cls 2008

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CORSO INTEGRATO DI: TEORIA E FILOSOFIA DELLE SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE P. De Franciscis CLS II ANNO – I SEMESTRE aa. 2008-2009

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Health & Medicine


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Page 1: Cls 2008

CORSO INTEGRATO DI:

TEORIA E FILOSOFIA DELLE SCIENZE INFERMIERISTICHE ED

OSTETRICHE

CORSO INTEGRATO DI:

TEORIA E FILOSOFIA DELLE SCIENZE INFERMIERISTICHE ED

OSTETRICHE

P. De Franciscis

CLS II ANNO – I SEMESTREaa. 2008-2009

Page 2: Cls 2008

PROFESSIONE OSTETRICAPROFESSIONE OSTETRICA

MIDWIFERYMIDWIFERY

Profonda evoluzione culturale

Profonda evoluzione culturale

Page 3: Cls 2008

MIDWIFERYMIDWIFERY

Conoscenze teoriche

SAPERE(scienza)

Conoscenze teoriche

SAPERE(scienza)

Conoscenze pratiche

SAPER FARE

(abilità, arte)

Conoscenze pratiche

SAPER FARE

(abilità, arte)

Conoscenze etiche

SAPER

ESSERE(atteggiamento)

Conoscenze etiche

SAPER

ESSERE(atteggiamento)

Risale al 1843 e significa letteralmente “con la donna”

Arte e scienza dell’ostetrica/odeve essere supportata da

Page 4: Cls 2008

SCIENZA:Insieme di

conoscenze scientifiche e pratiche che

costituiscono il SAPERE DI FONDO

SCIENZA:Insieme di

conoscenze scientifiche e pratiche che

costituiscono il SAPERE DI FONDO

METODO SCIENTIFICO:- per fare diagnosi, realizzare, valutare gli interventi assistenziali- per fare ricerca

METODO SCIENTIFICO:- per fare diagnosi, realizzare, valutare gli interventi assistenziali- per fare ricerca

ARTE:Manualità, ingegno,

esperienza che caratterizzano lo

STILE PROFESSIONALE

ARTE:Manualità, ingegno,

esperienza che caratterizzano lo

STILE PROFESSIONALE

Sapere accumulatosi nel tempo,

trasformato, consolidato

ufficialmente, sostenuto da

evidenze scientifiche, acquisito durante il percorso formativo

universitario, perfezionato con la formazione post-base, obbligato

all’aggiornamento continuo

Page 5: Cls 2008

MIDWIFERYMIDWIFERY

Taglio scientifico

Taglio scientifico

Taglio filosofico

Taglio filosofico

COMPLESSA DISCIPLINA

Taglio teorico

Taglio teorico

origini,

senso, valori

organizzazione

dei saperi

metodo scientifico

ricerca

Page 6: Cls 2008

1. Storia della professione e della formazione osterica

2. Sistema filosofico della disciplina ostetrica

3. Teoria della scienza ostetrica: organizzazione dei saperi

4. Metodologia scientifica nelle scienza ostetrica

Page 7: Cls 2008

1. Storia della professione e della formazione osterica

Page 8: Cls 2008

L’assistenza e la cura della donna gravida,

l’assistenza al parto, i rudimenti dell’ostetricia

e della ginecologia, i consigli contro la sterilità

e l’eccessiva prolificità sono rimasti per molti

anni nelle mani di donne “pratiche”:

la grande madre (maia, mammana),

la medica, la matrona, la levatrice,

la commare, la sage-femme, la ricoglitrice

Page 9: Cls 2008

Testo unico della professioni sanitarieRD n. 1265 del 1934

Testo unico della professioni sanitarieRD n. 1265 del 1934

Le professioni sanitarie vengono classificate in:

PRINCIPALI AUSILIARIE/DI SUPPORTO

- medico-chirurgo - levatrice

- farmacista - assist. sanitaria visitatrice

- veterinari - infermiera professionale

“La levatrice deve richiedere l’intervento del medico-chirurgo non appena nell’andamento della gestazione o del parto o del puerperio di persona alla quale presti la sua assistenza riscontri qualsiasi fatto irregolare. A tale scopo deve rilevare con diligenza tutti i fenomeni che si svolgono nella gestante o partoriente o puerpera”

