cloud computing un fenomeno che potrebbe cambiare il mondo - presentazione tesi laurea magistrale
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO“Carlo Bo”
FACOLTÀ DI ECONOMIACORSO DI LAUREA MAGISTRALE
MARKETING E COMUNICAZIONE PER LE IMPRESE
Cloud Computing: un fenomeno che potrebbe cambiare il mondoIl caso studio dell’Università di Urbino
Relatore: Chiar.mo Prof Tesi di:Laerte Sorini Gaeta Sergio
Anno accademico 2010/2011
Sommario•Cos’è il cloud computing– Caratteristiche– Modelli di erogazione servizio– Tipologie di cloud• Effetti Economici• Vantaggi per le aziende• Cloud computing e la Pubblica Amministrazione• I rischi della nuvola• Caso studio: l’Università degli Studi di Urbino• Conclusioni
La fase di entusiasmo per questa nuova tecnologia è confermata anche dalla presentazione della frequenza relativa alle ricerca delle prima citate parole “cloud computing” fornita da Google trends.
Hype Cycle proposto da Gartner, che descrive la tendenza delle nuove tecnologie a raccogliere un eccesso di interesse prima di attestarsi nella fase di maturità, il cloud si pone subito dopo l’hype peak
Se digitiamo le parole “cloud computing” su Google si ottengono in 0.23 secondi 1.020.000.000 risultati. Per intenderci se facciamo un confronto con la parola Obama ne otteniamo 760.000.000
Cos’è il cloud computingIl cloud computing rappresenta un vasto insieme di risorse virtualizzate, facilmente accessibili e usabili (hardware, piattaforme di sviluppo e/o servizi). Queste risorse possono essere dinamicamente riconfigurate per adattarsi ad un carico variabile: ciò che consente anche un loro ottimale utilizzo. Quest’insieme di risorse è tipicamente offerto con un modello pay-per-use le cui garanzie sono fornite dall’infrastructure provider sulla base di concordati SLA.
• Virtualizzazione• Rapid Elastic: le risorse sono fornite in modo veloce ed elastico:
l’utilizzatore può quindi riconfigurare le risorse a propria disposizione in base alle sue reali esigenze.
• Mesured Service: l’utilizzo delle risorse (computing, storage, banda) può essere tenuto costantemente sotto controllo direttamente dall’utilizzatore, che così può sapere in ogni istante cosa sta utilizzando e, quindi, cosa sta pagando.
• Resource Pooling: le risorse rese disponibili dal Cloud Provider sono erogate attraverso il modello multi-tenant: più utilizzatori condividono la stessa risorsa fisica che viene allocata dinamicamente secondo le reali esigenze degli utilizzatori;
• On-demand Self Service: chi usufruisce di servizi Cloud può richiedere delle risorse (calcolo, storage, applicativi), in relazione alle proprie effettive necessità, con effettivo risparmio sui costi. Ed è in grado di aggiungere al proprio Cloud queste risorse da solo (self service), senza l’intervento umano del fornitore di servizi (Cloud Provider);
caratteristiche
infrastructure
Platfotm
Apps
Modello di servizioSoftware as a Service
Fornisce al consumatore la possibilità di usare le applicazioni in esecuzione su una Cloud infrastructure accessibile attraverso internet.L’utente paga sulla base dell’uso dell’applicazione;Costi variabili rispetto a costi fissiEsternalizzazione delle problematiche legati agli aggiornamenti ed alla manutenzione.
Platform as a ServiceFornisce la possibilità di distribuire nella Cloud applicazioni create dal consumatore che utilizzano linguaggi di programmazione supportati dal fornitore. Il consumatore non ha il controllo della base della Cloud, rete e server ma ha il controllo sulle applicazioni distribuite ed eventualmente sulle configurazioni dell’ ambiente.Infrastructure as a ServiceOggetto del servizio sono le risorse hardware (storage) e il potere elaborativo (CPU e memoria) fornite dagli IP.Le risorse sono divise, assegnate, dimensionate dinamicamente in maniera da confezionare dei sistemi ad hoc in base alle esigenze dei clienti Raggruppabili in tre categorie: server, storage e connettività
Non ci sono confini ben definiti per capire e delineare bene i tre scenari.
