c’è terrorismo alle pagine 8 e 9 e terrorismo - ramella.org · psicosi da 53, lotto sotto accusa...

32
Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.74 • Sito internet: www.ilpiccologiornale.it • E-mail: [email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S.Bernardo, 37 • Tel. 0372 45.39.67 - 43.43.85 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 - Cremona • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona Anno VI - n. 5 - SABATO 5 FEBBRAIO 2005 Euro 1,00 Internet Creatività in viaggio sul web pagina 11 Scuola pagina 12 Voto immigrati Mozione anche sotto il Torrazzo pagina 13 Cattedrale Ritrovati affreschi del ’400 pagina 25 Da Cremona una petizione per la musica Gravidanze a rischio: in aumento le straniere che abortiscono per non perdere il lavoro - pagina 6 C’è terr orismo e terr orismo In settimana il gip di Brescia, Roberto Spanò, ha ribaltato il giudizio della col- lega milanese Clementina Forleo, se- condo cui la guerriglia, in un contesto bellico, non può essere considerata terrorismo. “Azioni violente, condotte anche con il ricorso a kamikaze da portatori di ideologie estremiste isla- miche - ha replicato Spanò - vanno senz’altro definite a ogni effetto come atti di terrorismo”. Senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria e del- le responsabilità individuali delle per- sone coinvolte, è interessante notare che basterebbe sostituire il termine “kamikaze” con “bombe a grappolo” e “ideologie estremiste islamiche” con “ideologie estremiste neoconservatri- ci” per concludere che l’amministra- zione statunitense è colpevole di ter- rorismo internazionale. Questo per da- re ragione a Noam Chomsky, che in un articolo pubblicato nel settembre scorso su Micromega ha fatto notare che a stabilire chi siano i “terroristi” e chi i “guerriglieri” è sempre il più for- te, che lo fa in funzione dei propri in- teressi. Si spiega così, per esempio, la miracolosa metamorfosi del dittatore libico Gheddafi, che Ronald Reagan considerava il nemico pubblico nume- ro uno dell’umanità e che oggi, vice- versa, viene trattato da tutti i leader politici occidentali alla stregua di un amico fraterno. E si spiega così anche l’atteggiamento tollerante adottato dagli Usa nei confronti dell’Arabia Saudita, verso la quale non è mai sta- ta mossa nessuna accusa di terrori- smo, sebbene quasi tutti gli attentato- ri dell’11 settembre 2001 provenisse- ro da lì. Simone Ramella ARTURO Nonostante la riapertura di Berlusconi al nucleare la sorte della centrale di Caorso è già segnata alle pagine 8 e 9 N. 1977 R.I.P. M. 2020

Upload: habao

Post on 16-Feb-2019

216 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.74 • Sito internet: www.ilpiccologiornale.it • E-mail: [email protected]à: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 • Tel. 0372 45.39.67 - 43.43.85 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 - Cremona • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

Anno VI - n. 5 - SABATO 5 FEBBRAIO 2005 Euro 1,00

Internet

Creativitàin viaggiosul web

pagina 11

Scuola

pagina 12

Voto immigrati

Mozioneanche sottoil Torrazzo

pagina 13

Cattedrale

Ritrovatiaffreschidel ’400

pagina 25

Da Cremonauna petizioneper la musica

Gravidanze a rischio: in aumento le straniere che abortiscono per non perdere il lavoro - pagina 6

C’è terrorismoe terrorismo

In settimana il gip di Brescia, RobertoSpanò, ha ribaltato il giudizio della col-lega milanese Clementina Forleo, se-condo cui la guerriglia, in un contestobellico, non può essere considerataterrorismo. “Azioni violente, condotteanche con il ricorso a kamikaze daportatori di ideologie estremiste isla-miche - ha replicato Spanò - vannosenz’altro definite a ogni effetto comeatti di terrorismo”. Senza entrare nelmerito della vicenda giudiziaria e del-le responsabilità individuali delle per-sone coinvolte, è interessante notareche basterebbe sostituire il termine“kamikaze” con “bombe a grappolo” e“ideologie estremiste islamiche” con“ideologie estremiste neoconservatri-ci” per concludere che l’amministra-zione statunitense è colpevole di ter-rorismo internazionale. Questo per da-re ragione a Noam Chomsky, che in unarticolo pubblicato nel settembrescorso su Micromega ha fatto notareche a stabilire chi siano i “terroristi” echi i “guerriglieri” è sempre il più for-te, che lo fa in funzione dei propri in-teressi. Si spiega così, per esempio, lamiracolosa metamorfosi del dittatorelibico Gheddafi, che Ronald Reaganconsiderava il nemico pubblico nume-ro uno dell’umanità e che oggi, vice-versa, viene trattato da tutti i leaderpolitici occidentali alla stregua di unamico fraterno. E si spiega così anchel’atteggiamento tollerante adottatodagli Usa nei confronti dell’ArabiaSaudita, verso la quale non è mai sta-ta mossa nessuna accusa di terrori-smo, sebbene quasi tutti gli attentato-ri dell’11 settembre 2001 provenisse-ro da lì.

Simone Ramella

AARRTTUURROONNoonnoossttaannttee llaa rriiaappeerrttuurraa ddii BBeerrlluussccoonnii aall nnuucclleeaarreellaa ssoorrttee ddeellllaa cceennttrraallee ddii CCaaoorrssoo èè ggiiàà sseeggnnaattaa

alle pagine 8 e 9

NN.. 11997777 RR..II..PP.. MM.. 22002200

Attualità 3Sabato 5 febbraio 2005

Processo a Bolzaneto,la nostra Abu Ghraib

di Lorenzo Guadagnucci

Tocca a Bolzaneto e stavoltasi parla di torture. Giovedì 27gennaio a Genova è comincia-ta l’udienza preliminare. Gliimputati sono 47 (16 agentipenitenziari, 14 poliziotti, 12carabinieri, cinque fra medicie infermieri) accusati di un flo-rilegio di reati: abuso d’ufficio,lesioni, percosse, ingiurie, vio-lenza privata, abuso di autori-tà, minacce, falso, omissionedi referto, favoreggiamentopersonale. L’elenco è lungo, manca pro-prio la tortura, ma non è colpadei magistrati: il reato di tortu-ra in Italia non esiste. Il parla-mento, in 17 anni, quanti nesono passati dalla firma dellaconvenzione internazionaleche impegnò anche il nostropaese ad approvare una leggead hoc, non ha trovato il tem-po di provvedere. E quando ciè riuscito, come nell’aprilescorso, ha approvato alla Ca-mera un testo così impresen-tabile (prevedeva la tortura so-lo in caso di violenze “reitera-te”) da indurre la stessa mag-gioranza a ritirarlo.Comincia dunque il processo,e sarà importante seguirlopasso per passo, ma l’atten-zione massima va riservata aciò che avverrà fuori dal tribu-nale, nella società, nell’opinio-ne pubblica. E’ qui che il pro-cesso di Bolzaneto deve im-porsi, fino a diventare un ar-gomento di serio dibattito po-litico e culturale. Nel 2001, quando a Genovascoppiò il caso, con le denun-ce di centinaia di persone fer-mate, condotte nella casermadi periferia adibita a carcere elì private dei più elementari di-ritti e maltrattate oltre ogni mi-sura, il fenomeno tortura eradel tutto ignorato. Solo pochiattivisti denunciavano gli abu-si commessi in carceri e com-missariati, spesso ai danni diimmigrati. I rapporti di Am-

nesty International, semprepuntuali nel denunciare ilpreoccupante caso italiano,erano poco considerati. Poi,appunto, c’è stata Genova, epoi Guantanamo e Abu Ghraibe via elencando. Oggi la tortu-ra praticata dagli “stati demo-cratici” è una realtà ben cono-sciuta.Il diritto a maltrattare i detenu-ti è stato giustificato e addirit-tura rivendicato, in particolarein seno all’amministrazioneBush, che ha impegnato i suoimigliori tecnici per dare unvolto legale al campo di Guan-tanamo e alle “procedure d’in-terrogatorio” applicate in Iraqe Afghanistan. I recenti pro-

cessi avviati contro alcuni mi-litari, e la stessa condanna adieci anni inflitta al protagoni-sta di foto e filmati di AbuGhraib, il soldato CharlesGraner, non hanno scalfito ilsistema. Si è sostenuta la tesidelle “mele marce”. Gli Usa hanno rifiutato di met-tere in discussione il propriooperato, il vistoso scivolamen-to verso una visione della so-cietà che non considera piùcerti valori, come il rifiuto dellatortura, come punti fermi dellapropria idea di democrazia.Il processo per i fatti di Geno-va Bolzaneto è la nostra AbuGhraib. Le nostre forze del-l’ordine, il nostro governo, le

nostre istituzioni sembranodecise a minimizzare, in partenegando i fatti, in parte igno-randoli. Di fronte a prove cer-te, e ce ne sono a iosa, si par-lerà anche qui di “mele mar-ce”. In tribunale ciascuno faràla propria parte, a cominciaredalle parti civili e dai relativiavvocati, ma il punto di svoltanon sarà in aula. Il processo di Bolzaneto deveessere una vicenda culturale epolitica, dev’essere la chiaveper affrontare la questione deidiritti civili in Italia. Su questofronte il compito di agire toc-ca a chi si riconosce nella cul-tura democratica dei diritti in-divuali e delle libertà civili.

Questa cultura, negli ultimi an-ni, ha accusato continui cedi-menti. Ha accettato il terrenoimposto dalla destra, la retori-ca della sicurezza, della lottaal terrorismo internazionale, eoggi non riesce ad arginare laderiva autoritaria in corso inItalia come in gran parte del-l’occidente. E’ urgente invertire questatendenza. Si può cominciarechiamando le cose con il loronome: tortura, nel caso deifatti di Bolzaneto. E da quipartire per una riflessione piùampia sull’involuzione dellenostre democrazie. Ne sare-mo capaci?

Fonte: www.carta.org

IN BREVE

Allarme per lasalute del Papa

Ricoverato al Gemelli

Il ricovero di Papa GiovanniPaolo II al Policlinico Gemelli diRoma ha provocato preoccu-pazione in tutto il mondo. Do-po i timori iniziali, comunque, ilquadro generale sembra tran-quillizzante e le cure per con-trastare la laringo-tracheiteacuta e, soprattutto, per impe-dire la ripetizioni di crisi di la-ringospasmo sembra stianoavendo effetto. Le notizie chetrapelano dal Policlinico, però,sono pochissime.

Ambiente, Italiapoco sostenibile

E’ solo 69esima

L'Italia è solo 69esima nellaclassifica mondiale della so-stenibilità ambientale elabo-rata dalle università di Co-lumbia e Yale e diffusa alWorld Economic Forum diDavos. Sono ben 21 le nazio-ni che fanno parte dell'Ocsead aver superato il nostropaese. Il primo posto spettaalla Finlandia, seguita dalgruppo di paesi scandinavi:Norvegia, Uruguay, Svezia eIslanda.

Scelli, dalla Crialla politica?

Incontro con il premier

“La missione del commissario èfinita, ora bisogna fare le vota-zioni”. Maurizio Scelli ha chiestoa Berlusconi “di dare una spintain più per la riforma della CroceRossa: il Consiglio dei ministriapprovi lo statuto, che poi devepassare al vaglio del ministerodella Salute e della Difesa”. A chigli chiedeva se tutto questo fa-cesse da prologo a un suo futu-ro impegno in politica, Scelli hareplicato: “A me la politica pia-ce, ma la politica del fare”.

Psicosi da 53,Lotto sotto accusa

La febbre del gioco

Il Coordinamento nazionalegruppi per giocatori d’azzardomette sotto accusa anche il Lot-to e i danni che ha provocato acoloro che si sono accaniti apuntare sul 53 super ritardatario,responsabile delle morte diquattro persone e del disastroeconomico di molte altre. Il Co-ordinamento da tempo sostienela “necessità di una corretta in-formazione sui danni che alcunitipi di gioco possono provocarealle persone che li praticano”.

Quote immigrati,code alle poste

Amianto, 500morti sospette

Sindacato preoccupato

Il Centro Lavoratori Stranieri e ilSindacato Lavoratori della Co-municazione della Cgil si diconopreoccupati per l’enorme flussodi persone che in questi giorni siaccalcherà presso gli uffici po-stali per inoltrare le domande diautorizzazione al lavoro da in-viare esclusivamente a mezzoraccomandata. “Tale flusso saràdeterminato dalla coincidenzadel pagamento delle pensionicon le pratiche inerenti il decre-to quote immigrati”.

Aperta un’inchiesta

La Procura militare di Padova haaperto un’inchiesta sulla morte dicirca 500, fra militari e civili, im-piegati negli arsenali e nelle basinavali negli ultimi trent’anni. Dallecartelle cliniche, ora in mano allamagistratura, è emerso che i de-cessi sono avvenuti per patologielegate alla esposizione all’amian-to. Nella maxi-indagine risultanoindagati circa venti alti ufficiali del-la Marina Militare. Le morti so-spette si concentrano su Monfal-cone, La Spezia e Taranto.

Citati a giudizio

tre ministeriTra gli indagati per le vio-lenze di Bolzaneto figura-no il vicequestore Ales-sandro Perugini, all’epo-ca numero due della Di-gos di Genova, il generaledella Polizia PenitenziariaOronzo Doria, all’epocacolonnello, e l’ispettoreBiagio Antonio Gugliot-ta. Tra i cinque medici im-putati, Giacomo Tocca-fondi deve rispondere di102 capi di imputazione.All’udienza del 27 gen-naio, in cui erano presentipochi imputati, si sono co-stituite 129 parti civili su255 parti offese, tra cui an-che Valerie Vie, la cittadi-na francese, ex militantedi Attac, arrestata il 20 lu-glio dopo aver violato la“zona rossa”. Nel corsodel procedimento, iniziatoalle 9 e concluso alle16,20, sono stati citati agiudizio dal gup MaurizioDe Matteis tre ministeri,Giustizia, Interni e Difesa,come richiesto dai difen-sori delle parti offese, imanifestanti insultati epicchiati, secondo l’accu-sa, all’interno della caser-ma di Bolzaneto. I mini-steri dovranno quindi ri-spondere in solido con iloro dipendenti imputatinel procedimento, qualorafossero condannati, per idanni morali e materialiprovocati ai manifestantiarrestati. L’udienza è statarinviata al 19 febbraio, surichiesta dei difensori de-gli imputati che devonovagliare le costituzioni diparte civile.

Dall’Italia

G8 di Genova, al via il processo per le violenze ai manifestantiMa in Italia manca ancora una legge contro la tortura

Attualità4Sabato 5 febbraio 2005

Dal mondo

Il denaro promesso da Usa e Gran Bretagna per la tragedia dello tsunamiè troppo poco rispetto a quanto speso per gli interventi militari all’estero

L’Occidente deve decidere se vuole uccidere o aiutare

di George Monbiot

Bush e Blair non sembranopiù in grado di comprendernela differenza: se fossero al-trettanto generosi nell’aiutarei popoli di quanto lo sono nel-l’ucciderli, nessuno morireb-be più di fame.Non si era mai visto nulla disimile nella televisione ingle-se. A Capodanno andava inonda, con la sua solita sem-plicità, The Vicar of Dibley,una delle sit-com inglesi piùleggere quando improvvisa-mente siamo stati pugnalatida una scena pazzesca: duebambini africani in lacrimeche tentavano di consolarsi avicenda per la morte di Aidsdella madre. Mi chiedevo co-me sarebbero riusciti a farci ri-dere dopo questa scena, e in-fatti non ci hanno provatonemmeno. Uno alla volta iprotagonisti, famosi per la lo-ro mentalità provinciale, sonopassati davanti alle telecame-re indossando la fascia bian-ca al braccio, simbolo del lo-ro appoggio alla campagnaMake Poverty History. Solochi è fatto di pietra è riuscitoa non piangere.Il tempismo è stato perfetto.Nel mio negozio di beneficen-za Oxfam la scorsa settimanala coda per la raccolta di fon-di per le vittime dello tsunamiarrivava fino all’ingresso; unpub in un’altra zona della cit-tà ha raccolto mille sterlinesabato notte. Nel barattolosulla cassa dell’edicolante delquartiere ci saranno almenocento sterline. La ragazza delpanificio mi ha raccontato diaver visto un senzatetto svuo-tarsi le tasche nella cassettadicendo “anche io voglio farela mia parte”, mentre tutta lagente in coda cercava di nonpiangere.Nei mesi passati, osservandoil disinteresse generale versociò che accade nella Repub-blica Democratica del Congo,

e l’incapacità, di noi occiden-tali, di mobilitare proteste ef-ficaci in opposizione alle con-tinue atrocità in Iraq, iniziai adomandarmi se non avessimoperso la nostra capacità dimetterci nei panni del prossi-mo. Adesso non mi pongo piùquella domanda. La rispostaallo tsunami dimostra che,nonostante i nostri tentativi,non riusciamo ad annullare ilnostro bisogno di altruismo.Ma una domanda sorge spon-tanea. Perché l’assistenza achi soffre, in questo mondoestremamente benestante,deve basarsi sui capricci deicittadini e sugli appelli lancia-ti da pop star e attori? Perché,dato che l’estrema povertàpotrebbe diventare un lontanoricordo con una migliore ridi-

stribuzione delle finanze dellostato, il mondo povero deveaspettare che i senzatetto delmondo ricco si svuotino le ta-sche? La risposta ovvia è che i go-verni hanno altre priorità, e laprima che mi viene in mente èla guerra. Se il denaro pro-messo alle vittime dello tsu-nami non riesce a raggiunge-re la cifra necessaria, questodipende anche dal fatto che ilfondo emergenza da cui si at-tinge nei momenti di crisi è giàstato speso per annientare ci-vili iracheni.Il governo statunitense ha fi-nora promesso 350 milioni didollari alle vittime dello tsuna-mi, e il governo inglese 50 mi-lioni di sterline. Gli Usa hannospeso 148 miliardi di dollari

nella guerra all’Iraq e l’Inghil-terra 6 miliardi di sterline. Laguerra va avanti da 656 gior-ni. Questo significa che il de-naro promesso per la tragediadello tsunami dagli Stati Unitiequivale al denaro speso in ungiorno e mezzo in Iraq. Il de-naro concesso dalla Inghilter-ra equivale a cinque giorni emezzo del nostro coinvolgi-mento nella guerra.La situazione peggiora quan-do si paragona il costo dellaguerra con la spesa comples-siva per aiuti a paesi esteri. LaGran Bretagna ha speso circail doppio per provocare dolo-re in Iraq di quanto spendeannualmente altrove in aiutiumanitari. Gli Usa donano ap-pena 16 miliardi di dollari inaiuti all’estero: meno di un

nono del denaro sperperato inIraq. È’ importante fare unparagone tra i costi dellaguerra e quelli degli aiuti, da-to che tutte le altre scuse perl’invasione irachena sono sta-te liquidate da tutti e due i go-verni con la spiegazione chela guerra è stata intrapresaper il bene degli iracheni. Prendiamo per un attimo que-sta affermazione per vera.Supponiamo che l’invasione el’occupazione dell’Iraq nonabbiano nulla a che vederecon il potere, la politica inter-na o il petrolio, ma che sianorealmente parte di un colos-sale programma umanitario. Esupponiamo, con esageratamagnanimità, che in Iraq lamaggioranza della popolazio-ne abbia guadagnato qualco-sa da questo programma as-sistenziale piuttosto che per-derci.Per giustificare la guerra, te-nuto conto anche di questedubbie ipotesi, Bush e Blairdovrebbero dimostrare che ildenaro speso era un mezzoredditizio per alleviare il dolo-re umano. Ma consideratoche in Iraq ci sono soltanto 25milioni di persone, e questisoldi basterebbero per miglio-rare notevolmente la vita del-la totalità dei 2,8 miliardi dipersone che vivono in com-pleta povertà, questo è sem-plicemente impossibile. An-che se si ignorasse ogni altraargomentazione, come la tra-scurabile questione degli omi-cidi di massa, secondo un’a-nalisi “costi-benefici” la guer-ra irachena verrebbe catalo-gata come un disastro umani-tario. Inoltre tali calcoli sug-gerirebbero che, da un puntodi vista esclusivamente eco-nomico, una guerra umanita-ria è una contraddizione intermini.Ma i nostri leader sembranoavere perduto la capacità dicomprendere la differenza traaiutare le popolazioni e ucci-

derle. Il tono del messaggio dicapodanno di Tony Blair erapressoché identico a quello diquando ci dice, con questasua insistenza strappalacri-me, che dobbiamo capire cheil popolo iracheno deve esse-re bombardato per il suo be-ne. I marines americani chesono stati mandati in Sri Lan-ka per sostenere le operazio-ni di salvataggio, fino a pochesettimane fa stavano ucci-dendo i civili (perché questa,ricordiamoci, è una guerra il-legale), distruggendo le casee sfrattando l’intera popola-zione nella città irachena diFalluja. Perfino nel budget ufficialeper gli aiuti i due obiettivi so-no confusi: 8,9 miliardi di dol-lari degli aiuti economici spe-si dagli Stati Uniti viene usatoper assistenza militare, opera-zioni antidroga, contro-terro-rismo e per il fondo di assi-stenza e ricostruzione irache-na (più noto come fondo dibeneficenza Halliburton). PerBush e Blair, le operazioni disalvataggio dello tsunami e laguerra irachena sono due di-versi generi di beneficenza. Ilmondo civilizzato lotta persalvare gli stranieri dalle tene-bre.Ma quando il denaro che noicittadini doniamo per allevia-re le sofferenze, viene spesoper massacrare i poveri, pergli aiuti in caso di calamità na-turali possiamo contare sol-tanto sul senzatetto che sisvuota le tasche. Se i nostrileader fossero altrettanto ge-nerosi nell’aiutare i popoli diquanto lo sono nell’ucciderli,nessuno morirebbe più di fa-me.Per partecipare alla campa-gna contro la povertà delmondo: http://www.makepo-vertyhistory.org.

Fonte: www.monbiot.comTraduzione di

Simona Schimmenti per Nuovi Mondi Media

MASS MEDIA

Pechino lancianuova tv satellitare

Serve l’Asia orientale

La Cina martedì scorso ha inau-gurato un nuovo servizio satelli-tare che copre buona parte del-l’Asia orientale. Li Jian, presi-dente della China InternationalTv Corp., ha spiegato che l’o-biettivo principale dell’operazio-ne è quello di fornire programminella loro lingua madre ai cinesiche vivono nella regione. Oral’ambizione è quella di lanciareun servizio satellitare analogoche copra anche l’Europa, l’Afri-ca e l’Oceania.

Al-Jazeera comeApple e Google

Marchi influenti

Un sondaggio condotto daBrandchannel.com, un’agenziadi consulenza di immagine, haclassificato Al-Jazeera al quintoposto tra i marchi più influentidel mondo, alle spalle di iconeglobali come Apple, Google,Ikea e Starbucks. La rete satel-litare araba nel frattempo si ap-presta a lanciare nel prossimomese di novembre un canale diinformazione in lingua ingleseche intende fare concorrenza al-la Cnn e a Bbc World.

Quasi otto milionidi abbonati Sky

In Gran Bretagna

In Gran Bretagna Sky si avvici-na al traguardo degli otto milio-ni di abbonati, fissato per la finedel 2005. Negli ultimi tre mesidello scorso anno, infatti, gli ab-bonamenti sono cresciuti di192mila unità, portando a quota7,6 milioni il numero totale degliabbonati d’oltremanica alla retecontrollata da Rupert Murdoch.Per Sky Gran Bretagna buonenotizie anche sul fronte profitti,cresciuti del 25 per cento nellaseconda metà del 2004.

Tv, in Francia si parla francese

Appello alle stazioni

L’autorità francese per le teleco-municazioni, il Conseil Superieurde l’Audiovisuel (Csa), ha esorta-to le stazioni radiotelevisive d’ol-tralpe a cercare di “usare il fran-cese nei titoli dei loro program-mi”. Per accontentare il Csa,dunque, programmi di successocome “Star Academy” e “TheLoft” dovrebbero cambiare no-me, ma Tf1, la rete che trasmette“Star Academy”, ha già replicatoche non intende cambiare titoloal suo programma di punta.

Olanda, ritirato filmdi Theo Van Gogh

Bielorussia, stampasotto pressione

In seguito a minacce

Il principale festival cinematogra-fico olandese, in corso a Rotter-dam, ha annullato la proiezione diun breve documentario di denun-cia della violenza contro le donnemusulmane girato da Theo VanGogh, il discendente del fratellodel pittore Vincent Van Gogh ri-masto vittima di un attentato all’i-nizio dello scorso novembre. Ilproduttore del film ha spiegato diaver ritirato il documentario susuggerimento della polizia, dopoche aveva ricevuto delle minacce.

Requisiti più severi

Il ministro bielorusso dell’Informa-zione, Vladzimir Rusakevich, haannunciato l’intenzione di renderepiù severi i requisiti per le pubbli-cazioni stampate ed elettroniche.Rusakevich si è impegnato anchea compiere “passi specifici” rispet-to ai network di informazione nonstatali, una mossa che rivela l’in-tenzione del governo di influenza-re questo settore, e ha esortato imedia statali a fare da contraltare“alle attività anti-Bielorussia piani-ficate sia all’interno che all’estero”.

Un cimitero a Banda Aceh,in Indonesia, ricoperto di fango

dopo il maremoto del 26 dicembre

Attualità 5Sabato 5 febbraio 2005

Jean Ziegler in missione in Guatemala

Molti bambini denutriti“Il diritto all'alimentazione è un diritto fondamenta-le, universale, proprio di ogni essere umano, fin dal-la nascita. Affermare che la povertà può giustificarela denutrizione è un assurdo”. Lo ha detto in Guate-mala Jean Ziegler, relatore speciale delle NazioniUnite per l’alimentazione, visitando la regione di Chi-quimula, al confine con Salvador e Honduras, in par-ticolare l’area di lingua maya ch’orti’, che conta190mila abitanti e dove si registrano indici di pover-tà, tra i più alti del Guatemala. L’emergenza carestiaa Chiquimula è scoppiata nel 2001 per una seriecongiunta di fattori, tra cui il crollo del prezzo del caf-fè. Nel 2002 vennero contati 1.764 casi di denutri-zione tra i bambini sotto ai cinque anni. Il loro nu-mero nel corso del 2004 è salito fino a 3.109.

Contro rinvio a giudizio per omicidio

Cile, ricorso di PinochetLa Corte suprema cilena esaminerà il prossimo 7marzo l’appello presentato dalla difesa dell’ex-dittatore Augusto Pinochet contro il rinvio a giu-dizio dell’ex-generale nell’ambito delle indaginisull’Operazione Condor, il piano congiunto at-tuato dalle dittature sudamericane negli anni Set-tanta e Ottanta per perseguitare e sopprimere glioppositori politici. L’ex dittatore è stato rinviato agiudizio lo scorso 4 gennaio per responsabilitàdirette nell’omicidio di un perseguitato politico enel rapimento di altri nove. In quella stessa oc-casione a Pinochet furono imposti anche gli ar-resti domiciliari, revocati pochi giorni dopo die-tro il pagamento di una cauzione di meno di3.000 euro.

Il virus fa 10 vittime ogni ora

Aids killer in Malawi L’Aids uccide 10 persone ogni ora in Malawi e ilgoverno non sembra in grado di fronteggiare lacrisi. Lo ha detto in una recente intervista il mini-stro della Sanità, Heatherwick Ntaba, sostenen-do che, se l’attuale situazione perdura, entro 10anni potrebbero essere 876mila i morti perHiv/Aids, in un paese di circa 11 milioni di abi-tanti. Il responsabile del dicastero ha aggiuntoche il Malawi sta incontrando sempre maggioridifficoltà nella gestione della malattia, non ha ifondi necessari per adeguate strategie contro l’e-pidemia e sta perdendo buona parte dei medicie degli infermieri, che ottengono migliori posti dilavoro all’estero o finiscono per contrarre essistessi il virus.

In Etiopia fino al 13 febbraio

Omaggio a Bob MarleyA sessant’anni dalla scomparsa del mitico can-tautore jamaicano, le autorità etiopi organizza-no per la prima volta cerimonie pubbliche nelsegno del ritorno in madrepatria. “Bob Marleyha sempre desiderato tornare in Etiopia ed es-sere rastafariano - ha spiegato Rita Marley -Con l’Unione africana, Addis Abeba è la capi-tale dell’Africa, un luogo molto significativo sulpiano simbolico”. Le parole spese dalla mogliedel cantautore riassumono la dimensione poli-tica delle cerimonie pubbliche che fino al 13febbraio vedranno la capitale etiope invasa daoltre 400mila fan provenienti da tutto il mondo,all’insegna dello slogan “Africa Unite”, che faanche da titolo alla manifestazione culturale.

Decisione dei ministri dell’Ue

Cuba, stop alle sanzioniCon una decisione annunciata, i ministri degli Este-ri dell’Unione europea hanno sospeso le sanzioni di-plomatiche in vigore contro Cuba dal giugno del2003. La questione sarà esaminata di nuovo a Bru-xelles entro luglio, per verificare i progressi registra-ti dal regime nel campo dei diritti umani. Le sanzio-ni erano la risposta dell’Europa alla “ola repressiva”decisa da Castro, che nel marzo del 2003 aveva in-carcerato 75 dissidenti e condannato a morte trefuggiaschi. La sospensione delle sanzioni segna lavittoria del premier spagnolo Zapatero, che fin dal-l’inizio del suo mandato ha mediato in sede europeaper ristabilire relazioni con l’Avana. Ma non tutti inEuropa sono d’accordo, mentre tra i dissidenti cu-bani sono più i musi lunghi che gli ottimisti.

In breve...Dopo Porto Alegre, arrivederci in Africa Il ritmo dei tamburi degli “intoccabili” Dalits hachiuso il V Forum sociale mondiale di Porto Ale-gre, in Brasile, e ha ricordato la lotta per la digni-tà: non solo degli ultimi in India, ma anche dellepopolazioni del Sud del mondo che soffrono “pergli effetti perversi della globalizzazione capitali-sta”. Mai come quest'anno i centomila parteci-panti all'incontro, che si è svolto dal 26 al 31 gen-naio, hanno cercato di riflettere sul significato delForum, che da luogo di incontro di quanti sonocerti che “un altro mondo è possibile” si è tra-sformato in una sorta di contraltare al Forum eco-nomico mondiale di Davos. E ora vorrebbe es-sere di più, una base di lancio per condizionarele scelte dei “Grandi” del mondo. Da sempre gliispiratori del Forum hanno spiegato che la diver-sità culturale, sociale e politica è il principale pa-trimonio della ricerca di una diversa globalizza-zione. Alla vigilia della chiusura, comunque, ungruppo di 19 intellettuali, fra cui José Sarama-go, Eduardo Galeano, Tariq Ali e Ignacio Ra-

monet, hanno lanciato una “provocazione”, dif-fondendo un Manifesto di Porto Alegre: compo-sto di 12 punti operativi ed espressi, si precisanel preambolo, a titolo personale e non del Fo-rum. Fra gli argomenti principali, la cancellazio-ne del debito, l'applicazione della Tobin tax sul-le attività finanziarie speculative, lo smantella-mento dei paradisi fiscali, la chiusura delle basie il ritiro delle truppe militari all'estero senza au-torizzazione Onu, organismo che deve essere ri-formato radicalmente. Questo ha fatto temere unconflitto insanabile fra la base sociale e i vertici,per cui Oded Grajew, imprenditore brasilianoanimatore del Fsm, si è affrettato a dichiarare che“il Forum non ha un documento finale che pon-ga tutti in un tipo di lotta. Il Manifesto è solo unadelle tante proposte a cui daremo visibilità”. Nel2006 il Forum esisterà solo nella versione regio-nale (tre continenti del Sud), mentre l'edizionemondiale tornerà nel 2007 in Africa, in un paeseche il Consiglio internazionale deciderà in aprile.

