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Magazine Cittadini & Salute Giugno 2011

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SommarioEditorialeQuando il chirurgo è uno squalo

di Angelo Nardi

Quanto emerso a Bari il 24maggio ci obbliga a ripensare unattimo sulla decisione editorialedi non toccare i casi di malasa-nità. Si vuole esortare la classepolitica a introdurre degli ele-menti correttivi alla competi-zione che c’è tra medici in corsiaper le rispettive carriere ospeda-liere. Questo perché nella struttura statale, in cui il serviziosanitario è inserito, non ci sono quei dinamismi in grado ri-conoscere i meriti ai propri operatori sanitari.Succede, quindi, al reparto di Neurochirugia del Policli-

nico di Bari che un ambiente colmo di dissidi produca disa-gio per i pazienti ricoverati, errori in sala chirurgica,interventi riparatori fatti passare per operazioni a pazientiinesistenti. Questo almeno il quadro accusatorio con il qualela procura di Bari ha emesso due arresti per i chirurghi rivali.I due rivali in corsia seguivano solo i rispettivi malati.Visite e interventi non garantite da uno dei due conten-

denti potevano attendere. La guerra per evitare la nomina disostituto dirigente del reparto tocca inevitabilmente anchela produttività. Chi dei due è più in alto in grado relega l’al-tro a comprimario facendogli effettuare solo 46 interventicontro i 265 di un altro chirurgo da designare. La lotta per leinvestiture, quindi, non risparmia i verbali e gli atti ufficiali.Viene falsificato il registro di sala operatoria e distrutti al-

cuni verbali. Ma in questa guerra senza rispetto per il pa-ziente si commettono inevitabilmente errori anche in salachirurgica: viene lasciata una garza nel cranio di una pa-ziente che rioperata in questo secondo intervento viene regi-strata come nuova operazione, non come riparazione allaprecedente.Il 24 maggio i due chirurghi sono stati arrestati. Sicura-

mente la situazione venutasi a creare in quel reparto ha as-sunto i caratteri estremi di competizione ai danni del malato.La convinzione però che in altri modi stesso tipo di conflittiavvengano in altri ospedali. Per tanto si chiede: tregua aglioperatori sanitari, controllo agli amministratori pubblicidegli enti Regione.

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Il cellulare e i danni alla salute

Un dono post mortem, il proprio corpo

Coltivazione biodinamica: alimentazione sana!

Quarantenni da record!

Rubrica Prevenzione & SaluteIl cibo, tra Intolleranza e Allergia

La malattia di Alzheimer: i campanelli di allarme

Allarme per i consumatori di bistecche

Cancro alla bocca, prevenirlo!

Paura da contagio, in Germania

Nuovi farmaci, contro l’epatite B e C

Omogeneizzati, l’ultima follia dietetica

Fumare è male

La PillolaFine Ottocento, la lotta contro la malariae la pellagra

Cittadini & Salute

CCiittttaaddiinnii && SSaalluuttee

MMeennssiillee ddii iinnffoorrmmaazziioonnee SSoocciioo--SSaanniittaarriiaa della Provincia di Roma est eeddiittoorree e DDiirreettttoorree GGeenneerraallee Mario Dionisi DDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiillee Angelo Nardi AArrtt DDiirreeccttoorr Antonella Cimaglia WWeebbmmaasstteerr Mariano Trissati RReeddaazziioonnee Via Galletti, 1600012 Villanova di Guidonia (Rm) ee--mmaaiill:: [email protected] TTeell ee FFaaxx 0774 529498 - 0774 320278 SSttaammppaa Fotolito Moggio strada Galli, 5Villa Adriana (Rm). Registrazione n. 31 del 29 giugno 2010 presso il Tribunale di Ti-voli. Tutte le collaborazioni sono considerate a titolo gratuito, salvo accordiscritti con l’editore. Tutto il materiale cartaceo e fotografico consegnato o speditoalla redazione, non verrà restituto. Chiusura: mercoledì 8 giugno 2011

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Ora l’argomento dopo la rela-zione dell’Organizzazione Mondialedella Sanità torna a far discutere emettere all’erta. Insieme all’OMS an-che l’Agenzia Internazionale per laRicerca sul Cancro (IARC). In una re-lazione si mette in guardia tutti coloroche avevano cantato vittoria e, dati allamano, dimostravano non esserci alcunacontroindicazione per la salute nell’usoeccessivo del telefono cellulare. Non èallarme, però tanta baldanza viene ridi-mensionata. L’utilizzo eccessivo puòaumentare le possibilità di contrarre al-cuni tipi di tumore cerebrale. A dirlosono 21 esperti di 14 Paesi. Riunitisi aLione dal 24 al 31 maggio in un conve-gno dell’Organizzazione Mondialedella Sanità (OMS), hanno snocciolatole attestazioni per classificare i telefo-nini a livello 2b in una classificazione digravità che arriva fino a cinque. La classifica appunto vuole catalo-

gare i livelli di pericolosità di alcuniprodotti “potenzialmente cancerogeniper l’uomo”. Va detto che i pareri sonoancora discordi. Secondo altri esperti, èesagerato scatenare un allarme collet-tivo. Sono tutti d’accordo infatti che ad

essere nocivo è l’abuso del cellulare. Iltipo di tumore più frequente è il glioma.I rischi aumentano in soggetti predispo-sti allo sviluppo di certi tipi di cancro.Un tumore maligno del tessuto neu-

roepiteliale. Questo termine può essereusato per descrivere uno di una serie ditumori primari del cervello e del mi-dollo spinale, tra glioblastomi, astroci-tomi e oligocitomi e oligodendrogliomiependimomi. I gliomi maligni sono ipiù comuni tumori primari del cervello.Comunque, questa classificazione po-trebbe spingere l’OMS a rivedere le suelinee guida sui cellulari.Infatti l’OMS in precedenza aveva

detto che non era stato stabilito alcun le-game tra l’uso di cellulari e il cancro. IlMinistro della Salute Ferruccio Fazio hachiesto un parere al Consiglio supe-riore di sanità in merito all’allarme lan-ciato dell’ Agenzia Internazionale per laricerca sul cancro dell’Organizzazionemondiale della sanità (IARC) sull’usodei telefoni cellulari con particolare ri-ferimento alle misure precauzionali daintraprendere. La classificazione 2b datadalla Iarc, in base a un’analisi della lette-ratura scientifica da parte di un gruppo

