiuti di ogni genere. Per alleviare le loro condizioni, l’Ammini-strazione comunale è intervenuta attraverso la realizzazione dei centri di ascolto per famiglie. In queste strutture i cittadini possono trovare risposte e sostegno da parte delle istituzioni. Si trovano a Bari Vecchia, al San Paolo, a Japigia, a Madonnella, a Carrassi, a Poggiofranco, a Santo Spirito, a Libertà, a San Girolamo e a Carbonara. E per consentire che questi centri d’ascolto funzionino a dovere, ogni anno vengono spesi 1 milione e 119mila euro.

centri di ascolto per famiglie

Viene erogato annualmente per aiu-tare famiglie con neonati gemellari e con malformazioni. Nel 2008 ne hanno usufruito 23 gemelli e 8 minori nati con problemi fisici.

Contributoalla natalità

contributoprima doteAnche le giovani coppie e le madri sole sono state assistite dall’Amministrazione comuna-le nella fase più delicata della loro vita e di quella dei loro figli, attraverso un aiuto economico significativo.Sono 319, infatti, le donne con figli di età inferiore ai tre anni, che hanno usufruito del contributo di prima dote: uno stanziamento complessivo di 605mila euro necessario a rendere meno gravoso, per un anno, l’impegno delle coppie in difficoltà.

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Page 37: Ce a ffàtte Emiliàne?

LA FAMIGLIA AL CENTRO

I SERVIZI PER I DISABILIce ha ffàtte emiliàne? - l’imPegno PiÙ forte Per le Persone PiÙ deBoli

servizidi trasportoPer coloro che hanno difficoltà a muoversi autonomamente, l’Amministrazione Emilia-no ha previsto due tipi di servizi di trasporto, coinvolgendo a tal fine le due cooperative di taxi locali: il servizio a chiamata e l’accompa-gnamento presso sedi prestabilite. Il primo, attivo tutti i giorni, incluso domenica e festivi, consiste nel prelievo dalle abitazioni e nel-l’accompagnamento in qualsiasi destinazio-ne scelta dall’utente. Questo tipo di servizio ha sostituito da poco gli autobus dell’Amtab “Pollicino”, che nel 2008 hanno trasportato 280 utenti.Il secondo serve 110 cittadini con disabilità: per loro è previsto l’accompagnamento in luoghi prestabiliti, quali il posto di lavoro, i centri socio-culturali, educativi e ricreativi. L’attenzione nei loro confronti è manifestata anche attraverso l’accompagnamento di 390 utenti presso i centri di riabilitazione fisica e di fisioterapia. Il costo totale dei servizi erogati ammonta a più di 2 milioni di euro annui.

assegni di curaI cittadini con disabilità hanno potuto usufrui-re di un sostegno economico straordinario anche per l’attivazione di alcuni servizi ne-cessari al proprio benessere. L’Amministra-zione Emiliano ha erogato contributi eco-nomici, alternativi o integrativi dei servizi di assistenza ordinari per 252 persone, per un importo complessivo pari a 1milione e 250mila euro l’anno.

cinemasenza BarriereAd oggi sono più di mille gli spettatori non vedenti o non udenti che, grazie alla tecno-logia DTS e a un sistema evoluto di sotto-

titolazione, hanno affollato le proiezioni al Multicinema Galleria di diciotto film di qualità nell’ambito delle due edizioni della rassegna “Cinema senza Barriere”. Il progetto, nato per promuovere la cultura dell’integrazione, ga-rantisce a chi ha problemi di vista e di udito il diritto di assistere alle proiezioni sul gran-de schermo insieme ai loro cari. Eliminando preconcetti e barriere fisiche e intellettuali.

casadel dopo di noiI cittadini con disabilità fisiche e intellettive, rimasti senza famiglia, potranno vivere nella struttura residenziale “La Casa del dopo di noi”. L’Amministrazione Emiliano ha pensa-to anche a loro, donando un vecchio edificio di proprietà comunale, in via Bruno Buozzi, all’associazione Unitinsieme, che provvede-rà a ristrutturarlo. La Casa del dopo di noi, gestita della rete nazionale delle comunità di Capodarco di don Vinicio Albanese, offrirà un servizio nato esclusivamente per amore e solidarietà nei confronti di chi non è in grado di vivere in modo autonomo. Saranno 16 i posti letto per ospiti fissi, con l’aggiunta di altri 2 destinati alle emergenze. All’interno dei tre piani dello stabile di 900 metri quadrati, sarà anche allestito un centro socio-educativo e riabilitativo, in grado di ac-cogliere molti altri utenti. All’esterno, invece, un’area a verde: 3.750 metri quadrati per il tempo dedicato al relax e al riposo.

rom e integrazione, l’esperimento riuscitodi Japigia Strada Teresa numero 1 non è solo l’indirizzo della comunità Rom di Bari, ma soprattutto l’esempio di come l’Amministrazione Emilia-no abbia lavorato in questi anni nei confronti delle comunità straniere. Impegno, attenzio-ne e integrazione sono state le chiave per una convivenza assolutamente pacifica, ba-sata sull’inclusione e sulla sicurezza di tutti. oggi il campo nomadi di Japigia è dotato di allacciamento idrico, autoclave, impianto elettrico, pavimentazione con brecciolina,

bagni chimici con fossa biologica, cassonetti per i rifiuti. Tutti servizi necessari per vive-re dignitosamente e che garantiscono un adeguato livello di igiene per gli abitanti del campo. Nel regolamento che si sono dati per la gestione della comunità, è prevista anche la compartecipazione alle spese per il man-tenimento ordinario della struttura. Non solo. oltre ad aver accettato le regole di conviven-za, le donne e gli uomini della comunità Rom oggi lavorano regolarmente: insieme hanno costituito una cooperativa di lavoro, dal nome “Artezian - fatti e manufatti”, che si occupa di traslochi, pulizie e altri servizi. Inoltre tutti i bambini della comunità Rom frequentano la scuola nel quartiere Japigia, usufruiscono della mensa scolastica e del

servizio di scuolabus. L’Amministrazione Emi-liano ha sostenuto anche l’inserimento nelle scuole di Picone-Poggiofranco di altri bambi-ni Rom, appartenenti al gruppo insediato nei pressi della parrocchia Don Guanella.In cinque anni sono stati fatti passi da gigan-te, ma gli obiettivi da centrare sono ancora tanti: il monitoraggio continuo ai fini di una piena scolarizzazione, l’inserimento dei più piccoli anche in altre scuole del territorio con relative azioni di accompagnamento, l’attiva-zione di interventi per il diritto allo studio e socio-sanitari oltre che di specifici progetti educativi e didattici.

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ACCOGLIERE I SENZA FISSA DIMORAce ha ffàtte emiliàne? - l’imPegno PiÙ forte Per le Persone PiÙ deBoli

centridi accoglienzanotturnaandromedae don dianaoggi i senza fissa dimora di Bari hanno fi-nalmente un luogo dove trovare riparo e accoglienza, e soprattutto un letto dove dor-mire. Due le strutture residenziali inaugurate nel corso di questo mandato: “Andromeda”, centro di proprietà comunale gestito dalla cooperativa C.A.P.S., e “Don Vito Diana”, di proprietà della Caritas. Il primo ospita 44 per-sone senza tetto e nel 2008 ha offerto ospi-talità, a rotazione, a 516 persone diverse; il secondo ne accoglie 48, ed è dotato anche di una sala infermeria, di spazi destinati ad atti-vità di animazione, di uno sportello di ascolto e di orientamento sociale. In totale, più di 200 homeless presenti in modo permanente sul territorio, ora hanno la possibilità di sottrarsi al freddo, alla pioggia e al gelo.

centrodi accoglienzadiurna per adultiin difficoltàI senza fissa dimora di Bari erano persone invisibili fino a qualche anno fa. oggi hanno una carta d’identità, un domicilio presso “Via Città di Bari” e tutti i diritti che ne conse-guono. A 50 di loro, o a chiunque si trovi in difficoltà economiche o di altra natura, viene garantito ogni giorno un pasto caldo neces-sario presso il centro di accoglienza diurna “Area 51”, in corso Italia. Adesso hanno diritto anche ad un’assistenza durante il giorno in caso di necessità: servizi di guardaroba, lavanderia, consulenza psico-sociale e altre prestazioni. Per occuparsi di loro l’Amministrazione Emiliano, ogni anno, ha stanziato una somma pari a 200mila euro.

servizio di ascolto, informazione e sensibilizzazioneI senza fissa dimora hanno a disposizione anche uno sportello di ascolto per ottenere un primo contatto con le istituzioni. Grazie a questo servizio, (“il Pettirosso”, in corso Italia), possono chiedere informazioni utili e

ricevere prima assistenza in caso di necessi-tà di ogni genere. L’Amministrazione prevede annualmente una spesa di 43mila euro.

alloggio socialeper adultiin difficoltàÈ una struttura residenziale dedicata esclusi-vamente agli adulti disagiati, come individui allontanati dalla famiglia, ex detenuti in cerca di lavoro, disoccupati, ex tossicodipendenti, immigrati e persone temporaneamente ri-maste senza abitazione. In sostanza, uomini e donne soli e in condizioni particolarmente difficili. La struttura “Soleluna” dispone di 10 posti letto per un periodo di tempo deter-minato (da 3 a 6 mesi). Negli ultimi cinque anni è stata potenziata nelle prestazioni per rispondere meglio ai bisogni degli utenti, a seconda delle loro problematiche. Attraverso la consulenza di uno psicologo, di personale specializzato, grazie anche al supporto delle Circoscrizioni e di progetti mirati, oggi i pro-fessionisti del centro accompagnano passo dopo passo gli ospiti lungo un percorso di reinserimento sociale. “Soleluna” si occupa dei suoi utenti offren-do vitto e alloggio, bagni e docce, servizio di guardaroba, lavanderia, abbigliamento in caso di necessità, oltre a servizi di consulen-za psico-sociale. Il costo annuale ammonta complessivamente a 200mila euro.sv

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Nuove soluzioni al problema casa e rilancio dell’ediliziaavere una abitazione dignitosa è un diritto primario di ogni in-dividuo.a Bari, sino a pochi anni fa gli amministratori erano indiffe-renti alle politiche abitative.ora la storia è cambiata.

Finalmente l’Amministrazione Emilia-no ha fronteggiato l’emergenza casa attuando una serie di interventi tesi a realizzare contemporaneamente rige-nerazione urbana, miglioramento della qualità della vita dei cittadini, incremen-to del patrimonio residenziale pubblico e di edilizia agevolata, nonché al rilan-cio del settore.

Per far questo ha investito oltre 20 mi-lioni di euro per la riqualificazione dei complessi di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) comunale in tutti i quartieri, un intervento doveroso eppure trascu-rato per oltre vent’anni; ed ha stretto accordi con la Regione, lo IACP (Istituto Autonomi Case Popolari) ed una serie di soggetti privati per realizzare grandi in-terventi di rigenerazione urbana, come nel caso dei PIRP di Japigia e San Pa-squale. Senza dimenticare l’assegna-zione dei suoli alle cooperative edilizie nelle maglie 20, 21 e 22 per la realizza-zione di mix urbanistici e i programmi di rigenerazione di San Girolamo e Ceglie del Campo. Parallelamente si è impe-gnata ad inaugurare una nuova stagio-ne nel rapporto tra Pubblica Ammini-

strazione e mondo imprenditoriale, con particolare riguardo alle imprese edili. Non più speculazioni edilizie e sperpero di risorse territoriali ma grandi interventi di riqualificazione capaci di garantire al tempo stesso l’interesse pubblico e il profitto privato. Infine, ed è una novità assoluta nella storia di Bari, dopo un accurato lavoro di raccolta e di analisi, l’Amministra-zione ha redatto il primo Piano Casa del Comune di Bari. Uno strumento di programmazione che prevede interven-ti, tutti interamente finanziati, di edilizia agevolata, sovvenzionata e convenzio-nata che nei prossimi 5 anni rende-ranno possibile la costruzione di 2869 nuovi alloggi sul territorio comunale.

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dopo 23 anni:suoli assegnatialle cooperative

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Dopo 23 anni di attesa è stata pubblica-ta la graduatoria per l’assegnazione dei suoli alle Cooperative non proprietarie. Nelle maglie 20, 21 e 22 del Piano Rego-latore - a Japigia e nei pressi dello stadio San Nicola - sarà realizzato un mix di edilizia privata, agevolata (cooperative), convenzionata (a prezzo di vendita con-cordato tra privati e Comune) e sovven-zionata (edilizia residenziale pubblica). In particolare nella maglia 22, in località Sant’Anna, sono in via di completamen-to i lavori per le urbanizzazioni primarie,

con la realizzazione di tutte le reti dei sottoservizi.L’attuazione dei mix consentirà di co-struire nei prossimi anni 620 alloggi nella maglia 20, 1460 nella maglia 21 e 900 nella maglia 22. Un risultato di straordinaria importanza: l’immissione sul mercato di edilizia a prezzi controllati e di alloggi pubblici comporterà l’abbat-timento degli attuali prezzi, che hanno reso impossibile l’accesso alla proprietà e alla locazione da parte delle categorie sociali più deboli.

edilizia residenziale PUBBlica

riqualificazione dell’interopatrimonio di proprietà comunale oltre 20 milioni di euro sono stati inve-stiti nella manutenzione straordinaria degli alloggi popolari nei quartieri San Pio (ex Enziteto), Catino, San Paolo e Santa Rita. Dopo vent’anni di disinte-resse e incuria non solo sono stati ripri-stinati gli esterni degli edifici e gli spazi comuni, ma anche le reti dei servizi e gli interni dei singoli appartamenti.In meno di cinque anni l’Amministrazio-ne Emiliano è stata in grado di portare a termine interventi di recupero e ripri-stino mai avviati negli ultimi vent’anni. Il tutto nel pieno rispetto degli impegni assunti nei confronti della città ed in particolare di coloro che vivono nelle periferie.

graduatoriaper l’assegnazione di alloggi di erP È stato redatto il nuovo elenco per l’as-segnazione in locazione semplice di al-loggi Edilizia Residenziale Pubblica. Un passaggio fondamentale per far fronte all’emergenza abitativa.

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alloggi di erP:il primo bandoper disabili e sfrattatiPer la prima volta, l’Amministrazione Emiliano ha dedi-cato un bando alle famiglie di disabili e a quelle soggette a sfratto per finita locazione nel cui nucleo ci siano ul-trasessantacinquenni, disabili, malati terminali o mino-ri a carico. Il segnale concreto di una nuova attenzione sociale.

Housing giovanileIl Comune ha ottenuto un cofinanziamen-to statale pari a circa 2 milioni di euro per due progetti che consentiranno di realizzare 48 alloggi per giova-ni coppie di età compresa tra i 25 e i 35 anni e di costituire un fondo per le morosità a sostegno di famiglie in difficoltà con il paga-mento dell’affitto.

contributo alloggiativooltre 6000 persone usufruiscono ogni anno di un contri-buto alloggiativo. Nonostante i tagli che i Comuni hanno

subito negli ultimi due anni da parte del gover-no centrale, la Regione Puglia e il Comune di

Bari, aumentate le rispettive quote di fi-nanziamento, sono riusciti comunque

a stanziare gli oltre 5 milioni di euro necessari per garantire il soste-

gno economico alle famiglie in difficoltà con il canone

di locazione.Il numero dei beneficiari del-

l’intervento per l’anno 2008 è

di 6270.

Vedi ancHe

rigenerazione urbana di san girolamoriqualificazione di ceglie del campoil progetto per la riqualificazione di Japigiail progetto per la riqualificazione di san marcellola riqualificazione di mungivaccanel capitolo“le cHiamaVano Periferie” a pag. 64

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BARI fA SCUOLA

lavorare per rafforzare il sistema scolastico cittadino significa prendersi cura dei luoghi dove crescono i nostri figli, garantendo spazi salubri e idonei alle attività scola-stiche, attivando servizi che rispondano alle esigenze degli alunni e delle famiglie, favo-rendo occasioni di integrazio-ne culturale e sociale.

Significa anche esercitare un dialogo costante con le diverse componenti del mondo della scuola, nella convinzione che solo da un ascolto attento delle ra-gioni e dei bisogni espressi nascono le scelte più giuste per accompagnare i ragazzi lungo un percorso prezioso di

crescita e formazione.Sotto questo segno l’Amministrazione Emiliano ha lavorato per rimodulare i servizi di trasporto e di refezione sco-lastica, per garantire efficienza a tempi e modalità di distribuzione di buoni libro e borse di studio, per introdurre l’ora-rio prolungato nelle scuole d’infanzia comunali, per definire nuovi criteri di iscrizione agli asili nido, per istituire le sezioni primavera (classi ponte tra nidi e materne), per aprire nuovi asili nido, per investire nella costruzione di nuove scuole, nella manutenzione straordi-naria e nella messa a norma di quelle esistenti.Le responsabilità dell’Amministrazione comunale, nello specifico, riguardano anche l’offerta formativa e i progetti edu-cativi che vengono attuati nelle scuole,

i corsi di avviamento allo sport e le ini-ziative di carattere culturale e artistico. In questi cinque anni molto è stato fatto per garantire pari opportunità nel diritto allo studio anche ai ragazzi con disabilità come dimostrano l’aumento del numero degli educatori professio-nali, l’introduzione degli insegnanti di sostegno nelle scuole d’infanzia co-munali e il sostegno all’integrazione attraverso i progetti individuali e i pro-getti di offerta formativa nelle singole scuole, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche scolastiche. Perché consentire a tutti i bambini di avere uguale accesso alle opportunità formative è un diritto sancito dalla Costi-tuzione che deve tradursi in azioni politi-che e amministrative conseguenti.

Trasporto, refezione, edilizia scolastica, asili comunali.Investire sulla scuola fa crescere la città.

