classe iii a indirizzo classico liceo mameli … · periodizzazione e contesto storico-culturale...
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CLASSE III A
INDIRIZZO CLASSICO
LICEO MAMELI
A.S.2017/2018
PROGRAMMI SVOLTI
Classe 3A, Anno Scolastico 2017/2018 – LINGUA E LETTERATURA
GRECA
PROF: ELENA SANTINI
METODI E STRUMENTI.LA TRASMISSIONE DEI TESTI.
L’ETA’ ARCAICA.
La Storia,la letteratura.
OMERO.
ILIADE ED ODISSEA,contenuti,temi e personaggi. Genesi e composizione
dei poemi.
Dall’antologia:T1,T2,T5,T10,T20.
ESIODO,vita e opere.
Dall’antologia,T1,T4,T6,T7,T8.
LA FAVOLA,Esopo.
LA POESIA LIRICA.
Genesi,contesto,occasione,funzione.
Scheda:Il Simposio.
I GIAMBOGRAFI.
ARCHILOCO,vita e opere.
Dall’antologia:T1,T4;T5.
SEMONIDE,vita e opere.
Dall’antologia:T10.
I POETI ELEGIACI.
CALLINO,vita e opere.
Dall’antologia: T1
TIRTEO,vita e opere
Dall’antologia: T2
MIMNERMO,vita e opere
Dall’antologia: T5,T6,T7.
LA MELICA ARCAICA
ALCMANE ED IBICO,vita e opere.
Dall’antologia: T1,T3,T10,T13.
MELICA MONODICA,tradizione poetico-musicale.
ALCEO,vita e opere
Dall’antologia: T1,T2,T3,T4,T6,T7,T10.
SAFFO,vita e opere.
Dall’antologia: T12,T13,T14,T15,T16,T17,T18,T20,T22.
Liceo Classico Mameli
anno scolastico 2017-2018
Programma svolto di storia dell'arte
Classe IA
Prof.ssa Tiziana Azzolina
Libro di testo: G. Cricco, F. Di Teodoro, Itinerario nell'arte. Dalla preistoria a Giotto, Vol.1,
Versione Verde, quarta edizione
ATTIVITA' PROPEDEUTICA
Gli elementi del linguaggio visivo
LA PRESITORIA
Periodizzazione
L'arte rupestre
Scultura:
Venere di Willendorft
Graffiti e pittura:
Bisonte policromo della Grotta di Altamira
L'architettura
Le prime forme abitative:
le palafitte
le terremare
Le costruzioni megalitiche:
il menhir
il dòlmen
il cromlech (Stonehenge)
IL VICINO ORIENTE
La Mesopotamia:
Periodizzaione e caratteristiche geo-culturali
I Sumeri
Scultura:
statuetta votiva di Ennatum, re di Lagash in atteggiamento di preghiera
statuetta di Gudea, patesi di Lagash
Architettura:
la Ziggurat di Ur
I Babilonesi
Scultura:
Stele di Hammurapi
Architettura:
Etemenanki (o Torre di Babele)
Porta di Ishtar
Gli Assiri
Scultura:
Servitore che conduce quattro cavalli
Coppia di lamassù
Architettura:
Dur-Sharrukin (Khorsabad)
L'Egitto:
Periodizzazione e contesto geo-culturale
Architettura:
le mastabe
Piramide di Djoser
Piramide di Cheope
Tempio di Amon
Pittura:
La figlia di Menna sulla barca del padre
Il Sarcofago di Henettawy
Scultura:
Micerino e la moglie Khamerer-Nebti
busto di Nefertiti
LE CIVILTA' PRELLENICHE: CRETA E MICENE
Creta
Periodizzazione e contesto storico-culturale
Architettura:
le città-palazzo (il palazzo di Cnosso)
Ceramica:
la pittura vascolare (Pithos nello stile di Kamares, Brocchetta di Gurnià, Rhyton a testa di
toro)
Pittura:
la pittura parietale ((il Gioco del Toro e la decorazione del palazzo di Cnosso).
Scultura:
la scultura votiva (la Dea dei Serpenti)
Micene
Periodizzazione
Architettura:
le città-fortezza (Micene e la Porta dei Leoni, le mura e l' acropoli di Tirinto)
le tombe a tholos (il Tesoro di Atreo)
Oreficeria:
Tazza di Vafiò
le maschere funebri
LA CIVILTA' GRECA
Periodizzazione
Il Periodo di formazione
Contesto storico (la nascita delle poleis)
Ceramica e pittura vascolare:
lo stile geometrico ( Anfora del Lamento funebre)
L'età arcaica
Contesto storico
Architettura:
il tempio e la sua evoluzione (gli ordini architettonici: Heraion di Olimpia, tempio di Athena
Aphaia a Egina, Basilica di Paestum, Artemision di Efeso.
Scultura:
Kouroi e Korai (la corrente dorica: Kleobi e Bitone; la corrente attica: il Moschophoros; la
corrente ionica: il Kouros di Milo e l' Hera di Samo.
La stile severo (la statuaria prima del Doriforo)
Scultura:
Efebo di Kritios
Zeus di Capo Artemisio (approfondimento sulla tecnica della fusione a cera persa)
Bronzi di Riace
Discobolo di Mirone
L'età classica
Contesto storico-culturale (l'Atene di Pericle)
Scultura:
Policleto di Argo: il canone del Doriforo, l'Amazzone ferita
Fidia: Amazzone ferita, Athena Parthenos, le sculture del Partenone
Architettura:
Il Partenone e l'Acropoli di Atene
La scultura del IV secolo
Contesto storico (la crisi della polis)
Prassitele: Afrodite Cnidia
Skopas: Menade danzante.
