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80121 Napoli Via Riviera di Chiaia, 215 - Tel 081/5520148 Fax 081/5800322 e-mail [email protected] CIRCOLARE SETTIMANALE PER LO STUDIO DEL 17 MARZO 2017 LA SETTIMANA IN BREVE LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA Pagina 2 LA SCHEDA INFORMATIVA CREDITO D'IMPOSTA VIDEOSORVEGLIANZA Entro il 20 marzo 2017 deve essere presentata all'Agenzia delle entrate l'istanza telematica per fruire del credito d'imposta relativo alle spese, sostenute nel 2016, per impianti di videosorveglianza o allarme. Pagina 5 DETRAZIONE SPESE VETERINARIE Si riepiloga di seguito la disciplina della detrazione delle spese veterinarie, alla luce dei recenti chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate, forniti con la Risoluzione 24/E/2017, ai fini di una corretta compilazione in dichiarazione dei redditi. Pagina 7 INDAGINI BANCARIE A seguito delle novità introdotte dal decreto collegato alla Finanziaria 2017, non opera più la presunzione, per i lavoratori autonomi, in base alla quale i prelevamenti non giustificati dal c/ costituiscono importi non dichiarati. Pagina 9 AGGIORNAMENTO CONTINUO: IL SAPERE PER FARE LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL BILANCIO 2016 Si riepilogano le principali novità da tenere in considerazione per la predisposizione dei bilanci relativi all'esercizio 2016, a seguito del D.lgs. 139/2015 che ha recepito i contenuti della Direttiva n. 2013/34/UE. Pagina 11 PRASSI DELLA SETTIMANA LE RISOLUZIONI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE Una sintesi dei contenuti delle Risoluzioni dell’Agenzia in ordine cronologico Pagina 18 I COMUNICATI STAMPA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE Una sintesi dei contenuti dei Comunicati stampa dell’Agenzia in ordine cronologico Pagina 19 SCADENZARIO SCADENZARIO DAL 17.03.2017 AL 31.03.2017 Pagina 20

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CIRCOLARE SETTIMANALE PER LO STUDIO

DEL 17 MARZO 2017

LA SETTIMANA IN BREVE ▪ LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA

Pagina 2

LA SCHEDA INFORMATIVA

▪ CREDITO D'IMPOSTA VIDEOSORVEGLIANZA

Entro il 20 marzo 2017 deve essere presentata all'Agenzia delle entrate l'istanza telematica

per fruire del credito d'imposta relativo alle spese, sostenute nel 2016, per impianti di

videosorveglianza o allarme.

Pagina 5

▪ DETRAZIONE SPESE VETERINARIE

Si riepiloga di seguito la disciplina della detrazione delle spese veterinarie, alla luce dei

recenti chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate, forniti con la Risoluzione 24/E/2017, ai fini di

una corretta compilazione in dichiarazione dei redditi.

Pagina 7

▪ INDAGINI BANCARIE

A seguito delle novità introdotte dal decreto collegato alla Finanziaria 2017, non opera

più la presunzione, per i lavoratori autonomi, in base alla quale i prelevamenti non

giustificati dal c/ costituiscono importi non dichiarati.

Pagina 9

AGGIORNAMENTO CONTINUO: IL SAPERE PER FARE

▪ LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL BILANCIO 2016

Si riepilogano le principali novità da tenere in considerazione per la predisposizione dei

bilanci relativi all'esercizio 2016, a seguito del D.lgs. 139/2015 che ha recepito i contenuti

della Direttiva n. 2013/34/UE.

Pagina 11

PRASSI DELLA SETTIMANA ▪ LE RISOLUZIONI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

Una sintesi dei contenuti delle Risoluzioni dell’Agenzia in ordine cronologico

Pagina 18

▪ I COMUNICATI STAMPA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

Una sintesi dei contenuti dei Comunicati stampa dell’Agenzia in ordine cronologico

Pagina 19

SCADENZARIO

▪ SCADENZARIO DAL 17.03.2017 AL 31.03.2017

Pagina 20

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LA SETTIMANA IN BREVE

Amici e Colleghi,

Ben ritrovati! Vediamo insieme la carrellata delle principali notizie fiscali della settimana.

Intrastat: ritardi di marzo senza sanzioni

Con il comunicato stampa del 16.03.2017 dell'Agenzia delle Entrate e delle Dogane è stata

confermata la validità delle indicazioni in materia di Intrastat già fornite con il precedente

comunicato stampa del 17.02.2017, ossia che per il mese di gennaio restava l'obbligo di

trasmissione dei modelli Intra-2, ai soli fini statistici, a carico dei soli soggetti passivi IVA già tenuti

alla presentazione mensile. A tal proposito l'Agenzia ha anche affermato che i contribuenti

interessati hanno, per la quasi totalità, adempiuto correttamente all'obbligo.

Con lo stesso comunicato stampa del 16.03.2017 viene annunciato che, a partire dagli

adempimenti relativi al mese di febbraio, bisogna considerare l'entrata in vigore della L. 19/2017

di conversione del D.l. 244/2016, avvenuta il 1° marzo 2017. In base a tale disposizione è ripristinato

l'obbligo di comunicazione dei dati fiscali mensili e trimestrali, oltre che dei dati statistici per i

contribuenti mensili.

Pertanto, entro il 27 marzo 2017, i soggetti passivi tenuti agli INTRA con periodicità mensile

dovranno trasmettere:

i modelli INTRA-2 bis relativi agli acquisti intracomunitari di beni, ai fini fiscali e statistici;

i modelli INTRA-2 quater relativi alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti IVA

comunitari nel mese di febbraio 2017.

Considerato che l'entrata in vigore della L. 19/2017 è a ridosso della scadenza del 25.03.2017,

non saranno applicate sanzioni per eventuali ritardi di trasmissione rispetto alla scadenza di fine

marzo, in ossequio allo Statuto del contribuente (L. 212/2000).

L'obbligo di presentazione è stato ripristinato anche per i soggetti trimestrali, per i quali

tuttavia la scadenza è fissata più avanti, il 26.04.2017.

