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Come valutarela prova nazionale
La Legge 176 del 25 ottobre del 2007 e le indicazioni INVALSI del 18 aprile 2008
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Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147 Legge del 25 ottobre 2007 n.176
• 4-ter. L'esame di Stato comprende anche una prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti dal Ministro della pubblica istruzione tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI), conformemente alla direttiva periodicamente emanata dal Ministro stesso, e inviati alle istituzioni scolastiche competenti".
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Direttiva n. 16 Prot. n. 1022 25 gennaio 2008
• Criteri
La prova da somministrare, in prima attuazione, dovrà avere caratteristiche tali da:
• consentire di accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti relativamente all’italiano e alla matematica;
• consentire in sede di esame la valutazione degli apprendimenti sulla base di procedure standardizzate;
• contribuire all’attività di monitoraggio e di valutazione dell’andamento tendenziale del livello di conoscenze alla fine del primo ciclo di istruzione.
La prova dovrà essere somministrata nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale.
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Circolare n. 3214 marzo 2008
a. Finalità
La prova standardizzata all’interno dell’esame di Stato è un’opportunità per l’arricchimento della qualità della valutazione degli alunni. La citata direttiva prevede che la prova concorra ad integrare gli elementi di valutazione degli alunni, aiutando a verificarne i livelli di apprendimento.
I criteri di incidenza e di peso della prova nazionale sulla valutazione complessiva in sede di esame di Stato, formalizzati nella seduta di insediamento della Commissione, sono rimessi alla autonoma determinazione della Commissione esaminatrice stessa.
I risultati della prova concorrono, inoltre, alla conoscenza dei livelli di apprendimento di talune discipline conseguiti al termine del 1° ciclo dagli alunni sul territorio nazionale. Per l’anno scolastico in corso, tenendo conto del breve tempo intercorso tra l’emanazione della legge e la prima attuazione, la prova mantiene, naturalmente, un carattere esplorativo nella prospettiva di costruire, in collaborazione con le scuole e con i docenti, soluzioni a regime con compiuta validità scientifica.
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Dalla relazione di A.M. Caputo (Direttore tecnico INVALSI)
Finalità della prova• integrare gli elementi di valutazione propri della scuola
con elementi rilevati a livello nazionale in modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola;
• completare l’autonomia scolastica;• allineare progressivamente a standard nazionali tali da
poter sospingere, con mirate azioni di stimolo e sostegno, verso il raggiungimento di livelli crescenti di qualità;
• acquisire ulteriori elementi per definire lo stato del sistema d’istruzione.
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Dalla relazione di A.M. Caputo (Direttore tecnico INVALSI)
Caratteristiche della provain prima attuazione
• consentire di accertare i livelli generali e specifici di apprendimento in italiano e in matematica;
• permettere in sede di esame la valutazione degli apprendimenti sulla base di procedure standardizzate;
• contribuire al monitoraggio e alla valutazione dell’andamento degli apprendimenti alla fine del primo ciclo di istruzione;
• venire somministrata nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale;
• avvalersi di criteri di gradualità e flessibilità.
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Dalla relazione di A.M. Caputo (Direttore tecnico INVALSI)
Valore della prova• per gli alunni:
– criteri d’incidenza e di peso della prova sulla valutazione complessiva decisi dalla commissione esaminatrice nella seduta d’insediamento;
• per il sistema:– i risultati della prova contribuiscono alla conoscenza dei
livelli di apprendimento di alcune discipline alla fine del 1° ciclo d’istruzione;
– per l’anno scolastico in corso, tenuto conto del breve tempo intercorso tra l’emanazione della legge e l’attuazione, la prova ha un carattere esplorativo nella prospettiva di costruire soluzioni a regime con compiuta validità scientifica.
