circolare settimanale per lo studio · le principali novitÀ del bilancio 2016 si riepilogano le...
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CIRCOLARE SETTIMANALE PER LO STUDIO
DEL 17 MARZO 2017
LA SETTIMANA IN BREVE ▪ LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA
Pagina 2
LA SCHEDA INFORMATIVA
▪ CREDITO D'IMPOSTA VIDEOSORVEGLIANZA
Entro il 20 marzo 2017 deve essere presentata all'Agenzia delle entrate l'istanza telematica
per fruire del credito d'imposta relativo alle spese, sostenute nel 2016, per impianti di
videosorveglianza o allarme.
Pagina 5
▪ DETRAZIONE SPESE VETERINARIE
Si riepiloga di seguito la disciplina della detrazione delle spese veterinarie, alla luce dei
recenti chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate, forniti con la Risoluzione 24/E/2017, ai fini di
una corretta compilazione in dichiarazione dei redditi.
Pagina 7
▪ INDAGINI BANCARIE
A seguito delle novità introdotte dal decreto collegato alla Finanziaria 2017, non opera
più la presunzione, per i lavoratori autonomi, in base alla quale i prelevamenti non
giustificati dal c/ costituiscono importi non dichiarati.
Pagina 9
AGGIORNAMENTO CONTINUO: IL SAPERE PER FARE
▪ LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL BILANCIO 2016
Si riepilogano le principali novità da tenere in considerazione per la predisposizione dei
bilanci relativi all'esercizio 2016, a seguito del D.lgs. 139/2015 che ha recepito i contenuti
della Direttiva n. 2013/34/UE.
Pagina 11
PRASSI DELLA SETTIMANA ▪ LE RISOLUZIONI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
Una sintesi dei contenuti delle Risoluzioni dell’Agenzia in ordine cronologico
Pagina 18
▪ I COMUNICATI STAMPA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
Una sintesi dei contenuti dei Comunicati stampa dell’Agenzia in ordine cronologico
Pagina 19
SCADENZARIO
▪ SCADENZARIO DAL 17.03.2017 AL 31.03.2017
Pagina 20
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LA SETTIMANA IN BREVE
Amici e Colleghi,
Ben ritrovati! Vediamo insieme la carrellata delle principali notizie fiscali della settimana.
Intrastat: ritardi di marzo senza sanzioni
Con il comunicato stampa del 16.03.2017 dell'Agenzia delle Entrate e delle Dogane è stata
confermata la validità delle indicazioni in materia di Intrastat già fornite con il precedente
comunicato stampa del 17.02.2017, ossia che per il mese di gennaio restava l'obbligo di
trasmissione dei modelli Intra-2, ai soli fini statistici, a carico dei soli soggetti passivi IVA già tenuti
alla presentazione mensile. A tal proposito l'Agenzia ha anche affermato che i contribuenti
interessati hanno, per la quasi totalità, adempiuto correttamente all'obbligo.
Con lo stesso comunicato stampa del 16.03.2017 viene annunciato che, a partire dagli
adempimenti relativi al mese di febbraio, bisogna considerare l'entrata in vigore della L. 19/2017
di conversione del D.l. 244/2016, avvenuta il 1° marzo 2017. In base a tale disposizione è ripristinato
l'obbligo di comunicazione dei dati fiscali mensili e trimestrali, oltre che dei dati statistici per i
contribuenti mensili.
Pertanto, entro il 27 marzo 2017, i soggetti passivi tenuti agli INTRA con periodicità mensile
dovranno trasmettere:
i modelli INTRA-2 bis relativi agli acquisti intracomunitari di beni, ai fini fiscali e statistici;
i modelli INTRA-2 quater relativi alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti IVA
comunitari nel mese di febbraio 2017.
Considerato che l'entrata in vigore della L. 19/2017 è a ridosso della scadenza del 25.03.2017,
non saranno applicate sanzioni per eventuali ritardi di trasmissione rispetto alla scadenza di fine
marzo, in ossequio allo Statuto del contribuente (L. 212/2000).
L'obbligo di presentazione è stato ripristinato anche per i soggetti trimestrali, per i quali
tuttavia la scadenza è fissata più avanti, il 26.04.2017.
Rimborsi immediati per le sentenze esecutive: il decreto in Gazzetta
Finalmente è stato pubblicato in Gazzetta il decreto del Mef sui rimborsi immediati delle sentenze
esecutive a favore del contribuente. In particolare, il decreto prevede che la garanzia per i
rimborsi esecutivi, sia costituita sotto forma di cauzione
in titoli di Stato o garantiti dallo Stato,
di fideiussione rilasciata da una banca o da una impresa commerciale con adeguate garanzie
di solvibilità,
di polizza fideiussoria rilasciata da un'impresa di assicurazione.
La garanzia, va redatta in conformità ai modelli approvati, deve avere ad oggetto l'integrale
restituzione della somma pagata al contribuente, comprensiva di interessi e deve essere prestata
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fino al termine del nono mese successivo a quello del passaggio in giudicato del provvedimento
che definisce il giudizio o dell'estinzione del processo. La garanzia cessa qualora il giudice del
grado successivo di giudizio ritenga di non subordinare la condanna al pagamento di somme in
favore del contribuente alla prestazione della garanzia.
Rottamazione cartelle esattoriali 2017 con precedenti dilazioni di pagamento
Sono ammessi alla definizione agevolata anche i debiti oggetto di piani rateali in essere alla data
di entrata in vigore della rottamazione delle cartelle, purché risultino adempiuti i versamenti con
scadenza fino al 31 dicembre 2016. A seguito della presentazione della dichiarazione di
adesione, i pagamenti relativi alle rate con scadenza successiva al 31 dicembre 2016 sono
sospesi fino a luglio 2017. In base a quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 2
della scorsa settimana, a tale data:
se il debitore avrà correttamente effettuato il pagamento della prima o unica rata, si determinerà
la revoca automatica della dilazione precedentemente accordata e ancora in essere;
se il debitore non avrà correttamente effettuato il pagamento in unica soluzione o della prima rata,
si determinerà l’inefficacia della definizione e il debito non potrà essere oggetto di un nuovo
provvedimento di rateizzazione da parte dell’Agente della riscossione. Il debitore potrà, tuttavia,
riprendere - sempre a luglio - i versamenti relativi alla precedente dilazione in essere alla data del 24
ottobre 2016 in quanto non oggetto di revoca automatica.
