centotorri · auguri agli organizzatori, perché la pioggia non colpisca ancora. di commercio, in...

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Sped. Abb. Postale 70% - Filiale di Torino To - Anno 31° - N.4 - Aprile 2013 - Redazione: Via Vittorio Emanuele, 44 - ChieriDir. Resp. Giuseppe Pio Marcato - Aut. Trib. Torino del 31/1/83 - R. G. n. 3340 - Impaginazione & Grafica: Francesca Moro - Stampa: SGI - Torino

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Tempo di fiera, tempo di Freisa: copertina e

ampio spazio per l’evento dedicato al

nostro vino tipico in occasione dei 40 anni

della doc. Anni spesi bene, se è vero che da allora, 1973, ad oggi, di

strada commerciale e non solo ne ha fatta. Cento di questi giorni e

auguri agli organizzatori, perché la pioggia non colpisca ancora.

Di commercio, in generale, parliamo anche con riferimento alla nuova

associazione di commercianti che punta a risollevare le sorti del cen-

tro storico. Merita incoraggiamento, e pazienza se si tratta dell’ennesi-

mo tentativo: nuovi commercianti, nuovo entusiasmo, i problemi di

sempre in tempi sempre più difficili. Insomma, coraggio…

L’attualità ha altre frecce: c’è il bus 30 che si rinnoverà presto con vet-

ture più comode (vi ricordate quant’era scomodo il vecchio filobus?),

ci sono i giovani che, nella nostra inchiesta, spiegano perché leggono

(o non leggono). E poi, la prima puntata di una nuova rubrica dedica-

ta ai luoghi poco o niente conosciuti della città. A proposito, siete invi-

tati a partecipare, indicandocene qualcuno che vi piace.

I dintorni ci portano a Santena: la Sagra dell’Asparago fa cifra tonda,

80 edizioni con quella di maggio, e la festa si dilata, come ai bei tempi.

La curiosità storica, stavolta, è una vera chicca: nel 1979 passò da

Chieri Madre Teresa di Calcutta, e Don Zappino, indimenticato parro-

co del Duomo, celebrò una messa solo per lei.

L’arte si divide tra la salvaguardia del passato più o meno remoto e il

moderno che si rivaluta: nel primo caso, parliamo dei nostri vecchi,

cari piloni, che qualche privato ha cominciato a restaurare. Nel secon-

do, celebriamo Theo Gallino, artista chierese da anni in pista e da poco

in meritata ascesa, cui il Comune di Chieri dedica una triplice mostra.

Gianni Giacone

I numeri di aprile:Freisa doc 40, gli asparagi di Santena 80 Cifre tonde per le fiere di Chieri e Santena

In copertina:

il Freisa di Chieri

(Foto Matteo Maso)

6 Centro, i commercianti ci riprovano

7 La settimana della Cultura ‘nostra’

8 Angoli di città, la casa nascosta

9 1979, Madre Teresa a Chieri – Ricordando Michelangelo Navire

10 I giovani leggono? Dipende…- Benvenuti al Patchanka

12 Freisa, festa per i 40 anni della DOC

Sommar i oSommar i o

Centotorri - Aprile 2013www.100torri.it 3

Attualità ChieriAttualità Chieri

15 Quando a Pino c’era il casinò – Villanova in mostra

Pino, Casa Gariglio sarà centro polifunzionale

24 Asparisagra, al via l’80^ edizione del Maggio Santenese

26 Santena Strasparago- Arti Marziali, ecco il Viet Vo Dao

Arte e SpettacoloArte e Spettacolo

RubricheRubriche

27 Theo Gallino e i ‘segni del tempo’

Un nuovo libro sul Principe Eugenio – Archivio di stato,

mostra ‘il re e l’architetto’ – San Giorgio, un libro sui restauri

28 Piloni a rischio distruzione, ma qualcuno si salva…

Il Rinascimento di Lotto alla Reggia di Venaria

Il ‘gusto dell’arte’ di Gianna Tuninetti

SpecialiSpeciali

4 Appuntamenti

14 Riflessione – L’Edicola di ieri

25 Natura e benessere

29 Animali

30 Compra e vendi

11 25 aprile, amarcord di una celebrazione

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DintorniDintorni

StoriaStoria

16 Auto a primavera

20 Casa & Giardino

3 5-04-2013 16:14 Pagina 3

4Centotorri -Aprile 2013

Venerdì 12 aprile

Co CHIERI, SALA FRANCONE - Ore 17.30, visita guidata della Sala

Francone della Biblioteca Civica

Sabato 13 aprile

Co CHIERI, BIBLIOTECA - Uno scrigno in biblioteca, Laboratori didatti-

ci: Scopriamo insieme la Sala Francone e i libri antichi, ore 10-12.

Informazioni e prenotazioni telefono 011.9428400, [email protected]

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Lunedì 15 aprile

Co CHIERI, FILOSOFIA - Filosofia in biblioteca, Sala Conferenze, ore 21:

Etica, lavoro, politica nel pensiero di Hannah Arendt a cura di Maria Luisa

Bertolusso

Mercoledì 17 aprile

Co CHIERI, MERCATO DEL LAVORO- Incontro rivolto alle aziende per

spiegare le novità sull’Apprendistato (art.3-4-5 Dlgs n.167/2011). Ore 14,30

presso Centro Impiego di Chieri, V. Vittorio Emanuele 1.

Giovedì 18 aprile

Co CHIERI, UNITRE – alle 16 in Sala Conceria, a cura della associazione

“Nostalgia” di Moncalieri, “La moda è fatta per passare di moda”.

Venerdì 19 aprile

Co CHIERI, LIBRO - Biblioteca di Chieri – Sala Conferenze, ore 18: pre-

CHIERI, “DI FREISA IN FREISA” Sabato 20 aprile - Alle 16 presentazione in Sala Conceria, a seguire inaugurazione in Via Vittorio - Musiche a cura

della Filarmonica Chierese; ore 16-19 via Vittorio Emanuele II Enoteca Itinerante dei Vini Freisa del Piemonte:

selezione di oltre 60 etichette delle zone tipiche del Piemonte accompagnate dai tradizionali grissini Rubatà di

Chieri. Piazza Umberto I, Esposizione e vendita dei prodotti tipici del Chierese

Domenica 21 aprile - Ore 11-19 via Vittorio Emanuele II, Enoteca Itinerante dei Vini Freisa del Piemonte: selezio-

ne di oltre 60 etichette delle zone tipiche del Piemonte accompagnate dai tradizionali grissini Rubatà di Chieri.

Assaggi gratuiti di grissini Rubatà di Chieri presso le Enoteche Itineranti; piazza Cavour, Vivaisti e floricoltori in

mostra. Piazza Umberto I: Esposizione e vendita dei prodotti tipici del Chierese. Animazione pomeridiana itinerante dei Musicanti di Riva presso Chieri

per le vie del centro storico e spettacolo in piazza Cavour. Piazza Dante: Esposizione di auto da Rally storiche. Raccolta fondi per l’acquisto di un defi-

brillatore da donare alla Città di Chieri. A cura del Rotary Club Chieri. via Palazzo di Città: Mercato straordinario

sentazione del libro di Enrico Manera, Furio Jesi. Mito, violenza, memoria,

Carocci 2012. Con l’autore sarà presente Gianluigi Ricuperati.

Sabato 20 Aprile

TL MONCALIERI , PASSEGGIATA - 4 passi con Pro Natura Torino, dal

Ponte Umberto I, a Moncalieri. Ritrovo alle ore 14.30 al ponte Umberto I, lato

collina; durata circa 2,30 ore; contributo di partecipazione: € 3, comprensivo

di assicurazione contro infortuni. In caso di pioggia la passeggiata sarà rinvia-

ta. Prenotazione telefonica obbligatoria nella settimana precedente allo

011.5096618 (pomeriggio)

Domenica 21 Aprile

TLCASTELNUOVO, CAMMINATAE ARTE - Sentieri del Malvasia, da

Sant’Eusebio (Castelnuovo Don Bosco) a Vezzolano (Albugnano).

L’Associazione la Cabalesta propone: - visita alla Chiesa romanica di

Sant’Eusebio (m 320); salita sulla collina di Cornareto, fra boschi e vigneti,

fino alla chiesa di Santa Maria (m 382), punto panoramico a 360° sulle colli-

ne del Malvasia. prosecuzione in cresta verso Pogliano ed il Passo della

Crocetta (m 458); discesa finale su Vezzolano (m 415)con visita guidata.

Ritrovo a Castelnuovo D. B., parcheggio davanti alla Chiesa di Sant’Eusebio

(a pochi metri dal bivio per Albugnano in direzione di Berzano di San Pietro)

entro le ore 9 GRATUITO Info: tel 011.9872463; e-mail: [email protected]

TL REVIGLIASCO , VISITA CENTRO STORICO – La Pro Loco di

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5 Centotorri - Aprile 2013

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Revigliasco organizza ogni 3^ domenica del mese la visita guidata del centro

storico. Costo 8 Euro per adulti (gratis bambini fino a 8 anni). Gradita la pre-

notazione. Info: 011-8131241

Giovedì 25 Aprile

TL BALDISSERO, CAMMINATA PER NON DIMENTICARE - Il

Gruppo Alpini e l’Associazione Albacherium con il patrocinio del Comune di

Baldissero Torinese, propongono un percorso tra i sentieri di Baldissero e di

Rivodora; ritrovo alle ore 8,30 presso la Piazza del Peso di Baldissero conclu-

sione presso la Piazza XXV Aprile di Rivodora e ristoro finale. Info:

329.3178962

Domenica 28 Aprile

TL PECETTO, CAMMINATA E ARCHEOLOGIA - A Pecetto tra storia,

archeologia e natura con BricTour. Ritrovo alle ore 10,30 sul piazzale del

Mercato di Pecetto T.se. Partecipazione gratuita, pranzo al sacco. Info e pre-

notazione obbligatoria: Andrea Mantelli (333.7574567) oppure info@bric-

tour.it

Giovedì 2 maggio

Co CHIERI, UNITRE – alle 16 nella chiesa di San Giorgio,”La bocca di San

Giorgio” a cura di Ferruccio Ferrua.

Giovedì 9 maggio

Co CHIERI, UNITRE – alle 16 in Sala Conceria “Chieri, la mia seconda

città” con il prof. Walter Drago, a seguire presentazione del libro “Zibaldone

Chierese” a cura dell’Associazione Avezzana.

Venerdì 10 maggio

TL SANTENA, SPARSERAE CIATARIN – Apre il Maggio Santenese con

l’investitura della Bella Sparsera e del I’so Ciatarin, alle 21.

Sabato 11 maggio

F SANTENA, SERATALUCANAE NOTTE BIANCA - per l’Asparisagra

“serata lucana” con piatti tipici e con la notte bianca organizzata

dall’Associazione Commercianti

Domenica 12 maggio

TL SANTENA, RADUNO MASCHERE - Santena sarà amichevolmente

“invasa” da 200 maschere provenienti dal Piemonte e dalla Liguria per rende-

re omaggio ai neoeletti Bella Sparsera e Ciatarin

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F SANTENA, SERATA SARDA – La Sardegna all’Asparisagra, con i suoi

piatti tipici e con la sua musica folk. Per gli appassionati di De Andrè, l’ap-

puntamento sarà invece con il gruppo Alternativa che canterà le sue cover.

4_5 appuntamenti 5-04-2013 13:43 Pagina 5

Centotorri - Aprile 2013 www.100torri.it6

ATTUALITA’ CHIERI

Centro, i commercianti ci riprovano Una nuova associazione (Centrocomm), che, insieme all’Ascom, vuole rilanciare le attività di Chiocciola e dintorni di Gaetano Grimaldi

Che il commercio sia un set-

tore in crisi è risaputo e che

rappresenta uno dei settori

dell’economia chierese anche. Ciò

nonostante c’è chi crede e scom-

mette sul commercio a Chieri attra-

verso idee tanto innovative quanto

interessanti. E’ la nuova associa-

zione di categoria nata da poco

nella cittadina collinare,

Centrocomm, che ha come presi-

dente Christian Ardizio, titolare del

bar “Victor 37” di Via Vittorio

Emanuele. Una entità volta al dia-

logo con tutti, istituzioni comprese,

e a contribuire a dare una spinta ad

un comparto che non è soltanto

vitale ma che rappresenta la storia

della città delle “cento torri”.

-Presidente Ardizio, che cosa vi

ha spinto a dare vita ad una

nuova associazione commercian-

ti a Chieri?

“Chieri è una città da valorizzare

non solo nel commercio ma anche

dal punto di vista dell’assetto urba-

no, dell’estetica. Il nostro agire è

anche rivolto al miglioramento del

Centro Storico.”

-In che cosa vi distinguete

dall’Ascom, l’altra associazione

storica dei commercianti?

