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Centro Studi C.N.I. - 14 gennaio 2013

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Centro Studi C.N.I. - 14 gennaio 2013

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 14 gennaio 2013

Pagina I

RIFORMA DELLE PROFESSIONI

L'agenda 2013 è già (quasi) pienaCorriere Della Sera -Corriereconomia

14/01/13 P. 19 Isidoro Trovato 1

SINDACATI E PATRONATI

«Si può creare un milione di posti»Corriere Della Sera 14/01/13 P. 11 Enrico Marro 3

Quanti sindacalisti in corsa per le elezioniCorriere Della Sera -Corriereconomia

14/01/13 P. 4 Enrico Marro 5

RIFORMA FORENSE

Riforma forense, 25 mosse per partireSole 24 Ore 14/01/13 P. 6 Valentina Maglione 6

FONTI RINNOVABILI

Scatta il «conto termico»Sole 24 Ore - Norme ETributi

14/01/13 P. 10 Dario Bellatreccia 8

PIANO CASA

Piano casa, più tempo in Campania e PiemonteSole 24 Ore - Norme ETributi

14/01/13 P. 10 Raffaele Lungarella 10

AVVOCATI

Avvocati, liberalizzazione a metà; favorevoli e contrari alla riformaRepubblica Affari Finanza 14/01/13 P. 30 Andrea Rustichelli 11

La rivolta contro la chiusura di ben mille sedi giudiziarieRepubblica Affari Finanza 14/01/13 P. 30 Cinzia Meoni 13

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Impegni La leader dei Cup spiega i temi da affrontare dopo il voto

L'agenda 2013è già (quasi) pienaCalderone: servono più garanzie sulle società tra professionistiE le liberalizzazioni promesse dai partiti scaldano già il clima...DI ISIDORO TROVATO

on sarà un anno sempli-ce. Nemmeno per i pro-fessionisti. Dopo un

l N 2012 turbolento, duran-te il quale si è approdati a quellariforma attesa da qualche decen-nio, si poteva immaginare un nuo-vo anno meno conflittuale. E inve-ce, complice anche la nuova chia-mata alle urne, tornano ad esseretante le partite delicate da giocaresul tavolo delle professioni ordini-stiche. Basta sentire Marina Calde-rone, presidente del Cup (Coordi-namento unitario delle professio-ni) per averne un quadro comple-to.

Partiamo dalla fine, uno degliultimi atti ufficiali del Parlamentoalla fine del 2012 è stato il ricono-scimento dell e associazioni non ri-conosciute. Scelta fortemente criti-cata e avversata dalle professioniordinistiche. «Credo che non siapossibile confondere un professio-nista ordinistico da chi svolgeun'altra attività intellettualeprecisa subito Calderone . E ladifferenza sta proprio nell'obbligodi iscrizione all'Ordine necessariaper svolgere alcune professioniche tutelano diritti costituzional-mente garantiti ai cittadini. Eccoperché l'attività ordinistica ha fun-zione pubblicistica e di garanziadella fede pubblica; mentre l'ade-sione alle associazioni è libera evolontaria».

L'introduzione di società traprofessionisti è stata a lungo tra-vagliata e anche adesso sono intanti a chiederne una revisione.Presenterete proposte al nuovo

governo? «Sul regolamento perle società tra professionisti è ne-cessaria una profonda riflessionesu diversi punti. Innanzitutto, vaesplicitata ulteriormente la garan-zia della indipendenza del profes-sionista, unico soggetto deputatoa svolgere l'attività, rispetto al so-cio di capitale. Poi è indispensabi-le che nel caso di attività multidi-sciplinari la società debba essereiscritta a tutti gli ordini coinvolti.E ciò ai fini del controllo deontolo-

gico e disciplinare. Va definita lanatura fiscale del reddito prodot-to dalla società che deve essereconsiderato da attività professio-nale con esclusione quindi dallanormativa sulla legge fallimenta-re. Esattamente come già previstonell a riforma forense. Infine, tuttoil volume d'affari prodotto, sia laparte assegnata ai professionistiche ai soci di capitale, deve ricade-re nella sfera di competenza dellecasse di previdenza al fine di nonfar perdere loro i requisiti di equi-librio e sostenibilità> .

Questo sarà uno dei temi caldida sottoporre a una nuova compa-gine governativa, vi siete già fattiun'idea di che aria tiri nei varischieramenti? «Non si può nonnotare come in diversi program-mi elettorali ricorra il termine "Li-beralizzazioni Ordini professiona-li". Eppure questo governo ancorain carica ha da poco riformato pro-

fondamente gli Ordini e in qual-che caso ancora devono essereemanati i regolamenti attuativi.Cosa li spinga a sostenere questaposizione è facile da comprende-re. Basta guardare agli interessieconomici che stanno dietro a que-ste proposte e ai soggetti interes-sati al mercato delle professioni».

11 mondo del lavoro soffre e afarne le spese sono soprattutto igiovani. Dal mondo delle profes-sioni ci si attendono proposte econtributi. «Mi sarei aspettata daun governo tecnico un approccio

più tecnico. Talvolta, invece, ci èsembrato di ravvisare un impattodi natura accademica e non di ri-soluzione immediata ed efficacedelle problematiche. Nell'agendadel prossimo governo dovrà esse-re dedicata un'attenzione priorita-ria al lavoro e allo sviluppo per-ché le aziende soffrono, soffrono ilavoratori, soffrono i territori. Ri-durre il costo del lavoro vuol diredare nuove opportunità, nuova

linfa vitale alle aziende e soprat-tutto dare anche speranza di inse-rimento di quelle risorse umaneche sono poi i nostri giovani; i qua-

li, invece, per effetto di una rifor-ma delle pensioni che tiene al la-voro i padri per molti più anni ri-spetto al passato, potrebbero nontrovare una collocazione adegua-ta perché viene a mancare la levadella sostituzione. Resta il fattoche anche in questi giorni nella no-stra attività di consulenti delle pic-cole e medie imprese italiane stia-mo ragionando sul rinnovare gliaccordi per le proroghe della cas-sa integrazione in deroga. Saràdunque molto importante che lanuova stagione politica che si apri-rà nei prossimi mesi metta al cen-tro del programma lo sviluppodelle Pini. È l'unica strada per da-re speranza al nostro Paese».