Il balletto delle cifre sull’affluenza al voto e la miopia degli strateghi globali

Iraq, vittoria della democrazia?

si parla di un elettorato potenzialedi quattro milioni di persone), sidovrebbe assegnare una cifra al-tissima alle zone curde e sciite,dove avrebbe votato, come ripor-ta temerariamente persino Repub-blica, il 90 per cento della popola-zione.Tutti, in pratica: sfidando le distan-ze, la mancanza di mezzi, la pauradi attentati, oltre a problemi più na-turali come le malattie, la vec-chiaia, e tutti quegli impedimentiche collocano mediamente un va-lore massimo di affluenza attornoal 75-80 per cento. Considerandoanche la scarsità dei seggi (eranoottomila, sono stati ridotti a 5.520per motivi di sicurezza) e il pocotempo per votare (dalle 7 alle 17 didomenica) si può parlare di “un ve-ro miracolo”, come lo ha definito lostesso Bush con involontaria one-stà. Secondo alcuni osservatori,tra cui Gorbaciov che ha parlatodi “elezioni farsa”, le cifre andreb-

di Paolo Giorgi

“La vittoria della democrazia”.Questo il commento pressochégenerale alle elezioni irachene, leprime multipartitiche dopo oltrecinquant’anni. E’ l’interpretazionedata da un raggiante Bush, dai fe-deli Blair e Berlusconi, ma ancheda Chirac, dal Papa, dal premierAllawi. Un coro unanime, insom-ma, che nell’intento di porre in ri-lievo il successo delle elezioni,grazie al coraggio degli iracheniche hanno “battuto i kamikaze”, sisbilancia in calcoli sull’affluenzafrancamente improbabili. Il punto è proprio questo: quantiiracheni sono andati a votare, e inquali zone? Perché dell’esito poli-tico delle consultazioni sembra nonimportare a nessuno: i risultati, nelcaos totale della macchina orga-nizzativa (d’altronde ha problemi ilViminale, figuriamoci i pur volente-rosi funzionari di Baghdad) saran-no noti solo tra dieci giorni, e soloallora si saprà come assegnare i275 seggi del nuovo ParlamentoNazionale. Ma l’importante erache, dopo quasi due anni di guer-ra, oltre centomila morti iracheni,152 miliardi di dollari spesi, gli Usapotessero finalmente presentare almondo un risultato concreto, lamobilitazione “spontanea” di unpaese pronto a celebrare la ritrova-ta democrazia, un’immagine che èmancata quando i marines, sullavia di Baghdad, non trovarono ra-gazze coi mazzi di fiori, ma guerri-glieri coi kalashnikov. Ed ecco dunque il balletto delle ci-fre: nella mattinata si era parlatoaddirittura di un’affluenza del 72per cento, poi ridotta a un più pru-dente 60-65 per cento. Un datocomunque incredibile: conside-rando che i seggi elettorali nellavasta area sunnita erano deserti (e

bero dimezzate: si può ragionarepartendo da un 30 per cento dielettori probabili. Detto questo, è indubbio che lastrategia di Zarqawi di tenere gliiracheni lontani dai seggi ha fallito:gli sciiti e i curdi hanno votato conuna buona affluenza, con entusia-smo e con coraggio, dimostrandouna voglia di democrazia vera chei giornali allineati descrivono comereazione ai trent’anni di regimeSaddam, ma che si può tranquilla-mente estendere anche ai due an-ni di occupazione angloamerica-na. Perché se l'affluenza premia lastrategia Usa, l’esito del voto po-trebbe riservare brutte sorprese. Icurdi, ad esempio, hanno votatocon lo sguardo soprattutto al loroparlamento autonomo, con 111deputati, che veniva eletto in con-temporanea con quello nazionale,ed è visto dai più come il germe diun Kurdistan indipendente. Un 20-25 per cento dei voti alla “Lista per

l’Alleanza Curda”, il partito unitarioguidato da Barzani e Talabani,potrebbe essere il grimaldello perscardinare gli ultimi legami con lalontana Baghdad. Una prospettiva inquietante per laTurchia, che deve a sua volta farei conti con la minoranza curda alsuo interno. Vista la diserzione deisunniti, inoltre, sarà sicuramentepremiato con una percentualemolto alta (forse la maggioranzaassoluta) il listone sciita, benedet-to dal grande Ayatollah al Sista-ni, con alcune preoccupanti vena-ture fondamentaliste. A fargli dacontrappeso soprattutto la “ListaIrachena” del premier Allawi, diconcezione laicista. Il rischio èquello di una deriva confessionalesciita, con il confratello Iran cheassiste sornione, e gli altri statiarabi (tutti sunniti, dalla Giordaniaalla Siria) che non nascondono laloro preoccupazione. Ma il grandepunto interrogativo è quel 23 percento sunnita che ha disertato leurne: prevedibilmente solleveràuna questione di legittimità, met-tendo altra carne al fuoco della fol-lia terroristica di Zarqawi, per unParlamento nazionale senza parti-ti sunniti (se si escludono forma-zioni più “borghesi” come l’As-semblea dei democratici indipen-denti e il Partito Nazional Demo-cratico), e senza uno sbocco poli-tico per quel ceto che ha regnatosull’Iraq per un trentennio. Su questa china si gioca la diffici-le transizione verso una reale de-mocrazia, e la possibilità che dav-vero le truppe straniere abbando-nino il paese in 18 mesi, come haannunciato un ottimista Allawi. Al-trimenti, c’è il rischio concreto diuna guerra civile, e dello sgretolar-si di quella costruzione artificiosacreata nel 1921 dagli inglesi, chia-mata Iraq.

Fonte: aprileonline.info

Indonesia e Sri Lanka in attesa di aiutiIl numero di indonesiani che avranno bisogno di ci-bo urgentemente, avendo finito ogni scorta, salirà abreve in modo esponenziale fino ad arrivare a qua-si un milione. Il Programma alimentare mondiale(Pam) che dà già assistenza a 330mila indonesianiprevede che saranno circa 800mila gli indonesianiche avranno bisogno di aiuti alimentari. La metà sitrova nella provincia di Banda Aceh, la più martoria-ta dallo tsunami del 26 dicembre scorso, e proprioquesta settimana il Pam ha dato il via a navette traun cargo carico di aiuti alimentari ancorato al largodella costa ovest di Aceh e l’entroterra per riforniredi cibo gli abitanti di questa regione, ancora moltodifficile da raggiungere. Intanto Tilak Ranavirajah,alla guida della squadra presidenziale dello Sri Lan-ka incaricata della gestione dei soccorsi, ha denun-ciato che almeno il 70 per cento delle persone col-pite dal maremoto nel suo paese deve ancora rice-vere aiuti. Ranavirajah si è detto sconfortato perchésolo il 30 per cento dei 960mila sopravvissuti allo

tsunami ha ricevuto aiuti statali, includendo tra que-sti quelli offerti da altri governi o da organismi stra-nieri. Le cifre fornite da Ranavirajah, però, non com-prendono i territori settentrionali e orientali dell’exCeylon, dove le operazioni umanitarie sono gestitedai ribelli delle “Tigri per la liberazione della patria ta-mil” (Ltte), che detengono il controllo politico e mili-tare di gran parte di queste zone. Il rappresentantegovernativo ha motivato il significativo ritardo negliaiuti con gli intoppi burocratici e l’incapacità di al-cuni residenti nelle zone rurali di accogliere e utiliz-zare i soccorsi, oltre a menzionare “una certa quotadi corruzione”. Il funzionario ha aggiunto che la pre-sidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga,gli ha ordinato di fare in modo che, entro pochi gior-ni, tutte le famiglie, o almeno il 70 per cento di esse,ottengano gli aiuti promessi. Il governo stima checosterà 10 miliardi di rupie (circa 77 milioni di euro)fornire compensazioni in denaro e provviste per iprossimi sei mesi alle vittime dello tsunami.

Attualità6Sabato 5 febbraio 2005

La colpa è della pubblicità

Bimbi troppo grassiL’obesità infantile è uno dei problemi che mag-giormente allarmano la nostra epoca, e l’Italiain questo ambito detiene un primato: i bambi-ni italiani, infatti, soffrono largamente di pro-blemi di sovrappeso. Secondo il ministro dellaSalute Girolamo Sirchia, la colpa sarebbe de-gli spot sui cibi, che sono “Eccessivi, ossessi-vi”. Il ministro è intervenuto nei giorni scorsi aRoma, nel convegno in cui è stata presentatal'indagine sulla prima colazione degli italianicondotta dall’Eurisko, per l’Associazione delleindustria dolciarie italiane (Aidi). “I bambini sinutrono di pubblicità tutto giorno - continuaSirchia - ciò spiegherebbe perché abbiamo inItalia il problema dell'obesità infantile”.

Indagine di Altroconsumo

Quel sale “nascosto”Non basta non aggiungere sale quando si mangiao si prepara il pranzo, perché il cloruro di sodio sitrova “nascosto” in numerosi alimenti, special-mente in quelli “manipolati” dall’industria. È quan-to emerge dal un’inchiesta di Altroconsumo rea-lizzata su 165 prodotti alimentari tra i più diversi:dai piatti pronti alle caramelle, dai formaggi al pa-ne, dalle merendine ai cereali. L’indagine rientranelle attività legate alla campagna nutrizionale “Unpiatto di salute” condotta insieme alle altre orga-nizzazioni di consumatori in Europa nel corso del2005. Ne risulta che la razione giornaliera di saleingerita dagli italiani è di 10-11 grammi al giorno,mentre per esempio il limite raccomandato dallaCee è di 1,5-8,8 grammi al giorno.

Dovrà sborsare 11,2 milioni

Parmalat multataUna mega multa piove sulle già martoriatecasse della Parmalat. L’Antitrust ha commina-to ben 11,2 milioni di euro alla tristemente no-ta società italiana, per non aver rispettato le in-dicazioni richieste dalla stessa Authority, cheaveva subordinato l’acquisto di Eurolat allavendita di alcuni marchi. L’ Antitrust ha inoltreavviato due nuove istruttorie per verificare lecondizioni concorrenziali dei mercati interes-sati. L’istruttoria infatti ha confermato la man-cata effetiva cessione da parte di Parmalatdella società Newlat, operazione posta da An-titrust come condizione a Parmalat per dare ilvia libera alla concentrazione Parmalat/Euro-lat.

Per favorire l’inserimento

Lavoro “a chiamata”Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha chiaritole regole della sua applicabilità, in una circolare in-viata il 2 febbraio a tutti gli enti previdenziali nonchéalle Direzioni regionali e provinciali del Lavoro. Il la-voro a intermittenza interessa i lavoratori disoccu-pati con meno di 25 anni, o i lavoratori con più di 45anni di età che sono stati licenziati o che sono iscrit-ti nelle liste di mobilità o collocamento. Se assunti,si rendono disponibili a svolgere determinate pre-stazioni a carattere discontinuo (quindi lavoro “in-termittente”) oppure prestazioni in determinati pe-riodi ossia nel fine settimana, o durante le ferie esti-ve, vacanze pasquali o natalizie (a “chiamata”). Il suoobiettivo è anche quello di favorire l’ingresso o ilreinserimento dei lavoratori nel mondo del lavoro.

Vincite delle lotterie nazionali

5,1 milioni non ritiratiAmmontano alla ragguardevole somma di 5,1 mi-lioni di euro i premi delle Lotterie nazionali “di-menticati” dai vincitori negli anni 2003 e 2004.Questi soldi, che spettano per legge all’Erario,dovrebbero essere destinati “all’assistenza e allacura dei soggetti affetti da ludopatie”. Lo ha di-chiarato il sottosegretario all’Economia e Finan-ze, Manlio Contento, alla sesta Commissione del-la Camera. Le somme non riscosse delle Lotterienazionali non si possono riversare in un jackpot oin un meccanismo similare e finora sono conflui-te in un fondo di riserva a garanzia del pagamen-to premi. Le somme ora si impiegherebbero an-che per educare ad un approccio “consapevoleed equilibrato” alle scommesse e lotterie.

In breve...

Reddito di inserimento o di ultima istanza?L’assemblea del Senato ha respinto la mozio-ne presentata da Antonio Montagnino (Dl) eda tutti i gruppi dell’opposizione per il ripristinodel reddito minimo di inserimento, introdotto inoltre 300 comuni, selezionati in base ai datiIstat nel 1998, e sostituito dalla legge finanzia-ria per il 2004 con una compartecipazionefinanziaria dello Stato all’iniziativa delle regioniche istituiranno il reddito di ultima istanza. Lamozione chiedeva al governo di ripristinare ilreddito minimo di inserimento, “con eventualie necessarie modifiche, abbandonando l’ipo-tesi del reddito di ultima istanza”, o, in alterna-tiva, di emanare con la massima urgenza idecreti interministeriali per consentire l’attiva-zione del reddito di ultima istanza, garanten-done una dotazione finanziaria adeguata. “Dalla maggioranza ancora una prova di gran-de irresponsabilità - ha sottolineato il capo-gruppo in commissione Lavoro di PalazzoMadama della Margherita, il senatore AntonioMontagnini -. Bocciando la misura del reddi-to minimo di inserimento e introducendo unamisura assolutamente inconsistente, il redditodi ultima istanza, priva di finanziamenti e convaghe possibilità di realizzazione affidate alleregioni, il governo ha dimostrato una totaleinsensibilità nei confronti di centinaia di fami-glie che rimarranno senza reddito e senzaalcun sostegno”. “Non solo è stata respinta la mozione da mepresentata, e sottoscritta da 39 senatori delcentrosinistra - ha detto Montagnino - chechiedeva di ripristinare il reddito minimo o diprocedere ad un’alternativa valida, ma non c’èstata da parte del governo alcuna volontà diadempiere alle promesse fatte al paese, meripalliativi unicamente finalizzati a sedare leaspettative di migliaia di persone che vivono incondizioni di povertà e disagio”.

“Il centrosinistra davvero non può parlare sul‘reddito di ultima istanza’ infatti, questo prov-vedimento del governo di centrodestra, vara-to nel 2002, è stato bloccato dal ricorso allaConsulta della ‘rossa’ Regione EmiliaRomagna”. Così il senatore FrancescoBevilacqua, vicepresidente del gruppo diAlleanza Nazionale, ha replicato alle accusedel senatore della Margherita AntonioMontagnino di irresponsabilità da parte delcentrodestra. “In base a questo ricorso, infat-ti, - ha spiegato Bevilacqua - la Corte costitu-zionale ha ricordato che si tratta di materia di‘servizi sociali’ di competenza legislativa delleRegioni su cui lo Stato non può intervenire.Quindi il centrodestra ha ben chiaro il proble-ma di garantire un reddito essenziale ai citta-dini non assistiti da altre misure di integrazionedel reddito”. “Inoltre - ha aggiunto Bevilacqua- anche sul ‘reddito minimo di inserimento’ ilcentrosinistra dimentica che la legge prevede-va la fine della sperimentazione nel dicembredel 2001, data che il governo di centrodestraha prorogato prima al 31 dicembre 2004 e ora,come annunciato dal sottosegretario Sestini,al 31 dicembre 2005”. Bevilacqua ha anchesottolineato che la sperimentazione sul reddi-to minimo di inserimento “deve finire poiché lalegge ha fallito, non ha raggiunto l’obiettivoprefissato: l’inserimento dei soggetti deboli nelmondo del lavoro”. “Nella mia provincia sonocirca 3mila i lavoratori che vivono il drammadella povertà e della miseria. Nessuno di essi,però è stato inserito in un progetto e in unaforma di cooperazione capace di risolvere inmodo definitivo il problema del lavoro. Occorrequindi intervenire - ha concluso Bevilacqua - inmodo diverso e riuscire ad attivare al più pre-sto il ‘reddito di ultima istanza’, superando l’il-legittimità evidenziata dalla Consulta”.

Sempre più le straniere che abortiscono per non perdere il lavoro

Gravidanze impossibiliAbortire per lavorare. Rinunciare aun figlio per mantenere l’occupa-zione e la possibilità di continuare avivere in Italia. “È la drammaticascelta che un numero sempre mag-giore di donne immigrate si trovanoa dover compiere”, come evidenziaun articolo di Riccardo Liguoripubblicato sull’ultimo numero delmensile “Italia Caritas” (gennaio-febbraio 2005).Una realtà in costante crescita, che“finisce sempre più spesso sotto lalente di osservazione dei centri diascolto Caritas, ai quali le donne sirivolgono per essere aiutate a evita-re la strada più semplice, ma anchela più cruenta, per affrontare la que-stione: quella che porta all’interru-zione della gravidanza”. La percen-tuale è ormai datata: nel 2001 nelnostro paese il 19 per cento delle in-terruzioni volontarie di gravidanzaera richiesto da straniere, molte del-le quali arrivavano a compiere 6-7aborti; lo scorso anno sarebberostate quasi 30mila le ivg da parte didonne immigrate.“La rinuncia alla maternità per mo-tivazioni legate al mantenimento delposto di lavoro è un fenomeno dipovertà emer-gente e contra-stato - osservaLiguori - Unodei territori do-ve il problemasta emergendoin modo rilevan-te, e le rispostecercano di at-trezzarsi conseguentemente, è ladiocesi di Perugia, dove diverse so-no state, nel 2004, le donne in sta-to di gravidanza che si sono pre-sentate al centro di ascolto dioce-sano”. Stella Cerasa, responsabiledel servizio, riferisce: “Regolarizza-tesi come collaboratrici domesticheo badanti dopo l’ultima ‘sanatoria’,non riescono però ad avere una lo-ro famiglia, una propria vita. Troppospesso il lavoro è totalizzante: unagravidanza significa perdere auto-maticamente l’impiego e, spesso,

anche la possibilità di soggiornarein Italia. È un fenomeno che non siverificava in passato. Sono davve-ro tanti i casi di donne disperate,

che ci chiedonoaiuto per poter farnascere il bambi-no. Nel 2004 le ca-se di accoglienzadella Caritas dio-cesana sono stategremite di donneche hanno partori-to. Chi opera in

Caritas è a contatto con donne checon sacrificio e gravi difficoltà fami-liari portano a termine la gravidan-za. Alcune scelgono poi la stradadell’adozione”.Nel sostenere queste donne, la Ca-ritas collabora assiduamente con ilservizio sociale della provincia diPerugia. “Si tratta di un modello dicollaborazione collaudato, in gradodi affrontare e risolvere le tante si-tuazioni problematiche, che peròoggi deve essere rivisto, sulla basedi una normativa, in vigore dal pri-

mo gennaio, che trasferisce le com-petenze per i casi di adozione dalleProvince ai Comuni”, riferisce Li-guori. Se la madre pensa di dare inadozione il bam-bino, “è necessa-ria la presenza dipersone dispostea condividerecon le donne imesi di gravidan-za e i momentidella degenza inospedale. Fon-damentale è poi garantire assisten-za nei dieci giorni che, secondo lalegge, devono trascorrere dalla na-scita del bambino per un eventualeripensamento della madre”, fa no-tare Cerasa.Secondo don Giancarlo Perego diCaritas Italiana, le immigrate “ga-rantiscono il saldo attivo alla demo-grafia italiana. Nonostante i 30milaaborti del 2004, vanno sostenutenel diritto ad avere figli”. Infatti loscorso anno 25mila bambini sononati da donne immigrate in Italia.

Tuttavia “l’assenza di un rete pa-rentale e la fragilità di quelle ami-cali, la precarietà del lavoro, laprovvisorietà della situazione abita-

tiva, la mancan-za di informazio-ni adeguate sullatutela della ma-ternità rendonodifficile viverequesta condizio-ne con serenità”,sottolinea donPerego. Una ma-

ternità, quindi, vissuta in un’incer-tezza che “diventa drammatica pertante donne - la stima attuale è dialmeno 200 mila - che si trovano insituazione di irregolarità o clande-stinità e che desiderano avere ocrescere un figlio”. Così le interru-zioni volontarie di gravidanza sustraniere sono tre volte superiori aquelle sulle donne italiane. Ma agliaborti “procurati” si deve aggiun-gere un numero elevato di aborti“spontanei”, che in realtà “nasconoda un tentativo di aborto provoca-to volontariamente dalla donna pri-ma del ricovero ospedaliero, o dalfatto che la donna immigrata è co-stretta a sottoporsi a lavori pesantifino agli ultimi giorni prima del par-to”, osserva Perego. La straniera che ricorre all’aborto èper lo più nubile e ha in media 25anni, ma aumenta il numero delleminorenni straniere, con un’età me-dia di 16 anni e mezzo: su 1.300 ri-chieste annue di aborto da parte diminorenni, circa il 15 per cento so-no di ragazze straniere. “A ognibambino nato da un genitore stra-niero, corrisponde un bambino nonnato”, evidenzia ancora Perego, ri-ferendo che i dati delle procure ita-liane, in riferimento agli aborti clan-destini o a interruzioni di gravidan-za provocate senza il consenso del-la donna o in seguito a lesioni dolo-se, affermano che il 67 per cento deiprocedimenti penali, in questi casi,riguarda stranieri, in particolare al-banesi e nigeriani. Secondo Perego, “occorre struttu-rare uno studio costante del feno-meno da parte delle Asl, avviare for-me di educazione soprattutto delledonne immigrate, rafforzare la me-diazione sanitaria e il ‘lavoro sullastrada’ (con un’attenzione partico-lare alle ragazze che aspettano unbambino). Centri di ascolto e centridi aiuto alla vita debbono dare mag-gior importanza a un lavoro già inatto da anni nelle diocesi e nelleparrocchie. Solo ricreando attornoalle famiglie straniere e con loro unaparrocchia ‘casa comune’, conun’attenzione preferenziale alledonne in difficoltà, sapremo offrireun contesto significativo per un’ac-coglienza adeguata della vita na-scente”.

Nel 2004 ben 30mila interruzioni

di gravidanza

Ma le immigrategarantisconoil saldo attivo

alla demografia

Dite la vostra 7Sabato 5 febbraio 2005

WELFAREdi Giancarlo Storti

A Carnevale ogni scherzo valeChe sogno ragazzi...Roma, giugno 2006: un arzillovecchiettino si presenta all’in-gresso di Palazzo Chigi e chie-de all’usciere di poter parlarepersonalmente col presidentedel Consiglio Silvio Berlusconi.Gentilmente l’usciere gli ri-sponde:“Ma come signore, nonlo sa? Berlusconi ha perso leelezioni, non è più alla Presi-denza del Consiglio, dunque sevuole parlargli deve andare acercarlo ad Arcore!”. Il vec-chietto allora se ne va. Il giornoseguente, però, il vecchietto siripresenta all’ingresso di Palaz-zo Chigi chiedendo di parlarecol presidente Berlusconi.Sempre lo stesso usciere, unpo’ stupito, ancora una volta glirisponde: “Guardi buon uomoche il signor Berlusconi ha per-so le elezioni, non è più il presi-dente del Consiglio, deve anda-re a cercarlo ad Arcore!”. Il vec-chietto torna a casa. La mattinaseguente si verifica ancora lastessa scena all’ingresso di Pa-lazzo Chigi, il vecchietto chiede:“Devo vedere il presidente Ber-lusconi!”. L’usciere, questa vol-ta un po’ spazientito, risponde:“Non l’ha ancora capito? Berlu-sconi ha perso le elezioni! Nonè più il presidente! Non si trovapiù a Palazzo Chigi, ma a casasua ad Arcore!”. A quel punto ilvecchietto risponde:“Mi perdo-ni, sa, certo che l’ho capito, èsolo che mi piace così tantosentirlo dire...”.

Conversione o doppiopetto?Nella giorno della “Shoah”Gianfranco Fini ha dichiarato:“Chi minimizza le leggi razzialisi deve vergognare. C’è ancoraqualcuno che tende a dire chenon ebbero un ruolo importan-te e tragico’’. Mi sono chiesto,con alcuni amici, se questa èuna frase della “conversione” odel “ doppiopetto”. Difficile en-trare nel cuore degli uomini, dif-ficile giudicare, difficile perdo-nare per chi ha subito, difficilecrederci. Però in democrazia èpermesso cambiare opinione. Ilfatto che il primo esponentedell’ex partito erede del fasci-smo italiano, oggi ministro de-gli Esteri, dica quello che hadetto è importante. Significache la cultura dell’odio, delladiscriminazione, del razzismoha “culturalmente” meno spa-zio. Significa che il sacrificiodegli ebrei e di tutti i combat-tenti per la libertà non è statovano. Sì, Fini dicendo così am-mette che l’ideologia fascista è

stata sconfitta. E questo è posi-tivo. Certo la destra oggi cercaaltre strade meno cruente perimporre le proprie idee anti-so-ciali, ma staremo vigili e attiviaffinché la fiaccola della demo-crazia rimanga in salde mani:nelle nostre appunto.

Viva ZapateroIl governo spagnolo vara uffi-cialmente il progetto di leggesulle unioni omosessuali, men-tre dal Vaticano giunge l’enne-simo “no” alle coppie di fatto ealle unioni gay. Così saranno giàtre in Europa gli Stati cheavranno legalizzato le coppieomosessuali (lo hanno già fattoBelgio e Olanda), mentre anchein Italia procede il discorso sui“patti di solidarietà” fra duepartner a prescindere dal ses-so. La Santa Sede però conti-nua a seguire la politica dei ve-ti, incurante del fatto che all’in-terno del mondo cattolico, edello stesso clero e persino trai vescovi, le opinioni maturanoben al di là dell’impostazionetradizionale. Beh, viva Zapate-ro!

Cannabis: chi pro, chi contro,ma molti la usanoLe ricette di “Nonna Maria”:una nonna che cucina manica-retti a base di cannabis è sta-ta accusata di “detenzione disostanze stupefacenti a fine dispaccio”. Ora ha scritto un li-bro sulle sue attività e speravenga pubblicato.... Benefici: iltrattamento con cannabis for-nisce benefici nel lungo perio-do sulla rigidità muscolare esulla mobilità nei pazienti consclerosi multipla (fonte: BritishAssociation for the Advance-ment of Science). Per uno stu-dio olandese, invece, “accen-de” malattie mentali eredita-rie. La ricerca è pubblicata sul-l’edizione online del BritishMedical Journal. Gli scienziatihanno studiato 2.437 ragazzitedeschi tra i 14 e i 24 anni,per evidenziare i segni di alcu-ne psicosi come paranoia, so-spetto e delusione. “Il 10 percento del totale - rivelano - èrisultato potenzialmente vul-nerabile a sintomi psicotici tracui anche allucinazioni e fortidepressioni. Condizioni che ri-chiedono anche il ricovero inospedale”.

Elezioni in Iraq,democraziaè fatta?Caro Direttore, i risultati delle elezioni ira-chene sono ancora incerti elo saranno probabilmenteper sempre. Non sapremomai se i partecipanti al votosono stati veramente il 50per cento degli aventi dirit-to, come affermano i co-municati della commissione

elettorale, o meno, o più.L’assenza totale di osser-vatori indipendenti e lamancanza di contradditto-rio tra i partecipanti nonconsentirà mai di accertarela veridicità di queste cifre.Ma qualunque sia stato ilvero numero degli elettori echiunque sarà dichiaratovincitore di questa compe-tizione elettorale, il risultatonon cambia: il progetto didivisione del paese è anda-

to in porto. Il governo Bush,in difficoltà nella gestionedell’occupazione dell’Iraq,è riuscito a mettere gli ira-cheni l’uno contro l’altro, fi-no a portarli sull’orlo dellaguerra civile. Per questa viaintende legittimare la per-manenza, a tempo indefini-to, delle basi militari statuni-tensi. E di grande aiuto inquesto progetto sono stati itagliagole di Al Zarkaawi.Resta il fatto di fondo: in ba-se ad una legge che gli ira-cheni non hanno mai avutola possibilità di discutere èstato nominata un’assem-blea costituente che noncomprende una parte signi-ficativa della società irache-na, non è da essa ricono-sciuta e, quindi, per defini-zione, non può essere co-stituente.Si infrange probabilmenteoggi il sogno iracheno dipoter essere uno stato de-mocratico: a chi possiedeun terzo delle riserve petro-lifere del mondo non è maistato consentito di esseredemocratico.Si infrange qui l’illusione chealla guerra potesse seguirela pace. Chi pagherà que-sto sarà la gente dell’Iraq,che oggi ha dimostrato disognare la democrazia.

Tra le vittime dell’occupa-zione statunitense da oggivi è anche la coesione na-zionale.Nasce quindi oggi un nuo-vo fondamentale compitoper chi ama la pace: la ri-cerca del dialogo tra lecomponenti della società,della conciliazione e dell’u-nità del paese nelle suemolteplici componenti, chescongiuri la guerra civile epermetta all’Iraq di ricon-quistare la sovranità.Saprà la piccola e pavidaEuropa farsi carico di que-sto compito?

Un Ponte per...

Elezioni in Iraq,il popolofinalmenteprotagonistaCaro Direttore,le Acli salutano con gioia esoddisfazione il compimen-to delle prime elezioni de-mocratiche in Iraq, con la ri-sposta coraggiosa e con-vinta degli elettori.Dopo anni di dittatura, dopolunghi mesi in cui sembra-vano contendersi il camposoltanto terroristi e truppeoccupanti, ora finalmenteabbiamo potuto vedere econoscere il popolo irache-no: uomini e donne deside-rosi di prendere in mano illoro futuro e pronti per que-sto a rischiare la propria vi-ta.Le Acli guardano alle ele-zioni in Iraq cogliendone unsegnale forte di speranzaper il futuro, al di là di tuttele incertezze, le contraddi-zioni, le ambiguità e le pole-miche che in queste ore,più o meno legittimamente,sono emerse dal dibattitopubblico. Non si può non accoglierecon gioia lo spettacolo diun popolo che esercita perla prima volta il suo diritto divoto. Quel popolo, quei cit-tadini, vanno ora aiutati eincoraggiati più che mai, gliva assicurato il sostegno ela protezione di tutta la co-munità internazionale. Nonha senso ricominciare oracon le litanie del ritiro im-mediato di tutte le truppe,semmai bisogna arrivare alpiù presto ad avere unadislocazione di forze delleNazioni unite per far cam-minare speditamente ilprocesso democratico av-viato.D’altro canto, chi pensa dipoter giustificare con que-ste elezioni una strategiapolitico-militare illegittima eunilaterale sappia che la de-mocrazia non nasce sullapunta dei cannoni ma sullacoscienza dei propri diritti.

Luigi Bobbapresidente Acli

Barriere architettoniche,se lo Stato viola le sue leggi

Caro Direttore,sono la madre di una ragaz-za disabile e ciò mi ha resoparticolarmente sensibile alproblema costituito dallapersistenza di barriere ar-chitettoniche che impedi-scono il libero accesso agliuffici aperti al pubblico,malgrado dal 1989 sia in vi-gore la legge che impone dieffettuare le modifiche attead eliminarle.Ho notato con disappuntoche la sede centrale dellePoste di Cremona, in viaVerdi 1, è sprovvista di sci-voli o di ascensore e chi hadifficoltà di movimento,temporanee o permanenti,può contare solo sulla dis-ponibilità di qualche impie-gato volonteroso per acce-dere agli sportelli.Ancor più sconcertante è ilfatto che la posta centrale èstata oggetto di opere di ri-strutturazione negli anni re-centi, quando la suddettalegge era già in vigore datempo.Mi sono rivolta all’Anmic(Associazione NazionaleMutilati ed Invalidi Civili) peravere spiegazioni. Mi è sta-to detto che, a tempo debi-to come fanno sempre, sisono battuti con chi di do-

vere, trovando un muro digomma e ottenendo soloche venisse installato unoscorrimano.Il palazzo che ospita la Po-sta Centrale è di proprietàdello Stato, lo stesso che hapromulgato la legge cheimpone la rimozione dellebarriere architettoniche cheimpediscono di accedere aiservizi di pubblica utilità. Faccio inoltre presente cheanche gli uffici postali diPorta Po e di via Giuseppi-na sono inaccessibili a car-rozzine e carrozzelle.Se per fare eliminare taliostacoli ai privati si invoca-no le leggi dello Stato, perfar rispettare la legge al le-gislatore a chi ci si deve ri-volgere?

Annunciata [email protected]

A questa lettera, che sollevaun problema annoso che nep-pure la legge è riuscita a risol-vere una volta per tutte, ag-giungo una postilla. Il manca-to rispetto di norme comequelle sulle barriere architet-toniche è sempre grave. Lo èancora di più, però, quando èlo Stato a non rispettarle, per-ché, così facendo, fa passareil messaggio che, in fondo, si

tratta di questioni poco im-portanti. Lo stesso discorsovale per altri settori e per co-loro che rappresentano loStato, che dovrebbero esseretenuti a un comportamento ir-reprensibile proprio in quantocostituiscono un riferimentoper tutti i cittadini. Ho usato ilcondizionale perché nellarealtà spesso avviene il con-trario, vedi pregiudicati perreati gravi eletti in Parlamen-to, ministri che prendono po-sizione contro la stessa Costi-tuzione su cui hanno giurato,politici che attaccano la magi-stratura e sfruttano il potereche deriva dalle loro caricheper difendere i propri interes-si privati, e così via. Aggiungo,infine, che il grado di civiltà diuna società si misura a partiredal modo in cui tratta le fascepiù vulnerabili della sua popo-lazione, a partire dai bambini,dagli anziani e dai disabili. Fi-no a quando problemi comequello delle barriere architet-toniche non saranno risoltidefinitivamente, quindi, nonpotremo considerarci davve-ro civili.

8Sabato 5 febbraio 2005

“Riattivare Caorso?Ormai è impossibile”

di Simone Ramella

Se il nucleare avrà davvero unfuturo in Italia, come auspica ilpresidente del Consiglio, Sil-vio Berlusconi, questo futuronon passerà per la centrale nu-cleare di Caorso, che entro il2020 sarà smantellata definiti-vamente.A stilare il certificato di mortedefinitivo per Arturo, come èstato ribattezzato il reattorenucleare che sorge nel territo-rio piacentino a una ventina dichilometri da Cremona, sono iresponsabili della Sogin, l’entecui il governo ha affidato ilcompito di smantellare le cen-trali nucleari italiane.Raccogliendo l’assist di Berlu-sconi, Paolo Fornaciari, unodei padri storici del nucleare inItalia ed ex responsabile diEnel in questo settore di attivi-tà, ha sostenuto che “se si de-cidesse di tornare al nucleare,le centrali di Caorso e TrinoVercellese si potrebbero riav-viare nel giro di 12-15 mesi”,aggiungendo che il riavvio diqueste centrali “costerebbeuna frazione infinitesimale ri-spetto ai fondi necessari per illoro smantellamento”.La replica dei dirigenti dellaSogin, comunicata nel corso diuna conferenza stampa (nellafoto) organizzata giovedì mat-tina all’interno dell’impianto diCaorso, è pacata quanto pe-rentoria: “Riavviare la centraleormai è impossibile”.A scandire più volte il concet-to, di fronte all’insistenza deigiornalisti, è stato l’ingegnerAngelo Papa, direttore tecni-co di Sogin, che ha spiegatoche “non è possibile riattivarel’impianto perché lo smantella-mento è già in fase avanzata,non ci sono più alternatore eturbine, il combustibile frescoè stato venduto e mancano lericariche, che è molto compli-cato procurarsi sul mercato”.E se il governo decidesse diprocedere comunque in que-sta direzione, stanziando tutti ifondi necessari per far tornarela centrale in attività? Nienteda fare, disco rosso anche in

questo caso, perché, ha preci-sato Papa, “la centrale diCaorso è rimasta ferma pertroppo tempo e per riprenderela normale attività dovrebbeottenere una nuova licenza diesercizio rilasciata dall’autori-tà di controllo, l’Apat. Questaautorizzazione, però, verrebberilasciata solo se la centralefosse in regola con gli stan-dard attuali, ma l’adeguamen-to a questi standard non po-trebbe mai essere autorizzato,anche perché gli addetti do-vrebbero lavorare sotto il reat-tore, con conseguenze letaliper la loro salute”.Riattivare Caorso, dunque,non conviene né per motivi sa-nitari, né per motivi economici.“Nel caso - ha aggiunto Papaper non lasciare spazio a ulte-riori dubbi - sarebbe molto piùconveniente costruire unacentrale ex novo”.A condannare a morte certaArturo, dunque, è stata la lun-

ga inattività. Terminata di co-struire nel 1978, dopo circadieci anni di lavoro nella cam-pagna piacentina, la centraleera entrata in funzione all’iniziodegli anni Ottanta, con una po-tenza pari a 840 megawatt. Nel1987, però, la sua attività fubloccata a seguito dell’esitodel referendum con il quale gliitaliani, scioccati dalle tremen-de conseguenze dell’incidenteavvenuto l’anno prima nellacentrale di Chernobyl, inUcraina, dissero “no” all’usodell’atomo per produrre ener-gia elettrica. Da allora l’impianto ha smessodi produrre energia ma ha con-tinuato a essere curato da unanutrita truppa di tecnici, comeimpongono le lunghe procedu-re di dismissione degli impian-ti nucleari. “Nel 1987, appenafermato l’impianto, i costi digestione erano pari a 30 mi-liardi annui di vecchie lire, conun personale di 380 unità” , ha

spiega to l’ingegner RenzoGuerzoni, che lavora a Caor-so dal 1980 e che poco più diun anno fa ha assunto la dire-zione della struttura. Oggi ilnumero dei dipendenti è sce-so a quota 145. Un numero co-munque consistente, ancheperché come ha evidenziatol’ingegner Marco Del Lucche-se, responsabile di Sogin perla disattivazione degli impiantinucleari, “la legge impone lapresenza fissa sul posto di de-terminate figure con capacitàspecifiche”.E’ stato proprio Del Lucchesea indicare nel 2020 l’anno en-tro cui la centrale di Caorso sa-rà completamente smantella-ta, anche se l’esperienza inse-gna che quando si tratta di im-pianti nucleari le date vannosempre prese con le pinze.“Prima di Natale - ha precisa-to infatti il responsabile di So-gin per la disattivazione dellecentrali - il programma di

smantellamento di Caorsoprevedeva la conclusione del-le operazioni entro il 2018. Do-po il decreto del 2 dicembrescorso, però, abbiamo dovutoriconsiderare tutte le previsio-ni, e visto che il provvedimen-to stabilisce che il decommis-sioning debba avvenire entro20 anni, abbiamo spostato lascadenza un paio d’anni inavanti. Lo smantellamento ve-ro e proprio a Caorso inizieràforse nel 2009, ma prima diprocedere bisognerà eliminaretutto il combustibile irradiatoancora presente”.I programmi di disattivazioneprevedono come stadio finaleil raggiungimento di quello cheè stato battezzato il “pratoverde”, un’immagine bucolicautilizzata per indicare il mo-mento in cui il terreno occupa-to dalla centrale sarà comple-tamente decontaminato e po-trà tornare a disposizione del-la comunità locale.