di esperti, è stata raggiunta in base a unascala di valutazione del rischio che pre-vede cinque livelli. Significa che vi è lapossibilità di rischio per la salute ma an-che che occorrono altre ricerche nellungo periodo per stabilire con certezzauna correlazione tra chi fa un uso inten-sivo del cellulare e il rischio di cancro. La classificazione si basa sull’au-

mento di alcuni tipi di tumore, glioma eneuroma acustico, che è stato eviden-ziato tra gli utilizzatori di telefoni cellu-lari in seguito a numerosi studi.Tuttavia la IARC precisa che non si pos-sono trarre conclusioni per altri tipi dicancro. Le prove sono state ritenute in-sufficienti anche per quanto riguardal’esposizione ambientale e lavorativa. In attesa che siano disponibili ulte-

riori informazioni, la IARC invita aprendere misure pratiche per ridurrel’esposizione ai campi elettromagnetici,per esempio l’utilizzo di auricolari o vi-vavoce oppure di SMS.Dopo aver raggiunto circa 4,6 mi-

liardi di abbonamenti cellulari alla finedel 2009, l’International Telecommuni-cation Union (ITU) prevede che il nu-mero di abbonamenti cellulari mobile alivello globale possa raggiungere cin-que miliardi nel 2010, guidata da serviziavanzati e telefoni nei paesi sviluppati euna maggiore diffusione dei servizi sa-

Il cellulare e i danni alla saluteL’uso quotidiano dell’insostituibile ninnolo dellatecnica ci fa dimenticare che il telefonino mobilepuò nascondere delle insidie. L’uso eccessivo del cellulare può incidere sulla salute.

Cittadini & Salute

Attualità

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nitari mobile e mobile bancari delmondo in via di sviluppo. “Anche du-rante una crisi economica, abbiamo vistoalcun calo della domanda di servizi dicomunicazione", dice Hamadoun TouréSegretario Generale ITU, in occasionedel Mobile World Congress di Barcellonanel febbraio 2010, “e sono sicuro che con-tinueremo per vedere una rapida diffu-sione nei servizi mobili di cellulari, inparticolare, nel 2010, con molte più per-sone utilizzano i loro telefoni per acce-dere a Internet”.Da parte dell’ITU ci si aspettava di

vedere il numero di abbonamenti allabanda larga mobile superare il miliardoa livello globale nel corso del 2010.L’aspettativa si fondava sul fatto che nel2009 erano stati superati i 600 milioni.In coerenza con i tassi di crescita, l’ac-cesso al Web da parte di persone in mo-vimento - tramite computer portatili e

dispositivi mobili intelligenti - si era con-siderato probabile il superamento dell’ac-cesso al Webdai computer desktop entro il2014. “Anche il più semplice, il telefonocellulare di fascia bassa può fare tanto permigliorare l’assistenza sanitaria nelmondo in via di sviluppo”, aggiungeTouré. “Buoni esempi includono l'invio dimessaggi di promemoria per i telefoni pa-ziente quando hanno una visita medica, ohai bisogno di una pre-natale check-up.Oppure utilizzando i messaggi SMS perfornire istruzioni su come e quando pren-dere le medicine complessi come anti-re-trovirali o vaccini. È una cosa semplice dafare, ma fa risparmiare milioni di dollari -e può contribuire a migliorare e anche sal-vare la vita di milioni di persone”. Per quanto riguarda il mobile banking,

mobile in rapida crescita abbonamenti cel-lulari ha fatto sì che ora ci sono un grannumero di persone in tutto il mondo, spe-

cialmente nei paesi in via di sviluppo, chehanno un abbonamento di telefonia mobilema nessun conto in banca - e sempre più, gliabbonati utilizzano i loro telefoni per il set-tore bancario. Insomma, la pratica vorticosadi attivare ogni cosa attraverso il telefoninosupera di gran lunga l’effettualità dei mezzifinanziari disponibili e delle reali cose damuovere attraverso questo grande stru-mento direzionale che è il telefono cellulare.L’esortazione a farne un uso moderato sonooramai inutili. Lo strumento è entrato come fulcro inso-

stituibile della rete in cui consistono le rela-zioni personali di tutti noi. L’unicaesortazione possibile potrebbe essere quelladi moderare le relazioni - umane, sociali,professionali - anche questo abuso po-trebbe riscontrarsi come eccessivo. Maper affermare un paradosso come que-sto non ci sono uffici scientifici autore-voli che tengano. Beatrice Portinari

Cittadini & Salute

Attualità

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Attualità

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Il corpo umano da studiare e ana-lizzare è un bene insostituibile per laricerca scientifica. La formazione digiovani medici non può prescindere daquesto, così come l’analisi delle funzionicorporee può esser terreno di studioanche da parte di professionisti dichiara fama.Per fare questo c’è bisogno di corpi

umani. Nasce così la richiesta da partedelle facoltà di medicina, quindi la pro-posta di una legge firmata da esponentidi entrambi gli schieramenti di arrivarea facilitare le condizioni per disporredel corpo, dopo la morte.

Una volta analizzata la fisiologia, ilcorpo verrebbe restituito ai parenti incondizioni da rispettarne la dignitàdella persona che non c’è più. Sono statipresentati quattro progetti di legge. Lacommissione Affari Sociali della Ca-mera ha preso a cuore il problema.Sotto esame la possibilità di addive-

nire a una “donazione volontaria”:dove i vincoli consistono nel garantire“integrità della salma” e della sua “ri-consegna” alle famiglie, una volta ter-minati gli studi. Il nostro ordinamentonon ha norme specifiche per manife-stare la propria volontà, diversamente

da quanto è previsto per la donazionedi organi. Si prevede un testamento olo-grafo, quindi senza necessità di andaredal notaio. Non si capisce bene perchèper un progetto condiviso, dichiarate-mente bipartisan, debbano essere pre-sentati diverse proposte di legge. Segnal’incapacità della classe politica di saperrispondere per tempi utili a un’esigenzasulla quale non sono in opera problemidi dissenso etico. Il corpo viene stu-diato, analizzato, approfondito da pro-fessori e discenti al fine di averedimestichezza con la materia umana. La mancanza di preclusioni ideologi-

che - l’autopsia, come dovere di appu-rare circostanze sospette di una morte, ègià praticata. Si tratta di farla diventarepratica comune. Piccarda Donati

Un dono post mortem, il proprio corpoIn Parlamento è in esame la proposta bipartisanche arriva dagli Affari Sociali, non dalla Salute. Il mondo medico ha bisogno di fisici sui quali poterformare le nuove leve della scienza di Esculapio

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Arriva dall’Australia e non si pre-senta come un santone, ma comeuna persona che ha studiato ilproblema e può proporre soluzioniai coltivatori, agli studiosi, a chiun-que abbia a cuore la corretta ali-mentazione. Il tema è Fertilità della Terra-Produ-

zione Agricola-Alimentazione-Salute.L’organizzazione di Slow Food-Italia,Anagribios-Coldiretti in collaborazionecon Associazione Agricoltura Biodinamica,Agricoltura Vivente, Centro Luigi Forenzaed Enti Locali.In giro per l’Italia dal 20 maggio al 16

giugno, Alex Podolinsky ha perfezionatoil “metodo biodinamico australiano”.

