come redigere una tesi di laurea in diritto tributario
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Francesca Stradini
A stretto contatto con il docente
Il primo passo è l’attribuzione di un argomento: quello sarà l’oggetto della vostra ricerca
In genere l’argomento è affidato dal docente per evitare argomenti troppi generici o istituti oramai consolidati
L’argomento si astrae in un TITOLO (da tenere sempre presente nel corso della redazione della tesi) subito attribuito già dalla presentazione del foglio tesi in modo da delineare il perimetro della ricerca stessa
Attribuito il titolo il passaggio successivo è quello di «fare ricerca» nelle riviste accademiche e redigere un indice
È estremamente importante che la ricerca sia effettuate in opere monografiche e nelle riviste accademiche:
La ricerca va fatta in riviste che hanno un certo taglio accademico, di
ricerca, scientifiche e non comunemente nella rete
Per fare degli esempi le riviste che interessano questa materia sono
Cartacee
Rivista di diritto tributario
Rassegna tributaria
Diritto e Pratica tributaria
Dialoghi di diritto tributario
Il Bollettino tributario
Il Corriere tributario
Il fisco (queste ultime di taglio più professionale ma utili)
On line
www.giurisprudenzaimposte.it
Interessanti anche le ricerche sul sito del Mef
www.finanze.it
O su particolari motori di ricerca
www.infoleges.it
A volte può essere utile
partire dai vari manuali di diritto tributario
Consultare le voci dell’Enciclopedia Giuridica Treccani o del Digesto
In alcuni casi è altresì interessante l’aggiornamento quotidiano con
Il Sole 24ore
ItaliaOGGI
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Fatta questa prima ricerca si procede a redigere l’indice /la scaletta della tesi (UNA BOZZA DI INDICE che può potrà essere modificato durante la ricerca e la stesura della tesi)
Questo è il momento più difficile ed è in questo momento che va tenuto presente il titolo per non andare fuori tema
Redatto e sottoposto l’indice al docente si procede con la stesura dei capitoli e la consegna di capitolo in capitolo al docente
Attenzione alle Note e alla Bibliografia: note e bibliografia sono fondamentali per valutare la scientificità del lavoro svolto
Vanno inserite a piè pagina
Quando?
- Ogni volta che viene citata una legge (in nota si riportano gli estremi della legge e la collocazione)
- Ogni volta che viene citata la prassi (in nota si riportano gli estremi della prassi e la collocazione)
- Ogni volta che viene fatta propria l’interpretazione di uno o più autori (in nota si riportano le opere, gli articoli di questi autori con l’indicazione del titolo e della collocazione nonché degli autori che affermano tesi contrarie)
- Ogni volta che si riportano «» le parole di un autore (in nota si riportano gli estremi dell’opera di questo autore indicandone anche la pagina)
Ogni volta che si citano sentenze (in nota si riportano gli estremi della sentenza data numero e la collocazione)
Si intende l’elenco in ordine alfabetico per cognome di tutti e soli gli autori che sono stati «utilizzati» e citati a piè pagina nel corso del lavoro
Non vanno incluse nella bibliografia
- le circolari, le note, le risoluzioni quindi la prassi amministrative
- Le norme di legge
- Le sentenze
Articolo in rivista
TASSANI T., I confini dell’abuso del diritto ed il caso del conferimento di azienda con successiva cessione delle partecipazioni, in Riv. Dir. Trib., 2010, I, p. 329
Libro
FALSITTA G., La tassazione delle plusvalenze e sopravvenienze nelle imposte sui redditi, Cedam, 1979
Nozione di residenza fiscale e sistema di tassazione ai fini IRES (società)
Ipotesi di elusione nel trasferimento di residenza
Normativa interna e convenzionale
Exit tax
Accertamento per studi di settore
Normativa in essere e soggetti coinvolti
Metodo presuntivo per imposte sui redditi
Prova e onere della prova
Giurisprudenza, prassi
Funzione e ruolo impositivo dell’istituto
Approccio interno convenzionale e comunitario
Disciplina interna
Giurisprudenza comunitaria
Evoluzione normativa interna sulla base del diritto europeo e criticità