Rimborsi immediati per le sentenze esecutive: il decreto in Gazzetta

Finalmente è stato pubblicato in Gazzetta il decreto del Mef sui rimborsi immediati delle sentenze

esecutive a favore del contribuente. In particolare, il decreto prevede che la garanzia per i

rimborsi esecutivi, sia costituita sotto forma di cauzione

in titoli di Stato o garantiti dallo Stato,

di fideiussione rilasciata da una banca o da una impresa commerciale con adeguate garanzie

di solvibilità,

di polizza fideiussoria rilasciata da un'impresa di assicurazione.

La garanzia, va redatta in conformità ai modelli approvati, deve avere ad oggetto l'integrale

restituzione della somma pagata al contribuente, comprensiva di interessi e deve essere prestata

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fino al termine del nono mese successivo a quello del passaggio in giudicato del provvedimento

che definisce il giudizio o dell'estinzione del processo. La garanzia cessa qualora il giudice del

grado successivo di giudizio ritenga di non subordinare la condanna al pagamento di somme in

favore del contribuente alla prestazione della garanzia.

Rottamazione cartelle esattoriali 2017 con precedenti dilazioni di pagamento

Sono ammessi alla definizione agevolata anche i debiti oggetto di piani rateali in essere alla data

di entrata in vigore della rottamazione delle cartelle, purché risultino adempiuti i versamenti con

scadenza fino al 31 dicembre 2016. A seguito della presentazione della dichiarazione di

adesione, i pagamenti relativi alle rate con scadenza successiva al 31 dicembre 2016 sono

sospesi fino a luglio 2017. In base a quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 2

della scorsa settimana, a tale data:

se il debitore avrà correttamente effettuato il pagamento della prima o unica rata, si determinerà

la revoca automatica della dilazione precedentemente accordata e ancora in essere;

se il debitore non avrà correttamente effettuato il pagamento in unica soluzione o della prima rata,

si determinerà l’inefficacia della definizione e il debito non potrà essere oggetto di un nuovo

provvedimento di rateizzazione da parte dell’Agente della riscossione. Il debitore potrà, tuttavia,

riprendere - sempre a luglio - i versamenti relativi alla precedente dilazione in essere alla data del 24

ottobre 2016 in quanto non oggetto di revoca automatica.

Cedolare secca 2017: mancata comunicazione proroga: il codice tributo

Con la risoluzione 30 del 10 marzo 2017 è stato istituito il codice tributo 1511 per la sanzione per

mancata comunicazione di proroga o risoluzione del contratto soggetto a cedolare secca. Infatti

la mancata comunicazione della proroga del contratto non comporta la revoca della cedolare

secca se il contribuente mantiene un comportamento coerente con tale regime, ma è prevista

una sanzione in misura fissa pari a 100 euro (50 euro se la comunicazione è presentata con ritardo

non superiore a trenta giorni).

Credito d'imposta ricerca e sviluppo: ok anche per i progetti in favore di terzi

Con la risoluzione 32/E del 10 marzo 2017 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se

un’associazione di cooperative commissiona ad un ente di ricerca terzo l’esecuzione di alcuni

progetti attinenti il campo di attività di alcune delle proprie associate, se sono soddisfatti tutti i

requisiti è comunque possibile usufruire del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.

Credito d'imposta per beni strumentali nuovi 2017

Nella Risoluzione 29 del 10 marzo 2017 è stato chiarito che tra le cause di revoca del credito

d’imposta per beni strumentali nuovi c’è il trasferimento del bene agevolato entro il quarto anno

successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta

in cui è stato effettuato l’investimento agevolato. In questo caso:

la cessione costituisce causa di revoca del credito di imposta,

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qualora l’istante avesse già fruito dell’agevolazione il credito di imposta indebitamente utilizzato,

maggiorato degli interessi calcolati al tasso legale, dovrebbe essere restituito entro il termine per il

versamento a saldo dell’imposta sui redditi per il periodo di imposta in cui si è verificata la causa di

revoca.

Se il bene ceduto usufruiva del credito insieme ad un altro bene autonomo e indipendente, che

non viene trasferito e non presenta nessun motiva di revoca dell’agevolazione, la quota di

credito afferente al bene non venduto non dovrà essere restituita.

Italia e Svizzera: nuovo accordo sullo scambio di informazioni fiscali

Italia e Svizzera hanno concluso un Accordo, in vigore dal 2 Marzo 2017, per rendere operativo lo

scambio di informazioni fiscali attraverso “richieste di gruppo” che potranno riferirsi a fatti e/o

circostanze esistenti o realizzate a partire dal 23 febbraio 2015 e riguarderanno gruppi di

contribuenti identificabili in base a schemi di comportamento, senza necessità di elencazione

nominativa nella richiesta. I contribuenti interessati sono i “contribuenti recalcitranti”, cioè clienti

italiani a cui è stato richiesto dai propri istituti finanziari ma hanno rifiutato di fornire adeguate

rassicurazioni sulla regolarità dei fondi depositati presso le istituzioni finanziarie svizzere. Le richieste

di gruppo generano elenchi nominativi in risposta, che potranno dare origine ad ulteriori richieste

di informazioni più dettagliate.

Bonus per l’acquisto di strumenti musicali nuovi 2017

Il bonus per gli strumenti musicali consiste nello sconto del prezzo di vendita praticato dal

rivenditore agli studenti che nel 2017 hanno acquistato uno strumento musicale nuovo. Con il

provvedimento pubblicato il 16 marzo 2017, l’Agenzia chiarisce che il contributo spetta:

per gli acquisti effettuati per un importo non superiore al 65% del prezzo finale, per un massimo di

2.500 euro.

agli studenti iscritti ai licei musicali, a corsi preaccademici, a corsi del precedente ordinamento e

corsi di diploma di I e di II livello dei conservatori di musica, degli istituti superiori di studi musicali e

delle istituzioni di formazione musicale e coreutica autorizzate a rilasciare titoli di alta formazione

artistica, musicale e coreutica.

per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi cui è iscritto lo

studente, o considerato “affine” o “complementare”.

