centro del sorriso

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<< FOCUS ON 15 << FOCUS ON << 14 << La qualità sostenibile dell'ospedale Cristo Re Annesso all’ospedale romano Cristo Re, il Centro del Sorriso punta a un obiettivo ambizioso: un’odontoiatria d’eccellenza accessibile a tutti e con prestazioni ad alto contenuto tecnologico Dottor Casa, con quale mis- sion è nato il Centro del Sorriso dell’ospedale Cristo Re? Il dato da analizzare con at- tenzione è che solamente il 25% della popolazione si re- ca regolarmente dal denti- sta. La restante parte si ri- volge all’odontoiatra solo nel caso di acuzie. Ritengo che il problema dei costi delle cure odontoiatriche sia uno dei principali deterrenti per un accesso più conti- nuativo alle cure per una larga parte della popolazio- ne, cosa che permetterebbe un'adeguata prevenzione sul territorio. Bisogna allora cercare di av- vicinare alla salute orale quel 75% della popolazione che la trascura, offrendo qualità e allo stesso tempo costi contenuti. Questo però può avvenire solamente at- traverso strutture più ampie e meglio organizzate rispet- to agli studi mono profes- sionali. Mi riferisco a strut- ture ottimamente attrezzate, in grado di offrire alta qua- lità in ciascuna branca odontoiatrica, di affrontare significativi investimenti in tecnologie e in organizza- zione situazione spesso impraticabile per le piccole realtà , il tutto a tariffe chiare, trasparenti e con un ottimo rapporto costo/be- neficio. Strutture in grado anche di contrastare la ille- cita e pericolosa piaga del- l’abusivismo professionale o delle attività commerciali odontoiatriche finte low-co- st o, ancora peggio, il turi- smo odontoiatrico verso paesi che non garantiscono assolutamente il nostro li- vello di preparazione e sicu- rezza professionale e che rappresenta solo una falsa convenienza terapeutica per gli sprovveduti che pensano di risparmiare denaro. Il Centro del Sorriso dell’o- spedale Cristo Re di Roma è un concreto esempio di col- laborazione tra pubblico e privato: all'interno di una struttura ospedaliera opera- no professionisti della salute e dell’industria che hanno ottimizzato le scelte tecno- logiche in funzione dei pro- tocolli clinici e di procedure utilizzati. Con il progetto Centro del Sorriso si è resa possibile la quadratura di un cerchio a volte molto difficile da rag- giungere, dove l’impiego di tecnologie è imponente e la formazione degli operatori interni viene svolta costan- temente, con corsi aperti an- che a professionisti esterni. La riabilitazione del pazien- te viene eseguita mediante le più moderne tecniche di mi- crochirurgia mininvasiva e bio-rigenerativa, che costi- tuiscono la punta di dia- mante del nostro reparto. Ci descriva nel dettaglio l’organizzazione interna e il funzionamento della struttura. Anche in questo caso le procedure sono fortemente semplificate: abbiamo una segreteria dedicata, con personale altamente qualifi- cato messo a disposizione dall’ospedale, in grado di soddisfare le richieste dei pazienti e dare un primo orientamento sull’iter tera- peutico. Questo avviene at- traverso un appuntamento per una prima visita già col professionista più pertinen- te alla patologia o proble- matica riferita dal paziente. In alternativa, se le richieste sono generiche, viene pro- posto il pacchetto preven- zione, spesso offerto a prez- zi vantaggiosi, che consiste in una prima visita con un odontoiatra, una ortopano- ramica e una seduta di igie- ne orale. Dopo la prima visita il pa- ziente viene avviato al ciclo terapeutico adatto al suo caso. Egli viene seguito nei vari passaggi terapeutici da un tutor, il quale coordina i vari specialisti a cui il pa- ziente verrà eventualmente affidato per le prestazioni necessarie. In questo modo il paziente ha un riferimen- to stabile e non viene rim- pallato da un medico all’al- tro solo per opportunità di turni od orari, senza nessu- na continuità terapeutica e senza nessuno che li coordi- ni. Quali tecnologie avete a di- sposizione? Abbiamo tutto quello che un centro odontoiatrico di qua- lità dovrebbe avere. Cominciamo dai riuniti: ce n’è uno dedicato all’igiene orale e alla prevenzione, do- tato anche di lampada per sbiancamento; uno dedicato a conservativa ed endondon- zia, dotato di microscopio operatorio; uno per piccola chirurgia e protesi, dotato della lampada scialitica per un’ottima visibilità; infine, una sala operatoria per la chi- rurgia complessa, anch’essa dotata di scialitica, microsco- pio operatorio e collegamen- to in circuito chiuso con l’au- la magna, dove vengono svol- ti i corsi, e che ci permette di mostrare interventi su pa- ziente in tempo reale. Come attrezzature comple- mentari abbiamo un laser a diodi da 532nm