Lisippo: Apoxyomenos
L' Ellenismo
Contesto storico-culturle (la diffusione della Koinè ellenistica)
Scultura:
il Donario di Attalo I (Galata morente e Galata suicida)
Laocoonte
LA CIVILTA' ROMANA
Periodizzazione
Urbanistica:
Roma e l'immagine della città
la fondazione di una città romana
la centurazione
Roma, 7 giugno 2018
Firma del docente Firma dei rappresentanti
__________________________ _________________________
Materia: Scienza motorie e sportive
Insegnante: Patrizia Filauro Classe I A
OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA
IN TERMINI DI CONOSCENZE
Sviluppare un’attività motoria complessa (perfezionamento delle capacità condizionali e coordinative) Con la
consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Conoscere ed
applicare le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi. Affrontare il confronto agonistico con etica sportiva
rispettando le regole del fairplay. Svolgere ruoli di direzione, gestione ed organizzazione. Assumere stili di
vita e comportamenti adeguati nei confronti della propria salute. Adottare comportamenti responsabili.
IN TERMINI DI COMPETENZE
Sapere esprimere un’attività motoria complessa. Saper praticare giochi sportivi applicando adeguate
strategie. Sapere affrontare il confronto sportivo con etica e fairplay. Sapere conferire il giusto valore
all’attività motoria e sportiva. Saper applicare le conoscenze dei principi generali di una corretta
alimentazione e di co0me utilizzarlo nell’ambito dell’attività. Sapere assumere comportamenti corretti nei
confronti dell’organizzazione del proprio tempo libero. Saper mettere in atto comportamenti responsabili nel
rispetto del patrimonio ambientale. Saper utilizzare strumenti tecnologici preposti nelle diverse attività
sportive.
METODI, MEZZI E STRUMENTI ADOTTATI
Il mio operato ha seguito le nuove indicazione nazionali che invitano ogni insegnante a ricercare un
collegamento tra scuola università e mondo del lavoro. La mia azione didattica è stata quindi progettata per
competente e si è basata sui nuclei fondati delle scienze motorie. Ho ricercato un percorso, che ha condotto
l’alunno oltre alla consapevolezza della propria corporeità attraverso la sperimentazione delle varie attività
sportive, anche alla capacità di agire in modo responsabile, ragionando e valutando quanto viene posto in
atto, riconoscendone cause ed errori, individuando ed attuando adeguate procedure di correzione ed
assumendosi responsabilità personali. Ho promosso una metodologia di apprendimento ed insegnamento soprattutto di tipo laboratoriale ma
anche lezioni frontali, discussioni guidate, lavori di gruppo. Ho utilizzato l’attrezzatura disponibile e quella
definita di fortuna ed occasionale. VERIFICA E VALUTAZIONE Ho utilizzato una pluralità di modalità di verifiche, tenendo sempre conto del livello di partendo del singolo
alunno. La valutazione delle competenze dello studente l’ho rilevata osservandola da più prospettive. Sul
piano oggettivo ho valutato le prestazioni dello studente impegnato in vari compiti o situazioni. Sul piano
intersoggettivo ho osservato in modo sistematico il comportamento dello studente durante le diverse
attività. Infine sul piano soggettivo, una funzione importante l’ho data all’autovalutazione e riflessione dello
studente sul proprio operato. Al termine ho ritrovato quindi un numero considerevole di dati che ho
trasformato in voto. OSSERVAZIONI GENERALI La vivacità della classe è stata in gran parte risolta grazie ad un lavoro centrato principalmente sulla
motivazione. Ho proposto agli alunni molteplici attività con continue verifiche sul processo educativo. La
classe ha seguito con continuità, costante progressione di impegno ed una partecipazione sempre molto
vivace ma attiva. Il lavoro cosi impostato è risultato ricco di valenze motivazionali, contenutistiche e tecniche
che hanno in molti casi favorito l’abitudine alla pratica sportiva e a considerare l’attività fisica come inclusione
sociale, sana abitudine di vita e tutela della propria salute. Nonostante i problemi relativi alle strutture sportive della scuola, il programma è stato svolto regolarmente e
gli obiettivi e le competenze prefissati nella programmazione all’inizio dell’anno sono stati raggiunti da tutti
gli alunni (dotati in generale di buone attitudini e capacità motorie), nelle ovvie differenziazioni di
potenzialità ed impegno. PROGRAMMA SVOLTO (dettagliato) ➢ Condizionamento organico; ➢ Esercizi di allenamento delle capacità condizionali; ➢ Esercizi di perfezionamento delle capacità coordinative; ➢ Esercizi con la funicella; ➢ Attività sportive: tennis tavolo, pallavolo, calcetto. Regole e fondamenti; ➢ Il Fair Play; ➢ Attività in ambiente naturale: caratteristiche, norme di sicurezza, utilizzo degli strumenti tecnologici
preposti; ➢ Principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale; ➢ Il primo soccorso. Legge 593 REATO DI OMISSIONE DI SOCCORSO; ➢ La salute dinamica. Stato di benessere; ➢ Principali norme per la corretta alimentazione; ➢ Life Style; ➢ Effetti dannosi del fumo, alcool e droga; ➢ Analisi del fenomeno della violenza sulle donne.
L’insegnante Patrizia
Filauro
Classe 3A, Anno Scolastico 2017/2018 – LINGUA E LETTERATURA LATINA
PROF: ELENA SANTINI
Le Origini.
Quadro storico,sociale e culturale,lalingua,testimonianze preletterarie.
Prosa preletteraria,Appio Claudio Cieco.
Età Arcaica.
Quadro storico,sociale e culturale,la lingua.
L’epica e il teatro:LivioAndronico,Gneo Nevio.
TITO MACCIO PLAUTO.
Vita e opere.contenuti delle commedie,personaggi,rapporti con il mondo greco.