Di fronte al filo spinato che cir-conda tutta l’area, ai militariche la presidiano per evitareattentati o il furto del materia-le radioattivo e alla torre bian-ca alta diverse decine di metriche sovrasta la zona circo-stante, è difficile riuscire a im-maginare quel momento. UgoSpezia, responsabile comuni-cazione di Sogin, ha assicura-to, però, che non si tratta di unsogno irrealizzabile e che “sa-ranno gli amministratori localia decidere cosa fare delle areerecuperate”. Tutto questo apatto che nel frattempo nonemerga un’altra destinazionepossibile per l’area. Oltre all’i-potesi formulata proprio inquesti giorni dal ministro del-l’Ambiente, Altero Matteoli, dicui parliamo nella pagina ac-canto, la stessa Sogin, comeha precisato Spezia, “ha nelsuo mandato operativo ancheil compito di elaborare dei pia-ni di sviluppo per i territori at-tualmente occupati dalle cen-trali. Per Caorso le ipotesi sul-la carta sono tante, ma per oranon c’è nulla di concreto”.Per l’ingegner Papa, comun-que, sarebbe un peccato ab-battere gli edifici della centra-le, “perché sono molto robusti,sono stati costruiti per resiste-re ai terremoti e una volta de-contaminati potrebbero esse-re utilizzati senza alcun rischioper qualsiasi scopo, dalla pro-tezione civile alle attività com-merciali o sociali”.Anche se l’idea che un giornosul sito della centrale possasorgere una scuola è di per séaffascinante, resta da vedere,però, in quanti sarebbero felicidi mandarci a studiare i proprifigli. Il sospetto, infatti, è chegli abitanti di Caorso, dopo an-ni di tormentata convivenzacon l’impianto, al posto di Ar-turo preferirebbero vedere so-lo un semplice e banale pratoverde.

I responsabili della centrale escludono la ripresa della produzionee annunciano che l’impianto sarà smantellato entro il 2020

Un momento della conferenza stampadi giovedì 3 febbraio alla centrale nucleare di Caorso.

Da sinistra a destra, Renzo Guerzoni, Ugo Spezia (in piedi),Angelo Papa e Marco Del Lucchese

Cremona

di Marco Cottarelli

Io appartengo a quella generazione che, a cavallo de-gli anni Ottanta, ha vissuto l’esaltante stagione nu-cleare italiana. Sono uno di quelli che ha visto, in gi-ro per il mondo, sorgere centrali nucleari come fun-ghi e come funghi, un paio di volte, cercare di tra-sformarvisi. Siamo cresciuti con il terrore del Day af-ter, con l’angoscia di ritrovarci, da un giorno all’altro,a brillare nel buio,a raccogliere i denti nella minestra.Abbiamo avuto la possibilità di imparare termini nuo-vi come fallout radioattivo o come Sindrome Cinese(non certo riferita agli attacchi di bile dei nostri com-mercianti dinanzi all’esplosione economica del Cele-ste Impero). Abbiamo ascoltato i pareri autorevoli diinsigni scienziati spiegarci che la fissione nucleareera solo il primo passo, che un giorno, fondendo l’a-tomo, avremmo avuto energia pulita, sicura, per sem-pre.Abbiamo creduto alle favole e, costruendo le nostrebelle centrali, ci siamo illusi di non essere più alla pe-riferia dell’Impero. Cuori pulsanti di furia radioattivasono stati adagiati accanto alle nostre case, mauso-lei di cemento armato sono sorti nelle nostre cam-pagne. Abbiamo battezzato queste creature con no-mi comuni, rassicuranti: la nostra centrale si chia-mava Arturo, come Toscanini, come Merzario, come(sarà un caso?) uno stupido film americano. Tu ci

passavi accanto e, magari, che so, ti veniva voglia disalutarla, come fosse una vecchia amica un po’ ba-starda, un’amica che ti surriscaldava l’acqua dei fos-si, che fabbricava scorie…Scorie? E chi si ricordava delle scorie, chi, negli an-ni della frenesia atomica, aveva alzato la mano echiesto: “Ehi, dove le mettiamo, queste?”. Ora cheArturo, grazie alla volontà popolare dorme il sonnodel mostro, il problema dei suoi avanzi e di là dal-l’essere risolto, ma che importa, gli anni passano, igoverni cambiano, le strategie energetiche si evol-vono. In questi anni di miracoli italiani, abbiamoascoltato ministri rilanciare entusiastici progetti dic-kensiani di centrali a carbone, siamo stati terrorizza-ti dall’incubo di blackout perenni, abbiamo abban-donato per strada futili realizzazioni di energie alter-native, snobbando con nobile disprezzo i fondi euro-pei stanziati all’uopo. E infine, naturalmente, siamotornati al punto di partenza: il nucleare è la sola ri-sposta al petrolio, il nucleare è la nostra unica spe-ranza. La mia generazione ha vissuto Chernobyl, ha ascol-tato la pioggia acida scendere sui campi coltivati, haimmaginato il pulviscolo radioattivo intrufolarsi neicibi, nel latte, ha visto gli sguardi dei bambini ucrai-ni che erano là e ha scelto di non rischiare né allora,né mai. And that’s all.

Dal nucleare al nucleare: bilancio di una fase storica poco esaltante per il nostro paese

La generazione di Chernobyl

Al via la procedura per lo smaltimento delle scorieSarà come ha detto Berlusconi, ovve-ro che avere le centrali a pochi metri didistanza o a diversi chilometri compor-ta lo stesso pericolo, ma osservare davicino le barre radioattive adagiate nel-le piscine della centrale di Caorso facomunque un certo effetto, e non cer-to tranquillizzante. L’avviso di gara europea che precedel’emissione del bando vero e proprioper affidare il trasferimento all’estero diqueste scorie altamente radioattive èpartito qualche giorno fa e a conten-dersi l’assegnazione saranno due so-cietà specializzate: la francese Coge-ma e l’inglese Bnfl. Ad annunciarlo a Caorso, in un’affolla-ta assemblea pubblica, è stato Gian-carlo Bolognini, amministratore de-legato di Sogin, che ha anche prean-nunciato le tappe e le date della dis-missione prossima ventura: “Contiamo

di arrivare alla firma del contratto entromaggio o giugno 2005 - ha detto - Ilprimo trasporto dovrebbe avvenire al-la fine del 2005 e l’ultimo tra la fine del2007 e l’inizio del 2008. A quel punto si potrà dare il via allosmantellamento vero e proprio dellacentrale”. Gli elementi di combustibile irraggiatoadagiati nelle piscine della centrale so-no 1.032, pari a 187 tonnellate, e la lorodestinazione sarà la Francia o l’Inghil-terra, dove in base al contratto che ver-rà stipulato potranno restare stoccatefino a 20 anni, per un costo che è sta-to stimato in circa 300 milioni di euro. Nel frattempo il nostro paese dovreb-be finalmente riuscire a individuare unsito nazionale di stoccaggio delle sco-rie radioattive. Compito, questo, che ilgoverno a assegnato al generale Jean,della Sogin.

Il Mit proponenuovi laboratori“A Caorso potrebbero trova-re posto dei nuovi laboratorisul nucleare”. Questo la rive-lazione fatta al Corriere dellaSera dal ministro dell’Am-biente, Altero Matteoli, epubblicata dal quotidiano mi-lanese giovedì 3 febbraio,proprio il giorno in cui il mini-stro era atteso alla centraleper una visita, annullata al-l’ultimo momento per nonmeglio precisati “motivi di sa-lute”.Il ministro, che nelle ultimesettimane ha reagito piutto-sto freddamente alle uscitedel premier Berlusconi su unpossibile ritorno dell’Italia alnucleare, ha spiegato al Cor-riere che il sito di Caorso po-trebbe piuttosto ospitare uncentro di ricerca internazio-nale sulla fusione calda, con-siderata da alcuni addetti ailavori una delle opzioni ener-getiche relativamente pulitedel futuro. “E’ un’ipotesi che stiamoprendendo in considerazionee che non interferisce con leattività di smantellamento incorso - ha spiegato Matteoli- In tal senso abbiamo rice-vuto un’offerta dal Massa-chussetts Institute of Tech-nology, che in una lettera miha suggerito di utilizzare lestrutture per attività di ricer-ca a livello internazionale sul-la fusione, come potrebbeessere il progetto ‘Ignitor’ delprofessor Bruno Coppi”. Sulla presa di posizione pro-nucleare di Berlusconi il mini-stro se la cava con una bat-tuta striminzita, “Bene ha fat-to a sollevare il problema del-l’approvvigionamento ener-getico”, salvo ribadire che“l’idea di riattivare Caorso èimpraticabile”.All’interno dell’impianto, l’an-nuncio del ministro sulla pos-sibile creazione in loco dinuovi laboratori di ricerca sulnucleare ha colto un po’ tuttidi sorpresa. “Non ci sembrautile entrare nel merito dellaproposta”, ha spiegato l’ige-gner Del Lucchese, preci-sando però che “siamo an-cora molto lontani dal poterutilizzare la fusione comefonte di energia. Gli espertidicono che bisognerà aspet-tare almeno 40 anni”.I responsabili della Sogin, co-munque, assicurano che i ri-schi derivanti dalla presenzadi laboratori di questo tiposarebbero nulli. “E’ un’ipote-si che in ogni caso ci riguar-da solo marginalmente - haaggiunto Del Lucchese - Co-me Sogin, infatti, il nostroruolo rispetto ai laboratori sa-rebbe limitato e non di tipotecnico”.

Cremona10Sabato 5 febbraio 2005

“Macché guerriglia, sono terroristi”Il gip di Brescia ribalta il giudizio del gup di Milano. Gli indagati: “Clima da caccia alle streghe”

di Sara Pizzorni

Un’ordinanza di custodiacautelare per terrorismo in-ternazionale è stata emessadal gip di Brescia, RobertoSpanò, nei confronti di Nou-reddine Drissi, ex biblioteca-rio dell’ex moschea di viaMassarotti a Cremona, e Ka-mel Hamroui, i due estremi-sti islamici per i quali il gup diMilano, Clementina Forleo,nei giorni scorsi aveva tra-smesso gli atti a Brescia, di-chiarandosi incompetente erevocando a loro carico la mi-sura di custodia cautelare inrelazione al terrorismo inter-nazionale. Nei giorni scorsi, in una con-ferenza stampa in Questura aBrescia, presenti il procurato-re Tarquini, il procuratore ag-giunto di Brescia, Roberto diMartino, il questore GaetanoChiusolo e il dirigente dellaDigos Vincenzo Di Peso, èstato chiarito che su richiestadello stesso Di Martino, il gipha anche rinnovato la custo-dia cautelare per favoreggia-mento della immigrazioneclandestina. Per questo reatoi due si trovano ancora in car-cere. Con la stessa sentenza-ordinanza con cui il gup For-leo si dichiarava incompeten-te erano stati assolti dall’ac-cusa di terrorismo internazio-nale altri tre imputati nel pro-cesso milanese che erano, in-vece, stati condannati perreati cosiddetti “satellite”. Lasentenza-ordinanza del GupForleo era stata al centro dinumerose polemiche perquella parte di motivazionesecondo cui la guerriglia, inun contesto bellico, non è ter-rorismo.

propensioni al terrorismo, enonostante essa contemplitra i propri membri terroristiciindividui che si prefiggonoobiettivi terroristici”. “Appareallora difficile, sul piano logi-co - argomenta Spanò - con-cepire come all’interno di unamedesima organizzazione,avente unitaria matrice ideo-logica estremistica violenta,gli adepti possano praticarela rappresaglia in forma col-lettiva, mentre il terrorismovenga esercitato dagli stessisoltanto in forma individuale”.Forti dubbi sulla decisionedel giudice Spanò vengonosollevati dai legali dei cinqueislamici che denunciano il cli-ma politico “da caccia allestreghe” e si appellano al pre-sidente della RepubblicaCiampi, perché “senta il do-vere di intervenire per ricuci-re lo strappo tra le istituzioni”.

Nell’ordinanza il gip brescia-no evidenzia netti contrasticon la collega milanese. Apartire proprio dall’equazioneguerriglia-terrorismo. “Azioniviolente - scrive Spanò - con-dotte anche con il ricorso akamikaze da portatori diideologie estremiste islami-che nei confronti di unità mi-litari attualmente impiegate inAsia (tra cui un contingenteitaliano) non possono qualifi-carsi come atti di legittima egiustificata guerriglia, mavanno senz’altro definiti adogni effetto come atti di ter-rorismo”.Il ragionamento di Forleo, se-condo Spanò, “appare percerti versi confuso, in quantoesso ha escluso la natura ter-roristica di Ansar Al Islam, purammettendo che l’organizza-zione graviti in aree notoria-mente contraddistinte da

L’associazione L’Altra Lombardia –Su la testa, che già un mese fa ave-va lanciato la proposta di scioperodei biglietti sui treni di Trenitalia perprotestare contro i disagi che qua-si tutti i giorni si verificano sul per-corso Milano-Cremona-Mantova,ha fatto propria la sollecitazione delcomitato pendolari Milano-Novara,proponendo a tutti gli altri comitatidei pendolari della Lombardia,compreso quello di Cremona, diestendere e praticare questa formadi lotta, accanto alle altre ugual-mente efficaci attuate in questi gior-ni, in modo da costringere ad assu-mere impegni e provvedimenti benprecisi per risolvere gli annosi pro-blemi dei lavoratori pendolari. “I re-sponsabili di questa grave situazio-ne - spiega in un comunicato l’as-

sociazione - sono la Regione Lom-bardia, per la mancanza di finanzia-menti adeguati, e Trenitalia. Espri-miamo appoggio, solidarietà ecomprensione a tutti i pendolari chehanno occupato i binari in questigiorni dopo anni di esasperazione.Li invitiamo a non farsi condiziona-re dalle minacce repressive che ilprefetto di Milano ed esponenti del-la Giunta regionale hanno espressoin questi giorni. Solo l’incapacità,l’arroganza, la malafede e la pro-pensione reazionaria della giuntaregionale, e in particolare dell’as-sessore ai trasporti, possono pen-sare di risolvere problemi socialicon l’esercizio della repressione le-gale. La nostra associazione è dis-ponibile con i propri avvocati pereventuali necessità”.

Il monossidofa due vittimeNon ci sono dubbi sul fattoche sia stato il monossido dicarbonio a uccidere padre efiglio mercoledì scorso in unappartamento al numero 11di viale Po. I due, Domeni-co Barberio, 25 anni e il pa-dre Gregorio, 48, originaridi Cutro, sono stati trovativerso le 22 dall’altro figlio,Salvatore, che, rientrando,ha trovato i corpi esaminidei due congiunti. Subito èstato lanciato l’allarme ai vi-gili del fuoco. I due giaceva-no senza vita l’uno nell’in-gresso e l’altro sul pianerot-tolo. Forse, accortisi diquello che stava succeden-do, hanno tentato inutilmen-te di cercare aiuto. A nulla èvalso l’intervento del 118, imedici non hanno potuto faraltro che constatare il de-cesso dei due uomini. Sem-bra che la morte risalga alprimo pomeriggio. Il deces-so è avvenuto a causa delleesalazioni di monossido dicarbonio che si sono spri-gionate da una stufa a gaspriva del tubo di sfogo conl’esterno. Gregorio Barberioe il figlio Domenico eranovolti noti alle forze dell’ordi-ne. Soprattutto Gregorio,pluripregiudicato, con allespalle diversi precedenti pe-nali per reati contro il patri-monio. Verso le 23 nel cor-tile della casa si è riunito unfolto gruppo di parenti eamici, che, appresa la noti-zia, hanno raggiunto, dispe-rati, il luogo della disgrazia.

s.p.

L’Altra Lombardia solidarizza con i pendolari

Cremona 11Sabato 5 febbraio 2005

I giovani e il webDa Onda di Piena a Irradiazioni è boom di community cremonesi su Internet

di Andrea Fenti

C’è spesso la paura che i luoghipreferiti dai giovani per le loro at-tività espressive, per dare liberosfogo alla propria creatività si stia-no sempre più riducendo. Questasensazione si amplifica se si ha ache fare con una città come Cre-mona, da sempre ritenuta pocoadatta alle voglie di affermazionee di socializzazione dei giovani.Ma se facciamo un giro sul web larealtà ci appare molto diversa: so-no tanti i siti internet dove i giova-ni cremonesi provano a mettersiin gioco, a misurarsi con l’espres-sione artistica e a creare nuovispazi dedicati soltanto a loro. A cominciare da www.attraver-sarte.org. Attraversarte è l’ora-mai celeberrimo circuito diespressività giovanile promossodall’Assessorato alle politichegiovanili del Comune di Cremona.Attraverso un lungo e costante la-voro di stimolo e di ricerca, il cir-cuito è riuscito a portare alla luceuna quantità insospettabile di gio-vani artisti locali che si cimentanonelle più disparate discipline. Puressendo un sito “istituzionale”,con i limiti che ciò impone, Attra-versarte cerca di mantenere uncerto appeal nei confronti dell’u-niverso giovanile, a cominciaredalla grafica ultra-moderna. Stret-tamente collegato ad Attraversar-te è il sito www.cantieresono-ro.it: nato come emanazione webdella rassegna musicale cremo-nese (giunta alla sesta edizione),promossa dal Centro Musica, il si-to si è evoluto nel tempo fino a di-ventare una sorta di portale musi-cale, completo di recensioni, no-tizie e download. Un sito di infor-mazione, quindi, ma anche unfondamentale strumento di pro-mozione per le band musicaliemergenti.

ve Alessandro Froldi ed Ema-nuele Piseri provano a lanciareun nuovo modo di progettare l’ini-ziativa culturale giovanile sul ter-ritorio. Il sito è visualmente accat-tivante e ben curato, ma si limitaa essere uno spazio di riflessione,poco aperto, almeno per il mo-mento, a contributi e partecipa-zioni esterne. Lo stesso aggiorna-mento è rallentato dalla lenta evo-luzione del progetto, che ha co-munque bisogno di appoggi

esterni impor-tanti.Questa panora-mica non esauri-sce il discorsosulle frequenta-zioni in rete deigiovani dellaprovincia di Cre-

mona, vuole semplicemente es-sere una carrellata di luoghi vir-tuali dedicati all’incontro e allaproduzione culturale locale. C’èuna profonda consapevolezza delproprio valore e della propria spe-cificità che anima i ragazzi cre-monesi, come se finalmente vo-lessero riappropriarsi di un territo-rio e di una città che un tempostava loro stretta. E questo è si-curamente un buon segno.

Se vogliamo trovare qualcosa diveramente alternativo un salto suwww.cremonapalloza.org biso-gna proprio farlo. Cremonapallo-za alternative website (questo ilnome completo) è una vera e pro-pria web-community di giovaniche condividono interessi, espe-rienze e voglia di esprimersi. Il si-to è partito nell’estate del 2003 epuò contare su un centinaio diutenti registrati, ma soprattuttopuò contare su un folto gruppo digiovani che mettono in mostra leproprie capacità musicali, narrati-ve e artistiche. Nella sezionedownload, infatti, si possono leg-gere racconti di Andrea Cisi e Lu-ca Bozzoli, fumetti di FrancescoPoli e Alice Borghi, grandi clas-sici selezionati dai lettori (MarcoPolo, Karl Marx, MargheriteYourcenar, per fare degli esempi)e si possono ascoltare mp3 di al-

cuni tra i più interessanti gruppimusicali cremonesi (Domopunk,Evamente, Don’t dare, tra gli al-tri). Tra le sezioni più interessanticonsiglio lo spassosissimo forum,straordinario luogo di incontro pergiovani che vogliono dire la lorosull’universo Cremona. E poi re-censioni, giochi, immagini, di tut-to un po’: una vera miniera, sti-molante e sempre in movimento.Nella sezione link di Cremonapal-loza troviamo altri due siti di dis-creto interesse: Onda di Piena eTapirulan.Www.ondadipiena.it non è stret-tamente legato alla realtà cremo-nese (anche se la nostra provinciavi fa la parte del leone), ma la co-involge insieme a molte altre: iwebmasters del sito ambiscono acostituire un punto di riferimentoper artisti, organizzatori e opera-tori culturali che operano nel ter-

ritorio attraversato dal Po. Anchein questo caso ci troviamo di fron-te a una community (è richiesta laregistrazione per usufruire di tuttii servizi del sito) che sembra so-prattutto interessata a fornire in-formazioni e riferimenti culturali aisui iscritti e che ha pagine dedi-cate per ogni città coinvolta. Inte-ressante è la sezione “personag-gi”, dove vengono presentati arti-sti e operatori culturali meritevolidi menzione.Www.tapirulan.it è propriamenteun giornale online, dove un grup-po di ragazzi della provincia diCremona, si incontra per cercaredi dare visibilità agli artisti locali,cercando di metterli in rete. Il sitosi presenta quindi come una ve-trina, dove scrittori, musicisti, fu-mettisti, poeti e artisti ottengonociascuno il proprio spazio dedica-to. Tra le cose più interessanti se-

gnaliamo i fumetti del casalascoFogliazza, le distorsioni artistichedel cremonese Lorenzo Lazzari,i racconti umoristici del parmenseEnrico Cantino. Il sito è collega-to a un’associazione omonima, acui gli artisti possono associarsiper poter proporre i loro lavori.Spostandoci verso il casalasco ciimbattiamo in www.irradiazio-ni.it, rivista mensile online di cul-tura varia (leggibile in formatoPdf), promossa da un gruppo diventenni o pocopiù, tutti iscrittialla facoltà discienze dellacomunicazione.Irradiazioni nonha una graficaparticolarmentea c c a t t i v a n t e(pagine fitte di parole e immagini,senza soluzione di continuità), mapunta dritto ai contenuti, cercan-do di stimolare la curiosità su unapluralità di suggestioni, siano es-se letterarie, musicali o artistiche.Un altro segno della vitalità cultu-rale ed espressiva dei giovani ca-salaschi. Sempre in zona casala-sca ricordiamo un altro laborato-rio di espressività giovanile qualewww.lacittaelametropoli.it, do-

Sulla rete un’autentica

miniera di espressività

Cremona12Sabato 5 febbraio 2005

La truffa della striscia magneticaSono emerse novità nelle indagini sulla truffa al bancomatdella Bnl di Corso Campi. Lo sportello era stato manomes-so per permettere di rubare i codici segreti e i dati contenu-ti sulla striscia magnetica. Un cliente che si era accorto del-la truffa, sarebbe stato la prima vittima, in quanto le indagi-ni hanno consentito di appurare che l'attrezzatura che i mal-viventi avevano installato, era solo una prova per verificareche il meccanismo effettivamente funzionasse.

L’acqua calda inonda la piazzaUna cascata di acqua calda è fuoriuscita da un apparta-mento in piazza Filodrammatici di proprietà di un bresciano,Pierangelo Gramignola, dove hanno sede gli uffici dell'im-presa edile Paolo Beltrami spa. Ad accorgersi della perdita,un dipendente della ditta che era sul cantiere delle Ancelle,poco lontano. Con molta probabilità in nottata si è verifica-to il guasto e solo il giorno dopo è stato dato l'allarme. Il dan-no riportato non dovrebbe essere ingente.

A fuoco una baracca lungo il PoFiamme nei giorni scorsi in una delle baracche di viale LungoPo Europa, divampate a causa di una stufa a legna lasciata ac-cesa. L'incendio ha distrutto buona parte del mobilio all'inter-no della vecchia struttura, affittata da Uberto Bia, 65 anni, pen-sionato residente a Cremona. L'uomo aveva acceso il fuoco lamattina, poi si era allontanato, scordandosi di spegnere la stu-fa a legna. Ad accorgersi dell'incendio è stato nel primo po-meriggio un uomo che stava praticando jogging lungo il Po.

di Laura Bosio

E’ partita dalla facoltà di musi-cologia di Cremona la petizionecontro la decisione contenutanella riforma della scuola, se-condo cui l’insegnamento dellamusica dovrebbe venire sop-presso dalle scuole superiori.Ad insorgere sono stati prima ditutto i professori. La facoltà haquindi lanciato la petizione, perla quale oltre settemila adesionisono già pervenute, tra cui mltonumerose le firme di studentidella facoltà stessa. E’ stato unvero e proprio tam tam, special-mente telematico, che ha chia-mato ad aderire numerosissimimusicisti e musicologi in tuttaItalia. Lo scopo è “ridare alla musicala dignità di disciplinaformativae la valenza culturale che lecompete”. Nella bozza del de-creto legislativo diffusa a gen-naio dal Ministero, la musicaviene infatti relegata tra le ma-terie opzionali nei curricoli diqualsiasi tipo di liceo, tranneche nel liceo musicale. La pro-testa viene appoggiata dallaSocietà Italiana per l’Educazio-ne Musicale (Siem). In campo è scesa anche la Fimi(Federazione industria musicaleitaliana, aderente a Confindu-stria) che ha scritto una lettera di“sconcerto” al ministro Moratti:“Anche se nel sistema licealeproposto è previsto un appositoLiceo Musicale/Coreutico - scri-ve la Fimi - l'insegnamento del-la Musica non è più previsto innessun altro tipo di liceo, ed èanzi soppresso, anche in quei li-cei, come il previsto Liceo delleScienze Umane, che costitui-scono l'evoluzione di una for-mazione scolastica nei quali l'in-segnamento della Musica èsempre stato presente”. L'insegnamento della musica esoprattutto della sua storia eevoluzione, secondo la Fimi, so-no fondamentali anche per “for-mare ascoltatori consapevoli eattenti verso la produzione mu-sicale, elemento essenziale inun Paese dove il 50 per centodel mercato è costituito da mu-sica italiana, una delle percen-tuali più elevate al mondo”.

“Lasciateci la musica”Parte da Cremona una petizione contro la riforma Moratti

E la Federazione dell’Ulivo candida Pizzetti e Pedrazzi

Sarfatti a Cremona, il programmaIn vista delle prossime elezioni regionali la Federazione “Uniti nell'Ulivo”, cheparteciperà alla tornata elettorale con una lista unitaria, ha indicato come pro-pri candidati Luciano Pizzetti e Fortunato Pedrazzi. Il confronto politico frale forze della Federazione, composta da Democratici di Sinistra, Margherita,Socialisti Democratici Italiani, Repubblicani Europei, dalla lista civica “Cremo-na Futura” e dal Comitato “Cremona per l'Ulivo”, aderente alla rete nazionaledei Cittadini per l’Ulivo ha sottolineato, in modo unanime, la qualità dei duecandidati, “che rappresentano in maniera alta ed equilibrata l’intero territorioprovinciale”. Passo indietro, dunque, per Demos Spingardi, assessore pro-vinciale alla cultura, che ha rinunciato a presentarsi per la Margherita alle ele-zioni regionali, così come Giuseppe Ceraso, capogruppo in Comune. Intanto il candidato della Grande Alleanza Democratica alla presidenza dellaRegione, Riccardo Sarfatti (nella foto a destra), sarà in visita a Cremona mer-coledì 9 febbraio. Arriverà nella stazione di Cremona con il treno alle 9,27, e inmattinata incontrerà i rappresentanti istituzionali. In particolare, dalle 10 alle11,30 avranno luogo gli incontri con il sindaco Gian Carlo Corada e con il pre-sidente della Provincia, Giuseppe Torchio. Dopo un breve faccia a faccia coni cittadini al mercato, a mezzogiorno avrà luogo una conferenza stampa. La vi-sita di Sarfatti proseguirà poi nel primo pomeriggio a Soresina, dove farà vi-sita al locale Istituto Ospedaliero e alla Latteria Soresinese. Rientrato a Cremona incontrerà, di seguito, i rappresentanti del mondo sinda-cale e dei lavoratori, i rappresentanti del mondo delle imprese e dell’associa-zionismo economico, e i rappresentanti del terzo settore, con i quali si intrat-terrà nella sala riunione del Centro geriatrico “Soldi”. La visita si concluderà inserata a Casalmaggiore, con una cena di sostegno elettorale durante la qua-le il candidato incontrerà sindaci e amministratori della zona, oltre che cittadi-ni e sostenitori.

Ds a congresso

Delegazionea Roma

A Roma, al terzo con-gresso nazionale dei De-mocratici di Sinistra, c’èanche una delegazionecremonese, compostadal segretario provincialePier Attilio Superti e daidelegati Marco Pezzoni,Deo Fogliazza, Ilde Bot-toli, Alessia Manfredini,Rossella Zelioli, Rober-to Mariani. Con entusia-smo, determinato a por-tare il proprio contributoal rilancio della “sfida ri-formista”, il gruppo cre-monese, al quale si sonosuccessivamente uniteanche la delegazioneCremasca e Soresinesedel partito, ha assistitoalla relazione di aperturadel segretario nazionalePiero Fassino. “Per gliappuntamenti elettoraliall'orizzonte - ha dettoPippo Superti - ma so-prattutto per la riflessionegenerale in atto. Il nostroimpegno è di partecipa-re, in una prospettivapropositiva, tesa al fare,non supinamente ‘con-tro’, per la definizione diun orizzonte riformista,per contribuire al rilanciodi un paese che attraver-sa un momento moltodifficile. A Fassino, cheda parte sua porta in do-te un consenso forte edampio, anche con il con-tributo del territorio dellaprovincia di Cremona,assicuriamo ancora lanostra piena cooperazio-ne alla costituzione dellaFed, senza rinunciare al-l'identità del nostro parti-to e al nostro specificocontributo di valori e diidee”. In trasferta a Ro-ma, si è recato ovvia-mente anche l’appena ri-confermato segretarioregionale Ds, nonchécandidato del centrosin-stra alle prossime elezio-ni regionali, Luciano Piz-zetti.

Cremona 13Sabato 5 febbraio 2005

di Laura Bosio

“Voto agli immigrati? Noi cisiamo arrivati per primi”. Se aCasalmaggiore la Lega insor-ge per la mozione approvataalcuni giorni fa in consiglio co-munale, che rappresenta il pri-mo passo verso la concessio-ne del voto ai cittadini stranie-ri, a Cremona questo passoera già stato fatto due setti-mane fa.“Nessuno se ne è accorto -spiega l’assessore DanielaPolenghi - ma noi una mozio-ne su questo tema l’abbiamogià approvata”. La differenza èche a Casalmaggiore, essen-do già in corso una revisionedello Statuto, l’iter sarà moltopiù veloce: nel giro di un paiodi mesi la commissione di re-visione consegnerà lo Statutocompleto, con il nuovo artico-lo relativo alla possibilità di vo-to agli extracomunitari.“E’ un segnale - afferma il sin-daco Luciano Toscani - chevogliamo lanciare al governo,anche su sollecitazione del-l’Anci (Associazione Nazionaledei Comuni Italiani, ndr), per-ché prenda posizione e legife-ri su questo tema. Gli stranie-ri pagano le tasse, si assog-gettano alla nostra legge, equindi dobbiamo essere dis-ponibili a dare loro i diritti chegli spettano”. “Di fronte alla latitanza del Go-verno - aggiunge Giorgio Li-preri, consigliere comunaledelegato alla revisione delloStatuto - tutti i Comuni devo-no cercare di far sentire la lo-ro voce, per sollecitarlo a ri-spettare i trattati di Strasbur-go.Nel caso di Casalmaggioresono state presentate due di-verse mozioni, dalle quali èstato ricavato un documentounico”.La particolarità della mozionecasalasca, infatti, è di essere ilfrutto della fusione di due do-cumenti, proposti l’uno dallamaggioranza e l’altro dall’op-posizione, e di aver quindi tro-vato un appoggio bipartisan.A Cremona, invece, il proces-so prosegue più lentamente.