molto poten- te e versatile, un bisturi a ri- sonanza quantica molecolare capace di incidere semplice- mente rompendo i legami molecolari senza comportare l’aumento di energia cinetica delle cellule colpite e quindi senza aumentare la tempera- tura, con conseguente grande riduzione di tessuto cicatri- ziale, tempi operativi e di guarigione molto più rapidi e riducendo sensibilmente il dolore post-operatorio. Disponiamo anche di tecno- logie che ci permettono di estrarre dal sangue del pa- ziente tutto l’occorrente per la biostimolazione e la rige- nerazione tissutale. Si tratta di specifici rotori-separatori di fase che, in base alle carat- teristiche del sangue del pa- ziente e delle necessità clini- che, ci permettono di avere a disposizione tutti quei fattori che consentono, aiutano e potenziano le procedure di microchirurgia che adottia- mo. È presente nel nostro reparto anche una sala raggi dove è installato un dispositivo cone beam per eseguire ortopano- ramiche, teleradiografie del cranio e tomografia volume- trica. Ovviamente abbiamo anche a disposizione, grazie al reparto di radiologia del- l’ospedale Cristo Re, la Tac e la Rmn per le diagnosi che necessitano di maggior di- scriminazione diagnostica. Nel 2011 avete trattato più di 3.000 pazienti. Quali tipolo- gie di prestazioni erogate? Siamo in grado di effettuare ogni tipo di procedura odon- toiatrica, dalla più semplice alla più complessa, in tutte le discipline della nostra profes- sione. Ultimamente abbiamo inse- rito anche il trattamento este- tico dei tessuti periorali, par- ticolarmente richiesto dalle pazienti. Riteniamo che que- sto debba essere un settore di pertinenza anche dell’odon- toiatra che, in base alla legge 409 istitutiva della professio- ne, si deve occupare «dei den- ti, della bocca e dei relativi tessuti». Italian Dental Journal ha intervistato il dottor Luigi Casa, odontoiatra, componente dello staff che opera presso il Centro del Sorriso (www.centrodelsorrisocristore.it) dell’ospe- dale Cristo Re di Roma diretto dal dottor Massimo Corigliano. Oltre all'attività clinica il centro ha una forte vocazione didattica: «La funzionalità e la bellezza del nostro centro ci permette di avere a disposizione una struttura che si presta ottimamente ad essere utilizzata per la formazione professionale – spiega Luigi Casa –. I nostri corsi fanno parte del sistema di aggiornamento Ecm, un obbligo professionale che in futuro dovrà essere otti- mizzato, divenendo uno stimolo per tutti i colleghi ad approfon- dire tecniche e procedure innovative». Il centro romano fin dalla sua nascita si propone di offrire presta- zioni odontoiatriche d’avanguardia alla più ampia fascia di po- polazione possibile. «L’idea di progettare un centro odontoiatri- co che conciliasse le prerogative di una odontoiatria di ottimo li- vello, a costi accettabili, per un vasto bacino di utenti è il sogno di ogni professionista che ha a cuore la salute pubblica, nel no- stro caso quella orale – ci confida il dottor Casa –. Si tratta di una questione da molti anni discussa e sviscerata da operatori del settore, industria, classe politica, e che con varie formule e progetti pilota si tenta di risolvere». Quali sono le eccellenze che contraddistinguono il Centro del Sorriso? Direi senza dubbio che la punta di diamante nel no- stro reparto sono le tecniche di microchirurgia e rigene- razione ossea, nelle quali il dottor Massimo Corigliano, direttore scientifico del no- stro centro, è protagonista oltre che promotore. Per la terapia implantopro- tesica viene utilizzato un si- stema a riparazione ossea primaria (Rop) capace di ot- tenere un Bic (bone to im- plant contact) a 45 giorni su- periore all’80% e di garanti- re una riparazione adeguata all’applicazione del carico protesico in sole sei settima- ne. Grazie all’introduzione della osteo neogenesi (Ong) è sta- to fatto un grandissimo pas- so avanti nella ricostruzione dell'osso danneggiato o per- duto, ma le necessità tera- peutiche sempre più pres- santi e i buoni risultati otte- nuti, hanno spinto il mondo scientifico a impegnare grandi risorse nello sviluppo di nuovi materiali e metodi applicabili allo scopo della medicina rigenerativa. A questo proposito nel no- stro centro abbiamo evoluto le tecniche rigenerative par- tendo dal presupposto di utilizzare quanto più possi- bile materiale autologo vivo, questo perchè i biomateriali usati fino ad ora come il Gore-Tex, il collagene, il pe- ricardio, l’idrossiapatite, i biovetri, il fosfato tricalcico, l’acido poliglicolico, l’osso animale e quello omologo ecc. non hanno mai in effet- ti mantenuto la loro iniziale promessa che consisteva nella loro capacità induttiva e rigenerativa. Il motivo di questa loro incapacità