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1 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute. CITCOM Citizenry and Community Il management collaborativo: come costruire una comunità di successo Workshop - tutorial Programma LLP Progetto Grundtvig Multilaterale Project n. 539856-LLP-1-2013-1-UK-Grundtvig-GMP

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1 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

CITCOM – Citizenry and Community

Il management collaborativo: come

costruire una comunità di successo

Workshop - tutorial

Programma LLP

Progetto Grundtvig Multilaterale

Project n. 539856-LLP-1-2013-1-UK-Grundtvig-GMP

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2 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

CONTENUTI Introduzione ..................................................................................................................................................................................... 3

Obiettivi .............................................................................................................................................................................................. 3

1. Comunità collaborative .......................................................................................................................................................... 3

1.1. Cos’è una comunità locale? ................................................................................................................................................ 4

1.2. Collaborazione ........................................................................................................................................................................ 6

1.3. il ruolo del team nella collaborazione .......................................................................................................................... 7

1.4. Abilità collaborative e relazioni collaborative ........................................................................................................ 11

2. Attività ......................................................................................................................................................................................... 12

2. 1. presentazione del workshop e introduzione.......................................................................................................... 12

2. 2. Il problem solving nei team collaborativi ................................................................................................................ 13

2.3. Mappare le relazioni collaborative .............................................................................................................................. 14

2.4. I ruoli nel team ..................................................................................................................................................................... 15

2. 5. Condividere idee, risultati del lavoro di gruppo e delle discussioni ............................................................. 16

2.6. Conclusioni ............................................................................................................................................................................ 16

2.7. Valutazione del workshop ............................................................................................................................................... 16

2.8. Letture ..................................................................................................................................................................................... 16

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3 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

INTRODUZIONE

Una comunità è qualcosa di più di un semplice quartiere, città o area. Può essere definito così un gruppo di

persone con qualcosa in comune. I membri di una comunità devono condividere scopi, obiettivi, attività,

risultati e benefici. I cambiamenti sociali ed economici stanno trasformando le comunità locali. Queste

giocano un ruolo molto importante nella risoluzione dei problemi sociali, economici, culturali e politici, e,

inoltre, creano un valore aggiunto per lo sviluppo delle regioni, dei singoli stati e di tutta l’Europa. Lo sviluppo

delle comunità locali si basa sulla passione, la trasparenza, il sapere condiviso, la fiducia, il lavoro di

squadra e la collaborazione.

Il workshop “Il Management Collaborativo: come costruire una comunità di successo” si focalizza su come

migliorare il lavoro di gruppo e la collaborazione al fine di sviluppare le comunità locali, risolvere i loro

problemi e raggiungere risultati migliori.

Questo tutorial illustra le linee guida per il workshop “il Management Collaborativo: come costruire una

comunità di successo”. Il tutorial è stato creato dal progetto CITCOM, finanziato dall’Unione Europea.

Le linee guida includono informazioni teoriche e pratiche derivanti dalla realizzazione concreta del workshop

e tengono conto dei feedback ricevuti dai partecipanti ai workshop nazionali ed internazionali.

OBIETTIVI Lo scopo di questo tutorial è di fornire una guida ai formatori, sviluppatori di comunità, coach e mentor sulla

formazione relativa al tema del management collaborativo per lo sviluppo di una comunità. Il tutorial aiuta i

formatori a pianificare le attività del workshop e a raggiungere gli obiettivi di apprendimento.

Il tutorial del workshop “Il Management Collaborativo: come costruire una comunità di successo” contiene il

programma, le attività e le risorse suggerite. Questo tutorial può essere usato per incrementare le

competenze collaborative non solo per le comunità locali, ma anche per altri team od organizzazioni in

diversi paesi.

La prima parte di questo tutorial si concentra su un approccio teorico relativo alla collaborazione nelle

comunità:

concetto di comunità, sviluppo delle comunità e benefici per membri e stakeholder;

collaborazione o azione individuale;

differenze tra team e gruppo, vantaggi e svantaggi del lavoro in team;

abilità e relazioni collaborative.