Cedolare secca 2017: mancata comunicazione proroga: il codice tributo
Con la risoluzione 30 del 10 marzo 2017 è stato istituito il codice tributo 1511 per la sanzione per
mancata comunicazione di proroga o risoluzione del contratto soggetto a cedolare secca. Infatti
la mancata comunicazione della proroga del contratto non comporta la revoca della cedolare
secca se il contribuente mantiene un comportamento coerente con tale regime, ma è prevista
una sanzione in misura fissa pari a 100 euro (50 euro se la comunicazione è presentata con ritardo
non superiore a trenta giorni).
Credito d'imposta ricerca e sviluppo: ok anche per i progetti in favore di terzi
Con la risoluzione 32/E del 10 marzo 2017 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se
un’associazione di cooperative commissiona ad un ente di ricerca terzo l’esecuzione di alcuni
progetti attinenti il campo di attività di alcune delle proprie associate, se sono soddisfatti tutti i
requisiti è comunque possibile usufruire del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.
Credito d'imposta per beni strumentali nuovi 2017
Nella Risoluzione 29 del 10 marzo 2017 è stato chiarito che tra le cause di revoca del credito
d’imposta per beni strumentali nuovi c’è il trasferimento del bene agevolato entro il quarto anno
successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta
in cui è stato effettuato l’investimento agevolato. In questo caso:
la cessione costituisce causa di revoca del credito di imposta,
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qualora l’istante avesse già fruito dell’agevolazione il credito di imposta indebitamente utilizzato,
maggiorato degli interessi calcolati al tasso legale, dovrebbe essere restituito entro il termine per il
versamento a saldo dell’imposta sui redditi per il periodo di imposta in cui si è verificata la causa di
revoca.
Se il bene ceduto usufruiva del credito insieme ad un altro bene autonomo e indipendente, che
non viene trasferito e non presenta nessun motiva di revoca dell’agevolazione, la quota di
credito afferente al bene non venduto non dovrà essere restituita.
Italia e Svizzera: nuovo accordo sullo scambio di informazioni fiscali
Italia e Svizzera hanno concluso un Accordo, in vigore dal 2 Marzo 2017, per rendere operativo lo
scambio di informazioni fiscali attraverso “richieste di gruppo” che potranno riferirsi a fatti e/o
circostanze esistenti o realizzate a partire dal 23 febbraio 2015 e riguarderanno gruppi di
contribuenti identificabili in base a schemi di comportamento, senza necessità di elencazione
nominativa nella richiesta. I contribuenti interessati sono i “contribuenti recalcitranti”, cioè clienti
italiani a cui è stato richiesto dai propri istituti finanziari ma hanno rifiutato di fornire adeguate
rassicurazioni sulla regolarità dei fondi depositati presso le istituzioni finanziarie svizzere. Le richieste
di gruppo generano elenchi nominativi in risposta, che potranno dare origine ad ulteriori richieste
di informazioni più dettagliate.
Bonus per l’acquisto di strumenti musicali nuovi 2017
Il bonus per gli strumenti musicali consiste nello sconto del prezzo di vendita praticato dal
rivenditore agli studenti che nel 2017 hanno acquistato uno strumento musicale nuovo. Con il
provvedimento pubblicato il 16 marzo 2017, l’Agenzia chiarisce che il contributo spetta:
per gli acquisti effettuati per un importo non superiore al 65% del prezzo finale, per un massimo di
2.500 euro.
agli studenti iscritti ai licei musicali, a corsi preaccademici, a corsi del precedente ordinamento e
corsi di diploma di I e di II livello dei conservatori di musica, degli istituti superiori di studi musicali e
delle istituzioni di formazione musicale e coreutica autorizzate a rilasciare titoli di alta formazione
artistica, musicale e coreutica.
per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi cui è iscritto lo
studente, o considerato “affine” o “complementare”.
Concludiamo segnalando che dal 2017 è possibile dedurre, previa attestazione o ricevuta di
versamento, le erogazioni liberali effettuate nel 2016 nei confronti dell'Istituto buddista italiano
Soka Gakkai. Tutti i documenti da conservare per poter dedurre le erogazioni effettuate verso
tale ente sono stati elencati con Decreto ministeriale del 23 febbraio 2017.
Un augurio di buon lavoro dalla Redazione
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INFORMAZIONE FISCALE
Ai Sig.ri Clienti
Loro Sedi
OGGETTO: Credito d'imposta videosorveglianza
La Legge di Stabilità 2016 aveva previsto un credito d'imposta da usare in compensazione, per le
persone fisiche che nel 2016 avevano sostenuto spese per impianti di videosorveglianza o
allarme.
Il Decreto del 6.12.2016 ha data attuazione a tale norma, e successivamente il
Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 14.02.2017 ha spiegato che, per poter fruire
dell'agevolazione, bisogna presentare apposita istanza telematica entro il 20.03.2017.
Entro fine marzo, in base alle richieste pervenute, l'Agenzia delle Entrate indicherà la
percentuale di credito spettante a ciascuno.
CREDITO D'IMPOSTA VIDEOSORVEGLIANZA
CONDIZIONI
Il credito d'imposta spetta per le spese sostenute nel 2016 dalle persone
fisiche per:
installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o sistemi di allarme;
spese connesse a contratti stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla
prevenzione di attività criminali.
Le spese sostenute devono riguardare immobili non utilizzati
nell'esercizio dell'attività d'impresa o di lavoro autonomo.