Nelle scorse settimane unamozione del consigliere di Ri-fondazione Comunista, Cin-zia Zampini, ha portato l’at-tenzione sulla necessità didiscutere seriamente del pro-blema. “Il Consiglio Comunale di Cre-mona - recita il testo della mo-zione, che è stata approvatanonostante il voto contrario diForza Italia, An, Lega Nord eUdc - si impegna a promuo-vere momenti di confronto conle comunità straniere presentisul territorio cittadino ancheattraverso l’istituzione di spe-cifici luoghi di incontro cosìcome previsti dal vigente Sta-tuto. Il Consiglio Comunale diCremona, inoltre, dà mandatoalla competente CommissioneAffari Istituzionali e agli ufficilegali del Comune di studiarele iniziative necessarie all’e-stensione del diritto di votoamministrativo ai cittadinistranieri e/o extracomunitarilegalmente soggiornanti in Ita-lia e residenti nel Comune diCremona)”. Mozione presa in seria consi-derazione dal Comune di Cre-mona, che già in dicembre

aveva preannunciato il suoappoggio all’iniziativa portataavanti dall’Anci in questo sen-so. “Si punta alla costituzione- spiega Polenghi - di un cen-tro interculturale che veda inprimo piano tutti gli enti, non-ché le associazioni degli im-migrati. Sarà questo organi-smo che poi dovrà procederea fare una proposta di modifi-ca dello statuto. Infatti è piùgiusto che siano gli stessi im-migrati a dire la loro”. Sui tem-pi di realizzazione del proget-to, il Comune preferisce pro-cedere con calma. “Le prossi-me amministrative sono traquattro anni - precisa Polen-ghi - quindi non c’è nessunafretta. vogliamo prenderci tut-to il tempo necessario percompiere questo passo. An-che perché il nostro obiettivoè di fare un’operazione il piùpossibile condivisa, e quindi ènecessario fare opera di con-vincimento nei confronti di chiper ora esprime un parerecontrario”.Del resto anche a livello pro-vinciale si sta lavorando inquesta direzione. Tanto che,già nella scorsa amministra-

zione una piccola modifica inquesta direzione era stata giàfatta allo statuto, e in partico-lare all’articolo 20, al fine di fa-cilitare l’ammissione degli im-migrati all’elettorato attivo epassivo alle elezioni ammini-strative, attraverso l’analisidelle modalità possibili peruna definizione di un nuovo

concetto di cittadinanza. Inparticolare l’integrazione, pro-posta e approvata all’articolo20, prevede che per cittadini siintendono: gli iscritti nelle listeelettorali dei comuni della pro-vincia, gli italiani, gli straniericon regolare permesso di sog-giorno, gli apolidi e i cittadinidell’Unione Europea.“Comunque si trattava di unamodifica debole - sottolineal’assessore provinciale AnnaRozza - Ora stiamo facendoun passo in più. Ci muoviamosu due versanti. Da una parteabbiamo sollecitato i Comunicapo-comprensorio del terri-torio, perché nell’ambito deiloro distretti ponessero il pro-blema anche alle altre ammi-

nistrazioni, fornendo la nostraconsulenza e il nostro suppor-to dove ce ne fosse bisogno.Dall’altro lato vogliamo creare,a livello provinciale, un coordi-namento di cittadini immigra-ti, che possano ritrovarsi a dis-cutere, per capire se il voto èveramente quello che gli stra-nieri presenti sul territorio vo-gliono”. Una volta che si avranno le ri-sposte da parte dei Comuni eche gli immigrati del territorioavranno espresso la loro opi-nione, allora si potrà procede-re con una più radicale e so-stanziale modifica dello Statu-to, che ammetta definitiva-mente al voto amministrativo icittadini stranieri.

Immigrati al votoAnche Cremona ha già fatto il primo passo verso la modifica dello Statuto

L’11 febbraio a Casalmaggiore un convegno sul tema

Cosa dice la mozione dell’AnciNei mesi scorsi l’Anci ha approvato una mo-zione che esorta tutti i comuni a unirsi persollecitare il governo a legiferare in materiadi voto agli immigrati. “La commissione im-migrazione dell’Anci - si legge nel testo del-la mozione - propone a tutti i sindaci di con-siderare l’opportunità di modificare lo Statu-to dei propri Comuni in modo da attribuireagli stranieri extracomunitari il diritto di votoattivo e passivo nelle elezioni comunali, apartire dai consigli circoscrizionali fino alleelezioni del consiglio comunale. Da manda-to ai competenti organici dell’Anci di moni-torare e sostenere in Parlamento quei pro-getti di legge che permettano di regola-mentare il diritto attivo e passivo nelle ele-zioni amministrative agli stranieri residenti in

Italia, restituendo così piena sostanza al fun-zionamento dei sistemi democratici locali.Da mandato ai competenti organici dell’An-ci di monitorare e sostenere in Parlamentoquelle proposte di legge costituzionale chepermettano, attraverso la modifica dell’arti-colo 48, della Costituzione, di conformare laCarta costituzionale ai sopravvenuti muta-menti delle condizioni socio-demografiche”.Da segnalare, inoltre, che sul tema del votoagli immigrati venerdì 11 febbraio a Casal-maggiore si svolgerà un convegno organiz-zato dal capogruppo della minoranza, Mas-simo Araldi. L’incontro si svolgerà pressola sala Lido Po e vedrà la partecipazione diesponenti del mondo politico, industriale edell’associazionismo.

Daniela Polenghi Luciano Toscani

Massimo Araldi

Anna Rozza

Chiede il “pizzo” e finisce in manetteLo hanno arrestato mercoledì mattina alle 8 gli uomini dellasezione reati contro il patrimonio della Questura di Cremo-na, che gli hanno teso un vero e proprio agguato. In manet-te, con l’accusa di estorsione, è finito A.B., 51enne napole-tano residente a Cremona. L’uomo, incensurato, di profes-sione piastrellista, aveva chiesto “il pizzo” a un imprendito-re edile di Cremona, P.P., 42 anni, che ha prontamente spor-to denuncia negli uffici di via dei Tribunali.

Incendio per una piastra accesaUna piastra per capelli accesa ha provocato nella tarda matti-nata di mercoledì un incendio in via Pescatori, una laterale diviale Po, al civico 1d. Nell’appartamento non c’era nessuno. So-no stati i vicini ad accorgersi di ciò che stava succedendo, a cau-sa del forte odore di fumo che si era sprigionato in tutto il pa-lazzo. All’interno c’era solo un cagnolino che è stato immedia-tamente portato sul balcone per evitare che respirasse fumo. Infiamme due mobili del bagno e tutta la tinteggiatura.

Donna prende fuoco mentre cucinaUna scena raccapricciante si è presentata davanti agli occhi dei vi-gili del fuoco e dei vigili urbani, accorsi martedì pomeriggio versole 17 in via Massarotti. Una donna 42enne, mentre stava cucinan-do nel suo appartamento al civico 97, è stata investita dalle fiam-me sprigionatesi dai fornelli che hanno raggiunto prima i capelli epoi il volto. L'intervento dei soccorsi è stato fulmineo. La donna,che vive sola, è stata condotta all'ospedale dove è ricoverata conustioni di primo grado. Guarirà in una quindicina di giorni.

Salute 15Sabato 5 febbraio 2005

FARMACIE DI TURNO Dal 4 al 11 febbraio 2005

CREMONA CITTA’farm. AFM n. 1Corso Garibaldi, 87 - Tel. 0372 21.468farm. AFM n. 9Via Brescia, 163-165 - Tel. 0372 43.41.36CASTELLEONEfarm. Pesadori Piantelli dr. MaurizioVia Solferino, 5 - Tel. 0374 58.182CREMAfarm. Granata dr. CarloVia Matteotti, 17 - Tel. 0373 25.62.33ISOLA DOVARESEfarm. Pasquali dr.ssa GiuseppinaVia Garibaldi, 95 - Tel. 0375 94.61.26PADERNO PONCHIELLIfarm. Guarneri dr. AndreaPiazza Libertà, 3 - Tel. 0374 67.780PERSICO DOSIMO (Persichello)farm. Calvino Prina dr.ssa MirellaVia Pagliari, 1 - Tel. 0372 54.108SAN BASSANOfarm. Venturelli dr. PierangeloVia Roma, 45 - Tel. 0374 37.32.12SORESINAfarm. Solzi di Annigoni dr.ssa PatriziaVia Genala, 72 - Tel. 0374 34.22.28

Donazioni, Cremona è tra le prime realtà in Lombardia

Un organo per la vitadi Laura Bosio

Cremona si attesta tra le realtà lom-barde in cui la donazione di organiè maggiore. “Quando le personesono considerate cerebralmentemorte - spiega il presidente provin-ciale dell’Aido (Associazione Italia-na Donatori Organi) Daniele Za-notti (nella foto insieme a LauraBarigozzi, presidente della sezio-ne di Cremona) - scatta la proce-dura, che parte prima di tutto dallarichiesta ai parenti del consenso al-l’espianto degli organi”.Cremona è considerata una real-tà molto attiva sotto questo pun-to di vista... Da quando c’è il dottor Albertario,le donazioni sono cresciute in mo-do esponenziale. E ad occuparse-ne c’è gente molto preparata dalpunto di vista umano, anche nellostesso reparto di terapia intensiva.La cosa più difficile è ottenere daiparenti il consenso all’espianto.Infatti il reparto di terapia intensivaprevede anche la presenza di psi-cologi, perché quando si va a chie-dere il consenso per l’espianto, bi-sogna dire ai parenti che il loro ca-ro è deceduto, e molti non accetta-no la realtà subito. E il sostegno psi-cologico è previsto anche per le fa-si successive.Quanto è importante la donazio-ne degli organi?E’ una pratica fondamentale, so-prattutto se si pensa che per certepatologie il trapianto degli organi ri-mane ancora l’unica cura possibilee l’unico modo di portare alla gua-rigione.Qual è la media delle donazioni?Sono sempre molto attive. Solo innovembre sono state segnalate 12donazioni, di cui dieci effettive, etutte di una molteplicità di organi.Cosa si intende con “effettive”?Ogni organo ha bisogno di una at-tenta analisi, quindi non sempre

quando viene segnalato un possibi-le donatore, questo lo può poi di-ventare effettivamente. Così, adesempio, può capitare che ci sianomolte segnalazioni, ma che poi allafine gli organi effettivamente dona-ti siano molti di meno. L’organo nonsempre arriva a destinazione incondizioni ottimali, e può persinocapitare che il paziente che devesubire il trapianto sia già pronto conl’anestesia e gli venga detto chel’operazione non si può più fare,perché l’organo si è deteriorato.Qual è la procedura seguitaquando si parla di trapianti?Dopo l’analisi del donatore, c’è la ri-chiesta del consenso da parte deiparenti più prossimi (a meno che lapersona non abbia già dato il con-senso quando era in vita), si vannoa esaminare le liste di attesa, e sicontatta il Centro di raccolta (cheper noi è il Nord Italian Transplant)che provvede ad avvertire il pazien-te che ha la necessità del tale orga-no. Quindi di procede con il tra-

sporto, il più velocemente possibi-le.In che modo vengono effettuati itrasporti degli organi?Prevalentemente in aereo o elicot-tero, ma il Centro di raccolta ha an-che una ditta di trasporto su gom-

ma che si occupa di questa attivitàa tempo pieno. E in questo quadro qual è il ruolodell’Aido?Il nostro compito è di informare lapopolazione, e di raccogliere ade-sioni da parte di futuri donatori.

Una patologia al femminile

Incontinenza urinariaL’incontinenza urinaria riguarda in Italia oltre tre mi-lioni di donne (circa una su cinque) e circa 500milauomini. “Si tratta principalmente di un disturbo alfemminile - spiega Antonella Birola, fisiatra respon-sabile dell’ Unità di Riabilitazione Neurologica e del-le Disfunzioni Autonome dell’Ospedale San Giovan-ni Bosco di Torino - legato ai traumi sui tessuti e imuscoli del perineo causati dal parto”. Nonostantela diffusione del problema e le pesanti conseguen-ze sulla qualità della vita solo una minoranza chiedeaiuto al medico. Imbarazzo e vergogna impedisco-no di affrontare e risolvere la malattia. Secondo va-ri studi effettuati, nel 70 per cento dei casi si rag-giunge la guarigione o un notevole miglioramento.

Una rivoluzione negli ospedali

Radiologo 24 ore su 24“Rivoluzioniamo l’emergenza. In tutti gli ospe-dali italiani, notte e giorno, un radiologo diguardia per tac e risonanza”. Questa la propo-sta dei radiologi italiani, che prevede nei servi-zi di emergenza di tutti gli ospedali la presen-za notte e giorno, anche nelle festività, di un ra-diologo di guardia, pronto a effettuare radio-grafie e sofisticate tac e risonanze magnetiche.Questa rivoluzione nell’emergenza sarà unarealtà se verrà accolta la proposta avanzata neigiorni scorsi da Francesco Lucà, segretario na-zionale del Sindacato Radiologi (Snr), al tavo-lo delle trattative con la parte pubblica per ilcontratto della dirigenza medica.

Mammografia, situazione critica

Macchinari obsoletiOltre 450 apparecchi di mammografia su 1.100censiti nella sanità pubblica hanno oltre 10 an-ni di età e questa situazione è pressoché omo-genea in tutto il paese. Questi i risultati più si-gnificativi dell’indagine 2004 sul parco installa-to delle apparecchiature di diagnostica per im-magini nelle strutture pubbliche italiane, pro-mossa da Anie (Associazione Elettromedicali).Le apparecchiature per diagnostica radiologi-ca presentano un’età superiore a 10 anni nel 69per cento dei casi, seguite dai telecomandati(58 per cento), dai sistemi per angiografia (48per cento), mammografia e gamma camere (42per cento).

Chiesta un’apertura legislativa

Cannabis terapeuticaSi è svolto nei giorni scorsi, presso l’Università “LaSapienza” di Roma, il primo seminario sull'uso te-rapeutico dei cannabinoidi nella terapia del dolorenei malati terminali oncologici o di Aids, nel tratta-mento del dolore nei pazienti con sclerosi multipla,tic fisici e verbali della Sindrome de la Tourette.L’incontro ha affrontato i temi scientifici, confron-tandosi con i limiti legislativi nazionali. Dal dibatti-to è emersa la necessità di portare all’attenzionedelle istituzioni governative l’esigenza di indicareun’apertura legislativa nei confronti della produ-zione e dell’uso dei cannabinoidi in campo squisi-tamente medico e di ricerca, attualmente reso pra-ticamente impossibile dalla normativa vigente.

In breve...

Un medico Usain visita all’ospedale

In questi giorni il Centro Emodialisi del Reparto di Nefrologia del Pre-sidio Ospedaliero di Cremona, diretto da Fabio Malberti, ospita unnefrologo americano, il dr. Sreenarasimhariaiah (il secondo da si-nistra nella foto, insieme a La Russa, Ravani e Malberti), delloHuston Nephrology Group, giunto a Cremona proprio per consta-tare di persona l’organizzazione del Centro cremonese e gli eccel-lenti risultati in termini di utilizzo della fistola quale accesso vasco-lare più praticato nei pazienti in dialisi. Se in Europa l’accesso va-scolare più praticato per il paziente in dialisi è la fistola (accesso cheutilizza i vasi nativi del paziente) e riguarda il 90 per cento dei casi,negli Usa si predilige l’applicazione del catetere o della protesi: so-lo al 30 per cento dei pazienti dializzati viene praticata la fistola. InAmerica, inoltre, la fistola viene praticata al paziente dal chirurgomentre in Italia è compito del nefrologo. Questo consente al nefro-logo di prendere in carico il paziente sin dalle fasi iniziali della curae di orientare tecnica chirurgica e scelta dei vasi in funzione del lo-ro utilizzo, ignorato dal chirurgo. L’interesse a stelle e strisce per ilnostro ospedale nasce da uno studio curato da Pietro Ravani e pub-blicato nel 2002, in cui è documentata l’attività del Centro e i suoieccellenti risultati in termini di utilizzo prevalente della fistola, citaticome esempio dai nefrologi americani che si occupano di redigerele procedure e i protocolli terapeutici.

Speciale Vino in Bottiglia16Sabato 5 febbraio 2005

Il vinoè in tavola

Quando imbottigliare?E’ questo il periodo in cui gli appassio-nati di vino, bianco o rosso che sia, ini-ziano a imbottigliare. Ma attenzione,nessun giorno è uguale all’altro, perquesta delicata operazione. Importanzafondamentale l’ha la luna: a secondadella sua posizione e di quale porzionese ne vede, si decide quali tipi di vino siapiù opportuno imbottigliare e in qualigiorni. E’ da questi accorgimenti, infatti,vhr dipenderà la bontà o meno del pro-dotto. In ogni caso gli esperti suggeri-scono di imbottigliare con tempo sere-no e senza vento.Primo quarto, gobba a ponente: perio-do adatto per imbottigliare vini vivaci,frizzanti. Dal 16/02 al 23/02, dal 17/03 al

24/03, dal 16/04 al 23/04, dal 16/05 al22/05, dal 15/06 al 21/06, dal 14/07 al20/07, dal 13/08 al 18/08, dall’11/09 al17/09. Luna Piena, bianca: periodo adatto atutti i vini. Dal 25/01 al 01/02, dal 24/02 al02/03, dal 25/03 al 01/04, dal 24/04 al30/04, dal 23/05 al 29/05, dal 22/06 al27/06, dal 21/07 al 27/07, dal 19/08 al25/08/2005, dal 18/09 al 24/09.Ultimo quarto, gobba a levante: periodoadatto ai vini dolci e ai grandi vini a lun-go invecchiamento. Dal 02/02 al 07/02,dal 03/03 al 09/03, dal 02/04 al 07/04,dal 01/05 al 07/05, dal 30/05 al 05/06,dal 28/06 al 05/07, dal 28/07 al 04/08,dal 26/08 al 02/09, dal 25/09 al 02/10.

di Giulia Sapelli

L’invecchiamento è uno deifattori chiave per realizzare unbuon vino. Durante questo pe-riodo, che può essere variabilea seconda dei risultati che sidesidera ottenere, il vino sub-isce delle trasformazioni chimi-che che determinano cambia-menti di colore, di profumo e digusto.La velocità di tali trasformazio-ni dipende da un insie-me di fattori quali, adesempio, la tipologiadei vitigni usati e deglistili di produzione (de-terminano le caratteri-stiche chimiche delprodotto finale), l’annodella vendemmia (in una buo-na annata le uve maturano me-glio e sopportano meglio l’in-

vecchiamento), le caratteristi-che del terreno e del clima.L’insieme di questi fattori, in-fatti, condiziona la presenzanel vino di acidi, alcool e tanni-ni che, avendo caratteristicheconservanti, agevolano una piùlenta trasformazione chimicadel vino stesso; i vini bianchi,essendo normalmente sprovvi-sti di tannini, sono più inclini asubire fenomeni ossidativi equindi a deteriorarsi.

I processi di trasformazionechimica subiscono un’accele-razione nel caso di una con-

servazione sbagliata di un vino:una buona conservazione è al-la base di ogni possibilità di in-vecchiamento.L’ambiente ideale per conser-vare un vino è la cantina, men-tre si deve evitare assoluta-mente di conservarlo in un ap-partamento, specie se vicino afonti di calore.La cantina deve essere un lo-cale aerato e preferibilmentedovrebbe avere talune caratte-

ristiche. Innanzituttouna temperatura co-stante di 10-15 gradi,senza rapide fluttua-zioni (per evitareun’accelerazione deifenomeni di matura-zione o, in caso di

temperatura sotto lo zero, cheil vino congeli provocando l’e-splosione del tappo. L’umidità

deve essere intorno ai 50-70gradi, poiché un’umidità ec-cessiva agevolerebbe la for-mazione di muffe, mentre unatroppo bassa potrebbe provo-care sia l’essiccamento deltappo sia l’evaporazione del vi-no. Importante è la scarsità diluce, per evitare reazioni inde-siderate nel vino (non a caso lebottiglie sono scure), nonchèl’assenza di vibrazioni, per evi-tare che sia turbato l’equilibrioall’interno della bottiglia. At-tenzione anche ad evitare lapresenza di forti odori nelle vi-cinanze delle bottiglie (che po-trebbe trasmettersi, attraversoil tappo, sul vino).Le bottiglie vanno disposte inposizione orizzontale, o leg-germente inclinata, in modoche il vino umidifichi il tappo elo tenga elastico; inoltre lestesse andrebbero sistematesecondo un preciso ordine,ponendo quelle di spumante edi champagne nelle parti piùfredde (vicino al pavimento) e ivini rossi in quelle più calde. Le bottiglie richiedono spessodi essere aperte un po’ di tem-po prima del consumo, al finedi consentire al vino in essecontenuto di “respirare” attra-verso uno scambio di aria (ae-razione) con l’ambiente circo-

Un buon prodotto partedall’invecchiamento

e da una cantina adeguata

stante. Questa pratica non èconsigliabile per i vini più gio-vani in quanto determinerebbeun’eccessiva ossigenazione,alterando le loro caratteristichegustative. Per i vini molto invecchiati è co-munque consigliabile ricorrerealla decantazione che consistenel travasare il liquido dalla pro-pria bottiglia a un altro apposi-to recipiente consentendo an-

che, attraverso un travaso con-trollato, di separare i depositiaccumulatisi nel tempo o origi-natesi durante la produzionedal vino stesso. La decantazio-ne va effettuata lentamente, pernon agitare bruscamente il li-quido, ed eventualmente aiu-tandosi con una candela perosservare in controluce even-tuali residui ed evitare che si ri-versino nel nuovo contenitore.

Il bicchiere adattoUn bicchiere dovrebbe esse-re incolore, inodore e, prefe-ribilmente, di cristallo. Assu-mono particolare rilievo an-che la forma e la dimensio-ne, in quanto determinano ilmodo di sprigionarsi dei pro-fumi. Sono generalmentepreferibili quelli a gambo lun-go che consentono di evita-re il contatto delle dita con lasuperficie del calice. La scel-ta del bicchiere più appro-priato, comunque, è essen-zialmente legata alle caratte-ristiche del vino in esso con-tenuto. I vini bianchi non ri-chiedono bicchieri troppograndi e possono esseremaggiormente apprezzati in

quelli con una bocca piutto-sto ristretta. I vini rossi noninvecchiati si degustano inbicchieri simili a quelli previ-sti per i bianchi, ma legger-mente più grandi di questi ul-timi per la tipicità delle sen-sazioni olfattive e la presen-za di tannini. I vini rossi digrande invecchiamento, ca-ratterizzati da profumi com-plessi, richiedono bicchieri“panciuti” con un’ampia su-perficie di base che consen-ta una maggiore ossigena-zione. Gli spumanti secchi (elo Champagne) richiedono leflûte, mentre al contrario glispumanti dolci prediligono ibicchieri a coppa.

Speciale Serramenti 17Sabato 5 febbraio 2005

Serramenti: è quasiora di cambiare

Le stagioni miglioriper le sostituzionisono quelle calde

di Alberto Pighi

Le stagioni migliori per cam-biare i serramenti, lo sanno tut-ti, sono la primavera e l’estate.Tuttavia febbraio è ormai ini-ziato, e dunque è bene comin-ciare a pensare con un certoanticipo a cosa si desidera,anche perché i tempi sono ab-bastanza dilatati: ci voglionodai 60 ai 90 giorni dall’ordine,prima di averli montati a casapropria. Non esistono, infatti,pezzi “standard” già pronti:ogni finestra è realizzata su mi-sura.Le motivazioni che portano al-la decisione di sostituire i ser-ramenti sono soprattutto dicarattere funzionale: chiusuradifettosa della maniglia, spiffe-ri, rumore. I maggiori difetti chepresenta un vecchio serra-mento sono infatti la scarsa te-nuta all’acqua e all’aria e uncattivo isolamento termoacu-stico. Problemiche spessoderivano dauna scarsamanutenzioneche, negli anni,ha danneggia-to il materiale.Ma quali carat-teristiche deve avere un buonserramento? Innanzitutto resi-stere alle intemperie (infiltra-

zioni d’acqua, passaggio diaria e formazione di conden-sa), poi garantire l’isolamentotermico e acustico (non faruscire il calore, e non far en-

trare il rumore).Importante èanche la que-stione della si-curezza: evita-re incidenti do-vuti alla rotturaaccidentale delvetro e resiste-

re a eventuali tentativi di scas-so.Perché si abbiano reali effetti

di risparmio energetico, moltoimportante è poi il tipo di vetroutilizzato, che ha un ruolo de-terminante nell’insieme delserramento. Per contenere ilconsumo di riscaldamento e dicondizionamento, è sufficienteapplicare un vetro a bassaemissività. Si tratta di un vetrodella categoria dei riflettenti,con la differenza che lasciapassare la luce e respinge iraggi infrarossi. E’ adatto aqualsiasi locale della casa, esoprattutto in situazioni parti-colari come in mansarda, stan-ze esposte a sud e zone cli-matiche molto calde o fredde.Naturalmente importante è an-che il materiale con cui vienecostruito il serramento stesso.Per tradizione il legno è legatoal concetto di serramentoclassico anche se si sta diffon-dendo l’uso di altri materiali,spesso preferiti al legno per-ché considerati più sicuri e re-sistenti. Il legno ha un aspettocaldo ed elegante. Le diverseessenze hanno caratteristichedifferenti: abete e pino sonopiù teneri del castagno e deldouglas. Può essere lasciato alnaturale o verniciato. Combinato con l’alluminio, ab-bina la tradizione del legno(dentro) alla tecnologia. Sonochiamati anche “serramenti mi-

sti”. Si può poi scegliere anchedi reallizzare un serramento to-talmente in alluminio. È un ma-teriale leggero che può esserelavorato in ogni forma e dimen-sione. È verniciato con polveriapposite, di qualsiasi colore,anche diverso tra interno edesterno, non richiede manuten-zione ed è facile da pulire. Chi non ama le forme squa-drate ma preferisce l’alluminiocome materiale per le finestre,può scegliere dei telai dallaparticolare forma arrotondata.Le caratteristiche tecniche so-no la perfetta tenuta ad aria eacqua, grande isolamento ter-moacustico e resistenza alle

intemperie. Per chi ha unagrande apertura angolare chesi affaccia su un terrazzo o ungiardino, una soluzione inte-ressante è installare una por-t a f i n e s t r ascorrevole ascomparsa.Il serramentoscorrevole è las o l u z i o n eideale per chiha problemi dispazio, elimi-na infatti l’ingombro dell’antaquando la finestra è aperta.Per un infisso dal profumo fu-turista, c’è poi il Pvc, compo-sto da cloruro di polivinile pro-

veniente da materie prime na-turali, ha lunga durata, è resi-stente, non corrosivo, econo-mico e non richiede manuten-zione. Aria e luce sono il bino-

mio vincenteper vivere pia-cevolmente inm a n s a r d a .Fondamentalequindi la sceltadel lucernario,grande fonte diluminosità. Una

soluzione interessante sono lefinestre con apertura a bilicodotate di un filtro speciale chenon lascia passare polvere einsetti quando sono chiuse.

Combatterecontro

la scarsa tenutaad aria e acqua

Importantela scelta

del materiale:pvc o alluminio

Speciale Serramenti18Sabato 5 febbraio 2005

Infissi, come cambiarlirispettando la leggeLa sostituzione

di un serramentoimplica la richiesta

di autorizzazioni

di Giulia Sapelli

Se i serramenti di casa nonchiudono bene, se sono dan-neggiati dall’usura e dal tempoe non vi difendono abbastanzadall’inquinamento acustico,forse è il caso di pensare allaloro sostituzione.Gli infissi (serramenti), sono dipertinenza di ogni singola unitàimmobiliare. Pertanto la loromanutenzione o sostituzionedeve essere eseguita dal pro-prietario della casa. Se si deci-de di non modificare l’aspetto(disegno e dimensioni) e il co-lore del serramento, ma solo ilmateriale ( legno, PVC...), non ènecessario chiedere alcun per-messo al Comune di compe-tenza. Se invece si desidera cambiaredisegno, forma, dimensioni ocolore, allora bisogna fare iconti sia con il condominio diappartenenza, sia con l’ UfficioTecnico delComune, e bi-sognerà pre-stare particola-re attenzionealla salvaguar-dia del decoroarchitettonicodell’edificio. Se poi l’immobile è di partico-lare pregio storico, potrebbe ri-sultare sotto vincolo della So-

printendenza ai Beni Ambien-tali ed Architettonici, per cuipuò essere necessario rivolger-si al suddetto ente di compe-

tenza per relati-ve informazionie permessi.E’ sempre me-glio verificare ilregolamento dicondominio, ilrego lamentoedilizio o chie-

dere a un tecnico professioni-sta (come un geometra o un ar-chitetto). Si può anche decide-

re di mantenere esternamente,il colore di tutti gli altri serra-menti presenti in facciata delpalazzo e, internamente, cam-biare colore e scegliere quellopiù consono al vostro apparta-mento o arredamento, in mododa creare il minore possibile im-patto visivo. Negli ultimi anni sono aumen-tate le leggi relative ai serra-menti, anche per chi li produce,con l’introduzione di importan-ti novità. L’entrata in vigore deldecreto ministeriale del 2 apri-le 1998 sulla certificazioneenergetica, le prime prenotifi-che ai competenti organismicomunitari di laboratori italianiper il riconoscimento ad effet-tuare prove per la marcaturaCE, l’attivazione di schemi dicertificazionevolontaria delprodotto serra-mento.L'avvenimentopiù importante,tuttavia, è l’en-trata in vigorenegli statimembri europei delle nuovenormative tecniche sul serra-mento, per le prove di permea-bilità all’aria, tenuta all’acqua,resistenza al carico di vento.Siè cominciato a pensare, in

un’ottica di certificazione diprodotto, già con la legge

10/91 sul ri-sparmio ener-getico, cheprevede l’ob-bligo della cer-tificazione dellep r e s t a z i o n ienergetiche deic o m p o n e n t i

degli edifici.Si è proseguito con il decretoministeriale del 13 dicembre1993, dove si richiede la pre-stazione di permeabilità all’ariaper i serramenti esterni. E’ sta-

to infine emanato il già citatodecreto ministeriale del 2 apri-le 1998 per la dichiarazionedelle prestazioni energetichedei serramenti, in base al qua-le il costruttore deve dimostra-re che il suo serramento pos-siede specifiche caratteristichein termini di permeabilità all’a-ria, trasmittanza termica e tra-smissione luminosa del vetro.In poche parole, si sta ponen-do l’accento sull’aspetto pre-stazionale della chiusura ester-na, in maniera da porlo allamedesima stregua in termini diimportanza degli aspetti eco-

nomici ed estetici. I serramentipossono eseguire test sui loroprodotti presso laboratoriesterni di parte terza, accredi-tati Sinal, e ricevere i cosiddet-ti Rapporti di Prova (RdP). Il ricorso alla certificazione diprodotto con relativo marchiodi identificazione, permette didare una “garanzia” sulle pre-stazioni dell’intera produzione(o almeno una gran parte di es-sa), ricorrendo a prove in labo-ratori esterni per un ristretto nu-mero di campioni, scelti secon-do le disposizioni dei previstiregolamenti.

Bisognafare i conti

con Comunee condominio

Ora bisognaricorrere

alla marcaturaeuropea

Speciale Serramenti 19Sabato 5 febbraio 2005

L’importanza di saperequello che si vuole

Bisogna tener presenti l’isolamento termico

e quello acustico,contro clima e rumori

L’acquisto dei serramenti è inogni caso una spesa non dapoco. E’ quindi indispensabileponderare bene le scelte, e ri-volgersi alle aziende qualifica-te che, oltre a offrire un servi-zio completo “chiavi in mano”,sono in grado di trovare la giu-sta soluzione a ogni caso. Prima di rivolgersi al rivendi-tore prescelto si deve averegià in mente “che cosa si vuo-le” dal nuovo serramento. In-fatti la finestra non serve sol-tanto per cambiare l’aria, maanche per isolare dal rumoredella strada, per mantenere ilcaldo in inverno e il fresco inestate, per proteggere sia da-gli agenti climatici sia da “in-trusi” indesiderati. Per ottene-re queste prestazioni, si devo-no rivolgere al rivenditore del-le richieste precise e specifi-che. La prima regola quandosi acquista, quindi, è vedere ilprodotto. Bisogna osservareanche dentro, non soffermar-si solo sul fattore estetico,bensì chiederne una sezione(vista dell’interno). E’ sempremeglio toccare con mano ilmateriale, e provare ad aprirela maniglia. Altra caratteristica da tenerpresente quando si acquista-no dei serramenti, è il loro gra-do di isolamento termoacusti-co, e le caratteristiche del ti-po di vetro. I sistemi di apertura non sonotutti uguali e vanno scelti se-condo la dimensione del ser-ramento. Con poca spesa inpiù si può avere l’anta condoppia apertura, cioè anchecon il sistema a ribalta (utileper il ricambio d’aria, soprat-tutto in inverno). Nel sistema dei serramenti,importanti sono anche i co-siddetti accessori. Fanno par-te di questa voce una serie dielementi (tapparelle, persiane,zanzariere, copridavanzale)che spesso non vengono pre-si in considerazione insiemealla sostituzione del serra-mento, ma vengono cambiatio installati ex novo, quando si

presenta il problema. Se sivuole affrontare in una solavolta il disagio dell’installazio-ne, e si vogliono contenere icosti, è molto più vantaggio-so pensarci subito. Per esem-pio, se il sistema di oscura-mento prevede le persiane, sipossono installare i serra-menti monoblocco. Per chi hala tapparella, invece, la sosti-tuzione del cassonetto è pre-vista insieme a quella della fi-nestra e potrebbe essere l’oc-casione per cambiare anche ilvecchio telaio in legno con

uno in plastica o in alluminio. Bisogna sempre fare attenzio-ne al preventivo, che deve es-sere preciso e con la descri-zione dettagliata di tutti i com-ponenti (materiali di costru-zione, spessori, tipo di vetro,accessori, sistema di messain opera). I prodotti di qualitàdevono essere certificati conautorizzazioni scritte che van-no sempre richieste. Vannoinoltre indicati i tempi di con-segna, le modalità di paga-mento, la garanzia.