alla biostimolazione fisiologica è molto semplice: non sono tessuti viventi. Non essendo materiali vitali, non potrà mai esserci il potenziale osteoinduttivo tipico dei tessuti bioattivi autologhi vivi; infatti, affinchè possa avvenire una effettiva rige- nerazione, devono concor- rere a cascata svariati fattori chimici e ormonali tutti bio- logicamente attivi. Che trattamento propone- te? Il nostro protocollo rigene- rativo multifattoriale (Prmf) con Bcgf (B-cell growth factors) è un proto- collo terapeutico multifase che si ottiene per separazio- ne del sangue venoso, a tem- peratura costante, mediante un rotore-separatore di fasi, a velocità e accelerazioni dif- ferenziate e controllate, con tempi di rotazione adeguati a ogni tipologia di prodotto scelto in base alla tecnica da applicare. Questa metodolo- gia consente di non danneg- giare mai i componenti cel- lulari o molecolari che subi- scono la separazione per ro- tazione, perchè non si rag- giungono mai accelerazioni e velocità tali da comprime- re, schiacciare o distruggere i componenti ematici men- tre vengono separati in base al loro peso, al volume, alla forma primitiva del compo- nente, ma anche e soprattut- to a quella finale. Dalla pro- cedura di separazione otte- niamo almeno cinque fasi: siero, cloud, growth factor, cellule C34+, coagulo e pia- strine, ioni metallici. La fase superiore è rappre- sentata dal siero, che si uti- lizza a fine intervento come mesoterapia antidolorifica, antinfiammatoria; una se- conda fase intermedia è composta da un blocco di fi- brina polimerizzata, molto grande e densa, più o meno ricca di componenti cellula- ri o bioattivi intrappolati. Questa fase è utilizzabile co- me blocco unico da riempi- mento, come veicolo di principi attivi o farmaci, co- me interfaccia tra impianto e osso, come particolato da miscelare a materiale di riempimento o come mem- brana autologa. La terza fase è rappresentata da growth factor di origine piastrinica ed ematica, oltre alle cellule staminali CD34+ in attesa di stimolazione per la tipizza- zione definitiva. Questa fase viene separata sia dalla fase fibrinica che dal coagulo e usata autonomamente. Il growth factor, addizionato all’osso autologo, è l’ele- mento che maggiormente imprime lo stimolo rigene- rativo. La quarta fase è rap- presentata da un coagulo vi- scoso, denso e ricco di glo- buli rossi e piastrine. Questa fase viene usata per la misce- lazione dei materiali da riempimento, fornendo una densità gelatinosa comodis- sima; inoltre, la componente piastrinica potenzia l'espres- sione rigenerativa già indot- ta dai growth factor. La quin- ta fase è costituita da ioni metallici ferrosi e rameici, i quali consentono di favorire l'orientamento spaziale de- gli innesti, poiché possono essere polarizzati se sottopo- sti a campi magnetici. Tali metalli, una volta miscelati, sono in grado di aumentare la capacità di trasmissione e polarizzazione degli innesti in cui si trovano. Il sangue umano è troppo prezioso per essere sprecato inutilmente, e noi in questo modo ne utilizziamo tutte le componenti, ciascuna con un fine ben determinato. M. V. > Uno dei riuniti del Centro del Sorriso La sala operatoria per la chirurgia complessa > Il dottor Luigi Casa (al centro) insieme al dottor Massimo Corigliano, di- rettore scientifico del Centro del Sorriso, e alla dottoressa Arianna Patriarca, odontoiatra presso la struttura LA CARTA DEI SERVIZI DEL CENTRO DEL SORRISO Il Centro del Sorriso si trova all’interno dell’Ospedale Cristo Re, in zona Trionfale a Roma, ed è attivo tutti i giorni della set- timana. All’odontoiatria tradizionale affianca altre tecniche in- novative mirate a potenziare gli effetti della terapia con ridu- zione dei tempi di esecuzione ma soprattutto della sofferen- za dolorosa. Il Centro del Sorriso è un concreto esempio di collaborazio- ne tra pubblico e privato all'interno di una struttura ospeda- liera accreditata, dove professionisti della salute e industria hanno ottimizzato le scelte tecnologiche in funzione di proto- colli e procedure utilizzati, con particolare attenzione al rap- porto prezzo-qualità. In particolare la struttura si avvale di procedure e tecnologie innovative incluse nel cosiddetto “protocollo chirurgico multi- fattoriale”, quali la riparazione ossea primaria e l'applicazio- ne di innesti di osso autologo vivo; la biostimolazione me- diante laser terapia; l'induzione e la rigenerazione tissutale mediante campi magnetici combinati; la microinvasività me- diante la risonanza quantica molecolare; la chirurgia assisti- ta in microscopia operatoria; l'attivazione e stimolazione tis- sutale mediante i fattori di crescita autologhi e le cellule sta- minali CD34+ angiogenetiche estratti dal sangue.