Concludiamo segnalando che dal 2017 è possibile dedurre, previa attestazione o ricevuta di

versamento, le erogazioni liberali effettuate nel 2016 nei confronti dell'Istituto buddista italiano

Soka Gakkai. Tutti i documenti da conservare per poter dedurre le erogazioni effettuate verso

tale ente sono stati elencati con Decreto ministeriale del 23 febbraio 2017.

Un augurio di buon lavoro dalla Redazione

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INFORMAZIONE FISCALE

Ai Sig.ri Clienti

Loro Sedi

OGGETTO: Credito d'imposta videosorveglianza

La Legge di Stabilità 2016 aveva previsto un credito d'imposta da usare in compensazione, per le

persone fisiche che nel 2016 avevano sostenuto spese per impianti di videosorveglianza o

allarme.

Il Decreto del 6.12.2016 ha data attuazione a tale norma, e successivamente il

Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 14.02.2017 ha spiegato che, per poter fruire

dell'agevolazione, bisogna presentare apposita istanza telematica entro il 20.03.2017.

Entro fine marzo, in base alle richieste pervenute, l'Agenzia delle Entrate indicherà la

percentuale di credito spettante a ciascuno.

CREDITO D'IMPOSTA VIDEOSORVEGLIANZA

CONDIZIONI

Il credito d'imposta spetta per le spese sostenute nel 2016 dalle persone

fisiche per:

installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o sistemi di allarme;

spese connesse a contratti stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla

prevenzione di attività criminali.

Le spese sostenute devono riguardare immobili non utilizzati

nell'esercizio dell'attività d'impresa o di lavoro autonomo.

Nel caso in cui l'immobile sia promiscuo, cioè adibito all'esercizio

d'impresa o di lavoro autonomo, e anche all'uso personale/familiare del

contribuente, il credito è ridotto del 50%.

MISURA DEL CREDITO

Il credito d'imposta è ammesso nel limite massimo complessivo di 15

milioni di Euro per il 2016.

L'Agenzia delle Entrate, sulla base del rapporto tra le risorse stanziate

e il credito complessivamente richiesto, determinerà la percentuale

massima del credito d'imposta spettante a ciascun soggetto. L'esito del

rapporto sarà reso noto dall'Agenzia delle Entrate entro il 31.3.2017.

ISTANZA TELEMATICA

Per usufruire del credito d'imposta, è necessario presentare apposita

istanza all'Agenzia delle Entrate, utilizzando lo specifico software

“Creditovideosorveglianza” disponibile sul sito Internet dell’Agenzia.

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L’invio telematico può essere effettuato:

direttamente dall’interessato;

tramite un intermediario abilitato.

Nell'istanza occorre indicare l'importo delle spese sostenute nel 2016,

oltre che i seguenti dati:

codice fiscale del beneficiario

codice fiscale del fornitore del bene / servizio acquisito

numero, data e importo (lordo IVA) delle fatture relative ai beni / servizi

acquisiti

Inoltre, va specificato se la fattura è riferita ad un immobile utilizzato

promiscuamente.

E' possibile presentare un'unica richiesta contenente i dati di tutte le

spese sostenute nel 2016. Se, per uno stesso soggetti, vengono

presentate più istanze, si considera valida l'ultima inoltrata, che sostituisce

e annulla le precedenti inviate.

L'istanza deve essere presentata dal 20 febbraio al 20 marzo 2017. Si

ricorda, a tal proposito, che la procedura per la richiesta del credito

d'imposta non prevede un click-day, pertanto non ha rilevanza la

cronologia di invio della domanda.

UTILIZZO DEL

CREDITO

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi

relativa al 2016 (mod. 730 / REDDITI PF 2017), da presentare nel 2017, ed è

utilizzabile:

in compensazione, a partire dalla data di pubblicazione del

provvedimento dell'Agenzia delle Entrate che individua la percentuale di

utilizzo del credito, tramite mod. F24 da presentare esclusivamente

tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (non è stato ancora

reso noto il codice tributo utilizzabile);

in diminuzione delle imposte (IRPEF/addizionali) dovute in base alla

dichiarazione dei redditi. Tale modalità è consentita soltanto alle persone

fisiche “private” ossia non titolari di reddito d’impresa / lavoro autonomo.

L’eventuale credito non utilizzato può essere usufruito nei periodi

d’imposta successivi, senza alcun limite di tempo.

CONTROLLI

Qualora l’Agenzia delle Entrate accerti la non spettanza, in tutto o in

parte, dell’agevolazione in esame, provvede al recupero del relativo

importo, oltre ad interessi e sanzioni. In caso di mancato pagamento

delle somme dovute entro il termine assegnato, si procederà con la

riscossione coattiva.

Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento

Distinti saluti

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INFORMAZIONE FISCALE

Ai Sig.ri Clienti

Loro Sedi

OGGETTO: Detrazione spese veterinarie

Con la Risoluzione 24/E del 27.02.2017 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per fruire della

detrazione del 19% delle spese veterinarie sostenute, non è necessario conservare la prescrizione

del veterinario ma è sufficiente lo scontrino parlante, in cui deve essere riportato:

il codice fiscale del soggetto che sostiene la spesa e che intende fruire della detrazione;

natura, quantità e qualità del farmaco acquistato.

Si riepiloga di seguito la disciplina della detrazione delle spese veterinarie, alla luce dei

recenti chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate, ai fini di una corretta compilazione in dichiarazione

dei redditi.

DETRAZIONE SPESE VETERINARIE

MISURA DELLA

DETRAZIONE

Le spese veterinarie sono detraibili in sede di dichiarazione dei redditi in

misura pari al 19%1, fino all'importo massimo di 387,34 Euro2, per la parte

che eccede la franchigia di 129,11 Euro. La detrazione massima

spettante, quindi, è di 34 Euro3.

SPESE AMMESSE ALLA

DETRAZIONE

La detrazione spetta per le spese relative:

all'acquisto di medicinali veterinari prescritti dal veterinario;

alle analisi di laboratorio e interventi presso le cliniche veterinarie;

alle prestazioni professionali erogate dal veterinario;

sostenute per la cura degli animali legalmente detenuti a scopo di

compagnia o per la pratica sportiva (esclusi quindi gli animali da

1 Art. 15 comma 1 lett. c)bis TUIR.

2 La misura massima della detrazione si riferisce alle spese complessivamente sostenute nell'anno, indipendentemente dal

numero di animali posseduti (Circolare 55/E del 14.06.2001).