Il tutorial integra le conoscenze teoriche con le abilità pratiche. La seconda parte di questo tutorial presenta

alcune attività pratiche.

1. COMUNITÀ COLLABORATIVE

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4 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

1.1. COS’È UNA COMUNITÀ LOCALE?

Quando le persone sentono la parola comunità, molti pensano ad un quartiere, ad una città o ad

un’area geografica. Secondo quanto riportato da Wikipedia, una comunità locale è un gruppo di

persone che interagiscono fra loro e condividono lo stesso ambiente. Nelle comunità umane, il fine, la

convinzione, le risorse, le preferenze, i bisogni, i rischi e numerosi altri fattori possono condizionare

l’identità dei partecipanti e il loro grado di coesione. Per sviluppare una comunità locale serve qualcosa

in più che offrire birra e caffè gratis. Richiede una attenzione forte allo sviluppo di una comunità

appassionata, aperta, trasparente, ben informata, collaborativa e affidabili. L’organizzazione e la

strategia (o la mancanza di queste) costituiscono i fattori determinanti per il successo delle nuove

comunità.

Elementi chiave per lo sviluppo di comunità:

Persone: individui, clienti, fornitori di servizi

Scopi e obiettivi: le persone all’interno della comunità possono avere obiettivi diversi. È molto

importante comprendere perché le persone si trovano in quella comunità. Di solito le persone vogliono

divertirsi, incontrare altre persone e condividere idee, conoscenze ed esperienze, comunicare, fare rete

o collaborare.

Organizzazione: ha a che fare con la gestione finanziaria, la stipulazione di contratti, il branding locale,

organizza le squadre, le collaborazioni tra manager e l’appartenenza alla comunità.

Ruoli e responsabilità: la condivisione dei ruoli e delle responsabilità aiuta le persone ad essere

impegnate e coinvolte nella vita della comunità ed ad essere consapevoli del proprio apporto allo

Persone

Scopi e obiettivi

Organizzazione

Ruoli e

responsabilità

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5 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

sviluppo della comunità. Esempi di ruoli e responsabilità possono essere: il leader della comunità, il

responsabile di nuovi progetti o eventi, il responsabile della comunicazione con gli stakeholder (autorità

locali, governo, partner commerciali o sociali etc…). La comunità nel suo complesso, beneficia della

cooperazione tra le sue parti, mentre l’individuo potrà trovare in queste associazioni aiuto, simpatie e

amicizia.

Elevati standard morali: in passato, oltre che dalla legge, le persone locali venivano giudicate dai

propri pari. L’anonimato era impossibile. In queste piccole comunità tutti si conoscevano e c’erano ben

pochi segreti. Questo portava direttamente ad un innalzamento degli standard morali; la punizione era

costituita dalla vergogna derivante dal fatto che tutta la comunità avrebbe puntato il dito contro il

trasgressore.

Cure costanti: quante storie sentiamo su anziani o persone malate che muoiono da sole nelle loro

case senza essere scoperte per giorni, a volte per settimane? Oggi, le persone sono spesso sole,

senza interazione con altri esseri umani per prolungati periodi di tempo. Serve la rinascita delle

comunità.

Un senso di appartenenza: il numero di suicidi, soprattutto nei giovani, sta crescendo di anno in anno.

Molte persone vengono ostracizzate dal mondo per il fatto che non hanno amici o parenti nella loro

comunità. Questo può condurre a solitudine e depressione. Uno spirito comunitario può instillare un

senso di appartenenza in questi individui, che così non si sentiranno più soli, avranno una salute

migliore e saranno più felici.

Benefici economici: attualmente, quando facciamo acquisti, scegliamo il prodotto migliore al prezzo

più basso. Abbastanza spesso, un prodotto simile ad un prezzo altrettanto attraente è disponibile nel

negozio della porta accanto, nella tua comunità locale. Non conosciamo questi prodotti e fornitori

perché non abbiamo molta familiarità con l’economia ed il commercio locale.