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edilizia scolastica MATTONE DOPO MATTONESCUOLE E ASILI PRENDONO VITA

In ambito di edilizia scolastica, l’Amministra-zione Emiliano ha investito moltissimo, come dimostra il recupero della scuola media “Aldo Moro” di San Pio (ex Enziteto), che solo cinque anni fa era un rudere fatiscente e oggi è una scuola a tutti gli effetti, o la ristrutturazione dell’asilo nido, sempre a San Pio, storicamen-te uno dei luoghi simbolo dell’assenza delle istituzioni. Anche al San Paolo è stata costruita una scuola materna, la “don Lorenzo Milani”, in viale delle Regioni, per rispondere ad una cronica carenza di servizi per l’infanzia in uno dei quartieri più popolosi e giovani della città, mentre l’asilo nido “Libertà” è stato realizzato ex novo in un’ala dell’ex ospedaletto, e oggi accoglie 30 bambini. A Madonnella, invece, la scuola materna comunale “Regina Marghe-rita” è stata trasferita in piazza Balenzano, in una nuova sede allestita ad hoc e idonea ad accogliere le attività infantili, con spazi lu-minosi e un ampio cortile a disposizione dei bambini. Un intervento a lungo atteso dalle famiglie residenti. A Palese è stata costruita una nuova scuola materna, presso il XXVII cir-colo didattico in via Ranieri, con cinque aule che ospitano 125 alunni. Paral-lelamente molto si è lavorato per am-pliare e dotare le scuole esistenti di nuovi spazi e ser-vizi: è il caso del-la elementare “Di Venere” di Ceglie

del Campo, che è stata oggetto di un grande intervento di ristrutturazione con la realizza-zione di un nuovo fabbricato che attualmente ospita i laboratori, la mensa, quattro aule e, all’ultimo piano, la nuova palestra con coper-tura “a volta”; della scuola media “G. Pascoli”, che finalmente dispone di quattro aule nuove di zecca per le attività didattiche, e, ancora, della scuola elementare di Fesca, che è sta-ta ampliata e messa a norma e oggi accoglie anche la scuola d’infanzia “Cimarosa” (prece-dentemente ubicata in un immobile del tutto inadeguato).Al San Paolo la scuola media “Lombardi” è stata interessata da importanti lavori di am-pliamento e messa a norma. Nel frattempo si è concluso il cantiere per il recupero e la riqua-lificazione dell’asilo nido di via Cassala, alla Stanic. Da oltre un decennio la struttura non era utilizzata e versava in uno stato di degrado tale che il suo ripristino non poteva prescindere dal totale rifacimento delle opere impiantisti-che e di rifinitura, ivi compresi gli infissi. Sarà operativa dopo l’arrivo del personale, a segui-

to della necessaria approvazione del nuovo piano occu-pazionale.A regime la nuova struttura, pensata e realizzata secondo i criteri architettonici più moderni, potrà ospitare fino a 50 bambini.

arredi scolasticiNel corso di questo mandato l’Amministrazione Emiliano ha investito oltre 2milioni 400mila euro per dotare tutti i nidi e le scuole d’infanzia, primarie e medie di proprietà del Comune, di nuovi arredi. Tra gli altri sono stati comple-tamente rinnovati gli arredi della scuola primaria “Gari-baldi” al Libertà, della scuola elementare EL/7 di Poggio-franco, della scuola media “Duse” di San Girolamo, della scuola media “Manzoni Lu-carelli” di Carbonara e della scuola materna “Clementina Perone”. Attrezzati anche i nuovi refet-tori delle scuole “Grimaldi” al San Paolo, “San Giovanni Bo-sco” al Libertà, e “Mazzini” al Murat.

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mangiare a scuolaUno degli obiettivi dell’azione di governo è stato il miglioramento del servizio di refezio-ne scolastica, da sempre oggetto di critiche in relazione sia ai ritardi nell’attivazione, sia alla copertura parziale del territorio cittadino, come pure alla scelta degli alimenti.I plessi scolastici raggiunti dal servizio sono passati dai 75 del 2005 agli attuali 86, con un numero di alunni iscritti che a gennaio del 2009 ha toccato quota 9464. Dati eloquen-ti, che testimoniano la crescita della fiducia delle famiglie. E questo in virtù sia dell’attivazione tempe-stiva della refezione - nel 2008 il servizio è partito regolarmente il 1º ottobre - sia di un sistema integrato di vigilanza che garanti-sce un monitoraggio costante sul servizio. A febbraio del 2007 il Comune ha siglato un protocollo con il Dipartimento di Prevenzio-ne A.S.L. Bari per effettuare controlli incro-ciati sulla ristorazione scolastica. È stata istituita la Commissione mensa dei genitori, unitamente al Comitato tecnico di controllo. Parallelamente è stato attivato un contrat-to di collaborazione con un nutrizionista. In quest’ottica anche la scelta degli alimenti

che compongono i menu è stata oggetto di un confronto al quale hanno partecipato at-tivamente genitori ed esperti. Si può stimare che nel corso di questo mandato il servizio di refezione sia aumentato del 30%.

trasporto scolasticoNell’anno scolastico in corso il servizio di tra-sporto scolastico ha interessato 30 plessi di scuola d’infanzia, 31 di scuola primaria e 16 di scuola media di 1° grado, con circa 379 corse quotidiane e 8000 alunni coinvolti. Il servizio, che al Comune costa circa 2 mi-lioni all’anno, è gratuito per le famiglie con reddito ISEE fino a 12mila euro e non costa in ogni caso più di 10 euro mensili per le fami-glie con reddito superiore ai 20mila euro. L’Amministrazione Emiliano ha inoltre as-sicurato un controllo continuativo sul servi-zio per migliorare la qualità, d’intesa con le Direzioni scolastiche e con le Circoscrizioni, coinvolgendo inoltre la Polizia Municipale e i responsabili delle aziende di trasporto. Una vera task force a garanzia della regolari-tà del servizio, che negli ultimi anni rivela non a caso una tendenza in crescita.

serviziodi assistenza civicaPer garantire una vigilanza qualificata nei pressi delle scuole comunali, evitare il veri-ficarsi di episodi di bullismo e scoraggiare i piccoli reati, l’Amministrazione Emiliano ha investito circa 250mila euro, impiegando trenta operatori in congedo delle associazioni dei Finanzieri, dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Il servizio di assistenza ha interessato quattordici scuole medie cittadine.

i nuovi criteridi ammissione negli asili nido comunaliA fronte di un numero di richieste superiore ai posti attualmente disponibili nei nidi co-munali, sono stati introdotti nuovi criteri per la formazione della graduatoria cittadina. Viene fissato un punteggio che assicura, come priorità, l’inserimento dei bambini con disabilità, degli orfani, dei piccoli in affido, dei bambini in situazioni familiari di disagio documentate dai servizi sociali, dei bambini con genitori che lavorano entrambi. Questo per sostenere in primo luogo le famiglie in difficoltà e con basso reddito.

l’inserimento degli alunni con disabilitàTra gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazio-ne c’è anche il pieno inserimento degli alunni con disabilità in tutte le scuole cittadine. Per la prima volta, dunque, sono stati assunti in-segnanti di sostegno nelle scuole d’infanzia comunali ed è aumentato il numero degli educatori professionali in servizio (passati da 26 a 40 unità). Parallelamente in tutte le scuole statali sono stati promossi progetti di integrazione - per i quali nel 2008 si è re-gistrato uno stanziamento di oltre 300mila euro - ed è stato garantito il trasporto dei ra-gazzi disabili, ai quali sono stati forniti anche ausili ortopedici e materiali di supporto per i laboratori.

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tempo pieno nellescuole d’infanziaRispondendo ad un’esigenza molto sen-tita dalle famiglie, da ottobre del 2007 nelle scuole d’infanzia comunali si spe-rimenta il tempo pieno: questo consente ai genitori single o che lavorano entrambi di poter contare su un supporto reale e qualificato.Allo stato, dunque, nelle sezioni a tempo pieno i bambini possono rimanere dalle 8 alle 16 (pranzando ovviamente a scuola), mentre nelle sezioni a tempo ridotto dalle 8 alle 13. Complessivamente i circoli d’infanzia co-munali sono cinque con 17 plessi, 133 in-segnanti, 1750 iscritti, 21 sezioni a turno ridotto e 57 a doppio turno.

Da ottobre del 2008, presso i nidi comunali “Villari” (in via Villari) e “Argenti” (in via Toma), sono state istituite due Sezioni primavera, a tutti gli effetti classi ponte tra i nidi e le scuole d’infanzia, destinate pertanto a bambini di età compre-sa tra i 2 e i 3 anni.

Presso il circolo didattico “Balilla”, a Madonnella, la sezione prima-vera, attiva dal 2006, è stata resa operativa grazie all’impegno del Comune, che ha provveduto all’al-lestimento dell’aula e alla fornitura degli arredi, garantendo altresì il servizio di refezione scolastica.

sezioni Primavera

Consiglio delle ragazzee dei ragazzi della I CircoscrizioneDal 2006 coinvolge alunni rappresentanti delle quinte classi delle scuole elementari di Palese e Santo Spirito che, eletti a seguito di rego-lari votazioni, si esercitano alla discussione e al confronto su temi di interesse territoriale, come ad esempio il progetto di riqualificazione del Lascito Garofalo a Palese, sperimentando i pregi e i difetti della democrazia. L’Amministrazione Emiliano ha inoltre soste-nuto la costituzione del Consiglio dei ragazzi della Circoscrizione Carrassi San Pasquale, avviato nell’anno scolastico in corso.

Corti a scuolaIl progetto, promosso annualmente in collabo-razione con numerosi soggetti pubblici e con il supporto di una serie di operatori del settore, si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado della Regione e si propone di diffondere e valorizza-re l’insegnamento del linguaggio filmico.

Miniguide della Città di BariL’iniziativa, realizzata con la casa editrice Pa-lomar di Bari, ha consentito agli alunni di 23 scuole elementari e medie della città di ci-mentarsi nella redazione di piccole guide tu-ristiche su singoli quartieri. Già pubblicate le miniguide di Murat e San Nicola, Madonnella, Japigia e Torre a Mare, Libertà, Marconi, San Girolamo e Fesca, Carbonara, Ceglie e Loseto.

Un’occasione di conoscere Bari attraverso la sensibilità dei più piccoli.

Corsi propedeutici di musicaGrazie ad una convenzione con l’Auditorium Vallisa, alunni di scuole materne, elementari e medie seguono lezioni di musica. Dal 2009, con il progetto “Fare musica Insieme” anche gli alunni disabili delle scuole elementari e medie cittadine hanno l’opportunità di appli-carsi alla pratica musicale.

I linguaggi dell’integrazione teatraleDa quattro anni 100 alunni di trenta scuole cittadine, tra elementari e medie, partecipano ai corsi di formazione teatrale finalizzati alla piena integrazione dei ragazzi disabili nelle scuole, condotti da esperti del Teatro Kimet operA. Una straordinaria esperienza di cre-scita e di consapevolezza resa possibile dalla magia del teatro.

Piccoli burattinai cresconoCorsi di formazione all’antica arte dei burattini presso il Grateatrino Casa di Pulcinella, la più prestigiosa realtà barese del settore. Gli allievi delle scuole materne ed elementari coinvolti nel progetto sperimentano l’emozione di co-struire e animare i burattini e sono protagoni-sti degli spettacoli finali in tutte le scuole che aderiscono all’iniziativa.

alcuni progetti educativi scolastici

il testimone consaPeVole

“mio figlio cresce benee io vivo meglio”Dopo un’attesa di circa un anno, mio figlio ha potuto frequentare la scuola d’infanzia pubblica Suor Agnese Salvati. La sua accettazio-ne all’interno della struttura ha migliorato l’organizzazione della vita familiare: per me, mamma lavoratrice, l’unica alternativa ai troppo costosi asili privati era rappresentata dall’aiuto offerto di giorno in giorno da parenti dispo-nibili ad occuparsi del bambino. Ora, invece, dalle 8.30 alle 15.30, posso lavorare senza preoccu-pazioni: mio figlio è impegnato all’asilo in attività che spaziano dall’inglese al basket, garantendo così la tranquillità di entrambi.

Maria GalettaMamma del quartiere Libertà

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Una città ponte tra Europa, Russia e Mediterraneo,ma stavolta non solo a parole

BARI AL CENTRO DEL MONDO

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Page 47: Ce a ffàtte Emiliàne?

la città di Bari mai come in questi ultimi cinque anni è stata protagonista di grandi eventi a livello nazionale ed internazionale.

La “porta d’oriente” dei libri di storia cittadina non è più solo un auspicio, ma una realtà che si sta consolidan-do intorno all’identità di questa terra, alla sua posizione geografica, al cul-to nicolaiano. La restituzione della

Chiesa Russa al Patriarcato di Mosca e i due vertici internazionali con Putin e Medvedev; la rinascita del Teatro Petruzzelli e la valorizzazione dello stadio San Nicola; la partnership con l’oNU per la sicurezza; la designa-zione di Bari come sede decentrata dell’Expo 2015 di Milano; la candi-datura per il 7º World Water Forum; le due importantissime partite della Nazionale di calcio campione del mondo, sono tutti risultati perseguiti con la determinazione e l’orgoglio di

chi sa di avere le carte in regola per raggiungere grandi traguardi.Per questo la politica internaziona-le inaugurata dall’Amministrazione Emiliano ha già seminato progetti ambiziosi i cui frutti saranno raccolti anche dalle generazioni future.Bari oggi, dopo anni di marginalità, è di nuovo capace di pensare in gran-de e di competere con le più evolute città europee. Siamo solo all’inizio. Il futuro di questa terra non è mai sta-to così ricco di opportunità.

Una città ponte tra Europa, Russia e Mediterraneo,ma stavolta non solo a parole

BARI AL CENTRO DEL MONDO

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CATTOLICI E ORTODOSSIPIÙ VICINI, GRAZIE A BARILa restituzione della Chiesa Russa di Bari al Patriarcato di Mosca rappresenta un passaggio fondamentale del percorso per la riunifica-zione tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. Bari, da sempre meta dei pellegrini devoti a San Nicola, è infatti unica nell’avere due templi cristiani dedicati al Santo ecumenico per eccellenza: la Basilica di San Nicola, di proprietà del Vaticano, e la Chiesa Russa, di proprietà degli ortodossi.Il 14 marzo 2007, in occa-sione del Vertice Italo-Rus-so alla presenza di Vladimir Putin e Romano Prodi, fu assunto l’impegno solenne, che il Consiglio Comuna-le di Bari ha onorato il 16 aprile 2008. La delibera relativa al passaggio della Chiesa Russa dal Comune di Bari al Patriarcato di Mo-

sca è stata approvata dalla sola maggioranza di centro sinistra.Ed è così che il 1º marzo 2009 il presidente della Repubblica Italiana Gior-gio Napolitano ha potuto consegnare le chiavi della Chiesa Russa al presiden-te della Federazione Russa Dmitrij Medvedev, all’in-segna dell’amicizia e della fratellanza tra i due Paesi.Il sindaco Emiliano ha avu-to un ruolo di primo piano nella gestione di tutta la trattativa, concludendo l’accordo che ha riguarda-to la permuta degli immo-bili di proprietà comunale della Chiesa Russa e della Prefettura con la Caserma Rossani, di proprietà dello Stato, cui si aggiungono 13 milioni di euro destinati alla riqualificazione dell’area.

la rossani ai baresiLa Caserma Rossani è dei baresi. Si tratta di un’area enorme, nel cuore di Bari, abbandonata da decenni. Grazie a un’inizia-tiva del sindaco Emiliano, è finalmente entrata nella proprietà del Comune e oggi può essere riqualificata. Il progetto per la Rossani è in realtà un progetto per Bari. Di una città che ricuce le sue ferite urbanistiche, sociali, cultu-rali ed economiche e che, attraverso il recupero di spazi stra-tegici come questo, costruisce il suo futuro. Per questa ragione l’Amministrazione ha cominciato a lavorare su diversi fronti: il coinvolgimento dei cittadini attraverso iniziative pubbliche, per raccogliere idee e proposte. La stesura da parte dello staff del Piano Strategico di un progetto di massima di parco urbano polifunzionale, utile per accedere a finanziamenti statali ed eu-ropei. Ed infine la predisposizione di un concorso internazionale che porti alla realizzazione del parco urbano polifunzionale più attrattivo della Puglia.Sarà questo uno dei punti centrali del programma di governo del sindaco Emiliano per i prossimi cinque anni.

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la “felice Bari” di Benedetto xViSin dal primo di questi intensissimi cinque anni, la città ha sa-puto dare prova della sua maturità e della sua capacità di ospi-tare grandi eventi, politici, culturali, religiosi e sportivi, dal sapo-re internazionale. La prima di queste occasioni si è presentata con il XXIV Congresso Eucaristico Nazionale, tenutosi a Bari nel maggio 2005: a meno di un anno dall’insediamento dell’attuale Amministrazione comunale, la città ha saputo accogliere egre-giamente l’appena eletto Papa Benedetto XVI, impegnato nella sua prima visita pastorale fuori da Roma. Lo storico evento, che ha sancito una volta di più il ruolo di Bari come città votata al dialogo interreligioso si è svolto nell’ansa di Marisabella.La sua riuscita è stata garantita dal perfetto funzionamento del piano predisposto per il traffico e la sicurezza: per gli oltre 200mila i fedeli presenti alla Messa del Santo Padre, una gior-nata indimenticabile.

Hotel delle Nazioni,un’operazione a cinque stelleL’Hotel delle Nazioni tornerà pre-sto ad essere il fiore all’occhiel-lo tra gli alberghi della città. Da troppo tempo inutilizzato, dopo una parentesi che lo ha visto im-piegato come sede di uffici co-munali, l’edificio tornerà a splen-dere grazie alla sua cessione alla Fimco, azienda pugliese attiva nel campo dell’edilizia. Un bel risultato dell’Amministrazione Emiliano, che decise di metterlo in vendita attraverso bando pub-blico, vincolandone la destina-

zione d’uso ad albergo di lusso. Nonostante i soliti profeti di sven-ture, che dichiararono: “Nessuno comprerà l’albergo delle Nazio-ni”, l’edificio è stato venduto per 18milioni 900mila euro. Danaro, questo, che è stato utilizzato per attivare ulteriori servizi in favore della collettività. L’attuale Am-ministrazione è così riuscita a portare a termine un’operazione che restituirà ai baresi una delle strutture storiche della ricettività cittadina.

exPo 2015, l’asse Bari-milanoBari sarà partner di Milano, ospitando una sezione dell’Expo Uni-versale 2015. Il sindaco Emiliano lo ha proposto direttamente al presidente del Consiglio durante il suo discorso all’inaugurazione della 71° Fiera del Levante. L’invito è stato accolto sia da Silvio Berlusconi sia dal sindaco Letizia Moratti. Sarà un evento di straor-dinaria importanza che coinvolgerà la comunità barese e l’intera area metropolitana di Terra di Bari. Emiliano ha scelto Gianluca Paparesta quale coordinatore responsabile del progetto.

ce ha ffàtte emiliàne? - Bari al centro del mondo

120.000contro tutte le MafieBari vuol dire giustizia, legalità, sicurezza: l’af-fermazione di questi tre principi fondamentali del vivere civile ha tro-vato espressione nella XIII Giornata della me-moria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che si è te-nuta a Bari il 15 marzo del 2008.Don Luigi Ciotti, presi-dente di Libera e Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico, promo-tori dell’iniziativa, hanno accettato con grande

soddisfazione la propo-sta del sindaco Miche-le Emiliano, magistrato simbolo della lotta alla mafia in Puglia, di dare al capoluogo pugliese l’occasione di ospitare una manifestazione di tale importanza.Bari è diventata così una ca-pitale dell’antimafia italiana. oltre 120mila persone hanno preso parte al corteo, sfilando per le strade cittadine. Un risultato straordi-nario, che ha superato ogni aspettativa.