Si tratta di un metodo praticabile inmoderne condizioni di agricolturaestensiva.Col suo metodo riesce a sviluppare

una crescita professionale dell’agricol-tore stesso, osservatore e principale re-sponsabile delle scelte nella propriaazienda in chiave olistica. L’Agricoltura Biodinamica si distin-

gue da quella Biologica per una mag-giore cura del terreno ai finidell’incremento e miglioramento dellasostanza organica, per l’uso di conciminaturali, sovesci e macchine agricolevolte a ossigenare il terreno piuttostoche rivoltarlo, per un’attenzione ai cicliastronomici. Se affrontata con metodo

rigoroso la Biodinamica porta a risul-tati chiaramente visibili, spesso in unbreve lasso di tempo: formazione dihumus, ristrutturazione del terreno,riorganizzazione complessiva del-l’azienda agricola, abbattimento di co-sti e aumento della produttività. Labiodinamica è un buon affare, non soloper la salute. Maria Luisa Forenza

Coltivazione biodinamica: alimentazione sana!Il profeta del metodo di coltivazione naturale,Alex Podolinsky, in tour di conferenze in Italia

Curiosità

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Cittadini & Salute

Eterni giovani

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Ma c’è una differenza. I portieriper poca dimestichezza con lacorsa hanno un agonismo diversodai calciatori pedatori. Dopo Mal-dini, Costacurta, sono sempre più i cal-ciatori professionisti quarantenni. Acosa è dovuto? Al codice genetico? Aisistemi di allenamento? Alla fortuna dinon avere avuto infortuni? Alla disci-plina a cui solo pochi sportivi si sotto-pongono? Sta di fatto che il ManchesterUnited vuole rimandare di almeno unaltro anno il ritiro di Ryan Giggs. Bastadare un’occhiata ai numeri del “WelshWizard”, nato il 29 novembre del '73,per capire che si ha di fronte una car-riera sensazionale. Con oltre 800 pre-senze con i Red Devils, il caso dilongevità sportiva del gallese ha cono-sciuto venti anni di Manchester. Osservando altri sportivi avere un

calo fisico anche prima dei 30 anni,viene da chiedersi il segreto del galleseche, tra l’altro, non si è mai risparmiatoin quanto a corsa e scatti. Sicuramenteil fatto di non aver mai avuto infortunigravi lo ha agevolato, ma anche questodato è una conferma di un professioni-sta serio, che si è sempre allenato e che

ha condotto una vita da atleta. Il gior-nale inglese The Indipendent intervistan-dolo, ha scoperto che il “mago gallese”pratica molto yoga. Oltre a benefici allospirito (eliminare le energie negative afavore di quelle positive), la disciplinaorientale è molto utile per tonificare imuscoli e per evitare infortuni allaschiena. Giggs non é però l’unico an-ziano del calcio europeo ad aver man-tenuto una forma fisica invidiabile, perrestare nel nostro campionato si può ci-tare l’esempio di Javier Zanetti.Il capitano dell’Inter, classe ’73, de-

tiene anche il record di presenze conse-cutive con i nerazzurri, oltre a quelli dipresenze con la nazionale argentina e inSerie A (tra i calciatori in attività). Una carriera che è stata tale grazie

alla cura dei dettagli, come spiega ilcampione in un’intervista alla Gazzettadello Sport rilasciata un anno fa. Per det-tagli si intendono ovviamente tutte lepiccole cose che vanno da una vita re-golare, senza eccessi, alla grande dedi-zione all’allenamento. All’Equipe, inun’intervista recente, Zanetti parla dicome è continuato a crescere tecnica-mente e agonisticamente: “Oggi sono

migliore. Sono cresciuto molto negli ul-timi anni, ho imparato dagli errori checommettevo quando ero giovane”. Infondo, nella voglia di crescere, nell’at-tenzione continua a quel che si fa, senzatralasciare nulla al caso con la convin-zione di aver acquisito tutto. E in fondoquesto è il segreto della longevità diuno sportivo, come di chiunque di noinella vita più ordinaria. Gli somiglianoaltri due campioni di serietà: Alex DelPiero e Francesco Totti. Sebbene menovecchietti di Giggs e Zanetti sonol’esempio che si possono combattere an-che grandi infortuni se si vuole tornaread alti livelli. Questa la dimostrazioneche la longevità di uno sportivo è instretta relazione con la sua applicazione“fuori dal campo”. Il nuotatore MarkSpitz, classe 1950, dopo aver vinto tuttoalle Olimpiadi di Monaco del ’72, tentòla clamorosa rentrée alle Olimpiadi diBarcellona, nel 1992, alla veneranda etàdi 41 anni. Gli avevano offerto unaborsa di un milione di dollari se fosseriuscito nell’impresa. Aveva già bevutotanti avversari statunitensi che pote-vano essergli figli. Ma stavolta Spitznon ce la fece. Forse il business, le scom-messe, il mondo del cinema non agevo-lano affermazioni così importanti chearrivano dallo spirito, non dalla conve-nienza monetaria. Giulio Dionisi

Quarantenni da record!La finale di Champions League ha visto l’annunciato ritiro del quarantenne Van der Sar e la conferma del trentottenne Ryan Giggs.