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<< FOCUS ON15 <<FOCUS ON << 14<<

La qualità sostenibile dell'ospedale Cristo ReAnnesso all’ospedale romano Cristo Re, il Centro del Sorriso punta a un obiettivo ambizioso: un’odontoiatria d’eccellenza accessibile a tutti e con prestazioni ad alto contenuto tecnologico

Dottor Casa, con quale mis-sion è nato il Centro delSorriso dell’ospedale CristoRe?Il dato da analizzare con at-tenzione è che solamente il25% della popolazione si re-ca regolarmente dal denti-sta. La restante parte si ri-volge all’odontoiatra solonel caso di acuzie. Ritengoche il problema dei costidelle cure odontoiatriche siauno dei principali deterrentiper un accesso più conti-nuativo alle cure per unalarga parte della popolazio-ne, cosa che permetterebbeun'adeguata prevenzione sulterritorio.

Bisogna allora cercare di av-vicinare alla salute oralequel 75% della popolazioneche la trascura, offrendoqualità e allo stesso tempocosti contenuti. Questo peròpuò avvenire solamente at-traverso strutture più ampiee meglio organizzate rispet-to agli studi mono profes-sionali. Mi riferisco a strut-ture ottimamente attrezzate,in grado di offrire alta qua-lità in ciascuna brancaodontoiatrica, di affrontaresignificativi investimenti intecnologie e in organizza-zione – situazione spessoimpraticabile per le piccolerealtà –, il tutto a tariffe

chiare, trasparenti e con unottimo rapporto costo/be-neficio. Strutture in gradoanche di contrastare la ille-cita e pericolosa piaga del-l’abusivismo professionale odelle attività commercialiodontoiatriche finte low-co-st o, ancora peggio, il turi-smo odontoiatrico versopaesi che non garantisconoassolutamente il nostro li-vello di preparazione e sicu-rezza professionale e cherappresenta solo una falsaconvenienza terapeutica pergli sprovveduti che pensanodi risparmiare denaro.Il Centro del Sorriso dell’o-spedale Cristo Re di Roma èun concreto esempio di col-laborazione tra pubblico eprivato: all'interno di unastruttura ospedaliera opera-no professionisti della salutee dell’industria che hannoottimizzato le scelte tecno-logiche in funzione dei pro-tocolli clinici e di procedureutilizzati.Con il progetto Centro delSorriso si è resa possibile laquadratura di un cerchio avolte molto difficile da rag-giungere, dove l’impiego ditecnologie è imponente e laformazione degli operatoriinterni viene svolta costan-temente, con corsi aperti an-che a professionisti esterni.La riabilitazione del pazien-te viene eseguita mediante lepiù moderne tecniche di mi-crochirurgia mininvasiva ebio-rigenerativa, che costi-tuiscono la punta di dia-mante del nostro reparto.

