che cos'è l'adhd · l'instabilità emotiva mostra un intenso desiderio di libertà:...
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Caratteristiche cliniche del disturbo ed espressività del disturbo in adolescenza
Cos'è l'ADHD
Modelli cognitivi e neuropsicologici dell'adhd– Cornoldi
– Sonuga-Barke
– Posner e Rothbart
– (Barkley)
Espressività del disturbo nel ciclo di vita
L'adolescente ADHD
Autoregolazione e temperamento
Cos'è l'ADHD?
È un disturbo del neurosviluppo i cui sintomi si articolano in 3 domini
Disattenzione Iperattività
Impulsività
AUTOCONTROLLO
Incapacità di una personadi agire selettivamente
sull'attività che deve svolgere,
inibendo l'interferenza di stimoli estranei
o concorrenti
Eccessiva attività motoria o verbale AFINALISTICA eNon adeguata al contesto
Tendenza a rispondere alle Stimolazioni in modo
Eccessivamente rapido e non adeguato alle situazioni
o alle richieste
4
Il bambino non riesca a regolare...
Concentrazione e attenzione
Il b. non riesce a regolare...
Pianificazione
Autostima
Comportamento con gli altri
Comportamento motorio
Risponde con impulsività
Le emozioni
Motivazione e l'impegno
5
Il bambino non riesca a regolarsi
AUTOREGOLAZIONE
“la capacità che un organismo ha di controllare le sue reazioni in relazione alle esigenze della situazione in
cui si trova” (Cornoldi)
● Regolare il proprio comportamento in relazione al CONTESTO
● Regolare le reazioni fisiologiche e psicologiche in relazione allo STIMOLO
Lambruschi 2014
Espressività del disturboEspressività del disturbo
Il disturbo si manifesta secondo tempi e modalità differenti nel corso dello sviluppo.
Primi anni di vita: i b. sono irritabili, inclini ad un pianto inconsolabile, con difficoltà di sonno e di alimentazione, facilmente frustrabili.
Espressività del disturbo alla scuola dell'infanzia
É il periodo con il massimo livello di iperattività
● Cambia spesso gioco perché si annoia
● Nei giochi vuole fare a modo suo non rispettando le regole
● Non riesce a controllare l'impulso di strappare di mano il gioco all'amichetto (GRATIFICAZIONE IMMEDIATA) o di infastidire i compagni perché “voleva fare uno scherzo” (NO CONSEGUENZE AZIONI)
Espressività del disturbo alla scuola dell'infanzia
● il bambino può essere litigioso e non riuscire a tollerare la frustrazione fino ad avere anche delle crisi di rabbia (AGGRESSIVITÀ REATTIVA)
● il bambino mostra assenza di paura e questo porta spesso a dei piccoli incidenti.
● Durante la spiegazione delle consegne ha uno sguardo sfuggente e non ascolta efficacemente le istruzioni.
● Durante le attività di gruppo “sta in un mondo tutto suo”; i contenuti cognitivi sono aderenti alla realtà e c'è una chiara distinzione tra il mondo fantastico (più eccitante) e quello reale.
Espressività del disturbo nella scuola primaria
● Comportamento poco maturo
● Si alza dal banco senza chiedere il permesso
● Risponde senza aspettare che gli venga data la parola
● Non scrive i compiti sul diario
● Continua a far cadere gli oggetti dal banco distraendo tutta la classe
● Non è mai colpa sua (ATTRIBUZIONE ESTERNA COME AUTOGIUSTIFICAZIONE)
● Durante lo svolgimento delle verifiche è preoccupato della quantità di esercizi e continua a controllare quanto manca alla fine senza tuttavia riuscire a fare una gerarchia che gli permetta di capire da dove iniziare.
Espressività del disturbo nella scuola primaria
● Il metodo di lavoro è talmente dispersivo che presenta spesso il lavoro incompleto e non revisionato.