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BARI DUE VOLTE AZZURRAItalia-Scozia e Italia-Irlanda: due feste di sport e di accoglienzaEra dal lontano 1995 che la Nazionale di calcio mancava da Bari. E invece, negli ultimi tre anni, lo stadio San Ni-cola ha potuto ospitare ben due importantissime partite degli Azzurri. Italia-Scozia, per le qualificazioni europee e Italia-Irlanda, per le qualificazioni mondiali. Le partite più prestigiose dei tornei eliminatori. Allo stadio si è tornati a respirare l’aria delle notti magiche. Ma è tutta la città che ha risposto egregiamente a questi appuntamenti. L’acco-glienza delle decine di migliaia di tifosi provenienti da oltre Manica, è stata eccellente. Nessun ingorgo, nessun inci-dente. Solo tanta allegria e decine di iniziative: l’esposizio-ne della Coppa del Mondo presso Palazzo di Città (18.000 visitatori), le cerimonie per il conferimento della cittadinan-za onoraria ai campioni del mondo Zambrotta, Materazzi e Perrotta, nonché all’amatissimo ex calciatore del Bari, Igor Protti, la grande festa di musica in piazza Ferrarese con diecimila persone che hanno ballato e cantato insie-me, solo per citarne alcuni. L’ennesima dimostrazione di maturità di una città accogliente ed europea.

il testimone consaPeVole

“Bari è meravigliosa: torneremo presto!”L’accoglienza che ci ha dato la vostra città è stata strepitosa. Siamo entusiasti del concerto in piazza organizzato in nostro onore che si è trasformato in una festa collettiva senza precedenti. Un doppio brindisi con Guinness e Peroni a Bari e ai suoi cittadini: avete superato le nostre aspettative.Torneremo presto!.

Anghus BolsterTifoso irlandese

Lo stadio San Nicola pronto per il futuro

Il San Nicola è una struttura architettonicamente straordinaria. Ma il futuro degli stadi non può più dipendere solo da una partita di calcio ogni due settimane. Gli stadi più moderni, oggi, ospitano strutture diverse: palestre, ristoranti, bar, fast-food, megastore, negozi, gallerie, cinema, aree espositive. Per accelerare questo processo, l’Amministrazione comunale ha deciso di privatizzare il San Nicola e di approvare una variante del Piano Regolatore che consenta la sua trasformazione in uno stadio dotato di strut-ture e servizi, come quelli di Londra, Parigi e Amsterdam.

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Impianti ristrutturati, progetti con le scuole,migliaia di baresi tornano in campo

lo sport è un formidabile strumento di aggregazione e integrazione, che valoriz-za le differenze e sconfigge ogni pregiudizio.

Contribuire alla crescita sana dei no-stri figli è un dovere. Perché essere

sportivi è molto più che una condi-zione fisica: è una disposizione pro-fonda ad accogliere la bellezza della vita e ad incontrare gli altri.Per questo l’Amministrazione Emilia-no si è impegnata a recuperare tutti gli impianti sportivi comunali per po-terli restituire alla fruizione pubblica, assicurando una gestione moderna

ed efficiente di tutte le strutture e promuovendo progetti sempre nuo-vi con il mondo della scuola e del sociale. oggi sono tantissimi gli ap-passionati che frequentano i campi, le palestre e i corsi organizzati in collaborazione con il Comune. E che quindi, ogni giorno, concretamente, migliorano la qualità della loro vita.

BARIPIÙ SPORTIVA

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riViVono12 PalestreL’Amministrazione Emiliano ha riaperto le porte di ben 12 pale-stre comunali, alcune chiuse al pubblico da più di un decennio, attraverso interventi straordinari e nuova gestione. Mai Bari aveva avuto così tante palestre funzio-nanti tutte insieme. oggi questi luoghi, inaugurati tutti tra il 2004 e il 2006, sono centri frequenta-ti specialmente dai giovani e da decine di società sportive per una media di 7-10 ore di utilizzo al giorno. Il Comune ha effettuato lavori di adeguamento e miglio-

ramento anche in altre strutture. Come il campo scuola Bellavista, riaperto dopo 10 anni di inattività, e oggi utilizzato da oltre 500 atle-ti. E poi la Palestra ex Gil, più nota come Palamartino, contenitore dello sport cittadino e non solo. Da non dimenticare tutte le pale-stre ristrutturate: una al San Pao-lo, due a Carrassi-San Pasquale, due a San Pio (ex Enziteto), due a Carbonara, una a San Girolamo, e le due palestre all’interno dello Arena della Vittoria.

gli imPianti sPortiVirestitUiti ai Baresi

7 campi di calcio

12 palestre

2 piste d’atletica

3 piste di pattinaggio

spesa complessiva:

4.800.000 euro

il testimoneconsaPeVole

“Una volta a Bari lo sport era un problema”Il “problema” dello sport per noi non esiste più. Prima il problema riguardava la carenza di fondi, la mancanza di attenzione da parte dell’Assessorato allo sport, ora il problema consiste nel gestire le numerose persone che si stanno avvicinando allo sport nel campo scuola Bellavista, completamente ristrutturato nel 2006. L’impianto comprende un’area di circa 30mila mq interamente recintata, è aperto ininterrottamente dalle 7.30 alle 20.30 con un’affluenza di circa 2.500 persone.L’assessore ha erogato fondi per circa 465mila euro ristrutturando quello che ora è l’unico campo completo di qualsivoglia attrez-zatura. Si è inaugurato il campo di Enziteto, si è rifatta la pista di atletica leggera, abbiamo atleti che andranno in nazionale. In 24

mesi il programma è stato comple-tamente attuato, si è data la gestio-ne degli impianti alla Multiservizi, ad eccezione del Bellavista, che è invece gestito da noi. È stato effet-tuato un censimento degli impianti sportivi e la loro riqualificazione, e laddove si è potuto sono stati creati impianti ex-novo.Siamo inoltre orgogliosi della can-didatura di Bari ad ospitare i Cam-pionati europei di atletica leggera del 2014, sostenuta da Franco Are-se, presidente federale della Fidal. Il presidente ha aderito all’iniziati-va nel corso di un incontro svoltosi al Comune di Bari al quale hanno partecipato il sindaco Michele Emiliano, l’assessore allo Sport e Pianificazione strategica Elio San-nicandro, l’assessore al Bilancio Gianni Giannini e il presidente del Coni Bari Eustachio Lionetti.

Angelo GilibertoPresidente FIDAL - Puglia

Tornerà a funzionare da settembre prossi-mo il più grande spazio sportivo al coperto della città. Il Palaflorio, chiuso dal 1999 per inagibilità, riapre agli sportivi, ai ragazzi, ai cittadini di Bari. Per manifestazioni ordina-rie e di grande livello. Cominciati a febbraio 2008, i lavori di ristrutturazione hanno pre-visto l’adeguamento antisismico, la manu-tenzione strutturale e funzionale.Inoltre, l’Amministrazione Emiliano è inter-venuta per migliorare l’acustica e dotare il palazzetto di attrezzature più moderne al fine di utilizzarlo in più contesti, come i concerti musicali. Il costo dell’opera è di 3 milioni di euro, di cui 1.359.000 a carico del Ministero dello Sport.

TORNAIL PALAFLORIO

ce ha ffàtte emiliàne? - Bari PiÙ sPortiVa cHe mai

Marco Dabbicco

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lo sportin ogni angolo

della città

Grazie alla collaborazione delle Circoscrizioni l’Ammini-strazione ha promosso e finanziato più di venti progetti di promozione dello sport in tutti i quartieri della città. Le politiche comunali, fondate su azioni di contrasto al-l’emarginazione sociale, hanno mirato in questo modo non solo a diffondere una nuova cultura sportiva tra i più giovani, ma anche a incentivare la crescita del numero di società dilettantistiche. Il risultato è la partecipazione di oltre mille bambini alle diverse manifestazioni promosse.

in america li chiamanoPlaygroundSono i campi sportivi pubblici, ov-vero quelli con libero accesso a tutti. Seppure ci siano ancora po-chi spazi del genere aperti in città, ne sono stati riqualificati ben 16 dall’Amministrazione Emiliano. Si tratta di piste per ciclocross, campi sportivi, campi da calcio e un cam-petto polivalente.Luoghi dove chiunque può prati-care attività fisica gratuitamente e trascorrere, senza limiti, il pro-prio tempo libero.

Nuove regole,per un utilizzopiù intelligenteA fine 2007, sono stati elaborati due nuovi regolamenti comunali: uno sul-l’utilizzo degli impianti sportivi co-munali e l’altro sull’erogazione dei fondi a società e associazioni. È stato così possibile affidare le strutture in gestione diretta alle società sporti-ve, assicurando maggiori presenze negli impianti, sia un utilizzo più in-telligente delle risorse economiche comunali, insieme a regole certe per la gestione.

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Sono tante le manifestazioni sportive per i più giovani organizzate in questi cinque anni. Dalle Miniolimpiadi cit-tadine delle Circoscrizioni, che hanno coinvolto in gara più di 5mila minori in sei diverse discipline, ai progetti scolastici, cui hanno partecipato 40 scuole primarie con oltre 12mila stu-denti e 15 scuole secondarie di primo grado con oltre 3mila ragazzi iscritti alle attività. Merita un cenno anche il progetto che

ha promosso l’insegnamento del nuo-to tra gli alunni della scuola primaria. I corsi gratuiti nelle Piscine comunali e, di recente, nel direzionale del San Paolo, hanno coinvolto, a trimestre, circa 1.200 bambini.Molti sono stati gli eventi con testi-monial di eccezione, come campioni olimpici e atleti di fama internazio-nale, così come le attività sportive scolastiche volte all’integrazione dei ragazzi con disabilità.

QUANDO I BAMBINIFANNO SPORT

Un cenno a parte merita “1,2,3…via”. Un progetto innovativo realizzato in collaborazione con Barilla, tenuto nel-le scuole e nelle palestre della città e incentrato interamente sull’abbina-mento attività sportiva-educazione alimentare.

Infatti, bambini, insegnanti e genito-ri insieme, hanno sviluppato diversi programmi finalizzati all’assunzione di corrette abitudini sportive e nutriziona-li, sotto la guida di istruttori del CoNI. Negli ultimi quattro anni, “1,2,3…via” ha coinvolto più di 10mila bambini.

1,2,3... 10.000 bambinieducati allo sport e all’alimentazione

“Campusmania” è un progetto di edu-cazione allo sport promosso dal Comu-ne e rivolto ai minori dai 6 ai 16 anni dopo la fine dell’anno scolastico. Da giugno ad agosto, centinaia di bambini e ragazzi hanno avuto così la possibi-lità di seguire corsi di atletica leggera, nuoto, calcio, pallacanestro, pallavolo, rugby, arti marziali, tiro con l’arco, ten-nis, pallamano, scherma e ginnastica utilizzando gli spazi del Bellavista, del-lo Arena della Vittoria, del Palazzetto dello Sport di San Pio e delle Piscine comunali.“Campusmania”, aperto a tutti e gra-tuito per i minori provenienti da fami-glie in condizioni di disagio, si è arric-chito nel tempo di nuove progettualità, con la sessione invernale del progetto e con il coinvolgimento, a partire dal-l’estate 2008, del CIP- Comitato Italia-no Paralimpico, che ha messo a di-sposizione i suoi istruttori a garanzia di una specifica assistenza per ragazzi con disabilità fisiche e psichiche.Anche in questo caso i numeri confer-mano la validità del progetto: dai 100 iscritti del 2006 si è arrivati agli oltre 300 del 2008, a testimonianza della crescente fiducia delle famiglie a fron-te della qualità di un’offerta ampia e diversificata.

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il lavoro dell’amministra-zione emiliano è partito da alcune esigenze semplici.

La necessità di coinvolgere nella pro-grammazione tutti i quartieri, la voglia di costruire e rendere stabili alcuni appuntamenti nel corso dell’anno, il bisogno di mettere a disposizione della città gli spazi comunali - su tutti la Sala Murat e il Fortino Sant’Antonio - il desiderio di far crescere il pubblico con una stagione più ricca e diffusa,

aperta al dialogo fra centro e perife-ria, città e territorio, bisogni locali e prospettive nazionali, culture e sen-sibilità diverse. Al fine di aumentare il piacere di vivere la città e la sua ca-pacità attrattiva, sono stati promossi talenti, prodotte iniziative, valorizzati il patrimonio architettonico e artistico e l’innata ospitalità dei baresi.Per realizzare questi obiettivi si è coltivata con cura una programma-zione ampia e diffusa, considerando tutti i quartieri degni palcoscenici per

proposte di qualità. Centinaia di ap-puntamenti (600 nel 2008) di musica, teatro, cinema e animazione, hanno abitato luoghi che in precedenza non erano mai stati nemmeno sfiorati da un cabarettista di provincia. E non si è trattato semplicemente di una poli-tica distributiva, perché la continuità, pur in assenza di strutture, ha sup-plito a storiche carenze, animando contenuti e attività che sono ormai divenute abituali per un larghissimo pubblico.

CULTURAE SPETTACOLOIN TUTTI I QUARTIERI

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Se in gennaio la Giornata della Me-moria si è trasformata in un mese dedicato al ricordo, mettendo in luce tragedie dimenticate e nuove mi-nacce, e sopratutto promuovendo la conoscenza della storia fra i giovani, l’infanzia è diventata protagonista in-discussa de L’Ospite Bambino: un festival destinato alle migliori espe-rienze educative, artistiche e ludiche. Un investimento sul futuro.

A un’estate abitualmente trascurata si è affidato il compito di offrire mo-tivi forti d’interesse a diverse fasce di pubblico, all’insegna del Valore dell’Acqua, bene primario, motivo d’identità ma anche fonte di sprechi ingiustificati. Così, il palcoscenico estivo barese è diventato meta am-bita per i grandi tour nazionali, come mai lo era stato in precedenza: da Vasco Rossi a Eros Ramazzotti, da Claudio Baglioni a Franco Battiato,

dal live di MTV Coca Cola a Battiti Live e al teatro brillante di Fiorel-lo. Tutto, senza rinunciare ad una produzione originale, in cui si sono andati consolidando festival di pre-stigio come “Bari in Jazz”, “L’Acqua in Testa”, “Notti di Stelle”, “Cinema-damare”.

Un coordinamento fra gli storici cartelloni cittadini, ha trasformato il fomat Bari in Autunno in un gi-gantesco ininterrotto festival delle arti, nell’ambito del quale sono stati rilanciati appuntamenti di presti-gio come “Time Zones”, “Balafon”, “Filmmaker”. D’altronde non sono mancate vere sfide, come la nascita di appuntamenti interamente dedica-ti alla musica contemporanea come “Urticanti” e “Silence” o il rinnovato appuntamento con i Giovani Artisti Pugliesi (Gap).

Emblematicamente rappresentato dal-la nuova Stagione di Prosa del Tea-tro Piccinni - un cartellone passato dagli originari sette appuntamenti, a ventuno titoli e cinque teatri in rete - l’autunno barese ha incarnato uno dei principi base promossi da que-sta politica culturale, e cioè il valore che acquistano le qualità individuali quando riescono a mettersi insieme: quella “e” congiunzione che l’Ammi-nistrazione Emiliano, al tempo della campagna elettorale del 2004, aveva indicato come slogan e obiettivo del-l’azione di governo.

Ma se c’è un format che più di ogni altro, per maturità e compiutezza, si può indicare a rappresentare i cin-que anni trascorsi, è certamente il Dicembre a Bari, che anima strade, chiese, palestre, luoghi del commer-cio e dello shopping, proponendo ini-ziative ormai divenute appuntamenti

fORMAT, IDEE, GRANDI E PICCOLI EVENTI. BARI SI RISVEGLIA

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fORMAT, IDEE, GRANDI E PICCOLI EVENTI. BARI SI RISVEGLIAobbligati. Dalla magia degli artisti di strada in “Falò e piccoli fuochi”, agli spettacoli negli ospedali pediatrici e nelle carceri di “Abbracci”, dai con-certi danzanti “Di musica e di danze”, alle innumerevoli mostre, fra cui spic-ca quella dedicata nel 2007 a San Ni-cola, “San Nicola, splendori d’arte d’Oriente e d’Occidente” (con oltre 65.000 visitatori), il Dicembre a Bari è diventato espressione di un’idea di comunità aperta e solidale, in cui la cultura assume il ruolo di collante e di motore dello sviluppo.

In questo quadro Le voci dell’Anima, con i mille artisti che hanno abitato le chiese di tutti i quartieri, per dire del valore che la cultura e il dialogo pos-sono esprimere in favore della pace e della convivenza civile, è certamente il segno distintivo di questa Ammini-strazione.

Sul fronte della tradizione, molto si è lavorato per ridisegnare uno degli appuntamenti più amati dai baresi, il Corteo storico di San Nicola, ali-mentando gradualmente iniziative pa-rallele, destinate a recuperare il senso più profondo della storia e della festa.

Sempre nel solco della tradizione si è lavorato perchè il Premio Città di Bari, in sintonia con gli indirizzi espressi da Pinuccio Tatarella, oltre che come riconoscimento letterario, crescesse come occasione concreta di promozione della lettura. Con la sua nuova collocazione (la serata fi-nale si svolge dal 2005 nel parco di Largo 2 giugno), gli incontri con gli autori, il book crossing e la festa dei lettori, anche grazie alla complicità delle librerie cittadine, si è enorme-mente sviluppata la diffusione del libro, rivoluzionando un settore ovun-que in crisi.

Né in questi anni sono mancati appun-tamenti gratuiti con la lettura e con la musica promossi in ogni luogo - pub-blico e privato - grazie alla disponibili-tà degli allievi del Conservatorio Nicco-lò Piccinni e alla collaborazione con la Fondazione Petruzzelli e la casa editri-ce Progedit. “Musica in periferia” e “Letture di quartiere” hanno rappre-sentato occasioni di ascolto, socialità e di riflessione aperte al pubblico di ogni genere.

Così facendo si è tentato di coniuga-re le diverse anime di questa città e di soddisfare i gusti di ciascuno. E tutto questo nonostante una progres-siva riduzione delle risorse disponibi-li. Convinta della qualità di questo la-voro, oggi l’Amministrazione Emiliano lo pone come una base solida su cui edificare il futuro di una città prezio-sa, piena di potenzialità e di talenti.