Nel caso in cui l'immobile sia promiscuo, cioè adibito all'esercizio
d'impresa o di lavoro autonomo, e anche all'uso personale/familiare del
contribuente, il credito è ridotto del 50%.
MISURA DEL CREDITO
Il credito d'imposta è ammesso nel limite massimo complessivo di 15
milioni di Euro per il 2016.
L'Agenzia delle Entrate, sulla base del rapporto tra le risorse stanziate
e il credito complessivamente richiesto, determinerà la percentuale
massima del credito d'imposta spettante a ciascun soggetto. L'esito del
rapporto sarà reso noto dall'Agenzia delle Entrate entro il 31.3.2017.
ISTANZA TELEMATICA
Per usufruire del credito d'imposta, è necessario presentare apposita
istanza all'Agenzia delle Entrate, utilizzando lo specifico software
“Creditovideosorveglianza” disponibile sul sito Internet dell’Agenzia.
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L’invio telematico può essere effettuato:
direttamente dall’interessato;
tramite un intermediario abilitato.
Nell'istanza occorre indicare l'importo delle spese sostenute nel 2016,
oltre che i seguenti dati:
codice fiscale del beneficiario
codice fiscale del fornitore del bene / servizio acquisito
numero, data e importo (lordo IVA) delle fatture relative ai beni / servizi
acquisiti
Inoltre, va specificato se la fattura è riferita ad un immobile utilizzato
promiscuamente.
E' possibile presentare un'unica richiesta contenente i dati di tutte le
spese sostenute nel 2016. Se, per uno stesso soggetti, vengono
presentate più istanze, si considera valida l'ultima inoltrata, che sostituisce
e annulla le precedenti inviate.
L'istanza deve essere presentata dal 20 febbraio al 20 marzo 2017. Si
ricorda, a tal proposito, che la procedura per la richiesta del credito
d'imposta non prevede un click-day, pertanto non ha rilevanza la
cronologia di invio della domanda.
UTILIZZO DEL
CREDITO
Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi
relativa al 2016 (mod. 730 / REDDITI PF 2017), da presentare nel 2017, ed è
utilizzabile:
in compensazione, a partire dalla data di pubblicazione del
provvedimento dell'Agenzia delle Entrate che individua la percentuale di
utilizzo del credito, tramite mod. F24 da presentare esclusivamente
tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (non è stato ancora
reso noto il codice tributo utilizzabile);
in diminuzione delle imposte (IRPEF/addizionali) dovute in base alla
dichiarazione dei redditi. Tale modalità è consentita soltanto alle persone
fisiche “private” ossia non titolari di reddito d’impresa / lavoro autonomo.
L’eventuale credito non utilizzato può essere usufruito nei periodi
d’imposta successivi, senza alcun limite di tempo.
CONTROLLI
Qualora l’Agenzia delle Entrate accerti la non spettanza, in tutto o in
parte, dell’agevolazione in esame, provvede al recupero del relativo
importo, oltre ad interessi e sanzioni. In caso di mancato pagamento
delle somme dovute entro il termine assegnato, si procederà con la
riscossione coattiva.
Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento
Distinti saluti
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INFORMAZIONE FISCALE
Ai Sig.ri Clienti
Loro Sedi
OGGETTO: Detrazione spese veterinarie
Con la Risoluzione 24/E del 27.02.2017 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per fruire della
detrazione del 19% delle spese veterinarie sostenute, non è necessario conservare la prescrizione
del veterinario ma è sufficiente lo scontrino parlante, in cui deve essere riportato:
il codice fiscale del soggetto che sostiene la spesa e che intende fruire della detrazione;
natura, quantità e qualità del farmaco acquistato.
Si riepiloga di seguito la disciplina della detrazione delle spese veterinarie, alla luce dei
recenti chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate, ai fini di una corretta compilazione in dichiarazione
dei redditi.
DETRAZIONE SPESE VETERINARIE
MISURA DELLA
DETRAZIONE
Le spese veterinarie sono detraibili in sede di dichiarazione dei redditi in
misura pari al 19%1, fino all'importo massimo di 387,34 Euro2, per la parte
che eccede la franchigia di 129,11 Euro. La detrazione massima
spettante, quindi, è di 34 Euro3.
SPESE AMMESSE ALLA
DETRAZIONE
La detrazione spetta per le spese relative:
all'acquisto di medicinali veterinari prescritti dal veterinario;
alle analisi di laboratorio e interventi presso le cliniche veterinarie;
alle prestazioni professionali erogate dal veterinario;
sostenute per la cura degli animali legalmente detenuti a scopo di
compagnia o per la pratica sportiva (esclusi quindi gli animali da
1 Art. 15 comma 1 lett. c)bis TUIR.
2 La misura massima della detrazione si riferisce alle spese complessivamente sostenute nell'anno, indipendentemente dal
numero di animali posseduti (Circolare 55/E del 14.06.2001).
3 387,34-129,11×19%.
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allevamento/riproduzione/consumo alimentare, detenuti per attività
commerciali o agricole, o utilizzati per attività illecite)4.
MISURA DEL CREDITO
Con la Risoluzione 24/E del 27.02.2017 l'Agenzia delle Entrate, in risposta
ad un interpello, ha chiarito che:
per l'acquisto di farmaci veterinari non è più necessaria la prescrizione
medica, ma è sufficiente lo scontrino parlante in cui dovrà essere
riportato:
✓ il codice fiscale del soggetto destinatario (quindi il codice fiscale del
soggetto che sostiene la spesa e che intende fruire della
detrazione);
✓ natura (attestata dal codice di autorizzazione di immissione in
commercio) e quantità dei medicinali acquistati;
non rileva il luogo in cui sono acquistati i medicinali, pertanto sono
detraibili anche quelli acquistati presso strutture diverse dalle farmacie
(per esempio pet-shop), purché siano muniti di scontrino parlante e
purché si tratti di farmaci;
le spese sostenute per mangimi speciali, anche se prescritti dal
veterinario, non sono detraibili in quanto non possono essere considerati
farmaci.