Sebbene molte organizzazioni competano tra loro per l’accesso ai fondi pubblici e privati, la

collaborazione tra le organizzazioni può fornire importanti benefici a queste ultime e ai loro clienti.

Lavorare con altre organizzazioni attraverso reti informali o meccanismi più formali può fornire:

maggiore efficienza e minore spreco di risorse. Per esempio, un consorzio di più organizzazioni

potrà fornire dei modelli di servizi integrati coprendo un’area geografica maggiore riducendo i

costi.

Avere accesso a risorse maggiori o poter contare su una riduzione dei costi attraverso la

condivisione di risorse come un ufficio, una amministrazione o altri aspetti della vita di una

organizzazione.

Un migliore servizio di coordinamento tra le agenzie con migliori sistemi per la fornitura di

servizi agli utenti.

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Un approccio olistico per soddisfare i bisogni del cliente con un accesso migliore e più efficiente

ai servizi richiesti, maggiore qualità e coerenza, migliore soddisfazione dei bisogni

Maggiore know how e migliore capacità del servizio offerto

Maggiore innovazione e flessibilità come risposta al cambiamento, all’emergere di bisogni dei

clienti più complessi e a nuovi scenari.

Accesso ad informazioni aggiornate, nuove idee e ad un modo di pensare strategico

Maggiori capacità di mostrare delle buone pratiche

Maggiore peso politico

Maggiore capacità di fare offerte o di proporre progetti

Maggiore capacità di fornire un supporto o tutela legale ad organizzazioni piccole, nuove o in

difficoltà.

1.2. COLLABORAZIONE

Il termine “collaborazione” definisce una relazione a lungo termine in cui due o più organizzazioni si

cimentano al fine di raggiungere un obiettivo comune. In ogni collaborazione di successo ci sono alcuni

fattori che devono coesistere, ma anche barriere da superare.

La collaborazione è un concetto molto vicino al voler “fare rete”, al coordinare, al cooperare ed al

competere.

Il “fare rete” può essere descritto come lo scambio di informazioni per un beneficio comune. La

collaborazione implica: pianificazione congiunta, raccolta di risorse, valutazione congiunta dei risultati.

Coordinare significa creare una rete e dirigere le attività per raggiungere scopi comuni. Cooperare

significa condividere e coordinare risorse. Competere significa scambiare informazioni e risorse.

“Management collaborativo” è un termine usato per descrivere varie tecniche di management

finalizzate alla promozione di un senso di unità e un lavoro di squadra tra i manager e i supervisori

all’interno di una organizzazione.

Una collaborazione di successo ha bisogno di risorse, comunicazione, ambiente positivo e fiducia.

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1.3. IL RUOLO DEL TEAM NELLA COLLABORAZIONE

Le squadre, in definitiva, costituiscono delle forme di lavoro di gruppo, ma non tutti i gruppi

costituiscono dei team. Si è in presenza di un gruppo quando due o più individui condividono interessi o

caratteristiche comuni e identificano reciprocamente delle caratteristiche comuni. I team e i gruppi

differiscono sulla base di cinque punti: orientamento dei compiti, scopo, interdipendenza, struttura

formale e familiarità tra i membri.

Un concetto molto interessante e unanimemente riconosciuto per quanto riguarda il team è il seguente:

T - Together

E - Everyone

A - Achieves

M- More

Caratteristiche individuali

Rispetto reciproco

Abilità al compromesso

Relazioni formali aperte e

costanti

Relazioni informali

Ambienti di lavoro

Ambiente culturale

Riflessione

Abilità manageriali

Compatibilità degli

obiettivi

Tempo

Risorse umane

Risorse finanziarie

FIDUCIA

COMUNICAZIONE

AMBIENTE

RISORSE

CO

LL

AB

OR

AZ

ION

E

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8 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

Differenze tra gruppi e team

Gruppi Team

Responsabilità individuale. Responsabilità individuale e reciproca.

Stare insieme per condividere informazioni e prospettive.

