come si pensa, così si diventa. appunti di creazione intenzionale

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Come si pensa, così si diventa. Appunti di Creazione Intenzionale ANDREA BRAGGIO La base della vita è libertà; il risultato della vita è espansione; lo scopo della vita è gioia. Abraham-Hicks Esistono solo due modi per vivere la vita. Il primo è come se niente fosse un miracolo. Il secondo è come se tutto fosse un miracolo. La scelta è solo vostra. 1) Imparate ad amare voi stessi nel modo più completo, ricordando che l’amore inizia con chi rispetta e ama se stesso. Smettetela di appoggiarvi agli altri per stare meglio: nessuna relazione è più importante di quella tra voi e il Divino che avete dentro. Se vi occuperete prima di tutto di quella relazione, avrete una base stabile su cui fondare altri rapporti. La vostra felicità non dipende dagli altri, ma è semplicemente il risultato della visione che adottate deliberatamente. Non dovete avere una ragione per essere felici, dovete solo scegliere di esserlo. E il fatto che esistete è una ragione più che sufficiente. Non chiedete mai agli altri di cambiare comportamento, immaginando che in tal modo avrete emozioni o prospettive migliori. I vostri genitori, i vostri coniugi, i vostri figli, parenti o amici non sono nati né sono al mondo per compiacervi o tirarvi su di morale. E voi non siete nati né siete al mondo per compiacere loro. 2) Evitate di scaricare sugli altri la vostra spazzatura emotiva: quanto più vi focalizzate sugli aspetti infelici e negativi dei vostri pensieri e delle vostre credenze, tanto peggiore diventa la vostra salute fisica ed emotiva. Nutrire dialoghi interni depotenzianti e scaricare sugli altri le vostre sensazioni negative intensifica l’esperienza indesiderata e attrae persone, circostanze ed eventi che vibrano in linea con queste. L’autocommiserazione non permette di apprezzare tutte le cose belle che avete intorno. Se nel corso della giornata vi sono successe nove cose positive e una sola negativa, l’autocommiserazione vi indurrà a focalizzarvi esclusivamente su quella negativa. Compatirsi è una perdita tempo: richiede molta energia mentale, non aiuta a trovare una soluzione e alimenta altre emozioni negative. Un atteggiamento di sfiducia nell’esistenza e improntato al vittimismo rischia di essere una profezia che si autoavvera, favorendo il moltiplicarsi di cose spiacevoli che a loro volta alimenteranno nuovi pensieri e sentimenti di autocommiserazione, in un pericoloso circolo vizioso e depotenziante. Se invece vi applicate a guardare il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto, non solo starete meglio per il semplice fatto di esservi soffermati sul lato positivo di una certa situazione, ma sarete anche in grado di alzare il livello dell’acqua contenuta nel

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Appunti di Creazione Intenzionale di Andrea Braggio.

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Come si pensa, così si diventa. Appunti di Creazione Intenzionale

ANDREA BRAGGIO

La base della vita è libertà; il risultato della vita è espansione; lo scopo della vita è gioia. Abraham-Hicks

Esistono solo due modi per vivere la vita. Il primo è come se niente fosse un miracolo. Il secondo è come se tutto fosse un miracolo. La scelta è solo vostra.

1) Imparate ad amare voi stessi nel modo più completo, ricordando che l’amore inizia con chi rispetta e ama se stesso. Smettetela di appoggiarvi agli altri per stare meglio: nessuna relazione è più importante di quella tra voi e il Divino che avete dentro. Se vi occuperete prima di tutto di quella relazione, avrete una base stabile su cui fondare altri rapporti. La vostra felicità non dipende dagli altri, ma è semplicemente il risultato della visione che adottate deliberatamente. Non dovete avere una ragione per essere felici, dovete solo scegliere di esserlo. E il fatto che esistete è una ragione più che sufficiente. Non chiedete mai agli altri di cambiare comportamento, immaginando che in tal modo avrete emozioni o prospettive migliori. I vostri genitori, i vostri coniugi, i vostri figli, parenti o amici non sono nati né sono al mondo per compiacervi o tirarvi su di morale. E voi non siete nati né siete al mondo per compiacere loro.

2) Evitate di scaricare sugli altri la vostra spazzatura emotiva: quanto più vi focalizzate sugli aspetti infelici e negativi dei vostri pensieri e delle vostre credenze, tanto peggiore diventa la vostra salute fisica ed emotiva. Nutrire dialoghi interni depotenzianti e scaricare sugli altri le vostre sensazioni negative intensifica l’esperienza indesiderata e attrae persone, circostanze ed eventi che vibrano in linea con queste. L’autocommiserazione non permette di apprezzare tutte le cose belle che avete intorno. Se nel corso della giornata vi sono successe nove cose positive e una sola negativa, l’autocommiserazione vi indurrà a focalizzarvi esclusivamente su quella negativa. Compatirsi è una perdita tempo: richiede molta energia mentale, non aiuta a trovare una soluzione e alimenta altre emozioni negative. Un atteggiamento di sfiducia nell’esistenza e improntato al vittimismo rischia di essere una profezia che si autoavvera, favorendo il moltiplicarsi di cose spiacevoli che a loro volta alimenteranno nuovi pensieri e sentimenti di autocommiserazione, in un pericoloso circolo vizioso e depotenziante. Se invece vi applicate a guardare il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto, non solo starete meglio per il semplice fatto di esservi soffermati sul lato positivo di una certa situazione, ma sarete anche in grado di alzare il livello dell’acqua contenuta nel

bicchiere, favorendo così un circolo virtuoso e potenziante. Se volete attrarre cose felici dovete imparare a soffermarvi sul lato felice di ogni cosa.

3) Le gioie più grandi e le sofferenze più profonde sono certamente legate alle relazioni con gli altri, tuttavia il controllo che potete esercitare sulla preponderanza di gioia o di sofferenza è maggiore di quanto non crediate. Concentrandovi bene sulle caratteristiche gradite delle persone intorno a voi, abituate le vostre vibrazioni a rispecchiarne solo i tratti migliori; in tal caso la Legge dell’Attrazione (ciò che è simile si attrae) non può presentarvene i difetti. Quando invece vi focalizzate sui loro aspetti peggiori e abituate la vostra offerta vibrazionale a riprodurne il peggio, la Legge dell’Attrazione vi presenta il peggio di loro. Questo vale per le persone come per le situazioni. Il modo più veloce di trovarvi in una situazione nuova-e-migliore, consiste nel sentirvi in pace con la condizione che state vivendo e vedere nella miglior luce possibile tutto quello che avete già. Si tratta di disattivare intenzionalmente gli aspetti indesiderati e attivare quelli desiderati. Elencando gli aspetti più positivi che riuscite a individuare in essa, eliminate la resistenza ai cambiamenti-miglioramenti che desiderate e che vi stanno aspettando. Al contrario, se protestate contro le ingiustizie e le disarmonie della realtà in cui vi trovate, se con il pensiero e le parole rimuginate sempre sulle cose che vi sembrano non andare, perseverate nel mantenervi in allineamento vibrazionale con ciò che non volete, impedendo a voi stessi di ottenere un miglioramento. Più respingete con forza le cose che non desiderate e vi accanite contro di esse, più queste si manifesteranno nella vostra esistenza.

4) Imparate a ridere molto e siate sempre gentili, generosi e compassionevoli con voi stessi. Usate parole che vi mettano di buon umore e complimentatevi con voi stessi ogni volta che raggiungete un qualunque obiettivo che vi eravate prefissi. Siate i migliori amici e i più grandi sostenitori di voi stessi. Formulate e imprimete nella vostra mente un’immagine felice e fortunata di voi stessi, senza mai stancarvi di rinforzare la fiducia nel fatto che tutto procede per il meglio e che potete solo migliorare. Mantenete viva questa immagine con tenacia, non permettetele mai di sbiadire. Per quanto male possano andare le cose al momento, la via più saggia che potete seguire è visualizzare sempre il successo. Fate in modo che il vostro desiderio di stare bene sia l’intenzione dominante e sempre presente, qualunque cosa accada. La visualizzazione creativa, la preghiera e la tecnica delle affermazioni vi vengono in aiuto in quanto utili strumenti per creare un flusso di immagini e di idee positive, grazie alle quali potete costruire una filosofia di vita che vi sostenga sotto tutti i punti di vista.

5) Fate vostro il proposito di controllare la direzione del vostro pensiero, nella consapevolezza che tutto quello che si manifesta nella vostra vita – persone, cose, esperienze, situazioni che incrociano il vostro cammino – sono risposte accurate alle vostre richieste vibrazionali. Tutto ciò che vi accade è sempre dovuto alle richieste che inviate con i vostri pensieri cronici. Ricordate che ogni ambiente fisico e Non Fisico è Vibrazionale e funziona in base alla Legge dell’Attrazione (ciò che è simile si attrae): prestare attenzione a qualcosa significa invitarlo nella vostra vita e lasciarsi coinvolgere da esso.

6) Osservate con cura i vostri pensieri e abbiate il coraggio di modificare sistemi di convinzioni antiquati, restrittivi o limitanti. La mente rappresenta la vostra base dati e soltanto voi potete riprogrammarla in modo da creare la vita che desiderate. Tutte le persone e le cose che sono nella vostra esperienza rappresentano un aspetto della vostra consapevolezza e derivano tutte dalle vostre convinzioni, cioè dai vostri pensieri più forti e ricorrenti in merito a ciò che pensate di voi stessi, delle persone che vi sono vicino e della vita in generale. Le vostre convinzioni strutturano tutta la vostra esperienza e da esse dipende ciò che attirate. Le nuove esperienze producono un cambiamento solo se vi fanno mettere in dubbio le vostre convinzioni. Ricordate che quando siete convinti di una cosa non la mettete più in dubbio. Il momento in cui cominciate onestamente a interrogarvi sulle vostre convinzioni, vuol dire che non ne avete più l’assoluta certezza.

7) Un’opinione è qualcosa di cui vi sentite relativamente certi, ma tale certezza è solo temporanea, perché può cambiare facilmente. Un’opinione è in genere sostenuta da pochi e traballanti sostegni di riferimento non verificati. Una credenza, invece, si stabilisce quando cominciate a sviluppare una base di riferimento più ampia. Essa può derivare dall’esperienza personale o da informazioni desunte da altre fonti. Le persone con delle credenze sono già più refrattarie a ricevere nuove informazioni, anche se possono comunque arrivare a porsi domande sui propri riferimenti, così da accogliere nuovi input. Una convinzione è uno schema cronico vibrazionale che tende a eclissare una credenza soprattutto per quanto riguarda l’intensità emozionale che una persona collega a un’idea. Chi ha una convinzione non solo si sente certo, sicuro, ma può arrivare ad arrabbiarsi se qualcuno la mette in dubbio (pensate solamente alle convinzioni della gente sul denaro, solo per dirne una). Quando lavorate su voi stessi, è in genere più facile individuare una vostra opinione o credenza rispetto a una vostra convinzione. Perché? Perché quest’ultima tende ad apparire indistinguibile rispetto alle esperienze evocate e attratte per suo tramite. Il problema della maggior parte delle persone è l’incapacità di distinguere le loro convinzioni sulla realtà dalla realtà stessa, cioè da ciò che hanno creato, attratto o portato in manifestazione a partire dalle loro convinzioni.

8) Applicatevi più che potete nel riconoscere il valore della varietà, della diversità e di tutto ciò che non amate: il contrasto o ciò che ritenete indesiderato, indipendentemente dall’aspetto che assume in ogni dato momento, contribuisce in maniera assoluta alla vostra espansione creativa. È nel fare i conti con l’ingiustizia, con la povertà, con la malattia o con la guerra che chiedete più giustizia, più prosperità, più salute e più pace. Il contrasto e la varietà in cui vi imbattete nell’esperienza fisica vi aiutano a comprendere ciò che non volete e quindi anche quello che volete. Da essi deriva la chiarezza del miglioramento, perché se non fosse per il contrasto e per la varietà non potreste chiedere un miglioramento, focalizzarvi su quello che desiderate e richiamare nuova Energia Creativa permettendo alla Vita in generale di evolvere.

9) Il più grande dono che potete fare a voi stessi è imparare ad assumervi la piena responsabilità per la vostra vita individuale senza incolpare nessuno. Se siete vittime, siete vittime della vostra stessa creazione. Il vostro mondo riflette solo ciò che siete e che avete creato. Più prestate attenzione a qualcosa o siete convinti di qualcosa, più ne emettete la vibrazione corrispondente; quanto più lo fate, tanto più forte è l’attrazione. Inviate sempre richieste di elementi corrispondenti al vostro pensiero, che pensiate a soggetti desiderati o indesiderati. Voi siete i soli responsabili di ciò che attraete, ed esserne coscienti vi mette nella condizione di riprendervi il vostro potere. Dovete essere voi a voler cambiare il vostro modo di pensare, dato che non vi muovete ai margini della vostra realtà, ma ne siete al centro e la create. Ricordate: ciò che pensate, lo siete e ciò che pensate, lo create.

10) È fondamentale che comprendiate la grande differenza tra il comportamento o l’approccio della Fonte – del Divino che avete dentro – e quello della maggior parte delle persone che vi sono vicine o con cui siete soliti interagire. Per quanti “sbagli” o azioni disarmoniche possiate aver fatto, la Fonte non ritirerà mai l’amore e l’apprezzamento che vi dimostra. Nessun comportamento che adottate potrebbe portare a tanto, mentre spesso le persone, avendo smarrito la connessione conscia con la Fonte, vi fanno notare quelli che considerano vostri errori o fallimenti. Detto in altri termini, non solo è importante che attiviate in voi la decisione consapevole di cercare l’allineamento con la vostra Fonte interiore, ma che capiate che, qualunque sia la situazione, il Divino che avete dentro non ritira mai l’amore e non esprime mai disapprovazione. Spesso gli altri tentano di guidare o influenzare il vostro comportamento offrendovi approvazione o disapprovazione. E cosa succede quando cercate o vi sforzate di compiacerli o di riscuotere il loro consenso? Perdete di vista il vostro Sistema di Guida Emotivo, che invece vi incoraggio a usare sempre. Non esiste infatti alcun

tipo di conoscenza fisica che sia importante trasmettervi quanto l’allineamento continuo con la vostra Prospettiva Più Ampia, nonostante le forti influenze altrui.