Giulia Sapelli

Analizzare i costi e i beneficiPrima di procedere all’acquisto dei serramentinuovi, ci sono alcune cose che è sempre be-ne sapere, per procedere in modo più ocula-to e non spendere soldi inutilmente. Innanzi-tutto bisogna aver presente il significato di ta-glio termico: è una separazione in materialeplastico che evita il contatto tra due telai (in-terno ed esterno) quando sono entrambi in al-luminio. È indispensabile per impedire la for-mazione di uno strato di condensa tra il telaiostesso e il muro interno. Altra cosa che èsempre opportuno tener presente, è che i ser-ramenti in legno, anche se meno moderni edeleganti, durano di più e richiedono solo unapiccola manutenzione di pulizia se sono pre-ventivamente trattati. Prima dell’acquisto è

quindi meglio verificare che sia prevista l’ap-plicazione di prodotti impregnanti antimuffa el’utilizzo di resine impermeabili, fondamenta-li per proteggere il prodotto anche dal caloredel sole, che altrimenti lo rovinerebbe. Anchedal punto di vista fiscale, ci sono alcune cosedi cui è utile essere a conoscenza. Innanzi-tutto sull’intera fattura, quando il costo dellamanodopera è superiore al 50 per cento ri-spetto al prezzo della finestra, l’Iva è del 10per cento. Inoltre, l’Irpef viene ridotta del 36per cento se la nuova finestra ha caratteristi-che tali da rientrare nella voce di opere “fina-lizzate al risparmio energetico”, se si è in pos-sesso di regolare fattura e se i pagamenti sifanno tramite bonifico bancario.

Speciale Serramenti20Sabato 5 febbraio 2005

Il primo compito dellefinestre è l’isolamento

Nell’acquisto tenere presenti i fondamentali requisiti tecnici: buona tenuta e telaio di qualità,

per evitare la dispersione termica

di Laura Bosio

Una finestra risponde a molteesigenze: permette di abbassarei costi del riscaldamento, perchécostituisce una protezione sicu-ra contro il freddo, chiude fuori irumori del traffico e consente didare un’impronta personale al-l’arredamento di casa.La finestra è dotata di vetri, mec-canismi di apertura e accessoricome tapparelle e persiane chene condizionano la scelta e la tra-sformano in un sistema com-plesso, ben lontano da una sem-plice apertura nel muro. Un buonserramento assolve molti compi-ti. Prima di tutti quello della resi-stenza al vento e agli urti: il telaio,le cerniere e il sistema di chiusu-ra devono costituire un corpo so-lido e duraturo. Prima dell’acqui-sto di un serramento nuovo, ve-rificare quella che è la tenuta al-l’aria e all’acqua: la finestra deveessere dotata di guarnizioni cheassicurano una perfetta sigillatu-ra contro gli spifferi e le infiltra-zioni di pioggia. Fondamentaleper ridurre le spese di riscalda-mento è poi l’isolamento termi-co.Sia il telaio sia il vetro per pro-teggere dall’inquinamento acu-stico devono avere un buon va-lore fonoisolante (compreso tra30 e 40 decibel). E’ infatti inutilemontare un vetro perfettamente

isolante su un telaio poco affida-bile. Questi requisiti tecnici de-vono essere garantiti dal rivendi-tore al momento dell’acquistodella finestra anche se, in alcunicasi, riconoscere un prodotto diqualità è facile perché è contrad-distinto dal marchio del Consor-zio Italiano Superlegno, che cer-tifica la rispondenza alle presta-zioni stabilite dalle normative ita-liane ed europee.In generale, è consigliabile ac-certarsi che il montaggio della fi-nestra e dell’eventuale cassonet-

to siano eseguiti da tecniciesperti. Inoltre, è bene valutarecon il negoziante l’acquisto dellafinestra e di alcuni accessori che,in fase di scelta, sono di facile in-stallazione mentre in seguitopossono comportare perdite ditempo e di denaro.Ci riferiamo, per esempio, allezanzariere, alle inferriate e ai dis-positivi automatici di solleva-mento delle tapparelle che si ri-velano molto comodi soprattuttoper le chiusure di grandi dimen-sioni. Altro elemento da tenere inconsiderazione quando si cam-biano i serramenti di casa, è la ti-pologia di apertura.Quando si presenta la necessitàdi sostituire una finestra deterio-rata, può essere comodo preve-dere l’apertura a ribalta che vie-ne abbinata a quella a battenteper aerare i locali. Si può teneresocchiusa anche quando pioveperché l’acqua defluisce all’e-sterno. L’anta a bilico orizzonta-le, di solito usata per le finestreda tetto perché consente di puli-re il vetro esterno direttamentedall’interno, può essere applica-ta anche a un serramento verti-cale che può raggiungere i tremetri di larghezza. Questo tipo disoluzione permette inoltre disfruttare meglio i davanzali inter-

ni come piani d’appoggio.In generale, quando le finestresono molto alte, per avere un’a-pertura più agevole delle ante, èmeglio predisporre, nella partesuperiore, un sopraluce fisso.Nel caso di ampie vetrate che siaffacciano su terrazzi o giardini,la vetrata ad ante pieghevoli apacchetto è la soluzione ideale.A differenza di quelle scorrevoli,questa tipologia consente di go-dere di un’apertura totale e, di di-ventare il trait-d’union ideale tral’ambiente interno e l’esterno.

I vetri? Meglio doppiI vetri assolvono una molteplicità di funzioni: garanti-scono l’isolamento termico e acustico, ottimizzano ilrisparmio energetico, filtrano la luce, hanno un valo-re estetico nell’ambiente. Insomma, sono la vera par-te portante di una casa. In questi ultimi anni quasi tut-ti i vetri tradizionali sono stati sostituiti dalle più mo-derne vetrocamere, che garantiscono prestazionidecisamente migliori. I doppi vetri infatti, isolano me-glio dall’esterno rispetto al calore e al rumore, e pos-sono anche proteggere dai furti. Sono chiamati “ve-trocamere” perché generalmente dispongono diun’intercapedine tra i due strati di vetro che contie-ne aria secca. Alcuni poi sono rivestiti di fili metallici,per diminuire ancor più la dispersione di calore. Se siinserisce del gas nell’intercapedine, le proprietà ter-miche vengono ulteriormente potenziate.

Terzo Settore 21Sabato 5 febbraio 2005

All’Anffas falegnameria e cucito

Corsi per disabiliSi chiama “La Capanna dello zio Tom” il proget-to che, promosso dalla “Paolo Morbi Anffas” incollaborazione con la Commissione Disabilità eil Cisvol, si svolgerà a Cremona nella sede del-l’Anffas di via Gioconda 5 da febbraio ad aprile.Il progetto prevede due corsi gratuiti, uno di fa-legnameria e l’altro di cucito, entrambi indirizza-ti a ragazzi e ragazze diversamente abili e vo-lontari maggiorenni. Il laboratorio di falegname-ria, tenuto da Cesare Gregori, si terrà il lunedì dal-le ore 14 alle ore 17, mentre il corso di cucito, te-nuto da Teresa Mainardi, si terrà il martedì sem-pre dalle 14 alle 17. Per informazioni e iscrizionici si può rivolgere a “Paolo Morbi Anffas” (tel.0372-26612) oppure al Cisvol (tel. 0372-26585).

Con l’Avis a Formigara

Aiutare chi ha bisognoHa preso il via il 3 febbraio il ciclo di incontri diinformazione dal titolo “Dalla parte di chi ha bi-sogno”. Gli incontri si svolgono presso la salaAvis a Formigara a partire dalle ore 20,45. Gli in-contri proseguiranno il 10 febbraio (“Come sia-mo curati e assistiti secondo il piano socio-sani-tario di zona”, con Eugenia Grossi), il 16 febbraio(“La condizione dei nostri anziani oggi”, con il so-ciologo Paolo Paroni e la psicologa Maria Chia-ra Rizzi e l’intervento dell’amministrazione loca-le) e per finire il 23 febbraio (“Il volontariato è ser-vizio per il bene di tutti” e la prassi per la “Costi-tuzione di un gruppo di volontariato Aval Acli aFormigara”, con interventi di don Attilio Spadari,Gigi Cappellini e Federico Scotti).

Al via l’11 febbraio a Sospiro

Capire l’immigrazionePrenderà il via venerdì 11 febbraio, alle ore 21, nel-la sede del Centro culturale di Sospiro, “Immigra-zione & società”, corso gratuito per volontari, me-diatori, insegnanti, operatori culturali e operatori so-ciali promosso dalla Cooperativa Battello, in colla-borazione con Cisvol, Caritas e cooperativa Iride. Ilcorso nasce dalla necessità di conoscere e analiz-zare alcuni aspetti del fenomeno migratorio. Il cor-so prevede quattro incontri con la partecipazione diesperti di processi migratori che vengono affiancatida referenti locali e mediatori linguistico-culturali.L’obiettivo è quello di fornire le competenze profes-sionali necessarie ad affrontare le complesse tema-tiche connesse ai fenomeni migratori. Termine ulti-mo per le iscrizioni è il 10 febbraio.

Appuntamento il 6 febbraio

Terzo incontro al nuovoTerzo appuntamento domenica 6 febbraio, dalleore 10 alle ore 17 nella Sala Forum di piazza Gio-vanni XXIII, per il corso “Incontro al nuovo” pro-mosso dall’Arcigay “La Rocca” di Cremona, in col-laborazione con Arcigay nazionale, Comune, Pro-vincia e Cisvol. Si tratta di un progetto che preve-de una serie di incontri rivolti a operatori che lavo-rano come volontari nell’ambito dell’omosessuali-tà. Lo scopo dell’iniziativa è aiutare a capire le di-namiche della diversità, nei suoi aspetti psicologi-ci e sociali. In una società in cui la diversità vieneancora vista come un nemico da combattere, sivuole promuovere un nuovo tipo di sensibilità nel-la coscienza comune. Relatore della giornata saràRoberto Del Bavero.

Al centro culturale “Il Tibetano”

La perfezione del silenzioSi terrà lunedì 7 febbraio alle ore 21 al Centro Cul-turale “Il Tibetano”, a Cremona in via Ghisleri 43,l’incontro di buddhismo tenuto dal monaco zendella tradizione giapponese Adolfo Soho Brunel-li, dell’istituto italiano ZenSoto “Shobozan Fu-denji”. Tema della serata “La perfezione del si-lenzio”. L’ingresso è a offerta libera. “Il Tibetano”organizza anche, a partire dal prossimo mese dimarzo, corsi base e corsi per “prime progredite”di danza del ventre (per informazioni telefonare al-lo 0372-436654). Collegato alle attività del centro“Il Tibetano” anche il “Dojo Zen” di Ostiano, do-ve si tengono corsi di yoga per bambini e adulti emeditazione zen (per informazioni contattareGianni allo 0372-85215).

In breve...

Presentato il rapporto 2003: i soci sono 3.742, distribuiti in 43 associazioni

L’Auser fa il punto sulle sue attivitàAttività piena e intensa per l’Auser diCremona, che ha recentemente pub-blicato il rapporto relativo all’anno diattività 2003. Il numero di soci, distri-buiti in 43 associazioni su tutto il terri-torio cremonese, ha toccato quota3.742. I volontari sono 672, di cui 260donne. Le ore di volontariato pratica-te durante l’anno sono state 93.102.Dal rapporto risulta anche che, sul to-tale delle associazioni Auser del terri-torio, 29 (il 70 per cento) si occupanodel servizio Filo d’argento e dell’attivi-tà di aiuto alla persona. Lo stesso nu-mero si dedica ai servizi alla comuni-tà. Due gruppi si dedicano alla solida-rietà Internazionale (4,9 per cento).Per quanto riguarda invece il servizioper il tempo libero, sono 20 i gruppi im-pegnati (48,8 per cento). Ci sono poile attività di esercizio fisico, che vedo-no impegnati due gruppi (4,9 per cen-to), e quelle culturali/espressive, cui sidedica una sola associazione (2,4 percento). Infine le attività di turismo ri-guardano in tutto 12 associazioni (29,3per cento).L’Auser Comprensoriale di Cremona èsorta intorno al 1990, come una strut-tura decentrata dell’Auser Nazionale.E’ iscritta al Registro Generale Provin-ciale del Volontariato, è componenteattiva del Centro Servizi del Volonta-riato (Cisvol) di Cremona e del Forumdel Terzo Settore. Il 23 marzo 1999 èstato eletto presidente GiuseppeStrepparola, che ricopre tuttora lacarica.I settori in cui opera l’Auser sul territo-

rio provinciale sono quello sociale, at-traverso il numero verde nazionale delFilo d’Argento, il telefono amico deglianziani e delle famiglie.Alcune associazioni affiliate operano,a livello provinciale, nell’area dei servi-zi socio-assistenziali. C’è poi il settoredel volontariato civico, nell’ambito delquale vengono attivate convenzionicon alcuni Comuni della provincia diCremona, per migliorare la qualità del-la vita dei cittadini e delle comunità lo-cali. Con il Comune di Cremona, inparticolare, le convenzioni prevedonol’assistenza agli alunni sui mezzi di tra-sporto pubblico e scuolabus, nonchèla sorveglianza nei momenti di entrataed uscita di alcune scuole.Nel settore culturale sono state attiva-te convenzioni con il Comune di Cre-mona per l’assistenza al servizio di cu-

stodia e sorveglianza, nei giorni festivie prefestivi, nelle sedi dei musei dellecittà. Vengono inoltre effettuati servizipresso la Fondazione Teatro “Amilca-re Ponchielli”, finalizzati ad affiancarepersonale di sala, in occasione di rap-presentazioni teatrali. Per il settoredell’educazione permanente opera in-vece dal 1996, con l’Università Popo-lare della LiberEtà - Scuola di Pace,che durante l’anno accademico 2002-2003 ha organizzato 86 corsi. Nel set-tore del turismo e delle attività ricrea-tive rientra invece l’organizzazione digite e soggiorni di vacanza, turismosociale e culturale, oltre alla gestionedi alcuni centri sociali.Il rapporto sulle attività Auser ha per-messo di fare il punto su una realtàmolto ampia e ben strutturata, che ne-gli ultimi anni si è molto affermata nelcampo delle attività di aiuto alla per-sona, che hanno trovato ideale collo-cazione nel “Filo d’Argento”. Unagrande occasione per essere utili aipiù deboli e un progetto innovativo,complesso e articolato, centrato su unsistema informatizzato di telefonia so-ciale, che ha assunto in sé le preroga-tive specifiche del Filo d’Argento: met-tere in rete le strutture comuni a tuttele associazioni affiliate (possibilmenteinsieme a quelle del Terzo Settore),per ottimizzare i contributi del lavorovolontario e, in definitiva, implementa-re, rafforzare e dare una risposta sol-lecita ed esaustiva ai bisogni semplicio complessi espressi dagli anziani edalle loro famiglie.

Emergency porta il suo aiuto nei paesi del Sud del mondo

Dalla parte della pace. Sempredi Laura Bosio

Promuovere la cultura della pce,curare le vittime della guerra, por-tare il proprio aiuto a popolazionicolpite da catastrofi naturali. Tre pi-lastri fondamentali su cui si basatutta l’attività di Emergency, orga-nizzazione non governativa guida-ta da Gino Strada che si occupa diportare il proprio aiuto nei paesicolpiti da guerre, malattie e cata-strofi. “A livello nazionale - spiegala referente del gruppo di Cremo-na, Mariuccia Minelli (nella fotoin basso a destra) - siamo presentiin numerosi stati, dove abbiamocostruito ospedali e punti di pron-to soccorso”.Da dove siete partiti?L’Iraq è stato il primo paese, doveabbiamo costruito due ospedali, aSulaimaniya e a Erbil, oltre a uncentro di riabilitazione, nei qualiabbiamo curato in tutto 94mila per-sone. E abbiamo approntato 20posti di primo soccorso, in cui so-no passate 73mila persone. Suc-cessivamente la nostra attività èpassata in Cambogia, dove la po-polazione è soggetta a svariatemalattie, nonché a diverse malfor-mazioni genetiche. Qui abbiamocostruito un centro chirurgico aBattambang, intitolato a Ilaria Al-pi, che ha curato 17mila persone,e vari punti di pronto soccorso, incui sono passate 178mila persone.In Afghanistan la guerra va avan-ti da oltre 30 anni...In quel paese abbiamo avviato ilnostro intervento nel 1999 con lacostruzione di un Centro chirurgi-co per vittime di guerra nel villag-gio di Anabah, nella Valle del Pans-hir. Dal 2001 abbiamo realizzatoanche un Centro chirurgico anchenella capitale Kabul. I due centrihanno finora curato circa 16milapazienti. Poi la Sierra Leone, doveil problema vero è la guerra civile,e dove diamo il nostro aiuto alla po-polazione. Anche qui abbiamo rea-

lizzato un centro chirurgico a Go-derich, nei sobborghi della capita-le Freetown.E a Cremona cosa fa Emer-gency?Siamo una quindicina di personefisse, più altre numerose figure cheruotano attorno al gruppo. Ci oc-cupiamo di raccolta fondi, faccia-mo parte del Forum del Terzo Set-tore, siamo iscritti al Cisvol e ci oc-cupiamo molto anche di informa-zione. Abbiamo fatto diversi incon-tri nelle scuole e il nostro impegnomaggiore riguarda la pace. Infattifacciamo anche parte del tavolodella pace cremonese. Attualmente di cosa vi state oc-cupando?Stiamo promuovendo una serie diincontri con vari gruppi che ce nehanno fatto richiesta. E natural-mente continua l’attività nellescuole, perché è importante che igiovani si accostino a certe tema-tiche.

Fate anche raccolte di fondi?Certo, quando ci vengono richiestedalla sede centrale. Sull’impiegodei fondi Emergency ha sempreavuto la caratteristica di esseremolto trasparente. E si utilizza unalogica del risparmio: sul totale deifondi raccolti, una piccolissimaparte, pari a circa il sette per cen-to, va a coprire le spese di gestio-ne dell’associazione, mentre tuttoil resto viene destinato ai progetti.Qual è la problematica che vienemaggiormente riscontrata neivostri interventi?Una delle nostre campagne princi-pali è quella contro le mine antiuo-mo. In passato Emergency è ri-uscita a renderle illegali in Italia, mapurtroppo nel mondo se ne fa an-cora largamente uso. Basti pensa-re che in paesi come la Cambogiaci sono mediamente due mine perogni abitante. Questo fa sì che cisiano tantissimi mutilati, special-mente tra i bambini. La popolazio-

ne così non è in grado di ricostrui-re e risollevarsi dopo la guerra, enon si riesce a ottenere un vero svi-luppo.Quando fate i banchetti informa-tivi a Cremona c’è anche chi sioffre di andare in missione neipaesi colpiti dalla guerra?Sì, ce ne sono diversi. E noi li indi-rizziamo alla sede di Milano, che ècompetente per queste cose. So-prattutto ci sono diversi giovaniche si interessano al nostro grup-po e che ci stanno dando una gros-sa mano.

Il Territorio22Sabato 5 febbraio 2005

di Sara Pizzorni

Bilancio tragico sulle strade del cre-monese nel corso dell’ultima settima-na: nella notte tra domenica e lunedìsulla strada provinciale 33, a Gabbio-neta Binanuova, all’altezza del ponteper Seniga, una Seat Cupra condottada Angelo Dal Bono, 25enne di Ostia-no di professione saldatore, è finitafuoristrada, cappottando più volte. Ilgiovane si stava dirigendo verso Seni-ga. Potrebbe essere stato vittima di unmalore, forse un colpo di sonno o for-se la velocità. Martedì sera ha invece perso la vita inun tremendo incidente frontale, avve-nuto nel tardo pomeriggio a RipaltaGuerina, Giovanni Caldara, 79 anni,pensionato del posto. L’uomo, cheproveniva da Crema, era a bordo di unaRenault 4, dalla direzione opposta ar-rivava un’Audi condotta da BrunoBrocca, 50 anni, carrozziere di Codo-gno. L’impatto frontale sarebbe statocausato da una manovra errata delpensionato che si stava per immetterein una via laterale. Poche ore più tardi, alle 21, i soccorri-tori sono dovuti intervenire sulla Paul-lese, all’altezza di San Bassano. A per-dere la vita un cremasco, Gabriele So-resina, 57enne di Madignano. L’uomostava percorrendo la Paullese in dire-zione Cremona a bordo della sua FiatPunto quando ha perso il controllo delmezzo, che si è ribaltato e ha finito lasua corsa sul ciglio di una scarpata.Giuseppe Marmentini, 40enne bre-sciano, è invece morto carbonizzatonella propria auto mercoledì pomerig-gio verso le 14,30 nei pressi di Sonci-no. L’uomo stava transitando sulla tan-genziale quando improvvisamente hasbandato finendo contro il guard rail. Acausa della forte botta, l’auto a Gpl hapreso fuoco. Circa un’ora dopo altro gravissimo in-cidente sulla strada provinciale 343, al-l’incrocio con Martignana Po. Coinvol-te due auto, una Ford Focus condottada Bruno S., 70enne mantovano di Ci-cognara, e una Fiat Punto sulla qualeviaggiavano Roberto Mori, 52enne diCasalmaggiore, che era al volante, e ilpadre, Aldo, 83 anni. Roberto Mori,dopo le prime cure prestategli al pron-to soccorso dell’ospedale Oglio Po, èstato trasferito all’ospedale di Parma.Ricoverato in prognosi riservata, pur-troppo non ce l’ha fatta ed è decedu-to. Non gravi, invece, le ferite riporta-te dal padre della vittima e dal condu-cente della Focus.

Settimana nera sulle stradeRaffica impressionante di incidenti. Ben cinque le persone che hanno perso la vita

Giallo in un appartamento di Acquanegracremonese dove sabato 29 gennaio èstato trovato il cadavere di GiovannaBarbanotti, 62enne originaria di Gru-mello e residente ad Acquanegra con ilmarito Angelo Antonioli, 67 anni. L’al-larme è stato lanciato proprio dal maritoche, rincasato alle 19,30 dopo essere sta-to al bar, ha trovato riverso a terra in cu-cina il corpo della moglie. Sarebbe statauna caduta accidentale a provocare lamorte della Barbanotti, che al momentosi trovava sola nella sua casa. I carabinieridi Pizzighettone, infatti, hanno indagato,svolto accertamenti e raccolto testimo-nianze per capire come possano ssereandate veramente le cose, se la donnacioè sia morta accidentalmente o even-tualmente sia stata spinta da qualcuno.Esclusa da subito la pista della rapina, vi-sto che in casa non è stato trovato alcunsegno di scasso, né mancava nulla. I ca-rabinieri hanno trovato tracce di sanguesulle ripide scale della casa interna checonduce al garage sottostante e che ar-rivano fino alla cucina. Plausibile il fattoche la donna, forse anche in seguito a unmalore, sia caduta e sia riuscita a trasci-narsi fino in cucina, dove è avvenuto il de-cesso. Il corpo, inoltre, non presentavaferite riconducibili a una mano estranea.In ogni caso, durante le indagini alla casain cui viveva la coppia, che ha una figlia di23 anni, Monia, che vive a Bergamo, so-no stati apposti i sigilli. Il marito, AngeloAntonioli, per qualche giorno si è vistoperciò costretto a chiedere ospitalità alfratello Fernando che risiede con la mo-glie appena dietro l’abitazione di via Fen-go 11. L’autopsia, eseguita il lunedì se-guente, sembra aver confermato l’ipote-si dell’incidente domestico.

s.p.

Cade in casae il marito

la ritrova morta

Pizzighettone, cambiodi gestione all’Ente Fiere

di Giulio Zignani

E’ proprio il caso di dirlo: l’EnteFiere di Pizzighettone cambia se-de e proprietari. Non sarà piùospitato, infatti, nei locali sotto iportici del municipio, ma verran-no invece utilizzati quelli che at-tualmente ospitano i vigili urbani,che a loro volta si trasferiranno alpiano terra del Comune. La veranovità, però, è che l’Ente voltapagina: la gestione del turismopassa a una vera e propria socie-tà, la “Pizzighettone Fiere del-l’Adda”, che avrà tanto di consi-glio di amministrazione, in cui sie-deranno maggioranza, opposi-zione e mondo dell’associazioni-smo. Nei prossimi giorni verrannonominati i nuovi amministratori,che dovrebbero garantire più co-

ordinamento tra le varie attività, emaggiori ritorni economici. Ad-dio, quindi, al volontariato: perso-ne che tanto hanno dato dal1996, con il presidente ErmannoAlberichi, dalla “Tre giorni in piaz-za” a “Antiquariato tra le mura”,poi “Presepi nelle mura”, “Buon-gusto e benessere”, “Militaria egiocattolo d’epoca”, “Natale ideeregalo”, “Mercatino dell’antiqua-riato”. Questi volontari, in otto an-ni, hanno pure promosso concor-si e manifestazioni varie, come“Poesie nelle mura”, serate tea-trali, concerti musicali, sfilate dimoda, feste della donna, miss,teatranti di strada, eventi folklori-stici, gruppi storici, luminarie na-talizie, lavori per le casematte.Decine di migliaia di euro furonospesi con i proventi delle attività

svolte e attività elargite gratuita-mente dalla manodopera volon-taria. Ora Alberichi e i suoi volon-tari passano il testimone al nuovoEnte Fiere con orgoglio. Sanno diaver lavorato, e anche bene: cir-ca 70-80mila persone sono venu-te a Pizzighettone a visitare le suestoriche mura e a presenziare al-le varie manifestazioni nel corsodi tutti questi anni. Quindi adessonon resta che attendere un altropo’ per vedere all’opera i nuoviorganizzatori. E non dovrà passa-re neppure molto tempo: la pros-sima manifestazione è prevista,infatti, la prossima primavera, conla “Tre giorni in piazza”. “Nessunrimpianto - afferma Alberichi - mal’augurio che anche loro sappia-no fare del proprio meglio per ilbene della vetusta Piceleo”.

Provincia, la Paullese in un convegnoPaullese e metro, sogno o realtà: questo il titolo del conve-gno organizzato dai gruppi consiliari di centrosinistra dellaProvincia di Cremona per l’11 febbraio, alle 21, presso la Sa-la degli Affreschi del Castello Visconteo di Pandino. L’inizia-tiva è stata ufficialmente presentata nel palazzo della Pro-vincia a Crema, in via Matteotti. La finalità condivisa è di da-re orientamenti decisivi nell’ambito della politica dei trasportidi breve e medio periodo.

Due milioni investiti in sicurezzaLe strade della provincia saranno più sicure. In particolare sa-ranno realizzati interventi per 2.200.000 euro, cofinanziati dal-la Provincia e dai Comuni di Cremona e Casalmaggiore per ol-tre 1.200.000 euro, e dalla Regione Lombardia per il resto. Pervalutare le priorità si è partiti dall’analisi dell’incidentalità. An-che la Regione, infatti, si è dotata di un’analisi per individuarela presenza dei punti in cui si ripetono incidenti di particolaregravità, dove la strada risulta particolarmente pericolosa.

A fuoco 5.800 euro di balle di fienoA fuoco un intero capannone con 60 balle di fieno e una mac-china agricola per spandere il letame. L’incendio, causatocon molta probabilità da un’autocombustione, è scoppiatomercoledì pomeriggio intorno alle 16 in un fienile prefabbri-cato ubicato ad Ariadello, una frazione di Soresina, alla ca-scina Rosario, di proprietà di Luigi Ballarini. Le fiamme han-no avvolto le 60 balle di fieno e la macchina agricola. L’am-montare dei danni si aggira intorno ai 5.800 euro.

Angelo Dal Bono

Gabriele Soresina

Economia & Lavoro 23Sabato 5 febbraio 2005

Web accessibile, giornata di studioSi terrà mercoledì 9 febbraio, dalle 14,30 alle 17,30, nella Saletta Mer-canti della Camera di Commercio di Cremona, la giornata di studiodedicata a “Web accessibile: tecnologie per un nuovo assetto nor-mativo”. Gli interventi riguarderanno la parte normativa, la parte tec-nica e la funzione sociale nei portali di pubblica utilità. Relatori saran-no, tra gli altri, Diego Sossi, responsabile operativo di e-cremona.it,Giuseppe Bresciani, referente informatico della Camera di Commer-cio, e Andrea Carrara, web designer della Camera di Commercio.

Semplificare il mercato interno UeIntervenire nel processo di semplificazione di misure e rego-lamentazioni a favore delle imprese del mercato interno eu-ropeo oggi è più facile. Le imprese che intendano segnalarealla Commissione Europea quesiti riguardanti ostacoli e pro-blemi di funzionamento del mercato possono contattare l’Eu-rosportello di Cremona, con sede presso la Camera di Com-mercio, in piazza Stradivari 5 (tel. 0372-490315, fax 0372-490321, e-mail [email protected] ).

Da “vu cumprà” a imprenditori“Vu cumprà” addio: gli immigrati in Italia si organizzano e struttu-rano in vere e proprie attività economiche. E la loro vivacità im-prenditoriale è tale da influenzare l’andamento dell’intero sistemaitaliano: se nel 2004 il saldo tra mortalità e natalità delle impreseè stato il migliore degli ultimi sette anni, infatti, è stato anche gra-zie a loro. Lo rilevano i dati di Unioncamere, che evidenziano cheun terzo delle oltre 90mila imprese che rappresentano il saldo at-tivo tra cessazioni e nuove attività ha un titolare immigrato.

di Laura Bosio

Se c’è chi resta scettico sulla ri-presa economica, i dati delquarto trimestre 2004, elaboratidall’Ufficio Studi e Statisticadella Camera di Commerciocon la collaborazione dell’Asso-ciazione Industriali di Cremona,regalano una panoramica in cuinon mancano alcuni segnali po-sitivi, seppure ancora deboli.L’andamento congiunturale del-l’industria cremonese, ad esem-pio, nel quarto trimestre ha vistouna crescita della produzioneindustriale del 4,83 per cento ri-spetto al terzo trimestre e del3,24 per cento rispetto al corri-spondente trimestre dell’annoprecedente, evidenziando va-riazioni nettamente più favore-voli di quelle medie lombarde,attestate sul +0,4 per cento e+0,5 per cento.A crescere sono in particolarmodo le imprese siderurgiche,che vedono un incremento del20 per cento rispetto al trimestreprecedente, e del 15 per centorispetto allo stesso periodo del2003. Alta anche la crescita del-l’industria dei minerali non me-talliferi (in netta controtendenzarispetto all’andamento regiona-le), che registra un +10,50 percento. Andamento positivo an-che per l’industria alimentare,che registra un +11,87 per cen-to rispetto al trimestre prece-dente e +8,38 per cento rispet-to allo scorso anno. Per il terzotrimestre consecutivo il fattura-to delle industrie ha registratouna crescita: +10,51 per centorispetto al trimestre precedentee +5,65 per cento rispetto allostesso trimestre del 2003, an-che se questo dato si registramaggiormente per le aziende digrosse dimensioni (con oltre200 dipendenti).Anche l’artigianato produttivoha registrato nel quarto trime-stre una fase positiva registran-do una crescita della produzio-ne del 2,19 per cento rispetto altrimestre precedente e dello0,79 per cento rispetto al 2003,anche se i risultati ottenuti sonostati meno brillanti rispetto al-

l’industria.A detenere il primato è sempreil settore dei minerali non metal-liferi, che registrano incrementipari a +14,17 per cento rispettoallo scorso trimestre, e +5,4 percento rispetto allo scorso anno.Anche il tessile aumenta rispet-to al precedente trimestre(+10,91 per cento), mentre è incalo rispetto al2003 (-3,89 percento). Vannomale anche isettori dellepelli e calzaturee quello dell’ab-bigliamento. Gliordinativi ac-quisiti nel trimestre registranoun incremento rispetto al trime-stre precedente del 3,41 percento e i giorni di produzioneassicurata a fine trimestre sonocirca 28.In questo trimestre i prezzi del-le materie prime hanno registra-to una crescita maggiore rispet-

to all’industria, mentre i prezzidei prodotti finiti sono rimastisostanzialmente stazionari. An-che gli imprenditori artigiani, co-me quelli industriali, evidenzia-no un cauto ottimismo sulla ri-presa della produzione e delladomanda interna ed estera. Lafiducia in una ripresa dell’eco-nomia è più forte in alcuni set-

tori quali la chi-mica, la mec-canica e il le-gno mobilio. L’occupazioneall’interno deltrimestre regi-stra un asse-stamento ne-

gativo del 3,14 per cento perl’industria, mentre si evidenziaun saldo lievemente positivo(+0,65 per cento) per l’artigiana-to produttivo. La diminuzionedegli addetti nell’industria è inquesto trimestre poco significa-tiva ed in linea con l’analogo da-to degli esercizi precedenti, in

quanto risente del ciclico decre-mento del personale impegnatonelle produzioni stagionali del-l’industria alimentare.L’andamento è inoltre partico-larmente differenziato per set-tore: i comparti che nel trime-stre hanno attraversato unafase positiva hanno registratoun aumento degli occupati e siaspettano diconso l idare ,anche per ilprossimo pe-riodo, il livellooccupaziona-le. In tema di inve-stimenti i datievidenziano come più dei dueterzi (il 67,5 per cento) delle im-prese abbiano realizzato inve-stimenti nel corso del 2004: ildato è superiore alla media re-gionale, che si è attestata al 64per cento, anche se la propen-sione all’investimento, definitacome la percentuale rispetto al

valore del fatturato, è minore aCremona che nel resto dellaLombardia. Va comunque sottolineato che,nella maggioranza dei casi, gliinvestimenti realizzati nel 2004sono stati inferiori o uguali aquelli dell’anno precedente.Le migliori aspettative delle im-prese cremonesi rispetto a quel-

le lombarde so-no confermatedalle rispostesulle previsioniper l’anno suc-cessivo, chevedono il 62 percento degli in-dustriali inten-

zionati a realizzare investimentianche nel 2005. Nel 2004 gli investimenti delleimprese industriali cremonesihanno privilegiato i macchinari(53 per cento) rispetto sia ai fab-bricati (23 per cento) che alle at-trezzature informatiche (31 percento).