Una distinzione concettuale per dare maggiore nitidezza ai confini basata su due variabili: la Flessibilità e il grado di ottimizzazione.I servizi software sono tipicamente standardizzati e orientati all’efficienza con personalizzazioni e ampliamenti minimali (bassa flessibilità rispetto a un’alta ottimizzazione). All’estremo opposto vi sono i servizi di infrastruttura che coprono quasi qualsiasi applicazione, ma non garantiscono facilmente quei benefici che derivano dall’economia di scala (alta flessibilità a fronte di una bassa ottimizzazione).
Flessibilità
Software as a Service
Platform as a Service
Infrastructure as a Service
Otti
miz
zazi
one
Cloud pubblico e privato
Cloud privato Utilizzato nel contesto aziendale attraverso l’uso di reti interne, garantisce:• un maggior livello di sicurezza;• condivisioni di applicazioni interne all’azienda piuttosto che tra utenti• modello di prezzo basato sul concetto di capacità utilizzata piuttosto che di
uso• Gestito e mantenuto direttamente dall’azienda
Cloud pubblico• gestito e mantenuto all’esterno dell’organizzazione • comporta al fornitura di servizi a più aziende attraverso la rete pubblica
(internet) • oltre alla gestione dei servizi il provider deve garantirne la sicurezza• Elemento in comune la virtualizzazione
Cloud ibrido include le caratteristiche di entrambi Un’azienda potrebbe decidere di mantenere nel private cloud le applicazioni del
core business ed i dati sensibili e trasferire nel public cloud i servizi non core
Effetti economici della nuvolaRicerca condotta da Cebr (centre for economics and business research ltd) per EMC
Tra il 2010-2015, 763 mld di euro e circa 2.39 milioni di posti di lavoro tra Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito
Nello specifico poi, è possibile suddividere i benefici economici in quattro categorie: Business development opportunities: nuove opportunità di sviluppoBusiness generation: creazione di nuovo businessNet cost saving: risparmio sui costi, che si ottiene grazie a
IT Capex: Risparmio di costi dovuti ad investimenti nella realizzazione di struttura operativa
IT OpEx savings (FTEs / productivity): Risparmio sui costi generati dalle spese per alimentare il ciclo operativo (Impiegati/lavoratori a tempo pieno)
IT OpEx savings (power & cooling): Risparmio sui costi generati dalle spese per alimentare il ciclo operativo (energetici)
additional cloud services expenditure (PAYG): Pay as you goIndirect GVA: il Gross Value Added (GVA) corrisponde al ad un insieme di voci quali totale dei costi del salario, profitto netto prima delle tasse e interessi, svalutazione (sarebbe il Valore Aggiunto Lordo – VAL).
Influenza del cloud computing sui diversi settoriIn particolare, il Cebr ha preso in considerazione i settori industriali:• Banking, servizi finanziari e business• Government, educazione & health• Distribuzione, Vendita al dettaglio & hospitality• Manifatturiera• Altri settori, quali agricoltura, forestry & fishing, energy & utilities, construction, transport, communications & storage…
Vantaggi per le aziendepassaggio dal costo fisso al costo variabile
• Leader nel mercato nell’e-commerce entra per prima nel mercato cloud nel 2006 con S3 (storage virtuale che va da 15 cent al mese per ogni GB memorizzato e 20 cent per ogni GB trasferito)
• Nel 2006 lancia EC2 (Elastic Compute Cloud) dove gli utenti possono utilizzare l’infrastruttura amazon per l’esecuzione delle proprie applicazioni
• Mercato principale dato da clienti aziendali, in crescita l’utenza privati• Unico player nel mercato ad aver superato la fase di beta testing raggiunge eccellente
penetrazione nel mercato nel 2008 • Clienti nel 2009 ha 44000 tra cui Nasdaq, Philips e New York Times nonché asset per start-up
che delegano ad Amazon i propri servizi IT, riducendo così le loro spese• Nel 2009 accordo con IBM (concorrente) per fornitura di software business oriented per
settore B2B.• Big Blue sfrutta accordo per fare leva sui clienti Amazon per ampliare vendite dei propri
programmi• In merito al problema sicurezza decide di stabilire le proprie “data farm” in Europa e USA• Nel 2012 dichiara che il servizio CC diventerà il suo core business
Il Cloud e la Pubblica Ammministrazione
Il governo federale degli Stati Uniti a settembre del 2009, investiva 76 miliardi di dollari l’anno gestendo 10.000 server, 300 milioni di clienti con 1.9 milioni di individui
Nel 2011 budget amministrazione Obama sempre più limitato