● VARIABILITÀ DI COMPORTAMENTO
A volte svolgono bene i compiti, facendo pochissimi errori e rispettando i tempi di esecuzione...
… alcune materie sono più divertenti, richiedono poco sforzo, possono essere svolte in poco tempo, se ne può verificare la correttezza immediatamente
Interesse, brevità, verifica immediata
Espressività del disturbo alla scuola secondaria
● Atteggiamento immaturo; “potrebbe fare di più”
● Fa interventi poco opportuni e a volte cerca di fare lo spiritoso.
● Continua a non scrivere tutti i compiti sul diario.
● Alle interrogazioni o alle verifiche scritte risponde con frasi telegrafiche.
● Manca della capacità di cogliere l'idea principale, di fare una sintesi organica, poca capacità di organizzare e stile cognitivo poco strategico.
● Le materie di studio e la produzione dei testi scritti sono le aree più colpite: scrive troppo in maniera caotica o troppo poco.
● Ha pochi amici,
L'adolescente ADHD
● Storia pregressa di ADHD
● 4 delle seguenti caratteristiche:
Iperattività motoria persistente dalla fanciullezza
Deficit attentivo persistente dalla fanciullezza
Labilità affettiva
Incapacità a terminare i compiti
Temperamento eccitabile ed esplosivo
Impulsività
Insofferenza allo stress
L'adolescente ADHD: le difficoltà attentive
Selezionare e focalizzarsi su stimoli rilevanti nell'ambiente
● Procrastinazione nei compiti e lavori noiosi.
● Studiano all'ultimo minuto.
● Se gli si fa una richiesta rispondono “Sì, subito” ma hanno già dimenticato la richiesta.
● Possono essere molto indecisi: sopraffatti da un gran numero di stimoli non sanno quale scegliere perché non riescono a focalizzare l'attenzione.
● Possono sembrare ipoattivi: hanno un funzionamento cognitivo lento, pigro.
L'adolescente ADHD: le difficoltà attentive
Mantenere la concentrazione e resistere alla distrazione
● A metà strada deviano su qualcos'altro lasciando il compito incompleto o completandolo in modo non adeguato.
Difficoltà di passaggio da un'attività all'altra
● A causa della eccessiva focalizzazione su un dettaglio della situazione, escludono tutti gli altri aspetti rilevanti mostrando poca flessibilità (rigidità cognitiva)
L'adolescente ADHD: le difficoltà attentive
Organizzazione, dimenticanza e recupero delle informazioni apprese
● Arriva in classe impreparato o senza il materiale scolastico
● Sbaglia nell'annotare i compiti sul diario
● Non gestisce il tempo ed è incapace di programmare delle priorità
● Sono sempre in ritardo.
L'adolescente ADHD: l'iperattività
● Logorrea ● Importuna con richieste insistenti facendogli
perdere la pazienza● Sono attività di giorno e di notte● Possono aver bisogno anche solo di 4/5 ore di
sonno a notte● Devono costantemente avere qualcosa da fare
altrimenti sentono di stare per impazzire● Irrequietezza
L'adolescente ADHD: l'impulsività
Difficoltà ad attivare risposte inibitorie
● Vuole avere le cose immediatamente, non sa aspettare fino a diventare anche capriccioso
● Non riflette sulle conseguenze prima di agire● È precipitoso nell'esecuzione dei compiti● È impaziente
L'adolescente ADHD: l'instabilità emotiva
● Mostra un intenso desiderio di libertà: vuole sempre decidere da solo cosa fare e dove andare.
● Percepisce le relazioni in modo estremo.
→ le persone che diventano per lui un punto di riferimento, rappresentano per lui un metro di giudizio
→ dipendente da queste figure
● Intensa labilità emotiva: reagisce aggressivamente o deprimendosi, e dà subito sfogo al suo malumore.
● Vede tutto dalla sua prospettiva (è testardo, polemico e replicativo)
● Ha la percezione che guardino tutti lui: “sempre me...”
● È saccente e completamente convinto di sé stesso.