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i format Periodici

Il mese della memoriaL’Ospite BambinoIl Valore dell’AcquaBari in AutunnoDicembre a BariPremio Letterario Città di BariCorteo StoricoMusica in periferiaLetture di quartiere

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il teatrole nUoVe stagioni del Piccinni

Della Città il SentimentoIl Tempo Imperfetto

stagioni in conVenzioneAbelianoAnonima GRGranteatrinoTiberio FiorilliKismet OperACittà dei Ragazzi

altre rassegneTeatro di narrazioneBari danzaFalò e piccoli fuochiAbbracci

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le arti VisiVe

San Nicola, splendori d’arte d’Oriente e d’OccidenteTina Modotti: Arte, Vita e LibertàHarry PotterVista dal Basso: Barivecchia fotoraccontata dai bambiniBarifotografiaCd-rom “Per Bari”Gap Giovani artisti pugliesi

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grandi eVenti

Coca Cola live @ MTVBiennale dei giovani artisti dell’Europa e del MediterraneoTRL on tourBattiti liveIl Capodanno in piazzaI concerti al della VittoriaLe Notti bianche

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il cinemaFilm stageL’Accademia del Cinema dei ragazzi di EnzitetoFilmmakerLevante Film FestivalPellicole a ColloquioSentieri nel CinemaCinemadamareFestival del Cinema ItalianoBalafon

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la mUsica classica

Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari Camerata Musicale BareseCollegium MusicumFondazione Piccinni

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le mUsicHe in mezzo

Le voci dell’AnimaTime ZonesSoul MakossaPlanet of SoundL’Acqua in testaControfestivalDi suoni e di danzeUrticantiSilenceAqua vitae

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Stefano Accorsi Houria Aïchi Giovanni Allevi Aldo, Giovanni e Giacomo Antonio Albanese Laurie Anderson Biagio Antonacci Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana Pupi Avati

Avion Travel Luis Bacalov Marco Baliani Franco Battiato Giuseppe Battiston Alessandro Bergonzoni Alex Britti Anna Buonaiuto Caparezza Vinicio Capossela

Ascanio Celestini Vincenzo Cerami Cirque Eloize Mel C Gianni Ciardo Cristina Comencini Nicola Conte Paola Cortellesi Lella Costa Maddalena Crippa Simone Cristicchi Nino D’Angelo Pino Daniele Franco De Grassi Erri De Luca Manuel De Oliveira

Pippo Del Bono Stefano Di Battista Ludovico Einaudi e Mercan Dede Elio e le Storie Tese Peter Esterhazy Giovanni Lindo Ferretti e Gianluca Petrella Fabri Fibra Arnoldo Foà

Paolo Fresu Lucilla Galeazzi e le Faraualla Jan Garbarek Djivan Gasparjan Max Gazzé Gemelli Diversi Elio Germano Massimo Ghini Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco

David Grossman Annamaria Guarnieri Sabina Guzzanti Peter Greenaway David Grossman Paolo Hendel Roberto Herlitzka The Hives Natalie Imbruglia Tahar Ben Jelloun

Abbas Kiarostami Angelique Kidjio Kings of Convenience Gabriele Lavia Yasmin Levy Lillo&Greg Petra Magoni e Ferruccio Spinetti Licia Maglietta Valerio Mastandrea

Mariangela Melato Liza Minnelli Mario Monicelli Laura Morante Nanni Moretti Morgan Sarah Jane Morris e Danilo Rea Milva Eimuntas Nekrosius Noa Acoustic Band &

Solis String Quartet Nichi Nicolai Alva Noto Roy Paci Michele Placido Violante Placido Silvio Orlando Umberto Orsini Moni Ovadia Anna Oxa Valeria Parrella Arvo Pärt

Nicola Piovani Paolo Poli Michel Portal & Richard Galliano Patty Pravo Danilo Rea e Sarah J. Morris Radiodervish Lou Reed Antonella Ruggiero Sergio Rubini

Ryuichi Sakamoto Lunetta Savino Brunella Schisa Ettore Scola Daniele Sepe e James Senese Louis Sepulveda Peppe Servillo Toni Servillo

Daniele Silvestri Shaggy Marino Sinibaldi Patti Smith Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo (Toti&Tata) Ambrogio Sparagna

Vittorio Storaro Gianmaria Testa The Ladies of Song Franca Valeri Antonello Venditti Carmela Vincenti Carlo Verdone Wim Wenders Checco Zalone Patrizia Zappa Mulas

in QUesti anni a Bari...

... e molti altri, imPossiBili citarli tUtti

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MA LA NOTTE SìBari regina della notte. Bari con un palco in ogni piazza. Decine di mi-gliaia di persone in strada fino all’alba a ballare, cantare, divertirsi. Grandi concerti, grandi ospiti, grandi ritorni. Nessun incidente, nessun problema

di ordine pubblico. Una città che sa farsi bella e sceglie di fare le cose in grande. Prove di maturità cultu-rale superate a pieni voti. Non notti bianche come meteore nel buio, ma picchi di una programmazione cultu-

rale permanente e riprova di grandi capacità organizzative. Per la prima volta la BNL, che cura la tesoreria del comune, ha sponsorizzato i gran-di eventi di Capodanno e delle Notti Bianche.

Capodanno e notti bianche. Una Bari spettacolare

2004: tsunami nel sud-est asiatico, annullati i festeggiamenti per solidarietà

2005: Sud Sound System, Caparezza, Folkabbestia, orchestra di Piazza Vittorio.

2006: Alex Britti, Lillo&Greg e i Blues Willies, Nichi Nicolai, Stefano Di Battista e gli Aura con l’orchestra Sinfonica del Teatro Marruccino di Chieti, dj set di Controradio.

2007: La Combriccola di Vasco, Jubilee Gospel Singers - special guest Jenny B, Toti e Tata in “Tutto in una notte”, Gianni Ciardo, Checco Zalone e la Mitili ignoti band, Carmela Vincenti, Paolo Migone.

2008: Daniele Sepe e la Brigada inter-nazionale, Fabri Fibra, GeGè Telesforo and The GrooveMaster 5tet, I Righeira, Morgan, Patty Pravo.

caPodanno in Piazza

Bandita

Timpanisti Nicolaus Barium

Notte Jazz, a cura di Roberto ottaviano

orchestra Sinfonica della Provincia di Bari: omaggio a Nino Rota

Toti & Tata: il ritorno

Renzo Arbore e l’orchestra Italiana

Elio e Le Storie Tese

Cappella Augustana in Concerto

La notte delle Vittorie: i protagonisti e le emozioni del vecchio stadio di Bari

Nicola Conte dj set

Inni alla notte: Silvia Bre legge le poesie

Mostra: “Experimenta - Parola dentro”

Reading: Per non voltare pagina

Sfilate, degustazioni, proiezioni video

notte BiancametroPolitana

29 settembre 2007

Falò e piccoli fuochiGrande parata di strada della compagnia catalana Els ComediantsAntonello VendittiPino DanieleReading del Centro Diaghilev alla Vallisa“Divinazioni”, a cura del Teatro Kismet, Kempisch Danspaleis: il circo in piazza DiazControfestival

PUglia nigHt Parade

7 dicembre 2008

PRoGETTo REALIZZATo DA REGIONE PUGLIAE TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

Michele Carnimeo

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Da dicembre 2006 a maggio 2007 al Ca-stello svevo di Bari una grande mostra, “San Nicola: splendori d’arte d’oriente e di occidente”, la più grande mai dedi-cata al Santo di Myra. Un viaggio in 130 opere attraverso quindici secoli di storia, attraverso i continenti e le culture, dal-l’Asia Minore a Costantinopoli, dall’im-pero bizantino alla Russia ortodossa, dal Levante multireligioso all’Italia cattolica, dall’Albania e dalla Turchia musulmane all’olanda protestante e da lì, per una singolare serie di eventi, fino all’isola di Manhattan. Un viaggio compiuto con la lente del-la storia dell’arte, grazie alle opere dei più grandi artisti che nei secoli hanno rappresentato le storie e i miracoli del Santo taumaturgo, rendendone eterni il culto e la fama: tra gli altri Beato Ange-lico, Paolo Veneziano, Lorenzo Monaco, Andrea orcagna, Lorenzo Lotto, Corrado Giaquinto, Alvise e Bartolomeo Vivarini, Jan Steen, fino ad Andy Warhol.Uno straordinario evento reso possibile dalla collaborazione tra Comune, Provin-cia, Regione, Soprintendenza, Università degli Studi e Basilica pontificia di San Nicola che ha suscitato l’entusiasmo di 65mila visitatori, tra i quali anche Roma-no Prodi e Vladimir Putin.

san nicola in mostra

galleria spazio giovaniDall’insediamento dell’Amministrazione Emi-liano, nello spazio ricavato all’interno della sede dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Politiche giovanili sono state ospitate trenta mostre, tra collettive e individuali, di allievi dell’Accademia delle Belle Arti, di scuole e diverse associazioni e gruppi giovanili. Per consentire alla città di riappropriarsi di uno spazio importante, sono stati ampliati gli ora-ri di apertura della galleria, che si può visitare anche la sera e nei fine settimana.

settembre della creatività giovanile In occasione della rassegna, Bari Vecchia si trasforma in un grande spazio espositivo a disposizione di giovani artisti locali appas-

sionati di arti visive, musica, artigianato, fotografia, teatro, restauro ed altro ancora. Un’esplosione di creatività che ogni anno a settembre pervade il centro storico.

gemini museIl Comune di Bari aderisce annualmente al-l’iniziativa “Gemine Muse, i giovani artisti si ispirano ai capolavori museali del passato”, promossa dal circuito Giovani Artisti Italiani. La manifestazione coinvolge numerose città e musei italiani ed europei: gli artisti entrano nei musei, esplorano i segreti dei capolavo-ri antichi e propongono produzioni originali ispirate alle opere esposte. Un dialogo tra arte contemporanea e arte antica filtrato dal-lo sguardo dei nostri talenti.

Giunto quest’anno alla XII edizione, grazie all’Amministrazione Emiliano il Premio letterario Città di Bari si è aperto comple-tamente alla città: sia per la scelta della location della serata finale, ambientata all’interno del Parco di Largo 2 Giugno, sia per il coinvolgimento di centinaia di stu-denti delle scuole cittadine nella giuria po-polare. Una rivoluzione rispetto al passato e una scelta di parte: quella di diffondere soprattutto tra i più giovani l’amore per la lettura e di stimolarne il senso critico e il desiderio di conoscenza. In questo modo gli scrittori finalisti individuati dalla giuria tecnica presieduta da Walter Pedullà sono

ospiti della Città di Bari e incontrano il pubblico dei lettori nella splendida cornice del Fortino Sant’Antonio nell’ambito degli appuntamenti di “Scritture al Fortino”: un’occasione preziosa di confronto e di dialogo.Dal 2005 il premio Città di Bari è stato as-segnato a Patrizia Bisi, osvaldo Capraro, Brunella Schisa e Valeria Parrella. Negli stessi anni grandissimi nomi della lettera-tura mondiale hanno onorato la città con la loro presenza: il Premio speciale della Giuria è andato infatti a Luis Sepulveda, Peter Esterhazy, David Grossman, Tahar Ben Jelloun.

Premio letterario diVenta Un eVento

Premio città di Bari - costiera del leVante: PinUccio tatarella

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lo sapevate che Bari è la città più equa di italia? non lo diciamo noi, l’ha detto il sole 24 ore. significa che, pur ricevendo meno risorse dallo stato rispetto ad altri capoluoghi, specie del nord, riesce comunque ad offrire tutti i servizi pubblici indi-spensabili nel miglior modo possibile.

Significa anche che i residenti, a parità di servizi, pagano meno tasse che nel resto d’Italia. Che il bilancio del Comu-ne di Bari sia sano e affidabile, d’altron-de, lo aveva attestato anche il rating di Moody’s (la più autorevole certificazio-ne internazionale in materia).

Accanto a questi interventi, in coe-renza con il programma di governo del sindaco Emiliano, l’Amministra-zione comunale ha anche cercato di sostenere l’economia della città con altre azioni, direttamente rivolte ai cittadini e tese a creare nuove occa-sioni di lavoro e di sviluppo. Lo sanno bene i 100 nuovi impren-ditori (di Carbonara, Ceglie, Lose-to, San Paolo e Stanic) che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco potendo contare sul sostegno eco-nomico e sull’accompagnamento offerti dall’Amministrazione tramite fondi europei. Così come lo sanno le 60 aziende che, al termine di un periodo di sta-ge, hanno scelto di assumere donne e giovani under 32, ottenendo una premialità economica (rispettiva-

mente di 10mila e 7mila euro per unità) erogata direttamente dal Co-mune per favorire nuova occupazio-ne stabile.Negli ultimi anni ben 537 imprendi-tori baresi hanno beneficiato delle agevolazioni economiche previste dalla Legge 266 per lo sviluppo nelle aree di degrado urbano, un dato che attesta Bari al terzo posto in Italia per numero di aziende sostenute.In tempi di crisi come quello che stiamo attraversando, questi esem-pi di buona amministrazione sono il miglior punto di partenza per creare basi solide sulle quali costruire una città onesta, solidale ed efficiente. Esempi non solo sulla carta, ma che a Bari sono già realtà.

BARI RISPARMIAE INVESTESostegno al commercio, tasse eque, bilanci risanati

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Le scelte del Comune sono state rese più chiare e trasparenti con l’adozione del bilan-cio sociale (documento pubblico, disponibile anche sul sito istituzionale), nel quale è chia-ramente spiegato quanto la città ha investito sulle famiglie, sui minori, sugli anziani, sulle misure di contrasto alla povertà, sugli incen-tivi per l’occupazione. Si è passati così da un atto comprensibile solo agli addetti ai lavori a un bilancio trasparente, che illustra le scelte politiche e le priorità di investimento adottate e che consente di orientare al meglio la pre-visione delle spese.

Un bilanciotrasparente AMIU E AMTAB RISANATE

I bilanci delle aziende partecipate in cin-que anni sono stati tutti portati all’obiet-tivo di utile o di pareggio, pur avendo adottato una politica di incremento del-l’occupazione. L’Amiu nel 2004 aveva un buco di 12 milioni di euro e, sulle spalle, lavoratori socialmente utili an-cora da stabilizzare. oggi ha raggiunto il pareggio di bilancio, gestisce tutte le fasi di smaltimento dei rifiuti, vanta il successo della sperimentazione per la raccolta differenziata porta a porta e ha anche assunto oltre 100 lavoratori a tempo indeterminato attraverso una selezione pubblica.Nel 2004 esistevano due società, Amtab Servizo e Amtab srl, che producevano milioni di perdite ciascuna. oggi l’azien-da dei trasporti ha riconvertito la sua attività e unificato la gestione, raggiun-gendo l’obiettivo di pareggio di bilancio, anche grazie a nuove politiche adottate in tema di mobilità urbana.

tasse eque e lotta all’evasioneQuanto ai tributi, in questi anni cittadini ultraottantenni, ragazze madri, lavoratori precari e famiglie numerose hanno paga-to meno tasse comunali (Ici, Tarsu e Tosap) fino alla totale esenzione nei casi di estre-mo disagio.Quest’anno, inoltre, chi non era in regola con i pagamenti delle imposte Ici e Tarsu, ha avuto la possibilità di saldare il debito senza pagare sanzioni ed interessi, uti-lizzando una comoda rateizzazione di cui hanno usufruito in tantissimi.Sugli evasori, invece, l’Amministrazione è stata rigorosissima. Dal 2007, grazie anche ai protocolli d’intesa sottoscritti con la Guar-dia di Finanza, per la prima volta sono stati recuperati 5 milioni di euro l’anno per la lotta all’evasione, rispettando al centesimo gli obiettivi prefissi. Tendenza confermata anche per il 2009.

BARI PREMIATAPER LA TARSU ONLINE

Pagare le tasse non è certo una cosa piacevole. Se poi diventa anche com-plicato, è logico che i cittadini si spa-zientiscano. Per rendere il compito più semplice e veloce, l’Amministrazione Emiliano ha inaugurato quest’anno il servizio Tarsu on-line, che ha dato ai cit-tadini la possibilità di fornire i propri dati

catastali senza inutili code e perdite di tempo. 53 mila sono i baresi che, usufruendo del servizio, hanno contribuito alla lotta contro l’evasione fiscale. Un vero e proprio boom, che è valso al Comune di Bari il premio della Giuria per le migliori realizzazioni di e-government in Italia nell’ambito di Euro P.A. - il Salone delle Autonomia locali, svoltosi a Rimini il 2 aprile 2009.

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NUOVO LAVORO A CARBONARA E AL SAN PAOLOFar nascere imprese là dove è più difficile: questo l’obiettivo delle politiche attive del lavoro intraprese dal Comune di Bari nei quartieri di Carbonara Ceglie e Loseto e San Paolo Stanic, individuati quali aree obiettivo per la misura 5.3 dei fondi PoR Puglia. Ben 6 milioni di euro investiti, di cui 1.200.000 per interventi diretti alla formazione, attraverso tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo delle fasce deboli, e 4.800.000 euro per in-terventi riguardanti la creazione di impresa.

Le azioni si sono sviluppate lungo sei linee di intervento. A beneficiarne sono stati consorzi o società di formazione con partecipazione pubblica, enti pubblici e privati senza fine di lucro che svolgono per statuto attività di formazione e start up di impresa. Da menzio-nare il progetto per l’attuazione di due “Spor-telli di orientamento e accompagnamento alla creazione d’impresa” che hanno aiutato i neo-imprenditori ad avviare con maggiore consapevolezza il loro business.

negozi e mercati: regole certeoggi non è più possibile aprire ovunque ipermercati e supermer-cati, come in passato. Le licenze vengono concesse solo in alcune zone prestabilite, dove la doman-da è alta e non c’è rischio di dan-neggiare attività già esistenti.

Anche nel settore dei mercati è stato messo ordine: la città ne-cessitava di un regolamento dal lontano 1989. Le norme introdu-cono significative novità per an-dare incontro alle esigenze dei consumatori.

il testimoneconsaPeVole

“orgoglioso della miaimpresa bonsai”“Dal 2007 ho finalmente realizza-to il mio sogno: ho aperto quella che è attualmente l’unica scuola in Italia dedicata alla formazio-ne nel campo della coltivazione bonsai. Inoltre progetto e realizzo spazi verdi seguendo la tradi-zione giapponese, per aziende, abitazioni, ristoranti. Senza questi finanziamenti non sarebbe stato sicuramente possibile per un gio-vane come me mettersi in proprio e poter nello stesso tempo formare degli allievi. Ho visto per la prima volta le mie competenze e le mie qualifiche, valide in tutta Italia, tenute in considerazione anche nella mia città”.