Dallìantologia:T1,L’avaro
T5,Il soldato fanfarone.
PUBLIO TERENZIO AFRO
Vita e opere.Contenuti delle commedie.L’interpretazione del teatro terenziano, Lo stile e la
lingua.Dall’antologia:T1,Homo sum
L’evoluzione dell’epica e della tragedia.
Quinto Ennio,vita e opere.
Catone e la storiografia annalistica.
Vita e opere,
Gaio Lucilio e la satira.
Vita e opere.
ETA’ DI CESARE
Quadro storico,sociale e culturale,La lingua.
I neoteroi.
Catullo,vita e opere,
Dall’antologia: T1,T7,T8,T9,T11,T12,T13,T27.
Caio Giulio Cesare.
Vita e opere.contenuti del De bello gallico e De bello civili.
Dall’antologia T2,T3,T18.
Marco Tullio Cicerone.
Vita,opereretoriche,politiche,filosofiche.
Dall’antologia: T1,T2,T4,T9,T12,
Liceo Classico Goffredo Mameli
Classe I A A.S. 2017/18 Docente : prof. Giuseppe Vacca
Programma di Biologia/Chimica
Libri di testo : Silvya S. Mader Immagini e concetti della biologia editore : Zanichelli
A. Post Baracchi , A. Tagliabue Elementi di Chimica editore : Lattes
Mendel e i principi dell’ereditarietàMendel e le leggi base dell’ereditarietà – i singoli caratteri si
trasmettono in maniera indipendente – i diversi caratteri si assortiscono nei gameti in modo indipendente –
le leggi di Mendel e la genetica umana – modelli ereditari complessi ampliano la genetica di Mendel – i geni
sono portati dai cromosomi
La genetica molecolare Il ruolo del DNA nell’ ereditarietà – il DNA è una molecola adatta alla duplicazione
– i geni dirigono la sintesi delle proteine – le mutazioni cambiano la sequenza delle basi nel DNA – i virus e i
batteri sono utili negli studi e nelle applicazioni genetiche
La regolazione genica I procarioti controllano l’espressione genica - negli eucarioti l’espressione genica
specializza le cellule – negli eucarioti l’espressione genica è controllata a vari livelli – nello sviluppo è
importante il controllo dell’espressionegenica – le mutazioni genetiche possono provocare il cancro
Microevoluzione e macroevoluzione La genetica di popolazione spiega la microevoluzione – l’origine di
nuove specie è alla base della biodiversità – l’isolamento geografico può favorire la speciazione – nuove
specie possono evolversi anche senza barriere geografiche –la speciazione può essere graduale oppure
rapida – la speciazione rapida si spiega anche con la genetica dello sviluppo
L’ evoluzione dell’uomo Gli esseri umani condividono molti tratti con gli altri primati – gli esseri umani
hanno postura eretta e cervello voluminoso – homo sapiens coincide con l’ultimo ramo evolutivo dei
primati – gli esseri umani attuali appartengono tutti a un’unica specie
Introduzione alla chimica Che cos’è la chimica - il metodo sperimentale – le grandezze fisiche e la loro
misura – che cosa significa misurare – una misura non è mai esatta – un cenno ai numeri esponenziali – le
cifre significative
Com’è fatta la materia La teoria atomica di Dalton – le sostanze – la tavola periodica degli elementi – gli
stati di aggregazione della materia – sistemi omogenei ed eterogenei
La ricerca delle regolarità quantitative Relazioni quantitative fra sostanze – la legge dei volumi di
combinazione tra gas – la teoria atomico-molecolare - elementi e composti – la massa atomica e
molecolare
Dipartimento di Lettere – Liceo Classico Goffredo Mameli
CLASSE I A
A.S. 2017-2018
PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO
Prof.ssa Elisa Paola Chiarini
Libro di testo in adozione: G. Baldi-S. Giusso(et alii), Il piacere dei testi, ed. Pearson
Ripasso degli argomenti svolti nel precedente anno: alto medioevo, chanson de geste, lirica trobadorica.
Il Medioevo latino, V-XI secolo. Società e cultura, storia della lingua e fenomeni letterari.
L’età cortese, XI-XIII secolo.Società e cultura, storia della lingua e fenomeni letterari, le forme della letteratura cortese, il romanzo cortese-cavalleresco, il Roman de la rose e i fabbliaux, la lirica provenzale.
L’età comunale in Italia, XIII-XIV secolo.Società e cultura, le nuove classi sociali, il tramonto dei vecchi valori culturali, l'intellettuale e il sapere enciclopedico, Il pubblico borghese, storia della lingua e fenomeni letterari:
- la letteratura religiosa nell’età comunale. S. Francesco d’Assisi, 'Cantico delle Creature' (lettura e analisi dal materiale didattico fornito).
- La poesia dell’età comunale.Lingua, generi letterari e diffusione della lirica, la scuola siciliana, i rimatori toscani di transizione, il “dolce stil novo” (Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti “Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira”, “Voi che per li occhi mi passaste ‘l core”), la poesia goliardica, la poesia popolare e giullaresca (Cielo d’Alcamo), la poesia comico-parodica (Cecco Angiolieri).
- La prosa dell’età comunale.
Dante Alighieri.
- La Vita Nova, cap. I, II, X, XI,XVIII, XIX, XXVI, XLI, XLII. - Le Rime. “Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io”, “Così nel mio parlar voglio esser aspro”. - Il Convivio,cap. I,1. - Il De vulgarieloquentia, I, XVI-XVII. - La Monarchia, III, XV, 7-18. - Le Epistole. Epistola XIII a Cangrande della Scala. - La Commedia. Inferno, canti I, II, III, IV, V, VI, X, XIII, XXVI, XXXII (vv. 124-139), XXXIII. Riassunto dei
cantiVII-IX, XI-XII, XIV-XXV, XXVII-XXXI, XXXIV.