Tanta carne al fuoco quindi,senza dimenticare la spinosissimaquestione della riforma forenseapprovata sul filo di lana dal Par-lamento (e contro il parere delpremier Monti) che apre un fron-te interno alle professioni: qual-che norma, infatti, risulta in pale-se contrasto con la riforma delleprofessioni approvata meno di unanno fa dopo decenni di attesa.

Infine c'è la questione dei pro-fessionisti della sanità con laureatriennal e: dai fisioterapisti, ai logo-pedisti, dai dietisti ai tecnici orto-pedici, sono 22 le categorie che dadecenni attendono di essere rico-nosciute e disciplinate da un loroOrdine professionale. Adesso chesono stati scavalcati anche dalleassociazioni professionali, non so-no disposti più a sopportare e me-ditano diverse forme di protestaper far sentire le loro ragioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riforma delle professioni Pagina 1

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I quattro punti calditra Professioni ordinistiche a cui

si accede con percorso universitario e Esamedi Stato e Associazioni professionali.

Tante categorie chiedonodella norma

che regola le società traprofessionisti

I professionisti della sanitàcon laurea triennale chiedono

di nuovi Ordiniprofessionali

forense ha approvatouna serie di norme che creanoconflitto con la riformadelle professioni

Riforma delle professioni Pagina 2

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S[ Può C. UN MILIONE DI POSTI»piano per il lavoro Cg' :- i' í` `Test'- Zenti pohtíca irt usffiale, basta ausïerita

ROMA - Un grande Piano per illavoro per rispondere alla crisi, cam-biando il paradigma delle ricette dipolitica economica seguite finora.Non più solo il rigore, che ha avvita-to in una spirale recessiva l'Europa el'Italia in particolare, ma un forte ri-lancio della riqualificazione e dellacrescita del sistema produttivo, cen-trato su un mix di politiche keynesia-ne e schumpeteriane. Da un lato clas-sici interventi di rilancio della do-manda e dell'occupazione finanziaticon spesa pubblica. Dall'altro una«politica industriale per riqualificarel'offerta», manovrando la leva fiscalee quella degli incentivi alle imprese,ma anche attraverso una «Banca na-zionale per l'innovazione» a maggio-ranza pubblica.

Il Piano per il lavoro, che la confe-derazione sindacale guidata da Su-sanna Camusso sta preparando daquasi un anno, e che è sostanzial-mente pronto nei testi e nelle slide(una ottantina) che li accompagna-no, sarà al centro della Conferenza diprogramma, il 25 e 26 gennaio al Pa-lalottomatica di Roma. L'appunta-mento più importante della Cgil traun Congresso e l'altro era stato pro-grammato da tempo, ma ora assumemaggior rilievo, svolgendosi nel pie-no della campagna elettorale.

Una strategia per la sinistraIl Piano per il lavoro, che si richia-

ma all'analogo documento presenta-to nel 1949 dal carismatico segreta-rio della Cgil Giuseppe Di Vittorio alcongresso di Genova, punta anchequesta volta a offrire un orizzontestrategico non solo al sindacato ros-so ma a tutta la sinistra. Al Palalotto-matica interverranno il candidatodel Pd a Palazzo Chigi, Pier Luigi Ber-sani, e il leader di Sel, Nichi Vendola.E probabilmente anche Fabrizio Bar-ca, ministro per la Coesione, destina-to a un ruolo di spicco in un eventua-le governo della sinistra o, in alterna-tiva, ai vertici del Pd. Tutti interlocu-tori che non potranno non tener con-to nei loro programmi delle propo-ste della Cgil.

Un milione di posti i lavoroPer illustrare subito le conclusioni

cui giunge il Piano, si può dire che,secondo la Cgil, se venisse adottatauna nuova politica economica e fisca-le, si potrebbe avere, al posto della re-cessione, destinata a durare anchequest'anno, una crescita del Prodot-to interno lordo già nel 2013 del-l'1,6%o e poi dell'1,5% nel 2014 e del-l'l%o nel 2015. E l'occupazione, anzi-ché continuare a diminuire quest'an-

no di un altro 0,4%, salirebbe del-l'1,5%o, qualcosa come 35omila postidi lavoro in più e così, più o meno,nei due anni successivi, per un totaledi un milione di posti di lavoro neltriennio. Ma da realizzare, evidente-mente, con ricette molto diverse daquelle berlusconiane.

La Cgil punta su un «Progetto Ita-lia» per lo sviluppo e l'innovazione,su un «Piano straordinario perla cre-azione diretta di lavoro» e su un «Pia-no per un nuovo Welfare» che abbiacome priorità quattro settori: «Infan-zia, non autosufficienza, povertà e in-tegrazione».

Patrimoniale e lotta all 'evasioneVa subito detto che, per realizzare

quel «Big push» sul «modello NewDeal» di rooseveltiana memoria dicui si parla nel Piano e che ispirò an-che quello di Di Vittorio, la Cgil pro-pone una forte riforma del sistema fi-scale capace di portare nelle cassedello Stato «almeno 4o miliardi di eu-ro annui» in più di ora, attraversouna patrimoniale sulle grandi ric-chezze, un aumento dell'imposizio-ne sulle transazioni finanziarie, l'in-troduzione di tasse ambientali («chiinquina paga»), un «piano struttura-le di lotta all'evasione fiscale, contri-butiva e al sommerso» che impiegaoggi circa 3 milioni di lavoratori. Ilnuovo Fisco dovrebbe pesare di me-no su dipendenti e pensionati, per iquali si propone il taglio di due ali-quote Irpef (la prima dal 23 al 20%o) ela terza (dal 38 al 36%), l'aumentodelle detrazioni specifiche e dei soste-gni per i carichi familiari.

Accanto alla riforma fiscale, secon-do la Cgil è possibile ridurre la spesapubblica di 20 miliardi, tagliando tral'altro lo miliardi di incentivi alle im-prese. E si potrebbero recuperare iomiliardi da un miglior utilizzo deifondi europei. Insomma, in un arcopluriennale (3-5 anni) l'obiettivo èraccogliere circa 8o miliardi di risor-se da impiegare nella crescita.