Page 10: Cls 2008

LIMITI ED INDETERMINATEZZADELLE COMPETENZE

Conoscenza tecnica di specifiche procedure

Abilità manuali

Rispetto del mansionario

(elencazione di compiti e procedure,

tutto quanto non espressamente previsto è di

pertinenza medica)

Testo unico della professioni sanitarieRD n. 1265 del 1934

Testo unico della professioni sanitarieRD n. 1265 del 1934

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Logica del mansionario

D.lgs. n. 740 del 14

settembre 1994

D.lgs. n. 740 del 14

settembre 1994

Logica del profilo professionale caratterizzata

dall’individuazione di ambiti di competenze

LEGGE 42 / 1999 (DISPOSIZIONI IN MATERIA DI

PROFESSIONI SANITARIE)Abolizione della precedente

classificazione e dei mansionari

LEGGE 42 / 1999 (DISPOSIZIONI IN MATERIA DI

PROFESSIONI SANITARIE)Abolizione della precedente

classificazione e dei mansionari

Page 12: Cls 2008

D.lgs. n. 740 del 14 settembre 1994D.lgs. n. 740 del 14 settembre 1994

ART. 1

1. E’ individuata la figura dell’ostetrica/o con il seguente profilo: l’ostetrica/o è

l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e

dell’iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo

della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine i

parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.

2. L’ostetrica/o, per quanto di sua competenza, partecipa:

- a interventi di educazione sanitaria e sessuale nell’ambito sia della famiglia

che della comunità:

- alla preparazione psicoprofilattica al parto;

- alla preparazione e all’assistenza a interventi ginecologici;

- alla prevenzione e all’accertamento dei tumori della sfera genitale

femminile;

- ai programmi di assistenza materna e neonatale

Page 13: Cls 2008

D.lgs. n. 740 del 14 settembre 1994D.lgs. n. 740 del 14 settembre 1994

ART. 1

3. L’ostetrica/o, nel rispetto dell’etica professionale, gestisce, come membro

dell’equipe sanitaria, l’intervento assistenziale di propria competenza

4. L’ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e

concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo

professionale e alla ricerca

5. L’ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche

che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative

misure di particolare emergenza

6. L’ostetrica/o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private,

in regime di dipendenza o libero/professionale

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AMBITI DI COMPETENZE PROFESSIONALIAMBITI DI COMPETENZE PROFESSIONALI

Sviluppo capacità decisionali nell’ambito di specifiche competenze

- Preventivo - Curativo

- Riabilitativo

- Preparazione scientifica- Competenze tecniche- Attività formativa

- Autonomia profess.- Responsabilità profess.

- Capacità di analizzare il contesto nel quale realizza le sue prestazioni

- Capacità di individuare possibili soluzioni per un problema di sua competenza, di valutarle in relazione agli esiti prevedibili, di articolarle nella sequenza di operazioni necessarie al loro conseguimento

- Capacità di identificare e reperire risorse necessarie alla realizzazione di un progetto di lavoro

- Capacità di gestire gli aspetti relazional connessi alle proprie attività e di identificare modalità di comunicazione adeguate agli interlocutori

SPECIFICHE GENERALI

Page 15: Cls 2008

LA LEVATRICELA LEVATRICE

1936ISTITUZIONE DELLE

SCUOLE DI OSTETRICIA

1936ISTITUZIONE DELLE

SCUOLE DI OSTETRICIA

Formazione triennalea tempo pieno

Page 16: Cls 2008

L’OSTETRICAL’OSTETRICA

1957

2 anni +

2 anni IP

1975

2 anni +

3 anni IP

1980

Adeguamento

dir. CEE

1996

3 anni

Figuraprofess.

“ausiliaria”

2001

SCUOLA DI OSTETRICIA D.U. C.L.O.

1999Legge42/99

Profess.sanitaria

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2004-20052004-2005

C.L.S. CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA (BIENNALE)

formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi gestionali, formativi e di ricerca

nel complesso delle professioni sanitarie afferenti alla classe

MANAGEMENT SANITARIO

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Lo Stato e le Regioni promuovono la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico-ostetriche al fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione nel SSN, all’integrazione dell’organizzazione del lavoro della sanita’ in Italia con quella degli altri stati europei (art 1 comma 2 legge 251/2000)

Il dirigente sanitario diventa componente di diritto del collegio di direzione aziendale e, insieme al direttore generale, direttore sanitario, direttore amministrativo e direttori di distretto, di dipartimento e di presidio ospedaliero, offre il suo contributo di esperienza e professionalità nella promozione, nel confronto e nel coordinamento delle strategie complessive del governo aziendale.