“Tengo a precisare che i rapporti

con l’Ascom, con cui collaboria-

mo, sono ottimi. Il distinguo è sulla

natura dell’attività: l’Ascom forni-

sce servizi mentre noi, in sinergia

con loro, operiamo per una attiva-

zione del processo di commercia-

lizzazione degli associati.

Cercheremo di raccogliere le idee

dei commercianti e di dialogare

con il Comune. Non siamo assolu-

tamente in concorrenza con

l’Ascom.”

-Il vostro programma a breve

termine? Avete delle iniziative in

merito?

“Nell’immediato stiamo elaboran-

do, in collaborazione con il

Comune, e principalmente con gli

assessori Sacco e Zullo, delle idee

importanti sulla viabilità fra cui

quella di attuare il divieto nella

zona Ztl notturna a partire da mez-

zanotte alle sei del mattino e non

dalle 22, in modo da dare maggio-

re fruibilità agli esercizi.”

-Avete già avuto, quindi, un

incontro con il Comune di

Chieri. Che sensazioni avete

avuto e che cosa è emerso in con-

creto?

“Di concerto con il comune si sta

pensando di valorizzare la

“Chiocciola”, di istituire un merca-

tino dell’antiquariato, di lavorare

per una maggiore viabilità e, cosa

molto interessante, recuperare la

festa di Landolfo. Il Consiglio

Direttivo ha deliberato di agire per

un miglioramento della fiera di

Freisa in Freisa, in modo da coin-

volgere anche ristoranti e commer-

cianti, magari con un inizio prima

delle 15, e ha dato il via libera

anche per l’ organizzazione di un

raduno dei vespisti con l’obiettivo

di attrarre più turisti possibili.

Inoltre, insieme alle migliori

pasticcerie di Chieri abbiamo

intenzione di promuovere l’evento

della “Focaccia Chierese”, focaccia

più grande del mondo, coinvolgen-

do i media e, soprattutto, Canale

5.”

-I commercianti come hanno

accolto la nascita della vostra

associazione?

“Si sono mostrati molto favorevoli.

Per molti di loro la nascita di un

nuovo organismo era una necessità,

qualcosa di cui si avvertiva il biso-

gno soprattutto in relazione a pro-

poste ed idee nuove. Pensi che

abbiamo al momento circa novanta

associati e del personale che opera

fattivamente per l’associazione

promuovendola e facendola cono-

scere a tutti.”

-Pensa che la vostra attività se

portata ai massimi termini potrà

favorire l’occupazione, soprat-

tutto quella giovanile?

“Qualcosa sul quel versante sicura-

mente si potrà fare. Anzi oggi per i

giovani c’è una possibilità ulterio-

re: con un decreto del 2012 è

diventato operativo un nuovo tipo

di società ‘a responsabilita limitata

semplificata. Questo tipo di società

consente ai giovani, al di sotto dei

35 anni, di affacciarsi al mondo del

lavoro imprenditoriale, artigianale

e commerciale, beneficiando di

notevolissimi risparmi sui costi di

costituzione, di gestione e di versa-

mento del capitale sociale, senza

mai mettere a rischio il proprio

patrimonio e quello della famiglia.

Questo nuovo strumento,

applicato nel contesto commerciale

chierese, facilita senza dubbio l’a-

pertura di nuove imprese in ogni

settore merceologico. In sostanza

oggi il giovane under 35, può

diventare imprenditore -

commerciante, spendendo poco e

rischiando niente.”

In conclusione abbiamo sentito

anche il parere del Presidente

dell’Ascom di Chieri in merito alla

nascita della nuova associazione

dei commercianti. “Siamo assolu-

tamente favorevoli a questo tipo di

iniziative – afferma il presidente

dell’Ascom Scimone – in quanto

esse portano nuove idee e proposte

soprattutto se partono da commer-

cianti. L’importante è che si lavori

per il commercio a Chieri. Ben

vengano queste iniziative, quindi,

purchè siano propositive e costrut-

tive. Abbiamo un atteggiamento di

apertura e collaborazione senza

avere nulla in contrario. Oggi il

commercio ha bisogno di proget-

tualità e di fondi. Basti pensare –

conclude Scimone – che la provin-

cia di Torino è la seconda in Italia,

dopo Roma, per chiusura di eserci-

zi commerciali”.

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Il presidente

dell’associazione

Centrocomm,

Christian Ardizio

Il presidente Ascom,

Ferdinando Scimone

6 centrocomm 3-04-2013 21:44 Pagina 6


ATTUALITA’ CHIERI

14-21 aprile, una settimana di cultura ‘nostra’ La organizza la Compagnia della Chiocciola: obiettivo stimolare il desiderio di conoscere meglio il territorio

La Settimana della Cultura,

organizzata per oltre 10 anni

dal Ministero per i Beni

Culturali, è diventata sinonimo di

proposta culturale, di immersione nel

patrimonio, di opportunità di nuove

scoperte. Quest’anno l’Associazione

Compagnia della Chiocciola ha volu-

to rilevare questa tradizione e, grazie

alla collaborazione di tanti soggetti

presenti sul territorio, ha dato vita ad

una “nostra” Settimana della Cultura

dal 14 al 21 aprile. L’obiettivo è quel-

lo di stimolare il desiderio di cono-

scerlo meglio. C’è spazio per un con-

vegno, la presentazione di un restau-

ro, attività concertistiche, visite gui-

date ed escursioni. E ancora, in col-

laborazione con la Soprintendenza

per i Beni Artistici e Storici, un per-

corso di introduzione alle metodolo-

gie di “diagnosi e cura” per la conser-

vazione del patrimonio culturale.

Sono piccoli assaggi di un menu cul-

turale ricco. “Nei prossimi mesi,

subito dopo l’estate – dicono i

responsabili della Compagnia della

Chiocciola - presenteremo i restauri

dell’affresco di San Biagio nella

Chiesa di San Pietro a Villanova

d’Asti e della statua di San Giacomo

in San Bernardino, entrambi finanzia-

ti con gli utili derivanti dall’acquisto

cumulativo della Tessera Musei 2013

di cui la Chiocciola si è fatta promo-

trice.”

Gli appuntamenti

Domenica 14 aprile

MARENTINO - Sentiero Verde.

Tra pievi, castelli e cascine

Passeggiata tra borghi di origine

medioevale. Visita alla Cascina

Carossano di Moncucco Torinese e

alla pieve di Santa Maria dei Morti di

Marentino, con merenda dolce finale

all’apiario sperimentale.

Lunedì 15 aprile

VILLANOVA D’ASTI - Cantieri

Aperti. Visita didattica per gli alunni

dell’Istituto Comprensivo Astesano

di Villanova d’Asti al cantiere di

restauro dell’affresco tardo quattro-

centesco di San Biagio nella chiesa di

San Pietro in Supponito.

Giovedì 18 aprile

CHIERI - Il pulpito della chiesa di

S. Antonio: un’importante presenza

nordica nella Chieri del

Quattrocento? Intervengono: Silvia

Piretta (storica dell’arte), Elena

Ragusa (Soprintendenza per i Beni

Storici Artistici del Piemonte) e

Giorgio Garabelli (restauratore -

Consorzio San Luca. per la cultura,

l’arte e il restauro di Torino). Chiesa

di Sant’Antonio Abate, Via Vittorio

Emanuele II, 33, ore 21

Sabato 20 aprile

RIVALBA - Un progetto per il

restauro della cappella della

Liberazione di San Pietro

Presentazione dei risultati della cam-

pagna di indagini stratigrafiche sugli

affreschi della Chiesa Parrocchiale.

Chiesa Parrocchiale di San Pietro in

Vincoli, Via Castello 1, ore 16

Sabato 20 aprile

CHIERI - Aspettando San

Giorgio…-Ensemble di flauti dolci e

viola da gamba con musiche di auto-

ri della scuola fiamminga e spagnola

che spaziano dalla seconda metà del

XV secolo al XVII secolo, preceduto

da una visita guidata alla chiesa sei-

centesca della Confraternita di San

Michele.

Chiesa Confraternita di San Michele

Arcangelo, Via San Giorgio, ore 21

Domenica 21 aprile

CHIERI - Monumenti Aperti -

Visite guidate gratuite alla Chiesa di

Santa Maria della Pace (via

Albussano 17), Chiesa

SS.Bernardino e Rocco (Piazza

Cavour) e al Museo del Tessile (via

Demaria 10). Ore 15-18

Domenica 21 aprile

PECETTO TORINESE - San

Sebastiano Aperta. Visita guidata

gratuita della chiesa cimiteriale.

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Collezione

Primavera 2013

7 cultura 5-04-2013 13:48 Pagina 7


ATTUALITA’ CHIERI

ANGOLI DI CITTA’

La casa nascosta di Massimo Matta

Sul lato destro nella parte

alta di Piazza Cavour c’è

Via Michele Diverio, una

via che quasi rappresenta la porta

verso la parte storica di Chieri, la

cosiddetta chiocciola. Cammino

dirigendomi verso Via della

Consolata, e alla mia sinistra

spiccano subito questi due palaz-

zi che nulla hanno anche fare

con la storicità di ciò che si

prospetta davanti, e mentre

mi avvicino a Palazzo

Diverio noto che anche il

canale di scolo in mezzo alla

via sembra tracciare una netta

divisione tra l’antico e il

nuovo. Superato Vicolo dei

Fantini, svolto in Via della

Consolata e dopo pochi metri

la mia mente e il mio sguardo

vengono “catturati” da un

edificio alla mia destra, la cui

entrata è impossibile da vede-

re perché circondata da mura

alte circa due metri che fanno

angolo con Vicolo del Gallo,

e che presumibilmente risal-

gono a tempi molto lontani.

Avvicinandomi all’ingresso

principale in Vicolo del Gallo mi

trovo davanti una porta in legno,

da cui si inerpicano rami d’erba

molto alti e spessi che mi fanno

presupporre sia disabitata da

molto tempo. Sono assalito dal

desiderio di vedere cosa si cela

dietro questa porta in legno, allo-

ra salgo le scale da Via della

Consolata per accedere al picco-

lo giardinetto che sovrasta que-

sta manciata di case storiche, e

non posso fare a meno di notare

che tutta l’aia antistante a questa

casa è traboccante di erbacce,

vedo due piccole tettoie che sono

praticamente crollate e provo a

immaginare venissero utilizzate

per conservare legna da utilizza-

re nei mesi più freddi. Al piano

superiore, che in prospettiva è

alla stessa altezza cui sono ora,

c’è un portico in legno che sem-

bra delimitare il confine di una

grande stanza dove dalle finestre

sul lato opposto si erge maestosa

la Chiesa di San Bernardino. C’è

un gatto bianco che, appoggiato

sulla ringhiera del portico, mi

osserva e sembra quasi volermi

chiedere cosa ci faccio lì, mentre

dietro una finestra di una casa

vicino noto un uomo che fuma e

osserva minuziosamente i miei

movimenti quasi presagisse

qualcosa di misterioso. Mi avvio

verso la Chiesa di San

Guglielmo e le discese che mi

riportano nel centro della città,

lasciandomi alle spalle il dubbio

su cosa fu realmente quest’edifi-

cio in altre epoche.

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ATTUALITA’ CHIERI

I1 9 Ottobre 2003 Papa

Giovanni Paolo II proclamava

beata Madre Teresa di Calcutta.

Nei tre weekend centrali dello

scorso mese di Marzo, a dieci anni

di distanza da quel momento così

importante e significativo, il

“Gruppo di Adorazione” della

locale cappella di San Michele ha

deciso di celebrare tale anniversa-

rio attraverso una mostra fotografi-

ca - nella chiesa di Santa Lucia

(Duomo di Chieri) - capace di

ricordare la vita della beata. Una

vita interamente dedicata all’assi-

stenza dei più poveri.

Pochi sanno, però, che Madre

Teresa di Calcutta nella seconda

metà degli anni Settanta - poco

prima di essere insignita del

“Premio Nobel per la Pace 1979” -

è stata ospite, anche se per poche

ore, della nostra città. Durante una

delle sue visite al Sermig di Torino,

fondato e diretto dal chierese

Ernesto Olivero, infatti, la suora ha

soggiornato nella canonica del

Duomo. Una sosta di poche ore:

una serata, un pernottamento, una

messa, tutta per lei alle sette del

mattino, celebrata dall’allora parro-

co don Antonio Zappino. Subito

dopo la sua partenza per Torino per

altri incontri sempre accompagnata

da una giovane suora indiana,

anche lei a piedi scalzi nei sandali,

anche lei vestita di un sari bianco

bordato di azzurro.