3 387,34-129,11×19%.

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allevamento/riproduzione/consumo alimentare, detenuti per attività

commerciali o agricole, o utilizzati per attività illecite)4.

MISURA DEL CREDITO

Con la Risoluzione 24/E del 27.02.2017 l'Agenzia delle Entrate, in risposta

ad un interpello, ha chiarito che:

per l'acquisto di farmaci veterinari non è più necessaria la prescrizione

medica, ma è sufficiente lo scontrino parlante in cui dovrà essere

riportato:

✓ il codice fiscale del soggetto destinatario (quindi il codice fiscale del

soggetto che sostiene la spesa e che intende fruire della

detrazione);

✓ natura (attestata dal codice di autorizzazione di immissione in

commercio) e quantità dei medicinali acquistati;

non rileva il luogo in cui sono acquistati i medicinali, pertanto sono

detraibili anche quelli acquistati presso strutture diverse dalle farmacie

(per esempio pet-shop), purché siano muniti di scontrino parlante e

purché si tratti di farmaci;

le spese sostenute per mangimi speciali, anche se prescritti dal

veterinario, non sono detraibili in quanto non possono essere considerati

farmaci.

INDICAZIONE IN

DICHIARAZIONE DEI

REDDITI

Per fruire della detrazione occorre indicare tali spese in dichiarazione dei

redditi: nei righi da E8 a E10 o nei righi da RP8 a RP13, con il codice 29, nel

modello 730/2017 o Redditi PF 2017. Quindi, se ad esempio sono state

sostenute spese veterinarie per un totale di 500 euro, nel rigo andrà

indicato l'importo massimo detraibile, 387 euro, e poi la detrazione del

19% sarà calcolata su un importo di 258 euro, al netto cioè della

franchigia.

Le farmacie/parafarmacie, iscritte all'Albo dei veterinari o strutture

per la vendita al dettaglio di medicinali veterinari, devono inviare al

Sistema Tessera Sanitaria (STS) i dati relativi alle spese certificate a

persone fisiche per animali da compagnia/pratica sportiva, per

permettere la predisposizione della dichiarazione dei redditi

precompilata da parte dell'Agenzia delle Entrate. Pertanto, salvo

opposizione da parte del contribuente, le spese veterinarie sostenute nel

2016 dovrebbero risultare nel mod. 730/2017 o Redditi PF 2017

precompilato, suscettibile di modificazione da parte del contribuente.

Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento

Distinti saluti

4 DM 289/2001.

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INFORMAZIONE FISCALE

Ai Sig.ri Clienti

Loro Sedi

OGGETTO: Indagini bancarie

Il D.l. 193/2016 (c.d. “Collegato alla Finanziaria 2017”) ha modificato le disposizioni in materia

di accertamenti bancari, in particolare la presunzione in base alla quale i prelevamenti dal c/c

bancario non giustificati costituiscono importi non dichiarati:

opera per le imprese limitatamente agli importi superiore a € 1.000 giornalieri e,

comunque, a € 5.000 mensili;

non opera per i lavoratori autonomi, a prescindere dall'importo.

Si ricorda che la richiesta agli istituti bancari/finanziari dei dati e degli elementi attinenti ai

rapporti e alle operazioni acquisiti con i propri clienti, è subordinata:

alla preventiva autorizzazione del Direttore centrale dell'accertamento dell'Agenzia delle

Entrate (o del direttore regionale);

ovvero, per la Guardia di Finanza, alla preventiva autorizzazione del Comandante

regionale per il Corpo della Guardia di Finanza.

INDAGINI BANCARIE

NOVITA' IN BREVE

L'art. 7-quater del D.l. 193/2016 ha modificato l'art. 32 comma 1 n. 2) del

DPR 600/1973:

eliminando la disposizione secondo cui si presumevano compensi i

prelevamenti non giustificati dei lavoratori autonomi;

introducendo un limite quantitativo oltre il quale i prelevamenti delle

imprese - che non risultano dalle scritture contabili - sono considerati

ricavi.

I PRELEVAMENTI

SENZA

GIUSTIFICAZIONE DEI

LAVORATORI

AUTONOMI

In base alla nuova disciplina i prelevamenti senza giustificazione dei

lavoratori autonomi, a prescindere dall'importo, non si presumono più

compensi. La modifica è stata attuata dal D.l. 193/2016 per recepire la

prevalente interpretazione giurisprudenziale, nonché l'orientamento della

Corte Costituzionale che aveva dichiarato l'incostituzionalità della

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disposizione precedente (sentenza 228/2014).

In passato, infatti, qualsiasi prelevamento che non risultava dalla

scritture contabili, o per il quale il contribuente non indicava il

beneficiario, era considerato compenso. Secondo la Corte Costituzionale

tale norma era lesiva del principio di ragionevolezza e della capacità

contributiva in quanto la contabilità semplificata, utilizzata dai lavoratori

autonomi, comporta inevitabilmente una promiscuità delle entrate e

delle spese professionali e personali.

I PRELEVAMENTI

SENZA

GIUSTIFICAZIONE

DELLE IMPRESE

Secondo le disposizioni attuali, i prelevamenti delle imprese che non

risultano dalle scritture contabili o per i quali non viene indicato il

beneficiario, si presumono ricavi ma limitatamente per importi superiori a

1.000 Euro giornalieri, e comunque a 5.000 Euro mensili.

In caso di superamento dei limiti il contribuente può comunque

sempre dimostrare la coerenza con il tenore di vita rapportabile al

volume d'affari (Circolare Agenzia delle Entrate 32/E/2006).

VERSAMENTI

Il d.l. 193/2016 non ha apportato alcuna modifica ai versamenti, pertanto

continua ad operare la presunzione in base alla quale i versamenti,

qualora ingiustificati, costituiscono reddito, sia con riguardo alle imprese

che ai lavoratori autonomi.