INDICAZIONE IN
DICHIARAZIONE DEI
REDDITI
Per fruire della detrazione occorre indicare tali spese in dichiarazione dei
redditi: nei righi da E8 a E10 o nei righi da RP8 a RP13, con il codice 29, nel
modello 730/2017 o Redditi PF 2017. Quindi, se ad esempio sono state
sostenute spese veterinarie per un totale di 500 euro, nel rigo andrà
indicato l'importo massimo detraibile, 387 euro, e poi la detrazione del
19% sarà calcolata su un importo di 258 euro, al netto cioè della
franchigia.
Le farmacie/parafarmacie, iscritte all'Albo dei veterinari o strutture
per la vendita al dettaglio di medicinali veterinari, devono inviare al
Sistema Tessera Sanitaria (STS) i dati relativi alle spese certificate a
persone fisiche per animali da compagnia/pratica sportiva, per
permettere la predisposizione della dichiarazione dei redditi
precompilata da parte dell'Agenzia delle Entrate. Pertanto, salvo
opposizione da parte del contribuente, le spese veterinarie sostenute nel
2016 dovrebbero risultare nel mod. 730/2017 o Redditi PF 2017
precompilato, suscettibile di modificazione da parte del contribuente.
Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento
Distinti saluti
4 DM 289/2001.
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OGGETTO: Indagini bancarie
Il D.l. 193/2016 (c.d. “Collegato alla Finanziaria 2017”) ha modificato le disposizioni in materia
di accertamenti bancari, in particolare la presunzione in base alla quale i prelevamenti dal c/c
bancario non giustificati costituiscono importi non dichiarati:
opera per le imprese limitatamente agli importi superiore a € 1.000 giornalieri e,
comunque, a € 5.000 mensili;
non opera per i lavoratori autonomi, a prescindere dall'importo.
Si ricorda che la richiesta agli istituti bancari/finanziari dei dati e degli elementi attinenti ai
rapporti e alle operazioni acquisiti con i propri clienti, è subordinata:
alla preventiva autorizzazione del Direttore centrale dell'accertamento dell'Agenzia delle
Entrate (o del direttore regionale);
ovvero, per la Guardia di Finanza, alla preventiva autorizzazione del Comandante
regionale per il Corpo della Guardia di Finanza.
INDAGINI BANCARIE
NOVITA' IN BREVE
L'art. 7-quater del D.l. 193/2016 ha modificato l'art. 32 comma 1 n. 2) del
DPR 600/1973:
eliminando la disposizione secondo cui si presumevano compensi i
prelevamenti non giustificati dei lavoratori autonomi;
introducendo un limite quantitativo oltre il quale i prelevamenti delle
imprese - che non risultano dalle scritture contabili - sono considerati
ricavi.
I PRELEVAMENTI
SENZA
GIUSTIFICAZIONE DEI
LAVORATORI
AUTONOMI
In base alla nuova disciplina i prelevamenti senza giustificazione dei
lavoratori autonomi, a prescindere dall'importo, non si presumono più
compensi. La modifica è stata attuata dal D.l. 193/2016 per recepire la
prevalente interpretazione giurisprudenziale, nonché l'orientamento della
Corte Costituzionale che aveva dichiarato l'incostituzionalità della
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disposizione precedente (sentenza 228/2014).
In passato, infatti, qualsiasi prelevamento che non risultava dalla
scritture contabili, o per il quale il contribuente non indicava il
beneficiario, era considerato compenso. Secondo la Corte Costituzionale
tale norma era lesiva del principio di ragionevolezza e della capacità
contributiva in quanto la contabilità semplificata, utilizzata dai lavoratori
autonomi, comporta inevitabilmente una promiscuità delle entrate e
delle spese professionali e personali.
I PRELEVAMENTI
SENZA
GIUSTIFICAZIONE
DELLE IMPRESE
Secondo le disposizioni attuali, i prelevamenti delle imprese che non
risultano dalle scritture contabili o per i quali non viene indicato il
beneficiario, si presumono ricavi ma limitatamente per importi superiori a
1.000 Euro giornalieri, e comunque a 5.000 Euro mensili.
In caso di superamento dei limiti il contribuente può comunque
sempre dimostrare la coerenza con il tenore di vita rapportabile al
volume d'affari (Circolare Agenzia delle Entrate 32/E/2006).
VERSAMENTI
Il d.l. 193/2016 non ha apportato alcuna modifica ai versamenti, pertanto
continua ad operare la presunzione in base alla quale i versamenti,
qualora ingiustificati, costituiscono reddito, sia con riguardo alle imprese
che ai lavoratori autonomi.
DECORRENZA
NUOVE DISPOSIZIONI
Le nuove disposizioni introdotte dal D.l. 193/2016 si applicano a decorrere
dal 3.12.2016. In merito alla possibile applicazione retroattiva delle stesse,
si segnala il parere negativo dell'Agenzia delle Entrate espresso in
occasione di Telefisco 2017.
Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento
Distinti saluti
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SAPERE PER FARE
LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL BILANCIO 2016
INTRODUZIONE
Dal Bilancio relativo al 2016 sono operative le novità introdotte dal D.lgs. 139/2015, che ha
recepito i contenuti della Direttiva n. 2013/34/UE in materia di bilancio d'esercizio.
Le disposizioni si applicano a partire dagli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1°
gennaio 2016, pertanto per i soggetti con esercizio coincidente con l'anno solare, le novità
trovano applicazione per la prima volta con riferimento ai bilanci 2016.
Per effetto di queste modifiche sono stati aggiornati i principi contabili OIC, e il Decreto Mille
proroghe ha previsto una serie di disposizioni fiscali di coordinamento con le novità in materia di
bilancio d'esercizio.