Vivek Kundra CIO Chief Information Officer del governo federale
In nove mesi nasce Apps.gov (sito che nasce per rendere più agevole e semplice l’accesso ai servizi cloud per la PA)
Risparmio di 3 miliardi di dollari l’anno945 visite al giorno di cui ¼ estero
In Italia• Netto ritardo nell’adozione di infrastrutture, piattaforme e applicazioni cloud su USA
(budget pari 10% al netto della spesa per la difesa) ma anche di Francia Germania e Nord Europa
• No governance centrale• Quasi 1000 server nei Ministeri• 4500 server nelle Regioni, Comuni e Province e Sanità• Decine di piattaforme gestionali per mail• Quadro normativo vincolante “identificabilità del luogo fisico del server” interpretata
come “Un Ente, Un Data Center”• Secondo stime Nectis razionalizzazione di spesa si aggirerebbe su 800 milioni di euro
Rischi del mondo cloud
• Attribuzioni legali cloud pubbliche all’estero per basso costo del lavoro e agevolazioni economiche, clima freddo
• Mancato rispetto della tutela della privacy (dati nelle server farm ad un in UE e Usa ad un costo più elevato) mancano normative in merito all’attribuzioni di competenze sulla privacy e sulla filiera delle responsabilità
• Ricadute ed azioni giudiziarie verso altri clienti
• Accessi illegittimi ai data center• Cyber crime siti internet con
guida del “giovane hacker del cloud” a 18 dollari
•Contrattualistica inadeguata•Difficoltà nello switching provider mancanza di Application Programming Interface API standardizzate •Affidabilità della rete
Ad oggi non esiste ancora una normativa che regolamenti il cloud
Direttiva 2006/24/CE conservazione dei dati generati e trattati nell’ambito della fornitura di servizi nella comunicazione elettronica
Direttiva 2002/58/CE trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche
Direttiva 95/46/CE tutela della persona fisica per i trattamento dei dati personali
Caso studio: L’Università degli Studi di Urbino
Il S.S.I.A. (Servizio Sistema Informatico d’Ateneo) nasce a ottobre del 2011
Si occupa di:• Web; • Sicurezza;• Accounting;• Network;• e-mail;• Web - tv;• E-learning;• S.B.A. (Sistema Bibliotecario d’Ateneo20 server tra fisici e virtuali13 addettiPassaggio in 10 anni da 180 caselle a 45000 caselle tra studenti e
docentiAdozione di sistema Cloud Ibrido dando la gestione parziale delle mail a
Google Apps (Google conosce l’utente che entra ma gestione delle identità e delle password rimane interna al S.S.I.A.)
Architettura Cloud• Condivisioni di sistemi operativi su 60 netbook e terminali in cui l’hardware è
utilizzato come interfaccia per mettere a disposizione rete, spazio disco e applicazioni;poco valore di mercato
• 70 Personal computer messi a disposizione applicazioni e dati in base al livello di esigenza e di accessibilità degli utenti
Risparmio Nel caso l’Università non avesse adottato questa tipologia di cloud, centralizzando
tutto:• Richiesta sempre maggiore di servizi• Necessità di aumento numero personale• Numero maggiore di carico di server interni• Maggiore disponibilità di spazio Hard Disk Soluzione centralizzata
Richiesta di 18 TB Maggiori costi per backupNecessità di effettuare “salto tecnologico” tra SW, HW e storage pari a 150.000,00 euro
Soluzione Cloud
Oggi vengono utilizzati 6 TB del valore di 10.000,00 euro l’unoCosto backup 10000,00 euro annui Risparmio pari a 270.000,00
euro
conclusioniIl cloud computing si presenta come un’opportunità per privati, piccole e grandi imprese e Pubblica Amministrazione
Abbatte i costi fissi di Information Technology ed accorcia i tempi di accesso ai servizi senza necessità di investire in infrastrutture informatiche, installazione e mantenimento delle applicazioni
In merito alle start-up la nuvola rende quest’ultime operative in tempi molto ristretti, riducendo le barriere all’entrata
Riduce parzialmente il problema dell’approvvigionamento di beni di investimento, virtualizzando il sistema informatico
L’elevato risparmio derivato dall’esperienza della PA americana potrebbe interessare anche il nostro governo
Necessità di un quadro normativo che lo regolamenti a livello europeo e mondiale (i dati migrano fuori dal perimetro di sicurezza aziendale, non si è a conoscenza della filiera di soggetti ai quali “passano” i dati privati)
L’università degli studi di Urbino con un sistema cloud ibrido è riuscita a garantirsi oltre ad un considerevole risparmio anche benefici in merito alla sicurezza