11) Se coloro che vi gravitano attorno sono persone tendenzialmente tristi, lamentose, vittimiste o pessimiste; se mancano di fiducia nell’esistenza e vedono il mondo popolato soprattutto da elementi minacciosi, pericolosi e sgradevoli; se hanno la tendenza a criticare il prossimo e a incolpare gli altri in riferimento alle tante cose indesiderate sulle quali si intrattengono; se hanno la tendenza a convincervi che le emozioni che provate hanno poca importanza e che ciò che conta è adeguarsi alle opinioni, alle regole o alle convinzioni fatte proprie dalla massa; ebbene, significa che non sono allineati. E in tali condizioni, vi guideranno ad adottare la stessa diffidenza, lo stesso pessimismo o lo stesso atteggiamento limitato e depotenziante. Imparate a fidarvi di voi stessi, a credere in voi stessi e nel vostro valore. Ognuno di voi è un potente creatore emerso in questo ambiente fisico con grande entusiasmo, obiettivi precisi e molteplici abilità. Cercate i pensieri che vi fanno stare meglio e fate il possibile per capire il vostro Sistema di Guida Emotivo e il suo funzionamento al fine di allinearvi alla Fonte. Così facendo, vi risparmierete molte cose sgradite, inclusa la tendenza a incolpare gli altri per come vi sentite o per la piega presa dalla vostra stessa esistenza. Ricordate che l’influenza di coloro che vi circondano non deve per forza avere un impatto sulla vostra vita. Quando qualcuno si aspetta o pretende che adattiate il vostro comportamento per assecondarlo, vi priva dei benefici del vostro Sistema di Guida Emotivo. La bruttura di tanti rapporti e la ragione di ogni insoddisfazione derivano proprio dal fatto che le persone si lasciano guidare dall’approvazione o dalla disapprovazione altrui, invece di lasciarsi guidare dall’armonia o dalla mancanza di armonia con la loro Fonte interiore, cioè con la loro Prospettiva Più Ampia.

12) Imparate a stimare di più quanto siete preziosi e ad amare di più la vostra vita. Il cuore fa sì che possiate comprendere più direttamente dei concetti che altrimenti richiederebbero grandi sforzi interpretativi. Nel vostro cammino, un leggero aumento nella vostra capacità di provare amore può portarvi più avanti di qualunque teoria, ricerca o ragionamento. Solo la mente può suscitare distrazione da questa realtà, ma il cuore non ha bisogno di convincersi di amare. Per sua natura e per sua essenza, il cuore è Amore, e dunque non ha bisogno del ragionamento. Il cuore ha una conoscenza e una consapevolezza dirette. Ogni concetto che entra nella mente viene elaborato, vagliato, studiato e adattato a certi schemi mentali; ogni concetto che entra nel cuore diventa immediatamente parte di noi, viene cioè riconosciuto e assimilato istantaneamente. Il cuore ama poiché questa è la sua natura, e ama indistintamente tutto ciò che esiste, dato che tutto ciò che esiste è parte di sé. Il cuore è consapevole della propria unità nei confronti degli altri fratelli, del proprio legame con gli altri cuori, poiché tutti i cuori sono un unico Cuore, tutti gli esseri un unico Essere, tutta la Creazione un unico, immenso cerchio d’Armonia che coinvolge tutto ciò che esiste. Difficilmente la mente riesce a elaborare un concetto che possa essere poi assimilato e accettato per intero dal cuore, mentre senza neanche sapere come e perché, è sempre vero il contrario. Ogni cosa che proviene dal cuore è sempre e comunque accettata dalla mente per via diretta e naturale, senza necessità di elaborazione e senza necessità di identificazione con degli schemi mentali.

13) Il segreto è creare armonia fra la mente e il cuore, fare in modo che il proprio sentire e il proprio pensare non siano in contrasto ma procedano su binari paralleli. Solo il cuore è in grado di amare per amare, e di conseguenza solo questo ci può dare la possibilità di una crescita diretta. Il passaggio mentale richiede invece tutte quelle forme trasversali che fanno sì che l’Amore cresca dentro di noi in maniera quasi inconsapevole. Con l’avere un diverso approccio nei confronti della vita o con l’accettare in maniera diversa ciò che la vita quotidianamente propone, e di conseguenza, con il vivere in maniera diversa, facciamo crescere gradualmente dentro di noi l’armonia e la capacità di amare non per scelta ben precisa e definitiva, ma a causa di un progressivo attenuarsi di tutti quei contrasti che

possono tenere basso il livello di questa capacità di amare. È bene comunque avere cura di entrambe le vie: donare alla propria mente quell’appagamento che fa sì che essa permetta di amare di più, e contemporaneamente cercare nel proprio cuore quella forza e quella capacità di amare che sono assolute, e che non hanno bisogno di nulla che apra questa strada. Da qui l’importanza di appagare la mente con le risposte alle proprie domande e far crescere l’Amore con la forza del proprio cuore: un percorso che si divide in due apparenti percorsi, proprio per far sì che la parte che ancora fa resistenza ad accettare tutto questo possa gradualmente non solo assoggettarsi, ma essere addirittura coinvolta in questo cammino, e rendersi quindi essa stessa consapevole che proprio questo è il suo cammino.

14) La mente gioca spesso brutti scherzi, ma questo è un discorso che tende ad attenuarsi a mano a mano che aumenta la capacità di amare del cuore; e a mano a mano che la mente stessa riesce a trovare le proprie risposte, queste sue interferenze diminuiscono progressivamente e si fanno meno intense. Succede allora che tali interferenze, che in un primo momento hanno maggiore frequenza e intensità, finiscono poi per rallentare e per diminuire di intensità. Con il passare del tempo, la mente stessa finisce con l’opporre una resistenza sempre più blanda, opponendo argomenti sempre meno forti, meno validi e sempre meno frequenti; e man mano che questo succede, inevitabilmente il cuore riesce più spesso a prendere il sopravvento, e quindi più facilmente si riesce a ricreare l’armonia dentro di sé. La mente stessa si rende poi consapevole del fatto che questo cammino le porta dei miglioramenti, e di conseguenza finisce per comprendere che la Via del Cuore non rappresenta un pericolo che vuole prendere il sopravvento e assoggettarla, ma una strada che le elargisce dei benefici, facendo in modo che anch’essa possa progredire.

15) Se nella vostra vita definite tutto come errore, attirerete continuamente a voi le stesse cose più e più volte. Riflettere in continuazione su questioni sgradevoli vi manterrà legati a quegli schemi d’attrazione, che vi presenteranno cose altrettanto spiacevoli. Concentratevi sempre sulle soluzioni, mai sui problemi. Se restate concentrati sui problemi, la Legge dell’Attrazione ve ne procurerà ancora di più, impedendovi di trovare il miglioramento che cercate. Come fate a capire se siete concentrati sulla soluzione oppure sul problema? Lo capite dalle emozioni che provate mentre state pensando. Quando vi focalizzate sulla soluzione, avvertite sempre un miglioramento nelle emozioni; quando invece vi soffermate sul problema, avvertite emozioni che vi fanno sentire peggio.

16) Se volete generare esperienze più felici e gratificanti, prendete l’abitudine di pensare in modo più costruttivo e felice. La formula per condurre una vita felice e più facile recita quanto segue: “Chi dal profondo del cuore vede, sente, parla e pensa soltanto positivo, incontra solo il positivo”. Fatevi ogni giorno lunghi elenchi scritti di cose che amate. Tenete uno o più quaderni dove annotare tutti gli argomenti su cui cercate pensieri migliori, inclusi gli aspetti della vostra vita che sono già molto favorevoli. Questa semplice pratica aiuta a diventare più selettivi riguardo agli aspetti della realtà a cui volete pensare e che riproducete nella vostra esistenza. È un esercizio che, oltre a rasserenare la mente, ha un’influenza enorme su ciò che attirate. Più sono gli aspetti positivi che cercate, più ne troverete; e più aspetti trovate, più ne cercherete. È un valido sistema per prendere coscienza del fatto che non esaurirete mai le cose che portano un autentico senso di ricchezza nella vostra esistenza.

17) C’è sempre una scelta vibrazionale sulla quale potete avere un certo controllo. Se appena svegliati, mentre siete ancora a letto, trovate un pensiero che vi fa stare bene e cercate di rimanere focalizzati su di esso finché non prende un po’ di slancio, constaterete che la giornata sarà migliore proprio perché lo avete fatto. Focalizzatevi bene in direzione di quello che desiderate, invece di diluire il potere del pensiero lasciandolo oscillare fra desiderato e indesiderato. Ancora prima di alzarvi, cercate almeno nove aspetti positivi presenti nella vostra vita, cosa che vi aiuterà a incominciare la giornata con un umore migliore e vi permetterà più facilmente di gettare le basi di una vibrazione che poi strutturerà il tono generale dei vostri pensieri per il resto della giornata.

18) Osservate ogni giorno delle pause di silenzio e meditate soltanto sui veri desideri del vostro cuore, sapendo che non fanno male a nessun uomo e sono i più nobili. Abbiate cura di ogni forma di vita e vivete secondo i vostri più alti valori morali e spirituali. Più imparerete e applicherete gli insegnamenti della Creazione Intenzionale, più capirete l’importanza e la bellezza di un cammino retto, dato che la Legge dell’Attrazione porterà sempre a voi persone e situazioni che vi corrispondono dal punto di vista vibrazionale. Se siete davvero intenzionati a non attrarre violenza, aggressività e tante cose spiacevoli, prendete seriamente in considerazione la possibilità di radicarvi in un atteggiamento mentale felice, amorevole e pacifico, che escluda ogni forma di violenza o sfruttamento di persone e animali. Inseguite pensieri, parole e propositi che vi riempiono di amore. Mangiate cibo nutriente e leggero, e condividetelo. Siate consapevoli dei benefici personali e globali derivanti da un’alimentazione vegana. Se proprio sentite di non poter fare a meno di carne, uova, latte e formaggi, allora assumeteli in quantità moderate. Fatevi sempre guidare da quello che sentite dentro. Ricordate: buoni pensieri, buoni sentimenti e buona alimentazione creano una buona esistenza.

19) Non possiamo pensare o parlare allo stesso tempo di quello che vogliamo e di quello che non vogliamo. Non possiamo sentirci bene e male allo stesso tempo; la nostra attenzione non può essere diretta contemporaneamente verso il desiderato e l’indesiderato. Allora, su cosa è più saggio posare la mente? Perché intrattenervi con l’indesiderato, aspettarvi il peggio e stare male, quando potete godere ed essere grati della vita trovando in essa sempre il meglio? Perché non godere di tutto ciò che l’Universo vi dona di bello? Godervi la vita significa arricchire continuamente la vostra esistenza senza legarvi né alle cose né alle persone. Significa amare ogni cosa che vi circonda e vivere in modo da poter lasciare tutto in ogni momento, senza provare il minimo dolore. Lasciare appartiene al godere. Colui che non può lasciare non può godere pienamente, non può avere il cuore colmo d’amore e di gratitudine e lasciare che si riversino in un flusso infinito. La vita è certamente fatta per essere goduta, ma con distacco amorevole. Quando avete un atteggiamento più giocoso riguardo alle cose che volete, quella che emanate è l’energia dell’amore, della libertà e del distacco, che non ha niente a che vedere con l’attaccamento o la dipendenza da qualcosa.

20) Curate i vostri rapporti seguendo corsi per aumentare l’autostima e la comunicazione con gli altri. La Legge dell’Attrazione non può portarvi qualcuno che vi apprezza se voi stessi non vi apprezzate. Fate il possibile per vedere solo il meglio negli altri, per sviluppare attese positive nei loro confronti e attivare la vibrazione delle loro qualità gradite facendole entrare nella vostra esperienza. Ricordate che ogni persona nella vostra vita qui è un riflesso di ciò che siete: voi non vedete mai loro; vedete solo ciò che voi siete in loro. Un’altra cosa da tenere bene a mente è che non ci si conquista una vita più felice e più bella assumendo il controllo sui fattori esterni. La gioia non è dominare le altre persone o le circostanze, ma controllare il rapporto vibrazionale che avete con la Sorgente. È sempre l’allineamento con la Fonte interiore che dà gioia, amore e soddisfazione. La verità è che voi non soffrite mai a causa di quello che gli altri vi hanno detto o fatto; soffrite invece per il vostro mancato allineamento con l’Io interiore Più Ampio, di Energia Pura e Positiva. Anche se è più facile stare bene quando si è circondati da persone che stanno bene, che vi apprezzano e vi trattano bene, il comportamento altrui non è mai responsabile di come vi sentite, in quanto avete il potere di focalizzarvi sugli stati interiori desiderati e modificare il vostro punto d’attrazione. Liberatevi dalla falsa premessa secondo cui gli altri “devono” essere diversi prima che voi possiate sentirvi bene. Se inizierete a prendere coscienza del fatto che la vostra gioia non dipende dal comportamento degli altri e se farete il possibile per cercare con regolarità pensieri che vi fanno sentire bene, e che dunque si armonizzano con quelli della Fonte, starete bene in qualunque condizione e attirerete rapporti in sintonia con il vostro benessere interiore. La Legge dell’Attrazione non vi può portare niente di diverso da quello che provate.

21) Trovare dei difetti negli altri non porta ad amare se stessi. Quando vedete persone molto critiche verso gli altri, sappiate che sono individui che non si amano. E se non si amano, non sono nella condizione di apprezzarvi. Quando amate voi stessi e vi apprezzate, siete in armonia con la Fonte dentro di voi; in questo caso, non potete evitare di apprezzare il prossimo e di dare vita a rapporti caratterizzati da soddisfazione e piacere. Invece di fissarvi sul peggio degli altri, attingete all’energia dei vostri pensieri positivi elencando i pregi di voi stessi e di coloro che vivono accanto a voi. È necessario spostare i pensieri sugli aspetti positivi dei vostri rapporti attuali prima di poter ricevere altri elementi positivi. Essere soddisfatti di quello che avete al momento è il modo più veloce per stare ancora meglio e attrarre cose meravigliose nella vostra vita. Solo quando diventate abili nel fissare il pensiero su elementi gradevoli, le persone sgradite (o le loro caratteristiche poco gradite) usciranno dalla vostra esperienza. Detto in altri termini, quando voi amate voi stessi e vi applicate con costanza nel fissare il pensiero su elementi gradevoli, le persone sgradevoli che vi gravitano attorno possono anch’esse migliorare grazie alla vostra influenza benefica, oppure possono uscire dalla vostra vita perché respinte dalle vostre vibrazioni. In questo secondo caso, la Legge dell’Attrazione vi colloca in due “luoghi” distinti dal punto di vista vibrazionale.