La nuova disciplina, infine, ha determinato il rilascio di una nuova versione della tassonomia
XBRL.
Nella nostra consueta rubrica "Sapere per fare" analizzeremo le principali novità introdotte in
materia di bilancio, e le diverse alternative a disposizione da quest'anno per le imprese. Si ricorda
fin da subito, infatti, che da quest'anno - ai fini della compilazione del bilancio- le società sono
divise in 3 categorie:
società di grandi dimensioni, che redigono il bilancio in forma ordinaria;
le società di piccole dimensioni, che possono redigere il bilancio in forma abbreviata;
le c.d. micro imprese che redigono solamente lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico.
INDICE DELLE DOMANDE
1. Quali sono i documenti che compongono il bilancio?
2. Quali sono state le recenti modifiche ai contenuti dello Stato Patrimoniale e del Conto
Economico?
3. Quali sono state le modifiche più importanti ai criteri di valutazione?
4. Ci sono state modifiche al bilancio in forma abbreviata?
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5. Cosa sono le micro imprese e che vantaggi hanno nella redazione del bilancio?
6. In virtù delle modifiche apportate dal D.lgs. 139/2015, sono stati aggiornati i Principi
Contabili nazionali?
7. Quando sono entrate in vigore le nuove disposizioni del D.lgs. 139/2015 e dei nuovi principi
contabili?
DOMANDE E RISPOSTE
D.1. QUALI SONO I DOCUMENTI CHE COMPONGONO IL BILANCIO?
R.1. A seguito delle modifiche apportate all'art. 2423 del codice civile, il bilancio d'esercizio è
composto dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dalla Nota Integrativa e anche dal
Rendiconto finanziario.
Il D.lgs. 139/2015, infatti, ha previsto l'obbligo di redazione del Rendiconto finanziario per tutte
le imprese di maggiori dimensioni, per migliorare l'informativa sulla situazione finanziaria della
società. A tal fine è stato introdotto l'art. 2425-ter del codice civile che disciplina il contenuto del
Rendiconto finanziario. Restano esonerati dalla redazione del Rendiconto finanziario:
le società che redigono il bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.);
le micro imprese, ossia le imprese che superano i limiti previsti dall'art. 2435-ter c.c.
D.2. QUALI SONO STATE LE RECENTI MODIFICHE AI CONTENUTI DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CONTO ECONOMICO?
R.2. Il D.lgs. 139/2015 ha modificato gli artt. 2424 e 2425 del codice civile, prevedendo specifiche
voci per i rapporti intrapresi con imprese sottoposte al controllo delle controllanti (c.d. imprese
sorelle).
Nello Stato Patrimoniale:
tra le immobilizzazioni finanziarie:
✓ è stata inserita la voce B.III.1.d) "Partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle
controllanti", e le partecipazioni in altre imprese sono riportate nella voce BIII1d-bis);
✓ è stata inserita la voce B.III.2.d) "Crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti", e i
crediti verso altri sono riportati nella voce B.III.2.d-bis;
tra l'attivo circolante:
✓ è stata inserita la voce C.II.5) "Crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti", e: i
crediti tributari sono riportati nella voce C.II.5-bis), le imposte anticipate nella voce C.II.5-ter), i
crediti verso altri nella voce C.II.5-quater;
✓ è stata inserita la voce C.III.3-bis) "Partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle
controllanti".
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nel passivo, tra i debiti, è stata inserita la voce D.11-bis) "Debiti verso imposte sottoposte al controllo
delle controllanti".
Si fa presente, inoltre, che è stata eliminata la disposizione relativa ai conti d'ordine, tramite
l'abrogazione del comma 3 dell'art. 2424 del c.c. Le informazioni relative agli stessi sono ora
richieste nella Nota Integrativa.
Nello Conto Economico:
tra i proventi e gli oneri finanziari:
✓ è stata modificata la voce C.15 "Proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli
relativi a imprese controllate e collegate", richiedendo appunto la separata indicazione dei
proventi relativi a controllanti e a imprese sottoposte al loro controllo;
✓ è stata modificata la voce C.16.a) "Proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata
indicazione di quelli da imprese controllate e collegate, di quelli da controllanti", richiedendo
appunto la separata indicazione anche dei proventi da imprese sottoposte al controllo delle
controllanti;
✓ è stata modificata la voce C.16.d) "Proventi finanziari diversi dai precedenti, con separata
indicazione di quelli da imprese controllate e collegate, di quelli da controllanti", richiedendo
appunto la separata indicazione anche dei proventi da imprese sottoposte al controllo delle
controllanti.
sono state eliminate le voci di ricavo e costo relative alla sezione straordinaria del Conto Economico,
in particolare è stata eliminata la sezione E) "Proventi e oneri straordinari".
D.3. QUALI SONO STATE LE MODIFICHE PIÙ IMPORTANTI AI CRITERI DI VALUTAZIONE?
R.3. Il D.lgs. 139/2016 ha:
modificato il trattamento contabile delle azioni proprie che non potranno più essere iscritte nell'attivo
dello Stato Patrimoniale con costituzione di una riserva di pari ammontare nel patrimonio netto, ma
dovranno essere iscritte in bilancio in diretta riduzione del patrimonio netto (per tale motivo sono
state eliminate le voci nell'attivo dello Stato Patrimoniale destinate alle azioni proprie, e la voce
"Riserva per azioni proprie in portafoglio", mentre è stata inserita la nuova voce A.X "Riserva negativa
per azioni proprie in portafoglio");
introdotto una disciplina civilistica per la rilevazione in bilancio degli strumenti finanziari derivati (art.
2426 comma 1 n. 11-bis del c.c) che tuttavia non si applica alle micro imprese. A tal fine sono state
inserite specifiche voci nello Stato patrimoniale e conto economico, inoltre è stata integrata
l'informativa da fornire in Nota integrativa;
stabilito che i crediti e i debiti devono essere rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato.