Luca BragazziPiccolo imprenditore - Misura 5.3

I MERCATI CAMBIANO SEDE

L’Amministrazione comunale ha rior-ganizzato la presenza dei mercati sul territorio per renderli più compatibili con il resto della vita cittadina. Ecco l’attuale assetto dei mercati rionali:- via Salvemini-Turati (Carrassi) sposta-to nell’area attrezzata di via omodeo, oggi è tra i più ordinati e apprezzati; - via Ranieri (Palese) trasferito in via Del Turco, zona 167; - via Foggia (Picone) soppresso perché aveva solo tre bancarelle.- via Re David (San Pasquale) spostato in via Fortunato: nella stessa struttu-

ra altri locali sono stati assegnati agli operatori che esercitavano nel piazza-le della chiesa di San Marcello.- domenicale (Santo Spirito) spostato nella rotonda prospiciente il lungoma-re, per rispettare i requisiti igienico sa-nitari, restituendo così la piazza di San-to Spirito alla fruizione dei cittadini;- multietnico (Murat) mantenuto in via Crisanzio;- mercatino delle Pulci (Japigia) tra-sferito nell’area del grande parcheggio delle Piscine Comunali, risolvendo un problema molto sentito dai residenti;- ‘Nderr a la lanze (Madonnella): in-dividuati con la Capitaneria di Porto i pescatori ai quali è stata affidata la gestione del mercato, a fronte del pa-gamento delle sole utenze (evitando fenomeni di abusivismo e rischi per la salute pubblica);- via Montegrappa (Carrassi) iniziati i lavori per lo spostamento presso l’area ex Palmiotto. Con grande sollievo dei residenti della zona.

I commercianti hanno potuto benefi-ciare di un fondo di 9 milioni di euro per ristrutturare o avviare nuove at-tività. Somma spesa per intero che ha fatto balzare Bari al terzo posto nella relativa classifica nazionale. Si tratta di una misura della legge 266, per un sostegno concreto alle pic-cole e medie imprese. Finanziamen-to rinnovato nel 2008 con 832mila euro. Ben 1.317 le aziende che han-no presentato domanda, 537 quelle ammesse al finanziamento, molte delle quali nel quartiere Libertà.

9 milioni Per il commercio

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Ricucire la città, ridare dignità a tutti i quartieri. La sfida continua

LE ChIAMAVANOPERIfERIEQualcuno cinque anni fa disse che Bari aveva bisogno di un sindaco sarto.

Un sindaco capace di ricucire la distan-za che separava il centro dalle periferie e la diparità che esisteva tra un quar-

tiere e l’altro. Diseguaglianze che se-gnavano i destini non solo dei luoghi, ma delle persone. Attraverso una lunga serie di interventi piccoli e grandi, Bari ha cominciato ad essere una città più omogenea e unita di prima, nella quale tutti hanno eguale diritto di cittadinanza.

Cambiare il volto di zone degradate è un processo che richiede anni, ma il se-gnale che questa Amministrazione ha dato è forte e inequivocabile. In questo capitolo troverete alcune, significative azioni che hanno già contribuito a mi-gliorare la vita dei baresi.

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centro direzionalesan Paolo

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Palese , santo sPirito (san Pio, catino)

prima circoscrizione

Estesa su una superficie di quasi 20 chilometri quadrati, la prima Circoscrizione è storicamente at-traversata dai binari della ferrovia che separano l’entroterra dalla co-sta. Frattura che ha determinato

nel tempo seri disagi alla popola-zione. Grazie all’accordo sul rias-setto del nodo ferroviario, stipulato dall’Amministrazione Emiliano, Palese e Santo Spirito saranno li-berati dai binari.

Di grande impatto sono stati gli interventi per dare dignità a quar-tieri dimenticati come Enziteto e Catino, nei quali sino a cinque anni fa mancavano persino i servizi es-senziali.

Un giorno,cinQUe anni fa...

Nel febbraio del 2004 Michele Emiliano co-minciò da Enziteto la sua campagna eletto-rale, un quartiere quasi sconosciuto al resto della città. Da quel momento si accesero i riflettori su quelle strade senza nome, sugli edifici pericolanti, sui locali in totale stato di abbandono e sulla situazione di degrado di 3500 famiglie. Non un bar, un negozio, una guardia medica. Nulla. Ma dopo cinque anni di lavoro il quartiere simbolo dell’emarginazione ha cambiato non solo il nome, ma l’essenza. oggi si chiama San Pio e tra i suoi vicoli cresce finalmente una comunità. Le difficoltà sono ancora tante e molto ancora resta da fare, ma per la prima volta tutto si affronta con speranza e soprat-tutto con le istituzioni al fianco dei cittadini.

alloggi PoPolari: tUtti ristrUttUrati!Dal momento della loro costruzione, nelle case di proprietà comunale di San Pio e Ca-tino non era mai stato effettuato alcun inter-vento di ristrutturazione. Gli sforzi delle sin-gole famiglie non potevano certo sopperire ad una complessiva situazione di degrado.Per questa ragione l’Amministrazione Emilia-no ha investito tempo e danaro per la ma-nutenzione degli edifici, delle abitazioni e di tutte le aree di edilizia residenziale pubblica.

Dopo oltre vent’anni di abbandono, sono sta-ti rimessi a nuovo 611 appartamenti a San Pio e 250 a Catino, l’esterno e l’interno dei condomini, la galleria commerciale e i locali artigianali, restituendo un ambiente più de-coroso e vivibile agli abitanti.

finalmente i negoziPer incentivare l’apertura di nuovi esercizi commerciali, sono stati abbassati dell’80% i canoni di affitto dei locali, concedendo ai privati forti agevolazioni. È partito così un processo di rigenerazione della zona anche sotto il profilo dei servizi. oggi il quartiere dispone finalmente di una serie di negozi, dal bar al fruttivendolo, dalla macelleria al supermercato.

la scUola media “aldo moro” e il nUoVo asilo nido

L’Amministrazione Emiliano ha completa-mente ristrutturato la scuola media Aldo Moro, che era chiusa e distrutta dai vandali e che oggi è a servizio del quartiere, mentre sono in via di ultimazione i lavori per la ri-strutturazione dell’asilo nido. Questo per ga-rantire ai bambini e alle loro famiglie due luo-ghi di formazione accoglienti, sicuri e pieni di giochi. Proprio intorno agli edifici scolastici si nutre e cresce la comunità del quartiere.

lUdoteca e ParcoIl Comune ha realizzato una ludoteca pres-so la casa che fu della piccola Eleonora, che oggi ospita diversi laboratori per bambini e

genitori. Nel frattempo sono in corso i lavori di riqualificazione del parco e di tutte le aree comuni del quartiere, nelle quali saranno collocati nuovi arredi in sostituzione di quelli esistenti. Un altro importante passo per il mi-glioramento della qualità della vita a San Pio.

nUoVi amBUlatori e consUltorio familiareLe famiglie possono finalmente contare su un ambulatorio pediatrico, aperto grazie all’ope-ra di sensibilizzazione condotta dall’Ammi-nistrazione comunale. Sono stati inaugurati anche altri due ambulatori per la prevenzione dei tumori e delle malattie dentarie, con visite gratuite per i residenti dei quartieri di Catino e San Pio. Una parte della scuola media di San Pio è stata ristrutturata per far posto ad una guardia medica, aperta tutti i giorni, e ad un consultorio familiare. Quest’ultimo si rivolge alle donne, alle coppie e alle famiglie e offre consulenza e assistenza.

il camPo sPortiVoCon la ristrutturazione e l’ampliamento del campo i ragazzi del quartiere non hanno più bisogno di spostarsi per fare sport. Un’opera che consente loro di praticare attività fisica in una struttura adeguata, con campo di cal-cio in erba sintetica, piste di pattinaggio e di atletica e spogliatoi rimessi a nuovo. In via di realizzazione anche il nuovo impianto di illuminazione che consentirà di utilizzare la struttura anche nelle ore serali.

Via torricellaGrazie alla realizzazione di questa strada i re-sidenti potranno usufruire di un collegamen-to diretto tra Catino e San Pio, sia stradale sia ciclopedonale. I lavori sono in corso e si concluderanno entro l’estate.

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nUoVo centro socialeInizieranno a breve i lavori che consentiranno la ristrutturazione e l’arredo del Centro so-ciale di San Pio da destinare a Centro socio educativo diurno per minori.

l’accademia del cinema dei ragazziA San Pio esiste un luogo che è riuscito ad attrarre tanti giovani appassionati da ogni parte della città. Un luogo che ha ricevu-to riconoscimenti nazionali e ospitato i più grandi maestri del cinema italiano. Si tratta dell’Accademia del Cinema dei Ragazzi di Enziteto, il primo vero spazio culturale e di aggregazione del quale il quartiere dispone e che ha trasformato una periferia dimenticata nel centro creativo e artistico di Bari.

Piccoli oscar cresconoSergio Rubini, Emilio Solfrizzi, Alessandro Piva, Pippo Mezzapesa. Sono solo alcuni dei grandi nomi che sono passati dall’Accademia del Cinema di Enziteto. Maestri dello spetta-colo come Maurizio Sciarra, i registi Ibrahim e Irvin Muçaj, Michele Placido, si sono impe-

gnati nella sfida di offrire ai ragazzi di una realtà degradata la possibilità di un futuro concreto. E i frutti di un lavoro intenso e cora-le non si sono fatti attendere: premio al Festi-val Sottodiciotto di Torino. Premio al Festival del Cinema indipendente di Foggia. Premio Cuveglio Film Festival. Sono tantissimi i rico-noscimenti ottenuti in pochi anni dall’Accade-mia, che adesso rappresenta un vero punto di riferimento culturale capace di trasmettere formazione, cultura, passione, professionalità, ma soprattutto speranza per il futuro.

i nomi alle Vie: Un Piccolo gesto dal grande significatoLe strade di Enziteto non avevano nome. L’Amministrazione Emiliano, per lanciare un segnale forte, ha affidato ai bambini della scuola elementare Iqbal Masih il compito di intitolare ogni via. I piccoli hanno puntato su dei valori che richiamano storie e persone del quartiere. Sono nate allora via della Solida-rietà, via della Fratellanza, via della Felicità, via della Salute, via della Vita. Parole che raccontano meglio di tutto il resto la voglia di riscatto e di speranza che oggi si respira nel quartiere.

riassetto del nodo ferroViarioI binari che tagliano in due Palese e Santo Spirito saranno eliminati nell’arco dei pros-simi anni. I treni viaggeranno sotto terra e i passaggi a livello, che tanti disagi hanno causato alla popolazione, saranno definiti-vamente rimossi. È quanto previsto dall’ac-cordo per il riassetto del nodo ferroviario, siglato tra Comune, Regione, Ministero delle infrastrutture e Ferrovie dello Stato. C’è vo-luto un grande lavoro preparatorio per giun-gere all’approvazione di questa gigantesca opera pubblica, ma alla fine si è riusciti ad ottenere un finanziamento per realizzare un progetto che cambierà radicalmente il volto della città.

cos’È il riassetto?Sin dal suo insediamento nel 2004 l’Ammi-nistrazione Emiliano ha lavorato di concerto con la Regione, il Ministero e le Ferrovie dello Stato (RFI) per garantire l’attuazione della più grande opera pubblica della storia di Bari: il riassetto del nodo ferroviario, che consentirà di liberare la città dal fascio di binari che la taglia fisicamente in due.Il 17 marzo del 2007 il ministro delle Infra-strutture Antonio Di Pietro, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il sindaco Mi-

chele Emiliano e l’amministratore delegato di RFI Spa Michele Mario Elia hanno sottoscritto il protocollo d’intesa. Questi, in sintesi, gli interventi previsti dal progetto di riassetto, finanziato dal Ministero e dalla Regione per circa 800milioni di euro: • a nord saranno eliminati tutti i passaggi a livello con l’interramento dei binari nel tratto della linea delle Ferrovie dello Stato tra Pale-se e Santo Spirito; • a sud saranno eliminati i binari tra Madon-nella e Japigia, deviando l’attuale linea in via Capruzzi all’altezza della stazione delle Sud-Est. A Japigia, per evitare il canalone, i binari scavalcheranno il quartiere a ovest, oltre il depuratore, per poi riconnettersi alle spalle dell’Hotel Majestic. Sarà così abbattuto il “muro di binari” che di-vide in due la città. La realizzazione di questa grande infrastruttura migliorerà l’accessibili-tà e la fruibilità della città di Bari a servizio della sua area metropolitana e della regione.

Piazza mercato camBia Volto

Sono in corso i lavori per la trasformazione dell’immobile dell’ex mercato di Palese e la riqualificazione della piazza. La progettazione ha seguito un lungo iter finalizzato a recepire le esigenze espresse dai cittadini.Il nuovo edificio si svilupperà su due livelli. Al piano terra troveranno spazio gli uffici del-l’Anagrafe, la sede della Polizia Municipale e la sala del Consiglio di Circoscrizione. Il primo piano sarà destinato, invece, agli uffici circo-scrizionali. Lo spazio antistante l’ex merca-to, trasformato in una piazza leggermente sopraelevata rispetto al livello della strada, diventerà luogo destinato alla socialità dei residenti.

“il cinema come Palestra di Vita”“La nostra azione nell’Accademia del Cinema dei Ragazzi di Enziteto è im-prontata ad un principio fondamenta-le: fare cinema e lavorare con le im-magini è sì un’operazione culturale ma soprattutto di carattere sociale. In collaborazione con la cooperativa sociale Get cerchiamo di proporre all’interno del quartiere una prospet-tiva di vita alternativa e d’offrire un forte punto d’aggregazione: ai corsi di formazione triennali per i ragazzi, si affiancano attività per le donne del territorio e laboratori per bambini e adolescenti. Il cinema diventa così un’esperienza di gruppo ed insegna ai ragazzi a relazionarsi secondo ap-procci e modalità differenti alla so-cietà che li circonda”.

Ruggiero Cristallocoordinatore Accademia del Cinema Ragazzi

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giardino di Via sPilotros (ex traversa di via fontanelle)

Nell’area, che ha una superficie di 3.000 metri quadri, sono state collocate panchine in pietra e giochi per bambini: piccole piste ciclabili, giochi a molla e altalene sistemate su una speciale pavimentazione di sicurezza che attutisce le eventuali cadute.Il giardino, nel quale sono state messe a di-mora piante tipicamente mediterranee come il carrubo, l’hybiscus, la quercia, il pruno e siepi di arbusti (che si integrano con gli al-beri di ulivo e i fichi d’india già esistenti), è stato dotato di impianto di illuminazione e di irrigazione.

riQUalificazione del “lascito garofalo”Pronto il progetto per la riqualificazione del-l’area “Lascito Garofalo” e dell’annesso giar-

dino comunale “Monumento ai Caduti”, con il recupero di due piccoli manufatti ottocen-teschi da destinare ad emeroteca/ludoteca e spazio caffetteria e la realizzazione di un campo sportivo polivalente. I lavori saranno avviati nel 2009.

UrP decentratoDa marzo del 2007 è attiva la prima sede de-centrata dell’URP, allestita in uno spazio per-sonalizzato della I Circoscrizione, in via Priolo a Palese. Due volte alla settimana - il martedì e il giovedì, dalle 9.00 alle ore 12.30 - grazie al collegamento telematico con le banche dati dell’URP centrale di via Roberto da Bari, gli operatori sono in grado di offrire informa-zioni, consulenza e orientamento in modo completo ed esauriente, evitando ai residenti il disagio di recarsi nella sede centrale.

Bonifica canale allUVio-nale santo sPirito L’Amministrazione comunale ha bonificato il canale alluvionale interrato che dall’entro-terra sbocca nel mare di Santo Spirito. Negli anni diversi allacci fognari abusivi erano stati realizzati sul canale e, insieme alle piogge, avevano determinato l’accumulo di materiali nocivi, tutti raccolti e portati in discarica au-torizzata. L’intervento ha garantito anche il

ripristino della soletta del canale, su cui sor-gono alcune abitazioni.

la strada costiera È PiÙ sicUraIn corrispondenza di una curva pericolosa sulla litoranea di Santo Spirito, l’Amministra-zione ha costruito un piccolo muro di conte-nimento a tutela della sicurezza degli utenti della strada, realizzando nel contempo delle scalinate che consentono l’accesso alla sco-gliera sottostante.

riQUalificazione molo di PonenteA Santo Spirito sono in via di ultimazione i lavori per il rafforzamento delle opere di difesa del molo di ponente: il ripascimento della scogliera, la realizzazione del muro al posto dei vecchi blocchi di calcestruzzo che proteggono il molo, il rivestimento del muro stesso con bolognini di calcestruzzo.

dragaggio del PortoÈ in corso la caratterizzazione del fondale del porto di Santo Spirito per il successivo dra-gaggio, già finanziato con fondi regionali, che sarà realizzato nel 2009.

san Paolo - stanic - Villaggio del laVoratoreseconda circoscrizione

Il San Paolo nasce negli anni Ses-santa come quartiere dormitorio di Bari, lontano dalla città non solo in senso geografico. Una distanza che in questi ultimi cinque anni è stata colmata sotto tanti punti di vista. Grazie alla nuova metropo-litana il quartiere dista dal centro cittadino solo 15 minuti e dispone

oggi di tutti i servizi necessari per vivere bene, con un centro dire-zionale, piste ciclabili, parcheggi e strade nuove. Certo, c’è ancora molto altro da fare, ma finalmente oggi il quartiere San Paolo può dir-si orgogliosamente parte integran-te di Bari. Per i quartieri Stanic e Villaggio del Lavoratore è pronto

un grande intervento di riqualifica-zione. Anche la zona industriale è stata oggetto di attenzione, specie per quanto riguarda la manuten-zione delle strade, i trasporti e la sorveglianza. Questo grazie anche a una rinnovata collaborazione con l’Area di Sviluppo Industriale e il Comune.

l’eUroPa al centro del san PaoloCentro commerciale, verde attrezzato, tre pi-scine. Il centro terziario direzionale del San Paolo rappresenta il riscatto di un quartiere che ha sempre sofferto della cronica assen-za di servizi. I cittadini hanno finalmente a disposizione in una sola struttura impianti sportivi con palestra e scuola da ballo, di-

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stretti sanitari con un consultorio, un centro di assistenza per anziani, una grande piazza nella quale sorgerà il primo monumento del quartiere. Il centro ospita inoltre una ludoteca per bambini e vari uffici pubblici. In questo modo gli abitanti del San Paolo non saranno più costretti a lunghi spostamenti per effet-tuare qualunque operazione. Tutta la zona circostante è stata rinnovata con la realizza-zione di 3,7 km di nuove strade, la costruzio-ne di parcheggi e di una nuova pista ciclabile. Nell’ambito dell’intervento sono state create aree verdi attrezzate con panchine e giochi per bambini. Un’opera finanziata con fondi europei e privati, che sta già trasformando in modo decisivo il volto dell’intero quartiere.

il camPo sPortiVo

Il San Paolo dispone di un frequentatissimo campo sportivo, un’opera di ristrutturazione e adeguamento funzionale da 600mila euro portata a termine nel 2006 e in seguito ulte-riormente ampliata. oggi è un punto di riferi-mento per tutti i ragazzi del quartiere.

trasPorto PUBBlicoGrazie al finanziamento della Regione Puglia, da settembre 2006 sono state incrementa-te le percorrenze chilometriche delle linee AMTAB nelle ore di punta nel periodo inver-nale, riducendo i tempi di attesa alle fermate in tutto il territorio circoscrizionale. Nel corso degli ultimi anni sono stati utilizzati sulle linee di collegamento con il San Paolo nuovi autobus a metano con informazioni a bordo (monitor) e paline intelligenti per infor-mazioni sui tempi di attesa alle fermate.

il mercato settimanaleIl mercato settimanale di via Lazio troverà una nuova collocazione. Si tratta dell’area compresa tra via De Ribera e viale delle Re-gioni, nella quale sono in corso i lavori per la realizzazione di piazzole attrezzate, dell’im-pianto di pubblica illuminazione e la piantu-mazione di 140 nuovi alberi. Una volta alla settimana in questo contesto saranno ospi-tati i 155 operatori del mercato, prima con-finati in strutture non adeguate, mentre per i restanti sei giorni l’area diventerà un punto di incontro nuovo, sano e vivibile per gli abitanti del quartiere.

centri serVizi mUltifUnzionaliNel quartiere sono in corso i cantieri di due importanti infrastrutture: il Centro Servizi Multifunzionale di via Marche e quello di via Barisano da Trani. I due interventi, finanziati con fondi PoR, rappresentano un’ulteriore risposta alla crescente domanda di spazi di aggregazione e di nuovi servizi modulati sulle effettive esigenze dei cittadini. Un in-vestimento in continuità con il processo di trasformazione che sta interessando l’intero quartiere.