Posti pubblici, incentivi privatiDai 4 ai 1o miliardi annui dovreb-

bero andare agli interventi prioritaridel «Programma Italia»: green eco-nomy, innovazione manifatturiera,efficienza energetica (smart grid),agenda digitale, infrastrutture, pre-venzione antisismica, messa in sicu-rezza dell'edilizia scolastica, riorga-nizzazione del ciclo dei rifiuti, diffu-sione della banda larga, percorsi turi-stici integrati, trasporto pubblico so-stenibile, sviluppo rurale. Come si ve-de, si tratta di un vasto programma

di lavori pubblici e di incentivi alleimprese per promuovere innovazio-ni che altrimenti non verrebbero in-traprese. Nel piano della Cgil tuttoquesto dovrebbe avvenire non solodall'alto verso il basso, ma anche alcontrario attraverso una forte azionedi contrattazione territoriale tra isti-tuzioni locali e parti sociali. Dai 15 ai20 miliardi l'anno sarebbero invecedestinati alla «creazione diretta di la-voro». Anche qui un mix di assunzio-ni nel pubblico, negli stessi program-mi di cui sopra, e di incentivi alle as-sunzioni e alle stabilizzazioni nel pri-vato. Con particolare attenzione al-l'occupazione giovanile e femminile.Si propongono quindi programmi dimanutenzione, bonifica dei siti indu-striali inquinati, conservazione delpatrimonio culturale, riqualificazio-ne urbana, valorizzazione di parchi eriserve naturali. Tra i 5 e i lo miliardiandrebbero al sostegno all'occupazio-ne (stabilizzazione) e agli ammortiz-zatori sociali. Altri 10-15 miliardi alpotenziamento del Welfare e 15-20miliardi al taglio delle tasse su dipen-denti e pensionati.Una crisi che viene da lontano

A supporto della proposta di cam-biare le politiche seguite finora il Pia-no per il lavoro contiene un'analisidelle cause del declino dell'Italia.Che sono di tipo strutturale e vengo-no da lontano. A partire dal nanismodelle nostre imprese, che le rendemeno produttive e competitive suimercati internazionali. Le «politicheneoliberiste, fondate sull'alleanza traprofitto e rendite a scapito del lavo-ro», hanno fatto il resto. La crisi fi-nanziaria scoppiata nel 2008 ha tro-vato l'Italia più debole dei nostri con-correnti. E le politiche di austeritàhanno prodotto una recessione piùgrave del previsto, come riconosceora anche il Fondo monetario inter-nazionale. È necessario cambiare. Co-niugare politiche schumpeteriane diselezione e miglioramento qualitati-vo dell'offerta (innovazione prima ditutto) e politiche keynesiane di rilan-cio dei consumi è possibile, secondola Cgil. Anzi è l'unica via per usciredalla crisi. Che poi nell'Unione Euro-pea ci siano gli spazi di manovra ne-cessari è tutto da verificare. Ma èchiaro che il primo destinatario delPiano del lavoro della Cgil non è l'Uebensì il Pd.

Enrica Marro

Sindacati e patronati Pagina 3

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Patrimoniale sui ricchi, piùprelievi sulle transazionifinanziarie e su chi inquina,oltre alla lotta all'evasione,possono portare 40 miliardiin più nelle casse dello Stato

Le misure dei sindacatoLE RISORSE NECESSARIE AL PIANO

e • Progetti Prioritari(4-10 miliardi di euro l'anno)

0 Programmi dei Plano straordinario di creazionediretta di lavoro(15-20 miliardi l'anno)

• Sostegno all`occupazione , riforma mercatodel lavoro e ammortizzatori sodali(5- 10 miliardi ogni anno)

o Piano per un nuora Welfare(10-15 miliardi ogni anno)

• Restituzione fiscale(15-20 miliardi ogni anno)

IL LAVORO ATIPICOTempo indeterminata

14,7 milioni(2,1 milioni part-time)

(almeno 40 miliardi dì euro annui)Raztonaltzrazione e ricomposizione spesa pubblica(20 miliardi di euro strutturali)

•Rlordlno agevolazioni e traeter*nemi alle imprese(10 miliardi)

*Fondazioni bancariee•Investimenti fuori da FC e PSC• Fondi pensione• Riordino Fondi europei

(almeno 10 miliardi)•Cdp e 6olden share

INVESTIMENTI, CONSUMI E CRESCITA

-«Prodotto interno lordo-• Importazioni di merci e servizi-*Consumo delle famiglie-*Consumi pubblici--0 Investimenti fissi lordi-*Esposizione di merci e servizi-+Deflatore dei Pii--*inflazione-*Costo unitario dei lavoro--*Occupazione-• Tasso di disoccupazione---*Reddito disponibile reale

Precarie autonomi5,3 milioni

76%

1 2012 -1'3 2014 2015 2013 2015

m -2,4 €' -0,5 0,7 1,0 1,6 1,5 1,iimma -7,6 1,7 4,5 4,8 8i 43 6,1

or -3,2 g -1,0 0,6 0,5 0,4 0,9 1,0-0,6 32 -1,7 1-0,7 1-0,3 5,2 ,-0,3 0-9,0 § -1,5 1,4 2,8 5,2 4,0 3,9

0,5 3,2 4,0 4,6 4,6 4,4 4,61,3 1,7 1,6 1,9 1,3 1,2 1,63,3 2,4 2,1 2,2 2,2 1,8 1,92,9 1,8 1,3 1,7 9-0,2 Li 2,0

-0,6 -0,4 0,5 1,1 1,5 1,1 1,5

10,6 11,3 10,8 9,7 9,6 8,5 7,0m, -3,2 r, -0,8 1-0,2 0,3 1,6 0,1 1,0

Fonte: Elaborazione Modello economia del CER per Il Libro Bianca dei Forom Politiche economiche della MI , dkembre 2012 CORRIERE DELLA5ERA

Sindacati e patronati Pagina 4

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a cura di Enrico Marro

Quanú SmaacanSiti m corsa -^er le eleziomDal Pd al listone Monti. Fuori dalla Cisl Santini e Baratta. Bonanni prepara il rinnovamento