Stare insieme di frequente per discutere, prendere decisioni, risolvere problemi e pianificare attività.

Attenzione agli obiettivi individuali Attenzione agli obiettivi della squadra

Produce risultati individuali Produce risultati collettivi

Definisce ruoli, responsabilità e compiti individuali Definisce ruoli, responsabilità e compiti individuali per aiutare il team ad ottenere il suo scopo. Spesso questi elementi vengono condivisi e ruotati.

Ha a che fare con i risultati e le sfide individuali Ha a che fare con i risultati collettivi e le sfide che il team si trova ad affrontare

Scopo, risultati e approccio al lavoro vengono definiti dal manager

Scopo, risultati e approccio al lavoro vengono definiti dal team leader insieme ai membri della squadra

I team hanno bisogno di persone adatte a favorire il lavoro in team per funzionare

(http://www.dummies.com/how-to/content/ten-qualities-of-an-effective-team-player.html)

I membri del team dovrebbero:

Dimostrare affidabilità. Il team deve contare su membri affidabili che portano a termine il proprio

lavoro dando il proprio contributo. Membri che lavorano duramente e assolvono i propri compiti. La

coerenza è la chiave di tutto. Puoi contare su di loro per fornire una buona performance sempre, non

soltanto in alcuni momenti.

Comunicare in modo costruttivo. I team hanno bisogno di persone che esprimano il proprio parere e

le proprie idee in modo chiaro, diretto, onesto, rispettando gli altri e il lavoro del team. Questo significa

comunicare in modo costruttivo. I membri del gruppo non devono aver paura di sollevare un problema,

ma dovrebbero farlo nel migliore dei modi possibile, in modo positivo, sicuro e rispettoso.

Ascoltare in modo attivo. Dei buoni ascoltatori sono fondamentali per far si che il gruppo funzioni in

modo efficace. I team hanno bisogno di persone che assorbano, comprendano e valutino idee e punti

di vista altrui senza discutere ogni punto. Si possono ricevere delle critiche senza reagire in modo

difensivo, ad esempio. Questa è una delle cose più importanti per una comunicazione efficace e il

problem solving consiste nel saper prima ascoltare e poi parlare.

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9 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

Essere partecipanti attivi. Dei buoni membri della squadra sono partecipanti attivi. Arrivano preparati

alle riunioni, ascoltano e prendono la parola nelle discussioni. Sono completamente coinvolti nel lavoro

del team e non hanno una posizione passiva e defilata. I membri del team che agiscono come

partecipanti attivi, prendono l’iniziativa per aiutare gli altri, affinché le mansioni vengano eseguite e si

propongono come volontari per portare a termine i vari compiti. Il loro approccio potrebbe essere: “ Che

contributo posso dare per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo?”.

Condividere apertamente e volentieri. Dei buoni membri del team vogliono condividere informazioni,

conoscenze ed esperienze. Prendono l’iniziativa di aggiornare gli altri membri. Gran parte della

comunicazione nel team avviene in modo informale. Oltre alle discussioni e ai meeting organizzati

periodicamente, i membri del team si devono sentire a proprio agio nel parlare fra loro, scambiandosi

informazioni quotidianamente. Dei buoni membri devono essere attivi in questa condivisione informale

aiutando lo svolgimento dei compiti assegnati ed evitando sorprese.

Cooperare e andare in aiuto degli altri. La cooperazione è l’atto di lavorare con gli altri per eseguire

un lavoro. I membri del team, nonostante le differenze di stile di prospettiva che possono avere con

altri, dovrebbero lavorare insieme per risolvere i problemi e portare a termine il lavoro. Dovrebbero

rispondere alle richieste di aiuto, prendendo l’iniziativa.

Essere flessibili. I team, spesso, si devono confrontare con i cambiamenti delle condizioni esistenti, e

spesso, generano essi stessi dei cambiamenti.

Per essere efficaci, i membri del team incassano e si adattano alle nuove condizioni. Non si lamentano

o si stressano per il fatto che qualcosa di nuovo è apparso all’orizzonte o è stata presa una nuova

direzione.