L'adolescente ADHD: l'instabilità emotiva e difficoltà sociali
...vede tutto dalla sua prospettiva...
Le difficoltà sociali
SFERA COMPORTAMENTALE● Comportamenti intrusivi e irritanti
interrompono, invadenti, aggressività non pianificata
● Comportamenti disattentinon ritengono in ML le regole del gioco
● Comportamenti impulsiviiniziano a giocare prima ancora di aver compreso le regole
● Comportamenti rischiosirischiano di far male agli altri
Le difficoltà sociali
SFERA SOCIALE● Ridotta reciprocità sociale
difficoltà ad organizzare il discorso in risposta a domande altrui, o a rispettare i turni conversazionali
● Limitato repertorio di abilità socialil'impulsività verbale viene fuori senza considerare i sentimenti altrui
● Difficoltà nel rispetto dei turnoa causa della ridotta tolleranza all'attesa e alla frustrazione
Le difficoltà sociali
SFERA COGNITIVA ED EMOTIVA● Locus of control esterno
attribuisco le cause all'esterno
● Ridotta autoconsapevolezzadelle proprie difficoltà
● Distorsioni percettive e attributiveil bambino tende a percepire in modo limitato situazioni sociali complesse, attribuendo di conseguenza intenzioni errate e ostili agli altri.
Il sistema di attribuzioni
Le attribuzioni sono “quei processi attraverso i quali ogni individuo analizza i suoi successi o insuccessi per capire chi o che cosa è responsabile della riuscita o meno dei compiti di diverso tipo”
L’attribuzione causale è un processo di mediazione fondamentale nel momento in cui l’individuo mette in atto un processo autovalutativo.processo autovalutativo.
Locus of controlLocus of control
InternoInterno EsternoEsterno
StabileStabile StabileStabileInstabilInstabilee
InstabilInstabilee
IncontrollabileIncontrollabile ControllabileControllabile IncontrollabileIncontrollabile ContrControlol
IncontrolIncontrol
Abilità/ Abilità/ IncapacitàIncapacità
Impegno/ Impegno/ DisimpegnDisimpegnoo
Facilità / Facilità / DifficoltàDifficoltà
Aiuto/ Aiuto/ Non aiutoNon aiuto
FortunaFortuna/ / SfortunSfortunaa
Il sistema di attribuzioni
Fasi dell'elaborazione dell'informazione sociale (Dodge e Newman, 1981)
1.Percezione: il soggetto pone attenzione allo stimolo-relazione in cui è immerso.
2.Interpretazione: viene fornito un significato personale rilevanti agli eventi percepiti.
3.Definizione degli obiettivi: viene individuato uno stato delle cose ottimale/da raggiungere rispetto alla situazione percepita e interpretata.
4.Formulazione di alternative con le quali vengono prodotte una serie di ipotetiche strade per raggiungere gli obiettivi prefissati.
5.Scelta e implementazione dell'alternativa considerata più efficace ed efficiente rispetto al raggiungimento dell'obiettivo.
Fasi dell'elaborazione dell'informazione sociale (Dodge e Newman, 1981)
Deficit nelle prime due fasi, la fase Percettiva (ad es. attraverso il restringimento del focus attentivo) e nella fase Interpretativa (con l'attribuzione di intenzioni ostili agli altri) sono alla base di numerosi comportamenti aggressivi.
Un bambino con ADHD può tendere a percepire solo alcune parole dell'interlocutore, senza considerarle all'interno di un discorso più ampio e focalizzarsi solo su un dettaglio della mimica emotiva ignorando gli altri.
Criticità relazionali dell'ADHD
COMPORTAMENTO● Comp. irritanti● Comp. distraenti● Comp. impulsivi● Comp. rischiosi.