Enumerosa la pattuglia disindacalisti candidati alleelezioni. Molte le new en-

try. Ma non mancano esclusionieccellenti. Per la Cgil due i nonnidi spicco che correranno per ilPd: l'ex segretario generale, Gu-glielmo Epifani , e Valeria Fede-li, ex leader dei tessili, destinatada Susanna Carnusso a prendere la guida della Federconsuma-tori al posto di Rosario Trefilet-ti. Una destinazione che evidente-mente stava stretta a una sinda-calista di lungo corso. Fedeli si èperò attirata critiche sul web per-ché candidata in Toscana, dove ilmarito Achille Passoni, anchelui ex dirigente della Cgil, già eletio alla Camera nel 2008, ha persole primarie e quindi non è statorïcandidato. Così come, sconfittopure lui alle primarie, non è en-trato nelle liste del Pd Paolo Ne-rozzi, l'altro ex segretario confe-derale Cgil eletto nel 2008. Incompenso, correranno per il par-tito di Bersani due ex Cisl, il se-gretario aggiunto Giorgio Santi-ni, e Anna Maria Parente, fino aqualche anno fa responsabiledonne del sindacato bianco. Con-fermati, inoltre, Cesare Damia-no, ex Cgil e Fiom, e Pier PaoloBaretta, ex segretario aggiuntodella Cisl, entrambi già parlamen

tari del Pd. Per le regionali inLombardia il partito di Bersaniha invece arruolato il segretariodella Cgil (lì Milano, Onorio Ro-sati.

Se la Cgil fornisce candidati alPd, la Cisl si divide tra il Pd e centristi di Monti . Il leader della Ci-si, Raffaele Bonanni , che ha de-ciso di non candidarsi , ha vistocon favore sia l 'uscita di Santinisia quella di Gianni Baratta, se-gretario confederale,già leader del com-mercio, che gli hadato maggior sod-disfazione di San-tini candidan-dosi con Monti. così come ha fat-to Benedetto Adragna, ex segre-tario della Cisl Sicilia , che dopouna legislatura nelle file del Pd,ha deciso di correre questa voltacon il senatore a vita . Resta nel

Pd e viene ricandidato , infine,l'ex leader della Cisl e presi-dente del Senato. FrancoMarini , 80 anni il prossimo

aprile . Il suo successore allaCisl, Sergio D'Antoni , non en-

ra invece in lista perché ha per-so le primarie nella sua Sicilia. E

niente candidatura ancheper Savino Pezzotta, se-gretario Cisl dopo Marini

e D'Antoni , già eletto al

la Camera ,5 anni fa con l'Udc.Ma perché Bonanni ha deciso

di non candidarsi, dopo aver contribuito alla nascita del listonecentrista? Perché è impegnato inuna complessa riorganizzazionedella confederazione, che culminerà nel XVII Congresso, dal 12al 15 giugno a Roma, e per gesti-re la sua successione, che non èancora pronta. E forse perché hafiutato che il quadro politico chepotrebbe uscire dalle elezionenon sarà affatto stabile.

Possibile, invece, la candidatu-ra, nel partito socialista, dell'exsegretario della Uil ed ex presi-dente del Criel Pietro Larizza, 77anni. Riconfermato nelle liste nelPd, Antonio Boccuzzi, ex delegato Uilm sopravvissuto al tragicoincendio alla ThyssenKrupp a Torino, già parlamentare Pd. Infine,un altro dirigente della Uil, il se-gretario di Roma e Lazio, Luigi

Scardone, correrà anche lui peril partito socialista ma alle regio-nali del Lazio.

Last but not least, la Fior-Cgil,una sorta di sindacato nel sinda-cato rosso, che fornirà truppe aSei e agli arancioni di AntonioIngroia. Correranno per il parti-to di Nichi Vendola, Giorgio Ai-raudo, già responsabile auto nel-la segreteria di Maurizio Landi-ni, Giovanni Barozzino, uno deitre delegati alla Fiat di Melfi li-cenziati e poi fatti riassumere dalgiudice, Ciccio Ferrara, già se-gretario nazionale ai tempi diClaudio Sabbatini. Gli arancionischierano invece Antonio Di Lu-ca, tra i 19 operai Fiom che do-vrebbero essere assunti a Pomi-gliano, anche qui in seguito a sentenza, e Giovanna Marano, exsegretario Fiori della Sicilia.

GianniBaratta conMonti

PIPRODU' ONE RISERVALA

Sindacati e patronati Pagina 5

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Rifo a forense, 25 mosse per pPeriodo transitorio lungo due anni in attesa degli interventi per rendere operativa la legge

Valentina Maglione

Venticinque tasselli attuati-vi da posizionare nell'arco didue anni, con la possibilità di ag-giustare il tiro nei successiviquattro: si annuncia lungo e nonsenza incognite il percorso ver-so la composizione del mosaicodella riforma forense, destinataa incidere sugli oltre 247mila av-vocati italiani e sui loro clienti.

Il testo - approvato il 21 di-cembre dal Senato, subito pri-ma delle dimissioni del Gover-no, e promulgato il 31 dicembredal Presidente della Repubbli-ca- attende il visto del ministrodella Giustizia per approdarein «Gazzetta Ufficiale». Macon l'entrata in vigore della leg-ge -15 giorni dopo la pubblica-zione in «Gazzetta» -partirà so-lo un numero limitato delle nuo-ve disposizioni. Nei fatti, piutto-sto, si aprirà un periodo transi-torio durante il quale si conti-nueranno ad applicare in largamisura le regole del passato, inattesa che gli organismi chiama-

ti in causa dalla legge mettano apunto i provvedimenti per l'at-tuazione delle novità.

A partire dal (prossimo) Go-verno. La riforma forense con-tiene infatti alcune deleghe perl'Esecutivo; che, ínprimo luogo,è incaricato di emanare - entrosei mesi dall'entrata in vigoredella legge -un decreto legislati-vo per disciplinare l'eserciziodella professione forense in for-ma societaria. Mentre i tempi siallungano - a 24 mesi dall'entra-ta in vigore della riforma - per idecreti legislativi destinati, daun lato, a regolare la difesa d'uffi-cio e, dall'altro, a veicolare unprogetto ambizioso, l'elabora-zione del Testo unico delle di-sposizioni in vigore in materiadi professione forense.