Mostrare dedizione al team. Dei membri del team forti si preoccupano del proprio lavoro, del team e

del lavoro del team e lo dimostrano ogni giorno. Si impegnano molto e vogliono che anche gli altri

facciano lo stesso.

Lavorare per risolvere i problemi. Le squadre devono affrontare dei problemi. A volte questo è lo

scopo stesso della creazione della squadra. Un buon componente della squadra vuole affrontare i

problemi per poterli risolvere. Essi risolvono i problemi, non li creano.

Trattare gli altri con rispetto, aiutandoli. I membri della squadra dovrebbero trattare gli altri con

cortesia e considerazione, non soltanto in alcune occasioni, ma in modo costante. Dei buoni membri

del team hanno il senso dell’umorismo e sanno come divertirsi. Tuttavia non si divertono a spese altrui.

Molto semplicemente dei buono membri del team trattano gli altri in modo professionale.

Lo stile di leadership tradizionale (top-down) si sta lentamente evolvendo in un approccio collaborativo

che dà più forza agli impiegati e riduce le linee di comando tra il boss e i lavoratori. I leader collaborativi

hanno un approccio più aperto sul posto di lavoro. La costruzione del team e la condivisione del potere

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10 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

stanno rimpiazzando le forme tradizionali di gerarchia aziendale. Il ruolo della leadership sta evolvendo

in un approccio basato sul team building che incoraggia la creatività. Il futuro sarà collaborativo. Ci

sono alcuni vantaggi ben definiti nello stile di leadership collaborativo. Di seguito alcuni elementi su cui

ragionare (http://www.adviseamerica.com/8-differences-between-traditional-and-collaborative-

leadership/):

1. I leader collaborativi condividono tutte le informazioni. Il leader tradizionale vuole raccogliere

quante più informazioni possibile e condividere soltanto quelle che crede siano utili agli altri. Il leader

collaborativo, invece, rende tutte le informazioni disponibili a tutti i membri, in modo che ciascuno possa

utilizzarle al meglio per portare a termine il proprio lavoro. Questo rende la squadra più efficiente poiché

ci sono molte meno esitazioni nel procedere con il lavoro.

2. I leader collaborativi credono che il potere provenga dall’insieme del team. Quante volte hai

visto un capo montarsi la testa per essere riuscito finalmente a raggiungere quel posto di potere? Il

potere, senza dubbio, può corrompere. È per questo che molte organizzazioni stanno adottando un

approccio collaborativo. Ha più potere un team che affronta una situazione unito, rispetto ad un leader

che, da solo tenta di gestire la situazione.

3. I leader collaborativi utilizzano le forze dell’intero team. Quando ci sono più persone coinvolte in

processi decisionali ci sono diverse idee da vagliare. Mentre il leader tradizionale considera questo

processo come una perdita di tempo, l’approccio collaborativo offre una soluzione con più sfaccettature

attraverso un processo di collaborazione che un singolo leader non può mettere in atto. A volte la

collaborazione richiede più tempo, ma considerando il fatto che vengono considerate molte soluzioni,

servirà meno tempo per portare a termine la fase di implementazione.

4. I leader collaborativi consentono l’evoluzione personale. Piuttosto che imporre dei ruoli per ogni

membro del suo team, il leader collaborativo lascia che ogni ruolo si evolva autonomamente in modo

da utilizzare a pieno ogni individuo. Questo consente una maggiore creatività, una migliore

consapevolezza, ed una qualità dei risultati superiore.

5. I leader collaborativi si preoccupano di curare le malattie. In un team numeroso il leader

tradizionale non ha tempo di cercare soluzioni per qualunque malattia possa affliggere il proprio team.

Egli diventa un pompiere e cerca di trattare i sintomi della malattia. Il leader collaborativo è più vicino al

proprio team e può estirpare meglio la malattia e risolvere il problema alla radice.