Francesco Petrarca.
Le opere religioso-morali:
- Il Secretum, II, III - De vita solitaria, I - De remediisutriusquefortunae
Le opere “umanistiche”:
- L’Africa - Il De virisillustribus
- Epistole, Familiari, IV, 1
Il Canzoniere. Dal Canzoniere, I, III, XVI, XXXV, XC, CXXVI, CCXXXIV, CCLXXII, CCLXXIX, CCCX.
I Trionfi. Il Trionfo della Morte vv. 103-172.
Giovanni Boccaccio.
- Elegia di Madonna Fiammetta, V.
- Il Decameron, Proemio; I, introduzione “la peste”; novelle I,1 “Ser Ciappelletto”; II, 4 “Landolfo Rufolo”; II, 5 “Andreuccio da Perugia”; IV, introduzione “la novella delle papere”; IV,1 “Tancredi e Ghismunda”; IV, 5 “Lisabetta da Messina”; V,8 “Nastagio degli Onesti”; V, 9 “Federigo degli Alberighi”; VI,2 “Cisti Fornaio”; VI,10 “Frate Cipolla”; VIII,3 “Calandrino e l’elitropia”. Recensione su una novella del Decameron,a scelta dello studente, tra quelle indicate.
SCRITTURA: esercitazioni e verifiche di analisi del testo; saggio breve/articolo di giornale; tema di ordine generale.
LETTURA di Italo Calvino, Le città invisibili.
Compiti per le vacanze estive:
Lettura di: Luigi Pirandello, Uno nessuno, centomila; Cesare Pavese, La luna e i falò; Giovanni Verga, Rosso Malpelo; Giovanni Verga, Jeli il pastore; Margaret Mazzantini, Venuto al mondo; Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi.
Svolgere i saggi brevi ed il tema di ordine generale indicati nell’allegato 1.
Gli alunni Prof. ssa
ALLEGATO 1
COMPITI PER LE VACANZE
Classe I A
a.s. 2017-2018
prof.ssa Elisa Paola Chiarini
A. Leggere
Luigi Pirandello, Uno nessuno, centomila.
Cesare Pavese, La luna e i falò.
Giovanni Verga, Rosso Malpelo; Giovanni Verga, Jeli il pastore.
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo.
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi.
B. Tracce per saggi brevi
Sviluppa l’argomento scelto in forma di “saggio breve”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ un titolo alla tua trattazione e indica
la destinazione editoriale (rivista specialistica, relazione scolastica, rassegna di argomento culturale, altro).Il “saggio breve” dovrà avere uno sviluppo di quattro o cinque colonne.
AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
Argomento: Lo scrittore argentino Borges, lo scrittore svedese Lagercrantz e il critico Sapegno dedicano all'episodio di Paolo e Francesca interpretazioni dissimili. Individuate analogie/differenze ed esprimete il vostro punto di vista. Percorso consigliato:
leggere attentamente i giudizi proposti rileggere l'episodio di Paolo e Francesca (Inferno, V)
individuare analogie/differenze fra i testi proposti
argomentare le varie posizioni critiche citando o riassumendo le terzine del V canto e facendo riferimento alla Vita nova
esprimere il proprio punto di vista
DOCUMENTI Documento1 Lo scrittore argentino Jorge Luis Borges intorno al 1940 scrisse dei brevi saggi su Dante. I brani proposti riguardano l'episodio di Paolo e Francesca e la lettura del loro rapporto alla luce della personalissima esperienza d'amore di Dante e Beatrice:
"Beatrice esistette infinitamente per Dante. Dante, molto poco, forse niente, per Beatrice; tutti noi siamo propensi, per pietà, per venerazione, a dimenticare questo penoso contrasto, indimenticabile per Dante. Leggo e rileggo le traversie del suo illusorio incontro [di Dante con Beatrice] e penso a due amanti che
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE 1
l'Alighieri sognò nella bufera del secondo cerchio e che sono emblemi oscuri, anche se egli non lo
comprese o non lo volle, di quella felicità che non ottenne. Penso a Francesca e a Paolo, uniti per sempre nel loro Inferno ("Questi che mai da me non fia diviso"). Con un amore spaventoso, con angoscia, con ammirazione, con invidia, deve aver forgiato questo verso." "C'è qualcosa che Dante non dice, ma che si avverte per tutto l'episodio e forse gli conferisce la forza che ha. Con infinita pietà, Dante ci racconta il destino dei due amanti e sentiamo che prova invidia per quel destino. Paolo e Francesca sono nell'Inferno e Dante si salverà, ma loro si sono amati, mentre lui non ha
ottenuto l'amore della donna che ama, di Beatrice. C'è poi una sorta di vanto nelle parole di Francesca, e Dante deve sentirlo come qualcosa di terribile, perché è separato per sempre da Beatrice. Invece quei due reprobi stanno insieme, non possono parlarsi, turbinano nel nero mulinello senza alcuna speranza, nemmeno - ci dice Dante - quella che le sofferenze possano cessare, ma stanno insieme. Quando Francesca parla dice 'noi': parla pe sé e per Paolo, altro modo di essere uniti. Sono uniti per l'eternità, condividono l'Inferno, e questo a Dante dev'essere sembrato una specie di Paradiso.
Sappiamo che è molto turbato. Poi cade come un corpo morto." ( Jorge Luis Borges, Nove saggi danteschi, Adelphi 2001, pagg. 95-96; 127-128.)