Il 2004 ha chiuso in positivoNel quarto trimestre la produzione industriale in crescita

Cremona torna al Fancy Food di New YorkLa Camera di Commercio di Cremona, tenuto conto delsuccesso dell’edizione precedente, organizza anchequest’anno la partecipazione collettiva di imprese allamanifestazione “Summer Fancy Food”, in programmaa New York dal 10 al 12 luglio 2005. Il Fancy Food rap-presenta il principale appuntamento fieristico del set-tore agroalimentare, non solo degli Stati Uniti ma di tut-to il Nord America e, grazie all’elevato gradimento cheil mercato statunitense manifesta per i prodotti ali-mentari made in Italy, e in particolare per i prodotti ti-pici locali, costituisce per le imprese un valido e quali-ficato canale per proporre ad un pubblico attento edesperto il proprio prodotto. La prenotazione dell’areacollettiva sarà subordinata all’adesione all’iniziativa dialmeno tre imprese. La quota di partecipazione previ-sta è di 560 euro (+ Iva al 20 per cento) al metro qua-dro, con un vincolo di prenotazione di minimo nove me-tri quadrati. In base alle condizioni agevolate di parte-cipazione previste dal “Regolamento per la conces-sione di contributi”, la Camera di Commercio eroghe-

rà a ciascuna impresa cremonese partecipante un con-tributo pari al 40 per cento dei costi sostenuti per l’af-fitto dell’area, l’allestimento, l’iscrizione a catalogo, lapulizia degli stand, l’illuminazione, l’interprete e l’im-pianto telefonico in comune. Tale contributo non potràcomunque superare l’ammontare massimo di 1.800euro. All’interno dell’area collettiva cremonese, la Ca-mera di Commercio sarà presente con proprio spazioistituzionale, dotato di un servizio di catalogoteca, al fi-ne di agevolare quelle imprese che non potessero par-tecipare direttamente alla manifestazione. Il personaledella Camera presente all’evento sarà disponibile arappresentare queste imprese promuovendo i loro pro-dotti presso gli operatori locali che visiteranno la fie-ra. Il costo di questo servizio è pari a 100 euro (+ Iva al20 per cento), mentre il materiale promozionale dovràessere inviato direttamente all’ente fieristico organiz-zatore della fiera a cura dell’impresa interessata. Il ter-mine ultimo per la presentazione delle adesioni è sta-to fissato per l’11 febbraio prossimo.

E’ arrivato nei giorni scor-si il via libera della Regio-ne Lombardia per il finan-ziamento al nuovo proget-to di CremonaFiere per ilcompletamento del quar-tiere fieristico cittadino.Un’opportunità per accre-scere ulteriormente il pre-stigio e la funzionalità del-la struttura, che ospita giànumerose manifestazionidi importanza internazio-nale. E’ già stata fissataanche una data per l’iniziodei lavori, previsto entro ilmese di marzo. In questomodo, uno dei nuovi padi-glioni, che saranno realiz-zati completamente in car-penteria metallica, sarà giàutilizzabile per la 60esimaedizione della Fiera Inter-nazionale del Bovino daLatte, con il sollievo deimolti espositori che negliultimi anni sono dovuti ri-manere in lista d’attesa permancanza di posti suffi-cienti. “Questa decisionedella Regione – ha affer-mato Antonio Piva, presi-dente di CremonaFiere –arriva nei tempi e modi chesperavamo. Siamo in tem-po per dotare il quartierefieristico di una nuovastruttura espositiva coper-ta entro settembre. Qualemigliore occasione perinaugurarla se non la Fieradel Bovino da Latte?”. Delresto il contributo econo-mico regionale era fonda-mentale per la realizzazio-ne del progetto, “Per que-sto - prosegue Piva - rin-grazio sentitamente il pre-sidente della RegioneLombardia e i due consi-glieri regionali cremonesi,Luciano Pizzetti e GianniRossoni, che tanto si so-no adoperati per venire in-contro alle nostre esigen-ze, comprendendo appie-no il ruolo che può giocarela Fiera di Cremona all’in-terno del panorama eco-nomico lombardo e nazio-nale. Un ringraziamentoparticolare va anche alleautonomie locali e funzio-nali: la Provincia, il Comu-ne e la Camera di Com-mercio di Cremona hannodimostrato di sapersi unirein modo produttivo ed effi-cace per raggiungere gliobiettivi che interessanol’intera città. E’ anche gra-zie al loro contributo chesiamo riusciti a ottenere i10 milioni di euro necessa-ri a coprire l’intero costodella costruzione dei duenuovi padiglioni”. Se, co-me dovrebbe essere, i la-vori prenderanno il via en-tro il mese di marzo, il Pa-diglione 3 sarà pronto persettembre, mentre la co-struzione del Padiglione 4,che sarà realizzato suc-cessivamente, si dovrebb-be concludere entro il2006.

Fiera, via libera al nuovo

padiglione

La Camera di Commercio organizza la partecipazione alla manifestazione in programma a luglio

Variazionipiù favorevolirispetto alle

medie regionali

Imprenditorisperanzosima semprecon cautela

Cultura & Spettacoli24Sabato 5 febbraio 2005

La magica atmosfera del teatro Ponchielli farà da cor-nice a uno dei concerti top dell’anno: la “Lauda diFrancesco” vedrà infatti Angelo Branduardi (nellafoto a destra) calcare il palco del teatro cittadino do-menica 13 febbraio, a partire dalle ore 17. Si tratta diun evento promosso dall’ufficio di Pastorale Giovani-le, in collaborazione con Rcn, Caritas Diocesana eSan Vincenzo. Ma in realtà la Lauda di Francesco nonè in musical, non è un’opera, non è un concerto e nonè commedia né danza: è una Lauda, ossia una rap-presentazione di tutte queste forme espressive in ununico contesto in cui interagiscono tra loro. Il cantan-te recita ed interviene con i ballerini. Verrà messo inscena un susseguirsi di viaggi virtuali dal medioevoad oggi, che il pubblico intraprenderà durante lo svol-gimento della rappresentazione, in cui appariranno lestorie di Francesco e dei suoi compagni, che si rive-lano di straordinaria modernità e a-temporalità. La Lauda di Francesco è la continuazione logica e ar-tistica del progetto di “Infinitamente Piccolo”, l’albumdi Angelo Branduardi pubblicato dalla Emi nel 2000,e il cui concerto ebbe enorme successo e venne rap-presentato al pubblico dei giovani a Roma, davanti alPapa e alle centinaia di migliaia di ragazzi accorsi nel-la capitale nell’agosto del 2000. In scena saranno immagini, forma e colori ispirati aidipinti di Giotto. Dialoghi, costumi e tematiche sonosorprendentemente ricche di analogie a dispetto diepoche e culture così distanti tra loro. È un’opera apiù livelli, una serie di cerchi concentrici volti a unirela profondità del teatro recitato, l’intramontabile ar-monia di forme della danza e la profondità della mu-sica nella persona di Angelo Branduardi. In scena gliattori saranno chiamati ad interpretare il più difficile

dei ruoli: l’umanità. In una serie di scene completateda un cast di ballerini, si rappresenterà la vita di unuomo fuori dal comune. Si presenta così un opera chepuò essere letta in tre tempi: musica, recitazione edanza. Un connubio di arti per il più naturale dei mes-saggi, purtroppo spesso dimenticato: l’amore per l’u-manità tutta.

In scena martedì con Eugenio Allegri nello spettacolo “L’ultimo suonatore”

Domenica 13 febbraio Con la “Lauda di Francesco”

La Banda Osiris fa tappa al Sociale

Branduardi al Ponchielli

di Giulia Sapelli

Si chiama Banda Osiris (nellafoto), ed è una miscela dissa-crante ed esplosiva che nonpuò lasciare indifferenti. L’ap-puntamento con loro è per mar-tedì 8 febbraio alle 21, presso ilteatro sociale di Soresina, doveandrà in scena “L’ultimo suona-tore”, liberamente tratto da Tin-geltangel di Karl Valentin. In-sieme alla Banda Osiris, sul pal-co salirà Eugenio Allegri, atto-re che brilla sulla scena, per vir-tù interpretative e narrative, eper le sue doti espressive. Karl Valentin, clown musicale eautore di cabaret degli anniVenti, trasmette ancora oggi,attraverso i suoi scritti, grandecomicità, la più singolare mai vi-sta e mai sentita sulla scena.L’ultimo suonatore è dedicato alui: all’artista metafisico e sur-reale che con la delirante logicadei suoi cavilli, sconvolgevaogni proposito. Che intrappola-va persone e cose, e anche sestesso, in tortuose macchine-rie, fino a travolgere tutti, in an-ni tormentati e bui, in una insa-nia totale e, tutto sommato, be-nefica. Sono soprattutto mono-loghi, dialoghi, lettere, i suoi te-sti di scena, ad ispirare la reci-tazione di Eugenio Allegri non-ché la musica e le fantasie deiquattro musicisti della BandaOsiris. Anche loro del resto, co-me Valentin, impertinenti pro-vocatori, liberi nell’uso e nell’a-buso di oggetti e situazioni.La Banda Osiris, nata a Vercel-li nel 1980 e cresciuta con il suoteatro comico-musicale fre-quentando le piazze e le fiere dipaese, è sicuramente uno deigruppi musicali italiani di mag-giore richiamo. Si presenta co-me una piccola grande orche-stra di primissimo ordine, com-posta da quattro professori ca-paci di utilizzare con egualesuccesso e abilità innumerevo-li strumenti: avventurandosinella musica di tutti i generi(classica, rock, folk, jazz) mi-scelata con ironia e una buonadose di dissacrazione. Musici-sti scatenati che con il loro stilevorticoso, le raffinate esecuzio-ni, le trovate surreali e alcunitratti di poetica follia, divertonochi ascolta e si divertono, ren-dendo possibili inimmaginabilifantasie.Conosciuti e apprezzati non so-lo in Italia, dove innumerevoliapparizioni li hanno resi famosia un folto pubblico, i compo-nenti della Banda Osiris sonostati ospiti di prestigiosi festivalitaliani ed europei, oltre che ditrasmissioni televisive e radio-foniche nazionali: hanno com-

posto e realizzato colonne so-nore per il teatro e per il cinema,hanno curato la regia di con-certi, e prodotto libri e cd. I loro spettacoli hanno sempreriscosso consensi: Storia dellamusica voll. 1 e 2 (regia di Ga-briele Salvatores), Le quattrostagioni da Vivaldi (regia di Ga-briele Vacis), Sinfonia fantasti-ca (regia di Maurizio Nichetti),Roll over Beethoven, da loroscritto e diretto, e il recenteomaggio a Fred Buscaglione:Guarda che luna.E’ fittissima l’attività teatrale diEugenio Allegri, attore diploma-to nel 1979 alla scuola di teatrodi Bologna, che ha iniziato conuno stage di Commedia dell’Ar-te tenuto in Italia da Lecoq eche ha dedicato quasi l’interavita professionale allo studio diquesta lontana forma d’arte dicui è diventato oggi un’autoritàindiscussa. Riconosciuto a tut-ti i livelli come esperto di Com-media dell’Arte e chiamato a te-nere laboratori e seminari, Eu-genio Allegri si è misurato a fon-do con la figura di Arlecchino, siè confrontato con Ruzante eGoldoni, Aristofane, Plauto eMolière e tanti altri.

Come ogni primo fine settimanadi ogni mese, anche febbraio nonmancherà al consueto appunta-mento con gli organi storici diCremona,a cura del Comitato Or-ganistico Cremonese e con il pa-trocinio della Provincia di Cremo-na. Sabato 5 febbraio, infatti, al-le 17,30 Michele Bosio propor-rà musiche del Novecento fran-cese all'organo “Giuseppe Rotel-li” (1901) della chiesa di San Lu-ca (replica domenica alle 11,15).Altro appuntamento domenicaalle ore 15,30, con l’organistafiorentino Edoardo Valorz chesuonerà il settecentesco organodi Sant’Omobono (musiche delseicento italiano di BernardoStorace). Più tardi (ore 18,10) ilgiovane organista cremoneseMarco Granata proporrà unameditazione “post missam” nel-la chiesa di Sant’Agostino conl’organo “Tezani/Bossi” (sec.XVI-XIX) e musiche cinque-seicente-sche italiane, tedesche e fiam-minghe.

Vespri d’organo

Tre porcellinial Maristella

Per festeggiare il carnevale, come da tradizione,l’Associazione Futura coinvolgerà i bambini, i ra-gazzi e le famiglie in un divertente e coinvol-gente spettacolo di burattini. L’iniziativa, graziealla disponibilità di Maurizio Corniani (nella fo-to), del Centro Teatrale Corniani Artisti Associa-ti (www.cornianiteatro.it), viene organizzata as-sieme all’Oratorio della Parrocchia dell’Imma-colata Concezione, nel quartiere Maristella diCremona, dove presta la sua opera il parrocodon Pier Codazzi. Lo spettacolo, dal titolo “I treporcellini”, è in programma sabato 5 febbraio,alle ore 15,30. Maurizio Corniani interpreta e di-rige la popolare fiaba universalmente conosciu-ta. Al termine dello spettacolo tutti i bambini e iloro accompagnatori riceveranno un dolce me-renda nella struttura di via Agreste 11. L’entrataè libera e gratuita. Per informazioni telefonare al347-2957022.

Cultura & Spettacoli 25Sabato 5 febbraio 2005

E durante il sopralluogo spunta San Benedetto in un affresco del ’400

E’ il comandante dei vigili del fuoco di Cremona, Vincenzo Lotito

Matronei, progetto di recuperodi Silvia Galli

“C’è già un progetto in linea dimassima e di grossi probleminon ce ne dovrebbero essere,ma vista la veneranda età del-la nostra Cattedrale, che com-pirà i 900 anni nel 2007, biso-gna fare prima delle verifiche”.Così ha spiegato don AchilleBonazzi, responsabile dell’uf-ficio dei beni culturali artisticidella Curia, in merito al pro-getto di recupero dei matronei.“Stiamo monitorando tutta lacattedrale - continua il sacer-dote - con i fessurimetri, 20 intutto, nei sottotetti e nella na-vata centrale, e anche con deisondaggi esterni. Lo scopo diqueste operazioni è proprioquello di capire qual è lo statodi salute della cattedrale. E inparticolare se la sua futura sa-lute dipende dal terreno e dal-la falda o dalla struttura, o se illento decadimento dipende daentrambi i fattori. In base ai ri-sultati il comitato deciderà l’u-tilizzo dei matronei”. I risultati si avranno tra qual-che mese e quindi di lavori nonsi parlerà fino alla prossimaestate. “Proprio in questi gior-ni - continua don Bonazzi - c’èstata una riunione con MarcoFasser, funzionario della so-vrintendenza di Brescia, e Lo-renzo Yurina, del Politecnicodi Milano, per i problemi rela-tivi alle fessurazioni del duo-mo. E’ emerso che forse il ter-reno non dovrebbe interferiresulla struttura, è più la sua etàa incidere”. Da quasi 900 anni, infatti, lacattedrale non è mai stata toc-cata. Rilievi e studi sull’impo-nente costruzione sia dal pun-to di vista geologico che arti-stico e strutturale, si devonoproprio a don Bonazzi che inquesti anni è riuscito a occu-

parsi e preoccuparsi dell’im-menso patrimonio artisticodella piazza cremonese. I ma-tronei, in ogni caso, sarannovalorizzati e, a seconda dellostato generale della struttura,si realizzerà il museo dei tesoridella cattedrale dove sarannoesposti arazzi, la grande crocee altre opere d’arte, in unospazio espositivo di circa 600metri quadrati, oppure sempli-

cemente verrà attuato il re-stauro. In questo caso saràcreato anche un percorso suicamminamenti esterni “pro-prio per poter ammirare da vi-cino - ha spiegato don Achille- il ciclo degli affreschi dellanavata centrale e dei transet-ti”. Da una prospettiva senzadubbio insolita, affascinante,che fino a oggi hanno potutogodere solo gli studiosi, gli ad-

detti ai lavori e qualche fortu-nato che si è arrampicato finlassù. Intanto si procede con gra-dualità, e il recupero, in termi-ni temporali, dovrebbe conclu-dersi nel 2007, in tempo perfesteggiare i nove secoli di vi-ta del complesso architettoni-co. Il comitato scientifico chesegue da vicino tutti i lavori delDuomo è stato istituito dal ve-

scovo Dante Lafranconi, ed èformato da Carla Di France-sco, sovrintendente regionalee presidente del comitato, Lu-ca Rinaldi, sovrintendente diBrescia, Filippo Trevisani so-vrintendente di Mantova, Mi-na Gregori, storica dell’arte, ilcavalier Giovanni Arvedi, inrappresentanza del consigliochiesa della Cattedrale, Fran-co Cristofoletti, della com-missione diocesana ai beniculturali, e don Bonazzi (nellafoto sopra), che funge da se-gretario del comitato. La stessa commissione dovràoccuparsi di eseguire anchealtri lavori all’interno del duo-mo che riguarderanno la puli-tura e il restauro della navate,che potrebbero riservare altresorprese artistiche. E proprioqualche giorno fa, facendoun’ispezione nel lato nord, unsuggestivo tesoro è apparsoagli occhi di don Achille. “Era-

vamo in fase di ispezione -racconta - per la realizzazioneglobale del progetto, quandopulendo è emerso un affrescodel ’400, la figura di San Be-nedetto, di autore ignoto (nel-la foto a sinistra, ndr)”. Questosta a testimoniare che sotto lacementificazione e la imbian-catura delle pareti del duomo,avvenuta nei secoli, si na-scondono sicuramente affre-schi risalenti al ’400 che l’e-quipe di studiosi che segue ilduomo, capitanata da donAchille, farà tornare alla luce. “Tutto dipende dai finanzia-menti e dal comitato, che de-ciderà quali lavori eseguire”,ha sottolineato il responsabiledell’ufficio dei beni culturali ar-tistici della Curia, la cui com-petenza ed estrema sensibilitàverso le opere d’arte lo hannoportato a salvaguardare un pa-trimonio che ha fatto la storiadella nostra città.

Il colpo di fulmine risale all’età di 15 anni quan-do venne in contatto con la macchina foto-grafica di suo padre, una Voigtlander: imme-diata e profonda simpatia, che lo portarono aentrare a fare parte di un circolo fotografico delcentro culturale “Bartolomeo Capasso” a Sor-rento. Con l’irruenza tipica del suo carattere,Vincenzo Lotito, napoletano di nascita, conuna predilezione per l’arte figurativa in gene-re, e nientemeno che comandante provincia-le dei vigili del fuoco di Cremona, si butta adapprofondire le tecniche, e ben presto sente ilbisogno di fare fotografie, “almeno una al gior-no”, dando una sua personalissima forma e in-terpretazione alle cose che va a fotografare. “Facevo all’inizio documentazione di eventitradizionali storici, che rispecchiassero la cul-tura del mio paese e della mia regione, la pas-sione cresceva e così mi sono acquistato unapiccola attrezzatura con una prima macchinafotografica, una Zenith. In seguito ho costitui-to un piccolo laboratorio, dove sviluppavo.Sono tra quelli che sostiene che la fotografianon è vero che deve essere fatta solo su sup-porto cartaceo, ma anche in digitale. Il vero fo-tografo fa la foto al primo scatto, il mezzo noninteressa, la cosa principale è il risultato fina-le”. E vero che la fotografia è morte?Non sono d’accordo su questo concetto. Lafotografia non scimmiotta né l’arte né la pittu-ra. Sono, direi, due mezzi che portano a risul-tati analoghi. La foto è un’immagine che siscatta in quel momento, non ha mai rappre-sentato la realtà, una fotografia non smettemai di dire qualcosa.Ci sono dei fotografi che le hanno fatto damaestri?Al di là dei grandi nomi, mi viene in menteBresson, io amo particolarmente Mimmo Jo-

dice, fotografo di avanguardia fin dagli anniSessanta, attento alle sperimentazioni e allepossibilità espressive del linguaggio fotogra-fico. E’ stato un protagonista instancabile neldibattito culturale che ha portato alla crescitae successivamente all’affermazione della fo-tografia italiana anche in campo internaziona-le. Mi piace la sua fotografia per l’atmsoferache sa creare e per la luce.E lei come fotografa?Il mio interesse non è rivolto tanto ai paesag-gi quanto alla gente. Mi spiego meglio: a mepiace la fotografia sociale, cioè raggiungere lepersone attraverso gli oggetti che lasciano. Ingenerale tendo a eliminare o, meglio, a sfuo-care la persona e a farla vedere attraverso lecose. Cosa preferisce il bianco e nero o il colore? Di sicuro il bianco e nero, il colore distrae.Ha fatto delle mostre e ha pubblicato deivolumi?Ho fatto delle mostre collettive, e poi ho con-tribuito a far pubblicare un piccolo volumetto

con la fotodocumentazione della ricerca dellevecchie vetrine di Sorrento, molte delle qualinon esistono più.Perché “da grande” non ha fatto il fotogra-fo?Ho un piccolo aneddoto da raccontare: andaida Jodice, perché avrei voluto fare il fotogra-fo, ma andai a trovarlo senza un book, perchédovevo capire cosa significava intraprenderela professione del fotografo. Lui mi disse chela fotografia non è un’arte così libera, e che sediventa professione deve sottostare alle leggidi mercato. Da lì decisi che era meglio che latenessi solo come hobby. Ma continua a fotografare tuttora?A causa del lavoro che faccio ho smesso. Sesi vuole fare fotografia in un certo modo e a uncerto livello uno si deve impegnare, la foto-grafia impone dei tempi e dei ritmi. È chiaroperò che la macchina è solo in standby. Perora è la mia mente che fotografa, poi ci sarà ilmomento in cui riprenderò in mano la mac-china fotografica. (s.g.)

Pompiere con lo scatto pronto Wlady Sacchiin mostra a S. Vitale

E’ stata inaugurata venerdì, presso il Centro culturale San Vita-le di Cremona, in piazza Sant’Angelo 1, la mostra “Il realismometafisico e surreale” del cremasco Wlady Sacchi. Quel che aprima vista colpisce della sua pittura è quel senso greve, pro-fondo delle cose che si impongono con tutto il loro peso, conla loro oggettività, col loro senso tragico dell’esistere. Una fe-deltà al figurativo che diviene classicità nel recupero dei valoriformali: del volume, della luce, del colore. Ma la sua non è pit-tura di realtà. Le cose non sono mai fini a se stesse, ma piut-tosto simulacri di un mondo che inizia oltre l’apparenza, oltrel’oggettualità. Le cose sono allora semplice pretesto di un dis-corso che fatica a dipanarsi tra l’indifferenza e la superficialitàdella gente, tra i disastri di un mondo abbruttito e volgare cheha divorato se stesso, senza speranza e senza futuro. Di quinasce l’obbligo morale, la dimensione etica della pittura di Sac-chi, che attraverso l’elaborazione di un linguaggio simbolico sifa denuncia, ma anche profondo desiderio di riscatto. La suapittura esprime e realizza una sorta di essenziale ascetismo for-male, dove il linguaggio è via via ridotto a pochi scarni feticcifigurativi: latte arrugginite, sassi, zucche, fogli di giornale, stru-menti musicali, spesso utilizzati come morfemi simbolici atti arecitare un improbabile gioco delle parti.

Cultura & Spettacoli26Sabato 5 febbraio 2005

Presentato alla “Vecchia Cremona” il libro di vignette della saluzzese Rosanna Pasero

Broderie, ovvero i ricami dell’arte e dell’umorismoDigitate il nome Rosanna Pasero nel-l’apposito campo di un motore di ricerca:ne avrete per un bel po’ da girare tra por-tali locali dal Piemonte alla Sicilia, siti dedi-cati alla satira, passando anche per il blogdi Pino Scaccia, giornalista della Rai etanto altro ancora. Le vignette di RosannaPasero (definite dal grande GianmariaTesta “cortometraggi in un solo foto-gramma”) in questi anni sono diventatepatrimonio condiviso da una comunità vir-tuale. Grande è il potere della tecnologianella diffusione capillare e immediata del-le idee, grande l’illusione di conoscenza il-limitata creata e alimentata. L’ultima vi-gnetta pubblicata sul sito di Rosanna,www.broderie.it, in pochi giorni sarà repli-cata nei più svariati “nodi” di una rete vir-tuale. Ma la persona di Rosanna Paseroresterà sovrascritta dalla “donna occhio-ni” delle sue vignette. L’uscita del libro “Broderie” (Fusta edito-re, dicembre 2004) è stata colta come

propizia occasione da WelfareCremona,portale di notizie che opera quotidiana-mente nel mondo immateriale dell’infor-mazione, senza voler rinunciare al valoredel contatto reale con le persone: i suoiestimatori cremonesi hanno potuto cosìincontrare l’autrice, in città insieme al ma-rito Franco Bongiovanni (webmasterautodefinitosi “fai-da-te”, musicista, ani-matore – insieme a Rosanna - dell’asso-ciazione che porta intriganti proposte nel-la vita cittadina di Saluzzo, in provincia diCuneo).Rosanna Pasero lavora per conto dellaCoop. Soc. Agorà presso il Museo CivicoCasa Cavassa di Saluzzo, collabora con ilsettimanale locale Saluzzo oggi e dichiaradi aver cominciato a disegnare vignetteper consolare un’amica in crisi sentimen-tale. Sarà così. Uno dei filoni, infatti, è ca-ratterizzato dalle domande-risposte che,abilmente e amabilmente, “ricamano” deiquadretti con al centro gli “ingorghi esi-

stenziali” dell’universo femminile. “Brode-rie - come ha fatto notare GianvittorioLazzarini nella presentazione organizza-ta da WelfareCremona, presso la “VecchiaCremona”, inaugurando la serie ‘Aperitivoe…’ – ha delle assonanze con il verbo fran-cese ‘ricamare’…”. Ma, per una volta, Ro-sanna sembra proprio la sua “donna-oc-chioni”, seminascosta dietro un tavolo eun telefono, che tenta di “cavarsela” conuna battuta. E se, avanziamo l’ipotesi, Ro-sanna avesse cominciato a disegnare vi-gnette per dare forma “lieve” a pensieri“gravi”, prendendo in prestito la citazioneda Italo Calvino che Gianfranco Ber-neri ha introdotto nel ragionamento at-torno l’arte della Pasero, se “l’umorismo”fosse il modo a lei congeniale per velarequella sorta di pudore con il quale le don-ne avanzano i loro spesso folgoranti pen-sieri sulle cosiddette “grandi questioni” delmondo?Nei momenti più bui della guerra in Iraq,

da una “vignetta” di Rosanna due occhio-ni intimoriti ci puntavano addosso il biso-gno di speranza: “La pace è dentro di noi”.Il telefono “rispondeva”: “… ma abbiamodimenticato la password”. Nelle “brode-rie-ricami” di Rosanna Pasero la ritrovia-mo.

Teréz Marosi

Domenica l’originale iniziativa del cremonese Riccardo Benassi

Va in mostra la decadenzadi Giulia Sapelli

Sarà un vero e proprio evento arti-stico, per ricordare un passato nontroppo lontano: domenica 6 feb-braio, alle 15, un pullman partiràdal Crac (Centro ricerca arte con-temporanea) del liceo artistico“Bruno Munari” di Cremona per untour molto particolare, che porteràfino all’area ex Feltrinelli.“Decline decadenza tour”, questoil titolo del singolare progetto cu-rato dalla critica d’arte FrancescaPagliuca e ideato dal giovane epromettente artista cremoneseRiccardo Benassi (nella foto),parte da un ordinario accadimentoprovinciale, la demolizione dell’exstabilimento Feltrinelli di Cremona,per spingere la riflessione versoproblematiche più ampie e gene-rali, che interessano i mutamentidel paesaggio urbano e l’agire po-litico in rapporto agli attori socialiche insistono su diversi territori.Così alle 15 l’appuntamento pertutti sarà in via XI Febbraio 80, al-la sede del Crac, dove l’attrice Giu-lia Fazioli, nei panni di hostess,accoglierà tutti sull’autobus cheporterà la comitiva proprio all’areaFeltrinelli. A tutti i partecipanti ver-rà consegnata una documentazio-ne raccolta e rielaborata dallo stes-so Benassi, con immagini e testirelativi all’area in questione. L’au-tobus compirà un viaggio nel tes-suto urbano di Cremona, fino araggiungere l’ex Feltrinelli, dove ilpubblico potrà esplorare la zona inuna “full-immmersion” nel pae-saggio. Si tornerà quindi alla sededel Crac, dove verrà proiettato unbreve video di circa cinque minutidal titolo “Decline Decadenza”, ac-compagnato dalle musiche del to-scano Massimiliano Nazzi.Nella visione di Benassi, l’analisicritica di tali pratiche di demolizio-ne-costruzione di spazi urbani nelterritorio italiano si collega a unaideologia situazionista, e in parti-colare alle riflessioni elaborate daRaoul Vaneigam, che in “Banalitàdi base”, del 1961, afferma che “glispecialisti parlano di pianificazio-ne economica e urbanistica piani-ficata. Poi strizzano l’occhio conaria d’intesa, il gioco è fatto e tuttiapplaudono. Il vertice dello spetta-colo, è la pianificazione della feli-cità”. All’evento seguirà una mo-stra, che sarà visitabile dal 7 al 28febbraio presso la sede del Crac,tutti i giorni dal lunedì al venerdìdalle 10 alle 16 e il sabato dalle 10alle 13.

“Tutta la violenza di un seco-lo”, un titolo che racchiude inse molte domande, ma anchealtrettante risposte. E’ il titolodell’ultimo libro di MarcelloFlores, uscito il 27 gennaionelle librerie per Feltrinelli. Inmolti si sono chiesti, al termi-ne del Ventesimo secolo, se sisia trattato di un secolo piùviolento degli altri, di un seco-lo “barbaro”, del secolo dei“genocidi”.A partire da questaconsiderazione, Marcello Flo-res affronta il tema della vio-lenza nel Novecento sottraen-dolo tanto a una mera descri-zione cronologica quanto auna modellistica interpretativadi tipo disciplinare. Procedesoprattutto interrogando e in-terrogandosi. Pone domandeche toccano livelli molto diver-si della conoscenza e del sen-tire. Alcuni interrogativi sonoparticolarmente cruciali: primofra tutti quello sul carattere“politico” o “sociale” della vio-lenza, se essa appartenga pre-valentemente a élite e gruppipolitici che la sfruttano, crea-no, organizzano, indirizzano, ose sia invece connaturata a uncerto tipo di società (ad alcuneculture, regimi politici, storienazionali). In secondo luogoquello sulla responsabilità del-la violenza, con risposte chevanno dall’individuazione pre-cisa di coloro che hanno com-messo fisicamente atti di vio-lenza alla generica colpevolez-za attribuita a interi popoli enazioni per la complicità, pas-sività, partecipazione ad alcu-ni degli eventi più tragici delsecolo. Con un andamento aspirale Flores fonde la messaa fuoco dei diversi elementicostitutivi della violenza e l’e-semplificazione storica.

di Riccardo Benassi

È stata la prima fabbrica che ho visto. Dalbalcone della casa dove ho passato i mieiprimi vent’anni di vita si vedeva benissimo.Non so da quanti anni era in disuso, non miè mai interessato. So che il padre di Ale, unmio amico, ci ha lavorato un po’.Quando ero al Liceo prendevo in prestito lamacchina fotografica digitale del prof ungiorno sì e un giorno no, entravo nella Fel-trinelli e scattavo delle fotografie a bassa ri-soluzione. La quantità mi interessava, ana-lizzavo gli spazi dimenticati, scovavo depo-siti abusivi, sorprendevo macchinari addor-mentati. Ogni volta che scattavo mi sem-brava di dare un pizzicotto a un vecchio be-stione addormentato, che era lì, mastodon-tico, e non capivo come poteva essersi ad-dormentato proprio lì, in un fulcro nevralgi-co del traffico cittadino.Non ho assistito alla demolizione, a giudi-care dalle foto dei ritagli dei giornali che miopapà ha conservato per me, deve esserestata spettacolare. Mi sono accorto dagli ar-ticoli che le polemiche riguardo la nuova de-stinazione dello spazio sono accesissime, eche tutti sono uniti e divisi per avere voce incapitolo.