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Intolleranza alimentare. I sintomiStanchezza, sonnolenza, ritenzione idrica, malessere gene-

rale, gonfiore, sudorazione, acne, dermatiti, obesità. Ma cisono altri disturbi sull’apparato muscolo-scheletrico, neurolo-gici e psicologici. Tutte queste manifestazioni possono esserderivate da intolleranze alimentari. Più comunemente disturbigastrointestinali, stitichezza, malassorbimento, aerofagia. Altri legami tra intolleranza e disturbi neurologici sono ora-

mai noti, come ansia, depressione e cefalea.I risultati ottenuti su pazienti che hanno eseguito il test delle

Intolleranze sono sorprendenti. Il 70% di coloro che si sono sot-toposti all’esame ha eliminato i disturbi, ma soprattutto ha ac-quisito un modo diverso di nutrirsi con importanti beneficiquali, perdita di peso, maggior efficienza fisica, miglioramentodei parametri clinici spesso fuori limite: colesterolo, trigliceridie glucosio nel sangue. Bene effettuare il Test per le IntolleranzeSapere cosa ci procura malessere è un beneMa decisivo il parere dello Specialista della Nutrizione. Saper

valutare la gravità delle intolleranze qualora siano presenti e so-prattutto sappia consigliarvi come sostituire e alternare gli ali-menti nella dieta.

Il significato di intolleranza alimentareAllergia da alimenti è un’espressione che si associa a manifesta-

zioni fisiche importanti, in cui l’organismo evidenzia di rigettareun determinato alimento. La forma più conosciuta è quella di tipo1 o IgE mediata. Ne soffrono solo 1.5% delle persone. Dà mani-festazioni importanti come sensazione di soffocamento, chiazzesulla pelle, vomito e nei casi più gravi, shock anafilattico. Ma inmodo molto più diffuso esiste una forma di allergia alimentare ri-tardata che riguarda il 45% delle persone. Compaiono quantità ec-cessive di IgG specifiche nei confronti di determinati alimenti.(Con IgG si intendono le immunoglobuline G, cioè anticorpi speciali,molecole dedicate alla risposta immunitaria). Le IgG possono arrivareai più disparati organi e tessuti. Quando accade provocano di-sturbi con sintomi. Quando uno o più fattori si combinano tra lorochi ne paga le conseguenze è l’equilibrio microbico-intestinale. Avviene quel processo chiamato DISBIOSI. (Con disbiosi si in-

tende un’alterazione della popolazione microbica intestinale nostra al-leata a favore di ceppi patogeni). Con la disbiosi la barrieraintestinale diminuisce come efficienza. Diventa permeabile,porosa ed incapace di trattenere i macroelementi. Il nostrointestino diviene meno resistente ai virus, batteri, parassiti,funghi e all’infezione da Candida.

Rubrica Prevenzione & SalutePrevenzione & Salute vuole informare, in maniera semplice ed efficace,

sulla prevenzione e sul modo di combattere le patologie più diffuse del terzo millennio.

Dottoressa Helen CostanziSpecialista della Nutrizione

GRUPPO EUROMEDVia Roma 186 (Guidonia Montecelio)Tel. 0774 [email protected]

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Il cibo, tra Intolleranza e Allergia

Capire l’alimento che rifiuta il tuo organismo, ti cambia la vita.

Test e consulenza con il nutrizionista per sentirti in forma.

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L’Alzheimer è una malattia degenerativa, progressiva ed irrever-sibile che colpisce il cervello.La diagnosi è clinica. Non ci sono ad oggi marcatori certi, emato-chimici o strumentali, di malattia.È la forma più frequente di demenza e si caratterizza per:• graduale declino delle funzioni cognitive • comparsa di disturbi dell’umore, psichici e delcomportamento • progressiva perdita della capacità di vivere autonomamente.

QUALI SONO I CAMPANELLI DI ALLARME?Perdita di memoriaÈ normale scordarsi un appuntamento. Diventa preoccu-pante se le dimenticanze sono frequenti o si è spesso confusie non si riesce più a fare le cose di tutti i giorniDifficoltà nelle attività quotidianeDimenticare una volta la pentola sul fuoco è distrazione. Maai malati di Alzheimer capita di cucinare un pasto, scordarsidi servirlo o di averlo preparato.Problemi di linguaggioÈ normale avere un nome sulla punta della lingua. Il ma-lato di Alzheimer, però, non ricorda parole semplici o lesostituisce con altre illogiche: come zuccotto al posto dicappotto.Perdita del senso dell’orientamentoNon è preoccupante sbagliare la fermata dell’autobus. Loè se si perde la strada di casa o non si capisce dove ci sitrova.

Perdita della capacità di giudizioPuò succedere a tutti di uscire di casa con il golf messo al rovescio.Chi è malato, però, indossa, per esempio, due giacche d’estate o in-fila l’accappatoio al posto del soprabito.Problemi con i soldi e i calcoliIl malato di Alzheimer non riesce più a distinguere tra unoe cento euro. Cancella dalla mente dei numeri e anche unasemplice somma lo mette in crisi.Mettere la cosa giusta nel posto sbagliato e non ricordarsidi averlo fattoCercare gli occhiali e poi accorgersi di averli in testa è pura sba-dataggine. Chi soffre di Alzheimer, invece, ripone gli oggetti inluoghi strani, per esempio, il ferro da stiro in frigorifero.Cambiamenti improvvisi e immotivati dell’ umoreCapita a tutti di svegliarsi con la luna storta. Ma nei malatigli sbalzi d’umore assalgono ogni giorno, di colpo e senzaapparenti motivi.Cambiamenti di personalitàInvecchiando certi difetti si accentuano, ma l’Alzheimercambia completamente il carattere. Chi ne soffre, da tran-quillo può diventare irascibile, diffidente.Mancanza di iniziativa e perdita di interessi Non si tratta solo di non avere più lo spirito di un tempo. Il malato di Al-zheimer perde interesse in quello che fa. Per esempio, inizia a trascurarela casa. In presenza di uno o più campanelli di allarme è opportuno par-larne con il proprio medico, che valuterà se indirizzare presso un Cen-tro UVA (Unità Valutativa Alzheimer) per gli accertamenti del caso.