1979, Madre Teresa a Chieri Fu ospite, per poche ore, della nostra città. Don Zapppino celebrò per lei una messa in Duomo

Ricordando Michelangelo Navire

Risiedeva a Pecetto, ma era gran-

de amico di molti chieresi e

membro attivissimo di ben tre

associazioni di questa città: la Carreum

Potentia, l’Associazione di

Formazione Apologetica Landolfo

Vescovo e l’Associazione Culturale

Giuseppe Avezzana. Parliamo di

Michelangelo Navire, che la sera di

martedì 26 febbraio è mancato all’af-

fetto della moglie Chiara, dei figli

Federico e Pia e dei molti amici. Era

nato il 12 giugno 1937. Laureato in Legge, aveva lavorato per tutta la vita

come Dirigente della Fiat Mirafiori. In pensione dal 1992, dedicava tutto

il suo tempo allo studio e alla ricerca, riversandone i risultati in varie dotte

pubblicazioni. I suoi interessi spaziavano dalla storia, specialmente locale,

all’archeologia e alle materie religiose, specialmente teologia e apologetica

cattoliche. Per la Carreum Potentia, nel 2002, in collaborazione con

Vincenzo Tedesco, ha pubblicato “Il cinquecentesco Arco di Piazza nell’il-

lustre città di Chieri”. Nel 2005, per la stessa associazione, ha scritto:

“Landolfo Vescovo (1010-1039). Un Vescovo e un costruttore agli albori

del secondo millennio”. E’ stato fedele collaboratore delle pubblicazioni

dell’Associazione Culturale Giuseppe Avezzana: nel 2007 a “Chieri e il

Tessile. Vicende storiche e di lavoro dal XIII al XX secolo”; nel 2010 al

“Dizionario Biografico dei Chieresi Illustri”; nel 2012 allo “Zibaldone

Chierese. Fatti, luoghi e personaggi”. Alcuni suoi articoli sono apparsi sul

Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti. L’ultimo,

e forse più importante dei suoi lavori, è stata la traduzione dal latino, edita

da Segno, della “Sinfonia Mistica di Ildegarda di Bingen”, scritta dalla

santa mistica medievale tedesca. A Chieri, Michelangelo mancherà soprat-

tutto ai suoi amici dell’Associazione di Formazione Apologetica Landolfo

Vescovo, della quale era anche vicepresidente, che più di tutti hanno potu-

to apprezzare e giovarsi della sua cultura e della sua passione religiosa.

(a.mignoz.)

9 navire 3-04-2013 21:51 Pagina 9


ATTUALITA’ CHIERI

I giovani leggono? Dipende…Mini-inchiesta in biblioteca a Chieri: tra lettori ‘professionali’ e ragazzi che preferiscono fare sport di Serena Goldin

“La lettura per l’arte dello scri-

vere è come l’esperienza per

l’arte di vivere nel mondo, e di

conoscere gli uomini e le cose”,

diceva Giacomo Leopardi, o “la let-

tura di tutti i buoni libri è come una

conversazione con gli uomini

migliori dei secoli andati”, afferma-

va Renè Descartes. Ai giovani di

oggi piace leggere o si dedicano a

tale pratica solo per studio, lavoro, e

non per diletto? Chi legge che gene-

ri preferisce? Francesco Quaglio

Bruno, ragazzo impegnato nel cul-

turale, prossimo alla laurea in storia

dell’ arte, dice: “Mi piace leggere

molto, ma per il fatto di scrivere

altrettanto intensamente su qualsiasi

cosa mi venga in mente devo neces-

sariamente ridurre il tempo dedicato

alla lettura. I generi che prediligo

vanno dalla saggistica politica e

filosofica alla narrativa, in partico-

lare quella noir, gialla ed horror.

Comunque sempre coinvolgente dal

punto di vista emotivo. Amo molto

anche le memorie e le autobiografie,

specie se psicologicamente trava-

gliate e toccanti. Non le banalità. La

lettura è un modo per conoscere lati

latenti di noi stessi e una via per

conoscere un po’ di più chi ci sta

intorno”

Anche ad Elisa Salvalaggio, prossi-

ma alla laurea in Antropologia e

archivista, piace molto leggere: “In

questo periodo- afferma- non riesco

molto a leggere per relax perchè

leggo per lo più testi scientifici o

comunque inerenti il mio percorso

di studi in Antropologia della musi-

ca. Quando riesco a leggere qualco-

sa di diverso in genere leggo roman-

zi, racconti fantasy o autori classici.

Mi è sempre molto piaciuta la lette-

ratura inglese anche se ultimamente

il libro che ho preferito è stato “I

vagabondi del Dharma” di Jack

Kerouac. Personalmente ritengo che

leggere, oltre ad arricchire il proprio

bagaglio culturale, serva a rappor-

tarsi meglio con gli altri poiché non

solo “apre la mente” ma incrementa

il vocabolario, permettendo di

avere a disposizione un registro lin-

guistico più vario e sicuramente for-

bito”. Del mio stesso parere è Paola

la quale sostiene che “non è tanto

importante l’oggetto della lettura

ma l’atto in sé. La volontà di dedi-

carsi a tale pratica senz’altro allena

la mente rendendola più elastica,

permette di conoscere meglio il

mondo che ci circonda e, siccome il

cervello immagazzina le parole, è

risaputo che chi legge molto ha una

maggiore capacità di espressione e

fa meno errori ortografici, gramma-

ticali e sintattici nella redazione di

un testo o in una conversazione.”

C’è poi chi invece l’ultimo regalo

che vorrebbe è proprio un libro,

come Francesca la quale confessa:

“Leggo perché devo studiare ma

onestamente non amo leggere

romanzi lunghi, o peggio ancora

saggi, mi deconcentro; probabil-

mente è solo una questione di

voglia. Nel tempo libero preferisco

molto di più fare sport o comunque

impegnarmi in qualche attività che

mi faccia interagire con le persone.

La lettura, di qualunque genere, mi

annoia”. Nelle foto: Elisa

Salvalaggio, Francesco Quaglio

Bruno, Paola, Francesca.

Benvenuti al Patchanka In Piazza Caselli un piccolo angolo dove i giovani si sentono…in famiglia

di Andrea Finino

Il Patchanka è un posto per i giovani: quel posto dove non ci sono mai

state risse o litigi, e questo è notevole, notando cosa succede fuori dalle

discoteche ogni sera tarda. Ma questo è come lo vedono tutti quelli di

fuori alla sera... Ma com’è il Patchanka davvero? Cosa fanno i “patchanke-

si” tutti i giorni? Perchè gli organizzatori di questi incontri e feste non si

trovano lì solo mentre i ragazzi ballano e si divertono, magari accompagna-

ti da una birra, ma sono lì anche durante i pomeriggi. Quindi il modo

migliore per capire come funziona al Patchanka è “vivere un giorno con

loro”, come ha fatto il sottoscritto, per apprezzare. ‘Loro’ sono come una

piccola famiglia che si supporta a vicenda nei lavori di tutti i giorni, per

migliorare e modificare quel piccolo angolo di spensieratezza per noi

ragazzi. Passare con loro una giornata è qualcosa di avvincente e vedere poi

alla sera quello che si è realizzato assieme è stupendo. Ogni venerdì e saba-

to sera c’è una festa, ma dietro a quelle musiche, luci e bevande c’è un

enorme lavoro, montare, smontare, rimontare, provare, testare luci e audio.

Tutto questo per i ragazzi di Chieri e non solo.

Venerdì 15 febbraio, per esempio, si è svolta una serata reggae, durante la

quale ha potuto suonare un gruppo di Torino, i cui componenti hanno rin-

graziato tutti i ragazzi del Patchanka e i chieresi per il calore e la simpatia

ricevuta appena arrivati. In piazza Caselli ogni pomeriggio e sera ci si

diverte. Chiunque voglia informazioni su attività e incontri di vario tipo e

interesse, ha solo bisogno di chiedere direttamente a loro. Patchanka inol-

tre collabora spesso anche con Radioohm che durante le feste del Patchanka

manda in diretta sul proprio sito le musiche proposte durante gli incontri.

Ricordo che, sia il Patchanka, sia Radioohm si trovano in piazza Caselli, a

due passi dalla biblioteca e la fermata del 30 è di fronte alla piazza.

Prossimamente parleremo di Radioohm.

Ecco il sito per le programmazioni:

http://www.patchanka.org/eventi/.

10 giovani 3-04-2013 21:47 Pagina 10


ATTUALITA’ CHIERI

Settant’anni di distanza dagli

scioperi del marzo 1943

dove, per la prima volta dopo

l’avvento del ‘regime’, migliaia di

operai sospendevano il lavoro nelle

fabbriche a Torino, a Milano ed in

molte altre città del settentrione e

del mezzogiorno d’ Italia con paro-

le d’ordine contro la guerra, la

fame, il fascismo. In quel momento

L’opera di ristrette avanguardie

antifasciste trovava, per la prima

volta, il più grande coinvolgimento

popolare. Iniziava, così, la

Resistenza culminata con il ’25

Aprile 1945’. Ma cosa vuol dire

celebrare ancora oggi la ‘festa della

liberazione’? Se lo sono posti,

poche settimane fa, intellettuali,

personalità della ‘società civile’ e

politici torinesi concordi nell’affer-

mare che sul tema è necessaria una

nuova stagione basata sui linguaggi

della contemporaneità e dunque

capace di coinvolgere anche le

generazioni più giovani che magari

non conoscono Duccio Galimberti.

Non più dunque una celebrazione

basata soltanto sulla memoria ma

invece basata sulla storia, sul dialo-

go, sul confronto. Se da un lato

forse è anche giusto superare vec-

chie liturgie non bisogna però

dimenticare che cosa è stata la lotta

partigiana. Al ’25 Aprile’ non biso-

gna, dunque, rinunciare. Per il

rispetto che dobbiamo a chi è anco-

ra vivo e per il rispetto che ci lega

alla nostra storia. Per quanto ci

riguarda continueremo a ricordare

quei fatti. Nell’immediato ripropo-

niamo alcune prese di posizione

sulla Liberazione rilasciate, cin-

quanta e quarant’anni fa, in occa-

sione della ‘Festa’, da personalità

politiche chieresi. Un contributo

affinché la stessa festa resti e

diventi sempre più la ‘Festa di

tutti’.

1963 - Manolino Giuseppe (d.c.

sindaco di Chieri): “ Uniti nel trico-

lore, custodi delle virtù della nostra

gente, i combattenti della Resi-

stenza hanno offerto alla storia

pagine di sublime eroismo, testi-

monianze indimenticabili. Riven-

dichiamo con fierezza alla Nazione

intera i valori che essi rappresenta-

no”.

1973 - Giuseppe Aurelio Pogliano

(d.c.): “Il fascismo nato con la vio-

lenza più di cinquant’anni fa, si è

affermato con essa, ha cercato la

guerra e la sua stessa fine è avvenu-

ta in un estremo rigurgito e sara-

banda di violenza rabbiosa e for-

sennata che, abbracciata agli orrori

nazisti, ha lasciato un marchio di

orrore nel mondo. Questo 25 Aprile

non commemori solamente quello

del 1945, ma lo rinnovi esprimendo

in modo chiaro la permanente scel-

ta democratica che le nostre gene-

razioni hanno compiuto e rifiutan-

do un’esperienza che costò già

troppo in lutti e sofferenze”.

Giulio Rocco (p.l.i.):”Confermo la

mia incrollabile fede nella demo-

crazia, unica forma civile e sociale

di progresso. Ribadisco, in occa-

sione del 25 Aprile, la mia fiducia

nella libertà contro ogni forma di

25 aprile, amarcord di una celebrazione Come Chieri ricordava, 50 e 40 anni fa, la Resistenza di Valerio Maggio

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… ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA

autoritarismo”. Marcello Parigi

(p.c.i.):”Sin dal lontano 1922 i

fascisti hanno seminato violenza,

ingiustizia e morte. Noi in qualità

di partigiani abbiamo sempre detto

no a quella violenza e l’abbiamo

dimostrato durante la guerra di

liberazione”. Giuseppe Maspoli

(p.s.i.): “Il movimento di liberazio-

ne e particolarmente i partigiani si

erano battuti non solo contro i tede-

schi e i fascisti ma per una nuova

società. La Costituzione della

repubblica è l’espressione dei prin-

cipi non solo di democrazia forma-

le, ma di partecipazione popolare,

di progresso civile, di affermazione

di valori essenziali”. Don Adolfo

Ferrero (parroco di San Giorgio):”

Anzitutto preciso che il 25 Aprile

non è per me una data ma un fatto.

E, come di fronte ad ogni fatto,

come cristiano mi pongo la doman-

da cosa mi dice Dio, quale invito

mi rivolge? C’ è un peccato che si

chiama struttura ingiusta, che si

chiama oppressione, che si chiama

guerra. Mi coinvolge il fatto che

uno dei valori fondamentali quali

la libertà, l’uguaglianza, la dignità

delle persone siano disconosciute.