22) Gli insegnamenti della Creazione Intenzionale non promuovono la disciplina, né un rigido controllo sul prossimo. Motivare gli altri ad agire o a comportarsi in un certo modo, rappresenta sempre un insuccesso. È molto meglio ispirarli a partire dal vostro esempio concreto, rendendovi conto che l’unico vero controllo è quello sul vostro pensiero, non sul comportamento o sulle convinzioni del prossimo. Non preoccupatevi di ciò che fanno gli altri, ma cercate pensieri, parole e azioni che vi facciano stare bene. Se non vi allineate con l’energia, la chiarezza e la conoscenza della vostra Fonte, non avrete alcuna autorità da offrire e la vostra forza d’influenza sarà scarsa. Per ispirare un comportamento positivo negli altri, per prima cosa occupatevi delle vostre vibrazioni e allineatevi con l’Energia della Fonte, visualizzando bene il risultato che desiderate e considerando gli altri con un atteggiamento positivo. Mantenete salda quella visione ignorando qualsiasi elemento sgradito che vi priva di energia. Non permettete al comportamento sgradito altrui di attirare la vostra attenzione. Fate liste di elementi piacevoli, dedicandovi a escalation di apprezzamento, così da rimanere voi stessi il più possibile lucidi, stabili e felici, e così da vedere gli altri come persone felici e riuscite. Fate sapere a chi vi sta vicino che volete stare bene e che non li considerate responsabili per come vi sentite. Dimostrate loro che potete stare bene quando lo decidete, indipendentemente dalle circostanze esterne. Ricordate che le persone con cui interagite non sono nate né sono al mondo per imparare dalle vostre parole o dalle vostre critiche; sono invece qui per imparare dalla loro stessa esistenza. Se avrete rispetto di questa cosa, sarete felici voi e saranno felici loro.

23) Esercitatevi ad affermare cose felici riguardo a tutto ciò che di solito esprimete in termini negativi. Esercitatevi ad affrontare ogni cosa con animo gioioso e aperto alla vita, animati dalla convinzione che tutto nella vostra vita scorre con facilità. Invece di dire a voi stessi “Oggi sarà una giornata tremenda”, ditevi con ferma convinzione “Sarà una giornata splendida”; invece di dire “È difficile”, ditevi con ferma convinzione “È facile”. La facilità o difficoltà di una qualsiasi attività dipendono dal vostro modo di pensarla: consideratela dura e la renderete dura; consideratela agevole e tenderà a diventare agevole. Il modo in cui parlate a voi stessi controlla il vostro modo di pensare e questo controlla come vi sentite e quello che fate. Le parole specifiche che usate abitualmente hanno il potere di modificare il vostro modo di sentirvi. Così, invece di dire a voi stessi “Sono arrabbiato”, potete affermare “Sono irritato” oppure “Sono disincantato”; invece di dire “Sono sfinito e sopraffatto”, potete affermare “Sono in uno stato di richiesta”. Potete anche amplificare certe espressioni positive: “Sono sveglio” può diventare “Sono energico”, “Mi sento fortunato” può diventare

“Mi sento incredibilmente benedetto”, “Sono determinato” può diventare “Sono inarrestabile”.

24) In qualunque rapporto accadano, molte liti avvengono a causa di una mancanza di autostima. Se vi sentite incompresi, non considerati, trascurati o accusati ingiustamente, è molto probabile che arriviate a nascondere il vostro dolore con l’aggressività, evitando così di far vedere quanto siete feriti. È inoltre possibile che vi sentiate feriti solo perché avete fatto qualcosa di sbagliato e qualcuno ve lo rinfaccia dicendovi che tale errore lo fate sempre. Parole da evitare in ogni litigio sono “sempre”, “mai” e “tutto”. Sono concetti generalizzanti che hanno la fatale proprietà di scoraggiare e di provocare rapidamente il vostro interlocutore. Che cosa dovrebbe fare una persona se voi le dite che sbaglia sempre o che non fa mai niente di buono? È molto meglio sostituire le parole “sempre”, “mai” e “tutto” con “qualche volta”, “ogni tanto”, “alcune volte”, cioè con termini che tolgono il carattere definitivo alle vostre affermazioni. Un bravo creatore intenzionale impara a stare attento a due cose in particolare: all’effetto che le parole potrebbero avere su se stesso e sugli altri e alla voce dei suoi interlocutori. Egli ascolta il loro timbro e ne percepisce le vibrazioni. Più è consapevole dei propri sentimenti e allenato ad ascoltare, meglio riesce a percepire quali forze si nascondono dietro queste voci, che cosa esprimono oltre il loro dire, quale verità vibra insieme alla voce che non è stata espressa a parole.

25) Trattate il prossimo senza giudicarlo. Se siete posseduti da un solo pregiudizio, soffrite perché non siete vicini a quello che giudicate. Imparate a perdonare voi stessi e a lasciar andare il passato, giudicate di meno e amate di più: siate di ispirazione per gli altri a partire dal vostro esempio concreto di vita. Ricordate: l’amore, la comprensione e il perdono vanno lontano in questo mondo; ma prima dovete darli a voi stessi. Scegliete con cura gli amici con cui trascorrere il tempo e aiutate il prossimo senza aspettarvi nulla in cambio: agire in maniera disinteressata costituisce il modo più rapido per superare l’autocommiserazione e lo scarso amore per voi stessi.

26) Nessun Maestro vi renderà felici. Egli è qui per dirvi che cosa siete – e in base a questo potete fare le vostre scelte – e per trasmettervi una preziosa conoscenza che potete cominciare a integrare nella vostra vita. Un Maestro vi darà speranza, vi darà incoraggiamento, ma non vi renderà felici, perché rendervi felici è un compito che spetta solo ed esclusivamente a voi. Egli vi esorterà a diventare Maestri di voi stessi e a smetterla di andare alla ricerca di gente che si dispiaccia per voi e per i problemi che avete creato. Un Maestro vi dirà che ogni cosa indesiderata che avete attratto andrebbe sempre interrogata. Dovreste sempre chiedere a voi stessi: “Che cosa ha da insegnarmi questa persona che non mi piace? Che cosa sta cercando di comunicarmi questa situazione sgradevole?”. Non guardate mai le persone, le cose e le situazioni della vostra vita come separate da voi, perché non lo sono affatto. La ragione per cui sono nella vostra vita è che riflettono perfettamente un aspetto di voi stessi. Anche se generano in voi emozioni sgradite, consideratele come opportunità che avete creato e fatto fiorire per fare meglio, dove per fare meglio intendo pensare meglio. Consideratele come opportunità per risplendere, per essere migliori, per vivere la vostra vita in un modo nobile e straordinario. Chiedetevi sempre se vorreste davvero un amico come voi, sincero come voi, onesto come voi, leale come voi, amorevole come voi, comprensivo come voi. Se la risposta è negativa, se non vi rassicura l’idea che dall’altra parte ci sia qualcuno come voi, allora vi suggerisco caldamente di riempirvi solo dei pensieri più nobili ed elevati, e di radicarvi in essi fino a incarnarli. Siate l’amore, l’onestà, la comprensione, la rettitudine, il coraggio, la grandezza d’animo che volete vedere all’esterno.

27) Il successo di ogni vostro obiettivo e la bontà della direzione scelta dovrebbero essere valutati sulla base di riferimenti interni anziché esterni. Tutto dipende dal vostro rimanere fedeli a voi stessi e al vostro Sistema di Guida Emotivo, anziché ai giudizi, alle opinioni e alle credenze di altre persone. L’unica guida che conta è data dal grado di armonia che

avvertite (o che non avvertite) tra l’emozione e la Prospettiva Più Ampia della vostra Fonte Pura e Positiva. In qualunque circostanza, le emozioni provate ci indicano l’accordo o il disaccordo con l’Io Interiore, il quale rappresenta l’equivalente Vibrazionale di tutto quello che è bene. Sentirsi turbati significa sempre mancare di allineamento con la conoscenza della Fonte. Collera, odio e condanna non sono segnali di allineamento con il Divino che avete dentro, ma indicatori di disallineamento rispetto all’Essere gioioso e amorevole che è in voi. Quando trovate in voi stessi e negli altri dei difetti, quando vi considerate inadeguati o senza valore, vivete sempre un’emozione negativa perché la Fonte prova solo amore per voi. Se a quel punto ricordate che tale emozione indica un disaccordo con la vostra Prospettiva Più Ampia Non Fisica, potete modificare intenzionalmente i vostri pensieri finché non si allineano di nuovo. Questo è il modo più efficace per usare il Sistema di Guida Emotivo. Per sentirvi in pace con qualcosa, è necessario accantonare il desiderio di riscuotere l’approvazione degli altri cercandola in voi stessi.

28) Allenatevi ad affrontare le disarmonie e le condizioni avverse con più distacco impersonale, evocando in voi quella “divina indifferenza” che sottrae energia all’indesiderato. Notate il termine “divina”, perché descrive l’atteggiamento necessario di chi ama e va semplicemente avanti con gioia e fiducia assoluta. È diversa dall’indifferenza per noncuranza e non è segno di presunta superiorità. Si tratta dello stato interiore di chi apprende le lezioni della vita senza intralcianti reazioni personali, smettendo sia di avere reazioni esagerate quando attira cose che non gli sono gradite, sia di dare potere a ciò che gli altri pensano e dicono di lui. Certamente include il fatto di non curarvi se le cose che studiate e applicate oggi sono sufficientemente irriverenti da rompere lo status quo e lasciare la bocca aperta per l’indignazione o per la risata che provocano. Evocare in voi questa “divina indifferenza” significa amare e lasciar andare, fluire tranquilli camminando nella presenza vivente di Dio, sapendo di essere importanti per il mondo e che c’è una nicchia in esso che solo voi potete riempire.

29) Oggi gli scienziati che studiano il cervello hanno dei problemi nell’individuare quali processi neuronali sottendono le attività che siamo soliti chiamare mentali, quali l’apprendimento, il linguaggio, il ragionamento, le emozioni, gli affetti o la coscienza. Ciononostante concordano nel ritenere che, opportunamente riempito di contenuti e di schemi operativi, il nostro cervello migliori l’efficienza e la profondità di queste stesse attività cognitive. Detto in altri termini, ciò che conta è tenerlo sveglio e potenziarlo, tornando a meravigliarci delle cose che abbiamo intorno e imparando tutti i giorni qualcosa di nuovo. Trovate qualche attività che vi piace e che accresce il vostro livello di energia: pittura, danza, musica, giardinaggio, ecc. Immergetevi completamente in ciò che fate, con lo spirito con cui lo farebbe un bambino.

30) Abbiate cura nel selezionare i libri che leggete e i programmi che guardate. In linea generale, più vi tenete lontani dalle notizie negative proposte e riproposte dai media, dai notiziari e dai giornali, meglio starete. Il motivo è semplice: il loro obiettivo è di fare presa nel cervello facendo leva soprattutto sulla paura, sul senso di impotenza e sul senso di colpa di spettatori e lettori, in un’ossessiva ricerca di coinvolgerli al massimo. Se permettete alla vostra attenzione di concentrarsi sulla violenza e sugli orrori del mondo e vi ritrovate a vostra volta a provare emozioni negative, non fate che avvicinare a voi persone e circostanze in sintonia vibrazionale con queste. Quando le esperienze negative entrano nella vostra coscienza, il vostro senso di benessere viene subito affievolito. Se avete intenzione di costruirvi un sistema di convinzioni felici e potenzianti e non desiderate attirare alcun tipo d’informazione negativa nella vostra esperienza, allora è bene sottrarre forza a tante trasmissioni non guardandole.

31) Se poteste osservare con attenzione la vita di un creatore intenzionale, vi accorgereste che questi dà generalmente un nome proprio agli oggetti cui tiene di più, dalla casa in cui abita all’auto che guida, dai vestiti che indossa al cellulare che usa. Potreste vederlo mentre

ringrazia gli organi del suo corpo, l’acqua che beve o il cibo che si prepara. Se poteste entrare nel suo studio, trovereste oggetti selezionati con i quali dialoga e che tratta con molta cura. È un discorso un po’ stravagante per coloro che sono chiusi all’idea secondo cui la natura è anima incarnata, e dunque tutto è Vita, Consapevolezza e Vibrazione, eppure gli atomi e le molecole che compongono tutte le cose, si tratti del corpo di una persona, di un tavolo o di una pietra, conoscono la grande energia latente che soggiace alla loro esistenza, e sulla quale, distinta, chiara e inattaccabile, fluttua la loro individualità. Tutto quello che vedete attorno a voi è Coscienza vivente e pulsante. Trattare con cura ogni vostro oggetto ed esprimere gratitudine nei confronti di ogni elemento che vi ha offerto il proprio sostegno durante la giornata è il modo migliore perché sia motivato a supportarvi al meglio. Se trattate ogni vostra cosa con cura e le date amore, essa risponderà sempre di conseguenza.

32) Tanti pensano che quando la vita girerà per il verso giusto e “capiteranno” loro cose belle, allora saranno riconoscenti. Non capiscono che il fatto di non esserlo ora, in modo indipendente dalle circostanze, inibisce la capacità di ottenere ciò che vogliono veramente. Stanno semplicemente perdendo energia emozionale positiva che la gratitudine porta con sé, e così perdono ciò che potrebbero attrarre. Se pensate di provare gratitudine solo quando avrete qualcosa per cui sentirvi grati, smettete di guardare quello che avete adesso e vi chiudete alla comprensione di essere già ricchi. Il modo più efficace per entrare in un dialogo d’amore con l’Universo facendo un uso intelligente della Legge dell’Attrazione è essere riconoscenti. Essere grati per ogni cosa e apprezzarla è il mezzo migliore per modificare il livello delle vostre vibrazioni e attirare nella vostra vita sempre più cose ed esperienze per cui essere grati.

33) Gratitudine e apprezzamento dovrebbero essere espressi in ogni ambito della vostra vita, la quale non andrebbe mai data per scontata. Pensate solamente alla vita di coppia, dove si dà per scontato l’amore dell’altro, come fosse qualcosa che vive miracolosamente di vita propria e di moto perpetuo, come se non dovesse essere nutrito ogni giorno con nuovi pensieri, nuove parole e nuove azioni amorevoli. Il cibo che consumate ogni giorno, gli oggetti che usate ogni giorno, le persone con cui entrate in relazione ogni giorno, non sono cose scontate. Il più delle volte passano sotto i vostri occhi e scivolano via perché non le considerate, non date loro nessun valore; eppure sono tutti elementi grazie ai quali vivete e che meriterebbero un più attento apprezzamento da parte vostra, se desiderate attrarre il meglio ed essere più felici.