Ma il compito di rendere ope-rative le nuove disposizioni è af-fidato perlopiù ai regolamentidel ministro della Giustizia e al-le decisioni del Consiglio nazio-nale forense, l'organo di verticedell'avvocatura. Tra l'altro, il

Guardasigilli deve definire co-me si svolgeranno i tirocini, icorsi di formazione che i prati-canti dovranno frequentare egli esami di Stato. Nel frattem-po, per i prossimi due anni, sicontinueranno ad applicare levecchie regole. A partire subitoè solo la riduzione a i8 mesi del-la pratica, già decisa, peraltro,dal Dpr di riforma delle profes-sioni (137/2o12) in vigore dallo

scorso agosto. Inoltre, dovrà es-sere il ministro della Giustizia aindividuare le categorie di pro-fessionisti che potranno costitu-ire,' congli avvocati, le associa-zioni multidisciplinari, a stabili-

re come i legali si dovrannomuovereperpoter acquisire il ti-tolo e presentarsi ai clienti co-me "specialisti" in una determi-nata materia, e a definire i "para-metri" che, dopo l'addio alle ta-riffe, i giudici potranno usare co-me riferimento per liquidare icompensi agli avvocati se man-ca l'accordo con i clienti. Men-tre il Consiglio nazionale foren-se dovrà, tra l'altro, mettere apunto il nuovo codice deontolo-gico (entro un anno), ridisegna-re i contorni dell'aggiornamen-to per i professionisti e avviarela Scuola superiore dell'avvoca-tura, che sarà necessario fre-quentare per ottenere il patroci-nio di fronte alle giurisdizionisuperiori (ma per i prossimi treanni restano confermate le vec-chie regole per cui basta, in prati-ca, maturare 12 anni di iscrizio-ne all'albo degli avvocati).

In questo quadro,, quali sonole novità che si applicano subi-te, con l'entràtá in vigore dellariforma? Tra le altre, ci dovreb-

bero essere quelle sul segreto,sulle incompatibilità con l'eser-cizio dellaprofessione e sull'ob-bligo per gli avvocati, su richie-sta dei clienti, di fornire un pre-ventivo scritto dei costi. A chia-rire in modo dettagliato quali si-ano le disposizioni applicabilinell'immediato, dovrebbe inter-venire a breve lo stesso Consi-glio nazionale forense con unacircolare dedicata agli indirizziinterpretativi sulla riforma. Il ri-schio, durante il periodo transi-torio, è che si alimenti la confu-sione su quali norme applicarein alcuni settori più travagliati.« È il caso dei parametri - sotto-linea Dario Greco, il presidentedell'Aiga, l'associazione dei gio-vani avvocati - e del procedi-mento disciplinare»: in attesadelle nuove norme attuativedella riforma forense, resta dub-bio se utilizzare le disposizionidettate anche per gli altri pro-fessionisti la scorsa estate macontestate dai legali.

Riforma forense Pagina 6

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Gli interventi necessari

PER L 'ACCESSO ALLA PROFESSIONE1. Disciplinare le modalità disvolgimento del tirocinio2. Disciplinare i corsi di formazione chei tirocinanti dovranno seguire inaggiunta alla pratica presso uno studioprofessionale3. Disciplinare il praticantato presso gliuffici giudiziari4. Disciplinare l'esame di Stato5. Indicare le modalità perpubblicizzare in modotempestivol'avvio delle procedure per l'esame di

abilitazione

PER LA VITA PROFESSIONALE6. Ema nare i l nuovo codicedeontologico7. Disciplinare le modalità perassolvere l'obbligo di aggiornamento,superando i crediti formativiS.Individuarei percorsi formativi daseguire per ottenere iltitolo dispecialista"

9. Individuare le categorie diprofessionisti che, insieme con gli

PER GLI ORGANISMIRAPPRESENTATIVI17. Determinare le modalità pereleggere componenti dei consigli degliordini circondariali18.Stabilire le regole periifunzionamento dell'assemblea19. Determinare le modalità diredazione, pubblicazione etrasmissione degli albi e degli elenchi20.Istitui re e disciplinarel'osservatorio permanentesull'esercizio della giurisdizione

L'agenda

I TEMPILe scadenze e il numero di provvedimenti da adottare

avvocati, possono costituireassociazioni multidiscíplinari10. Disciplinare le società traprofessionisti11. Riordinare la materia della difesad'ufficio12.Istituire la Scuola superioredell'avvocatura, che è necessariofrequentare, dopo otto annidiiscrizioneall'albo, perottenereilpatrocinio di fronte alle giurisdizionisuperiori13.Stabilirei parametri chesi

21.Istituire e disciplinare l'elenco delleassociazioni specialistiche piùrappresentative22. Definire la formazione dei consiglidistrettuali di disciplina23.Stabilire le regole periiprocedimento disciplinare24. Disciplinare R funzionamento dettecommissioni di lavoro

PERI CITTADINI25. Determinare le modalità di accessoallo sportello perii cittadino

applicano quando le parti non trovanol'accordo sul compenso e deve decidereilgiudice14. Stabilire le condizioni e i massimaliminimi delle polizze assicurative15. Fissarei minimi contributivi perlaCassa di previdenza e assistenzaforense, le eventuali condizionitemporanee di esenzione odi riduzionidei contributi16.Emanare ![Testo unico delledisposizioni in materia di professioneforense

I PROTAGONISTIGli organismi e il numero di provvedimenti da adottare

Governo------------------------------------------------------------------------- 3

Cassa di previdenza forense- ---------------------------------------1

Ministro della Giustizia-------------------------------------------11

Ogni cinqueOgni dúe annianni 1 1

Consigli degli Ordini ------------------------------------------------1

Riforma forense Pagina 7

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Rimborso in due o cinque anni, peri privati in competizione con [a detrazione del 55%

Scatta il «conto tarmidella spesa. Resta comunque il toraggio dei risultati sono anco-fatto che l'incidenza dell'incen- ra affidati all'Enea, mentre le co-tivo dipende dal costo iniziale - perture economiche sono rica-influenzato anche dalle spese di vate da interventi sulle tariffeinstallazione -e quindiva calco- del gas, definiti dall'Autoritàlato caso per caso al momento per l'energia. In questo modo sidel progetto. elimina una ulteriore criticità,

Diversamente dalla detrazio- che ha creato diversi problemine, che è sempre decennale, l'in- sulle detrazioni per il risparmiocentivo si ottiene al massimo in energetico. Le detrazioni sonocinque rate annuali (e in diversi infatti coperte dalla fiscalità ge-casi, e soprattutto per interventi nerale, mentre il fabbisogno è ri-di taglia "domestica", in due an- chiesto da vari ministeri (Svi-ni). Inoltre, nel caso del conto luppo economico, Ambiente,termicononsitrattadiunadetra- eccetera). Questo scenario, inzione,madiuncontributoversa- passato ha generato qualcheto direttamente sul conto cor- tensione e instabilità, come siri-rente del soggetto responsabile corderà ai tempi del ministerodell'intervento da parte del Gse. Tremonti.