Adesso dal mio balcone si vedono le mon-tagne, incredibile. Si vede anche un’insegnaluminosa rossa della fabbrica di dolci Sper-lari, e quell’insegna nella mia vita l’avevo vi-sta almeno mille volte ma da un’angolazio-ne diversa, molto più vicina, e riuscivo a leg-gere solo “Sperl…”. L’avevo vista solo dal-l’automobile ecco, l’avevo sempre e solo vi-sta passando in tangenziale. Ma forse è so-lo un’allucinazione temporanea… la nuovaarchitettura sta crescendo, e quando saràultimata oscurerà di nuovo l’insegna. Le macchine edili che hanno demolito equelle che stanno lavorando alla costruzio-ne del nuovo stabile, viste da lontano, sem-brano un esercito organizzato di insetti.Quando sto per qualche minuto sul balco-ne e le guardo mi sembra quasi che giochi-

no e si divertano con i ruderi, sembrano unafauna affamata di passato e, allo stessotempo, ludica organizzazione portatrice dirinnovamento e spensieratezza. Da quantoho capito sorgeranno un centro commer-ciale e un palazzetto del ghiaccio. Sorgerestan sorgendo, e la popolazione (anche se-condo i sondaggi) è soddisfatta. E lo credobene... Un iper-mercato non ha ciminiereche sporcano l’aria, in un super-market c’èfresco d’estate e caldo d’inverno. Ma dellaFeltrinelli non rimane proprio nulla... nean-che l’acquedotto. Questa modifica non èsolo urbanistica. Gli edifici industriali in dis-uso fanno parte della memoria storica deiluoghi in cui nacquero. …creare vuoti (dimemoria) da poter colmare con desideri(vendibili)…

Area Feltrinelli, tra memoria storica e rinnovamentoIL RICORDO

La violenzadel Novecento

in un libro

Sport 27Sabato 5 febbraio 2005

Allo stadio “Martelli” attesi più di mille tifosi grigiorossi. In partenza una ventina di pullman

Tra Cremonese e Mantova un derby da tutto esaurito per restare in vettaSarà un derby da tuttoesaurito quello che dome-nica andrà in scena allostadio “Martelli” di Manto-va tra la Cremonese, redu-ce dal pari interno con loSpezia, e i padroni di casavirgiliani, incappati in unabrutta sconfitta a Pisa do-po una serie di risultati utiliche li ha riportati in vettaalla classifica. Una vettache si presenta affollatissi-ma, visto che Mantova eCremonese la occupano incoabitazione con Grossetoe Pavia. A Mantova, co-munque, la squadra di Ro-selli potrà contare sul so-stegno di moltissimi tifosi. Ipullman in partenza daCremona, infatti, sarannouna ventina, cui si aggiun-geranno i tanti che rag-giungeranno lo stadio inauto.

di Dario Cortesi

Alle 15 di oggi, sabato 5 febbraio,allo Stade de France di Parigi ver-rà dato il calcio d’inizio di Francia- Scozia, e con esso inizierà uffi-cialmente anche l’edizione 2005di uno dei tornei più fascinosi almondo: il Sei Nazioni di rugby. La prima edizione del torneo sigioca nel 1884, vi partecipano so-lo quattro nazioni, essendo dispu-tato solo dalle formazioni britanni-che, e si conclude con la vittoriadell’Inghilterra che batte le altresquadre e si aggiudica conse-guentemente la Triple Crown, tro-feo riservato alla squadra britanni-ca che sconfigge le altre tre. Unpremio sopravvissuto fino ai nostritempi, che rappresenta una com-petizione nella competizione.La Francia si aggiungerà nel 1910,superando anche l’ostracismodella Scozia, e con essa il torneoassumerà la dimensione più nota,cioè quella del Cinque Nazioni, ri-masta tale fino all’aggiunta dell’I-talia, nel 2000.Il torneo, oltre a fermarsi in occa-sione delle due Guerre Mondiali, èsceso ancora a quattro squadrenegli anni Trenta per l’estromis-sione della Francia e si è ulterior-mente fermato nel 1972 per la de-vastante situazione socio-politicain Irlanda, con il conseguente ri-fiuto di Scozia e Galles di giocarenell’isola verde.Le sue particolarità sono vera-mente tantissime: basti pensareche solo nel 1993 è stata ricono-

sciuta la vittoria tramite un trofeodedicato. In precedenza, l’unicacoppa che veniva assegnata ognianno era la Calcutta Cup, messain palio dal 1879 nel match tra In-ghilterra e Scozia, e forgiata con lemonete della cassa del discioltoCalcutta Football Club, su cuivengono incisi i nomi dei capitaniin campo e della squadra vincitri-ce. Oltre al famigerato “cucchiaio dilegno”, che spetta alla squadrache termina il torneo a zero punti,il Sei Nazioni si può dire veramen-te vinto solo con il Grande Slam,cioè sconfiggendo tutte le altrenazionali. In generale, una dellestraordinarietà che rende unico tragli sport di squadra il rugby, è che

l’Irlanda si presenta sotto un’uni-ca bandiera, non divisa tra Eire eUlster, ovvero Irlanda e Irlanda delNord. Quella che gioca sui campicon la palla ovale rappresentaun’unica nazione, nessuna divi-sione di stampo politico o religio-so, tutti semplicemente a difende-re i colori di un’unica bandiera.Quella di quest’anno si presentacome una delle edizioni più equi-librate e incerte di sempre. L’In-ghilterra, campione del mondo incarica, vorrà rifarsi della stagionepassata, che ha visto la Franciaconquistare il Grande Slam nel-l’ultimo match e dominare il matchcon i rivali d’oltremanica a Parigi.A novembre gli inglesi in casahanno vinto nettamente contro il

Sud Africa (32-16), calpestato ilCanada mettendo a tabellone 70punti contro zero, ma nell’ultimodei test match, cioè le “amichevo-li” del rugby, sono stati sconfittidall’Australia per 19 a 21 a Twic-kenham, il tempio del rugby mon-diale.La Francia dovrà rispondere agliinterrogativi emersi dopo i testmatch autunnali, nel corso deiquali la prestigiosa vittoria controgli australiani è stata seguita dallasconfitta a Marsiglia con l’Argen-tina, e dalla lezione durissima, an-che sul piano fisico, subita alloStade de France dai maestri neo-zelandesi, che si sono imposti per45-6. Da questi test match è uscita alla

grande l’Irlanda, che a Dublino habattuto in sequenza Sud Africa,Argentina e Stati Uniti, dimostran-do una grandissima organizzazio-ne difensiva e qualche talento in-dividuale, come la terza linea O’-Driscoll e l’incredibile mediano dimischia Springer (1,70 per 71 kg)dimostrazione vivente che il rugbynon è solo sport per colossi, chela pongono come serissima outi-sider per la vittoria, consideratoche il calendario vedrà giocare In-ghilterra e Francia al LansdowneRoad di Dublino e vedrà i verdifuori casa con le squadre menoaccreditate per la vittoria, almenosulla carta.Il Galles è una squadra “cattiva”,con una grandissima tradizione, ein autunno è andato a un passodal battere gli All Blacks a Cardiff,uscendo dal campo sconfitto peruna sola lunghezza, e già nellapartita odierna con gli inglesi po-trebbe dimostrare la sua stoffa.Nella graduatoria pre-torneo gliscozzesi e i nostri azzurri sono si-curamente un gradino sotto il re-sto della concorrenza. La Scoziaresta molto temibile tra le muraamiche, ma soffre per la scarsapesantezza della sua mischia erealisticamente attenderà l’Italia, ilprossimo 26 febbraio, per cercaredi batterla ed evitare così il “cuc-chiaio di legno”.Gli azzurri sono reduci dai tre testmatch autunnali giocati contro av-versari che per qualità erano deci-samente diversi. Dopo una primabella vittoria contro il Canada, l’I-

talia ha sbattuto contro i neoze-landesi, uscendone con le ossarotte e con un passivo pesante(10-59), per poi chiudere il tritticodegli incontri battendo gli Usa.Perciò, se l’Italia è sicuramente in-feriore a Francia e Inghilterra (que-st’ultima, perdipiù, da affrontare aLondra), al Flaminio i ragazzi diJohn Kirwan venderanno cara lapelle cercando di raccogliere unrisultato di prestigio contro Gallese Irlanda, prima di volare a Edin-burgo per il match più abbordabi-le di tutti, quello con la Scozia. Alla luce delle ultime prestazioni ecalendario alla mano, seppur in untorneo che si presenta molto equi-librato, il mio personale pronosti-co va all’Irlanda, che credo abbiale carte in regola per riportare nel-l’isola il titolo che manca dal 1985e che la rende, delle cinque squa-dre storiche, quella da più tempoa digiuno di vittorie.Nel segnalare che l’intera coper-tura televisiva del Sei Nazioni ègarantita da La7, una tirata d’o-recchie va sicuramente alla Rai,che ha avuto in mano per un’eter-nità i diritti del Cinque Nazioni,persi scioccamente proprio orache il rugby ha finalmente la ribal-ta televisiva che merita. Fortuna-tamente la visione è rimasta dis-ponibile in un canale “in chiaro”.Così tutti potranno ammirare que-sto sport giocato al massimo li-vello e assaporare l’energia posi-tiva proveniente dai vari stadi, ri-manendone inevitabilmente affa-scinati.

LO SPORT IN PILLOLE

Doping in crescitatra i non tesserati

Salute a rischio

L’uso di sostanze dopanti èsempre più diffuso tra gli spor-tivi non tesserati e cresce la me-dicalizzazione degli atleti. Que-ste alcune delle considerazioniemerse dal convegno naziona-le “La tutela della salute nelleattività sportive e la lotta controil doping”, promosso all’IstitutoSuperiore di Sanità. La maggio-ranza dei farmaci dopanti vieneconsumata da atleti non tesse-rati, in particolare presso i cen-tri di fitness e le palestre.

La Bissolati si godeil quarto posto

Pallanuoto A1

In attesa di ritornare in vasca il 12febbraio, la Bissolati di “Gu” Bal-dineti, reduce dall’insperato pa-reggio con i campioni d’Italia delPosillipo, sfrutta la sosta per pre-parare al meglio il derby con laLeonessa di Brescia. In palio c’èil quarto posto appena conqui-stato, un piazzamento che la Bis-solati intende tenersi stretto finoal termine della regular season.Con la Leonessa, fra una settima-na, non sarà facile, ma il moraledella squadra è alle stelle.

Pizzighettonearrabbiato

Calcio C2

La sconfitta di misura di domeni-ca scorsa sul campo del Palaz-zolo è un boccone difficile da di-gerire per il Pizzighettone di mi-ster Venturato, espulso per pro-teste quando erano passati solo25 minuti dal fischio d’inizio. Nelmirino deri rivieraschi l’arbitro,reo di aver negato un rigore atempo ormai scaduto. In attesadel match casalingo del 13 feb-braio con l’Alto Adige, sabato 5febbraio amichevole a Spinade-sco col Piacenza Primavera.

Vanoli in trasfertanelle Marche

Basket B1

Archiviata con molti rimpianti lasconfitta interna di domenicascorsa con l’Univer Castelletto,la seconda consecutiva rime-diata al Palasomenzi, la VanoliSoresina cercherà un immedia-to riscatto domenica, sul par-quet della Banca Marche, che ingraduatoria ha sei punti in me-no. Resta ancor da colmare, pe-rò, il vuoto lasciato nella rosadalla partenza forzata di JohnEbeling, costretto all’addio daun grave infortunio.

Per la Rossini’strasferta a Voghera

Sfida lombardaper la Premier

Basket C1

Reduce dalla vittoria nel derbycittadino con la Juvi Sorini e dauna serie utile di cinque succes-si, sabato 5 febbraio la Rossini’sse la vedrà a Voghera con la ca-polista, cui ha rosicchiato quat-tro punti in due giornate. Per laSorini, invece, l’occasione per unimmediato riscatto si chiamaCernusco, squadra che però nel-la sfida dell’andata le ha giocatoun brutto scherzo. Per la Zerou-no Piadena, invece, gara casalin-ga con Desio, terza in classifica.

Volley A2

Dopo la terza vittoria consecuti-va, conquistata sul campo di ca-sa ai danni della Sira Ancona per3 set a 1, la Premier Crema cer-cherà di proseguire la sua seriepositiva anche nelle prossimedue trasferte, a Bergamo e Ca-stelnuovo Veronese. In partico-lare, il derby lombardo di dome-nica, contro una squadra che hasolo un punto in meno dei cre-maschi in classifica, potrebbeconsolidare la marcia dellasquadra verso la salvezza.

Al via allo Stade de France una delle edizioni più equilibrate e incerte di sempre

Con il Sei Nazioni il rugby è fascino allo stato puro

PROSSIMO TURNO

Domenica 06 febbraio(inizio ore 14,30)

Grosseto - Pistoiese

Lucchese - F.Andria

Lumezzane - Sangiovannese

Mantova - Cremonese

Pavia - Frosinone

Pro Patria - Novara

Sassari T. - Acireale

Spezia - Como

Vittoria - Pisa

Riposa: Prato

SQUADRE P.TI P.TE IN CASA FUORI RETI MEDIA ULTIMIV N P V N P F S INGLESE RISULTATI

Grosseto 39 20 5 2 2 6 4 1 21 7 +1 V V N V N

Mantova 39 20 6 3 0 5 3 3 27 14 +1 V V V V P

Pavia 39 20 8 1 1 4 2 4 30 18 -1 P V P V N

Cremonese 39 20 5 2 3 7 1 2 32 22 -1 P V V P N

Spezia 33 20 7 0 2 2 6 3 36 28 -5 N V N V N

Frosinone 33 20 8 2 1 1 4 4 23 20 -9 V P V N V

Pro Patria 31 20 5 4 1 3 3 4 24 18 -9 V V V N P

Pistoiese 30 20 7 3 0 1 3 6 18 15 -10 P N P V N

Sangiovannese 29 20 6 3 1 2 2 6 29 22 -11 N V P P N

Vittoria 23 20 4 4 2 1 4 5 16 18 -17 P V V V N

Lumezzane 23 20 4 3 3 2 2 6 19 28 -17 P V N V V

Pisa 23 20 3 5 3 2 3 4 22 21 -19 N P P P V

Novara 22 20 3 4 3 2 3 5 23 26 -18 P P V P P

Lucchese 21 20 1 7 1 3 2 6 22 30 -17 P N P N V

Sassari Torres 21 19 5 1 4 0 5 4 22 25 -18 N P P N P

Fidelis Andria 20 20 4 5 2 0 3 6 10 19 -22 N P V N N

Acireale 16 20 2 4 5 1 3 5 14 24 -26 V P N P P

Como 11 19 2 4 3 1 4 5 19 28 -20 N V N P N

Prato 10 20 1 2 7 1 2 7 13 37 -30 P P P P N

IL CAMMINO DEGLI AZZURRI

6 febbraio Italia-Irlanda Stadio Flaminio (Roma)

12 febbraio Italia-Galles Stadio Flaminio (Roma)

26 febbraio Scozia-Italia Murrayfield (Edinburgo)

12 marzo Inghilterra-Italia Twickenham (Londra)

19 marzo Italia-Francia Stadio Flaminio (Roma)

“Chi trova un amico trovaun tesoro”, e anche dipiù…!

PICCOLOSCHERMOda sabato 5 a venerdì 11 febbraio

9.05 ApriRai. Attualità9.15 Diglielo in faccia. Attualità

10.45 Tuttobenessere. Attualità11.35 La prova del cuoco. Varietà13.00 Occhio alla spesa. Attualità13.30 Tg114.05 Easy Driver. Attualità14.30 Stella del Sud. Attualità15.05 Il ristorante. Reality Show15.55 Italia che vai. Attualità17.00 Tg1 / Che tempo fa17.45 Passaggio a nord-ovest. Doc.20.00 Tg120.35 Le tre scimmiette. Varietà21.00 Ballando con le stelle. Varietà

7.00 Film - Salomone10.00 Linea Verde Orizzonti10.30 A Sua immagine. Rubrica10.55 Santa Messa12.00 Recita dell’Angelus12.20 Linea verde in diretta. Attualità13.30 Tg114.00 Domenica in. Varietà

Che tempo fa / Tg118.00 90° Minuto20.00 Tg120.35 Rai Sport Notizie20.45 Film - Il cuore nel pozzo22.50 Speciale Tg123.50 Oltremoda. Attualità

6.45 Unomattina. Attualità9.40 Dieci minuti di... Attualità

11.30 Tg111.35 La prova del cuoco13.00 Occhio alla spesa13.30 Tg114.10 Il ristorante. Reality Show15.05 TF - La signora in giallo15.50 La vita in diretta. Attualità17.00 Tg1 / Che tempo fa18.40 L’eredità. Quiz20.00 Tg120.30 Le tre scimmiette. Varietà21.00 Film - Il cuore nel pozzo23.10 Porta a porta. Attualità

6.45 Unomattina. Attualità9.40 Dieci minuti di... Attualità

11.30 Tg111.35 La prova del cuoco13.00 Occhio alla spesa13.30 Tg114.10 Il ristorante. Reality Show15.05 TF - La signora in giallo15.50 La vita in diretta. Attualità17.00 Tg1 / Che tempo fa18.40 L’eredità. Quiz20.00 Tg120.30 Le tre scimmiette. Varietà21.00 Il ristorante. Reality Show23.20 Porta a porta. Attualità

6.45 Unomattina. Attualità9.40 Dieci minuti di... Attualità9.55 Linea verde - Meteo

10.50 Relazione annuale per l’attivitàdel 2004 del Garante per la privacy

12.00 La prova del cuoco13.00 Occhio alla spesa13.30 Tg114.10 TF - La signora in giallo15.50 La vita in diretta. Attualità17.00 Tg118.40 L’eredità. Quiz20.00 Tg120.30 Le tre scimmiette. Varietà20.50 Calcio - Italia-Russia

6.45 Unomattina. Attualità9.40 Dieci minuti di... Attualità

11.30 Tg111.35 La prova del cuoco13.00 Occhio alla spesa13.30 Tg114.10 TF - La signora in giallo15.50 La vita in diretta. Attualità17.00 Tg1 / Che tempo fa18.40 L’eredità. Quiz20.00 Tg120.30 Le tre scimmiette. Varietà21.00 Film - Orgoglio capitolo secondo23.10 Porta a porta. Attualità0.45 Tg1

6.45 Unomattina. Attualità9.40 Dieci minuti di... Attualità

11.30 Tg111.35 La prova del cuoco13.00 Occhio alla spesa13.30 Tg114.10 TF - La signora in giallo15.50 La vita in diretta. Attualità17.00 Tg1 / Che tempo fa18.40 L’eredità. Quiz20.00 Tg120.30 Le tre scimmiette. Varietà21.00 TF - Un ciclone in convento23.05 Tv7. Attualità0.05 Tribuna politica. Attualità

6.45 Mattina - In famiglia per Telethon10.00 Tg210.25 Sulla via di Damasco10.55 TSP Regioni. Attualità11.35 Mezzogiorno - In famiglia11.45 Sci - Campionati mondiali13.00 Tg214.00 Cd Live. Musicale15.30 Club Disney. Varietà17.00 Sereno variabile. Attualità17.45 TF - The Practice18.30 Tg219.15 TF - The District20.30 Tg221.00 Film - Tre donne per un delitto

6.45 Mattina - In famiglia10.15 Domenica Disney. Cartoni11.30 Sci - Campionati mondiali12.45 Mezzogiorno - In famiglia13.00 Tg213.45 Quelli che... aspettano. Varietà14.55 Quelli che... il calcio. Varietà17.10 Stadio sprint18.00 Tg2 / Meteo 218.05 Tg2 Dossier. Attualità19.05 TF - Hunter20.00 Domenica sprint. Rub. sportiva20.30 Tg221.00 TF - Jag - Avvocati in divisa22.30 La domenica sportiva

7.00 Go-cart mattina. Cartoni9.30 Protestantesimo

10.00 Tg2 / Motori / Medicina 3310.45 Tg211.00 Piazza Grande. Attualità13.00 Tg214.00 L’Italia sul 2. Attualità15.45 Al posto tuo. Attualità17.10 Tg217.15 Cartoni Animati18.30 Tg2 / Meteo 219.00 TF - The District19.50 Cartoni Animati20.30 Tg221.00 TF - Navy N.C.I.S.

7.00 Go-cart mattina. Cartoni9.10 Vivere in salute. Rubrica

10.00 Tg2 / Meteo 2 / Medicina 3310.45 Tg211.00 Piazza Grande. Attualità13.00 Tg214.00 L’Italia sul 2. Attualità15.45 Al posto tuo. Attualità17.10 Tg217.30 Tribuna politica. Attualità18.30 Tg2 / Meteo 219.00 TF - The District19.50 Cartoni Animati20.30 Tg221.00 TF - Il capitano

7.00 Go-cart mattina. Cartoni9.25 TF - Girlfriends

10.00 Tg2 / Meteo 2 / Medicina 3311.00 Piazza Grande. Attualità13.00 Tg214.00 L’Italia sul 2. Attualità15.45 Al posto tuo. Attualità17.10 Tg217.25 Cartoni Animati17.50 Art attack. Varietà18.30 Tg2 / Meteo 219.00 TF - The district19.50 Cartoni Animati20.30 Tg221.00 Film - In fondo al cuore

9.10 Vivere in salute. Rubrica10.00 Tg2 / Meteo 2 / Medicina 3310.45 Tg211.00 Piazza Grande. Attualità13.00 Tg214.00 L’Italia sul 2. Attualità15.45 Al posto tuo. Attualità17.10 Tg217.15 Cartoni animati17.40 Art attack. Varietà18.30 Tg219.00 TF - The district19.50 Cartoni Animati20.30 Tg221.00 Punto e a capo. Attualità

7.00 Go-cart mattina. Cartoni9.45 Un mondo a colori

10.00 Tg2 / Meteo 2 / Medicina 3311.00 Piazza Grande. Attualità13.00 Tg214.00 Sci - Campionati mondiali15.45 Al posto tuo. Attualità17.10 Tg217.15 Cartoni Animati17.40 Art attack. Varietà19.00 TF - The District19.50 Cartoni Animati20.30 Tg221.00 TF - Il capitano23.00 Dove vai in vacanza? Attualità

9.05 Il videogiornale del Fantabosco11.00 Tgr Economia / Estovest

Levante / Italia Agricoltura12.00 Tg3 Sport / Meteo12.25 Tgr Il settimanale12.55 Tgr Bellitalia / Mediterraneo14.00 Tg Regione / Tg314.50 Tgr Ambiente Italia15.50 Sabato Sport19.00 Tg Regione / Tg3 / Meteo20.00 Blob. Varietà20.10 Che tempo che fa. Varietà21.00 Speciale Superquark. Doc.23.05 Tg Regione / Tg323.25 Gaia - Files. Doc.

7.00 Aspettando “E’ domenica papà”8.00 E’ domenica papà9.45 Timbuctù. Doc.

11.15 Tgr Europa / RegionEuropa12.10 TeleCamere. Attualità12.40 Racconti di vita. Attualità13.20 Passepartout14.00 Tg Regione / Tg314.30 Alle falde del Kilimangiaro18.00 Per un pugno di libri. Quiz19.00 Tg Regione / Tg3 / Meteo20.00 Blob. Varietà20.10 Che tempo che fa. Varietà21.00 Elisir. Attualità23.00 Tg3 Regione

9.15 Cominciamo bene - Prima10.05 Cominciamo bene. Attualità12.00 Tg3 Sport / Meteo12.45 Cominciamo bene - Le storie13.10 Film - Cuore e batticuore14.00 Tg Regione / Tg314.50 Tgr Leonardo15.10 Treddi. Varietà15.50 TF - Grani di pepe16.25 Melevisione favole e cartoni17.00 Cose dell’altro Geo. Attualità17.50 Geo & Geo. Attualità19.00 Tg Regione / Tg3 / Meteo20.30 Un posto al sole. Soap21.00 Chi l’ha visto? Attualità

9.05 Cominciamo bene - Prima10.30 Cominciamo bene. Attualità12.00 Tg3 Sport / Meteo12.45 Cominciamo bene - Le storie13.00 Sci - Campionati mondiali14.00 Tg Regione / Tg315.10 Treddi. Varietà15.50 TF - Grani di pepe16.25 Melevisione favole e cartoni17.00 Cose dell’altro Geo. Attualità17.50 Geo & Geo. Attualità19.00 Tg Regione / Tg3 / Meteo20.10 Blob. Varietà20.30 Un posto al sole. Soap20.55 Calcio U21 - Italia-Russia

9.05 Cominciamo bene - Prima10.30 Cominciamo bene. Attualità12.00 Tg3 Sport / Meteo12.45 Cominciamo bene - Le storie13.00 Sci - Campionati mondiali14.00 Tg Regione / Tg315.10 Treddi. Varietà15.50 TF - Grani di pepe16.25 Melevisione favole e cartoni17.00 Cose dell’altro Geo. Attualità17.50 Geo & Geo. Attualità19.00 Tg Regione / Tg3 / Meteo20.10 Blob. Varietà20.30 Soap - Un posto al sole21.00 Mi manda Raitre. Attualità

9.05 Cominciamo bene - Prima10.05 Cominciamo bene. Attualità12.00 Tg3 Sport / Meteo12.45 Cominciamo bene - Le storie12.55 TF - Cuore e batticuore14.00 Tg Regione / Tg314.50 Tgr Leonardo15.10 Treddi. Varietà15.50 TF - Grani di pepe16.25 Melevisione favole e cartoni17.00 Cose dell’altro Geo. Attualità17.50 Geo & Geo. Attualità19.00 Tg Regione / Tg3 / Meteo20.30 Un posto al sole. Soap21.00 Gli album di Marco Paolini

9.05 Cominciamo bene - Prima10.05 Cominciamo bene. Attualità12.00 Tg3 Sport / Meteo12.40 Cominciamo bene - Le storie12.55 Tribuna politica. Attualità14.00 Tg Regione / Tg314.50 Tgr Leonardo15.10 Treddi. Varietà15.50 TF - Grani di pepe16.25 Melevisione favole e cartoni17.00 Cose dell’altro Geo. Attualità18.15 Geo & Geo. Attualità19.00 Tg Regione / Tg3 / Meteo20.30 Un posto al sole. Soap21.00 La grande storia. Doc.

7.30 TF - Un medico tra gli orsi8.35 Film - Hard Time

10.35 Il mio migliore amico. Varietà11.30 Tg411.40 Forum. Attualità13.30 Tg4 / Meteo414.00 Appuntamento con la storia16.00 Alta società. Attualità17.00 Donnavventura. Attualità18.00 Pianeta mare. Attualità18.55 Tg419.35 Ieri e oggi in tv. Varietà20.10 TF - Walker Texas Ranger21.00 TF - Criminal intent23.05 Parlamento in. Attualità

7.30 TF - Un medico tra gli orsi8.30 Domenica in concerto9.30 Il mio migliore amico. Attualità

10.00 Santa Messa11.00 Pianeta mare. Attualità11.30 Tg412.15 Melaverde. Attualità13.30 Tg4 / Meteo414.00 Film - Lo sceriffo senza pistola15.50 Film - La tigre è ancora viva:

Sandokan alla riscossa18.20 TF - Colombo18.55 Tg421.00 Film - Il castello23.35 Film - Hollywood Ending

7.45 TF - MacGyver8.45 Vivere meglio. Attualità9.50 Soap - Saint-Tropez

10.50 Soap - Febbre d’amore11.30 Tg411.40 Forum. Attualità13.30 Tg4 / Meteo414.00 TF - Il fuggitivo15.00 Solaris. Il mondo a 360°. Doc.16.00 Soap - Sentieri16.45 Film - Tempeste sul Congo18.55 Tg419.35 Sipario del Tg420.10 TF - Walker Texas Ranger21.00 TF - Distretto di polizia 3

7.45 TF - MacGyver8.45 Vivere meglio. Attualità9.50 Soap - Saint-Tropez

10.50 Soap - Febbre d’amore11.30 Tg411.40 Forum. Attualità13.30 Tg4 / Meteo414.00 TF - Il fuggitivo15.00 Solaris. Il mondo a 360°. Doc.16.00 Soap - Sentieri16.35 Film - La lancia che uccide18.55 Tg419.35 Sipario del Tg420.10 TF - Walker Texas Ranger21.00 Film - Giustizia a tutti i costi

7.45 TF - MacGyver8.45 Vivere meglio. Attualità9.50 Soap - Saint-Tropez

10.50 Soap - febbre d’amore11.30 Tg411.40 Forum. Attualità13.30 Tg4 / Meteo414.00 TF - Il fuggitivo15.00 Solaris. Il mondo a 360°. Doc.16.00 Soap - Sentieri16.45 Film - Agguato sul fondo18.55 Tg419.35 Sipario del Tg420.10 TF - Walker Texas Ranger21.00 Film - Chi trova un amico...

7.45 TF - MacGyver8.45 Vivere meglio. Attualità9.50 Soap - Saint-Tropez

10.50 Soap - Febbre d’amore11.30 Tg411.40 Forum. Attualità13.30 Tg4 / Meteo414.00 TF - Il fuggitivo15.00 Solaris. Il mondo a 360°. Doc.16.00 Soap - Sentieri16.40 Film - Cin Cin18.55 Tg419.35 Sipario del Tg420.10 TF - Walker Texas Ranger21.00 La macchina del tempo

7.45 TF - MacGyver8.45 Vivere meglio. Attualità9.50 Soap - Saint-Tropez

10.50 Soap - Febbre d’amore11.30 Tg411.40 Forum. Attualità13.30 Tg4 / Meteo414.00 TF - Il fuggitivo15.00 Solaris. Il mondo a 360°. Doc.16.00 Film - Adorabile infedele18.55 Tg419.35 Sipario del Tg420.10 TF - Walker Texas Ranger21.00 Stranamore. Varietà23.35 Film - Un divano a New York

Rai 1 Rai 2 Rai 3 Rete 4

Ariete21 MARZO20 APRILE

Non fatevi prendere la ma-no dalla fretta, dall’incertez-za e dall’insoddisfazione.

toro21 APRILE

20 MAGGIO

Mettete a punto nuovi pro-getti, anche destinati adevolversi in tempi lunghi!

gemelli21 MAGGIO20 GIUGNO

Adottate una linea d’azioneprudente, se volete evitareguai, anche pesanti!

cancro21 GIUGNO22 LUGLIO

Persone apparentementeaffascinanti potrebbero de-ludervi molto!

leone23 LUGLIO22 AGOSTO

Vietato distrarsi: ritmi di vitacomplessi richiederanno unforte impegno!

vergine23 AGOSTO

22 SETTEMBRE

OORROOSSCCOOPPOO

5SABATO

FEBBRAIO

6DOMENICA

FEBBRAIO

7LUNEDI

FEBBRAIO

8MARTEDI

FEBBRAIO

9MERCOLEDI

FEBBRAIO

10GIOVEDI

FEBBRAIO

11VENERDI

FEBBRAIO

LA SETTIMANA

Immaginiamo che siadomenica pomeriggio e che,stanchi dell’insulsociangottare di “Quelli che..il calcio”, decidiate ditradire il campionato. Dopoaver scartato i tradizionalicassonetti domenicali, ilvostro occhio cadesull’inizio di una partita…della nazionale? I giocatorihanno la maglia azzurra, ilcampo è verde, c’è perfinol’arbitro. Qualcosa nonquadra, però: tutti igiocatori cantano l’innonazionale e il pubblicocanta con la squadra! I voltisono quelli di perfettisconosciuti (vuoi vedereche finalmente Lippi hascelto i giocatori senzal’aiuto degli sponsor?), manon c’è tempo di pensarcitroppo, che la partita inizia.Il mistero s’infittisce:nessuno si butta a terrafingendo agghiacciantimutilazioni, l’arbitro non èmai costretto a sedareridicole risse tra muscolosimilionari isterici, ognidecisione arbitrale vieneaccettata dai giocatori conserenità. Certo, il pallone hauna strana forma, ma, vuoiper l’abbiocco, vuoi per gliorrori a cui ci ha abituato laNike (cfr. rotero), non cifacciamo caso. La partitaprosegue: i giocatori nonesitano a gettarsi nellemischie più fragorose, nontolgono il piede nelloscontro. Il pubblico, inquesto buffo stadio senzarecinzioni, incita consportiva civiltà i suoi eroi,senza slogan offensivi, néincitazioni alla violenza.Senza rendervene conto,non siete più spalmati suldivano ma in piedi,trepidanti per quell’ultimaazione, per quell’ultimacorsa. Il risultato non è piùin discussione, ma c’èancora spazio per unsussulto d’orgoglio, per unaltro grido di gioia verso ilcielo. L’arbitro fischia lafine, il vinto si congratulacon il più forte e il pubblicoapplaude tutti quanti. E voi?Voi sfogliate affannosi iprogrammi tv per nonperdere il prossimo turnodel “Sei Nazioni” di rugby.