DECORRENZA

NUOVE DISPOSIZIONI

Le nuove disposizioni introdotte dal D.l. 193/2016 si applicano a decorrere

dal 3.12.2016. In merito alla possibile applicazione retroattiva delle stesse,

si segnala il parere negativo dell'Agenzia delle Entrate espresso in

occasione di Telefisco 2017.

Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento

Distinti saluti

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SAPERE PER FARE

LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL BILANCIO 2016

INTRODUZIONE

Dal Bilancio relativo al 2016 sono operative le novità introdotte dal D.lgs. 139/2015, che ha

recepito i contenuti della Direttiva n. 2013/34/UE in materia di bilancio d'esercizio.

Le disposizioni si applicano a partire dagli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1°

gennaio 2016, pertanto per i soggetti con esercizio coincidente con l'anno solare, le novità

trovano applicazione per la prima volta con riferimento ai bilanci 2016.

Per effetto di queste modifiche sono stati aggiornati i principi contabili OIC, e il Decreto Mille

proroghe ha previsto una serie di disposizioni fiscali di coordinamento con le novità in materia di

bilancio d'esercizio.

La nuova disciplina, infine, ha determinato il rilascio di una nuova versione della tassonomia

XBRL.

Nella nostra consueta rubrica "Sapere per fare" analizzeremo le principali novità introdotte in

materia di bilancio, e le diverse alternative a disposizione da quest'anno per le imprese. Si ricorda

fin da subito, infatti, che da quest'anno - ai fini della compilazione del bilancio- le società sono

divise in 3 categorie:

società di grandi dimensioni, che redigono il bilancio in forma ordinaria;

le società di piccole dimensioni, che possono redigere il bilancio in forma abbreviata;

le c.d. micro imprese che redigono solamente lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico.

INDICE DELLE DOMANDE

1. Quali sono i documenti che compongono il bilancio?

2. Quali sono state le recenti modifiche ai contenuti dello Stato Patrimoniale e del Conto

Economico?

3. Quali sono state le modifiche più importanti ai criteri di valutazione?

4. Ci sono state modifiche al bilancio in forma abbreviata?

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5. Cosa sono le micro imprese e che vantaggi hanno nella redazione del bilancio?

6. In virtù delle modifiche apportate dal D.lgs. 139/2015, sono stati aggiornati i Principi

Contabili nazionali?

7. Quando sono entrate in vigore le nuove disposizioni del D.lgs. 139/2015 e dei nuovi principi

contabili?

DOMANDE E RISPOSTE

D.1. QUALI SONO I DOCUMENTI CHE COMPONGONO IL BILANCIO?

R.1. A seguito delle modifiche apportate all'art. 2423 del codice civile, il bilancio d'esercizio è

composto dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dalla Nota Integrativa e anche dal

Rendiconto finanziario.

Il D.lgs. 139/2015, infatti, ha previsto l'obbligo di redazione del Rendiconto finanziario per tutte

le imprese di maggiori dimensioni, per migliorare l'informativa sulla situazione finanziaria della

società. A tal fine è stato introdotto l'art. 2425-ter del codice civile che disciplina il contenuto del

Rendiconto finanziario. Restano esonerati dalla redazione del Rendiconto finanziario:

le società che redigono il bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.);

le micro imprese, ossia le imprese che superano i limiti previsti dall'art. 2435-ter c.c.

D.2. QUALI SONO STATE LE RECENTI MODIFICHE AI CONTENUTI DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CONTO ECONOMICO?

R.2. Il D.lgs. 139/2015 ha modificato gli artt. 2424 e 2425 del codice civile, prevedendo specifiche

voci per i rapporti intrapresi con imprese sottoposte al controllo delle controllanti (c.d. imprese

sorelle).

Nello Stato Patrimoniale:

tra le immobilizzazioni finanziarie:

✓ è stata inserita la voce B.III.1.d) "Partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle

controllanti", e le partecipazioni in altre imprese sono riportate nella voce BIII1d-bis);

✓ è stata inserita la voce B.III.2.d) "Crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti", e i

crediti verso altri sono riportati nella voce B.III.2.d-bis;

tra l'attivo circolante:

✓ è stata inserita la voce C.II.5) "Crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti", e: i

crediti tributari sono riportati nella voce C.II.5-bis), le imposte anticipate nella voce C.II.5-ter), i

crediti verso altri nella voce C.II.5-quater;

✓ è stata inserita la voce C.III.3-bis) "Partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle

controllanti".

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nel passivo, tra i debiti, è stata inserita la voce D.11-bis) "Debiti verso imposte sottoposte al controllo

delle controllanti".

Si fa presente, inoltre, che è stata eliminata la disposizione relativa ai conti d'ordine, tramite

l'abrogazione del comma 3 dell'art. 2424 del c.c. Le informazioni relative agli stessi sono ora

richieste nella Nota Integrativa.

Nello Conto Economico:

tra i proventi e gli oneri finanziari:

✓ è stata modificata la voce C.15 "Proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli

relativi a imprese controllate e collegate", richiedendo appunto la separata indicazione dei

proventi relativi a controllanti e a imprese sottoposte al loro controllo;

✓ è stata modificata la voce C.16.a) "Proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata

indicazione di quelli da imprese controllate e collegate, di quelli da controllanti", richiedendo

appunto la separata indicazione anche dei proventi da imprese sottoposte al controllo delle

controllanti;

✓ è stata modificata la voce C.16.d) "Proventi finanziari diversi dai precedenti, con separata

indicazione di quelli da imprese controllate e collegate, di quelli da controllanti", richiedendo

appunto la separata indicazione anche dei proventi da imprese sottoposte al controllo delle

controllanti.

sono state eliminate le voci di ricavo e costo relative alla sezione straordinaria del Conto Economico,

in particolare è stata eliminata la sezione E) "Proventi e oneri straordinari".

D.3. QUALI SONO STATE LE MODIFICHE PIÙ IMPORTANTI AI CRITERI DI VALUTAZIONE?