Un grande Progetto Per il Villaggio del laVoratorePer il Villaggio del Lavoratore in arrivo inter-venti per la costruzione di un nuovo edificio scolastico che accorperà cinque aule di scuo-la elementare e tre sezioni di scuola materna e la realizzazione della nuova viabilità a ser-vizio dell’opera con un nuovo tronco stradale (con annesso parcheggio) sul prolungamento di via Messenape. La piazzetta antistante la parrocchia del quartiere sarà migliorata, e in via Messenape verrà costruita la rete di fo-gna bianca. Nel frattempo l’Amministrazione sta per acquisire una piccola area da adibire a giardino di quartiere.

manUtenzione strade Grande l’investimento effettuato in questi anni per la sistemazione delle strade del quartiere, per interventi di manutenzione straordinaria e per la realizzazione ex novo di tratti stradali o di interi sistemi di viabilità. Riqualificati circa 25 chilometri di strade e marciapiedi, lungo 39 arterie del quartiere.

centro sociale Stanno per terminare i lavori di ristrutturazio-ne della palazzina di viale Lazio, al San Paolo, che ospiterà un centro sociale polivalente.

PUBBlica illUminazione

L’illuminazione pubblica è un fattore determi-nante per la sicurezza dei cittadini. Per que-sta ragione è stato imponente l’investimento destinato al rifacimento e alla creazione degli impianti di pubblica illuminazione in un’area estesa come il San Paolo. Si sono accese le luci lungo ben 49 nuovi percorsi stradali.

festa del 2 giUgnoDa due anni la Festa della Repubblica si celebra al quartiere San Paolo su iniziativa dell’Amministrazione comunale in collabo-razione con la Prefettura. Un segno della volontà condivisa dalle istituzioni di essere presenti sul territorio e il più possibile vicine ai cittadini.

carneVale al san PaoloI meravigliosi carri dei maestri cartapestai di Casamassima hanno colorato le strade del San Paolo in occasione dell’ultimo carnevale. Hanno partecipato alla sfilata i bambini delle scuole e le loro famiglie.

la zona indUstrialeTutta l’area industriale di Bari, grazie ad una rinnovata collaborazione tra Comune e Con-sorzio ASI, ha assunto un nuovo volto. Strade un tempo desolate e senza asfalto, oggi sono state rifatte e ben tenute, con nuovi guard rail ed elementi di arredo urbano, quali sculture e fontane. Per la sicurezza dei cittadini e delle imprese è stato installato un sistema di vi-deosorveglianza che conta già 57 telecame-re collaudate e in funzione. L’area industriale può infine contare su una rete capillare di pubblica illuminazione, lungo 80 chilometri di strade.

lama Balice pag. 26 metropolitana pag. 7 / Park&train pag. 4 sostegno alle imprese pag. 63

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Picone - Poggiofranco

terza circoscrizione

La terza Circoscrizione è stata interessata da diversi interventi, primo su tutti la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Giu-lio Cesare, importante infrastruttu-ra al servizio del Policlinico, la più

grande azienda ospedaliera della regione. Rilevanti anche le misure adottare per la razionalizzazione del traffi-co, la manutenzione straordinaria delle strade, gli interventi su strut-

ture pubbliche e giardini. Il quar-tiere Poggiofranco è stato interes-sato anche dall’avvio del servizio di raccolta dei rifiuti porta a por-ta, riuscendo a raggiungere delle buone percentuali.

Piazzetta di Viale salandra

All’incrocio tra viale Salandra e l’estramura-le Capruzzi è nato un piccolo angolo verde abbellito da tre grandi alberi di agrumi e da panchine in legno.

ParcHeggio santa mariaSono in corso i lavori per la realizzazione di un’area di sosta a raso di fronte alla clinica Santa Maria.

trasferimento mercato Via montegraPPaSono in corso i lavori per il trasferimento del mercato giornaliero di via Montegrappa nel-l’area ex Palmiotto: un intervento molto atte-so dai residenti, che garantirà migliori condi-zioni igieniche agli esercenti del mercato e agli acquirenti.

giostrine nei giardini PUBBliciPer la gioia dei più piccoli, nei giardini di via Papa Pio XII, viale Kennedy e piazzetta dei Papi sono state installate numerose attrez-zature ludiche.

UrP decentratoLa terza sede decentrata dell’Ufficio Re-lazioni con il Pubblico è stata inaugurata a dicembre del 2008 al piano terra dell’edificio che ospita la III Circoscrizione (in stradella del Caffè). È aperta al pubblico ogni martedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30, ed è

accessibile anche ai cittadini disabili. È pos-sibile ottenere servizi di informazione, consu-lenza e orientamento, in modo completo ed esauriente, evitando il disagio di recarsi nella sede centrale di via Roberto da Bari.

rifacimento del manto stradaleLe principali arterie del traffico sono state oggetto di manutenzione straordinaria, che non veniva effettuata da tempo. È il caso, ad esempio, di viale orazio Flacco che è stata completamente riasfaltata.

Piazza giUlio cesare

L’Amministrazione Emiliano ha gestito e por-tato a termine il cantiere per la costruzione del parcheggio interrato di piazza Giulio Cesare. Al termine dei lavori è stato impedito l’acces-so delle automobili all’interno del Policlinico, mentre è stata pedonalizzata e riqualificata l’area antistante l’ingresso centrale. I com-mercianti della zona che hanno patito disagi nel corso della realizzazione dell’opera hanno potuto beneficiare dell’esenzione dalla Tarsu. I lavori sono stati eseguiti nei tempi previsti.

Villa camillaDopo quasi venti anni di attesa è stata inau-gurata Villa Camilla, il centro benessere e sportivo nel quartiere Poggiofranco. L’im-pianto sorge su un suolo concesso dal Co-mune di Bari con un accordo che prevede attività sportive convenzionate, in particolare in favore di bambini in età scolare.

Parco di Viale gandHi

Rimesso a nuovo dopo anni di incuria e un lungo periodo di chiusura al pubblico, il parco intitolato a Don Tonino Bello oggi è un’area verde di 10.000 mq completamente riqua-lificata e frequentata in tutta sicurezza dai residenti. Tra i lavori effettuati il ripristino delle aree verdi (con la realizzazione di un sistema di irrigazione centralizzato), della pista di pattinaggio, dell’impianto di illumina-zione e la costruzione ex novo dello spazio per le giostrine. È stato anche realizzato un spazio coperto, che si sviluppa su 162 metri quadrati, in cui sono attivi servizi ludici per bambini, per anziani e un bar. Il parco è stato inoltre impreziosito dalla presenza dell’Arca della Pace, una grande struttura in legno pro-gettata in onore di Don Tonino Bello dagli stu-denti del Politecnico. All’interno del parco, a garanzia della sicurezza dei cittadini, è stato installato un totem Cometa.

Presto il ParK&ride In via Mitolo sarà realizzato il parcheggio del-la quarta linea del Park&Ride che collegherà quest’area a ridosso della tangenziale con l’estramurale Capruzzi.

giardino camPioneÈ stato completato il giardino di via Pappace-na a Poggiofranco, intestato alla memoria del giornalista Michele Campione. 8000 metri quadri attrezzati con panchine e attrezzature ludiche.Bari cambia e differenzia pag. 28VEDI

Bari più sicura, parola di onU pag. 9VEDI

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carBonara - ceglie del camPo - loseto

quarta circoscrizione

originariamente paesi limitrofi, i territori di Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto sono stati annessi alla città di Bari all’inizio del seco-lo scorso, mantenendo comunque una forte identità storica e cultura-le. Negli anni ottanta ai tre nuclei si sono aggiunti “Loseto nuova” e l’enorme insediamento tra Carbo-nara e Ceglie che i residenti chia-mano “quartiere Santa Rita”, real-

tà distinte ma accomunate dalla carenza di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, destinate all’edilizia popolare, in bilico su una cava e a braccetto con gli elet-trodotti. Con questo duplice scena-rio l’Amministrazione Emiliano ha agito principalmente su due fronti: la valorizzazione del patrimonio storico e artistico dei centri storici da una parte e la riqualificazione

dall’altra, operando il maggiore investimento in termini di risorse e infrastrutture mai realizzato in precedenza.Dopo nemmeno cinque anni di go-verno, il volto di strade, piazze e giardini è cambiato e adesso non resta che andare avanti nel solco di questo miglioramento.

torna a sPlendere Piazza UmBerto

Lo scorso febbraio piazza Umberto I è torna-ta ad essere il cuore pulsante di Carbonara, più bella e verde che mai. L’Amministrazione Emiliano ha investito i fondi PoR per riqualifi-care la piazza, rispettandone il disegno origi-nario e migliorandolo con la realizzazione di nuove aree verdi, giochi per i bambini, viali, fontane, bar e gazebo.

Piazze trieste e Vittorio Veneto Il progetto per la riqualificazione delle due piazze di Carbonara è stato aggiudicato e a breve inizieranno i lavori. Per quanto riguarda piazza Trieste, previste la ripavimentazione e l’installazione di nuovi elementi di arredo ur-bano. In piazza Vittorio Veneto, oltre alla ripa-vimentazione e ai nuovi arredi, sarà realizzato anche il nuovo impianto di illuminazione.

la riQUalificazione della Piazza di santa ritaEra un anonimo piazzale asfaltato di 3000 metri quadrati, contornato da alti edifici di edilizia residenziale. oggi, dopo l’intervento dell’Amministrazione Emiliano, è un luogo pensato per favorire l’incontro e la socializ-zazione. La nuova piazzetta alberata di Con-

trada Ferrigno ha al centro una grande aiuola a forma di conchiglia, con alberi sempreverdi e un’area a semicerchio per gli spettacoli dei ragazzi. Nel corso dei lavori sono stati co-struiti due gazebo, destinati rispettivamente all’edicola e al bar.

allargamento di Via VaccarellaDa via Vaccarella a via Donadonisi sono in via di completamento i lavori per l’allargamento della carreggiata, con l’installazione di nuo-vi impianti semaforici, la realizzazione della pubblica illuminazione e della fogna bianca.

il mercatoIn corso anche il cantiere per il completamen-to del mercato di Carbonara, che prevede la sistemazione dell’area alle spalle del mercato coperto per gli oltre 150 operatori del mer-cato settimanale e la realizzazione di un’area attrezzata a verde e parcheggi. L’investimen-to, finanziato con fondi europei, consentirà anche la costruzione dell’impianto di pubblica illuminazione.

caVa di maso: la tragedia sfiorataL’Amministrazione guidata da Di Cagno Ab-brescia ne andava talmente fiera che la volle inserire in un libro che raccoglie le migliori opere realizzate per la città. Poi l’alluvione dell’ottobre 2005 ha dimostrato, drammati-camente, che nella Cava di Maso non poteva-no esserci impianti sportivi e ricreativi. In una sola notte quell’area divenne un profondissi-mo lago a cielo aperto. Per fortuna la tragedia fu solo sfiorata. E oggi il Comune di Bari (cioè tutti noi cittadini) ha dovuto risarcire i gestori degli impianti di 125mila euro. Nel frattem-

po l’Amministrazione Emiliano ha ultimato il ripristino dell’argine sinistro del torrente Pi-cone in corrispondenza della cava, scongiu-rando così il rischio di nuovi allagamenti in caso di alluvione. Pronto altresì il progetto di consolidamento della parete nord della cava a garanzia della sicurezza dei fabbricati co-struiti lungo il margine della cava stessa.

il Ponte di santa rita

L’Amministrazione Emiliano ha aperto e portato a termine il cantiere del ponte che oggi collega Santa Rita e via Trisorio Liuzzi. Si tratta di un’opera attesa da anni, che ha fortemente migliorato la qualità della vita dei residenti. La struttura, finanziata con fondi PoR, è strategica anche perché collega il nuovo mercato coperto di via Vaccarella con la futura fermata della linea ferroviaria Bari-Bitritto. Il ponte è dotato di pista ciclabile e marciapiedi, ed è attrezzato con verde e luci.

aBBattUto il mUro della VergognaEra una specie di muro di Berlino quello che separava le cooperative edilizie di nuova co-struzione di Santa Rita dalla zona più degra-data del quartiere. Un muro che per qualcuno avrebbe dovuto dividere il bello dal brutto. Per questa Amministrazione non esistono ghetti. Il muro della vergogna di Santa Rita è stato quindi abbattuto, insieme all’idea che esista-no cittadini di serie A e cittadini di serie B.

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torna a Battere il cUore di loseto

Il centro storico di Loseto è tornato a splen-dere dopo anni di abbandono. In soli 18 mesi è stato completamente restaurato. Basta varcare l’arco di ingresso appena rimesso a nuovo, fare un giro tra i nuovi alberi e le panchine che riempiono lo spazio prima vuo-to, per accorgersi di quanto questa zona sia cambiata. L’intera area è stata riqualificata con il rifacimento della pavimentazione, del-l’illuminazione pubblica e di tutti i sottoservizi (fogna, gas e acqua).

il giardino della cHiesa del san salVatoreL’area verde adiacente l’antica cappella del San Salvatore è stata oggetto di un interven-to di riqualificazione. I lavori hanno riguarda-to la realizzazione di spazi destinati al gioco e alla sosta, ombreggiati da pergolati e da alberi, e strutture sportive, così da creare un nuovo importante punto di aggregazione per tutti i residenti.

la scUola elementare di ceglieCi sono opere che i cittadini di Ceglie del Campo aspettavano da anni. oggi, la Scuola Elementare “Di Venere” è pronta: un edificio completamente nuovo, con laboratori, men-sa e una palestra all’ultimo piano. Il cantiere, sbloccato dopo anni di difficoltà, rende anche possibile adeguare l’edificio alle attuali nor-me di sicurezza, oltre che consentire l’entra-ta ai diversamente abili.

rinasce Piazza santa maria del camPo Il progetto per la riqualificazione della piaz-za è pronto per andare in gara. L’area sarà pedonalizzata e lo spiazzo antistante la Chiesa sarà completamente ripavimentato. Previsti anche la piantumazione di nuovi al-beri, il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione e l’inserimento di elementi di arredo urbano pensati per rendere più piacevole la sosta dei residenti. Il cantiere aprirà entro il 2009.

giardino di VenereIl progetto per la riqualificazione della piazza nei pressi la scuola “Di Venere” a Ceglie è stato da poco aggiudicato. Prevista la riqua-lificazione dello spazio urbano, destinato a giardino pubblico. Gli interventi riguardano il riordino della vegetazione esistente, la posa della nuova pavimentazione e la realizzazio-ne di un nuovo impianto di pubblica illumina-zione. Nell’area saranno collocati nuovi ele-menti di arredo urbano oltre ad attrezzature ludiche per l’infanzia. L’opera è finanziata.

amPliamento di Via goriziaPartiranno entro l’estate i lavori per l’am-pliamento di via Gorizia, a Ceglie del Campo, che consentirà ai residenti un collegamento più agevole e meno trafficato con la strada provinciale Bari-Valenzano, prosecuzione di via Fanelli. La particolarità dell’intervento ri-siede nella realizzazione di un ponte a sette campate che consentirà l’attraversamento di una depressione naturale legata a due di-stinte lame, che non verranno ostruite dalla costruzione dell’opera, rispettando così le prescrizioni previste dal PAI (Piano di Assetto Idrogeologico). L’opera è già finanziata.

riQUalificazione di ceglie del camPoNella la zona 167 di Ceglie del Campo a bre-ve saranno realizzati 26 alloggi per sfrattati e 16 alloggi per diversamente abili: il protocollo d’intesa stipulato dal Comune con la Regione e l’opera Pia Di Venere consentirà inoltre il recupero dell’antica abbazia, la realizzazione di un asilo nido, di una comunità socio-ria-bilitativa, di una residenza socio-sanitaria assistenziale per anziani e di una per diver-samente abili. Nell’ambito del progetto di riqualificazione sarà realizzato anche l’inter-ramento dei binari della linea ferroviaria Sud Est, un intervento di fondamentale importan-za per la qualità della vita dei residenti.

amPliamento del cimiteroSono stati riappaltati i lavori per l’amplia-mento del cimitero di Ceglie del Campo, da tempo attesi dai residenti. Un intervento da oltre due milioni di euro.

centro sociale “don toni-no Bello” a santa rita

mUoVersi a ceglie e loseto È PiÙ facileoggi agli abitanti di Ceglie e Loseto basta un secondo per sapere dal pannello elettronico in quanto tempo il loro mezzo di trasporto giungerà a destinazione. L’uso congiunto di sistemi GPS e di una rete di telecamere permette all’Amtab di controllare gli sposta-menti degli autobus, e quindi di conoscerne i tempi di arrivo. Sono anche stati avviati lavori di manutenzione stradale come quelli di via Trisorio Liuzzi, una strada che in passato era sinonimo di pericolo e incuria a causa di una pista ciclabile mal progettata dalla vecchia Amministrazione e delimitata da pericolosi guard-rail. Dopo l’ennesimo incidente nel quale ha perso la vita un valoroso poliziotto della Questura di Bari, il sindaco Emiliano con un’apposita ordinanza ha restituito alla stra-da adeguate caratteristiche di sicurezza.E a breve sarà ripristinata la linea filoviaria. I lavori sono già in corso e consentiranno di collegare Ceglie con Carbonara e con la stazione di Bari Centrale utilizzando i filobus di nuova generazione, mezzi elettrici a basso impatto ambientale.