Indiversicasil'incentivoèle- L'affiancamento del contogato a fattori di tipo prestazio- termico alle detrazioni del 55%naie: nel caso delle pompe di consentirà una ripartizione de-calore, ad esempio, il calcolo è gli oneri tra tariffe delgas efisca-funzione dei coefficientipresta- lità generale, garantendo unzionali e della zona climatica. orizzonte più stabileperlepoli-Una pompa di calore in Trenti- tiche di incentivazione.

Incentivi fino al 40% per pannelli solari , stufe e pompe di caloreDario Bellatreccia

Con il conto termico il pa-norama delle leggi incentivantiitaliane p er le energie rinnovab i-li si completa e si razionalizza.La norma ha l'obiettivo di pro-muovere l'efficienza energetica,in particolare per riqualificazio-ni dei fabbricati della pubblicaamministrazione, e la produzio-ne e l'auto-consumo di energiatermicagreen per tutti i soggetti,pubblicieprivat .

La struttura del decreto deiministeri dello Sviluppo econo-mico e dell'Ambiente (datato 28dicembre 2012 e pubblicato sulla«Gazzettaufficiale» del2 genna-io) è coerente conle diversever-sioni del conto energia giàprevi-ste per il solare fotovoltaico ecrea anche in questo ambito unametrica di valutazione di tipoprestazionale, finalizzata cioè apremiare le soluzioni realmenteproduttive ed efficaci.

Nel conto energia, infatti, vie-ne infatti pagato l'incentivo solosull'energia elettrica effettiva-mentegenerata dai pannellifoto-voltaici, misurata coni contatori«bidirezionali» installati pressogli impianti. Nel conto termico,invece, si stimano le produzioniannue (o i risparmi) di alcune ti-pologie di intervento. Conte-stualmente, si incaricano il Gse(gestore servizi energetici) e ilCti (comitato termotecnico ita-liano) dipredisporrelelineegui-da per l'installazione di contato-ri termici per l'invio telematico

Le erogazioni sono legatealla potenza raggiunta,alle prestazioni e, spesso,anche alla zona climaticadi installazione

dei dati. È probabile che questicontatori non saranno installatisu tutte le utenze, escludendo adesempio quelle domestiche: maè plausibile che i fabbricati a piùalta densità di utilizzo siano dota-ti, inunprossimo futuro, disiste-mi precisi e attendibili in gradodi misurare l'energia termica rin-novabile effettivamente prodot-ta, così da incentivare chiharea-

lizzato interventi a regola d'arte.Gli incentivi sono concentra-

ti su due tipologie di intervento:laposainoperadi sistemi di effi-cientamento energetico su pa-reti e coperture (per la sola Pa)e gli impianti di produzione dienergia termica rinnovabileper amministrazioni pubblichee privati.

Il decreto è parzialmente insovrapposizione conimeccani-smi di detrazione fiscale del55%, prorogatial 30 giugno 2013.Per la Pa - che non può benefi-ciare di detrazioni fiscali - lastrada del conto termico è obbli-gata: per i privati invece, fino al30 giugno, è possibile sceglieretra le due strade (sivedalasche-dainbasso).

Secondo le stime dello Svilup-po economico, il conto termicogenerarimborsivalutabiliintor-no al4o% delle spese sostenute,includendo eventuali costi didiagnosi e certificazione ener-getica (documenti necessari, inalcuni casi). Alcune associazio-ni di categoria hanno contesta-to la percentuale, sostenendoche spesso ci si ferma al i5-20%

no Alto Adige è più.incentivatarispetto a un'altra installata inSicilia, il che punta a premiaregli investimenti effettuati doverendono di più.

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APPROFONDIMENTO ONLINE

Il Dm sul conto termico

Il supporto tecnico e il moni- ° " . "

Fonti rinnovabili Pagina 8

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II confronto

Le caratteristiche del nuovo conto termico e della detrazione fiscale del 55%

CONTO TERMICO DETRAZIONE55%

Percentuale dei costi sostenuti, corretta in base ad Percentuale dei costi sostenuti (compresalaalcuni indici prestazionali . II recupero stimatodallo Svi luppo economico è nell'ordine del4o %, cento. Da ripartire in dieci quote annualiin alcuni casisuperiore , inaltriinferiore

Rendimento degli impianti (ad esempio Cop delle € Non presenti: se l'intervento è incluso tra quellipompedicalore),Limite alle emissioni , zone i ammissibili,ladetrazioneèidenticaaprescindereclimatiche ? dalle prestazionidelL'interventostesso

. . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ........... . ................................................. . ....................................................... . . . . . ...................Dueocinqueannisecondoledimensioni Sempreindiecianni , inbase alla capienza fiscale

annuali su conto corrente i posizionefiscale : l'incentivo non può superareils totale dell 'imposta [orda

ErogazionedirettadalGse,attraversobonìfici : Detrazione fiscale,compatibilmenteconla. . . . .:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ........... . . . . . . ............ . . ........................................... . . . . . .............. . . . . ............. . . . . . . . . . ............. . ................ . . ........... . . . . ........... .1— . . . . . . . . . . . . ---

PrivatiPrivati e amministrazioni pubbliche Titolari di redditi soggetti a Irpef o Ires

Lieviincrementi atta tariffa gas (2%) Fiscalità generale

MinisterodelloSviluppoeconomico EneaeministerodelloSviluppo;ministerodell'Economia ed Entrate per [a parte fiscale

Definito dal ministero dello Sviluppo economico Previsti limiti di spesa peri singoli interventi, maAdisposizioneci sono 200 milioni per le Pa e700 i non c'è un plafond complessivo. li costo è copertoperi privati dallafiscalitàgenerale

Gli esempi

Appartamento di 90 metriquadrati in zona climatica D(Roma). Erogazione in due anni

Tipo di impiantoPompa dica [ore elettrica conuna potenza di 24 kWt

INCENTIVO SPETTANTE

2:772 euro

Tipo di impiantoStufa a pellet di 22 kWt dipotenza

INCENTIVO SPETTANTE

1.392 euro

Tipo di impiantoPannelli solari termici per unasuperficie di 4 metri quadrati

INCENTIVO SPETTANTE

1®36 euro

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Raffaele Lungarella

'Sul filo di lana sono sta-ti prorogati anche le leggisul piano casa delle regioniCampania e Piemonte.