Sono esonerate dall'utilizzo di tale criterio le società che redigono il bilancio in forma abbreviata e le
micro imprese;
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stabilito che i disaggi e gli aggi su prestiti siano valutati con il criterio del costo ammortizzato, per tale
motivo sono stati eliminati dallo Stato Patrimoniale, in particolare alle voci Ratei e Risconti (D, E), i
riferimenti ai disaggi ed aggi di emissione;
modificato la disciplina del metodo del patrimonio netto (art. 2426 comma 1 n. 4 del c.c.) per le
partecipazioni in imprese controllate e collegate;
eliminato i costi di ricerca e pubblicità dalla voce B.1.2 dell'attivo dello Stato Patrimoniale;
modificato la disciplina dei costi di sviluppo, che non devono più essere ammortizzati entro 5 anni,
ma in funzione della loro vita utile (tranne i casi in cui la vita utile non possa essere determinata in
modo attendibile);
modificato la disciplina dell'avviamento, che non deve più essere ammortizzato entro 5 anni, ma in
funzione della sua vita utile (tranne i casi in cui la vita utile non possa essere determinata in modo
attendibile);
modificato la disciplina dei criteri di valutazione delle poste in valuta (art. 2426 comma 1 n. 8-bis del
c.c.), affermando che sussiste l'obbligo di valutazione al tasso di cambio vigente alla data di
riferimento del bilancio solo per le poste aventi natura monetaria;
abrogato l'art. 2426 comma 1 n. 12 del codice civile, secondo cui le attrezzature industriali e
commerciali, le materie prime, sussidiarie e di consumo, possono essere iscritte all'attivo ad un valore
costante qualora siano costantemente rinnovate e di scarsa importanza in rapporto all'attivo del
bilancio, e purché non vi siano variazioni sensibili nella loro entità, valore e composizione.
L'abrogazione è dovuta al fatto che è stato introdotto il principio di rilevanza quale principio
generale di redazione del bilancio.
D.4. CI SONO STATE DELLE MODIFICHE AL BILANCIO IN FORMA ABBREVIATA?
R.4. Sì, le disposizioni del D.lgs. 139/2015 hanno modificato le norme inerenti la forma e il
contenuto del bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.), ma sono rimasti invariati i limiti
per la redazione di tale tipo di bilancio.
Si ricorda che le società di capitali possono redigere il bilancio in forma abbreviata:
nel 1° esercizio di attività, purché non siano superati 2 dei 3 parametri sotto riportati;
successivamente, se per 2 esercizi consecutivi non sono superati 2 dei 3 parametri sotto riportati:
PARAMETRI LIMITI
Attivo Stato Patrimoniale 4.400.000 Euro
Ricavi delle vendite e prestazioni 8.800.000 Euro
Dipendenti occupati in media nell'esercizio 50 unità
Per quanto riguarda lo Stato Patrimoniale la novità più rilevante è relativa alle
immobilizzazioni immateriali e materiali che dovranno essere iscritte al lordo degli
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ammortamenti (come avviene nel bilancio in forma ordinaria). Rimane fermo l’obbligo di
indicare nella nota integrativa i movimenti delle immobilizzazioni.
Per quanto riguarda, invece, il Conto Economico, due sono le novità fondamentali:
è stata eliminata l’aerea della gestione straordinaria;
nell’aerea della gestione finanziaria sono stati integrati i riferimenti alle voci che il codice civile
consente di raggruppare.
Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata non sono obbligate a redigere la
Relazione sulla gestione se nella Nota integrativa sono riportate le informazioni previste
dall'art. 2428 comma 3, n. 3 e 4 del c.c., ossia:
il numero e valore nominale delle azioni proprie e delle azioni/quote di società controllanti possedute
dalla società, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con indicazione della
parte di capitale corrispondente;
numero e valore nominale delle azioni proprie e delle azioni/quote di società controllanti acquistate
o alienate dalla società, nel corso dell'esercizio, anche per tramite di società fiduciaria o per
interposta persona, con indicazione della corrispondente parte di capitale, dei corrispettivi e dei
motivi degli acquisti e delle alienazioni.
Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata sono esonerate dalla predisposizione
del Rendiconto finanziario.
D.5. COSA SONO LE MICRO IMPRESE, E CHE VANTAGGI HANNO NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO?
R.5. Il primo comma dell’art 2435-ter del Codice Civile definisce le micro-imprese come le società
che nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato
due dei seguenti limiti:
totale dell'attivo dello stato patrimoniale: 175.000 euro;
ricavi delle vendite e delle prestazioni: 350.000 euro;
dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 5 unità”.
Le micro imprese godono di un regime semplificato per la redazione del bilancio, perché sono
esonerate dal redigere:
il rendiconto finanziario;
la nota integrativa, se in calce allo stato patrimoniale risultano già le informazioni previste dal primo
comma dell'articolo 2427, numeri 9 (“l’importo complessivo degli impegni, delle garanzie e delle
passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale, con indicazione della natura delle garanzie
reali prestate; gli impegni esistenti in materia di trattamento di quiescenza e simili, nonché gli impegni
assunti nei confronti di imprese controllate, collegate, nonché controllanti e imprese sottoposte al
controllo di quest’ultime sono distintamente indicati”) e 16 (“l'ammontare dei compensi, delle
anticipazioni e dei crediti concessi agli spettanti agli amministratori ed ai sindaci, cumulativamente
per ciascuna categoria, precisando il tasso d’interesse, le principali condizioni e gli importi
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eventualmente rimborsati, cancellati o oggetto di rinuncia, nonché gli impegni assunti per loro conto
per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate, precisando il totale per ciascuna categoria”).