Anche per queste ‘liberazioni’

Cristo è risorto”. Nelle foto: Giulio

Rocco, Giuseppe Manolino,

Giuseppe Gastaldi con il sindaco

Berruto

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11 3-04-2013 21:46 Pagina 11


ATTUALITA’ CHIERI

Freisa, festa per i 40 anni della DOC “Di Freisa in Freisa”: il 20 e 21 aprile, la quarta edizione di un weekend di primavera tra vino, rubatà e prodotti tipici di Matteo Maso

Il 20 e 21 aprile ci sarà la quar-

ta edizione di “Di Freisa in

Freisa”, un weekend di prima-

vera tra vino, rubatà e prodotti

tipici. Il vino Freisa sarà per il 4°

anno nuovamente il protagonista;

quest’anno inoltre si festeggia i

quarant’anni della DOC Freisa di

Chieri: Il 20 settembre 1973, con

Decreto del Presidente della

Repubblica, veniva istituita una

delle prime DOC del Piemonte,

premiando la lungimiranza dei

produttori e delle istituzioni nel

voler valorizzare il vitigno più

importante della Collina Torinese

a sud del Po e della Città di

Torino.

Il Freisa è un vitigno antico, dota-

to di una buona vigoria e con forti

capacità di adattamento.

La prima documentazione che ne

attesta l’esistenza è del XVIII

secolo.

Oltre al Chierese, il vitigno è dif-

fuso soprattutto nella zona dell’a-

stigiano dove dà luogo alla

D.O.C. Freisa di Asti. La caratte-

ristica più interessante di questo

vitigno è senza dubbio la sua ver-

satilità in cantina: si producono

infatti vini secchi fermi o frizzan-

ti, ma anche spumanti dolci, quin-

di in grado di soddisfare palati dai

gusti molto diversi. Nel centro cit-

tadino, tra le piazze principali e

l’isola pedonale di via Vittorio E.

ci sarà la possibilità di degustare

tra oltre 60 etichette delle zone

tipiche del Piemonte accompa-

gnate dai tradizionali grissini

Rubatà di Chieri, acquistando il

coupon degustazione (8 assaggi

Freisa € 6, cauzione calice € 2)

presso i punti info di piazza

Cavour e piazza Umberto I a cura

dell’associazione Go Wine.

Di contorno: mercato straordina-

rio, esposizione di macchine da

rally storiche, animazione itine-

di Gastaldi Enrica

Il Freisa di Chieri

Passione antica

Produzione e vendita diretta al pubblico

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12 freisa 5-04-2013 13:46 Pagina 12


ATTUALITA’ CHIERI

Previste nuove vetture per il bus 30 Un po’ più grandi di quelle attuali , comode e con più posti a sedere

di Luisa Zarrella

Aria di cambiamento per l’autobus 30 che copre la tratta Chieri

Torino. Dopo l’introduzione del biglietto elettronico Bip che per-

mette ai passeggeri di accedere a tutti i mezzi pubblici semplice-

mente ricaricando una tessera, ci saranno anche delle nuove vetture. Era

da tempo che i viaggiatori abituali attendevano una notizia del genere. I

vecchi autobus verranno sostituiti da vetture nuove ed ecologiche. Troppi

erano i disservizi giornalieri provocati dall’usura dei mezzi ed andavano

necessariamente sostituiti. Le lamentele dei passeggeri erano tante e l’azien-

da GTT ha cosi’ deciso alcuni mesi fa di rinnovare il parco mezzi acquistan-

do dei pullman nuovi. Pietro autista del 30 dice: ” I pullman dovranno

essere sostituiti nei prossimi mesi. Alcuni li stanno già provando su strada

e proprio sulla tratta Chieri Torino. Sono un po’ più grandi di quelli attua-

li , comodi e con più posti a sedere. Sono sempre prodotti dalla Iveco e sono

degli euro 5 ecologici , con motori diversi e meno pericolosi per l’ambien-

te. Sono dotati di sistema di climatizzazione e per molto tempo avremo la

temperatura giusta sia in estate che in inverno all’interno del bus. Noi auti-

sti a breve dobbiamo visionarli perché avranno comandi diversi e pulsanti

nuovi”

-Cosa cambierà per voi autisti? “Sarà più facile e comoda la guida e

soprattutto sicura. Essendo vetture nuove hanno una tenuta di strada miglio-

re e questo ci consentirà di essere più rilassati alla guida. Avremo anche

meno lamentele da parte dei passeggeri “

– Gli autobus vecchi dove andranno? “Saranno venduti a basso prezzo

ai paesi più poveri , in passato alcuni andarono a Cuba ed altri in Romania,

verranno quindi ancora utilizzati”. Abbiamo poi sentito il parere di alcuni

passeggeri e Valentina studentessa delle superiori a Torino dice : “Questa è

una bella notizia , finalmente si potrà viaggiare comodi e forse troverò anche

posto a sedere. I disservizi del 30 sono tanti il riscaldamento che non fun-

ziona nei mesi freddi e l’aria condizionata in estate che è praticamente ine-

sistente. Basta un po’ di pioggia ed entra anche acqua dal tetto. Forse sono

servite le lamentele dei passeggeri che hanno fatto prendere questa decisio-

ne alla GTT.”

rante dei Musicanti di Riva presso

Chieri.

Per creare maggiore atmosfera e

richiamo, quest’anno i negozi del

centro allestiranno le proprie

vetrine con bottiglie di Freisa e

opere artistiche dell’Unione artisti

del Chierese, la quale esporrà

anche la mostra “Paesaggi del

Freisa” nel complesso di San

Filippo.

Ci sarà anche la possibilità di visi-

tare i musei cittadini (Don Bosco,

Archeologico, Martini) e la

mostra d’arte contemporanea di

Theo Gallino, nonché le chiese

Santa Maria della Pace e di San

Bernardino a cura di Carreum

Potentia e la Chieri Segreta tra

fatti e misteri dal Medioevo ad

oggi a cura della Somewhere.

In caso di pioggia la manifestazio-

ne si terra presso il Chiostro di

Sant’Antonio (via Vittorio

Emanuele, 33 - piazza Cavour

angolo Via Vittorio Emanuele II).

12 freisa 5-04-2013 13:46 Pagina 13


RIFLESSIONE

La freschezza della fede La prima impressione di Papa Francesco: il Nuovo Pastore che parla con semplicità al cuore di tutti di P. Pio G. Marcato op

L’ Edicola di ieri a cura di Valerio MaggioDizionario PartigianoAngelo Del Boca (Gazzetta del Popolo 26 Aprile 1955)

“[…] DOMANI – Si spera sempre che sia migliore. Che non ci sia da

fare cinquanta chilometri a piedi per spostarsi da una valle all’altra. Che

i tedeschi non sguinzaglino i cani. Che non faccia troppo freddo. Che

gli aerei degli alleati non ci scambino per gli altri. Che non ci capiti di pen-

sare a casa. Che non sia l’ultimo giorno di questa storia.

LANCI – Avvengono quasi sempre di notte. Si accendono i fuochi nel punto

prestabilito e si attende il passaggio degli aerei. Dopo ogni lancio, uno porta

in giro l’arma caduta dal cielo come un vestito nuovo. Con la seta del para-

cadute si fanno camicie e fazzoletti. Si compra l’amore delle ragazze.

MATTEOTTI – I più anziani fra di noi spesso dicono: ‘ Ai tempi di

Matteotti…L’affare Matteotti’. Quante poche cose sappiamo intorno a que-

sta libertà per la quale stiamo combattendo.

MUSSOLINI -Non se ne parla quasi mai. Sono odiati maggiormente i pic-

coli ras che lui ha posto qui e là e che eseguono i suoi ordini. A parlarne,

invece, di continuo sono i più anziani, quelli che, per un verso o per l’altro

hanno dei conti aperti con lui. Perché molti lo hanno conosciuto di persona;

ed uno gli è stato anche amico quando faceva il socialista.

REPUBBLICA – Una parola che può significare la parte avversa. Esempio:

‘ Arriva la repubblica’ (di Salò n.d.r.). Oppure una ‘straordinaria confusio-

ne’. Chissà quanti anni occorreranno perché riabbia il suo vero ed unico

significato.

SILENZIO – C’è il silenzio della notte che fa pensare all’inganno. C’è il

silenzio dell’alba che intristisce. Ma il più crudele è il silenzio che precede

la raffica.

TEDESCHI – Non bisogna commettere l’errore di pensarli invincibili […]

sono esseri umani coraggiosi o vili, come gli uomini di tutto il mondo”.

Sembra che si sprechino le

parole nel cogliere il ‘segreto’

del Papa che ha stupito e con-

quistato tutti con l’onda della sim-

patia, della spontaneità, col corag-

gio della fede. Con la sorpresa del

piccione sul ‘comignolo più famoso

del mondo’ e della caratteristica

fumata bianca, con una successione

ininterrotta di sorprese la figura del

nuovo papa è entrata negli occhi e

nel cuore dell’umanità. Ci è subito

piaciuto. Abbiamo fatto i ‘giusti’

raffronti con gli ultimi papi: la sem-

plicità di Giovanni XXIII, l’entusia-

smo di Giovanni Paolo II, lo stile

umile e fermo di Benedetto XVI e

per lui… tutto e oltre. Davvero

bello. Lo attendevamo proprio così.

Semplice, povero, testimone del

‘servizio’ che deve compiere la

Chiesa in questo momento difficile.

Stupiti, all’inizio, nell’apprendere

quel Nome spagnolo e Italiano,

l’applauso di cortesia

dell’”Habemus Papam” ho avuto

l’attimo di incertezza. Il suo non era

uno dei ‘papabili’. Dunque, chi era?

La sorpresa e l’immediata cono-

scenza ha sciolto ogni indugio.

Proprio lui, come lo speravamo.

Attraverso le prime parole e i primi

gesti, affetto e vicinanza hanno fatto

comprendere quanto fosse ‘prossi-

mo’. Senza tante parole ha espresso

la sua impronta indicando il suo

stile, lo stile di sempre. Lo ha detto

ai ‘fratelli’ cardinali e poi a noi:

camminare, edificare, testimoniare.

Un gergo familiare diverso da quel-

lo fin qui usato, ma molto chiaro e

diretto. Un procedere sicuro, un

camminare nella fede, nella vita spi-

rituale senza inutili ripiegamenti su

se stessi; un affrontare le emergenze

e le situazioni difficili con chiarezza

come la storia incalza. Costruire il

presente ecclesiale, edificare non

sulla sabbia i nostri piccoli rifugi,

ma riconoscere il grande progetto di

Dio nella storia dell’umanità con

piena libertà e in stile di povertà .

Proclamare con gioia, confessare il

Signore Gesù e non noi stessi

‘aggrappandoci, facendoci sostene-

re dalla Croce vittoriosa di Cristo,

Crocifisso e Risorto’. Annunciare il

Signore Crocifisso significa scopri-

re che il limite, la sofferenza, il

dolore e anche la morte sono parte

integrante della vita ma che devono

essere ‘riempite’ di senso. Siamo

chezze storiche, culturali e spiritua-

li. Lui, Vescovo di Roma, ci ama già

e chiamandosi Francesco e, offren-

do i gesti che ci ha proposto, ci invi-

ta a seguire la traccia già segnata da

Benedetto XVI per l’Anno della

Fede per ritrovare la bellezza delle

origini e la gioiosa esperienza della

purificazione della vita cristiana e

della Chiesa stessa. Il percorso pas-

quale che iniziamo con Lui verso la

festa di Pentecoste, Pasqua della

Chiesa, ci farà scoprire le nuove vie

dello Spirito in continuità con il

Concilio Vaticano II. Le sorprese di

Dio non deludono mai, anzi, sono

queste che ci portano lontano e con

grande sicurezza. Guardare avanti

con gioia e fiducia non è brancolare

nel buio della tempesta. La barca di

Pietro, pur sballottata dalle onde, sa

prendere decisamente il largo

sospinta dal vento dello Spirito e

giungere alla meta proprio dove Lui

vuole. Il nostro grazie al Signore

della vita e della storia che donan-

doci Papa Francesco ci invita a rin-

novare con gioia e fermezza il

nostro credo cristiano.

stati toccati nel profondo dalla cor-

rettezza e spontaneità dei primi

gesti: lui voleva e vuole arrivare nel

cuore di ciascuno e di tutti per far

rinascere la speranza e condividere

tristezza e dolori, povertà e fragilità.

Non ha la bacchetta magica e non

vuole facili soluzioni, solo. corag-

gio e fede, entusiasmo e semplicità.

Con questi principi indica la strada

del rinnovamento, forse anche delle

riforme, ben sapendo cha la prima è

quella interiore e personale, il risco-

prire la centralità di Dio nella pro-

pria vita per una fede più solida e

purificata, testimoniata e consape-

vole.