Diventano così 17 le Regio-ni (oltre alla provincia di Bol-zano) nelle quali imprese edi-li e singoli cittadini potrannousufruire dei premi di superfi-ci o volumetrie per realizzareinterventi di ampliamento oabbattimento e ricostruzionedi immobili residenziali o auso diverso, ma in questa se-conda ipotesi solo in alcunedelle Regioni (per una rasse-gna delle iniziative ammessesi vedano Il Sole 24 Ore del 24dicembre e del 12 gennaioscorsi). Di fatto, solo in Tosca-na, in Emilia Romagna e nellaprovincia di Trento i piani ca-sa non sono stati prorogati.

Campania

Il consiglio regionale dellaCampania con l'approvazio-ne della legge n. 40/2012 haspostato di un anno la scaden-za della legge regionale19/2009, contenente «Misu-re urgenti per il rilanciodell'economia, per la riquali-ficazione del patrimonio esi-stente, per la prevenzionedel rischio sismico e per lasemplificazione amministra-tiva». Con questa proroga ladata ultima per presentare leistanze è stata spostata all'ugennaio 2014. Dalla sua entra-ta in vigore, la legge campa-na sul piano casa, oltre a esse-re stata prorogata, è stata og-getto anche di una manuten-zione di sostanza (con la leg-ge regionale 2/2011).

Tra le altre modifiche, ilparlamentino campano è in-tervenuto sulle caratteristi-che degli immobili ai qualipuò essere applicata laprevi-sione di legge dell'incremen-to del 2o% della volumetria.Fermo restando che l'amplia-mento con premialità è possi-bile solo su edificiuni-bifami-liari, dal 2011 la loro volume-tria massima è stata elevata a1.500 metri cubi (a fronte deii.ooo della legge regionale

Piano casa,più tempoin Campaniae Piemontedel 2009) e i piani fuori terradi cui devono essere compo-sti sono stati portati da due atre (oltre all'eventuale sotto-tetto). Per la demolizione e ri-costruzione, il premio divolu-metria è del 35%, ma a seguitodella riforma del 2011 non de-ve più concentrarsi all'inter-no delle stesse unità immobi-liari catastali, bensì all'inter-no delle aree entro le quali gliedifici sono ubicati.

Piemonte

Con un articolo della Finan-ziaria regionale (articolo 15della legge 28 dicembre2012, n. 12), in Piemonte lanuova scadenza del pianocasa è stato fissata al 31 di-cembre di quest'anno (conuno slittamento di un annoesatto). Le possibilità offer-te dal piano restano quellepreviste dalla legge regiona-le 20/2009 e dalla modifi-che ad essa apportate dallalegge 1/2011. Gli ampliamen-ti possono essere realizzatisu abitazioni uni e bi-fami-liari, purché gli interventi si-ano accompagnati da un au-mento degli standard ener-getici; il premio è commisu-rato al 20% della volume-tria, a condizione che l'im-mobile dopo l'ampliamentonon superi i 1.200 metri cu-bi. Negli interventi di demo-lizione e ricostruzione ilpremio è pari al 25% dellavolumetria esistente.

Molise

Anche questa regione hamesso mano al proprio pia-no casa (legge regionale30/2009), ma senza proro-garne la scadenza, che restaal 17 dicembre 2013. Conl'unico articolo della leggeregionale 27/2012, viene da-ta un'interpretazione esten-siva della possibilità di edi-ficare residenze ai fini delrecupero urbanistico degliinsediamenti abusivi. Lanuova volumetria edificabi-le si calcola, come in prece-denza, moltiplicando per0,5 la superficie del compar-to di intervento, ma senzadover più sottrarre le volu-metrie esistenti.

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Piano casa Pagina 10

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Avvocati, liberalizzazione a meUfavorevoli e contrari alla riforma

PERALCUNI È L'AGOGNATOINGRESSO NELLAMODERNITÀ,PERALTRI SI TRATTAPIUTTOSTO DI UN RITORNOAL PASSATO. PERMONTI "NONAIUTAI GIOVANI E NONDISCIPLINAL'ACCESSO"

AndreaRustichelli

Romaiforma o controriforma?Per alcuni è l'agognato

,ingresso nella modernità, peraltri si tratta piuttosto di un ri-torno alpassato. Fatto sta che lanuova legge sulla professioneforense, promulgata dal presi-dente Napolitano lunedì scor-so, ha avuto un battesimo difuoco. E ora i suoi strascichi ri-schiano di entrare in campagnaelettorale, riproponendo inmodo emblematico il tema sci-volosissimo delle liberalizza-zioni

-Trai punti introdotti: attivitàdi consulenzaeassistenzalega-le in esclusiva per gli iscritti al-l'ordine, divieto del patto diquota lite, sì alla pubblicitàinformativa, praticantato re-munerato e di 18 mesi (rispettoai2 anniprecedenti), liberapat-tuizione della parcella ma in-troduzione di parametri mini-steriali (proposti dal Consiglionazionale forense) per deter-minare i compensi in caso divertenza col cliente, formazio-ne continua disciplinata dalCnf.

La clamorosa bocciaturapronunciata dal premier Montidurante la conferenza stampadi fine anno è arrivata due gior-ni dopo l'approvazione: «Nonaiuta i giovani avvocati, non di-sciplina l'accesso alla profes-sione che presenta un numerodi membri che credo sia un re-cord internazionale. Aumentasolo il potere degli organi rap-presentativi dell'Avvocatura.Un caso totalmente antiteticodellaliberalizzazione della pro-fessione». Parole che hanno esi-

bito in modo esemplare gli at-triti tra avvocati e governo.

Hanno prevalso i primi, by-passando i mal digeriti decretidel "pacchetto liberalizzazio-ni" e incassando l'approvazio-ne in zona Cesarini di un dise-gno dileggesumisura, casouni-co tra gli ordini, il cui iter è dura-to oltre 4 anni. Una vittoria delConsiglio nazionale forense,spalleggiato dalla nutrita rap-presentanza di parlamentari:oltre 130 iscritti all'ordine degliavvocati.