Ci descriva nel dettagliol’organizzazione interna eil funzionamento dellastruttura.Anche in questo caso leprocedure sono fortementesemplificate: abbiamo unasegreteria dedicata, conpersonale altamente qualifi-cato messo a disposizionedall’ospedale, in grado disoddisfare le richieste deipazienti e dare un primoorientamento sull’iter tera-peutico. Questo avviene at-traverso un appuntamentoper una prima visita già colprofessionista più pertinen-te alla patologia o proble-matica riferita dal paziente.In alternativa, se le richiestesono generiche, viene pro-posto il pacchetto preven-zione, spesso offerto a prez-zi vantaggiosi, che consistein una prima visita con unodontoiatra, una ortopano-ramica e una seduta di igie-ne orale.Dopo la prima visita il pa-ziente viene avviato al cicloterapeutico adatto al suocaso. Egli viene seguito neivari passaggi terapeutici daun tutor, il quale coordina ivari specialisti a cui il pa-ziente verrà eventualmenteaffidato per le prestazioninecessarie. In questo modoil paziente ha un riferimen-to stabile e non viene rim-pallato da un medico all’al-tro solo per opportunità diturni od orari, senza nessu-na continuità terapeutica esenza nessuno che li coordi-ni.

Quali tecnologie avete a di-sposizione? Abbiamo tutto quello che uncentro odontoiatrico di qua-lità dovrebbe avere.Cominciamo dai riuniti: cen’è uno dedicato all’igieneorale e alla prevenzione, do-tato anche di lampada persbiancamento; uno dedicatoa conservativa ed endondon-zia, dotato di microscopiooperatorio; uno per piccolachirurgia e protesi, dotatodella lampada scialitica perun’ottima visibilità; infine,una sala operatoria per la chi-rurgia complessa, anch’essadotata di scialitica, microsco-pio operatorio e collegamen-to in circuito chiuso con l’au-la magna, dove vengono svol-ti i corsi, e che ci permette dimostrare interventi su pa-ziente in tempo reale.Come attrezzature comple-mentari abbiamo un laser adiodi da 532nm molto poten-te e versatile, un bisturi a ri-sonanza quantica molecolarecapace di incidere semplice-mente rompendo i legamimolecolari senza comportarel’aumento di energia cineticadelle cellule colpite e quindisenza aumentare la tempera-tura, con conseguente granderiduzione di tessuto cicatri-ziale, tempi operativi e diguarigione molto più rapidi eriducendo sensibilmente ildolore post-operatorio.Disponiamo anche di tecno-logie che ci permettono diestrarre dal sangue del pa-ziente tutto l’occorrente perla biostimolazione e la rige-

nerazione tissutale. Si trattadi specifici rotori-separatoridi fase che, in base alle carat-teristiche del sangue del pa-ziente e delle necessità clini-che, ci permettono di avere adisposizione tutti quei fattoriche consentono, aiutano epotenziano le procedure dimicrochirurgia che adottia-mo.È presente nel nostro repartoanche una sala raggi dove èinstallato un dispositivo conebeam per eseguire ortopano-ramiche, teleradiografie delcranio e tomografia volume-trica. Ovviamente abbiamoanche a disposizione, grazieal reparto di radiologia del-l’ospedale Cristo Re, la Tac ela Rmn per le diagnosi chenecessitano di maggior di-scriminazione diagnostica.

Nel 2011 avete trattato più di3.000 pazienti. Quali tipolo-gie di prestazioni erogate? Siamo in grado di effettuareogni tipo di procedura odon-toiatrica, dalla più semplicealla più complessa, in tutte lediscipline della nostra profes-sione.Ultimamente abbiamo inse-rito anche il trattamento este-tico dei tessuti periorali, par-ticolarmente richiesto dallepazienti. Riteniamo che que-sto debba essere un settore dipertinenza anche dell’odon-toiatra che, in base alla legge409 istitutiva della professio-ne, si deve occupare «dei den-ti, della bocca e dei relativitessuti».