RELAZIONE● Ridotta reciprocità
sociale● Limitate abilità
sociali● Difficoltà nei turni
EMOTIVO● Locus of control
esterno● Ridotta
autoconsapevolezza● Distorsioni percettive
e attrivbutive
Isolamento ed esclusione sociale
Atteggiamenti clowneschi e bullismo
Caratteristiche dell'ADHD
Oppositività e iperattività
Il bambino oppositivo● Si mostra oppositivo soprattutto
con le figure d'autorità e in presenza di specifiche istruzioni
● Diviene problematico soprattutto durante attività poco gradite
● Presenta maggiore situazionalità dei comportamenti disturbanti
● Evidenzia indebolimento delle opposizioni con il passare del tempo
● È maggiormente in grado di giustificare la propria condotta
Il bambino iperattivo● Mostra difficoltà di
autoregolazione con la maggior parte degli interlocutori
● Ha difficoltà a seguire regole e istruzioni anche durante attività gradite
● Presenta una forte pervasività dei comportamenti disturbanti
● Lamenta irrigidimento della condotta con il passare del tempo
● Non è in grado di giustificare la propria condotta
Autoregolazione e temperamento
PERSONALITÀ = + ambientetemperamento
È l'insieme di differenze individuali ● nella REATTIVITÀ emozionale, cognitiva e
comportamentale e ● nelle STRATEGIE REGOLATIVE usate per modulare
questa reattività.
Eccitabilità e responsività dei sistemi fisiologici e
comportamentali dell'individuo
Insieme dei processi neurali e comportamentali che modulano
ll temperamento: Rothbart et al. (2001)
Tre dimensioni temperamentali possono essere valutate nei bambini.
1.Emotività negativa: comprende la tristezza, la paura, la mancanza di schiettezza e la frustrazione.
2.Controllo (EFFORTFUL CONTROL): la misura in cui l'individuo fa uso della restrizione, dell'inibizione de della scrupolosità
la capacità di inibire una risposta dominante a favore di la capacità di inibire una risposta dominante a favore di una non dominante, di rilevare gli errori e pianificareuna non dominante, di rilevare gli errori e pianificare
3.Estroversione (emozionalità positiva): implica la mancanza di timidezza, l'impulsività, l'intenso divertimento – simile alla socievolezza.
L'attenzione secondo Posner e Rothbart
3 reti neurali:
● ALLERTA: il raggiungimento e il mantenimento di uno stato di alta sensibilità agli stimoli in arrivo
● ORIENTAMENTO: permette la selezione di informazioni tramite l'allineamento dell'attenzione con una sorgente di stimoli sensoriali.
● ATTENZIONE ESECUTIVA: meccanismi di monitoraggio e risoluzione dei conflitti tra pensieri, sentimenti ed emozioni
Attenzione e temperamento
Effortful Control Attenzione esecutiva
● + Att → + EC
I genitori descrivevano questi bambini come meno frustrabili, meno impulsivi, con maggiore capacità di shifting e di focalizzazione dell'attenzione.
● I bambini che mostravano < capacità inibitorie (attenzione) presentavano > ansia
l'attenzione modula le risposte emotive
Difficoltà emotive e comportamentali
Si annoia
Ha bisogno della gratificazione immediata
Attribuzione esterna della responsabilità
La scuola
Trenholme e Rose (1981) hanno identificato 5 categorie di comportamenti ideali che gli insegnanti dovrebbero stimolare nei loro allievi.
● Risposte appropriate ai compiti;
● Controllo dell'impulsività e buone capacità di problem solving;
● Adeguate interazioni con i coetanei;
● Coinvolgimento nelle attività di classe;
● Capacità di adeguare il proprio comportamento a contesto durante le varie attività di classe
Gli obiettivi degli insegnanti
Obiettivi di padronanzaOrientati al compitoSviluppare competenza
Obiettivi di prestazioneDimostrare competenza
Incoraggiano lo sviluppo delle abilità
Forniscono ricompense estrinsecheUtilizzano modelli comparativi di valutazione
Pur di non essere percepiti dagli altri come incompetenti, i soggetti tendono ad evitare il compito (obiettivo orientato all'evitamento del compito)
Modello Competitivo.Se gli studenti nutrono uno scarso livello di autoefficacia...