Italian Hospital GroupCENTRALINO 0774 38.61 FAX 0774 38.61.04188, Via Tiburtina 00012 Guidonia (RM)www.italianhospitalgroup.it

Centro Demenze - Unità AlzheimerItalian Hospital Group

La malattia di Alzheimer: i campanelli di allarmeDott. G. Carbone – Medico Responsabile Centro Demenze – Unità Alzheimer Italian Hospital Group

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RICERCA

Il rischio aumenta con le carni la-vorate: più 36%. A sostenerlo è ilContinuous Update Project (CUP). Lanotizia sulla quale Umberto Veronesi daventi anni continua a ribattere - “man-giare carne fa ammalare di cancro”, - èrimbalzata sulle agenzie di tutto ilmondo, ha occupato spazi importanti intutti i notiziari ed è stata vista come ilriscatto dei vegetariani. La notizia nella notizia però consiste

nel fatto che lo studio non consiste nellasolita ricerca di biologi che vogliono farparlare di loro attraverso una pubblica-zione con esiti sensazionalistici. Lo studio è il più grande realizzato

sull’argomento. Ha preso il via da unaricerca molto approfondita del World

Cancer Research Fund (WCRF) dove hacollaborato l’American Institute for Can-cer Research’s (AICR). Con carni lavoratesi intendono quelle viene affumicata,salata o vengono aggiunti conservantiper consentire al prodotto di mante-nersi. Sono carni lavorate: gli insaccati,alcuni tipi di salsicce e i wurstel. In sostanza, la carne rossa e gli ali-

menti trasformati a base di carne au-mentano il rischio di cancroall’in testino. Lo sapevamo, i migliori ri-cercatori che lo dicono da anni. Ma ora che è stata compilata una ri-

cerca importante come questa l’argo-mento sarà un tormentone sul qualedovranno regolarsi alimentaristi, risto-ratori, oltre che dietologi. Chi però ama

la carne cruda può limitarne il consumocon 500 grammi cotta a settimana checorrisponde a 700-750 grammi di carnecruda -. Tradotto in bistecche fa 5 o 6porzioni medie. L’argomento è diventato un tormen-

tone ed è dibattuto in ogni assise di spe-cialisti. Ultima in ordine di tempo quella del

9 e 10 aprile a Cortina dove si è tema-tizzato il rapporto tra alimentazione ecancro. Organizzato dagli oncologi delnordest italiano tra gli alimenti messi al-l’indice ci sono le carni rosse, specie seconservate. Le carni bianche, non hanno gli stessi

effetti negativi e il pesce è protettivo. Il sovrappeso e l’obesità sono tra le

principali cause del cancro, più dellosmog e di chi fuma le sigarette. Il 30%delle neoplasie è collegabile allo stilealimentare delle persone. Luise Salomè

Allarme per i consumatori di bisteccheIl rischio di tumore all’intestino aumenta del 17%con l’abitudine di mangiare 100 grammi di carnerossa al giorno

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Prevenzione

Il numero dei casi di tumore delcavo orale, insieme a laringe e faringe,è arrivato al dieci per cento delle neo-plasie maligne, negli uomini. Il quat-tro per cento nelle donne. Questo nel mondo. Nel nostro Paese

sono diagnosticati ogni anno circa4.500 casi di tumori alla bocca da cuiderivano 3 mila decessi.Il problema è che questo tipo di can-

cro solitamente è diagnosticato tardi.A parlarcene Rosa Maria D’Isanto,medico chirurgo specializzata inOdontostomatologia, direttrice sanita-ria del laboratorio odontoiatrico di viaGalletti a Villanova di Guidonia.Innanzitutto esistono diverse cause

o fattori per l’insorgenza della patolo-gia tumorale: agenti esterni (fumo disigarette, sigari, radiazioni, alimenti), opredisposizioni familiari, oppurecause iatrogene come ricostruzioni in-congrue. Rosa Maria D’Isanto spiegaperché c’è differenza tra la causa de-terminante delle sigarette e dei sigari:“Oltre gli effetti cancerogeni ricono-sciuti al fumo in genere, i sigari sonocancerogeni anche per il fattore-caloreche riesce a sviluppare lesioni sul lab-

bro inferiore. Si pensi che fu registrataun’insorgenza, di casi in pastori sardiche di notte fumavano sigari anche inmodo capovolto per evitare di farsi av-vistare dal luccichio prodotto dal si-garo acceso”.Ma una causa meno letteraria

guarda invece alle lesioni del cavoorale, molto spesso determinate da ri-costruzioni incongrue. “Quando le ri-costruzioni, metalliche o non, taglianoi tessuti - spiega D’Isanto - In modoreiterato, possono favorire la degene-razione cellulare”. La specialista in pa-tologie medico odontoiatriche tiene arilevare che “molte leucemie e linfomihanno come prima sede di insorgenzacancerosa proprio il cavo orale. Se sot-tovalutate queste patologie si diffon-dono tanto da diventare malattieincurabili, per questo è importante laprevenzione”. C’è un altro fattore di attenzione im-

portante che il dentista deve ricono-scere per tempo per indirizzare ilpaziente all’oncologo specializzato inchirurgia maxillo facciale: “Le ghian-dole salivari possono degenerare e for-mare tumefazioni. L’importante è

intercettare la lesione per tempo e sta-bilire immediatamente quella che puòessere la causa di un malessere benpeggiore di quello riscontrato nel cavoorale”.In sostanza: un cancro all’interno

della bocca se riconosciuto per tempopuò essere curato con successo. Inquesto caso ci sono molte possibilità diguarigione. Sottovalutare, ferite chenon si rimarginano o protesi impreciseche danno fastidio e procurano feritecostanti, può comportare ritardi nelladiagnosi. Ma è pur vero che la sotto-valutazione dei sintomi dipende dallascarsa conoscenza di questo tumore.La diagnosi fatta in casa non aiuta. C’è bisogno di uno specialista. Per

questo il mese della prevenzione. È la lingua la parte del cavo orale

più spesso coinvolta in neoplasie. I car-cinomi linguali sono il 30 per centocirca di tutti i carcinomi orali. E qui en-tra l’insorgenza del fumo da sigaretta,spiega sempre Rosa Maria D’Isanto:“Il tumore del cavo orale è più fre-quente in persone che fumano tabaccoe consumano alcolici. Non dobbiamocreare allarmismi né stabilire una con-sequenzialità diretta. Però va detto chela coesistenza di queste due abitudinimoltiplica il rischio di sviluppare neo-plasie orali”. Francesca da Polenta

Cancro alla bocca, prevenirlo!La settimana della prevenzione promossa dall’ANDI siprolunga per tutto il mese, nel laboratorio di Villanovain via Galletti. Visite specialistiche gratuite con RosaMaria D’Isanto, medico e Odontostomatologa