R.3. Il D.lgs. 139/2016 ha:

modificato il trattamento contabile delle azioni proprie che non potranno più essere iscritte nell'attivo

dello Stato Patrimoniale con costituzione di una riserva di pari ammontare nel patrimonio netto, ma

dovranno essere iscritte in bilancio in diretta riduzione del patrimonio netto (per tale motivo sono

state eliminate le voci nell'attivo dello Stato Patrimoniale destinate alle azioni proprie, e la voce

"Riserva per azioni proprie in portafoglio", mentre è stata inserita la nuova voce A.X "Riserva negativa

per azioni proprie in portafoglio");

introdotto una disciplina civilistica per la rilevazione in bilancio degli strumenti finanziari derivati (art.

2426 comma 1 n. 11-bis del c.c) che tuttavia non si applica alle micro imprese. A tal fine sono state

inserite specifiche voci nello Stato patrimoniale e conto economico, inoltre è stata integrata

l'informativa da fornire in Nota integrativa;

stabilito che i crediti e i debiti devono essere rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato.

Sono esonerate dall'utilizzo di tale criterio le società che redigono il bilancio in forma abbreviata e le

micro imprese;

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stabilito che i disaggi e gli aggi su prestiti siano valutati con il criterio del costo ammortizzato, per tale

motivo sono stati eliminati dallo Stato Patrimoniale, in particolare alle voci Ratei e Risconti (D, E), i

riferimenti ai disaggi ed aggi di emissione;

modificato la disciplina del metodo del patrimonio netto (art. 2426 comma 1 n. 4 del c.c.) per le

partecipazioni in imprese controllate e collegate;

eliminato i costi di ricerca e pubblicità dalla voce B.1.2 dell'attivo dello Stato Patrimoniale;

modificato la disciplina dei costi di sviluppo, che non devono più essere ammortizzati entro 5 anni,

ma in funzione della loro vita utile (tranne i casi in cui la vita utile non possa essere determinata in

modo attendibile);

modificato la disciplina dell'avviamento, che non deve più essere ammortizzato entro 5 anni, ma in

funzione della sua vita utile (tranne i casi in cui la vita utile non possa essere determinata in modo

attendibile);

modificato la disciplina dei criteri di valutazione delle poste in valuta (art. 2426 comma 1 n. 8-bis del

c.c.), affermando che sussiste l'obbligo di valutazione al tasso di cambio vigente alla data di

riferimento del bilancio solo per le poste aventi natura monetaria;

abrogato l'art. 2426 comma 1 n. 12 del codice civile, secondo cui le attrezzature industriali e

commerciali, le materie prime, sussidiarie e di consumo, possono essere iscritte all'attivo ad un valore

costante qualora siano costantemente rinnovate e di scarsa importanza in rapporto all'attivo del

bilancio, e purché non vi siano variazioni sensibili nella loro entità, valore e composizione.

L'abrogazione è dovuta al fatto che è stato introdotto il principio di rilevanza quale principio

generale di redazione del bilancio.

D.4. CI SONO STATE DELLE MODIFICHE AL BILANCIO IN FORMA ABBREVIATA?

R.4. Sì, le disposizioni del D.lgs. 139/2015 hanno modificato le norme inerenti la forma e il

contenuto del bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.), ma sono rimasti invariati i limiti

per la redazione di tale tipo di bilancio.

Si ricorda che le società di capitali possono redigere il bilancio in forma abbreviata:

nel 1° esercizio di attività, purché non siano superati 2 dei 3 parametri sotto riportati;

successivamente, se per 2 esercizi consecutivi non sono superati 2 dei 3 parametri sotto riportati:

PARAMETRI LIMITI

Attivo Stato Patrimoniale 4.400.000 Euro

Ricavi delle vendite e prestazioni 8.800.000 Euro

Dipendenti occupati in media nell'esercizio 50 unità

Per quanto riguarda lo Stato Patrimoniale la novità più rilevante è relativa alle

immobilizzazioni immateriali e materiali che dovranno essere iscritte al lordo degli

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ammortamenti (come avviene nel bilancio in forma ordinaria). Rimane fermo l’obbligo di

indicare nella nota integrativa i movimenti delle immobilizzazioni.

Per quanto riguarda, invece, il Conto Economico, due sono le novità fondamentali:

è stata eliminata l’aerea della gestione straordinaria;

nell’aerea della gestione finanziaria sono stati integrati i riferimenti alle voci che il codice civile

consente di raggruppare.

Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata non sono obbligate a redigere la

Relazione sulla gestione se nella Nota integrativa sono riportate le informazioni previste

dall'art. 2428 comma 3, n. 3 e 4 del c.c., ossia:

il numero e valore nominale delle azioni proprie e delle azioni/quote di società controllanti possedute

dalla società, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con indicazione della

parte di capitale corrispondente;

numero e valore nominale delle azioni proprie e delle azioni/quote di società controllanti acquistate

o alienate dalla società, nel corso dell'esercizio, anche per tramite di società fiduciaria o per

interposta persona, con indicazione della corrispondente parte di capitale, dei corrispettivi e dei

motivi degli acquisti e delle alienazioni.

Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata sono esonerate dalla predisposizione

del Rendiconto finanziario.

D.5. COSA SONO LE MICRO IMPRESE, E CHE VANTAGGI HANNO NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO?

R.5. Il primo comma dell’art 2435-ter del Codice Civile definisce le micro-imprese come le società

che nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato

due dei seguenti limiti:

totale dell'attivo dello stato patrimoniale: 175.000 euro;

ricavi delle vendite e delle prestazioni: 350.000 euro;

dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 5 unità”.

Le micro imprese godono di un regime semplificato per la redazione del bilancio, perché sono

esonerate dal redigere:

il rendiconto finanziario;

la nota integrativa, se in calce allo stato patrimoniale risultano già le informazioni previste dal primo

comma dell'articolo 2427, numeri 9 (“l’importo complessivo degli impegni, delle garanzie e delle

passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale, con indicazione della natura delle garanzie

reali prestate; gli impegni esistenti in materia di trattamento di quiescenza e simili, nonché gli impegni

assunti nei confronti di imprese controllate, collegate, nonché controllanti e imprese sottoposte al

controllo di quest’ultime sono distintamente indicati”) e 16 (“l'ammontare dei compensi, delle

anticipazioni e dei crediti concessi agli spettanti agli amministratori ed ai sindaci, cumulativamente

per ciascuna categoria, precisando il tasso d’interesse, le principali condizioni e gli importi

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eventualmente rimborsati, cancellati o oggetto di rinuncia, nonché gli impegni assunti per loro conto

per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate, precisando il totale per ciascuna categoria”).