Documento 2 Lo scrittore svedese Olof Lagercrantz intorno al 1960 ha scritto un libro su Dante: Scrivere come Dio e a proposito di Paolo e Francesca esprime un giudizio analogo a quello di Borges:
"Nel poema, Francesca e Paolo, non sono unicamente le immagini riflesse dei due amanti del ciclo d'Artù, Lancillotto e Ginevra: Essi si configurano anche come contrapposti della coppia di amanti per eccellenza della Commedia: Beatrice e Dante. Anche Dante come Francesca era stato preso d'amore per una 'bella persona' e questo amore sarebbe stato determinante per tutta la sua esistenza. Quando Francesca racconta del suo amore e di come si legò per sempre a Paolo, il pellegrino tiene il capo chinato. Quando Virgilio gli domanda a cosa stia pensando, lo udiamo rispondere: 'Ohimè, quanti dolci pensieri, quanto fervore portò costoro - Francesca e Paolo - al doloroso passo'. E' facile comprendere la pensosità di Dante
e lo sfondo personale delle sue riflessioni. Egli aveva visto Beatrice in tutto il fulgore della sua bellezza giovanile e il cuore gli si era risvegliato in petto. Anche lui deve aver desiderato quel genere di felicità e quella comunione che Francesca aveva cercato e trovato …Se qui egli appare così fortemente turbato di fronte a Francesca, è perché riconosce se stesso e la propria vita." (Olof Lagercrantz, Scrivere come Dio, Marietti 1983, pag. 30.)
Documento 3 Natalino Sapegno, sempre a proposito dell'episodio di Palo e Francesca, è di parere diverso: "Ad evitare ad ogni modo le troppo facili e anacronistiche interpretazioni in senso romantico, giova ritenere che il senso totale dell'episodio non si esaurisce nello stato d'animo dei singoli attori che vi partecipano, non nella passione e nell'intenerita debolezza di Francesca e neppure soltanto nella perplessità del personaggio Dante, ma si chiarisce proprio, drammaticamente, nell'incontro di un'anima
vinta dal peccato con un'anima che anela a vincere le condizioni del peccato, e nel giudizio etico, sottinteso ed implicito, ma sempre presente, del Dante poeta che crea i suoi personaggi e sta al di sopra di essi, assegnando a ciascuno la sua finzione esemplare e suscitando di volta in volta una situazione poetica confacente alle ragioni dottrinali del suo assunto." (Inferno, a cura di Natalino Spegno, La Nuova Italia 1985, pagg. 53-54.)
AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Argomento: Perché studiare Petrarca e Boccaccio? DOCUMENTI
Documento 1 Dopo Dante, con Petrarca e Boccaccio e fino almeno all’Ariosto e al Machiavelli, l’uomo e la sua storia terrena, l’uomo e il suo «spazio storico» conquistano sempre di più la loro indipendenza e con consapevolezza sempre maggiore si tende ora a secolarizzare le concezioni della trascendenza e a ricondurle nell’immanenza umana.
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE 2
(Ugo Dotti, Petrarca e la scoperta della coscienza moderna, Milano, Feltrinelli, 1978)
Documento 2 Se tutta l’opera del Petrarca è lo specchio della profonda crisi ideologica della sua epoca, il Canzoniere è espressione di quella crisi in una forma più alta e indiretta, la sua trascrizione in termini mitici e simbolici e cioè in stretto senso poetici. [...] Questa crisi comporta il crollo di un ordine morale e intellettuale, quindi una nuova scoperta dell’individuo e della sua solitudine, cioè, in sede poetica, la scoperta della liricità, intesa in un senso ben altrimenti profondo che non fosse nei trovatori provenzali e nei loro epigoni
siciliani e toscani. [...] Egli [Petrarca] rompe ad uno ad uno tutti gli schemi di una psicologia convenzionale; dissolve il fragile equilibrio di una poetica rigidamente stilizzata; rifiuta il presupposto intellettualistico di un’ideale corte di fedeli d’amore, estremo riflesso del mondo feudale, nel cui ambito s’era elaborata in Provenza, e poi in Sicilia, la forma prima di quell’esperienza di letteratura lirica. In lui l’uomo, la sua passione esclusiva, la sua intima lacerazione, la sua pena insanabile sono presenti con un’aderenza senza paragoni più tormentosa e dolente, più vera e più intensa.
(Natalino Spegno, Storia della letteratura italiana, Milano, Garzanti, 1965)
Documento 3 La pubblicazione del Decameron segna una svolta decisiva nella storia della prosa narrativa italiana, non tanto – o non soltanto – come momento istituzionale di un nuovo «genere», quanto per la sua inimmaginabile capacità di orientarne le successive linee di sviluppo. [...] Nonostante la più o meno
ostentata indifferenza degli ambienti della cultura ufficiale, custodi della tradizione letteraria classica e già avviati nella direzione dell’umanesimo latino, comprensibilmente diffidenti verso quest’opera che appariva al di fuori di tutti gli schemi classici allora riconosciuti, con connotati di extraletterarietà e per certi versi di antiletterarietà del tutto insoliti, il Decameron si propone come modello e si impone come punto di riferimento imprescindibile per tutti coloro che, tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, stimolati anche dal suo successo, vogliano impegnarsi nella scrittura di prose narrative.
(Enrico Malato, La nascita della novella italiana: un’alternativa letteraria e borghese alla tradizione cortese, Atti delConvegno di Caprarola, 19-28 settembre 1988, Roma, Salerno Editrice)
AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La condizione giovanile fragile e spavalda.