Page 19: Cls 2008

LA FORMAZIONE DELL’OSTETRICALA FORMAZIONE DELL’OSTETRICA

1957 1999

Conoscenzatecnica

di specificheprocedure

Sviluppo capacità decisionali nell’ambito di specifiche competenze:- Preventivo- Curativo- Riabilitativo

CLO

Competenzemanageriali

CLS

Abilità manualeRispetto mansionario

Preparazione scientificaCompetenze tecniche

Attività formativa

Capacità dirigenziali,di programmazione

e di ricerca

Master

Page 20: Cls 2008

2. SISTEMA FILOSOFICO DELLA DISCIPLINA OSTETRICA

2. SISTEMA FILOSOFICO DELLA DISCIPLINA OSTETRICA

• Ricercare origine, senso, valori della disciplina ostetrica

• Sistema valoriale che orienta il comportamento e

l’atteggiamento professionale dell’ostetrica/o

MODELLOPASSATO

MODELLOPRESENTE

Page 21: Cls 2008

SISTEMA FILOSOFICO DELLA DISCIPLINA OSTETRICASISTEMA FILOSOFICO DELLA DISCIPLINA OSTETRICA

MODELLO PASSATO

VALORISaggezza

Solidarietà

Etica

Intuito

Qualità spirituali

Valore iniziatico-celebrativo

MODELLO ATTUALE

VALORIVisione olistica della persona

Unicità dell’individuo

Assistenza socio-sanitaria globale

Approccio sistemico

Accompagnamento

Enpowermnet

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SAGGEZZA:Capacità di dirigere la vita dell’uomo intorno a ciò che è bene o male per luiDote che si acquisisce con l’esperienza e che ha ispirato nei paesi francofoni l’appellativo di sage-femme

SOLIDARIETA’:Sentimento di fratellanza e vicendevole aiuto materiale e moraleLevatrice colei che toglie le pene durante il travaglio Commare come la madre, colei che si sostituisce alla madre durante il parto

ETICA:Personale ed ispirata al codice deontologico

INTUITO:Persicacia / sesto senso

QUALITA’ SPIRITUALI:Rispetto della vita, della saluta, della dignità, amore, comprensione, partecipazione, compassione, conforto, etc

VALORE INIZIATICO-CELEBRATIVO:

che conferisce sacralità all’evento nascita

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OLISMO:“l’organismo è un tutto superiore alla semplice somma delle parti”Considerare la persone nella sua interezza

UNICITA’ DELL’INDIVIDUO

ASSISTENZA SANITARIA GLOBALE, CONTINUA:

mediante interventi educativi, preventivi, diagnostici,

curativi, riabilitativi

APPROCCIO SISTEMICO:alla persona nella sua interezza (corpo, mente, spirito), al suo

compagno, alla sua famiglia, al suo ambiente

ACCOMPAGNAMENTO:riferimento continuo

ENPOWERMENT:autorizzazione, consenso,

consapevolezza, potere decisionale dell’assistita;

Favorire l’autodeterminazione della persona, renderla

partecipe delle scelte, garantire l’informazione e l’espressione

del consenso informato

Page 24: Cls 2008

MODELLO DI OSTETRICAMODELLO DI OSTETRICA

MODELLO PASSATOL’ostetrica quale custode della donna nel processo della nascita

Donna saggia, abile, dolce, onesta, istruita, discreta, compassionevole

Principio etico: fare il bene della donna e del bambinoOperare sec. scienza e coscienza

MODELLO ATTUALETutela della salute globale in ambito sessuale riproduttivo

Modello professionale di ostetrica/o

Principio etico: prendersi cura, partnership, alleanza terapeutica, enpowerment

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3.Teoria della scienza ostetrica: organizzazione dei saperi

• STRUTTURA INTERNA

• RAPPORTO CON LE ALTRE DISCIPLINE

• NATURA DELLA DISCIPLINA

• LINGUAGGIO DISCIPLINARE

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La MIDWIFERY è una scienza specifica autonoma?Qual è l’oggetto dello studio?Qual è la sua ottica particolare rispetto all’oggetto dello studio?