Marco Cottarelli([email protected])

Ci sono l’arbitroe il pallone,

ma non è calcio

Piccolo Schermo 29Sabato 5 febbraio 2005

8.00 Tg58.30 Loggione. Musicale9.15 Film - Figli di un dio minore

11.50 Il piattoforte. Rubrica13.00 Tg513.40 TF - Casa Vianello14.10 Amici. Reality Show16.00 Amici libri. Reality Show16.55 TF - Miss Match17.55 Celebrità. Attualità18.45 Chi vuol essere milionario. Quiz20.00 Tg520.30 Striscia la notizia. Varietà21.00 Tele-Faidaté. Varietà23.50 Nonsolomoda. E’... Attualità

6.00 Tg5 Prima Pagina7.55 Traffico - Meteo 58.00 Tg58.40 Le frontiere dello spirito9.20 Film - Scappo dalla città 2

11.50 Il piattoforte. Varietà13.00 Tg513.35 Buona Domenica. Varietà18.15 TF - Finalmente soli18.45 Buona Domenica Sera. Varietà20.00 Tg520.40 Scherzi a parte. Varietà23.30 Terra! Attualità0.30 Nonsolomoda - E’... Attualità1.15 Tg5

8.00 Tg58.55 Verissimo magazine. Attualità9.35 Tutte le mattine. Attualità

12.15 Soap - Vivere13.00 Tg513.40 Soap - Beautiful14.15 Soap - CentoVetrine14.45 Uomini e donne. Attualità16.10 Amici. Reality Show17.00 Verissimo. Attualità18.45 Chi vuol essere milionario. Quiz20.00 Tg520.30 Striscia la notizia. Varietà21.00 Film - La leggenda di Al, John

& Jack

8.00 Tg58.55 La mattina di Verissimo9.35 Tutte le mattine. Attualità

12.15 Soap - Vivere12.45 Il diario. Attualità13.00 Tg513.40 Soap - Beautiful14.15 Soap - CentoVetrine14.45 Uomini e donne. Attualità16.10 Amici. Reality Show17.00 Verissimo. Attualità18.45 Chi vuol essere milionario. Quiz20.00 Tg520.30 Striscia la notizia. Varietà21.00 TF - Un ciclone in famiglia

8.00 Tg58.55 La mattina di Verissimo9.35 Tutte le mattine. Attualità

12.15 Soap - Vivere12.45 Il diario. Attualità13.00 Tg513.40 Soap - Beautiful14.15 Soap - CentoVetrine14.45 Uomini e donne. Attualità16.10 Amici. Reality Show17.00 Verissimo. Attualità18.45 Chi vuol essere milionario. Quiz20.00 Tg520.30 Striscia la notizia. Varietà21.00 TF - R.I.S. - Delitti imperfetti

8.00 Tg58.55 La mattina di Verissimo9.35 Tutte le mattine. Attualità

12.15 Soap - Vivere12.45 Il diario. Attualità13.00 Tg513.40 Soap - Beautiful14.15 Soap - CentoVetrine14.45 Uomini e donne. Attualità16.10 Amici. Reality Show17.00 Verissimo. Attualità18.45 Chi vuol essere milionario. Quiz20.00 Tg520.30 Striscia la notizia. Varietà21.00 Amici. Varietà

8.00 Tg58.55 La mattina di Verissimo9.35 Tutte le mattine

12.15 Soap - Vivere12.45 Il diario. Attualità13.00 Tg513.40 Soap - Beautiful14.15 Soap - CentoVetrine14.45 Uomini e donne. Attualità16.10 Amici. Reality Show17.00 Verissimo. Attualità18.45 Chi vuol essere milionario. Quiz20.00 Tg520.30 Striscia la notizia. Varietà21.00 Zelig Circus. Varietà

7.00 Cartoni Animati11.55 Topo Gigio Show. Varietà12.25 Studio Aperto / Meteo13.00 Candid Camera. Varietà13.30 Top of the Pops14.40 Film - Pensieri spericolati16.25 Film - Gremlins18.30 Studio Aperto / Meteo19.00 Topo Gigio Show. Varietà19.55 Wrestling SmackDown!21.05 Film - Balto 222.55 Guida al campionato0.05 Rtv - clip. Reality Show0.40 Studio Sport1.30 “Una notte con Norman Bates”

7.30 Cartoni Animati10.20 Campioni - Il sogno. Reality12.25 Studio Aperto / Meteo13.00 Guida al campionato14.00 Film - Scooby Doo e l’isola

degli zombi15.30 Scooby Doo show. Cartoni16.00 Film - Batman & Robin18.30 Studio Aperto / Meteo19.00 TF - Squadra Emergenza19.55 TF - Will & Grace20.30 TF - Grandi domani22.35 Controcampo. Sport0.50 Studio sport1.20 Fuori campo

7.00 Cartoni Animati9.10 Film - La guerra dei bottoni

11.20 TF - Più forte ragazzi12.25 Studio Aperto / Meteo13.40 Cartoni Animati14.30 Campioni - Il sogno. Reality16.00 Cartoni Animati17.55 TF - Malcom18.30 Studio Aperto / Meteo19.00 Finché c’è Ditta c’è speranza19.40 TF - Tutto in famiglia20.10 TF - Una mamma per amica21.05 Camera Café. Sit-com22.00 Love bugs. Sit-com23.00 Lo spaccanoci. Varietà

7.00 Cartoni Animati9.10 Film - Lezioni d’estate

11.20 TF - Più forte ragazzi12.15 Secondo voi. Attualità12.25 Studio Aperto / Meteo13.40 Cartoni Animati14.30 Campioni - Il sogno. Reality15.00 TF - Boston Public15.55 Cartoni Animati17.55 TF - Malcom18.30 Studio Aperto / Meteo19.00 Camera café / Love bugs20.10 TF - Una mamma per amica21.05 Le iene show. Varietà22.35 TF - Ally McBeal

7.00 Cartoni Animati9.10 Film - Il ritorno della famiglia Brady

11.20 TF - Più forte ragazzi12.25 Studio Aperto / Meteo13.40 Cartoni Animati14.30 Campioni - Il sogno. Reality15.00 TF - Boston Public15.55 Cartoni Animati17.55 TF - Malcom18.30 Studio Aperto / Meteo19.00 Camera café / Love bugs20.10 TF - Una mamma per amica21.05 Film - L’era glaciale22.50 Cronache marziane. Varietà0.30 Studio sport

7.00 Cartoni Animati9.10 Film - Giovani, carini

e disoccupati11.20 TF - Più forte ragazzi12.25 Studio Aperto / Meteo13.40 Cartoni Animati14.30 Campioni - Il sogno. Reality15.00 TF - Boston Public15.55 Cartoni Animati17.55 TF - Malcom18.30 Studio Aperto / Meteo19.00 Camera café / Love bugs20.10 TF - Una mamma per amica21.05 TF - C.S.I.22.55 TF - The Shield

7.00 Cartoni Animati9.10 Film - Roxanne

11.20 TF - Più forte ragazzi12.25 Studio Aperto / Meteo13.40 Cartoni Animati14.30 Campioni - Il sogno. Reality15.00 TF - Boston Public15.55 Cartoni Animati17.55 TF - Malcom18.30 Studio Aperto / Meteo19.00 Camera café / Love bugs20.10 TF - Una mamma per amica21.05 Film - Rambo23.30 Cronache marziane0.40 Studio sport

9.35 TF - Gli eroi di Hogan10.00 Film - Colpo gobbo all’italiana12.00 On the road. Rubrica12.30 Tg La713.05 TF - Il cliente14.00 Sport story14.55 Rugby - Torneo 6 Nazioni17.00 Film - Quebec18.30 Rugby - Torneo 6 Nazioni20.35 Tg La721.00 L’infedele. Attualità23.30 Pianeta sette. Attualità0.30 Tg La7

Saturday Night Live con...

9.20 Film - La vendetta di Ursus11.30 Anni luce. Rubrica12.30 Tg La7 / La settimana13.05 TF - Il cliente14.05 Documentario14.35 Sport story. Rubrica15.30 Rugby - Torneo 6 Nazioni17.40 Film - Gli eroi di Telemark20.00 Tg La7 / Sport 721.00 TF - Star Trek - Enterprise23.30 I fantastici cinque. Reality0.30 Tg La7

M.O.D.A. Rubrica

9.20 Due minuti un libro9.30 TF - L’ispettore Tibbs

10.30 Isole. Doc.11.30 TF - The Practice12.30 Tg La713.05 TF - Matlock14.00 Film - La mia legge16.00 Atlantide. Doc.18.00 TF - Jarod il camaleonte19.00 TF - N.Y.P.D. Blue20.00 Tg La720.30 Otto e mezzo. Attualità21.00 Il processo di Biscardi0.00 Effetto reale. Attualità0.30 Tg La7 / La 25ª ora. Rubrica

9.30 TF - L’ispettore Tibbs10.30 Isole. Doc.11.30 TF - The Practice12.30 Tg La713.05 TF - Matlock14.05 Film - Le avventure e gli amori

di Omar Khayyam16.05 Atlantide. Doc.18.00 TF - Jarod il camaleonte19.00 TF - N.Y.P.D. Blue20.00 Tg La720.30 Otto e mezzo. Attualità21.30 Film - Difesa a oltranza23.30 Markette. Varietà0.30 Tg La7 / La 25ª ora. Rubrica

9.30 TF - L’ispettore Tibbs10.30 Isole. Doc.11.30 TF - The Practice12.30 Tg La713.05 TF - Matlock14.05 Film - Passione gitana16.05 Atlantide. Doc.18.00 TF - Jarod il camaleonte19.00 TF - N.Y.P.D. Blue20.00 Tg La720.30 Otto e mezzo. Attualità21.30 I fantastici cinque. Reality22.30 Due sul divano. Varietà23.30 Markette. Varietà0.30 Tg La7 / La 25ª ora. Rubrica

9.30 TF - L’ispettore Tibbs10.30 Isole. Doc.11.30 TF - The Practice12.30 Tg La713.05 TF - Matlock14.05 Film - La rivolta dei pretoriani16.05 Atlantide. Doc.18.00 TF - Jarod il camaleonte19.00 TF - N.Y.P.D. Blue20.00 Tg La720.30 Otto e mezzo. Attualità21.30 Missione natura. Doc.23.30 Markette. Varietà0.30 Tg La7 /

La 25ª ora. Rubrica

9.30 TF - L’ispettore Tibbs10.30 Isole. Doc.11.30 TF - The Practice12.30 Tg La713.05 TF - Matlock14.05 Film - I ribelli del Kansas16.05 Atlantide. Doc.18.00 TF - Jarod il camaleonte19.00 TF - N.Y.P.D. Blue20.00 Tg La720.30 Otto e mezzo. Attualità21.30 Film - La notte dell’aquila23.30 Due sul divano. varietà0.30 Tg La7

La 25ª ora. Rubrica

8.30 L’oroscopo della settimana8.40 Documentario9.00 Film

11.30 Obiettivo Notizie - TG12.00 Italianissima - liscio13.30 Obiettivo Notizie - TG16.20 Film18.30 Documentario19.00 Obiettivo Notizie - TG19.25 Dentro le notizie20.30 Obiettivo Notizie - TG20.50 Concerti - Manifestazioni22.30 Obiettivo Notizie - TG22.55 Domani è un altro giorno23.05 Concerto banda di Soncino

8.30 L’oroscopo della settimana8.40 Documentario9.00 Film

11.30 Obiettivo Notizie - TG12.00 Italianissima - liscio13.30 Obiettivo Notizie - TG16.20 Film18.15 Obiettivo Judo19.00 Obiettivo Notizie - TG19.25 Obiettivo Società & Cultura20.30 Obiettivo Notizie - TG20.50 Concerti22.30 Obiettivo Notizie - TG22.55 Domani è un altro giorno23.05 Obiettivo Salute

8.30 L’oroscopo della settimana8.40 Documentario9.00 Film

11.30 Obiettivo Notizie - TG12.00 Italianissima - liscio13.30 Obiettivo Notizie - TG16.20 Film17.30 Documentario19.00 Obiettivo Notizie - TG19.25 Obiettivo Società & Cultura20.30 Obiettivo Notizie - TG20.50 Incontri Pizzighettone Calcio22.30 Obiettivo Notizie - TG22.55 Domani è un altro giorno23.05 Documentario

8.30 L’oroscopo della settimana8.40 Documentario9.00 Film

11.30 Obiettivo Notizie - TG12.00 Italianissima - liscio13.30 Obiettivo Notizie - TG16.20 Film17.30 Documentario19.00 Obiettivo Notizie - TG19.25 Mylena Basket Treviglio20.30 Obiettivo Notizie - TG20.50 Obiettivo Sportivo22.30 Obiettivo Notizie - TG22.55 Domani è un altro giorno23.05 Incontri Pizzighettone Calcio

8.30 L’oroscopo della settimana8.40 Documentario9.00 Film

11.30 Obiettivo Notizie - TG12.00 Italianissima - liscio13.30 Obiettivo Notizie - TG16.20 Film17.30 Documentario19.00 Obiettivo Notizie - TG19.25 Obiettivo Società & Cultura20.30 Obiettivo Notizie - TG20.50 Obiettivo Show22.30 Obiettivo Notizie - TG22.55 Domani è un altro giorno23.05 Obiettivo Sportivo

8.30 L’oroscopo della settimana8.40 Documentario9.00 Film

11.30 Obiettivo Notizie - TG12.00 Italianissima - liscio13.30 Obiettivo Notizie - TG16.20 Film17.30 Obiettivo sul Territorio19.00 Obiettivo Notizie - TG19.25 Volley Time20.30 Obiettivo Notizie - TG20.50 SuperTomboloneQuiz - Gioco22.30 Obiettivo Notizie - TG22.55 Domani è un altro giorno23.05 Obiettivo Show

8.30 L’oroscopo della settimana9.00 Film

11.30 Obiettivo Notizie - TG12.00 Italianissima - liscio13.30 Obiettivo Notizie - TG13.55 Dentro le Notizie16.20 Film18.15 Volley Time19.00 Obiettivo Notizie - TG19.25 Obiettivo Società & Cultura20.30 Obiettivo Notizie - TG20.50 Dentro le Notizie22.30 Obiettivo Notizie - TG22.55 Domani è un altro giorno23.05 Documentario

Canale 5 Italia 1 La 7 Tele Sol Regina

ffiillmm ddaa nnoonn ppeerrddeerreeve difficoltà. All’inizio Gwencerca di evadere e ribellar-si, ma poi l’amicizia con Ed-die (Viggo Mortensen) e lamorte di una compagna latrasformano completamen-te. Sandra Bullock con que-sto film voleva togliersi l’eti-chetta di «fidanzata d’Ame-rica».

MERCOLEDI 9ore 21.05 - Italia 1L’ERA GLACIALE

Durante l’ultima glaciazionedel nostro pianeta, gli ani-mali si dirigono verso il Sudin cerca di salvezza. Tra essiil mammuth Manfred, il bra-dipo Sid e Diego, una tigredai denti a sciabola. I tre siimbattono in un cucciolod’uomo e decidono di ripor-tarlo ai genitori. Ma devonoaffrontare mille avventurerese esilaranti dallo scoiat-tolo Scrat che, per tutto iltempo, tenta di sotterrareuna ghianda. Eccellente ildoppiaggio di Leo Gullotta(Manfred), Claudio Bisio(Sid) e Pino Insegno (Diego).

DOMENICA 6ore 21 - Rete 4IL CASTELLOcon Robert Redford, JamesGandolfini, Mark Ruffalo,Delroy Lindo, Steve BurtonPur vantando una gloriosacarriera, il generale Irwin(Robert Redford) è rinchiu-so in un carcere militare peraver disubbidito a un ordinesuperiore causando la mor-te di otto soldati. Ma il peni-tenziario non lo doma, e ir-win porta avanti una batta-glia contro i metodi crudelie vessatori del direttore del-l’istituto, il colonnello Winter(James Gandolfini), facendoanche molti proseliti. La fi-glia di Redford è l’attriceRobin Wright-Penn, anchese non compare nel cast.

LUNEDI 7ore 21.00 - Canale 5LA LEGGENDA DI AL,JOHN & JACKcon Aldo Baglio, GiovanniStorti, Giacomo Poretti, Al-do MaccioneNella New York del ‘59, tregangster pasticcioni, Al,John e Jack (Aldo, Giovan-ni e Giacomo), devono eli-minare un certo Frankie(Giovanni Esposito) perconto del boss Genovese(Aldo Maccione). Ma i treuccidono la persona sba-gliata e il capo si gioca la lo-ro vita ai dadi. Per un colpodi fortuna vengono rispar-miati e incaricati di occu-parsi della zia del boss. Ma,tanto per cambiare, fannocilecca e la donna muore. Ilterzetto però, ancora unavolta, se la cava.

LUNEDI 7ore 23.15 - Canale 528 GIORNIcon Sandra Bullock, ViggoMortensen, Dominic West,Steve Buscemi

Gwen Cummings (SandraBullock, nella foto) vive aNew York col fidanzato, Ja-sper (Dominic West), con ilquale fa uso di alcol e dro-ga. Finisce così davanti a ungiudice che la condanna ascontare 28 giorni in unacomunità di persone in gra-

Fatevi desiderare, ma sen-za esagerare: vi verranno acercare!

bilancia23 SETTEMBRE

22 OTTOBRE

Tutto bene, ma non pren-dete sottogamba eventualidifficoltà!

scorpione23 OTTOBRE

21 NOVEMBRE

Fascino personale in au-mento e possibilità di gran-di successi!

sagittario22 NOVEMBRE21 DICEMBRE

Prendetevela comoda…tanto gli eventi seguiranno illoro corso!

capricorno22 DICEMBRE20 GENNAIO

Armonia su tutta la linea,soprattutto in campo senti-mentale!

acquario21 GENNAIO19 FEBBRAIO

Attenzione ai nemici nasco-sti, magari invidiosi dei vo-stri recenti successi!

PESCI20 FEBBRAIO

20 MARZO

OORROOSSCCOOPPOO

DOM

ENIC

A 6

Controcampo - ore 22.35 - Italia 1

SandroPiccinini

GIOV

EDI 1

0

Punto e a capo - ore 21.00 - rai 2

GiovanniMasotti

VENE

RDI 1

1

Zelig Circus - ore 21.00 - Canale 5

BeppeBraida

LA

Nella replica di sabato 5 febbraio della trasmissione “Dentrole notizie”, in onda su Tele Sol Regina di Soresina a partiredalle 19,20 (e la domenica alle ore 11), l’assessore provin-ciale Giovanni Biondi parlerà della futura visita del presiden-te della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a Cremona. Tra glialtri temi toccati dalla trasmissione, la questione dell’energiaalternativa, il congresso provinciale dell’Udc, il Premio Mar-cora, il voto agli immigrati a Casalmaggiore e il beach volleya Cremona. Nel corso della puntata, interviste telefoniche aldirettore del Piccolo, Simone Ramella, e al segretario provin-ciale dell’Udc, Franco Vaiani.

Dentro le notizie...

Settimanale di informazionewww.ilpiccologiornale.it

Simone Ramelladirettore responsabile

[email protected]

Direzione, redazione e prestampaVia S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona

Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14Fax 0372 59.78.74

Amministrazione e diffusioneVia S. Bernardo 37 - 26100 Cremona

Tel. 0372 43.54.74 - Fax 0372 59.78.60Grafica e vendite

Tel. 0372 45.39.67 - 43.43.85Fax 0372 59.78.60

Società editrice:Promedia Società Cooperativa

Via del Sale, 19 - Cremona

Stampa:IGEP - Via Castelleone, 152

26100 Cremona

Distribuzione:Agenzia L. Canesi - via Corte, 16

26100 Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Numero chiuso in tipografiavenerdì 4 febbraio ore 24,00

Taccuino30Sabato 5 febbraio 2005

Il Piccolo Giornaleil settimanale di Cremona

METEO WEEK-END

SABATO 5 FEBBRAIO 2005

Città Sabato Domenica Lunedi

Bergamo 3 4 5

Brescia 1 2 4

Como -1 -2 -1

CREMONA -2 0 1

Lecco 0 0 1

Lodi 3 4 6

Mantova 0 2 3

Milano 3 4 6

Pavia 3 5 5

Sondrio -8 -7 -8

Varese 1 0 2

TEMPERATURE MASSIME PREVISTEIN LOMBARDIA

DOMENICA 6 FEBBRAIO 2005 LUNEDI’ 7 FEBBRAIO 2005

La ricevitoria di

propone questo terno sulla ruota di

NAPOLI 7 - 22 - 44e questa combinazione per il

5 - 11 - 30 - 42 - 55 - 776 - 40 - 48 - 53 - 60 - 90

TADI STEFANIAAnnicco (CR)

Nella foto di Renato Modesti, un momento dell’affollato raduno Sikh avvenuto nei giorniscorsi nella tensostruttura installata a Martignana Po. Un evento per gli indiani residentinella zona, che sono intervenuti numerosi per incontrare il Baba Ranjit Singh.

CURIOSANDO...

5 FEBBRAIO 2005Vespri d’organo in San LucaMeditazioni musicali ante missam, Michele Bosiosuona lo storico organo “Giuseppe Rotelli”(1901) - Piazza San Luca (Chiesa di SanLuca) CREMONA - ore 17.30 - Ingresso libero -INFORMAZIONI: Comitato Organistico Cremone-se tel. 328 8123610 - 0372 569021

6 FEBBRAIO 2005Vespri d’organo in San LucaMeditazioni musicali ante missam - Piazza San Lu-ca (Chiesa di San Luca) CREMONA - ore 11.15 -Ingresso libero - INFORMAZIONI: Comitato Orga-nistico Cremonese tel. 328 8123619 - 0372 569021

6 FEBBRAIO 2005Vespri d’organo in Sant’OmobonoConcerto organistico e visita guidata della Chie-sa - Piazza Sant’Omobono (Chiesa di Sant’Omo-bono) CREMONA - ore 15.30 - Ingresso libero -INFORMAZIONI: Comitato Organistico Cremone-se tel. 328 8123619 - 0372 569021

6 FEBBRAIO 2005Vespri d’organo in Sant’AgostinoMeditazioni musicali post missam vespertinam -Piazza Sant’Agostino (Chiesa di Sant’Agosti-no) CREMONA - ore 18.15 - Ingresso libero - IN-FORMAZIONI: Comitato Organistico Cremonesetel. 328 8123619 - 0372 569021

8 FEBBRAIO 2005I concerti della MonteverdiSONATE BAROCCHE PER CELLO E CEMBALOMusiche di Sammartini, Vivaldi, Bach, Scarlatti -Via Ugolani Dati, 4 (Museo Civico - Sala San Do-menico) CREMONA - ore 21.00 - Ingresso libero- INFORMAZIONI: Fondazione Scuola di MusicaMonteverdi tel. 0372 22423

8 FEBBRAIO 2005Stagione Teatrale

L’ultimo suonatorePROGETTO DADAUMPA - BANDA OSIRIS - EU-GENIO ALLEGRI - Via Verdi , 23 (Teatro Sociale)SORESINA - ore 21.00 - INFORMAZIONI: TeatroSociale tel. 0374 349411

9 FEBBRAIO 2005DIALOGHI SONORI

L’irreparabileGatto Ciliegia contro il Grande Freddo - Via Dan-te, 147 (Teatro Monteverdi - Fabbrica delle Ar-ti) CREMONA - ore 22.00 - Ingresso libero - IN-FORMAZIONI: Comune Area Politiche Giovanilitel. 0372 407343 -Centro Musica tel. 0372435701

10 FEBBRAIO 2005Tradizionale Stagione Concertistica

English Chamber Orchestradiretta da SHLOMO MINTZ- HAGAI SHAHAM,violino Musiche di Mozart - Corso Vittorio Ema-nuele, 52 (Teatro Ponchielli) CREMONA - ore20.30 - INFORMAZIONI: Teatro Ponchielli tel.0372 022010

11 e 12 FEBBRAIO 2005Stagione di Prosa 2005

Variazioni sul cielodi Margherita Hack e Sandra Cavallini - Con lapartecipazione straordinaria di Margherita Hack -Corso Vittorio Emanuele II, 52 (TeatroPonchielli) CREMONA - ore 20.30 - Ingresso li-bero - INFORMAZIONI: Teatro Ponchielli tel. 0372022010

11 FEBBRAIO 2005Stagione di Prosa 2005

Teatro Delusiodi P. GONZALES, B. LESSE, H. SCHULAR, M.VOGEL Spettacolo presentato da FAMILIE FLOZ -Via Cairoli, 53 (Teatro Comunale) CASALMAG-GIORE - ore 21.00 - INFORMAZIONI: Teatro Co-munale tel. 0375 284411

11 FEBBRAIO 2005SIFASERA

Nuvoleda ZELIG CIRCUS - Con Diego Parassole - VialeSantuario, 7 (Teatro del Viale) CASTELLEONE -ore 21.15 - INFORMAZIONI: Teatro del Viale tel.348 656638

A Cremona e dintorni...

MILENAho aperto il mio cuore ad un uo-mo che mi ha ferito, lo riapriròper te, uomo dolce e sincero347 15.87.432

RAGAZZAmadre sola e con un passato dadimenticare, cerca uomo maturo

per amicizia ed eventuali sviluppi

338 97.26.312

BELLISSIMA35enne, mora, alta e formosa, da po-co divorziata, conoscerebbe uomoperbene anche maturo per sinceraamicizia338 97.86.080

Per i tuoi annunci0372 45.39.67

PRIVATO VENDE Fiat Panda 750young motore fire immatricolata lu-glio 1992 km. 62000 effettivi. 400,00euro trattabili passaggio a carico ac-quirente. Tel. 347 14.79.501 – 037243.31.58 ora cena

COPPIA DI CANDELABRI in legnodorati a foglia oro ad una torcia. Cm.h 50. € 130,00. Cell. 338 86.14.069POLTRONA A POZZETTO fine‘800, da restaurare. € 80,00. Cell.338 86.14.069SEDIA PRIMI ‘900, da restaurare. €30,00. Cell. 338 86.14.069SPECCHIERA con cornice in legnodorato a foglia cm. 130/60. € 240,00.Cell. 338 86.14.069SPECCHIERA con cornice in pastadi legno dorata stile 700. Cm 90/60.€ 190,00. Cell. 338 86.14.069SPECCHIERA con cornice legnodorata con ai lati bassorilievo, re-staurata. Cm. 130/80. € 350,00. Cell.338 86.14.069SPECCHIO con cornice artigianalein legno dorato a foglia oro, cm.71/72. € 140,00. Cell. 338 86.14.069

VENDO PORTONE in legno,233x290H, altro portone 155x244Haltra porta vecchia 100x215H robu-sta. Cell. 338 13.34.755 - [email protected]

FUMETTI a striscia, cartonati, Bo-nelli, Nerbini, Fratelli Spada, Corno,Dardo, Jacovitti, Topolino, EmilioSalgari, Diabolik, x9, vendo, invio li-sta! Tel. ore serali 328 71.78.223

PALESTRA MULTIFUNZIONE nuo-va, ancora imballata, garanzia totale24 mesi, vendo a 350 euro. Tel.: 33856.21.041TAPIS-ROULANT MULTICOMPU-TERIZZATO, 3 cavalli, inclinabile,cardiofrequenzimetro, nuovo, anco-ra imballato, garanzia totale 24 me-si, vendo a soli 590 euro. Tel.: 33856.21.041TAPIS-ROULANT MULTICOMPU-TERIZZATO, 3 cavalli, programmi,inclinabile, cardiofrequenzimetro,nuovo, ancora imballato, garanziatotale 24 mesi, vendo a soli 750 eu-ro. Tel.: 338 56.21.041

FORMOSA 24ENNE di Cremonaconoscerebbe cinquantenne. Tel.339 8067993RAGAZZA DI SAN SAVINO cono-scerebbe ragazzo amante formose.Tatiana 333 5446208SONO UNA RAGAZZA DI SPINA-DESCO vorrei fare “esperienza” conun esperto. Elisa 349 7569638MI TROVO A SAN SAVINO ho 27anni cerco sposato per incontri di so-lo piacere. Monica 334 3623672SIAMO 2 RAGAZZE DI CREMONAcerchiamo un passionale. Ospitia-mo. Tel 333 760869623 ENNE FEMMINA SCORPIONEdi Bonemerse incontra uomo scor-pione instancabile. Giada 3358193308POSSO OSPITARE ho 22 anni fisi-camente tipo ferilliana cerco un tren-tacinquenne non libero. Emma 3382799555MI CHIAMO CHIARA ho 19 anni vi-vo a Ossalengo cerco un incontrocon un fidanzatissimo. Valeria 3355339674 VORREI CONOSCERE un brizzola-to io ho 24 anni e non sono merce-naria. Ospito a Certosa di Cremona.Federica 347 9022607

HO 22 ANNI cerco un ragazzo checome me abbia voglia di evadere.Sono a Cremona. Alessia 3393650986MI TROVO A MALAGNINO ho 27anni cerco un ragazzo amante for-mose per incontrarci. Tel. 3387183361MAGGIORATA 25ENNE di Persi-chello cerca uomo impegnato per in-contri di sesso e coccole. Tel. 3384977075MI PIACEREBBE fare certe cosecon un ragazzo fidanzato ho 26 an-ni e sono tipo ferilliana. Roberta 3471704263SONO UNA RAGAZZA DI SPINA-DESCO cerco un incontro di solopiacere fisico ho casa a disposizio-ne. Fabiana 338 2740162SCORPIONE FEMMINA 25 enne diSesto Crem. Conoscerebbe scorpio-ne non libero inappagato. Ospito. Tel335 8121103ODIO I LEGAMI ho 22 anni e vorreiconoscere un passionale. Possoospitare zona Cremona. Barbara348 4076449SEPARATA 35ENNE di Ossalengoformosa incontra ragazzo maggio-renne desideroso di fare esperienza.Tel. 340 3624156CERCO UN INCONTRO con unpassionale più grande ho 21 anni eho molto seno. Tel 338 5760564

Gastronomia 31Sabato 5 febbraio 2005

Cambio della guardia a Slow FoodMauro Spotti alla presidenza della condotta cremonese

di Laura Bosio

Cambio della guardia nel grup-po Slow Food di Cremona, checonta 65 tesserati: la presiden-za, infatti, passa da PalmiroDonelli a Mauro Spotti.“Quando Donelli ha comunica-to di dover rinunciare - spiegail neoeletto presidente - perchéera già troppo preso dagli im-pegni istituzionali, mi sono of-ferto di occuparmene io, per-ché mi sarebbe dispiaciuto la-sciar cadere tutto. Prima eroiscritto, ma vivevo Slow Fooddall’esterno, ora ho scelto diprovare a mettermi in gioco. Misono piaciute le caratteristicheche si è data l’associazione,ossia di collegamento del cibocon l’agricoltura e la biodiver-sità. Un vero e proprio movi-mento eco-gastronomico”.Quella del cibo è una vera epropria cultura, che deve esse-re coltivata. Slow Food è unMovimento Internazionale asostegno della cultura del ciboe del vino nato nel 1989 a Pa-rigi. Si contrappone alla ten-denza alla standardizzazionedel gusto e difende la necessi-tà di informazione da parte deiconsumatori nel mondo.Tra i progetti più importanti cisono quelli dell’Arca del Gustoe dei Presìdi Slow Food, che, apartire dal 1996, ha previsto unlavoro di ricerca e catalogazio-ne di prodotti del patrimonioenogastronomico italiano cherischiavano di scomparire. L’i-deazione dei Presìdi interna-zionali prende le mosse daun’altra grande iniziativa delmovimento della chiocciola: ilPremio Internazionale SlowFood per la Difesa della Biodi-versità. La sede principale di

Slow Food è a Bra, in Piemon-te e la struttura associativaSlow Food raggruppa circa80mila membri in 45 paesi delmondo, organizzati in 800 con-vivia (delegazioni di territorio).In Italia i soci sono circa 35mi-la e i convivia, che in Italia sichiamano condotte, sono 360.

Nel resto del mondo sono 450circa, e continuano ad aumen-tare. Le condotte, inItalia, e i convi-via nel mondo,sono le radicidi Slow Foodsul territorio:interpretano erappresentanoa livello localela filosofia dell’associazione.Responsabile della condotta oconvivium è il fiduciario o con-vivium leader, il quale, facendoda tramite tra gli associati e lasede centrale, organizza per isoci appuntamenti e iniziativeenogastronomiche, crea mo-menti di convivialità, valoriz-zando i prodotti e promuoven-do artigiani e cantine del terri-torio. Propone corsi di degu-stazione e laboratori del gusto,facilita la conoscenza di nuoverealtà enogastronomiche equella di prodotti e cucine di al-tre zone. Educa al gusto, in-somma.Il radicamento sul territorio, ildecentramento (e quindi la va-lorizzazione delle tipicità) e il

carattere volontario del lavorodei rappresentanti associativi,sono alcune delle caratteristi-

che più auten-tiche del movi-mento, e la re-te di contattiche esso hasaputo costrui-re negli annirappresentasenza dubbio il

suo patrimonio più prezioso.La sua maggiore iniziativa,quella dell’Arca del gusto, viag-gia per il mondo e raccoglie lepiccole produzioni di eccellen-za gastronomica minacciatedall’agricoltura industriale, daldegrado ambientale e dall’o-mologazione. L’Arca del Gustocerca, cataloga, descrive e se-gnala sapori quasi dimenticatidi tutto il pianeta, dal violino dicapra della Valchiavenna allapecora Navajo-Churro nord-americana, dalla vacca Kerry,l’ultima razza vaccina autocto-na irlandese, alla fava di San-torini: prodotti a rischio diestinzione ma ancora vivi, conreali potenzialità produttive ecommerciali.

Le ricette della settimanaBARCHETTEDI GAMBERI E SEDANOIngredienti: gambi di sedano, gamberi bolliti,1/2 cucchiaio di olio extravergine di oliva, limoneq.b., gocce di tabasco, sale e pepe, lamelle dipeperoncinoPreparazione: Lavare bene i gambi di sedanoe tagliarli in modo da ottenere delle barchettine.In una ciotola condire i gamberi con l'olio, il li-mone, qualche goccia di tabasco, il sale ed il pe-pe. Lasciarli marinare per una ora e poi deporrein ogni barchetta un gambero che decoreretecon una lamella di peperoncino.

STELLINE DI CETRIOLOIngredienti: 2 cetrioli ben lavati, 150 gr ricotta,salsa al peperoncino, paprika, qualche fogliolinadi aneto Preparazione: Tagliare i cetrioli a fette spesse2 cm. Con l'apposita formina ritagliate ogni fettain modo da ottenere tante stelline. Togliete unpo' della polpa centrale e riempirla, usando lasacca da pasticciere, con la ricotta mescolata adun po' di salsa al peperoncino. Spolverizzare conun po' di paprika e decorare con l' aneto.

HAMBURGER VALDOSTANOIngredienti: 1 pagnottella al sesamo, 1 hambur-ger, 1 fettina di fontina valdostana, 1 foglia di lat-tuga, 2 fette di lardo di Arnad, nocciole tostatetritate, senapePreparazione: cuocere l’hamburger e duratel'ultimo minuto di cottura coprirlo con la fontinain modo che possa fondersi. Farcire la pagnot-tella con l'hamburger, 2 fettine di lardo di Arnad,un spolveratina di nocciole, la lattuga e un po' disenape.

BOCCONCINI VERDIIngredienti: pane in cassetta, burro ammorbi-dito, ricotta, panna, erbe fresche miste, sale epepe q.b., gherigli di nocePreparazione: togliere i bordi al pane, imbur-rarlo e da ogni fetta ricavare tante rondelle. Frul-lare la ricotta con le erbe fresche miste e la pan-na in modo da ottenere una soffice crema. Sa-lare a piacimento. Aiutandosi con la tasca da pa-sticceria, creare delle soffici rosette verdi e sor-montarle con dei gherigli di noce.

TARTINE AI GAMBERIIngredienti: pane a cassetta, cerfoglio, gam-beri bolliti, 1/2 cucchiaio di olio extravergine di oli-va, limone q.b., sale e pepe, buccia di limone nontrattato, 1 peperoncino Preparazione: togliere i bordi al pane e, con l'apposita formina, ricavarne tante rondelle. In unaciotola mettere i gamberi e condirli con l'olio, il li-mone, il sale, il pepe e lasciare insaporire permezzora. Ricoprire le rondelle con una foglia dicerfoglio e adagiarvi sopra un gambero che ver-rà decorato con pezzetti di peperoncino e labuccia di limone tagliata a strisce piccolissime.

Sotto il Torrazzoi tesseratisono 65