DOCUMENTI
DOCUMENTO 1
Mentre da una parte ultimamente si nota una stabilizzazione del consumo medio pro-capite per la
popolazione adulta, dall’altra si assiste ad un preoccupante incremento dell’uso o dell’abuso di bevande
alcoliche fra i giovani. In Italia solo il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dichiara di non avere bevuto negli ultimi tre mesi, ciò significa che il 74 % ha bevuto almeno una volta alcolici o superalcolici. (...) Le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all’utilizzo di alcolici sono: l’iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l’avventura, l’imprevisto, l’iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i costi. Tutti i dati rilevati fino ad ora evidenziano l’aumento del consumo di alcol al crescere dell’età e in particolare un salto significativo dopo i 18 anni, il che evidenzia una correlazione positiva con l’aumentare della capacità economica, l’ingresso nel mondo del lavoro e la
maggior possibilità di occasioni di incontro sociale. Un dato particolarmente preoccupante è che se si confrontano i consumi dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni con quelli della popolazione adulta si può notare come i primi mostrino una frequenza più episodica, ma un consumo generalmente più elevato, con forti bevute che si prolungano magari per intere nottate.
http://www.sostanze.info/articolo/alcolismo-e-giovani-statistiche
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE 3
DOCUMENTO 2
Chi è lo sconosciuto seduto sui banchi delle nostre scuole, sperduto nel labirinto dei centri commerciali, intento ad ascoltare e produrre una musica mai sentita prima d’ora, in cerca di se stesso, apparentemente disinteressato a ciò che gli adulti hanno da dirgli? Malato di fragilità narcisistica, sostenuto da una spavalderia irriverente e da un’indifferenza corrosiva, il nuovo adolescente ha una creatività inattesa che lo aiuterà a crescere. Gustavo Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo, Ritratto dell'adolescente di oggi.
DOCUMENTO 3 Il primo grande ostacolo che deve risolvere un ragazzo è quello di separarsi dagli oggetti più cari e abbandonare la rappresentazione infantile che ha di se stesso. In queste circostanze può venire in soccorso della mente adolescente un processo di splendente creatività, che dà vita a nuovi ed impensati
oggetti, spalanca nuovi canali espressivi. I processi cognitivi sono così indirizzati verso la speranza che esista un futuro in cui si realizzerà il progetto e il valore segreto che lo porterà verso l’età adulta.
Gustavo Pietropolli Charmet, La mente adolescente che crea e distrugge. DOCUMENTO 4
LE DIFFERENZE TRA TRASGRESSIONE E VIOLENZA IN ADOLESCENZA. Per capire il significato psicologico dei comportamenti violenti nel corso dell’adolescenza, innanzitutto è opportuno distinguere tra la normale tendenza dell’adolescente alla trasgressione e le più gravi manifestazioni di comportamenti violenti che indicano la presenza nell’adolescente di una vera e propria personalità antisociale. La trasgressività, infatti, è una caratteristica normale e generalizzata durante l’adolescenza. Essa solitamente si manifesta attraverso l’uso di droghe leggere, piccoli atti di vandalismo, il non pagare il biglietto sull’autobus, il bere alcolici, il commettere piccoli furti nei negozi, ecc.. Statisticamente 7/8 ragazzi su 10 commettono reati
perseguibili penalmente. La maggioranza dei reati commessi dagli adolescenti sono i furti. I crimini violenti sono meno del 10%. il 50% degli adolescenti considera un valore positivo il commettere un’azione rischiosa, mentre il 60% considera giusto ubriacarsi durante il fine settimana. (...) Durante l’adolescenza il rapporto con le norme familiari e sociali viene ripensato e rielaborato in vista della costruzione di un proprio “Ideale dell’Io”, cioè di quell’insieme di norme di riferimento definite in modo personale e consapevole da parte del soggetto. Questa struttura, nella mente del giovane adulto,
dovrebbe sostituire quell’insieme di norme rigide e poco pensate inculcate nella sua mente dalla famiglia e dagli altri ambiti educativi prima dell’adolescenza. In questo senso, la maggioranza delle azioni violente degli adolescenti esprime soltanto un esigenza evolutiva, una tensione ad essere più che un bisogno ad avere, un modo per affermare la propria autonomia e il proprio coraggio, più che il desiderio di negare le regole del mondo adulto. La presenza dell’adulto, al contrario, è sempre fortemente evocata all’interno del gesto trasgressivo, che assume quindi anche il significato di una “funzione di appello” per richiamare l’adulto alle sue responsabilità educative.
Diego Miscioscia , Adolescenza, trasgressione e violenza. DOCUMENTO 5 L’azione educativa dell’adulto con gli adolescenti trasgressivi dovrebbe essere finalizzata a restituire un
senso educativo al gesto provocatorio, riaffermando il valore della norma trasgredita, ma anche, al tempo stesso, esplicitando e riconoscendo il valore sotteso all’azione trasgressiva, in modo da offrire alle
legittime esigenze evolutive una possibilità alternativa alla trasgressione. Altre volte, invece, l’azione violenta è più grave ed è espressione di un blocco evolutivo più importante e più difficile da risolvere. In questo caso, essa esprime il disagio di un soggetto che ha una vera e propria personalità violenta e antisociale, correlata con un disagio psichico che nella maggioranza dei casi è
direttamente percepibile. I ragazzi con una personalità antisociale, infatti, hanno in genere uno stile di vita irresponsabile, un’aggressività soprattutto reattiva, molto spesso, inoltre, essi hanno serie problematiche sociali ed emotive Diego Miscioscia , Adolescenza, trasgressione e violenza DOCUMENTO 6
I giovani oggi formano quella che qualcuno ha chiamato una "generazione invisibile". Scorrendo i risultati delle ricerche italiane sull'argomento, dagli anni ottanta in avanti, ci si accorge che è comune una costante, allarmata denuncia del progressivo ritiro delle giovani generazioni nel privato. Dopo l'euforia movimentista, la maggioranza degli studi non può far altro che sottolineare il fascino che il lato
personale, intimo, famigliare dell'esperienza, impietosamente, esercita su di loro: scomparsi i cortei dalle
piazze, i giovani abitano il sotterraneo. Nelle profondità impenetrabili del loro "privato" i ragazzi fanno moltissime cose, alcune delle quali estremamente visibili e dalla forte valenza pubblica. Non si tratta quindi di denunciare una degenerazione o una caduta di valori, ma di prendere atto di un conflitto tra visioni differenti del mondo e della società. Per sostenere questa tesi, occorre riflettere sulle crescenti distanze culturali che separano le generazioni: mondi giovanili e mondi adulti evidenziano universi simbolici ed attribuzioni di senso vistosamente diversi, con tutto ciò che ne consegue sul piano della costruzione delle identità individuali. I giovani, agli occhi adulti, si sono trasformati in stranieri.