34) Se i vostri figli o le vostri mogli o i vostri mariti o i vostri amici “vi rendono infelici”, è perché voi avete permesso alla vostra felicità di essere centrata su di loro invece che su di voi. Se essi “vi rendono infelici”, vuol dire che avete dato loro il vostro potere, lo avete dato a qualcosa al di fuori di voi. Nulla di esterno a voi vi governa finché non glielo permettete. La verità è che nessuno ha bisogno che siate o facciate qualcosa per lui per essere gratificato, dato che tutti hanno le vostre stesse possibilità di accesso al Flusso di Benessere della Fonte. Spesso chi vi sta intorno vi chiede di comportarvi in un modo che crede lo farà sentire meglio. E cosa succede? Non solo fa stare male voi cercando di rendervi responsabili della sua gioia, ma si mette lui stesso in uno stato di dipendenza o schiavitù. L’unica cosa che posso suggerirvi è di non cedere mai ad altri il vostro potere di rendervi felici, contenti o soddisfatti. Rivolgetevi al Divino in voi e restate sempre fedeli a voi stessi, perché più lo fate, più grande è il vostro potere di stare bene e di influenzare positivamente tutto ciò che vi sta intorno.

35) A partire dalle informazioni che ho condiviso, capirete che nessun creatore intenzionale degno di questo nome sentirà mai pietà per voi, per il semplice motivo che sa bene che – in una comprensione più ampia – siete stati voi a costruire le vostre infelicità, e che solo quando vorrete davvero che la vostra vita sia diversa, cambierete. Tutto ciò che siete in questo sogno, lo avete creato voi: tutto ciò che pensate, lo sentite; e tutto ciò che sentite è realtà nel vostro regno. Questo significa che come avete creato la vostra infelicità, potete

anche cominciare a recuperare il vostro potere di rendervi felici. Solo quando vi assumete la responsabilità della vostra vita e riconoscete di aver creato ogni cosa e di averle permesso di succedere, questa nuova consapevolezza vi libererà dai sensi di colpa, dai sentimenti di odio e di biasimo, arrecando pace e gioia al vostro essere. Ricordate che la chiave della porta del voler essere e della comprensione sta dal vostro lato della porta. Torno a ripetere: la vostra felicità non dipende da quello che dicono o fanno gli altri, ma solo dal vostro equilibrio vibrazionale. E la felicità altrui non dipende da voi, ma solo dal loro equilibrio vibrazionale. Detto questo, il più bel regalo che possiate fare al prossimo è la vostra felicità, perché quando siete felici, contenti o soddisfatti, siete pienamente connessi al Flusso di Energia della Fonte, che rappresenta la vostra vera essenza. E quando vi trovate in un simile stato di connessione, tutti coloro che sono al centro della vostra attenzione ne traggono beneficio.

36) La felicità è la nostra natura, ed è per aver trascurato questo sentiero che andiamo incontro a ogni specie di difficoltà. Se avete piacere che nella vostra vita tutto scorra più facilmente, non avete alternative: dovete fare della felicità la vostra più preziosa alleata. Il vostro stesso successo è dato dalla gioia che provate. Siamo soliti considerare un successo l’ottenimento di qualunque cosa desideriamo, che si tratti di premi, traguardi lavorativi o altre cose. Per molti avere successo significa avere così tanto denaro da non sapere più che cosa farsene. Non ho alcun dubbio sul fatto che avere tanto denaro renda la nostra vita migliore. Personalmente considero i soldi una cosa buona. Non giudichiamoci male se desideriamo cose concrete, perché in verità non c’è niente di sbagliato nelle case, nelle auto, nei nostri giocattoli preferiti. Sono tutte cose degne da inseguire. Ma se impariamo a usare come parametro per misurare il nostro successo la gioia che sperimentiamo lungo il nostro cammino, ogni cosa troverà facilmente il suo posto, perché è trovando la gioia che troviamo anche l’allineamento vibrazionale con le risorse dell’Universo.

37) Vivete pienamente il momento presente e godetevelo. La Creazione Intenzionale ha a che fare con qualcosa di più dei risultati positivi o del miglioramento di certe condizioni. Creazione Intenzionale significa Permettere la connessione con il Flusso di Benessere e Positività della nostra Fonte. Sebbene questi punti abbiano lo scopo di soffermarsi sulla creazione in quanto produzione di risultati o manifestazione di cose ed esperienze desiderate, essa ha in verità molto più a che fare con il processo attraverso il quale si arriva a questi obiettivi. Da qui il mio soffermarmi sugli aspetti più “esistenziali” dell’Arte del Permettere rispetto alla focalizzazione sui risultati finali. Spesso siamo talmente concentrati sugli obiettivi che vogliamo raggiungere, da non godere di ogni passo che facciamo lungo il percorso. Nell’ottica della Creazione Intenzionale, quello che conta davvero è godersi il viaggio, cioè vivere pienamente e con gioia ogni istante della nostra vita, invece di dare eccessivo risalto a occasionali momenti di soddisfazione temporanea nel raggiungimento di ciò che vogliamo. Quindi: fate il possibile per vivere pienamente il momento presente, perché il presente è tutto quello che avete.

38) Seguire la via della Creazione Intenzionale significa seguire la vostra chiamata, cioè essere sinceri riguardo a chi siete, a quello che fate e a quello che volete attirare e sperimentare nella vita. Solo da questa condizione di apertura, che è anche di caduta delle barriere che avete eretto a protezione del vostro ego, potete instaurare un dialogo d’amore con voi stessi e uscire dallo schema mentale del vittimismo. La vittima vive in un continuo stato di paura che le impedisce di andare avanti: paura di venire ferita, di essere giudicata male, di perdere la faccia o di fallire. Solo se affronta le sue paure può trovare la strada giusta per aprirsi a una vita più ricca e soddisfacente, per capire che tutto ciò che le sta attorno è un riflesso di qualcosa che avviene dentro di lei. L’uomo che percorre questa via impara a chiudere con il passato attraverso il perdono, impara poco per volta ad amarsi di più e a prendersi cura di se stesso per trovare pace nel presente.

39) Siate ben consapevoli di quello che cercate. Se cercate trovate e ciò che trovate è ciò che cercate, per cui accorgetevi che le conferme vi giungono in base a quello che voi guardate, a

quello che reputate già vero e giusto. Imparate però ad ampliare queste verità, poiché ciò che c’è e ciò che non c’è si trovano su uno stesso piano, e se cercate una conferma sulla non esistenza di qualcosa di più grande la troverete, così come troverete la conferma dell’esistenza di qualcosa di più grande se la cercherete, poiché trovate solo ciò che cercate. Ogni uomo è la grandezza di se stesso, ma è anche un limite a se stesso. Siate ben consapevoli di quello che cercate.

40) Siamo soliti pensare al coraggio come a quella forza d’animo che permette di affrontare, dominare o subire situazioni difficili e scoraggianti. Quando pensiamo al coraggio possono venirci in mente la forza morale, l’audacia, l’intrepidezza, la sicurezza, l’eroismo, la bravura e la fermezza. Dimentichiamo però che il coraggio è soprattutto agio del cor, rappresenta la condizione gradevole, comoda e vantaggiosa del cuore. Quando si verifica questa condizione? Quando amiamo in modo inclusivo e permettiamo all’Energia Vitale Creativa di fluire liberamente. Quando dal nostro interno generiamo un amore incondizionato per noi stessi che si riversa sugli altri, il cuore è a suo agio, è aperto alla comprensione e all’accettazione di Tutto Ciò Che È. Si tratta di una condizione di pienezza, di gioia e di gratitudine indipendente da ogni fattore esterno. È una condizione di energia e di fiducia nell’esistenza, di continuo innamoramento del mondo e di tutte le sue creature. Colui che dimora nell’Amore Incondizionato è a-mors, è “senza morte”, non contempla né la fine del suo esistere né la separazione rispetto agli altri Esseri: il suo punto di forza è nel presente.

41) Non necessariamente tutti gli aspetti della vita di un creatore intenzionale funzionano a meraviglia, per quanto si impegni a migliorarli. Magari è una persona che ha raggiunto notevoli traguardi finanziari ma ha ancora importanti questioni da risolvere nelle relazioni che intrattiene con il prossimo. Oppure è una persona che gode di un certo successo materiale e relazionale, ma ha una salute cagionevole. Ci sono sempre degli ambiti che richiedono da parte sua un’analisi più attenta e prolungata dei diversi modi di mettersi in relazione con la realtà interiore e di come questi modi creano gli eventi esperiti. Resta comunque il fatto che, sia per motivi personali inerenti alla loro particolare incarnazione, sia per motivi legati ai tipi di esistenza nei quali sono contemporaneamente coinvolti, gli esseri umani intraprendono percorsi che di solito non prevedono affatto uno sviluppo equilibrato delle capacità; scelgono invece di esprimere e sperimentare particolari qualità più di altre: una linea di condotta nei confronti della realtà fisica che è ben lontana dal rappresentare un disegno armonico generale.

42) Rifiutatevi di vedere gli ostacoli: cercate di vedere solo le occasioni e di mettere Dio al primo posto rispetto al corpo, alle abitudini e a tutte le vostre insicurezze. Quando cadete o pensate di aver commesso uno sbaglio o di aver voltato le spalle al Divino che avete dentro, rialzatevi subito, ponetevi rimedio, traete insegnamento da esso e procedete in avanti. Non insistete a rimanere nello stato in cui vi trovate. Non respingete quell’ansia, quella paura, quella preoccupazione, dandole così ulteriore forza, ma accoglietela aprendovi il più possibile alla Vita, perché la Vita è Amore, e dove c’è Amore ci sono Vita e Benessere. Siate semplici ed espandetevi in questo stato interiore, nel quale siete Vita e Amore. Espandetelo più che potete, fino a farlo diventare un sentimento che abbraccia l’intero Cosmo. Più di ogni altra cosa, sentitevi parte di un Tutto; sentitevi connessi a tutta la Vita che anima l’Universo; sentitevi profondamente amati da questa Vita. E immergendovi poco per volta in questo sentire, nel quale tornate a essere aperti e semplici come bambini, quella vostra sofferenza diventerà sempre più piccola e insignificante. Nella semplicità non abbiamo ragioni nascoste e rimaniamo aperti alla Vita, senza giudizi o critiche rivolte a noi stessi e agli altri. La linea che separa l’essere umano limitato dal maestro pienamente realizzato è estremamente sottile. Ciò che la rende spessa è il concetto che l’essere umano ha della propria realtà tormentata, i confini che le ha imposto e il destino che si è creato a causa di quei confini. Mettete Dio al primo posto, siate semplicemente semplici e che la vostra mente non conosca confini.

43) Una mente felice cerca ragioni per stare bene e presta attenzione solo a ciò che conta davvero per lei, concentrandosi con chiarezza sufficiente a generare un’emozione positiva. Usa l’impiego creativo del gioco come metodo per giungere a determinati fini e obiettivi. Una mente felice che presta attenzione a cose positive attira potere, chiarezza e risultati, e così facendo si sente appagata, di quell’appagamento che sanno dare soltanto il desiderare, il permettere e il ricevere. Il termine felice non significa che dobbiamo per forza saltare dall’eccitazione, ma semplicemente favorire in noi un sentimento elevato e sereno, quel tipo di sensazione che si prova quando tutto va bene. Siamo stati pesantemente condizionati a sentirci indegni di ciò che la vita ha da offrire. Amarsi significa invece liberarsi da questo condizionamento per sperimentare un profondo senso di pace e di liberazione. Amarsi non significa chiudersi, ma andare incontro a un’esperienza di collegamento al Tutto. Una mente felice è amica della Vita, cioè cosciente di essere presente in tutte le cose e aperta alla natura divina di ogni forma esistente; in questo caso l’uomo percepisce se stesso in quanto estensione del suo ambiente e sempre inseparabile da esso. Una mente felice, che permette al cuore di contribuire alla sua saggezza, pratica la gentilezza, il rispetto e l’amore verso la forza vitale che è in tutte le cose.

44) Quando facciamo davvero attenzione al desiderio di stare bene, riconosciamo due cose importanti. In primo luogo arriviamo a capire che la nostra felicità non dipende affatto dagli altri, ma è solo il risultato della visione che adottiamo in modo deliberato. Ciascuno di noi è responsabile di come si sente. Non abbiamo alcun controllo su ciò che gli altri attraggono nella loro esperienza, ma possiamo avere un controllo sui nostri pensieri e sulle nostre emozioni, e dunque sul tipo di vibrazioni che emettiamo. Coloro che ci vivono accanto ci daranno sempre esattamente ciò che ci aspettiamo da loro, senza eccezioni. In secondo luogo, comprendiamo che ognuno di noi è qui per essere se stesso, per essere ciò che sente di essere e per esprimere le sue preferenze, ed è qui per permettere agli altri di essere se stessi, di essere ciò che sentono di essere e di esprimere le loro preferenze. Il fatto che chi ci sta vicino, inconsapevole del suo Sistema di Guida Emotivo, creda che siamo noi a dover cambiare perché possa stare meglio, è pura follia. Invece di conseguire l’allineamento con la sua Fonte interiore, pretende che siano gli altri a farlo stare meglio. Ognuno di noi è il Sé indistruttibile e nessuno è qui per provare a qualcuno il proprio valore. Non siamo nati per compiacere nessuno, né gli altri sono nati per compiacere noi.

45) L’unica aspettativa che dovremmo nutrire riguardo agli altri è che siano felici e che trovino la loro realizzazione. Ma per nutrire questa aspettativa nei loro confronti, dobbiamo prima avere a cuore la nostra personale felicità e realizzazione. Dobbiamo partire da noi stessi, aprire il cuore e la mente alla comprensione di noi stessi, rivolgere a noi stessi tutto l’amore di cui abbiamo bisogno e prendere coscienza di essere il centro creatore delle esperienze che invitiamo attraverso le nostre convinzioni. Sono infatti i nostri modelli mentali a determinare ciò che ci accade. Tutto ciò che ci accade nella vita lo abbiamo attirato noi, comprese le cose spiacevoli. Solo diventando consapevoli dei modelli mentali alla base delle nostre esperienze, possiamo modificarle in meglio e iniziare così ad attirare quello che vogliamo davvero per noi stessi. Il luogo del miglioramento è sempre dentro di noi: se vogliamo migliorare qualcosa dobbiamo innanzitutto operare all’interno, non fuori di noi. Per questo è così importante mettere energia e attenzione nello sviluppo dell’amore per noi stessi. L’amore per se stessi, inteso come amore maturo per se stessi, non ha niente a che vedere con il narcisismo o l’egoismo, espressioni di chiusura interiore e quindi causa di sofferenza per noi e per gli altri. Amare se stessi in modo maturo significa nutrire una forte aspirazione a non lasciarsi risucchiare da abitudini mentali nocive che fanno resistenza al nostro stato naturale di benessere.