“felici della nostra nUoVa Piazza”Tutti aspettavamo con ansia l’inau-gurazione di piazza Umberto a Carbonara. La riqualificazione del-l’area, basata su un progetto valido e coerente, ha rinnovato e incremen-tato l’attenzione dei cittadini per il centro del nostro quartiere, aumen-tando potenzialmente la clientela per noi commercianti. Questo intervento è il risultato concreto dell’interesse dell’odierna amministrazione per Carbonara.

Rosa PartipiloCommerciante di Carbonara

il testimoneconsaPeVole

centro sociale don tonino Bello pag. 33VEDI

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JaPigia - torre a mare

quinta circoscrizione

Japigia e Torre a Mare sono due quartieri affacciati sul mare ma differenti sotto molteplici aspet-ti. Japigia è uno dei più estesi e popolosi di Bari, che la ferrovia separa dalla costa, caratterizzato da imponenti blocchi residenziali. Sino a quattro anni fa soffriva di numerose emergenze ambienta-

li, diventate priorità dell’azione di governo, a partire dalla bonifica della Fibronit e di Torre Quetta fino all’abbattimento dello scheletro di Punta Perotti. oggi a Japigia l’aria che si respira è migliore, l’acqua del mare più pulita ed i residenti sono diventati campioni nella rac-colta differenziata.

Torre a Mare, che si sviluppa in-torno al porticciolo, è un luogo che l’Amministrazione Emiliano ha cu-rato e gestito al fine di esaltarne la bellezza naturale e migliorare la qualità della vita dei residenti e dei tanti visitatori.

il Progetto Per la riQUalificazione di JaPigia

Il finanziamento del PIRP di Japigia, il proget-to integrato per la riqualificazione dell’area compresa tra via Caldarola e via Gentile, prefigura una vera rivoluzione urbana nel quartiere. Prevista la creazione di una grande piazza pubblica al posto delle case parcheg-gio di via Gentile, la costruzione di 148 nuovi alloggi (28 riservati a persone disabili), una scuola elementare e una materna, un centro civico, una palestra e un giardino per la scuo-la Verga, nuovi interventi sulla viabilità tra cui il prolungamento di via Liguori, una rotatoria su via Gentile, piste ciclabili, un parcheggio di scambio nei pressi della tangenziale. Previsti anche un parco urbano con campi sportivi e la realizzazione di edilizia residen-ziale, libera, convenzionata e sperimentale. Circa 100 milioni di euro tra fondi pubblici e privati con una grande convenienza per il Co-mune che, al termine dell’intervento, entrerà in possesso di alloggi, servizi e strutture rea-lizzate dai privati a vantaggio della collettività.

l’eliminazione dei BinariI binari che tagliano in due Japigia saranno eliminati per sempre grazie al riassetto del nodo ferroviario, previsto dall’Amministra-zione Emiliano, ed il quartiere potrà così ri-

trovare il suo naturale sbocco sul mare. Si tratta di una gigantesca opera pubblica, che prevede lo spostamento dei binari (con la deviazione dell’attuale linea ferroviaria di via Capruzzi) all’altezza della stazione delle Sud-Est. A Japigia, per evitare il canalone, i binari scavalcheranno il quartiere a ovest, oltre il depuratore, per poi riconnettersi alle spalle dell’Hotel Majestic.

Bonifica ex fiBronit e torre QUetta

fogna Bianca Il quartiere Japigia è attualmente interessa-to dalla costruzione delle condotte di fogna bianca, un intervento di fondamentale impor-tanza che sta per essere ultimato.

la raccolta differenziata

Japigia è diventato un quartiere modello gra-zie anche al successo della raccolta rifiuti porta a porta.

mercato di Via caldarolaIl mercato di via Caldarola oggi è sicuro. Ma fino a pochi anni fa presentava seri problemi di staticità. Per ripristinarne l’agibilità l’Am-ministrazione Emiliano ha spostato per un periodo le attività commerciali all’esterno. Al termine dei lavori, gli operatori hanno ripreso i loro box, senza più alcun rischio per perso-ne e cose.

mercatino delle PUlciL’area sorgeva il mercato di Japigia era nel tempo diventato un bazar a cielo aperto, con oltre 500 abusivi e frequenti problemi di via-bilità e sicurezza. Rispondendo alla pressan-te richiesta dei residenti, è stato trasferito nei pressi delle Piscine Comunali.

ParcHeggio lama giottaL’Amministrazione ha sistemato un’area adiacente la Lama Giotta destinandola a par-cheggio, particolarmente utilizzato nei mesi estivi, quando parte di Torre a Mare viene pedonalizzata.

Un nUoVo Parco UrBanoTra via Mazzini e il lungomare Duca degli Abruzzi, nel cuore di Torre a Mare, sorgerà un grande parco di 6mila metri quadrati. All’interno del parco troveranno spazio una sala polivalente, un bar ristoro, attrezzature ludiche e arredi urbani pensati per il relax e la sosta.Sarà collegato alla spiaggia di Cala Fetta. Già approvato il progetto.

nUoVe alBeratUreA Torre a Mare, via Leopardi è più verde gra-zie alla piantumazione di oleandri. L’interven-to ha consentito di realizzare anche l’impian-to di irrigazione.

riassetto del nodo ferroviario pag. 8VEDI

Pensiamo alla salute pag. 23VEDI

Bari cambia e differenzia pag. 28VEDI

Bari risparmia e investe pag. 61VEDI

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Piazze a torre a mareL’Amministrazione Emiliano ha valorizzato e curato le aree pubbliche di Torre a Mare. È il caso della piazzetta Monteseibusi, la cui ri-qualificazione è stata portata a compimento, così come della piazzetta della Chiesa San Nicola, che è stata realizzata ex novo. og-getto di ristrutturazione è stata anche piaz-za della Torre, interessata dall’ampliamento

della pedonalizzazione, dal rifacimento della pavimentazione e da nuovi elementi di arre-do urbano. Per abbellire il lungomare le vecchie ringhie-re sono state sostituite da nuove, in pietra e ghisa, disegnate dal maestroTrisolini.Si tratta di interventi che hanno reso il quar-tiere più bello e vivibile.

dragaggio del PortoÈ in corso la caratterizzazione del fondale del porto di Torre a Mare per il successivo dra-gaggio, già finanziato con fondi regionali, che sarà realizzato nel 2009.

san giorgio, 5 terrazze sUl lUngomareQuest’estate cinque tratti del lungomare a sud di Torre Quetta, strappati al degrado e all’incuria, saranno restituiti alla fruizione pubblica di tutti i baresi: si tratta di piazzo-le attrezzate per la sosta e la balneazione pubblica, delimitate da muretti a secco per il parcheggio delle auto e abbellite da piante ornamentali resistenti alla salsedine, panchi-ne e cestini portarifiuti. Attraverso delle pas-serelle sarà possibile raggiungere gli scogli per prendere il sole e fare il bagno in tutta tranquillità.

carrassi - san PasQUale

sesta circoscrizione

Con oltre sessantamila abitanti, que-sta Circoscrizione è tra le più popo-lose di Bari. Al suo interno ci sono parco 2 Giugno, numerose caser-me, il campus universitario (meta ogni giorno di migliaia di studenti), la Chiesa Russa (oggi di proprietà del Patriarcato di Mosca) e Mungi-vacca. L’Amministrazione Emiliano è

innanzitutto riuscita a trasferire nel patrimonio del Comune la caserma Rossani, un’area di importanza stra-tegica non solo per la Circoscrizione ma per l’intera città (vedi Bari al centro del mondo). Diversi gli interventi di riqualifica-zione che hanno interessato piazze e strade del quartiere. È nata a San

Pasquale la prima pista ciclabile del-la città, come pure uno dei parcheggi di scambio del Park&Ride e numero-se postazioni del bike-sharing.Mungivacca è attualmente oggetto di un profondo intervento di trasfor-mazione urbana.

Piazzetta san PasQUaleUno degli interventi più apprezzati dai resi-denti del quartiere è stata la creazione della piazzetta San Pasquale, uno spazio sottratto alle auto e al traffico che ora è a disposizione dei cittadini per passeggiare e sostare.

il Progetto Per la riQUali-ficazione di san marcelloL’investimento consentirà di riqualificare l’area adiacente la Chiesa di San Marcello (da anni simbolo di degrado nel cuore della città), demolire il plesso scolastico fatiscente su via Fanelli, costruire un centro servizi e una scuola materna, realizzare alloggi di ERP, curare la sistemazione degli spazi esterni del

Villaggio Re David come pure le manutenzio-ni e i sottoservizi. Nel corso dei lavori saran-no costruite le condotte della fogna bianca, realizzati insediamenti di edilizia residenziale libera su via Fanelli e via omodeo e sviluppati servizi e verde pubblico per i residenti, oltre alla nuova viabilità e alla nuova sede della VI Circoscrizione. Gran parte dell’investimento lo sosterranno i privati che poi cederanno al Comune strutture e realizzazioni a servizio del pubblico.

la Pista ciclaBile di Viale Unità d’italiaSi sviluppa lungo viale Unità d’Italia e via-le della Repubblica per una lunghezza di 1,2 km, ed è realizzata in resina acrilica

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antisdrucciolo e separata dalla carreggiata stradale da una ringhiera in acciaio. È stata costruita sullo spartitraffico centrale, man-tenendo gli alberi esistenti. In corrisponden-za degli attraversamenti pedonali e carrabili sono state installate colonnine e dissuasori. La pista è dotata di un impianto di illumi-nazione indipendente. Per la realizzazione delI’opera il Ministero delle Infrastrutture aveva stanziato le risorse necessarie fin dal 1996.

rondò e ViaBilità Via amendola L’allargamento delle carreggiate e la rea-lizzazione della rotatoria ha garantito mi-glioramenti allo scorrimento del traffico e maggiore sicurezza per gli automobilisti. L’intervento infatti ha eliminato i punti di conflitto stradale in corrispondenza dell’in-crocio tra via Amendola e il prolungamento di via Conte Giusso, all’altezza di Mungivac-ca. La rotatoria è stata abbellita con alberi di ulivo e cespugli di macchia mediterranea.

iKeaL’Amministrazione Emiliano, ha portato a termine un’operazione che il precendente Consiglio Comunale aveva mancato. L’azien-da svedese si è fatta carico di tutti gli oneri di urbanizzazione: viabilità, parcheggi, reti di fogna e gas. L’indotto in termini occupazio-

nali, di rigenerazione urbana e di stimolo al commercio è stato significativo.

caserma rossaniGrazie all’Amministrazione Emiliano questa straordinaria area militare inutilizzata è en-trata a far parte del patrimonio del Comune.

il ParK&ride Una grande area, abbandonata per anni al degrado, è stata riqualificata e attrezzata divenendo uno dei parcheggi di scambio più frequentati della città (1400 auto al giorno), grazie al sistema del Park&Ride.

la trasformazione di mUngiVaccaL’Amministrazione comunale ha affrontato e risolto i problemi legati alla riqualificazione del borgo operaio di Mungivacca, riavviando e concludendo la manutenzione straordina-ria delle palazzine di ERP finanziando anche opere di urbanizzazione primaria.Il piano prevede un grande centro servizi che ospiterà il presidio della Polizia di Stato e Mu-nicipale, uffici comunali e postali, biblioteca, banca, centro sociale, supermercato e altri spazi commerciali, una residenza destinata a 700 studenti universitari con annesse strut-ture sportive, un centro culturale polifunzio-nale con sala studi, auditorium, cinema e teatro e una grande area verde attrezzata che trasformeranno radicalmente il volto di Mungivacca.L’intervento è completamente a carico dei privati: tutte le opere di urbanizzazione pri-maria e secondaria - strade, reti urbane: fo-gnarie, idrica, elettrica, telefonica, gas, pub-blica illuminazione, parcheggi, parco urbano, aree sportive all’aperto - saranno cedute al Comune di Bari e messe a disposizione dei residenti.

settima circoscrizione

La VII Circoscrizione è composta da un solo quartiere e, pur essendo la meno estesa della città, è quella più densamente popolata. La zona um-bertina del quartiere affianca edifici di rilievo storico artistico a piazze e giardini affacciati sul lungomare. Nel quartiere sorge il complesso di case popolari più antico della città (1911), intitolato al “Duca degli Abruzzi”, sino al 2004 in uno stato di profondo de-grado oggi interessato da un inter-vento complessivo di riqualificazione.La parte centrale di Madonnella, impreziosita dal lungomare monu-mentale, presenta un carattere tipi-camente mediterraneo: edifici co-lorati, strade trafficate, negozi che sembrano bazar, una popolazione multietnica. Molti dei simboli del-l’Amministrazione Emiliano si trovano in questo quartiere: da Parco Perotti, che ha preso il posto dell’ecomostro sul lungomare, all’hotel delle Nazio-ni, che a breve tornerà ad essere un grande albergo di lusso, fino a piazza Madonnella, per la quale è pronto il progetto di pedonalizzazione e riqua-lificazione. Per non parlare del Teatro Petruzzelli che è rinato dopo diciotto anni dall’incendio, più bello e mae-stoso di prima. La sua riapertura of-frirà nuove possibilità di crescita e di sviluppo per questa Circoscrizione e per l’intera città

madonnella

il nUoVo Volto di Piazza madonnellaPiazza Carabellese, meglio conosciuta come piazza Madonnella, sarà completamente ri-strutturata. L’attuale piazzetta sarà collegata allo slargo antistante l’ingresso della scuola Balilla e interamente pedonalizzata. Prevista la piantumazione di nuovi alberi lungo corso Sonnino, via Valona, via Carulli e tutto intorno alla piazzetta. Una fontanina sarà installata come era in origine, negli anni Venti. Il monu-mento alla Madonnella resterà dov’è, e sarà

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corredato da una gradinata posteriore e da nuove aiuole fiorite. L’area sarà lastricata in pietra, con panchine e luci per valorizzare il nuovo spazio urbano. L’opera sarà avviata entro il 2009.

PetrUzzelli

Parco PerottiAl posto dell’ecomostro oggi sorge il parco verde più grande della città.

Hotel delle nazioniÈ stato venduto per quasi 19 milioni di euro al gruppo Fimco, che ne sta curando la ri-strutturazione. Lo stabile tornerà ad essere il fiore all’occhiello della ricettività cittadina.

alBeratUre in corso sonnino e Via de giosa

Per la gioia dei residenti anche corso Son-nino, è diventata più verde grazie alla collo-cazione di alberi di oleandro lungo i due lati della strada. Anche via De Giosa è più verde, grazie alle decine di alberelli in vaso sistema-ti su ambo i lati.

il PoliamBUlatorioIl poliambulatorio specialistico “Madonnella” è stato inaugurato nel 2007 nella sede di via Volpe 1, e rappresenta uno dei primi risultati dell’azione congiunta tra le istituzioni locali in favore della salute dei cittadini. Tra le novità del prossimo futuro la creazione del cosid-detto Punto H, dedicato ai diversamente abili, e di un servizio di mediazione culturale.

i giocHi d’acQUaAlti fino a 22 metri, disposti ad intervalli re-golari sui frangiflutti, i 12 getti d’acqua pro-ducono un effetto speciale, illuminati da luci che possono cambiare colore in occasione di particolari eventi.

riQUalificazione di Piazza diazI lavori hanno riguardato la messa in sicurez-za degli spazi, il ripristino della pavimenta-zione sconnessa e la sistemazione degli alvei di terra intorno agli alberi, che con il tempo vengono deformati dalle radici. Nel giardino sono stati sistemati nuovi cestini portarifiuti, panchine in legno e ghisa, giochi per bambini, transenne per garantire maggiore sicurezza.

ristrUttUrazione comPlesso iacP dUca degli aBrUzziGli interni e gli esterni delle case popolari del complesso di via Duca degli Abruzzi sono in via di riqualificazione grazie al protocollo d’intesa sottoscritto da Comune, IACP e Re-gione. Edifici nei quali in passato non erano mai stati effettuati interventi di restauro e consoldiamento. La ristrutturazione sta avve-nendo senza privare gli abitanti delle proprie case.

restaUro sottoPasso di sant’antonioNell’ambito dell’accordo tra Comune di Bari, Caritas diocesana e Fidanzia Sistemi per la realizzazione del Centro Don Diana è stato restaurato e completamente ripulito il sotto-passo di via Duca degli Abruzzi (meglio noto come ponte di Sant’Antonio); i marciapiedi, sono stati rifatti e abbelliti da piccole aiuole.

Pilomat Per cHiUsUra al trafficoIl sistema di pilomat automatici consente la chiusura al traffico del lungomare in occasio-ne di particolari eventi, riducendo drastica-mente il numero di vigili urbani necessari.

ParK&rideogni giorno sono oltre 1300 le auto in sosta al Park&Ride di Pane e Pomodoro.

scUola materna regina margHeritaSpostare la sede dell’asilo da un sottoscala angusto con grate alle finestre, all’attuale plesso in piazza Balenzano, è stato uno degli interventi più apprezzati dalle famiglie. oggi novanta bambini imparano e giocano in un ambiente adeguato, luminoso, con grandi spazi e un cortile.

rifacimento ringHiere del lUngomareNel 2009 sarà effettuata la sostituzione com-plessiva delle ringhiere sul lungomare.

Un Parco Per PeggYPeggy e tutti gli amici a quattro zampe di Bari avranno finalmente un parco attrezzato dove correre e giocare lungo percorsi ideati apposta per loro. L’Amministra-zione Emiliano ha infatti approvato la realizza-zione, nell’area incolta adiacente a Parco Perot-ti, di una vera e propria palestra a cielo aperto, a

beneficio delle tante famiglie baresi che han-no cani in casa. L’area sarà recintata e allestita con panchine, cestini, rastrelliere per bici, di-stributori di palette, fontanelle per cani.