Luca Mori, Laboratorio sociologico - Ricerca empirica ed intervento sociale DOCUMENTO 7 Sono sempre di più i ragazzi che si fanno un piercing o un tatuaggio, ma quali sono le persone che sono più attratte da questa moda? Il popolo dei tatuati oggi non comprende solo gli adolescenti ma anche
giovani e adulti di entrambi i sessi, appartenenti a contesti sociali ed economici eterogenei, che utilizzano il corpo per motivazioni diverse sia individuali che di gruppo.Coesistono infatti fenomeni di imitazione, di identificazione con modelli, di ricerca individuale, di critica e di opposizione al sistema, di trasgressione, di
conformismo, di individuale malessere profondo, ma anche di semplice estetica. http://www.flashgiovani.it/sessualita/approfondimenti/pagina/64/
AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile della Natura!
DOCUMENTI
Documento 1
«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è inaccessibile… Il dramma che essa recita
è sempre nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone; si collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né avvenire; la sua eternità è il presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio, ch’essa non dia spontaneamente… È un tutto; ma non è mai compiuta. Come fa oggi, potrà fare sempre». J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793
Documento 2 «Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per mezzo del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quello che c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la
distruzione, mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c’è sulla terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua, la inondano,... coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare... Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di una notte tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel mare è impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che formò l’isola nell’inabissarsi». PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim
Documento 3
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE 4
«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre
responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie… Un punto tuttavia – tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e comunità umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma politicamente qualificato». G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004 Documento 4
«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della Terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal cuore di panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel gomitolo del globo – che con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive di vita propria in mezzo al nulla,
ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad orologeria, ma che tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi della
fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche… Quella dello spostamento dell’asse terrestre è solo una delle tante notizie–previsioni di matrice scientifica… C’è chi dice che a questo evento sismico ne seguiranno presto altri «a grappoli»... Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò avviene...perché moltissime cose le ignoriamo,
soprattutto in alcune branche delle scienze della Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti». E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo, CORRIERE DELLA SERA, 2/1/2005 Documento 5 «Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in tempi
lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o maremoto sono due: grandi masse d’acqua liquida, cioè l’oceano; e, sotto all’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il
maremoto. Ma perché questi sussulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra?». E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005 Documento 6 «Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini... Né l’instabilità
dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo... La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più
familiari. Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la
biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria». A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982
Documento 7 «Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In prima istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati. Infatti, per agire, non bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione stessa non è forse indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei fenomeni?... Ma l’universo, nella sua immensità , e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani dall’offrirci sempre un accordo così perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova
ugualmente in una completa incapacità di agire; si pensi ad un tizio la cui casa è invasa da un’inondazione e che dal tetto sui cui si è rifugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più che fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino...
Il mondo brulica di situazioni sulle quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene
come si manifesterà l’effetto del nostro intervento». R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985.
Nella nostra società dell’opulenza e degli sprechi, del superfluo e dell’inutile, risuona con sempre maggiore forza la parola ‘povertà’. Chi è il povero, oggi? Quanti sono i tipi di povertà? E qual è la vera povertà? Forse non è male che un giovane, anche se non si sente toccato direttamente, cominci a porsi il problema.
Gli alunni
TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
Programma IRC
Classe 1 A
Anno scolastico 2017-2018
Prof. Caterina Del Colle Il lavoro di quest’anno si è aperto con un laboratorio di programmazione didattica nel quale gli
studenti hanno preso parte attiva come protagonisti degli apprendimenti messi in campo
nell’insegnamento. La finalità di tale laboratorio era quella di valorizzare la responsabilità e la
assunzione della loro scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Dopo ampie
discussioni in merito ai possibili percorsi didattici proposti gli studenti hanno unanimemente scelto
di approfondire questioni legateall’etica ed alla bioetica. La metodologia prescelta dagli studenti è
stata quella del lavoro cooperativo di gruppo focalizzando ciascun apporto in una diversa
prospettiva tematica. I moduli di ricerca e confronto sono stati i seguenti: fecondazione assistita,
sperimentazione embrionale, clonazione, trapianti, pena di morte, schiavismo, diritti dei disabili.
Gli studenti hanno proposto interessanti approfondimenti in lezioni partecipate nello stile della
flippedclassroom con contributi orientati al dibattito finalizzato alla crescita nello spirito critico e
nella riflessione etica. La valutazione si è basata sul tenore delle ricerche realizzate, sull’ampiezza
delle conoscenze acquisite, sul contributo al dibattito e sulla creatività nel proporre le lezioni, non
da meno sulla puntuale fedeltà agli impegni presi con la responsabile presentazione dei lavori
svolti nelle date prestabilite e la cura del quaderno di appunti.