Speravamo in un papa ‘italiano’…

ben sapendo che il servizio apostoli-

co del successore di Pietro ha ben

altre dimensioni. La Chiesa è sacra-

mento di salvezza, realtà umana e

divina, dove l’invisibile si fa visibi-

le. Se si deve essere concreti, siamo

stati brillantemente esauditi: le

‘radici’ non tradiscono né la mente

né il cuore e ci è stato donato un

amico, un fratello che sa compren-

dere i nostri valori e le nostre ric-

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14 riflessione 5-04-2013 13:49 Pagina 14


Villanova in Mostra Concorso di pittura estemporanea, il 19 maggio, in occasione della Festa di Primavera

di Alessia Dettoni

Pino Torinese, Casa Gariglio sarà Centro polifunzionale comunale Sarà la sede distrettuale del Consorzio Socio-Assistenziale di Chieri e dell’UniTre

di Daniela Bonino

Nello scorso mese di marzo sono ripartiti i lavori per il completa-mento del Centro polifunzionale comunale di Via Molina, destina-to a diventare il nuovo polo per ospitare le attività sociali e per i

giovani, la biblioteca comunale, le associazioni e gli ambulatori medici. Ilprogetto risale al 2004, un anno dopo l’acquisizione da parte del comune diPino Torinese di un’abitazione andata distrutta da un incendio (per questol’edificio è comunemente conosciuto come “casa Gariglio”). I lavori hannosubito vari periodi di stop a causa di problemi tecnico-strutturali e per l’im-posizione del patto di stabilità; ora finalmente sono caduti gli impedimentied è previsto che i lavori siano completati entro dieci mesi. Il centro ha unasuperficie di 1200 metri quadri distribuiti su tre piani più un seminterrato,dove troveranno posto un auditorium da 90 posti e una sala prove musica-li a disposizione delle associazioni giovanili, oltre all’archivio storico. Ilpiano terra ospiterà gli ambulatori dei medici di base pinesi. Al primo pianoverranno allocati la sede dell’Unitre con annessi laboratori, due locali a dis-posizione delle associazioni locali, una sala riunioni comune, la sede delServizio alla Collettività e la sede distrettuale del Consorzio Socio-Assistenziale di Chieri. Al secondo piano sarà sistemata la biblioteca comu-nale. Nel completamento della costruzione sono state applicati i più recen-ti accorgimenti di risparmio energetico; la struttura sarà dotata di tutti gliimpianti tecnologici atti a garantire un elevato comfort, e sarà corredata diimpianti fotovoltaico e solare termico.

Il Comune di Villanova d’Asti pro-muove la prima edizione diVillanovArte, concorso di pitturaestemporanea che avrà luogo il 19 mag-gio in occasione della Festa diPrimavera. L’iniziativa nasce dall’ideadi due amatori del settore, Enrico Grestapittore locale e sua moglie PaolaCardano volontaria della Biblioteca diquesto importante centro dell’Astigianocon la collaborazione di MaurizioGiarnetti anch’egli pittore residente inVillanova d’Asti, ed ha trovato pienadisponibilità nell’Amministrazionecomunale. “Abbiamo voluto proporreun evento sulla scia di “Cambiano comeMontmartre” e siamo molto entusiastiche il Comune abbia sostenuto comple-tamente il nostro progetto – spiegaPaola Cardano. Tema del concorso saràVillanova, le sue strade, la sua storia e leopere ammesse saranno di ogni tecnicae tendenza artistica e pittorica. “Il 19maggio verrà definito un perimetroall’interno del quale i partecipantipotranno dipingere durante l’arco dellagiornata” – precisa Paola Cardano.Dalle ore 9,00 alle ore 10,00 ci sarà laverifica e la vidimazione delle tele pres-so i locali della Biblioteca Comunale edentro le ore 16,30 dello stesso giorno leopere incorniciate decorosamentedovranno essere consegnate. Una giuriaqualificata selezionerà quelle ritenutevalide ad essere premiate. Per i tre primiclassificati vi saranno premi in denaro(rispettivamente di 300,00, 200,00 e100,00 euro) offerti da sponsor locali. Alconcorso possono partecipare artisti ita-liani e stranieri, senza limiti di età o qua-

lifica e le richieste di partecipazionedovranno pervenire entro le ore 12 del13 maggio con la consegna della sche-da di adesione presso la BibliotecaComunale (il giovedì mattina dalle ore10 alle ore 12) o inviate tramite e-mailall’indirizzo [email protected]. Laquota di partecipazione è fissata in euro5,00. La scheda di adesione è reperibilepresso la Biblioteca e sul sitowww.vnat.it.

DINTORNI

Quando a Pino c’era il Casinò di Bruno Bonino

Un giornalista del quotidianoLa Stampa, un pomeriggionel giugno del 1946 si recò in

corriera a Pino Torinese per scrivereun articolo riguardante l’imminentechiusura della sala da gioco, che erastata aperta solo pochi mesi prima. Illocale, denominato Pino Club, avevauna grande insegna luminosa verde,ben visibile di notte; sorgeva in viaMaria Cristina, poco sopra laParrocchia. Durante il tragitto versoPino il cronista, mentre apprezzava labellezza del verde della collina,ascoltava i discorsi dei viaggiatori.Molti erano diretti come lui alla salada gioco, spinti dalla curiosità divedere un luogo in cui non avevanomai messo piede. Nell’articolo, ilgiornalista raccontava che, entrandonel locale, ci si sentiva subito avvol-gere dalla musica proveniente dallasala da ballo; chi non amava danzarepoteva stare comodamente seduto inpoltrona, gustando un caffè o altrebevande prima di iniziare a giocare.Nelle sale da gioco, al primo piano,erano disposti i tavoli destinati allaroulette e al baccarat. Alle spalle deigiocatori molti osservavano l’anda-

mento del gioco. I frequentatori dellocale, uomini e donne di ogni età,venivano quasi esclusivamente dafuori paese ed i più facoltosi arrivava-no a bordo di lussuose automobiliguidate dai loro autisti. Un importan-te azionista del Casinò fu il comm.Francesco Rivella, che fu anche ungrande benefattore, elargendo cospi-cui aiuti alle scuole ed ai poveri.Circa il vizio del gioco, l’articolistacommentava: “Se ogni incallito gio-catore fosse consapevole che il mas-

simo ragionevole su cui può fare affi-

damento è una vincita del 5 o 10 per

cento del capitale rischiato, i casinò

dovrebbero chiudere tutti”. È risapu-to che anche alcuni chieresi “lasciaro-no le penne” ai tavoli da gioco pinesi. Tuttavia, anche se il Casinò restò inpaese per poco tempo, fu utile allecasse comunali perché, come scrisseAngelo Caselle nel suo libroAttraverso i tempi, “Gli accorti

amministratori di quel periodo non si

lasciarono sfuggire l’occasione: a

spese di questo casinò riportarono in

pareggio le dissestate finanze del

Comune”.

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A sbarre o a box, purchè sia portapacchi…Negli anni è diventato sempre più affidabile e pratico

Sarà capitato a tutti, quella

volta in cui un poco di spazio

in più per caricare le valige e

borsoni per le vacanze o il mobile

nuovo del bagno vi avrebbe fatto

certamente como-

do. La soluzione

c’è, si chiama

portapacchi e

negli anni è

diventato sempre

più affidabile e

pratico. Le vacan-

ze non sono l’uni-

co valido motivo

per acquistare un

portapacchi per la

nostra auto. Infatti, può capitare

anche nella vita di tutti i giorni di

avere la necessità di una capacità di

carico extra, come nel caso di un

trasloco o per l’acquisto di un

nuovo mobile o elettrodomestico.

Qualsiasi sia la nostra esigenza

oggi i portapacchi più del passato

ci vengono in contro per risolvere i

nostri problemi di trasporto, in

modo pratico ed economico. In

commercio esistono sostanzial-

mente due tipologie di portapacchi

per auto, quello a barre, evoluzione

del classico portapacchi e quello a

box che assomiglia a un baule e

permette di contenere oggetti senza

doverli legare in quanto è chiuso

similmente a un baule. Uno dei

principali difetti dei vecchi porta-

pacchi era quello di essere poco

pratici da montare tanto che una

volta applicati sul tetto della pro-

pria auto rimanevano installati

anche quando non necessario. La

ricerca tecnologica ha permesso

alle case produttrici di realizzare

moderni portapacchi per auto costi-

tuiti unicamente da due solide

barre, leggere e di facile montaggio

adattabili a molti modelli di auto-

mobili.

La seconda tipologia di portapac-

chi per auto è quella a box la cui

diffusione è avvenuta nell’ultimo

decennio anni in cui è stato preferi-

to al portapacchi a barre in quanto

sono più comodi per esigenze di

carico vacanziere. Il motivo per cui

hanno vinto la concorrenza dei por-

tapacchi comuni è certamente lega-

to al fatto che non sono necessarie

particolari attenzioni durante le fasi

di carico, infatti basta non superare

i pesi per cui sono omologati e la

capacità per cui sono progettati e il

gioco è fatto; sistemata la merce

nel box o baule basterà richiudere e

oltre a non temere per i nostri beni

saremo sicuri che non si bagneran-

no in caso di pioggia. La forma

aerodinamica con cui sono stati

concepiti inoltre permette di poter

mantenere un comfort di viaggio

che i comuni portapacchi a barre

non ci possono garantire.

16 auto 5-04-2013 16:08 Pagina 16


Guida più sicura con il vivavoce Oltre che vietato, parlare al cellulare mentre si guida è molto pericoloso…

re i rumori di fondo sono difficili

da individuare e complicati da

usare. Meglio i modelli che si col-

legano all’aletta parasole a quelli

dotati di supporti difficili da collo-

care lontano da air-bag e che non

ingombrino la visuale o le boc-

chette di aereazione. Un’altra

caratteristica da tener presente è la

compatibilità con il proprio

modello di cellulare o meglio la

compatibilità universale. In tal

caso, se dovessimo cambiare il

telefonino, non sarà necessario

sostituire anche il vivavoce. Se

avete più cellulari o siete in più

persone a usare la stessa auto

orientatevi verso un modello multi

point che consente di collegare più

dispositivi. Ricordatevi di portare

a termine sul o sui cellulari le pro-

cedure di riconoscimento vocale

di cui sono dotati quasi tutti i

modelli. In tal modo potrete fare

una chiamata semplicemente pre-

mendo un tasto e pronunciando il

nome del contatto desiderato.

Ricordate quella vecchia

campagna contro gli inci-

denti stradali, un’auto

distrutta e la scritta: “Con una

mano fumava, con l’altra parlava

al telefonino e con l’altra guida-

va”? Un Kit a viva voce bluetooth

per auto, oltre a garantire la nostra

incolumità evitando distrazioni,

può aiutarci a non incorrere in

costose sanzioni e decurtazioni di

punti sulla patente. Troppe volte

abbiamo visto automobili proce-

dere incerte nel traffico o procede-

re a zig-zag per poi scoprire che,

molto semplicemente, il condu-

cente era impegnato in una con-

versazione telefonica o stava cer-

cando un numero nella rubrica del

cellulare o, peggio ancora, cercava

di rispondere a un SMS. Questo

comportamento, oltre ad esporci

alle sanzioni previste (-5 punti

sulla patente e circa 70 euro di

multa) è molto pericoloso. A 60

Km/H in un solo secondo si per-

corrono circa 16 metri. Affrontare

con una mano sola sul volante

qualsiasi situazione anomala

significa rischiare un incidente.

Per risparmiare soldi, punti della

patente e salvaguardare la nostra e

l’altrui incolumità è il caso di

dotarsi di un kit vivavoce e, giac-

ché la tecnologia lo consente,

optare, magari, per un modello

senza fili universale Bluetooth che

in fondo, oggi, costa meno della

sola multa. Le prime cose da con-

trollare in un vivavoce per auto

sono la semplicità d’uso, il posi-

zionamento e la compatibilità.

Inutile dotarsi di un Bluetooth in

auto se i tasti per la regolazione

del volume, per rispondere alla

chiamata e terminarla o per ridur-

A tutti i nostri

spettabili clienti,

Buon Viaggio!

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Il tergicristallo ha più di cento anni Fu brevettato nel 1905 e diventò dotazione standard nel 1916

L’inventore J. H. Apjohn trovò

un metodo per muovere due

spazzole su e giù su un para-

brezza nel 1903.

Si ritiene invece

che Mary

Anderson abbia

inventato il brac-

cio di oscillazione

per il tergicristallo

negli Stati Uniti,

paese in cui bre-

vettò l’idea nel

1905. La novità fu

vista inizialmente

con diffidenza, ma diventò dotazio-

ne standard di tutte le auto america-

ne dal 1916. Nell’aprile 1911 il

primo brevetto inglese per i tergicri-

stalli fu registrato da Gladstone

Adams di Whitley Bay. Alcuni dei

primi progetti per tergicristalli sono

attribuiti anche a Józef Hofmann,

meglio conosciuto come pianista.