Palestra scUola BalillaI bambini finalmente fanno sport nella pale-stra della scuola. Inaugurata per ben tre volte dall’ex sindaco Di Cagno Abbrescia, la strut-tura mancava dell’agibilità e questo l’ha resa inutilizzabile sino a quando, l’attuale Ammini-strazione, non è intervenuta con nuovi lavori ottenendo tutti i certificati necessari.

il miracolo ricostruzione pag. 15VEDI

Bari riscopre l’orizzonte pag. 20VEDI

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liBertà - fesca - marconi - san girolamo

ottava circoscrizione

L’ottava Circoscrizione comprende realtà estremamente varie. Il quar-tiere Libertà, densamente popola-to, ospita il Tribunale e il mercato nell’ex Manifattura dei tabacchi, ma soffre da sempre della man-canza di piazze, verde e parcheggi. L’Amministrazione ha quindi avvia-to un’opera di riqualificazione degli spazi esistenti, attivando paralle-lamente iniziative per regolamen-tare e diminuire il traffico. Tre su

tutte: il più grande parcheggio del Park&Ride sul lungomare Vittorio Veneto, la Zona a Sosta Regola-mentata in favore dei residenti ed infine una navetta elettrica “circo-lare” che collega gratuitamente via Manzoni con la stazione, percorren-do il quadrilatero murattiano. Fesca e San Girolamo sono quar-tieri affacciati sul mare dalle grandi potenzialità ma necessitano di una complessiva rigenerazione urbana.

Anche il quartiere Marconi, che i re-sidenti chiamano San Cataldo, vive una rinascita trainata dalla presen-za di impianti sportivi, ricreativi e culturali (come l’Arena della Vitto-ria, la pineta di San Francesco e la Fiera del Levante) e sostenuta da numerosi progetti immobiliari. Su questa Circoscrizione, che com-prende l’area dell’ansa di Marisa-bella, si innesta anche l’asse viario Nord-Sud a scorrimento veloce.

Piazza risorgimento

Piazza Risorgimento, nel cuore del Libertà, è stata interamente riqualificata, con nuova pavimentazione, impianto di pubblica illu-minazione, piantumazione di alberi e arredo urbano. Il rifacimento ha interessato anche il manto stradale delle vie Barletta e Altamura.Un’opera importante per il benessere e il tempo libero dei cittadini.

Piazza del redentorePartiranno a breve i lavori per la riqualifica-zione e l’arredo urbano di piazza del Reden-tore. L’intervento consentirà sia ai residenti

sia agli alunni della “Don Bosco” di riappro-priarsi di uno spazio vitale per l’aggregazione e la socialità. Dalla forma ad L, la piazza sarà dotata di nuova pavimentazione, panchine e tavoli per la sosta, impianti d’illuminazione e irrigazione, cestini portarifiuti e una nuova area-giochi destinata ai più piccoli.

giardino di Via de Bernardis Un’area libera e incolta del quartiere diven-terà presto un giardino attrezzato. Si tratta di uno spazio recintato di 2.500 metri quadri, che si trova nei pressi del Redentore, tra le vie De Bernardis, Don Bosco e Nitti. Il proget-to, già finanziato, prevede la realizzazione di un parco-giardino caratterizzato da un asse principale e percorsi secondari. In più punti saranno realizzati spazi per l’intrattenimento e la sosta, coperti in parte da pergolati e in parte dalle alberature. Prevista anche la co-struzione di un chiosco, un bagno pubblico, un parco giochi per i bambini e la collocazio-ne di elementi di arredo urbano.

illUminazione artistica di corso italiaCorso Italia, nel tratto compreso tra via Mar-tiri d’otranto e via Quintino Sella, sarà inte-ressato dalla realizzazione di un impianto di illuminazione studiato ad arte per rischiarare la zona sottostante le arcate che sorreggono la linea ferroviaria. L’intervento, pensato per garantire maggiore sicurezza ai pedoni nelle ore serali, valoriz-zerà una struttura architettonica che la So-printendenza ha giudicato di forte interesse,

riqualificando al tempo stesso un lungo tratto di corso Italia.

Piazzetta Via della carBoneria

L’Amministrazione Emiliano ha valorizzato gli spazi pubblici esistenti nel quartiere, realiz-zando una piazzetta alberata con panchine e giochi per bambini in via della Carboneria ad angolo con via Brigata Bari, un luogo in cui in precedenza regnava il degrado.

ParK&rideogni giorno 1800 autovetture sostano nel Park&Ride sul lungomare Vittorio Veneto e vengono sottratte al traffico cittadino. Entro giugno 2009 inizieranno i lavori per l’abbat-timento della struttura dell’ex scuola Quasi-modo che permetteranno di ampliare ulte-riormente i posti disponibili.

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tre nUoVi ParcHeggi Per i residentiL’Amministrazione Emiliano ha realizzato tre parcheggi per i residenti aperti tutto il giorno nelle aree in Corso Mazzini (Amtab), corso Italia (Ferrovie dello Stato) e lungomare Vit-torio Veneto (Multiservizi). Il costo per l’abbo-namento mensile è di 55 euro.

riQUalificazione cimitero monUmentaleRendere più decoroso e confortevole il luogo dove riposano i nostri cari era un atto dovuto. Con il rifacimento dei sottoservizi e la posa della nuova pavimentazione, il cimitero mo-numentale finalmente si presenta ai baresi con una nuova veste.

Ponte sUll’asse nord-sUd

Attendeva di essere realizzato dal 1988. La gara è stata aggiudicata alla Cimolai di Por-denone, azienda leader nella costruzione di ponti metallici in tutto il mondo. Il ponte tra via Tatarella e via Nazariantz, fi-nanziato dalla Regione Puglia con 32 milioni di euro, è un’opera imponente e fondamenta-le per la risoluzione del problema traffico, in particolare per le direttrici da e verso Andria, Barletta, Modugno, Altamura e Gravina, per la viabilità dalle autostrade e dalle statali ad ovest e sud della città e, infine, per il traffico interno sulla direttrice Ceglie - Carbonara - Picone - Poggiofranco.

Progettato da un gruppo di professionisti - tra cui spicca lo studio Carlos Fernandez Casado di Madrid - il ponte, semistrallato e retto da cavi d’acciaio, sarà lungo 625 metri, alto 10 sarà riservato al transito delle sole auto. La struttura disporrà di quattro corsie veicolari e di un percorso ciclopedonale largo due metri e mezzo.Un’opera di grande pregio architettonico, ca-ratterizzata da un’antenna di 78 metri, che conferirà alla struttura un’inedita asimmetria dal notevole effetto estetico.Il ponte sarà connesso alla viabilità esisten-te attraverso una rotatoria all’incrocio tra via Tommaso Fiore e via della Carboneria, una all’incrocio tra via Tatarella e via Sangiorgi, uno svincolo a rotatoria tra via Bruno Buozzi e via Nazariantz che consentirà il collegamento dell’asse Nord-Sud con via Bruno Buozzi e via Crispi e una nuova strada di collegamento tra via San Giorgio Martire e via Sangiorgi.Il tempo previsto per la realizzazione è di cir-ca due anni dalla cantierizzazione.

l’officina degli esordiIl progetto dell’officina degli esordi è stato predisposto nell’ambito del progetto regio-nale Bollenti Spiriti. La sua realizzazione consentirà di dotare la città di uno spazio po-lifunzionale pensato per i più giovani. Gli am-bienti originariamente destinati a mercato, al primo piano dell’autosilo San Francesco, in via Crispi, saranno dedicati allo sviluppo dell’imprenditoria culturale giovanile, con particolare riferimento alla musica, alle arti visive e multimediali: sala prove, sala regi-strazione, sala montaggio, aule laboratorio oltre ad un grande spazio polivalente. I lavori per l’adeguamento e l’allestimento stanno per cominciare.

riQUalificazione Pineta san francescoUno dei polmoni verdi più frequentati della città sarà integrato con l’adiacente com-plesso sportivo di San Girolamo. I lavori, che inizieranno entro il 2009, riguardano la manutenzione delle strutture ludiche e del percorso di atletica; l’installazione di nuove panchine; il rifacimento della pista di pattinaggio e delle gradinate; la riquali-ficazione degli spogliatoi e dei servizi igie-nici; la ripavimentazione in erba sintetica del campo da calcio adiacente la pineta e l’abbattimento del muro di separazione tra le due strutture. A completamento degli in-terventi è prevista la manutenzione straor-dinaria del verde.

l’ingresso al QUartiere

È in corso il cantiere per la riqualificazio-ne dell’area di ingresso a San Girolamo. I lavori riguardano, oltre al rifacimento delle aree spartitraffico, la realizzazione di una rotatoria che sarà abbellita da alberature e giochi d’acqua.

il giardino di san girolamo

È questione di giorni per l’avvio dei lavori di realizzazione del giardino di San Girolamo sul lungomare, il primo del quartiere. Un luogo di ritrovo pensato per tutti: bambini, anziani e famiglie.

centro sociale di Via costaPronto il progetto per il Centro sociale di via Nicola Costa. Tra poco in un solo luogo sorgeranno un centro servizi, una piazza e un giardino attrezzato per lo sport. Il Cen-tro sociale ospiterà aule laboratorio, sale destinate agli incontri, un campo polispor-tivo e, sul retro, una corte recintata che potrà accogliere le diverse attività estive. L’opera contribuirà a migliorare la vivibilità dell’intero quartiere.

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il fUtUro in Un PattoMa il meglio sta per arrivare. Nei prossimi tre anni e mezzo, con il Patto per San Girolamo siglato da Comune, Regione e Iacp, verranno ricostruite 218 case popolari (secondo criteri edilizi attenti alla bioarchitettura e al risparmio energetico) e 312 alloggi privati. 8 palazzine di ERP sono già state abbattute e 40 famiglie che vi abitavano hanno già una nuova casa. Un’operazione che trasformerà completa-mente la fisionomia del quartiere. In partico-lare il Comune ha investito ingenti risorse per i lavori di fogna bianca, pubblica illuminazione e nuova viabilità (con l’allargamento e il rifa-cimento di molte strade e marciapiedi). Tutte opere necessarie a garantire alla cittadinanza servizi più adeguati, maggiore sicurezza e una migliore percorribilità delle strade.

il concorso Per il nUoVo lUngomare La bellezza di Fesca e San Girolamo è data dalla vicinanza con il mare. Ma per riproget-tare e riqualificare al meglio la costa è stato necessario compiere prima un’indagine me-teomarina (affidata al Politecnico di Bari) e

quindi bandire un Concorso pubblico per la progettazione del nuovo lungomare. Dieci i progetti finalisti selezionati dalla Commissio-ne, che entro maggio decreterà il vincitore. Per realizzare questo intervento, che tra-sformerà radicalmente 2 chilometri di costa attrezzandoli per la balneazione e il tempo libero dei cittadini, l’Amministrazione intende avvalersi dei fondi europei 2007-2013.Nel frattempo, si è proceduto alla riqualifica-zione di un tratto di costa attraverso la de-molizione dei ruderi di vecchie strutture, che rappresentavano un pericolo per la pubblica incolumità, e la sistemazione degli accessi al litorale.

l’ansa di marisaBellaDopo lunghissimi contrasti fra associazioni ambientaliste, Autorità Portuale e Ammi-nistrazione Comunale, il sindaco Michele Emiliano con un’azione politica determinata e rigorosa è riuscito ad ottenere il consenso della Regione Puglia e dei movimenti am-bientalisti sul completamento della colmata di Marisabella. Il progetto è stato appena aggiudicato all’azienda che dovrà realizzar-lo. Finalmente il porto avrà a disposizione

un’altra vastissima area, indispensabile alla gestione dei traffici commerciali nazionali e internazionali. Ciò che l’Amministrazione Di Cagno Abbrescia non era riuscita a realizzare in dieci anni, oggi diventa realtà.

la fiera del leVante centro congressiDotare Bari di un centro congressi che sia all’altezza della vocazione internazionale del nostro capoluogo è uno degli obiettivi dell’Amministrazione Emiliano. Il progetto è stato redatto dallo staff del Piano Strategico e prevede la creazione di una grande struttura dedicata all’interno della Fiera del Levante. Il sindaco Emiliano proprio in questi giorni sta trattando con la Regione Puglia per ottenere il finanziamento dell’opera attraverso fondi europei. Speriamo bene.

sPiaggetta san cataldoDal 2008 i baresi possono prendere il sole e fare il bagno liberamente nella piccola area adiacente al Lido San Francesco, che è stata completamente ripulita e attrezzata con sentieri e alberelli.

Le origini di Bari sono racchiuse nella IX Circoscrizione: qui troviamo la città vec-chia e il centro cittadino di antica vo-cazione commerciale. Il quartiere San Nicola è un gomitolo di vicoli in cui la storia parla il linguaggio delle pietre: la Cattedrale romanica, la Basilica di San Nicola, il Castello Svevo, simboli di Bari.L’Amministrazione Emiliano, per esal-tare questo patrimonio artistico e cul-turale e migliorare la qualità della vita dei residenti, ha chiuso al traffico l’in-tero centro storico, e dove c’erano le auto ha sistemato bellissime piante in vaso e panchine. Inoltre ha provveduto alla valorizzazione del Fortino e della Sala Murat, oggi luoghi di riferimento della programmazione culturale. Ma gli interventi più importanti sono quel-li “che non si vedono” effettuati sugli impianti di acqua, gas e fogna a Bari Vecchia. Uscendo dalle mura del bor-

go comincia il quartiere Murat, un reti-colo di isolati geometrici destinati alla residenza, alle attività commerciali e alle funzioni amministrative (Prefet-tura, Municipio, Università) realizza le aspirazioni di crescita della città e dei suoi ceti mercantili. Gli interventi per la regolamentazione della sosta e del traffico hanno già rivoluzionato la via-bilità cittadina e migliorato la vita dei residenti. Per dare una nuova immagine ad una delle strade simbolo della città l’Am-ministrazione ha previsto il restyling di via Sparano sino a piazza Umberto, lanciando un concorso internazionale di progettazione. In questi anni grande attenzione è stata riservata anche alla manutenzione straordinaria delle stra-de e delle piazze, dei giardini e delle aiuole.

mUrat e san nicola

nona circoscrizione

ridisegnare il cUore della città: il concorso Per Via sParano

Per valorizzare la strada più famosa di Bari, l’Amministrazione comunale ha lanciato nel 2006 un Concorso europeo di progettazione teso alla riqualificazione di via Sparano e de-gli spazi pubblici del quartiere Murat.“Bari Crossing” è risultato il progetto vincitore sui sessantuno presentati. Lungo la principa-

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le arteria del commercio cittadino, che verrà completamente ripavimentata ed illuminata da impianti studiati ad hoc, saranno realizza-te una serie di “piazze salotto” che facciano dialogare i grandi interni commerciali con lo spazio pubblico della città favorendo mo-menti di pausa e di riflessione. Nella “nuo-va via Sparano” saranno inseriti elementi di comoda seduta e una serie di alberature che non interferiscano con l’asse visuale che dalla stazione arriva alla città vecchia lungo il tracciato della strada.Nel corso del tempo il progetto, molto atteso da residenti e negozianti, è stato sottoposto all’attenzione di cittadini, commercianti e associazioni per raccogliere suggerimenti e proposte utili a calarlo al meglio nella realtà del quartiere.All’inizio di aprile “Bari crossing” ha ottenu-to finalmente il parere positivo del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le At-tività Culturali. A giorni sarà pronto il progetto definitivo.

Pedonalizzazione Ultimo tratto corso caVoUrSono in corso i lavori per la pedonalizzazione del tratto finale di corso Cavour che interes-sa l’area antistante il liceo Scacchi, sotto il ponte XX Settembre. L’intervento garantirà maggiore sicurezza agli studenti e ai resi-denti valorizzando al tempo stesso le attività commerciali esistenti.Già ultimata invece la pulizia del cavalcavia pedonale che oltrepassa la linea ferroviaria, effettuata gratuitamente dalla ditta H2o.

aBBattimento Barriere arcHitettonicHePer consentire ai cittadini con ridotte capaci-tà motorie di vivere a pieno il centro cittadino, sono state eliminate le barriere architettoni-che attraverso la realizzazione di apposite rampe su tutti gli incroci stradali. Inoltre, è stato realizzato lungo tutto il quadrilatero mu-rattiano un percorso pedonale che consente ai non vedenti di spostarsi in autonomia.

area attrezzata in largo santa cHiaraDopo aver realizzato un parcheggio a servi-zio dei residenti della città vecchia, nell’area di fronte alla Chiesa di Santa Chiara, sono iniziati anche i lavori per un’area gioco de-stinata ai più piccoli che sarà attrezzata con giostrine, fioriere e panchine. Un intervento atteso e richiesto a gran voce dal Comitato Santa Chiara.

BiKe sHaring e cicloPosteggiMurat, con le sue tre stazioni del Bike-sharing e con oltre cento portabiciclette, è il quartiere più a misura delle due ruote.

comPletamento mUseo nicolaianoI locali dell’ex Museo Storico presso la Basili-ca di San Nicola sono attualmente interessati dai lavori che consentiranno di ospitare nella struttura i tesori di San Nicola e di allestirla al meglio per i percorsi didattici e conoscitivi. Il Museo costituisce una delle tappe del com-plesso sistema turistico e culturale “Cittadel-la Nicolaiana”, che comprende la Basilica, la chiesa di San Gregorio, la scuola San Nicola, il portico dei Pellegrini, il palazzo Priorile e l’annesso convento.

illUminazione castello sVeVoPer restituire splendore a uno dei monumenti più importanti della città e riqualificare una delle aree più belle del centro storico citta-dino, il Comune di Bari ha scelto di utilizzare fondi europei per illuminare il Castello Svevo. Il progetto, curato dalla Soprintendenza, ha riguardato la realizzazione dell’impianto di illuminazione artistica, con il posizionamento studiato di decine di faretti lungo il perimetro del monumento, il ripristino delle aree ester-

ne al castello, dalla pavimentazione al fossa-to, con la sostituzione e il riposizionamento delle vecchie chianche.

acQUa e gas a Bari VeccHiaIl Piano Urban che ha consentito la riquali-ficazione della città vecchia negli anni No-vanta, non era stato compiuto in una delle sue parti principali: la dotazione dei servizi primari, quali acqua, gas e, in alcune zone, condotte fognarie adeguate. L’Amministra-zione Emiliano ha inteso garantire ai residen-ti questi servizi, con la realizzazione del by pass idrico e la rete dell’Amgas, riportando così Bari vecchia alla contemporaenità.

le Piazze PiÙ BelleNell’ambito del cantiere del VI percorso Urban, in piazza San Pietro e largo Santa Scolastica sono in corso i lavori di ripavimentazione e riqualificazione. Sarà valorizzata così un’al-tra parte del centro storico che fino a questo momento versava in uno stato di degrado e che tornerà all’originaria bellezza.

strade PiÙ lisceIn cinque anni la giunta Emiliano ha riqualifi-cato ben un milione di metri quadrati tra stra-de e marciapiedi. Un investimento su tutto il territorio di 26 milioni di euro, che ha con-sentito una diminuzione di incidenti e sinistri stradali del 20%, secondo i dati del 2008.

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