LICEO GINNASIO G.MAMELI - ROMA
PROGRAMMA SVOLTO DI INGLESE
Classe 3A liceo (ex IA) Prof.ssa M. Maddalena Fratini a.s. 2016-2017 dal testo: Performer Heritage 1 From the Origins to the Romantic Age ed. Zanichelli
THE ORIGINS AND THE MIDDLE AGES History and Culture From Pre-Celtic to Roman Britain The Anglo-Saxons and the Vikings The Norman Conquest and The Doomsday Book Reading: Norman castles
Anarchy and Henry Plantagenet From Magna Carta to the Peasant‟s Revolt Towards B2
First Reading and use of English: John Wycliffe and a linguistic revolution CLIL Art: Norman and Gothic cathedrals The Wars of the Roses the Portrait: Richard III Literature and Genres The epic poem and the pagan elegy The medieval ballad The medieval narrative poem
Authors and Texts Beowulf: a national epic “The Hero comes to Heorot” “Beowulf and Grendel: the fight” “Beowulf‟s funeral” Across cultures: The monster Analysis of a ballad: “Lord Randal” Geoffrey Chaucer Culture insight: Fouteenth-century English society The Canterbury Tales: “The Prioress” “The Merchant” “The Wife of Bath” TOPIC 1 Magna Carta and the fight for Human rights “Get Up, Stand Up” Bob Marley „I tell my story....‟ Malala Yousafzai THE RENAISSANCE AND THE PURITAN AGE History and Culture The early Tudors Elizabeth I CLIL Art: Portraying power From History to Screen: Elizabeth
Renaissance and New Learning Cultural insight: Microcosm and macrocosm The early Stuarts
Reading: Guy Fawkes The Civil War and the Commonwealth Literature and Genres The sonnet The development of drama Authors and Texts Christofer Marlowe - Doctor Faustus
“Faustus’ s last monologue” William Shakespeare - Sonnets from his sonnets: “My mistress’ eyes” Shakespeare the dramatist A Shakespearian play: general features Towards B2
First Reading and use of English: Why are many of Shakespeare‟s plays set abroad? Romeo & Juliet “The balcony scene” The Merchant of Venice “The bond” “I am a Jew” Hamlet “To be or nor to be” Macbeth “The three witches” “A tale told by an idiot” The Tempest Roma 30 maggio 2017
gli alunni Ia Docente ( Prof.ssa M.Maddalena Fratini )
PROGRAMMA DI MATEMATICA DELLA CLASSE IA ( 3° anno)
LICEO GINNASIO “ G. MAMELI “ – ROMA A.S. 2017/2018
TESTI ADOTTATI:Multi Math. azzurro VOL.3 Prof.ssa Isolina Cristofaro
Radicali: radicali quadratici e cubici, radicali di indice pari e dispari,
condizioni di esistenza, prima e seconda proprietà fondamentale dei
radicali, proprietà invariantiva, semplificazione di radicali, riduzione di
radicali allo stesso indice, prodotto e quoziente di radicali con lo stesso
indice e con indici diversi, trasporto di un fattore dentro e fuori il simbolo
di radice, potenza di un radicale, razionalizzazione del denominatore di
una frazione.
Equazioni di secondo grado: generalità, equazioni monomie, pure, spurie,
complete, formula generale e ridotta. Somma e prodotto delle radici,
scomposizione del trinomio di secondo grado.
La parabola e le equazioni di secondo grado. Equazioni di grado superiore
al secondo: equazioni binomie, trinomie e risolubili mediante
scomposizioni in fattori e legge di annullamento del prodotto.
Sistemi di secondo grado di due equazioni in due incognite.
Disequazioni di secondo grado con risoluzione grafica e algebrica.
Sistemi di disequazioni.
Il piano cartesiano: distanza tra due punti, luoghi geometrici, retta
passante per l’origine e in posizione generica, rette parallele e
perpendicolari, equazione di una retta passante per uno e per due punti e
distanza di un punto da una retta.
Equazioni della parabola, circonferenza, ellisse e iperbole e relativi
problemi con tali curve.
Roma 5/06/2018
Programma di Fisica
Classe I A ( 3° anno ) Liceo classico “G. Mameli
A.S. 2017/2018 prof.ssa Isolina Cristofaro
Le traiettorie della fisica vol. 1 Ugo Amaldi
Le grandezze fisiche: la fisica e l’esplorazione del mondo, le grandezze e la misura,
il Sistema Internazionale di Unità, la notazione scientifica, l’intervallo di tempo, la
lunghezza, la massa, l’area, il volume, la densità, le dimensioni fisiche delle
grandezze.
La misura: gli strumenti di misura, l’incertezza nelle misure, la stima dell’incertezza.
La velocità: così nacque la cinematica, il punto materiale in movimento, i sistemi di
riferimento, il moto rettilineo, la velocità media, il calcolo della distanza e del
tempo, il grafico spazio tempo, il moto rettilineo uniforme, la legge oraria del moto,
grafici spazio - tempo e velocità – tempo.
L’accelerazione: il moto vario su una retta, la velocità istantanea, l’accelerazione
media, grafico velocità tempo, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto
uniformemente accelerato con partenza da fermo e con partenza in velocità, grafici
velocità – tempo e accelerazione – tempo.
I vettori: la somma di più spostamenti, vettori e scalari, operazioni sui vettori, le
componenti di un vettore, il prodotto scalare e il prodotto vettoriale.
I moti nel piano: il vettore posizione e il vettore spostamento, il vettore velocità e il
vettore accelerazione, velocità vettoriale media e istantanea.
Le forze e l’equilibrio: la nascita del concetto di forza, l’effetto delle forze, le forze
sono grandezze vettoriali, la somma delle forze, misura delle forze con il
dinamometro, la taratura del dinamometro, la forza peso e la massa, il peso cambia,
la massa resta uguale, le forze di attrito, la forza elastica, la legge di Hooke, il
concetto di equilibrio in meccanica, l’equilibrio del punto materiale, le forze
vincolari, il corpo rigido, momento di una forza, equilibrio di un corpo rigido.
I principi della dinamica: primo secondo e terzo principio della dinamica.
Roma 5/06/ 2018
Studenti Prof.ssa