Nel 1969 appaiono sul mercato i

primi tergicristalli ad intermittenza,

cioè con un ritardo nell’oscillazio-

ne, ritardo che poteva essere a sua

volta regolabile. Robert Kearns è

ritenuto l’inventore dell’intermit-

tenza per tergicristalli: la sua pater-

nità sull’innovazione è stata ottenu-

ta solamente dopo una dura batta-

glia legale con la casa automobili-

stica Ford. Da questo episodio è

stato tratto il film Flash of Genius.

Nel 1970 la Saab introdusse i tergi-

fari nella produzione. Solo verso la

fine del XX secolo

fanno la loro com-

parsa i tergicristal-

li intelligenti sulla

Buick Park

Avenue Ultra.

Successivamente

anche gli altri

principali produt-

tori li hanno adot-

tati. Il simbolo che

permette l’aziona-

mento del tergicristallo in un’auto-

mobile è assegnato a livello interna-

zionale dall’ISO.

Manutenzione - La manutenzione

dei tergicristalli può essere del tipo:

Sostituzione della lama, in questo

caso si sostituisce solo la lama,

lasciando il telaio che la sorregge.

Sostituzione della spazzola, in que-

sto caso si sostituisce sia la lama che

il telaio. Questa deve essere effet-

tuata quando la lama si sia invec-

chiata e non riesca più ad eseguire il

suo lavoro, visto che con il tempo si

usura e s’irrigidisce, per quest’ulti-

ma evenienza si può leggermente

correggere con la rotazione della

lama sul telaio del tergicristallo, il

che permette d’allungare legger-

mente la vita alla lama.

SPECIALE AUTO


19 auto 5-04-2013 13:42 Pagina 19


Il contatore dell’acqua nel condominio Regole per il corretto conteggio delle quote di acqua condominiale, ai sensi del Codice Civile.

Nei condomini, la riparti-zione delle spese per ilconsumo dell’acqua,

avviene in base al valore millesi-male dell’appartamento, ma nonè rara la richiesta avanzata daalcuni condòmini che vorrebberola modifica del dispositivo ed ilcalcolo in base al numero deiresidenti in ogni singolo apparta-mento. Cosa dice il CodiceCivile? La ripartizione dellespese per l’acqua privata nel con-dominio, dovrebbe essere calco-lata sull’effettivo consumo diogni singola unità immobiliare.Solo un regolamento contrattualeda tutti sottoscritto al momento

del rogito, può porre deroghe allaprocedura sopra indicata. In man-canza di un contatore di sottra-zione in ogni appartamento, lamigliore ripartizione della spesapuò essere definita in base alnumero dei residenti nell’unitàimmobiliare stessa, anche se que-sta procedura può prestarsi adabusi e conseguenti litigi.La formula della ripartizione inbase alla superficie dell’unitàimmobiliare, o in base ai millesi-mi, risulta meno idonea ad unagiusta suddivisione di spesa.Entrambe queste soluzioni si pre-stano comunque a generare spre-chi, in quanto nessuno si sente

obbligato a risparmiare l’acqua,mossi dall’idea che tanto laspesa, sarà ripartita tra tutti. Undecreto ministeriale, relativo alrisparmio energetico ed idrico,impone regole ben precise sul-l’obbligo di installazione deicontatori di ripartizione del con-sumo dell’acqua in ogni singolaunità immobiliare. Qualsiasi con-domino può far imporre, anche aidissenzienti, l’installazione diquesti contatori che in realtàhanno un costo contenuto. Ogniproprietario può, quindi, far met-tere all’ordine del giorno dell’as-semblea l’obbligo di installazio-ne dei contatori in ogni apparta-mento, in mancanza di accetta-zione della richiesta, ogni pro-prietario può agire personalmen-te tramite accesso al Giudice diPace che ha competenza nellamateria. L’articolo del decretoche prevede l’obbligo di installa-zione dei contatori è il seguente:Obbligo installazione contatoriacqua di ripartizione in ogniappartamento. D.P.C.M. 4 marzo 1996 -Disposizioni in materia di risorseidriche (In GU 14 marzo 1996, n.62, S.O.). 8.2.8. Misurazione. Lamisurazione dei volumi conse-gnati all’utente si effettua, diregola, al punto di consegna,

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mediante contatori, rispondentiai requisiti fissati dal Decreto delPresidente della Repubblica 23agosto 1982, n. 854, recepente laDirettiva Comunitaria n. 75/33.Là dove esistono consegne abocca tarata o contatori nonrispondenti, deve essere pro-grammata l’installazione di con-tatori a norma. In relazione aquanto disposto dall’articolo 5,comma 1, lettera c), della legge 5gennaio 1994, n. 36, dove attual-mente la consegna e la misura-zione sono effettuate per utenzeraggruppate, la ripartizione inter-na dei consumi deve essere orga-nizzata, a cura e spese dell’uten-te, tramite l’installazione di sin-goli contatori per ciascuna unitàabitativa. È fatto obbligo algestore di offrire agli utenti l’op-portunità di fare eseguire a suacura, dietro compenso e senzadiritto di esclusività, le lettureparziali e il riparto fra le sottou-tenze, e comunque proporre pro-cedure standardizzate per il ripar-to stesso. La disciplina deglieventi contenziosi deve essereprevista nel Regolamento diutenza.

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Il prato: perché il più Il periodo chiave della manutenzione va dall’inizio alla fine della primavera

Verde, folto, morbido, fre-

sco: quattro aggettivi che

rischiano di non essere

sempre applicabili al sostantivo

‘prato’. Rischio che, nella maggior

parte dei casi, dipende da incuria

nel periodo chiave, che va dall’ini-

zio alla fine della primavera. In

questi mesi, infatti, il manto erboso

appare magari comunque piacevo-

le, perché il clima fresco e umido

consente in ogni caso un certo

vigore alle graminacee; ma un tap-

peto erboso trascurato nelle fasi del

risveglio e dello sviluppo sarà più

sensibile ai danni provocati dal

caldo estivo e dalle avversità come

parassiti o malattie. Conviene dun-

que dedicare un po’ di tempo alla

manutenzione, scegliendo le solu-

zioni che meglio consentono di

prevenire i problemi e di ottenere

un aspetto e una qualità dell’erba in

linea con le aspettative di utilizzo.

CASA & GIARDINO

La buona idea: il prato che non si

taglia - Tosare il prato è un’opera-

zione piacevole ma anche faticosa

e impegnativa, soprattutto tra la

primavera e l’inizio dell’estate

quando il ritmo di crescita è eleva-

to. Una buona alternativa è costi-

tuita da specie vegetali che non

siano Graminacee: in pratica non

producono fili d’erba ma foglioline

fitte, con stelo corto, che formano

una superficie compatta, esente da

tagli! II vantaggio è chiaro, ma c’è

da tener conto che si tratta di prati

poco calpestabili, non adatti al

gioco né al passaggio frequente. La

soluzione si addice ad aree poco

frequentate, dove queste specie

risultano durevoli e resistenti. Tra

le specie più adatte c’è Dichondra

repens, della famiglia delle

Convolvulacee: con le sue foglioli-

ne tonde forma un folto tappeto, a

bassa manutenzione. In posizione

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verde sia il nostro…soleggiata non serve nemmeno il

taglio, che è necessario all’ombra

solo una volta al mese in primave-

ra-estate, con raccolta del residuo.

Non tollera la siccità e resiste al

caldo solo se ben irrigata. Ottima

sotto grandi alberi. Anche il trifo-

glio nano (Trifolium repens, delle

Leguminose) non richiede tagli ed

è resistente se non soffre l’aridità

estiva; richiede poche cure, poco

calpestabile ma di aspetto molto

piacevole e morbido. Ci sono poi

molte specie tappezzanti che pos-

sono coprire il terreno in aree non

calpestate: per citarne solo alcune,

edera, vinca, timo, lamium, mar-

gheritine...Quanto al prato ‘norma-

le’ va detto che le agrostidi

(Agrostis stolonifera e A. tenuis)

sono molto veloci (richiedono un

taglio ogni 5 giorni in primavera);

Lolium e Poa sono di velocità

intermedia (un taglio ogni settima-

na); e le specie di Festuca sono

tutte lente (un taglio ogni 10 giorni,

con intervalli maggiori in piena

estate quando con il caldo lo svi-

luppo rallenta molto). (continua)

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SPECIALE SANTENA

Asparisagra, 80^ edizione del Maggio SanteneseDal 10 al 20 maggio, appuntamenti con la musica, il folclore e la gastronomia

di Alessia Arba

Anno molto speciale il 2013 per

la Città di Santena. Il Maggio

Santenese, dedicato al prodot-

to tipico locale, l’asparago, infatti que-

st’anno compie 80 anni. Occasione

quindi da festeggiare e da ricordare:

sarà Asparisagra dal 10 al 20 maggio.

“In collaborazione con il Comune di

Santena e le Associazioni locali abbia-

mo organizzato un programma regio-

nale – spiega il signor Angelo Salerno,

presidente della Pro Loco di Santena –

che coinvolgerà 4 regioni a cui sarà

dedicata una serata”.

Inaugurazione venerdì 10 con lo spet-

tacolo teatrale organizzato dai bimbi

delle elementari e, in serata, investitu-

ra della Bella Sparsera e del I’so

Ciatarin. Si prosegue l’11 con la prima

serata regionale, la “serata lucana” con

piatti tipici e con la notte bianca orga-

nizzata dall’Associazione Commer-

cianti. Domenica 12 Santena sarà ami-

chevolmente “invasa” da 200 masche-

re provenienti dal Piemonte e dalla

Liguria per rendere omaggio ai neoe-

letti Bella Sparsera e Ciatarin. Il 13 si

passa il testimone alla…regione

Sardegna con i suoi piatti tipici e con

la sua musica folk. Per gli appassiona-

ti di De Andrè, l’appuntamento sarà

invece con il gruppo Alternativa che

canterà le sue cover. Martedì 14 serata

giovani, dalle 19.30 si esibiranno

gruppi musicali locali e dalle 21.30 “I

Divina”. Il giorno successivo ecco la

serata dedicata al Piemonte: i suoi piat-

ti e il gruppo delle Mondine con i canti

tipici. Sempre più vicini al clou del

maggio santenese, si prosegue il 16

con la serata alpina e la presenza della

sua Fanfara, venerdì 17 la serata cala-

brese con cibi e musica locale, sabato

18 musica con l’orchestra Lella Blu. Si

arriva a domenica 19: al mattino cele-

brazione santa messa, con autorità e

associazioni mentre nel pomeriggio

sfilata con la presenza del Gruppo

Twirling e della banda musicale

Canonico Serra. Da pomeriggio a sera,

presenza di gruppi e intrattenimenti

per le vie e le piazze del paese. Dalle

19 si balla con intrattenimento musica-

le. Si conclude lunedì 20 con la fiera

commerciale e l’orchestra di Giusi

Montagnana. “Non dimentichiamo

che per tutti i 10 giorni in piazza

Martiri, sarà aperto il ristorante

Palasparago- conclude il sig. Salerno –

e gli stand commerciali con la vendita

dei prodotti locali”.

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Stanchezza? Ecco i rimedi naturali…

Ginseng e Guaranà: come stimolanti, niente di più adatto

Ci siamo lasciati l’inverno

alle spalle e le giornate

sono più lunghe, ma spesso,

in questo periodo, la stanchezza si

fa sentire. Alzarsi dal letto la matti-

na è sempre più difficile e tutto il

giorno è segnato dal bisogno di

riposarsi e staccare la spina. La pri-

mavera è un periodo difficile poi-

ché spesso il nostro organismo è

reduce da vari attacchi virali subiti

in inverno, dalla classica influenza

alle sindromi parainfluenzali alle

micidiali gastroenteriti sempre in

agguato. Visto che il periodo delle

ferie è ancora lontano e, di solito, il

lavoro non è un hobby ma una

necessità, bisogna correre ai ripari,

aiutandoci con rimedi naturali, una

giusta alimentazione ed alcune

terapie complementari.

Il posto d’onore tra i rimedi che

possiedono azione stimolante ed

adattogena è occupato dal

Ginseng. La sua terra d’origine è

l’Asia ma il suo uso è conosciuto e

diffuso in tutto il mondo. Come sti-

molante aumenta la concentrazione

e facilita l’apprendimento; per que-

ste sue caratteristiche è indicato per

studenti che devono affrontare

esami ma anche per chi fa lavori

che necessitano di attenzione e

lucidità. Come adattogeno aumenta

la resistenza alla fatica fisica e allo

stress ed è quindi particolarmente

consigliato agli sportivi. Gli atleti

di Cina e Corea da sempre fanno

uso di ginseng durante gli allena-

menti. Studi recenti hanno eviden-

ziato anche altre proprietà di questa

pianta. Sembra che migliori il

tonno dell’umore ed è quindi parti-

colarmente consigliabile nei cambi

di stagione quando è più facile che

si manifesti, insieme alla fatica,

anche un po’ di malinconia. In più

sembra dimostrato che possieda

un’azione immunostimolante. C’è,

infatti, chi sostiene che i ginsenosi-

di possano stimolare le cellule

immunitarie aumentando di un

30% la produzione di anticorpi. Si

può utilizzare in capsule, come

estratto secco standardizzato e tito-

lato in ginsenosidi, ma più general-

mente si trova disponibile come

prodotto in compresse. Di solito è

bene assumerlo nelle prime ore

della giornata per sfruttare appieno

tutte le sue proprietà. Si può trova-

re in associazione con altre piante

quali guaranà o eleuterococco delle

quali mi appresto a parlare.