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Uno sguardo ai dati: esame di Stato di licenza media 2007:
• Si sono licenziati il 97,9% dei ragazzi (il 2,1% è stato bocciato)• I giudizi sono stati:• sufficiente: 37,1% (femmine: 28,9%; maschi: 44,8%)• buono: 26,4% ( “ : 26,8%; “ 26,1%)• distinto: 19,2% ( “ : 22,0%; “ 16,6%)• ottimo: 17,3% ( “ : 22,3%; “ 12,5%)• Nelle scuole del sud più di un ragazzo su cinque (21,2%) ha conseguito il• giudizio di ottimo, mentre in quelle del nord il 13,8%• Licenziati con il giudizio di ottimo:• nord 13,8%• centro 17,2%• sud 21,2%• isole 16,5%
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Struttura della prova
• in linea con le tecniche adottate per le rilevazioni degli apprendimenti dalle indagini nazionali ed internazionali: oggettiva e semistrutturata;
• in linea con le pratiche didattiche dei docenti in italiano e in matematica;
• divisa in due sezioni (fascicoli): una dedicata alla valutazione in italiano e l’altra dedicata a quella in matematica;
• quesiti a scelta multipla e a risposta aperta.
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Sezione di valutazione in matematica(fascicolo 1)
• circa una ventina di quesiti riguardanti i principali argomenti studiati nella scuola secondaria di I grado;
• quesiti a scelta multipla (4 risposte) e a risposta aperta estesa (giustificare la risposta o riportare il procedimento);
• calcoli semplici.
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Sezione di valutazione in italiano(fascicolo 2)
• due parti:– parte A - comprensione della lettura, ovvero
testo seguito da quesiti;– Parte B – riflessione sulla lingua, serie di
quesiti su conoscenze grammaticali;
• quesiti a scelta multipla (4 risposte) e a breve risposta aperta (trascrizione di informazioni del testo, completamento e riconoscimento).
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Misurare per Valutare(se il modello è quello medico)
• Misurare:
La mia temperatura corporea è di 37,5 gradi
• Valutare:
Decido di considerarmi indisposto, oppure affronto le normali attività quotidiane?
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Modalità di correzione della prova
• griglia di correzione, fornita dall’INVALSI per via telematica lo stesso giorno della prova;
• valore da attribuire alla prestazione dell’alunno sulla base di procedure standardizzate;
• correzione della prova a cura dei commissari secondo il calendario fissato nella seduta di insediamento.
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Esempio griglia di correzione fascicolo 1
N Ambito di valutazione Risposta corretta Punteggio
C1a Relazioni e funzioni Figura 3: 18 triangoli
Figura 4: 32 triangoli
0 punti se almeno una delle risposte è errata;1 punto se indicano il numero corretto di triangolo
C1b Relazioni e funzioni 98 1 punto;0 altre risposte
C2 Numero 30 misurini 1 punto;0 altre risposte
C3 Geometria C 1 punto;0 altre risposte
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Il Peso: dalla misurazione alla valutazione
• Valutazione confemativa:
I risultati della prova valutati confermano la valutazione attribuita alle prove “tradizionali”
• Valutazione (dis)-confermativa:
I risultati della prova conducono ad una valutazione in contrasto con le prove “tradizionali”
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Domanda: indicare una soglia?
Indicare una soglia della misurazione che consenta agevolmente di definire la: “sufficienza”
Indicare come giudizio di valutazione “ottimo” la correttezza di tutte e in tutte le risposte della prova
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Il Peso della valutazione della prova nazionale
• Avvalersi di criteri di gradualità e flessibilità.
• Tener conto che per l’anno scolastico in corso, visto il breve tempo intercorso tra l’emanazione della legge e l’attuazione, la prova ha un carattere esplorativo nella prospettiva di costruire soluzioni a regime con compiuta validità scientifica
• Ricordare che uno dei “poteri” della valutazione che riferendosi ad uno dei diversi strumenti introdotti negli anni nella scuola media era definito come “incoraggiante”
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UNA CITAZIONE:Valutazione come Valutazione come
monitoraggio del progresso della conoscenzamonitoraggio del progresso della conoscenza
“La valutazione […] dovrebbe sfociare nell’autovalutazione[…]ogni settimana o quindicina,…[per ogni] ragazzo [si] dovrebbe compilare un grafico, in modo che, da un confronto col grafico [della settimana] precedente, risultino i progressi ed i regressi…”
Bruno Ciari, 1972, Le Nuove Tecniche Didattiche,
Editori Riuniti