6. I leader collaborativi forniscono feedback migliori. Un team non può lavorare efficacemente se

non ottiene i feedback necessari a migliorare la sua performance. Il leader tradizionale può fornire un

feedback in modo formale una o due volte all’anno. La collaborazione, invece consente di avere dei

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feedback in modo istantaneo, consentendo un adattamento più rapido ai cambiamenti. Questo si riflette

su una migliore performance globale.

1.4. ABILITÀ COLLABORATIVE E RELAZIONI COLLABORATIVE 10 modi per migliorare le abilità collaborative di un team

(http://blog.startupprofessionals.com/2012/09/10-ways-to-enhance-your-team.html )

La leadreship è l’ingrediente chiave per far si che il processo collaborativo renda il team migliore della

somma delle sue parti. Le abilità per costruire un grande team collaborativo sono:

1. Costruire e mantenere la fiducia. La fiducia è un elemento chiave di cui abbiamo bisogno per

ridurre la vulnerabilità, ma è difficile da costruire e molto facile da perdere. Non si costruisce

con le parole, ma con i fatti e l’evidenza. Soltanto quando questa è presente, un team può

ottenere gli elementi necessari per vincere.

2. Aspettare il conflitto per acquisire consenso. Conflitto e scontro non sono la stessa cosa. I

conflitti sono normali e richiedono argomentazioni basate sui fatti, mentre gli scontri sono di

natura emotiva, spesso personali e non fanno acquisire consenso.

3. Abbracciare il cambiamento. Il cambiamento è l’unica costante nel mondo degli affari, quindi

fai in modo che questo sia il tuo vantaggio competitivo. Inizia a cambiare piuttosto che opporti al

cambiamento e fornisci chiare istruzioni per aiutare il team a capire perché il cambiamento è

necessario e come questo renderà la situazione migliore.

4. Migliorare la propria auto-consapevolezza. Troppo spesso, il modo in cui ci vediamo è

differente dal modo in cui ci percepiscono gli altri. Se non sei chiaro riguardo a quello che vuoi e

che pretendi dagli altri, difficilmente lo potrai ottenere.

5. Stabilire un livello di analisi, struttura e controllo. La sfida sta nel trovare il giusto

bilanciamento. Senza nulla di tutto ciò, le cose cadrebbero nel caos, ma una struttura troppo

rigida rischierebbe di soffocare l’innovazione, il progresso e la crescita.

6. Prendere decisioni. In generale, qualsiasi decisione è migliore di una non-decisione.

Normalmente si utilizza un approccio misto che integri decisioni indipendenti e collaborative. La

prima fondamentale decisione consiste nello scegliere dei membri del team all’altezza.

7. Promuovere una comunicazione continua. La comunicazione è il collante che unisce i leader

ai team e mantiene coesi i team più grandi. Le azioni sono più forti delle parole nel veicolare il

messaggio che vogliamo far passare. La credibilità è un requisito di base.

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8. Costruire team di successo. I team diventano vincenti soltanto se possono contare sui

giocatori giusti, sulla giusta attitudine e il giusto allenatore. Ci deve essere una comune

coesione e attenzione su valori condivisi ed un impegno a raggiungere gli obiettivi condivisi e

personali.

9. Prevedere controllo e ricompensa. Questi guidano il comportamento umano e il

comportamento umano porta ai risultati. Le forme di valutazione forniscono valore alle persone,

ai loro scopi e alla loro vita. Ricompense intangibili possono avere un impatto maggiore di

quelle tangibili, ma devono essere rilevanti.

10. Creare esperienze di apprendimento. Tutti abbiamo il desiderio di apprendere e crescere,

altrimenti diventiamo annoiati e letargici. Le migliori opportunità di apprendimento sono le

esperienze che inglobano i tre stili di apprendimento: vedere e leggere, ascoltare e ripetere,

toccare e sentire.

Un team non è un insieme di persone con dei titoli, ma un insieme di individui, ciascuno con un ruolo

compreso e riconosciuto dagli altri. I membri di un team cercano alcuni ruoli e riescono meglio in quelli

più naturali per loro (Dr. R. M. Belbin).