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Attualità

Al momento in cui chiudono i lavoridella redazione di questo numero (8giugno) le agenzie danno in forte di-minuzione il numero dei contagiati.Ma sono 1.800 le persone ammalate inospedale. Molti di questi avranno segni ir-reversibili della malattia contratta dal bat-terio: si prevede in molti casi la perdita difunzionalità dei reni. Non si prevedono itempi per la conclusione della certifica-zione epidemiologica ed è tutta da stabi-lire la natura batteriologica di questapeste tedesca. Anomalo anche il fatto chea fronte di 23 morti (il dato è riferito sem-pre al momento della chiusura del gior-nale) nella Germania del nord, ci sia soloun caso svedese di morte. Tutti gli ammalati hanno avuto un pas-

saggio ad Amburgo. Smentita la primamessa all’indice del cetriolo spagnolo, con-futata anche la tesi dei germogli di soia, illume dei ricercatori si muove sul buiodelle possibilità logiche. Va detto che gliEscherichia coli non sono animali cattivi.Gli Escherichia coli sono abituali fon-

damentali e benefici germi che abitanonormalmente in noi e partecipano al me-tabolismo del corpo umano, e senza iquali non ci sarebbe possibile vivere.

Ma, come tutti gli altri batteri, formanouna grande famiglia, all’interno dellaquale esistono differenze legate al “siero-tipo” (vale a dire la risposta a certi anti-corpi) e identificabili attraverso il DNA.Quando parliamo di Escherichia coli par-liamo quindi di centinaia di individui di-versi, la cui stragrande maggioranza èbuona e innocente. Ne conosciamo solodue o tre tipi cattivi, come quello sospettatoall’inizio di questa storia. Il problema per l’organismo consiste nel

fatto che produce una tossina molto nociva.Lo fanno tutti gli Escherichia coli, quasitutti in quantità trascurabile, ma stavoltasiamo di fronte a un veleno potente che dàproblemi di per sé. Chi è contagiato nonsoffre solo le conseguenze della forte diar-rea, ma subisce una tossinfezione che puòdiventare fatale. In passato, i tipi di Esche-richia coli più pericolosi li avevamo sem-pre trovati in certe carni mal cotte. Ad aver influenzato la selezione dei

germi ha concorso sicuramente la pressioneambientale, di cui gli antibiotici sono parte.Questo tipo così nocivo di Escherichia coliè stato identificato come resistente ad al-cuni antibiotici fa pensare che qualche con-tatto con quelle sostanze ci sia stato.

I primi cenni che debbono mettere in al-larme sono la dissenteria emorragica. Èquesto uno dei più forti indizi per i quali èbene farsi visitare da un centro medico ac-creditato per questo tipo di cure e terapie. Ilbatterio è presente nella parte inferiore del-l’intestino degli animali. Il primo allarmeche è stato dato arriva il 25 maggio, quandogià si contano tre morti. Le autorità tede-sche hanno alzato il livello di guardia percercare di limitarne la diffusione. Le regionipiù colpite sono quelle della Germania set-tentrionale, Schleswig-Holstein e Bassa Sasso-nia. Il 26 maggio arrivano le primerilevazioni dalle autorità sanitarie tedesche.Secondo l’Istituto di Igienedi Amburgoil batterio arriva da alcuni cetrioli chevengono dalla Spagna. La tesi crea un in-cidente diplomatico con la Spagna, poicon la Russia che emette un embargo neiconfronti di tutti gli ortaggi europei.Dopo quattro giorni l’allarme-cetriolo

rientra, ma non i danni prodotti all’eco-nomia. Qualche giorno e viene indicatanei germogli di soia il contenitore delbatterio-killer. Anche questa tesi è smon-tata dopo quarantottore. In questa ricercaeccelle l’Istituto Superiore di Sanità ita-liano, nella sede di Roma, che in duegiorni individua il batterio. Gli altri cen-tri hanno bisogno di sei giorni. Ed è iltempo il vero avversario di questa ri-corsa al batterio killer. Gertrude Stein

Paura da contagio, in GermaniaLa corsa a stroncare l’epidemia che deriva da unceppo del batterio fecale Escherichia coli (Ehec)coinvolge tutta l’Europa ma ha prodotto dannieconomici e diplomatici da stabilire.

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Sull’Epatite C il 46esimo Congressodell’European Association for the Studyof the Liver ha sancito che esiste unterzo farmaco ed un quarto dedicato arafforzare la terapia attuale. Con questofarmaco si aumenta del 20-30% le probabi-lità di curare i malati di epatite. Si è riuscitianche ad eliminare il virus in tutti i pazientiche in precedenza non avevano risposto ainterferone e ribavirina somministrati dasoli. In relazione all’Epatite B ci sono co-munque buone notizie. Ci si basa sulla tera-pia dell’interferone e degli antivirali.L’interferone ha successo limitato. La ma-

lattia si mantiene nel tempo ma è tenutasotto controllo. Grazie a entecavir si è verifi-cato che malati in trattamento da 3 a 6 annihanno visto regredire la fibrosi. I casi nonsono molti, ma si è registrata anche una re-gressione della cirrosi. La medicina oggicontrolla che la malattia non proceda o nonsi replichi il virus. Per fare questo bisognaallora continuare la terapia antivirale atempo indeterminato. Ma esistono altri ele-menti condizionanti per la crescita dell’epa-tite. L’alcol è il primo elemento nell’EpatiteC. Il dismetabolismoma anche l’alterazionedel metabolismo dello zucchero che è defi-

nita “insulino-resistenza”. Le steatoepatiteconseguente al dismetabolismo sono in au-mento in Italia. La presenza in una personacon infezione da HCV può incidere sullaprogressione della malattia. I fattori meta-bolici sono fondamentali nell’Epatite C, manon vanno sottovalutati neanche nella B.Basti pensare all’insulinoresistenza, condi-zione in cui l’insulina è presente nel sanguein quantità più elevate. Nelle donne la ma-lattia ha cambiamenti nelle diverse fasi dellavita. Le reazioni delle persone di sesso fem-minile alla malattia e ai sue terapie sono di-verse per le diverse età. Di qui si è rilevatoche l’azione più efficace di contrasto con-tro l’epatite C avviene quando si è supe-rata la fase di gravidanza, senza aspettarela menopausa. Piccarda Donati

RICERCA

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Nuovi farmaci, contro l’epatite B e COsservando alcuni fattori caratteristici della malattia e bloccandoli, migliora la capacità di controllare la malattia. Lo studio di European Association for the Study of the Liver.