Il Guaranà è una pianta rampican-

te di origine brasiliana nei cui semi

si trovano notevoli quantità di caf-

feina, teofillina, teobromina. Si

capisce dai principi attivi presenti,

quelli del caffè, del tè e del ciocco-

lato per intendersi, che questa pian-

ta possiede una notevole attività

stimolante, sia a livello fisico che

cerebrale. A livello fisico rende gli

zuccheri più disponibili per l’attivi-

tà muscolare, utile quindi per chi fa

sport. A livello cerebrale stimola la

memoria e l’attenzione, diminuen-

do la sensazione di stanchezza e di

fatica.Vista l’alta concentrazione di

xantine presenti ( caffeina, teofilli-

na e teobromina ) è necessario non

superare le dosi consigliate e assu-

merlo solo al mattino altrimenti

potrebbe dare insonnia.

Un’ulteriore indicazione spesso

sottovalutata è il trattamento del

sovrappeso. Infatti studi scientifici

hanno dimostrato che il guaranà

favorisce la lipolisi, con riduzione

dell’adipe sottocutaneo.

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SALUTE & BENESSERE

25 amaranto 3-04-2013 21:45 Pagina 25


SPORT & BENESSERE

Arti marziali, alla scoperta del Viet Vo DaoQuattro atleti del club Dieng Hong di Pino eccellono a livello nazionale

di Giulia Giacone

C’era una volta in

Vietnam, una discipli-

na educativa per il

corpo e per la mente: il Viet

Vo Dao che consiste in difesa

personale, boxe vietnamita,

tecniche acrobatiche,uso di

armi tradizionali e sviluppo

di energia interna. Questa

arte marziale ormai praticata

in tutto il mondo ha molti

appassionati anche qui in

Piemonte e quattro allievi del

club Dieng Hong di Pino

Torinese si sono fatti valere

conquistando l’oro nelle

rispettive categorie durante la

XXXIV° edizione delle gare

nazionali. La competizione si

è tenuta sabato 2 e domenica

3 marzo al PalaSanquirico ad

Asti. In questo sport esistono

due tipi di gare:le prime sono

quelle di forma, “thien mon”,

in cui ogni atleta presenta il

“quyen” che viene valutato da

5 commissari. I migliori tor-

nano ad esibirsi per i giudici,

che in fine decretano i vinci-

tori. In questo tipo di compe-

tizioni hanno trionfato

Simone Bevacqua (9 anni)

Camilla Vietti nella categoria

cadetti femminile e Enrico

Piretta nella stessa categoria

maschile. Le seconde sono

quello di combattimento, ad

eliminazione diretta, in cui si

ottiene la medaglia trionfan-

do in ogni incontro. In questo

tipo di gare, al suo esordio in

una categoria nazionale come

la juniores open, ha sbara-

gliato la concorrenza Edoardo

Cauda (17 anni).

“Mi alleno due volte a setti-

mana, il lunedì ed il giovedì,

nella palestra di via Gramsci

a Chieri” ci racconta Edoardo

“con altri appassionati di

questa specialità e con il mio

maestro, Massimo Carrara.

Ho cominciato nel settembre

2011 e non ho più smesso”. In

Italia il Viet Vo Dao è arriva-

to negli anni ’70 ed ha subito

riscontrato un grande succes-

so.

“E’ uno sport per tutti, bam-

bini o persone più mature –

prosegue Cauda - in quanto

ciascuno può fare quel che

riesce in base ad i propri limi-

ti fisici ed alle proprie capa-

cità. Io ad esempio trovo più

difficili le parti che richiedo-

no una maggiore elasticità,

ma è molto soggettivo.”

Santena, “Strasparago” per podisti, venerdì 24 maggioRitrovo alle 18 presso il Bar dell’Oratorio, partenza alle 19.

Toro Club Santena Granata

organizza per venerdì 24

maggio a Santena la

“Strasparago”, manifestazione di

Corsa podistica non competitiva

di 9km e 5km aperte a tutti gli

amanti di sport (corsa,fitwal-

king,camminata). Il ritrovo è fis-

sato alle ore 18 presso il Bar del-

l’oratorio (via Vittorio Veneto 31)

a Santena. Partenza: ore 19 con

qualsiasi condizione atmosferica.

Il pacco gara è garantito ai primi

300 iscritti.

Costi: 9 km (10 euro), 5km (5

euro) ,gratuita per i bambini fino

a 10 anni (senza pacco gara)

Consegna Pettorali: Giovedi 23

dalle ore 9/12.30 e dalle

14.00/20.00

Venerdi 24 dalle ore 18 prima

della gara.

Iscrizioni: presso Bar dell’orato-

rio (via Vittorio Veneto 31)

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26 natura 5-04-2013 13:47 Pagina 26

Centotorri - Marzo 2013www.100torri.it 27

La mostra “Il Re e l’Architetto”

allestita fino al 30 aprile, nelle

sale al piano terreno del palaz-

zo dei Regi Archivi di Corte in piaz-

za Castello a Torino propone un

viaggio virtuale nella Torino di fine

‘700, alla ricerca di architetture pub-

bliche e private tipiche delle capitali

europee. Il viaggio inizia dalla Porta

Susina, l’ingresso cittadino dei visita-

tori del Grand Tour del ‘700 prove-

nienti dalla Francia. Precisi plastici ci

mostrano edifici distrutti, come la

bella casa-studio torinese, demolita

nel 1932, di Filippo Juvarra, il regista

della ricostruzione della Torino post

1706, la fortezza del Monte dei

Cappuccini, la grande Galleria, che

collegava Palazzo Ducale e Palazzo

Madama, i palazzi del potere comu-

nale, statale e religioso, il ponte sul

Po immortalato nella tela del

Bellotto (visibile alla Galleria

Sabauda), fino alle residenze extraur-

bane di Stupinigi, Venaria e Rivoli.

La passeggiata nella città settecente-

sca evidenzia elementi significativi

della complessità dello sviluppo

urbano, constatando come edifici

risalenti ad epoche molto diverse si

integrino nella città barocca. Le torri

romane di Porta Palatina sono un

esempio di testimonianza architetto-

nica passata attraverso i secoli

mutando funzione, fino a divenire nel

Settecento carcere femminile e, ai

giorni nostri, oggetto di tutela come

monumento storico.

Un esempio singolare, per la durata e

l’ampiezza dell’intervento pubblico e

privato, è quello del rettilineamento

di via Dora Grossa (oggi via

Garibaldi), che comportò l’abbatti-

mento di edifici insalubri e il loro

rifacimento a volumetrie maggiori,

mediante il concorso di capitali pri-

vati. In mostra è esposto il progetto

settecentesco lungo sette metri, che

ha il singolare primato di essere uno

dei documenti progettuali di dimen-

sioni maggiori nell’urbanistica euro-

pea. Orario: dal martedì al venerdì:

10 – 18. Sabato e domenica 15 -19.

Ingresso libero.

San Giorgio, un libro sui restauri

Sabato 4 maggio 2013 (sede ancora da confermare) l’Associazione di

volontariato culturale Carreum Potentia presenterà il libro dedicato ai

restauri ed alla chiesa di san Giorgio Martire, a Chieri. Il libro, conce-

pito in occasione dei restauri della statua lignea di san Giorgio curati dall’as-

sociazione Carreum Potentia nel 2003, si è arricchito di varie ricerche, giun-

gendo a trattare anche della storia della chiesa, della sua evoluzione e dei

recenti restauri. I curatori Alberto Marchesin e Marta Longhi hanno raccol-

to numerosi contributi di docenti dell’Università degli Studi di Torino, come

il compianto prof. Bordone, e di addetti ai lavori, come l’ex Soprintendente

per il patrimonio storico-artistico, dott. Claudio Bertolotto e di coloro che si

sono occupati dei restauri, come Michelangelo Varetto, per conto del

Consorzio San Luca, molto attivo nella scena locale con i numerosi restau-

ri, alcuni dei quali patrocinati dall’associazione Carreum Potentia.

(Alberto Treleani)

Archivio di Stato: Mostra “Il Re e l’architetto”Viaggio in una città perduta e ritrovata, fino al 30 aprile

di Raffaella Campagna

ARTE & SPETTACOLO

Theo Gallino e i “segni del tempo” Chieri dedica una triplice mostra, fino al 5 maggio, a Theo Gallino, uno dei suoi artisti più originali e a lungo sottovalutati.

Chieri dedica una triplice mostra,

“Segni del tempo”, a Theo

Gallino, uno dei suoi arti-

sti più originali e a lungo

sottovalutati. Una mostra

antologica (Theo Arte)

all’Imbiancheria del Vairo

(apertura venerdì, sabato

e domenica, dalle 16 alle

19), una dedicata al

design (Theo Design) a

Palazzo Oppesso (stessi

orari) e una terza nella

sala espositiva della

Biblioteca (Theo’s

Friends), che raccoglie le

opere di 37 artisti che

hanno condiviso con lui

percorsi di vissuto perso-

nale in una dimensione di

dibattito e confronto.

“Il lavoro di Theo Gallino, prota-

gonista di questo ampio ed organi-

co appuntamento espositivo,

un’antologica della

sua produzione dagli

anni Novanta ai gior-

ni nostri – scrive

Edoiardo Di Mauro,

curatore dell’evento -

è analizzabile da mol-

teplici punti di vista:

formali, estetici, filo-

sofici. Le opere del-

l’artista chierese si

presentano dotate di

una cospicua stratifi-

cazione di significati

e si inquadrano per-

fettamente al centro

del dibattito attuale

sul concetto e sulla

prassi della contem-

poraneità, non solo da un punto di

vista squisitamente artistico ma in

senso più ampio “politico”, secon-

do l’intuizione di Walter Benjamin

sul ruolo dell’arte in una società

dove la riproducibilità tecnica l’ ha

sottratta dal precedente dominio

del “magico” e poi del “rituale”.

Analizzando la genesi e l’evoluzio-

ne della produzione artistica di

Theo Gallino, esponente di spicco

di quella generazione di artisti ita-

liani emersi tra la seconda metà

degli anni Ottanta ed i primi anni

Novanta, che sta finalmente cono-

scendo una meritata rilettura,

debbo notare come l’ascendenza

storica è da individuarsi in una pre-

cisa ed originale linea del Pop

Concettuale italiano caratterizzata

da un senso di ludica e disincantata

ironia, dall’uso di reperti oggettua-

li e di tinte vive e squillanti, dal

paradosso linguistico spesso cen-

trato sull’ambiguità del significa-

to(…) Theo Gallino si presenta

sulla ribalta della scena prima tori-

nese poi italiana a ridosso di quel-

l’ondata di “new wave” artistica

che ebbe a caratterizzare in positi-

vo il nostro paese a partire dalla

metà degli anni ’80, con un ecletti-

smo stilistico dove soprattutto pit-

tura ed installazione si sono mani-

festate ammantate da una verve

briosa ed originale, fortemente

contaminata dalla frequentazione e

dalla citazione di altri ambiti

espressivi con cui condividevano

un entusiasmo derivato dalla con-

vinzione di vivere una fase in cui il

definitivo prevalere delle nuove

tecnologie avrebbe concesso spa-

zio molto maggiore per l’estrinse-

cazione della propria dimensione

creativa e di una interiorità da vive-

re in chiave individuale al di fuori

del peso limitante delle vecchie

ideologie (…)”

Un nuovo libro sul Principe Eugenio Alla Biblioteca Civica Francone presentazione de “La straordinaria avventura del Principe Eugenio”

Lo scorso 21 marzo, la

Biblioteca Civica Francone

di Chieri ha ospitato la pre-

sentazione – conferenza del volu-

me “La straordinaria avventura del

Principe Eugenio. L’Achille sabau-

do al servizio degli Asburgo”

(pagg. 316, euro 17), appena pub-

blicato da Mursia, in occasione del

tricentenario della nascita di

Eugenio. Vittorio Cardinali, coau-

tore del testo, e la giornalista

Raffaella Campagna, hanno analiz-

zato alcuni momenti dell’intensa

vita politica ed artistica del grande

Eugenio, personaggio chiave nel-

l’ambito della storia di Torino.

All’evento parteciperà una rappre-

sentanza del reparto cannonieri, in

divisa del 1706, del Gruppo Storico

Pietro Micca di Torino. L’agile

testo di Wolfgang Oppenheimer e

Vittorio G. Cardinali ricostruisce,

attraverso documenti e fonti d’ar-

chivio, la biografia del Principe

Eugenio di Savoia Soissons (1663-

1736). Ad Eugenio dobbiamo la

vittoria dell’Assedio di Torino del

1706, testimoniata dalla nascita

della maestosa Basilica di Superga.