46) Tutto parte dalla gentilezza amorevole verso se stessi, che a sua volta diventa gentilezza amorevole verso gli altri. Che cosa significa nutrire gentilezza amorevole verso se stessi? Significa donare a se stessi un amore incondizionato, così che possiamo affrontare la vita

più felici e con una rinnovata fiducia nell’esistenza. Solo da qui possiamo prendere coscienza della nostra identità e della nostra irripetibile singolarità. La gentilezza amorevole include un ascolto attento del proprio cuore, e non è mai separata o separabile dalla compassione, che è piena comprensione della propria natura mentale e fisica. Per la maggior parte di noi, nutrire la gentilezza amorevole può voler dire fare finalmente pace con se stessi. Prima di imparare a comprendere e a perdonare gli altri, dobbiamo imparare a comprendere e a perdonare noi stessi. Fare pace con gli aspetti di noi che abbiamo rifiutato significa al contempo fare pace con le persone che non ci piacciono.

47) L’amore incondizionato è espressione della consapevolezza nel quarto centro, dove sperimentiamo la cessazione del dualismo, della mancanza e della separazione percepite dalla personalità nei primi tre centri. Privo di qualsiasi attaccamento emozionale, l’amore incondizionato è intrinsecamente creativo e portato a dare; è delicato, forte e tenace al tempo stesso. È grazie all’amore incondizionato che l’uomo riceve il potere di capire che il vero destino della vita non riguarda tanto ciò che realizza, quanto ciò che egli diventa. L’uomo non è qui per cambiare il mondo, ma per cambiare se stesso. La Creazione Intenzionale non è una conversione di massa; è una trasformazione individuale che richiede tutta la sua passione al fine di migliorare lo stato della mente ed elevarsi al di sopra del dramma umano. Per portare avanti un cammino di questo tipo, l’uomo deve fare il possibile per non perdere mai di vista il potere dell’amore. Quando si trova nelle difficoltà da lui stesso attratte, egli è incline a chiudere il cuore e ad arrestare il flusso dell’amore, invece di aprirsi alla vita e amare malgrado le condizioni esterne. È proprio nei momenti in cui soffre che ha maggiormente bisogno di essere sostenuto dall’amore e di lasciarlo fluire dentro e attraverso di lui. Per un creatore intenzionale, l’amore non è qualcosa che si prende da uno scaffale di tanto in tanto, e che si ripone dopo l’uso fino alla volta successiva. Non vergognatevi mai di manifestare il vostro amore per gli altri, e non sottovalutatelo, perché non esiste luogo nel quale l’amore non sia. Lasciate che ogni momento sia colmo di gratitudine e fortificatevi nell’amore.

48) Grazie alla consapevolezza del movimento e dell’espansione che caratterizzano la nostra esistenza ed esperienza, possiamo fare leva sulla disposizione interiore a rinascere ogni giorno, a trasformarci dall’interno e ad approfondire la comprensione amorevole e gentile che abbiamo di noi stessi. Ma per diventare gentili verso noi stessi – perché di questo si tratta – non solo dobbiamo ricominciare ad amarci, così che da questo amore possa nascere una cura più attenta degli altri, ma anche riconoscere che il nostro Essere è in continua trasformazione. Vorrei che ciò fosse chiaro, perché questo sapere pratico basato sulla gioia non si concilia con la visione di coloro che aspirano a una condizione di statica perfezione, che presuppone qualcosa di completo e compiuto che prescinde dal cambiamento, e dunque da un processo di evoluzione creativa. Non si concilia con la prospettiva di coloro che riflettono nei termini di una perfezione che dovrebbe assestarsi in un qualche stato di compiutezza oltre il quale è negata una ulteriore realizzazione. La nostra è una ricerca in continua espansione, proprio come lo sono tutti i processi creativi. Il nostro Essere è alla ricerca di sfide sempre nuove, cioè di opportunità di crescita e di ampliamento della creatività. Per questo non possiamo mai dire di essere arrivati. Tutta la nostra esistenza può essere concepita come una sfida in termini di generale arricchimento dell’esperienza.

49) Nella Creazione Intenzionale è fondamentale avere consapevolezza dei pensieri che facciamo e sui quali ci intratteniamo, perché i pensieri creano la nostra realtà. Nei nostri insegnamenti si insiste sul fatto che esistono solo due principi che creano la natura della realtà: consapevolezza ed energia. La consapevolezza è ciò che percepite; l’energia è la parte attiva che la manifesta nella vita. E insieme creano la realtà. La consapevolezza è l’essenza e il tessuto di Tutto Ciò Che È. Ogni cosa che esiste ha avuto origine nella consapevolezza ed è stata manifestata nella realtà esterna dall’energia, la quale ne rappresenta la parte complementare. Ogni consapevolezza porta con sé una radiazione o una

sua naturale espressione di energia dinamica, così come tutte le forme di energia portano con sé una consapevolezza che le definisce. La natura della realtà viene creata dal vostro pensiero consapevole, e l’energia di quel pensiero consapevole crea quella realtà. La natura della realtà, o se preferite il “vostro mondo”, riflette solo ciò che pensate e sentite, e dunque solo ciò che avete creato. Non riflette ciò che non avete creato, e dunque ciò che non avete pensato e sentito. Da qui il detto occulto Come dentro, così fuori. Ricordate che il simile attrae il simile e che ogni persona o cosa non potrebbe essere nella vostra vita se non rappresentasse un aspetto della vostra consapevolezza. Come ho già detto in riferimento alle persone che sono nella vostra esperienza, non potete attirare chi non è uguale a ciò che voi siete. E ciò che voi siete è il risultato dei vostri pensieri. In questa vita voi offrirete a voi stessi solo le opportunità prodotte dall’atteggiamento con cui percepite la vostra realtà. Ciò che pensate di essere, voi lo diventate. Per questo tutto ciò che dovete fare è avere il coraggio di contemplare gli ideali che intendete esprimere o portare in manifestazione. Come dentro, così fuori: prima di manifestare o attrarre qualunque cosa (fuori), la dovete avere in voi (dentro). E per averla dentro, ben scolpita nella vostra rete neurale, dovete averla pensata, essere cioè diventati una cosa sola con il vostro ideale, fino a farlo diventare un pensiero del tutto comune.

50) L’ideale che volete esprimere o portare in manifestazione deve diventare la forza della vita stessa in tutta la vostra struttura cellulare. Il processo richiede che non perdiate mai di vista quell’ideale, richiede vigile perseveranza e che non vi diate mai per vinti. Non richiede sforzo o fatica, perché quando cercate a fatica di essere qualcosa, non fate nulla se non essere quella fatica. In altre parole, non vi trovate nella condizione di permettere la vostra creazione. Si fa in modo semplice, mai in modo difficile. Più è semplice, più è potente. Amate. Permettete. Esercitate la saggezza senza giudicare. Tenete aperto il cuore. Imparate.

51) Se date gentilezza a qualcuno, non aspettatevi che ve la restituisca. L’amore e la gentilezza che date siano essi stessi la vostra ricompensa. Pensate e guardate il mondo con cuore puro e abbiate compassione di coloro che nascondono le emozioni dietro la facciata del loro intelletto. Amate voi stessi e l’intera umanità riconoscendo che tutta la vita, nella sua totalità, è preziosa e bella. Concedete agli altri di poter scegliere, permettete loro di credere ciò che vogliono credere. Ogni persona accetterà solo ciò che vuole accettare. Chi è ancora vincolato al sentire della consapevolezza sociale – dove prevalgono i sensi di colpa, la paura, il giudizio, dove si vive per assecondare gli altri – accetterà solamente ciò che è in accordo con le convinzioni della sua famiglia e del suo ambiente. Non prenderà in considerazione nessuna conoscenza che possa sconvolgere le sue comode abitudini. Amate e concedete agli altri il privilegio di sperimentare il loro modo di pensare, di attrarre quello che attraggono a partire dal loro sistema di convinzioni. In questa o in una prossima incarnazione, prima o poi verrà il momento in cui saranno spinti a cercare una maggiore comprensione. Ed essa sarà lì ad aspettarli.

52) Dare. E non sentirsi mai insicuri nel dare. La condivisione è divina e l’arte del dare è l’atto dell’essere Dio. Nel momento del loro ultimo respiro prima di morire, molti provano dispiacere per tutte le cose che hanno fatto. Vorrebbero aver amato di più ed essere stati più gentili, più generosi, più comprensivi. Vorrebbero aver dato di più. Allo stesso modo, provano dispiacere per non essere riusciti a valorizzare pienamente la loro esistenza. Molti non apprezzano la vita finché non vedono la vita andarsene. Possiate avere abbastanza rispetto di voi stessi da vivere ciò che realmente sentite. Possiate vivere come se tutto fosse un miracolo, apprezzare ogni singolo istante e parteciparvi come fosse una benedizione. La nostra presenza nel mondo è davvero un’occasione preziosa per amare, per onorare la vita e custodirla con saggezza. Dare. E non sentirsi mai insicuri nel dare.

53) Ricordate sempre che è solo il vostro atteggiamento verso la vita che la rende una cosa miserevole. Negli altri potete vedere solo ciò che percepite in voi stessi. Ognuno di loro vi fa da specchio. Voi vedete e percepite degli altri solo le cose che possedete in voi stessi. Loro

sono solo uno specchio che le rende visibili. In definitiva i nostri nemici siamo noi stessi. Quando all’esterno perdoniamo un’altra persona, perdoniamo quella mancanza dentro di noi. Spesso perdonarla significa concederle la libertà di esprimersi secondo ciò che essa intende per felicità. Voi non siete lei, né lei è voi. Non è venuta in questa vita per piacere a voi e per vivere per la vostra approvazione. È venuta qui per se stessa, per l’opportunità di creare la propria vita secondo ciò che lei intende per felicità. Che cosa sapete davvero di quali esperienze servano al prossimo per crescere nella sua comprensione della vita e per evolvere verso una felicità sempre più grande? La vostra priorità nella vita non sarà mai quella di un altro. Siate allegri e non perdete il vostro tempo a guardare troppo e a criticare ciò che gli altri dicono e fanno. Amateli nella libertà, ben sapendo che ognuno attira a sé il riflesso di ciò che è. Abbiate più compassione e tendete alla pienezza della vostra vita. Solo così gli altri potranno osservare in voi un modo di pensare più ampio, una comprensione più profonda, un’esistenza più amorevole, ricca e gioiosa di quella che normalmente essi vedono attorno a sé.

54) L’orgoglio, l’incapacità di ammettere che avevate torto, di chiedere perdono o di perdonare, vivere per essere accettati o per il riconoscimento degli altri, sono tutti ostacoli da voi stessi creati. Questi limiti che avete posto sul vostro cammino vi consumano il corpo, vi impediscono di essere liberi e di comprendere il pieno significato del vostro esistere. Nessuno può nascondere a se stesso queste cose. Non ignoratele, perché non è fuggendo da questi ostacoli che li supererete. Non pensate che superare questi ostacoli posti in essere da voi stessi possa significare reintegrare una parte preziosa di voi che avevate ceduto all’esterno? E se superarli significasse riprendervi il vostro potere e sentire all’improvviso che un grande e pesante fardello è stato sollevato dalle vostre spalle? Perché essere gravati dal giogo che portate quando potete sperimentare una meravigliosa leggerezza dell’essere?

55) Nessuno cammina nelle vostre scarpe. Siate dunque la vostra salvezza. Non venerate i vostri Maestri, amateli! Amate l’ideale che vedete espresso in loro e diventate voi stessi quell’ideale. Diventate il vostro ideale e vivetelo. Perché viverlo dà forza, e dove c’è forza, c’è il coraggio di ricevere e di trasmettere vita. Amate i vostri Maestri, ma amate ancor di più voi stessi per poter diventare ciò che loro sono diventati. Non caricate la responsabilità del vostro apprendimento sulle spalle dei vostri insegnanti. Vivete la vostra luce e siate felici. Imparate a guardare la vita con gli occhi di un bambino, a vedere solo Dio in tutte le persone e le cose. Fate il possibile per trovare la pace in ogni momento, indipendentemente dal mondo esterno e da tutte le sue deliranti illusioni. Permettete a voi stessi di apprendere da ogni persona con cui entrate in contatto, ben sapendo che specchiandovi in essa, potete comprendere meglio voi stessi. Qualunque cosa voi percepiate in un altro, è in ogni momento la rappresentazione per voi di voi stessi. Non c’è persona sul vostro cammino da cui non possiate imparare qualcosa.

56) La Creazione Intenzionale non contempla un codice etico o una tavola dei comandamenti, né impone dei giudizi di valore su che cosa sia giusto e sbagliato con lo scopo di individuare un unico modello di condotta valido per tutti. Al tempo stesso, però, più porterete avanti e approfondirete la vostra ricerca in questo ambito, più arriverete a capire che vale la pena amare la compassione, prediligere la rettitudine e aspirare ad avere un cuore puro. Pensate a quanta energia potreste usare per focalizzarvi sul perfezionamento della vita morale e per influenzare il vostro cammino da una prospettiva più elevata. Qui non si tratta di essere “buoni”, ma di capire che cosa favorisce un corso di vita felice, armonioso, appagante e, cosa non da poco, privo di tante complicazioni. Quanto a complicarci la vita, siamo spesso maestri, quando in verità non faremmo male a essere un po’ più Maestri, cioè più attenti nel creare il corpo e la sua intera esperienza. Ognuno ha comunque una sua esistenza totalmente originale nel tempo e nello spazio, è dotato di libera volontà e ha il dono di lavorare sulle sue convinzioni e di scegliere la sua realtà personale secondo il suo desiderio. Anche nelle esperienze che consideriamo più spiacevoli o indesiderate, non c’è esperienza che non

rappresenti un apprendimento: tutto ha sempre a che fare con l’unica suprema spinta verso la creatività. Nell’ottica della Creazione Intenzionale, non esistono errori o fallimenti, come generalmente vengono intesi. Gli sbagli non esistono, esistono solo esperienze di vita in grado di aiutarci ad ampliare la nostra consapevolezza dell’amore che vive in noi e che fa muovere tutto il creato.