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Curiosità

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Garantisce la perdita di nove chiliin sei settimane. Le star di tutto ilmondo l’hanno adottata e ora vieneimportata dall’Europa. La seguono personaggi del jet set sta-

tunitensi come Madonna, GwynethPaltrow, Lady Gaga, Reese Wither-spoon, Jennifer Aniston per arrivare inEuropa con la reginetta del pop britan-nico Cheryl Cole.Difficile decifrarne l’eventuale effetto

negativo per la salute, visto che lanuova tendenza dietetica è stata appenalanciata. Non è una novità assoluta per-ché la tipologia alimentare completa perneonati ha altri precedenti come si-stema alimentare per adulti, special-mente in stato di convalescenza damalattia o intervento chirurgico.La trovata è di Tracy Anderson, per-

sonal trainer di Gwyneth Paltrow eMadonna. Il principio consiste nelladistribuzione dei pasti in piccole por-zioni di omogeneizzati di carne, fruttao verdura.Un pasto ipocalorico al giorno è quello

consentito. Deve però essere ipocalo-rico. La conseguenza certa si legge neiflussi commerciali: le vendite di omo-

geneizzati, piuttosto che il porridge perbebè, sono aumentate nelle ultime setti-mane.D’altra parte è anche vero che gli

omogeneizzati per bambini consentonodi evitare grassi, zuccheri e sale. Gliomogeneizzati passano attraverso con-trolli più serrati che il resto del settorealimentare. Il contenuto controllato di100-150 calorie ogni barattolo consentedi controllare al millimetro l’ingressonutritivo nell’organismo. Jennifer Ani-ston dice di averne mangiati 14 algiorno e così essere arrivata alla linea fi-sica per lei indispensabile nel ruolo delsuo ultimo film. Laconico e sprezzanteil commento del British Dietetic Associa-tion: “chi segue una dieta simile ha pro-babilmente qualcosa in comune con ineonati e, di conseguenza dovrebbe cre-scere”. D’altra parte la Baby Food Diet diper sé non avrebbe grosse controindi-cazioni, si ritiene che possa avere deicontro effetti negativi sull’umore: ma-sticare e diversificare nei sapori offresensazioni che rendono le ordinarieesperienze del quotidiano meno gra-vose o addirittura piacevoli. Il circodelle diete possibili non è davvero con-

cluso. Alla prossima trovata, prima chel’estate arrivi, inesorabile e con lei la ve-rità di fianchi un po’ rotondi ma perchéindicativi di una vita vissuta veramente.Una lezione di stile su come si man-

tiene la linea evitando rincorse affan-nose contro il verdetto della bilancia èdata dalla neo-contessa Pippa Middle-ton. Altro che diete forsennate! Pippa simantiene a suon di sport che pratica an-che in gare pubbliche. E proprio là,dove nacque Winston Churchill che sivantava di aver accompagnato tutti isuoi amici al loro funerale per non avermai fatto sport, Pippa Middelton lan-cia il nuovo stile di noblesse oblige. Vestire i panni democratici di una ca-

nottiera, prendere il pettorale con un nu-mero qualsiasi - 6642 - e impegnarsi inuna gara di Triathlon. Tutto questo il 5giugno nel parco di Blenheim Palace, aWoodstock nella contea di Oxford. Lascia però a desiderare però la per-

formance sportiva. Il tempo di 25 mi-nuti e 30 per cinque chilometri! Untempo da passeggiata per un corridore.Da un fisico filiforme come il suo ci siaspettava qualcosa di meglio. Va detto che la neo-contessa ha di-

sputato anche una gara di nuoto da 750metri e venti chilometri in bici. In ognicaso, sempre meglio dell’omogeneiz-zato!Margaretha Geertruida Zelle

Omogeneizzati, l’ultima follia dietetica L’ultima nevrosi da dimagrimento dei vip sichiama Baby Food Diet. Consiste nell’alimentarsia base di pappette per bimbi. Pippa Middleton ciinsegna che per nevrosi e dieta è meglio lo sport.

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RICERCA

Sono elementi radioattivi e forte-mente lesivi per la salute. Si calcolache chi fuma 20 di queste sigaretteal giorno avrebbe lo stesso effetto dichi facesse 25 radiografie al toracein un anno. Gli antiproibizionisti del ta-bagismo la prenderanno come l’enne-sima crociata in risposta al recente datoper cui in Italia ci sono più fumatori chel’anno scorso. Un colpo per terrorizzare edistogliere dall’abitudine di fumare siga-rette. Sta di fatto che il Polonio alfa-ra-dioattivo 2010 si trova nei fertilizzantiusati nelle piantagioni di tabacco - ric-chi di polifosfati contenenti radio epiombo. Con la combustione delle siga-rette il fumo diventa radioattivo epiombo e polonio raggiungono l’appa-rato broncopolmonare, fissandosi so-prattutto nelle biforcazioni dei bronchisegmentari. Qui, in combinazione conaltri agenti, si manifesta la sua attivitàcancerogena. Lo studio, non a caso, èstato presentato il 31 maggio durante laGiornata mondiale contro il tabacco ce-lebrato in diversi istituti di profilassi ecura delle malattie polmonari in Italia.Infatti il 31 maggio è la giornata in-

detta dall’Organizzazione Mondiale

della Sanità per combattere il fumo, unmale che in Italia causa 80 mila decessil’anno e che purtroppo è in aumento frai giovani: quasi il 16% inizia prima dei15 anni, autodistruggendosi. Il fumoinoltre procura danni a cervello, ferti-lità, udito e i rischi nelle gravidanze.Dalla lotta al tabagismo nasce la Con-

venzione Quadro sul Controllo del Ta-bacco che riafferma il diritto di tutte lepersone al più alto standard di salute evincola i Paesi che vi hanno aderito conimpegni precisi, tra i quali: proteggerele persone dall’esposizione al fumo ditabacco, informarle dei rischi che cor-rono in termini di salute, aiutare tutticoloro che vogliono smettere di fumare.È diffusa la coscienza dei danni da

fumo, e le statistiche confermano che èun killer silente e pericoloso: il fumo ri-sulta la seconda causa di morte a livellomondiale ed attualmente alle sigaretteè attribuibile il decesso di un adulto sudieci. Di qui l’Istituto Superiore di Sanità