Questa deroga è la vera novità in tema di semplificazioni dei bilanci per le micro-imprese, infatti
l’esonero dal rendiconto finanziario e (come si vede nel punto successivo) dalla relazione sulla
gestione rientrano nel bilancio abbreviato.
la relazione sulla gestione, se in calce allo stato patrimoniale risultano le informazioni richieste dai
numeri 3 (numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni o quote di società
controllanti possedute dalla società, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona,
con l'indicazione della parte di capitale corrispondente) e 4 (numero e il valore nominale sia delle
azioni proprie sia delle azioni o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società, nel
corso dell'esercizio, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con l'indicazione
della corrispondente parte di capitale, dei corrispettivi e dei motivi degli acquisti e delle alienazioni”)
dell'articolo 2428 c.c.
D.6. IN VIRTÙ DELLE MODIFICHE APPORTATE DAL D.LGS. 139/2015 SONO STATI AGGIORNATI I PRINCIPI CONTABILI
NAZIONALI?
R.6. Sì, proprio per recepire le modifiche introdotte con il D.lgs. 139/2015, i principi contabili
nazionali sono stati aggiornati, prevedendo dei paragrafi ad hoc per le società che redigono il
bilancio in forma abbreviata e per le micro imprese, e sono stati eliminati i documenti OIC 22
(Conti d'ordine) e OIC 3 (Informazioni sugli strumenti finanziari da includere nella Nota integrativa
e nella Relazione sulla gestione).
D.7. QUANDO SONO ENTRATE IN VIGORE LE NUOVE DISPOSIZIONI DEL D.LGS. 139/2015 E DEI NUOVI PRINCIPI
CONTABILI?
R.6. Le novità introdotte dal D.lgs. 139/2015 sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2016 e, assieme
ai nuovi principi contabili nazionali, si applicano ai bilanci relativi agli esercizi con inizio a partire
da tale data. Quelli iniziati in data precedente al 1° gennaio 2016 devono invece continuare ad
essere redatti secondo le previgenti norme.
Il legislatore, tuttavia, ha previsto una disciplina transitoria per le modifiche riguardanti i criteri di
valutazione dell'ammortamento dell'avviamento e della valutazione dei titoli, dei crediti e dei
debiti in base al costo ammortizzato. Secondo tale deroga le operazioni già in essere al 1°
gennaio 2016 possono continuare ad essere contabilizzate secondo le disposizioni previgenti fino
ad esaurimento dei relativi effetti in bilancio, mentre quelle poste in essere a decorrere dal 1°
gennaio 2016 devono essere contabilizzate secondo le nuove disposizioni
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TABELLA RIEPILOGATIVA
DOCUMENTI BILANCIO ORDINARIO BILANCIO IN FORMA
ABBREVIATA
BILANCIO MICRO
IMPRESE
STATO PATRIMONIALE SI SI SI
CONTO ECONOMICO SI SI SI
RENDICONTO
FINANZIARIO SI NO NO
NOTA INTEGRATIVA SI SI
NO
se in calce allo S.P. sono
riportate le informazioni di
cui all'art. 2427 co. 1 n. 9 e
16 del c.c.
RELAZIONE SULLA
GESTIONE SI
NO
se in calce allo S.P. sono
riportate le informazioni di
cui all'art. 2428 co. 3 n. 3 e
4 del c.c.
NO
se in calce allo S.P. sono
riportate le informazioni di
cui all'art. 2428 co. 3 n. 3 e
4 del c.c.
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PRASSI DELLA SETTIMANA
LE RISOLUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Risoluzione n. 29/E del 10 Marzo 2017
L'Agenzia fornisce chiarimenti sulle cause di revoca
del credito di imposta per investimenti in beni
strumentali nuovi (ATECO 28). In particolare, la
risoluzione precisa che, in caso di cessione di un
carrello e non della relativa attrezzatura
magnetica, dovrà essere restituita solo la quota di
credito relativa a tale carrello, nel caso in cui
l'attrezzatura magnetica, oltre che dotata di
propria funzionalità rispetto al carrello ceduto,
rispetti tutti i requisiti fissati dalla norma. In tal caso,
infatti, la predetta attrezzatura magnetica va
considerata, a tutti gli effetti, come un bene
autonomo rispetto al carrello elevatore medesimo
Risoluzione n. 30/E del 10 Marzo 2017
L'Agenzia ha istituito il codice tributo "1511" per il
versamento, tramite il modello "F24 Versamenti con
elementi identificativi" della sanzione per mancata
comunicazione di proroga o risoluzione del
contratto soggetto a cedolare secca di cui
all'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 14
marzo 2011, n. 23, e successive modificazioni
Risoluzione n. 31/E del 10 Marzo 2017
L'Agenzia ha istituito i codici tributo 906C, 907C,
908C, per consentire il versamento, tramite il
modello F24, delle somme dovute a titolo di
imposta, interessi e sanzioni a seguito delle
comunicazioni inviate ai sensi dell'articolo 36-bis del
D.P.R. n. 600/1973
Risoluzione n. 32/E del 10 Marzo 2017
L'Agenzia fornisce chiarimenti in merito
all'ammissibilità al "credito di imposta per attività di
ricerca e sviluppo" degli investimenti, effettuati
nell'ambito di due progetti di ricerca commissionati
a terzi (nel caso di specie ad un ente di ricerca) da
un'organizzazione che agisce per conto della
cooperativa/società istante. In particolare,
l'organizzazione senza fini di lucro ha come scopo
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istituzionale la rappresentanza, l'assistenza, la tutela
e la vigilanza delle singole associate.
Risoluzione n. 33/E del 15 Marzo 2017
L'Agenzia ha istituito il codice tributo "6870" per
consentire l'utilizzo in compensazione, tramite
modello F24, del credito d'imposta derivante
dall'abolizione dell'imposta di fabbricazione sui
fiammiferi ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera
g), del decreto legislativo 15 dicembre 2014, n. 188.