57) Non disprezzate mai ciò che al momento state vivendo, non fate dei vostri dispiaceri i pilastri di una vita, ma caricatevi di forza e iniziate a vedere ogni cosa come un dono prezioso. Usate ogni vostro pensiero per migliorarvi, non per distruggervi. Sbarazzatevi della copertura che avete creato e che ostacola la vostra spinta migliore: abituatevi a definirvi forti e in continua espansione creativa invece di vulnerabili; ad avere fiducia in voi stessi e a riconoscere il vostro valore invece di paragonarvi agli altri; a essere gentili verso voi stessi invece di giudicarvi; a ridere e a permettervi di essere felici invece di preoccuparvi; a vedere il bene in fondo a tutte le cose invece dell’errore o della disarmonia; a permettere alla vostra vita di fluire con semplicità invece di lottare contro di essa. Se sentite di aver perso l’innocenza e la capacità di guardare il mondo con cuore puro, senza pregiudizi e angosce, proprio come farebbe un bambino, allora recuperatele al più presto. Non si tratta di fare, ma di essere e sentire. Il vostro bambino interiore è quella parte semplice di voi, sicuramente la migliore, che vuole capire attraverso il sentire, che dà spazio alle emozioni senza lasciarsi ingannare dalla limitatezza di un ragionamento.

58) Come fate a sapere se siete sulla via giusta? Quando ciò che fate vi rende felici, entusiasti e pieni di energia. In altre parole, quando siete in allineamento con la vostra Fonte interiore. La via giusta è ovunque voi siate felici, pieni di entusiasmo e carichi di energia, ovunque voi sentiate forza, chiarezza e benessere. La gioia è l’unica via verso l’Illuminazione, perché quanto più vivete in uno stato di gioia, tanto più vicini siete a Dio. Lasciate sempre parlare il cuore, lasciategli dire dove sta la vostra felicità e date ascolto a ciò che sentite. Non cercate solo sui libri, perché sarà una ricerca incompleta; usate piuttosto quello che avete: voi stessi. Nessuna nozione potrà essere tanto valida quanto quella che è vostra, perché è stata vissuta da voi e ne avete piena consapevolezza. È sempre il sentire che vi darà la prova che ci siete, che esistete a livello totale e non marginale.

59) La realtà che un uomo vede e di cui fa esperienza è semplicemente ciò che quell’uomo le ha dato in termini di pensiero consapevole. E l’energia di quel pensiero crea la realtà. Ciò che vede è il suo stato mentale riflesso all’esterno: come lui pensa, così percepisce e riceve. Il suo mondo riflette solo ciò che è, ciò che pensa, ciò che sente; non riflette ciò che non ha creato. La consapevolezza è ciò che determina la sua realtà e l’energia la fa semplicemente accadere. Quello a cui quest’uomo dà credito in se stesso rappresenta il suo regno. Egli non è mai in balia degli eventi, ma ha sempre la possibilità di scegliere come e che cosa essere e sentire. E in ogni istante è libero di scegliere intenzionalmente ciò che di meglio esiste e di apprezzare ciò che vive con il suo sentire.

60) Provate a farvi alcune domande: come mi sentirei se non mi preoccupassi di avere ragione, di essere accettato dagli altri, ma iniziassi a guardare il mondo come una creazione meravigliosa in cui tutto si organizza e si dirige verso una luce sempre maggiore? Come mi sentirei a dare amore agli altri non per quello che dicono o fanno ma semplicemente per ciò che sono? Come mi sentirei a essere amore puro, senza limiti e senza barriere? Come mi sentirei se fossero il permettere e la pace interiore a guidare la mia esistenza? Come mi sentirei se fosse l’ottimismo a capo di ogni mio pensiero e parola?

61) Esiste una parte ostinata di noi stessi che, pur facendoci soffrire, ci rifiutiamo di lasciar andare. È una parte che vorremmo non avere, ma che nella maggior parte dei casi tendiamo a proteggere, dato che può facilmente “appigliarsi” a cose spiacevoli che l’hanno resa tale: tradimento, abbandono, l’essere stati ingannati, usati, abusati, trascurati, e così via. La cosa sorprendente è che quando siamo ancora legati al misero stato della consapevolezza sociale, non abbiamo alcuna intenzione di cambiarla. Perché? Perché questo demone interiore ci

fornisce un’ampia protezione contro le persone che pensiamo non vogliano altro che coglierci in fallo o sfruttarci. Ci fornisce il veleno, la bassezza, la manipolazione, il risentimento, l’astuzia e tutte quelle cose di cui riteniamo di aver bisogno per la nostra sopravvivenza. Abbiamo paura di diventare vulnerabili e viviamo sempre con lo scudo alzato. E così iniziamo a chiederci: “E se amo e sono gentile e gli altri mi respingono? E se mi fido e poi vengo tradito?”. Sono domande più che legittime in chi ha paura di ciò che sarebbe senza il suo demone interiore. Ora, quello su cui dovremmo riflettere bene è se ognuno di noi si ama davvero o si fida di se stesso. Vedete, amare il prossimo e avere fiducia nelle persone diventa un problema solo quando vi è difficile amarvi e fidarvi di voi stessi. Ogni cosa che vivete è semplicemente uno specchio che riflette ciò che avete dentro di voi. Sapete perché sono davvero pochi gli esseri umani che scelgono di diventare maestri di se stessi? Perché diventare maestri di se stessi vi costringe a guardare le parti limitanti di voi che fino a quel momento sono state la vostra persona. Queste parti rappresentano il bisogno di sostenere i vostri atteggiamenti per farvi sopravvivere, nonostante questi atteggiamenti vi paralizzino allontanandovi completamente dalla Vita.

62) Che cosa significa allontanarsi dalla Vita? Significa condurre un’esistenza nella paura, nella limitazione, nell’insoddisfazione e nell’infelicità. Sono tutti elementi che caratterizzano la consapevolezza sociale, per la quale attribuire la colpa agli altri e comportarsi da codardi è un modo normale di vivere. Se ci pensate bene, l’uomo ordinario che opera nei primi tre centri è intrinsecamente devoto alla sua sessualità e alla sua sopravvivenza (primo centro); alla sua emotività, al dolore e alla sofferenza di cui lui è il creatore (secondo centro); al suo desiderio di dominare e di controllare il prossimo, da cui deriva il suo vittimismo (terzo centro). La consapevolezza dell’uomo ordinario non va oltre questi primi tre centri. È raro che senta dentro di sé amore incondizionato (quarto centro) e che lo esprima nelle sue azioni (quinto centro). E quando incolpa qualcun altro, impoverisce le potenti risorse del Dio che è in lui. Incolpare qualcuno e sentirsi vittima lo svuota del potere che ha dentro. Detto in altri termini, egli cede questo suo potere, depone dal trono il Dio dentro di lui a favore di eventi del passato a cui può attribuire la colpa della sua esistenza miserabile e infelice.

63) Perché non siamo disposti a lasciar andare il nostro passato? Perché il nostro passato è stato un grande compagno nel nostro presente, e lasciarlo andare significherebbe dover essere una persona diversa. La conquista di noi stessi comporta il fare i conti con la paura di rinunciare a quello che siamo per qualcosa di più grande e con la paura di restare nudi a causa del distacco dal nostro piccolo, limitato e distruttivo modo di pensare. E se nel restare nudi venisse a galla la nostra vera natura? E se rimosso l’attaccamento al passato rimanesse solo amore incondizionato? Distacco non vuol dire svuotare completamente la nostra vita di tutto quello che essa contiene, ma lasciar andare o dissolvere solamente la nostra sofferenza e il nostro vittimismo. Distacco significa avere abbastanza passione, dedizione e pazienza per ripulire e migliorare lo stato della nostra mente, così da assumerci la responsabilità delle nostre azioni senza scaricarle su qualcun altro.

64) Osservando le enormi differenze fra la quantità e la qualità degli sforzi in cui si impegnano le persone e i risultati che raggiungono, non è poi così difficile concludere che questi ultimi non dipendono tanto dall’azione quanto dal potere creativo dei pensieri. Negli insegnamenti della Creazione Intenzionale non si smette mai di ribadire che l’atteggiamento mentale è tutto. Dedicare più tempo a visualizzare quello che desideriamo e meno a osservare quello che già è, e dare della nostra vicenda una versione più positiva e rasserenante, è la cosa più saggia che possiamo fare. Tutto dipende dalla versione che diamo delle nostre vicende ogni giorno della nostra vita. Se la maggior parte delle persone è fortemente orientata verso l’azione è perché la realtà fisica le appare molto “reale” quando si ferma entro la sua prospettiva. Pensa che tutto debba apparire e svolgersi in termini fisici e che la realtà fisica sia l’unica modalità dell’esistere. Non permette a se stessa di gettare uno sguardo oltre le produzioni fisiche, proprio come l’attenzione di un bambino che gioca non vuole essere

distolta dai giocattoli che ha in mano. Finisce così per chiudere la mente a certi fatti sottostanti l’esistenza, per i quali resta comunque difficile trovare un linguaggio adatto a darne una spiegazione anche approssimativa, in mancanza di una loro esperienza diretta. Non siate mai frettolosi nel trarre i vostri giudizi su ciò che esperite attraverso i sensi. Ricordate sempre che le convinzioni limitanti sono ampiamente responsabili delle zone del cervello che attivano e delle conseguenti attività mentali. La Scienza della Creazione Intenzionale invita l’uomo ad aprirsi all’idea di accogliere sia i dati dal mondo esterno sia i dati da quello interiore. È solo quando siamo convinti che la coscienza debba sintonizzarsi esclusivamente sulle condizioni esterne che la obblighiamo a chiudersi al sapere interiore.

65) Nulla vi renderà felici se non amate voi stessi e se non fate i conti con voi stessi. E fare questo è amare chiunque altro. La Creazione Intenzionale non è una conversione di massa; è una trasformazione individuale che richiede passione, dedizione, umiltà e perseveranza. Su questa via miglioriamo lo stato della nostra mente senza mai darci per vinti. E ogni giorno facciamo il possibile per ripulirci e assumerci la responsabilità delle nostre azioni senza scaricarle su qualcun altro. Solo così possiamo uscire dalla trappola dei primi tre centri, cioè innalzarci dalla turbolenza della consapevolezza sociale alla ricchezza di pensiero che permette l’evoluzione. Lasciar andare l’orgoglio e guardare in faccia le proprie illusioni e menzogne è molto difficile per gli uomini e per le donne che ancora vivono nei primi tre centri. Mi riferisco a coloro che sono ancora immersi nella consapevolezza sociale che ha alterato e soppresso il Divino in ogni individuo. Solo chi ha cominciato a risvegliarsi nel quarto centro ed è andato oltre le illusioni dei primi tre centri può intuire meglio il funzionamento della Legge dell’Attrazione e il fatto che l’Universo è semplicemente uno specchio di quello che siamo. Nel quarto centro associato all’amore incondizionato incominciamo a capire davvero che essere creatori della nostra realtà significa rinunciare a quello che siamo – ai limiti da noi stessi imposti – per qualcosa di più grande. Quando siamo riusciti ad andare oltre ciò che è associato alla sessualità e alla sopravvivenza (primo centro), oltre ciò che è associato al dolore e alla sofferenza (secondo centro), oltre ciò che è associato al controllo, alla tirannia, alla vittimizzazione e al potere (terzo centro), allora l’amore per noi stessi e per gli altri è finalmente sentito e visto in modo chiaro. Ciò che lo oscura sono le illusioni e le menzogne da noi stessi alimentate; e quando queste sono rimosse, l’amore semplicemente si rivela. Non c’è alcun bisogno di “lavorare” a questo, dato che l’amore è l’aspetto della nostra vera natura. Tolte le nuvole, rimane il sole, resta l’amore.

66) L’Amore non è mai separabile dalla Vita e la Vita non è mai separabile dall’Amore. Questo lo comprendiamo risvegliandoci nel quarto centro, il quale è associato all’amore incondizionato e alla ghiandola del timo. Un creatore intenzionale che intende mantenere il corpo in perfetta salute deve attivare o risvegliare questo centro focalizzandosi sulle frequenze più alte che contraddistinguono i pensieri riguardanti l’amore condiviso e manifestato. Egli deve fidarsi della saggezza dei suoi sentimenti e mai mettersi contro di essi. In altre parole, non deve mai costringere se stesso a credere a ciò che non avverte come buono dentro di sé. Il risveglio del quarto centro comporta la comprensione e la realizzazione del suo valore, della sua dignità e della sua unicità. Nel quarto livello di coscienza, egli riconosce la bellezza nella vita intorno a lui e inizia a capire i benefici della compassione e del rispetto per gli altri. Quando ci risvegliamo e poi ci stabilizziamo nel quarto centro, diventiamo sempre più distaccati da tutte le complicazioni del dramma umano che gravitano attorno ai primi tre centri. In altre parole, se il nostro focus si mantiene saldo nel quarto livello di coscienza, quello allineato con l’atteggiamento dell’amore sentito, smettiamo di alimentare tutte le cose vibrazionalmente più basse associate ai primi tre centri. Ricordate: là dove sono i nostri pensieri prevalenti, la nostra consapevolezza e il nostro sentire, lì stiamo creando. Se l’energia dei primi tre centri è andata incontro a quella che viene definita morte occulta o a uno spegnimento per mancanza di “alimentazione”, allora è

più che comprensibile che le complicazioni del dramma umano associate ai primi tre centri ci abbandonino, perché non c’è più il magnetismo e non c’è più la dinamica che le mantiene in essere.

67) Tutti i Maestri di Creazione Intenzionale vi spronano a comprendere che siete stati voi a creare la vostra vita nel modo in cui l’avete voluta. Un creatore intenzionale degno di questo nome può solo dire: “Ho scelto ogni cosa nella mia vita per farne esperienza. E da tutto ho imparato. Ho acquisito saggezza dalle esperienze della mia vita. Riconosco che la salvezza è sempre in me”. Sapere che non esiste nessuno che sia una vittima e che non è mai accaduta un’ingiustizia in questo o in qualsiasi altro mondo, è certamente un duro insegnamento, anche se ha il potere di liberarvi. I più lo rifiuteranno perché questo mina alle radici il loro sistema di convinzioni e lo stile di vita in cui si sono abituati a vivere. Chi è ancora legato ai pensieri e ai sentimenti della consapevolezza sociale preferisce pensare che esistano “vittime” e “persecutori”, e dunque non assumersi la piena responsabilità di ciò che attrae. Un creatore intenzionale non può più odiare, per il semplice motivo che viene meno la polarità di vittima e persecutore, che gli fa odiare il persecutore perché si sente vittima. Solo quando riconosce di aver creato e attirato a sé ogni cosa, può liberarsi dai sensi di colpa e dai sentimenti di odio, di biasimo e di fallimento che avvelenano la vita di chi non si è ancora risvegliato dal sogno. Togliete la vittima e non ci sarà più odio. Non smetterò mai di ricordarvi che un creatore intenzionale ha smesso di cercare qualcuno al di fuori di lui che lo renda felice. Egli sceglie di essere felice esclusivamente grazie a se stesso. Egli sceglie di essere gioia.