Questa deroga è la vera novità in tema di semplificazioni dei bilanci per le micro-imprese, infatti

l’esonero dal rendiconto finanziario e (come si vede nel punto successivo) dalla relazione sulla

gestione rientrano nel bilancio abbreviato.

la relazione sulla gestione, se in calce allo stato patrimoniale risultano le informazioni richieste dai

numeri 3 (numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni o quote di società

controllanti possedute dalla società, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona,

con l'indicazione della parte di capitale corrispondente) e 4 (numero e il valore nominale sia delle

azioni proprie sia delle azioni o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società, nel

corso dell'esercizio, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con l'indicazione

della corrispondente parte di capitale, dei corrispettivi e dei motivi degli acquisti e delle alienazioni”)

dell'articolo 2428 c.c.

D.6. IN VIRTÙ DELLE MODIFICHE APPORTATE DAL D.LGS. 139/2015 SONO STATI AGGIORNATI I PRINCIPI CONTABILI

NAZIONALI?

R.6. Sì, proprio per recepire le modifiche introdotte con il D.lgs. 139/2015, i principi contabili

nazionali sono stati aggiornati, prevedendo dei paragrafi ad hoc per le società che redigono il

bilancio in forma abbreviata e per le micro imprese, e sono stati eliminati i documenti OIC 22

(Conti d'ordine) e OIC 3 (Informazioni sugli strumenti finanziari da includere nella Nota integrativa

e nella Relazione sulla gestione).

D.7. QUANDO SONO ENTRATE IN VIGORE LE NUOVE DISPOSIZIONI DEL D.LGS. 139/2015 E DEI NUOVI PRINCIPI

CONTABILI?

R.6. Le novità introdotte dal D.lgs. 139/2015 sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2016 e, assieme

ai nuovi principi contabili nazionali, si applicano ai bilanci relativi agli esercizi con inizio a partire

da tale data. Quelli iniziati in data precedente al 1° gennaio 2016 devono invece continuare ad

essere redatti secondo le previgenti norme.

Il legislatore, tuttavia, ha previsto una disciplina transitoria per le modifiche riguardanti i criteri di

valutazione dell'ammortamento dell'avviamento e della valutazione dei titoli, dei crediti e dei

debiti in base al costo ammortizzato. Secondo tale deroga le operazioni già in essere al 1°

gennaio 2016 possono continuare ad essere contabilizzate secondo le disposizioni previgenti fino

ad esaurimento dei relativi effetti in bilancio, mentre quelle poste in essere a decorrere dal 1°

gennaio 2016 devono essere contabilizzate secondo le nuove disposizioni

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TABELLA RIEPILOGATIVA

DOCUMENTI BILANCIO ORDINARIO BILANCIO IN FORMA

ABBREVIATA

BILANCIO MICRO

IMPRESE

STATO PATRIMONIALE SI SI SI

CONTO ECONOMICO SI SI SI

RENDICONTO

FINANZIARIO SI NO NO

NOTA INTEGRATIVA SI SI

NO

se in calce allo S.P. sono

riportate le informazioni di

cui all'art. 2427 co. 1 n. 9 e

16 del c.c.

RELAZIONE SULLA

GESTIONE SI

NO

se in calce allo S.P. sono

riportate le informazioni di

cui all'art. 2428 co. 3 n. 3 e

4 del c.c.

NO

se in calce allo S.P. sono

riportate le informazioni di

cui all'art. 2428 co. 3 n. 3 e

4 del c.c.

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PRASSI DELLA SETTIMANA

LE RISOLUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Risoluzione n. 29/E del 10 Marzo 2017

L'Agenzia fornisce chiarimenti sulle cause di revoca

del credito di imposta per investimenti in beni

strumentali nuovi (ATECO 28). In particolare, la

risoluzione precisa che, in caso di cessione di un

carrello e non della relativa attrezzatura

magnetica, dovrà essere restituita solo la quota di

credito relativa a tale carrello, nel caso in cui

l'attrezzatura magnetica, oltre che dotata di

propria funzionalità rispetto al carrello ceduto,

rispetti tutti i requisiti fissati dalla norma. In tal caso,

infatti, la predetta attrezzatura magnetica va

considerata, a tutti gli effetti, come un bene

autonomo rispetto al carrello elevatore medesimo

Risoluzione n. 30/E del 10 Marzo 2017

L'Agenzia ha istituito il codice tributo "1511" per il

versamento, tramite il modello "F24 Versamenti con

elementi identificativi" della sanzione per mancata

comunicazione di proroga o risoluzione del

contratto soggetto a cedolare secca di cui

all'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 14

marzo 2011, n. 23, e successive modificazioni

Risoluzione n. 31/E del 10 Marzo 2017

L'Agenzia ha istituito i codici tributo 906C, 907C,

908C, per consentire il versamento, tramite il

modello F24, delle somme dovute a titolo di

imposta, interessi e sanzioni a seguito delle

comunicazioni inviate ai sensi dell'articolo 36-bis del

D.P.R. n. 600/1973

Risoluzione n. 32/E del 10 Marzo 2017

L'Agenzia fornisce chiarimenti in merito

all'ammissibilità al "credito di imposta per attività di

ricerca e sviluppo" degli investimenti, effettuati

nell'ambito di due progetti di ricerca commissionati

a terzi (nel caso di specie ad un ente di ricerca) da

un'organizzazione che agisce per conto della

cooperativa/società istante. In particolare,

l'organizzazione senza fini di lucro ha come scopo

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istituzionale la rappresentanza, l'assistenza, la tutela

e la vigilanza delle singole associate.

Risoluzione n. 33/E del 15 Marzo 2017

L'Agenzia ha istituito il codice tributo "6870" per

consentire l'utilizzo in compensazione, tramite

modello F24, del credito d'imposta derivante

dall'abolizione dell'imposta di fabbricazione sui

fiammiferi ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera

g), del decreto legislativo 15 dicembre 2014, n. 188.