Risoluzione n. 34/E del 16 Marzo 2017
L'Agenzia chiarisce che per la certificazione di
avvenuta registrazione delle opere protette nel
Registro Pubblico Generale, posta in calce ad una
delle due dichiarazioni di deposito che viene
restituita all'interessato, l'imposta di bollo può essere
assolta con il pagamento di un'unica imposta nella
misura di euro 16,00 per ogni foglio, secondo il
principio enunciato dall'articolo 13, comma 3,
punto 7) del DPR 26 ottobre 1972, n. 642.
I COMUNICATI STAMPA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Comunicato stampa del 10 Marzo 2017
L'Agenzia informa che, con la risoluzione n. 32/E del
10.03.2017, l'Agenzia delle Entrate ha fornito
chiarimenti sulla fruibilità del credito d'imposta per
gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, in
presenza di progetti realizzati a favore di soggetti
diversi dal committente.
Comunicato stampa del 15 Marzo 2017
L'Agenzia delle Entrate ha annunciato che sono
pronte le indicazioni per gli studenti che intendono
acquistare uno strumento musicale nuovo
usufruendo del contributo previsto dalla Legge di
bilancio 2017, sotto forma di sconto del prezzo di
vendita praticato dal rivenditore o produttore
Comunicato stampa del 16 Marzo 2017
L'Agenzia delle Entrate ha annunciato che non
saranno applicate sanzioni per i tardivi invii dei
modelli Intrastat in scadenza il prossimo 27.03.2017.
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SCADENZARIO
LO SCADENZARIO DAL 17.03.2017 AL 31.03.2017
Lunedì 20 Marzo 2017 Ultimo giorno utile per la regolarizzazione dei
versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o
effettuati in misura insufficiente) entro il 16 Febbraio
2017 (ravvedimento operoso breve)
Lunedì 27 Marzo 2017 Presentazione elenchi INTRASTAT delle cessioni e/o
acquisti di beni e prestazioni di servizi effettuati nel
mese precedente nei confronti di soggetti UE.
A seguito della conversione in Legge del Decreto
Milleproroghe (D.L. 30 dicembre 2016, n. 244) è stato
è stato reintrodotto fino al 31 dicembre 2017
l’obbligo di utilizzo del modello Intrastat per gli
acquisti intracomunitari di beni e servizi.
Con il comunicato stampa del 16.03.2017 l'Agenzia
delle Entrate ha comunicato che non saranno
applicate sanzioni per gli invii tardivi, relativi a tale
scadenza.
Venerdì 31 Marzo 2017 Presentazione della dichiarazione (modello INTRA 12)
relativa agli acquisti intracomunitari registrati nel
mese precedente da parte degli enti non
commerciali
Venerdì 31 Marzo 2017 Liquidazione e versamento dell’IVA relativa agli
acquisti intracomunitari registrati nel mese
precedente da parte degli enti non commerciali
Venerdì 31 Marzo 2017 Versamento, da parte delle imprese di
assicurazione, dell'imposta sui premi ed accessori
incassati nel mese di Febbraio 2017, nonché degli
eventuali conguagli dell'imposta dovuta sui premi ed
accessori incassati nel mese di Gennaio 2017.
Venerdì 31 Marzo 2017 Presentazione del Modello EAS da parte degli enti
non commerciali di tipo associativo e delle società
sportive dilettantistiche per comunicare eventuali
variazioni dei dati rilevanti ai fini fiscali indicati nella
precedente dichiarazione.
Venerdì 31 Marzo 2017 Versamento dell'imposta di registro sui contratti di
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locazione e affitto stipulati in data 01.03.2017 o
rinnovati tacitamente a decorrere dal 01.03.2017 e
per i quali non si sia optato per il regime della
“cedolare secca”
Venerdì 31 Marzo 2017 Comunicazione all'Anagrafe tributaria, da parte
degli intermediari finanziari, dei dati relativi ai
soggetti con i quali sono stati intrattenuti rapporti di
natura finanziaria nel mese precedente.
Venerdì 31 Marzo 2017 Presentazione della "Dichiarazione di adesione alla
definizione agevolata", ex art. 6 D.l. 193/2016.
E' prevista una proroga dell'adempimento, da
effettuare tramite decreto legge, che dovrebbe
differire la scadenza al 21 aprile. Per l'ufficialità
occorre tuttavia attendere la predisposizione del
decreto e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Venerdì 31 Marzo 2017 Consegna ai soggetti interessati della Certificazione
relativa agli utili e agli altri proventi equiparati
corrisposti, e delle ritenute effettuate nel 2016 (CUPE)
Venerdì 31 Marzo 2017 Consegna ai soggetti interessati della Certificazione
Unica 2017 (CU), contenente i dati fiscali e
previdenziali relativi alle certificazioni di lavoro
dipendente, assimilati e assistenza fiscale, e alle
certificazioni di lavoro autonomo, provvigioni e
redditi diversi corrisposti nel 2016.
Venerdì 31 Marzo 2017 Comunicazione da parte dei condomìni all'Agenzia
delle Entrate del totale della spesa sostenuta nel
2016 per lavori di riqualificazione energetica su parti
comuni, l'elenco dei bonifici effettuati per il
pagamento di tali spese, il codice fiscale dei
condòmini che hanno ceduto il credito e l'importo
del credito ceduto da ciascuno, il codice fiscale dei
fornitori cessionari del credito e l'importo totale del
credito ceduto a ciascuno di essi.
Venerdì 31 Marzo 2017 Esercizio dell'opzione per la trasmissione telematica
all'Agenzia delle Entrate dei dati di tutte le fatture,
emesse e ricevute, e delle relative variazioni,
effettuate anche mediante il Sistema di Interscambio
di cui all'art. 1 commi 211-212 L. 244/2007.
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Venerdì 31 Marzo 2017 Esercizio dell'opzione per la memorizzazione
elettronica e trasmissione telematica dei dati dei
corrispettivi giornalieri da parte dei soggetti che
effettuano le operazioni di commercio al minuto e
attività assimilate (art. 22 DPR 633/1972)