Oppenheimer e Cardinali dimostra-

no come pensiero e azione ne fac-

ciano un precursore dell’Europa

unita e testimonino una visione che

va oltre la sua epoca, ponendo l’ac-

cento su una politica europea

comune e promuovendo una confe-

derazione di Stati per superare il

mutevole gioco delle alleanze tra le

diverse monarchie, non ancora

nazioni. Uno stratega che si sentiva

europeo e si impegnava per la sicu-

rezza del continente, un vero e pro-

prio «Europae genius». (R.C.)

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27 arte 3-04-2013 21:59 Pagina 27


ARTE & SPETTACOLO

Il Rinascimento di Lotto alla Reggia di Venaria Fino al 7 luglio, una ventina di opere di uno dei protagonisti del ‘500. Esposti anche 50 abiti di Capucci

Fino al 7 luglio, le Sale delle Arti della Reggiadi Venaria ospitano la mostra dedicata aLorenzo Lotto, un grande protagonista del

Rinascimento. Una rassegna di grande raffinatezzae rigore con una ventina di opere di seducente bel-lezza per ricordare un artista ed il suo percorso arti-stico: pittura di devozione, ritratti, allegorie.Sempre all’interno delle Sale delle Arti, al 2° pianodella Reggia, segnaliamo, fino al 7 luglio, la mostra “Roberto Capucci: Laricerca della regalità”. Un’occasione unica per ammirare 50 abiti sculturacreati per regine, attrici e star dagli anni ’50 ad oggi. Nessuno come Capucciha ricercato la rappresentazione della regalità modellando capi che risultanoautentiche “sculture in stoffa”, presentati in mostra insieme a bozzetti, foto,filmati e racconti sui loro momenti storici. Capucci realizzò capolavori perle principesse Borghese e Colonna, Valentina Cortese e Silvana Mangano,Raina Kabajvanska, Marilyn Monroe… Raf.C.

Piloni a rischio distruzione, ma qualcuno si salva…A Chieri sono più di cento e molti rischiano di scomparire. Ma in qualche caso sono stati restaurati di Antonio Mignozzetti

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Lo dice anche il titolo di unlibro recente: più che “cittàdelle cento torri”, Chieri

potrebbe essere definita “città deicento piloni”, intendendo con questotermine le edicole sacre, di qualsiasiforma, che ornano e arricchisconoogni via, ogni piazza e ogni angolo,a testimonianza di una fede popolareche data da millenni e che persisteancora ai nostri giorni. E se quelladelle torri era chiaramente un’iper-bole, le cento edicole sacre sono uncalcolo realistico, anzi approssimatoper difetto, perché in realtà sonomolte di più (e parliamo solo diquelle sistemate nei luoghi pubblici,tacendo delle molte altre racchiusenei cortili e nei giardini interni degliedifici privati). Oggi, però, ancorapiù di ieri, le edicole sacre sono arischio di scomparire. Succede

quando esse ostacolano i progetti dichi vuole restaurare o ricostruire unacasa, allargare o raddrizzare unastrada, oppure quando si vuole evita-re di urtare la suscettibilità di immi-grati che professano una fede diver-sa dalla nostra. Ma, dobbiamo dirlocon soddisfazione, si verificanoanche episodi di segno diverso.Negli ultimi mesi, almeno in tre casila sensibilità e generosità di proprie-tari di case hanno salvato altrettanteedicole a rischio scomparsa. Quellopiù recente si è verificato in Vicolodella Madonnetta 1, il vicolo ciecoche si dirama da via Balbo, a pochipassi dalla via principale. Su un vec-chio edificio c’era un bassorilievoin terracotta, rappresentante la

Madonna col Bambino: un pannel-lo non antico, ma di finissima fattu-ra, che aveva anche il pregio di giu-stificare il nome del vicolo, essendo

“Il gusto dell’arte” di Gianna Tuninetti “Fiori, frutti e verdure in posa”, fino al 13 maggio al Lingotto di Torino

Lunedì 15 aprile, a partire dalle ore18, Eataly Torino Lingotto –Saladuecento, inaugura la personale

di Gianna Tuninetti dal titolo “Il gustodell’arte” - fiori, frutti e verdure inposa”. La mostra proseguirà fino a lune-dì 13 maggio, tutti i giorni, orario conti-nuato. Sarà un emozionante viaggio all’interno del gusto e dell’artedove forme e colori sono quelli della quotidianità. Dove si fondono esi-genze ancestrali: alimento per il corpo e cibo per l’anima. Cipolle,aglio, porri piuttosto che rape, carciofi o pomodori ritratti su fogli dicarta stuzzicheranno la nostra curiosità e rimanderanno a sensazionigustative e conviviali. Rose opulente evocheranno profumi e dolcezze

di sempre. E poicachi e fichi, violettee lattughe erbe dicampo e frutti di rovo… e tanto altro anco-ra. Gusto dell’arte:Arte che affascina,che giunge all’animae dona energia allamente.

scomparso da tempo l’antico piloneal quale esso è effettivamente dovu-to. L’edificio è stato abbattuto ericostruito, ma la Madonnina, salva-ta e restaurata, è stata ricollocata inbella evidenza sul nuovo stabile, asua protezione, ben visibile ancheper chi transita per via Balbo. E que-sto è potuto accadere grazie alla sen-sibilità dell’architetto GiuseppeMiglioretti, al cui studio, situato invia Carlo Alberto, si deve il comple-to progetto della ricostruzione. Unsabato mattina dello scorso inverno,la Madonnina è stata benedetta dalparroco del Duomo mons. MauroRivella. Non molto tempo prima, eraaccaduta la stessa cosa per il quadrodella Madonna delle Grazie ospi-tato in una finestra quattrocentesca,murata, dalla bellissima cornice incotto, di Casa Scalafiotti, in ViaDemaria 2 angolo Via Broglia,

quasi di fronte al Duomo. Anche inquesto caso i proprietari, dopo averrestaurato lo storico edificio, hannoricollocato al suo posto il quadro conla bella stampa del 1905, collocatavia ricordo dell’incoronazione dellastatua della Madonna delle Graziedel Duomo. Nel dicembre del 2011,nel Cortile dell’ex Convento diSan Filippo, in una grotta probabil-mente risalente all’epoca in cui nellostabile era ospitato il SeminarioDiocesano, per iniziativa del Comm.Dino Cherubin, è stata collocata unanuova statua della Madonna di

Lourdes al posto di quella sparita datempo immemorabile. Per completa-re il discorso, bisognerebbe parlareanche delle molte edicole sacre chescompaiono per mancanza di manu-tenzione: a Chieri ve ne sono molte.Ma ne parleremo in un’altra puntata.

Nelle foto:

Vicolo della

Madonnetta;

Via De Maria;

Cortile dell’ex

Convento

di San Filippo

28 arte 5-04-2013 16:06 Pagina 28


Primavera: in arrivo i nuovi cuccioli, preveniamo i comportamenti indesiderati

Fra le mura domestiche il cucciolo può tenere diversi comportamenti “inde-

siderati”, come danneggiamenti, evacuazioni inappropriate, vocalizzi

eccessivi e così via. Per quanto riguarda la prevenzione dei comportamen-

ti distruttivi in particolare, è bene adottare il cucciolo non prima dei due mesi di

vita, adattando la casa ai suoi fabbisogni etologici e ricorrendo all’aiuto di un

Medico Veterinario laddove si rendesse necessario. Poiché la prima educazione

avviene nelle cucciolata, per favorire un corretto sviluppo comportamentale è

fondamentale che il cucciolo rimanga insieme alla madre per il tempo necessario

al compimento della sua prima socializzazione (fino ai due mesi). La conviven-

za con gli altri cuccioli, sotto la supervisione della madre, costituisce di fatto un

vero processo educativo. Dalla terza settimana di vita, i piccoli iniziano a lottare

fra loro arrivando anche a mordicchiamenti dolorosi che portano a gridare chi li

subisce. La madre allora interviene fermando il cucciolo troppo esuberante con

una delicata compressione della collottola, oppure bloccandolo a pancia all’aria

per qualche secondo. Se le corse si fanno sfrenate, o i vocalizzi eccessivi, la

madre trattiene il cucciolo fino a ottenerne il rilassamento. La presenza della

madre è poi un fattore rassicurante che agevola l’esplorazione dell’ambiente da

parte del cucciolo che si sente rassicurato nell’affrontare il mondo che lo circon-

da. Per favorire l’inserimento del cucciolo nella nuova abitazione e inibire sul

nascere i comportamenti distruttivi sintomo di malessere è fondamentale non

farsi cogliere impreparati. Innazitutto, è opportuno utilizzare i feromoni di sinte-

si disponibili in commercio, oltre a preparare la cesta dei giochi e le ciotole di

cibo e acqua. In questo modo il cucciolo supera più facilmente lo stress legato

alla separazione dalla madre ed al cambiamento di ambiente. Durante la notte è

necessario permettere al cucciolo di stare nella nostra camera da letto, dove può

riposare tranquillamente e riuscire a trattenere le deiezioni con maggiore facilità:

fino al momento dell’adozione, il piccolo era infatti abituato a dormire insieme

alla madre e ai fratelli. Se lo si desidera, possiamo ricorrere a un cancelletto, per

esempio tra la cucina e il soggiorno, per impedire al cucciolo di accedere all’in-

tero spazio abitativo in nostra assenza. Per maggiori informazioni:

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l’acqua va cambiata due volte al mese, e

bisogna sostituirne il 20% (il 10% se la

si cambia una volta a settimana, magari

in una vaschetta più piccola), bisogna

pulire bene tutto l’arredamento con una

spugnetta, senza sapone, e non spostare

il pesce che si adatta perfettamente alla

sostituzione dell’acqua e alla pulizia ma

rimarebbe traumatizzato da uno sposta-

mento. Va bene l’acqua del rubinetto,

bisogna solo lasciarla a decantare per

circa 10 ore prima di sostituirla con

quella vecchia. Tenetelo in un posto

luminoso, ma non esposto direttamente

al sole e dategli da mangiare poco, e

solo il cibo adatto ai pesci rossi.

Altrimenti il cibo in eccesso potrebbe

depositarsi sul fondo e dare origine a

batteri. Infine osservatelo ogni tanto, per

vedere se nuota bene o se c’è qualcosa

che non va e ricordate che i pesci rossi

sono molto socievoli, da soli si annoia-

no; metteteli in coppia, sarà divertente

vederli giocare insieme.

ANIMALI = AMICI

Un bel pesciolino rosso? Meglio due… Come farli sopravvivere a casa nostra

Chi non ha mai desiderato che il papà

comprasse quel piccolo pesciolino chiu-

so in una palla di plastica, alla fiera?

Certo, per farlo sopravvivere, occorre

seguire alcune avvertenze. Ecco alcune

piccole nozioni e alcuni suggerimenti da

tener presente per conoscere e curare i

pesciolini nel giusto modo. I pesci rossi

non andrebbero tenuti nella boccia.

Quello che bisogna avere a disposizione

è una vaschetta, piuttosto capiente,

anche a seconda del numero dei pesci e

della loro grandezza. La vasca poi deve

comunque avere tutta una serie di carat-

teristiche da non sottovalutare per per-

mettere ai pesci di crescere e proliferare

in tranquillità. Innanzi tutto, anche se i

pesciolini sono di acqua fredda, un pic-

colo riscaldatore può garantire la costan-

za della temperatura, che andrà ad

aumentare naturalmente durante l’esta-

te, e che farà in modo che non subisca-

no sbalzi di temperatura dannosi. Altra

nota importantissima: il filtro. Deve

essere molto efficiente, visto che i pesci

rossi producono moltissimi escrementi.

Anche il cambio dell’acqua e la pulizia

sono importanti. In una vasca grande

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Grafica: Francesca Moro - Stampa: SGI - Torino

Direttore responsabile: Pio Giuseppe Marcato

Collaborano in redazione: Alessia Arba -Bruno Bonino- Daniela Bonino

Adelaide Bruno - Raffaella Campagna

Pierangelo Cauda - Rosanna Cauda - Emilio Cavalleris - Alessia Dettoni

Elisa Genesio - Giulia Giacone - Serena Goldin - Gaetano Grimaldi

Valerio Maggio - Matteo Maso - Massimo Matta

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19- ARTE/ANTIQUARIATO

20- LIBRI/GIORNALI

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22- MOTO

23- AUTO E MOTO ACCESSORI

24- VEICOLI COMMERCIALI

25- BICICLETTE

26- GIOCHI

27- SCAMBI/BARATTI

28- BRICOLAGE/FAI DA TE

29- INFORMATICA

30- ARTICOLI SPORTIVI

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