È molto utile comprendere non soltanto i ruoli e le responsabilità del team, ma anche quelli degli

stakeholder. Per stakeholder intendiamo qualsiasi individuo, gruppo o comunità viva nella zona

geografica interessata o sia in qualsiasi modo influenzato dalle decisioni o azioni del management o le

possa, a sua volta influenzare. I leader delle comunità devono far fronte al bisogno di adottare un

approccio inclusivo che tenga in considerazione gli interessi degli stakeholder ed incoraggi, per quanto

possibile, il loro coinvolgimento in ogni aspetto del management e della pianificazione. Uno dei

problemi chiave nel mantenere relazioni di successo è la comprensione condivisa su cosa sia

negoziabile e cosa no. I rapporti con gli stakeholder sono così importanti che essi dovrebbero essere

trattati in modo esplicito nel processo di pianificazione. È possibile fissare un obiettivo che descriva

quali siano i rapporti desiderati con gli stakeholder ed identificare nel piano d’azione tutte le attività

essenziali per il raggiungimento dell’obiettivo. Una mappa delle relazioni collaborative può essere usata

per analizzare e descrivere la natura degli stakeholder e i possibili rapporti.

2. ATTIVITÀ

2. 1. PRESENTAZIONE DEL WORKSHOP E INTRODUZIONE

Comprendere il progetto e il contesto in cui il workshop si tiene è importante per avere un coretto

quadro di riferimento. Questa attività dovrebbe definire gli obiettivi del progetto, il gruppo target, i

partner e i risultati aspettati dal progetto. La dimensione internazionale può costituire un valore aggiunto

per il workshop a fornire spunti di riflessione e maggiore motivazione.

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Per presentare il progetto puoi utilizzare una presentazione ppt o mostrare ai partecipanti direttamente

il sito web e la brochure del progetto. È importante fornire brevi e complete informazioni evidenziando il

sito web e i contatti per avere più informazioni.

Risorse:

Presentazione del progetto

Sito web: http://citcom.cocoate.com/

Leaflet

Viene presentata l’importanza del lavoro collaborativo. Potrebbero essere presentati alcuni esempi di

comunità collaborative di successo in differenti paesi e i partecipanti potrebbero condividere le loro

esperienze.

2. 2. IL PROBLEM SOLVING NEI TEAM COLLABORATIVI

L’obiettivo principale di questa attività è di trovare una soluzione comune basata sulla collaborazione e

la sinergia del team. I partecipanti al workshop apprenderanno quali abilità e ruoli servono ad un team

collaborativo.

Step 1. I partecipanti al workshop vengono invitati a formare dei gruppi di 4-5 persone. I gruppi

dovrebbero essere composti da persone provenienti da paesi diversi. Il formatore può usare delle carte

o altri strumenti per creare i gruppi. I gruppi possono essere formati prima dell’inizio del workshop o

dopo una presentazione del workshop, una introduzione e una breve spiegazione teorica su come

costruire team collaborativi.

Step 2. Ad ogni team vengono dati una lavagna a fogli mobili, dei pennarelli, dei post-it o dei cartoncini.

Ad ogni membro del team viene chiesto di trovare almeno 5 problemi relativi allo sviluppo della

comunità (sulla base della propria esperienza). Questa attività è individuale. Per ogni problema bisogna

usare un cartoncino e post-it. Ogni gruppo avrà un totale di 20-25 problemi attaccati alla propria

lavagna. La seconda attività consiste nel discuterli all’interno del team e di trovare i 5 problemi

maggiori. Soltanto 5 cartoncini rimarranno appesi. Le squadre, infine, sceglieranno qual è, secondo

loro, il problema più importante. Soltanto un problema rimarrà sulla lavagna.

1. I team fanno una presentazione dei 5 problemi maggiori individuati (quali sono e perché)

2. I team fanno una presentazione del problema principale individuato (qual è e perché è stato scelto)

Domande per la discussione:

Come avete trovato una soluzione comune?