STRUTTURA INTERNASTRUTTURA INTERNA

La midwifery è una scienza umana perchè l’atto assistenziale è focalizzato sulla persone (la donna): si interessa dell’individuo sotto il profilo biologico, psicoemotivo, socioculturale, valoriale

L’oggetto dello studio sono le cure ostetriche volte alla tutela ed al mantenimento della salute e del benessere in campo sessuale riproduttivo e non.

Il punto di vista proprio: specificità dell’intervento assistenziale:fornire prestazioni in risposta ai bisogni di salute e di benessere connessi agli eventi e ai fenomeni naturali del ciclo vitale

Page 27: Cls 2008

STRUTTURA INTERNASTRUTTURA INTERNA

I fruitori delle cure sono il feto, il neonato, il bambino, l’adolescente, la donna in età fertile, la gravida, la partoriente, la puerpera, la donna in menopausa, la coppia, la famiglia, la collettività.

L’assistenza erogata è globale, individualizzata, personalizzata.

Page 28: Cls 2008

Con quali saperi entra in relazione la midwifery?Quali rapporti trae con gli altri saperi?

La midwifery si avvale di conoscenze che appartengono ad altri contesti scientifici (anatomia, fisiologia, biologia, psicologia, etica, diritto, padagogia, etc) per meglio affrontare, comprendere, analizzare i fenomeni di sua pertinenza.

Interdipendenza: fa propri concetti, teorie, metodologie appartenenti ad altre scienze che si occupano in maniera più specifica di un fenomeno per meglio comprenderlo.

Interdisciplinarietà: di fronte a un problema assistenziale, l’ostetrica deve mutuare con le discipline che si occupano in modo approfondito del fenomeno, rileggendo tali conoscenze secondo il punto di vista del midwifery

RAPPORTO CON LE ALTRE DISCIPLINERAPPORTO CON LE ALTRE DISCIPLINE

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Qual`è la natura della scienza ostetrica?

Scienza poietica basata sull’azione, sull’esperienzaScienza pratica che ha come fine guidare, sostenere, prendersi cura delle persone

NATURA DELLA DISCIPLINANATURA DELLA DISCIPLINA

Scienza

Teoretica Pratica Poietica

metafisica matematica fisica

Aritmeticageometria,

etc

ZoologiaBotanica

Psicologiaetc

etica politica

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Come è strutturato il linguaggio della midwifery?

Nel passato era verbale poichè trasferiva il proprio sapere dettato dall’esperienza attraverso la parola.

Attualmente ricorre a concetti, teorie e principi propri collegati tra di loro, più precisamente ad un linguaggio scientifico internazionale

LINGUAGGIO DISCIPLINARELINGUAGGIO DISCIPLINARE

Page 31: Cls 2008

4. Metodologia scientifica nelle scienza ostetrica4. Metodologia scientifica nelle scienza ostetrica

Metodo scientifico per raccogliere informazioni, porre diagnosi, pianificare e realizzare gli interventi assistenziali.

• METODO INDUTTIVO

• METODO DEDUTTIVO

• METODO PREDITTIVO

Page 32: Cls 2008

METODO INDUTTIVOMETODO INDUTTIVO

Ragionamento che permette di risalire dal particolare al generale

• Applicato nella ricerca• Utile nella pratica clinica per avvalorare

un’ipotesi nel processo diagnostico

Dati raccolti Segni / sintomi Sospetto clinico

Diagnosi Identificazione Associazione condizioni problema fisiologiche / patologiche

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METODO DEDUTTIVOMETODO DEDUTTIVO

Procedimento logico che permette da regole generalidi risalire ai particolari

Applicato nella pratica clinica per identificare nel processo diagnostico gli eventi fisiologici e le anomalie

Area ostetrica Gravidanza iniziale Amenorrea, fenomeni simpatici, test gravid.

Area ginecolog. Vulvovaginite Prurito, bruciore,Leucorrea

Page 34: Cls 2008

METODO COMBINATO INDUTTIVO-DEDUTTIVOMETODO COMBINATO INDUTTIVO-DEDUTTIVO

TRAVAGLIO DI PARTO

Metodo deduttivo anamnesi e sintomi sospetto clinico

Metodo induttivo esame ost. rilievo conferma sospetto segni

Page 35: Cls 2008

METODO PREDITTIVOMETODO PREDITTIVO

Procedimento logico attraverso il quale si ottengono delle previsioni

Applicato nella pratica clinica per la prevenzione primaria, attraverso lo studio dei fattori di rischio

Rapporti sessuali non protetti e promiscui

MST