Gli obiettivi degli insegnanti
Porre l'accento sui risultati ottenuti, piuttosto che sul confronto con gli altri, accresce il senso
di autoefficacia, le aspirazioni, un pensiero analitico efficiente, la soddisfazione personale e
il successo nella prestazione
I Sistemi Motivazionali Interpersonali
Sistemi di controllo del comportamento diretto a una meta
● Sistema dell'attaccamento
● Sistema di accudimento
● Sistema agonistico o di rango
● Sistema sessuale
● Sistema cooperativo
Sistema agonistico o di rango
DOMINANZA
● Rabbia (da sfida)● Trionfo e
potenza● Orgoglio,
disprezzo verso lo sconfitto
● Sentimento di superiorità
SOTTOMISSIONE
● Vergogna● Umiliazione ● Tristezza da
invidia● Paura da
giudizio
Come non entrare in sfida?
È la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni, senza
prevaricare né essere prevaricati.
ASSERTIVITÀ
Lo stile assertivo
“Vedo che ora sei furioso. Quando ti sarai
calmato ne discuteremo”
“ Smetti di insultare o sarai escluso dal gioco”
L’insegnante si mostra calmo e rispettoso ma
autorevole e sicuro di sé. Esprime una
comunicazione ferma, chiara e diretta.
Comunicare col bambino
- Fare richieste in modo gentile ma fermo
- Guardare il bambino negli occhi
- Non rivolgere ordini in modo interrogativo
- Non usare mediatori per parlare col bambino
- Trattare in privato anziché in pubblico
- Evitare i confronti
- Evitare il sarcasmo e l’ironia
- Essere concreti e precisi
- Presentare l’aspetto positivo della critica
- Suggerire soluzioni realistiche e accettabili
La comunicazione assertivaVERBALE● Frasi che incoraggiano la collaborazione:
cosa ne pensi? Secondo te...
● Frasi cooperative che includano il noi
facciamo, proviamo, potremmo...
● Fare riferimento ad eventi
non sono stati rispettati i patti...
● Riferimenti ad episodi specifici
● Critiche dirette ai comportamenti...
mi interrompi spesso quando parlo...
● ...e non alle persone
sei maleducato...
NOINOI
La critica costruttiva
● Descrive il comportamento
Quando non mi ascolti...
● Indica gli effetti pratici di quel comportamento utilizzando il messaggio IO
...mi sento frustrato...
● Afferma i motivi della sua critica
...perché temo di non essere compreso.
● Specifica i possibili suggerimenti per migliorare
Preferirei che quando ti parlo tu ponga maggiore attenzione alle mie parole...
● Sottolinea i vantaggi dei tuoi suggerimenti
...in questo modo potremo capirci meglio e trovare un accordo.
Complimenti assertivi
● SpecificaSpecifica quale comportamento o caratteristica personale apprezziamo nel nostro interlocutore.
● ArgomentaArgomenta i motivi dell'apprezzamento anziché limitarsi a dichiarazioni generiche e stereotipate.
● Comporta l'essere sinceriessere sinceri (congruenza tra verbale e non verbale).
Ho visto il compito che hai fatto ed ho Ho visto il compito che hai fatto ed ho apprezzato l'impegno e la precisione con cui apprezzato l'impegno e la precisione con cui l'hai fatto. Davvero un buon lavoro. Bravo!l'hai fatto. Davvero un buon lavoro. Bravo!
Gestire la Rabbia
AIUTARE IL RAGAZZO A REGOLARSI● Riconoscere le espressioni di rabbia del bambino
Vedo che sei molto...
● Validare le emozioni
Hai i tuoi buoni motivi per essere arrabbiato
● Contenere e reindirizzare l'emozione
Cosa possiamo fare per far sbollire questa rabbia? Che ne dici di andare a fare una passeggiata?
● Riflettere su quanto accaduto e applicare il problem solving.