Cosa è stato più difficile? Il lavoro individuale o in team?

Avete avuto un leader? Chi era? Perché questa persona ha assunto il ruolo di leader?

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Qual è stato il vostro ruolo nel team?

Sapete come risolvere il problema?

Step 3. Le squadre si scambiano i problemi. Ai team viene chiesto di trovare le cause (perché

abbiamo questo problema) e le soluzioni (come gestire il problema).

Risorse: lavagna a fogli mobili, pennarelli, post-it o cartoncini

2.3. MAPPARE LE RELAZIONI COLLABORATIVE

L’attività ha lo scopo di comprendere le relazioni di collaborazione con diversi stakeholder.

Step 1. Ai team viene chiesto di trovare il maggior numero possibile di stakeholder con un interesse

nella risoluzione del problema.

Step 2. Ai team viene chiesto di definire interessi ed aspettative degli stakeholder.

Step 3. Ai team viene chiesto di indicare le relazioni collaborative.

Step 4. Ai team viene chiesto di presentare il risultato.

Ragioni

Solutions

Il problema principale

Stakeholder 1:

interessi

Stakeholder 2:

interessi

Stakeholder 3:

interessi

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15 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

Esempio:

Stakeholder Descrizione della relazione e delle possibili azioni

1 Stakeholder Agenzia leader, fornisce servizi, coordina i fondi e il lavoro dei gruppi

2 Stakeholder Finanzia il progetto e richiede un report al termine del finanziamento 3 Stakeholder

………………

4 Stakeholder ………….

5 Stakeholder ………..

….

….

Domande per la discussione:

Quali sono gli interessi e le aspettative dei tuoi stakeholder? Come avete intenzione di collaborare con gli stakeholder? Come avete intenzione di motivare e supportare la collaborazione?

Risorse: : lavagna a fogli mobili, pennarelli, post-it o cartoncini.

2.4. I RUOLI NEL TEAM

Lo scopo di questa attività è di comprendere quali siano i ruoli del team. Questa attività può essere

usata come compito extra. Servono circa 30 minuti.

Viene chiesto ai partecipanti al workshop di descrivere il loro ruolo nei gruppi creati in ocasione del

workshop. I formatori possono utilizzare questo questionario online https://www.123test.com/team-

roles-test/ .

Problema/soluzio

ne/comunità

Stakeholder 8:

interessi

Stakeholder 7:

interessi

Stakeholder 6:

interessi

Stakeholder 5:

interessi

Stakeholder 4:

interessi

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16 Questo progetto è finanziato col supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute.

Domande di discussione:

Sei d’accordo con il risultato del test? Hai ricoperto tutti i suoli nel tuo team?

Risorse: https://www.123test.com/team-roles-test/ .

2. 5. CONDIVIDERE IDEE, RISULTATI DEL LAVORO DI GRUPPO E DELLE DISCUSSIONI I partecipanti presentano i risultati delle attività precedenti per riflettere su come costruire comunità

collaborative. La sessione è dedicata alla discussione e alla condivisione delle idee pratiche emerse.

Risorse:

Carta e pennarelli

Lavagna

2.6. CONCLUSIONI Il formatore riassumerà il workshop e fornirà alcuni feedback. Questa fase è molto importante per rendersi

conto del lavoro fatto durante il workshop e per fornire ai partecipanti strumenti concreti per agire a livello

locale.

Risorse:

Carta e pennarelli

Lavagna

2.7. VALUTAZIONE DEL WORKSHOP

È importante valutare il workshop al fine di ottenere dei feedback per migliorare le sessioni. La valutazione

può essere fatta con un questionario online o cartaceo.

Sotto puoi trovare uno schema per la valutazione da usare per il workshop.

Risorse:

Schema di valutazione

Questionario online

2.8. LETTURE

https://www.opm.gov/policy-data-oversight/performance-management/teams/building-a-collaborative-team-

environment/

http://thecne.org/building-collaborative-relationships