Italian Dental Journal ha intervistato il dottor LLuuiiggii CCaassaa,

odontoiatra, componente dello staff che opera presso il

Centro del Sorriso (www.centrodelsorrisocristore.it) dell’ospe-

dale Cristo Re di Roma diretto dal dottor MMaassssiimmoo CCoorriigglliiaannoo.

Oltre all'attività clinica il centro ha una forte vocazione didattica:

«La funzionalità e la bellezza del nostro centro ci permette di

avere a disposizione una struttura che si presta ottimamente ad

essere utilizzata per la formazione professionale – spiega Luigi

Casa –. I nostri corsi fanno parte del sistema di aggiornamento

Ecm, un obbligo professionale che in futuro dovrà essere otti-

mizzato, divenendo uno stimolo per tutti i colleghi ad approfon-

dire tecniche e procedure innovative».

Il centro romano fin dalla sua nascita si propone di offrire presta-

zioni odontoiatriche d’avanguardia alla più ampia fascia di po-

polazione possibile. «L’idea di progettare un centro odontoiatri-

co che conciliasse le prerogative di una odontoiatria di ottimo li-

vello, a costi accettabili, per un vasto bacino di utenti è il sogno

di ogni professionista che ha a cuore la salute pubblica, nel no-

stro caso quella orale – ci confida il dottor Casa –. Si tratta di

una questione da molti anni discussa e sviscerata da operatori

del settore, industria, classe politica, e che con varie formule e

progetti pilota si tenta di risolvere».

Quali sono le eccellenze checontraddistinguono ilCentro del Sorriso?Direi senza dubbio che lapunta di diamante nel no-stro reparto sono le tecnichedi microchirurgia e rigene-razione ossea, nelle quali ildottor Massimo Corigliano,direttore scientifico del no-stro centro, è protagonistaoltre che promotore.Per la terapia implantopro-tesica viene utilizzato un si-stema a riparazione osseaprimaria (Rop) capace di ot-tenere un Bic (bone to im-plant contact) a 45 giorni su-periore all’80% e di garanti-re una riparazione adeguataall’applicazione del caricoprotesico in sole sei settima-ne.Grazie all’introduzione dellaosteo neogenesi (Ong) è sta-to fatto un grandissimo pas-so avanti nella ricostruzionedell'osso danneggiato o per-duto, ma le necessità tera-peutiche sempre più pres-santi e i buoni risultati otte-nuti, hanno spinto il mondoscientifico a impegnaregrandi risorse nello sviluppodi nuovi materiali e metodiapplicabili allo scopo dellamedicina rigenerativa.A questo proposito nel no-stro centro abbiamo evolutole tecniche rigenerative par-tendo dal presupposto diutilizzare quanto più possi-bile materiale autologo vivo,questo perchè i biomaterialiusati fino ad ora come ilGore-Tex, il collagene, il pe-ricardio, l’idrossiapatite, ibiovetri, il fosfato tricalcico,l’acido poliglicolico, l’ossoanimale e quello omologoecc. non hanno mai in effet-ti mantenuto la loro inizialepromessa che consistevanella loro capacità induttivae rigenerativa. Il motivo diquesta loro incapacità allabiostimolazione fisiologica èmolto semplice: non sonotessuti viventi. Non essendomateriali vitali, non potràmai esserci il potenzialeosteoinduttivo tipico deitessuti bioattivi autologhivivi; infatti, affinchè possaavvenire una effettiva rige-nerazione, devono concor-rere a cascata svariati fattorichimici e ormonali tutti bio-logicamente attivi.