68) Siamo qui per evolverci attraverso la materia e completarci attraverso le emozioni che ci derivano da ogni nostra esperienza. Siamo qui per sperimentare tutto ciò che serve alla nostra anima per colmarsi di saggezza. Saggezza è l’insieme di tutte le emozioni accumulate: non è affatto una comprensione intellettuale, ma una comprensione emozionale frutto dell’esperienza del nostro particolare e personale modo di procedere. Conoscere non significa dimostrare qualcosa o saperla spiegare con retorica intellettuale, ma sentirla. Per un creatore intenzionale, le migliori lezioni della vita vengono dal viverla. Le parole degli altri non insegnano, conta solo la sua esperienza di vita, contano solo il suo sentire e il suo focalizzare. Ogni pensiero deve essere coniato con decisione e vissuto con chiarezza e intensità. Non va mai considerato un puro caso, ma deve essere contemplato a lungo finché il modo straordinario ed elevato di pensare diventa il modo normale di pensare.

69) Non limitatevi a intellettualizzare questi insegnamenti; metteteli in pratica e di fatto viveteli. Il velo che separa un’esistenza felice da una infelice è molto sottile. Tutto dipende da quello che scegliete. È fondamentale per voi sapere che ciò che chiamate voi – ciò che siete – è stata una scelta che avete fatto. Ed è fondamentale per voi sapere che avete un’ampia gamma di potenziali fra cui scegliere. Possiate essere là dove il vostro amore, la vostra gioia, il vostro entusiasmo vi portano. Possiate fare una scelta che accresca la vita che già avete, così da renderla più splendida, amarla profondamente e non avere rimpianti di alcun genere. Ricordate: quanto più avete liberato la vostra mente dalle tragedie del pensiero della consapevolezza sociale, tanto più gloriosamente il vostro cervello e il vostro corpo vi supporteranno al meglio. Siate semplicemente voi stessi e date via libera al Dio che avete dentro. Esprimete chiaramente ciò che intendete portare in manifestazione e fatelo con passione focalizzata.

70) Tutte le esperienze che viviamo nel mondo rispecchiano il nostro rapporto con noi stessi. Detto in altri termini, l’uomo non vede mai le cose come sono, ma come egli è. Allo stesso modo, egli vede negli altri ciò che è già in lui. Da questa premessa fondamentale, potete rendervi conto che se la convinzione fondamentale da cui parte è di non essere degno di amore e di non meritare il meglio, e dunque esclude dalla sua prospettiva l’idea di seguire un cammino di gioia e di vivere pienamente la vita che ama, il mondo gli apparirà certamente come una lotteria con più biglietti bianchi che premi. Nell’incapacità di

apprezzare se stesso, mancherà di apprezzare tutto ciò che gli gravita attorno, rimanendo prigioniero delle sue convinzioni limitanti. Ma io vi dico che la vostra vita non dovrebbe mai essere un fardello. Non siete qui per essere oppressi dal peso del mondo, ma per trarre il massimo dall’esistenza e per goderne ogni istante amandola con tutto voi stessi. Che cosa aspettate ad amare voi stessi? Che cosa aspettate ad amare la vostra vita? Esistono solo due modi per vivere la vita. Il primo è come se niente fosse un miracolo. Il secondo è come se tutto fosse un miracolo. Se fate vostra questa seconda opzione e la interiorizzate bene, arrivate presto ad accorgervi che i veri miracoli sono nelle piccole cose che prima davate per scontate. È scegliendo questa seconda via che vi rendete conto di quante cose preziose avete intorno. Per un creatore intenzionale, non c’è cosa, per quanto banale possa apparire, che non sia preziosa. Ogni persona con la quale entriamo in relazione è preziosa. Il denaro che usiamo è prezioso. La nostra età e il nostro aspetto sono preziosi. Ma attenzione: non possiamo accettare una gioia dovuta a un’altra persona, non possiamo accettare una gioia basata sul denaro, come non possiamo accettare la gioia in base all’età e all’aspetto. Quello a cui dovremmo puntare è provare gioia in modo incondizionato, senza associarla a persone, cose, luoghi, tempi ed eventi, perché collegarla a qualsiasi altra cosa diversa da noi è dar via il nostro potere e la nostra felicità.

71) Mettetevi in salvo nel quarto livello. Evolvere verso il quarto livello significa risvegliare l’amore per la gloria del Dio che siamo. Nel quarto livello amiamo profondamente ciò che siamo e iniziamo a vedere negli altri solo Dio. È in questo livello associato al quarto centro che ci apriamo all’amore incondizionato e a una prospettiva ricca di vita e di bellezza. Ma per evolvere verso il quarto livello è necessario desiderare la semplicità, perché si tratta soprattutto di diventare semplici e aperti come bambini, liberandoci da tutte le nostre complicazioni. Per complicazioni intendo anche il fatto di creare realtà contrastanti che vi portano fuori strada. Se da una parte affermate: “Amo ciò che sono”, e poi dite dall’altra “Non sono felice di me”, create una dualità che chiede di essere vissuta, date vita a due realtà in conflitto. Nell’ottica della Creazione Intenzionale, tutto viene creato dalla consapevolezza e tutto conta. Questo significa che non dovete mai dare niente per scontato e ricordare che siete grandi esattamente quanto pensate di esserlo. Tutte le vostre chiacchiere inutili, tutti i vostri pettegolezzi, tutta la vostra mancanza di presenza mentale, contribuiscono a creare la vostra realtà. Non parlate solo per sentirvi parlare; fate in modo che tutto ciò che dite abbia un significato, come se uscisse dal centro del vostro essere. Si tratta di stare attenti a ciò che diciamo e a ciò su cui indirizziamo la mente in ogni momento. Siate nel momento presente e liberatevi dalle vostre complicazioni e dalle barriere che avete creato. Mettetevi in salvo nel quarto livello.

72) Negli altri vedo me stesso. Ogni persona nella mia vita è un riflesso di ciò che sono. Non vedo mai l’altro; vedo solo ciò che io sono in lui. Ogni persona nella mia vita mi fa da specchio senza volto e orbita attorno a me. Come desidero vedere me stesso, e quindi riflettermi negli altri? Che cosa desidero che gli altri riflettano di me, io che sono al centro della mia realtà e la creo? Una persona saggia pone a se stessa queste domande. Vivere nel quarto livello, a pagina quattro del Libro della Vita chiamato Evoluzione, significa guardare negli occhi di tutta la gente e vedere voi stessi. E quando negli altri inizierete davvero a vedere voi stessi, capirete che tutto muove dall’amore, dal rispetto e dalla compassione che avete per voi stessi. E a quel punto non darete più al prossimo aspettandovi qualcosa di ritorno: darete e basta, perché sentite che è da fare e che da ogni vostro atto avete qualcosa da imparare. Il quarto livello è amore, e qui emerge la divinità. Ma prima di arrivare a questo livello certamente soffrirete nel bruciare via molti vostri pensieri, pregiudizi e atteggiamenti. Dovete essere voi a voler cambiare il vostro modo di pensare, dato che non vi muovete ai margini della vostra realtà, ma ne siete al centro e la create. Nel quarto centro associato al quarto livello di consapevolezza, tutto ciò che riguardava i primi tre centri deve morire per tornare a vivere. Rendendovi conto di questo, non molti di voi vorranno passare

al quarto livello, preferendo a questo l’illusoria sicurezza di tutte le cose che lo precedono e alle quali vi siete aggrappati. Guardare al nostro passato come a qualcosa di concluso, vivere nel momento presente con totale partecipazione e smetterla di sentirci vittime delle circostanze invece di esserne i creatori, vuol dire cambiare il nostro modo di pensare, ricreare il nostro mondo come lo vorremmo e non fermarci finché non l’abbiamo ripulito completamente.

73) Nel nostro corpo ci sono il piano di viaggio e la mappa del percorso che ci porta a casa. La mappa corrisponde ai centri nel corpo, e questi centri rappresentano i livelli delle frequenze vibrazionali che permettono all’essere di evolvere. La conoscenza di noi stessi la raggiungiamo solo al quarto livello. Qui comprendiamo di attirare a noi solo la realtà che ci corrisponde. Qui comprendiamo che non possiamo avere qualcuno nella nostra vita se quella persona non riflette ciò che siamo. E sempre qui comprendiamo meglio di essere noi i creatori della nostra realtà. Questa è certamente illuminazione. Tutto quello che precede il quarto livello è solo il viaggio per arrivare lì; e tutto ciò che sta sotto il quarto livello è – metafisicamente parlando – stagnazione e assenza di gioia. Nei primi tre centri troveremo solamente copulazione, sofferenza, potere e soggiogazione. Qui creiamo il nostro solito vecchio binario delle abitudini. L’evoluzione dell’uomo e della donna si è purtroppo bloccata in questi primi tre centri, ai quali corrispondono cose di cui tutti noi abbiamo già fatto esperienza innumerevoli volte, incarnazione dopo incarnazione. Abbiamo girato e girato e girato in cerchio per millenni. Che senso ha ripetere queste cose continuamente e vivere nella stagnazione quando possiamo prendere la via verso casa e lasciarci alle spalle tanta inutile sofferenza? Se davvero vogliamo creare una realtà in cui scegliamo più pace, più amore e più gioia, senza più rimanere intrappolati nei nostri drammi emozionali, allora dobbiamo permettere alla nostra energia di salire nel quarto centro, a pagina quattro nel Libro della Vita. Lo ripeto: mettetevi in salvo nel quarto livello.

74) Non essere posseduti dal passato, cioè dissolvere ogni preoccupazione e attaccamento emozionale. Vivere in piena consapevolezza ogni esperienza ed essere presenti totalmente in tutto quello che pensiamo, diciamo e facciamo. Smettere di ritenere responsabile dei nostri problemi e della nostra infelicità ogni cosa al di fuori di noi. Smettere di criticare il prossimo e superare la limitazione del giudizio. Non fare soltanto qualcosa di buono per gli altri, ma essere qualcosa di buono per gli altri. Recuperare subito l’innocenza e la virtù morale della gioia della vita. Avere la perseveranza e la capacità di voler sempre più sentire la pace, l’amore e la gioia in noi stessi, affinché tutto all’esterno suoni con il timbro della pace, dell’amore e della gioia. Avere una visione elevata della vita e amarla con tutto noi stessi. Amare i Maestri, ma mai deporre il potere della nostra caduta o della nostra ascesa ai loro piedi o a quelli di qualunque altro individuo: la via verso l’illuminazione non è nulla che sia al di fuori di ciò che siamo.

75) Permettere: trovarsi nel mezzo di una grande calma; fluire gioiosamente con la vita; essere, amare e restare aperti al flusso di Benessere della Fonte interiore; vedere qualcosa semplicemente come essa “è”, senza giudicarla come buona o cattiva, positiva o negativa, superiore o inferiore. Nell’ottica della Creazione Intenzionale, Permettere significa vivere pienamente la propria vita uscendo dal giudizio e dalla polarità su cui sono incentrati i dogmi e le credenze limitate che governano la consapevolezza sociale. Finché c’è il “buono” e c’è il “giusto”, ci devono sempre essere il “cattivo” e lo “sbagliato”, perché ogni volta che vedete una cosa come buona o giusta, dovete crearne una cattiva o sbagliata per bilanciarla. Permettere significa essere, cioè scendere dal piedistallo e non giudicare nessuno. Con questa parola esprimiamo uno stato d’essere libero dai giudizi, in cui c’è solo vita.

76) L’Arte del Permettere è un approccio naturale alla vita, che contempla una magica assenza di difficoltà e un libero scorrere dell’energia creativa attraverso di noi. È un assaporare il tempo traendo illuminazioni creative da ogni incontro o attraverso qualsiasi attività, nella consapevolezza che ogni momento ha valore in se stesso indipendentemente da come noi lo

usiamo. Il Permettere è dunque una condizione di benessere e di non opposizione caratterizzata dal fatto che non si provano emozioni negative. Il segreto è rilassarsi, mantenere la tranquillità d’animo e coltivare l’arte del pensiero pacifico. Si tratta essenzialmente di mantenere un ritmo moderato e svolgere le proprie mansioni con la maggiore efficienza consentita dal minimo abuso delle proprie forze. Applicatevi nel mantenere la quiete nel vostro spirito e imparate l’arte di allentare qualsiasi forma di tensione nervosa.

77) La funzione dei sensi fisici non consiste solamente nel permettere l’interpretazione di un mondo materiale che già esiste, ma anche nel crearlo. I sensi fisici plasmano la realtà fisica che sembrano soltanto percepire; non si limitano a ricevere-raccogliere passivamente dei dati, ma concorrono attivamente alla costruzione di un mondo in continua evoluzione. I sensi ci permettono di evolvere percependo le nostre stesse creazioni, in un processo creativo senza fine. Mentre i sensi interiori ampliano la gamma delle nostre percezioni consentendoci di interpretare un’esperienza in modo molto più libero, i sensi fisici ci obbligano a produrre un’esperienza in percezioni fisiche. Creano il mondo fisico in quanto ci obbligano a percepire un determinato campo di energia in termini fisici e impongono uno schema altamente specializzato a questo campo di realtà. Percezione e creazione sono tra loro connesse in maniera molto più stretta di quanto siamo abituati a pensare.

78) La salute che vi negate è legata al vostro atteggiamento mentale e ai vostri pensieri ricorrenti. Per curare il corpo bisogna curare la mente, in quanto è tutto psicosomatico. Ogni cellula del corpo fisico ha un rapporto diretto con la Forza Vitale Creativa, la quale fluisce liberamente quando provate gioia, passione ed entusiasmo. Invece di pensare malattia e debolezza, focalizzatevi il più possibile su ciò che rappresenta una vita esultante e gioiosa, una vita piena della pura gioia di vivere. Convincetevi del fatto che la Vita riempie tutto il vostro organismo, che non solo avete Vita, Energia e Vitalità, ma che siete Vita, Energia e Vitalità. Soffermatevi su questo pensiero, dichiaratelo e rallegratevi in esso fino a farlo diventare un pensiero abituale. La vostra felicità è la migliore medicina preventiva. Non è la “fortuna” a darvi la salute, siete voi.