«Lariformaapprovata, attesada oltre 70 anni, permette al-l'Avvocatura di guardare al suorinnovamento in un quadro diregole certe e rispettose deiprincipi dellaCostituzione», sa-luta così la nuova legge GuidoAlpa, presidente del Cnf. «Il te-sto -aggiunge - si fa ampio cari-co delle esigenze di ammoder-namento della professione, diun rafforzamento della traspa-renza nel rapporto avvocato-cliente, difavorirel'ingresso dei.giovani più meritevoli che po-tranno contare su un avvia-mentoprofessionale più garan-tito, di una maggiore qualifica-zione dell'avvocato».

Ma proprio sui temi crucialidell'accesso e del mercato per ipiù giovani, che soffrono unve-

ro e proprio apartheid rispettoai senior, l'Associazione italia-na giovani avvocati (Alga) espri-me perplessità. «Avremmo vo-luto scelte più coraggiose in te-ma di accesso alla professione,di specializzazioni, di forma-zione permanente, di gover-nanee democratica della nostracategoria», afferma Dario Gre-co, presidenteAiga. «Chiedere-mo importanti cambiamentinella prossima legislatura».

L'accesso alla professione, ineffetti, resta un punto irrisolto.«Su questo purtroppo la leggenon inteiviene», spiega il pena-lista Maurizio Bellacosa, do-ceríte alla Luiss di Roma. «Ab-biamo un numero anomalo diavvocati, rispetto agli altri pae-si. E ormai non c'è più mercatoperinuoviarrivati. Eranecessa-rio restringere l'accesso». Se-condo il penalista è comunqueapprezzabile il fatto che si siaproceduto con una legge orga-nica dall'ampio dibattito parla-mentare, piuttosto che con lostrumento del decreto legge.Al-tro aspetto ritenuto positivo ri-guarda i praticanti, per i quali èanche previsto un rimborsospese. «E dopo il sesto mese dal-la loro iscrizione nel registro -sottolinea Bellacosa - avrannoanche un compenso. Ma, so-

prattutto, potranno andare inudienza, naturalmente pe iprocedimenti più semplici».

Oltre all'accesso, restano o-munque diversi i temi con o-versi della riforma, sui quali lastessa categoria è divisa. «E ili acontroriforma», dice RiccardoCappello, avvocato "eretico' eautore di un libro dal titolo p o

-grammatico: "Il cappio. Pere égli ordini professionali soffo a-no l'economia italiana", ch èanche un blog. «Ha vinto - di e- la struttura ordinistica: asorta di Stato nello Stato. Casiesemplari sono l'esclusiva de aconsulenza legale o il monop -lio sulla formazione professi -nale, previsti dalla legge. La p -litica non può e non vu lesmantellare gli ordini, pere équesti le servono per incanala-re il consenso elettorale: privi-legia le minoranze organizzaterispetto alle maggioranze di-sorganizzate».

Altro punto che fa discuter èl'abolizione del patto di quotalite. «Sbagliato eliminarla: laquota lite- commentaCapp 1-lo - non limita affatto l'auton c)-mia dell'avvocato, ma anzi s -bilisce una proporzionali tà a,compenso ed efficacia dellaprestazione professionale».

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GLI AVVOCATI ISCRITTI ALL' ALDO...In migliaia

48,357,7

...................................... ......................178,1

158,8139,0

_1.19,3_

83,0

220,021,11

198,0

'85 '90 '95 '00 '02 '04 '06 '08 '10 '11

Qui sopra,Guido Alpa(1), presidenteConsiglioNazionaleForsense,RiccardoCappello (2),a MaurizioBellacosa (3),docente Luiss

...E IL REDDITO MEDIOMedia rivalutata in migliaia di euro

...46,6....

'95 '00

51,8... 52!6....

51'5....49.6

I '06 '08 '09 '10Fais: Consiglio Forense

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e '1 iovolta conLa ridibenmillese

Mauriziode Tilla (1)e IlariaScaccabarozzi(2)

DIPENDENTI E MAGISTRAFIOCCANO GIÀIRICORSI

SINDACATI, ASSOCIAZION

n la chiusuragiudiziarie

D'ACCORDOAWOCATI, C

CinziaMeoni

er una volta, ufûciaimtutti d'accordo: avvoca

Milanonte, sono

comuni,entiema-sindacati, associazioni, dipen

gistrati. L'obiettivo è bloccarche, dal prossimo settembregli uffici giudiziari: mille in mto agli attuali 1400.

La contestata manovra è sta colpi di questioni di fiducia ete una richiesta bipartisanbiennale. "La nostra geografiriarisale al 1800, quando in Istavaa cavallo" ha dichiaratoMichele Vietti, vicepresidentMa nello Stivale si è scatenat"No alla rottamazione dellagiudiziaria e della giustizia di p¡ha ribadito Maurizio De Tilla,dell'Associazione nazionalecatiitalianaper cui "larevisio

la riformadecimeràno rispet-

ta definitaonostan-prorogagiudizia-

acisispo-astampadel Csm.l'inferno.macchinaossimità"residenteegli avvo-e è inutile,

controproducente e incostituzionale".Sono già fioriti i ricorsi al Tar per conge-lare i provvedimenti organizzativi deiTribunali accorpanti sul trasferimento difaldoni e p ersonale. A muoversi in questadirezione, tra gli altri, sono stati gli Ordi-ni degli avvocati di Tempio Pausania e diSassari, i comuni di Olbia, Pisticci, Imolae Porretta Terme. "Combattiamo datempo l'accentramento su Milano maorailprossimorischio èl'ingorgo suLodicon cui cerchiamo comunque un coordi-namento" afferma Ilaria Scaccabarozzi,presidente dell'Associazione ForenseSud Est Milano del Tribunale di CassanoD'Adda, sezione in via di soppressione.

Un'altra strada seguita sono i ricorsipresso i Tribunali del lavoro (Sulmona,Melfi, Rossano). E non mancano i rinviialla Corte Costituzionale (dal Tribunaledi Pinerolo e da quello di Montepulcia-no). Pronti a scendere in campo anche igiudicidiPace. "Attendiamolapubblica-zione dei provvedimenti sul Bollettinocomeprevisto" dichiara Gabriele Longo,presidente dell'Ordine nazionale deigiudici di pace.

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