Risoluzione n. 34/E del 16 Marzo 2017

L'Agenzia chiarisce che per la certificazione di

avvenuta registrazione delle opere protette nel

Registro Pubblico Generale, posta in calce ad una

delle due dichiarazioni di deposito che viene

restituita all'interessato, l'imposta di bollo può essere

assolta con il pagamento di un'unica imposta nella

misura di euro 16,00 per ogni foglio, secondo il

principio enunciato dall'articolo 13, comma 3,

punto 7) del DPR 26 ottobre 1972, n. 642.

I COMUNICATI STAMPA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Comunicato stampa del 10 Marzo 2017

L'Agenzia informa che, con la risoluzione n. 32/E del

10.03.2017, l'Agenzia delle Entrate ha fornito

chiarimenti sulla fruibilità del credito d'imposta per

gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, in

presenza di progetti realizzati a favore di soggetti

diversi dal committente.

Comunicato stampa del 15 Marzo 2017

L'Agenzia delle Entrate ha annunciato che sono

pronte le indicazioni per gli studenti che intendono

acquistare uno strumento musicale nuovo

usufruendo del contributo previsto dalla Legge di

bilancio 2017, sotto forma di sconto del prezzo di

vendita praticato dal rivenditore o produttore

Comunicato stampa del 16 Marzo 2017

L'Agenzia delle Entrate ha annunciato che non

saranno applicate sanzioni per i tardivi invii dei

modelli Intrastat in scadenza il prossimo 27.03.2017.

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SCADENZARIO

LO SCADENZARIO DAL 17.03.2017 AL 31.03.2017

Lunedì 20 Marzo 2017 Ultimo giorno utile per la regolarizzazione dei

versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o

effettuati in misura insufficiente) entro il 16 Febbraio

2017 (ravvedimento operoso breve)

Lunedì 27 Marzo 2017 Presentazione elenchi INTRASTAT delle cessioni e/o

acquisti di beni e prestazioni di servizi effettuati nel

mese precedente nei confronti di soggetti UE.

A seguito della conversione in Legge del Decreto

Milleproroghe (D.L. 30 dicembre 2016, n. 244) è stato

è stato reintrodotto fino al 31 dicembre 2017

l’obbligo di utilizzo del modello Intrastat per gli

acquisti intracomunitari di beni e servizi.

Con il comunicato stampa del 16.03.2017 l'Agenzia

delle Entrate ha comunicato che non saranno

applicate sanzioni per gli invii tardivi, relativi a tale

scadenza.

Venerdì 31 Marzo 2017 Presentazione della dichiarazione (modello INTRA 12)

relativa agli acquisti intracomunitari registrati nel

mese precedente da parte degli enti non

commerciali

Venerdì 31 Marzo 2017 Liquidazione e versamento dell’IVA relativa agli

acquisti intracomunitari registrati nel mese

precedente da parte degli enti non commerciali

Venerdì 31 Marzo 2017 Versamento, da parte delle imprese di

assicurazione, dell'imposta sui premi ed accessori

incassati nel mese di Febbraio 2017, nonché degli

eventuali conguagli dell'imposta dovuta sui premi ed

accessori incassati nel mese di Gennaio 2017.

Venerdì 31 Marzo 2017 Presentazione del Modello EAS da parte degli enti

non commerciali di tipo associativo e delle società

sportive dilettantistiche per comunicare eventuali

variazioni dei dati rilevanti ai fini fiscali indicati nella

precedente dichiarazione.

Venerdì 31 Marzo 2017 Versamento dell'imposta di registro sui contratti di

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locazione e affitto stipulati in data 01.03.2017 o

rinnovati tacitamente a decorrere dal 01.03.2017 e

per i quali non si sia optato per il regime della

“cedolare secca”

Venerdì 31 Marzo 2017 Comunicazione all'Anagrafe tributaria, da parte

degli intermediari finanziari, dei dati relativi ai

soggetti con i quali sono stati intrattenuti rapporti di

natura finanziaria nel mese precedente.

Venerdì 31 Marzo 2017 Presentazione della "Dichiarazione di adesione alla

definizione agevolata", ex art. 6 D.l. 193/2016.

E' prevista una proroga dell'adempimento, da

effettuare tramite decreto legge, che dovrebbe

differire la scadenza al 21 aprile. Per l'ufficialità

occorre tuttavia attendere la predisposizione del

decreto e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Venerdì 31 Marzo 2017 Consegna ai soggetti interessati della Certificazione

relativa agli utili e agli altri proventi equiparati

corrisposti, e delle ritenute effettuate nel 2016 (CUPE)

Venerdì 31 Marzo 2017 Consegna ai soggetti interessati della Certificazione

Unica 2017 (CU), contenente i dati fiscali e

previdenziali relativi alle certificazioni di lavoro

dipendente, assimilati e assistenza fiscale, e alle

certificazioni di lavoro autonomo, provvigioni e

redditi diversi corrisposti nel 2016.

Venerdì 31 Marzo 2017 Comunicazione da parte dei condomìni all'Agenzia

delle Entrate del totale della spesa sostenuta nel

2016 per lavori di riqualificazione energetica su parti

comuni, l'elenco dei bonifici effettuati per il

pagamento di tali spese, il codice fiscale dei

condòmini che hanno ceduto il credito e l'importo

del credito ceduto da ciascuno, il codice fiscale dei

fornitori cessionari del credito e l'importo totale del

credito ceduto a ciascuno di essi.

Venerdì 31 Marzo 2017 Esercizio dell'opzione per la trasmissione telematica

all'Agenzia delle Entrate dei dati di tutte le fatture,

emesse e ricevute, e delle relative variazioni,

effettuate anche mediante il Sistema di Interscambio

di cui all'art. 1 commi 211-212 L. 244/2007.

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Venerdì 31 Marzo 2017 Esercizio dell'opzione per la memorizzazione

elettronica e trasmissione telematica dei dati dei

corrispettivi giornalieri da parte dei soggetti che

effettuano le operazioni di commercio al minuto e

attività assimilate (art. 22 DPR 633/1972)