ha fatto uno studio statistico e psicolo-gistico degli abituali consumatori di si-garette. Mediamente, chi fuma hainiziato a 17 anni, influenzato dagli

amici, fuma mentre guida ma non da-vanti ai bambini, non vuole smettereperché gli mancherebbe la compagniadella sigaretta, non conosce i centri an-tifumo ed è contrario ad estendere il di-vieto nelle aree pubbliche aperte. A fronte degli 11,8 milioni di tabagi-

sti, pari al 22,7% della popolazione, sicollocano 7,8 milioni, pari al 15% dellapopolazione, che hanno smesso di fu-mare da più 6 anni, per motivi di saluteo per una maggiore consapevolezza deidanni. Secondo la fotografia dell’ISS gliex fumatori non sono stati influenzatiper smettere dai divieti di fumo mahanno smesso senza nessun supporto.Più consapevoli appaiono i giovani e igiovanissimi. L’80,2% dei ragazzi tra i15 e i 24 anni non ha mai fumato. È lapercentuale nettamente maggiore ri-spetto a tutte le altre fasce di età Il 72,8%dei giovani fumatori tra 15-24 annifuma meno di 15 sigarette al giorno. I giovani tra i 15-24 anni rappresen-

tano l’unica fascia di età in cui il nu-mero dei fumatori è diminuito tra il2010 e il 2011 (dal 21,9% al 18,8%).La percentuale dei fumatori che ha

iniziato prima dei 15 anni è diminuitacostantemente negli ultimi tre anni:19,8% nel 2009, 17,8% nel 2010 e15,7% nel 2011.

Fonte: Istituto Superiore di Sanità

Fumare è maleIn uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità si attesta che le prime dieci qualità di sigarette piùvendute al mondo ci sono gli isotopi del piombo210 e del selenio 210

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FARMACIE

GUIDONIAAleandri Viale Roma 140 0774 342955Di Siena CinziaVia Tiburtina, 920774 372116 Altobelli Via Corso Italia, 950774 371811 - 353400De Michele S.Piazza San Giovanni, 37 Montecelio0774 510043Barresi Via Monte Bianco, 590774 363066Ivella Dr. SimonettaLargo Falcone, 50774 300926LorentiVia Colle Nocello La Botte0774 324152PiracciVia Leopardi, 21 Setteville0774 391101Restaino Via Albuccione, 320774 378740Tornaghi Via Maremmana, 153Villanova di Guidonia 0774 528112

Rossetti Laura Via Maremmana, 300 Villanova di Guidonia0774 325418 - 324134Scaramella S.Via Girasoli, 30/32 Guidonia0774 343449Scavolini Viale Roma 84 - 0774 342019Farmacia VitilloMarco Simone Setteville NordVia Anticoli Corrado, 370774368686

TIVOLIBaldinelli MarcoPiazza della Queva, 11Tel. 0774 371020Baldinelli FabioVia Pio IX, 70774 357085Conti dei Dott.ri Le. E G. Valentini Via del Trevio, 78 0774 335093Poggi Via Empolitana, 170774 334323Giovannola Dott. FabrizioVia Campolimpido 0774 380300Minelli Piazza Rivarola, 80774 335213Caricari Via Empolitana, 1260774 314722Pallante Dott. EttorePiazza Plebiscito, 180774 312183

Pangia Raffaele VincenzoVia Bulgarini, 280774 314303Riccardi Zino Via Trieste, 140774 335094Tornaghi Dott. GiacomoVia Nazionale Tiburtina, 1590774 530804Farmacia Sciarra Villa Adriana Via Rosolina, 800774380046Sulsenti Dr. Adriana KM. 34.300, Via Valeria0774 334684De Franceschi Paola12, Via Munazio Planco0774 318558 (parafarmacia)

FARMACIE NOTTURNEOrario prolungato fino alleore 24. Dalle 24 alle 8.30 su reperebilità Scaramella CollefioritoVia Dei Girasoli, 300774 343449Di Siena Villalba Via Tiburtina,92 Tel 0774 372116

OSPEDALI

Ospedale di Tivoli0774 3161Guardia Medica Tivoli0774 313911

Casa della Salute (PrimoSoccorso) Palombara0774 6541Centro Trasfusionale0774 6545497AVIS 800.261.580

PRONTOSOCCORSO

Emergenza Sanitaria 118Ospedale di Tivoli0774 5314397Montecelio Ambulanza0774 345345Associazione Stella Maris0774 325111Croce Blu Guidonia0774 300696Croce Rossa Italiana GuidoniaEmergenza sanitaria 118Richiesta ambulanze 0774 353091Croce Rossa Italiana Tivoli0774 335086

SANITARIETecnomedical s.r.l.Guidonia Via delle Petunie, 5 0774 343375 - Fax 0774 309245Sanitaria Asia GuidoniaVia Numa Pompilio 43/45/47Tel e Fax 0774 346172

Cittadini & Salute

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Servizio ai cittadini

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Sud e Nord hanno di-verse malattie ambientaliche in modo nefasto ca-ratterizzano le latitudini

dello scarpone.“Le immutate ca-ratteristiche del-

l’ambiente, in assenza diopere di profonda ristrutturazione, mantenevano la malarianelle sue periodiche oscillazioni dovute alle piogge, ai rista-gni delle acque e alle calamità”. Con la malaria, male del Sud,anche la pellagra, male del Nord, appare la malattia inestir-pabile, tenacemente radiata nella memoria storica e nell’im-maginario. L’immagine sembra scollata dalla realtà dei dati

numerici forniti dalle inchieste, che parlano di 77 mila pella-grosi nel 1881 e di 41 mila nel 1909: una malattia che si ri-duce, in una popolazione che cresce.Ma la difesa dalla malattia permane blanda, restando ben

lontana dal risolvere alla radice il problema di una malattiache ancora si modella sulla miseria, e rivela tutte le deficienzenella lotta contro la pellagra che nella relazione recante que-sto titolo il clinico Luigi Devoto passa in rassegna, inaugu-rando il II Congresso nazionale delle malattie del lavoro(Firenze, maggio 1909).Fonte: P. Corti, Malaria e società contadina nel Mezzo-

giorno, in Romano, Vivanti, Storia d’Italia, Annali, vol. VII,pag. 278, Giorgio Cosmacini, Storia della medicina e dellasanità nell’unità d’Italia, ed. Laterza Bari, 2005

Fine Ottocento, la lotta contro la malaria e la pellagra

La Pillola

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