Che trattamento propone-te?Il nostro protocollo rigene-rativo multifattoriale(Prmf) con Bcgf (B-cellgrowth factors) è un proto-collo terapeutico multifaseche si ottiene per separazio-ne del sangue venoso, a tem-peratura costante, medianteun rotore-separatore di fasi,a velocità e accelerazioni dif-ferenziate e controllate, contempi di rotazione adeguatia ogni tipologia di prodotto

scelto in base alla tecnica daapplicare. Questa metodolo-gia consente di non danneg-giare mai i componenti cel-lulari o molecolari che subi-scono la separazione per ro-tazione, perchè non si rag-giungono mai accelerazionie velocità tali da comprime-re, schiacciare o distruggerei componenti ematici men-tre vengono separati in baseal loro peso, al volume, allaforma primitiva del compo-nente, ma anche e soprattut-to a quella finale. Dalla pro-cedura di separazione otte-niamo almeno cinque fasi:siero, cloud, growth factor,cellule C34+, coagulo e pia-strine, ioni metallici.La fase superiore è rappre-sentata dal siero, che si uti-lizza a fine intervento comemesoterapia antidolorifica,antinfiammatoria; una se-conda fase intermedia ècomposta da un blocco di fi-brina polimerizzata, moltogrande e densa, più o menoricca di componenti cellula-ri o bioattivi intrappolati.Questa fase è utilizzabile co-me blocco unico da riempi-mento, come veicolo diprincipi attivi o farmaci, co-me interfaccia tra impiantoe osso, come particolato damiscelare a materiale diriempimento o come mem-brana autologa. La terza faseè rappresentata da growthfactor di origine piastrinicaed ematica, oltre alle cellulestaminali CD34+ in attesa distimolazione per la tipizza-zione definitiva. Questa faseviene separata sia dalla fasefibrinica che dal coagulo eusata autonomamente. Ilgrowth factor, addizionatoall’osso autologo, è l’ele-mento che maggiormenteimprime lo stimolo rigene-rativo. La quarta fase è rap-presentata da un coagulo vi-scoso, denso e ricco di glo-buli rossi e piastrine. Questafase viene usata per la misce-lazione dei materiali dariempimento, fornendo unadensità gelatinosa comodis-sima; inoltre, la componentepiastrinica potenzia l'espres-sione rigenerativa già indot-ta dai growth factor. La quin-ta fase è costituita da ionimetallici ferrosi e rameici, iquali consentono di favorirel'orientamento spaziale de-gli innesti, poiché possonoessere polarizzati se sottopo-sti a campi magnetici. Talimetalli, una volta miscelati,sono in grado di aumentarela capacità di trasmissione epolarizzazione degli innestiin cui si trovano.Il sangue umano è troppoprezioso per essere sprecatoinutilmente, e noi in questomodo ne utilizziamo tutte lecomponenti, ciascuna conun fine ben determinato.

M. V.> Uno dei riuniti del Centro del Sorriso La sala operatoria per la chirurgia complessa

> Il dottor Luigi Casa (al centro) insieme al dottor Massimo Corigliano, di-rettore scientifico del Centro del Sorriso, e alla dottoressa AriannaPatriarca, odontoiatra presso la struttura

LA CARTA DEI SERVIZIDEL CENTRO DEL SORRISO

Il Centro del Sorriso si trova all’interno dell’Ospedale Cristo

Re, in zona Trionfale a Roma, ed è attivo tutti i giorni della set-

timana. All’odontoiatria tradizionale affianca altre tecniche in-

novative mirate a potenziare gli effetti della terapia con ridu-

zione dei tempi di esecuzione ma soprattutto della sofferen-

za dolorosa.

Il Centro del Sorriso è un concreto esempio di collaborazio-

ne tra pubblico e privato all'interno di una struttura ospeda-

liera accreditata, dove professionisti della salute e industria

hanno ottimizzato le scelte tecnologiche in funzione di proto-

colli e procedure utilizzati, con particolare attenzione al rap-

porto prezzo-qualità.

In particolare la struttura si avvale di procedure e tecnologie

innovative incluse nel cosiddetto “protocollo chirurgico multi-

fattoriale”, quali la riparazione ossea primaria e l'applicazio-

ne di innesti di osso autologo vivo; la biostimolazione me-

diante laser terapia; l'induzione e la rigenerazione tissutale

mediante campi magnetici combinati; la microinvasività me-

diante la risonanza quantica molecolare; la chirurgia assisti-

ta in microscopia operatoria; l'attivazione e stimolazione tis-

sutale mediante i fattori di crescita autologhi e le cellule sta-

minali CD34+ angiogenetiche estratti dal sangue.