79) Per il Divino che avete dentro è naturale che il corpo goda di ottima salute. La Fonte è libera da ogni schema limitante legato alle malattie che la maggior parte delle persone ha raccolto lungo il cammino fisico. Tutte le volte che provate un disagio fisico, significa che avete un desiderio che sta cercando di attirare Energia, ma avete una convinzione che non lo permette. Questo crea una resistenza nel corpo che non lascia entrare il Benessere, la cui assenza appare come una malattia. Nel pensarla, nel darle un nome, nel descriverla in dettaglio e nel credere che si manifesti nella vita delle persone, questa zona d’ombra viene consolidata e reiterata quale frutto di una co-creazione. I pensieri di massa, ai quali un creatore intenzionale tende a non dare alcun peso, sono fortemente focalizzati sulle malattie e i processi di invecchiamento. Astenersi dal coltivare pensieri negativi specifici, evitare di pensare alle malattie sottraendo loro forza e avere solo pensieri gradevoli sono tre atteggiamenti mentali che permettono subito al corpo di ritrovare il suo naturale stato di benessere.

80) Il vero guaritore è sempre colui che ha bisogno di essere guarito. La guarigione si compie grazie all’atteggiamento interiore di colui che è malato, perché è proprio l’atteggiamento che ha creato la malattia. Il corpo fisico è interamente prodotto dai processi mentali di colui che lo abita, e in ogni momento esso dipinge il ritratto più chiaro degli atteggiamenti emozionali di un essere. L’amore, la compassione, la gioia, la libertà di espressione, la pace interiore, la pazienza, la capacità di apprezzare la bellezza di ogni cosa, il fatto di vivere nel momento presente e di permettere alla vita di essere – sono tutti atteggiamenti registrati come emozioni nella nostra anima; e tali emozioni mandano scintille elettriche di salute a ogni cellula del corpo, che così viene nutrita e sostenuta al meglio. Al contrario, l’odio verso se stessi, il rifiuto di se stessi, i sentimenti di indegnità, di gelosia, di colpa, di rabbia, di

fallimento, di dolore – sono atteggiamenti che fanno degenerare le cellule del corpo creando malattie e infermità. Sono tutti atteggiamenti che non sostengono né promuovono la vita, ma la inibiscono e la depotenziano. Il corpo riflette sempre l’insieme dei pensieri di un essere, il quale è nelle mani delle sue stesse creazioni.

81) Come ripeto sempre, non aspirate a diventare guaritori, ma imparate come prima cosa ad amare voi stessi, profondamente. Amate, onorate e rispettate il vostro corpo ogni giorno della vostra esistenza, perché esso è la dimora di Dio e il vostro veicolo per sperimentare questo piano. Se davvero volete guarire da una malattia o desiderate avere un influsso guaritore, ricordate sempre che il vostro atteggiamento è la cura, che l’unico guaritore di infermità è chi le ha create e che il puro amore è il più grande guaritore. Potete aiutare gli altri a guarire amandoli, vedendoli già perfetti come sono, senza giudicarli, senza considerare chi sono o come si esprimono. Siate semplicemente Amore e Vita, ed essi si rilasseranno permettendo agli ormoni di fluire nel corpo e di guarirlo. Ma attenzione: non desiderate di avere compassione per qualcun altro prima di averla avuta per voi stessi. Quando incominciate ad amare voi stessi e a rimuovere dai vostri processi mentali gli atteggiamenti che inibiscono la vita, la pace e l’armonia cominceranno a regnare nelle vostre strutture cellulari. Solo allora diventerete un esempio che motiverà altri a fare la stessa cosa, se davvero lo desiderano. Tenete presente che molti non permettono che la malattia venga rimossa dai loro corpi perché nelle loro anime non hanno ancora completamente raggiunto lo scopo a cui la malattia serve, oppure perché la malattia attira loro l’attenzione che temono di perdere.

82) Gli insegnamenti relativi alla longevità e all’Arte dell’Ascensione riguardano la pratica di rallentare il processo di invecchiamento fino ad arrestarlo. Negli insegnamenti occulti della Creazione Intenzionale è contemplata questa possibilità, dato che il corpo fisico è concepito come uno strumento dei nostri pensieri creato per vivere solo il tempo che noi gli permettiamo di vivere. In linea generale, per un creatore intenzionale dedito all’Arte dell’Ascensione, la vecchiaia è una condizione della mente: se fosse possibile estrarre un uomo anziano da un corpo decrepito e collocarlo in un corpo giovane e forte, egli continuerebbe ad avere pensieri da vecchio e a comportarsi da vecchio, attenendosi agli atteggiamenti che avevano contribuito a renderlo tale. Non c’è dubbio che la sua mente contribuirebbe a far degenerare in fretta il nuovo corpo. La materia viene trasformata secondo l’atteggiamento che voi scegliete. Il corpo fisico si mantiene in accordo con il vostro cervello e il vostro complessivo modo di pensare, perché ogni vostro pensiero carica elettricamente e nutre ogni cellula del corpo. Nell’ottica della Creazione Intenzionale, come si pensa, così di diventa.

83) Non è possibile fermarsi. La cosa più saggia da fare è pensare a voi stessi in un continuo processo di miglioramento. Si tratta di andare oltre le vostre limitazioni autoimposte per creare nuovi paradigmi di vita. E quanto più create, più giovani diventate. Quanto più giovani diventate, tanto più vivrete. Un anno non fa differenza nella vostra struttura-pensiero fino a quando non affermate e vi convincete che è passato un anno. Allora immediatamente lo catalogate come un anno di vecchiaia in più, laddove se pensaste a un anno di maggiori realizzazioni e conseguimenti, un anno di maggiore comprensione, esso sarebbe tale. Ogni anno della vostra vita è stato un prodotto del modo in cui avete pensato. Siete voi a creare la vostra vecchiaia. Osservate i vostri pensieri e vedrete che tutta l’infelicità e tutto il decadimento sono dovuti a una vostra scelta.

84) Abbiate sempre rispetto per la famiglia e per la maternità. Non c’è dono più grande che una donna possa fare che quello di sacrificare una parte di se stessa per avere un bambino. Nell’intera creazione non esiste niente di più bello di una donna che dal suo grembo partorisce la vita. Vi esorto ad avere il massimo rispetto della donna in generale e delle madri in particolare. Non saprete mai quanto una madre sia preziosa finché non sarete privi di un corpo ed essa sarà l’unica cosa di cui avrete un disperato bisogno per ritornare sulla

terra e realizzare i vostri sogni, così da avanzare nel vostro cammino evolutivo. Le donne sono il cuore della famiglia: con la gravidanza, il parto e l’educazione dei figli, svolgono un compito divino, e la società può guarire e prosperare solo se tutti quanti si impegnano a rispettarle, onorarle e valorizzarle come meritano. Nel risveglio della donna risiede la creazione di nuovi paradigmi di vita incentrati sulla condivisione e sulla cooperazione. Le donne avranno un ruolo di primissimo piano nella costruzione di un mondo in cui tutti potranno vivere senza paura, senza sfiducia e senza divisione, condividendo insieme l’abbondanza della Terra. Per troppi secoli, oltre a essere state oggetto di abuso da parte degli uomini, le donne sono state il gruppo di persone più sottoposto a pregiudizi che sia mai vissuto e al quale non è mai stato concesso il divino diritto a Dio. La vera essenza della persona umana non è limitata al corpo fisico o a uno specifico genere. Le donne sono una degna espressione del Divino e la loro grande sfida sarà quella di risvegliare il Dio che è in loro, senza lasciarsi limitare da alcun uomo.

85) Non potete continuare a mantenere vivi dentro di voi delle convinzioni o modelli vibrazionali di ciò che non volete e sperare di ricevere quello che volete. Questo andrebbe contro la Legge dell’Attrazione. Invece di volgere lo sguardo a ciò che non avete, esprimete tutto il vostro apprezzamento per ciò che avete. Sperimentate il valore della vita ringraziando sempre per tutto ciò che fa parte della vostra esistenza, non importa quanto banale sia. Più vi comportate con sincera gratitudine, più vi sarà dato di essere grati. Ricordate che quando vi sentite poveri, vi immaginate poveri e nei vostri discorsi ricorrono quasi esclusivamente argomenti di povertà, possono arrivarvi solo cose analoghe alla povertà. La premessa fissa, immutabile e sempre valida della Legge dell’Attrazione è la seguente: ciò che è simile si attrae. Da qui l’importanza di cercare gli aspetti più felici della vostra esistenza impegnandovi a evocare pensieri altrettanto favorevoli. Un creatore intenzionale trova il modo di percepire l’essenza di quello che desidera prima che possano manifestarsi i dettagli.

86) Non sentitevi mai in colpa per l’abbondanza in cui vivete, ma ringraziate il Padre in voi e benedite tutto ciò che avete, incluso il vostro denaro. Dio è in ogni cosa e il Suo Amore non conosce gradi. Dio ama il ricco come ama il povero, ama l’uomo retto come ama l’assassino. E non esistono gradi nell’essere spirituale perché lo Spirito è ogni cosa, e ogni cosa è Dio. Se qualcosa non fosse Dio, esisterebbe al di fuori di Dio e quindi Dio non sarebbe la totalità che noi creatori intenzionali riteniamo sia. Amate il Divino che avete dentro e date compassione a voi stessi, siate gentili con il vostro essere. Tutti i nostri insegnamenti insistono sul fatto che quando smettiamo di giudicarci, permettiamo alla consapevolezza della nostra divinità di emergere. Allora non potremo fare a meno di amare ogni cosa e ogni essere, perché facendolo ameremo noi stessi e Dio, riconoscendoli come la stessa e identica cosa.

87) La preghiera creativa è un mezzo efficace per restare allineati con la vostra Fonte interiore. È un modo per contemplare, nel silenzio del vostro essere, ciò che desiderate e trasformarlo in esperienza manifestata. Ovunque voi siate, per pregare il Padre, chiudete gli occhi e andate dentro voi stessi. Comunicate con il potere dentro di voi, la pace in voi, l’essenza dell’amore che è tutto ciò che siete. Fatelo per tutto il tempo che è necessario perché questo vostro sentimento raggiunga ogni fibra del vostro essere. Questo vi darà la forza di affrontare il mondo con pace, amore e gioia. Qualunque cosa vogliate, diventatela totalmente nei sentimenti. Non basta sentire il vostro desiderio; occorre che diventiate il desiderio dentro di voi, in modo che l’emozione esalti la totalità del vostro essere. Questo è l’obiettivo: essere totalmente ciò che avete desiderato. Non visualizzate semplicemente l’immagine di ciò che volete. Qualunque cosa vogliate, sentite come vi sentireste se già l’aveste. Non pronunciate mai parole che dicano che non siete già ciò che volete essere, perché qualunque cosa voi diciate è un chiaro comando alla vostra anima di manifestarla nei vostri giorni futuri. Riflettete con molta cura su ogni parola che esce dalla vostra bocca e su

ciò che con essa intendete dire. Imparate a parlare e agire come se voi foste adesso il vostro ideale, ricordando che il modo di pensare alla vostra vita, di parlarne e di sentirla oggi, determina come essa sarà domani.

88) Ricordate che la maggior parte delle persone si guarda troppo intorno, vibra reagendo a ciò che vede e non fa uso della facoltà immaginativa per pensarsi al meglio. Un creatore intenzionale direbbe che, nell’osservazione del mondo e dei suoi aspetti fisici, la maggior parte delle persone si lascia coinvolgere troppo dai risultati delle vibrazioni e finisce per trascurare le vibrazioni che sono responsabili di quegli stessi risultati. Al tempo stesso ignora il fatto che l’Universo non fa alcuna differenza tra le vibrazioni che emettiamo per reazione a qualcosa che stiamo vedendo e le vibrazioni che emettiamo per reazione a qualcosa che stiamo solo immaginando. L’arte dell’immaginazione rappresenta invece la via attraverso cui la nostra realtà viene creata. Siamo stati educati a credere che l’immaginazione sia un qualche tipo di effetto collaterale dell’emozione umana e che non dovrebbe essere scambiata per realtà. Molti sono indotti a non prenderla sul serio, quando in verità essa costituisce il modo in cui la realtà stessa viene a strutturarsi, non solo nella nostra vita personale, ma in quelle che sono definite società e culture nel loro insieme. La cosa più saggia che potete fare è immaginare voi stessi al meglio, perseverare nel focalizzarvi bene su ciò che desiderate essere, fare o avere, e mantenere al riguardo un atteggiamento positivo, fiducioso e rilassato.

89) Non c’è niente di più importante del fatto di sentirvi bene e di trovare modi per stare meglio. Da qui l’importanza di avere più cura di come vi sentite, perché se non vi decidete a indirizzare i vostri pensieri verso quello che vi fa stare bene, non potete allinearvi con la Fonte, e di conseguenza avete ben poco da dare agli altri. Soltanto dall’interno di questa sorgente d’Amore potete apprezzare del tutto voi stessi, la vostra esistenza e quella degli altri. Amare significa essere in allineamento completo con la vibrazione della Fonte dentro di voi. Ecco l’importanza dell’autostima, di un sano amore per se stessi, sia nel raggiungimento di obiettivi personali, sia in vista di un servizio a favore delle persone, degli animali o dell’ambiente. È evidente che chi non ha autostima non rispetta se stesso, e chi non rispetta se stesso non è nella condizione di rispettare gli altri; ma attenzione: autostima significa in primo luogo conoscere il valore del Sé. Assolviamo questo compito tenendo sempre presente che siamo Esseri divini, che ognuno di noi è Dio, e che dunque siamo quel Sé che cerchiamo. Nella ricerca dell’autostima cerchiamo qualcosa che ci accompagna da sempre, perché è la nostra essenza. Tutti i grandi problemi di autostima che hanno oggi molte persone esprimono solo un allontanamento più o meno grande dal Divino che è in loro. Questo chiarisce meglio il motivo per cui un creatore intenzionale riserva a Dio il primo posto nella sua scala di valori.

90) Gli atteggiamenti sono sempre più importanti dei fatti, e un atteggiamento di fede incrollabile è ciò che fa la differenza. L’uomo ha la tendenza a complicarsi la vita perché manca di fiducia in se stesso, manca di fiducia nel potere creativo dei suoi pensieri, manca di fiducia nelle Leggi sottili che regolano il nostro Universo e manca di fiducia nell’assistenza di Guide pronte ad aiutarlo. Da questo punto di vista, il Vangelo insegna chiaramente quanto sia determinante avere un atteggiamento di fede: Sia fatto a voi secondo la vostra fede (Mt 9, 29); Perciò vi dico: tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete (Mc 11, 24); Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto (Mt 7, 7); Se avrete fede… niente vi sarà impossibile (Mt 17, 20); Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto (Gv 15, 7). Quindi: pensate con fede a dove volete andare, non a dove vi trovate ora; parlate con fede di dove volete andare, non di dove vi trovate ora. Quando vi focalizzate su ciò che volete, ne attirate l’essenza nel vostro futuro.